PROGRAMMA LUMIÈRE - APRILE 2015 ANNO XXXI / N. 4 - Programmazione | Cineteca di Bologna

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PROGRAMMA LUMIÈRE - APRILE 2015 ANNO XXXI / N. 4 - Programmazione | Cineteca di Bologna
APRILE
                                                       2015
                                                       anno XXXI / n. 4

                                                        SOSTENITORI

Gian Maria Volonté in Todo modo (1976) di Elio Petri

programma lumière
Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2b Bologna - tel. 051 2195311
PROGRAMMA LUMIÈRE - APRILE 2015 ANNO XXXI / N. 4 - Programmazione | Cineteca di Bologna
EDITORIALE
 Proprio nel cuore della programmazione di questo mese c’è
 una rassegna che consideriamo un privilegio aver potuto or-
 ganizzare, e che ci prepariamo a condividere come un pic-
 colo tesoro. Non capita spesso di scoprire e far scoprire il
 mondo di un autore, un mondo maturo e compiuto, eppure
 di fatto del tutto ignoto, perché nessun suo film ha mai avu-
 to circolazione nel nostro paese: poi accade che nel febbraio
 di quest’anno il bellissimo Ida vinca l’Oscar per il miglior film
 straniero e d’improvviso ci si accorge che Paweł Pawlikowski
 è un regista di primo rango del cinema europeo. Un cinea-
 sta polacco e cosmopolita, che ha girato film tra Polonia,
 Gran Bretagna e Francia, film che descrivono atmosfere da
 ‘dopo la caduta’ (del muro) e in esse tracciano i percorsi
 di personaggi sempre enigmatici, inquietanti, ai bordi del
 thriller esistenziale. I film di Pawlikowski hanno un fascino
 speciale perché affrontano il passato e il presente forti d’u-
 na precisa personalità d’autore come d’una smagliante me-
 moria cinefila (inevitabile e conturbante l’eco polanskiana).
 Echi di thriller esistenziale e atmosfere noir punteggiano an-
 che i titoli del Nordic Film Fest, incursione nel cinema contempo-
 raneo di Norvegia Svezia Finlandia Danimarca e Islanda; e forse
 non potrebbe essere diversamente, vista la diffusione, influenza
 e spesso felicità creativa che la letteratura thriller d’autore e
 ambiente scandinavo ha mostrato negli ultimi anni, sulla scia
 della trilogia di Larsson. Film quindi che faranno la gioia, ci augu-
 riamo, dei tanti lettori di Jo Nesbø o Camilla Läckberg…
 Mentre noi con molta gioia ci prepariamo ad accogliere Fanny
 Ardant e Bertrand Tavernier. Attrice, icona, presenza d’assoluto
 fascino e carisma del cinema europeo, ospite d’eccezione della
 rassegna RendezVous, Ardant porta al Lumière il suo secondo
 film da regista; e il grande Tavernier, con il suo Quai d’Orsay, of-
 fre un ritratto irresistibile della classe politica francese (ma non
 solo), della sua ben agghindata e verbosa inconsistenza.
 Infine il cinema italiano, che questo programma celebra con
 una felice abbondanza di titoli. Una lunga rassegna ripercorre
                                                                       La famiglia Bélier di Éric Lartigau,
 la storia della Titanus, la casa di produzione che ha attraver-         White God – Sinfonia per Hagen
 sato (e in buona parte fatto) il nostro cinema del Novecento,          di Kornél Mundruczó e Citizenfour
 dal muto agli esordi dei nuovi autori anni Sessanta, esploran-                    di Laura Poitras saranno
                                                                          programmati in lingua originale
 do i generi, promuovendo i cineasti, inventando le formule                 con sottotitoli nel cartellone di
 più fortunate del cinema popolare. Un omaggio a una casa                  aprile. Maggiori informazioni su
 che ha depositato alla Cineteca di Bologna il proprio prezioso               sito, newsletter e quotidiani.
 fondo, sul quale lavoriamo da anni e per altri anni continue-
 remo a lavorare. E ancora, un giusto ritorno di Franco Piavoli: accanto ai suoi classici Il
 pianeta azzurro e Nostos, questa sarà l’occasione buona per andare a scoprire le origi-
 ni della sua visione cosmica e poetica nei più rari documentari dei primi anni Sessanta.
 Anche Todo modo è un film raro, un ritorno, un film da scoprire. Uscì nel 1976, metteva in
 scena una grottesca, lugubre, lucida cerimonia degli addii del partito che aveva governato
 l’Italia per trent’anni. Una fantapolitica fin troppo reale che riuscì subito sgradita a tutti,
 e che dopo l’omicidio Moro sarebbe stata definitivamente oscurata. È stato a lungo un film
 quasi invisibile. Lo abbiamo restaurato e riportato nelle sale. A tutti molte buone visioni.

                                                                                      Gian Luca Farinelli
PROGRAMMA LUMIÈRE - APRILE 2015 ANNO XXXI / N. 4 - Programmazione | Cineteca di Bologna
QUESTO MESE
         IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA
         CLASSICI RESTAURATI IN PRIMA VISIONE
         tutti i lunedì e i martedì del mese
         Dopo la versione integrale di Metropolis, torna in sala, grazie alla distribuzione
         nazionale di Cineteca di Bologna sostenuta da Unipol, Todo modo di Elio Petri,
         dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia. Un film invisibile: dopo l’uccisione
         di Aldo Moro, che nel film era interpretato, anche se non in maniera esplicita, da
         Gian Maria Volonté, divenne un serio problema politico e sparì dalle sale. Un pre-
         ciso atto di accusa, tristemente profetico, sul disfacimento della classe politica,
         la dissoluzione dei valori portanti della società civile e la corruzione della Chiesa.
         “Un processo che suona come un’esecuzione”, scrisse Sciascia del film.

         LA TITANUS E IL CINEMA ITALIANO dal 1° al 12 aprile
         Lungo viaggio-omaggio tra i film della più potente e longeva casa di produzione
         italiana. Dal muto napoletano ai fasti anni Sessanta del Gattopardo e della major
         sul Tevere: l’invenzione del ‘ciclo completo’ (produzione, distribuzione, esercizio),
         il mito (confermato dai ricordi) del produttore-demiurgo che segue in ogni sua
         fase la gestazione del film, il cinema alto e basso, le serie fortunatissime del-
         la commedia rustica e dei melodrammi popolari, il grande cinema d’autore (ma
         spettacolare), i debutti di tanti talenti. L’avventurosa storia del cinema italiano
         scritta dai Lombardo père et fils, Gustavo e Goffredo.

         RENDEZVOUS. APPUNTAMENTO CON IL NUOVO
         CINEMA FRANCESE. OMAGGIO A FANNY ARDANT
         dal 5 al 17 aprile
         RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese porta a Bologna quattro
         titoli del migliore cinema francese recente. Per l’occasione omaggiamo Fanny Ar-
         dant, un’attrice cosmopolita e curiosa, la più magica delle donne magiche di Truf-
         faut, icona della cultura europea, immagine di stile, intelligenza, sicura eleganza.
         Rivedremo tre delle sue memorabili interpretazioni, Mathilde in La signora della
         porta accanto di Truffaut, Livia in La vita è un romanzo di Resnais, la sinuosa
         visitatrice in abito rosso tra le Otto donne di Ozon. Fanny Ardant sarà a Bologna
         per presentare la sua seconda prova da regista, Cadences obstinées.

         OMAGGIO A PAWEŁ PAWLIKOWSKI
         dal 17 al 30 aprile
         Polacco d’origine ma inglese d’adozione, Paweł Pawlikowski esordisce come docu-
         mentarista tra fine anni Ottanta e inizio Novanta, per poi passare alla fiction un
         decennio più tardi. Attento osservatore dell’Europa del dopo Muro (Dostoevsky’s
         Travels, From Moscow to Pietushki, The Stringer), racconta storie marginali nella
         Gran Bretagna contemporanea (Last Resort, My Summer of Love) ma ha anche
         incontrato il thriller psicologico (La Femme du Vème). Il suo ultimo Ida, Oscar per il
         miglior film straniero, ne ha segnato la definitiva consacrazione.

         NORDIC FILM FEST A BOLOGNA 25 e 26 aprile
         Si svolge a Roma dal 9 al 13 aprile la quarta edizione del festival dedicato al
         meglio della produzione contemporanea dei paesi nordici. A Bologna vedremo
         il ritratto surreale della campagna islandese di Of Horses and Men e il reali-
         smo fiabesco del finlandese They Have Escaped. Dalla Svezia, The Reunion,
         racconto di bullismo tra finzione e autobiografia. Ma ci sono anche i generi,
         dal western al thriller, con The Salvation e The Hour of the Lynx (entrambi
         danesi) e Pioneer del norvegese Skjoldbjærg.

         CINECLUB PER BAMBINI E RAGAZZI
         tutti i sabati e i festivi del mese
         Proseguiamo la celebrazione dei 150 anni di Alice nel paese delle meraviglie con
         il primo adattamento sonoro del 1933 e quello caleidoscopico del visionario Tim
         Burton. Per i più piccini ci sono le animazioni in plastilina della Aardman (Shaun,
         vita da pecora – Il film e Wallace & Gromit), Big Hero 6, premiato agli ultimi Oscar,
         e l’animazione francese dell’ultimo Asterix, in occasione di RendezVous. Per i più
         grandicelli, il fantasy adolescenziale di Salvatores, Il ragazzo invisibile.
I corti di Visioni Italiane 2015                           Nell’ambito del Seminario sulla violenza contro le don-
 Questo mese proponiamo a rotazione, prima dei film         ne (Corso di Laurea in Filosofia). Rassegna promossa
 in programma, alcuni dei cortometraggi vincitori           da Università di Bologna, con il patrocinio oneroso di
 dell’ultima edizione del festival.                         AMMI Emilia-Romagna

 HOW I DIDN’T BECOME A PIANO PLAYER
 (GB/2014) di Tommaso Pitta (17’)
 Ted è un bimbo che sembra trovare la propria vocazio-
 ne quando il padre porta a casa un vecchio pianoforte.
 RECUIEM                                                    La Titanus e il cinema italiano
 (Italia/2013) di Valentina Carnelutti (20’)                Primi passi nel cinema d’autore
 Quando, al mattino, Leo e la sorellina si svegliano,       22.15    ROMA ORE 11
 la loro mamma è nel letto e sembra dormire.                (Italia/1952) di Giuseppe De Santis (105’)
 FAME                                                       “Ho lavorato con diversi autori-registi di sinistra. Il
 (Italia/2014) di Karole Di Tommaso (11’)                   risultato c’era ma le grane non mancavano. Quelle di
 Elisa, una pingue bambina cinese di dieci anni, vive       censura per Roma ore 11 furono davvero innumerevo-
 con la madre che la vorrebbe più magra e ubbidiente.       li” (Goffredo Lombardo). Un fatto di cronaca nell’Italia
 BEAUTY                                                     alla ricerca di lavoro e felicità, una balaustra che crol-
 (Italia/2014) di Rino Stefano Tagliafierro (10’)           la sotto il peso d’una calca di ragazze in attesa per un
 I principali eventi della vita, nascita amore e mor-       posto da dattilografa. Un tono asciutto da film-inchie-
 te, raccontati animando famosi dipinti.                    sta si apre ai sentimenti, la coralità femminile (Lucia
                                                            Bosè, Carla Del Poggio, Lea Padovani, Elena Varzi…)
                                                            fa eco limpida alla coralità di scrittura (Zavattini,
01 MERCOLEDÌ                                                Sonego, Franchina, Puccini e De Santis). “Alla fine la
                                                            censura non poté sforbiciare Roma ore 11 perché era
                                                            calibrato al millesimo, il più perfetto che abbia avuto
 Inaugurazione della rassegna                               tra le mani” (Beppe De Santis). (pcris)
 La Titanus e il cinema italiano
 Primi passi nel cinema d’autore
  18.00    IL SOLE NEGLI OCCHI
 (Italia/1953) di Antonio Pietrangeli (103’)
                                                            02 GIOVEDÌ
 Esordio di Pietrangeli, già sceneggiatore e assi-          La Titanus e il cinema italiano. La politica degli esordi
 stente di Visconti. Goffredo Lombardo, che ha avu-         18.15    BANDITI A ORGOSOLO
 to tra le mani il soggetto Celestina, lo convince a        (Italia/1961) di Vittorio De Seta (98’)
 passare alla regia. Il film risulterà l’altra faccia del   Nel 1961 casa Titanus sfoggia un catalogo di nuovi
 neorealismo rosa che in quegli anni rimpingua il           autori. Escono film di Petri, Brusati, Gregoretti. Più
 catalogo Titanus: la commedia è amara, la ragazza          audace di tutti, l’esordio nel cinema narrativo del
 di paese che va in città a fare la domestica passa         documentarista De Seta: storia d’un pastore sardo in-
 di casa in casa e scopre scenari borghesi stanchi,         giustamente accusato d’omicidio che diventa bandito.
 patetici, volgari. “Se sono riuscito a esprimere sia       “Sgombrando il suo film da ogni struttura drammati-
 pure una parte delle difficoltà, delle incertezze, dei     ca, De Seta elimina tutti gli ostacoli da ciò che cerca:
 dolori, delle ottusità, magari della protervia di una      una presa di coscienza. L’itinerario che deve seguire
 sola tra le migliaia di ragazze che ogni anno ven-         un essere semplice per accedere alla rivolta, dunque
 gono dalla campagna perché costrette a servire,            alla sua dignità d’uomo, si ricollega a quello registico
 credo di non aver fatto una fatica del tutto inutile”      di De Seta” (Jean Douchet).
 (Antonio Pietrangeli). (pcris)
                                                            La Titanus e il cinema italiano
                                                            Il trionfo del cinema popolare
Eros e (in)civiltà                                          20.15    PANE, AMORE E...
20.00   UN GIORNO PERFETTO                                  (Italia/1955) di Dino Risi (100’)
(Italia/2008) di Ferzan Ozpetek (105’)                      Terzo e ultimo capitolo della serie che aveva lanciato
Il cinema di Ozpetek predilige l’indagine delle relazio-    il neorealismo rosa e stravinto negli incassi. “Pane
ni familiari e affettive. Esistenze doppie, crisi identi-   amore e... era lo sfruttamento di una formula finché
tarie e di coppia, tutto si gioca nell’universo privato     durava. Credo che Gina Lollobrigida non volesse più
piccolo-borghese. In Un giorno perfetto, dall’omonimo       fare la serie, allora si pensò di lanciare una nuova
romanzo di Melania G. Mazzucco, l’abbandono del             attrice a inizio carriera. Poiché Sophia è napoletana,
tetto coniugale è la scintilla che accende la follia quo-   De Sica, il maresciallo Carotenuto, veniva trasferito
tidiana di un giovane marito, interpretato da Valerio       a Sorrento come capo dei vigili urbani” (Dino Risi).
Mastandrea. Da focolare, lo spazio domestico si tra-        In realtà, la mano moderna di Risi cambia tono, se
sforma nel luogo della chiusura totale al mondo, della      non formula: meno innocenza e più sexiness, mentre il
distruzione della famiglia. (aa)                            mambo prende il posto del saltarello. E un Technicolor
precede                                                     smargiasso quanto le curve di Sophia. (pcris)
PICCOLE COSE DI VALORE NON
QUANTIFICABILE                                              Cinema del presente
(Italia/1999) di Paolo Genovese e Luca Miniero (11’)        22.15 UN PICCIONE SEDUTO SU UN RAMO
Una delle prime prove dei registi Genovese e Miniero,       RIFLETTE SULL’ESISTENZA
realizzata grazie a un premio ricevuto a Visioni Italia-    (En duva satt på en gren och funderade på tillvaron,
ne 1998. Un carabiniere raccoglie la denuncia di una        Svezia-Germania-Norvegia-Francia/2014)
donna a cui sono stati rubati tutti i sogni.                di Roy Andersson (100’)
Vincitore del Leone d’oro a Venezia 2014, chiude                 Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi
idealmente (dopo Canzoni dal secondo piano e                     Bologna Children’s Book Fair
You, the Living) la tragicomica trilogia che Anders-             16.00   ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
son ha dedicato a quella commedia dell’assurdo che               (Alice in Wonderland, USA/1933)
è l’esistenza umana. Protagonisti Sam e Jonathan,                di Norman Z. McLeod (76’)
una coppia di venditori ambulanti, testimoni di un               Schermi e Lavagne incrocia la Fiera del Libro per Ra-
caleidoscopico viaggio attraverso il destino umano,              gazzi e i centocinquant’anni del capolavoro di Lewis
un percorso in 39 scene che si snoda tra bellezza e              Carroll, proponendone il primo adattamento sonoro
meschinità, banale ed essenziale, comico e tragico,              prodotto da una major, la Paramount, che per il film di
grandezza della vita e assoluta fragilità dell’umanità.          Natale del 1933 affidò la sceneggiatura a Mankiewicz
                                                                 e schierò una nutrita batteria di star, compresi Gary

03 VENERDÌ                                                       Cooper e Cary Grant nei ruoli del Cavaliere bianco e
                                                                 della Falsa tartaruga.
                                                                 Fantastico. Dai 4 anni in su
La Titanus e il cinema italiano. I generi: il peplum
18.15    LA BATTAGLIA DI MARATONA                                La Titanus e il cinema italiano. La politica degli esordi
(Italia-Francia/1959) di Bruno Vailati (90’)                     18.00   IL POSTO
Il re persiano Dario, l’eroe olimpico Filippide, la pax          (Italia/1961) di Ermanno Olmi (98’)
tra Sparta e Atene, la gloriosa battaglia e le ragazze           Il posto esce nel bel mezzo del miracolo economico
discinte. C’è Steve Reeves, ma il genere è in affanno.           italiano. Olmi osserva il progresso industriale da
“I produttori riesaminarono il mio contratto… Perché             una prospettiva eccentrica, che permette di co-
dovevano tenermi per filmare dei tipi che lottavano              glierne gli aspetti meno evidenti ma, forse anche
sott’acqua o un tizio che correva? Può filmarli chiun-           per questo, più decisivi: è lo sguardo spaesato,
que” (Jacques Tourneur). Tutto il finale è di Vailati e Ma-      stretto tra la speranza e l’amarezza, di un ragazzo
rio Bava. “Mi diedero il film in mano. Girai 287 scene in        che lascia la provincia nebbiosa e cerca un nuovo
una settimana solo con i trucchi. Cento comparse, che            ruolo nella metropoli e nell’industria milanesi. Lo
morivano di freddo sotto la tramontana, le feci apparire         specchio, a prima vista piccolo, dell’Italia che sta
come fossero state ventimila” (Mario Bava). (pcris)              cambiando non solo nel paesaggio ma, soprattutto,
                                                                 nelle coscienze. Dietro l’apparente bozzettismo tro-
La Titanus e il cinema italiano. Gli autori simbolo              viamo un ‘tocco’ d’autore degno del miglior cinema
20.15    I DOLCI INGANNI                                         europeo di quegli anni. (am)
(Italia/1960) di Alberto Lattuada (95’)                          Precede un montaggio di trailer Titanus a cura
“Andai da Lombardo e gli raccontai la storia di una ra-          dell’Archivio film della Cineteca.
gazza che sente nascere dentro di sé un fermento nuo-
vo, scopre la sessualità e, la sera, si ritrova innocente        La Titanus e il cinema italiano. Gli autori simbolo
davanti allo specchio. Lui, con il suo inchiostro verde,         20.15   LA RAGAZZA CON LA VALIGIA
ha firmato il contratto. Così telefonai al mio amico             (Italia-Francia/1961) di Valerio Zurlini (113’)
Charles Spaak e gli chiesi Catherine” (Alberto Lattua-           Con Zurlini, Lombardo avrebbe arrischiato Cronaca
da). Per la Titanus, Lattuada ha già girato Il cappotto,         familiare, “prova del nove” per l’uso del colore in
La spiaggia e Scuola elementare. I dolci inganni è l’ul-         un film drammatico. La ragazza con la valigia re-
timo capitolo. “La censura pretendeva duecento metri             sta però il punto alto della loro collaborazione. Anni
di tagli. Lombardo voleva farlo uscire comunque. Cosa            Sessanta, Italia di provincia ruffiana e borghese,
che fece malgrado la mia decisione di disconoscerlo”.            paesaggio estivo che scende verso l’Adriatico. “L’im-
Processo per oscenità, assoluzione e reintegrazione,             possibile amore tra un adolescente e una ragazza
tre anni dopo: il film ritrova il suo sguardo libero e           perduta: situazioni, suoni, musiche delle vacanze
audace, il respiro nouvelle vague. (pcris)                       nell’Italia del miracolo economico sono i rivelatori
                                                                 della violenza e della crudeltà del mondo in cui la
La Titanus e il cinema italiano. I generi: l’horror              giovane donna è destinata ad andare alla deriva”
22.15    I VAMPIRI                                               (Antonio Costa). Zurlini trova qui la misura aurea
(Italia/1956) di Riccardo Freda (85’)                            della propria poetica, e Claudia che scende dalla
Tardi anni Cinquanta, trionfo del doppio standard Tita-          scala avvolta nell’accappatoio, sulle note di Celeste
nus: “da un lato il sostegno alla produzione di qualità,         Aida, è indimenticabile. (pcris)
dall’altro i film popolari e commerciali” (Gustavo Lom-
bardo). Ci pensano l’ingegno d’uno scenografo, la ma-            La Titanus e il cinema italiano. Dopo Il Gattopardo
estria d’un fotografo, il talento ossessivo d’un regista a       22.30   L’UCCELLO DALLE PIUME DI CRISTALLO
mescolare le carte. Bava e Beni Montresor allestiscono           (Italia-RFT/1970) di Dario Argento (98’)
negli studi romani un’idea di Parigi (bianco e nero, interni     Sodoma e Gomorra è la ‘catastrofe biblica’ che s’ab-
gotici, fanciulle in fiore), Freda sgretola il corpo dell’ama-   batte sulla Titanus nel 1962. Lo splendore del Gatto-
tissima Gianna Maria Canale, Dorian Gray femmina tra             pardo aveva dato il suo contributo allo sfascio. Tempo
l’odore del sangue e delle foglie morte. (pcris)                 di riposizionamenti, dalla produzione alla distribuzio-
                                                                 ne. Le strategie di casa non cambiano: cinema di ge-
04 SABATO                                                        nere, da cui germina qualcosa d’imprevisto. Debutta
                                                                 Dario Argento con la storia d’uno scrittore americano
                                                                 a Roma, di un serial killer, di un certo particolare che
Piazzetta Pier Paolo Pasolini                                    sfugge alla visione. È l’inizio d’una poetica e d’una re-
9.00-14.00     IL MERCATO DELLA TERRA                            torica (suoni distorti, rumori amplificati, impermeabili
Il mercato contadino promosso da Slow Food. Oltre                neri). Nuovi autori crescono. (pcris)
quaranta contadini del nostro territorio vendono diret-
tamente a prezzi equi i loro prodotti a chilometro zero.
06 LUNEDÌ
                   dal 5 al 17 aprile                                         Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi
                                                                              Le storie in plastilina della Aardman Animations
                                                                               16.00 SHAUN, VITA DA PECORA – IL FILM (replica)
                                          Promoting French cinema worldwide   (Shaun the Sheep, Francia-GB/2015)
                                                                              di Mark Burton e Richard Starzack (85’)
                                                                              Animazione. Dai 4 anni in su
              In collaborazione con
                                                                              RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese
             www.institutfrancais-italia.com                                  Omaggio a Fanny Ardant
                                                                              18.00    LA VITA È UN ROMANZO
                                                                              (La Vie est un roman, Francia/1983)

05 DOMENICA                                                                   di Alain Resnais (110’)
                                                                              Uno stesso luogo, un castello liberty nelle Ardenne pen-
                                                                              sato come ‘il tempio della felicità’ è lo scenario di tre
Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi                             racconti a incastro che si svolgono in diverse epoche.
Le storie in plastilina della Aardman Animations                              Scritto da Jean Gruault (che aveva sceneggiato Mon
16.00   SHAUN, VITA DA PECORA – IL FILM                                       oncle d’Amerique), con una pattuglia d’interpreti di
(Shaun the Sheep, Francia-GB/2015)                                            livello assoluto (tra gli altri, Fanny Ardant, Vittorio Gas-
di Mark Burton e Richard Starzack (85’)                                       sman, Sabine Azéma e Pierre Arditi), un film sull’impos-
La scanzonata e irriverente pecora Shaun e i suoi ami-                        sibilità della progettazione della felicità: “l’imperativo
ci animali vivono un’avventurosa giornata in città.                           è stato quello di creare un’atmosfera di leggerezza, di
Riusciranno a tornare incolumi alla fattoria? Il film,                        sogno, di fantasmagoria” (Alain Resnais).
come la seguitissima serie da cui è tratto, è realizzato                      Copia proveniente da Cinémathèque Royale de Bel-
adottando la tecnica della stop-motion con pupazzi in                         gique. Iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia,
plastilina, specialità della casa dell’inglese Aardman,                       realizzata da Institut français Italia, in collaborazione
cui si devono anche i successi di Galline in fuga e                           con uniFrance films e Alliance Française de Bologna
Wallace & Gromit.                                                             con la partecipazione dell’Accademia di Francia a
Animazione. Dai 4 anni in su                                                  Roma – Villa Medici.

 Inaugurazione della rassegna                                                  Il Cinema Ritrovato al cinema
 RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema                                  Classici restaurati in prima visione
 francese. Omaggio a Fanny Ardant                                               20.15   METROPOLIS
  18.00   LA SIGNORA DELLA PORTA ACCANTO                                       (Germania/1927) di Fritz Lang (150’)
 (La Femme d’à côté, Francia/1981)                                             Alla sua uscita, nella primavera del 1927, Metropo-
 di François Truffaut (106’)                                                   lis sconcerta il pubblico dell’epoca. Si trasformerà
 Mathilde dal nome stendhaliano ritrova sette anni                             in un film d’impatto inesauribile sull’intera storia
 dopo l’uomo che aveva amato fin quasi a soccom-                               del cinema, capostipite della fantascienza, imi-
 bere: entrambi vivono in belle case vicine, dentro                            tato, citato, capace di nutrire ogni nuova visione
 simili vite serene, eppure l’incontro sarà fatale.                            ‘assolutamente moderna’, fino a Brazil, a Blade
 “Spero che il pubblico non prenda parte, che li                               Runner, ad Avatar. Fantasia distopica su un mon-
 ami entrambi come li amo io”: ma come sempre                                  do verticalmente diviso, Metropolis è un capolavoro
 per Truffaut, anche questa è storia di uno squilibrio                         laddove trascende il proprio mai risolto messaggio
 passionale, e pur nella tragedia che accomuna, la                             sociale (rivoluzione o conciliazione?). Straordina-
 disfatta (amorosa) è della donna. Frasi che nessuno                           ri effetti speciali, movimenti di masse in rivolta,
 ha dimenticato: “Le canzonette dicono la verità, e                            trecento giorni di riprese, trentaseimila comparse,
 più sono stupide più dicono la verità”, e “Né con te                          cinquecento grattacieli di settanta piani, e al cen-
 né senza di te”, exergo ed epitaffio. (pcris)                                 tro di tutto l’ambigua Maria, angelo e androide.
                                                                               Restauro della versione piu completa esistente,
                                                                               realizzato nel 2010 da Friedrich-Wilhelm-Murnau
La Titanus e il cinema italiano. Gli autori simbolo                            Stiftung e Deutsche Kinemathek. Colonna sonora
20.30   IL GATTOPARDO                                                          originale ricostruita di Gottfried Huppertz eseguita
(Italia-Francia/1963) di Luchino Visconti (185’)                               da Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin diretta da
Il rapporto con Visconti s’era solennemente stretto ai                         Frank Strobel.
tempi di Rocco e i suoi fratelli. Di Visconti, a Lombardo
piaceva che “ogni suo film ha aperto una nuova sta-
gione del cinema italiano”, e lo intuiva solidale alla
sua idea che “un film possa raggiungere un alto livello
artistico e una piena, ricca, godibile spettacolarità”. Il
                                                                              07 MARTEDÌ
Gattopardo è l’apogeo di tale ottimistica visione, e il                       L’Arena del Sole in Cineteca
suo splendido risultato, il suo sfarzo di “stupefacente                       18.00    I CLOWNS
arazzo cinematografico in cui ogni gesto, ogni parola,                        (Italia-Francia/1970) di Federico Fellini (93’)
la disposizione di ogni oggetto in ciascuna stanza ri-                        Fellini ricorda le emozioni che provò da piccolo quando
chiama in vita un mondo perduto” (Martin Scorsese),                           vide l’enorme tendone di un circo appena arrivato in
è per la Titanus l’inizio della fine. A cambiare era il                       città sollevarsi misteriosamente, come una creatura
mondo intorno, e non era più tempo di produttori-                             dei sogni, dal buio della notte. Ritroviamo poi Fellini
titano né di major sul Tevere. (pcris)                                        ormai adulto, quando si unisce a una troupe televisiva
in viaggio verso Parigi, alla ricerca di celebri clown del    dal mondo resa esplicita dallo sport dove più ci si
passato. Realizzato per la televisione italiana, alterna      tocca e ci si abbraccia in assoluto” (Roy Menarini).
un taglio a tratti documentaristico a momenti di pura         In attesa di conferma
creatività e immaginazione. Musiche di Nino Rota.
precede
PICCOLA ARENA CASARTELLI
(Italia/1960) di Aglauco Casadio (9’)
                                                              09 GIOVEDÌ
Cronaca di una giornata di una famiglia di poveri acro-       La Titanus e il cinema italiano. I generi: la commedia
bati della ‘bassa’ bolognese.                                 17.00   IL SEGNO DI VENERE
In occasione degli spettacoli di circo acrobatico con-        (Italia/1955) di Dino Risi (100’)
temporaneo in scena all’Arena del Sole questo mese:           Dino Risi debutta alla Titanus con un film che si
Plan B, regia di Phil Soltanoff (8-9 aprile), e Marie-        staglia nitido nel genere nascente della commedia
Louise, regia di Florence Caillon (18-19 aprile). Presen-     all’italiana, e che tuttavia ben rappresenta i modi di
tando alla cassa del Teatro il biglietto d’ingresso al film   produzione dell’epoca: una squadra di sceneggiatori
verrà applicato uno sconto sull’acquisto di un biglietto      (Zavattini, Flaiano, Risi e Franca Valeri), ambiente ro-
per uno degli spettacoli.                                     mano piccolo borghese, comicità che tradisce l’ama-
In collaborazione con Teatro Arena del Sole e                 rezza. “Il copione di partenza era un po’ un disastro.
ERT – Emilia-Romagna Teatro Fondazione                        Sono stato bravo nel tagliare, lo riconobbe anche Lom-
                                                              bardo: via cinquanta pagine, tutto diventò più asciut-
21.00   METROPOLIS (replica)                                  to. Magari più cinico, certo. Ma il cinismo in fondo è
                                                              solo il gusto della verità” (Dino Risi). Cuore di questo
08 MERCOLEDÌ                                                  film è però Franca Valeri, la sua ironia di “disperati
                                                              sorrisini”, la nonchalance con cui cerca di por rimedio
                                                              alle umiliazioni con cui la vita la calpesta. (pcris)
La Titanus e il cinema italiano. Gli autori simbolo
18.00   AMORE MIO                                             Uno sguardo al documentario
(Italia/1964) di Raffaello Matarazzo (95’)                    19.00   QUALCOSA DI NOI
Per la Titanus dei Lombardo il melodramma popolare            (Italia/2014) di Wilma Labate (74’)
è una vocazione e un destino, e Raffaello Matarazzo           Nell’antico borgo di Iano, sulle colline di Sasso Mar-
l’autore “che determinò il nostro avvenire” (Goffredo         coni, dodici allievi della scuola di scrittura bolognese
Lombardo). Al rango d’autore, veramente, Matarazzo            Bottega Finzioni incontrano Jana, che ha quarantasei
sarebbe stato elevato solo post mortem; mentre au-            anni e da undici fa la prostituta. Il corpo e il denaro
tore, lui, s’era sempre sentito, amando i suoi film e         sono gli elementi da cui parte il racconto, che subito
soffrendone l’ingabbiamento nel ‘filone aureo’, nella         coinvolge tutti i partecipanti, mentre Jana, con la sua
produzione seriale, nel mercato di profondità. Amore          presenza maliziosa e rassicurante, rimuove ogni timi-
mio è il suo canto del cigno e forse il suo film più per-     dezza, portando i ragazzi a mettere in scena se stessi.
sonale: un ritorno più sobrio e crepuscolare ai temi di       Al termine incontro con gli autori e i protagonisti del fim
Catene, ai viluppi familiari, agli amori negati, al vincolo
matrimoniale che permane irrevocabile, ma nel chia-           Sala Scorsese
roscuro d’un male di vivere che ormai non trova più           La misura del teatro
riscatto, tanto meno in un’etica della rinuncia. (pcris)      20.30   LA CLASSE MORTA
                                                              (Umarla klasa, Polonia/1976)
RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese         di Andrzej Wajda (72’)
Omaggio a Fanny Ardant                                        Caposaldo della ricerca teatrale del secondo No-
20.00   8 DONNE E UN MISTERO                                  vecento, La classe morta di Tadeusz Kantor (di cui
(8 femmes, Francia/2002)                                      quest’anno ricorre il centenario della nascita) mette-
di François Ozon (111’)                                       va in scena un gruppo di anziani che tornavano sui
Anni Cinquanta, i preparativi per le feste natalizie di una   banchi di scuola, portando sulle spalle i manichini dei
facoltosa famiglia borghese sono stroncati dall’omicidio      bambini che erano stati, fardelli di un’infanzia di cui
del padrone di casa. Si scatena un balletto di sospetti e     è impossibile liberarsi. Il film, realizzato da Wajda per
reciproche accuse tra le otto donne bloccate nella sontuo-    la televisione polacca, ripropone l’atmosfera onirico-
sa dimora. François Ozon si diverte a mescolare i generi e    grottesca del celebre testo, e documenta la prima ver-
omaggia Hitchcock, Douglas Sirk e la screwball comedy.        sione dello spettacolo, così come aveva preso forma
Grandi interpreti e giovani promesse del cinema francese      a Cracovia nel novembre del 1975, con in scena lo
a confronto: Danielle Darrieux, Catherine Deneuve, Fanny      stesso Kantor, direttore, e gli attori del Cricot 2.
Ardant, Isabelle Huppert, Emmanuelle Béart, Virginie Le-      Introducono Andrea Mancini e Daniele Spisa
doyen, Ludivine Sagnier e Firmine Richard.                    Rassegna in collaborazione con Laminarie/DOM la
                                                              cupola del Pilastro
Cinema del presente
22.15   FOXCATCHER                                             RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema
(USA/2014) di Bennett Miller (134’)                            francese. Omaggio a Fanny Ardant
La storia fosca e affascinante, ispirata a fatti reali,         21.00   CADENCES OBSTINÉES
del rapporto tra un eccentrico miliardario (Steve Ca-          (Francia-Portogallo/2013)
rell, in versione seria) e due campioni di lotta libera,       di Fanny Ardant (101’)
i fratelli Schultz, interpretati da Channing Tatum e           “Aspettare l’amore è già amore”, scriveva Marguerite
Mark Ruffalo, che si allenano per i giochi olimpici di         Duras. È la frase a cui s’ispira Fanny Ardant per la sua
Seul del 1988. “La lotta come metafora dei rapporti            seconda prova da regista dopo Cendres et sang. Diva
umani, le prese e i contatti come codici resi incom-           elegante e raffinata, ultima musa e compagna di Truf-
prensibili dall’appartenenza di classe, la separazione         faut, indimenticabile attrice per registi come Resnais,
Scola, Antonioni, fino all’eterea fugace apparizione
 nella Grande bellezza di Sorrentino, Ardant mette in
 scena un racconto che intreccia arte e passione. Al
                                                                11 SABATO
 centro l’unione in crisi tra una musicista che ha ab-          9.00-14.00     IL MERCATO DELLA TERRA
 bandonato la carriera per amore e il marito architetto.
 Accanto ai protagonisti Asia Argento e Nuno Lopes,             Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi
 Franco Nero, Gérard Depardieu e il cantante Mika.              RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese
 Introducono Fanny Ardant e Martine Pagan (diret-               16.00   ASTERIX E IL REGNO DEGLI DEI
 trice Alliance Française Bologna)                              (Asterix – Le domaine des dieux, Francia/2015)
                                                                di Alexandre Astier e Louis Clichy (85’)
                                                                Il Regno degli Dei è la città-vacanze che Giulio Cesare

10 VENERDÌ                                                      vuole costruire nell’ultimo villaggio gallico non ancora
                                                                conquistato dai Romani. Gli abitanti, irretiti dalle pro-
                                                                messe dell’imperatore, sembrano vacillare, ma Asterix
In nome della legge. La giustizia al cinema                     e Obelix sono pronti ad intervenire. Ultimo di una lunga
18.00    IN NOME DEL POPOLO ITALIANO                            serie di adattamenti cinematografici della fortunatis-
(Italia/1971) di Dino Risi (91’)                                sima serie a fumetti del duo Goscinny-Uderzo, il film
Un giudice integerrimo e moralista (Tognazzi) sospetta un       aggiorna all’epoca della computer graphic lo spirito iro-
impreditore spregiudicato, cialtrone e fascistoide (Gas-        nico e tagliente dell’originale, con ammiccamenti critici
sman) della morte di una tossicomane. Farà di tutto, e          e giocosi alla società francese contemporanea.
oltre il lecito, per incastrarlo. Age e Scarpelli e Dino Risi   Animazione. Dai 6 anni in su
cuciono addosso ai due ‘mattatori’ una delle migliori e
più amare commedie dei Settanta, che entra nel vivo del-        L’alfabeto perduto della realtà
la polemica sulla giustizia di quegli anni, ma quanto mai       Il cinema di Franco Piavoli
attuale oggi in pieno dibattito sulla responsabilità civile     18.00   NOSTOS (Italia/1989, 87’)
dei magistrati e sull’arbitrarietà del potere inquirente.       Personale rivisitazione del mito di Ulisse, Nostos espri-
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale                   me le nostre paure, i rimorsi, le disperazioni, ma anche
Al termine incontro con Gabriele Bordoni (avvocato) e           le illusioni, gli incanti e soprattutto il bisogno di ripa-
Angelo Varni (Università di Bologna)                            rarsi nella casa della memoria e degli affetti più cari.
                                                                Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale
L’alfabeto perduto della realtà                                 LE STAGIONI (Italia/1961, 25’)
Il cinema di Franco Piavoli                                     Un’osservazione prolungata della natura in grado di
20.15    IL PIANETA AZZURRO                                     condensare sulla superficie di un’inquadratura il sus-
(Italia/1982) di Franco Piavoli (88’)                           seguirsi delle stagioni, con i mutamenti che esercita-
L’esperienza di Franco Piavoli è unica, così come la            no sul ciclo della vita.
sua opera cinematografica fatta di paesaggi visivi e            DOMENICA SERA (Italia/1962, 12’)
sonori che esplorano la natura e l’uomo. Come questo            Gli incontri dei giovani di campagna in una pista da
suo memorabile film d’esordio prodotto da Silvano               ballo all’aperto. Alla fine alcuni tornano a casa can-
Agosti, che Tarkovskij definì “poema, viaggio, con-             tando, felici per una promessa, altri approfittano del
certo sulla natura, l’universo, la vita”. Senza dialogo,        buio per fare l’amore.
voce fuori campo e musica, il film mostra l’evoluzione          EMIGRANTI (Italia/1963, 12’)
biologica, l’avvicendarsi dei giorni e delle stagioni, gli      Emigrati del Sud, carichi di valigie alla stazione di Mi-
aspetti fondamentali della vita (il gioco e l’amore, il         lano, corrono a prendere le coincidenze per la Germania,
lavoro e il riposo, la convivenza e l’aggressività) come        la Svizzera, il Belgio. Altri, sperduti e stanchi, si abban-
frammenti di un unico equilibrio cosmico.                       donano nella sala d’aspetto in attesa di altre partenze.
Introduce Franco Piavoli                                        EVASI (Italia/1964, 12’)
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale                   Una folla di tifosi durante una partita di calcio. Scoppia
In collaborazione con Nomadica                                  una rissa. “L’obiettivo è solo sul volto dei tifosi. Volevo
10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca        far vedere le reazioni di questi uomini che durante la
Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it                 settimana sono oppressi dal lavoro, e vanno allo stadio
                                                                per sfogare le energie imprigionate”.
Doc in Tour                                                     Introduce Franco Piavoli
22.15    QUESTA NON È UN’ESERCITAZIONE                          In collaborazione con Nomadica e Fondazione Cineteca
(Italia/2012) di Alessandro Cavazza (68’)                       Italiana
Per chi aveva vent’anni a fine Ottanta, i Disciplinatha
erano un Ufo musicale. Tutt’altro che nostalgici di una         Anteprima
new wave ormai stinta, provocavano la Bologna della             RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese
buona vecchia amministrazione PCI con una musica in-            21.30 THE FIGHTERS – ADDESTRAMENTO
dustriale, lancinante, ossessiva e soprattutto un’icono-        DI VITA
grafia fascistoide e funerea. Con interviste a Giovanni         (Les Combattants, Francia/2014)
Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Jello Biafra e Ma-             di Thomas Cailley (98’)
nuel Agnelli, Questa non è un’esercitazione racconta            L’estate del giovane Arnaud sembra scorrere tranquil-
le vicende del gruppo dal 1987 al 1997, ancora oggi             la fino a quando incontra Madeleine, appassionata di
capace di creare liti e imbarazzi.                              allenamenti estremi e profezie catastrofiste. Premia-
Introducono Alessandro Cavazza, alcuni membri dei               tissimo esordio di Thomas Cailley (ha ottenuto ricono-
Disciplinatha e il giornalista Beppe Persichello                scimenti a Cannes, al Prix Louis Delluc e ai César), è
In collaborazione con Regione Emilia-Romagna, FICE              una commedia militare romantica e irresistibilmente
Emilia-Romagna, D.E-R – Documentaristi Emilia-                  divertente, dove l’amore disarma e la sopravvivenza
Romagna e Fronte del pubblico                                   passa attraverso la solidarietà. Originale variazione
sul tema del boy meets girl, è singolare anche quanto       abilmente coadiuvato dalle inquietanti scenografie
ad ambientazione, le suggestive Landes, in Aquitania.       di Dante Fer­retti, satira grottesca che trova espres-
In collaborazione con Nomad Film                            sione nell’inter­pretazione di Gian Maria Volonté:
                                                            Todo modo è un film-summa in cui un cineasta
12 DOMENICA                                                 esprime il proprio odio e il proprio disgusto nei
                                                            confronti di una classe dirigente che ha portato
                                                            l’Italia sull’orlo del baratro e della quale immagina
Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi           in modo premonitore l’imminente scompar­sa, un
RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese       film metaforico che mette in scena l’autodistru­
16.00   ASTERIX E IL REGNO DEGLI DEI                        zione della Democrazia Cristiana in una sorta di
(Asterix – Le domaine des dieux, Francia/2015)              cerimo­nia estrema in cui i colpevoli si riuniscono
di Alexandre Astier e Louis Clichy (85’) (replica)          per celebrare il proprio potere e il proprio annienta-
Animazione. Dai 6 anni in su                                mento”. (Jean Gili)
                                                            Restaurato da Cineteca di Bologna e Museo Nazio-
La Titanus e il cinema italiano. Gli inizi                  nale del Cinema di Torino, in collaborazione con Surf
18.00   NAPOLI È UNA CANZONE                                Film, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.
(Italia/1927) di Eugenio Perego (77’)
Negli anni Venti la Titanus si chiama ancora Lombardo
Film. La stella che ha portato la casa fuori dalle sec-    Biblioteca Renzo Renzi
che del dopoguerra, la “regina di cerimonie” dell’epo-      19.00 Un complotto jazz. Charles Mingus, Aldo
ca è l’effervescente sposa del fondatore Goffredo, nota    Moro e la musica mancata di Todo modo
al pubblico come Leda Gys. “Lombardo creò uno dei          Conferenza di Stefano Zenni (musicologo) sulla vi-
più grandi fenomeni divistici del cinema muto: grazie      cenda della colonna sonora originariamente affidata
a Leda Gys i suoi film, pur improntati ai modelli della    al grande compositore jazz Charles Mingus e poi so-
tradizione culturale napoletana (sceneggiate, canzo-       stituita dalle musiche composte da Ennio Morricone.
ni, testi dialettali), furono capaci di assicurarsi una    In collaborazione con Conservatorio G.B. Martini di
diffusione nazionale” (Stefania Parigi). Qui, vestita      Bologna
come un ‘pazzariello’, trascina una foclorica parata       Ingresso libero
lungo le strade di Napoli, e la festa si spinge fino a
Roma. Nelle sale, era tutto un tripudio di chitarre,       20.00 22.30          TODO MODO (replica)
mandole, mandolini, tarantelle e tammuriate. (pcris)
Accompagnamento musicale dal vivo di Guido Sodo e
François Laurent
Introduce Guido Lombardo, figlio di Goffredo
                                                           14 MARTEDÌ
10 posti gratuiti per Amici e Sostenitori della Cineteca   17.30 20.00 22.30          TODO MODO (replica)
Prenotazioni: amicicineteca@cineteca.bologna.it

RendezVous. Appuntamento con il nuovo cinema francese
20.45   SQUOLA DI BABELE
                                                           15 MERCOLEDÌ
(La Cour de Babel, Francia/2013)                           Doc in tour
di Julie Bertuccelli (89’)                                 18.30    ITALIANI VERI
Dopo Essere e avere di Nicolas Philibert e La classe       (Italia/2013) di Giuni Ligabue, Marco Mello
di Laurent Cantet, il cinema francese continua a rap-      e Marco Raffaini (66’)
presentare dall’interno la vita e le dinamiche sociali     Un film sullo straordinario successo della canzonetta
delle istituzioni scolastiche. Collocandosi nel solco      italiana in Russia negli ultimi cinquant’anni. Dai tem-
di questa ‘tradizione’, Julie Bertuccelli ha seguito per   pi in cui Valentina Tereshkova, prima donna cosmo-
un anno una classe d’accoglienza per stranieri di una      nauta, colmava il silenzio delle sue missioni spaziali
scuola parigina: ventiquattro studenti di altrettante      ascoltando i motivetti dell’allora bambino prodigio
nazionalità, adolescenti d’età compresa tra gli undici     Robertino Loretti. Passando per gli anni Ottanta dei
e i quindici anni appena arrivati in Francia. Una vera e   milioni di sovietici che assistono in diretta alla serata
propria torre di Babele linguistica e culturale.           finale di Sanremo, finestra sul luccicante e agognato
Al termine dialogo sui temi della scuola e del mul-        Occidente. E a vent’anni dal crollo dell’URSS, l’impe-
ticulturalismo con Marwa Mahmoud (Mondinsieme,             ritura gloria di Toto Cutugno, Adriano Celentano, Al
Reggio Emilia) e Mariachiara Giorda (Università di         Bano e Romina, Pupo e i Ricchi e Poveri non sembra
Torino) organizzato da Reset-Dialogues on Civiliza-        conoscere crisi. (ac)
tions, associazione internazionale che promuove il         Introducono Giuni Ligabue e Marco Raffaini
dialogo e la comprensione interculturale.
In collaborazione con Kitchen Film                         Sala Cervi
                                                           Eros e (in)civiltà
13 LUNEDÌ                                                  20.00    4 MESI TRE SETTIMANE DUE GIORNI
                                                           (4 luni, 3 săptămâni şi 2 zile, Romania/2007)
                                                           di Cristian Mungiu (113’)
 Il Cinema Ritrovato al cinema                             Otilia e Gabita condividono la stessa stanza in un
 Classici restaurati in prima visione                      dormitorio per studenti. Frequentano l’università in
  17.30   TODO MODO                                        una piccola cittadina della Romania, negli ultimi anni
 (Italia/1976) di Elio Petri (130’)                        del comunismo. Otilia affitta una stanza in un albergo
 “Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica,        economico. Nel pomeriggio, incontreranno un certo si-
 film surrealista ben connotato rispetto a una realtà      gnor Bebe. Otilia e Gabita si troveranno a vivere una
 chiara­mente identificabile, quadro espressionista
                                                           Segue la programmazione >>>
situazione che avrà delle conseguenze inaspettate e             l’opera delle registe: dal muto fino al cinema indipen-
che le porterà a riflettere sulla loro amicizia. Palma          dente degli ultimi vent’anni.
d’Oro al Festival di Cannes 2007.                               Saranno presenti Veronica Pravadelli,
Nell’ambito del Seminario sulla violenza contro le don-         Monica Dall’Asta e Roy Menarini
ne (Corso di Laurea in Filosofia). Rassegna promossa            Evento patrocinato da Dipartimento
da Università di Bologna, con il patrocinio oneroso di          delle Arti – Università di Bologna
AMMI Emilia-Romagna
                                                                 20.00 QUALCOSA DI NOI (replica)
Vinicio Capossela presenta                                      Al termine incontro con gli autori e i protagonisti del fim
20.00    FILM A SORPRESA
In occasione dell’uscita del nuovo libro di Vinicio Capos-       Omaggio a Bertrand Tavernier
sela, Il paese dei coppoloni (Feltrinelli 2015), il musicista     21.30   QUAI D’ORSAY
e cantautore presenta un film a sorpresa per introdurci          (Francia/2013) di Bertrand Tavernier (113’)
nelle atmosfere del romanzo, un’opera in cui la realtà è
visibile solo dietro il velo deformante di un senso grandio-     Adattamento del graphic novel I segreti del Quai
so, epico, dell’umana esistenza, di un passato che torna         d’Orsay di Christophe Blain e Abel Lanzac, il ritrat-
a popolare di misteri e splendori l’opacità del nostro caos.     to satirico del gabinetto del vulcanico e fascinoso
Al termine incontro con Vinicio Capossela                        Ministro degli Esteri Alexandre Taillard e del suo
In collaborazione con Feltrinelli Editore e LaEffe               giovane e pacato ghost writer. Senza giudizio mo-
                                                                 rale, ma con l’attenzione al reale che è propria del
RendezVous, appuntamento con il nuovo cinema francese            suo cinema, Tavernier esplora i retroscena della
22.15    TOKYO FIANCÉE                                           vita di Palazzo, filmato nei suoi decori più belli e
(Francia-Canada-Belgio/2015)                                     luminosi che risuonano del culto e del potere della
di Stefan Liberski (100’)                                        parola e di uno stato di perenne frenesia tra adula-
Dal romanzo autobiografico di Amélie Nothomb Né di Eva           zione e ambizione, grandeur e compromesso.
né di Adamo, una storia d’amore che è al contempo un             Introduce Bertrand Tavernier
omaggio appassionato al Giappone. La ventenne france-            In collaborazione con Solares Fondazione delle Arti
se Amélie fa ritorno nella natia Tokyo, lasciata all’età di      e Alliance Française
cinque anni, e per mantenersi dà lezioni di francese. Na-
sce un tenero rapporto amoroso con il suo primo e unico
studente, Rinri, che l’aiuta a scoprire il paese a cui, pur
essendo estranea, si sente profondamente legata. Una
commedia delicata che deve gran parte della sua ironia
                                                                17 VENERDÌ
agli equivoci scaturiti dal confronto culturale.                In nome della legge. La giustizia al cinema
In collaborazione con Film Rouge                                Quattro incontri
                                                                18.00   LE MANI SULLA CITTÀ
16 GIOVEDÌ                                                      (Italia/1963) di Francesco Rosi (105’)
                                                                La Napoli degli anni della ricostruzione come scac-
                                                                chiera del potere corrotto. All’inizio c’è il crollo di un
Omaggio a Elio Petri. Uno sguardo al documentario               immobile e l’apparente caduta in disgrazia d’un co-
18.00    ELIO PETRI. APPUNTI SU UN AUTORE                       struttore: che però sa molto bene come ci si muove,
(Italia/2005) di Federico Bacci,                                come si compra e ci si vende tra i banchi della po-
Nicola Guarneri e Stefano Leone (70’)                           litica locale, e stringendo molte mani sporche viene
C’è una cosa che tutti i testimoni di questo documen-           nominato assessore all’edilizia. Un racconto di snodi
tario ripetono alla macchina da presa: “Elio Petri è            sottili, di ipocrisie di non immediata decifrazione, ma
stato uno dei più grandi registi italiani, un autore di         se Salvatore Giuliano era “un cono d’ombra” (Michel
valore internazionale, come Rossellini, Fellini, Pasoli-        Ciment) Le mani sulla città è alla fine una parabola
ni”. E a ripeterlo sono, tra gli altri, nomi del calibro di     lampante sulla politica come arte della presa di po-
Bernardo Bertolucci, Robert Altman, Ursula Andress,             tere. Sceneggiato insieme all’amico di una vita, lo
Dante Ferretti, Giancarlo Giannini, Tonino Guerra, En-          scrittore Raffaele La Capria. (pcris)
nio Morricone, Vanessa Redgrave. I giovani, appas-              Restaurato da CSC – Cineteca Nazionale con la colla-
sionati autori di questo film hanno setacciato archivi,         borazione di Société Cinématographique Lyre e Galatea
privati e pubblici, raccogliendo materiale su un regi-          Al termine incontro con Valter Giovannini (Procuratore
sta scomodo, talentuoso e troppo presto dimenticato.            Aggiunto di Bologna) e Giampiero Moscato (ANSA)

Biblioteca Renzo Renzi                                          RendezVous, appuntamento con il nuovo cinema francese
I libri che raccontano il cinema                                20.00   SARÀ IL MIO TIPO?
 19.00 Presentazione del volume                                 (Pas son genre, Francia-Belgio/2014)
Le donne del cinema. Dive, registe, spettatrici                 di Lucas Belvaux (111’)
di Veronica Pravadelli (Laterza 2014)                           Dal romanzo omonimo di Philippe Vilain. Clément,
Di fronte allo schermo, dentro l’immagine, dietro la            professore di filosofia parigino, viene trasferito per un
macchina da presa: spettatrici, attrici e registe, di           anno ad Arras, nella provincia del nord. La delusione
quali desideri e identificazioni, di quali espressioni e        per la nuova collocazione e la nostalgia della capitale
di quali produzioni sono state protagoniste le donne            vengono travolte dall’incontro con Jennifer, esuberan-
nella storia del cinema? Sedute al buio della sala han-         te parrucchiera locale. Riusciranno a superare le bar-
no imitato le loro eroine e si sono riconosciute in loro.       riere culturali che li dividono? Delicato e implacabile,
Il libro interpreta le immagini di dive come Clara Bow,         Belvaux s’interroga sul rapporto tra passione amorosa
Barbara Stanwyck e Joan Crawford sino a Sophia Lo-              e ruoli sociali.
ren, Jane Fonda e Angelina Jolie. Ma ripercorre anche           In collaborazione con Satine Film
Inaugurazione della rassegna                               (protagonista è un aspirante cameraman a caccia
 Omaggio a Paweł Pawlikowski                                di immagini da vendere alle televisioni occidentali)
  22.15    IDA                                              si nutre delle precedenti esperienze documentarie (a
 (Polonia/2013) di Paweł Pawlikowski (80’)                  produrre è ancora la BBC). “Girando documentari ho
 “Il film dell’anno” secondo Alexander Payne. “Un           potuto osservare personaggi e situazioni autentiche
 piccolo gioiello di luce” per il “Guardian”. Oscar         dell’Europa centrale e orientale che il crollo del comu-
 2015 per il miglior film straniero. Polonia, 1962.         nismo, la rinascita religiosa e il nazionalismo rende-
 Prossima a prendere i voti, la novizia Anna scopre         vano un contesto ideale per delle storie”.
 di avere una zia ancora in vita. Si tratta di un ex
 pubblico ministero comunista, responsabile di nu-
 merose condanne a morte nei confronti di religiosi
 e colpevole di nascondere da sempre le sue origini
                                                            19 DOMENICA
 ebraiche. Camera fissa e corpi ai margini di archi-        Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi
 tetture e mascherini, immersi in una bicromia di           Le storie in plastilina della Aardman Animations
 luminosità abbacinante. “Volevo fare un film sulla         16.00 WALLACE & GROMIT – LA MALEDIZIONE
 storia che non venisse percepito come un film sto-         DEL CONIGLIO MANNARO
 rico; un film con una morale ma senza una lezione          (Wallace & Gromit: The Curse of the Were-Rabbit, GB/2005)
 da impartire; una storia più simile alla poesia che        di Nick Park e Steve Box (85’)
 alla prosa” (Paweł Pawlikowski).                           La fiera dell’Ortaggio gigante è alle porte, e la pre-
                                                            miata coppia Wallace&Gromit fa affari d’oro con un
                                                            marchingegno che protegge le piante dall’assalto dei
18 SABATO                                                   conigli. Ma l’arrivo di un’enorme bestia minaccia di
                                                            distruggere i giardini. Già protagonisti di tre corti vin-
                                                            citori di un Oscar, i due personaggi forgiati in plasti-
9.00-14.00       IL MERCATO DELLA TERRA                     lina e animati in stop motion dalla Aardman fanno il
                                                            loro esordio sul grande schermo, conquistando grandi
Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi           e piccini con il loro umorismo surreale.
Bologna Children’s Book Fair 2015                           Animazione. Dai 6 anni in su
16.00   ALICE IN WONDERLAND
(USA/2010) di Tim Burton (108’)                             Omaggio a Paweł Pawlikowski
Nella versione del più gotico dei registi di Hollywood,     18.15   MY SUMMER OF LOVE
il mondo sottosopra di Alice si colora di tinte dark e      (GB/2004) di Paweł Pawlikowski (86’)
di un umorismo surreale. Sono passati tredici anni          Un villaggio nello Yorkshire. Mona e Tamsin, ragazze di
da quando Alice sognò il Paese delle meraviglie per         diversa estrazione e carattere opposto, si incontrano
la prima volta. I parenti le hanno ora combinato un         e diventano, una per l’altra, il centro del mondo. Con
ricco matrimonio, ma alla sua festa di fidanzamento         la forza e l’assolutezza tipiche dell’adolescenza. “Un
Alice vede un coniglio in doppiopetto, lo segue nella       trionfo di atmosfere e complicità. Pawlikowski – con
sua tana e finisce di nuovo in quel mondo che aveva         l’aiuto fondamentale del direttore della fotografia,
immaginato fin da piccola. Suggestive scenografie in        Ryszard Lenczewski, che trasforma la luce solare in
computer grafica.                                           una presenza attiva, quasi fisica – rende i giochi e
Fantastico. Dai 10 anni in su                               gli atteggiamenti di un’infatuazione adolescenziale
                                                            meravigliosi e inquietanti, come lo sono per Mona e
Omaggio a Paweł Pawlikowski                                 Tamsin” (A.O. Scott, “The New York Times”).
18.00 FROM MOSCOW TO PIETUSHKI WITH
BENNY YEROFEYEV                                             Omaggio a Paweł Pawlikowski
(GB/1990) di Paweł Pawlikowski (45’)                        20.00   LA FEMME DU VÈME
In attesa di conferma                                       (Francia-Polonia-GB/2011)
DOSTOEVSKY’S TRAVELS                                        di Paweł Pawlikowski (85’)
(GB/1991) di Paweł Pawlikowski (52’)                        Ethan Hawke è (ancora una volta) uno scrittore ameri-
Per circa un decennio, prima di passare al cinema di        cano, in trasferta a Parigi per rimettere in piedi la pro-
finzione, Pawlikowski è stato un apprezzato documen-        pria esistenza. Gli eventi prendono una piega oscura e
tarista. Esordisce con alcune produzioni targate BBC.       inaspettata. Si ritrova a lavorare come guardiano not-
Ritratto intenso e ironico dello scrittore russo Venedikt   turno in una zona sconosciuta della città, circondato
Erofeev, From Moscow to Pietushki mescola la realtà         da figure enigmatiche come la femme fatale Kristin
alla messa in scena di alcuni brani di opere dell’au-       Scott Thomas, che vive nel quinto arrondissement.
tore. In Dostoevsky’s Travels Pawlikowski segue Dmitri      Thriller psicologico che fa del mistero e dell’inquie-
Dostoevskij, autista di tram di San Pietroburgo e unico     tudine la sua cifra stilistica, riecheggia il primo Po-
discendente del celebre Fëdor, in un viaggio attraverso     lanski e gli ingorghi psichici di David Lynch.
l’Europa occidentale sulle orme di un itinerario analo-
go compiuto dal suo antenato. Una riflessione sulla         Omaggio a Paweł Pawlikowski
caduta del Muro di Berlino e sulle sue conseguenze.         21.45   LAST RESORT
                                                            (GB/2002) di Paweł Pawlikowski (90’)
20.15     IDA (replica)                                     Tanya giunge a Londra con il figlio Artiom ma il fidan-
                                                            zato che dovrebbe accoglierli non si fa vivo. La donna
Omaggio a Paweł Pawlikowski                                 è costretta a chiedere asilo politico e, in attesa del
22.00   THE STRINGER                                        responso delle autorità britanniche, viene confinata
(GB-Russia/1998) di Paweł Pawlikowski (88’)                 in una squallida località di mare. Qui incontra Alfie,
Primo lungometraggio di finzione di Pawlikowski: lo         gestore di una sala giochi. Paesaggi di provincia, de-
sguardo sulla realtà della Russia post-comunista            solazione, povertà. Pawlikowski mette a frutto la sua
esperienza di documentarista. “La performance di            mondo di ricordi e di riflessioni di Giorgio Pressburger”
Dina Korzun è interessante perché incentra ogni scena       (Paolo Mereghetti). La storia di una famiglia centroeu-
sul fatto che il personaggio è straniero in terra stra-     ropea, che vanta tra i propri antenati Marx, Heine, Men-
niera, senza soldi e con un figlio da proteggere. Last      delssohn, Husserl, Emeric Pressburger, si intreccia con
Resort evita ogni tentazione di ridurre il plot a materia   la memoria del Novecento evocandone storie, violenza,
per una commedia romantica” (Roger Ebert).                  arte, passioni. “Un racconto cinematografico intenso e
                                                            struggente, forte e discreto, che fa parlare non solo gli
20 LUNEDÌ                                                   uomini ma anche i paesaggi, le cose, le tracce degli
                                                            uomini passati sulla terra” (Claudio Magris).

17.30 20.00 22.30         TODO MODO (replica)               Uno sguardo al documentario. Prima visione
                                                            21.30 QUANDO DAL CIELO – WENN AUS DEM

21 MARTEDÌ                                                  HIMMEL
                                                            (Italia/2015) di Fabrizio Ferraro (93’)
                                                            In un auditorium deserto, un luogo sospeso nel tempo
17.30 20.00 22.30         TODO MODO (replica)               e nello spazio, due tra i più importanti musicisti jazz,
                                                            Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, incontrano per la
22 MERCOLEDÌ                                                registrazione di un disco lo storico produttore della ECM
                                                            Manfred Eicher. Di fronte a una platea spettralmente
                                                            vuota, si sviluppa un lavoro artistico e artigianale in
Immagini della Resistenza e della lotta di Liberazione      tutto analogo a quello di un laboratorio rinascimentale.
In ricordo di William Michelini                             “Filmare la musica è molto difficile: l’unica possibilità
18.00   LA MEMORIA DEGLI ULTIMI                             è quella di entrare dentro la musica, capire la giusta
(Italia/2013) di Samuele Rossi (75’)                        distanza, la posizione...” (Fabrizio Ferraro).
Partendo dal difficile momento attuale del nostro pae-      Introducono Fabrizio Ferraro, Paolo Fresu e
se, il documentario ci riporta alla memoria della guer-     Daniele Di Bonaventura
ra e della Resistenza, attraverso le vite e gli sguardi     In collaborazione con Boudu, Passepartout e Circolo
di sette ex-partigiani combattenti, uomini e donne. Un      Sardegna di Bologna
viaggio fisico alla ricerca degli ultimi sopravvissuti
della Resistenza, che diventa un viaggio dentro le
emozioni, i ricordi e i sentimenti di una generazione
che ha sperato e creduto in un futuro diverso, sacrifi-
                                                            23 GIOVEDÌ
cando la propria giovinezza in nome di qualcosa che         Resistenza illuminata. Omaggio a Luigi Nono
sembrava troppo importante per essere ignorato.             17.30    CON LUIGI NONO
Precede Lino Michelini ‘William’, partigiano, brani         (Italia/2000) di Nicola Sani (75’)
tratti dall’intervista a cura di Luisa Cigognetti re-       Un documentario su Luigi Nono realizzato attraverso il
alizzata il 19 gennaio 2006 (riprese e montaggio di         montaggio di materiali provenienti dagli archivi della
Gisella Gaspari) e conservata presso l’Istituto per la      Rai. Dalla storica prima rappresentazione di Intolleranza
storia e le memorie del ‘900 Parri Emilia-Romagna.          1960 alla Biennale di Venezia del 1961, diretta da Bruno
Al termine incontro con Samuele Rossi, Giuseppe Cas-        Maderna e con scene e costumi di Emilio Vedova, fino alla
saro (autore delle musiche del film), Renato Romagnoli      produzione veneziana di Prometeo nell’arca ideata da
(presidente A.N.P.I.) e il partigiano Ermenegildo Bugni     Renzo Piano, passando per incontri, seminari, dibattiti
In collaborazione con A.N.P.I. – Associazione Nazionale     che hanno contrassegnato la sua carriera. E con intervi-
Partigiani d’Italia e FICE Emilia-Romagna                   ste allo stesso Nono, a Claudio Abbado e (inedite) al com-
                                                            positore Aldo Clementi e al musicologo Luigi Pestalozza.
Sala Scorsese                                               Introduce Nicola Sani
Eros e (in)civiltà                                          Nell’ambito della manifestazione ‘Resistenza illumi-
20.00   LA VITA SEGRETA DELLE PAROLE                        nata. Omaggio a Luigi Nono nel settantesimo anni-
(La vida secreta de las palabras, Spagna/2005)              versario della Resistenza e della guerra di Liberazione
di Isabel Coixet (115’)                                     1945-2015’ patrocinata da Regione Emilia-Romagna
Una piattaforma petrolifera isolata nel mare. Un uomo       e A.N.P.I. – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
(Tim Robbins) che, nel vano tentativo di salvare un
amico da un incendio, si è gravemente ustionato, per-       Biblioteca Renzo Renzi
dendo temporaneamente la vista. Una giovane infer-          I libri che raccontano il cinema
miera con una storia dolorosa alle spalle. Tra i due una     19.00 Presentazione di L’occhio selvaggio. Paolo
strana intimità fatta di segreti e silenzi, umorismo e      Cavara, Tonino Guerra, Alberto Moravia
sofferenza. Prodotto da Pedro Almodóvar, un film sul        a cura di Alberto Pezzotta (Bompiani, 2014)
peso del passato, sulla forza dei sentimenti, una stra-     1965: non si è ancora spento lo scandalo del documen-
ordinaria storia d’amore, sacrificio e redenzione.          tario Mondo cane, quando uno dei suoi registi, Paolo Ca-
Nell’ambito del Seminario sulla violenza contro le don-     vara, decide di riflettere su quell’esperienza controversa.
ne (Corso di Laurea in Filosofia). Rassegna promossa        Per mostrare il cinismo di un reporter che viaggia in luo-
da Università di Bologna, con il patrocinio oneroso di      ghi esotici alla ricerca dell’orrido, con l’alibi di mostrare
AMMI Emilia-Romagna                                         la realtà. Nasce così L’occhio selvaggio, alla cui sceneg-
                                                            giatura collaborano Tonino Guerra e Alberto Moravia. Nel
Immagini della Resistenza e della lotta di Liberazione      volume, oltre alla sceneggiatura di questo straordinario
20.15   L’OROLOGIO DI MONACO                                film dimenticato, saggi, testimonianze inedite, e il trat-
(Italia/2014) di Mauro Caputo (62’)                         tamento scritto da Cavara con Fabio Carpi e Ugo Pirro.
L’opera seconda di Mauro Caputo “conduce lo spetta-         Saranno presenti Alberto Pezzotta, Claudio Bisoni e
tore a condividere con intelligenza e partecipazione il     Paolo Noto
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