PROGRAMMA DE "LA MACCHINA DEI SOGNI"

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PROGRAMMA DE “LA MACCHINA DEI SOGNI”
LABORATORIO:
Dalla costruzione di un pupo alla messa in scena
a cura di Mimmo Cuticchio

La nascita di una scuola, in grado di far avvicinare al teatro dei pupi dei giovani che non sono
necessariamente “figli d’arte” ma che amano l’arte è un progetto che Mimmo Cuticchio ha coltivato
da sempre.
Le radici in cui affonda la Storia dell’opera dei pupi sono verbali. Le sue fonti sono le voci degli
stessi opranti-pupari, i suoi documenti sono la trascrizione di fatti e saperi derivati dalla sfera
dell’oralità. Dunque è necessario partire dai pupari ed opranti, perché solo attraverso la loro
memoria è possibile far luce sul “sapere” che, insieme all’arte, si tramanda da maestro ad allievo.
Già da molti anni Mimmo Cuticchio e i suoi collaboratori si sono interrogati come ammodernare
l’antico rapporto autoritario maestro-allievo che garantiva la sopravvivenza delle tradizioni tecniche
nelle culture orali. L’imitazione scrupolosa e intransigente, basata sull’autorità, era l’unica garanzia
della trasmissione concreta dell’intero corpo dei saperi. Un allievo non era in grado di decidere
durante la formazione cosa era importante e cosa no. Solo dopo aver cominciato ad esercitare il
mestiere, la ripetizione di ciò che aveva appreso diventava creativa. Oggi troppe cose sono mutate
nelle dinamiche sociali per riprodurre un tale rapporto, ma rimane imprescindibile l’esigenza del
contatto diretto e dell’imitazione di un modello, perché i saperi teatrali si possono trasmettere solo
attraverso il fare.
Con coerenza e convinzione Mimmo Cuticchio ha sostenuto la necessità di una scuola in grado di
trasmettere le tecniche del teatro dei pupi e fare della tradizione non lettera morta ma uno strumento
vivificante, capace di confrontarsi con il presente, superarne i confini per diventare futuro.
La creazione, della Scuola per pupari e cuntisti aperta nel 1997 è una tappa importantissima
nell’evoluzione del teatro dei pupi attuale. La formazione di giovani dalle molteplici competenze e
l’esigenza di un apprendistato continuo e costante sono i pilastri di un insegnamento artistico che
non può permettersi cedimenti. Gli allievi, vengono preparati agli imperativi di “un’arte completa”
e l’insieme del progetto prende fisicamente senso alla fine del terzo anno di insegnamento, quando
quelli meritevoli potranno prendere parte ad uno spettacolo, diretto dallo stesso Cuticchio.
L’opera dei pupi non è più ciò che è stata un tempo. Per trasmettere questo teatro è necessario
avvicinare, affascinare i giovani non solo con gli spettacoli ma con tutta una serie di iniziative che
Mimmo Cuticchio e la sua Associazione portano avanti da quarant’anni.
Dunque approfittando del festival La Macchina dei Sogni abbiamo pensato di “aprire” i battenti
del nostro laboratorio a quanti, anche per soli cinque giorni, volessero conoscere il mondo del
Teatro dei Pupi dall’interno. Mimmo Cuticchio, dal 17 al 21 aprile, condurrà un laboratorio pratico
sull’ideazione, la costruzione e la manovra dei pupi e la messa in scena. Un’occasione unica
per conoscere le diverse fasi di questa antica tradizione teatrale. Dalla realizzazione della testa
all’ossatura e all’armatura, fino alla nascita dello spettacolo, che a sua volta prevede l’ideazione e
la realizzazione di un canovaccio e la successiva trasposizione scenica con l’ausilio delle complesse
tecniche di manovra.

PROGETTO:
GIROgiroMONDO
L’associazione Frida Kahlo realizza il laboratorio per ragazzini dal titolo GIROgiroMONDO con
l’obiettivo di creare uno spazio artistico a misura di bambino. Nell’ambito del laboratorio saranno
proposte attività di riciclo-creativo, che hanno come tema storie e tradizioni del mondo mirate
principalmente al rispetto della natura e all’ecosostenibilità. In questo senso si permetterà al bimbo
di sviluppare le proprie capacità artistiche attraverso la fantasia, “riutilizzando” e trasformando
quello che ha a disposizione.
Gli appuntamenti saranno quattro. Durante ogni incontro i bambini conosceranno, attraverso la
narrazione e il gioco, una favola di un paese lontano. Il racconto sarà lo spunto per proseguire con

le attività ludo-creative, infatti i bambini saranno invitati a ricreare i momenti e i personaggi della
storia appena ascoltata dando libero sfogo alla loro creatività mediante pennelli, colori, oggetti di
plastica e altri materiali riciclati.

Sab. 20 ore 16,30 e dom. 21 ore 11,00
I due eredi
Si tratta della rivisitazione di un racconto egiziano che narra la storia dei fratelli Farag e Baiumi
alle prese con la spartizione di una eredità, pretesto per parlare di un percorso di fraternità e
condivisione.

Sab. 27 ore 16,30 e dom. 28 ore 11,00
Bluolina e Peppino al Carnevale di Rio
Libero adattamento della fiaba tradizionale sudamericana Il pipistrello vanitoso, un pretesto per
trattare il tema dell’amicizia, una fiamma che mai si spegne, paragonabile alla luce di un diamante,
splendente e trasparente.

Sab. 4 maggio ore 16,30 e dom. 5 ore 11,00
L’Oriente con la principessa Jamileh
Libero adattamento della favola tradizionale persiana Il principe serpente, dove si racconta di un
sentimento che ci permette di superare tutte e avversità: l’amore. L’amore oltre le apparenze, un
sentimento che illumina il cuore e si diffonde su tutti come un vento di pace e benevolenza.

Sab. 11 ore 16,30 e dom. 12 ore 11,00
Il principe José e la Ragna Penelope
Ancora una fiaba sul tema dell’amicizia, questa volta ambientata in Spagna, lungo il cammino di
Santiago di Compostela. Gli amici sono preziosi sempre e non quando fa comodo a noi.

Le fiabe saranno raccontate con l’ausilio di muppets, che si muoveranno all’interno di un teatrino
insieme ad altre figure – sagome di cartone, bamboline di stoffa – e interpreteranno i diversi
personaggi delle storie di volta in volta proposte.

MOSTRA E VISITE GUIDATE
In occasione del trentennale della “Macchina dei sogni”, che ritorna nei luoghi d’origine, nel
teatro e nel laboratorio di via Bara all’Olivella, siamo lieti di riprendere la collaborazione con la
fondazione “Salvare Palermo”. Un sodalizio che, almeno affettivamente, non si è mai interrotto
da quel lontano 12 dicembre 1989, quando “Salvare Palermo” coinvolse i Figli d’Arte Cuticchio
nella manifestazione “Nessun dorma”, sulla scalinata del Teatro Massimo. La manifestazione
fu organizzata per rivendicare, oltre l’apertura del teatro lirico chiuso da un ventennio, anche
“attenzioni e risorse pubbliche per la cultura”.
Purtroppo ancora oggi, a causa della crisi, le istituzioni investono scarse risorse e attenzioni alle
iniziative culturali e, in generale, a tutte quelle forme d’arte che tengono in vita la comunità civile
facendo da collante tra le diverse identità culturali. Così tocca alle associazioni, ancora una volta,
farsi promotrici di iniziative che si propongono di rivolgere occhi e menti alla conoscenza. La
grande Storia e le piccole storie, fatte di usanze e saperi antichi, si intrecciano nei contributi che
ciascuna associazione mette a disposizione della “Macchina dei Sogni”, per arricchire di contenuti e
occasioni questo mese di eventi e di incontri.
La fondazione “Salvare Palermo”, in particolare”, offrirà ai visitatori del Festival le seguenti
iniziative:

- Una mostra di immagini dell’edizione 1995 de “La Macchina dei Sogni”, un reportage fotografico
a suo tempo eseguito ed ora allestito da Andrea Ardizzone, visitabile per tutta la durata della
manifestazione nei locali del Laboratorio teatrale di via Bara.

- Domenica 28 aprile, a cura dell’architetto Adriana Chirco, una passeggiata sulle tracce di un
palazzo scomparso, il perimetro di Palazzo Monteleone e del suo giardino, travolti dal taglio di via
Roma. L’itinerario prevede la partenza da piazza Olivella alle ore 10,30, per poi proseguire lungo
via Monteleone, via Torre di Gotto, via Gagini e ritorno da via Bara.

- Sabato 4 maggio, con appuntamento alle ore 10,30 sulla scalinata del Palazzo delle Poste in via
Roma, una visita guidata alle sale e alle preziose opere pittoriche del Palazzo, a cura della prof.
Anna Maria Ruta, studiosa e profonda conoscitrice dell’arte futurista.

- Domenica 12 maggio, con partenza alle ore 10,30 da via Bara, di fronte al Laboratorio, una
passeggiata tra vicoli e monumenti del quartiere con la preziosa guida dell’architetto Rosanna
Pirajno. Riservata a bambine/i e ragazze/i accompagnati da adulti ma anche no, una passeggiata
nella città storica da ri(scoprire) e amare, per imparare a prendersene cura da adulti.

INSTALLAZIONE:
Audaci imprese di donne e cavalieri
Tre macchine per il teatro incosciente
Nell’arco di pochi minuti il pubblico gioca con i grandi temi della letteratura epico-cavalleresca,
rappresentandoli con l’uso di oggetti quotidiani. Citazioni iconiche e omaggi alle forme del
repertorio invitano lo spettatore appassionato e paziente a confrontarsi con il patrimonio dell’opera
dei pupi. Si tratta di un’installazione, concepita tra arte, gioco e teatro e composta da strutture
trasformate in teatrini di oggetti, una specie di teatro self-service che, divertendo, permette un
approccio diverso agli oggetti di uso quotidiano, che assumono nuova vita al servizio delle storie
che raccontano.
Gli animatori sono due persone scelte dal pubblico che, come in un gioco di ruolo, prendono posto
uno al di qua e l’altro al di là del rudimentale boccascena, assumendo le funzioni di manovratore
e spettatore. Il primo segue in cuffia le istruzioni dell’autore per animare gli oggetti, ignorando
che cosa stia rappresentando. Il secondo, sempre in cuffia e sempre dalla voce dell’autore, ascolta
la storia che corrisponde agli spostamenti e alle evoluzioni che il manovratore fa compiere agli
oggetti. In altre parole, le “Macchine del teatro incosciente” sono dispositivi con i quali un ignaro
manovratore mette in scena per uno stupito spettatore (stupito sia da cosa riesca a fare il suo
involontario e inconsapevole “compare”, sia dalla scoperta delle potenzialità narrative dei semplici
oggetti) uno spettacolo di teatro d’oggetti.

ore 17,00 Inaugurazione del Festival con l’apertura della mostra Attorno alle mura
dell’Itria di Andrea Ardizzone
ore 18,30 Atelier La lucciola Peppi il disgraziato
ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio
Aladino di tutti i colori
ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio
Aladino di tutti i colori
ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio
La pazzia di Orlando
ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio
Iliade o sia il riscatto di Priamo
ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio
L’infanzia di Orlando
ore 18,30 Granteatrino
Pulcinella paladino
ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio
Iliade o sia il riscatto di Priamo
ore 17,00 Mago Coppelius Rugantino e Pulcinella
ore 18,30 Granteatrino
Pulcinella paladino
ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio
Guerrin Meschino
ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio
Guerrin Meschino
ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio
L’infanzia di Orlando
ore 10,30 Figli d’Arte Cuticchio
L’infanzia di Orlando
ore 17,00 Bruno Leone
Storie di Pulcinella
ore 18,30 La voce delle cose Fiabe selvatiche
ore 16,00 Bruno Leone
Storie di Pulcinella
ore 18,30 La voce delle cose Oggetti da favola
ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio
I quattro figli di Amone
ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio
I quattro figli di Amone
ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio
L’infanzia di Orlando
ore 15,30 Figli d’Arte Cuticchio
L’infanzia di Orlando
ore 11,00 Figli d’Arte Cuticchio
L’infanzia di Orlando

ore 18,30 L’Asina sull’isola
Al signor Rodari
ore 10,00 Figli d’Arte Cuticchio
Iliade o sia il riscatto di Priamo
ore 18,30 L’Asina sull’isola Al signor Rodari
ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio
Dalla partenza di Goffredo di Buglione
alla morte di Clorinda
ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio
Dalla partenza di Gffredo di Buglione
alla morte di Clorinda
ore 18,30 Teatro Tages
Fil’Armonico
ore 18,30 Teatro Tages
Fil’Armonico
ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio
Prime imprese di Carlo Magno
ore 18,30 Figli d’Arte Cuticchio
Prime imprese di Carlo Magno

PROIEZIONI: riprese degli spettacoli – APRILE
Mer 17
ore 16,30 Visita guidata all’Opera dei Pupi (1989) di M.Cuticchio e S. Licata
Gio 18
ore 16,30 L’Urlo del Mostro (1993) di M.Cuticchio e S.Licata
Ven 19
ore 16,30 Storia di Manon Lescaut e del Cavaliere de Grieux (1999) di
M.Cuticchio. Musiche di Giacomo Puccini

LABORATORIO - APRILE
Da mer. 17 a dom. 21
Dalla costruzione di un pupo alla messa in scena
Laboratorio diretto da Mimmo Cuticchio

LABORATORIO dal 20 APRILE al 12 MAGGIO tutti i sabato e domenica
Sab ore 16,30
Progetto GIROgiroMONDO rivolto al bambini
Dom ore 11,00
a cura dell’Ass. Frida Kahlo

MOSTRA dal 12 APRILE AL 12 MAGGIO
Ore 10 – 13 e 16 – 18 Attorno alle mura dell’Itria – Fotografie di Andrea Ardizzone

INSTALLAZIONE – Dal 25 APRILE al 12 MAGGIO tutti i giorni
Ore 10 – 13 e 16 – 18 La voce delle cose Audaci imprese di donne e cavalieri
Macchine per il teatro incosciente

VISITE GUIDATE - a cura della Fondazione Salvare Palermo
Dom 28 apr ore 10,30
Adriana Chirco Sulle tracce di in palazzo scomparso
Ven 3 mag ore 10,30
Anna Maria Ruta Le opere pittoriche del Palazzo delle Poste
Dom 12 mag ore 10,30
Rosanna Pirajno Andiamo per vicoli (in compagnia dei bambini)

Compagnia Figli d’Arte Cuticchio (Palermo)
La compagnia nasce nel 1971 sotto la guida di Mimmo Cuticchio. Il recupero delle tecniche
tradizionali dei pupi e del cunto, la ricerca e la sperimentazione sono i principali linguaggi della
propria comunicazione teatrale. La sua missione artistica è la ricerca di un suo spazio espressivo
che valorizzi al massimo le tecniche dei pupari e dei contastorie, linguaggi tutt’altro che esauriti o
superati, per dare nuove forme ad un teatro di verità e di poesia.
Oltre all’attività di produzione, la compagnia è impegnata anche nella promozione. Dal 1984
organizza il festival teatrale intitolato “La Macchina dei Sogni”, riconosciuto dal Ministero per i
Beni e le Attività Culturali. Dal 1997 porta avanti il progetto di una scuola per pupari e cuntisti con
l’obiettivo di garantire un futuro al teatro dei pupi e al cunto.

Compagnia Teatrale L’Asina sull’Isola (Montecchio Emilia - RE)
Nasce nel 1996 dall’incontro tra due artisti, Katarina Janoskova e Paolo Valli, accomunati da
esperienze maturate in più di dieci anni di attività professionale, a livello europeo, nel campo del
teatro di figura e di parola. Anche se concepito come libero gioco multimediale, il linguaggio
espressivo che la compagnia adotta, si fonda principalmente sulle tecniche del teatro d’ombre.
Katarina Janoskova proviene dall’esperienza di teatro di figura centroeuropeo; laureatasi nel 1991
all’Accademia d’Arte drammatica di Praga, si perfeziona come attrice ed animatrice con compagnie
professionali in Gran Bretagna, Spagna e Italia.
Paolo Valli ha una formazione artistica legata soprattutto ad un lungo rapporto professionale con la
compagnia piacentina “Teatro Gioco Vita”, dal 1978 al 1994, durante il quale matura l’esperienza
del teatro d’ombre. La compagnia teatrale “L’Asina sull’Isola” opera nell’ambito del teatro per
ragazzi, usando come principale linguaggio espressivo quello del teatro d’ombre, ma è sempre alla
ricerca di contaminazioni: relazioni tra ombra e oggetto, tra ombra e pittura, tra ombra e musica,

Granteatrino (Bari)
L’associazione “Granteatrino” nasce a Bari nel settembre 1983 per promuovere e sviluppare un
lavoro di recupero e di rilancio dell’enorme patrimonio del teatro popolare dei burattini, dei pupi e
delle marionette. La ricerca si incentra subito sulla figura di Pulcinella.
La compagnia, diretta da Paolo Comentale, realizza spettacoli sia per un pubblico adulto che per
quello infantile. Alternando l’animazione tradizionale in baracca alla presenza dell’attore accanto
all’oggetto animato, il “Granteatrino” ha definito uno stile preciso ed essenziale.
La compagnia ha partecipato a tutte le principali manifestazioni nazionali del settore ed effettuato
numerose tournée internazionali in quasi tutta l’Europa, in Giappone, in Australia e negli Stati Uniti

Istituto delle Guarattelle - Bruno Leone (Napoli)
Bruno Leone è uno dei più importanti burattinai d’Italia, ambasciatore della maschera di Pulcinella
nel mondo. Negli anni ’70 apprende l’arte delle guarattelle da Nunzio Zampella, ultimo maestro
guarattellaro napoletano, evitando in tal modo la scomparsa di una tradizione che risale ai girovaghi
e saltimbanchi medievali. A Napoli, la rinascita di Pulcinella è un merito da attribuire a Bruno
Leone, che da trent’anni ne indossa ‘o cammesone.
Nel corso degli anni, il Pulcinella di Leone è diventato attento osservatore e interprete di tanti
argomenti di impegno civile, sia in teatro che nelle strade. In tutti questi anni, Leone non ha
conosciuto soste, lavorando in diversi progetti a Napoli e realizzando lunghe tournée in tutto il
mondo, e ha partecipato a tutte le edizioni de “La Macchina dei Sogni”.

La voce delle cose (Bergamo)
Nel 1978 Luì Angelini e Paola Serafini fondano “Assondelli & Stecchettoni”. Nel 1989 lo
spettacolo Appartamento con figure porta la compagnia in Europa, con una tournée in Portogallo,
Spagna e Francia. Negli anni che seguono, collaborano con il “Centro Teatro di Figura” di Cervia,
col quale avviano un’intensa collaborazione artistica. Una serie di spettacoli, e specialmente
Cappuccetti Rossi e Pinocchio dei Legni, segna questa fase e contribuisce alla diffusione del lavoro
della compagnia anche fuori dall’Europa. Nel 1995 “Assondelli & Stecchettoni” si fonde con il
CTF e l’ensemble diventa, nel 1998, la cooperativa “Arrivano dal mare!”.
Nel 2000 Paola e Luì inventano le “Macchine per il teatro incosciente”, oggetti che sono
contemporaneamente microspettacoli, giocattoli, mezzi di intrattenimento, unità didattiche.
Nella primavera del 2003 danno vita al progetto La voce delle cose, associazione per l’esplorazione
del potenziale evocativo degli oggetti di uso comune. Dopo 25 anni dedicati al teatro di figura e
gli ultimi 15 tutti orientati verso il teatro d’oggetti, Luì Angelini e Paola Serafini espandono la loro
esperienza anche fuori dai confini del palcoscenico.

Mago Coppelius (Roma)
È il nome d’arte che Donato Pichi ha preso in prestito dal personaggio del racconto di E.T.A.
Hoffmann L’uomo della sabbia. Nel racconto di Hoffmann il mago è un alchimista che ruba gli
occhi ai bambini per applicarli alle sue creature inanimate e, in effetti, gli occhi dei burattini di
Donato spesso sembrano vivi. Egli costruisce personalmente i burattini utilizzando diversi materiali:
legno, cartapesta, segatura, pietra pomice, polistirolo, gommapiuma e tutto ciò che si può riciclare,
dalle bottiglie di plastica alle lattine, ai rotoli di carta da cucina. La maggior parte dei suoi spettacoli
è rivolta principalmente ad un pubblico di bambini e ragazzi, ma spesso coinvolge anche il pubblico
adulto. Le storie che Pichi mette in scena partono dalla figura dal mago Coppelius ma interagiscono
con Pulcinella, la sua innamorata Teresina, il coccodrillo e tanti altri personaggi presi in prestito dal
teatro di figura, recuperando la tradizione romana e laziale e partendo dal presupposto che in ogni
regione esiste una tradizione peculiare che occorre tramandare.

Atelier la lucciola – Teatro Atelier per bambini (Palermo)
È un piccolo e accogliente teatro ubicato nel cuore di Palermo, a due passi dal Teatro Massimo,
dove hanno luogo spettacoli e atelier teatrali rivolti all’infanzia. Il lavoro e lo scopo principale
che stanno alla base del progetto del “Teatro-Atelier La lucciola” sono quelli di incentivare
e valorizzare la creatività insita in ogni bambino e in ogni bambina, attraverso una forma di
pedagogia creativa che passa dal teatro e attraversa tutte le arti che lo compongono.
“La lucciola” apre le porte al pubblico nell’ottobre del 2004, per volontà di due artisti: Nadia
Parisi, pittrice popolare siciliana, formatasi alla scuola Ducato di Bagheria e Alessandro Prestipino,
attore, regista e drammaturgo. Questo “piccolo” spazio, fucina di creatività, è un luogo scevro
da condizionamenti ideologici, dove i piccoli possono dare libero sfogo alla propria fantasia,
impegnandosi in attività artistiche che sono espressione della propria personalità.

Teatro Tages (Cagliari)
Agostino Cacciabue e Rita Xaxa sono artigiani dello spettacolo che, con grande perizia e passione,
costruiscono e animano le marionette a filo. I due teatranti, provenienti da differenti ambiti della
scena italiana, nel 1993 hanno unito le proprie energie e fondato in Sardegna il “Teatro Tages”.
La compagnia ha partecipato a festival internazionali in Italia e all’estero: Senegal, Pakistan,
India, Ucraina, Singapore e Spagna. Nel 2006 ha vinto il 2° premio al festival internazionale
“Puppet Theatres and Other Forms of Scenic Animation”, organizzato dal Dipartimento Teatro
d’Animazione dell’Accademia d’Arte Drammatica di Kharkiv in Ucraina.
Il loro lavoro avviene a vista, senza la tradizionale baracca, per mostrare al pubblico l’arte e la
maestria dei manovratori dietro le quinte di un teatro di marionette.

Atelier la lucciola
Teatro Atelier per bambini – Palermo
Peppi il disgraziato
di Nadia Parisi e Alessandro Prestipino
spettacolo di teatro di figura, narrato con marionette da tavolo manovrate a vista

Lo spettacolo si basa su una delle fiabe trascritte dall’antropologo Giuseppe Pitrè, che per primo
ha intuito l’importanza delle storie e delle leggende tramandate oralmente in Sicilia dalla gente
del popolo e ha pensato di trascriverle per salvarne la memoria. “La lucciola”, teatro-atelier
per bambini, ha scelto già da qualche anno di dedicare un ciclo di spettacoli a queste fiabe, per
valorizzare la cultura popolare siciliana.
Peppi il disgraziato narra la storia di un ragazzo un po’ pigro che non ha voglia di lavorare. La
madre, disperata, lo costringe a mettersi in cammino alla ricerca di un lavoro che riesca a dargli
da vivere. Durante il suo cammino Peppi incontra giganti, mostri e animali fantastici con i quali si
dovrà confrontare. Alla fine di questo viaggio iniziatico, dopo aver superato tante prove di coraggio
e di abilità, il ragazzo sposerà una bella “reginotta” e, come scrive Pitrè, “...loro restarono felici e
contenti, e noi qua senza niente”.
La storia è narrata con marionette “da tavolo” manovrate “a vista”. L’atmosfera, a volte drammatica
a volte ironica, è determinata da un tappeto sonoro che scandisce i diversi momenti dello spettacolo,
arricchito da suoni che sottolineano l’azione e valorizzano le scene, che cambiano e si sviluppano
davanti gli occhi dei piccoli spettatori.
Ven 12 ore 18,30

Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo

Aladino di tutti i colori
da una favola delle Mille e una notte
drammaturgia e regia di Mimmo Cuticchio
con Mimmo Cuticchio
manianti e combattenti: Giacomo Cuticchio, Fulvio Verna, Tania Fiordano
aiutante di palcoscenico: Floriana Patti
scene e costumi: Pippo Miraudo
oggetti della scenotecnica: Tania Giordano
consulenza musicale: Antonio Guida

Lo spettacolo, ideato e diretto da Mimmo Cuticchio, unisce con semplicità e naturalezza, attraverso
“la parola”, la cultura occidentale e quella orientale nell’ambito di un più vasto progetto sulla
convivenza avviato molti anni fa con lo spettacolo Francesco e il Sultano di Cuticchio e Licata,
dove alle crociate i due autori contrapponevano la cultura francescana, che alla spada sostituisce il
Vangelo e all’aggressione l’accoglienza. In Aladino di tutti i colori l’attenzione è incentrata sempre
sulla convivenza, focalizzata in particolare sull’infanzia come valore.
La messa in scena è basata sull’utilizzo del teatrino come scatola magica: l’alternarsi delle scene e
delle luci, l’aggiunta della musica, diversamente dallo spettacolo tradizionale, la compresenza di
attori e marionette, conferiscono all’insieme e alla drammaturgia del racconto una visione moderna
e attuale.
Sab 13 e dom 14 ore 18,30

Compagnia Figli d’Arte Cuticchio
La pazzia di Orlando
da antichi canovacci
oprante recitante: Giacomo Cuticchio
manianti e combattenti: Fulvio Verna, Tania Giordano
aiutante di palcoscenico: Floriana Patti
msiche: tradizionale pianino a cilindro

Mentre la Corte di Carlo Magno è in subbuglio perché molti paladini, compreso il prode Orlando,
hanno perso la testa per la principessa Angelica, arriva la guerra di Agramante. Cristiani e saraceni
si scontrano sotto le mura della città di Parigi. Astolfo approfitta della confusione per lasciare la
città e andare alla ricerca del cugino Orlando.
Intanto, Cloridano e Medoro, per recuperare il corpo del loro Re Dardanello – ucciso da Rinaldo –
si spingono nottetempo fin sotto le mura e vengono assaltati dai paladini di guardia, uno dei quali
uccide Cloridano e ferisce gravemente Medoro.
Il caso vuole che Angelica, dispersa tra i boschi, giunga in quel campo e, accortasi che Medoro è
ancora vivo, si fa aiutare da un vecchio contadino per portarlo via, salvandolo da sicura morte.
Nel frattempo, il paladino Astolfo ricerca per campagne, pianure e monti suo cugino Orlando. Si
ferma ad un abbeveratoio e, mentre il suo destriero sta bevendo, un demonio, fintosi ragazzo, gli
ruba il cavallo e si fa inseguire fin sotto il Castello delle Menzogne del mago Atlante.
Lun 15 ore 10,00

Compagnia Figli d’Arte Cuticchio

L’Iliade o sia il riscatto di Priamo
Ideazione scenica, drammaturgia e regia: Mimmo Cuticchio
oprante recitante: Giacomo Cuticchio
manianti e combattenti: Fulvio Verna, Tania Giordano
aiutante di palcoscenico: Floriana Patti
musiche: tradizionale pianino a cilindro
È questo forse l’inizio di un nuovo grande ciclo dell’opera dei pupi, che Mimmo Cuticchio,
andando controtendenza, sfidando cioè la morte annunciata di questo antico teatro alle soglie del
terzo millennio. L’Iliade o sia il riscatto di Priamo è una lettura del poema carica di sentimento
tragico e di profonda mestizia.
L’affetto materno di Teti, il sogno cattivo di Agamennone, la sognante apparizione di Nestore, il
pianto addolorato di Achille per la morte dell’amico Patroclo, sono momenti straordinari, dove
anche gli eroi Ettore e Achille sono impegnati a coniugare racconto epico e poema cavalleresco.
Non mancano le intense battaglie tra Achei e Troiani. Lo spettacolo si inserisce in quelle che un
tempo, per l’oprante puparo, erano le cosiddette “serate speciali”, nelle quali si raccontava in un
unico episodio un’intera storia. Le scene di Marco Incardona e i pupi di Mimmo Cuticchio sono
stati creati appositamente per questo spettacolo.
Mar 16, ven 19, ven 3 ore 10,00

Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo
L’infanzia d’Orlando
drammaturgia e regia: Mimmo Cuticchio
oprante recitante: Giacomo Cuticchio
manianti e combattenti: Fulvio Verna, Tania Giordano
aiutante di palcoscenico: Floriana Patti
musiche: tradizionale pianino a cilindro

Il mito del grande Orlando, eroe invincibile, non si riferisce solo alla sua maggiore età, quando,
come primo paladino di Carlo Magno, compie le gesta più mirabolanti. La leggenda vuole che
sin dalla più tenera età, nonostante la dolorosa lontananza dal padre Milone, dimostrasse di che
stoffa fosse fatto. Lo spettacolo sintetizza le infinite avventure di Orlando bambino. Nato in una
grotta vicino Sutri, vive per sette anni con la madre Berta in mezzo ai boschi, senza conoscere i
banchi di scuola. Berta, sorella di Carlo Magno, essendo stata bandita dal territorio cristiano quando
per amore di Milone fuggì da Parigi, ha paura che il figlio sveli a qualcuno le proprie origini; ma
Orlandino, vivace e curioso, si sposta fino alla cittadina di Sutri. Presto fa amicizia con un gruppo di
giovani popolani che lo invitano a partecipare ad una giostra tra i figli dei poveri e i figli dei nobili.
Orlandino si distingue subito vincendo su tutti, finanche su Oliviero, figlio del governatore
Rainiere. Il destino vuole che Carlo Magno, dopo la sua incoronazione a Roma, si fermi alcuni
giorni nella cittadina di Sutri, dove incontra la sorella ed il nipote Orlandino.
Mer 17, lun 22, mar 23, lun 29 aprile, 30 marzo ore 10,00

Granteatrino – Casa di Pulcinella – Bari

Pulcinella Paladino
Tratto da I paladini di Francia di Emanuele Luzzati
Burattini su disegni di Emanuele Luzzati
realizzati da Natale Panaro
con Paolo Comentale ed Enrico Castellaneta
musiche originali: Walter Bagnato

Pulcinella, a Parigi in cerca di fortuna, trova lavoro come scudiero del primo paladino Orlando,
cugino del paladino Rinaldo di Montalbano. In città c’è grande agitazione per l’arrivo della bella
Angelica, che infiamma d’amore tutti i paladini. Per amore di Angelica tutti i cavalieri si battono
contro suo fratello, Argalia, che vince sempre perché ha una lancia fatata. Anche Orlando e Rinaldo
scendono in campo.
Dopo mille avvincenti avventure, Orlando vince a duello il potente Agricane ma, sul più bello della
festa, irrompe Rinaldo. I due cugini litigano a causa di Angelica e Pulcinella assiste al gran duello
di Orlando e Rinaldo per amore e odio della bella Angelica. Pulcinella mette fine alla contesa con i
filtri del mago Malagigi, così i due cugini, entrambi innamorati di Angelica, possono far pace.
Si fa festa e, con grande tripudio, Pulcinella inneggia alla gioia di vivere. Nel frattempo il mago
Malagigi vede nella sfera magica la bella Angelica fuggire a cavallo e i due cugini si tuffano
all’inseguimento. Pulcinella, rimasto solo, annuncia il seguito della storia che vede Orlando furioso
per amore.
Gio 18, ven 19 aprile ore 18,30

Rugantino, ovvero la voce di Roma, fa visita al Mago Coppelius e di nascosto beve una pozione
magica che lo rende pazzo; infatti si convince di essere uno sceriffo che deve portare giustizia nel
paese. E lo fa a modo suo, facendosi aiutare da un coccodrillo e chiamando la morte in persona. Il
Mago, per far tornare in sé il caro Rugantino, si farà aiutare da un insolito Pulcinella, che va in giro
con un campanello e porta un cappello rosso.
Ven 19 ore 17,00

Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo
Guerrin Meschino
da Andrea da Barberino
drammaturgia e regia di Mimmo Cuticchio
oprante recitante: Mimmo Cuticchio
aiutante di prima quinta: Giacomo Cuticchio e Fulvio Verna
aiutante di seconda quinta: Tania Fiordano
aiutante di palcoscenico: Floriana Patti
musiche: tradizionale pianino a cilindro

Il giovane Guerrino è figlio di regnanti. A seguito di un tradimento che il padre ha subito, viene
venduto come schiavo a Costantinopoli quando è ancora in fasce. Il ragazzo crescerà talmente
affettuoso e leale che i genitori adottivi, quando sarà grande, gli restituiranno la libertà. Il
maggiore desiderio di Guerrino sarà quello di conoscere le proprie origini e, per amore della verità,

attraverserà il mondo fino ad affrontare l’incanto della maga Alcina, supererà sortilegi, prodigi,
duelli contro giganti ed esseri fantastici.
Il copione è composto da scene concertate con una struttura drammaturgica ben definita, con un
dialogo che i personaggi improvvisano di volta in volta. Un testo nuovo che punta sull’aspetto
avventuroso delle vicende del povero Guerrino, “cavaliere d’amore”, alla ricerca delle proprie
origini, ma i ritmi e l’incedere sono quelli del teatro epico-cavalleresco.
Sab 20 e dom 21 aprile ore 18,30

Istituto delle Guarattelle - Napili
Storie di Pulcinella
di e con Bruno Leone

Pulcinella è l’uomo della strada che riesce a sfuggire la morte, a prendersi gioco del potere e della
prepotenza pur manifestando egli stesso paura, timore e tutti quei sentimenti che non appartengono
all’eroe ma all’uomo di tutti i giorni. Storie di Pulcinella, di e con Bruno Leone, è un modo di
presentare i canovacci antichi nella loro modernità e universalità, alternandoli con altre storie
antiche e moderne, e oltre che spettacolo può diventare incontro, lezione, storia, viaggio nel mondo
meraviglioso delle guarattelle.
L’arte delle guarattelle deve la sua vitalità alla capacità dei burattinai di coniugare memoria e
attualità in un rapporto molto attento col pubblico. Bruno Leone, che ha ripreso canovacci e stili di
quest’arte antica, ha contribuito con efficacia alla ripresa di un genere teatrale tanto importante per
la storia della cultura napoletana ed europea. Pulcinella, sempre in scena alla destra del burattinaio,
scandisce con la sua magica voce – ottenuta con lo strumento della pivetta – l’alternarsi delle storie.
Gio 25 ore 17,00 vem 26 ore 16,00

La voce delle cose – Bergamo
Fiabe selvatiche
di e con Paola Serafini

Le fiabe si riscaldano nel loro passaggio di bocca in bocca. A voler essere più precisi, il percorso
è: bocca-orecchio-immaginazione-ricordo-ragione-affetti-bocca. Ogni ciclo di questo percorso, che
si è ripetuto nei secoli, ha scaldato le storie con l’energia delle persone che le hanno tramandate
per educare, divertire, intimidire, far passare il tempo, accendere i sogni. I protagonisti di questa
selezione di fiabe sono animali che vivono le loro avventure nel bosco. Il racconto è sostenuto
dalla creazione di immagini e suoni per mezzo di oggetti della vita quotidiana e piccoli strumenti
musicali.
Gio 25 aprile ore 18,30

La voce delle cose – Bergamo
Oggetti da favola
di e con Luì Angelini

Le fiabe Cappuccetto Rosso e I tre porcellini sono raccontate per mezzo di oggetti recuperati:
catini di plastica, contenitori per alimenti, cassette della frutta e spazzatura. Si colorano di ironia
le immagini create dagli oggetti sottratti alla loro normale destinazione e usati in un contesto
narrativo come “figure”, che sono a volte personaggi, altre immediate illustrazioni del racconto.
Il testo, pur rimanendo fedele alle storie originali, le ripropone attualizzandole con semplici
riferimenti all’oggi e divertenti giochi verbali. Ogni favola è raccontata con una tecnica diversa,
con materiali molto semplici e in una struttura scenica essenziale, creando così l’immagine di un
teatro nudo, esplicito nei suoi risvolti tecnici, con il desiderio di trasmettere a ragazzi e adulti la
voglia di riprovarci a casa.
Ven 26 aprile ore 18,30

Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo
I quattro figli di Amone
drammaturgia e regia di Mimmo Cuticchio
oprante recitante: Mimmo Cuticchio
aiutante di prima quinta: Giacomo Cuticchio e Fulvio Verna
aiutante di seconda quinta: Tania Fiordano
aiutante di palcoscenico: Floriana Patti
musiche: tradizionale pianino a cilindro

Durante la Pentecoste, Carlo Magno, re di Francia e imperatore di Roma, riunisce la sua corte per
capire che contributo può ricevere dai suoi paladini in caso di guerra. Ciascuno dei presenti elenca
soldati, cavalieri, oro, cavalli, armi. Quando è il turno del Duca Amone, questi presenta i suoi
quattro figli: Rinaldo, Salardo, Riccardo e Ricciardetto come validi sostegni alla corona.
Carlo Magno è felice di annunciare che li nominerà cavalieri della sua corte e, per l’occasione, fa
disporre un torneo alla lancia in modo che i quattro giovani abbiamo modo di provare il loro valore
e ottenere un posto nella schiera dei paladini.
Sciolta l’assemblea, rimane solo Gano di Magonza, che da sempre odia la famiglia di Rinaldo.
Gano si rivolge a Bertolai, nipote dell’imperatore, istigandolo contro Rinaldo tanto che, durante il
torneo, provocherà un duello fatale. Da qui iniziano le disavventure dei quattro figli di Amone, che
saranno costretti a fuggire e a raggiungere le Ardenne, dove combatteranno al fianco del Re Iuvone
di Guascogna contro i saraceni. Intanto, il mago Malagigi si adopererà perché Rinaldo sia perdonato
dall’imperatore.
Sab 27, dom 28 aprile ore 18,30

Compagnia L’Asina sull’Isola
Al Signor Rodari
di e con Katarina Janoskova e Paolo Valli
testi di Gianni Rodari
disegni di Emanuele Luzzati

Un viaggio attraverso alcune celebri favole e filastrocche di Gianni Rodari; uno spettacolo fatto di
piccole storie che si rincorrono sulla scena, dentro e fuori poetici spazi d’ombra, che grazie anche
alle delicate figure di Lele Luzzati sanno catturare i piccoli grandi e i grandi piccoli.

Due personaggi arrivano con le loro torce e scoprono una soffitta immaginaria. Le luci illuminano
i particolari di vecchi oggetti: qualche libro, una bacinella, un vecchio box, un ombrellino. Tutto,
pian piano, si riempie di favole e di immagini d’ombre colorate, così la bacinella diventa un mare
immenso per Alice Cascherina, che desidera ardentemente diventare una stella marina, il vecchio
box si trasforma in un giardino fiorito, nel quale si rifugia Pulcinella durante la sua fuga verso la
libertà, l’ombrellino è testimone di una giornata tempestosa, piena di pioggia e di arcobaleni.
Gio 2, ven 3 maggio ore 18,30

Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo
Dalla partenza di Goffredo di Buglione alla morte di Clorinda
drammaturgia e regia di Mimmo Cuticchio
oprante recitante: Mimmo Cuticchio
aiutante di prima quinta: Giacomo Cuticchio e Fulvio Verna
aiutante di seconda quinta: Tania Fiordano
aiutante di palcoscenico: Floriana Patti
musiche: tradizionale pianino a cilindro

Lo spettacolo racconta di come, nell’anno del Signore 1099, i crociati guidati da Goffredo di
Buglione, duca della Bassa Lorena, partirono per conquistare Gerusalemme e liberare il Santo
Sepolcro. Nella messa in scena, Cuticchio racconta l’antefatto del canto XII della Gerusalemme
Liberata, fino ad arrivare allo scontro tra Tancredi e Clorinda, figlia dei regnanti cristiani d’Etiopia,
ma nata bianca. La regina, temendo d’essere accusata di adulterio, l’aveva affidata ad Arsete, il suo
servo più fedele, che si preoccuperà di sostituirla con una bimba nera. Arsete, fuggito con la bimba
in Egitto, le aveva fatto da padre e l’aveva cresciuta nella fede musulmana. Clorinda cresce fiera
e forte senza conoscere le sue origini fino a quando una sera, dovendo uscire dalla città per una
impresa a danno dei cristiani, Arsete gli svela il segreto della sua nascita.
Con questa sua nuova messa in scena, Mimmo Cuticchio affronta il tema della convivenza tra
i popoli, in particolare tra israeliani e palestinesi, affinché i giovani di ogni etnia e religione si
incontrino e crescano con la cultura della pace e della tolleranza, senza perpetuare radicali e antichi
odi e rancori.
Sab 4, dom 5 maggio ore 18,30

Teatro Tages
Il Fil’Armonico
di Agostino Cacciabue
di e con Agostino Cacciabue e Rita Xaxa

Lo spettacolo è un florilegio, un mosaico composto da momenti di vita del marionettista che si
intrecciano con le storie delle sue figure. Sono frammenti di vita, storie minime, pochi minuti per
raccontare emozioni e passioni. Immagini rapide quanto un’occhiata che si lancia oltre una porta
socchiusa, al di là delle vedute di tutti i giorni, alla ricerca di gesti e personaggi che sappiano ancora
sorprenderci. Non ci sono parole, ma solo musica. Non ci sono segreti, perché l’animazione è
lasciata a vista. Le marionette de “Il Fil’armonico” ballano, soffrono, sperano, ridono con lo stesso
spirito che muove gli esseri umani. Anche per loro, per i pupazzi che calcano il palcoscenico, il
destino è sempre appeso a un filo. Ma questa volta si vede benissimo dove vada a finire.
Gio 9, ven 10 ore 18,30

Compagnia Figli d’Arte Cuticchio - Palermo
Prime imprese di Carlo Magno
Da antichi canovacci
Adattamento scenico di Giacomo Cuticchio
oprante recitante: Giacomo Cuticchio
manianti e combattenti: Fulvio Verna, Tania Giordano
aiutante di palcoscenico: Floriana Patti
musiche: tradizionale pianino a cilindro

Re Pipino di Francia, nottetempo, è ucciso dai suoi figli illegittimi Lanfroi e Olderigi. Carlo, figlio
di Pipino e della regina Berta, si salva fuggendo. Lo raggiunge il vecchio Aragonese, barone dei
reali di Francia, e insieme fuggono in terre saracene dove, sotto falso nome, faranno i trincianti di
tavola alla mensa di Re Galafro di Spagna e dei suoi quattro figli: Marsilio, Bulugante, Falserone e
Galerana. Quest’ultima, innamoratasi di Carlo, scoprirà le vere origini del suo amato.
Intanto, seguono tornei e guerre tra pagani contro pagani per contendersi la principessa Galerana.
Carlo, che segretamente aveva preso lezioni di scherma dal Barone Aragonese, riesce prima a
vincere la giostra e poi a uccidere l’imperatore Bramante d’Africa conquistando le sue armi. Ancora
una volta Carlo, il vecchio Aragonese, l’amico Uggero e la principessa Galerana saranno costretti a
fuggire per l’invidia dei tre fratelli spagnoli.
Sab 11 e dom 12 ore 18,30
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