Provincia di Forlì-Cesena

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Provincia di Forlì-Cesena
Servizio Politiche Sociali, Culturali, Pari Opportunità e Relazioni Internazionali

   Le attività realizzate dagli Enti Autorizzati
               nel post-adozione ed
      il raccordo con i Servizi Territoriali
                                 anno 2005/’06

                        Ricognizione promossa dal
                    Coordinamento provinciale Adozioni

                    a cura della Provincia di Forlì-Cesena

                                                                                 1
La Provincia di Forlì-Cesena ha condotto – in collaborazione con il Coordinamento
provinciale Adozioni - una ricognizione sulle attività realizzate dagli Enti Autorizzati nel percorso
di accompagnamento del nuovo nucleo familiare nel periodo post-adottivo.

                                                    La finalità

                   Favorire l’integrazione tra Servizi Territoriali e Enti Autorizzati.

                                                   Gli obiettivi

A) Favorire la conoscenza reciproca ed il passaggio di informazioni;
B) Allargare la panoramica dei servizi/interventi che vengono già offerti alle famiglie;
C) Razionalizzare i progetti di accompagnamento, evitare sovrapposizioni e creare ulteriori sinergie
tra Servizi ed Enti.

ELENCO DEGLI ENTI AUTORIZZATI

Gli Enti Autorizzati ai quali tale ricognizione si è rivolta sono stati scelti in base a due criteri:

       1) Enti che hanno firmato l’Accordo con la Provincia, i Comuni di Forlì e Cesena e le
          Aziende Usl del territorio, in tema di adozione nazionale ed internazionale;

       2) Enti che hanno ricevuto, negli ultimi 3 anni, conferimento di incarico da parte delle
          coppie che sono state seguite, in fase istruttoria, dai Servizi del territorio di Forlì-Cesena.

Gli enti oggetto della ricognizione sono ordinati per n. di incarichi ricevuti dalle coppie seguite, in
fase istruttoria, dai servizi del territorio provinciale.

N.   ENTE          N      CITTA             Tel.               E-MAIL                                   S   R
                   .inc
1    AAA           12     RIMINI            0721.53796         info@adozionialfabeto.it                 X x
2    CIFA          8      TORINO            011.751048         citato@cifaadozioni.org                  X X
                          FALCONARA         071.5903000        cifaan@cifaadozioni.org
                                            347.6932132
3    NAAA          8      TORINO            011.9222178        naaasede@naaa.it                         x   x
                                            (011.3358162)      postadozione@naaa.it
4    SPAI          6      ANCONA            071.203938         info@spai.it                             x X
5    AIBI          5      BOLOGNA           051.330639         aibiemiliaromagna@aibi.it                X X
                                                               aibibologna@aibi.it
6    AIAU          5      FIRENZE           055.268682         infoaiau@aiau.it                         X (x)
7    AVSI          5      CESENA            0547.360811        cesena@avsi.org                          x x
8    MISSIONARI    2      ROMA              06.7008435         No.mail                                  x x
     CARITA’                                (051.510208)       Fax 06.7001668
9    LA CASA       1      BOLOGNA           0542.29698         consulenzafamiliare@libero.it            X X
                                                               la.casa.imola@libero.it

10   LA DIMORA     1      BOLOGNA           335.265292         -                                   X X
                                                               annacerra@virgilio.it
11   ANPAS         0      BOLOGNA           051.6347184        segreteria@anpasemiliaromagna.org   X X
                                                               spaziofamiglie@anpasemiliaromagna.o
                                                               rg
12   AIRONE        1      Albenga (SV)      0182.52443         mail@aironeadozioni.it              X

                                                                                                                2
13   AMO               1   Fano (PESARO)   0721.831433      info@amonlus.it                      X
                                                            fax. 0721835762
14   ARIETE            1   Cavriago (RE)   0522.577099      info@associazioneariete.org          X X
                                           081.4201037
15   FAMIGLIE E        1   FIRENZE         055.2001028 no   sedefirenze@famigliaeminori.it       X
     MINORI                ROMA            06.68210276      famigliaeminori@famigliaeminori.it
16   SJAMO             1   Albenga (SV)    0182.559156      cleucci@tiscalinet.it                X
                                                            sjamo@eutelia.com
17   ASA               1   ROMA            06.3216144       info@asa-catania.org                 X X
18   CINQUE            1   BOLOGNA         051.221599       sedebologna@icinquepani.it           X
     PANI
19   LA                1   PIACENZA        0523.716413      piacenza@laprimogenita.org           X
     PRIMOGENIT
     A
20   Teresa Scalfati   1   BOLOGNA         051.309169       teresascalfatibo@yahoo.it            X
     speranza per i                                         adoptiminor@virgilio.it
     minori

S= Spedito
R= Ritornato

        La scheda di rilevazione era composta da n. 12 domande aperte che hanno lasciato ampia
libertà nella descrizione delle attività, delle prassi e metodologie, venendo incontro alle specificità
delle situazioni dei diversi Enti.

                                                                                                     3
Dom. n. 1      Ricevuto l’incarico da parte della coppia, ne date comunicazione ai Servizi
               Territoriali? Se si, in che modo?

AAA          La coppia invia 4 raccomandate R.R. a: Tribunale dei Minorenni; Commissione per le adozioni
             internazionali; Servizi territoriali; Associazione.
CIFA         Viene sempre fatta comunicazione alla CAI tramite portale WEB al Tribunale ed ai Servizi
             Sociali di competenza via posta prioritaria.
N.A.A.A      Il documento che dichiara il conferimento incarico viene spedito tramite posta al Servizio
             Sociale competente la coppia.
S.P.A.I.     Inviamo comunicazione scritta.
Ai.Bi        Inviando la comunicazione di conferimento di incarico, attraverso fax o posta prioritaria
AIAU         NC
A.V.S.I      Con lettera inviata ai Servizi e p.c. al Tribunale per i Minorenni
Missionarie Diamo comunicazione ai Servizi Territoriali con la lettera di incarico dell’Ente Autorizzato e la
della Carità lettera di incarico delle coppia stessa.
LA CASA Comunicazione scritta al servizio territoriale presso cui la coppia ha effettuato il percorso
             istruttorio.
LA           Per posta inviamo il modulo conferimento incarico
DIMORA
A.N.P.AS. Sia dalla sede nazionale di Firenze sia dalla sede regionale di Bologna attraverso lettera come
             posta prioritaria e, per questioni particolari, anche telefonicamente
ARIETE       si sempre, tramite comunicazione scritta

ASA           Sì, a mezzo posta

     Tutti gli Enti Autorizzati ne danno comunicazione ai Servizi Territoriali, attraverso
      comunicazione scritta. Solo in qualche caso, anche telefonicamente.

                                                                                                          4
Dom. n. 2      Ad abbinamento realizzato, prendete i contatti con i Servizi Territoriali per
               conoscere gli operatori impegnati nel percorso di accompagnamento del nuovo
               nucleo adottivo? Se no, perché?

AAA          Si, dopo l’adozione per le relazioni post adozione richieste dai vari Paesi.
CIFA         No.
             Se no, perché?
             Generalmente le famiglie stesse prendono contatti con i servizi Sociali per conoscere gli
             operatori impegnati nel percorso di accompagnamento del nuovo nucleo adottivo, a volte ci
             comunicano tali nominativi.
N.A.A.A      Demandiamo alla coppia anche per le leggi sulla riservatezza il compito di dare l’informazione
             poi successivamente se il servizio si rende disponibile ci mettiamo in contatto.
S.P.A.I.     Non sempre, solo se contattati dai Servizi Territoriali o per nostra iniziativa quando sussistono
             situazioni problematiche per le quali riteniamo importante interventi di supporto sul territorio
             da parte dei Servizi territorialmente competente.
Ai.Bi        No
             Se no, perché?
             Perché la responsabilità dell’abbinamento è dell’autorità straniera, con la quale è l’Ente ad
             avere avuto contatti. A questo si aggiunge la conoscenza specifica dell’Ente del Paese
             Straniero che è fondamentale nella fase di abbinamento.
AIAU         NC
A.V.S.I      Sì.
Missionarie No
della Carità Se no, perché?
             Si prende contatto con il Servizio Territoriale al momento dell’inserimento del/la minore in
             Italia. L’India esige un anno di pre-affido, quindi spesso, è la coppia stessa ad entrare in
             contatto con il Servizio Sociale.
LA CASA Solo in qualche caso particolare prendiamo contatti al momento dell’abbinamento. Negli altri
             casi lo facciamo al rientro della coppia con il bambino/i.
             Per la quasi totalità dei Paesi con cui operiamo tra l’abbinamento e la partenza vi è poco
             tempo, nel quale la coppia è impegnata a preparare la partenza e noi ad aiutarla a meglio
             prepararsi per incontrare quel bambino, divenuto ora reale e non più immaginario.
             Non escludiamo, comunque, che potrebbe essere positiva anche in questa fase una
             collaborazione con i servizi territoriali.
LA           No
DIMORA       Se no, perché?
             Non lo abbiamo mai fatto, ma senza un motivo particolare
A.N.P.AS. Sì
ARIETE       No
             All’abbinamento segue la comunicazione scritta ai servizi territoriali e al TPM
ASA          Sì, quando la famiglia rientra in Italia

Il panorama è abbastanza differenziato: solo alcuni enti prendono i contatti con i Servizi in questa
fase; molti demandano alla coppia (sulla base delle leggi sulla riservatezza) o attendono la
disponibilità dei Servizi, a meno che non sussistano situazioni problematiche.

                                                                                                            5
Dom. n. 3      La documentazione rilasciata dall’Autorità Straniera (scheda sanitaria, profilo
               psico-sociale, etc.) a chi viene fornita? (es. coppia, Servizi territoriali, etc.). In
               quali casi? In che modo?

AAA          Le schede psico–sociali e sanitarie vengono portate a conoscenza della coppia all’accettazione
             della proposta
CIFA         La documentazione rilasciata dall’Autorità Straniera (certificato di nascita del minore,
             certificato di adozione del minore, scheda sanitaria, profilo psico-sociale, quando presente,
             etc.) viene trasmessa in coppia dai referenti dell’ente presenti nel paese straniero all’Ente
             stesso, al fine di permettere il proseguo della pratica (consenso della coppia alla proposta di
             abbinamento, richiesta alla C.A.I. dell’Autorizzazione all’Ingresso del minore adottato) gli
             originali dei documenti invece vengono rilasciati alla coppia stessa durante la permanenza nel
             paese straniero, prima del rientro in Italia.
N.A.A.A      Viene rilasciata alla coppia, ai Servizi a seconda della criticità o meno del profilo del minore
             possiamo sottoporla o prima dell’abbinamento o dopo. Si valuta sempre sul caso specifico.
S.P.A.I.     S.P.A.I.
             Viene sempre fornita alla coppia tramite colloquio individuale.
Ai.Bi        La scheda del minore, completa di tutte le informazioni che vengono date dallo Stato straniero,
             viene rilasciata alla coppia durante il colloquio di abbinamento con la psicologa
             dell’associazione.
AIAU         NC
A.V.S.I      Viene fornita ai genitori prima della partenza, per quanto riguarda le notizie in nostro possesso,
             poi la documentazione più completa viene fornita direttamente dall’autorità straniera alla
             famiglia.
Missionarie La documentazione viene data alla coppia, sempre, prima e dopo l’abbinamento.
della Carità
LA CASA Viene fornita alla coppia al momento dell’abbinamento se il paese estero la fornisce. In alcuni
             casi viene fornita alla coppia ulteriore documentazione durante la permanenza nel Paese (es.
             certificazione sulle vaccinazioni, ecc..)
LA           Alla coppia, durante un incontro nella sede dell’ente, quando c’è una proposta di abbinamento
DIMORA
A.N.P.AS. L’autorità Straniera consegna la documentazione alla coppia e all’Ente autorizzato. Noi siamo
             tenuti a fornirla alla Commissione Adozioni e a nessun altro. A.N.P.AS. ne conserva una copia
             secondo le modalità previste dalla legge sulla Privacy.
ARIETE       La documentazione che segue all’abbinamento viene inoltrata alla CAI a mezzo portale web
             sicuro, ai fini dell’autorizzazione del proseguimento dell’iter.
ASA          La documentazione viene fornita alla coppia

     Nella totalità dei casi tale documentazione viene rilasciata alla coppia (e al CAI). In un solo
      caso, sulla base della criticità del profilo del minore, si segnala il contatto con i Servizi
      Territoriali.

                                                                                                            6
Dom. n. 4      Scrivete una relazione (o altre note) sugli aspetti salienti del periodo vissuto dalla
               coppia nel paese di origine e sul percorso di accompagnamento eventualmente
               sostenuto con il vostro Ente? Se sì, questo materiale o queste informazioni sono
               condivise con gli operatori dei Servizi Territoriali? In quali casi? In che modo?

AAA          Sì, se richiesto dalle Autorità del Paese del minore e se necessita per il percorso della coppia.
CIFA         Sì, se richiesto dalle Autorità straniere l’Ente redige delle relazioni integrative sul percorso di
             accompagnamento per la coppia.
             Sono condivise con gli operatori dei Servizi Territoriali?
             Tali relazioni generalmente vengono preparate dai professionisti dell’ente che operano
             autonomamente, a volte, se necessario, si scambiano opinioni, consigli con i Servizi sociali
             territoriali che hanno avuto modo di conoscere e valutare la coppia prima del conferimento
             d’incarico all’ente. In che modo?La psicologa dell’ente instaura contatti telefonici o personali
             con i professionisti dei Servizi sociali.
N.A.A.A      Sì. Per quanto riguarda la permanenza all’estero ogni coppia è invitata a scrivere un “diario di
             viaggio” che riporti i momenti più significativi della loro permanenza. Al rientro in Italia ne
             chiediamo copia per la pubblicazione sul sito Internet e sul giornale trimestrale
             dell’Associazione. Per quanto riguarda il percorso di accompagnamento le relazioni e le note
             degli operatori dell’Associazione rimangono all’interno dell’Associazione stessa e, i materiali
             informativi, sono consegnati alle coppie per la loro formazione.
             Sono condivise con gli operatori dei Servizi Territoriali? In che modo?
             Non direttamente da noi ma se la coppia lo ritiene opportuno lo veicolano loro.
             I giornalini dell’Ente sono inviati ai Servizi che ne fanno esplicita richiesta.
S.P.A.I.     No
Ai.Bi        Per quanto riguarda il periodo vissuto dalla coppia all’Estero la risposta è no, perché in ogni
             Paese l’accompagnamento della coppia è seguito direttamente dall’associazione tramite il
             proprio personale. Viene sempre inviata all’autorità straniera una relazione integrativa sul
             percorso formativo che la coppia ha sostenuto con l’ente.
             Sono condivise con gli operatori dei Servizi Territoriali?
             No
AIAU         NC
A.V.S.I      Solitamente no, salvo necessità particolari.
Missionarie No.
della Carità Sono condivise con gli operatori dei Servizi Territoriali?
             In alcune circostanze, se necessario, per una migliore integrazione del minore.
             In che modo?Per lettera o telefono.
LA CASA Al momento non lo facciamo ancora in forma scritta.
             Sono condivise con gli operatori dei Servizi Territoriali?
             Le informazioni sul vissuto della famiglia nel Paese estero e sul percorso di accompagnamento
             che l’ente intende proporre sono condivise con gli operatori del servizio territoriale.
             In che modo? Verbalmente (di persona, ove possibile, telefonicamente negli altri casi)
LA           NO
DIMORA
A.N.P.AS. No
ARIETE       No. Del soggiorno della coppia viene trasmessa ogni notizia alla Cai
ASA          Sì, qualora richiesto dagli operatori dei Servizi dopo il contatto telefonico

     Le relazioni su questa fase del percorso vengono scritte se richiesto dalle Autorità del Paese
      o se valutato opportuno per la specifica coppia, in un numero limitato di casi. Generalmente
      le informazioni non sono condivise direttamente con i Servizi Territoriali, salvo casi
      specifici, attraverso contatti personali o telefonici ma eventualmente veicolate dalla coppia.

                                                                                                              7
Dom. n. 5    Quali attività realizzate per accompagnare la singola famiglia nel post-adozione,
             in particolare per rispondere alle richieste dei Paesi d’origine per le relazioni da
             loro previste?
             (ad esempi: Realizzate degli incontri/colloqui con la specifica famiglia? Quanti?
             (minimo, massimo, mediamente)? Condotti da chi? Con quali modalità (con la
             coppia e bambino adottato insieme, solo con coppia, solo con il bambino, anche con
             altri..)? In quale luogo? Con quale frequenza? Su quali contenuti?)

AAA         In collaborazione con i servizi sociali competenti
CIFA        La prassi per il supporto dell’ente nel percorso post adottivo della famiglia può variare a
            secondo della disciplina per il post adozione prevista per il paese d’origine del bambino, sia
            riguardo il soggetto che dovrà redigere le relazioni post, la quantità di relazioni previste e le
            modalità per redigerle, ovvero se è richiesta dall’Autorità straniera la stretta collaborazione dei
            servizi sociali se è invece la coppia stessa a dover redigere una relazione periodica circa gli
            sviluppi integrativi del minore nella nuova famiglia, o ancora se la relazione post sono a carico
            dei professionisti dell’ente stesso.
            La psicologa dell’ente che si occupa del post adozione – controllo – invio al paese straniero
            delle relazioni post - contatterà la coppia dopo il rientro in Italia, spiegando il loro percorso
            post adottivo e fornendo tutte le spiegazioni possibili..
N.A.A.A     Per la redazione delle relazioni previste dai singoli Paesi d’origine ogni famiglia viene fornita
            di schede di raccolta dati ed invitata a riconsegnare tali schede secondo un preciso scadenziario
            che permette all’Associazione di far fronte ad ogni richiesta arrivi dai Paesi di origine.
            Nel primo anno di post adozione è anche compreso almeno 1 incontro individuale con la
            famiglia.
S.P.A.I.    Per quanto riguarda le richieste informative del paese di origine del bambino realizziamo
            colloqui post-adozione, con scadenze diverse a seconda del Paese (semestrali, quadrimestrali o
            annuali), con la coppia genitoriale ed il bambino condotti dall’assistente sociale, incaricata del
            post-adozione presso la sede.
            Organizziamo periodicamente anche gruppi gratuiti di Auto Mutuo Aiuto per le coppie che
            hanno adottato con il nostro Ente.
            I contenuti dei rapporti post-adozione sono richieste di informazioni riguardanti diverse aree
            quali: familiare, sociale, prescolare o scolare, medica, psicologica, evolutiva e rivelazione
            adottiva.
            In situazione di difficoltà il colloquio viene tenuto dalla psicologa, che se ritiene necessario
            chiede alla coppia di venire più volte sia con il bambino sia senza.
Ai.Bi       Per adempiere agli impegni post-adottivi che lo Stato straniero periodicamente richiede (di
            durata e scadenze diverse a secondo del Paese) le nostre psicologhe incontrano, presso la nostra
            sede, la coppia per verificare la situazione dell’ inserimento del minore nel contesto familiare e
            sociale. Gli incontri prevedono la presenza della coppia e del bambino e verificano
            l’inserimento nel contesto familiare e sociale del minore nella nuova realtà e i cambiamenti
            messi in atto dalla coppia per facilitare l’accoglienza.
AIAU        Premessa: vengono realizzati dall’Ente corsi di pre-adozione per le coppie prima della partenza
            (analisi delle proprie ansie, dei propri limiti, delle possibili reazioni, formazione sulla
            genitorialità adottiva, etc.). Questa attività ha dato dei buoni risultati, nel complesso delle
            adozioni portate a termine, solo 2 situazioni di difficoltà e nessun rifiuto.

            Colloqui e relazioni variabili a seconda del paese di provenienza del minore, condotte da
            psicologi.
A.V.S.I     Si. Realizziamo degli incontri/colloqui con la singola famiglia: sempre al rientro e
            successivamente in numero variabile a seconda della richiesta della famiglia, o su nostro
            suggerimento se vediamo che ci sono difficoltà.
            Condotti prevalentemente dall’Ass. Soc. (o 2) che già ha/hanno accolto e meglio conosciuto la
            coppia in precedenza. Con quali modalità: con la coppia e bambino adottato insieme in fase
            iniziale per conoscerlo, poi solo con coppia o ancora con coppia e bambino a seconda della

                                                                                                             8
necessità. In sede o a domicilio della famiglia. Con frequenza variabile. Contenuti:
             problematiche dell’inserimento e adattamento reciproco e7o bisogni portati dalle coppie.
Missionarie Il follow-up con l’India dura almeno cinque anni: primi due anni si devono fare relazioni su
della Carità moduli appositi, in inglese, ogni tre mesi, con allegate le foto del minore. Gli ultimi tre anni i
             rapporti devono essere presentati ogni sei mesi. I moduli vengono inviati dalla famiglia stessa
             all’Ente Autorizzato che provvederà alla spedizione in India. Le relazioni trattano le condizioni
             di salute attuali del bambino, lo sviluppo fisico e psichico, l’integrazione in famiglia, a scuola e
             nell’ambiente circostante. Questi rapporti potrebbero essere compilati con l’aiuto
             dell’operatore sociale stesso, se disponibile o dall’Ente Autorizzato, presente sul territorio, con
             la cadenza sopra indicata. La modalità è incontrare la singola famiglia con il bambino per un
             colloquio e contemporanea compilazione del modulo. Le famiglie possono restare in contatto
             con noi con cadenza e modo da loro desiderato. Siamo in contatto con famiglie hanno adottato
             ormai da anni e con i loro figli grandi.
LA CASA Per redigere le relazioni periodiche richieste dal Paese d’origine si fa un colloquio con una
             psicologa (in parte con la presenza del bimbo, in parte no) o più colloqui se necessario, alle
             scadenze previste (diverse a seconda del Paese). Il colloquio verte sull’inserimento del bimbo
             in famiglia e nel contesto sociale.
LA           Un incontro ogni 6 mesi con la coppia (eventualmente anche il bambino) per 2 anni e poi si
DIMORA       redige una relazione per il paese d’origine. Gli incontri sono condotti dal referente dell’ente
             (laurea in giurisprudenza e mamma adottiva).
A.N.P.AS. La nostra psicologa realizza uno o più incontri con la famiglia al completo con la frequenza
             prevista dal paese straniero per la stesura delle relazioni (il 1° incontro a un mese dall’arrivo).
             Il luogo di svolgimento normalmente è Firenze, sede nazionale dell’associazione; i contenuti
             standard sono legati al positivo adattamento reciproco dei componenti e dei rapporti nella
             nuova famiglia, famiglia allargata e scuola: i nodi che dovessero emergere sono i temi specifici
             su cui si lavora.
ARIETE       Incontri, colloqui e questionari con bambini e genitori.
             Il I° anno a scadenza semestrale, II° e III° anno annuale.
             Gli incontri sono tenuti dalle psicologhe presso le sedi dell’Associazione Ariete.
ASA          Realizziamo incontri con la famiglia condotti da psicologi presso le nostre sedi (Catania,
             Palermo, Milano, Roma, Lecce).
             Alcune famiglie richiedono spontaneamente consulenza individualizzata sia nella fase
             dell’arrivo del bambino in Italia sia in momenti successivi; ciò accade frequentemente quando
             il bambino viene inserito a scuola. Al fine di sostenere la famiglia, si strutturano interventi che
             coinvolgono, a seconda del caso, la coppia genitoriale, il bambino stesso, l’intera famiglia.
             I diversi Paesi d’origine dei bambini hanno specifiche richieste per ciò che attiene le relazioni
             (almeno 2 – massimo 10).

                                                                                                               9
Dom. n. 6    Realizzate altre azioni di supporto per le famiglie nel post-adozione? Se sì,
             quali? (ad esempio gruppi con le famiglie, giornate formative, altro ....)? Potete
             fornire una breve descrizione per ciascuna tipologia di azione? (Ad esempio, nel
             caso dei gruppi, questi vengono formati in base a quale criterio – l’età del bambino
             adottato, il paese di provenienza, ecc..? Qual è il numero minimo e massimo dei
             componenti dei gruppi? ecc…

             AZIONE 1
             AZIONE 2
             AZIONE 3
             Etc.

             Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?

AAA         AZIONE 1
            Dove è possibile con gruppi di famiglie o singolarmente di norma presso l’Associazione.
            Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?
            -
CIFA        AZIONE 1
            Centro d’ascolto per le Famiglie: Un servizio di supporto per il pre e post adozione, rivolto a
            tutte le famiglie Cifa e non, tenuto da una nostra psicologa .Tale servizio è attivo il secondo e
            quarto giovedì di ogni mese.

            AZIONE 2
            Corsi Post Adozione: tenuti da una professionista esperta del post adozione.
            Tali corsi, che prevedono cinque-sei incontri a cadenza mensile, trattano varie tematiche, che si
            configurano una volta formatosi il gruppo di partecipanti, tenendo essenzialmente conto delle
            esigenze e caratteristiche di quel gruppo.

            AZIONE 3
            Possibilità di contatti per una prima assistenza sanitaria, dopo il rientro in Italia con il
            minore su richiesta dei genitori è possibile effettuare un contatto con un centro specializzato da
            anni su caratteristiche e patologie sanitarie presenti in bambini provenienti da diverse parti del
            mondo.
            Tale centro è situato all’interno dell’ospedale regionale Salesi – Clinica pediatrica , al fine di
            ottenere un quadro generale valutativo della situazione sanitaria del minore adottato.

            AZIONE 4
            Feste, momenti conviviali per tutte le famiglie adottive.
            Generalmente si programmano due momenti, durante l’anno: il primo verso Natale, con la
            “Festa sotto l’albero”, l’altro in primavera.

            Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?
            A tal proposito il Cifa Marche ha svolto circa due anni fa’un’indagine scritta per tutte le
            famiglie adottive, dal 1980 in poi ,che per il loro percorso hanno avuto contatti con i referenti
            del Cifa della ns regione.
            Nel questionario compilato si chiedeva tra le altre cose una specifica delle azioni nel post
            adozione, ritenute importanti per un loro supporto dalle stesse famiglie.
            E’ stata espressa l’esigenza da parte delle famiglie di partecipare alle diverse tipologie di azioni
            sopra esposte.
N.A.A.A     Le azioni di supporto sono così realizzate:

                                                                                                             10
   Colloqui individuali con la famiglia (da 1 a più colloqui sistematici a seconda del
                   caso)
                  Supporto telefonico e telematico
                  Supporto editoriale attraverso materiali cartacei e multimediali
                  Gruppo di sostegno dedicato alla famiglia che si organizza su 4 incontri (1 al
                   mese_l’ultimo dei quali è anche un incontro di restituzione) e suddiviso per fasce d’età
                   (da 3 a 5 anni e da 6 a 8 anni) per una massimo di 5/6 famiglie. A questi gruppi sono
                   invitati anche i bambini che, separatamente dai genitori, vengono impegnati in attività
                   ludiche che seguono le stesse tavole tematiche proposte ai genitori.
                  Gruppo di sostegno dedicato all’educazione sessuale e l’educazione all’affettività
                   che si organizza su 4 incontri (1 al mese) + 1 di restituzione e che raccoglie bambini in
                   età scolare dai 4 agli 8 anni per una massimo di 5/6 famiglie. A questi gruppi sono
                   invitati anche i bambini che, separatamente dai genitori, vengono impegnati in attività
                   ludiche che seguono le stesse tavole tematiche proposte ai genitori.
                  Incontri individuali, su richiesta, per la realizzazione del cartellone “La storia della
                   nostra famiglia” da presentare ai compagni e alle insegnanti della scuola frequentata
                   dal bambino. È un lavoro di gruppo che coinvolge famiglia, ente, servizi sociali e
                   scuola in alcuni incontri programmati e costruiti secondo uno schema di lavoro che
                   favorisce una conoscenza più approfondita del percorso affrontato per arrivare ad
                   essere una famiglia adottiva.

           Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?
           Fino ad ora i riscontri avuti con le famiglie sono stati buoni e abbiamo in effetti constatato che
           le richieste rispetto a programmi di supporto vanno sempre più aumentando.
S.P.A.I.   AZIONE 1
           Gruppi di Auto Mutuo Aiuto a cadenza bimestrale e il criterio adottato per la formazione del
           gruppo è l’età dei bambini (prescolare – scolare). Il numero massimo è di 14 persone circa.

           Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?
           -
Ai.Bi      AZIONE 1
           Ogni anno vengono organizzati percorsi di accompagnamento per coppie adottive, suddivisi
           in genitori di figli in età pre-scolare e scolare.
           I gruppi proseguono poi, nell’anno seguente, affrontando, con l’ equipe, tematiche e
           problematiche che via via sono emerse nel percorso precedente e che le psicologhe propongono
           ad hoc in base alle esigenze che emergono nel gruppo.

           AZIONE 2
           Da quest’anno, forniamo anche un servizio di couseling, presso la sede di Bologna. Le coppie
           adottive in difficoltà possono chiedere una consulenza alla nostra equipe qualora si verifichi un
           qualsiasi tipo di problema o di necessità

           Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?
           Si tratta di una importante occasione di confronto sia tra genitori adottivi(soprattutto nei
           percorsi di accompagnamento) che con le psicologhe esperte sui problemi e sui temi legati
           all’adozione
AIAU       AZIONE 1
           Corso di formazione post-adottivo (durata 9 mesi, un incontro al mese) condotto da psicologi,
           max 8 famiglie per gruppo. Partecipano solo i genitori. Il gruppo è misto: non ci sono divisioni
           né per paese di provenienza, né per fascia d’età del/la bambino/a, per avere maggiori termini di
           confronto delle esperienze. I genitori possono iscriversi liberamente. Buona la partecipazione.
           Ci si può iscrivere a questo corso per non più di 2 volte per disincentivare una dipendenza al
           sostegno.

           Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?
           Molto importante la relazione di fiducia del genitore verso gli operatori (non ci sono volontari

                                                                                                          11
ma solo personale specializzato: psicologi, psicoterapeuti individuali e di gruppo). Molto
              efficace il corso di pre-adozione.
A.V.S.I       AZIONE 1
              Gruppo di accoglienza entro il primo anno dal rientro con le coppie rientrate nell’anno nel
              quale si affrontano le problematiche dell’inserimento dei bambini e dell’adattamento reciproco
              e il cambiamento di vita

              AZIONE 2
              Colloqui individuali con le famiglie per sostegno e adempimenti procedure estero (relazioni
              semestrali) ove richiesto

              AZIONE 3
              Dal secondo anno di adozione e per gli anni successivi proposta libera alle coppie di
              partecipare a Gruppi organizzati per età dei bambini (pre-scolare-scolare) e per 7-10 famiglie
              su temi definiti, ma anche sempre lavorando sulle domande poste dalle famiglie

              AZIONE 4
              Festa annuale con tutte le famiglie e i bambini

             Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?
             Il giudizio rispetto al lavoro fatto fin qui è positivo, le riflessioni sono in corso perché anche
             per noi si tratta di esperienze nuove avviate da tempi troppo brevi per poter essere considerate
             definitive
Missionarie AZIONE 1
della Carità Si organizzano ogni anno incontri con le famiglie che hanno adottato che hanno adottato, in
             ogni regione italiana. Gli incontri sono sia per i bambini provenienti dall’India e dalla Romania
             (non più operativa da qualche anno). Sono questi momenti di festa, di condivisione e di
             riflessione su alcune problematiche inerenti l’Adozione Internazionale.

              AZIONE 2
              Varie famiglie fanno riferimento ad associazioni di famiglie affidatarie, le quali organizzano
              periodicamente incontri formativi e di confronto con operatori e famiglie.

              AZIONE 3
              Abbiamo anche organizzato su Firenze e Roma, incontri con alcune famiglie con ragazzi
              adolescenti e abbiamo verificato il desiderio di affrontare insieme le problematiche
              adolescenziali e la questione delle origini.

              Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?
              Gli incontri post-adozione sono molto importanti in quanto permettono un confronto tra le
              famiglie stesse, così come condivisione di problematiche e visioni di accoglienza.
LA CASA       AZIONE 1
              Gruppi di sostegno alla genitorialità adottiva. Sono divisi per età pre-scolare ed età scolare
              dei bambini (da un minimo di 4 ad un massimo di 7 coppie) con la presenza di due operatori
              per ciascun gruppo. Uno dei gruppi è attualmente condotto con la collaborazione anche di un
              altro Ente (ANPAS). Gli incontri si svolgono con cadenza mensile da settembre a giugno. La
              partecipazione dei “neogenitori” avviene a partire dal settembre successivo all’arrivo del
              bimbo, al momento dell’avvio di un nuovo gruppo. La partecipazione ai gruppi è facoltativa
              ma caldamente consigliata.

              AZIONE 2
              Gruppi bambini. E’ collegata all’azione 1. Contemporaneamente allo svolgersi dell’incontro
              di gruppo tra i genitori, i bambini sono intrattenuti in modo ludico da altri operatori. Ciò si
              rivela molto positivo per loro ( rispecchiamento, ecc..) e consente a noi di avere altri elementi
              sul benessere del bimbo, cogliere eventuali segnali di disagio.

                                                                                                            12
AZIONE 3
            Incontri tra famiglie. Possono essere incontri formativi da noi proposti o anche giornate
            organizzate per stare assieme tra operatori, genitori, bambini, coppie in attesa di concludere
            l’adozione (es. festa di Natale) dove le esperienze vengono condivise in modo spontaneo e si
            creano tra le persone relazioni positive ed arricchenti.

            Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?
            Tutte queste azioni ci sembrano utili per le coppie e per i bambini. Cerchiamo di migliorare le
            nostre proposte in relazione alle esperienze che man mano facciamo, dando particolare
            rilevanza a creare con le famiglie un rapporto di fiducia, che faccia si che esse possano sentire
            gli operatori come delle risorse, dei riferimenti durante tutto il percorso adottivo.
LA          NO
DIMORA
A.N.P.AS.   AZIONE 1
            “Sportello d’ascolto/counselling familiare” su richiesta, nella sede di Bologna (per l’ambito
            regionale) e collocato in orario favorevole alla famiglia (di solito alla sera). L’attività è
            collegata a una rete di sostegno di cui sono parte anche i servizi delle strutture pubbliche (ASL
            e Servizi sociali) presenti sul territorio.

            AZIONE 2
             “Gruppi di incontro di auto/mutuo-aiuto” per gruppi (min. 5 max 9 famiglie) omogenei per
            età dei bambini, costituiti in collaborazione con altre associazioni: incontri 1 volta al mese di
            sabato mattina.

            AZIONE 3
            A livello nazionale, fin dai corsi precedenti l’arrivo del bambino, le coppie sono inserite
            all’interno di una rete di cui fanno parte famiglie che hanno già adottato e possiedono
            un’adeguata esperienza.

            Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni? Utilizzando come
            misura del feed-back le famiglie stesse, queste azioni sono molto apprezzate e richieste.
ARIETE      AZIONE 1
            I gruppi si formano secondo le scadenze. In tale occasione le famiglie si confrontano tra di loro
            supportate dalle psicologhe dell’Associazione Ariete

            AZIONE 2
            Periodicamente l’Associazione organizza convegni, incontri a tema, nel corso dei quali
            vengono invitate delle famiglie adottanti per riportare la loro testimonianza.

            Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?
            Sono momenti di aggregazione che favoriscono il confronto sulle tematiche inerenti al tema
            dell’adozione; tale confronto favorisce un arricchimento rispetto a tale tematiche.
ASA         AZIONE 1
            Si organizzano incontri di gruppo tra genitori adottivi, per un confronto sulle modificazioni
            delle dinamiche familiari e sui vissuti conseguenti all’accoglienza del bambino. I gruppi,
            composti da cinque coppie di genitori, vengono formati abitualmente tenendo conto delle età
            dei bambini e del periodo di inserimento in famiglia.

            AZIONE 2
            E’ prassi dell’Ente organizzare periodicamente feste che coinvolgono tutte le famiglie, in modo
            da consentire il confronto informale tra coppie che vivono fasi diverse dell’iter adottivo.

            AZIONE 3
            L’A.S.A. organizza periodicamente giornate formative (a cui vengono invitate tutte le
            famiglie) su temi specifici (Inserimento a scuola, etc.)

                                                                                                          13
Quali sono le riflessioni ed i giudizi che date rispetto a queste azioni?
L’Ente ha sperimentato, in occasione dell’organizzazione di incontri di gruppo tra genitori
adottivi, alcune resistenze ad intraprendere un percorso di confronto. Durante le feste, invece,
si riscontra un’ampia ed entusiasta partecipazione.

                                                                                             14
Dom. n. 7      In caso di criticità nel post-adozione avete un piano di azione?
               Per fare fronte a queste necessità avete risorse al vostro interno o realizzate degli
               interventi in collaborazione con soggetti esterni? Quali?

AAA          Da verificare caso per caso, con risorse limitate.
CIFA         In caso di criticità si prevedono incontri individuali con la psicologa del Cifa per una prima
             valutazione; successivamente se opportuno vengono contattati dall’ente stesso i servizi Sociali
             territoriali per una eventuale collaborazione ed assistenza.
             Vengono realizzati degli interventi in collaborazione con soggetti esterni all’ente, ma
             professionisti, collaboratori abituali(psicologi, psicopedagogisti, pediatri,…)
N.A.A.A      In caso di criticità nel percorso post adottivo attiviamo dei percorsi mirati al caso con incontri
             individuali (famiglia, solo mamma, solo papà, solo figlio), incontri di gruppo.
             Per gli interventi nella fase post adottiva ci avvaliamo di professionisti all’interno
             dell’Associazione, professionisti esterni, èquipe dei Servizi Sociali nonché di famiglie adottive
             di riferimento che hanno già affrontato e superato degli stessi momenti di criticità
S.P.A.I.     Si
             Contatti con gli operatori del Servizio Territoriale competente.
Ai.Bi        La strategia è quella di verificare attraverso le nostre consulenti, esperte e specificatamente
             formate sul tema adozione, lo stato della situazione prima incontrando la coppia e poi l’intero
             nucleo familiare. A seconda della gravità del problema emerso si ipotizzano le varie strategie
             che comprendono, fra l’altro, il contatto della nostra èquipe con quella territoriale dei servizi
             sociali. In ogni caso l’ente è attrezzato per seguire autonomamente qualsiasi situazione, dal
             sostegno alla psicoterapia, attraverso i propri consulenti, qualora la coppia facesse esplicita
             richiesta di essere seguita da noi.
AIAU         NC
A.V.S.I      Abbiamo una rete di esperti collaboratori esterni ai quali facciamo riferimento in caso di
             difficoltà non risolvibili con le nostre risorse, o indirizziamo le famiglie a specialisti
Missionarie Contattare i Servizi Territoriali o operatori privati per sostenere la famiglia.
della Carità Su alcune zone territoriali si fa riferimento a Servizi, Consultori.
LA CASA L’equipe degli operatori individua di volta in volta l’intervento più idoneo in quella specifica
             situazione (per es. quale operatore farà degli incontri con la coppia e, se necessario, con il
             bambino).
             Di solito le risorse sono sufficienti ma, se necessario, non esitiamo a chiedere collaborazioni
             esterne (di altri Enti con cui condividiamo valori e modalità operative o di professionisti sul
             territorio).
LA           Valutiamo i singoli casi di volta in volta
DIMORA       Proponiamo l’intervento di uno psicologo (libero professionista), consigliando eventualmente
             alcuni professionisti
A.N.P.AS. Sì
             All’interno dell’associazione sono presenti le figure dello psicologo, dell’assistente sociale e
             del counsellor relazionale ma realizziamo anche interventi in collaborazione con strutture
             pubbliche.
ARIETE       Coinvolgimento della CAI, del TPM e dei Servizi Territoriali.
             L’ente si avvale di figure professionali all’interno del proprio staff, che sono preposte a far
             fronte alle eventuali necessità che si possono presentare.
ASA          Le criticità vengono discusse e analizzate dagli operatori dell’ente al fine di formulare il piano
             di azione più idoneo alla specifica situazione.
             Abbiamo risorse al nostro interno, ma valutiamo di volta in volta la possibilità di
             collaborazione con soggetti esterni. In ogni caso segnaliamo le criticità al Tribunale per i
             Minorenni competente e agli operatori dei servizi territoriali e cerchiamo un confronto per un
             intervento integrato.

                                                                                                            15
Dom. n. 8       In caso di emergenze, chi possono contattare le famiglie? In che modo (cellulare,
                orari, etc.)?

AAA          Servizi Sociali, Tribunale, Commissione, Associazione, etc
CIFA         La segreteria del Cifa Marche per i primi contatti è sempre a disposizione; inoltre è attivo un
             numero telefonico riservato al centro d’ascolto, attivo tutti i giorni.
N.A.A.A      In caso di emergenza le famiglie hanno a disposizione diverse figure professionali all’interno
             dell’ente che possono contattare attraverso il telefono fisso, il fax e le e-mail.
                  Per le richieste telefoniche dalle 09.00 alle 13.00, dal lunedì al venerdì
                  Per le richieste tramite fax e e-mail dalle 09.00 alle 18.00, dal lunedì al mercoledì, e
                      dalle 09.00 alle 17.00 il giovedì e il venerdì.
S.P.A.I.     Possono contattare l’Ente telefonicamente.
Ai.Bi        Possono chiamare la sede di Bologna dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18. In situazioni già
             prese in carico dagli psicologi, sono gli stessi consulenti a lasciare il proprio recapito telefonico
AIAU         nc
A.V.S.I      I nostri operatori sono disponibili, compatibilmente con l’apertura delle sedi e gli impegni
             personali.
Missionarie Le famiglie ci possono contattare sempre ai numeri di telefono del centro.
della Carità
LA CASA Possono telefonare in sede, inviare mail o contattare direttamente uno degli operatori.
LA           La responsabile dell’ufficio periferico, che ha seguito la coppia in tutto l’iter, telefonicamente
DIMORA       (cellulare, no orari)
A.N.P.AS. In caso di emergenze possono essere contattati sia il referente regionale sia i responsabili della
             sede nazionale attraverso le segreterie dei Comitati, attraverso le mail e cellulari diretti.
ARIETE       Cellulari aziendali 24 ore su 24
ASA          Le psicologhe dell’ente, di cui le coppie hanno il numero di cellulare

                                                                                                               16
Dom. n. 9      Rispetto alla scuola, realizzate delle azioni di integrazione? Se si, di che tipo?
               E in quali casi ?

AAA          NO
CIFA         SI. Attività di promozione, sensibilizzazione, diffusione, in maniera autonoma o in
             collaborazione con altre associazioni che operano sul nostro territorio, delle tematiche legate
             all’integrazione, alle diversità sociao-cultarali di bambini provenienti da diversi paesi del
             mondo.
             Tali attività, a seconda della tipologia, possono coinvolgere studenti, genitori, docenti, la
             cittadinanza tutta.
             E in quali casi ?
             Qualora ci venga fatta richiesta per svolgere le attività sopra elencate dalle pubbliche
             amministrazioni, dalle famiglie, dall’ambito territoriale, dagli istituti Comprensivi scolastici,
             ecc…
N.A.A.A      Sì. Sono ormai attivi gli incontri per la realizzazione del cartellone “la storia della nostra
             famiglia” (rif. Domanda n. 6 ultimo punto), incontri con gli insegnati e confronti telefonici.
             E in quali casi ?
             Sempre nei casi richiesti dalle famiglie o dagli insegnanti stessi.
S.P.A.I.     No
Ai.Bi        Nell’anno scolastico 2004/05, in collaborazione con la Provincia di Bologna e l’Istituto
             Minguzzi, è stato realizzato un corso per le insegnati di un Istituto comprensivo nel Comune di
             Budrio (BO) per far loro conoscere le tematiche e le problematiche legate all’adozione. Tutto
             ciò al fine di dare la possibilità alle insegnanti di sapere individuare e riconoscere i bisogni
             impliciti ed espliciti del bambini adottato, per poter trovare soluzioni adeguate al contesto.
AIAU         nc
A.V.S.I      No, salvo richieste esplicite delle famiglie o della scuola stessa. Riteniamo che sia un lavoro da
             svolgere in sinergia con i servizi, ma in carico particolarmente al servizio pubblico.
Missionarie No, il nostro rapporto è sempre individuale con la famiglia stessa che eventualmente ci
della Carità propone la problematica.
LA CASA Per ora no. Sensibilizziamo le famiglie sull’importanza di essere presenti e propositivi con gli
             insegnanti e gli educatori sin dall’inserimento del figlio nelle strutture scolastiche (anche
             scuole materne, ecc..) e insieme cerchiamo di concordare le modalità e i tempi dell’inserimento
             (è un discorso che si comincia a fare prima dell’arrivo del bimbo).
LA           No.
DIMORA
A.N.P.AS. Si. I nostri operatori possono incontrare gli insegnanti.
             E in quali casi ? In caso di bisogno o difficoltà (ad esempio: valutazione di quale classe possa
             essere più opportuna per il bambino …)
ARIETE       No.
ASA          Sì. Incontri di confronto con dirigenti scolastici e insegnanti. Quando reputiamo che sia
             opportuno!

                                                                                                            17
Dom n. 10      Avete, rispetto al post-adozione, nuovi progetti in cantiere. Se sì, quali?

AAA          NO
CIFA         Sì.
             A) Potenziamento del Centro d’Ascolto.
             B) Formazione di incontri pubblici al fine di favorire la conoscenza e la diffusione dell’istituto
             dell’adozione internazionale, prevenzione dell’abbandono, tutela dei diritti dei minori e
             miglioramento delle loro condizioni di vita, anche attraverso la promozione e la realizzazione
             di progetti di Cooperazione Internazionale, in collaborazione con altri enti o istituzioni
             pubbliche o private.
N.A.A.A      I progetti in cantiere sono:
                  Gruppo di sostegno dedicato al disegno
                  Gruppo di sostegno dedicato alla scuola
                  Libro “Le mie scarpe di fango” Collana Lo scrigno
                  Corso di formazioni per gli insegnanti
                  Cd rom “Post Adozione” 4° uscita
S.P.A.I.     No.
Ai.Bi        Sono in corso di predisposizione dei momenti formativi rivolti a famiglie che vogliono
             condurre gruppi di self-help.
AIAU         nc
A.V.S.I      Ci stiamo lavorando
Missionarie Desideriamo organizzare incontri formativi con le famiglie adottive, secondo la fascia d’età dei
della Carità bambini e l’arrivo in Italia.
LA CASA Dal prossimo settembre attiveremo anche un gruppo di sostegno per i genitori dei bimbi di età
             inferiore ai 2-3 anni (adozioni internazionali o adozioni nazionali di coppie che erano in attesa
             di adozione internazionale e, pur avendo revocato il mandato, rimangono in contatto costante
             con la nostra associazione).
             Si sta pensando anche alla possibilità di dividere i gruppi di sostegno secondo il criterio
             dell’adozione più o meno recente.
LA           Maggiori incontri con le coppie, anche di tipo ludico-conviviali, in spazi anche esterni alla sede
DIMORA       dell’ente.
A.N.P.AS. No
ARIETE       No.
ASA          Nc.

                                                                                                            18
Dom. n. 11     Avete già impostato o sono in via di realizzazione percorsi di integrazione con i
               Servizi Territoriali per il post adozione? Se sì, in quale Provincia?

AAA          NO
CIFA         Protocolli d’intesa con la Regione Emilia Romagna Veneto e Piemonte; proposta organizzativa
             in atto anche con la Regione Marche.
N.A.A.A      Non in modo uniforme ma alcuni casi sono avviati percorsi di integrazione con i Servizi,
             soprattutto in Piemonte.
S.P.A.I.     No.
Ai.Bi        Per ora no
AIAU         nc
A.V.S.I      Sono in via di realizzazione in tutte le Province con le quali collaboriamo (Bologna, Forlì-
             Cesena, Rimini, Ravenna, Modena) e di fatto esiste già una integrazione informale con gli
             operatori sui singoli casi
Missionarie Non proprio.
della Carità
LA CASA No. Al momento, a parte lo scambio di informazioni, che ci ha anche permesso di intervenire
             in modo proficuo in alcune situazioni di difficoltà della famiglia, non si è riusciti a realizzare
             altri progetti.
LA           NO
DIMORA
A.N.P.AS. Si, nell’ambito della provincia di Bologna
ARIETE       No.
ASA          Abitualmente ci confrontiamo con i Servizi territoriali delle famiglie dell’Emilia Romagna per
             presentare alla coppia adottiva una proposta per un adeguato supporto psicologico e sociale al
             nuovo nucleo.

                                                                                                            19
Dom. n. 12     Quali suggerimenti potete fornire per favorire l’integrazione tra Enti
               Autorizzati e Servizi Territoriali?

AAA          Si, siamo disponibili a verificare eventuali proposte da parte delle Istituzioni Pubbliche tenendo
             conto che l’Associazione non riceve alcunché da nessuno per il post-adozione
             L’ Associazione rimane a disposizione per eventuali collaborazioni.
CIFA         Periodici incontri tra Enti autorizzati e Servizi Sociali…..
N.A.A.A      Momenti di informazione-formazione dei servizi per la reale conoscenza delle modalità
             operative degli enti poi solo dopo aver acquisito conoscenza sulla metodologia dell’ente si
             possono individuare condivisioni di fasi nel percorso sia nel pre-adozione così come
             soprattutto nel post-adozione.
S.P.A.I.     Incentivare il canale comunicativo attraverso protocolli d’intesa, tavoli di lavoro e maggior
             possibilità di incontro-confronto.
Ai.Bi        -
AIAU         -
A.V.S.I      Continuare il lavoro che è stato avviato favorendo e facilitando percorsi formativi comuni.
             Utilizzo di maggiori risorse finalizzate a questo scopo sia in termini di personale che
             economiche. Individuare aree di lavoro differenziate a carico dei servizi e degli enti evitando le
             sovrapposizioni e le proposte di percorsi doppi in modo da non sprecare le risorse e il tempo
             sia degli operatori che delle famiglie. Favorire le comunicazioni tra enti e servizi.
Missionarie Secondo noi, i Servizi Territoriali sono decisamente importanti nella fase di formazione della
della Carità coppia, prima che si affacci all’Ente Autorizzato, fornendo il profilo psico-sociale della coppia
             stessa accurate che, almeno per noi, è importante e basilare, anche in riferimento all’Autorità
             straniera. Durante l’anno di pre-adozione gli operatori sociali sono sicuramente punto di
             riferimento sia per le famiglie stesse che per l’Ente Autorizzato.

LA CASA       Il dopo adozione va pensato assieme per vedere quali azioni concrete di integrazione si
              possono fare. A breve inizieranno gli incontri del gruppo di lavoro regionale sul post-adozione
              (cui parteciperà anche una nostra operatrice) e sarà interessante vedere gli esiti di questo lavoro
              congiunto tra operatori.
LA            -
DIMORA
A.N.P.AS.     Attività di aggiornamento congiunto.
ARIETE        Incontri informativi pre-decreto tenuti dagli Enti con i Servizi Sociali.
ASA           Crediamo che sia opportuno e gradiamo un contatto telefonico o un incontro per una reciproca
              conoscenza.
              Crediamo inoltre sia utile che gli Enti Autorizzati vengano coinvolti, così come previsto dalla
              Legge, nei percorsi di informazione/formazione alle coppie nella fase precedente l’adozione
              (noi collaboriamo con numerose realtà italiane; per quanto riguarda l’Emilia Romagna con le
              Province di Bologna e di Piacenza)

                                                                                                              20
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