PROGRAMMA DE "LA MACCHINA DEI SOGNI"
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PROGRAMMA DE “LA MACCHINA DEI SOGNI” LABORATORIO: Dalla costruzione di un pupo alla messa in scena a cura di Mimmo Cuticchio La nascita di una scuola, in grado di far avvicinare al teatro dei pupi dei giovani che non sono necessariamente “figli d’arte” ma che amano l’arte è un progetto che Mimmo Cuticchio ha coltivato da sempre. Le radici in cui affonda la Storia dell’opera dei pupi sono verbali. Le sue fonti sono le voci degli stessi opranti-pupari, i suoi documenti sono la trascrizione di fatti e saperi derivati dalla sfera dell’oralità. Dunque è necessario partire dai pupari ed opranti, perché solo attraverso la loro memoria è possibile far luce sul “sapere” che, insieme all’arte, si tramanda da maestro ad allievo. Già da molti anni Mimmo Cuticchio e i suoi collaboratori si sono interrogati come ammodernare l’antico rapporto autoritario maestro-allievo che garantiva la sopravvivenza delle tradizioni tecniche nelle culture orali. L’imitazione scrupolosa e intransigente, basata sull’autorità, era l’unica garanzia della trasmissione concreta dell’intero corpo dei saperi. Un allievo non era in grado di decidere durante la formazione cosa era importante e cosa no. Solo dopo aver cominciato ad esercitare il mestiere, la ripetizione di ciò che aveva appreso diventava creativa. Oggi troppe cose sono mutate nelle dinamiche sociali per riprodurre un tale rapporto, ma rimane imprescindibile l’esigenza del contatto diretto e dell’imitazione di un modello, perché i saperi teatrali si possono trasmettere solo attraverso il fare. Con coerenza e convinzione Mimmo Cuticchio ha sostenuto la necessità di una scuola in grado di trasmettere le tecniche del teatro dei pupi e fare della tradizione non lettera morta ma uno strumento vivificante, capace di confrontarsi con il presente, superarne i confini per diventare futuro. La creazione, della Scuola per pupari e cuntisti aperta nel 1997 è una tappa importantissima nell’evoluzione del teatro dei pupi attuale. La formazione di giovani dalle molteplici competenze e l’esigenza di un apprendistato continuo e costante sono i pilastri di un insegnamento artistico che non può permettersi cedimenti. Gli allievi, vengono preparati agli imperativi di “un’arte completa” e l’insieme del progetto prende fisicamente senso alla fine del terzo anno di insegnamento, quando quelli meritevoli potranno prendere parte ad uno spettacolo, diretto dallo stesso Cuticchio. L’opera dei pupi non è più ciò che è stata un tempo. Per trasmettere questo teatro è necessario avvicinare, affascinare i giovani non solo con gli spettacoli ma con tutta una serie di iniziative che Mimmo Cuticchio e la sua Associazione portano avanti da quarant’anni. Dunque approfittando del festival La Macchina dei Sogni abbiamo pensato di “aprire” i battenti del nostro laboratorio a quanti, anche per soli cinque giorni, volessero conoscere il mondo del Teatro dei Pupi dall’interno. Mimmo Cuticchio, dal 17 al 21 aprile, condurrà un laboratorio pratico sull’ideazione, la costruzione e la manovra dei pupi e la messa in scena. Un’occasione unica per conoscere le diverse fasi di questa antica tradizione teatrale. Dalla realizzazione della testa all’ossatura e all’armatura, fino alla nascita dello spettacolo, che a sua volta prevede l’ideazione e la realizzazione di un canovaccio e la successiva trasposizione scenica con l’ausilio delle complesse tecniche di manovra. PROGETTO: GIROgiroMONDO L’associazione Frida Kahlo realizza il laboratorio per ragazzini dal titolo GIROgiroMONDO con l’obiettivo di creare uno spazio artistico a misura di bambino. Nell’ambito del laboratorio saranno proposte attività di riciclo-creativo, che hanno come tema storie e tradizioni del mondo mirate principalmente al rispetto della natura e all’ecosostenibilità. In questo senso si permetterà al bimbo di sviluppare le proprie capacità artistiche attraverso la fantasia, “riutilizzando” e trasformando quello che ha a disposizione. Gli appuntamenti saranno quattro. Durante ogni incontro i bambini conosceranno, attraverso la
narrazione e il gioco, una favola di un paese lontano. Il racconto sarà lo spunto per proseguire con le attività ludo-creative, infatti i bambini saranno invitati a ricreare i momenti e i personaggi della storia appena ascoltata dando libero sfogo alla loro creatività mediante pennelli, colori, oggetti di plastica e altri materiali riciclati. Sab. 20 ore 16,30 e dom. 21 ore 11,00 I due eredi Si tratta della rivisitazione di un racconto egiziano che narra la storia dei fratelli Farag e Baiumi alle prese con la spartizione di una eredità, pretesto per parlare di un percorso di fraternità e condivisione. Sab. 27 ore 16,30 e dom. 28 ore 11,00 Bluolina e Peppino al Carnevale di Rio Libero adattamento della fiaba tradizionale sudamericana Il pipistrello vanitoso, un pretesto per trattare il tema dell’amicizia, una fiamma che mai si spegne, paragonabile alla luce di un diamante, splendente e trasparente. Sab. 4 maggio ore 16,30 e dom. 5 ore 11,00 L’Oriente con la principessa Jamileh Libero adattamento della favola tradizionale persiana Il principe serpente, dove si racconta di un sentimento che ci permette di superare tutte e avversità: l’amore. L’amore oltre le apparenze, un sentimento che illumina il cuore e si diffonde su tutti come un vento di pace e benevolenza. Sab. 11 ore 16,30 e dom. 12 ore 11,00 Il principe José e la Ragna Penelope Ancora una fiaba sul tema dell’amicizia, questa volta ambientata in Spagna, lungo il cammino di Santiago di Compostela. Gli amici sono preziosi sempre e non quando fa comodo a noi. Le fiabe saranno raccontate con l’ausilio di muppets, che si muoveranno all’interno di un teatrino insieme ad altre figure – sagome di cartone, bamboline di stoffa – e interpreteranno i diversi personaggi delle storie di volta in volta proposte. MOSTRA E VISITE GUIDATE In occasione del trentennale della “Macchina dei sogni”, che ritorna nei luoghi d’origine, nel teatro e nel laboratorio di via Bara all’Olivella, siamo lieti di riprendere la collaborazione con la fondazione “Salvare Palermo”. Un sodalizio che, almeno affettivamente, non si è mai interrotto da quel lontano 12 dicembre 1989, quando “Salvare Palermo” coinvolse i Figli d’Arte Cuticchio nella manifestazione “Nessun dorma”, sulla scalinata del Teatro Massimo. La manifestazione fu organizzata per rivendicare, oltre l’apertura del teatro lirico chiuso da un ventennio, anche “attenzioni e risorse pubbliche per la cultura”. Purtroppo ancora oggi, a causa della crisi, le istituzioni investono scarse risorse e attenzioni alle iniziative culturali e, in generale, a tutte quelle forme d’arte che tengono in vita la comunità civile facendo da collante tra le diverse identità culturali. Così tocca alle associazioni, ancora una volta, farsi promotrici di iniziative che si propongono di rivolgere occhi e menti alla conoscenza. La grande Storia e le piccole storie, fatte di usanze e saperi antichi, si intrecciano nei contributi che ciascuna associazione mette a disposizione della “Macchina dei Sogni”, per arricchire di contenuti e occasioni questo mese di eventi e di incontri. La fondazione “Salvare Palermo”, in particolare”, offrirà ai visitatori del Festival le seguenti iniziative: - Una mostra di immagini dell’edizione 1995 de “La Macchina dei Sogni”, un reportage fotografico
a suo tempo eseguito ed ora allestito da Andrea Ardizzone, visitabile per tutta la durata della manifestazione nei locali del Laboratorio teatrale di via Bara. - Domenica 28 aprile, a cura dell’architetto Adriana Chirco, una passeggiata sulle tracce di un palazzo scomparso, il perimetro di Palazzo Monteleone e del suo giardino, travolti dal taglio di via Roma. L’itinerario prevede la partenza da piazza Olivella alle ore 10,30, per poi proseguire lungo via Monteleone, via Torre di Gotto, via Gagini e ritorno da via Bara. - Sabato 4 maggio, con appuntamento alle ore 10,30 sulla scalinata del Palazzo delle Poste in via Roma, una visita guidata alle sale e alle preziose opere pittoriche del Palazzo, a cura della prof. Anna Maria Ruta, studiosa e profonda conoscitrice dell’arte futurista. - Domenica 12 maggio, con partenza alle ore 10,30 da via Bara, di fronte al Laboratorio, una passeggiata tra vicoli e monumenti del quartiere con la preziosa guida dell’architetto Rosanna Pirajno. Riservata a bambine/i e ragazze/i accompagnati da adulti ma anche no, una passeggiata nella città storica da ri(scoprire) e amare, per imparare a prendersene cura da adulti. INSTALLAZIONE: Audaci imprese di donne e cavalieri Tre macchine per il teatro incosciente Nell’arco di pochi minuti il pubblico gioca con i grandi temi della letteratura epico-cavalleresca, rappresentandoli con l’uso di oggetti quotidiani. Citazioni iconiche e omaggi alle forme del repertorio invitano lo spettatore appassionato e paziente a confrontarsi con il patrimonio dell’opera dei pupi. Si tratta di un’installazione, concepita tra arte, gioco e teatro e composta da strutture trasformate in teatrini di oggetti, una specie di teatro self-service che, divertendo, permette un approccio diverso agli oggetti di uso quotidiano, che assumono nuova vita al servizio delle storie che raccontano. Gli animatori sono due persone scelte dal pubblico che, come in un gioco di ruolo, prendono posto uno al di qua e l’altro al di là del rudimentale boccascena, assumendo le funzioni di manovratore e spettatore. Il primo segue in cuffia le istruzioni dell’autore per animare gli oggetti, ignorando che cosa stia rappresentando. Il secondo, sempre in cuffia e sempre dalla voce dell’autore, ascolta la storia che corrisponde agli spostamenti e alle evoluzioni che il manovratore fa compiere agli oggetti. In altre parole, le “Macchine del teatro incosciente” sono dispositivi con i quali un ignaro manovratore mette in scena per uno stupito spettatore (stupito sia da cosa riesca a fare il suo involontario e inconsapevole “compare”, sia dalla scoperta delle potenzialità narrative dei semplici oggetti) uno spettacolo di teatro d’oggetti. ore 17,00 Inaugurazione del Festival con l’apertura della mostra Attorno alle mura dell’Itria di Andrea Ardizzone ore 18,30 Atelier La lucciola Peppi il disgraziato ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio Aladino di tutti i colori ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio Aladino di tutti i colori ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio La pazzia di Orlando ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio Iliade o sia il riscatto di Priamo ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio L’infanzia di Orlando ore 18,30 Granteatrino Pulcinella paladino
ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio Iliade o sia il riscatto di Priamo ore 17,00 Mago Coppelius Rugantino e Pulcinella ore 18,30 Granteatrino Pulcinella paladino ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio Guerrin Meschino ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio Guerrin Meschino ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio L’infanzia di Orlando ore 10,30 Figli d’Arte Cuticchio L’infanzia di Orlando ore 17,00 Bruno Leone Storie di Pulcinella ore 18,30 La voce delle cose Fiabe selvatiche ore 16,00 Bruno Leone Storie di Pulcinella ore 18,30 La voce delle cose Oggetti da favola ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio I quattro figli di Amone ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio I quattro figli di Amone ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio L’infanzia di Orlando ore 15,30 Figli d’Arte Cuticchio L’infanzia di Orlando ore 11,00 Figli d’Arte Cuticchio L’infanzia di Orlando ore 18,30 L’Asina sull’isola Al signor Rodari ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio Iliade o sia il riscatto di Priamo ore 18,30 L’Asina sull’isola Al signor Rodari ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio Dalla partenza di Goffredo di Buglione alla morte di Clorinda ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio Dalla partenza di Gffredo di Buglione alla morte di Clorinda ore 18,30 Teatro Tages Fil’Armonico ore 18,30 Teatro Tages Fil’Armonico ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio Prime imprese di Carlo Magno ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio Prime imprese di Carlo Magno PROIEZIONI: riprese degli spettacoli – APRILE Mer 17
ore 16,30 Visita guidata all’Opera dei Pupi (1989) di M.Cuticchio e S. Licata Gio 18 ore 16,30 L’Urlo del Mostro (1993) di M.Cuticchio e S.Licata Ven 19 ore 16,30 Storia di Manon Lescaut e del Cavaliere de Grieux (1999) di M.Cuticchio. Musiche di Giacomo Puccini LABORATORIO - APRILE Da mer. 17 a dom. 21 Dalla costruzione di un pupo alla messa in scena Laboratorio diretto da Mimmo Cuticchio LABORATORIO dal 20 APRILE al 12 MAGGIO tutti i sabato e domenica Sab ore 16,30 Progetto GIROgiroMONDO rivolto al bambini Dom ore 11,00 a cura dell’Ass. Frida Kahlo MOSTRA dal 12 APRILE AL 12 MAGGIO Ore 10 – 13 e 16 – 18 Attorno alle mura dell’Itria – Fotografie di Andrea Ardizzone INSTALLAZIONE – Dal 25 APRILE al 12 MAGGIO tutti i giorni Ore 10 – 13 e 16 – 18 La voce delle cose Audaci imprese di donne e cavalieri Macchine per il teatro incosciente VISITE GUIDATE - a cura della Fondazione Salvare Palermo Dom 28 apr ore 10,30 Adriana Chirco Sulle tracce di in palazzo scomparso Ven 3 mag ore 10,30 Anna Maria Ruta Le opere pittoriche del Palazzo delle Poste Dom 12 mag ore 10,30 Rosanna Pirajno Andiamo per vicoli (in compagnia dei bambini) Compagnia Figli d’Arte Cuticchio (Palermo) La compagnia nasce nel 1971 sotto la guida di Mimmo Cuticchio. Il recupero delle tecniche tradizionali dei pupi e del cunto, la ricerca e la sperimentazione sono i principali linguaggi della propria comunicazione teatrale. La sua missione artistica è la ricerca di un suo spazio espressivo che valorizzi al massimo le tecniche dei pupari e dei contastorie, linguaggi tutt’altro che esauriti o superati, per dare nuove forme ad un teatro di verità e di poesia. Oltre all’attività di produzione, la compagnia è impegnata anche nella promozione. Dal 1984 organizza il festival teatrale intitolato “La Macchina dei Sogni”, riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Dal 1997 porta avanti il progetto di una scuola per pupari e cuntisti con l’obiettivo di garantire un futuro al teatro dei pupi e al cunto. Compagnia Teatrale L’Asina sull’Isola (Montecchio Emilia - RE) Nasce nel 1996 dall’incontro tra due artisti, Katarina Janoskova e Paolo Valli, accomunati da esperienze maturate in più di dieci anni di attività professionale, a livello europeo, nel campo del teatro di figura e di parola. Anche se concepito come libero gioco multimediale, il linguaggio espressivo che la compagnia adotta, si fonda principalmente sulle tecniche del teatro d’ombre. Katarina Janoskova proviene dall’esperienza di teatro di figura centroeuropeo; laureatasi nel 1991 all’Accademia d’Arte drammatica di Praga, si perfeziona come attrice ed animatrice con compagnie professionali in Gran Bretagna, Spagna e Italia.
Paolo Valli ha una formazione artistica legata soprattutto ad un lungo rapporto professionale con la compagnia piacentina “Teatro Gioco Vita”, dal 1978 al 1994, durante il quale matura l’esperienza del teatro d’ombre. La compagnia teatrale “L’Asina sull’Isola” opera nell’ambito del teatro per ragazzi, usando come principale linguaggio espressivo quello del teatro d’ombre, ma è sempre alla ricerca di contaminazioni: relazioni tra ombra e oggetto, tra ombra e pittura, tra ombra e musica, Granteatrino (Bari) L’associazione “Granteatrino” nasce a Bari nel settembre 1983 per promuovere e sviluppare un lavoro di recupero e di rilancio dell’enorme patrimonio del teatro popolare dei burattini, dei pupi e delle marionette. La ricerca si incentra subito sulla figura di Pulcinella. La compagnia, diretta da Paolo Comentale, realizza spettacoli sia per un pubblico adulto che per quello infantile. Alternando l’animazione tradizionale in baracca alla presenza dell’attore accanto all’oggetto animato, il “Granteatrino” ha definito uno stile preciso ed essenziale. La compagnia ha partecipato a tutte le principali manifestazioni nazionali del settore ed effettuato numerose tournée internazionali in quasi tutta l’Europa, in Giappone, in Australia e negli Stati Uniti Istituto delle Guarattelle - Bruno Leone (Napoli) Bruno Leone è uno dei più importanti burattinai d’Italia, ambasciatore della maschera di Pulcinella nel mondo. Negli anni ’70 apprende l’arte delle guarattelle da Nunzio Zampella, ultimo maestro guarattellaro napoletano, evitando in tal modo la scomparsa di una tradizione che risale ai girovaghi e saltimbanchi medievali. A Napoli, la rinascita di Pulcinella è un merito da attribuire a Bruno Leone, che da trent’anni ne indossa ‘o cammesone. Nel corso degli anni, il Pulcinella di Leone è diventato attento osservatore e interprete di tanti argomenti di impegno civile, sia in teatro che nelle strade. In tutti questi anni, Leone non ha conosciuto soste, lavorando in diversi progetti a Napoli e realizzando lunghe tournée in tutto il mondo, e ha partecipato a tutte le edizioni de “La Macchina dei Sogni”. La voce delle cose (Bergamo) Nel 1978 Luì Angelini e Paola Serafini fondano “Assondelli & Stecchettoni”. Nel 1989 lo spettacolo Appartamento con figure porta la compagnia in Europa, con una tournée in Portogallo, Spagna e Francia. Negli anni che seguono, collaborano con il “Centro Teatro di Figura” di Cervia, col quale avviano un’intensa collaborazione artistica. Una serie di spettacoli, e specialmente Cappuccetti Rossi e Pinocchio dei Legni, segna questa fase e contribuisce alla diffusione del lavoro della compagnia anche fuori dall’Europa. Nel 1995 “Assondelli & Stecchettoni” si fonde con il CTF e l’ensemble diventa, nel 1998, la cooperativa “Arrivano dal mare!”. Nel 2000 Paola e Luì inventano le “Macchine per il teatro incosciente”, oggetti che sono contemporaneamente microspettacoli, giocattoli, mezzi di intrattenimento, unità didattiche. Nella primavera del 2003 danno vita al progetto La voce delle cose, associazione per l’esplorazione del potenziale evocativo degli oggetti di uso comune. Dopo 25 anni dedicati al teatro di figura e gli ultimi 15 tutti orientati verso il teatro d’oggetti, Luì Angelini e Paola Serafini espandono la loro esperienza anche fuori dai confini del palcoscenico. Mago Coppelius (Roma) È il nome d’arte che Donato Pichi ha preso in prestito dal personaggio del racconto di E.T.A. Hoffmann L’uomo della sabbia. Nel racconto di Hoffmann il mago è un alchimista che ruba gli occhi ai bambini per applicarli alle sue creature inanimate e, in effetti, gli occhi dei burattini di Donato spesso sembrano vivi. Egli costruisce personalmente i burattini utilizzando diversi materiali: legno, cartapesta, segatura, pietra pomice, polistirolo, gommapiuma e tutto ciò che si può riciclare, dalle bottiglie di plastica alle lattine, ai rotoli di carta da cucina. La maggior parte dei suoi spettacoli è rivolta principalmente ad un pubblico di bambini e ragazzi, ma spesso coinvolge anche il pubblico adulto. Le storie che Pichi mette in scena partono dalla figura dal mago Coppelius ma interagiscono con Pulcinella, la sua innamorata Teresina, il coccodrillo e tanti altri personaggi presi in prestito dal
teatro di figura, recuperando la tradizione romana e laziale e partendo dal presupposto che in ogni regione esiste una tradizione peculiare che occorre tramandare. Atelier la lucciola – Teatro Atelier per bambini (Palermo) È un piccolo e accogliente teatro ubicato nel cuore di Palermo, a due passi dal Teatro Massimo, dove hanno luogo spettacoli e atelier teatrali rivolti all’infanzia. Il lavoro e lo scopo principale che stanno alla base del progetto del “Teatro-Atelier La lucciola” sono quelli di incentivare e valorizzare la creatività insita in ogni bambino e in ogni bambina, attraverso una forma di pedagogia creativa che passa dal teatro e attraversa tutte le arti che lo compongono. “La lucciola” apre le porte al pubblico nell’ottobre del 2004, per volontà di due artisti: Nadia Parisi, pittrice popolare siciliana, formatasi alla scuola Ducato di Bagheria e Alessandro Prestipino, attore, regista e drammaturgo. Questo “piccolo” spazio, fucina di creatività, è un luogo scevro da condizionamenti ideologici, dove i piccoli possono dare libero sfogo alla propria fantasia, impegnandosi in attività artistiche che sono espressione della propria personalità. Teatro Tages (Cagliari) Agostino Cacciabue e Rita Xaxa sono artigiani dello spettacolo che, con grande perizia e passione, costruiscono e animano le marionette a filo. I due teatranti, provenienti da differenti ambiti della scena italiana, nel 1993 hanno unito le proprie energie e fondato in Sardegna il “Teatro Tages”. La compagnia ha partecipato a festival internazionali in Italia e all’estero: Senegal, Pakistan, India, Ucraina, Singapore e Spagna. Nel 2006 ha vinto il 2° premio al festival internazionale “Puppet Theatres and Other Forms of Scenic Animation”, organizzato dal Dipartimento Teatro d’Animazione dell’Accademia d’Arte Drammatica di Kharkiv in Ucraina. Il loro lavoro avviene a vista, senza la tradizionale baracca, per mostrare al pubblico l’arte e la maestria dei manovratori dietro le quinte di un teatro di marionette. Atelier la lucciola Teatro Atelier per bambini – Palermo Peppi il disgraziato di Nadia Parisi e Alessandro Prestipino spettacolo di teatro di figura, narrato con marionette da tavolo manovrate a vista Lo spettacolo si basa su una delle fiabe trascritte dall’antropologo Giuseppe Pitrè, che per primo ha intuito l’importanza delle storie e delle leggende tramandate oralmente in Sicilia dalla gente del popolo e ha pensato di trascriverle per salvarne la memoria. “La lucciola”, teatro-atelier per bambini, ha scelto già da qualche anno di dedicare un ciclo di spettacoli a queste fiabe, per valorizzare la cultura popolare siciliana. Peppi il disgraziato narra la storia di un ragazzo un po’ pigro che non ha voglia di lavorare. La madre, disperata, lo costringe a mettersi in cammino alla ricerca di un lavoro che riesca a dargli da vivere. Durante il suo cammino Peppi incontra giganti, mostri e animali fantastici con i quali si dovrà confrontare. Alla fine di questo viaggio iniziatico, dopo aver superato tante prove di coraggio e di abilità, il ragazzo sposerà una bella “reginotta” e, come scrive Pitrè, “...loro restarono felici e contenti, e noi qua senza niente”. La storia è narrata con marionette “da tavolo” manovrate “a vista”. L’atmosfera, a volte drammatica a volte ironica, è determinata da un tappeto sonoro che scandisce i diversi momenti dello spettacolo, arricchito da suoni che sottolineano l’azione e valorizzano le scene, che cambiano e si sviluppano davanti gli occhi dei piccoli spettatori. Ven 12 ore 18,30 Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo Aladino di tutti i colori
da una favola delle Mille e una notte drammaturgia e regia di Mimmo Cuticchio con Mimmo Cuticchio manianti e combattenti: Giacomo Cuticchio, Fulvio Verna, Tania Fiordano aiutante di palcoscenico: Floriana Patti scene e costumi: Pippo Miraudo oggetti della scenotecnica: Tania Giordano consulenza musicale: Antonio Guida Lo spettacolo, ideato e diretto da Mimmo Cuticchio, unisce con semplicità e naturalezza, attraverso “la parola”, la cultura occidentale e quella orientale nell’ambito di un più vasto progetto sulla convivenza avviato molti anni fa con lo spettacolo Francesco e il Sultano di Cuticchio e Licata, dove alle crociate i due autori contrapponevano la cultura francescana, che alla spada sostituisce il Vangelo e all’aggressione l’accoglienza. In Aladino di tutti i colori l’attenzione è incentrata sempre sulla convivenza, focalizzata in particolare sull’infanzia come valore. La messa in scena è basata sull’utilizzo del teatrino come scatola magica: l’alternarsi delle scene e delle luci, l’aggiunta della musica, diversamente dallo spettacolo tradizionale, la compresenza di attori e marionette, conferiscono all’insieme e alla drammaturgia del racconto una visione moderna e attuale. Sab 13 e dom 14 ore 18,30 Compagnia Figli d’Arte Cuticchio La pazzia di Orlando da antichi canovacci oprante recitante: Giacomo Cuticchio manianti e combattenti: Fulvio Verna, Tania Giordano aiutante di palcoscenico: Floriana Patti msiche: tradizionale pianino a cilindro Mentre la Corte di Carlo Magno è in subbuglio perché molti paladini, compreso il prode Orlando, hanno perso la testa per la principessa Angelica, arriva la guerra di Agramante. Cristiani e saraceni si scontrano sotto le mura della città di Parigi. Astolfo approfitta della confusione per lasciare la città e andare alla ricerca del cugino Orlando. Intanto, Cloridano e Medoro, per recuperare il corpo del loro Re Dardanello – ucciso da Rinaldo – si spingono nottetempo fin sotto le mura e vengono assaltati dai paladini di guardia, uno dei quali uccide Cloridano e ferisce gravemente Medoro. Il caso vuole che Angelica, dispersa tra i boschi, giunga in quel campo e, accortasi che Medoro è ancora vivo, si fa aiutare da un vecchio contadino per portarlo via, salvandolo da sicura morte. Nel frattempo, il paladino Astolfo ricerca per campagne, pianure e monti suo cugino Orlando. Si ferma ad un abbeveratoio e, mentre il suo destriero sta bevendo, un demonio, fintosi ragazzo, gli ruba il cavallo e si fa inseguire fin sotto il Castello delle Menzogne del mago Atlante. Lun 15 ore 10,00 Compagnia Figli d’Arte Cuticchio L’Iliade o sia il riscatto di Priamo Ideazione scenica, drammaturgia e regia: Mimmo Cuticchio oprante recitante: Giacomo Cuticchio manianti e combattenti: Fulvio Verna, Tania Giordano aiutante di palcoscenico: Floriana Patti musiche: tradizionale pianino a cilindro
È questo forse l’inizio di un nuovo grande ciclo dell’opera dei pupi, che Mimmo Cuticchio, andando controtendenza, sfidando cioè la morte annunciata di questo antico teatro alle soglie del terzo millennio. L’Iliade o sia il riscatto di Priamo è una lettura del poema carica di sentimento tragico e di profonda mestizia. L’affetto materno di Teti, il sogno cattivo di Agamennone, la sognante apparizione di Nestore, il pianto addolorato di Achille per la morte dell’amico Patroclo, sono momenti straordinari, dove anche gli eroi Ettore e Achille sono impegnati a coniugare racconto epico e poema cavalleresco. Non mancano le intense battaglie tra Achei e Troiani. Lo spettacolo si inserisce in quelle che un tempo, per l’oprante puparo, erano le cosiddette “serate speciali”, nelle quali si raccontava in un unico episodio un’intera storia. Le scene di Marco Incardona e i pupi di Mimmo Cuticchio sono stati creati appositamente per questo spettacolo. Mar 16, ven 19, ven 3 ore 10,00 Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo L’infanzia d’Orlando drammaturgia e regia: Mimmo Cuticchio oprante recitante: Giacomo Cuticchio manianti e combattenti: Fulvio Verna, Tania Giordano aiutante di palcoscenico: Floriana Patti musiche: tradizionale pianino a cilindro Il mito del grande Orlando, eroe invincibile, non si riferisce solo alla sua maggiore età, quando, come primo paladino di Carlo Magno, compie le gesta più mirabolanti. La leggenda vuole che sin dalla più tenera età, nonostante la dolorosa lontananza dal padre Milone, dimostrasse di che stoffa fosse fatto. Lo spettacolo sintetizza le infinite avventure di Orlando bambino. Nato in una grotta vicino Sutri, vive per sette anni con la madre Berta in mezzo ai boschi, senza conoscere i banchi di scuola. Berta, sorella di Carlo Magno, essendo stata bandita dal territorio cristiano quando per amore di Milone fuggì da Parigi, ha paura che il figlio sveli a qualcuno le proprie origini; ma Orlandino, vivace e curioso, si sposta fino alla cittadina di Sutri. Presto fa amicizia con un gruppo di giovani popolani che lo invitano a partecipare ad una giostra tra i figli dei poveri e i figli dei nobili. Orlandino si distingue subito vincendo su tutti, finanche su Oliviero, figlio del governatore Rainiere. Il destino vuole che Carlo Magno, dopo la sua incoronazione a Roma, si fermi alcuni giorni nella cittadina di Sutri, dove incontra la sorella ed il nipote Orlandino. Mer 17, lun 22, mar 23, lun 29 aprile, 30 marzo ore 10,00 Granteatrino – Casa di Pulcinella – Bari Pulcinella Paladino Tratto da I paladini di Francia di Emanuele Luzzati Burattini su disegni di Emanuele Luzzati realizzati da Natale Panaro con Paolo Comentale ed Enrico Castellaneta musiche originali: Walter Bagnato Pulcinella, a Parigi in cerca di fortuna, trova lavoro come scudiero del primo paladino Orlando, cugino del paladino Rinaldo di Montalbano. In città c’è grande agitazione per l’arrivo della bella Angelica, che infiamma d’amore tutti i paladini. Per amore di Angelica tutti i cavalieri si battono contro suo fratello, Argalia, che vince sempre perché ha una lancia fatata. Anche Orlando e Rinaldo scendono in campo. Dopo mille avvincenti avventure, Orlando vince a duello il potente Agricane ma, sul più bello della festa, irrompe Rinaldo. I due cugini litigano a causa di Angelica e Pulcinella assiste al gran duello di Orlando e Rinaldo per amore e odio della bella Angelica. Pulcinella mette fine alla contesa con i
filtri del mago Malagigi, così i due cugini, entrambi innamorati di Angelica, possono far pace. Si fa festa e, con grande tripudio, Pulcinella inneggia alla gioia di vivere. Nel frattempo il mago Malagigi vede nella sfera magica la bella Angelica fuggire a cavallo e i due cugini si tuffano all’inseguimento. Pulcinella, rimasto solo, annuncia il seguito della storia che vede Orlando furioso per amore. Gio 18, ven 19 aprile ore 18,30 Rugantino, ovvero la voce di Roma, fa visita al Mago Coppelius e di nascosto beve una pozione magica che lo rende pazzo; infatti si convince di essere uno sceriffo che deve portare giustizia nel paese. E lo fa a modo suo, facendosi aiutare da un coccodrillo e chiamando la morte in persona. Il Mago, per far tornare in sé il caro Rugantino, si farà aiutare da un insolito Pulcinella, che va in giro con un campanello e porta un cappello rosso. Ven 19 ore 17,00 Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo Guerrin Meschino da Andrea da Barberino drammaturgia e regia di Mimmo Cuticchio oprante recitante: Mimmo Cuticchio aiutante di prima quinta: Giacomo Cuticchio e Fulvio Verna aiutante di seconda quinta: Tania Fiordano aiutante di palcoscenico: Floriana Patti musiche: tradizionale pianino a cilindro Il giovane Guerrino è figlio di regnanti. A seguito di un tradimento che il padre ha subito, viene venduto come schiavo a Costantinopoli quando è ancora in fasce. Il ragazzo crescerà talmente affettuoso e leale che i genitori adottivi, quando sarà grande, gli restituiranno la libertà. Il maggiore desiderio di Guerrino sarà quello di conoscere le proprie origini e, per amore della verità, attraverserà il mondo fino ad affrontare l’incanto della maga Alcina, supererà sortilegi, prodigi, duelli contro giganti ed esseri fantastici. Il copione è composto da scene concertate con una struttura drammaturgica ben definita, con un dialogo che i personaggi improvvisano di volta in volta. Un testo nuovo che punta sull’aspetto avventuroso delle vicende del povero Guerrino, “cavaliere d’amore”, alla ricerca delle proprie origini, ma i ritmi e l’incedere sono quelli del teatro epico-cavalleresco. Sab 20 e dom 21 aprile ore 18,30 Istituto delle Guarattelle - Napili Storie di Pulcinella di e con Bruno Leone Pulcinella è l’uomo della strada che riesce a sfuggire la morte, a prendersi gioco del potere e della prepotenza pur manifestando egli stesso paura, timore e tutti quei sentimenti che non appartengono all’eroe ma all’uomo di tutti i giorni. Storie di Pulcinella, di e con Bruno Leone, è un modo di presentare i canovacci antichi nella loro modernità e universalità, alternandoli con altre storie antiche e moderne, e oltre che spettacolo può diventare incontro, lezione, storia, viaggio nel mondo meraviglioso delle guarattelle. L’arte delle guarattelle deve la sua vitalità alla capacità dei burattinai di coniugare memoria e attualità in un rapporto molto attento col pubblico. Bruno Leone, che ha ripreso canovacci e stili di quest’arte antica, ha contribuito con efficacia alla ripresa di un genere teatrale tanto importante per la storia della cultura napoletana ed europea. Pulcinella, sempre in scena alla destra del burattinaio, scandisce con la sua magica voce – ottenuta con lo strumento della pivetta – l’alternarsi delle storie.
Gio 25 ore 17,00 vem 26 ore 16,00 La voce delle cose – Bergamo Fiabe selvatiche di e con Paola Serafini Le fiabe si riscaldano nel loro passaggio di bocca in bocca. A voler essere più precisi, il percorso è: bocca-orecchio-immaginazione-ricordo-ragione-affetti-bocca. Ogni ciclo di questo percorso, che si è ripetuto nei secoli, ha scaldato le storie con l’energia delle persone che le hanno tramandate per educare, divertire, intimidire, far passare il tempo, accendere i sogni. I protagonisti di questa selezione di fiabe sono animali che vivono le loro avventure nel bosco. Il racconto è sostenuto dalla creazione di immagini e suoni per mezzo di oggetti della vita quotidiana e piccoli strumenti musicali. Gio 25 aprile ore 18,30 La voce delle cose – Bergamo Oggetti da favola di e con Luì Angelini Le fiabe Cappuccetto Rosso e I tre porcellini sono raccontate per mezzo di oggetti recuperati: catini di plastica, contenitori per alimenti, cassette della frutta e spazzatura. Si colorano di ironia le immagini create dagli oggetti sottratti alla loro normale destinazione e usati in un contesto narrativo come “figure”, che sono a volte personaggi, altre immediate illustrazioni del racconto. Il testo, pur rimanendo fedele alle storie originali, le ripropone attualizzandole con semplici riferimenti all’oggi e divertenti giochi verbali. Ogni favola è raccontata con una tecnica diversa, con materiali molto semplici e in una struttura scenica essenziale, creando così l’immagine di un teatro nudo, esplicito nei suoi risvolti tecnici, con il desiderio di trasmettere a ragazzi e adulti la voglia di riprovarci a casa. Ven 26 aprile ore 18,30 Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo I quattro figli di Amone drammaturgia e regia di Mimmo Cuticchio oprante recitante: Mimmo Cuticchio aiutante di prima quinta: Giacomo Cuticchio e Fulvio Verna aiutante di seconda quinta: Tania Fiordano aiutante di palcoscenico: Floriana Patti musiche: tradizionale pianino a cilindro Durante la Pentecoste, Carlo Magno, re di Francia e imperatore di Roma, riunisce la sua corte per capire che contributo può ricevere dai suoi paladini in caso di guerra. Ciascuno dei presenti elenca soldati, cavalieri, oro, cavalli, armi. Quando è il turno del Duca Amone, questi presenta i suoi quattro figli: Rinaldo, Salardo, Riccardo e Ricciardetto come validi sostegni alla corona. Carlo Magno è felice di annunciare che li nominerà cavalieri della sua corte e, per l’occasione, fa disporre un torneo alla lancia in modo che i quattro giovani abbiamo modo di provare il loro valore e ottenere un posto nella schiera dei paladini. Sciolta l’assemblea, rimane solo Gano di Magonza, che da sempre odia la famiglia di Rinaldo. Gano si rivolge a Bertolai, nipote dell’imperatore, istigandolo contro Rinaldo tanto che, durante il torneo, provocherà un duello fatale. Da qui iniziano le disavventure dei quattro figli di Amone, che saranno costretti a fuggire e a raggiungere le Ardenne, dove combatteranno al fianco del Re Iuvone di Guascogna contro i saraceni. Intanto, il mago Malagigi si adopererà perché Rinaldo sia perdonato dall’imperatore.
Sab 27, dom 28 aprile ore 18,30 Compagnia L’Asina sull’Isola Al Signor Rodari di e con Katarina Janoskova e Paolo Valli testi di Gianni Rodari disegni di Emanuele Luzzati Un viaggio attraverso alcune celebri favole e filastrocche di Gianni Rodari; uno spettacolo fatto di piccole storie che si rincorrono sulla scena, dentro e fuori poetici spazi d’ombra, che grazie anche alle delicate figure di Lele Luzzati sanno catturare i piccoli grandi e i grandi piccoli. Due personaggi arrivano con le loro torce e scoprono una soffitta immaginaria. Le luci illuminano i particolari di vecchi oggetti: qualche libro, una bacinella, un vecchio box, un ombrellino. Tutto, pian piano, si riempie di favole e di immagini d’ombre colorate, così la bacinella diventa un mare immenso per Alice Cascherina, che desidera ardentemente diventare una stella marina, il vecchio box si trasforma in un giardino fiorito, nel quale si rifugia Pulcinella durante la sua fuga verso la libertà, l’ombrellino è testimone di una giornata tempestosa, piena di pioggia e di arcobaleni. Gio 2, ven 3 maggio ore 18,30 Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo Dalla partenza di Goffredo di Buglione alla morte di Clorinda drammaturgia e regia di Mimmo Cuticchio oprante recitante: Mimmo Cuticchio aiutante di prima quinta: Giacomo Cuticchio e Fulvio Verna aiutante di seconda quinta: Tania Fiordano aiutante di palcoscenico: Floriana Patti musiche: tradizionale pianino a cilindro Lo spettacolo racconta di come, nell’anno del Signore 1099, i crociati guidati da Goffredo di Buglione, duca della Bassa Lorena, partirono per conquistare Gerusalemme e liberare il Santo Sepolcro. Nella messa in scena, Cuticchio racconta l’antefatto del canto XII della Gerusalemme Liberata, fino ad arrivare allo scontro tra Tancredi e Clorinda, figlia dei regnanti cristiani d’Etiopia, ma nata bianca. La regina, temendo d’essere accusata di adulterio, l’aveva affidata ad Arsete, il suo servo più fedele, che si preoccuperà di sostituirla con una bimba nera. Arsete, fuggito con la bimba in Egitto, le aveva fatto da padre e l’aveva cresciuta nella fede musulmana. Clorinda cresce fiera e forte senza conoscere le sue origini fino a quando una sera, dovendo uscire dalla città per una impresa a danno dei cristiani, Arsete gli svela il segreto della sua nascita. Con questa sua nuova messa in scena, Mimmo Cuticchio affronta il tema della convivenza tra i popoli, in particolare tra israeliani e palestinesi, affinché i giovani di ogni etnia e religione si incontrino e crescano con la cultura della pace e della tolleranza, senza perpetuare radicali e antichi odi e rancori. Sab 4, dom 5 maggio ore 18,30 Teatro Tages Il Fil’Armonico di Agostino Cacciabue di e con Agostino Cacciabue e Rita Xaxa Lo spettacolo è un florilegio, un mosaico composto da momenti di vita del marionettista che si intrecciano con le storie delle sue figure. Sono frammenti di vita, storie minime, pochi minuti per raccontare emozioni e passioni. Immagini rapide quanto un’occhiata che si lancia oltre una porta
socchiusa, al di là delle vedute di tutti i giorni, alla ricerca di gesti e personaggi che sappiano ancora sorprenderci. Non ci sono parole, ma solo musica. Non ci sono segreti, perché l’animazione è lasciata a vista. Le marionette de “Il Fil’armonico” ballano, soffrono, sperano, ridono con lo stesso spirito che muove gli esseri umani. Anche per loro, per i pupazzi che calcano il palcoscenico, il destino è sempre appeso a un filo. Ma questa volta si vede benissimo dove vada a finire. Gio 9, ven 10 ore 18,30 Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo Prime imprese di Carlo Magno Da antichi canovacci Adattamento scenico di Giacomo Cuticchio oprante recitante: Giacomo Cuticchio manianti e combattenti: Fulvio Verna, Tania Giordano aiutante di palcoscenico: Floriana Patti musiche: tradizionale pianino a cilindro Re Pipino di Francia, nottetempo, è ucciso dai suoi figli illegittimi Lanfroi e Olderigi. Carlo, figlio di Pipino e della regina Berta, si salva fuggendo. Lo raggiunge il vecchio Aragonese, barone dei reali di Francia, e insieme fuggono in terre saracene dove, sotto falso nome, faranno i trincianti di tavola alla mensa di Re Galafro di Spagna e dei suoi quattro figli: Marsilio, Bulugante, Falserone e Galerana. Quest’ultima, innamoratasi di Carlo, scoprirà le vere origini del suo amato. Intanto, seguono tornei e guerre tra pagani contro pagani per contendersi la principessa Galerana. Carlo, che segretamente aveva preso lezioni di scherma dal Barone Aragonese, riesce prima a vincere la giostra e poi a uccidere l’imperatore Bramante d’Africa conquistando le sue armi. Ancora una volta Carlo, il vecchio Aragonese, l’amico Uggero e la principessa Galerana saranno costretti a fuggire per l’invidia dei tre fratelli spagnoli. Sab 11 e dom 12 ore 18,30
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