PROPOSTE NGI PER MOZIONE CONGRESSUALE PALERMO 2016 - Ingenio
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PROPOSTE NGI PER MOZIONE CONGRESSUALE PALERMO 2016 1. INNOVAZIONE E PROFESSIONE DIGITALE Network - rete tra professionisti per scambio di informazioni idee e best practice favorendo il network tra le commissioni innovazione locali e quella del CNI- Network tra le eccellenze dell’ingegneria italiana sia nel mondo industriale, dell’edilizia, e di tutti i settori produttivi. Maggiore partecipazione degli Ordini e del CNI alle iniziative di Open Innovation in collaborazione con le imprese e gli Organismi di ricerca e Università. Creazione di un forum multidisciplinare suddiviso in varie sezioni. Una per ciascun ordine, una trasversale per settore (Industriale, Informazione, Civile etc.) dove raccogliere scambi di opinioni, documentazione tecnica, materiale di lavoro etc. Una sezione specifica per il materiale inerente corsi che potrebbero essere gestiti da piattaforma online, eventualmente collegata al forum stesso. Una sezione per la normativa dell'ordine stesso. Altre sezioni da costruire man mano su richiesta. IMPLEMENTAZIONE DI WORK-ING Opensource - CONDIVIDERE BEST-PRATICE GIA ESISTENTI NEL NEWTORK DEGLI ORDINI TRAMITE LA PIATTAFORMA WORK-ING E LA SCUOLA DI FORMAZIONE, SFRUTTANDO LE ECCELLENZE GIA’ SVILUPPATE. Digitalizzazione di tutti gli Ordini, e sviluppo di un unico software gestionale degli Ordini (eventualmente anche open source) uguale per tutti gli Ordini di Italia, per facilitare iscrizioni, scambio di operazioni, trasferimenti, ecc. Accordi commerciali CON LE PRINCIPALI SOFTWARE HOUSE PER TUTTI I SETTORI DELL’INGEGNERIA Scuola: favorire i processi di acquisizione delle competenze digitali nelle scuole (corpo docente e alunni); gli Ordini professionali dovrebbero, per il tramite degli iscritti alla sezione C dell’albo co-organizzare attività di coding nelle scuole e elaborare progetti di alternanza scuola-lavoro che prevedano attività didattiche dedicate al coding, alla robotica educativa ecc. Ingegneri dell’Informazione: valorizzazione delle competenze dell’ingegnere dell’informazione nelle PA centrali e locali importante per i processi di digitalizzazione delle stesse. Ruolo attivo delle commissioni degli ingegneri dell’informazione del CNI a supporto delle politiche di innovazione del governo. Tutela della professione dell’ingegnere dell’informazione nelle attività che prevedono la progettazione di software, sistemi informativi, informatiche con la necessità di avvalersi di un professionista iscritto all’albo. Attività che dovrebbe essere resa obbligatoria per tutte quelle attività che coinvolgono la sicurezza dei dati personali, di dati sensibili di una PA, di banche, ecc. Elaborazione di linee guida relative agli standard di sicurezza per la progettazione dei sistemi informativi da certificare e/o collaudare a cura di un professionista iscritto all’albo.
2. CONOSCENZA, COMPETITIVITA’, COMPETENZE NEL MERCATO DEL FUTURO (formazione, aggiornamento, certificazione, ricerca) Ingegneria senza frontiere: promuovere iniziative di cooperazione internazionale e scambi formativi per ingegneri. Cooperazione con ingegneria senza frontiere. Premialita’ per incarichi congiunti “anziano-giovane” sotto soglia (per affidamenti diretti), affinchè gli ingegneri giovani non abbiano difficoltà di accesso ai lavori pubblici, qualora la certificazione delle competenze dovesse diventare un requisito vincolante per partecipare ad un bando pubblico Formazione universitaria: o ripristino e valorizzazione dei percorsi quinquennali a ciclo unico Ingegneri Iunior: o non è auspicabile alcun percorso che faciliti il passaggio degli ingegneri iunior dalla sezione B alla sezione A se non attraverso il percorso universitario tradizionale Formazione o favorire le attività di formazione interne aziendali degli ingegneri dipendenti ai fini del riconoscimento dei CFP e definizione di opportune linee guida uniche su tutto il territorio nazionale dedicate al riconoscimento dei CFP per la formazione interna. o Tutela e valorizzazione degli ingegneri iscritti all'albo come dipendenti di società private (e non solo di PA). Parliamo per esempio di Ingegneri che lavorano in ambiti tecnologici e che sviluppano o collaborano alla diffusione di nuove metodologie ingegneristiche. La valorizzazione di questo aspetto potrebbe aiutare a limitare la fuga di menti che ormai caratterizza tristemente il nostro paese. Per esempio potrebbe essere importante individuare anche una miglior struttura formativa per quanto riguarda la formazione continua dei dipendenti iscritti (magari però questo è un aspetto da approfondire in seguito alla mozione). Dipendenti pubblici: obbligatorietà di iscrizione all’albo per coloro che esercitano attività anche non riservate durante lo svolgimento della loro funzione (esempio: funzionario ing. che rilascia le agibilità, che fa istruttoria progetti, etc...) 3. AMBIENTE, SOSTENIBILITA’ E TERRITORIO (politiche di rigenerazione urbana e strategie di prevenzione e salvaguardia) Rinnovabili:ricerca e sviluppo per ottimizzazione dell’integrazione delle fonti di energia rinnovabili non programmabili Rigenerazione urbana: promuovere progetti di riqualificazione delle periferie urbane o delle zone di nessuno in cooperazione con enti locali, fondazioni e associazioni per la creazione di concorsi pubblici trasparenti e di posti di lavoro per giovani e per meno giovani (lavori più piccoli ai giovani, lavori più importanti ai più esperti). Promuovere dei tavoli condivisi per sensibilizzare al riutilizzo di porzioni di territorio/edifici abbandonati, sviluppando contatti diretti con le municipalità.
Maggior collaborazione tra i diversi ordini professionali (ingegneri, architetti, geologi, agronomi ecc.-rete professioni) e le pubbliche amministrazioni, al fine di creare progetti condivisi, attuando strategie e politiche sui programmi di riqualificazione urbana delle periferie e dei centri storici. Incentivi fiscali non solo alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, ma incentivi anche per favorire la demolizione e ricostruzione di nuove abitazioni e consolidamento sismico edifici esistenti con criteri di sostenibilità ambientale (es protocollo itaca, classe energetica A, ecc); in questo modo si potrebbe rilanciare l’intera attività edilizia a favore di architetti, progettisti e fornitori di materiali (calcestruzzo ecc), limitando il consumo di suolo, riqualificando aree degradate delle città grazie alla costruzione di abitazioni con criteri costruttivi moderni e innovativi Dissesto idrogeologico e territorio: campagna di monitoraggio del dissesto a livello nazionale, mappatura dei luoghi che necessitano di interventi e creazione di progetti pilota per la creazione di occupazione. Integrazione potenziare e valorizzare i singoli territori con attività di monitoraggio sui problemi ambientali. Integrazione e interazione della proposta a quella di #italiasicura. Potenziare e valorizzare i singoli territori con attività di monitoraggio sui problemi ambientali. Sismica: mappatura degli interventi necessari a livello locale e attuazione di progetti pilota per la creazione di posti di lavoro. Integrazione e interazione della proposta a quella di #italiasicura. Sicurezza e Innovazione delle scuole e degli edifici pubblici che potrebbero portare lavoro e l’integrazione tra la figura del senior e quella del giovane professionista. Consulenza ambientale: i professionisti competenti sulla materia possono costituire enti di riferimento per la società su temi scottanti e attuali che riguardano i problemi ambientali #energia: promuovere progetti di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, con campagna di sensibilizzazione nelle proprie città. Salvaguardia e strategie per il territorio: dar voce ai tecnici e alle professionalità creando un canale pubblico sensibilizzando tutta l’opinione pubblica, potendo creare una pressione verso le istituzioni nei confronti delle buone pratiche e degli interventi necessari-obbligatori per la salvaguardia e sicurezza. Maggior collaborazione tra i diversi ordini professionali (ingegneri, architetti, geologi, agronomi ecc.-rete professioni) e le pubbliche amministrazioni, al fine di creare progetti condivisi per la tutela del territorio, attuando strategie e politiche di difesa del territorio. GREEN PUBLIC PROCUREMENT: attività di sensibilizzazione della categoria degli ingegneri nell’utilizzo di materiali da riciclo (provenienti da demolizione) in ottemperanza a quanto previsto dalle normative nazionali che sono conformi ai materiali vergini 4. RUOLO E RESPONSABILITA’ DELL’INGEGNERE Principi Occupazione: tutte le politiche devono essere orientate a incrementare le politiche occupazionali, solo così si può parlare di patto sociale
Lavoro sostenibile / workable competition: cooperazione tra generazioni differenti: sinergia, mutuo scambio di conoscenze e informazioni Qualità professionale: predisposizione capitolato prestazionale finalizzato alla determinazione dell’equo compenso. Non essendoci più riferimenti minimi di tariffa, è importante stabilire una base comune di documenti e di contenuti minimi di qualità degli stessi al fine di poter essere “paragonati” a seguito di preventivi economico-professionali. Per garantire la qualità delle prestazioni, il rispetto della deontologia e il decoro professionale sarebbe utile avere dei parametri minimi di riferimento per la pattuizione di compensi nei lavori privati. Tali parametri, inoltre, sarebbero un valido strumento per contenere la “concorrenza sleale” ed operare una forma di controllo nei confronti dell’evasione fiscale. Tirocinio – Lauree telematiche Svolgimento tirocinio con giusto compenso Libera professione L’istituzione di un fondo per il finanziamento dei nuovi studi professionali, da usufruire entro i primi cinque anni dall'apertura della partita I.V.A. Al fine di incentivare le persone realmente interessate ad investire nel proprio futuro ed evitare pratiche discorsive si propone di attivare un finanziamento di tipo misto, con una quota a fondo perduto ed un’altra a tasso agevolato. Potrebbe essere introdotta una “free-lance card”, attraverso cui erogare il 30% del finanziamento all’avvio dell’attività; Creazione della gestione separata nell’ambito del sistema previdenziale di Inarcassa per venire incontro alle mutate dinamiche lavorative dei giovani ingegneri che si trovano a svolgere attività di libera professione, di lavoro dipendente (es docenze, o incarichi presso PA o imprese private a tempo determinato) o collaborazioni occasionali Lavori pubblici Per gli affidamenti d'incarichi per servizi tecnici di progettazione con importi inferiori a 40.000 euro le P.A. dovrebbero istituire degli appalti solo per giovani professionisti, senza requisiti di partecipazione legati al CV, per favorire la crescita professionale dei giovani. Per l’affidamento d’incarichi di progettazione, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, di esecuzione e di collaudo dei lavori per importi pari o superiori ai 100.000 euro, sarebbe necessaria l’introduzione di un nuovo Raggruppamento Temporaneo di Professionisti composto dalla maggior parte di giovani, insieme a due professionisti senior. La scelta del “professionista esperto” si potrebbe compiere tramite l’istituzione di un elenco suddiviso per differenti categorie di lavori, da cui i giovani dovrebbero attingere per formulare la scelta. L'affidamento congiunto metterebbe a confronto i giovani, che hanno gioia di apprendere l’esperienza professionale dai professionisti esperti. Quest'unione simbiotica di condivisione, favorirebbe l'accrescimento culturale e umano, dove i giovani con il loro entusiasmo, possano supportare e rinvigorire l'esperienza e la maturità dei professionisti senior In riferimento ai lavori pubblici, abolizione del criterio legato al fatturato del professionista, riferito agli ultimi 3, 5 o 10 anni di attività, in quanto per valutare al meglio un professionista, occorre tener conto di tutta la sua carriera professionale e puntare sulla qualità dell'idea progettuale
5. MANIFATTURA 4.0 Ordini come erogatori di corsi per imprenditorialità, start up, creazione di fab lab; divulgazione sui temi e promozione di progetti pilota da parte degli Ordini stessi Maggiore partecipazione degli Ordini e del CNI alle iniziative di Open Innovation in collaborazione con le imprese, delle reti e cluster nazionali dedicati alle tematiche della manifattura 4.0 che rappresenta la nuova sfida dell’industria italiana per diventare competitiva e all’interno della quale l’ingegneria italiana deve avere un ruolo prioritario. 6. ORDINI PROFESSIONALI Network: cooperazione tra Ordini per reciproco scambio di idee e informazioni. Ordini professionali a tutela degli iscritti e della società Ordini professionali come luoghi di riferimento della cultura scientifica e propulsori di innovazione. Ordini come erogatori di servizi: un servizio molto importante è uno “Sportello Bandi UE” che possa supportare gli iscritti nell’iter di accesso ai fondi UE. Creazione di sportelli e opportunità per gli iscritti per accedere ai fondi pubblici e ai bandi comunitari Ordini professionali come luogo di riferimento per l’ingegneria italiana con iniziative che valorizzino tutti gli ingegneri, non solo liberi professionisti. Ordini come punto di riferimento per la condivisione delle esperienze di lavoro all’estero. L’informazione sulla normativa ed il modus operandi caratteristico di varie realtà attraverso le testimonianze dirette di chi lavora o ha lavorato all’estero può essere un valido strumento per chi vede l’estero non come una scelta di vita, ma come un posto di lavoro meno usuale Creazione di un fondo per la formazione professionale dei dipendenti iscritti agli Ordini provinciali al fine di incrementare la digitalizzazione degli ordini e il relativo flusso delle informazioni tra CNI, Ordini, Presidente, Consiglio e Iscritti. Favorire l’accesso alla formazione dei dipendenti mediante la creazione di piattaforme FAD dei vari ordini territoriali messe in rete. Favorendo, ai fini del riconoscimento dei crediti formativi, le attività di formazione interne aziendali degli ingegneri dipendenti attraverso la definizione di opportune linee guida univoche su tutto il territorio nazionale. Istituire uno “Sportello“ all’interno dell’Ordine provinciale in cui si accolgano le richieste e le difficoltà dei neoiscritti che si avviano alla professione di Ingegnere (a.e. problematiche inerenti p. iva., cassa, etc…). Molti Ordini lo prevedono già, ma alcuni non ancora. Analogamente, mettere a disposizione della cittadinanza uno “sportello” all’interno dell’Ordine provinciale al fine di interfacciarsi con le pubbliche amministrazioni relativamente a tematiche di denuncia sociale o disagio percepito all’interno del proprio centro urbano. Network Giovani Ingegneri, Palermo, 22/06/2016
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