PROGRAMMA LUMIÈRE - APRILE 2015 ANNO XXXI / N. 4 - Programmazione | Cineteca di Bologna
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APRILE 2015 anno XXXI / n. 4 SOSTENITORI Gian Maria Volonté in Todo modo (1976) di Elio Petri programma lumière Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311
EDITORIALE Proprio nel cuore della programmazione di questo mese c’è una rassegna che consideriamo un privilegio aver potuto or- ganizzare, e che ci prepariamo a condividere come un pic- colo tesoro. Non capita spesso di scoprire e far scoprire il mondo di un autore, un mondo maturo e compiuto, eppure di fatto del tutto ignoto, perché nessun suo film ha mai avu- to circolazione nel nostro paese: poi accade che nel febbraio di quest’anno il bellissimo Ida vinca l’Oscar per il miglior film straniero e d’improvviso ci si accorge che Paweł Pawlikowski è un regista di primo rango del cinema europeo. Un cinea- sta polacco e cosmopolita, che ha girato film tra Polonia, Gran Bretagna e Francia, film che descrivono atmosfere da ‘dopo la caduta’ (del muro) e in esse tracciano i percorsi di personaggi sempre enigmatici, inquietanti, ai bordi del thriller esistenziale. I film di Pawlikowski hanno un fascino speciale perché affrontano il passato e il presente forti d’u- na precisa personalità d’autore come d’una smagliante me- moria cinefila (inevitabile e conturbante l’eco polanskiana). Echi di thriller esistenziale e atmosfere noir punteggiano an- che i titoli del Nordic Film Fest, incursione nel cinema contempo- raneo di Norvegia Svezia Finlandia Danimarca e Islanda; e forse non potrebbe essere diversamente, vista la diffusione, influenza e spesso felicità creativa che la letteratura thriller d’autore e ambiente scandinavo ha mostrato negli ultimi anni, sulla scia della trilogia di Larsson. Film quindi che faranno la gioia, ci augu- riamo, dei tanti lettori di Jo Nesbø o Camilla Läckberg… Mentre noi con molta gioia ci prepariamo ad accogliere Fanny Ardant e Bertrand Tavernier. Attrice, icona, presenza d’assoluto fascino e carisma del cinema europeo, ospite d’eccezione della rassegna RendezVous, Ardant porta al Lumière il suo secondo film da regista; e il grande Tavernier, con il suo Quai d’Orsay, of- fre un ritratto irresistibile della classe politica francese (ma non solo), della sua ben agghindata e verbosa inconsistenza. Infine il cinema italiano, che questo programma celebra con una felice abbondanza di titoli. Una lunga rassegna ripercorre La famiglia Bélier di Éric Lartigau, la storia della Titanus, la casa di produzione che ha attraver- White God – Sinfonia per Hagen sato (e in buona parte fatto) il nostro cinema del Novecento, di Kornél Mundruczó e Citizenfour dal muto agli esordi dei nuovi autori anni Sessanta, esploran- di Laura Poitras saranno programmati in lingua originale do i generi, promuovendo i cineasti, inventando le formule con sottotitoli nel cartellone di più fortunate del cinema popolare. Un omaggio a una casa aprile. Maggiori informazioni su che ha depositato alla Cineteca di Bologna il proprio prezioso sito, newsletter e quotidiani. fondo, sul quale lavoriamo da anni e per altri anni continue- remo a lavorare. E ancora, un giusto ritorno di Franco Piavoli: accanto ai suoi classici Il pianeta azzurro e Nostos, questa sarà l’occasione buona per andare a scoprire le origi- ni della sua visione cosmica e poetica nei più rari documentari dei primi anni Sessanta. Anche Todo modo è un film raro, un ritorno, un film da scoprire. Uscì nel 1976, metteva in scena una grottesca, lugubre, lucida cerimonia degli addii del partito che aveva governato l’Italia per trent’anni. Una fantapolitica fin troppo reale che riuscì subito sgradita a tutti, e che dopo l’omicidio Moro sarebbe stata definitivamente oscurata. È stato a lungo un film quasi invisibile. Lo abbiamo restaurato e riportato nelle sale. A tutti molte buone visioni. Gian Luca Farinelli
QUESTO MESE IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA CLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONE tutti i lunedì e i martedì del mese Dopo la versione integrale di Metropolis, torna in sala, grazie alla distribuzione nazionale di Cineteca di Bologna sostenuta da Unipol, Todo modo di Elio Petri, dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia. Un film invisibile: dopo l’uccisione di Aldo Moro, che nel film era interpretato, anche se non in maniera esplicita, da Gian Maria Volonté, divenne un serio problema politico e sparì dalle sale. Un pre- ciso atto di accusa, tristemente profetico, sul disfacimento della classe politica, la dissoluzione dei valori portanti della società civile e la corruzione della Chiesa. “Un processo che suona come un’esecuzione”, scrisse Sciascia del film. LA TITANUS E IL CINEMA ITALIANO dal 1° al 12 aprile Lungo viaggio-omaggio tra i film della più potente e longeva casa di produzione italiana. Dal muto napoletano ai fasti anni Sessanta del Gattopardo e della major sul Tevere: l’invenzione del ‘ciclo completo’ (produzione, distribuzione, esercizio), il mito (confermato dai ricordi) del produttore-demiurgo che segue in ogni sua fase la gestazione del film, il cinema alto e basso, le serie fortunatissime del- la commedia rustica e dei melodrammi popolari, il grande cinema d’autore (ma spettacolare), i debutti di tanti talenti. L’avventurosa storia del cinema italiano scritta dai Lombardo père et fils, Gustavo e Goffredo. RENDEZVOUS. APPUNTAMENTO CON IL NUOVO CINEMA FRANCESE. OMAGGIO A FANNY ARDANT dal 5 al 17 aprile RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese porta a Bologna quattro titoli del migliore cinema francese recente. Per l’occasione omaggiamo Fanny Ar- dant, un’attrice cosmopolita e curiosa, la più magica delle donne magiche di Truf- faut, icona della cultura europea, immagine di stile, intelligenza, sicura eleganza. Rivedremo tre delle sue memorabili interpretazioni, Mathilde in La signora della porta accanto di Truffaut, Livia in La vita è un romanzo di Resnais, la sinuosa visitatrice in abito rosso tra le Otto donne di Ozon. Fanny Ardant sarà a Bologna per presentare la sua seconda prova da regista, Cadences obstinées. OMAGGIO A PAWEŁ PAWLIKOWSKI dal 17 al 30 aprile Polacco d’origine ma inglese d’adozione, Paweł Pawlikowski esordisce come docu- mentarista tra fine anni Ottanta e inizio Novanta, per poi passare alla fiction un decennio più tardi. Attento osservatore dell’Europa del dopo Muro (Dostoevsky’s Travels, From Moscow to Pietushki, The Stringer), racconta storie marginali nella Gran Bretagna contemporanea (Last Resort, My Summer of Love) ma ha anche incontrato il thriller psicologico (La Femme du Vème). Il suo ultimo Ida, Oscar per il miglior film straniero, ne ha segnato la definitiva consacrazione. NORDIC FILM FEST A BOLOGNA 25 e 26 aprile Si svolge a Roma dal 9 al 13 aprile la quarta edizione del festival dedicato al meglio della produzione contemporanea dei paesi nordici. A Bologna vedremo il ritratto surreale della campagna islandese di Of Horses and Men e il reali- smo fiabesco del finlandese They Have Escaped. Dalla Svezia, The Reunion, racconto di bullismo tra finzione e autobiografia. Ma ci sono anche i generi, dal western al thriller, con The Salvation e The Hour of the Lynx (entrambi danesi) e Pioneer del norvegese Skjoldbjærg. CINECLUB PER BAMBINI E RAGAZZI tutti i sabati e i festivi del mese Proseguiamo la celebrazione dei 150 anni di Alice nel paese delle meraviglie con il primo adattamento sonoro del 1933 e quello caleidoscopico del visionario Tim Burton. Per i più piccini ci sono le animazioni in plastilina della Aardman (Shaun, vita da pecora – Il film e Wallace & Gromit), Big Hero 6, premiato agli ultimi Oscar, e l’animazione francese dell’ultimo Asterix, in occasione di RendezVous. Per i più grandicelli, il fantasy adolescenziale di Salvatores, Il ragazzo invisibile.
I corti di Visioni Italiane 2015 Nell’ambito del Seminario sulla violenza contro le don- Questo mese proponiamo a rotazione, prima dei film ne (Corso di Laurea in Filosofia). Rassegna promossa in programma, alcuni dei cortometraggi vincitori da Università di Bologna, con il patrocinio oneroso di dell’ultima edizione del festival. AMMI Emilia-Romagna HOW I DIDN’T BECOME A PIANO PLAYER (GB/2014) di Tommaso Pitta (17’) Ted è un bimbo che sembra trovare la propria vocazio- ne quando il padre porta a casa un vecchio pianoforte. RECUIEM La Titanus e il cinema italiano (Italia/2013) di Valentina Carnelutti (20’) Primi passi nel cinema d’autore Quando, al mattino, Leo e la sorellina si svegliano, 22.15 ROMA ORE 11 la loro mamma è nel letto e sembra dormire. (Italia/1952) di Giuseppe De Santis (105’) FAME “Ho lavorato con diversi autori-registi di sinistra. Il (Italia/2014) di Karole Di Tommaso (11’) risultato c’era ma le grane non mancavano. Quelle di Elisa, una pingue bambina cinese di dieci anni, vive censura per Roma ore 11 furono davvero innumerevo- con la madre che la vorrebbe più magra e ubbidiente. li” (Goffredo Lombardo). Un fatto di cronaca nell’Italia BEAUTY alla ricerca di lavoro e felicità, una balaustra che crol- (Italia/2014) di Rino Stefano Tagliafierro (10’) la sotto il peso d’una calca di ragazze in attesa per un I principali eventi della vita, nascita amore e mor- posto da dattilografa. Un tono asciutto da film-inchie- te, raccontati animando famosi dipinti. sta si apre ai sentimenti, la coralità femminile (Lucia Bosè, Carla Del Poggio, Lea Padovani, Elena Varzi…) fa eco limpida alla coralità di scrittura (Zavattini, 01 MERCOLEDÌ Sonego, Franchina, Puccini e De Santis). “Alla fine la censura non poté sforbiciare Roma ore 11 perché era calibrato al millesimo, il più perfetto che abbia avuto Inaugurazione della rassegna tra le mani” (Beppe De Santis). (pcris) La Titanus e il cinema italiano Primi passi nel cinema d’autore 18.00 IL SOLE NEGLI OCCHI (Italia/1953) di Antonio Pietrangeli (103’) 02 GIOVEDÌ Esordio di Pietrangeli, già sceneggiatore e assi- La Titanus e il cinema italiano. La politica degli esordi stente di Visconti. Goffredo Lombardo, che ha avu- 18.15 BANDITI A ORGOSOLO to tra le mani il soggetto Celestina, lo convince a (Italia/1961) di Vittorio De Seta (98’) passare alla regia. Il film risulterà l’altra faccia del Nel 1961 casa Titanus sfoggia un catalogo di nuovi neorealismo rosa che in quegli anni rimpingua il autori. Escono film di Petri, Brusati, Gregoretti. Più catalogo Titanus: la commedia è amara, la ragazza audace di tutti, l’esordio nel cinema narrativo del di paese che va in città a fare la domestica passa documentarista De Seta: storia d’un pastore sardo in- di casa in casa e scopre scenari borghesi stanchi, giustamente accusato d’omicidio che diventa bandito. patetici, volgari. “Se sono riuscito a esprimere sia “Sgombrando il suo film da ogni struttura drammati- pure una parte delle difficoltà, delle incertezze, dei ca, De Seta elimina tutti gli ostacoli da ciò che cerca: dolori, delle ottusità, magari della protervia di una una presa di coscienza. L’itinerario che deve seguire sola tra le migliaia di ragazze che ogni anno ven- un essere semplice per accedere alla rivolta, dunque gono dalla campagna perché costrette a servire, alla sua dignità d’uomo, si ricollega a quello registico credo di non aver fatto una fatica del tutto inutile” di De Seta” (Jean Douchet). (Antonio Pietrangeli). (pcris) La Titanus e il cinema italiano Il trionfo del cinema popolare Eros e (in)civiltà 20.15 PANE, AMORE E... 20.00 UN GIORNO PERFETTO (Italia/1955) di Dino Risi (100’) (Italia/2008) di Ferzan Ozpetek (105’) Terzo e ultimo capitolo della serie che aveva lanciato Il cinema di Ozpetek predilige l’indagine delle relazio- il neorealismo rosa e stravinto negli incassi. “Pane ni familiari e affettive. Esistenze doppie, crisi identi- amore e... era lo sfruttamento di una formula finché tarie e di coppia, tutto si gioca nell’universo privato durava. Credo che Gina Lollobrigida non volesse più piccolo-borghese. In Un giorno perfetto, dall’omonimo fare la serie, allora si pensò di lanciare una nuova romanzo di Melania G. Mazzucco, l’abbandono del attrice a inizio carriera. Poiché Sophia è napoletana, tetto coniugale è la scintilla che accende la follia quo- De Sica, il maresciallo Carotenuto, veniva trasferito tidiana di un giovane marito, interpretato da Valerio a Sorrento come capo dei vigili urbani” (Dino Risi). Mastandrea. Da focolare, lo spazio domestico si tra- In realtà, la mano moderna di Risi cambia tono, se sforma nel luogo della chiusura totale al mondo, della non formula: meno innocenza e più sexiness, mentre il distruzione della famiglia. (aa) mambo prende il posto del saltarello. E un Technicolor precede smargiasso quanto le curve di Sophia. (pcris) PICCOLE COSE DI VALORE NON QUANTIFICABILE Cinema del presente (Italia/1999) di Paolo Genovese e Luca Miniero (11’) 22.15 UN PICCIONE SEDUTO SU UN RAMO Una delle prime prove dei registi Genovese e Miniero, RIFLETTE SULL’ESISTENZA realizzata grazie a un premio ricevuto a Visioni Italia- (En duva satt på en gren och funderade på tillvaron, ne 1998. Un carabiniere raccoglie la denuncia di una Svezia-Germania-Norvegia-Francia/2014) donna a cui sono stati rubati tutti i sogni. di Roy Andersson (100’)
Vincitore del Leone d’oro a Venezia 2014, chiude Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi idealmente (dopo Canzoni dal secondo piano e Bologna Children’s Book Fair You, the Living) la tragicomica trilogia che Anders- 16.00 ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE son ha dedicato a quella commedia dell’assurdo che (Alice in Wonderland, USA/1933) è l’esistenza umana. Protagonisti Sam e Jonathan, di Norman Z. McLeod (76’) una coppia di venditori ambulanti, testimoni di un Schermi e Lavagne incrocia la Fiera del Libro per Ra- caleidoscopico viaggio attraverso il destino umano, gazzi e i centocinquant’anni del capolavoro di Lewis un percorso in 39 scene che si snoda tra bellezza e Carroll, proponendone il primo adattamento sonoro meschinità, banale ed essenziale, comico e tragico, prodotto da una major, la Paramount, che per il film di grandezza della vita e assoluta fragilità dell’umanità. Natale del 1933 affidò la sceneggiatura a Mankiewicz e schierò una nutrita batteria di star, compresi Gary 03 VENERDÌ Cooper e Cary Grant nei ruoli del Cavaliere bianco e della Falsa tartaruga. Fantastico. Dai 4 anni in su La Titanus e il cinema italiano. I generi: il peplum 18.15 LA BATTAGLIA DI MARATONA La Titanus e il cinema italiano. La politica degli esordi (Italia-Francia/1959) di Bruno Vailati (90’) 18.00 IL POSTO Il re persiano Dario, l’eroe olimpico Filippide, la pax (Italia/1961) di Ermanno Olmi (98’) tra Sparta e Atene, la gloriosa battaglia e le ragazze Il posto esce nel bel mezzo del miracolo economico discinte. C’è Steve Reeves, ma il genere è in affanno. italiano. Olmi osserva il progresso industriale da “I produttori riesaminarono il mio contratto… Perché una prospettiva eccentrica, che permette di co- dovevano tenermi per filmare dei tipi che lottavano glierne gli aspetti meno evidenti ma, forse anche sott’acqua o un tizio che correva? Può filmarli chiun- per questo, più decisivi: è lo sguardo spaesato, que” (Jacques Tourneur). Tutto il finale è di Vailati e Ma- stretto tra la speranza e l’amarezza, di un ragazzo rio Bava. “Mi diedero il film in mano. Girai 287 scene in che lascia la provincia nebbiosa e cerca un nuovo una settimana solo con i trucchi. Cento comparse, che ruolo nella metropoli e nell’industria milanesi. Lo morivano di freddo sotto la tramontana, le feci apparire specchio, a prima vista piccolo, dell’Italia che sta come fossero state ventimila” (Mario Bava). (pcris) cambiando non solo nel paesaggio ma, soprattutto, nelle coscienze. Dietro l’apparente bozzettismo tro- La Titanus e il cinema italiano. Gli autori simbolo viamo un ‘tocco’ d’autore degno del miglior cinema 20.15 I DOLCI INGANNI europeo di quegli anni. (am) (Italia/1960) di Alberto Lattuada (95’) Precede un montaggio di trailer Titanus a cura “Andai da Lombardo e gli raccontai la storia di una ra- dell’Archivio film della Cineteca. gazza che sente nascere dentro di sé un fermento nuo- vo, scopre la sessualità e, la sera, si ritrova innocente La Titanus e il cinema italiano. Gli autori simbolo davanti allo specchio. Lui, con il suo inchiostro verde, 20.15 LA RAGAZZA CON LA VALIGIA ha firmato il contratto. Così telefonai al mio amico (Italia-Francia/1961) di Valerio Zurlini (113’) Charles Spaak e gli chiesi Catherine” (Alberto Lattua- Con Zurlini, Lombardo avrebbe arrischiato Cronaca da). Per la Titanus, Lattuada ha già girato Il cappotto, familiare, “prova del nove” per l’uso del colore in La spiaggia e Scuola elementare. I dolci inganni è l’ul- un film drammatico. La ragazza con la valigia re- timo capitolo. “La censura pretendeva duecento metri sta però il punto alto della loro collaborazione. Anni di tagli. Lombardo voleva farlo uscire comunque. Cosa Sessanta, Italia di provincia ruffiana e borghese, che fece malgrado la mia decisione di disconoscerlo”. paesaggio estivo che scende verso l’Adriatico. “L’im- Processo per oscenità, assoluzione e reintegrazione, possibile amore tra un adolescente e una ragazza tre anni dopo: il film ritrova il suo sguardo libero e perduta: situazioni, suoni, musiche delle vacanze audace, il respiro nouvelle vague. (pcris) nell’Italia del miracolo economico sono i rivelatori della violenza e della crudeltà del mondo in cui la La Titanus e il cinema italiano. I generi: l’horror giovane donna è destinata ad andare alla deriva” 22.15 I VAMPIRI (Antonio Costa). Zurlini trova qui la misura aurea (Italia/1956) di Riccardo Freda (85’) della propria poetica, e Claudia che scende dalla Tardi anni Cinquanta, trionfo del doppio standard Tita- scala avvolta nell’accappatoio, sulle note di Celeste nus: “da un lato il sostegno alla produzione di qualità, Aida, è indimenticabile. (pcris) dall’altro i film popolari e commerciali” (Gustavo Lom- bardo). Ci pensano l’ingegno d’uno scenografo, la ma- La Titanus e il cinema italiano. Dopo Il Gattopardo estria d’un fotografo, il talento ossessivo d’un regista a 22.30 L’UCCELLO DALLE PIUME DI CRISTALLO mescolare le carte. Bava e Beni Montresor allestiscono (Italia-RFT/1970) di Dario Argento (98’) negli studi romani un’idea di Parigi (bianco e nero, interni Sodoma e Gomorra è la ‘catastrofe biblica’ che s’ab- gotici, fanciulle in fiore), Freda sgretola il corpo dell’ama- batte sulla Titanus nel 1962. Lo splendore del Gatto- tissima Gianna Maria Canale, Dorian Gray femmina tra pardo aveva dato il suo contributo allo sfascio. Tempo l’odore del sangue e delle foglie morte. (pcris) di riposizionamenti, dalla produzione alla distribuzio- ne. Le strategie di casa non cambiano: cinema di ge- 04 SABATO nere, da cui germina qualcosa d’imprevisto. Debutta Dario Argento con la storia d’uno scrittore americano a Roma, di un serial killer, di un certo particolare che Piazzetta Pier Paolo Pasolini sfugge alla visione. È l’inizio d’una poetica e d’una re- 9.00-14.00 IL MERCATO DELLA TERRA torica (suoni distorti, rumori amplificati, impermeabili Il mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre neri). Nuovi autori crescono. (pcris) quaranta contadini del nostro territorio vendono diret- tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero.
06 LUNEDÌ dal 5 al 17 aprile Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi Le storie in plastilina della Aardman Animations 16.00 SHAUN, VITA DA PECORA – IL FILM (replica) Promoting French cinema worldwide (Shaun the Sheep, Francia-GB/2015) di Mark Burton e Richard Starzack (85’) Animazione. Dai 4 anni in su In collaborazione con RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese www.institutfrancais-italia.com Omaggio a Fanny Ardant 18.00 LA VITA È UN ROMANZO (La Vie est un roman, Francia/1983) 05 DOMENICA di Alain Resnais (110’) Uno stesso luogo, un castello liberty nelle Ardenne pen- sato come ‘il tempio della felicità’ è lo scenario di tre Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi racconti a incastro che si svolgono in diverse epoche. Le storie in plastilina della Aardman Animations Scritto da Jean Gruault (che aveva sceneggiato Mon 16.00 SHAUN, VITA DA PECORA – IL FILM oncle d’Amerique), con una pattuglia d’interpreti di (Shaun the Sheep, Francia-GB/2015) livello assoluto (tra gli altri, Fanny Ardant, Vittorio Gas- di Mark Burton e Richard Starzack (85’) sman, Sabine Azéma e Pierre Arditi), un film sull’impos- La scanzonata e irriverente pecora Shaun e i suoi ami- sibilità della progettazione della felicità: “l’imperativo ci animali vivono un’avventurosa giornata in città. è stato quello di creare un’atmosfera di leggerezza, di Riusciranno a tornare incolumi alla fattoria? Il film, sogno, di fantasmagoria” (Alain Resnais). come la seguitissima serie da cui è tratto, è realizzato Copia proveniente da Cinémathèque Royale de Bel- adottando la tecnica della stop-motion con pupazzi in gique. Iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, plastilina, specialità della casa dell’inglese Aardman, realizzata da Institut français Italia, in collaborazione cui si devono anche i successi di Galline in fuga e con uniFrance films e Alliance Française de Bologna Wallace & Gromit. con la partecipazione dell’Accademia di Francia a Animazione. Dai 4 anni in su Roma – Villa Medici. Inaugurazione della rassegna Il Cinema Ritrovato al cinema RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema Classici restaurati in prima visione francese. Omaggio a Fanny Ardant 20.15 METROPOLIS 18.00 LA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO (Germania/1927) di Fritz Lang (150’) (La Femme d’à côté, Francia/1981) Alla sua uscita, nella primavera del 1927, Metropo- di François Truffaut (106’) lis sconcerta il pubblico dell’epoca. Si trasformerà Mathilde dal nome stendhaliano ritrova sette anni in un film d’impatto inesauribile sull’intera storia dopo l’uomo che aveva amato fin quasi a soccom- del cinema, capostipite della fantascienza, imi- bere: entrambi vivono in belle case vicine, dentro tato, citato, capace di nutrire ogni nuova visione simili vite serene, eppure l’incontro sarà fatale. ‘assolutamente moderna’, fino a Brazil, a Blade “Spero che il pubblico non prenda parte, che li Runner, ad Avatar. Fantasia distopica su un mon- ami entrambi come li amo io”: ma come sempre do verticalmente diviso, Metropolis è un capolavoro per Truffaut, anche questa è storia di uno squilibrio laddove trascende il proprio mai risolto messaggio passionale, e pur nella tragedia che accomuna, la sociale (rivoluzione o conciliazione?). Straordina- disfatta (amorosa) è della donna. Frasi che nessuno ri effetti speciali, movimenti di masse in rivolta, ha dimenticato: “Le canzonette dicono la verità, e trecento giorni di riprese, trentaseimila comparse, più sono stupide più dicono la verità”, e “Né con te cinquecento grattacieli di settanta piani, e al cen- né senza di te”, exergo ed epitaffio. (pcris) tro di tutto l’ambigua Maria, angelo e androide. Restauro della versione piu completa esistente, realizzato nel 2010 da Friedrich-Wilhelm-Murnau La Titanus e il cinema italiano. Gli autori simbolo Stiftung e Deutsche Kinemathek. Colonna sonora 20.30 IL GATTOPARDO originale ricostruita di Gottfried Huppertz eseguita (Italia-Francia/1963) di Luchino Visconti (185’) da Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin diretta da Il rapporto con Visconti s’era solennemente stretto ai Frank Strobel. tempi di Rocco e i suoi fratelli. Di Visconti, a Lombardo piaceva che “ogni suo film ha aperto una nuova sta- gione del cinema italiano”, e lo intuiva solidale alla sua idea che “un film possa raggiungere un alto livello artistico e una piena, ricca, godibile spettacolarità”. Il 07 MARTEDÌ Gattopardo è l’apogeo di tale ottimistica visione, e il L’Arena del Sole in Cineteca suo splendido risultato, il suo sfarzo di “stupefacente 18.00 I CLOWNS arazzo cinematografico in cui ogni gesto, ogni parola, (Italia-Francia/1970) di Federico Fellini (93’) la disposizione di ogni oggetto in ciascuna stanza ri- Fellini ricorda le emozioni che provò da piccolo quando chiama in vita un mondo perduto” (Martin Scorsese), vide l’enorme tendone di un circo appena arrivato in è per la Titanus l’inizio della fine. A cambiare era il città sollevarsi misteriosamente, come una creatura mondo intorno, e non era più tempo di produttori- dei sogni, dal buio della notte. Ritroviamo poi Fellini titano né di major sul Tevere. (pcris) ormai adulto, quando si unisce a una troupe televisiva
in viaggio verso Parigi, alla ricerca di celebri clown del dal mondo resa esplicita dallo sport dove più ci si passato. Realizzato per la televisione italiana, alterna tocca e ci si abbraccia in assoluto” (Roy Menarini). un taglio a tratti documentaristico a momenti di pura In attesa di conferma creatività e immaginazione. Musiche di Nino Rota. precede PICCOLA ARENA CASARTELLI (Italia/1960) di Aglauco Casadio (9’) 09 GIOVEDÌ Cronaca di una giornata di una famiglia di poveri acro- La Titanus e il cinema italiano. I generi: la commedia bati della ‘bassa’ bolognese. 17.00 IL SEGNO DI VENERE In occasione degli spettacoli di circo acrobatico con- (Italia/1955) di Dino Risi (100’) temporaneo in scena all’Arena del Sole questo mese: Dino Risi debutta alla Titanus con un film che si Plan B, regia di Phil Soltanoff (8-9 aprile), e Marie- staglia nitido nel genere nascente della commedia Louise, regia di Florence Caillon (18-19 aprile). Presen- all’italiana, e che tuttavia ben rappresenta i modi di tando alla cassa del Teatro il biglietto d’ingresso al film produzione dell’epoca: una squadra di sceneggiatori verrà applicato uno sconto sull’acquisto di un biglietto (Zavattini, Flaiano, Risi e Franca Valeri), ambiente ro- per uno degli spettacoli. mano piccolo borghese, comicità che tradisce l’ama- In collaborazione con Teatro Arena del Sole e rezza. “Il copione di partenza era un po’ un disastro. ERT – Emilia-Romagna Teatro Fondazione Sono stato bravo nel tagliare, lo riconobbe anche Lom- bardo: via cinquanta pagine, tutto diventò più asciut- 21.00 METROPOLIS (replica) to. Magari più cinico, certo. Ma il cinismo in fondo è solo il gusto della verità” (Dino Risi). Cuore di questo 08 MERCOLEDÌ film è però Franca Valeri, la sua ironia di “disperati sorrisini”, la nonchalance con cui cerca di por rimedio alle umiliazioni con cui la vita la calpesta. (pcris) La Titanus e il cinema italiano. Gli autori simbolo 18.00 AMORE MIO Uno sguardo al documentario (Italia/1964) di Raffaello Matarazzo (95’) 19.00 QUALCOSA DI NOI Per la Titanus dei Lombardo il melodramma popolare (Italia/2014) di Wilma Labate (74’) è una vocazione e un destino, e Raffaello Matarazzo Nell’antico borgo di Iano, sulle colline di Sasso Mar- l’autore “che determinò il nostro avvenire” (Goffredo coni, dodici allievi della scuola di scrittura bolognese Lombardo). Al rango d’autore, veramente, Matarazzo Bottega Finzioni incontrano Jana, che ha quarantasei sarebbe stato elevato solo post mortem; mentre au- anni e da undici fa la prostituta. Il corpo e il denaro tore, lui, s’era sempre sentito, amando i suoi film e sono gli elementi da cui parte il racconto, che subito soffrendone l’ingabbiamento nel ‘filone aureo’, nella coinvolge tutti i partecipanti, mentre Jana, con la sua produzione seriale, nel mercato di profondità. Amore presenza maliziosa e rassicurante, rimuove ogni timi- mio è il suo canto del cigno e forse il suo film più per- dezza, portando i ragazzi a mettere in scena se stessi. sonale: un ritorno più sobrio e crepuscolare ai temi di Al termine incontro con gli autori e i protagonisti del fim Catene, ai viluppi familiari, agli amori negati, al vincolo matrimoniale che permane irrevocabile, ma nel chia- Sala Scorsese roscuro d’un male di vivere che ormai non trova più La misura del teatro riscatto, tanto meno in un’etica della rinuncia. (pcris) 20.30 LA CLASSE MORTA (Umarla klasa, Polonia/1976) RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese di Andrzej Wajda (72’) Omaggio a Fanny Ardant Caposaldo della ricerca teatrale del secondo No- 20.00 8 DONNE E UN MISTERO vecento, La classe morta di Tadeusz Kantor (di cui (8 femmes, Francia/2002) quest’anno ricorre il centenario della nascita) mette- di François Ozon (111’) va in scena un gruppo di anziani che tornavano sui Anni Cinquanta, i preparativi per le feste natalizie di una banchi di scuola, portando sulle spalle i manichini dei facoltosa famiglia borghese sono stroncati dall’omicidio bambini che erano stati, fardelli di un’infanzia di cui del padrone di casa. Si scatena un balletto di sospetti e è impossibile liberarsi. Il film, realizzato da Wajda per reciproche accuse tra le otto donne bloccate nella sontuo- la televisione polacca, ripropone l’atmosfera onirico- sa dimora. François Ozon si diverte a mescolare i generi e grottesca del celebre testo, e documenta la prima ver- omaggia Hitchcock, Douglas Sirk e la screwball comedy. sione dello spettacolo, così come aveva preso forma Grandi interpreti e giovani promesse del cinema francese a Cracovia nel novembre del 1975, con in scena lo a confronto: Danielle Darrieux, Catherine Deneuve, Fanny stesso Kantor, direttore, e gli attori del Cricot 2. Ardant, Isabelle Huppert, Emmanuelle Béart, Virginie Le- Introducono Andrea Mancini e Daniele Spisa doyen, Ludivine Sagnier e Firmine Richard. Rassegna in collaborazione con Laminarie/DOM la cupola del Pilastro Cinema del presente 22.15 FOXCATCHER RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema (USA/2014) di Bennett Miller (134’) francese. Omaggio a Fanny Ardant La storia fosca e affascinante, ispirata a fatti reali, 21.00 CADENCES OBSTINÉES del rapporto tra un eccentrico miliardario (Steve Ca- (Francia-Portogallo/2013) rell, in versione seria) e due campioni di lotta libera, di Fanny Ardant (101’) i fratelli Schultz, interpretati da Channing Tatum e “Aspettare l’amore è già amore”, scriveva Marguerite Mark Ruffalo, che si allenano per i giochi olimpici di Duras. È la frase a cui s’ispira Fanny Ardant per la sua Seul del 1988. “La lotta come metafora dei rapporti seconda prova da regista dopo Cendres et sang. Diva umani, le prese e i contatti come codici resi incom- elegante e raffinata, ultima musa e compagna di Truf- prensibili dall’appartenenza di classe, la separazione faut, indimenticabile attrice per registi come Resnais,
Scola, Antonioni, fino all’eterea fugace apparizione nella Grande bellezza di Sorrentino, Ardant mette in scena un racconto che intreccia arte e passione. Al 11 SABATO centro l’unione in crisi tra una musicista che ha ab- 9.00-14.00 IL MERCATO DELLA TERRA bandonato la carriera per amore e il marito architetto. Accanto ai protagonisti Asia Argento e Nuno Lopes, Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi Franco Nero, Gérard Depardieu e il cantante Mika. RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese Introducono Fanny Ardant e Martine Pagan (diret- 16.00 ASTERIX E IL REGNO DEGLI DEI trice Alliance Française Bologna) (Asterix – Le domaine des dieux, Francia/2015) di Alexandre Astier e Louis Clichy (85’) Il Regno degli Dei è la città-vacanze che Giulio Cesare 10 VENERDÌ vuole costruire nell’ultimo villaggio gallico non ancora conquistato dai Romani. Gli abitanti, irretiti dalle pro- messe dell’imperatore, sembrano vacillare, ma Asterix In nome della legge. La giustizia al cinema e Obelix sono pronti ad intervenire. Ultimo di una lunga 18.00 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO serie di adattamenti cinematografici della fortunatis- (Italia/1971) di Dino Risi (91’) sima serie a fumetti del duo Goscinny-Uderzo, il film Un giudice integerrimo e moralista (Tognazzi) sospetta un aggiorna all’epoca della computer graphic lo spirito iro- impreditore spregiudicato, cialtrone e fascistoide (Gas- nico e tagliente dell’originale, con ammiccamenti critici sman) della morte di una tossicomane. Farà di tutto, e e giocosi alla società francese contemporanea. oltre il lecito, per incastrarlo. Age e Scarpelli e Dino Risi Animazione. Dai 6 anni in su cuciono addosso ai due ‘mattatori’ una delle migliori e più amare commedie dei Settanta, che entra nel vivo del- L’alfabeto perduto della realtà la polemica sulla giustizia di quegli anni, ma quanto mai Il cinema di Franco Piavoli attuale oggi in pieno dibattito sulla responsabilità civile 18.00 NOSTOS (Italia/1989, 87’) dei magistrati e sull’arbitrarietà del potere inquirente. Personale rivisitazione del mito di Ulisse, Nostos espri- Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale me le nostre paure, i rimorsi, le disperazioni, ma anche Al termine incontro con Gabriele Bordoni (avvocato) e le illusioni, gli incanti e soprattutto il bisogno di ripa- Angelo Varni (Università di Bologna) rarsi nella casa della memoria e degli affetti più cari. Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale L’alfabeto perduto della realtà LE STAGIONI (Italia/1961, 25’) Il cinema di Franco Piavoli Un’osservazione prolungata della natura in grado di 20.15 IL PIANETA AZZURRO condensare sulla superficie di un’inquadratura il sus- (Italia/1982) di Franco Piavoli (88’) seguirsi delle stagioni, con i mutamenti che esercita- L’esperienza di Franco Piavoli è unica, così come la no sul ciclo della vita. sua opera cinematografica fatta di paesaggi visivi e DOMENICA SERA (Italia/1962, 12’) sonori che esplorano la natura e l’uomo. Come questo Gli incontri dei giovani di campagna in una pista da suo memorabile film d’esordio prodotto da Silvano ballo all’aperto. Alla fine alcuni tornano a casa can- Agosti, che Tarkovskij definì “poema, viaggio, con- tando, felici per una promessa, altri approfittano del certo sulla natura, l’universo, la vita”. Senza dialogo, buio per fare l’amore. voce fuori campo e musica, il film mostra l’evoluzione EMIGRANTI (Italia/1963, 12’) biologica, l’avvicendarsi dei giorni e delle stagioni, gli Emigrati del Sud, carichi di valigie alla stazione di Mi- aspetti fondamentali della vita (il gioco e l’amore, il lano, corrono a prendere le coincidenze per la Germania, lavoro e il riposo, la convivenza e l’aggressività) come la Svizzera, il Belgio. Altri, sperduti e stanchi, si abban- frammenti di un unico equilibrio cosmico. donano nella sala d’aspetto in attesa di altre partenze. Introduce Franco Piavoli EVASI (Italia/1964, 12’) Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale Una folla di tifosi durante una partita di calcio. Scoppia In collaborazione con Nomadica una rissa. “L’obiettivo è solo sul volto dei tifosi. Volevo 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca far vedere le reazioni di questi uomini che durante la Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it settimana sono oppressi dal lavoro, e vanno allo stadio per sfogare le energie imprigionate”. Doc in Tour Introduce Franco Piavoli 22.15 QUESTA NON È UN’ESERCITAZIONE In collaborazione con Nomadica e Fondazione Cineteca (Italia/2012) di Alessandro Cavazza (68’) Italiana Per chi aveva vent’anni a fine Ottanta, i Disciplinatha erano un Ufo musicale. Tutt’altro che nostalgici di una Anteprima new wave ormai stinta, provocavano la Bologna della RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese buona vecchia amministrazione PCI con una musica in- 21.30 THE FIGHTERS – ADDESTRAMENTO dustriale, lancinante, ossessiva e soprattutto un’icono- DI VITA grafia fascistoide e funerea. Con interviste a Giovanni (Les Combattants, Francia/2014) Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Jello Biafra e Ma- di Thomas Cailley (98’) nuel Agnelli, Questa non è un’esercitazione racconta L’estate del giovane Arnaud sembra scorrere tranquil- le vicende del gruppo dal 1987 al 1997, ancora oggi la fino a quando incontra Madeleine, appassionata di capace di creare liti e imbarazzi. allenamenti estremi e profezie catastrofiste. Premia- Introducono Alessandro Cavazza, alcuni membri dei tissimo esordio di Thomas Cailley (ha ottenuto ricono- Disciplinatha e il giornalista Beppe Persichello scimenti a Cannes, al Prix Louis Delluc e ai César), è In collaborazione con Regione Emilia-Romagna, FICE una commedia militare romantica e irresistibilmente Emilia-Romagna, D.E-R – Documentaristi Emilia- divertente, dove l’amore disarma e la sopravvivenza Romagna e Fronte del pubblico passa attraverso la solidarietà. Originale variazione
sul tema del boy meets girl, è singolare anche quanto abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie ad ambientazione, le suggestive Landes, in Aquitania. di Dante Ferretti, satira grottesca che trova espres- In collaborazione con Nomad Film sione nell’interpretazione di Gian Maria Volonté: Todo modo è un film-summa in cui un cineasta 12 DOMENICA esprime il proprio odio e il proprio disgusto nei confronti di una classe dirigente che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro e della quale immagina Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi in modo premonitore l’imminente scomparsa, un RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese film metaforico che mette in scena l’autodistru 16.00 ASTERIX E IL REGNO DEGLI DEI zione della Democrazia Cristiana in una sorta di (Asterix – Le domaine des dieux, Francia/2015) cerimonia estrema in cui i colpevoli si riuniscono di Alexandre Astier e Louis Clichy (85’) (replica) per celebrare il proprio potere e il proprio annienta- Animazione. Dai 6 anni in su mento”. (Jean Gili) Restaurato da Cineteca di Bologna e Museo Nazio- La Titanus e il cinema italiano. Gli inizi nale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf 18.00 NAPOLI È UNA CANZONE Film, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. (Italia/1927) di Eugenio Perego (77’) Negli anni Venti la Titanus si chiama ancora Lombardo Film. La stella che ha portato la casa fuori dalle sec- Biblioteca Renzo Renzi che del dopoguerra, la “regina di cerimonie” dell’epo- 19.00 Un complotto jazz. Charles Mingus, Aldo ca è l’effervescente sposa del fondatore Goffredo, nota Moro e la musica mancata di Todo modo al pubblico come Leda Gys. “Lombardo creò uno dei Conferenza di Stefano Zenni (musicologo) sulla vi- più grandi fenomeni divistici del cinema muto: grazie cenda della colonna sonora originariamente affidata a Leda Gys i suoi film, pur improntati ai modelli della al grande compositore jazz Charles Mingus e poi so- tradizione culturale napoletana (sceneggiate, canzo- stituita dalle musiche composte da Ennio Morricone. ni, testi dialettali), furono capaci di assicurarsi una In collaborazione con Conservatorio G.B. Martini di diffusione nazionale” (Stefania Parigi). Qui, vestita Bologna come un ‘pazzariello’, trascina una foclorica parata Ingresso libero lungo le strade di Napoli, e la festa si spinge fino a Roma. Nelle sale, era tutto un tripudio di chitarre, 20.00 22.30 TODO MODO (replica) mandole, mandolini, tarantelle e tammuriate. (pcris) Accompagnamento musicale dal vivo di Guido Sodo e François Laurent Introduce Guido Lombardo, figlio di Goffredo 14 MARTEDÌ 10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca 17.30 20.00 22.30 TODO MODO (replica) Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese 20.45 SQUOLA DI BABELE 15 MERCOLEDÌ (La Cour de Babel, Francia/2013) Doc in tour di Julie Bertuccelli (89’) 18.30 ITALIANI VERI Dopo Essere e avere di Nicolas Philibert e La classe (Italia/2013) di Giuni Ligabue, Marco Mello di Laurent Cantet, il cinema francese continua a rap- e Marco Raffaini (66’) presentare dall’interno la vita e le dinamiche sociali Un film sullo straordinario successo della canzonetta delle istituzioni scolastiche. Collocandosi nel solco italiana in Russia negli ultimi cinquant’anni. Dai tem- di questa ‘tradizione’, Julie Bertuccelli ha seguito per pi in cui Valentina Tereshkova, prima donna cosmo- un anno una classe d’accoglienza per stranieri di una nauta, colmava il silenzio delle sue missioni spaziali scuola parigina: ventiquattro studenti di altrettante ascoltando i motivetti dell’allora bambino prodigio nazionalità, adolescenti d’età compresa tra gli undici Robertino Loretti. Passando per gli anni Ottanta dei e i quindici anni appena arrivati in Francia. Una vera e milioni di sovietici che assistono in diretta alla serata propria torre di Babele linguistica e culturale. finale di Sanremo, finestra sul luccicante e agognato Al termine dialogo sui temi della scuola e del mul- Occidente. E a vent’anni dal crollo dell’URSS, l’impe- ticulturalismo con Marwa Mahmoud (Mondinsieme, ritura gloria di Toto Cutugno, Adriano Celentano, Al Reggio Emilia) e Mariachiara Giorda (Università di Bano e Romina, Pupo e i Ricchi e Poveri non sembra Torino) organizzato da Reset-Dialogues on Civiliza- conoscere crisi. (ac) tions, associazione internazionale che promuove il Introducono Giuni Ligabue e Marco Raffaini dialogo e la comprensione interculturale. In collaborazione con Kitchen Film Sala Cervi Eros e (in)civiltà 13 LUNEDÌ 20.00 4 MESI TRE SETTIMANE DUE GIORNI (4 luni, 3 săptămâni şi 2 zile, Romania/2007) di Cristian Mungiu (113’) Il Cinema Ritrovato al cinema Otilia e Gabita condividono la stessa stanza in un Classici restaurati in prima visione dormitorio per studenti. Frequentano l’università in 17.30 TODO MODO una piccola cittadina della Romania, negli ultimi anni (Italia/1976) di Elio Petri (130’) del comunismo. Otilia affitta una stanza in un albergo “Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica, economico. Nel pomeriggio, incontreranno un certo si- film surrealista ben connotato rispetto a una realtà gnor Bebe. Otilia e Gabita si troveranno a vivere una chiaramente identificabile, quadro espressionista Segue la programmazione >>>
situazione che avrà delle conseguenze inaspettate e l’opera delle registe: dal muto fino al cinema indipen- che le porterà a riflettere sulla loro amicizia. Palma dente degli ultimi vent’anni. d’Oro al Festival di Cannes 2007. Saranno presenti Veronica Pravadelli, Nell’ambito del Seminario sulla violenza contro le don- Monica Dall’Asta e Roy Menarini ne (Corso di Laurea in Filosofia). Rassegna promossa Evento patrocinato da Dipartimento da Università di Bologna, con il patrocinio oneroso di delle Arti – Università di Bologna AMMI Emilia-Romagna 20.00 QUALCOSA DI NOI (replica) Vinicio Capossela presenta Al termine incontro con gli autori e i protagonisti del fim 20.00 FILM A SORPRESA In occasione dell’uscita del nuovo libro di Vinicio Capos- Omaggio a Bertrand Tavernier sela, Il paese dei coppoloni (Feltrinelli 2015), il musicista 21.30 QUAI D’ORSAY e cantautore presenta un film a sorpresa per introdurci (Francia/2013) di Bertrand Tavernier (113’) nelle atmosfere del romanzo, un’opera in cui la realtà è visibile solo dietro il velo deformante di un senso grandio- Adattamento del graphic novel I segreti del Quai so, epico, dell’umana esistenza, di un passato che torna d’Orsay di Christophe Blain e Abel Lanzac, il ritrat- a popolare di misteri e splendori l’opacità del nostro caos. to satirico del gabinetto del vulcanico e fascinoso Al termine incontro con Vinicio Capossela Ministro degli Esteri Alexandre Taillard e del suo In collaborazione con Feltrinelli Editore e LaEffe giovane e pacato ghost writer. Senza giudizio mo- rale, ma con l’attenzione al reale che è propria del RendezVous, appuntamento con il nuovo cinema francese suo cinema, Tavernier esplora i retroscena della 22.15 TOKYO FIANCÉE vita di Palazzo, filmato nei suoi decori più belli e (Francia-Canada-Belgio/2015) luminosi che risuonano del culto e del potere della di Stefan Liberski (100’) parola e di uno stato di perenne frenesia tra adula- Dal romanzo autobiografico di Amélie Nothomb Né di Eva zione e ambizione, grandeur e compromesso. né di Adamo, una storia d’amore che è al contempo un Introduce Bertrand Tavernier omaggio appassionato al Giappone. La ventenne france- In collaborazione con Solares Fondazione delle Arti se Amélie fa ritorno nella natia Tokyo, lasciata all’età di e Alliance Française cinque anni, e per mantenersi dà lezioni di francese. Na- sce un tenero rapporto amoroso con il suo primo e unico studente, Rinri, che l’aiuta a scoprire il paese a cui, pur essendo estranea, si sente profondamente legata. Una commedia delicata che deve gran parte della sua ironia 17 VENERDÌ agli equivoci scaturiti dal confronto culturale. In nome della legge. La giustizia al cinema In collaborazione con Film Rouge Quattro incontri 18.00 LE MANI SULLA CITTÀ 16 GIOVEDÌ (Italia/1963) di Francesco Rosi (105’) La Napoli degli anni della ricostruzione come scac- chiera del potere corrotto. All’inizio c’è il crollo di un Omaggio a Elio Petri. Uno sguardo al documentario immobile e l’apparente caduta in disgrazia d’un co- 18.00 ELIO PETRI. APPUNTI SU UN AUTORE struttore: che però sa molto bene come ci si muove, (Italia/2005) di Federico Bacci, come si compra e ci si vende tra i banchi della po- Nicola Guarneri e Stefano Leone (70’) litica locale, e stringendo molte mani sporche viene C’è una cosa che tutti i testimoni di questo documen- nominato assessore all’edilizia. Un racconto di snodi tario ripetono alla macchina da presa: “Elio Petri è sottili, di ipocrisie di non immediata decifrazione, ma stato uno dei più grandi registi italiani, un autore di se Salvatore Giuliano era “un cono d’ombra” (Michel valore internazionale, come Rossellini, Fellini, Pasoli- Ciment) Le mani sulla città è alla fine una parabola ni”. E a ripeterlo sono, tra gli altri, nomi del calibro di lampante sulla politica come arte della presa di po- Bernardo Bertolucci, Robert Altman, Ursula Andress, tere. Sceneggiato insieme all’amico di una vita, lo Dante Ferretti, Giancarlo Giannini, Tonino Guerra, En- scrittore Raffaele La Capria. (pcris) nio Morricone, Vanessa Redgrave. I giovani, appas- Restaurato da CSC – Cineteca Nazionale con la colla- sionati autori di questo film hanno setacciato archivi, borazione di Société Cinématographique Lyre e Galatea privati e pubblici, raccogliendo materiale su un regi- Al termine incontro con Valter Giovannini (Procuratore sta scomodo, talentuoso e troppo presto dimenticato. Aggiunto di Bologna) e Giampiero Moscato (ANSA) Biblioteca Renzo Renzi RendezVous, appuntamento con il nuovo cinema francese I libri che raccontano il cinema 20.00 SARÀ IL MIO TIPO? 19.00 Presentazione del volume (Pas son genre, Francia-Belgio/2014) Le donne del cinema. Dive, registe, spettatrici di Lucas Belvaux (111’) di Veronica Pravadelli (Laterza 2014) Dal romanzo omonimo di Philippe Vilain. Clément, Di fronte allo schermo, dentro l’immagine, dietro la professore di filosofia parigino, viene trasferito per un macchina da presa: spettatrici, attrici e registe, di anno ad Arras, nella provincia del nord. La delusione quali desideri e identificazioni, di quali espressioni e per la nuova collocazione e la nostalgia della capitale di quali produzioni sono state protagoniste le donne vengono travolte dall’incontro con Jennifer, esuberan- nella storia del cinema? Sedute al buio della sala han- te parrucchiera locale. Riusciranno a superare le bar- no imitato le loro eroine e si sono riconosciute in loro. riere culturali che li dividono? Delicato e implacabile, Il libro interpreta le immagini di dive come Clara Bow, Belvaux s’interroga sul rapporto tra passione amorosa Barbara Stanwyck e Joan Crawford sino a Sophia Lo- e ruoli sociali. ren, Jane Fonda e Angelina Jolie. Ma ripercorre anche In collaborazione con Satine Film
Inaugurazione della rassegna (protagonista è un aspirante cameraman a caccia Omaggio a Paweł Pawlikowski di immagini da vendere alle televisioni occidentali) 22.15 IDA si nutre delle precedenti esperienze documentarie (a (Polonia/2013) di Paweł Pawlikowski (80’) produrre è ancora la BBC). “Girando documentari ho “Il film dell’anno” secondo Alexander Payne. “Un potuto osservare personaggi e situazioni autentiche piccolo gioiello di luce” per il “Guardian”. Oscar dell’Europa centrale e orientale che il crollo del comu- 2015 per il miglior film straniero. Polonia, 1962. nismo, la rinascita religiosa e il nazionalismo rende- Prossima a prendere i voti, la novizia Anna scopre vano un contesto ideale per delle storie”. di avere una zia ancora in vita. Si tratta di un ex pubblico ministero comunista, responsabile di nu- merose condanne a morte nei confronti di religiosi e colpevole di nascondere da sempre le sue origini 19 DOMENICA ebraiche. Camera fissa e corpi ai margini di archi- Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi tetture e mascherini, immersi in una bicromia di Le storie in plastilina della Aardman Animations luminosità abbacinante. “Volevo fare un film sulla 16.00 WALLACE & GROMIT – LA MALEDIZIONE storia che non venisse percepito come un film sto- DEL CONIGLIO MANNARO rico; un film con una morale ma senza una lezione (Wallace & Gromit: The Curse of the Were-Rabbit, GB/2005) da impartire; una storia più simile alla poesia che di Nick Park e Steve Box (85’) alla prosa” (Paweł Pawlikowski). La fiera dell’Ortaggio gigante è alle porte, e la pre- miata coppia Wallace&Gromit fa affari d’oro con un marchingegno che protegge le piante dall’assalto dei 18 SABATO conigli. Ma l’arrivo di un’enorme bestia minaccia di distruggere i giardini. Già protagonisti di tre corti vin- citori di un Oscar, i due personaggi forgiati in plasti- 9.00-14.00 IL MERCATO DELLA TERRA lina e animati in stop motion dalla Aardman fanno il loro esordio sul grande schermo, conquistando grandi Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi e piccini con il loro umorismo surreale. Bologna Children’s Book Fair 2015 Animazione. Dai 6 anni in su 16.00 ALICE IN WONDERLAND (USA/2010) di Tim Burton (108’) Omaggio a Paweł Pawlikowski Nella versione del più gotico dei registi di Hollywood, 18.15 MY SUMMER OF LOVE il mondo sottosopra di Alice si colora di tinte dark e (GB/2004) di Paweł Pawlikowski (86’) di un umorismo surreale. Sono passati tredici anni Un villaggio nello Yorkshire. Mona e Tamsin, ragazze di da quando Alice sognò il Paese delle meraviglie per diversa estrazione e carattere opposto, si incontrano la prima volta. I parenti le hanno ora combinato un e diventano, una per l’altra, il centro del mondo. Con ricco matrimonio, ma alla sua festa di fidanzamento la forza e l’assolutezza tipiche dell’adolescenza. “Un Alice vede un coniglio in doppiopetto, lo segue nella trionfo di atmosfere e complicità. Pawlikowski – con sua tana e finisce di nuovo in quel mondo che aveva l’aiuto fondamentale del direttore della fotografia, immaginato fin da piccola. Suggestive scenografie in Ryszard Lenczewski, che trasforma la luce solare in computer grafica. una presenza attiva, quasi fisica – rende i giochi e Fantastico. Dai 10 anni in su gli atteggiamenti di un’infatuazione adolescenziale meravigliosi e inquietanti, come lo sono per Mona e Omaggio a Paweł Pawlikowski Tamsin” (A.O. Scott, “The New York Times”). 18.00 FROM MOSCOW TO PIETUSHKI WITH BENNY YEROFEYEV Omaggio a Paweł Pawlikowski (GB/1990) di Paweł Pawlikowski (45’) 20.00 LA FEMME DU VÈME In attesa di conferma (Francia-Polonia-GB/2011) DOSTOEVSKY’S TRAVELS di Paweł Pawlikowski (85’) (GB/1991) di Paweł Pawlikowski (52’) Ethan Hawke è (ancora una volta) uno scrittore ameri- Per circa un decennio, prima di passare al cinema di cano, in trasferta a Parigi per rimettere in piedi la pro- finzione, Pawlikowski è stato un apprezzato documen- pria esistenza. Gli eventi prendono una piega oscura e tarista. Esordisce con alcune produzioni targate BBC. inaspettata. Si ritrova a lavorare come guardiano not- Ritratto intenso e ironico dello scrittore russo Venedikt turno in una zona sconosciuta della città, circondato Erofeev, From Moscow to Pietushki mescola la realtà da figure enigmatiche come la femme fatale Kristin alla messa in scena di alcuni brani di opere dell’au- Scott Thomas, che vive nel quinto arrondissement. tore. In Dostoevsky’s Travels Pawlikowski segue Dmitri Thriller psicologico che fa del mistero e dell’inquie- Dostoevskij, autista di tram di San Pietroburgo e unico tudine la sua cifra stilistica, riecheggia il primo Po- discendente del celebre Fëdor, in un viaggio attraverso lanski e gli ingorghi psichici di David Lynch. l’Europa occidentale sulle orme di un itinerario analo- go compiuto dal suo antenato. Una riflessione sulla Omaggio a Paweł Pawlikowski caduta del Muro di Berlino e sulle sue conseguenze. 21.45 LAST RESORT (GB/2002) di Paweł Pawlikowski (90’) 20.15 IDA (replica) Tanya giunge a Londra con il figlio Artiom ma il fidan- zato che dovrebbe accoglierli non si fa vivo. La donna Omaggio a Paweł Pawlikowski è costretta a chiedere asilo politico e, in attesa del 22.00 THE STRINGER responso delle autorità britanniche, viene confinata (GB-Russia/1998) di Paweł Pawlikowski (88’) in una squallida località di mare. Qui incontra Alfie, Primo lungometraggio di finzione di Pawlikowski: lo gestore di una sala giochi. Paesaggi di provincia, de- sguardo sulla realtà della Russia post-comunista solazione, povertà. Pawlikowski mette a frutto la sua
esperienza di documentarista. “La performance di mondo di ricordi e di riflessioni di Giorgio Pressburger” Dina Korzun è interessante perché incentra ogni scena (Paolo Mereghetti). La storia di una famiglia centroeu- sul fatto che il personaggio è straniero in terra stra- ropea, che vanta tra i propri antenati Marx, Heine, Men- niera, senza soldi e con un figlio da proteggere. Last delssohn, Husserl, Emeric Pressburger, si intreccia con Resort evita ogni tentazione di ridurre il plot a materia la memoria del Novecento evocandone storie, violenza, per una commedia romantica” (Roger Ebert). arte, passioni. “Un racconto cinematografico intenso e struggente, forte e discreto, che fa parlare non solo gli 20 LUNEDÌ uomini ma anche i paesaggi, le cose, le tracce degli uomini passati sulla terra” (Claudio Magris). 17.30 20.00 22.30 TODO MODO (replica) Uno sguardo al documentario. Prima visione 21.30 QUANDO DAL CIELO – WENN AUS DEM 21 MARTEDÌ HIMMEL (Italia/2015) di Fabrizio Ferraro (93’) In un auditorium deserto, un luogo sospeso nel tempo 17.30 20.00 22.30 TODO MODO (replica) e nello spazio, due tra i più importanti musicisti jazz, Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, incontrano per la 22 MERCOLEDÌ registrazione di un disco lo storico produttore della ECM Manfred Eicher. Di fronte a una platea spettralmente vuota, si sviluppa un lavoro artistico e artigianale in Immagini della Resistenza e della lotta di Liberazione tutto analogo a quello di un laboratorio rinascimentale. In ricordo di William Michelini “Filmare la musica è molto difficile: l’unica possibilità 18.00 LA MEMORIA DEGLI ULTIMI è quella di entrare dentro la musica, capire la giusta (Italia/2013) di Samuele Rossi (75’) distanza, la posizione...” (Fabrizio Ferraro). Partendo dal difficile momento attuale del nostro pae- Introducono Fabrizio Ferraro, Paolo Fresu e se, il documentario ci riporta alla memoria della guer- Daniele Di Bonaventura ra e della Resistenza, attraverso le vite e gli sguardi In collaborazione con Boudu, Passepartout e Circolo di sette ex-partigiani combattenti, uomini e donne. Un Sardegna di Bologna viaggio fisico alla ricerca degli ultimi sopravvissuti della Resistenza, che diventa un viaggio dentro le emozioni, i ricordi e i sentimenti di una generazione che ha sperato e creduto in un futuro diverso, sacrifi- 23 GIOVEDÌ cando la propria giovinezza in nome di qualcosa che Resistenza illuminata. Omaggio a Luigi Nono sembrava troppo importante per essere ignorato. 17.30 CON LUIGI NONO Precede Lino Michelini ‘William’, partigiano, brani (Italia/2000) di Nicola Sani (75’) tratti dall’intervista a cura di Luisa Cigognetti re- Un documentario su Luigi Nono realizzato attraverso il alizzata il 19 gennaio 2006 (riprese e montaggio di montaggio di materiali provenienti dagli archivi della Gisella Gaspari) e conservata presso l’Istituto per la Rai. Dalla storica prima rappresentazione di Intolleranza storia e le memorie del ‘900 Parri Emilia-Romagna. 1960 alla Biennale di Venezia del 1961, diretta da Bruno Al termine incontro con Samuele Rossi, Giuseppe Cas- Maderna e con scene e costumi di Emilio Vedova, fino alla saro (autore delle musiche del film), Renato Romagnoli produzione veneziana di Prometeo nell’arca ideata da (presidente A.N.P.I.) e il partigiano Ermenegildo Bugni Renzo Piano, passando per incontri, seminari, dibattiti In collaborazione con A.N.P.I. – Associazione Nazionale che hanno contrassegnato la sua carriera. E con intervi- Partigiani d’Italia e FICE Emilia-Romagna ste allo stesso Nono, a Claudio Abbado e (inedite) al com- positore Aldo Clementi e al musicologo Luigi Pestalozza. Sala Scorsese Introduce Nicola Sani Eros e (in)civiltà Nell’ambito della manifestazione ‘Resistenza illumi- 20.00 LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE nata. Omaggio a Luigi Nono nel settantesimo anni- (La vida secreta de las palabras, Spagna/2005) versario della Resistenza e della guerra di Liberazione di Isabel Coixet (115’) 1945-2015’ patrocinata da Regione Emilia-Romagna Una piattaforma petrolifera isolata nel mare. Un uomo e A.N.P.I. – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Tim Robbins) che, nel vano tentativo di salvare un amico da un incendio, si è gravemente ustionato, per- Biblioteca Renzo Renzi dendo temporaneamente la vista. Una giovane infer- I libri che raccontano il cinema miera con una storia dolorosa alle spalle. Tra i due una 19.00 Presentazione di L’occhio selvaggio. Paolo strana intimità fatta di segreti e silenzi, umorismo e Cavara, Tonino Guerra, Alberto Moravia sofferenza. Prodotto da Pedro Almodóvar, un film sul a cura di Alberto Pezzotta (Bompiani, 2014) peso del passato, sulla forza dei sentimenti, una stra- 1965: non si è ancora spento lo scandalo del documen- ordinaria storia d’amore, sacrificio e redenzione. tario Mondo cane, quando uno dei suoi registi, Paolo Ca- Nell’ambito del Seminario sulla violenza contro le don- vara, decide di riflettere su quell’esperienza controversa. ne (Corso di Laurea in Filosofia). Rassegna promossa Per mostrare il cinismo di un reporter che viaggia in luo- da Università di Bologna, con il patrocinio oneroso di ghi esotici alla ricerca dell’orrido, con l’alibi di mostrare AMMI Emilia-Romagna la realtà. Nasce così L’occhio selvaggio, alla cui sceneg- giatura collaborano Tonino Guerra e Alberto Moravia. Nel Immagini della Resistenza e della lotta di Liberazione volume, oltre alla sceneggiatura di questo straordinario 20.15 L’OROLOGIO DI MONACO film dimenticato, saggi, testimonianze inedite, e il trat- (Italia/2014) di Mauro Caputo (62’) tamento scritto da Cavara con Fabio Carpi e Ugo Pirro. L’opera seconda di Mauro Caputo “conduce lo spetta- Saranno presenti Alberto Pezzotta, Claudio Bisoni e tore a condividere con intelligenza e partecipazione il Paolo Noto
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