"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia

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"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia
a n n o         X X V I   -   n u m e r o    3     -        D I C EM B RE   2 0 2 0

                                                              DEL FONDO

                                       «Qui il dolore
                                   diventa qualcosa
                                         di buono»
                                            Nelle parole dei pazienti
                                              i vent’anni del Centro
                                              di ascolto psicologico

 UN ANNO DIFFICILE                          ANNIVERSARI
 Accanto a voi                              Volontari, i migliori
 e con voi accanto                          amici dei pazien
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 QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA
"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia
In questo numero
Fondatore Foglie: Elvo Tempia
Presidente Fondo Tempia: Simona Tempia
Direttore Responsabile: Corradino Pretti
Coordinatore: Giampiero Canneddu
Resp. tematiche sanitarie: Adriana Paduos
Hanno collaborato: Giovanna Chiorino,
Mariella Debernardi, Viola Erdini Tempia,                          4 Cronaca di un anno particolare
Pier Francesco Gasparetto, Maria Teresa
Guido, Angelica Mercandino, Pietro Presti,
Ivana Ramella                                                      6 Ecco come diventare donatore ricorrente
Grafica: Inedita – Biella
Stampa: Tipografia Vigrafica srl - Monza                           8 I pazienti raccontano il centro di ascolto
Autorizzazione Tribunale di Biella numero
                                                                   11 Vent’anni di volontariato in oncologia
392/1991
                                                                   14 I mesi della prevenzione per donne e uomini
                                                                   16 A Natale la ricerca va di moda
      informativa dati non raccolti
           presso l’interessato
                                                                   24 Ricette sane e scacciapensieri
Informiamo che, secondo quanto disposto dall’art. 13

                                                                   28 Iscrivetevi al concorso letterario-fotografico
comma 1 della legge 675/96 sulla “Tutela dei dati perso-
nali”, le persone citate hanno diritto, in qualsiasi momento
e del tutto gratuitamente, di consultare, far modificare e
cancellare i propri dati o semplicemente opporsi al loro
utilizzo ed inoltre di ottenere informazioni sulle iniziative di
cui si sono rese partecipi. Tale diritto potrà essere esercitato   30 In lutto per gli ex sindaci Squillario e Panozzo
semplicemente scrivendo al Fondo Edo Tempia, via Malta
3 - 13900 BIELLA
Responsabile del trattamento: Camilla Erdini                       37 Tutti i modi per sostenerci
"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia
«
                    Quando realizziamo “Foglie” pensiamo sempre a te,
             pensiamo a mettere insieme tutte le cose belle che succedono:
             l’aiuto e l’assistenza ai malati, i progressi della ricerca scientifica.
               Perché se queste cose belle succedono è solo GRAZIE A TE
                                                                                                                                                              »
    Comitato Scientifico
Presidente: Massimo AGLIETTA
                                                            Un anno complicato ma sempre
                                                                con voi al nostro fianco
Professore Ordinario di Oncologia Medica, Università
degli Studi di Torino, Direttore Unità di Oncologia
Medica I.R.C.C. Candiolo

Membri
Silvio AIME: Professore ordinario al corso di bio-
tecnologie e alla facoltà di chimica dell’Università di
Torino, sempre all’ateneo torinese, lavora al centro di
biotecnologie molecolari. Collabora con aziende nel
settore della diagnostica per immagini.                                               Simona Tempia Erdini                                     Viola Erdini Tempia
Oscar ALABISO: Direttore della S.C. di Oncologia,                                             presidente                                             presidente
Azienda Ospedaliero-Universitaria, «Maggiore della                                         Fondo Edo Tempia                                          Fondazione
Carità» di Novara – Coordinatore operativo, del Polo                                                                                              Edo ed Elvo Tempia
Oncologico del Nord-Est (Rete Oncologica del Piemon-
te e della Valle d’Aosta)

                                                            A
Adriana ALBINI: Direttore scientifico della fon-
dazione MultiMedica Onlus di Milano-Sesto San
Giovanni e del laboratorio di Biologia Vascolare e
Angiogenesi dell’Irccs MultiMedica.
                                                                          bbiamo davvero bisogno di un au-          rotto per tre mesi, durante il primo periodo di
Oscar BERTETTO:Direttore S.C. Oncologia Medi-                             gurio, ora che siamo arrivati quasi       chiusure anti-contagio, le visite negli ambula-
ca delle Molinette di Torino, Coordinatore Operativo                      alla fine di questo 2020 senza tre-       tori e gli esami di screening. Abbiamo rimodu-
Rete Oncologica Regionale Piemontese, Cofondatore                         gua: ci serve un anno nuovo più se-       lato, rendendole a distanza, alcune delle nostre
Fondazione F.A.R.O.                                                       reno, in cui si possa uscire di casa      attività. I colloqui con le nostre psicologhe sono
Michele CARBONE: Uno dei massimi esperti                    con il sorriso, senza che sia nascosto dalla            stati spesso al telefono o in video chiamata. Ma
mondiali di mesotelioma, il cancro legato alla polvere
di amianto, conduce le sue ricerche nell’Università di
                                                            mascherina, in cui la vita riprenda il suo ritmo        da ciascuno di voi abbiamo percepito gratitudi-
Honolulu alle Hawaii.                                       regolare, per il bene di chi studia e di chi lavora,    ne per aver provato a restarvi vicini anche se in
Alberto COSTA: Coordinatore Centro di Senologia             in cui ci si possa di nuovo abbracciare e strin-        modo diverso, mai fastidio o insofferenza per
della Fondazione Maugeri di Pavia, Direttore Scuola         gere la mano. Nel frattempo, però, concedeteci          non aver potuto svolgere il nostro lavoro così
Europea di Oncologia, Coordinatore del Centro di            di dirvi grazie.                                        come eravate abituati a conoscerlo.
Senologia del Canton Ticino
                                                            La pandemia ha sconvolto la nostra quotidia-            Grazie per essere stati responsabili: da giugno,
Maurizio D’INCALCI: Direttore Dipartimento di
Oncologia, Istituto di Ricerca Farmacologica Mario          nità e ci ha chiamati a mettere in atto grandi          quando abbiamo riaperto le porte della nostra
Negri, Milano, Preclinical Coordinator della Fonda-         cambiamenti nelle nostre abitudini. Ciascuno            sede, avete accettato senza mai un cenno di
zione SENDO, Milano                                         di noi, per quanto sia stato colpito direttamen-        lamentela le nuove procedure, dalla misura-
Gian Paolo DOTTO: Docente di biochimica                     te o indirettamente dalla malattia, si è ritrova-       zione della temperatura corporea e all’igieniz-
all’università di Losanna, lavora come ricercatore tra      to ad affrontare, in questi mesi, un “nemico”           zazione delle mani all’ingresso, fino agli obbli-
Svizzera e Stati Uniti, con una particolare attenzione
al campo della carcinogenesi. È cofondatore dell’Icpi
                                                            invisibile che ci ha spesso accompagnati in un          ghi di mantenere le distanze e di indossare la
(International cancer prevention institute).                sentiero di paure, preoccupazioni, incertezze,          mascherina. Vi ricordo in fila, anche nel cortile
Giovanni GANDINI: Professore Ordinario, Uni-                sovente alimentate anche dalle contraddittorie          fuori dalla villa, ad almeno un metro dalla per-
versità degli Studi di Torino, Direttore Dipartimento       informazioni ricevute dai media. È importante           sona più vicina, attendere pazientemente il vo-
di Diagnostica per Immagini, S.C.D.U. Radiodiagno-          che quanto è stato messo alla luce non venga            stro turno nelle giornate sempre affollate delle
stica 4, Azienda Ospedaliero Universitaria S.Giovanni       dimenticato ma potenziato al massimo nella              prenotazioni per le visite di controllo dei nei.
Battista, Torino
Silvia MARSONI: È responsabile del programma
                                                            vita di tutti i giorni, in particolare, in termini di   Grazie, soprattutto, per essere stati vicini ai pa-
di Oncologia di Precisione dell’Istituto Firc di Onco-      comportamenti del singolo individuo che agi-            zienti e ai loro cari. Lo avete fatto ogni volta che,
logia Molecolare e consulente dell’Istituto Nazionale       sce al meglio nel proprio quotidiano per il bene        nonostante il periodo pieno di problemi, avete
Tumori e dell’ospedale Niguarda di Milano.                  proprio e di tutta la collettività. Come diceva Se-     inviato una donazione al Fondo Edo Tempia.
Umberto RICARDI: Professore ordinario di                    neca: «Ognuno quando fa del bene ad un altro            Lo avete fatto nonostante l’ansia di mesi dif-
radioterapia dell’Università di Torino e direttore della
                                                            lo fa a se stesso». Il cambiamento parte da noi,        ficili anche per l’economia di tante famiglie. E
radioterapia universitaria dell’azienda ospedaliera
San Giovanni Battista di Torino. Dal 2005 è anche           dal senso di responsabilità di ognuno di noi ver-       lo avete fatto anche quando eravate costretti a
direttore della scuola di specialità in radioterapia        so l’ambiente in cui viviamo, sia esterno ovvero        restare a casa, utilizzando le vie digitali. Come
dell’Università di Torino.                                  l’ambiente in senso stretto, sia interno ovvero il      ben sappiamo l’unione fa la forza, sono quindi
Anna SAPINO: Professore ordinario di anatomia               nostro corpo e la nostra anima. Solo applican-          sicura che insieme riusciremo a superare tutte
patologica all’Università di Torino e direttore scienti-    do davvero nel nostro quotidiano il concetto di         le difficoltà che si dovessero ancora presen-
fico dell’Istituto per la ricerca e la cura del cancro di
Candiolo. È membro del Consiglio Superiore di Sanità.
                                                            prevenzione e di sani stili di vita potremo essere      tare con l’impegno di tutti. Il nostro motto per
Gianluca Severi: Epidemiologo genetico e mole-              nelle condizioni di fronteggiare al meglio le ma-       quest’anno è stato “Distanti ma uniti”. Lo avete
colare, è direttore di ricerca dell’Inserm e direttore di   lattie o in alcuni casi non ammalarci.                  interpretato nel modo migliore, davvero.
un laboratorio dell’Istituto Gustave Roussy a Parigi.       Voglio ringraziare tutti voi che in questo perio-       Buon Natale e felice 2021 a tutti.
Gabriella SOZZI: Responsabile Struttura Semplice            do ci siete stati vicini. Grazie per aver avuto pa-
di Citogenetica, e Citogenetica Molecolare, Diparti-        zienza: non tutti i servizi del Fondo Edo Tempia                                          Viola Erdini Tempia
mento Oncologia Sperimentale, I.N.T. Milano
                                                            quest’anno sono stati possibili. Abbiamo inter-            Scriveteci all’indirizzo: info@fondazionetempia.org

                                                                                                                                                                        3
"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia
emergenza covid

Un anno particolare
ma sempre
accanto a voi
(e con voi accanto)
Tra la prima e la seconda ondata della
pandemia, ecco i servizi che sono
rimasti e che sono ancora a disposi-
zione dei cittadini. Ambulatori e scre-
ening aperti anche dopo il lockdown
di novembre. Arrivederci al 2021 per
Corsa della Speranza e Grande festa
dei bambini

È stato un anno fuori dall’ordinario per il mondo intero, che       gico, citologico, colon-retto) che il Fondo Edo Tempia svolge
si è trovato a fronteggiare la pandemia di Covid-19. Il Fondo       su mandato e sotto il coordinamento dell’Asl. Allo stesso
Edo Tempia lo ha affrontato tenendo a mente prudenza,               modo, è proseguito il sostegno all’azienda sanitaria, offerto
responsabilità ma anche cercando di offrire ai cittadini e          fin da aprile, per effettuare i tamponi che diagnosticano il
ai pazienti tutti i servizi che era possibile mettere a dispo-      Coronavirus. La postazione nel parcheggio dell’ospedale,
sizione in sicurezza. Ecco perché, anche dopo la fine della         con il camper con l’albero verde del Fondo e le nostre in-
prima, lunga quarantena di primavera, siamo stati costretti         fermiere, ha accolto prima, dalla fine d’agosto, le persone
a rinunce dolorose ma inevitabili (come gli eventi pubblici         che rientravano da Paesi considerati a rischio e poi, con la
e storici, dalla Corsa della Speranza alla Grande festa dei         riapertura delle scuole, studenti, insegnanti e familiari fino
bambini) ma nello stesso tempo abbiamo proseguito con il            a mettersi a disposizione di chiunque avesse necessità se-
lavoro legato alla prevenzione, anche dopo che il Piemonte          condo le indicazioni dell’Asl per sei giorni la settimana, nel
è stato nuovamente inserito nella zona rossa di massima             momento in cui la seconda ondata di contagi ha impattato
allerta per il diffondersi del Coronavirus. La soddisfazione        in modo vistoso, dall’inizio di novembre.
è di aver sempre sentito la vicinanza dei cittadini, preziosa       Gli ambulatori sono rimasti aperti anche dopo l’istituzione
soprattutto per gli operatori in prima linea che hanno sen-         della zona rossa in Piemonte a novembre, così come i test
tito direttamente l’affetto delle persone. Ma altrettanto           di screening: l’obiettivo è di non fermare le doverose at-
prezioso è stato il contributo dei donatori, senza il quale         tenzioni sul tumore anche in presenza di una minaccia per
nulla sarebbe possibile: ogni visita, ogni consulto, ogni           la salute grande e difficile da contenere come il Covid-19.
prestazione avvengono grazie a chi sostiene il lavoro del           Per consentire di eseguire visite ed esami in piena sicurezza,
Fondo, non fermandosi nemmeno in tempi difficili come               fin dalla riapertura di giugno nella sede del Fondo si accede
questi.                                                             solo dopo la misurazione della temperatura corporea e
Dalla riapertura degli ambulatori, il 1 giugno, le visite si sono   dopo essersi igienizzati le mani oltre che, naturalmente,
susseguite a ritmo straordinario: prima è stato necessario          con la mascherina ben indossata sul viso e con il rispetto
recuperare quelle saltate nei tre mesi di chiusura e poi, da        delle distanze tra persona e persona. L’unica differenza è
metà estate, si sono riaperte le prenotazioni per accogliere i      che, dal 5 novembre, sono state ammesse solo le persone
pazienti in attesa. Allo stesso modo, appena è arrivato il via      per le visite di prevenzione o i test di screening. Per tutte
libera della Regione, sono ripresi i test di screening (senolo-     le altre necessità, dalle prenotazioni alle informazioni, gli
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"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia
Mascherine e volontarie,
                                                                                il nostro grazie
                                                                                Il Fondo Edo Tempia manda un “grazie” gigantesco alle volontarie
                                                                                e alle amiche che hanno cucito le moltissime mascherine utilizzate
                                                                                in questi mesi nelle fasi di maggiore emergenza. Non solo, ago e
                                                                                filo alla mano, hanno collaborato anche alla realizzazione delle
                                                                                mascherine della linea GenomicArt, che è stata un grande successo:
                                                                                dall’inizio dell’emergenza ne sono state distribuite più di duemila.

I due gadget dedicati alla Corsa della Speranza e, a destra, il gruppo di insegnanti di scienze motorie dell’Itis Quintino Sella in posa con la maglietta

                                                                                Con “Ripartiamo insieme”
uffici sono a disposizione solo al telefono allo 015.351830
nei consueti orari di apertura dal lunedì al venerdì.                           accanto a ragazzi e anziani
La Corsa della Speranza, l’appuntamento ventennale con lo
sport e la solidarietà, tornerà a settembre del 2021 se, come                   A volte essere “distanti ma uniti” non è abbastanza: serve so-
tutti si augurano, la pandemia sarà tornata sotto controllo.                    stegno fisico e materiale ed è quello che ha provato a garantire
L’organizzazione, con un surplus di norme di sicurezza da                       “Ripartiamo insieme”, il progetto attivato dal Fondo Edo Tempia e
far osservare agli iscritti, sarebbe stata troppo complicata e                  finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella insieme a
così si è scelta anche in questo caso la via della prudenza,                    Banca Simetica. I destinatari sono le persone più anziane, per poter
                                                                                sostenere esigenze concrete e psicologiche, e le famiglie con figli
come è accaduto per la stragrande maggioranza delle ma-                         che frequentano le scuole, un dovere reso per alcuni più complesso
nifestazioni podistiche in tutta Italia. Ma, per non lasciare                   dalla sua necessaria nuova organizzazione.
del tutto soli i fedelissimi della corsa, è stata comunque                      Molte sono state le famiglie che si sono affidate a professionisti
realizzata la maglietta-ricordo, stampata anche grazie al                       e volontari del Fondo, consentendo a partire dall’estate numerosi
contributo di Lauretana e Menabrea, distribuita in cambio di                    servizi supplementari. I ragazzi, principalmente delle scuole me-
un’offerta insieme a un gadget del tutto nuovo, un barattolo                    die e superiori, sono stati accompagnati allo studio e donando
contenente terriccio e i semi di una piantina, da coltivare e                   supporti informatici per la didattica a distanza (dai pc ai tablet ai
                                                                                telefoni, ma anche vocabolari). Gli anziani in condizione di parti-
far fiorire. Lo slogan? «Fai crescere la speranza», in tema con                 colare fragilità hanno ricevuto, dai volontari del Fondo, sostegno
la destinazione dei fondi raccolti, riservati alla ricerca. I due               per i trasporti e sostegno telefonico, oltre a percorsi di ascolto e
gadget sono a disposizione fino a esaurimento.                                  supporto psicologico
La prudenza ha fatto sospendere o rimodulare numerose                           «Lo spirito del progetto» dice Isabella Graziola, psicologa che ha
delle attività di benessere corpo-mente che il Fondo Edo                        seguito da vicino “Ripartiamo insieme” «è quello di essere ancora
Tempia mette a disposizione di cittadini e pazienti. Hanno                      più vicini alle famiglie a seguito della pandemia e del lockdown,
resistito quelle poche che si possono svolgere all’aperto                       accompagnandole ad affrontare questo momento così complesso
                                                                                per tutti, tanto più se si sta anche vivendo l’esperienza della malattia
(come la fine del ciclo di incontri di Qi Gong all’Oasi Zegna o                 oncologica. Nello spirito di tutte le nostre attività, anche questa
le lezioni di nordic walking), mentre quelle indoor sono state                  è stata realizzata in rete con i servizi, gli enti, le scuole e le asso-
fermate per precauzione o si sono trasformate in incontri                       ciazioni del territorio, In particolare desideriamo ringraziare della
via internet, attraverso le video-conferenze, una modalità                      collaborazione la Croce Rossa di Biella e il comune di Masserano».
già adottata durante il primo lockdown.                                         L’attività si protrarrà fino ai primi mesi del 2021.

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"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia
donazioni

      Scopri la “donazione ricorrente”
      per stare sempre vicino ai malati
Una nuova possibilità per i nostri sostenitori via web consente di fare un’offerta
periodica e automatica per dare un sostegno continuo ai pazienti che hanno
bisogno di aiuto. Ecco come fare, ecco perché è importante

Senza di voi il Fondo Edo Tempia non potrebbe esistere.      non solo è diventata più agile, ma è possibile diventare
O meglio, senza di voi i malati di cancro sarebbero più      “donatori ricorrenti”.
soli, i ricercatori dei laboratori biellesi non potrebbero   La formula è un po’ ermetica? Proviamo a spiegarla con
contribuire ai progressi della medicina, gli ambulatori      un esempio che non arriva dal mondo della solidarietà.
non potrebbero offrire visite di prevenzione gratis a        Quanti di voi hanno un abbonamento a una rivista, a
quasi diecimila persone ogni anno. Sono la vicinanza         un canale televisivo via satellite, a un servizio via in-
e la generosità di ogni singolo donatore a consentire        ternet? Il modo più comodo per sottoscriverlo, senza
tutto questo.                                                dimenticarsi una scadenza, è rendere il pagamento
Da qualche tempo, è ancora più semplice offrire il proprio   automatico. Per le vostre offerte può accadere esat-
sostegno alle nostre attività: la donazione via internet     tamente lo stesso.

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"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia
Accedendo alla nostra area web dedicata, all’indirizzo
donazione.fondazionetempia.org, è possibile stabilire             La pensionata che donava
una cifra e programmare un contributo alle nostre
attività che sarà prelevato dalla vostra carta di credito         10mila lire ogni mese
ogni mese, ogni semestre oppure ogni anno.
                                                                  La donazione periodica non è una novità per chi è amico del Fondo
Naturalmente è possibile, dalla stessa pagina internet,           Edo Tempia. Basta scorrere con un po’ di attenzione le “pagine
effettuare anche la “classica” donazione singola. Ma              gialle” della nostra rivista, quelle dove elenchiamo e ringraziamo i
l’offerta periodica è come un’adozione a distanza: ogni           sostenitori che hanno deciso di stare accanto ai malati di cancro.
mese – oppure ogni sei mesi o tutti gli anni – saprete di         Non è infrequente vedere, nella motivazione dell’offerta, una
aver contribuito, per esempio, al trasporto di un pazien-         dicitura che spiega come il sostegno, magari piccolo, sia fatto a
te verso una struttura di cura fuori provincia (il costo          intervalli regolari, come una pacca sulla spalla che si dà a un amico in
                                                                  difficoltà ogni volta in cui ne ha bisogno. E i pazienti che seguiamo
dipende dalla distanza ma la media è di 25 euro con
                                                                  non smettono di avere necessità di sostegno…
l’impegno dei nostri volontari che si mettono alla guida          Anche Elvo Tempia si era accorto di come molti cittadini avessero
delle vetture attrezzate per accompagnare i malati). Con          deciso di offrire il loro aiuto al Fondo in forma continuativa. E volle
30 euro si finanzia una seduta di arteterapia, preziosa           conoscere di persona una di loro: aveva ormai raggiunto una certa
valvola di sfogo per i bambini che seguiamo, oppure una           età, ma ogni mese era pronta a prendere 10.000 lire della sua pen-
delle nostre visite specialistiche di prevenzione.                sione per fare un’offerta. Tempia decise di ringraziarla di persona
Ma ogni contributo è una preziosa mano che si unisce              e la fotografia con la stretta di mano e il sorriso è diventata uno
                                                                  dei simboli della storia del Fondo. «È un’immagine alla quale sono
alle migliaia che sostengono chi si è trovato a fronteg-
                                                                  molto affezionata» dice Viola Erdini, presidente della Fondazione
giare la malattia.                                                Tempia e nipote di “Gim”. «Gocce come questa sono la linfa vitale
Sulla nuova area riservata alle donazioni del nostro sito è       del nostro lavoro quotidiano».
possibile accedere facilmente sia da computer sia da tele-
fono. In pochissimi passaggi (e in pochissimi minuti) si può
completare l’operazione inserendo i dati (nome, cognome
e indirizzo), la cifra che si desidera mettere a disposizione e
il numero di carta di credito o di conto bancario. In questi
tempi in cui si esce di casa con mille precauzioni, specie
verso luoghi affollati come la banca o l’ufficio postale,
diventa un modo in più per restare «distanti ma uniti», a
noi e soprattutto a tutti i malati di tumore.
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"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia
anniversario

Vent’anni
di storie
sempre
accanto
ai pazienti
Il Centro di ascolto psicologico ha aperto i battenti nel 2000: 150 i pazienti
seguiti ogni anno. Alcuni di loro hanno raccontato in prima persona la loro
vicenda e il sostegno che hanno trovato
Vent’anni di storia. Anzi, vent’anni di     «Chiamo il Fondo, aiuto, ho paura non               ro ad amare una nuova Silvia. Intanto
storie. Il Centro di ascolto psicologico    ce la faccio... Trovo Paola che anche               i mesi passano, le pastiglie finiscono,
del Fondo Edo Tempia ne ha vissute          questa volta con la sua anima delicata              la radio anche, e scopro che sopra alle
e accompagnate tantissime, nel corso        mi accoglie. Ogni settimana vado da lei,            nuvole il cielo è sempre blu, anche se
della sua vita, iniziata in modo struttu-   ogni settimana racconto un po’ di me,               non lo vediamo...» (Silvia)
rato nel 2000. Sono mille circa i collo-    cose che neanche io conoscevo. Impa-
qui svolti e 150 i pazienti seguiti ogni
anno. Alcuni di loro hanno offerto la
loro testimonianza, per raccontare
come, nelle stanze al secondo piano
di via Malta, hanno trovato il soste-
gno che cercavano. Ecco una piccola
selezione.

«In questo percorso ho compreso “sulla
mia pelle” la differenza tra il curare e
il prendersi cura, nei primi mesi sono
stata curata egregiamente, ma questo
non basta. Successivamente ho dovuto
“arrendermi” e chiedere un aiuto psi-
cologico, ho così imparato, poco per
volta, a prendermi cura di me stessa,
cosa che non avevo mai fatto prima»
(Elisabetta)                                Elisabetta (a sinistra) e Silvia hanno dato il via con la loro testimonianza alla nostra rubrica
                                            #ilmioalberoverde sui canali social

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"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia
Dal 2000
                                                                                             con l’obiettivo
                                                                                             di prendersi cura
                                                                                             Il percorso e le attività
                                                                                             del Centro di ascolto
                                                                                             psicologico dai primi passi
                                                                                             ai numeri attuali: 150 pazienti
                                                                                             seguiti e 1000 colloqui
                                                                                             ogni anno

                                                                                             Prendersi cura di chi vive, direttamente o
                                                                                             indirettamente, l’esperienza di un tumore,
                                                                                             offrendo un sostegno che tenga conto del
                                                                                             benessere nella vita, nella mente e nella
                                                                                             società: dal 2000 è questo l’obiettivo del
                                                                                             Centro di ascolto psicologico, struttura-
                                                                                             tosi in seno al Fondo Edo Tempia dopo
                                                                                             i primi anni, dal 1995 al 1999, in cui una
                                                                                             prima misura di sostegno era rivolta alle
                                            “In questa immagine siamo racchiusi noi tre:     sole donne in cura per il cancro alla mam-
                                                              io, mio marito e mio figlio”   mella e ai loro familiari. In quel periodo le
                     (Fotografia inviata da una paziente insieme alla sua testimonianza)     psicologhe Simona Ramella Paia e Roberta
                                                                                             Rossi avevano avviato percorsi individuali
                                                                                             e gruppi di auto-mutuo aiuto con chi
                                                                                             aveva già vissuto la medesima esperienza.
«Posso affermare di essermi ri-              «Questo servizio, che dovrebbe                  Inoltre era attivo un gruppo di ex pazienti,
trovata, o meglio, sono tornata              essere messo a conoscenza a tutti               collegate all’Associazione nazionale donne
in contatto con una parte di me              i “sopravvissuti” di malati onco-               operate al seno, che faceva visita a chi
stessa che credevo di aver perduto           logici è stato per me un grande                 veniva ricoverato in ospedale, per portare
                                                                                             una testimonianza di vita.
per sempre e devo dire che è stato           aiuto, non lenisce il dolore ma dà
                                                                                             È proprio nel 2000 che il servizio si dà
come nascere una seconda volta».             la possibilità di vedere con occhi              una struttura vera e propria. A gestirlo
(Nicoletta)                                  diversi dai tuoi annebbiati dalle               sono due psicologhe con master in psi-
                                             lacrime». (Paola)                               concologia e formazione in Emdr (metodo
«Ho la sensazione di essere accolta                                                          terapeutico efficace in caso di traumi o
e avvolta in una coperta calda dove          «E così la telefonata, che come                 forte stress), Paola Minacapelli e Valentina
potermi rifugiare e gridare a più non        spesso accade, rappresenta uno                  Furno, negli anni supportate dal lavoro di
posso la mia disperazione, il mio            spartiacque: poteva finire in nulla             altre colleghe. Il loro lavoro si rivolge prin-
dolore. Non solo parole di conforto,         oppure, come in effetti è accaduto,             cipalmente ai malati di tumore e ai loro
ma un’altissima professionalità tec-         far scoccare la miccia e permettermi            familiari e amici. Ma sono seguiti anche
nica, sensibilità e umanità mi hanno         di essere aiutata. Credo sia un mo-             i volontari in oncologia che il Fondo Edo
                                                                                             Tempia mette a disposizione di ospedali e
accompagnata nei mesi successivi in          mento tanto delicato in cui davvero
                                                                                             servizi di cure palliative.
quella che è stata la peggiore espe-         si decide la sorte del percorso. La             Sono circa mille i colloqui svolti ogni anno
rienza della mia vita e dei miei figli.      voce che mi ha risposto mi ha teso              e 150 i pazienti seguiti in percorsi di soste-
A ogni appuntamento mi sembrava              la mano». (Elisa)                               gno che si svolgono anche a domicilio nel
di tornare a “casa”, in quanto luogo                                                         caso la malattia sia in stadio avanzato. Sup-
sicuro e pronto ad accogliermi, ad           «È stato il posto dove vomitare                 porto al telefono, psicoterapia individuale e
ascoltarmi, quasi come un rifugio            rabbia e dolore… Dolore che a casa              consulenze completano l’attività clinica. Le
dove poter attingere le forze per            non avrebbero retto. È dove ho                  psicologhe si occupano anche di selezione,
andare avanti». (Stefania)                   imparato a trasformarlo in qualcosa             formazione e supervisione dei volontari
                                             di buono. Dove la paura ha smesso               in oncologia, secondo le linee guida della
«Saper ascoltare è un dono. Saper            di paralizzare ed è diventata spinta            Rete Oncologica del Piemonte e della Valle
                                                                                             d’Aosta, e collaborano costantemente con
aiutare una vocazione». (Anonima)            alla vita.
                                                                                             il servizio di psicologia clinica ospedaliera
                                             Dove ho smesso di nascondere le                 dell’Asl di Biella dove opera la psicologa del
«Una volta ho letto: “Il miracolo sei        mie cicatrici e ho imparato a guar-             Fondo Elisabetta Scaruffi e con il Progetto
tu, ogni volta che scegli di amare an-       darle con amore. Il centro di ascol-            Protezione Famiglie Fragili, di cui il Fondo
cora”. Ed è proprio così che intendo         to è stato il mio posto al sicuro».             Edo Tempia è associazione capofila.
la vita ora». (Paola)                        (Anonima)                                                                     SEGUE A PAG.10

                                                                                                                                          9
"Qui il dolore diventa qualcosa di buono" - DEL FONDO - Fondo Edo Tempia
«Il percorso è stato lento, tortuoso,                                                               «È un aiuto, non solo per me pazien-
duro, ripido ma fortemente sostenu-                                                                 te, ma anche per i miei familiari che
to e per questo efficace». (Anonima)                                                                mi stanno accanto. Ho trovato un
                                                                                                    approccio professionale ma anche
«È stato lungo, circa un anno, un                                                                   umano che mi aiuta a rivedere i
tempo in cui, anche quando i colloqui                                                               problemi che si presentano, piccoli o
in presenza si diradavano, sapevo                                                                   grandi che siano, e a trovare dentro di
che nello studio con la finestra che                                                                me una soluzione». (Giacomo)
si affacciava sulle fronde di alberi
secolari, c’era una persona che in                                                                  «Ho chiesto aiuto al Fondo Edo Tem-
qualsiasi momento avessi avuto bi-                                                                  pia e ho trovato una persona specia-
sogno, ci sarebbe stata. Ecco cosa                                                                  le, Paola che considero il mio angelo
ho apprezzato. L’umanità e l’empatia                                                                custode, lei mi sta accompagnando
che ha saputo trasmettermi durante                                                                  in questo cammino fatto di paure ma
quelle settimane di lavoro su me                                                                    anche di speranze». (Anna)
stessa». (Federica)                               parola cancro non deve fare paura,
                                                  non combattete da soli». (Laura)                  «La strada sarà ancora lunga ma ora
«Paola, la dottoressa Minacapelli, mi                                                               mi posso impegnare a concentrarmi
ha offerto a lungo comprensione,                  «Qui ho conosciuto Paola, con lei                 sul presente e a vedere i problemi
empatia, e sostegno, mi ha dato pre-              mi posso sfogare, dire tutto ciò che              nel momento in cui si presentano e
ziosi consigli per potermi relazionare            sento, senza la paura di pesare sui               a trovare dentro di me la forza per
con Alberto senza lasciarmi tradire               miei cari, posso piangere senza ver-              affrontarli». (Luisa)
dalla disperazione, sorreggendomi con             gognarmi. Il dolore resta, la persona
straordinaria professionalità e delica-           persa non può tornare naturalmente,               «Una amica mi consiglia il Fondo e lì
tezza nell’affrontare il percorso della           con Paola sto imparando a convivere               conosco una persona meravigliosa
malattia di Alberto e, successivamen-             con questa perdita così dolorosa per              che mi supporta in modo da aiutare
te, il lutto per la sua morte». (Stefania)        me». (anonima)                                    l’uomo migliore che mi potesse capi-
                                                                                                    tare. Di terapie ne ha cambiate, ma
«Due bombe nella mia vita, due in-                «Ho capito che non è possibile far                lui continua a lottare e io continuo a
terventi e l’incontro con la chemio-              tutto da soli ma è importante chiede-             percorrere quelle salite lente e quelle
terapia. Il mio cammino è iniziato                re aiuto e delegare». (Patrizia)                  discese che non ti fanno ragionare.
nel 2012. Sono arrivata al centro                                                                   Non so quanto durerà ancora questo
di Ascolto Psicologico per essere                 «Ho imparato a godere di piccole                  giro ma grazie anche presenza delle
aiutata a combattere la mia batta-                cose e a vivere nel modo migliore                 psicologhe del Fondo riesco a ripren-
glia. Bisogna parlarne, farsi aiutare             possibile tutte le gioie che mi riserva           dere il fiato ogni volta». (Cinzia)
e condividere la propria storia. La               ancora la vita». (Chiara)

Negli anni scorsi il Centro di                                                                                  te di Biella e Cossato e attività di
Ascolto ha coordinato diversi                                                                                   gruppo con finalità socializzante
progetti di ricerca in psicon-                                                                                  come ricamo, bricolage con ago
cologia in collaborazione con                                                                                   e filo, maglia e stencil che rap-
l’Università di Torino e con                                                                                    presentano possibili occasioni
l’associazione Emdr Italia, van-                                                                                per trascorrere qualche ora di
tando la pubblicazione di alcuni                                                                                svago, in piacevole compagnia
articoli su riviste prestigiose del                                                                             e in un ambiente accogliente e
settore. Negli anni le psicolo-                                                                                 familiare.
ghe del centro hanno seguito                                                                                    Le attività del centro di ascolto
studenti della facoltà di psico-                                                                                nel corso degli anni si sono no-
logia di diverse università per                                                                                 tevolmente ampliate, abbrac-
il tirocinio formativo, hanno                                                                                   ciando attività terapeutiche
partecipato a molti convegni su                                                                                 di gruppo, gestite da profes-
psiconcologia e cure palliative,                                                                                sionisti esperti, che utilizzano
portando l’esperienza biellese        Paola Minacapelli e Valentina Furno, psicologhe del centro di ascolto     come mezzo espressivo l’arte
con la pubblicazione di poster e                                                                                (laboratorio di arteterapia) o
con interventi in plenaria.                                                                                     la musica (laboratorio di mu-
La sinergia è costante con gli        nastica riabilitativa in acqua che   Molte sono inoltre le proposte       sicoterapia). In più il centro
operatori che si occupano di di-      favoriscono l’armonizzazione         che incoraggiano il movimento,       supervisiona i gruppi di auto
scipline a mediazione corporea        della dimensione mente-corpo,        come i gruppi di cammino, il         mutuo aiuto per l’elaborazione
offerte dal Fondo Edo Tempia          offrendo la possibilità di supe-     nordic walking, il fit walking, le   del lutto, condotti da facilitatri-
come yoga, pilates, tai chi e gin-    rare possibili blocchi energetici.   attività in palestre convenziona-    ci con esperienza decennale.

10
I volontari in oncologia:
          ascolto, presenza, discrezione
Compie vent’anni uno dei servizi che il Fondo Edo Tempia riesce a offrire
grazie all’impegno di chi dona il suo tempo per gli altri. Il racconto di una
storia lunga e intensa nelle parole della responsabile Maria Teresa Guido

                                   Maria Teresa Guido                       ziamo il primo corso di formazione per volontari con una
                                        Vicepesidente                       presenza illustre, il professor Enrico Ghislandi, direttore
                                      Fondo Edo Tempia
                                                                            medico di Vidas Milano, e con tanti altri docenti qualificati
                                                                            (medici e operatori sanitari dell’Asl e dei consorzi socio
                                                                            sanitari e socio assistenziali). Si definiscono i compiti per
                                                                            i quali saranno preparati i volontari che dovranno entrare
Raccontare un’esperienza intensa e coinvolgente come                        nelle famiglie con discrezione e disponibilità per fornire
quella vissuta nei vent’anni di volontariato in oncologia,                  un appoggio morale, saper ascoltare e saper offrire piccoli
costruito e arricchito di anno in anno di nuove idee e                      aiuti materiali. Molti i partecipanti, venti i selezionati al
energie, richiederebbe un’intera rivista. Quindi, le righe                  termine del corso.
che seguono cercano di riassumere questa “storia” di vita,                  Quando, nel 2000, nasce il polo oncologico all’ospedale
di dedizione, di solidarietà, toccando i momenti più salienti.              di Biella i volontari sono pronti e il direttore Mario Clerico
La storia comincia da lontano: nel 1998 Il Fondo crea la                    si adopera per inserirli nel day hospital. Un anno dopo
prima équipe territoriale per le cure palliative domiciliari,               parte anche l’assistenza domiciliare in collaborazione con
formata da due medici, tre infermieri e una psicologa. Ben                  la struttura operativa di cure palliative dell’ospedale diretta
presto emerge la necessità di affiancare anche dei volontari                da Carlo Peruselli e alcuni volontari, che nel frattempo
per un aiuto ai familiari dei pazienti. Con il dottor Angelo                hanno frequentato un corso di secondo livello, iniziano
Penna, allora direttore sanitario del Fondo, dopo esserci                   la loro attività.
confrontati con associazioni di grande esperienza, organiz-                 Contemporaneamente prende il via un servizio di trasporti

«I nostri vent’anni a fianco dei malati»
Le testimonianze dei volontari                   lui e la mamma alla mattina prestissimo,           T. mi ha fatto capire come i bambini affron-
in oncologia nell’anniversario                   potevano essere le 4,30 e naturalmente lui         tino la malattia: aveva affrontato quegli anni
dall’inizio del servizio: la condivi-            dormiva ancora. Lo caricavamo in macchina          difficili con estrema forza e spontaneità, al
sione del percorso, la gratitudi-                avvolto nella sua copertina, facevamo molta        punto tale che quella era la sua quotidianità.
ne dei pazienti e il bambino che, a              attenzione a non svegliarlo e cercavamo di         Lo abbiamo accompagnato a Torino per circa
terapie finite, chiede «Perché, ero              guidare in modo più delicato possibile.            tre anni, ma il rapporto con lui e la famiglia
ammalato?»                                       A volte, dopo le visite o le terapie, abbiamo      non si è interrotto. Anche il trasporto di S.
                                                 anche riso insieme a lui e alla mamma, lui         è stato molto coinvolgente. All’epoca aveva
Il trasporto di piccoli pazienti oncologici      amava sparare con le pistole a ventose sul         10 anni, la sua famiglia era originaria di una
non è per tutti e soprattutto non si può         vetro dell’auto. Ricordo quella volta in cui in    città del centro Italia e si era trasferita in un
improvvisare. Noi volontari del Fondo siamo      macchina di ritorno dal Regina Margherita          grande casolare nel Biellese meridionale.
stati formati e, nonostante questo, alcuni       la mamma di T. ha iniziato a piangere e suc-       Per un anno intero io e Ivana lo abbiamo
miei colleghi hanno provato ma poi non ce        cessivamente anche noi volontari ci siamo          accompagnato a Torino per esami, visite e
l’hanno più fatta e hanno dovuto sospende-       commossi, T., incuriosito e stupito, mettendo      terapie. S. era appassionato di motori, così,
re, in quanto diventavano tristi, nervosi, non   le sue manine tra i sedili si è sporto in avanti   dopo i controlli e le terapie a Torino, quando
dormivano più bene. Anch’io ci sono andato       e avvicinandosi a me mi ha chiesto: «Perché        stava abbastanza bene, ci fermavamo in
vicino. Avevo visto T. stare male: dimagrire,    piangete?» e io gli risposi: «Perché siamo         un’autoconcessionaria e, in accordo con il
gonfiare, perdere i capelli, avere nausea e      felici, i dottori dicono che sei guarito…» e       gestore, S. si sedeva con estrema gioia e
soffrire tanto. Ma, sono sicuro, la forza me     lui, con quella naturalezza e spontaneità          orgoglio su motociclette e quad per un po’
l’ha data lui!                                   che solo i bimbi possono avere, mi disse:          di tempo. Noi condividevamo la sua gioia.
Passavo con un altro volontario a prendere       «Perché, ero ammalato?».                           L’esperienza come volontario dei trasporti

                                                                                                                                                  11
Qui a sinistra il primo gruppo di volontari formatosi nel 2000 con Elvo Tempia. A destra un’immagine di uno dei primi corsi per volontari organizzato
dalla nostra associazione con il dottor Angelo Penna

di pazienti oncologici con volontari a loro volta formati                    e ha redatto un protocollo che prevede un iter di acco-
con un corso specifico, servizio che si rivelerà prezioso                    glienza, selezione e formazione che risulta in linea con il
e molto apprezzato. I corsi di formazione saranno nove,                      “Core curriculum” del volontario redatto a dicembre 2014
sempre organizzati in collaborazione con l’Asl. Il rapporto                  dalla Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta.
con l’Asl si consolida anche con l’approvazione di una con-                  Attraverso il percorso proposto, il Fondo Edo Tempia ha
venzione con il Polo oncologico nella quale si riconosce il                  formato volontari in grado di “stare” accanto al malato e
ruolo del Fondo Tempia nella formazione e nella gestione                     alla sua famiglia, avendo interiorizzato le conoscenze e le
dei volontari.                                                               competenze necessarie e affinato le attitudini personali,
Il Fondo Edo Tempia ha sempre investito molto su questo                      già adeguatamente valutate in sede di selezione. Grazie

del Fondo Edo Tempia mi ha permesso di            attente allo svolgimento serio del volonta-        ne per sempre fra noi volontari e i malati.
affinare le capacità di osservazione, di atten-   riato, dando consigli sia nei momenti sereni       Questa attività di volontariato richiede una
zione e di discrezione quando entro in casa       che in quelli con qualche difficoltà. Grazie       professionalità che si acquisisce con l’espe-
di una nuova famiglia che chiede il nostro        di cuore a tutte e un grazie al personale del      rienza e con la costante formazione e con
supporto. È stata sicuramente un’esperienza       reparto che ho sempre trovato gentile e            gli approfondimenti proposti dal Fondo Edo
molto formativa e istruttiva per me che sono      disponibile.           Maria Grazia Cavallini      Tempia. Grazie.           Socorro Magnani
anche un padre. 		                    Mauro
                                                  Sono passati vent’anni e in questi anni ho         Era il 2004 o forse il 2005 quando, con molta
Ho trascorso buona parte di questi vent’anni      coordinato il servizio di trasporti e di assi-     titubanza, ho chiesto di poter partecipare
nel reparto di oncologia. Ho ancora presente      stenza domiciliare. Ho imparato a condivi-         al corso di preparazione per volontari del
la sensazione di titubanza che avevo nell’en-     dere la sofferenza degli altri, ho imparato        Fondo. Durante il corso, tenuto da validissimi
trare a far parte di questa realtà che si è poi   a condividere parole, sguardi, speranze e          medici, psicologi e professionisti, ho comin-
rivelata umanamente molto intensa, emo-           timori. Quando accompagni un paziente la           ciato a comprendere quanto potesse essere
tivamente toccante ma sempre appagante            gentilezza, il sorriso, l’ascolto sono impor-      arduo e delicato l’approccio con i pazienti
grazie anche alle persone preposte all’attua-     tanti. In alcuni momenti la nostra attività        che richiedono il supporto del Fondo Edo
zione delle varie attività. Tra le emozioni più   risulta difficile: si incontrano persone con       Tempia. Nonostante i dubbi e le incertezze,
grandi è stata vedere gli occhi dei pazienti      storie complicate che ti coinvolgono anche         ho scelto di entrare a far parte della squadra
che ti cercano, che ti aspettavano.               quando cerchi di difenderti per non soffrire.      di volontari che i occupano di trasporti di ma-
Un grazie particolare alle psicologhe sempre      Un ricordo, un sorriso, uno sguardo rima-          lati oncologici per le cure necessarie. Devo

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day hospital onco-ematologico, nel reparto di oncologia,
                                                                            in diversi ambulatori specialistici, nel servizio di trasporto
                                                                            e al domicilio di pazienti in fase terminale di malattia.
                                                                            Purtroppo il Covid-19 ha fermato momentaneamente la
                                                                            loro attività, tranne i trasporti, ma ci auguriamo di supe-
                                                                            rare presto questo triste periodo per poter riprendere il
                                                                            prezioso servizio di volontariato in oncologia.
                                                                            Ho dedicato molto del mio tempo e delle mie energie
                                                                            per far sì che il volontariato del Fondo fosse all’altezza del
                                                                            compito delicato e difficile che i volontari avrebbero do-
                                                                            vuto affrontare. La collaborazione con le psicologhe Paola
                                                                            Minacapelli e Valentina Furno è stata costante e crescente.
                                                                            La loro professionalità è cresciuta negli anni grazie a stu-
                                                                            dio, ricerche, contatti con esperti e ha dato risultati molto
                                                                            positivi nella formazione e nella supervisione dei volontari.
                                                                            Quando penso a tutto l’impegno di questi vent’anni, mi
                                                                            pare che il tempo sia volato, ma un tempo ricco di passio-
                                                                            ne, di creatività, di formazione,che ha reso tutti più attenti
                                                                            all’altro e più ricchi interiormente. In tutto quanto realizzato
                                                                            c’è la visione di Elvo Tempia,che ha creduto fortemente
                                                                            nel volontariato come espressione della relazione d’aiuto e
                                                                            della condivisione del dolore dei più fragili, continuata con
                                                                            Simona Tempia.
                                                                            Concludo queste righe riportando uno dei biglietti che Elvo
                                                                            Tempia inviava ai volontari a Natale o in altre occasioni par-
                                                                            ticolari. Li conservo tra i miei ricordi “preziosi”.

alla formazione e alla supervisione continua, i volontari
vengono stimolati a sviluppare e affinare competenze
relazionali e di ascolto. Imparano che il dolore va ascoltato
con discrezione e anche con serenità per trasmettere tran-
quillità e forza d’animo ai pazienti e alle famiglie. Imparano
ad ascoltare, a essere attenti, a stare accanto, qualità che
dovrebbero accompagnare tutti noi ogni giorno.
Ad oggi i volontari biellesi del Fondo, a stretto contatto con
malati e loro familiari, sono circa novanta e sono attivi nel

dire che in tutti questi anni di volontariato a   Tutto ebbe inizio un giorno lontano del 1999      Ringrazio i pazienti e i loro familiari in quan-
contatto diretto con i pazienti, tutti i dubbi    in cui nel giornale locale lessi un articolo      to ascoltando e vivendo con loro alcuni
che avevo all’inizio sono stati ampiamente        in cui si parlava di un corso per volontari       momenti della loro malattia ho potuto ca-
superati; ho conosciuto persone con cui è         in oncologia. Subito pensai: “Giusto quello       pire e apprezzare i veri valori della vita. Ho
stato facile dialogare, altre più riservate che   che cercavo!”                                     imparato tanto da loro e spero che questa
hanno preferito tacere ma, certamente, ho         Il corso risultò essere molto interessante        interruzione del mio volontariato dovuta al
un vivo ricordo di tutti coloro che ho avuto      per gli argomenti trattati da docenti molto       Covid sia presto risolta per poter di nuovo
l’opportunità di conoscere.                       preparati.                                        incontrare ed essere utile anche con uno
Sono certa che, nonostante tutti indistin-        Fu così che in aprile del 2000 eravamo pronti     sguardo o una parola i tanti pazienti o i loro
tamente si siano dimostrati grati per l’aiuto     per il day hospital ospedaliero, con i nostri     familiari.
avuto dal Fondo, noi volontari abbiamo            grembiuli con il logo del Fondo, come se          Voglio anche ringraziare il Fondo che ha
ricevuto dai pazienti lezioni di umanità,         fosse il primo giorno di scuola.                  voluto questo tipo di volontariato e il
empatia, capacità di sopportazione di gran        Sono trascorsi vent’anni e non si sentono.        signor Elvo Tempia che, quando ci veniva
lunga superiori a quanto abbiamo saputo - o       Ho conosciuto tante persone, ho imparato          a salutare durante le nostre riunioni, ci
potuto - dare loro. Concludo con un “grazie”      e ricevuto tanto, abbiamo condiviso gioie e       faceva sentire importanti e utili ricordan-
al Fondo per avermi permesso di far parte di      dolori. Ringrazio il Fondo per questa oppor-      doci che eravamo “il fiore all’occhiello”
questa grande famiglia del volontariato con       tunità che mi ha dato e ringrazio tutte le per-   per il Fondo.
l’auspicio che si possa continuare ancora per     sone che ho conosciuto in questi vent’anni.                                 Maria Teresa Benna
il futuro.                      Una volontaria    Miriam Monje

                                                                                                                                                 13
iniziative

     Perosino-Verzoletto (con il Fondo)
         le donne più veloci d’Italia
Missione compiuta: la coppia biellese, madre e figlia, entrambe testimonial
dell’importanza della prevenzione e della ricerca sul cancro al seno, hanno
vinto la classifica femminile del Campionato italiano rally

Al verde dell’albero della speranza del Fondo Edo Tempia, dal 2018 presente sulla
carrozzeria della loro auto, hanno aggiunto il bianco e il rosso del tricolore: Patrizia     In cinquanta
Perosino e Veronica Verzoletto hanno vinto, con una gara di anticipo, il titolo
femminile del Campionato italiano rally. Era l’obiettivo sportivo della stagione ed è
                                                                                             hanno detto sì
arrivato dopo un percorso netto: a bordo della loro potente Skoda Fabia R5, con
più cilindrata rispetto all’auto con cui avevano chiuso il 2019 al secondo posto,
                                                                                             alla giornata della
hanno conquistato il massimo dei punti in tutte le prove stagionali, dosando con             prevenzione
attenzione acceleratore e prudenza, nella consapevolezza che un errore sarebbe
stato pagato caro. E se Veronica Verzoletto, la figlia navigatrice, insisteva con            Cinquanta donne di tutte le età hanno
Patrizia Perosino, la mamma pilota, per osare di più, alla fine la tattica ha pagato.        risposto “presente” alla chiamata del
Al titolo femminile si è aggiunto quello tra i driver over 55, già ottenuto nella            Fondo Tempia per la giornata della
passata stagione sportiva. E con i podi è arrivata la visibilità anche per l’altro           prevenzione: è stato il modo in cui
                                                                                             abbiamo deciso di fare la nostra parte
obiettivo del loro campionato: far parlare anche il mondo dei motori, in tutta
                                                                                             nel mese dedicato ai tumori femminili.
Italia, dell’importanza della prevenzione e della ricerca sul cancro al seno. Da             E siccome la diagnosi precoce salva la
ormai quasi tre anni la coppia Perosino-Verzoletto è testimonial del progetto                vita ma sono anche i nostri compor-
“3Tx3N”, su cui laboratori biellesi stanno lavorando per trovare diagnosi più                tamenti quotidiani a tenere lontane
efficaci e cure migliori per i tumori alla mammella cosiddetti tripli negativi, più          le malattie, venerdì 23 ottobre negli
resistenti alle terapie tradizionali. Nelle gare di quest’anno è mancato il momento          ambulatori di via Malta non c’era solo
della sensibilizzazione verso gli spettatori, visto che tutte le prove si sono disputate     il direttore sanitario Adriana Paduos a
                                                                                             eseguire visite di controllo, ma anche
senza il pubblico lungo le strade e attorno alla linea di partenza e arrivo, a causa
                                                                                             la nutrizionista Adelaide Minato, pron-
dell’emergenza-Coronavirus. Ma la coincidenza ha voluto che l’equipaggio biel-               ta a dare consigli di salute da applicare
lese tagliasse il tra-           guardo matematico del successo tricolore proprio            tutti i giorni a tavola. Insieme a loro
a ottobre, il mese                 dedicato all’informazione e alla prevenzione sui          Sandra Debianchi era pronta con gli
tumori femmini-                      li. Il che aggiunge un colore in più al successo:       schedari e gli archivi degli screening
         v e rd e ,                     bianco, rosso e anche rosa.                          che il Fondo esegue su mandato per
                                                                                             conto di Regione e Asl di Biella, per
                                                                                             prenotare i test e dare informazioni
                                                                                             sulla loro periodicità.
                                                                                             Il tutto è stato fatto nel massimo ri-
                                                                                             spetto delle norme di sicurezza. Le
                                                                                             partecipanti hanno prenotato la loro
                                                                         OI È IMPOR          visita compilando un modulo via in-
                                                                      ERN          TA        ternet, scegliendo la prestazione e
                                                                     P

                                                                            0
                                                                                             l’ora in cui desideravano presentarsi. In
                                                                 O

                                                                                       NT

                                                                           3
                                                              IUT

                                                                                             questo modo sono stati evitati assem-
                                                                                         E

                                                                              €              bramenti in sala d’aspetto. Le pazienti
                                                      IL TUO A

                                                                                             sono entrate dopo la misurazione della
                                                                                             temperatura e dopo essersi disinfettate
                                                                     con             I
                                                                                TIEN s ca    le mani con il gel, tenendo la masche-
                                                                          SOS specialione    rina ben indossata. E alla fine di ogni
                                                                              a enzi
                                                                         visit
                                                                      una r la prevumori     visita, le stanze sono state igienizzate
                                                                        pe dei t             in attesa della paziente successiva.
                                                                                             “Come nella tradizione del Fondo Edo
                                                                                             Tempia, la formula della giornata è stata
                                                                                             la gratuità del servizio”

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In bici fino a Barcellona
                       per la ricerca sul cancro
L’impresa di sei cicloamatori biellesi è stata rimandata a causa del Covid. Ma la
partenza è fissata per la primavera del 2021. Alla pedalata è legata una raccolta
fondi per sostenere prevenzione e ricerca sul tumore alla prostata

L’impresa è solo rimandata: partiranno        del Fondo Edo Tempia, una campagna               di rimandare osservando i dati della
nella primavera 2021 i sei cicloamatori       di prevenzione sul tumore alla prostata          pandemia in netta risalita in Francia e
biellesi che vogliono raggiungere Bar-        legata anche a un programma di ricerca           Spagna, prima ancora che in Italia. L’im-
cellona in bicicletta, una corsa a tappe      per arrivare a un test più affidabile per        presa non sarà comunque semplice: i
che servirà anche per sensibilizzare          la diagnosi precoce.                             quasi 1200 chilometri di distanza sa-
e informare sul cancro alla prostata          Il via era stato messo in calendario per         ranno percorsi in sei tappe, già stabilite,
e per raccogliere fondi per la ricerca.       settembre ma i protagonisti (Filippo             compresa una deviazione per affronta-
Una sottoscrizione è stata aperta sulla       Vaglio Tessitore, Lorenzo Acquadro,              re una delle salite mitiche del ciclismo
piattaforma web Rete del Dono e ha            Luca Sciarretta, Marco Guidetti, Mas-            mondiale, il Mont Ventoux, più volte
già sfiorato quota 1000 euro, offerte         similiano Morella e il sindaco di Ga-            scalato durante il Tour de France. Ma ci
che aiuteranno il progetto “MetaPsa”          glianico Paolo Maggia) avevano deciso            saranno tornanti e pendenze impegna-
                                                                                               tive sin dalla prima tappa, con le Alpi
                                                                                               da valicare per raggiungere il versante
                                                                                               francese, attraverso il Monginevro. «Il
                                                                                               nostro è solo un arrivederci» dicono
                                                                                               i sei cicloamatori. «Il proposito e la
                                                                                               voglia rimangono, attendiamo solo un
                                                                                               po’ di più e saremo pronti nuovamente
                                                                                               per concludere questa avventura». La
                                                                                               data esatta per ritentare l’impresa sarà
                                                                                               fissata appena possibile, con il ritorno
                                                                                               della bella stagione e – si spera – con
                                                                                               quello a una parvenza di normalità sul
                                                                                               fronte sanitario. Nel 2017 il gruppo di
                                                                                               amici aveva già realizzato una simile
                                                                                               maxi-pedalata, partendo da Biella e
                                                                                               arrivando fino a Parigi.

Una giornata al Fondo per “Novembre azzurro”
C’è una scommessa che al          quello in cui si vuole sensibiliz-   gratuito che il Fondo mette a        so la chiacchierata con i nostri
Fondo Edo Tempia vogliamo         zare e informare su quelli ma-       disposizione per tenere sotto        operatori, con il questionario
provare a vincere: portare sem-   schili abbiamo aperto le porte       controllo la proteina rivelatrice    che precede ogni prelievo del
pre più uomini verso le buone     dei nostri ambulatori per una        di problemi, i partecipanti han-     sangue, e la distribuzione del
abitudini che spesso le donne     giornata particolare. L’invito       no potuto confrontarsi con la        pieghevole “MetaPsa”, frutto
seguono, cioé avere cura della    era rivolto soprattutto a chi        nutrizionista Adelaide Minato        del lavoro del laboratorio di
prevenzione. Per questo, per      ha più di cinquant’anni, l’età in    e con Edoardo Valsania, uno          genomica, impegnato in un
il nostro “Novembre azzurro”      cui sale il rischio di contrarre     degli istruttori specializzati che   progetto di ricerca per una dia-
abbiamo scelto un’iniziativa      il cancro alla prostata. A loro      seguono i nostri pazienti nelle      gnosi più efficace e puntuale
assai pratica: come era acca-     abbiamo offerto un appunta-          attività fisiche.                    per questo tipo di tumore, il
duto a ottobre, mese dedicato     mento multidisciplinare: in-         Per tutti, l’informazione a 360      più diffuso tra la popolazione
ai tumori femminili, anche in     sieme al test del Psa, l’esame       gradi è arrivata anche attraver-     maschile.

                                                                                                                                         15
genomicart

Un’idea
per Natale?
La moda
che sostiene
la ricerca
Sono a disposizione anche via internet gli accessori firmati dai marchi dell’ec-
cellenza biellese della linea GenomicArt Limited Edition: dalle scarpe ai cappelli,
dalle magliette ai papillon fino a zaini, fascette e sciarpe, tutte con i disegni del
progetto speciale delle ricercatrici della Fondazione Tempia

Possono essere un perfetto regalo di          pandemia in primavera e distribuite in      riproposte con una nuova grafica, si
Natale, alla moda e solidale nello stesso     più di 2000 pezzi. Ora è il momento         aggiungono gli zaini di Mantico, le
tempo, i prodotti di GenomicArt Limi-         delle eccellenze biellesi: alle magliette   scarpe di Barbera Biella, i copricapi
ted Edition, l’evoluzione del progetto        griffate V2, azienda che ha sostenuto       del Cappellificio Biellese e i papillon e
che ha legato arte e ricerca scientifica      il progetto fin dai primi passi, e alle     le fasce per capelli realizzati nell’atelier
nato nelle stanze della Fondazione            sciarpe-foulard di Modesto Bertot-          del Piazzo di Tatiana Fusi.
Tempia e che ora ha il sostegno di alcu-      to, già presentate in passato e ora         È tutta biellese anche la vetrina virtuale
ni marchi della moda e dell’eccellenza
biellese. Dove trovarli? Nei negozi di
Biella delle aziende partner dell’iniziati-
va (Mantico, Barbera, Modesto Bertot-
to, Cappellificio Biellese, V2 e Tatiana
Fusi) ma anche su internet, all’indirizzo
genomicart.vidra.shop.
Il progetto è nato nel 2018 quando
le ricercatrici del laboratorio di geno-
mica della Fondazione Tempia hanno
cominciato a riprodurre coloratissime
immagini di cellule fotografate al mi-
croscopio, insieme all’arteterapeuta
del Fondo e alla psicologa del Progetto
Bambini. Le opere sono diventate il
tema principale di una serie di gadget
per sostenere la ricerca, incluse le
mascherine nate nelle settimane della

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su cui sarà possibile fare un’offerta per    I video di presentazione sono visibili            alcuni elementi trattati in smalto verde
ricevere a casa i prodotti: un canale        sui canali social e YouTube del Fondo             che riconducono con immediatezza
e-commerce dedicato sarà possibile           Edo Tempia e sono stati realizzati in             all’identità visiva della Fondazione
grazie alla collaborazione con Vidra,        occasione dei pre-eventi e degli eventi           Tempia. La Falegnameria Damiano
specialista del settore con sede in città.   online della Notte Europea delle Ri-              Peretti srl ha donato la realizzazione
Gli accessori GenomicArt saranno a           cercatrici e dei Ricercatori 2020, che            di sette espositori, uno dei quali sarà
disposizione anche nei punti vendita         a Torino è organizzata da Università e            anche in bella mostra fino a Natale in
delle singole aziende e sarà sempre          Politecnico. L’iniziativa fa parte del pro-       una vetrina di via San Filippo dedicata
possibile contattare via e-mail l’indi-      getto Sharper-SHAring Researchers’                a GenomicArt.
rizzo genomicart@fondazionetempia.           Passion for Evolving Responsibilities             Ma la lista di chi ha donato le sue com-
org per concordare acquisti multipli o       (il cui programma completo è con-                 petenze per GenomicArt non finisce
spedizioni a distanza. Per ogni accesso-     sultabile su www.sharper-night.it). Le            qui: Francesca Di Dio Busa con la cura
rio venduto, il guadagno sarà devoluto       fotografie di Edoardo Valsania e Cinzia           dei contenuti multimediali, Stefano
alla Fondazione Tempia per sostenere i       Gillono, autrice del video, stanno ac-            Ceretti con le immagini, 2G World con
progetti di ricerca sul cancro.              compagnando l’intero progetto.                    la stampa dei pannelli di legno e delle
                                             In ogni punto vendita i prodotti Ge-              cartoline appesi agli espositori, Inedita
                                             nomicArt Limited Edition saranno in               Visual Dispenser con la grafica e Tinto-
                                             mostra su un espositore progettato                ria Finissaggio 2000 con la stampa del
                                             dallo studio “carpano/chiorino archi-             patchwork coloratissimo raffigurante
                                             tetti” che si è riconosciuto nei valori           dodici tele del progetto, che è il tema
                                             etici e scientifici alla base del progetto        conduttore delle edizioni limitate.
                                             GenomicArt, una sfida per avvicinare
                                             le persone attraverso l’arte alla ri-
                                             cerca genomica. Con questo spirito,
                                             Francesca Chiorino e Federica Fiorina                                      Inquadra il Qr-code
                                             hanno donato a Fondazione Tempia il                                        con il tuo telefono
                                             concept dell’espositore, che lavora sui                                    e sarai indirizzato
                                                                                                                        al negozio virtuale
                                             temi della ripetibilità e della naturalità,                                di GenomicArt”
                                             ed è modulare, componibile e realiz-
                                             zato in multistrato di legno grezzo con

                                             In alto Viola Erdini, Paolo Barichello e Andrea Campagnolo. Qui sotto la coppia Verzoletto-Perosi-
                                             no, Paolo Maggia e Nicola Barchietto

                                                                                                                                            17
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