Programmi dei corsi TRADIZIONE CLASSICA E ARCHEOLOGIA DEL MEDITERRANEO - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA - Unime

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
       Polo Didattico “Annunziata”

  CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN
      TRADIZIONE CLASSICA
E ARCHEOLOGIA DEL MEDITERRANEO

         Programmi dei corsi

       Anno accademico 2019-2020
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

                       ANTIQUARIA MEDIEVALE E UMANISTICA
                                         (L-Fil-Let/08)
                                        CFU 6 - 36 ore
                   perc. Archeologia del Mediterraneo (I anno) - II semestre
                                    Prof. Daniela Gionta

OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso mira a fornire, attraverso una panoramica su genesi e
trasmissione delle sillogi di iscrizioni esemplate in età umanistica, la strumentazione
necessaria ad affrontare questa fondamentale fase di ricezione del testo epigrafico,
puntando a trasmettere una metodologia utile a collocare il fenomeno entro il peculiare
contesto antiquario dell’Italia del Quattrocento.
METODI DIDATTICI: Lezioni frontali con presentazioni in Power Point.
PREREQUISITI: Conoscenza della lingua latina.
MODALITÀ DI VERIFICA: Colloquio orale sugli argomenti trattati nei testi in
programma, nelle date riportate sul calendario degli appelli degli esami.

PROGRAMMA DEL CORSO:
Tradizioni epigrafiche in età umanistica: metodi ed esperienze a confronto.
Attraverso l’analisi di specifici casi di studio, selezionati in un vasto corpus di manoscritti
epigrafici contenenti materiale antiquario, sarà possibile approfondire le prime fasi dello
sviluppo degli studi epigrafici fra XIV e XV secolo. Particolare attenzione verrà dedicata
ad approfondire le problematiche metodologiche legate, in età umanistica, alla riscoperta e
alla valorizzazione delle iscrizioni classiche, alle peculiari dinamiche delle tradizioni
epigrafiche, alla rinnovata attenzione per supporti e apparati iconografici.

TESTI
R. WEISS, La riscoperta dell’antichità classica nel Rinascimento, Padova 1989; I. CALABI
LIMENTANI, Sul non saper leggere le epigrafi classiche nei secoli XII e XIII; sulla scoperta graduale
delle abbreviazioni epigrafiche, in I. CALABI LIMENTANI, Scienza epigrafica. Contributo alla storia
degli studi di epigrafia latina, Faenza 2010, 11-43; M. PETOLETTI, Appunti sulla fortuna delle
epigrafi classiche nel Medioevo, «Aevum», 76 (2002), 309-23; D. GIONTA, Epigrafia umanistica,
Messina 2005 (Premessa), 7-16; D. GIONTA, Epigrafia antica e ideologia politica nell’Italia del
Quattrocento, «Studi medievali e umanistici», 13 (2015), 115-56.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

                             ARCHEOLOGIA CLASSICA
                                  (SSD L-Ant/07)
                                       Cfu 12 - 72 ore
                       perc. Tradizione classica (I anno) - II semestre
                    Prof. Fabrizio Mollo - Prof. Grazia Vera Spagnolo

OBIETTIVI FORMATIVI: Obiettivo primario del corso è la trasmissione dei principali
strumenti e metodi necessari allo studio, da una parte, dello sviluppo urbanistico delle
città greche e romane, dall’altra degli spazi specificamente riservati alla religiosità, con lo
scopo di favorire capacità critiche finalizzate alla lettura degli impianti urbani e delle
evidenze archeologiche dei luoghi di culto.
METODI DIDATTICI: Il corso prevede lezioni frontali con presentazioni in Power Point.
PREREQUISITI: Il corso richiede conoscenze di base di archeologia e storia dell’arte greca
e romana, di geografia e di storia antica della Grecia, dell’Asia Minore e dell’Italia.
MODALITA’ DI VERIFICA: L’accertamento della preparazione dello studente si svolge
attraverso un colloquio orale nel quale, tramite domande sugli argomenti trattati durante
il corso ed il riconoscimento di immagini, si verificano e si valutano le conoscenze e le
competenze acquisite.

                                         Modulo A
                                       Cfu 6 - 36 ore
                                    Prof. Fabrizio Mollo

ARGOMENTO DEL CORSO:
L’urbanistica antica e la storia delle città nel mondo greco, greco-coloniale, italico e
romano.
L’urbanistica greca, la pianificazione urbana e le città. I sinecismi e la formazione della
polis.
Gli esempi delle poleis greche (tra le altre Atene, Corinto, Eretria, Sparta, ecc.).
La colonizzazione di Magna Grecia, la pianificazione urbana e territoriale. Le prime
fondazioni coloniali ed i principali contesti coloniali (Megara Hyblaea, Siracusa, Naxos,
Zankle, Cuma).
Urbanistica coloniale del VII sec.a.C.: Eloro, Acre, Casmene, Metaponto e il suo territorio.
L’eta' arcaica: Selinunte, Agrigento, Himera, Metaponto, Crotone, Locri, Paestum.
Urbanistica coloniale di età classica: Naxos, Camarina, Siracusa, Napoli, Morgantina,
Tindari, Taranto.
Ippodamo da Mileto e l’urbanistica ippodamea: Mileto, Pireo, Thurii, Rodi. Esiti
dell’urbanistica ippodamea in Asia Minore: Cnido, Priene. L’Alicarnasso di Mausolo.
Le città di età tardoclassica ed ellenistica di Sicilia: Halaesa, Solunto, Thermae, Lilibeo,
Tindari. Le grandi capitali ellenistiche: Pella, Alessandria, Antiochia, Pergamo. Le
fondazioni macedoni in Asia Minore e in Oriente: Hierapolis, Aleppo, Damasco, Doura
Europos, Seleucia/Ctesifonte.
La divisione del suolo, colonizzazione e centuriazione romana.
L’urbanistica romana: il rapporto con l’Etruria e la Magna Grecia. Le colonie latine e
colonie romane. Colonie e castrum e per strigas. Le principali colonie latine e romane in
Italia. Le città delle province del mondo romano.

TESTI:
E. Greco, M. Torelli, Storia dell'urbanistica. Il mondo greco, Laterza, Bari 1983.
P. Gros, M. Torelli, Storia dell'urbanistica. Il mondo romano, Laterza, Bari 2010.
F. Fabiani, L'urbanistica: città e paesaggi, Carocci, Roma 2014.
E. Greco, Ippodamo da Mileto. Immaginario sociale e pianificazione urbana nella Grecia classica,
Pandemos, Paestum 2018.

                                             Modulo B
                                           Cfu 6 - 36 ore
                                    Prof. Grazia Vera Spagnolo

ARGOMENTO DEL CORSO:
Nell’ambito degli insediamenti antichi, questo modulo focalizza l’attenzione sugli spazi
destinati al culto e sullo sviluppo diacronico dei complessi sacri più importanti e
monumentali, con particolare riferimento alle colonie greche d’Occidente.

TESTI:
F. Graf, Gli dèi greci e i loro santuari, in S. Settis (a cura di), I Greci. Storia Cultura Arte Società,
2, Una storia greca, I. Formazione, Giulio Einaudi, Torino 1996, pp. 343-380.
G. Gruben, Il tempio, in S. Settis (a cura di), I Greci. Storia Cultura Arte Società, 2, Una storia
greca, I. Formazione, Giulio Einaudi, Torino 1996, pp. 381-434.
E. Lippolis, M. Livadiotti, G. Rocco, Architettura greca. Storia e monumenti del mondo della
polis dalle origini al V secolo, Bruno Mondadori, Milano 2007, pp. 44-183, 200-212, 219-221,
240-248, 253-279, 335-353, 394-421, 481-489.
M. Torelli, Dei e artigiani. Archeologie delle colonie greche d’Occidente, Laterza, Bari 2011, pp.
5-136.
G.F. La Torre, Sicilia e Magna Grecia. Archeologia della colonizzazione greca d’Occidente,
Laterza, Bari 2011, pp. 269-334.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

    ARCHEOLOGIA DEGLI INSEDIAMENTI TARDO-ANTICHI E MEDIEVALI
                                   (L-ANT 08)
                                  6 CFU 36 ore
           perc. Archeologia del Mediterraneo (II anno) - II semestre
                           Prof. Lorenzo Campagna

OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso si propone di fornire agli studenti un quadro dei
principali fenomeni di trasformazione che interessano la città tra la tarda età imperiale e
l’alto Medioevo, in relazione alle dinamiche culturali, sociali ed economiche che
caratterizzano il contesto storico. Si partirà dall’analisi delle più significative
testimonianze urbanistiche e monumentali di Roma e di Costantinopoli, con particolare
riferimento agli spazi pubblici; si procederà quindi con l’esame di alcuni dei più
importanti centri urbani in Oriente e in Occidente, con particolare riferimento ad
Antiochia, Salonicco, Aquileia, Milano e Treviri. Il corso si baserà sull’analisi delle
testimonianze archeologiche, attraverso la quale si intende guidare lo studente verso
l’acquisizione di strumenti metodologici idonei per la lettura delle fonti archeologiche e
per il loro utilizzo ai fini della ricostruzione storica.
METODI DIDATTICI: Lezioni frontali con l'ausilio di immagini e altri materiali didattici,
che verranno messi a disposizione degli studenti ai fini della preparazione dell’esame.
PREREQUISITI: Conoscenze di base sulla storia romana e sulla geografia storica del
Mediterraneo.
MODALITÀ DI VERIFICA: Verifica orale sugli argomenti indicati nel programma,
tendente ad accertare la conoscenza dei contenuti e l'autonoma capacità di elaborazione
critica.

ARGOMENTO DEL CORSO: Città dell’Impero Romano tra tardoantico e alto
Medioevo.
Il corso tratterà i seguenti argomenti:
1. Premessa: dinamiche di trasformazione dei centri urbani a partire dal III sec. d.C.;
2. Roma;
3. Costantinopoli;
4. Città dell’Oriente nella tarda antichità: Antiochia e Salonicco;
5. Città dell’Occidente nella tarda antichità: Milano, Aquileia, Treviri.
TESTI:
  • Appunti delle lezioni.
  • R. Krautheimer, Tre capitali cristiane. Topografia e politica, Torino: Einaudi, 1987.
  • AA.VV., Storia di Roma III. L’età tardoantica, 2. I luoghi e le culture, Torino: Einaudi,
     1993, pp. 41-83, 105-174.
  • S. Ensoli, E. La Rocca (a cura di), Aurea Roma. Dalla citta pagana alla città cristiana,
     Roma: L’Erma di Bretschneider, 2000, pp. 41-54, 91-96, 230-233.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

                    ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE GRECA,
                       DELLA MAGNA GRECIA E DELLA SICILIA
                                       (SSD L-Ant/07)
                  perc. Archeologia del Mediterraneo (I anno) - II semestre
            Prof. Gioacchino Francesco La Torre - Prof. Grazia Vera Spagnolo

OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso si prefigge di trasmettere agli studenti il metodo e gli
strumenti euristici necessari, da una parte, alla ricostruzione storica di uno dei principali
complessi sacri del mondo antico, attraverso l’uso delle fonti letterarie ed epigrafiche e
degli strumenti dell’archeologia; dall’altra, alla conoscenza di una classe di materiali
strettamente legata alla religiosità, le terrecotte votive, attraverso l’analisi integrata delle
caratteristiche dei manufatti e dei dati di contesto.
METODI DIDATTICI: Il corso prevede lezioni frontali con presentazioni in PowerPoint.
PREREQUISITI: Il corso richiede conoscenze di base sulla storia e sull’archeologia della
Grecia antica.
MODALITÀ DI VERIFICA: L’accertamento della preparazione dello studente avviene
nel corso di una prova d’esame orale, da sostenere al termine del semestre, nella quale,
attraverso domande di carattere generale, il riconoscimento e la descrizione di immagini
di monumenti e di opere d’arte oggetto di studio, si verificano e si valutano le conoscenze
e le competenze acquisite dallo studente.

                       Modulo di Archeologia e storia dell’arte greca
                                      Cfu 6 - 36 ore
                                   Prof. G. F. La Torre

ARGOMENTO DEL CORSO: Il santuario panellenico di Delfi: storia, fonti e
monumenti.
Il modulo affronta l’analisi di uno dei principali santuari panellenici, quello di Apollo a
Delfi. La storia del santuario è ricostruibile attraverso le fonti, anzitutto il libro X della
Periegesi di Pausania, e attraverso i monumenti superstiti, oggetto di ininterrotti scavi
francesi.
TESTI:
   • Pausania, Guida della Grecia, libro X. Delfi e la Focide, a cura di U. Bultreghini e M.
     Torelli, Mondadori, Fondazione Lorenzo Valla, Milano 2017.
   • EAA, III, 1960, s.v. Delfi, pp. 27-44.
   • EAA, suppl. 1971-1994, II, s.v. Delfi, pp. 357-359.
   • Ulteriori articoli di approfondimento di singoli temi verranno forniti durante le
     lezioni.

                 Modulo di Archeologia della Magna Grecia e della Sicilia
                                     Cfu 6 - 36 ore
                                 Prof. G. V. Spagnolo

ARGOMENTO DEL CORSO: La coroplastica votiva nell’Occidente greco.
Il modulo ha come argomento le offerte votive nei luoghi di culto delle colonie greche
d’Occidente e, in particolare, le statuette in terracotta tra l’età arcaica e tardo-classica in
alcuni significativi siti-campione: Gela, Camarina, Locri e Taranto. Il percorso didattico
prevede lo studio dei reperti coroplastici sotto molteplici aspetti, secondo i più recenti
approcci metodologici di “archeologia della produzione” e di “archeologia del culto”:
tecnologie e sistemi produttivi; inquadramento crono-tipologico; metodi di classificazione;
funzione e significato in relazione al contesto di rinvenimento.

TESTI:
M. Albertocchi, Athana Lindia. Le statuette siceliote con pettorali di età arcaica e classica, Giorgio
Bretschneider, Roma 2004, pp. 1-9, 109-124, 130-133, 147-174.
M. Albertocchi – A. Pautasso (a cura di), Philotechnia. Studi sulla coroplastica della Sicilia greca,
IBAM-CNR, Catania 2012, pp. 15-37, 85-185.
M. Barra Bagnasco, Protomi in terracotta da Locri Epizefiri. Contributo allo studio della scultura
arcaica in Magna Grecia, Il Quadrante Edizioni, Torino 1986 pp. 15-24, 147-163.
M. Barra Bagnasco, La coroplastica votiva, in E. LIPPOLIS (a cura di), I Greci in Occidente. Arte e
artigianato in Magna Grecia, Napoli 1996, pp. 181-187.
E. Lippolis, La documentazione archeologica, in E. Lippolis – S. Garraffo – M. Nafissi, Culti
greci in Occidente. Fonti scritte e documentazione archeologica. I. Taranto, ISAMG, Taranto 1995,
pp. 29-129.
E. Lippolis, Culto e iconografie della coroplastica votiva. Problemi interpretativi a Taranto e nel
mondo greco, “MEFRA” 113, 2001, 1, pp. 225-255.
E. Lippolis, Alcune osservazioni sull’uso e sulla diffusione della coroplastica rituale nei depositi
dell’Italia meridionale: il caso di Locri Epizefiri, in F. Fontana, E. Murgia (a cura di), Sacrum
facere. Atti del II Seminario di Archeologia del Sacro. Contaminazioni: forme di contatto, traduzione
e mediazione nei sacra del mondo greco e romano (Trieste, 19-20 aprile 2013), Eut, Trieste 2014,
pp. 54-93.
A. Pautasso, Terrecotte arcaiche e classiche del Museo Civico di Castello Ursino a Catania,
Catania 1996, pp. 54-66, 86-90.
M. Pisani, Camarina. Le terrecotte figurate e la ceramica da una fornace di V e IV secolo a.C.,
Roma 2008, pp. 15-27, 151-169.
E.C. Portale, Le terrecotte di Scornavacche e il problema del “classicismo” nella coroplastica
siceliota del IV sec. a.C., in Un ponte fra l’Italia e la Grecia (Atti del Simposio Ragusa 1998),
Padova 2000, pp. 265-282.
E.C. Portale, Coroplastica votiva nella Sicilia di V-III secolo a.C.: la stipe di Fontana Calda a
Butera, “Sicilia Antiqua” V, 2008, pp. 9-58.
M. Sguaitamatti, L’offrante de porcelet dans la coroplathie géléenne: Étude typologique, Mainz am
Rhein1984, pp. 42-60.
G. Spagnolo, Le terrecotte figurate dall'area della stazione vecchia di Gela e i problemi della
coroplastica geloa nel V sec. a.C., "Quaderni di Archeologia dell'Università di Messina", 1,
2000, pp. 179-201.
M. Torelli, Quaedam de Locrensibus tabellis, in S. Fortunelli (a cura di), Sertum Perusinum
Gemmae oblatum, Napoli 2007, pp. 403-418.
J. Uhlenbrock, The Terracotta Protomai from Gela: A Discussion of Local Style in Archaic Sicily,
L’Erma di Bretschneider, Roma 1988, pp. 29-48; 109-115.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
                       Corso di Studio Magistrale Interclasse in
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo

                   ARCHEOLOGIA E STORIA DELL’ARTE ROMANA
                             E DELLE PROVINCE ROMANE
                                         (L-Ant/07)
                  perc. Archeologia del Mediterraneo (II anno) - I semestre
                      Prof. Lorenzo Campagna - Prof. Fabrizio Mollo

OBIETTIVI FORMATIVI: L’obiettivo del corso è di guidare gli studenti verso
l’acquisizione delle metodologie di analisi degli aspetti urbanistici, architettonici e
funzionali dell’architettura del mondo romano e di fornire loro i lineamenti principali
delle arti figurative delle province in età imperiale.
METODI DIDATTICI: Lezioni frontali con l'ausilio di immagini e altri materiali didattici,
che verranno messi a disposizione degli studenti per la preparazione dell’esame.
PREREQUISITI: Conoscenze di base sulla storia e sulla geografia storica dell’Italia antica
e delle province dell’impero romano e sullo sviluppo dell’architettura romana.
MODALITA’ DI VERIFICA: Verifica orale sugli argomenti indicati nel programma,
tendente ad accertare la conoscenza dei contenuti e l'autonoma capacità di elaborazione
critica.

                     Modulo di Archeologia e Storia dell’Arte Romana
                                       cfu 6 - 36 ore
                                Prof. Lorenzo Campagna

ARGOMENTO DEL CORSO:
Teatri romani. Architettura, immagini, funzioni dell’edificio teatrale a Roma e nelle
città dell’Impero.
Nello specifico il corso tratterà il tema della genesi dell’edificio teatrale a Roma nella tarda
età repubblicana, con particolare riferimento ai modelli architettonici adottati e alle
valenze ideologiche e politiche connesse alla costruzione dei primi teatri stabili nell’Urbe.
Si esamineranno quindi architettura e significato dei monumenti costruiti a Roma
all’inizio del Principato e le prime fasi della diffusione dei teatri nell’Italia augustea e nelle
province. Attraverso l’analisi di alcuni monumenti più significativi, con i relativi
programmi figurativi, si affronteranno infine gli aspetti connessi al ruolo del teatro nella
costruzione del paesaggio urbano nelle città delle province occidentali e orientali.

TESTI:
- Appunti dalle lezioni;
- P. GROS, L'architettura romana. Dagli inizi del III secolo a. C. alla fine dell'alto impero. I
monumenti pubblici, Roma 2001;
- F. SEAR, Roman Theatres. An Architectural Study, Oxford 2006, pp. 1-115.
- E. FRÉZOULS, Aspects de l’histoire architectural du théâtre romain, in Aufstieg und Niedergang
der Römischen Welt, II.12.1, Berlin-New York, 1982, pp. 343-441.
- P. GROS, Les théâtres en Italie au Ier siècle de notre ère. Situation et fonctions dans l'urbanisme
impérial, in L'Italie d'Auguste à Dioclétien. Actes du colloque international, Rome 25 - 28 mars
1992, Rome 1994, pp. 285-307.
- P. GROS, Théâtre et culte impérial en Gaule Narbonnaise et dans la péninsule ibérique, in
Stadtbild und Ideologie. Die Monumentalisierung hispanischer Städte zwischen Republik und
Kaiserzeit. Kolloquium in Madrid vom 19. bis 23. Oktober 1987, München 1990, pp. 381-390.

                       Modulo di Archeologia delle province romane
                                      Cfu 6 - 36 ore
                                  Prof. Fabrizio Mollo

ARGOMENTO DEL CORSO: il corso affronta i seguenti argomenti:
     1. Introduzione allo studio delle province romane. Lineamenti storici e giuridici. Il
         significato del termine provincia e la sua evoluzione.
     2. Le province ispaniche.
     3. La Gallia Comata (Belgica, Lugdunensis, Aquitania) e la Gallia Narbonensis.
     4. La Britannia.
     5. Il limes imperii e le province dell’area centro-orientale europea.
     6. L’Africa e l’Egitto.
     7. Macedonia, Epiro, Acaia, Creta e Cirenaica. Atene e la romanizzazione.
     8. Asia Minor; Lycia, Panfilia, Cilicia, Cappadocia, Galazia. Il caso di studio di Afrodisias.
     9. Syria, Giudea, Arabia.
     10. Costantinopoli e la sua storia sino al VI sec. d.C.
Partendo da un inquadramento storico e topografico delle province, si prenderanno in
esame le articolazioni politico-amministrative e culturali delle diverse aree dell’Impero. Le
dinamiche di sviluppo e di trasformazione attivate dall’azione del modello centrale
verranno delineate attraverso l’analisi delle programmazioni urbanistiche e delle
realizzazioni architettoniche dei principali centri urbani delle province d’Oriente e
d’Occidente. Si analizzeranno, inoltre, le principali manifestazioni artistiche espresse dalle
province nel periodo di controllo romano.
TESTI:
- Materiali didattici forniti nel corso delle lezioni e disponibili presso il Docente.
- E. Meyer-Zwiffelhoffer, Storia delle province romane, Bologna Collana Universale
Paperbacks il Mulino, 2011.
Un libro a scelta tra:
- S. Rinaldi Tufi, Archeologia delle Province Romane, Roma, Carocci Editore, N.E., 2012.
- G. Beyor, M.T. Grassi, S. Maggi, F. Slavazzi, Arte e archeologia delle province romane,
Milano, Mondadori Università, 2011.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

                                   CIVILTÀ BIZANTINA
                                        (L-FIL-LET/07)
                                        CFU 6 - 36 ore
                        perc. Tradizione classica (II anno) - I semestre
                                      Prof. Paola Megna

OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso si propone di illustrare nei suoi molteplici aspetti la
fenomenologia della tradizione dei testi classici a Bisanzio e offrire una visione articolata
della filologia bizantina e delle sue metodologie in una prospettiva ampia, che guardi al
contesto storico, sociale e culturale della civiltà bizantina e metta in luce il prezioso ruolo
che essa ha avuto nel recupero e nello studio del patrimonio ellenico per il pensiero
europeo moderno. Grazie al contatto diretto con le fonti testuali, gli studenti potranno
acquisire capacità e competenze di lettura e di decodificazione della scrittura greca negli
esemplari manoscritti e a stampa.
METODI DIDATTICI: Oltre a testi greci disponibili in moderne edizioni critiche, saranno
letti e analizzati a lezione testi e paratesti (note di commento, postille, sottoscrizioni etc.)
trasmessi da codici e incunaboli: la docente provvederà anche a fornire vari specimina di
manoscritti greci di varie epoche, sui quali gli studenti potranno esercitarsi nella lettura e
nella decodificazione del testo e acquisire conoscenze di base nell’ambito della paleografia
greca.
PREREQUISITI: Si richiedono la conoscenza della lingua e della letteratura greca e il
possesso delle conoscenze di base della filologia classica.
MODALITÀ DI VERIFICA: La verifica dell’apprendimento sarà effettuata tramite una
prova orale, che valuterà la capacità di apprendimento e coordinamento dei contenuti
acquisita con l’analisi dei testi proposti, la capacità espositiva (chiarezza e proprietà di
linguaggio tecnico), la capacità di leggere e analizzare un testo greco manoscritto e a
stampa nelle sue componenti testuali e paratestuali (notabili e postille, note filologiche e
diacritiche, sottoscrizioni etc.).

ARGOMENTO DEL CORSO:
Il corso sarà dedicato alla trasmissione e alla fortuna dei testi classici a Bisanzio dall’età
tardoantica fino all’età Paleologa, con un’attenzione puntuale ai complessi fenomeni
storici, sociali e culturali che sono alla base della civiltà bizantina e del suo peculiare
rapporto con l’eredità classica. Sarà oggetto di indagine l’attività filologica che i dotti
bizantini esercitarono nel corso del tempo, attraverso un intenso lavoro di recupero,
restauro, correzione, ‘edizione’, interpretazione dei testi antichi.

TESTI:
- Introduzione alla filologia greca, dir. H.-G. Nesselrath, Salerno editrice, Roma 2004: pp. 111-
130 (N. G. Wilson, La filologia greca a Bisanzio);
- Lo spazio letterario della Grecia antica. Volume II: La ricezione e l’attualizzazione del testo,
Salerno editrice, Roma 1995: pp. 95-234; 265-306 (L. Canfora, Le collezioni superstiti; G.
Cavallo, I fondamenti culturali della trasmissione dei testi antichi a Bisanzio);
- Il mondo bizantino. Vol. III: Bisanzio e i suoi vicini (1204-1453), ed. it. a cura di S. Ronchey e
T. Braccini, Einaudi, Torino 2007: pp. 131-143; 256-288 (A. Laiou, Costantinopoli sotto i
Paleologhi; B. Mondrain, La vita intellettuale).
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

                              DRAMMATURGIA CLASSICA
                                       (L-FIL-LET/05)
                                        CFU 6 - 36 ore
                   perc. Archeologia del Mediterraneo (I anno) - I semestre
                                   Prof. Anna Maria Urso

OBIETTIVI FORMATIVI: Approfondire le conoscenze dello studente relative alla Storia
del teatro antico, con particolare riguardo alla tragedia greca. Svilupparne le capacità di
analisi (strutturale, tematica, linguistica, stilistica) dei testi. Sensibilizzarne l’attenzione
verso la tecnica drammaturgica e gli aspetti complessivi della messa in scena, anche in
relazione gli allestimenti moderni e alle modalità di riproposizione in forme espressive
diverse da quelle teatrali. Fargli acquisire consapevolezza critica del ruolo ricoperto dal
teatro greco nella storia della cultura occidentale.
METODI DIDATTICI: Lezioni frontali e seminariali. Proiezioni di filmati.
PREREQUISITI: Conoscenza delle istituzioni fondamentali di Storia del teatro antico.
Conoscenza di base della lingua greca.
MODALITÀ DI VERIFICA: Colloquio orale sugli argomenti del corso.

ARGOMENTO DEL CORSO:
Il mito di Oreste nei tragici greci: testi, contesti, drammaturgia, ricezione

TESTI:
• Eschilo, Coefore, Eumenidi; Sofocle, Elettra; Euripide, Elettra; Oreste; Ifigenia in Tauride
(qualunque traduzione italiana, purché dotata di testo greco a fronte).
• M. Di Marco, La tragedia greca. Forma, gioco scenico, tecniche drammatiche, nuova edizione,
Roma, Carocci, 2009.
• A. Bierl, L’Orestea di Eschilo sulla scena moderna. Concezioni teoriche e realizzazioni sceniche,
trad. it. di L. Zenobi, premessa di M. Fusillo, postfazione dell’autore alla nuova edizione
italiana, Roma, Bulzoni Editore, 2004.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

                                  FILOLOGIA CLASSICA
                                       (L-FIL-LET/05)
                                       CFU 6 - 36 ore
                       perc. Tradizione classica (II anno) - II semestre
                                   Prof. Anna Maria Urso

OBIETTIVI FORMATIVI: Approfondire le conoscenze dello studente relative ai processi
di trasmissione e di ricezione dei testi classici; sviluppare la sua consapevolezza delle
problematiche e dei metodi della Filologia classica; potenziarne le capacità critiche ed
esegetiche; renderlo capace di padroneggiare le edizioni critiche e di realizzare brevi saggi
di constitutio textus con presentazione editoriale dei dati.
METODI DIDATTICI: Lezioni frontali e seminariali
PREREQUISITI: Buona conoscenza delle lingue classiche. Conoscenza dei fondamenti
della Filologia classica.
MODALITÀ DI VERIFICA: Colloquio orale.

ARGOMENTO DEL CORSO:
Tradizione ed ecdotica dei testi medici antichi: il caso dei Gynaecia di Mustione (con
realizzazione di un saggio di edizione critica).

TESTI:
I. Edizioni di riferimento (fotocopie dei passi oggetto di studio saranno fornite nel corso
delle lezioni)
• V. Rose, Sorani Gynaeciorum vetus translatio latina, nunc primum edita cum additis graeci
textus reliquiis a Dietzio repertis atque ad ipsum codicem Parisiensem nunc recognitis,
Leipzig, 1882
• H. H. Hess, Gynaecia Mustionis. Der Hebammenkatechismus des Mustio (deutsch und
lateinisch) & Eucharius Rösslin’s Rosengarten. Mit einem Nachwort von G. Keil, Frankfurt
am Main, 1997 (versione inglese, 1998).
• P. Burguière, D. Gourevitch, Y. Malinas, Soranos d'Éphèse. Maladies des femmes. Texte
établi, traduit et commenté, 4 voll., Paris, 1988-2000.
• M. F. Drabkin, I. E. Drabkin, Caelius Aurelianus. Gynaecia. Fragments of a Latin version
of Soranus’ Gynaecia from a thirteenth century manuscript, Baltimore, 1951.
• A. M. Urso, Liber Geneciae ad Soteris obsetrix: Introduzione, testo critico, traduzione e
commento, Santiago de Compostela, Andavira, 2018 (Medica grécolatina 3)

II. Riproduzioni dei manoscritti a fondamento del saggio di edizione, fornite nel corso
delle lezioni.

III. Saggi
D. Gourevitch, La gynécologie et l’obstétrique, ANRW II, 37, 3, (1996), pp. 2083-2146.
A. E. Hanson, M. H. Green, Soranus of Ephesus: Methodicorum princeps, ANRW II 37, 2
(1994), 968-1075.
P. Manuli, Donne mascoline, femmine sterili, vergini perpetue. La ginecologia greca tra Ippocrate e
Sorano, in S. Campese, P. Manuli, G. Sissa (a cura di), Madre materia, Torino, Boringhieri,
1983, pp. 149-185.
A. M. Urso, Procedimenti di riscrittura nei Gynaecia di Mustione, in A. Pigeaud, J. Pigeaud
(edd.). Les textes médicaux latins comme littérature. Actes du VIe colloque international sur
les textes médicaux latins du Ier au 3 septembre 1998 à Nantes, Nantes, 2000, pp. 297-315.
 –– Riscritture di Sorano nel mondo latino tardoantico: il caso dei Gynaecia, in I. Garofalo, A.
Roselli (edd.), Galenismo e medicina tardoantica: fonti greche, latine, arabe. Atti del Seminario
Internazionale di Siena (Certosa di Pontignano, 9-10 settembre 2002), Napoli, 2003, pp.
161-202.
Altra bibliografia verrà indicata nel corso delle lezioni.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

                                  Filologia umanistica latina
                                        (L-FIL-LET/13)
                                         CFU 6 - 36 ore
                        perc. Tradizione classica (II anno) - II semestre
                                      Prof. Vincenzo Fera

OBIETTIVI FORMATIVI: Obiettivo del corso è quello di potenziare la sensibilità ecdotica
degli studenti, attraverso lo studio di casi esemplari in varie tipologie di testi di età
umanistica.
METODI DIDATTICI: Lezioni frontali e attività seminariali. Coloro che non potranno
frequentare sono pregati di contattare il docente per concordare un programma
alternativo.
PREREQUISITI: Per poter fruire adeguatamente dei contenuti e delle linee di costruzione
del corso è necessario avere una discreta conoscenza del latino e della letteratura
umanistica; occorrerà ugualmente possedere elementi basilari della metodologia filologica.
MODALITÀ DI VERIFICA: Verifica orale sugli argomenti indicati nel programma,
tendente ad accertare la conoscenza dei contenuti e l'autonoma capacità di elaborazione
critica da parte degli studenti. Si possono concordare verifiche in itinere su specifica e
motivata richiesta dello studente.

ARGOMENTO DEL CORSO: La critica del testo nelle opere degli umanisti

Le lezioni si svilupperanno su testi umanistici inediti che saranno messi a disposizione
degli studenti.

Letture:
M. BERTÉ- M. PETOLETTI, La filologia medievale e umanistica, Bologna, Il Mulino, 2017
R. SABBADINI, Il metodo degli umanisti, a cura di C. BIANCA, Roma, Edizioni di Storia e
Letteratura, 2018
V. FERA, La filologia dei testi umanistici (in corso di stampa)
V. FERA, Genesi del metodo filologico in età umanistica, in Quattro conversazioni di filologia, [a
cura di A. CADIOLI e G. FRASSO], Roma, Bulzoni Editore, 2016, pp. 3-21.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

                ICONOGRAFIA E ARCHEOLOGIA DELLA MONETA
                                        (L-ANT/04)
                                      CFU 9 - 54 ore
                 perc. Archeologia del Mediterraneo (II anno) - I semestre
                              Prof. Eligio Daniele Castrizio

OBIETTIVI FORMATIVI: Obiettivo del corso è la conoscenza delle principali tecniche di
indagine monetali al servizio della Storia e dell’Archeologia: lo studio delle tipologie
monetali in chiave iconografica, della metrologia e della circolazione monetale.
METODI DIDATTICI: Le attività didattiche si articolano in lezioni frontali, tutte con
l’ausilio di strumenti multimediali, e seminari. Una parte del corso è erogato in modalità
“e-learning”.
PREREQUISITI: Per la piena comprensione del corso, occorre una solida conoscenza della
storia della moneta dall’antichità al medioevo.
MODALITÀ DI VERIFICA: I risultati di apprendimento acquisiti dallo studente sono
verificati e accertati mediante un esame orale che consente di acquisire i crediti previsti.

ARGOMENTO DEL CORSO
La Numismatica tra Archeologia, Iconografia, Metrologia e Storia Economica

   1.Note di iconografia italiota e siceliota
   • Note iconografiche sulla monetazione di Rhegion
   • La quadriga di Apollo e Artemide a Selinunte
   • La più antica litra di Lipara
   • La serie di Morgantina a leggenda ΕΓΝΑΚΡΙΟΣ
   • Il ricordo del ΦΟΝΟΣ ΕΛΛΕΝΙΚΟΣ ΜΕΓΙΣΤΟΣ su una serie monetale di Kailia
   • Il Filottete di Pitagora di Rhegion
   • La statua dello Stretto
   • Il significato astronomico delle quadrighe siciliane nel V sec. a.C.
   • L’invenzione siceliota dell’elmo a tiara
   • L’iconografia degli “eroi strateghi” nella tipologia monetale di Magna Grecia e
     Sicilia (V - III sec. a.C.)
   • Il ritratto monetale di Timoleonte eroizzato
2. La monetazione in bronzo di epoca greca: importanza del “taglio” e degli “ordini
   di zecca”
   3. Archeometria
   4. Leggi di circolazione monetale
   5. L’apporto della Numismatica per lo studio della statuaria di epoca greca e
   romana

TESTI:
   1. Note di iconografia italiota e siceliota, Reggio Calabria 2018;
   2. Circolazione monetaria bizantina nella Sicilia orientale, “Sicilia archeologica” XXIV 76-
   77,
   1991, pp. 67—76;
  3. Le monete bizantine nel Museo Regionale di Gela, in “Bollettino del Museo Civico di
  Padova” 103, 2004 (2005), pp. 111-147;
  4. Circolazione monetale nella Calabria bizantina, in Atti del Convegno su La Calabria
  tirrenica, Cosenza 23-25 Novembre 2000, (a cura di G. DE SENSI SESTITO), Soveria
  Mannelli 2008, pp. 617-638;
  5. La circolazione monetale nella Sicilia romea, in La Sicile de Byzance à l’Islam, études
  rèunies par Annalise Nef et Vivien Prigent, Paris 2010, pp. 77-94;
  6. Emissioni monetali in oro e bronzo della zecca di Reggio sotto Basilio I e Leone VI,
  in Mélanges Cécile Morrisson, Travaux et Mémoires, 16, Paris 2011, pp. 157-162;
   7. Guida alla statuaria reggina. Nuove ipotesi e interpretazioni, Reggio Calabria 2011.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

             ISTITUZIONI, EPIGRAFIA, SOCIETÀ DEL MONDO GRECO
                                        (L-Ant/02)
                                     CFU 9 – 54 ore
                 perc. Archeologia del Mediterraneo (I anno) - I semestre
                                  Prof. Elena Santagati

OBIETTIVI FORMATIVI: Il corso di Istituzioni, Società ed Epigrafia mira a promuovere
negli studenti una più matura conoscenza dello sviluppo socio-istituzionale
dell’esperienza greca ed una buona padronanza tecnica della epigrafia greca. L’obiettivo
formativo è dunque la capacità dello studente di individuare, nel tempo e nello spazio, i
semata dei ‘codici scrittori’, la ‘grammatica’ ed il lessico fondamentale delle organizzazioni
statuali e sociali nella Grecia antica.
METODI DIDATTICI: Il corso prevede lezioni frontali ed interattive con lettura di testi e
presentazioni in PowerPoint pertanto si raccomanda vivamente la frequenza. Si
organizzeranno anche seminari che coinvolgano gli studenti nella predisposizione di
schede ed approfondimenti relativi al tema monografico.
PREREQUISITI: conoscenza della lingua greca, della storia e dell’esperienza istituzionale
della Grecia antica dall’orizzonte arcaico a quello ellenistico.
MODALITÀ DI VERIFICA: la preparazione dello studente è accertata nel corso di una
prova d’esame orale, da sostenere al termine del semestre o in altre date riportate sul
calendario degli appelli d’esame. Per valutare le conoscenze acquisite saranno rivolte
domande, sia di carattere generale sia pertinenti il corso monografico, e si procederà anche
alla lettura diretta ed al commento delle testimonianze letterarie ed epigrafiche.

ARGOMENTO DEL CORSO
  a) Parte generale:
  • sviluppo storico della scrittura, dai sistemi sillabici a quello alfabetico;
  • dati forniti dalle tavolette in Lineare B per il Tardo Bronzo;
  • ‘produttori’ e ‘destinatari’ del messaggio epigrafico;
  • classificazione delle tipologie documentali;
  • il ‘sistema’ della polis; ethne e koinà;
  • prime legislazioni scritte;
  • esperienze istituzionali a confronto: la eunomia di Sparta; l’evoluzione isonomica di
     Atene;
  • alleanze egemoniche; tirannidi e regalità.
b) Tema di ricerca monografico:
   • La poliorcetica nelle fonti storiografiche. Filone Meccanico.

TESTI
A) Parte generale:
   v M. GUARDUCCI, L’epigrafia greca dalle origini al Tardo Impero, Roma 1987
   v C. ANTONETTI, S. DE VIDO, Iscrizioni greche. Un’antologia, Roma 2017 (epigrafi scelte)
   v P. CARLIER, Omero e la storia, Roma 2014 (cap. 1; Appendice)
   v G. POMA, Le istituzioni della Grecia in età classica, Bologna 2003

B) Corso monografico:
Sarà approntata una antologia di saggi, fonti letterarie, epigrafiche ed archeologiche sulla
tematica
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

           ISTITUZIONI, EPIGRAFIA E SOCIETÀ DEL MONDO ROMANO
                                      (L-ANT/03)
                                     CFU 9 - 54 ore
                perc. Archeologia del Mediterraneo (I anno) - I semestre
                                   Prof. Elena Caliri

OBIETTIVI FORMATIVI: Obiettivo del corso è quello di impegnare gli studenti su
problemi storici e storiografici, di fornire inoltre la conoscenza della metodologia relativa
all'interpretazione dei testi storici, nonché un approfondimento di temi e figure della
moderna storiografia sull’antichità. A tal fine, è richiesta la partecipazione attiva degli
studenti, che dovranno anche leggere, tradurre e commentare passi scelti degli autori in
programma.
METODI DIDATTICI: Il corso prevede lezioni frontali con presentazioni in Power Point
ed esercitazioni su testi epigrafici.
PREREQUISITI: Si presuppone la conoscenza dei lineamenti generali, acquisiti nel
triennio, della Storia e delle Istituzioni romane, nonché della relativa storiografia.
MODALITÀ DI VERIFICA: L'esame conclusivo è unico, in forma di colloquio orale. Esso
presuppone la conoscenza dei lineamenti generali, acquisiti nel triennio, della Storia greca
e romana, nonché delle rispettive storiografie, e sarà preceduto da momenti esercitativi e
seminariali durante lo svolgimento del corso.

ARGOMENTI DEL CORSO:
a) Elementi di Epigrafia latina
b) Il pensiero politico dei Romani e le loro istituzioni
c) La storiografia moderna su Roma antica

TESTI consigliati:
a) L. Braccesi - U. Agnati, Epigrafia Latina, Bologna 2007.
b) G. Poma, Le istituzioni politiche del mondo romano, Bologna 2002.
G. Zecchini, Il pensiero politico romano, Roma 2002.
Sono previsti la lettura, la traduzione ed il commento di passi scelti e di testi epigrafici che
saranno indicati nel corso delle lezioni.
c) S. Mazzarino, Storia romana e storiografia moderna, Napoli 1954; M. Mazza, Tra Roma e
Costantinopoli, Ellenismo, Oriente, Cristianesimo nella Tarda Antichità, Saggi scelti, Catania
2009, pp. 1-63 (Spätantike: Genesi e trasformazioni di un tema storiografico); 303-342
(Montesquieu, Lebeau e la decadenza dell’impero romano); 343-382 (Problemi di storiografia:
aristocrazia, regime feudale e storia nazionale in Fustel De Coulanges).
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
     CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                      a.a. 2019-2020

                                    CORSO INTEGRATO
                 Istituzioni, epigrafia e società del mondo greco e romano
                               perc. Tradizione classica (I anno)

OBIETTIVI FORMATIVI: Obiettivo del corso è quello di impegnare gli studenti su
problemi storici e storiografici, di fornire inoltre la conoscenza della metodologia relativa
all'interpretazione dei testi storici, nonché un approfondimento di temi e figure della
moderna storiografia sull’antichità. A tal fine, è richiesta la partecipazione attiva degli
studenti, che dovranno anche leggere, tradurre e commentare passi scelti degli autori in
programma.
METODI DIDATTICI: Lezioni frontali in aula. È richiesta la partecipazione attiva degli
studenti, che dovranno leggere, tradurre e commentare passi scelti degli autori in
programma.
PREREQUISITI: Si presuppone la conoscenza dei lineamenti generali, acquisiti nel
triennio, della Storia greca e romana, nonché delle rispettive storiografie.
MODALITÀ DI VERIFICA: L'esame conclusivo è unico, in forma di colloquio orale. Esso
presuppone la conoscenza dei lineamenti generali, acquisiti nel triennio, della Storia greca
e romana, nonché delle rispettive storiografie, e sarà preceduto da momenti esercitativi e
seminariali durante lo svolgimento del corso.

                                      Modulo di
             ISTITUZIONI, EPIGRAFIA E SOCIETÀ DEL MONDO GRECO
                                      (L-ANT/02)
                                     CFU 9 - 54 ore
                     perc. Tradizione classica (I anno) - II semestre
                                  prof. Bruno Tripodi

ARGOMENTI DEL CORSO:
a) Il pensiero politico dei Greci
b) Lo straniero e il barbaro. Figure dell’alterità nella Grecia antica
c) Lo straniero e il barbaro nelle epigrafi greche
TESTI:
a) S. Gastaldi, Introduzione alla storia del pensiero politico antico, Editori Laterza, Roma-
Bari 2008
b1) Antologia (in fotocopia) di fonti letterarie lette, tradotte e commentate durante le
lezioni
b2) I titoli di supporto al corso saranno indicati in un elenco che sarà fornito all’inizio delle
lezioni
c) C. Antonetti, S. De Vido (a cura di), Iscrizioni greche. Un’antologia, Carocci editore, Roma
2017 [per l’esame studiare le iscrizioni n. 1, 5, 7, 8, 16, 17, 26, 32, 34, 45, 51]

All’interno del Modulo sono previsti seminari tenuti da docenti della nostra Università sui
temi oggetto del corso.

                                    Modulo di
           ISTITUZIONI, EPIGRAFIA E SOCIETÀ DEL MONDO ROMANO
                                      L-ANT/03
                                   CFU 9 - 54 ore
                    perc. Tradizione classica (I anno) - I semestre
                                  prof. Elena Caliri

ARGOMENTI DEL CORSO:
a) Elementi di Epigrafia latina
b) Il pensiero politico dei Romani e le loro istituzioni
c) La storiografia moderna su Roma antica

TESTI:
a) L. Braccesi - U. Agnati, Epigrafia Latina, Bologna 2007.
b) G. Poma, Le istituzioni politiche del mondo romano, Bologna 2002.
G. Zecchini, Il pensiero politico romano, Roma 2002.
Sono previsti la lettura, la traduzione ed il commento di passi scelti e di testi epigrafici che
saranno indicati nel corso delle lezioni.
c) S. Mazzarino, Storia romana e storiografia moderna, Napoli 1954; M. Mazza, Tra Roma e
Costantinopoli, Ellenismo, Oriente, Cristianesimo nella Tarda Antichità, Saggi scelti, Catania
2009, pp. 1-63 (Spätantike: Genesi e trasformazioni di un tema storiografico); 303-342
(Montesquieu, Lebeau e la decadenza dell’impero romano); 343-382 (Problemi di storiografia:
aristocrazia, regime feudale e storia nazionale in Fustel De Coulanges).
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
     CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                      a.a. 2019-2020

                                  LETTERATURA GRECA
                                         (L-Fil-Let/02)
                                        6 CFU - 36 ore
                   perc. Archeologia del Mediterraneo (I anno) - II semestre
                                   Prof. Claudio Meliadò

OBIETTIVI FORMATIVI: Lo studente potrà perfezionare le conoscenze linguistiche e
storico-letterarie acquisite durante il corso triennale, conseguendo una maggiore
padronanza degli strumenti ermeneutici necessari per lo studio della letteratura greca. Ciò
gli permetterà di sviluppare un'adeguata capacità di analizzare e interpretare i testi
letterari in relazione al contesto socioculturale in cui furono creati, alla produzione
dell'autore, al genere letterario di appartenenza.
METODI DIDATTICI: Lezioni frontali e attività seminariali, svolte anche in
collaborazione con altri docenti del corso di studio. Coloro che non potessero frequentare
sono pregati di contattare il docente.
PREREQUISITI: Adeguate conoscenze linguistiche e storico-letterarie. Per potenziare e
consolidare la padronanza delle strutture morfosintattiche della lingua greca gli studenti
sono invitati a frequentare il corso di greco elementare, che verrà attivato sin dal I
semestre.
MODALITA’ DI VERIFICA: Colloquio orale sugli argomenti del programma, con lettura
e traduzione dei testi greci, nelle date riportate sul calendario degli appelli degli esami. Si
possono concordare verifiche in itinere su specifica e motivata richiesta dello studente.

ARGOMENTO DEL CORSO:
La letteratura ecfrastica da Omero a Paolo Silenziario
Durante le lezioni si ripercorreranno le principali tappe evolutive del genere ecfrastico,
dall'età arcaica alla tarda antichità, leggendo, in traduzione italiana, le più significative
descrizioni antiche di opere d'arte ed edifici, reali e fittizi. Il dossier con i testi verrà fornito
all'inizio delle lezioni. Questo excursus sarà accompagnato dalla lettura in lingua originale
delle fonti letterarie relative alla statua di Zeus, che Fidia realizzò a Olimpia (in particolare
Callimaco Ia. VI, Strabone VIII 3, 30 e Pausania V 11).
TESTI:
Edizioni di riferimento: Callimaco. Inni, epigrammi, frammenti, intr., trad. e note di G.B.
D'Alessio, Milano, Biblioteca Universale Rizzoli, 20074; Strabone. Geografia. Il Peloponneso,
libro VIII, intr., trad. e note di A. M. Biraschi, Milano, Biblioteca Universale Rizzoli, 1992;
Pausania. Guida della Grecia. Libro V. L’Elide e Olimpia, a cura di G. Maddoli e V. Saladino,
Milano – Roma, Fondazione Lorenzo Valla, 1995, oppure Pausania. Viaggio in Grecia. Guida
antiquaria e artistica, libro quinto: Olimpia e Elide, intr., trad. e note di S. Rizzo, Milano,
Biblioteca Universale Rizzoli, 2001.
Storia della letteratura: Gli studenti sono tenuti a completare e approfondire le
conoscenze acquisite durante il triennio su A. Porro - W. Lapini, Letteratura greca, Bologna,
il Mulino, 2017.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                     Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
    CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                     a.a. 2019-2020

                                 LETTERATURA GRECA I
                                         (L-Fil-Let/02)
                                        6 CFU - 36 ore
                        perc. Tradizione classica (I anno) - II semestre
                                    Prof. Claudio Meliadò

OBIETTIVI FORMATIVI: Lo studente potrà perfezionare le conoscenze linguistiche e
storico-letterarie acquisite durante il corso triennale, conseguendo una maggiore
padronanza degli strumenti ermeneutici necessari per lo studio della letteratura greca. Ciò
gli permetterà di sviluppare un'adeguata capacità di analizzare e interpretare i testi
letterari in relazione al contesto socioculturale in cui furono creati, alla produzione
dell'autore, al genere letterario di appartenenza. Il corso fornirà anche elementi sulle
metodologie di ricerca pluridisciplinari più aggiornate (che sottendono il ricorso a
competenze tecniche di papirologia, paleografia e iconografia) in merito alla possibile
ricostruzione dei testi e dei contesti originali in rapporto alla loro trasmissione.
METODI DIDATTICI: Lezioni frontali ed esercitazioni mirate a far conoscere e utilizzare
allo studente gli strumenti di lavoro, in particolare le tecnologie informatiche per
l'antichità classica; eventuali attività seminariali.
PREREQUISITI: Buone conoscenze linguistiche, metriche, stilistiche e storico-letterarie.
MODALITA’ DI VERIFICA: Colloquio orale sugli argomenti del programma, nelle date
riportate sul calendario degli appelli degli esami.

ARGOMENTO DEL CORSO: Il mimo in età ellenistica: Teocrito ed Eroda

TESTI:
  a) Teocrito Id. XIV
  b) Eroda Mim. II

Edizioni di riferimento
   a) Theocritus edited with a Translation and Commentary by A.S.F. Gow, Cambridge
      1952; Theocritus quique feruntur Bucolici, C. Gallavotti recensuit, Romae 19933.
   b) L. Di Gregorio, Eronda. Mimiambi (I-IV), Milano 1997; I.C. Cunningham, Herodas.
      Mimiambi cum appendice fragmentorum mimorum papyraceorum, Monachi et Lipsiae
      2004.
Saggi critici
L. Canfora, “La Biblioteca e il Museo”, in G. Cambiano - L. Canfora - D. Lanza, Lo spazio
letterario della Grecia antica, vol. I, La produzione del testo, tomo II, L'Ellenismo, Roma
1993, pp. 11-29.
E. Esposito, “Herodas and the Mime”, in J. J. Clauss - M. Cuypers, A Companion to
Hellenistic Literature, Malden, MA - Oxford 2010, pp. 267-281.
M. Fantuzzi, “Il sistema letterario della poesia alessandrina nel III sec. a.C.”, in G.
Cambiano - L. Canfora - D. Lanza, Lo spazio letterario della Grecia antica, vol. I, La
produzione del testo, tomo II, L'Ellenismo, Roma 1993, pp. 31-73.
M. Fantuzzi, “Teocrito e la poesia bucolica”, in G. Cambiano - L. Canfora - D. Lanza, Lo
spazio letterario della Grecia antica, vol. I, La produzione del testo, tomo II, L'Ellenismo,
Roma 1993, pp. 145-195.
G. Mastromarco, Il pubblico di Eronda, Padova 1979.
C. Meliadò, “Letture nuove e vecchie congetture (Theocr. VII 86 e XIV 59-60)”, in L.
Belloni, L. de Finis, G. Moretti (edd.), L’Officina Ellenistica. Poesia dotta e popolare in Grecia e
a Roma, Trento 2003, pp. 331-336.
C. Meliadò, “Il codice di Antinoe. Contributi al testo e all'esegesi di Teocrito”, «SemRom»
3, 1 (2014), pp. 9-38.
G. Tedeschi, Intrattenimenti e spettacoli nell’Egitto ellenistico-romano, Trieste 2011, pp. 41-53.

Metrica: B. Gentili - L. Lomiento, Metrica e ritmica. Storia delle forme poetiche nella Grecia
antica, Milano, Mondadori, 2003 oppure M. C. Martinelli, Gli strumenti del poeta. Elementi di
Metrica greca, Bologna, Cappelli, 1995.
Morfologia storica: Storia delle lingue letterarie greche, a cura di A.C. Cassio, Milano,
Mondadori Education, 20162 (capp. 1-4, 16, 17).
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
     CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                      a.a. 2019-2020

                                 LETTERATURA GRECA II
                                        (L-FIL-LET/02)
                                        CFU 6 - 36 ore
                        perc. Tradizione classica (II anno) - I semestre
                                 Prof. Giuseppe Ucciardello

OBIETTIVI FORMATIVI: Lo studente potrà perfezionare le conoscenze linguistiche e
storico-letterarie acquisite durante il corso triennale, conseguendo una maggiore
padronanza degli strumenti ermeneutici necessari per lo studio della letteratura greca. Ciò
gli permetterà di sviluppare un'adeguata capacità di analizzare e interpretare i testi
letterari in relazione al contesto socioculturale in cui furono creati, all'autore, al genere
letterario di appartenenza. Il corso fornirà anche elementi sulle metodologie di ricerca
pluridisciplinari più aggiornate (che sottendono il ricorso a competenze tecniche di
papirologia e paleografia) in merito alla possibile ricostruzione dei testi e dei contesti
originali in rapporto alla loro trasmissione.
METODI DIDATTICI: Lezioni frontali e seminari svolti dagli studenti su argomenti
attinenti al corso. Coloro che non potessero frequentare sono pregati di concordare con il
docente un programma alternativo.
PREREQUISITI: Buone conoscenze linguistiche, stilistiche e storico-letterarie.
MODALITÀ DI VERIFICA: Colloquio sugli argomenti trattati in programma, con lettura
e traduzione dei testi greci; l'esame può essere sostenuto per intero o suddiviso in due
verifiche parziali, nelle date riportate nel calendario degli appelli degli esami.

ARGOMENTO DEL CORSO:
Tradizione diretta e indiretta del ditirambo: autori e testi

TESTI DI RIFERIMENTO:
(a) Archiloco, fr. 120 W2. (edizione consigliata: Iambi et Elegi Graeci ante Alexandrum cantati,
ed. altera, ed. M. L. West, Oxford 19892)
(b) Pindaro, fr. 75 Sn.-M. (edizione consigliata: Pindari Carmina com fragmentis. Pars II.
Fragmenta. Indices, ed. H. Maehler, Lipsiae 1989)
(c) Bacchilide, dith. 15 e 19 (edizione consigliata: Bacchylides, post B. Snell, ed. H. Maehler,
Monachii et Lipsiae 200311)
(d) Telestes, fr. 805 PMG (edizione consigliata: Poetae Melici Graeci, ed. L.D. Page, Oxford
1962)

Storia della letteratura greca: Gli studenti sono tenuti a completare e approfondire le
conoscenze acquisite durante il triennio. Manuale consigliato: A. Lesky, Storia della
letteratura greca, Edizione riveduta e ampliata. pref. di F. Condello, introd. di D. Lanza,
trad. it. di F. Codino e G. Ugolini, Milano, Il Saggiatore 2016; in alternativa, un altro testo
da concordare con il docente.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MESSINA
                      Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne
     CdS Magistrale Interclasse in Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo
                                      a.a. 2019-2020

                                LETTERATURA LATINA
                                       (L-Fil-Let/04)
                                      CFU 6 - 36 ore
                       Anno accademico 2019/2020 (I anno) - I semestre
                                  Prof. Anita Di Stefano

OBIETTIVI FORMATIVI: Obiettivo del corso è che lo studente, nel perfezionare le
conoscenze linguistiche e storico-letterarie acquisite durante il triennio, si impadronisca di
una più matura capacità critica nell’analisi e nell’interpretazione delle testimonianze
letterarie, con particolare riferimento a testi ecfrastici, intesi come fonti peculiari per la
ricerca archeologica.
METODI DIDATTICI: Lezioni frontali e attività seminariali.
PREREQUISITI: Adeguate conoscenze di morfologia e sintassi della lingua latina, di
prosodia e metrica e del contesto storico-letterario.
MODALITA’ DI VERIFICA: Colloquio orale sugli argomenti del programma nelle date
riportate sul calendario degli appelli degli esami.

ARGOMENTO DEL CORSO:
L’ekphrasis nella letteratura latina tra descrizione, racconto e propaganda.
Il corso propone, attraverso la lettura di testi specifici, la ricostruzione dei modi e degli
intenti sottesi alla letteratura ecfrastica latina.
Articolazione del corso:
       A. Testimonianze del concetto di ekphrasis nell’antichità.
       B. Lettura, in traduzione italiana, di significative descrizioni di opere d’arte, edifici
           pubblici e privati (Virgilio, Eneide 1, 441-497; 8, 626-732; Stazio, Silve, 1,1; 1,5; 4,6;
           Plinio il Giovane, Epist. II 17; V 6; Paolino da Nola, carm. 27).
       C. Lettura, in lingua originale, di epigrammi ecfrastici di Marziale (VI 13; 42; VII 84;
           VIII 50; IX 43-44; 74; 76; X 32) e di Ausonio (epigr. 10; 11; 41-43; 51; 55; 56-63)

Il dossier completo dei brani proposti verrà fornito all'inizio delle lezioni (una copia
resterà a disposizione degli studenti in Dipartimento, presso lo studio della prof.ssa A. Di
Stefano).
TESTI:

G. Ravenna, L’ekphrasis poetica di opere d’arte in latino. Temi e problemi, «Quaderni
dell’Istituto di Filologia latina dell’Università di Padova» 3, 1974, 1-52.
A. Manieri, Alcune riflessioni sul rapporto poesia-pittura nella teoria degli antichi, «Quaderni
Urbinati di Cultura Classica» 50, 1995, pp. 133-140.
G. Ravenna, Per l’identità di ekphrasis, «Incontri triestini di filologia classica» 4, 2004-2005,
pp. 21-30
A.V. Nazzaro, Paolino di Nola e il pellegrinaggio al Santuario di S. Felice, «Koinonia» 55, 2011,
pp. 197-226.
S. Mattiacci, Quando l’immagine ha bisogno della parola: riflessioni sulla poetica dell’ekphrasis
nell’epigramma latino, «Prometheus» 39, 2013, pp. 207-226.
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