"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia
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a n n o X X V I - n u m e r o 3 - D I C EM B RE 2 0 2 0 DEL FONDO «Qui il dolore diventa qualcosa di buono» Nelle parole dei pazienti i vent’anni del Centro di ascolto psicologico UN ANNO DIFFICILE ANNIVERSARI Accanto a voi Volontari, i migliori e con voi accanto amici dei pazien (a pagina 4) (a pagina 11) QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA
In questo numero Fondatore Foglie: Elvo Tempia Presidente Fondo Tempia: Simona Tempia Direttore Responsabile: Corradino Pretti Coordinatore: Giampiero Canneddu Resp. tematiche sanitarie: Adriana Paduos Hanno collaborato: Giovanna Chiorino, Mariella Debernardi, Viola Erdini Tempia, 4 Cronaca di un anno particolare Pier Francesco Gasparetto, Maria Teresa Guido, Angelica Mercandino, Pietro Presti, Ivana Ramella 6 Ecco come diventare donatore ricorrente Grafica: Inedita – Biella Stampa: Tipografia Vigrafica srl - Monza 8 I pazienti raccontano il centro di ascolto Autorizzazione Tribunale di Biella numero 11 Vent’anni di volontariato in oncologia 392/1991 14 I mesi della prevenzione per donne e uomini 16 A Natale la ricerca va di moda informativa dati non raccolti presso l’interessato 24 Ricette sane e scacciapensieri Informiamo che, secondo quanto disposto dall’art. 13 28 Iscrivetevi al concorso letterario-fotografico comma 1 della legge 675/96 sulla “Tutela dei dati perso- nali”, le persone citate hanno diritto, in qualsiasi momento e del tutto gratuitamente, di consultare, far modificare e cancellare i propri dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo ed inoltre di ottenere informazioni sulle iniziative di cui si sono rese partecipi. Tale diritto potrà essere esercitato 30 In lutto per gli ex sindaci Squillario e Panozzo semplicemente scrivendo al Fondo Edo Tempia, via Malta 3 - 13900 BIELLA Responsabile del trattamento: Camilla Erdini 37 Tutti i modi per sostenerci
« Quando realizziamo “Foglie” pensiamo sempre a te, pensiamo a mettere insieme tutte le cose belle che succedono: l’aiuto e l’assistenza ai malati, i progressi della ricerca scientifica. Perché se queste cose belle succedono è solo GRAZIE A TE » Comitato Scientifico Presidente: Massimo AGLIETTA Un anno complicato ma sempre con voi al nostro fianco Professore Ordinario di Oncologia Medica, Università degli Studi di Torino, Direttore Unità di Oncologia Medica I.R.C.C. Candiolo Membri Silvio AIME: Professore ordinario al corso di bio- tecnologie e alla facoltà di chimica dell’Università di Torino, sempre all’ateneo torinese, lavora al centro di biotecnologie molecolari. Collabora con aziende nel settore della diagnostica per immagini. Simona Tempia Erdini Viola Erdini Tempia Oscar ALABISO: Direttore della S.C. di Oncologia, presidente presidente Azienda Ospedaliero-Universitaria, «Maggiore della Fondo Edo Tempia Fondazione Carità» di Novara – Coordinatore operativo, del Polo Edo ed Elvo Tempia Oncologico del Nord-Est (Rete Oncologica del Piemon- te e della Valle d’Aosta) A Adriana ALBINI: Direttore scientifico della fon- dazione MultiMedica Onlus di Milano-Sesto San Giovanni e del laboratorio di Biologia Vascolare e Angiogenesi dell’Irccs MultiMedica. bbiamo davvero bisogno di un au- rotto per tre mesi, durante il primo periodo di Oscar BERTETTO:Direttore S.C. Oncologia Medi- gurio, ora che siamo arrivati quasi chiusure anti-contagio, le visite negli ambula- ca delle Molinette di Torino, Coordinatore Operativo alla fine di questo 2020 senza tre- tori e gli esami di screening. Abbiamo rimodu- Rete Oncologica Regionale Piemontese, Cofondatore gua: ci serve un anno nuovo più se- lato, rendendole a distanza, alcune delle nostre Fondazione F.A.R.O. reno, in cui si possa uscire di casa attività. I colloqui con le nostre psicologhe sono Michele CARBONE: Uno dei massimi esperti con il sorriso, senza che sia nascosto dalla stati spesso al telefono o in video chiamata. Ma mondiali di mesotelioma, il cancro legato alla polvere di amianto, conduce le sue ricerche nell’Università di mascherina, in cui la vita riprenda il suo ritmo da ciascuno di voi abbiamo percepito gratitudi- Honolulu alle Hawaii. regolare, per il bene di chi studia e di chi lavora, ne per aver provato a restarvi vicini anche se in Alberto COSTA: Coordinatore Centro di Senologia in cui ci si possa di nuovo abbracciare e strin- modo diverso, mai fastidio o insofferenza per della Fondazione Maugeri di Pavia, Direttore Scuola gere la mano. Nel frattempo, però, concedeteci non aver potuto svolgere il nostro lavoro così Europea di Oncologia, Coordinatore del Centro di di dirvi grazie. come eravate abituati a conoscerlo. Senologia del Canton Ticino La pandemia ha sconvolto la nostra quotidia- Grazie per essere stati responsabili: da giugno, Maurizio D’INCALCI: Direttore Dipartimento di Oncologia, Istituto di Ricerca Farmacologica Mario nità e ci ha chiamati a mettere in atto grandi quando abbiamo riaperto le porte della nostra Negri, Milano, Preclinical Coordinator della Fonda- cambiamenti nelle nostre abitudini. Ciascuno sede, avete accettato senza mai un cenno di zione SENDO, Milano di noi, per quanto sia stato colpito direttamen- lamentela le nuove procedure, dalla misura- Gian Paolo DOTTO: Docente di biochimica te o indirettamente dalla malattia, si è ritrova- zione della temperatura corporea e all’igieniz- all’università di Losanna, lavora come ricercatore tra to ad affrontare, in questi mesi, un “nemico” zazione delle mani all’ingresso, fino agli obbli- Svizzera e Stati Uniti, con una particolare attenzione al campo della carcinogenesi. È cofondatore dell’Icpi invisibile che ci ha spesso accompagnati in un ghi di mantenere le distanze e di indossare la (International cancer prevention institute). sentiero di paure, preoccupazioni, incertezze, mascherina. Vi ricordo in fila, anche nel cortile Giovanni GANDINI: Professore Ordinario, Uni- sovente alimentate anche dalle contraddittorie fuori dalla villa, ad almeno un metro dalla per- versità degli Studi di Torino, Direttore Dipartimento informazioni ricevute dai media. È importante sona più vicina, attendere pazientemente il vo- di Diagnostica per Immagini, S.C.D.U. Radiodiagno- che quanto è stato messo alla luce non venga stro turno nelle giornate sempre affollate delle stica 4, Azienda Ospedaliero Universitaria S.Giovanni dimenticato ma potenziato al massimo nella prenotazioni per le visite di controllo dei nei. Battista, Torino Silvia MARSONI: È responsabile del programma vita di tutti i giorni, in particolare, in termini di Grazie, soprattutto, per essere stati vicini ai pa- di Oncologia di Precisione dell’Istituto Firc di Onco- comportamenti del singolo individuo che agi- zienti e ai loro cari. Lo avete fatto ogni volta che, logia Molecolare e consulente dell’Istituto Nazionale sce al meglio nel proprio quotidiano per il bene nonostante il periodo pieno di problemi, avete Tumori e dell’ospedale Niguarda di Milano. proprio e di tutta la collettività. Come diceva Se- inviato una donazione al Fondo Edo Tempia. Umberto RICARDI: Professore ordinario di neca: «Ognuno quando fa del bene ad un altro Lo avete fatto nonostante l’ansia di mesi dif- radioterapia dell’Università di Torino e direttore della lo fa a se stesso». Il cambiamento parte da noi, ficili anche per l’economia di tante famiglie. E radioterapia universitaria dell’azienda ospedaliera San Giovanni Battista di Torino. Dal 2005 è anche dal senso di responsabilità di ognuno di noi ver- lo avete fatto anche quando eravate costretti a direttore della scuola di specialità in radioterapia so l’ambiente in cui viviamo, sia esterno ovvero restare a casa, utilizzando le vie digitali. Come dell’Università di Torino. l’ambiente in senso stretto, sia interno ovvero il ben sappiamo l’unione fa la forza, sono quindi Anna SAPINO: Professore ordinario di anatomia nostro corpo e la nostra anima. Solo applican- sicura che insieme riusciremo a superare tutte patologica all’Università di Torino e direttore scienti- do davvero nel nostro quotidiano il concetto di le difficoltà che si dovessero ancora presen- fico dell’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo. È membro del Consiglio Superiore di Sanità. prevenzione e di sani stili di vita potremo essere tare con l’impegno di tutti. Il nostro motto per Gianluca Severi: Epidemiologo genetico e mole- nelle condizioni di fronteggiare al meglio le ma- quest’anno è stato “Distanti ma uniti”. Lo avete colare, è direttore di ricerca dell’Inserm e direttore di lattie o in alcuni casi non ammalarci. interpretato nel modo migliore, davvero. un laboratorio dell’Istituto Gustave Roussy a Parigi. Voglio ringraziare tutti voi che in questo perio- Buon Natale e felice 2021 a tutti. Gabriella SOZZI: Responsabile Struttura Semplice do ci siete stati vicini. Grazie per aver avuto pa- di Citogenetica, e Citogenetica Molecolare, Diparti- zienza: non tutti i servizi del Fondo Edo Tempia Viola Erdini Tempia mento Oncologia Sperimentale, I.N.T. Milano quest’anno sono stati possibili. Abbiamo inter- Scriveteci all’indirizzo: info@fondazionetempia.org 3
emergenza covid Un anno particolare ma sempre accanto a voi (e con voi accanto) Tra la prima e la seconda ondata della pandemia, ecco i servizi che sono rimasti e che sono ancora a disposi- zione dei cittadini. Ambulatori e scre- ening aperti anche dopo il lockdown di novembre. Arrivederci al 2021 per Corsa della Speranza e Grande festa dei bambini È stato un anno fuori dall’ordinario per il mondo intero, che gico, citologico, colon-retto) che il Fondo Edo Tempia svolge si è trovato a fronteggiare la pandemia di Covid-19. Il Fondo su mandato e sotto il coordinamento dell’Asl. Allo stesso Edo Tempia lo ha affrontato tenendo a mente prudenza, modo, è proseguito il sostegno all’azienda sanitaria, offerto responsabilità ma anche cercando di offrire ai cittadini e fin da aprile, per effettuare i tamponi che diagnosticano il ai pazienti tutti i servizi che era possibile mettere a dispo- Coronavirus. La postazione nel parcheggio dell’ospedale, sizione in sicurezza. Ecco perché, anche dopo la fine della con il camper con l’albero verde del Fondo e le nostre in- prima, lunga quarantena di primavera, siamo stati costretti fermiere, ha accolto prima, dalla fine d’agosto, le persone a rinunce dolorose ma inevitabili (come gli eventi pubblici che rientravano da Paesi considerati a rischio e poi, con la e storici, dalla Corsa della Speranza alla Grande festa dei riapertura delle scuole, studenti, insegnanti e familiari fino bambini) ma nello stesso tempo abbiamo proseguito con il a mettersi a disposizione di chiunque avesse necessità se- lavoro legato alla prevenzione, anche dopo che il Piemonte condo le indicazioni dell’Asl per sei giorni la settimana, nel è stato nuovamente inserito nella zona rossa di massima momento in cui la seconda ondata di contagi ha impattato allerta per il diffondersi del Coronavirus. La soddisfazione in modo vistoso, dall’inizio di novembre. è di aver sempre sentito la vicinanza dei cittadini, preziosa Gli ambulatori sono rimasti aperti anche dopo l’istituzione soprattutto per gli operatori in prima linea che hanno sen- della zona rossa in Piemonte a novembre, così come i test tito direttamente l’affetto delle persone. Ma altrettanto di screening: l’obiettivo è di non fermare le doverose at- prezioso è stato il contributo dei donatori, senza il quale tenzioni sul tumore anche in presenza di una minaccia per nulla sarebbe possibile: ogni visita, ogni consulto, ogni la salute grande e difficile da contenere come il Covid-19. prestazione avvengono grazie a chi sostiene il lavoro del Per consentire di eseguire visite ed esami in piena sicurezza, Fondo, non fermandosi nemmeno in tempi difficili come fin dalla riapertura di giugno nella sede del Fondo si accede questi. solo dopo la misurazione della temperatura corporea e Dalla riapertura degli ambulatori, il 1 giugno, le visite si sono dopo essersi igienizzati le mani oltre che, naturalmente, susseguite a ritmo straordinario: prima è stato necessario con la mascherina ben indossata sul viso e con il rispetto recuperare quelle saltate nei tre mesi di chiusura e poi, da delle distanze tra persona e persona. L’unica differenza è metà estate, si sono riaperte le prenotazioni per accogliere i che, dal 5 novembre, sono state ammesse solo le persone pazienti in attesa. Allo stesso modo, appena è arrivato il via per le visite di prevenzione o i test di screening. Per tutte libera della Regione, sono ripresi i test di screening (senolo- le altre necessità, dalle prenotazioni alle informazioni, gli 4
Mascherine e volontarie, il nostro grazie Il Fondo Edo Tempia manda un “grazie” gigantesco alle volontarie e alle amiche che hanno cucito le moltissime mascherine utilizzate in questi mesi nelle fasi di maggiore emergenza. Non solo, ago e filo alla mano, hanno collaborato anche alla realizzazione delle mascherine della linea GenomicArt, che è stata un grande successo: dall’inizio dell’emergenza ne sono state distribuite più di duemila. I due gadget dedicati alla Corsa della Speranza e, a destra, il gruppo di insegnanti di scienze motorie dell’Itis Quintino Sella in posa con la maglietta Con “Ripartiamo insieme” uffici sono a disposizione solo al telefono allo 015.351830 nei consueti orari di apertura dal lunedì al venerdì. accanto a ragazzi e anziani La Corsa della Speranza, l’appuntamento ventennale con lo sport e la solidarietà, tornerà a settembre del 2021 se, come A volte essere “distanti ma uniti” non è abbastanza: serve so- tutti si augurano, la pandemia sarà tornata sotto controllo. stegno fisico e materiale ed è quello che ha provato a garantire L’organizzazione, con un surplus di norme di sicurezza da “Ripartiamo insieme”, il progetto attivato dal Fondo Edo Tempia e far osservare agli iscritti, sarebbe stata troppo complicata e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella insieme a così si è scelta anche in questo caso la via della prudenza, Banca Simetica. I destinatari sono le persone più anziane, per poter sostenere esigenze concrete e psicologiche, e le famiglie con figli come è accaduto per la stragrande maggioranza delle ma- che frequentano le scuole, un dovere reso per alcuni più complesso nifestazioni podistiche in tutta Italia. Ma, per non lasciare dalla sua necessaria nuova organizzazione. del tutto soli i fedelissimi della corsa, è stata comunque Molte sono state le famiglie che si sono affidate a professionisti realizzata la maglietta-ricordo, stampata anche grazie al e volontari del Fondo, consentendo a partire dall’estate numerosi contributo di Lauretana e Menabrea, distribuita in cambio di servizi supplementari. I ragazzi, principalmente delle scuole me- un’offerta insieme a un gadget del tutto nuovo, un barattolo die e superiori, sono stati accompagnati allo studio e donando contenente terriccio e i semi di una piantina, da coltivare e supporti informatici per la didattica a distanza (dai pc ai tablet ai telefoni, ma anche vocabolari). Gli anziani in condizione di parti- far fiorire. Lo slogan? «Fai crescere la speranza», in tema con colare fragilità hanno ricevuto, dai volontari del Fondo, sostegno la destinazione dei fondi raccolti, riservati alla ricerca. I due per i trasporti e sostegno telefonico, oltre a percorsi di ascolto e gadget sono a disposizione fino a esaurimento. supporto psicologico La prudenza ha fatto sospendere o rimodulare numerose «Lo spirito del progetto» dice Isabella Graziola, psicologa che ha delle attività di benessere corpo-mente che il Fondo Edo seguito da vicino “Ripartiamo insieme” «è quello di essere ancora Tempia mette a disposizione di cittadini e pazienti. Hanno più vicini alle famiglie a seguito della pandemia e del lockdown, resistito quelle poche che si possono svolgere all’aperto accompagnandole ad affrontare questo momento così complesso per tutti, tanto più se si sta anche vivendo l’esperienza della malattia (come la fine del ciclo di incontri di Qi Gong all’Oasi Zegna o oncologica. Nello spirito di tutte le nostre attività, anche questa le lezioni di nordic walking), mentre quelle indoor sono state è stata realizzata in rete con i servizi, gli enti, le scuole e le asso- fermate per precauzione o si sono trasformate in incontri ciazioni del territorio, In particolare desideriamo ringraziare della via internet, attraverso le video-conferenze, una modalità collaborazione la Croce Rossa di Biella e il comune di Masserano». già adottata durante il primo lockdown. L’attività si protrarrà fino ai primi mesi del 2021. 5
donazioni Scopri la “donazione ricorrente” per stare sempre vicino ai malati Una nuova possibilità per i nostri sostenitori via web consente di fare un’offerta periodica e automatica per dare un sostegno continuo ai pazienti che hanno bisogno di aiuto. Ecco come fare, ecco perché è importante Senza di voi il Fondo Edo Tempia non potrebbe esistere. non solo è diventata più agile, ma è possibile diventare O meglio, senza di voi i malati di cancro sarebbero più “donatori ricorrenti”. soli, i ricercatori dei laboratori biellesi non potrebbero La formula è un po’ ermetica? Proviamo a spiegarla con contribuire ai progressi della medicina, gli ambulatori un esempio che non arriva dal mondo della solidarietà. non potrebbero offrire visite di prevenzione gratis a Quanti di voi hanno un abbonamento a una rivista, a quasi diecimila persone ogni anno. Sono la vicinanza un canale televisivo via satellite, a un servizio via in- e la generosità di ogni singolo donatore a consentire ternet? Il modo più comodo per sottoscriverlo, senza tutto questo. dimenticarsi una scadenza, è rendere il pagamento Da qualche tempo, è ancora più semplice offrire il proprio automatico. Per le vostre offerte può accadere esat- sostegno alle nostre attività: la donazione via internet tamente lo stesso. 6
Accedendo alla nostra area web dedicata, all’indirizzo donazione.fondazionetempia.org, è possibile stabilire La pensionata che donava una cifra e programmare un contributo alle nostre attività che sarà prelevato dalla vostra carta di credito 10mila lire ogni mese ogni mese, ogni semestre oppure ogni anno. La donazione periodica non è una novità per chi è amico del Fondo Naturalmente è possibile, dalla stessa pagina internet, Edo Tempia. Basta scorrere con un po’ di attenzione le “pagine effettuare anche la “classica” donazione singola. Ma gialle” della nostra rivista, quelle dove elenchiamo e ringraziamo i l’offerta periodica è come un’adozione a distanza: ogni sostenitori che hanno deciso di stare accanto ai malati di cancro. mese – oppure ogni sei mesi o tutti gli anni – saprete di Non è infrequente vedere, nella motivazione dell’offerta, una aver contribuito, per esempio, al trasporto di un pazien- dicitura che spiega come il sostegno, magari piccolo, sia fatto a te verso una struttura di cura fuori provincia (il costo intervalli regolari, come una pacca sulla spalla che si dà a un amico in difficoltà ogni volta in cui ne ha bisogno. E i pazienti che seguiamo dipende dalla distanza ma la media è di 25 euro con non smettono di avere necessità di sostegno… l’impegno dei nostri volontari che si mettono alla guida Anche Elvo Tempia si era accorto di come molti cittadini avessero delle vetture attrezzate per accompagnare i malati). Con deciso di offrire il loro aiuto al Fondo in forma continuativa. E volle 30 euro si finanzia una seduta di arteterapia, preziosa conoscere di persona una di loro: aveva ormai raggiunto una certa valvola di sfogo per i bambini che seguiamo, oppure una età, ma ogni mese era pronta a prendere 10.000 lire della sua pen- delle nostre visite specialistiche di prevenzione. sione per fare un’offerta. Tempia decise di ringraziarla di persona Ma ogni contributo è una preziosa mano che si unisce e la fotografia con la stretta di mano e il sorriso è diventata uno dei simboli della storia del Fondo. «È un’immagine alla quale sono alle migliaia che sostengono chi si è trovato a fronteg- molto affezionata» dice Viola Erdini, presidente della Fondazione giare la malattia. Tempia e nipote di “Gim”. «Gocce come questa sono la linfa vitale Sulla nuova area riservata alle donazioni del nostro sito è del nostro lavoro quotidiano». possibile accedere facilmente sia da computer sia da tele- fono. In pochissimi passaggi (e in pochissimi minuti) si può completare l’operazione inserendo i dati (nome, cognome e indirizzo), la cifra che si desidera mettere a disposizione e il numero di carta di credito o di conto bancario. In questi tempi in cui si esce di casa con mille precauzioni, specie verso luoghi affollati come la banca o l’ufficio postale, diventa un modo in più per restare «distanti ma uniti», a noi e soprattutto a tutti i malati di tumore. 7
anniversario Vent’anni di storie sempre accanto ai pazienti Il Centro di ascolto psicologico ha aperto i battenti nel 2000: 150 i pazienti seguiti ogni anno. Alcuni di loro hanno raccontato in prima persona la loro vicenda e il sostegno che hanno trovato Vent’anni di storia. Anzi, vent’anni di «Chiamo il Fondo, aiuto, ho paura non ro ad amare una nuova Silvia. Intanto storie. Il Centro di ascolto psicologico ce la faccio... Trovo Paola che anche i mesi passano, le pastiglie finiscono, del Fondo Edo Tempia ne ha vissute questa volta con la sua anima delicata la radio anche, e scopro che sopra alle e accompagnate tantissime, nel corso mi accoglie. Ogni settimana vado da lei, nuvole il cielo è sempre blu, anche se della sua vita, iniziata in modo struttu- ogni settimana racconto un po’ di me, non lo vediamo...» (Silvia) rato nel 2000. Sono mille circa i collo- cose che neanche io conoscevo. Impa- qui svolti e 150 i pazienti seguiti ogni anno. Alcuni di loro hanno offerto la loro testimonianza, per raccontare come, nelle stanze al secondo piano di via Malta, hanno trovato il soste- gno che cercavano. Ecco una piccola selezione. «In questo percorso ho compreso “sulla mia pelle” la differenza tra il curare e il prendersi cura, nei primi mesi sono stata curata egregiamente, ma questo non basta. Successivamente ho dovuto “arrendermi” e chiedere un aiuto psi- cologico, ho così imparato, poco per volta, a prendermi cura di me stessa, cosa che non avevo mai fatto prima» (Elisabetta) Elisabetta (a sinistra) e Silvia hanno dato il via con la loro testimonianza alla nostra rubrica #ilmioalberoverde sui canali social 8
Dal 2000 con l’obiettivo di prendersi cura Il percorso e le attività del Centro di ascolto psicologico dai primi passi ai numeri attuali: 150 pazienti seguiti e 1000 colloqui ogni anno Prendersi cura di chi vive, direttamente o indirettamente, l’esperienza di un tumore, offrendo un sostegno che tenga conto del benessere nella vita, nella mente e nella società: dal 2000 è questo l’obiettivo del Centro di ascolto psicologico, struttura- tosi in seno al Fondo Edo Tempia dopo i primi anni, dal 1995 al 1999, in cui una prima misura di sostegno era rivolta alle “In questa immagine siamo racchiusi noi tre: sole donne in cura per il cancro alla mam- io, mio marito e mio figlio” mella e ai loro familiari. In quel periodo le (Fotografia inviata da una paziente insieme alla sua testimonianza) psicologhe Simona Ramella Paia e Roberta Rossi avevano avviato percorsi individuali e gruppi di auto-mutuo aiuto con chi aveva già vissuto la medesima esperienza. «Posso affermare di essermi ri- «Questo servizio, che dovrebbe Inoltre era attivo un gruppo di ex pazienti, trovata, o meglio, sono tornata essere messo a conoscenza a tutti collegate all’Associazione nazionale donne in contatto con una parte di me i “sopravvissuti” di malati onco- operate al seno, che faceva visita a chi stessa che credevo di aver perduto logici è stato per me un grande veniva ricoverato in ospedale, per portare una testimonianza di vita. per sempre e devo dire che è stato aiuto, non lenisce il dolore ma dà È proprio nel 2000 che il servizio si dà come nascere una seconda volta». la possibilità di vedere con occhi una struttura vera e propria. A gestirlo (Nicoletta) diversi dai tuoi annebbiati dalle sono due psicologhe con master in psi- lacrime». (Paola) concologia e formazione in Emdr (metodo «Ho la sensazione di essere accolta terapeutico efficace in caso di traumi o e avvolta in una coperta calda dove «E così la telefonata, che come forte stress), Paola Minacapelli e Valentina potermi rifugiare e gridare a più non spesso accade, rappresenta uno Furno, negli anni supportate dal lavoro di posso la mia disperazione, il mio spartiacque: poteva finire in nulla altre colleghe. Il loro lavoro si rivolge prin- dolore. Non solo parole di conforto, oppure, come in effetti è accaduto, cipalmente ai malati di tumore e ai loro ma un’altissima professionalità tec- far scoccare la miccia e permettermi familiari e amici. Ma sono seguiti anche nica, sensibilità e umanità mi hanno di essere aiutata. Credo sia un mo- i volontari in oncologia che il Fondo Edo Tempia mette a disposizione di ospedali e accompagnata nei mesi successivi in mento tanto delicato in cui davvero servizi di cure palliative. quella che è stata la peggiore espe- si decide la sorte del percorso. La Sono circa mille i colloqui svolti ogni anno rienza della mia vita e dei miei figli. voce che mi ha risposto mi ha teso e 150 i pazienti seguiti in percorsi di soste- A ogni appuntamento mi sembrava la mano». (Elisa) gno che si svolgono anche a domicilio nel di tornare a “casa”, in quanto luogo caso la malattia sia in stadio avanzato. Sup- sicuro e pronto ad accogliermi, ad «È stato il posto dove vomitare porto al telefono, psicoterapia individuale e ascoltarmi, quasi come un rifugio rabbia e dolore… Dolore che a casa consulenze completano l’attività clinica. Le dove poter attingere le forze per non avrebbero retto. È dove ho psicologhe si occupano anche di selezione, andare avanti». (Stefania) imparato a trasformarlo in qualcosa formazione e supervisione dei volontari di buono. Dove la paura ha smesso in oncologia, secondo le linee guida della «Saper ascoltare è un dono. Saper di paralizzare ed è diventata spinta Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, e collaborano costantemente con aiutare una vocazione». (Anonima) alla vita. il servizio di psicologia clinica ospedaliera Dove ho smesso di nascondere le dell’Asl di Biella dove opera la psicologa del «Una volta ho letto: “Il miracolo sei mie cicatrici e ho imparato a guar- Fondo Elisabetta Scaruffi e con il Progetto tu, ogni volta che scegli di amare an- darle con amore. Il centro di ascol- Protezione Famiglie Fragili, di cui il Fondo cora”. Ed è proprio così che intendo to è stato il mio posto al sicuro». Edo Tempia è associazione capofila. la vita ora». (Paola) (Anonima) SEGUE A PAG.10 9
«Il percorso è stato lento, tortuoso, «È un aiuto, non solo per me pazien- duro, ripido ma fortemente sostenu- te, ma anche per i miei familiari che to e per questo efficace». (Anonima) mi stanno accanto. Ho trovato un approccio professionale ma anche «È stato lungo, circa un anno, un umano che mi aiuta a rivedere i tempo in cui, anche quando i colloqui problemi che si presentano, piccoli o in presenza si diradavano, sapevo grandi che siano, e a trovare dentro di che nello studio con la finestra che me una soluzione». (Giacomo) si affacciava sulle fronde di alberi secolari, c’era una persona che in «Ho chiesto aiuto al Fondo Edo Tem- qualsiasi momento avessi avuto bi- pia e ho trovato una persona specia- sogno, ci sarebbe stata. Ecco cosa le, Paola che considero il mio angelo ho apprezzato. L’umanità e l’empatia custode, lei mi sta accompagnando che ha saputo trasmettermi durante in questo cammino fatto di paure ma quelle settimane di lavoro su me anche di speranze». (Anna) stessa». (Federica) parola cancro non deve fare paura, non combattete da soli». (Laura) «La strada sarà ancora lunga ma ora «Paola, la dottoressa Minacapelli, mi mi posso impegnare a concentrarmi ha offerto a lungo comprensione, «Qui ho conosciuto Paola, con lei sul presente e a vedere i problemi empatia, e sostegno, mi ha dato pre- mi posso sfogare, dire tutto ciò che nel momento in cui si presentano e ziosi consigli per potermi relazionare sento, senza la paura di pesare sui a trovare dentro di me la forza per con Alberto senza lasciarmi tradire miei cari, posso piangere senza ver- affrontarli». (Luisa) dalla disperazione, sorreggendomi con gognarmi. Il dolore resta, la persona straordinaria professionalità e delica- persa non può tornare naturalmente, «Una amica mi consiglia il Fondo e lì tezza nell’affrontare il percorso della con Paola sto imparando a convivere conosco una persona meravigliosa malattia di Alberto e, successivamen- con questa perdita così dolorosa per che mi supporta in modo da aiutare te, il lutto per la sua morte». (Stefania) me». (anonima) l’uomo migliore che mi potesse capi- tare. Di terapie ne ha cambiate, ma «Due bombe nella mia vita, due in- «Ho capito che non è possibile far lui continua a lottare e io continuo a terventi e l’incontro con la chemio- tutto da soli ma è importante chiede- percorrere quelle salite lente e quelle terapia. Il mio cammino è iniziato re aiuto e delegare». (Patrizia) discese che non ti fanno ragionare. nel 2012. Sono arrivata al centro Non so quanto durerà ancora questo di Ascolto Psicologico per essere «Ho imparato a godere di piccole giro ma grazie anche presenza delle aiutata a combattere la mia batta- cose e a vivere nel modo migliore psicologhe del Fondo riesco a ripren- glia. Bisogna parlarne, farsi aiutare possibile tutte le gioie che mi riserva dere il fiato ogni volta». (Cinzia) e condividere la propria storia. La ancora la vita». (Chiara) Negli anni scorsi il Centro di te di Biella e Cossato e attività di Ascolto ha coordinato diversi gruppo con finalità socializzante progetti di ricerca in psicon- come ricamo, bricolage con ago cologia in collaborazione con e filo, maglia e stencil che rap- l’Università di Torino e con presentano possibili occasioni l’associazione Emdr Italia, van- per trascorrere qualche ora di tando la pubblicazione di alcuni svago, in piacevole compagnia articoli su riviste prestigiose del e in un ambiente accogliente e settore. Negli anni le psicolo- familiare. ghe del centro hanno seguito Le attività del centro di ascolto studenti della facoltà di psico- nel corso degli anni si sono no- logia di diverse università per tevolmente ampliate, abbrac- il tirocinio formativo, hanno ciando attività terapeutiche partecipato a molti convegni su di gruppo, gestite da profes- psiconcologia e cure palliative, sionisti esperti, che utilizzano portando l’esperienza biellese Paola Minacapelli e Valentina Furno, psicologhe del centro di ascolto come mezzo espressivo l’arte con la pubblicazione di poster e (laboratorio di arteterapia) o con interventi in plenaria. la musica (laboratorio di mu- La sinergia è costante con gli nastica riabilitativa in acqua che Molte sono inoltre le proposte sicoterapia). In più il centro operatori che si occupano di di- favoriscono l’armonizzazione che incoraggiano il movimento, supervisiona i gruppi di auto scipline a mediazione corporea della dimensione mente-corpo, come i gruppi di cammino, il mutuo aiuto per l’elaborazione offerte dal Fondo Edo Tempia offrendo la possibilità di supe- nordic walking, il fit walking, le del lutto, condotti da facilitatri- come yoga, pilates, tai chi e gin- rare possibili blocchi energetici. attività in palestre convenziona- ci con esperienza decennale. 10
I volontari in oncologia: ascolto, presenza, discrezione Compie vent’anni uno dei servizi che il Fondo Edo Tempia riesce a offrire grazie all’impegno di chi dona il suo tempo per gli altri. Il racconto di una storia lunga e intensa nelle parole della responsabile Maria Teresa Guido Maria Teresa Guido ziamo il primo corso di formazione per volontari con una Vicepesidente presenza illustre, il professor Enrico Ghislandi, direttore Fondo Edo Tempia medico di Vidas Milano, e con tanti altri docenti qualificati (medici e operatori sanitari dell’Asl e dei consorzi socio sanitari e socio assistenziali). Si definiscono i compiti per i quali saranno preparati i volontari che dovranno entrare Raccontare un’esperienza intensa e coinvolgente come nelle famiglie con discrezione e disponibilità per fornire quella vissuta nei vent’anni di volontariato in oncologia, un appoggio morale, saper ascoltare e saper offrire piccoli costruito e arricchito di anno in anno di nuove idee e aiuti materiali. Molti i partecipanti, venti i selezionati al energie, richiederebbe un’intera rivista. Quindi, le righe termine del corso. che seguono cercano di riassumere questa “storia” di vita, Quando, nel 2000, nasce il polo oncologico all’ospedale di dedizione, di solidarietà, toccando i momenti più salienti. di Biella i volontari sono pronti e il direttore Mario Clerico La storia comincia da lontano: nel 1998 Il Fondo crea la si adopera per inserirli nel day hospital. Un anno dopo prima équipe territoriale per le cure palliative domiciliari, parte anche l’assistenza domiciliare in collaborazione con formata da due medici, tre infermieri e una psicologa. Ben la struttura operativa di cure palliative dell’ospedale diretta presto emerge la necessità di affiancare anche dei volontari da Carlo Peruselli e alcuni volontari, che nel frattempo per un aiuto ai familiari dei pazienti. Con il dottor Angelo hanno frequentato un corso di secondo livello, iniziano Penna, allora direttore sanitario del Fondo, dopo esserci la loro attività. confrontati con associazioni di grande esperienza, organiz- Contemporaneamente prende il via un servizio di trasporti «I nostri vent’anni a fianco dei malati» Le testimonianze dei volontari lui e la mamma alla mattina prestissimo, T. mi ha fatto capire come i bambini affron- in oncologia nell’anniversario potevano essere le 4,30 e naturalmente lui tino la malattia: aveva affrontato quegli anni dall’inizio del servizio: la condivi- dormiva ancora. Lo caricavamo in macchina difficili con estrema forza e spontaneità, al sione del percorso, la gratitudi- avvolto nella sua copertina, facevamo molta punto tale che quella era la sua quotidianità. ne dei pazienti e il bambino che, a attenzione a non svegliarlo e cercavamo di Lo abbiamo accompagnato a Torino per circa terapie finite, chiede «Perché, ero guidare in modo più delicato possibile. tre anni, ma il rapporto con lui e la famiglia ammalato?» A volte, dopo le visite o le terapie, abbiamo non si è interrotto. Anche il trasporto di S. anche riso insieme a lui e alla mamma, lui è stato molto coinvolgente. All’epoca aveva Il trasporto di piccoli pazienti oncologici amava sparare con le pistole a ventose sul 10 anni, la sua famiglia era originaria di una non è per tutti e soprattutto non si può vetro dell’auto. Ricordo quella volta in cui in città del centro Italia e si era trasferita in un improvvisare. Noi volontari del Fondo siamo macchina di ritorno dal Regina Margherita grande casolare nel Biellese meridionale. stati formati e, nonostante questo, alcuni la mamma di T. ha iniziato a piangere e suc- Per un anno intero io e Ivana lo abbiamo miei colleghi hanno provato ma poi non ce cessivamente anche noi volontari ci siamo accompagnato a Torino per esami, visite e l’hanno più fatta e hanno dovuto sospende- commossi, T., incuriosito e stupito, mettendo terapie. S. era appassionato di motori, così, re, in quanto diventavano tristi, nervosi, non le sue manine tra i sedili si è sporto in avanti dopo i controlli e le terapie a Torino, quando dormivano più bene. Anch’io ci sono andato e avvicinandosi a me mi ha chiesto: «Perché stava abbastanza bene, ci fermavamo in vicino. Avevo visto T. stare male: dimagrire, piangete?» e io gli risposi: «Perché siamo un’autoconcessionaria e, in accordo con il gonfiare, perdere i capelli, avere nausea e felici, i dottori dicono che sei guarito…» e gestore, S. si sedeva con estrema gioia e soffrire tanto. Ma, sono sicuro, la forza me lui, con quella naturalezza e spontaneità orgoglio su motociclette e quad per un po’ l’ha data lui! che solo i bimbi possono avere, mi disse: di tempo. Noi condividevamo la sua gioia. Passavo con un altro volontario a prendere «Perché, ero ammalato?». L’esperienza come volontario dei trasporti 11
Qui a sinistra il primo gruppo di volontari formatosi nel 2000 con Elvo Tempia. A destra un’immagine di uno dei primi corsi per volontari organizzato dalla nostra associazione con il dottor Angelo Penna di pazienti oncologici con volontari a loro volta formati e ha redatto un protocollo che prevede un iter di acco- con un corso specifico, servizio che si rivelerà prezioso glienza, selezione e formazione che risulta in linea con il e molto apprezzato. I corsi di formazione saranno nove, “Core curriculum” del volontario redatto a dicembre 2014 sempre organizzati in collaborazione con l’Asl. Il rapporto dalla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. con l’Asl si consolida anche con l’approvazione di una con- Attraverso il percorso proposto, il Fondo Edo Tempia ha venzione con il Polo oncologico nella quale si riconosce il formato volontari in grado di “stare” accanto al malato e ruolo del Fondo Tempia nella formazione e nella gestione alla sua famiglia, avendo interiorizzato le conoscenze e le dei volontari. competenze necessarie e affinato le attitudini personali, Il Fondo Edo Tempia ha sempre investito molto su questo già adeguatamente valutate in sede di selezione. Grazie del Fondo Edo Tempia mi ha permesso di attente allo svolgimento serio del volonta- ne per sempre fra noi volontari e i malati. affinare le capacità di osservazione, di atten- riato, dando consigli sia nei momenti sereni Questa attività di volontariato richiede una zione e di discrezione quando entro in casa che in quelli con qualche difficoltà. Grazie professionalità che si acquisisce con l’espe- di una nuova famiglia che chiede il nostro di cuore a tutte e un grazie al personale del rienza e con la costante formazione e con supporto. È stata sicuramente un’esperienza reparto che ho sempre trovato gentile e gli approfondimenti proposti dal Fondo Edo molto formativa e istruttiva per me che sono disponibile. Maria Grazia Cavallini Tempia. Grazie. Socorro Magnani anche un padre. Mauro Sono passati vent’anni e in questi anni ho Era il 2004 o forse il 2005 quando, con molta Ho trascorso buona parte di questi vent’anni coordinato il servizio di trasporti e di assi- titubanza, ho chiesto di poter partecipare nel reparto di oncologia. Ho ancora presente stenza domiciliare. Ho imparato a condivi- al corso di preparazione per volontari del la sensazione di titubanza che avevo nell’en- dere la sofferenza degli altri, ho imparato Fondo. Durante il corso, tenuto da validissimi trare a far parte di questa realtà che si è poi a condividere parole, sguardi, speranze e medici, psicologi e professionisti, ho comin- rivelata umanamente molto intensa, emo- timori. Quando accompagni un paziente la ciato a comprendere quanto potesse essere tivamente toccante ma sempre appagante gentilezza, il sorriso, l’ascolto sono impor- arduo e delicato l’approccio con i pazienti grazie anche alle persone preposte all’attua- tanti. In alcuni momenti la nostra attività che richiedono il supporto del Fondo Edo zione delle varie attività. Tra le emozioni più risulta difficile: si incontrano persone con Tempia. Nonostante i dubbi e le incertezze, grandi è stata vedere gli occhi dei pazienti storie complicate che ti coinvolgono anche ho scelto di entrare a far parte della squadra che ti cercano, che ti aspettavano. quando cerchi di difenderti per non soffrire. di volontari che i occupano di trasporti di ma- Un grazie particolare alle psicologhe sempre Un ricordo, un sorriso, uno sguardo rima- lati oncologici per le cure necessarie. Devo 12
day hospital onco-ematologico, nel reparto di oncologia, in diversi ambulatori specialistici, nel servizio di trasporto e al domicilio di pazienti in fase terminale di malattia. Purtroppo il Covid-19 ha fermato momentaneamente la loro attività, tranne i trasporti, ma ci auguriamo di supe- rare presto questo triste periodo per poter riprendere il prezioso servizio di volontariato in oncologia. Ho dedicato molto del mio tempo e delle mie energie per far sì che il volontariato del Fondo fosse all’altezza del compito delicato e difficile che i volontari avrebbero do- vuto affrontare. La collaborazione con le psicologhe Paola Minacapelli e Valentina Furno è stata costante e crescente. La loro professionalità è cresciuta negli anni grazie a stu- dio, ricerche, contatti con esperti e ha dato risultati molto positivi nella formazione e nella supervisione dei volontari. Quando penso a tutto l’impegno di questi vent’anni, mi pare che il tempo sia volato, ma un tempo ricco di passio- ne, di creatività, di formazione,che ha reso tutti più attenti all’altro e più ricchi interiormente. In tutto quanto realizzato c’è la visione di Elvo Tempia,che ha creduto fortemente nel volontariato come espressione della relazione d’aiuto e della condivisione del dolore dei più fragili, continuata con Simona Tempia. Concludo queste righe riportando uno dei biglietti che Elvo Tempia inviava ai volontari a Natale o in altre occasioni par- ticolari. Li conservo tra i miei ricordi “preziosi”. alla formazione e alla supervisione continua, i volontari vengono stimolati a sviluppare e affinare competenze relazionali e di ascolto. Imparano che il dolore va ascoltato con discrezione e anche con serenità per trasmettere tran- quillità e forza d’animo ai pazienti e alle famiglie. Imparano ad ascoltare, a essere attenti, a stare accanto, qualità che dovrebbero accompagnare tutti noi ogni giorno. Ad oggi i volontari biellesi del Fondo, a stretto contatto con malati e loro familiari, sono circa novanta e sono attivi nel dire che in tutti questi anni di volontariato a Tutto ebbe inizio un giorno lontano del 1999 Ringrazio i pazienti e i loro familiari in quan- contatto diretto con i pazienti, tutti i dubbi in cui nel giornale locale lessi un articolo to ascoltando e vivendo con loro alcuni che avevo all’inizio sono stati ampiamente in cui si parlava di un corso per volontari momenti della loro malattia ho potuto ca- superati; ho conosciuto persone con cui è in oncologia. Subito pensai: “Giusto quello pire e apprezzare i veri valori della vita. Ho stato facile dialogare, altre più riservate che che cercavo!” imparato tanto da loro e spero che questa hanno preferito tacere ma, certamente, ho Il corso risultò essere molto interessante interruzione del mio volontariato dovuta al un vivo ricordo di tutti coloro che ho avuto per gli argomenti trattati da docenti molto Covid sia presto risolta per poter di nuovo l’opportunità di conoscere. preparati. incontrare ed essere utile anche con uno Sono certa che, nonostante tutti indistin- Fu così che in aprile del 2000 eravamo pronti sguardo o una parola i tanti pazienti o i loro tamente si siano dimostrati grati per l’aiuto per il day hospital ospedaliero, con i nostri familiari. avuto dal Fondo, noi volontari abbiamo grembiuli con il logo del Fondo, come se Voglio anche ringraziare il Fondo che ha ricevuto dai pazienti lezioni di umanità, fosse il primo giorno di scuola. voluto questo tipo di volontariato e il empatia, capacità di sopportazione di gran Sono trascorsi vent’anni e non si sentono. signor Elvo Tempia che, quando ci veniva lunga superiori a quanto abbiamo saputo - o Ho conosciuto tante persone, ho imparato a salutare durante le nostre riunioni, ci potuto - dare loro. Concludo con un “grazie” e ricevuto tanto, abbiamo condiviso gioie e faceva sentire importanti e utili ricordan- al Fondo per avermi permesso di far parte di dolori. Ringrazio il Fondo per questa oppor- doci che eravamo “il fiore all’occhiello” questa grande famiglia del volontariato con tunità che mi ha dato e ringrazio tutte le per- per il Fondo. l’auspicio che si possa continuare ancora per sone che ho conosciuto in questi vent’anni. Maria Teresa Benna il futuro. Una volontaria Miriam Monje 13
iniziative Perosino-Verzoletto (con il Fondo) le donne più veloci d’Italia Missione compiuta: la coppia biellese, madre e figlia, entrambe testimonial dell’importanza della prevenzione e della ricerca sul cancro al seno, hanno vinto la classifica femminile del Campionato italiano rally Al verde dell’albero della speranza del Fondo Edo Tempia, dal 2018 presente sulla carrozzeria della loro auto, hanno aggiunto il bianco e il rosso del tricolore: Patrizia In cinquanta Perosino e Veronica Verzoletto hanno vinto, con una gara di anticipo, il titolo femminile del Campionato italiano rally. Era l’obiettivo sportivo della stagione ed è hanno detto sì arrivato dopo un percorso netto: a bordo della loro potente Skoda Fabia R5, con più cilindrata rispetto all’auto con cui avevano chiuso il 2019 al secondo posto, alla giornata della hanno conquistato il massimo dei punti in tutte le prove stagionali, dosando con prevenzione attenzione acceleratore e prudenza, nella consapevolezza che un errore sarebbe stato pagato caro. E se Veronica Verzoletto, la figlia navigatrice, insisteva con Cinquanta donne di tutte le età hanno Patrizia Perosino, la mamma pilota, per osare di più, alla fine la tattica ha pagato. risposto “presente” alla chiamata del Al titolo femminile si è aggiunto quello tra i driver over 55, già ottenuto nella Fondo Tempia per la giornata della passata stagione sportiva. E con i podi è arrivata la visibilità anche per l’altro prevenzione: è stato il modo in cui abbiamo deciso di fare la nostra parte obiettivo del loro campionato: far parlare anche il mondo dei motori, in tutta nel mese dedicato ai tumori femminili. Italia, dell’importanza della prevenzione e della ricerca sul cancro al seno. Da E siccome la diagnosi precoce salva la ormai quasi tre anni la coppia Perosino-Verzoletto è testimonial del progetto vita ma sono anche i nostri compor- “3Tx3N”, su cui laboratori biellesi stanno lavorando per trovare diagnosi più tamenti quotidiani a tenere lontane efficaci e cure migliori per i tumori alla mammella cosiddetti tripli negativi, più le malattie, venerdì 23 ottobre negli resistenti alle terapie tradizionali. Nelle gare di quest’anno è mancato il momento ambulatori di via Malta non c’era solo della sensibilizzazione verso gli spettatori, visto che tutte le prove si sono disputate il direttore sanitario Adriana Paduos a eseguire visite di controllo, ma anche senza il pubblico lungo le strade e attorno alla linea di partenza e arrivo, a causa la nutrizionista Adelaide Minato, pron- dell’emergenza-Coronavirus. Ma la coincidenza ha voluto che l’equipaggio biel- ta a dare consigli di salute da applicare lese tagliasse il tra- guardo matematico del successo tricolore proprio tutti i giorni a tavola. Insieme a loro a ottobre, il mese dedicato all’informazione e alla prevenzione sui Sandra Debianchi era pronta con gli tumori femmini- li. Il che aggiunge un colore in più al successo: schedari e gli archivi degli screening v e rd e , bianco, rosso e anche rosa. che il Fondo esegue su mandato per conto di Regione e Asl di Biella, per prenotare i test e dare informazioni sulla loro periodicità. Il tutto è stato fatto nel massimo ri- spetto delle norme di sicurezza. Le partecipanti hanno prenotato la loro OI È IMPOR visita compilando un modulo via in- ERN TA ternet, scegliendo la prestazione e P 0 l’ora in cui desideravano presentarsi. In O NT 3 IUT questo modo sono stati evitati assem- E € bramenti in sala d’aspetto. Le pazienti IL TUO A sono entrate dopo la misurazione della temperatura e dopo essersi disinfettate con I TIEN s ca le mani con il gel, tenendo la masche- SOS specialione rina ben indossata. E alla fine di ogni a enzi visit una r la prevumori visita, le stanze sono state igienizzate pe dei t in attesa della paziente successiva. “Come nella tradizione del Fondo Edo Tempia, la formula della giornata è stata la gratuità del servizio” 14
In bici fino a Barcellona per la ricerca sul cancro L’impresa di sei cicloamatori biellesi è stata rimandata a causa del Covid. Ma la partenza è fissata per la primavera del 2021. Alla pedalata è legata una raccolta fondi per sostenere prevenzione e ricerca sul tumore alla prostata L’impresa è solo rimandata: partiranno del Fondo Edo Tempia, una campagna di rimandare osservando i dati della nella primavera 2021 i sei cicloamatori di prevenzione sul tumore alla prostata pandemia in netta risalita in Francia e biellesi che vogliono raggiungere Bar- legata anche a un programma di ricerca Spagna, prima ancora che in Italia. L’im- cellona in bicicletta, una corsa a tappe per arrivare a un test più affidabile per presa non sarà comunque semplice: i che servirà anche per sensibilizzare la diagnosi precoce. quasi 1200 chilometri di distanza sa- e informare sul cancro alla prostata Il via era stato messo in calendario per ranno percorsi in sei tappe, già stabilite, e per raccogliere fondi per la ricerca. settembre ma i protagonisti (Filippo compresa una deviazione per affronta- Una sottoscrizione è stata aperta sulla Vaglio Tessitore, Lorenzo Acquadro, re una delle salite mitiche del ciclismo piattaforma web Rete del Dono e ha Luca Sciarretta, Marco Guidetti, Mas- mondiale, il Mont Ventoux, più volte già sfiorato quota 1000 euro, offerte similiano Morella e il sindaco di Ga- scalato durante il Tour de France. Ma ci che aiuteranno il progetto “MetaPsa” glianico Paolo Maggia) avevano deciso saranno tornanti e pendenze impegna- tive sin dalla prima tappa, con le Alpi da valicare per raggiungere il versante francese, attraverso il Monginevro. «Il nostro è solo un arrivederci» dicono i sei cicloamatori. «Il proposito e la voglia rimangono, attendiamo solo un po’ di più e saremo pronti nuovamente per concludere questa avventura». La data esatta per ritentare l’impresa sarà fissata appena possibile, con il ritorno della bella stagione e – si spera – con quello a una parvenza di normalità sul fronte sanitario. Nel 2017 il gruppo di amici aveva già realizzato una simile maxi-pedalata, partendo da Biella e arrivando fino a Parigi. Una giornata al Fondo per “Novembre azzurro” C’è una scommessa che al quello in cui si vuole sensibiliz- gratuito che il Fondo mette a so la chiacchierata con i nostri Fondo Edo Tempia vogliamo zare e informare su quelli ma- disposizione per tenere sotto operatori, con il questionario provare a vincere: portare sem- schili abbiamo aperto le porte controllo la proteina rivelatrice che precede ogni prelievo del pre più uomini verso le buone dei nostri ambulatori per una di problemi, i partecipanti han- sangue, e la distribuzione del abitudini che spesso le donne giornata particolare. L’invito no potuto confrontarsi con la pieghevole “MetaPsa”, frutto seguono, cioé avere cura della era rivolto soprattutto a chi nutrizionista Adelaide Minato del lavoro del laboratorio di prevenzione. Per questo, per ha più di cinquant’anni, l’età in e con Edoardo Valsania, uno genomica, impegnato in un il nostro “Novembre azzurro” cui sale il rischio di contrarre degli istruttori specializzati che progetto di ricerca per una dia- abbiamo scelto un’iniziativa il cancro alla prostata. A loro seguono i nostri pazienti nelle gnosi più efficace e puntuale assai pratica: come era acca- abbiamo offerto un appunta- attività fisiche. per questo tipo di tumore, il duto a ottobre, mese dedicato mento multidisciplinare: in- Per tutti, l’informazione a 360 più diffuso tra la popolazione ai tumori femminili, anche in sieme al test del Psa, l’esame gradi è arrivata anche attraver- maschile. 15
genomicart Un’idea per Natale? La moda che sostiene la ricerca Sono a disposizione anche via internet gli accessori firmati dai marchi dell’ec- cellenza biellese della linea GenomicArt Limited Edition: dalle scarpe ai cappelli, dalle magliette ai papillon fino a zaini, fascette e sciarpe, tutte con i disegni del progetto speciale delle ricercatrici della Fondazione Tempia Possono essere un perfetto regalo di pandemia in primavera e distribuite in riproposte con una nuova grafica, si Natale, alla moda e solidale nello stesso più di 2000 pezzi. Ora è il momento aggiungono gli zaini di Mantico, le tempo, i prodotti di GenomicArt Limi- delle eccellenze biellesi: alle magliette scarpe di Barbera Biella, i copricapi ted Edition, l’evoluzione del progetto griffate V2, azienda che ha sostenuto del Cappellificio Biellese e i papillon e che ha legato arte e ricerca scientifica il progetto fin dai primi passi, e alle le fasce per capelli realizzati nell’atelier nato nelle stanze della Fondazione sciarpe-foulard di Modesto Bertot- del Piazzo di Tatiana Fusi. Tempia e che ora ha il sostegno di alcu- to, già presentate in passato e ora È tutta biellese anche la vetrina virtuale ni marchi della moda e dell’eccellenza biellese. Dove trovarli? Nei negozi di Biella delle aziende partner dell’iniziati- va (Mantico, Barbera, Modesto Bertot- to, Cappellificio Biellese, V2 e Tatiana Fusi) ma anche su internet, all’indirizzo genomicart.vidra.shop. Il progetto è nato nel 2018 quando le ricercatrici del laboratorio di geno- mica della Fondazione Tempia hanno cominciato a riprodurre coloratissime immagini di cellule fotografate al mi- croscopio, insieme all’arteterapeuta del Fondo e alla psicologa del Progetto Bambini. Le opere sono diventate il tema principale di una serie di gadget per sostenere la ricerca, incluse le mascherine nate nelle settimane della 16
su cui sarà possibile fare un’offerta per I video di presentazione sono visibili alcuni elementi trattati in smalto verde ricevere a casa i prodotti: un canale sui canali social e YouTube del Fondo che riconducono con immediatezza e-commerce dedicato sarà possibile Edo Tempia e sono stati realizzati in all’identità visiva della Fondazione grazie alla collaborazione con Vidra, occasione dei pre-eventi e degli eventi Tempia. La Falegnameria Damiano specialista del settore con sede in città. online della Notte Europea delle Ri- Peretti srl ha donato la realizzazione Gli accessori GenomicArt saranno a cercatrici e dei Ricercatori 2020, che di sette espositori, uno dei quali sarà disposizione anche nei punti vendita a Torino è organizzata da Università e anche in bella mostra fino a Natale in delle singole aziende e sarà sempre Politecnico. L’iniziativa fa parte del pro- una vetrina di via San Filippo dedicata possibile contattare via e-mail l’indi- getto Sharper-SHAring Researchers’ a GenomicArt. rizzo genomicart@fondazionetempia. Passion for Evolving Responsibilities Ma la lista di chi ha donato le sue com- org per concordare acquisti multipli o (il cui programma completo è con- petenze per GenomicArt non finisce spedizioni a distanza. Per ogni accesso- sultabile su www.sharper-night.it). Le qui: Francesca Di Dio Busa con la cura rio venduto, il guadagno sarà devoluto fotografie di Edoardo Valsania e Cinzia dei contenuti multimediali, Stefano alla Fondazione Tempia per sostenere i Gillono, autrice del video, stanno ac- Ceretti con le immagini, 2G World con progetti di ricerca sul cancro. compagnando l’intero progetto. la stampa dei pannelli di legno e delle In ogni punto vendita i prodotti Ge- cartoline appesi agli espositori, Inedita nomicArt Limited Edition saranno in Visual Dispenser con la grafica e Tinto- mostra su un espositore progettato ria Finissaggio 2000 con la stampa del dallo studio “carpano/chiorino archi- patchwork coloratissimo raffigurante tetti” che si è riconosciuto nei valori dodici tele del progetto, che è il tema etici e scientifici alla base del progetto conduttore delle edizioni limitate. GenomicArt, una sfida per avvicinare le persone attraverso l’arte alla ri- cerca genomica. Con questo spirito, Francesca Chiorino e Federica Fiorina Inquadra il Qr-code hanno donato a Fondazione Tempia il con il tuo telefono concept dell’espositore, che lavora sui e sarai indirizzato al negozio virtuale temi della ripetibilità e della naturalità, di GenomicArt” ed è modulare, componibile e realiz- zato in multistrato di legno grezzo con In alto Viola Erdini, Paolo Barichello e Andrea Campagnolo. Qui sotto la coppia Verzoletto-Perosi- no, Paolo Maggia e Nicola Barchietto 17
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