PROGRAMMA CLUB ALPINO ITALIANO - CLUB ALP SEZIONE DI MONTEBELLUNA - CAI Montebelluna
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TESSERAMENTO SOCI Allianz Bank al 31 Ottobre 2017 ORDINARI 1010 Financial Advisors: ORDINARI JUNIORES (18-25 anni) 84 FAMIGLIARI 335 GIOVANI 136 TOTALE 1565 un porto CONSIGLIO DIRETTIVO IN CARICA sicuro su cui contare. Andrea Suar Presidente Leo Rossi Vice presidente Silvano Bandiera Consigliere Franca Basso Consigliere Guglielmo Alba Consigliere Allianz Bank Financial Advisors Pietro Furlanetto Dario Antonello Consigliere Consigliere ha le conoscenze globali e locali necessarie Maurizio Botter Daniele Cattuzzo Consigliere Consigliere per offrirti sempre la risposta adeguata Paola Malamocco Consigliere alle tue esigenze di risparmio Tesoriere: Daniele Lanfossi e di investimento. Revisori dei conti: Vincenzo Savietto Mauro Morlin Lamberto Restello Centro di Promozione Finanziaria Centro di Promozione Finanziaria Roberto D’Andrea Via Piave, 73 Viale Vittoria, 6/1 Mauro Bonora 31044 Montebelluna (TV) 31049 Valdobbiadene (TV) Tel. 0423 601927 Tel. 0423 972693 Responsabile tesoreria montebelluna.p08@allianzbank.it valdobbiadene.p28@allianzbank.it Pietro Piazza Responsabile tesseramento Soluzioni finanziarie dalla A alla Z Aldo Piovesan SEDE C.A.I. Via Serena 45/8, Montebelluna - Tel. e fax 0423 605 337 Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima dell’adesione leggere la documenta- E-mail: montebelluna@cai.it - www.caimontebelluna.it - Facebook caimontebelluna zione informativa e contrattuale relativa a prodotti e servizi distribuiti da Allianz Bank Financial Advisors S.p.A. disponibile presso le Filiali della Banca, i Centri di Promozione Finanziaria e sul In copertina Marmolada escursione sezionale 1948. sito www.allianzbank.it. 3 14C1851_ABK_ADV05_AZ_un porto 150x210.indd 1 25/11/14 15:25
Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Sezione di Montebelluna Sezione di Spresiano 2 Istruttori Nazionali di Alpinismo 3 Istruttori Regionali di Alpinismo 1 Istruttore Nazione di Sci Alpinismo 4 Istruttori Regionali di Sci Alpinismo 1 Istruttore Arrampicata Libera 12 Istruttori Sezionali 5 Aspiranti Istruttore Sezionali CARROZZERIA 1 Guida Alpina Bordin s.n.c. 1 Accompagnatore di Alpinismo Giovanile di BORDIN CESARE & ERMANNO Via Cadore, 21 - Caerano San Marco (TV) Tel. e fax 0423 650205 4 5
COLLABORAZIONE CON LE SCUOLE DI MONTEBELLUNA Confermato anche per l’anno 2018 la collaborazione con alcune delle più importanti scuole do Montebelluna: Scuole medie Papa Giovanni, scuole medie di Biadene e l’istituto Einaudi. OLIO e VINO Programma escursioni 2018 • Marzo 2018 Valle di Schievenin – Prova di arrampicata BIOLOGICI • Domenica 08 Aprile 2018 • Domenica 03 Giugno 2018 Da Oliero a Bassano Val Veneggia Bresolin-Bio • Gio 23 – Dom 26 Agosto 2018 Escursione di più giorni in Slovenia • Domenica 30 Settembre 2018 Tre Cime di Lavaredo AZIENDA AGRICOLA BRESOLIN • Domenica 21 Ottobre 2018 Monte Ortigara Via Colombine 5, Crespignaga di Maser, 31010 (TV) info@bresolin-bio.it www.bresolin-bio.it +39 346 30 48 648 8 9
REGOLAMENTO ESCURSIONISTICO I seguenti punti illustrano le regole e i criteri per la partecipazione alle escursioni: 1. La partecipazione all’escursione è subordinata al versamento dell’intera quota stabilita (rimborso spese pullman) e all’accettazione del presente regolamento. Non sono accettate le iscrizioni telefoniche. 2. Le iscrizioni devono essere formalizzate presso la sede sociale entro il venerdì antecedente l’escursione salvo diversa indicazione definita sul programma. Le iscrizioni sono accettate entro i termini prestabiliti, ma possono essere chiuse anticipatamente qualora si raggiunga il numero massimo di iscritti. 3. Al momento dell’iscrizione si deve dichiarare la condizione di socio o non socio. 4. La copertura assicurativa è definita in accordo alle normative del Club Alpino Italiano. 5. I minori dovranno essere accompagnati da persona garante e responsabile. 6. La quota versata all’iscrizione non sarà restituita in caso di mancata partecipazione. E’ invece ammesso che l’iscritto/a lasci il posto ad altra persona previa formalizzazione del cambiamento presso la sede della sezione entro il venerdì precedente l’escursione. 7. Il Direttore di Escursione (accompagnatore - capo gita) ha la facoltà (e dovere) di escludere dall’escursione i partecipanti che per cause diverse (inadeguato equipaggiamento, precarie condizioni fisiche, inesperienza, ecc.) non diano sufficienti garanzie al superamento delle difficoltà dell’itinerario, senza pregiudizio per loro stessi e per il gruppo. 8. La Commissione per l’Escursionismo si riserva la facoltà di annullare l’escursione in caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti, oppure qualora si presentino situazioni tali da pregiudicarne il buon esito, inoltre è possibile che per necessità sia modificato l’itinerario dell’escursione stessa e la logistica (p.e. mezzi di trasporto). Nel caso di annullamento dell’escursione sarà restituita la quota versata, mentre nel caso di modifica dell’itinerario e della logistica si rivaluterà la quota restituendo parte di quanto versato se dovuto. 9. L’escursione sarà effettuata conformemente al programma, salvo eventuali variazioni comunicate durante la presentazione della stessa presso la sede sociale o modifiche decise dal Direttore di Escursione qualora sorgano situazioni di precarietà e rischio per i partecipanti. 10. Chi si iscrive all’escursione è informato tramite il programma di dettaglio, inoltre almeno uno degli accompagnatori sarà presente presso la sede sociale il venerdì precedente all’escursione per dettagliare le caratteristiche dell’itinerario, delle difficoltà e degli equipaggiamenti necessari, degli orari, del luogo di ritrovo, dei mezzi di trasporto per il trasferimento e pertanto qualora partecipi all’escursione se ne assume la responsabilità. 11. L’escursione si intende tale dal luogo di partenza e di arrivo della stessa così come definito dal programma di dettaglio. Il trasferimento dal luogo di ritrovo al luogo dell’escursione e viceversa per il rientro, fanno parte del programma qualora ci sia esplicita indicazione organizzativa. 12. Ai partecipanti sono particolarmente chieste: puntualità al ritrovo, scrupolosità nel seguire le indicazioni del Direttore di Escursione ed Accompagnatori, prudenza, disponibilità e collaborazione. Durante l’escursione si deve rimanere uniti alla comitiva evitando inutili ritardi, non si devono creare situazioni difficili per la propria ed altrui incolumità, non si devono lasciare rifiuti di alcun genere sui percorsi e/o luoghi di sosta. Non è consentito ad alcuno, salvo autorizzazione, l’abbandono della comitiva o la deviazione per altri percorsi. 13
ESCURSIONI INVERNALI E CON RACCHETTE DA NEVE - INVERNO 2018 (per tutte Difficoltà: EAI) • Domenica 21 Gennaio 2018 – Forca Rossa Dislivello: m 600 / Tempo 6.00 ore - Accompagnatori: Romano Piccolo – Paola Malamocco • Domenica 04 Febbraio 2018 – Nevegal Dislivello: m 500 / Tempo 5.00 ore - Accompagnatori: Luciano Didone’ – Vincenza Petrin • Sabato 17Febbraio 2018 – Casera Doana e Col Rosolo Dislivello: m 600 / Tempo 5.00 ore - Accompagnatori: Romano Piccolo – Antonella Zambon • Sabato 03 Marzo 2018 – Malga Maraia (Notturna) Dislivello: m 400 / Tempo 4.00 ore - Accompagnatori: Romano Piccolo – Riccardo Pizzolato • Domenica 18 Marzo 2018 – Malga Franzedas Dislivello: m 600 / Tempo 5.00 ore - Accompagnatori: Romano Piccolo – Rolando Tremonti PROGRAMMA SCI DI FONDO ESCURSIONISTICO PER L’INVERNO 2017/2018 • Domenica 10 Dicembre 2017 - Val Venegia - Km 17 - Dislivello m 500 - Partenza ore 7,30 • Domenica 8 Gennaio 2018 – Rif. Col Torondo – Km 16 - Dislivello m 600 - Partenza ore 7,30. • 18 - 21 Gennaio 2018 – Val di Fassa - programma disponibile in sede. • Domenica 4 Febbraio 2018 – Malga Larici – Bocchetta Portule - Km 15 - Dislivello m 500 - Partenza ore 7,30. • 15 - 18 Febbraio 2018 – Soggiorno a P.sso Mendola - Programma disponibile in sede. • Domenica 4 Marzo 2018 - Altopiano di Asiago (con spaghettata!) - Km 18 - Dislivello m 500 - Partenza ore 7,30. • Domenica 18 Marzo 2018 – Misurina - Km 15 - Dislivello m 640 - Partenza ore 7,30. Il programma potrà subire delle variazioni in riferimento alle condizioni dell’innevamento delle zone interessate. 14 15
PROGRAMMA 2018 GITE ESCURSIONISTICHE 08 Aprile Monte Coppolo . antichi borghi pag. 19 WILD SHOP 22 Aprile Castelli di San Salvatore e Collalto pag. 21 25 Aprile Pulizia Sentiero pag. 23 27 Aprile – 1 Maggio Parco Nazionale del Cilento pag. 25 06 Maggio Altopiano Sette Comuni pag. 27 20 Maggio Forra del torrente Romotoi pag. 29 03 Giugno Val Trigona pag. 31 17 Giuigno Selva di Tarnovo (Slo) pag. 33 29-30 Giugno – 1 Luglio Monviso pag. 35 01 Luglio Caoria pag. 37 15 Luglio Gruppo del Pelmo pag. 39 29-30 Luglio Gruppo del Catinaccio pag. 41 ABBIGLIAMENTO TECNICO ALPINISMO CALZATURE 05 Agosto Pale di San Martino pag. 43 TREKKING SCARPETTE PER ARRAMPICATA ARRAMPICATA 24-25-26 Agosto Jof Fuart pag. 45 ZAINI BOULDERING ATTREZZATURA PER ALPINISMO 26 Agosto Monte Alto pag. 47 1-2 Settembre Sass Rigais pag. 49 SC ON TI IZIO S E RV T U R A 09 Settembre Festa di Sport pag. 51 AI SO CI CA I O A L RISU Scarponi da 16 Settembre Cime Postegae (anello) pag. 53 trekking Caccia e pesca 23 Settembre Monte Rite pag. 55 Scarpette d’arrampicata CI 3 30 Settembre Val Tovanella pag. 57 M EUC NA Stivali da moto VIA BELLU APERTURA 07 Ottobre Val Imperina pag. 59 TE A LUN-VEN 7.30-18.30 MON GUARD ICIO 21 Ottobre Monte Salvedella pag. 61 Z.I . SAB 8.00-12.00 URIF A LZAT tore.it C la M&M @ilrisuo 147 info 23 604 04 17
DOMENICA 8 APRILE 2018 ANTICHI BORGHI ALLE FALDE DEL MONTE COPPOLO Gruppo: Coppolo Tipologia: anello Partenza ed Arrivo: Arina m. 750 Dislivello: salita e discesa m. 370 Quota massima: m. 1.117 Difficoltà: E Tempo ore: 5 ore Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 023 Accompagnatori: Silvano Bandiera – Franca Basso cell 333 427 1712 Partenza: ore 07.00 Rientro: ore 16,00 (indicativo) Trasporto: mezzi propri “.....c’era una volta un piccolo paesino di montagna......”; inizia così la nostra escursione che ci porta fra vecchi e suggestivi borghi ai piedi del Monte Coppolo. Testimonianza di tempi antichi ma non così lontani, sono minuscoli insediamenti lasciati inesorabilmente al loro ultimo respiro, avvolti nel silenzio, nella tranquillità e lontanissimi dai tempi moderni. Raggiunto il paese di Arina (750 m), nelle vicinanze di Lamon, ci si inoltra nella comoda mulattiera che parte a fianco della chiesa del paese. Dopo qualche centinaio di metri, con una Chiappini breve deviazione sulla sx, possiamo raggiungere I Gai (785 m.). Ritornati sulla carrareccia proseguiamo incontrando ciò che resta di Piloni: alcuni ruderi e qualche vecchia abitazione caratterizzata dalla tipica architettura del bellunese/ feltrino. Il nostro percorso continua fino ad uno spiazzo con fontana: è la porta d’entrata di Chiappini, il borgo più significativo che incontriamo. Singolare il capitello con campanile e le abitazioni collegate fra loro con piccoli sentierini. Proseguendo ci si inoltra nel bosco e guadagnando dolcemente quota, sbuchiamo in prossimità della strada asfaltata, dove possiamo concederci una sosta presso l’osteria Cavalea. Il panorama aperto sul Monte Coppolo ci ricorda che siamo a ridosso della provincia di Trento. Seguendo l’indicazione Col de Tei (m.1117) ci incamminiamo verso il ritorno, incontrando appaganti aperture sui luoghi circostanti. Oltrepassato un crocifisso, a ridosso di un tornante, ci si addentra in un sentiero che in breve conduce nella frazione Caravaggio (930 m). Nei pressi possiamo visitare Barbetta, ultimo borgo della nostra escursione. Ora per asfalto giungiamo a Toffoli e di nuovo per sentiero fino a Gobbi per ricongiungersi sul luogo di partenza. Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 18 19
DOMENICA 22 APRILE 2018 CASTELLI DI SAN SALVATORE E COLLALTO Tipologia: anello Partenza e arrivo: Susegana m. 85 Dislivello: salita e discesa m. 230 Quota massima: m 253 Difficoltà: E Tempo ore: 3-4 Cartografia: Zanetti 1:25.000 foglio 3 Accompagnatori: Franca Basso – Silvano Bandiera - cell 348 740 2746 Partenza: ore 8.30 Rientro: ore 17.00 (indicativo) Chi percorrerà la SS. N° 13 Pontebbana potrà godere, nel comune di Susegana, di uno scorcio invidiabile di verde, nel quale si incastona il Castello di San Salvatore che tra vigneti lussureggianti e sullo sfondo le prealpi venete, domina la pianura sottostante con la sua elegante mole, testimonianza di un nobile casato tutt’ora esistente. La proposta di questa escursione prende lo spunto dalla visita di una zona miracolosamente ancora intatta e suggestiva, da visitare in tutte le stagioni ma particolarmente in primavera. Tratto dall’interessante volume “I sentieri nascosti delle Prealpi trevigiane” scritto da Giovanni Carraro l’itinerario proposto viene presentato quale passeggiata di 3-4 ore, alla quale Castello di San Salvatore verrà abbinata, per coloro che lo desiderano, la visita, con degustazione, della storica cantina di Collalto e se i lavori di restauro saranno terminati quella al Castello di San Salvatore. La partenza in Piazza Donatori del Sangue a Susegana (mt. 85). Raggiunto il Castello e ammirate le mura si scende lungo via Carrera; superato un ponticello sul torrente Rujo ci si inoltra in prati dominati da case coloniche molto belle, denominate Case Collaltine. Superata località Buricolat si arriverà in un bellissimo bosco e dopo un percorso di circa due chilometri si raggiungerà l’antico castello di Collalto, un sito affascinante per la sua storia e le sue leggende, purtroppo per la maggior parte distrutto durante la Grande Guerra. Nel piazzale dove sorge la chiesa di San Giorgio potrà essere effettuata la sosta pranzo. L’uscita dal paese avverrà su via Morgante e via Zaccaron salendo fino ad arrivare ad una centrale di metano, punto più alto del percorso (mt. 253). Il rientro si svolgerà costeggiando Case Schiavon per proseguire poi su una strada sterrata fino al piazzale di www.studiochiaventone.it t. + 39 0423 609 964 partenza dove ci trasferiremo, per coloro che vorranno, all’antica cantina storica info@studiochiaventone.it f. + 39 0423 601 114 dell’Azienda Agricola Collalto. Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 20 21
MERCOLEDI’ 25 APRILE 2018 MANUTENZIONE SENTIERO “CAI MONTEBELLUNA” Tradizionale manutenzione del sentiero Alta Via degli Eroi dedicato alla nostra sezione. Contattare la sede per eventuali segnalazioni o disponibilità a partecipare. Maestri fabbrili dal 1800 in Segusino www.verrisegusino.it Viale Italia, 237 info@verrisegusino.it 31040 Segusino (TV) 0423 979842 22 23
VENERDI' 27 MARTEDI’ 1 MAGGIO 2018 PARCO NAZIONALE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI Accompagnatori: Silvano Bandiera - Michela Baldisser cell. 333 427 1712 Contraddistinto da monti, vallate, coste, mare, fiumi, forre, inghiottitoi e grotte, il Parco Nazionale del Cilento è l’area protetta più estesa d’Europa e l’unico Parco al Mondo ad avere ricevuto ben 4 riconoscimenti dall’Unesco......”. Gli itinerari che verranno proposti avranno lo scopo di far conoscere I poliedrici aspetti geomorfologici e storico-culturali che caratterizzano questo territorio. Il programma dettagliato è a disposizione in sede. Ne a fo o o ana i o e L’attenzione ai dettagli e l’unicità del posto rendono il B&B “Terre di Bea” il luogo ideale dove rifugiarsi e il punto da dove partire alla scoperta delle innumerevoli attrazioni storico- culturali ed eno-gastronomiche della Marca Trevigiana. B&B Terre di Bea Covolo di Pederobba (TV) Via Montello, 31 cell. 335.7488994 - cell. 335.6555186 info@terredibea.com - www.terredibea.com 24 25 30
DOMENICA 6 MAGGIO 2018 ALTIPIANO SETTE COMUNI D ( Gruppo: Altipiano Sette Comuni Tipologia: Traversata Partenza: - Sasso m 965 Arrivo: Al Turcio m 1087 Dislivello: salita 550 m, discesa 450 m Quota massima: 1366 m Difficoltà: D E Tempo ore 5 Cartografia: 1 carta Tabacco 050- 1:25.000 A Accompagnatori: Pietro Piazza - Silvano Bandiera cell. 320 666 2550 e 333 427 1712 Orario di partenza 07,30 Orario presunto di arrivo 18,00 D 2 Escursione 5 facile, dal dislivello contenuto, adatta anche ai ragazzi per le belle vedute e per il valore storico, che va a visitare alcuni dei colli dell’altipiano dove è stata 2 arrestata la famosa Strafexpedition, detta anche “Battaglia degli Altipiani”, combattuta A tra l’esercito italiano e quello austroungarico dal 15 maggio al 27 giugno 1916 e i cui segni sono ancora visibili, specie tra Col Del Rosso e Cima DiD Valbella. L’escursione inizia da Sasso m 965, che tanti conoscono perchè da lì( parte (o arriva) la famosa Calà del Sasso con i suoi 4444 scalini. Si raggiunge ilFCol D’Ecchele m1107, si sale al Col Del Rosso m 1281 e si scende a casera Melaghetto m 1204. Ancora una breve salita fino al Monte di Valbella m 1314, eDil più è fatto. Ci aspetta ancora un tratto in falsopiano e la dolce salita a Cima Sasso dal Col del Rosso Echar G m 1366 dove si trova l’osservatorio astronomico e la facile discesa per strada ( alla località Turcio m 1087. P Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 2 P D b Centro lenti a contatto F Binocoli - Bussole - Altimetri e articoli tecnici www.optimed@libero.it D c Capello Centro Vista K Via L. Pastro, 18 - 31044 Montebelluna (TV) Tel. 0423/303512 I Sconti ai Soci CAI m Per i soci CAI sconto del 30% su tutti gli occhiali 26 27 8
DOMENICA 20 MAGGIO 2018 FORRA DEL TORRENTE ROMOTOI Gruppo: Brentoni Tipologia: anello Partenza e arrivo: Lorenzago di Cadore m. 883 Dislivello: salita e discesa m. 900 (m. 700 gruppo B) Quota massima: m 1.473 Difficoltà: Gruppo A: EE - Gruppo B: E Tempo ore: 6 Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 016 Accompagnatori: Luciano Didonè – Silvano Bandiera (gruppo A) - cell 333 427 1712 Vincenza Petrin – Claudio Favero (gruppo B) Partenza: ore 6.00 Rientro: ore 18.00 (indicativo) Partenza da Lorenzago di Cadore (m. 883), con una veduta meravigliosa sulla catena montuosa delle Marmarole, Cridola, Tudaio, Antelao, etc. Gruppo A: si intraprende il percorso in una strada forestale denominata Parco dei Sogni, sentiero 328b fino ad incrociare ad un bivio il sentiero 358 che scende dalla Località Pelos. Mantenendo lo stesso sentiero ci si inoltra nella Forra selvatica del torrente Romontoi dove si alternano tratti attrezzati con corde, scalette e Forra Torrente Romotoi attraversamenti del torrente. Lo sviluppo della Forra è di 800 metri (prudenza e attenzione a non scivolare). Usciti da questa bellissima Forra, ci si addentra in una zona boschiva e selvaggia fino all’ intersezione con il segnavia 336 (m. 1325), svoltiamo a destra con direzione sud fino a salire alla Forcella Stabie. Il ritorno avviene sempre lungo questo sentiero 336, dedicato a Papa Giovanni Paolo II°, fino ad arrivare a Lorenzago. Gruppo B: si intraprende un breve tratto di strada asfaltata che porta alla residenza estiva del Papa Giovanni Paolo II°, a questo punto si continua per il sent. 336 fino ad un bivio per poi prendere il sent. 336 a (volendo si può salire al Col Audoi m. 1560). Proseguendo per questo sentiero si incrocia il gruppo “A” e tutti assieme si scende al punto di partenza. Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 28 29
DOMENICA 3 GIUGNO 2018 VAL TRIGONA Gruppo: Lagorai Tipologia: attraversata Partenza: Malga Valtrighetta m. 1.632 Arrivo: Palu’ di Fersina m. 1.360 Dislivello: salita discesa m. 1.050 Tempo ore: 6 ore Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 058 Quota massima: m. 2.346 Accompagnatori: Luigino Favero – Luciano Menegon cell. 331 102 9627 – 329 127 0384 Partenza: ore 06.30 Rientro: ore 19,00 (indicativo) Dalla strada del Passo Manghen in località Malga Valtrighetta inizia il nostro percorso che risale la Val Trigona (riserva del WWF) passando per Malga Valtrigona (mt.1632), per la piccola Malga Agnelezze e giunge alla forc. Valtrigona (m. 2144): ore 2.15. Superiamo il Lago D’ezze e con qualche serpentina raggiungiamo la forcella D’ezze. Ora percorriamo la cresta per il “Sentiero delle Sette Selle” fino al Passo del Palù, per poi scendere a località Palù di Fersina. Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. Val Trigona 30 31
DOMENICA 17 GIUGNO 2018 SELVA DI TARNOVO (SLO) Tipologia: attraversata Partenza: Lokve m. 950 Arrivo: Predmeja m. 890 Dislivello: salita m. 650 discesa m. 850 Quota massima: m. 1.495 Difficoltà: E Tempo ore: 6.5 ore Cartografia: Carta Slovena di Tmovski Gozd Accompagnatori: Pietro Furlanetto – Brigida Bergamin Partenza: ore 06.30 Rientro: ore 19,00 (indicativo) Si ripete una escursione del 2008, non svolta secondo il programma stabilito per motivi metereologici. A ridosso del confine italo-sloveno, poco dopo Nova Goriça, si stende in direzione sud-est la Selva di Tarnovo, ben visibile dalla pianura friulana avvicinandosi a Trieste. Estesa per circa 9000 ettari, occupa l’omonimo altopiano carsico, che assieme al Nanos e alla Selva di Pirro, forma il limite nord-ovest dell’area boschiva dinarica, costituendo il parco regionale Trnovski Gozd. Il territorio è ricoperto da estesi e ben curati boschi, dove prevalgono il faggio, l’acero montano, l’abete rosso, e sulla penisola Istriana, sul m. Nevoso, soprattutto l’abete bianco, con alcuni esemplari che superano in altezza i 45 metri. E’ costellato da oltre 6 grotte e foibe, alcune delle quali contengono Mala Lazna delle ghiacciaie, come la grande grotta ghiacciata Paradana, che visiteremo nel corso dell’escursione. La fauna di questi boschi è molto ricca e varia; tra le specie osservabili dell’avifauna si segnala il raro allocco degli Urali e tra i mammiferi, con molta fortuna si possono osservare l’orso, il lupo, il cervo, il capriolo, il camoscio, il muflone, il cinghiale, ecc. La Selva di Tarnovo è inoltre solcata da 230 km di piste forestali di servizio percorribili a piedi o in bicicletta, con molteplici possibilità di movimento e di osservazioni naturalistiche. L’escursione inizia nel paesino di Lokve (m. 950) e proseguendo in direzione Predmeja si raggiunge la radura di Mala Lzna. Si prende ora a sinistra la strada che conduce in leggera salita alla grotta Paradana; per visitarla si abbandona la strada e si segue Un sentiero in discesa che in 10 minuti porta all’imboccatura della grotta. Ritornati alla strada si prosegue fino al p.sso dei Turchi (m. 1270); a poche centinaia di metri ci si può addentrare in una delle più estese e profonde doline della Slovenia, la Smrekova Draga, famosa per la notevole inversione termica (dal bordo superiore si passa dalla faggeta, all’abete rosso, all’abete bianco, alla vegetazione di mughi, di piccoli salici montani, alla tundra). Dal passo si prende poi la strada che in breve raggiunge il rif. Iztokva (m.1260). Dal rifugio parte il sentiero ben segnalato , che sale alla panoramica vetta del M. Golak (m. 1495) la più elevata della Selva, con vista sui monti di Lubjana, e sulle Alpi Giulie. Ridiscesi al rif. si segue la carrareccia che in 4 km in direzione sud – sud-est perviene al piccolo borgo Predmeja, (m.890) dove termina l’escursione. Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 32 33
VENERDI - SABATO 29-30 GIUGNO E DOMENICA 1 LUGLIO 2018 MONVISO 3.841 m Gruppo: Alpi Cozie Tipologia: alta montagna Partenza: Pian del Re, CN m 2020; Arrivo: Pian del Re, CN m 2020; Dislivello: 620 / 1650 / 1000 (1°,2°,3° gg) Quota massima: m 3841 Difficoltà: EEA / A la cima Tempo ore: 2,5 / 11 / 8 (1°,2°,3° gg) Cartografia: Accompagnatori: Scuola di alpinismo i Salvan - cell 328-3720795 Daniele Cattuzzo Partenza: ore 05.30 Rientro: ore 23.00 circa 1° giorno – Pian Del Re, CN (2020 m) – Rifugio Q.Sella (2640 m) In pulmino in direzione Criossolo, Cuneo (m 1318), da dove con bus navetta ci porteremo a Pian del Re (m 2020). Dal parcheggio, si punta alla conca erbosa dove si adagia il Lago Fiorenza (2113 m). Il sentiero, un poco dissestato, sale verso una breve cengia esposta e poi ancora per un breve colletto fino ad aprire completamente la visuale sull’ampio vallone sul quale domina severa la parete nord del Monviso e del Visolotto. Con modesto dislivello porta quindi al Rifugio Q.Sella (2640 m). quota partenza (m): 2020 quota arrivo (m): 2640 dislivello complessivo (m): 620 tempo di salita: 2.50 difficoltà: EE-A 2° giorno – MONVISO 3.841 m - Rifugio Vallanta (2450 m) Dal rifugio Q.Sella si sale al Passo delle Sagnette (2991 m) in circa un’ora. Dal Passo delle Sagnette è visibile in lontananza il grande ometto in pietre costruito sulla testata del Ghiacciaio del Viso. Si scende prima nel Vallone delle Forcioline lungo una traccia di sentiero e poi si seguono i numerosi ometti che indicano il percorso. Si sale fino alla costruzione metallica del Bivacco Andreotti (3225 m; 2,5h). Si risale il minuscolo Ghiacciaio Sella fino ad incontrare una cengia che taglia la parete della montagna fino ai piedi di una cascatella. Si piega a destra per roccette e piccole cenge, poi per gradoni, fino ad una spalla rocciosa. Proseguendo in direzione nord-ovest, si arriva alla base di un camino alto 7-8 metri, che si sale sul fondo. “). Si sale ora lungo creste rocciose, proseguendo lungo una spaccatura e successivamente lungo piccoli camini (“i Fornelli”); si tratta di un passaggio obbligato di II+. Raggiunta la spalla della Rifugio Q.Sella cresta sud-est si prosegue passando sotto il gendarme, detto “Testa dell’Aquila”, si attraversa un canalone (attenzione in caso di neve) e si guadagna la Cresta Est da cui si giunge in vetta (3841: 5-6h). La discesa, impegnativa non meno della salita, segue la stessa via di salita fino all’ex ghiacciaio del Viso (7-8h) dove andremo decisamente a sud verso il Lago delle Forciolline e l’omonimo Bivacco; poi verso il Bivacco Berardo per poi perdere rapidamente quota verso il fondo del Vallone di Vallanta (2000 m), raggiunto il quale risaliremo infine verso il Rifugio Vallanta (2450 m; 10-12h). quota partenza (m): 2640 quota vetta (m): 3841 dislivello complessivo (m): salita 1.650 m – discesa 1.850 m tempo di salita: h. 11,00 difficoltà: A, passi di II+ Nota: a seconda delle condizioni locali e meteo, il capo gita si riserva di modificare l’itinerario. Cima alpinistica – notevole sviluppo, grande dislivello, quota elevata, numerosi passaggi esposti, tecnicamente facili (II+) solo per chi ha una certa dimestichezza con la roccia. Attrezzatura individuale: casco, imbrago, ramponi, piccozza, moschettoni, cordini. 3° giorno – Rifugio Vallanta (2450 m) - Pian del Re (2020 m). Dal rifugio Vallanta imboccheremo il sentiero che si stacca in direzione Nord. Proseguiremo su di una lunga diagonale per raggiungere il Passo Vallanta (m. 2811) da cui è possibile ammirare il versante Ovest del Monviso. Dal Passo scenderemo sul pendio di sfasciumi della sponda sinistra del vallone che si origina sul lato francese e dopo breve tratto ci troveremo sotto il versante Nord-Est del Monte Losetta. Ci portiamo dunque verso il Refuge du Mont Viso (2460 m) scendiamo ancora per raggiungere il bivio per il Buco di Viso, primo traforo alpino, per poi salire gli ultimi tornanti che raggiungono il Colle delle Traversette (m 2950). Superata l’ultima difficoltà inizia la ripida discesa che ci riporta a Pian del Re (2020 m). quota partenza (m): 2450 quota arrivo (m): 2020 dislivello complessivo (m): salita 600 m – discesa 1030 m tempo di salita: h. 8,00 difficoltà: EEA Riunione in sede CAI OBBLIGATORIA per verifica idoneità e materiali per martedì 26-06-18 alle 20.45. 34 35
DOMENICA 1 LUGLIO 2018 LAGO di CALAITA – CAORIA Gruppo: Lagorai Tipologia: attraversata Partenza: Lago di Calaita m. 1.621 Arrivo: Caoria m. 824 Dislivello: salita m. 480 discesa m. 1.270 Quota massima: m. 2.093 Difficoltà: E Tempo ore: 6 ore Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 022 Accompagnatori: Piazza Pietro e Dino Ruffini cell. 320 666 2550 – 327 281 7209 Partenza: ore 07.00 Rientro: ore 18,00 (indicativo) Escursione facile, con belle vedute sulle Pale di Sam Martino, sui Lagorai Orientali e sul gruppo di Cima d’Asta. La discesa, se pur lunga, si svolge per larga parte su ottima strada forestale, per cui non ci si scoraggi per i notevoli metri di dislivello. Raggiunto in pullman il Lago di Calaita (m. 1621) lo costeggiamo verso nord ed al secondo bivio volgiamo ad ovest raggiungendo prima malga Scanaiol (m.1745) e poi l’omonima forcella (m. 2093). Dopo una meritata sosta ed aver ammirato il panorama, dirigiamo i nostri passi sul versante opposto in Val Sorda. Raggiunta la malga d’Arzon (m. 1846) proseguiamo fino ad arrivare alla strada forestale, a quota 1580. Ora ci aspetta una facile passeggiata in una valle contornata non solo da bei boschi Lago di Calaita ma anche da radure con massi erratici e baite, fino a scendere al paese Caoria (m. 824). Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 36 37
152341_Pro_ESCURSIONI_2013_131718_Pro_ESCURSIONI_2012 22/11/12 12.04 Pagina 32 DOMENICA 15 LUGLIO 2018 GRUPPO DEL PELMO Gruppo: PELMO Tipologia: anello Partenza: Forcella Staulanza m 1766 Arrivo: Forcella Staulanza m 1766 Dislivello: 900 metri compresi saliscendi Quota massima: m 2476 (f.lla Val d’Arcia) P Difficoltà: EE Tempo ore: 6/7 ore Cartografia: Tabacco n. 025 Accompagnatori: Romano Piccolo – Antonella Zambon cell. 349 343 0432 Partenza: ore 06.30 (pullman) Rientro: ore 21.00 (indicativo) L’itinerario inizia da forcella Staulanza salendo dapprima nel bosco e poi su ghiaioni fino a raggiungere un altopiano erboso dove ci si immette nel sentiero “Flaibani” n. 480 che collega i rifugi Città di Fiume e Venezia. Si prosegue, ancora su ghiaioni un po’ instabili, sotto la parete di cima Forada e si raggiunge la forcella di Val d’Arcia (m 2476) punto più alto dell’escursione. A questo punto breve tappa per riprendere fiato e ammirare ciò che ci circonda. Si scende poi per L ripido ghiaione, facendo attenzione, verso il rifugio Venezia, aiutati da 2 brevi tratti attrezzati. Al rifugio sosta per il pranzo. Si riparte con il sentiero 471 fino al passo del Rutorto per poi seguire a destra il sentiero 472 denominato “triol dei cavai”. Con lunghi saliscendi si attraversa l’ampia zona di pascolo di Le Mandre, con panorami continui verso il Civetta e lo Zoldano. Monte Pelmo Si continua ad aggirare il massiccio fino a scorgere il Pelmetto diviso dalla cima Ne a fo o i a ra ta principale da una stretta gola denominata “La Fisura”. Il percorso alterna zone I paludose a a mughi e prati asciutti fino a tornare in circa 2 ore, 2 ore e mezza al punto dig partenza. Nel ghiaione sotto lo spigolo sud del Pelmetto (circa 30 minuti prima di arrivare A in forcella) si trova un grosso masso di frana con le impronte di dinosauri, se ilgtempo lo permette si potrà deviare per andare a visionare le tracce lasciate dagli antichi i abitanti del nostro pianeta. n Percorso abbastanza lungo (circa 13 km) difficoltà media, con dislivello concentrato nella salita alla forcella, 2 brevi tratti attrezzati in discesa verso il rifugio Venezia. I Vedi 7 a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. g e n 38 39 32
SABATO 28 DOMENICA 29 LUGLIO 2018 GRUPPO DEL CATINACCIO Gruppo: Catinaccio Tipologia: anello Partenza: Lavina Bianca(Tires) Arrivo: Lavina Bianca(Tires) Dislivello 1°giorno: m 1.500 Quota massima: m 2.852 (2°giorno) Dislivello 2°giorno: m. 850 Difficoltà: EEA 1°giorno tempo ore: 6,00 Cartografia: Tabacco n.29, 2°giorno tempo ore: 9,00 Accompagnatori: Tremonti Rolando e Predebon Michele cell. 346 249 5846 Partenza ore 6,00 Trasporto: mezzi propri Percorso 1° giorno Dal parcheggio in località Lavina Bianca (quota mt. 1.160) si imbocca il sentiero che sale la stretta Valle dell’ Orsara e ci permette di raggiungere il Rifugio Bolzano (quota mt. 2.450 ore 3,00) con la possibilità di ammirare i vasti alpeggi e il versante ovest del Catinaccio. Da qui si percorre l‘altopiano dello Sciliar in direzione del Rifugio Alpe di Tires fino al bivio a quota mt.2.400 circa. Ora si scende per un tratto di sentiero in parte attrezzato denominato Buco dell’ Orso fino ad un’ altro bivio (quota mt. 1.950 ore 5,00). Si imbocca il sentiero di sx. che in leggera salita ci porta al Rifugio Bergamo Molignon di Mezzo (quota mt. 2.134 ore 6,00) dove pernotteremo. Il rifugio, dislocato in posizione defilata rispetto ai sentieri di grossa affluenza turistica e circondato da impressionanti pareti verticali, lo si può catalogare tra i rifugi più affascinanti delle dolomiti. Percorso 2° giorno Dal Rifugio Bergamo si sale fino al Passo Principe (quota mt. 2600 ore 1,15) poi al Passo Antermoia (quota mt. 2.769) fino a scendere quasi in prossimità del lago Antermoia (quota mt. 2.500 ore 2,30). Ora si abbandona il sentiero che continua verso l’ omonimo rifugio e si sale un faticoso e ripido ghiaione portandoci a ridosso delle pareti del Molignon di Dentro. Qui inizia il sentiero ferrato “Laurenzi”di recente sistemazione ed ottimamente attrezzato che ci permette di raggiungere in sequenza, prima il Molignon di Dentro poi quello di Mezzo ed infine quello di Fuori, cavalcandone le creste e le cime in un ambiente poco frequentato ma estremamente panoramico. Si giunge così al doppio Passo del Molignon (ore 6,30). Valicato il passo si giunge nuovamente al Rifugio Bergamo per poi scendere la romantica Valle del Ciamin fino al parcheggio di Lavina Bianca (ore 9,00). Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 40 41
DOMENICA 5 AGOSTO 2018 PALE DI SAN MARTINO Gruppo: Pale di S.Martino Tipologia: anello Luogo di partenza: Gares Luogo di arrivo: Gares Dislivello salita e discesa: mt. 1.400 Altitudine max: mt. 2.670 Difficoltà: EE Tempo di percorrenza: ore 8,00 Accompagnatori: Menegon Luciano e Scatolin Maurizio L’ itinerario Si inizia partendo da Capanna Cima Comelle (1333 metri) per ampia mulattiera che sale in direzione della Cascata delle Comelle dove vale la pena soffermarsi per qualche minuto. Il sentiero continua a salire tra mughi, aerei ponticelli e corde metalliche, pervenendo all’ omonimo Orrido, luogo suggestivo ed impressionante, dove fragoroso è il rumore dell’ acqua. Dopo circa ore 1,30 dalla partenza, si esce nel rilassante Pian delle Comelle (mt. 1.808) che si contrapposizione all’ oscuro Orrido appena oltrepassato. Da questo lungo pianoro si ricomincia a salire per il ripido sentiero aiutandoci in diversi tratti da funi metalliche (Il Lastedel ore 2,30). Si perviene ad un bivio ( Pian dei Cantoni mt. 2.313 ore 3,15) dove si abbandona il sentiero che porta al Rifugio Rosetta e si gira a destra in direzione del Passo delle Farangole. Da qui inizia uno dei tratti più impegnativi ed entusiasmanti dell’ intero percorso perché caratterizzato Banca delle Fede da aerei saliscendi ma sempre su terreno ben battuto. Oltrepassato il bivio che a sin. porterebbe in Val Strut, si continua invece per il sentiero nr. 703 fino ad affacciarsi nella Val Grande (ore 4,30). Un anfiteatro di torrioni e pareti appare davanti a noi – ci si trova nel cuore del settore settentrionale delle Pale di S. Martino. Si sale in discreta salita fin quasi alla base del Campanile del Focobon e trascurando il sentiero che prosegue verso il Passo delle Farangole si monta sulla Banca delle Fede, una cengia naturale che ci permette di arrivare al Passo omonimo ( mt. 2.670 ore 5,30) – straordinario punto di osservazione verso l’invalicabile Passo del Focobon che separa la Cima di Campido da quella del Focobon. Si scende l’altro versante tra ghiaie ed erbe fino a raggiungere il recondito ed incantevole Pian di Campido ( mt. 2.420 ore 6,30). Il sentiero ora aggira le pareti di un caratteristica croda “ La Taiada” e si affaccia sulla Val di Gares. Si scende dapprima leggermente per balze erbose e poi ripidamente per sentiero ben battuto fino alla Frazione di Gares e di qui al parcheggio (ore 8,00). Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 42 43
VENERDI - SABATO - DOMENICA 24-25-26 AGOSTO 2018 JOF FUART Gruppo: Montasio Tipologia: anello Partenza ed arrivo: Malga Saisera m 1004 Dislivello: salita m – discesa m Quota massima: m 2666 Difficoltà: EEA Tempo ore: 6 + 8 + 6 ( indicative) Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 19 Accompagnatori: Luigino Favero e Pietro Piazza - cell. 320 666 2550 Si ripropone, dopo 31 anni, una entusiasmante escursione tra il più bel gruppo montuoso delle Alpi Giulie; anche allora proposto da uno degli accompagnatori attuali (Favero L.). Trattandosi di una escursione impegnativa, con tratti attrezzati, la stessa è riservata ad un numero limitato di escursionisti le cui capacità siano conosciute dagli accompagnatori. Le adesioni devono essere date entro il 15 luglio e comunque fino all’esaurimento dei 20 posti disponibili. 1° giorno: Valbruna -Malga Saisera m 1004 , Bivacco Mazzeni m 1630, sella Nabois m 1970, rif. Pellarini m 1409. Jof Fuart 2° giorno: F.lla Carnizza m 1757, sentiero Cavalieri, f.lla di Riofreddo m 2240, cima Jof Fuart m 2666, rif. Corsi m 1874. 3° giorno: Sentiero Goitan, F.lla Lavinal dell’Orso m 2138, eventuale sentiero Ceria Merlone al Foronon del Buinz m 2531 e ritorno, malga Saisera m 1004. I +1000 -470 II +1050 -750 III +400 -1250 Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 44 45
DOMENICA 26 AGOSTO 2018 MONTE ALTO Gruppo: Marmolada Tipologia: anello Partenza: Forcella Lagazzon Arrivo: F.lla Lagazzon Dislivello: salita m 1.300, discesa m 1.300 Quota massima: m 2.545 Difficoltà: EE Tempo ore: 8,00 Cartografia: Tabacco n.15 Accompagnatori: Tremonti Rolando e Francescato Michelangelo Cell. 346 249 5846 Partenza: ore 07.00 Rientro: ore 20.00 (indicativo) Trasporto: mezzi propri Si parcheggia nei pressi della F.lla Lagazzon (mt. 1356) e da qui ci si incammina per una larga mulattiera fino ad uscire dal bosco in prossimità della Baita Col Mont (mt. 1854 ore 1,30) bella vista verso il Gruppo della Civetta e delle Pale di S.Martino. La mulattiera ora diventa un marcato ma ripido sentiero che sale i pendii erbosi fino a pervenire alla f.lla dei Negher (mt. 2.286 - ore 3,00) - frequente è l’incontro con branchi di curiosi ed indisturbati stambecchi. Dalla forcella, così soprannominata per la presenza di rocce scure di origine lavica, si continua in quota in direzione della Cima dell’ Auta Orientale fino a mt. 2.400 circa e dopo aver oltrepassato un breve tratto attrezzato si abbandona il sentiero a favore di una traccia di tratturo (ometti) che Vetta Monte Alto gira verso destra. Qui il percorso sale diagonalmente e superando delle insidiose roccette di 2/3 metri, si perviene negli incantevoli alti pascoli del Monte Alto. Le tracce già esili scompaiono, ma per percorso intuitivo si può salire facilmente sulla vetta solitaria del Monte Alto (mt. 2.545- ore 4,30) dalla quale si può godere di un panorama mozzafiato sui gruppi circostanti. Dalla cima si ritorna leggermente per qualche ventina di metri sui propri passi per poi scendere, sempre per percorso intuitivo, i ripidi pendii erbosi fino a raggiungere un ampio pianoro. Proseguendo in leggera discesa verso est si assecondano le varie balze erbose ed in prossimità del rado bosco, ci si cala per un piccolo canale d’ erba e sassi fino ad incontrare il sentiero che a sinistra ci porta dapprima alla f.lla Franzei (mt. 2.009 - ore 5,30) e di seguito alla f.lla Pianezze (mt. 2.044 - ore 6,00). Dalla forcella si scende verso la omonima baita (mt. 1.655) passando per un cimitero di alberi bruciati da un recente incendio, ci si addentra nel bosco di conifere fino a raggiungere il Rifugio Lagazzon ed il parcheggio (mt. 1356 - ore 8,00). Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 46 47
SABATO 1 DOMENICA 2 SETTEMBRE 2018 ODLE – RIF. FIRENZE – SASS RIGAIS 3025 mt. Gruppo: ODLE Tipologia: anello Partenza e arrivo: Selva Gardena loc. Daunei Quota massima: mt. 3025 Dislivello: salita e discesa: 1° giorno A&B 860 2° giorno A 1010 – B 600 Difficoltà: E/EE-EEA Tempo ore: 1°: 5,00 -- 7/5,50 Cartografia: TABACCO 1:25.000 Foglio 5 Accompagnatori: Romano Piccolo (3493430432) Maurizio Scatolin (3386525469) Partenza: Sabato ore 06.30 Rientro: Dom. ore 20.00 (indic.) Sabato: da Selva Gardena loc. Daunei in pochi minuti ci si porta sul tratto finale del sentiero 17A che scende dal rifugio Stevia. Qui entrambi i gruppi si incamminano verso nord, percorrendo prima il sentiero 3 fino al rifugio Juac e poi deviando sulla destra sul sentiero 17 detto di “San Silvestro”, che taglia con un lungo traverso il versante occidentale del monte Stevia, per affacciarsi sul vasto pianoro in vista del rifugio stesso posto a 2.312 mt. (circa 2 ore dalla partenza). Qui i gruppi del Cir, del Sella e del Sassolungo dominano il panorama. Si riparte poi seguendo il sentiero 17 fino alla forcella dla Piza 2.489 mt. Qui la vista si apre sull’intera catena delle ODLE. Si riprende il cammino imboccando il sentiero 17B che scende ripido con una serie di stretti tornanti. In breve si perde quota fino a rientrare nel bosco incrociando la strada forestale, segnavia 3, che in leggera salita ci porta al rif. Firenze dove ceneremo e pernotteremo. Sass Rigais Domenica: il gruppo A partirà alle 7,30 dal rifugio prendendo il comodo sentiero 13 fino al Plan Ciautier 2.275 mt. Da qui, su terreno ripido, si risale la val Salieres tra strette pareti rocciose. Si arriverà alla forcella della Furchetta 2.696 mt dove si indosserà l’attrezzatura per la ferrata. Si risale sulla sx le roccette non attrezzate fino ad arrivare alle funi a circa 2.800 mt. Con un po’ di fatica si arriverà sull’esile cresta sommitale a mt 3025 dove ammireremo un panorama a 360 gradi su Odle, Sella, Sassolungo e cime di confine a nord. Per scendere si seguono le funi metalliche che ci guidano sulla cresta, lasciando la cima per calarci attraverso balze rocciose. Il sentiero è ripido e più in basso troveremo un ultimo salto di roccia assicurato. La ferrata ha termine confluendo nel sentiero che sale la val Mezdì. In discesa, in parte ripida, si ritorna al rif. Firenze. Il gruppo B partendo verso le 8,00 ricalca il percorso del gruppo A fino al Plan Ciautier poi imboccherà il sentiero 2/B che costeggia il versante sud delle Odle e passando per il rifugio Piera Longia ci porterà alla forcella Pana 2.490 mt, dove la vista si apre sulla bellissima val di Funes. Restando in quota, sentiero 1, si arriva al rif. Seceda, si prosegue ancora in discesa 152341_Pro_ESCURSIONI_2013_131718_Pro_ESCURSIONI_2012 fino al rif. Fermeda e poi al Col Raiser. 22/11/12 12.03 Pagina 3 Da qui, per comodo sentiero 4, si tornerà al rif. Firenze e di nuovo a gruppi riuniti torneremo al rif. Juac e al parcheggio. Si richiede iscrizione tassativa entro 31/07/2018 con versamento di caparra di 20 euro per il rifugio. Max 20 partecipanti. RIVENDITORE AUTORIZZATO CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI MONTEBELLUNA Per la ferrata casco, imbrago e set assicurazione omologati. Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 48 49
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2018 FESTA DI SPORT Saremo presenti al tradizionale evento della festa di sport a Montebelluna, con desk informativo e attrazioni varie per ragazzi. Foto edizione 2016 50 51
DOMENICA 16 SETTEMBRE 2018 ANELLO DELLE CIME POSTEGAE Gruppo: Dolomiti Friulane Tipologia: anello Partenza: Pian Meluzzo in Val Cimoliana Arrivo: Pian Meluzzo Dislivello: salita m 1.400, discesa m 1.400 Quota massima: m 2.358 Difficoltà: EE Tempo ore: 8,00 Cartografia: Tabacco n.21, Accompagnatori: Tremonti Rolando e Malamocco Paola cell. 346 249 5846 Partenza: ore 06.30 Rientro: ore 20.00 (indicativo) Trasporto: mezzi propri Quando si nominano le Dolomiti Friulane è d’obbligo parlare di luoghi reconditi, di ambienti selvaggi, di valli solitarie dominate da guglie e campanili muti attori di un teatro naturale dove a parlare è la loro incantevole bellezza. In questa zona delle dolomiti, diversi sentieri sono ormai dismessi per motivi di difficoltà alla manutenzione o per altri motivi più complessi. Una parte del nostro percorso si sviluppa per un ex-sentiero del Cai che ci consente di compiere un interessante ed appagante giro anellare. Si parcheggia a Pian Meluzzo (quota mt. 1.163) nei pressi del Rifugio Pordenone, Cima Cadin si percorre la pianeggiante e larga mulattiera in direzione della Val Meluzzo ed oltrepassata la omonima Casera, si perviene ad un bivio (quota mt. 1.195). Qui si imbocca il sentiero nr. 362 che sale la Val Postegae. A quota 1.300 circa si abbandona il sentiero e guadando il torrente si inforca l’ex- sentiero nr. 387. Senza alcuna difficoltà si sale fino a quota mt. 2.137 del verdeggiante Passo Pramaggiore (ore 2,30 ). Qui comincia il tratto più interessante e panoramico dell’ intero percorso perché le tracce di sentiero talvolta esili e a tratti scomparse ci consentono, per cresta, di raggiungere la Cima Cadin (mt. 2.313) e la Cima Postegae (mt. 2.358), offrendo un panorama straordinario sulle montagne e le valli circostanti (ore 5,00). Dalla cima Postegae, dove si può godere di una suberba vista sulle fotogeniche Torri Postegae, si comincia a scendere in direzione della F.lla Sciol del Mont, alla quale si perviene dopo ore 6,30 di cammino (quota mt. 2.160). Dalla forcella si scende per il canalone di sfasciumi e detriti fino ad incontrare il sentiero nr. 370 e da qui al parcheggio ( ore 8,00). Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 52 53
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2018 MONTE RITE Gruppo: Dolomiti Agordine Tipologia: traversata Partenza: Loc. Quattro Tabià m. 1423 Arrivo: Forcella Cibiana m.1530 Dislivello: salita m. 760 discesa m. 650 Quota massima: m. 2183 Difficoltà: E Tempo ore 5 Cartografia: Tabacco n.025 CORNUDA Accompagnatori: Dino Ruffini - Luciano Buso Arrivati a Forcella Cibiana si scende verso la Val Zoldana per km 1.5, circa, sulla strada n° 347 fino ad arrivare ad una curva (m.1423), località Quattro Tabia sulla sx Tel. 0423 839397 - Via Padova, 19/A uno spiazzo a destra sale il sentiero n. 494 per il quale si inizia il percorso. Il buon sentiero sale per il bosco, qualche tratto un po’ ripido, continuando la salita si arriva alla Forcella Inferna (m. 1748), qui varie tabelle: Rifugio Talamini, Quattro www.pizzeriedamichele.it Tabià, ecc.. Ora si prende il sentiero n. 478 il quale fa parte dell’Anello Zoldano, proseguendo in lieve salita si arriva alla Forcella Deana. Lasciando la forcella si segue il sentiero natura del Monte Rite, verso la fine il percorso è attrezzato con delle gradinare di ferro, il sentiero porta alla cima del Monte Rite (m. 2183). La cima del Monte Rite è stata considerata un posto strategico di difesa sul quale hanno costruito un forte di guerra, pur non essedo molto alto offre un panorama a 360°. Per il ritorno si segue la strada militare fino ad arrivare al Forcella Cibiana (m. 1530). Percorso non impegnativo su buoni sentieri. Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. Team Ufficio S.N.C. Vicolo Boccacavalla, 20 - 31044 Montebelluna Tel. 0423 619387 / 602688 / 603922 - Fax 0423 608140 54 55
DOMENICA 30 SETTEMBRE 2018 VAL TOVANELLA Gruppo: Bosconero Tipologia: attraversata Partenza: Ospitale di Cadore m. 470 Arrivo: Olantreghe m. 646 Dislivello: salita m. 1000 discesa m. 850 Quota massima: m. 1.348 Difficoltà: EE Tempo ore: 7 ore Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 025 Accompagnatori: Luigino Favero e Maurizio Scatolin cell. 331 102 9627 – 338 652 5469 Partenza: ore 06.30 Rientro: ore 19,00 (indicativo) Questa escursione ci porta all’interno di una valle da 50 anni “Riserva Naturale Integrata”; in un ambiente selvaggio e particolarmente suggestivo. Dalla ex Osteria Tovanella il sentiero sale con l’aiuto di due ponti la forra di Val Tovanella e prosegue per la Valle fino alla bella radura di Casera de Pescol (mt.1166): ore 2.30. Dalla casera saliamo al Col Fason (mt.1348) per poi scendere al Col Venturin e da qui a Olantreghe. Il percorso pur non presentando difficoltà richiede un buon allenamento ed un piede sicuro. Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. 56 57
152341_Pro_ESCURSIONI_2013_131718_Pro_ESCURSIONI_2012 22/11/12 12.03 Pagina 4 DOMENICA 7 OTTOBRE 2018 VAL IMPERINA Gruppo: Monti del Sole Tipologia: traversata Partenza: Valle Imperina m. 528 Arrivo: San Gottardo m. 1.55 Dislivello: discesa m. 800 Quota massima: m. 528 Difficoltà: EE Tempo ore: 6.5 - 7 ore Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 025 Accompagnatori: Luciano Didonè – Claudio Favero cell. 333 632 0940 Partenza: ore 07.00 Rientro: ore 18,00 (indicativo) www.trentinimpianti.it - info@trentinimpianti.it Tel. +39 0422 484617 - Fax +39 0422 297056 Partenza in Val Imperina (m. 528), valle nota da centinaia d’anni per le sue miniere dove si estraevano vari metalli fino a fine anni ‘60. Ora la zona in seguito a vari restauri, è diventata un museo, un caseggiato è diventato un ostello. Il percorso va verso sud in Val Carbonera, all’inizio pianeggiante poi sale tra due 31038 Castagnole di Paese (TV) Via San Domenico Savio, 28 pareti rocciose, in basso a sx scorre il Cordevole. Continuando la salita per tornanti si passa su un ponticello, lungo il sentiero si possono vedere tracce di opere militari. Proseguendo si arriva al Sass di San Martino dove si trova un vecchio forte militare, arrivati ad un bivio sulla dx sale il sentiero che porta al Bivacco le Madre, lo si ignora scendendo a sx alla vecchia strada asfaltata Agordina, dopo un po’ diventa sterrata fino ad arrivare al vecchio ospizio di Agre (m. 483). Il cammino continua fino ad incrociare la Val Pegolera, si prosegue diritti per la Val del Mus, si entra in una gola rocciosa quindi si passa per una suggestiva cengia attrezzata con una corda. Superata la cengia si trova una forra naturale, lunga m. 200, ricca di cascatelle e di marmitte d’acqua, sentiero naturalistico Zanardo. Usciti dalla forra si va per un percorso pianeggiante fino ad arrivare al maneggio della Guardia Forestale, dove spesso si possono vedere cavalli al pascolo. CIVILI E INDUSTRIALI, IMPIANTI ELETTRICI Ora la camminata va verso la fine per arrivare alla Località di San Gottardo. IMPIANTI FOTOVOLTAICI, INSTALLAZIONE POMPE PROGETTAZIONE, Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. AUTOMAZIONE, INSTALLAZIONE S DI CALORE B T E 58 59
152341_Pro_ESCURSIONI_2013_131718_Pro_ESCURSIONI_2012 22/11/12 12.03 Pagina DOMENICA 21 OTTOBRE 2018 MONTE SALVEDELLA-GROTTA DEL LANDREL Gruppo: Prealpi Trevigiane Tipologia: anello Partenza ed Arrivo: Miane m. 750 Dislivello: 1 salita e discesa m. 750 Quota massima: m. 1.000 Difficoltà: E Tempo ore: 5 ore Cartografia: Tabacco 1:25.000 foglio 068 Accompagnatori: Silvano Bandiera – Michela Baldisser - cell 333 427 1712 Partenza: ore 07.00 Rientro: ore 16,00 (indicativo) 2 Trasporto: mezzi propri Quale alone di mistero circonda questo luogo? Leggenda o storie di un tempo? A pochi passi da casa si trova uno dei luoghi protagonisti di vecchi racconti e avvenimenti legati 3 al credo popolare. Partendo a piedi dal paese di Miane si seguono le indicazioni per il Santuario della Madonna del Carmine. Consigliato l’itinerario sulla Strada Vecia che in breve ci porta al di fuori dell’abitato, per intraprendere l’interessante Via Crucis realizzata nel 1902. Dopo circa un’oretta di cammino ci si trova nel sagrato del Santuario della Madonna del Carmine, luogo particolarmente panoramico e suggestivo. Ben visibili a fianco della chiesa le indicazioni ”Grotta del Landrel”. 4 Proseguendo lungo una comoda mulattiera in parte asfaltata, si giunge in breve al Miane piccolo ma graziosissimo borgo di Posa Granda (600 m.), dove alcuni ben ristrutturati Ne a fo o i a apa a edifici rendono il luogo una vera “bomboniera”. Più a nord, dopo aver imboccato la nuova forestale in direzione del Monte Salvedella, ci si stacca a dx per una traccia che si addentra in un ambiente surreale, fra affioramenti rocciosi e muschi. Il percorso prosegue all’interno del bosco fino ad incontrare una piccola radura dove campeggia • CREAZIONE GRAFICA • STAMPA PROGETTI 5 • MODIFICA FILE CLIENTE • STAMPA PER INTERNO un crocifisso ligneo, dietro al quale sgorgano le acque di una sorgente: è la fontana • STAMPA PER ESTERNO • BIGLIETTI DA VISITA del “Landrel”. Ancora pochi passi e raggiungiamo a 970 m di quota l’interessante ma • VETRINE • SCANSIONI al quanto misteriosa cavità naturale denominata “Landrel”. Su questo luogo si narrano CENTRO • STAND FIERA • GENERAZIONE PDF STAMPA • POSTER racconti legati a un pastorello che ricevette in dono una statuetta della Madonna DIGITALE proveniente dalla Terra Santa. Nel 1819 venne poi eretto in onore della Madonna • RILEGATURA 6 Carmine (originariamente Madonna del Carmelo) l’attuale Santuario più a valle. del • TAGLIO CARTA Dopo aver superato uno sperone di roccia, iniziamo a perdere quota e raggiungiamo • STAMPA BIANCO e NERO • PERFORAZIONE • STAMPA COLORI • CORDONATURA cosi’ una strada forestale che ci riporta nei pressi di Posa Granda dove, percorrendo • VARI SUPPORTI DI STAMPA CASTELFRANCO V. • PLASTIFICAZIONE a ritroso il tragitto fatto in andata, si rientra al punto di partenza. CAMPOSAMPIERO • MONTAGGIO SU PANNELLO www.cartocontabile.it • CALENDARI Vedi a pagina 13 il regolamento escursionistico completo. I v 60 61 6
SEGNALI INTERNAZIONALI dal 1957al servizio della professionalità DI SOCCORSO ALPINO PER RICHIEDERE L’INTERVENTO DI SOCCORSO COMPORRE CHIAMATA NON ATTIVA DAL TELEFONO SATELLITARE DAL QUALE BISOGNA UTILIZZARE SOLO NUMERI URBANI Fornire le seguenti informazioni rispondendo dettagliatamente all’intervista dell’Operatore: - Luogo esatto dell’incidente. - Attività svolta. - Numero delle persone coinvolte. - Numero dei feriti e le condizioni sanitarie degli stessi. - Condizioni meteorologiche sul luogo dell’incidente. - Recapito telefonico da cui si chiama. Per favorire al meglio l’intervento del Soccorso Alpino: - Lasciare libera la linea telefonica dalla quale si sono allertati i soccorsi. - Mantenere e diffondere l’autocontrollo. - Concordare con il Soccorso Alpino tutte le azioni che si ritengono da compiere. CHIAMATA DI SOCCORSO Emettere richiami acustici e/o ottici in numero di SEI OGNI MINUTO. (un segnale ogni 10 secondi) seguiti da un minuto di intervallo. RISPOSTA DI SOCCORSO Emettere richiami acustici e/o ottici in numero di TRE OGNI MINUTO. (un segnale ogni 20 secondi) seguiti da un minuto di intervallo. SEGNALI VERSO L’ELICOTTERO E’ opportuno farsi individuare dall’elicottero con indumenti di colori vivaci immediatamente visibili e restare in contatto visivo con il pilota. ABBIAMO BISOGNO NON SERVE DI SOCCORSO SOCCORSO
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