Progetti ed opportunità di affari - Anima

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Progetti ed opportunità di affari - Anima
Progetti ed opportunità di affari

             Ufficio di Dubai

             Gennaio 2017
Progetti ed opportunità di affari - Anima
Mancano circa 1400 giorni all’apertura ufficiale dell’esposizione universale di Dubai Expo 2020,
prevista per il 20 ottobre 2020.

Fra il 20 ottobre 2020 e il 10 aprile 2021, Dubai ospiterà l’iniziativa che riunirà 180 paesi e sarà
destinata ad attirare 25 milioni di visitatori da tutto il mondo di cui, per la prima volta, il 70 per cento
proverrà dall’estero. Si tratta della prima esposizione realizzata nella regione del Medio Oriente, Africa
e Asia meridionale (MEASA) e la prima ospitata da un paese arabo.

Dislocato lungo un sito di 438 ettari, con una connessione diretta a tre aeroporti internazionali e ad
un articolato sistema di trasporti, Expo2020 si propone di offrire ai suoi visitatori l’opportunità di
osservare architetture spettacolari, di sperimentare l’interazione fra culture di tutto il mondo, di
assistere a spettacoli suggestivi e di assaporare la cucina di ogni parte della terra. Ma soprattutto, sarà
l’occasione di essere testimoni delle ultime novità in termini di tecnologia ed innovazione che
scaturiscono dalla collaborazione e dal partenariato fra persone e idee.

                                            Perché Dubai?

Negli ultimi anni, Dubai ha adottato una strategia di diversificazione economica mirante a concentrarsi
sul commercio e sul turismo quali pilastri su cui fondare le proprie opzioni di crescita economica di
lungo periodo, grazie anche al suo ruolo di perno strategico che collega le economie sviluppate
dell’occidente e dell’oriente con i mercati emergenti dell’Asia Centrale e Meridionale e dell’Africa.

                                                                            4 ore di volo     8 ore di volo

                                                                                                          1
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I fattori di successo di Dubai

                                                  Accesso ai mercati
                                                      mondiali
                                              Grazie alla sua posizione
                                                strategica, Dubai si e’
                                               affermata quale perno
                                                logistico mondiale di
                                                  collegamento fra i
                                                  principali mercati

         Facilita’ negli affari                                                            Investimenti nel turismo
                                                                                              ed in un ecosistema
       Dubai ha introdotto                                                                 favorevole al commercio
      politiche per creare un                                                                Dubai e’ impegnata a
     ambiente per la condotta                                                             creare un ambiente per gli
                                                                                            affari attraente e sicuro
    degli affari sicuro, stabile e                                                            per la crescita degli
       ben regolamentato                                                                       investimenti e del
                                                       Un centro                                   turismo
                                                     globale per la
                                                       comunita’
                                                    internazionale

                            Notevole mole                                     Infrastrutture
                              di attrazioni                                      eccellenti
                                                                                Con le sue
                         Dubai offre ai suoi                                 infrastrutture di
                        visitatori proposte di                              eccellenza, Dubai
                      intrattenimento versatili                             offre ai visitatori
                             e dinamiche                                  esperienze di viaggio
                                                                                memorabili
                                                                       Grazie alla sua
                                                                           posizione
                                                                   strategica, Dubai si
                                                                   e’ affermata quale
                                                                      perno logistico
Vision 2021, programma varato dal governo emiratino nel 2010, grazie all’impulso inferto dal suo
                                                                         mondiale di
leader, lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, contiene lecollegamento
                                                                       linee strategiche fra i di lungo periodo
della politica economica del paese, finalizzate a renderegli EAU unoprincipali     mercati
                                                                         dei migliori     esempi di sviluppo al
mondo ed a costruire una società prospera e coesa a beneficio delle generazioni
                                                                     Dubai   e’ impegnata   a  attuali e future,
                                                                  creare un ambiente per gli
rafforzando l’identità nazionale, profondamente ancorata ai valori        islamici     progressivi
                                                                    affari attraente e sicuro       e moderati,
                                                                      per  la crescita
nell’ambito di un ambiente sano, sicuro, stimolante, accogliente e sostenibile.        degli
                                                                        investimenti e del
                                                                                turismo
L’obiettivo dichiarato consiste nell’ottenimento di un equilibrato ed articolato processo di
diversificazione economica del paese, mantenendo le basi per una crescita solida e sostenuta,
preservando, anche per il futuro, gli elevati standard di vita che sono stati conseguiti grazie agli
investimenti associati alle entrate petrolifere.

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A corollario dei principi sanciti nella Vision 2021, il governo degli Emirati ha lanciato la National Agenda
che comprende un insieme di indicatori di performance da raggiungere nell’ambito dei settori
dell’istruzione, della sanità, dell’economia, nella sicurezza nazionale, nell’edilizia abitativa, nelle
infrastrutture e nei servizi governativi.

Questi indicatori hanno un orizzonte di lungo periodo, misurano i risultati della performance nazionale
in ciascuna delle priorità fissate dalla Vision 2021 e devono essere utilizzati per confrontare gli Emirati
Arabi rispetto ai parametri internazionali di benchmark. Tali indicatori vengono monitorati
periodicamente al fine di assicurare che gli obiettivi vengano raggiunti per il 2021.

Quale diretta emanazione della Vision 2021 e della National Agenda, il Governo degli Emirati Arabi
Uniti, alla fine del 2014, ha varato la Strategia per l’Innovazione quale priorità nazionale per assicurare
al paese continuo progresso nel proprio sviluppo economico e per procedere speditamente nel
processo di diversificazione economica. L’obiettivo dichiarato è quello di diventare uno dei principali
paesi innovatori al mondo.

La National Innovation Strategy è focalizzata sulla promozione di sette settori prioritari: energie
rinnovabili, trasporti, istruzione, sanità, tecnologia, acqua ed aerospazio.

                              L’impatto potenziale sull’economia

Le stime sull’impatto dell’Expo sulla crescita dell’economia di Dubai sono molto variabili. Peraltro una
delle più autorevoli, quella del Fondo Monetario, formulata nel luglio del 2014, è stata poi smentita
dal rallentamento economico associato al crollo delle quotazioni petrolifere avvenuto nel 2015, in
quanto ascriveva una crescita media del 5,5% annuale nel periodo 2014-19 ed un tasso dell’8% nel
2020, anno dell’evento. Senza l’Expo, la crescita si sarebbe mantenuta in media al 5% per il periodo
2014-20. Di conseguenza il differenziale di crescita viene stimato intorno allo 0,5 per cento medio
annuale negli anni precedenti la manifestazione, seguiti da un incremento differenziale del 2-3% nel
2020-21. In ogni caso, l’Expo è destinato a sostenere una accelerazione economica, a favorire la
crescita occupazionale e a sospingere i livelli di credito bancario. Sicuramente l’impatto sul breve e sul
lungo periodo è quello di rafforzare la fiducia nell’economia e l’immagine internazionale del paese.

La vicinanza del sito dell’esposizione ad Abu Dhabi è destinata a riverberare gli effetti positivi anche
sull’adiacente emirato durante il periodo di svolgimento e, più indirettamente, anche sugli altri
emirati. I settori del turismo, del commercio, dei trasporti, dei viaggi, delle costruzioni e della finanza
saranno i principali driver della crescita. Inoltre, la crescita delle infrastrutture apporterà benefici in

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termini di più elevata produttività. L’Expo inoltre risulterà in un rafforzamento delle capacità del
capitale umano dovuto alla preziosa esperienza guadagnata nella gestione di un evento di tale portata.

Secondo il Rapporto di Oxford Economics, commissionato dal Comitato organizzatore, il numero dei
posti di lavoro creati nell’economia ospite si aggira tra i 270.000 e i 300.000. Di tale numero il 40%
verrà creato nell’ambito del settore turistico (hotel, ristoranti, ecc.), il 30% nei trasporti e nella logistica
e il resto nelle costruzioni. Secondo le autorità locali, la spesa complessiva per l’organizzazione
dell’evento si aggira sugli 8 miliardi di dollari, mentre il guadagno complessivo, in caso di successo,
viene stimato all’incirca in 17 miliardi di dollari. Si stima un flusso di investimenti esteri tra i 100 e i
150 miliardi di dollari nelle costruzioni, nei servizi finanziari, nelle infrastrutture e nei servizi IT. Nei sei
mesi dell’evento le entrate dell’emirato vengono stimate nell’ordine dei 38 miliardi di dollari.

Dall’altro lato, esiste la possibilità che l’Expo possa apportare distorsioni alla stabilità
macroeconomica, determinate da costi più elevati rispetto a quanto preventivato, oltre a rischi di
eccesso di offerta nel settore immobiliare e pressioni nella catena di distribuzione che possono
ingenerare aumenti nei costi delle materie prime.

            270.000-                              17 miliardi di                           100-150
            300.000                                 dollari di                             miliardi di
          nuovi posti di                           guadagno                                dollari di
             lavoro                                 stimato                              investimenti
                                                                                            esteri

                                          Il tema di Expo2020

La tematica prescelta per l’evento “Connecting Minds, Creating the Future” rappresenta il potenziale
di cosa si può ottenere nel forgiare partnership e collaborazioni significative. Tale tema riconosce che
le sfide odierne sono troppo complesse per venire affrontate in isolamento e che la creazione di
soluzioni sostenibili ai problemi globali richiede prontezza ad aampliare il raggio di azione tra
geografie, confini istituzionali, distretti industriali, culture e discipline.

I sottotemi della Opportunità, Mobilità e Sostenibilità riflettono i pilastri del progresso che continua
ad ispirare persone, organizzazioni e paesi nel loro anelito a creare un futuro migliore.

Il tema e i sottotemi permeeranno ogni aspetto dell’Expo2020 dalle esibizioni agli eventi, dalla
operatività del sito alla pianificazione e all’architettura, dal sito fisico al mondo intangibile delle idee.
Nello spirito della tematica prescelta, Expo2020 si candida a costituire una piattaforma che accoglie
un vastissimo spettro di partecipanti al fine di creare uno spazio dove essi possano creare nuovi
legami, esplorare nuovi modi di collaborare ed ispirare la prossima generazione. I partecipanti sono
vivamente incoraggiati a declinare il tema in un autentico portafoglio di storie e prospettive che
sottolineino l’interconnessione fra i sottotemi per impegnare i visitatori di ogni età e provenienza.

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Sottotemi:

              OPPORTUNITA’

Dischiudere nuove potenzialità per le persone e le comunità affinché
possano contribuire con successo al futuro della nostra società.

              MOBILITA’

Creare connessioni fisiche e virtuali più intelligenti e produttive per la
libera circolazione di persone, beni e idee.

             SOSTENIBILITA’

Perseguire le nostre speranze di progresso senza compromettere i
bisogni delle generazioni future, rispettando l’eco-sistema ambientale.

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La struttura organizzativa di Expo2020

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Il sito dell’esposizione

La sede di Expo2020 è collocata nel Distretto meridionale di Dubai e diverrà un punto di transito
internazionale, con collegamento diretto all’aeroporto internazionale Al Maktoum ed equidistante tra
l’aeroporto internazionale di Abu Dhabi e l’aeroporto internazionale di Dubai. Inoltre, si colloca a
breve distanza dal porto di Jebel Ali. L’ubicazione è stata accuratamente selezionata al fine di fornire
efficienza logistica ed operativa per i partecipanti e facilità di accesso per i visitatori.

L’intero sito occuperà uno spazio di 4,4 chilometri quadrati, fra i più grandi della storia
dell’esposizione. L’area recintata sarà di due chilometri quadrati, mentre i restanti 2,4 km2
ospiteranno strutture di supporto e di servizio, tra cui l’Expo2020 Village per l’alloggio dei partecipanti
e dello staff, logistica e magazzini, snodi di trasporto, hotel, centri commerciali e parchi.

Il sito che è stato disegnato per ospitare la manifestazione si propone di creare esperienze memorabili
che divertiranno, istruiranno ed ispireranno i visitatori di ogni età. Secondo stime recenti, il budget
complessivo si aggira tra gli 8,1 e gli 8,7 miliardi di dollari (30 e 32 miliardi di AED).

Lo spazio fisico intende simboleggiare il potere della collaborazione e delle connessioni nell’affrontare
le principali sfide del XXI secolo. Il Master Plan è stato concepito per favorire nuove forme di
partenariato ed incoraggiare la collaborazione, assicurando dinamiche interazioni fra tutti i
partecipanti e i visitatori. L’intero complesso è stato quindi progettato quale luogo di riunione e di
incontro per i partecipanti, leader, innovatori e policymaker di tutto il mondo per collegarsi e
condividere idee e migliori pratiche impegnandosi in un dialogo creativo con la prossima generazione
di innovatori. La connettività, il partenariato e la collaborazione sono impersonificati da uno spazio

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fisico centrale, Al Wasl Plaza, dalla quale si staglieranno tre distinti rami a forma di petali dedicati
ciascuni ai singoli sottotemi.

Nell’ambito del Master Plan di Dubai Expo 2020 sono quindi previste tre distinte zone, ciascuna
dedicata ai sotto-temi della opportunità, mobilità e sostenibilità che convergeranno verso la piazza
centrale Al Wasl Plaza, il cuore figurativo di Dubai Expo 2020 che è l’antico nome di Dubai che, in
arabo, significa appunto “il collegamento”.

Il padiglione degli EAU avrà enfasi preminente, oltre al Padiglione di Benvenuto e al Padiglione
dell’Innovazione, adiacenti all’entrata Nord intorno alla piazza centrale; tre Souk – ognuno al centro
di ciascuna zona tematica – conterranno padiglioni di minore dimensione circondati da padiglioni
paese più grandi sul perimetro esterno per assicurare massima visibilità a tutti i partecipanti.

Il Master Plan prevede la creazione di diverse categorie di padiglioni all’interno del sito. Le principali
categorie sono, da un lato, i padiglioni auto-costruiti e, dall’altro lato, i padiglioni dei Distretti Tematici.
I primi, di dimensioni variabili, sono distribuiti all’interno di tutta l’area e vengono resi accessibili dai
principali corridoi e aree di circolazione. I padiglioni all’interno dei distretti tematici sono invece
suddivisi all’interno dei tre petali che si stagliano da Al Wasl Plaza e collegati direttamente alle tre
entrate principali. Si tratterà di padiglioni costruiti direttamente dal’Expo e si distingueranno in tre
categorie (Assisted, Rented e Service Pavillions).

L’altra infrastruttura prevista dal Master Plan è l’Expo Village che consiste in una comunità residenziale
che fornirà strutture di alloggio a tempo pieno per lo staff dei paesi partecipanti a Dubai Expo 2020.
Sono previsti 3,000 appartamenti, 1,500 stanze di hotel (due hotel Rove) e appartamenti con servizio,
oltre a 11 aree con parcheggi (8000 spazi). Si prevede il completamento dell’Expo Village per il 2018
cui seguirà la costruzione dei padiglioni. Alla fine di ottobre 2016, si è conclusa la gara per la prima
fase della costruzione dei primi due lotti del complesso residenziale (denominato Project Star, joint
venture fra la società di costruzioni emiratina Emaar e il Dubai World Trade Center) che comprende
l’edificazione del centro commerciale e di uno dei due hotel Rove, unitamente al parcheggio. La gara
è stata assegnata alla società inglese Laing O’Rourke. In corso di assegnazione è invece la gara per la
costruzione delle altre infrastrutture dell’Expo Village.

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Planimetria del sito

Legenda:

            Padiglioni auto-costruiti

            Padiglioni tematici

            Padiglioni costruiti dagli organizzatori

            Padiglioni autonomi

            Perimetro recintato

Al suo apice, il sito dell’esibizione Dubai Expo 2020 è stato progettato per contenere fino a 300.000
visitatori, con una presenza attesa media giornaliera di 153.000 persone. Il completamento è previsto
per ottobre 2019, al fine di consentire un anno di fine tuning prima dell’apertura ufficiale il 20 ottobre
2020. Alla fine del 2016, si è proceduto al completamento dello sbancamento di 4,7 milioni di metri
cubi di terreno per la posa delle fondamenta. Il primo pacchetto per le infrastrutture, sui quattro
previsti per un valore totale di 1,3 AED, è in fase di inizio lavori. Il consulente di questo pacchetto è

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l’americana Parsons. Il secondo pacchetto infrastrutturale sta per andare a gara nelle prossime
settimane.

ExpoVillage

Padiglioni tematici

Si tratta delle tre zone principali dedicate alla Opportunità, Mobilità e Sostenibilità che si stagliano a
forma di petali dalla piazza centrale Al Wasl.

Ognuna di esse conduce i visitatori ad uno dei tre padiglioni, ciascuno dedicato ai tre temi. Ogni
padiglione consisterà in un edificio-icona che simboleggia il proprio sotto-tema e che offre al visitatore
una esperienza di immersione che unisce dimensioni istruttivo-educative, di vetrina e di rivelazione.
Obiettivo di ciascun padiglione è di consentire ai visitatori di esplorare ciascuna delle sotto-tematiche
in profondità e di comprendere le interdipendenze con gli altri sotto-temi.

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Nel luglio 2015 tredici tra i maggiori studi internazionali di architettura hanno preso parte ad una
competizione per progettare i tre padiglioni tematici di Expo2020. Qui di seguito i progetti che sono
risultati vincitori.

Padiglione delle Opportunità

Il progetto è stato aggiudicato allo studio BIG (Bjarke Ingels Group), gruppo di architetti, progettisti e
pensatori con sede a Copenhagen e New York. La loro filosofia riflette la convinzione che la vita urbana
contemporanea è il risultato di scambi culturali, trend economici internazionali e tecnologie di
telecomunicazione.

La struttura concepita è sormontata da un tetto piano con elementi di progettazione paesaggistica e
con un’oasi collocata al centro del padiglione in perfetta simbiosi tra spazi interni ed esterni.

Padiglione della Mobilità

                                                                                                       11
Aggiudicato allo studio londinese Fosters and Partners, il progetto consiste in un trittico di strutture
spaziali che si ispessiscono all’aumentare dell’altezza, creando zone d’ombra. Il tetto è costituito da
una piattaforma di osservazione avvolgente che offre una vista a 360 gradi del sito dell’Expo
circostante.

Padiglione della sostenibilità

Progetto vinto da Grimshaw Architects, trae ispirazione da processi naturali complessi come la
fotosintesi, al fine di creare una struttura dinamica capace di catturare l’energia dal sole e acqua
corrente dall’umidità dell’aria. La forma particolare e i sistemi innovativi dimostreranno la capacità
dell’architettura di diventare auto-sostenibile anche in condizioni climatiche estreme.

Il padiglione degli Emirati Arabi Uniti

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Il progetto per il padiglione nazionale degli Emirati Arabi è stato assegnato all’architetto spagnolo
Santiago Calatrava, selezionato in un concorso tra otto studi di architettura internazionali, e raffigura
un falco in volo, simbolo della tradizione identitaria del paese. Costruito su uno spazio di 15.000 metri
quadrati, di fronte Al Wasl Plaza, sarà dotato di aree espositive, spazi di ristorazione e speciali lounge
per i visitatori e sarà costruito con tecniche di sostenibilità ambientale.

Enterprise Command and Control Centre

Dal valore di 335 milioni di AED, costruito dalla Road and Transport Authority (RTA), è il centro che
fornirà servizi integrati di gestione dei sistemi della mobilità e dei trasporti pubblici. L’edificio si
collocherà su un’area di circa 7.000 metri quadrati, e consisterà in un piano terra e cinque piani
superiori per un totale di 10.900 metri quadrati. Il centro servirà da piattaforma unica di collegamento
tra vari centri di controllo delle agenzie operative della RTA, quali Dubai Metro, Dubai Tram, Public
Transport, Taxi, ed i Traffic Systems Control Centers, dotato di una unità centrale di controllo
integrato.

Legacy

Tutta la progettazione del sito espositivo è basata sul principio secondo il quale occorrerà
massimizzare l’impatto futuro delle infrastrutture per il paese ospite le quali dovranno massimamente
venire riutilizzate per scopi educativi, scientifici, sociali e culturali anche successivamente alla
realizzazione della manifestazione. In particolare, il sito dovrà fungere da incubatore per nuove
tecnologie e per lo sviluppo di piccole e medie imprese, mentre le infrastrutture più importanti
costituiranno importanti attrazioni culturali e di intrattenimento della nuova conurbazione di Dubai
South che sorgerà proprio in adiacenza al sito di Expo2020.

                                                                                                       13
Altri progetti infrastrutturali per Expo2020

Dubai South rappresenta uno dei progetti più ambiziosi degli Emirati Arabi. Si estenderà su una
superficie di 145 chilometri quadrati e si svilupperà intorno all’Aeroporto Internazionale Al Maktoum
(cd.“aerotropoli”).

L’obiettivo dichiarato è quello di realizzare «la città della felicità», ecosistema urbano che dovrebbe
realizzare una simbiosi ottimale tra ambienti abitativi, luoghi di lavoro, strutture di benessere e di
intrattenimento. Offrirà un ampio spettro di soluzioni abitative e lavorative integrate, centri benessere
e aree ricreative, una rete interconnessa di parchi, centri commerciali e logistici e sarà alimentata da
una centrale di generazione elettrica solare a fini di auto-sostenibilità ambientale.

All’interno di Dubai South saranno collocati l’Exhibition District (EXPO 2020), il Residential District,
l’Aviation District, il Golf District, l’Humanitarian District, il Commercial District, il Logistics District e il
Logistics Corridor che collegherà l’area di Dubai South al nuovo porto commerciale di Jebel Ali.

Dubai South finora ha aggiudicato contratti per il valore di 272 milioni di dollari (un miliardo di AED)
per lo sviluppo di progetti nel Residential District, adiacente al sito di Expo 2020 Dubai, il Logistics
District e per la costruzione di un villaggio per lo staff.

I contratti per la progettazione sono stati aggiudicati a Parsons Corporation, Atkins Global, Studio
International Architects, Al Nasr, Tristar Engineering & Construction e la statunitense RNL Design.

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Nuovo aeroporto internazionale Al Maktoum

Destinato a diventare il più grande aeroporto al mondo, con un traffico di 160 milioni di passeggeri
all’anno e 12 milioni di tonnellate di merci, rappresenterà il centro della «aerotropoli», situata a 37
chilometri a sud-ovest di Dubai su un’area di 14.000 ettari, connessa al porto di Jebel Ali attraverso un
corridoio logistico. Al suo completamento, inizialmente previsto per il 2017, ancorché
successivamente rinviato a causa della crisi finanziaria internazionale e del crollo dei prezzi petroliferi,
sarà dotato di 5 piste da 4,5 km, ognuna certificate CAT III (compatibili per gli A380), 64 piazzole di
parcheggio (di cui 10 Codice F), vigili del fuoco, depositi carburanti, linee di manutenzione e tre
terminal passeggeri di 66.000 metri quadrati, oltre a centri commerciali e hotel. L’aeroporto conterrà
snodi logistici e servizi a valore aggiunto, tra cui stabilimenti di produzione ed assemblaggio, inseriti
all’interno di una zona economica speciale.

Inaugurato il 27 giugno 2010, attualmente opera in misura limitata (con una sola pista, solo alcuni voli
di linea passeggeri, con una capacità di 5-7 milioni di passeggeri all’anno, oltre ai voli per trasporto
merci) rispetto alla capacità finale prevista. La prossima fase di espansione richiederà un investimento
di 33 miliardi di dollari. Nell’ottobre 2015, la SACE ha firmato un accordo per la concessione di garanzie
per un valore di un miliardo di euro a favore di imprese italiane eventualmente impegnate nei lavori
di costruzione.

Il 6 dicembre 2016 la Lane Construction Corporation, società statunitense controllata da Salini
Impregilo, si è aggiudicata un contratto per l’espansione dell’aeroporto internazionale Al Maktoum.
La società, che collaborerà con la National Contracting Transportation Corporation di Sharjah degli
Emirati Arabi Uniti, sarà responsabile del 60% dei lavori, del valore totale di 125 milioni di dollari, per
un importo di 75 milioni di dollari. Il progetto prevede nuovi servizi per il terminal, l’ampliamento e la
costruzione di piste, strade e tunnel. In preparazione dell’espansione dell’hub, Lane realizzerà, a
partire dal gennaio 2017 e con termine dei lavori entro i successivi 31 mesi, le recinzioni provvisorie e
i relativi cancelli, le reti di servizi, gli uffici e il controllo degli accessi alle zone di lavoro.

                                                                                                         15
Estensione della Linea Metropolitana di Dubai

Una delle principali infrastrutture associate ad Expo2020 è l’estensione della linea della metropolitana
di Dubai. Il progetto, denominato Route2020, per un valore complessivo di 2,9 miliardi di dollari,
comporterà la costruzione di 15 chilometri di linea ferroviaria metropolitana – di cui 11,8 chilometri
in sopraelevata e 3,2 chilometri nel sottosuolo – per sette stazioni (di cui due sottosuolo), compresa
una stazione di scambio alla fermata Nakheel Harbour e la stazione di arrivo ad Expo2020.

                                           La stazione di Expo2020

Il complesso progetto comprenderà la costruzione di un tunnel di 3,2 chilometri, 1,2 chilometri in
piano e 11,8 chilometri di viadotto sopraelevato.

La gara per la costruzione dell’opera è stata aggiudicata al consorzio Expolink, composto da Alstom
(Francia), impresa capofila, Acciona (Spagna) e Gulermark (Turchia). Il contratto prevede la fornitura
di 50 treni Metropolis (ciascuno lungo 88 metri e composto di 5 vagoni con capacità di 700 passeggeri)
completamente automatici, posa dei binari, fornitura di energia elettrica, linee di telecomunicazione,
sistemi di segnalazione, controllo automatico dei biglietti e degli accessi. Il termine dei lavori è previsto
per la fine del 2019 e l’inizio dell’operatività della tratta per il mese di maggio 2020, cinque mesi prima
dell’apertura ufficiale di Expo2020.

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Le procedure di procurement per Expo2020

Il portale di eSourcing, sviluppato con tecnologia italiana di BravoSolution, rappresenta il principale
veicolo di gestione totalmente dematerializzata e trasparente delle attività di procurement associate
ad Expo2020:

             https://esource.expo2020dubai.ae/esop/uae-e20-host/public/web/login.jst

Tre sono i principali obiettivi a cui si ispira il processo di procurement di Expo2020: 1) semplicità, 2)
inclusività e 3) trasparenza.

Al portale si accede anche attraverso il sito web di Expo2020 (https://expo2020dubai.ae/default.aspx)
alla sezione “Procurement”. E’ presente una dettagliata Guida all’utente e le coordinate dell’Help Desk
on line. Tutte le opportunità che vengono pubblicizzate sul mercato vengono annunciate tramite il
portale così come sullo stesso i paesi partecipanti possono indire gare di appalto per le proprie
necessità di approvvigionamento di beni e servizi. Inoltre, il portale rappresenta il veicolo attraverso
il quale vengono inviate tutte le informazioni relative agli eventi più importanti in preparazione
dell’Expo.

Al fine di poter usufruire dei servizi del portale, occorre aver completato il processo di registrazione:

                                                                                                       17
Qui di seguito il link alla guida per effettuare la registrazione al sito come fornitore di Expo2020:

https://esource.expo2020dubai.ae/esop/uae-e20-host/public/attach/EXPO2020-Registering-as-a-
Supplier.pdf

L’informazione acquisita, richiesta una sola volta all’atto dell’iscrizione, viene salvata nello User profile
e non deve venire reiterata ogni qual volta si partecipa ad una gara:

L’organizzazione si è posta l’obiettivo di incoraggiare la partecipazione al processo di procurement da
parte delle piccole e medie imprese. Finora oltre il 30% delle gare indette sono state aggiudicate ad
esse. Esistono infatti vaste e differenziate opportunità di affari rivolte alle piccole e medie imprese che
vanno ben oltre quelle associate alla realizzazione delle infrastrutture fisiche del sito dell’Expo o alla
mera durata dei sei mesi della manifestazione e che vanno, ad esempio, dalle esigenze del gruppo di
30.000 volontari ai servizi richiesti dai paesi che procederanno a costruire i propri padiglioni alle
necessità di trasferimenti di conoscenza nella fase successiva all’evento (cd “legacy phase”). Sin
dall’inizio gli organizzatori hanno ingaggiato un intenso e fruttuoso dibattito con le PMI, attraverso
una serie di seminari, workshop, webinars e sessioni di e-lerning e networking, che ha consentito di
apportare numerose modifiche alla catena del valore in modo tale da migliorare la loro integrazione
nei processi.

Per ogni esigenza di assistenza nella fase di iscrizione o nella partecipazione alle gare esiste una
funzione di Help Desk, accessibile anche dalla homepage:

                                                                                                          18
Una delle aree del sito maggiormente interessanti è la sezione “Opportunities”, da cui si accede anche
dalla pagina principale e che contiene il link ad un documento .pdf

       https://esource.expo2020dubai.ae/esop/uae-e20-host/public/attach/opportunities.pdf

Il documento contiene la lista delle gare aggiudicate, quelle in corso di aggiudicazione nonché le gare
di prossima pubblicazione, distinte per categoria (lavori, consulenze, forniture di beni).

La gestione degli avvisi di gara e la partecipazione ai processi di procurement si svolge attraverso i sei
link principali della Supplier Area:

In particolare:

                                                      Sezione in cui vengono pubblicizzate le notizie di
                                                      opportunità per le quali si richiede la
                                                      sottomissione di proposte da parte delle aziende
                                                      interessate, unitamente all’elenco delle gare
                                                      precedentemente pubblicate.

                                                                                                       19
RFIs (Requests for Information) che consiste in
                                                        una notificazione inviata ad determinati
                                                        potenziali fornitori al fine di ottenere
                                                        informazioni sull’offerta di determinati
                                                        prodotti/servizi e di registrare il loro potenziale
                                                        interesse a partecipare a successive fasi di
                                                        procurement. Si perfeziona con la firma di un
                                                        Confidentiality Agreement fra Expo e il fornitore.
                                                        Si tratta di RFI aperte a tutti i potenziali fornitori
                                                        di un determinato prodotto/servizio.

                                                        RFQs (Requests for Quotation) rappresenta la
                                                        gara vera e propria ossia una richiesta inviata a
                                                        determinati potenziali fornitori, contenente i
                                                        parametri dell’acquisto di un prodotto/servizio,
                                                        di fornire una quotazione. La gara viene
                                                        aggiudicata previa valutazione tecnica ed
                                                        economica.
                                                        Si tratta di RFQ inviate a tutti potenziali fornitori
                                                        di un determinato prodotto/servizio.

                                                        Note anche come “reverse auctions”, sono
                                                        procedure di gara aperte, spesso finalizzate alla
                                                        ricerca di nuovi fornitori di un determinato
                                                        prodotto/servizio, in cui tutti i fornitori
                                                        competono per la fornitura e sottopongono la
                                                        loro migliore offerta in termini di qualità/prezzo
                                                        mentre l’acquirente decide quale sia l’offerta
                                                        economicamente più vantaggiosa.

Il processo di procurement prevede le seguenti fasi:

    1)    Pubblicazione del programma delle opportunità
    2)    Pubblicazione della RFI
    3)    Risposta alla RFI
    4)    Revisione delle proposte ricevute da parte di Expo2020
    5)    Pubblicazione della RFQ (tender) (tecnica + economica)
    6)    Sottomissione della proposta (Expo non richiede un bid bond ma soltanto una garanzia scritta
          che il proponente si sottragga alla gara). La validità delle offerte prevista da Expo è di 60 giorni
          contro 120 giorni che è lo standard normalmente in vigore per le gare internazionali.
    7)    Valutazione delle proposte da parte di Expo2020 in forma separata (due diverse commissioni)
          rispettivamente per la proposta tecnica e la proposta economica. La ponderazione dipende
          dalla complessità della gara.
    8)    Determinazionedi un shortlist delle offerte e loro presentazioni da parte dei concorrenti.
    9)    Completamento del processo di valutazione
    10)   Ottenimento della firma di chiusura

                                                                                                            20
11) Expo emette l’ordine di Acquisto/Contratto
    12) Aggiudicazione
    13) Consegna e pagamento

Allo scopo di agevolare le PMI, Expo offre un pagamento anticipato del 50% per i beni e i materiali e
del 25% sui servizi. Non viene richiesta una garanzia per il pagamento anticipato, considerata
eccessivamente onerosa, ma viene invece accettato un assegno dell’azienda. Expo si impegna ad
effettuare tutti i pagamenti entro 30gg dalla ricezione della fattura approvata.

Le gare sono esenti dal pagamento di tasse.

Al fine di consentire la partecipazione al processo di procurement alle imprese internazionali,
normalmente per la fonitura di beni e di alcuni servizi di consulenza non è richiesta una licenza
commerciale, altrimenti necessaria per poter operare a Dubai, mentre viene richiesta per le imprese
di servizi che devono lavorare fisicamente presso il sito di Expo2020.

Attualmente sono circa 6.000 i fornitori registrati sul portale e circa 200 sono le gare pubblicate. Finora
si è assistito ad una fase caratterizzata da un numero limitato di gare (circa 30 al mese) ma con elevato
valore unitario. Nei prossimi mesi è prevista l’inversione di tali variabili, con un aumento del numero
delle gare a circa 150 al mese ed una parallela riduzione del loro valore unitario.

                                                                                                        21
Expo2020: opportunità di affari

Ospitare un grande evento quale l’esposizione universale rappresenta un’opportunità straordinaria
per gli Emirati e Dubai, in particolare, di mostrare al mondo infrastrutture moderne e un’economia
basata sulla conoscenza, in modo da poter offrire ai visitatori un’esperienza unica e memorabile. Il
flusso di visitatori atteso per l’evento è pari a 25 milioni di persone, il valore storicamente più elevato
mai registrato. Le stime indicano una spesa di circa 8 miliardi di dollari per l’organizzazione dell’evento
da parte di Dubai, una delle cifre più elevate investite da una città ospite. La tematica prescelta
“Connecting Mind, Creating the Future” è foriera di attrarre talenti e idee che, a loro volta,
stimoleranno investimenti e promuoveranno una rapida accelerazione della crescita economica e
delle opportunità di affari. I progetti di sviluppo associati all’Expo sono intimamente connessi alla
visione strategica degli EAU di procedere ad una diversificazione economica per affrancare il paese
dalla tradizionale dipendenza dalla produzione di idrocarburi, fornendo allo stesso tempo servizi
avanzati per assicurare una sempre migliore qualità della vita per i residenti nel paese, attraverso un
crescente ricorso all’utilizzo di energie rinnovabili ed alla progettazione e costruzione di infrastrutture
progressivamente più efficienti e moderne.

Proprio le infrastrutture rappresentano il principale driver della domanda di Dubai in vista di
Expo2020. In particolare, il settore delle costruzioni annovera il maggior numero di progetti di
sviluppo, articolati nell’ambito dei principali tre segmenti del turismo, delle infrastrutture e del
commercio. Secondo una recente ricerca della società BNC, specializzata nelle analisi del settore delle
costruzioni, negli ultimi anni sono stati annunciati circa 400 progetti dal valore di 64 miliardi di dollari,
di cui 160 progetti con valori superiori a 100 milioni di dollari ed un valore aggregato di 45,7 miliardi
di dollari, di cui il 64% nel segmento turistico/ospitalità, il 27% in quello delle infrastrutture e il 9% in
quello delle costruzioni ad uso commerciale.

                    Secondo i dati del World Travel and Tourism Council, il contributo totale (diretto,
                    indiretto ed indotto) del settore turistico all’economia degli Emirati Arabi Uniti si
                    aggira intorno all’8,4% del PIL ed è atteso aumentare considerevolmente nei
                    prossimi anni in vista di Expo2020. Come menzionato, si stima che l’evento sarà
                    destinato ad attrarre 25 milioni di visitatori di cui il 70% proveniente dall’estero.
                    Al fine di consentire ai 17,5 milioni di ospiti di trovare alloggio fra il mese di
ottobre 2020 e il mese di aprile 2021, Dubai aumenterà di oltre 60.000 unità il numero di stanze in
hotel e in apartment-hotel dalle 128.093 della fine del 2015 alle 191.260 del 2020.

                                                                                                          22
UAE: previsioni del mercato dell’ospitalità

                 Fonte: Alpen Capital

Previsioni di capacità turistica nei paesi GCC al 2020

                         Fonte: Alpen Capital

Di conseguenza, esiste un vasto spettro di opportunità dirette ed indirette associate ai massicci
investimenti che gli Emirati Arabi Uniti, ma anche gli altri paesi del Gulf Cooperation Council, stanno
realizzando nel settore. Tali opportunità riguardano quindi tutta la catena del valore, dalla fornitura
di materiali e servizi nel settore delle costruzioni tout court alle importanti ricadute per i segmenti del
contract e del management turistico più in generale.

Per quanto concerne le opportunità offerte dallo sviluppo infrastrutturale previsto in vista di
Expo2020, oltre ai progetti direttamente collegati alla preparazione del sito per l’evento, occorrerà
considerare l’espansione della rete viaria necessaria per l’ottimizzazione dei collegamenti logistici tra
il sito dell’Expo e gli altri snodi strategici della città. In generale il valore complessivo dei progetti
infrastrutturali – stradali, marittimi e aeroportuali – viene stimato all’incirca in 13,9 miliardi di dollari,
il cui status di realizzazione va dalla fase di ideazione alla fase di progettazione, dalla fase di gara alla
fase di costruzione, mentre alcuni progetti, per un valore complessivo di 6,2 miliardi di dollari risultano
al momento sospesi a causa del rallentamento economico sperimentato dal paese a seguito della
sensibile contrazione delle quotazioni petrolifere.

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Progetti infrastrutturali per rispettiva fase di realizzazione

                                 Fonte: BNC Research

                 A corollario degli investimenti infrastrutturali, occorre citare le opportunità che gli
                 Emirati offrono nel settore idrico e della produzione di energia elettrica, indotte dalla
                 necessità di espandere la capacità del paese in questi settori che è destinata ad
                 aumentare del 40%, al fine di poter soddisfare la crescente domanda. Gli UAE
                 presentano uno dei più elevati livelli di consumo pro capite di elettricità al mondo, a
                 causa delle estreme condizioni climatiche. Si stima che il consumo di elettricità sarà
destinato ad aumentare dai 103 terawatt/ora del 2014 a 141 terawatt/ora nel 2020. Analogamente il
consumo idrico pro capite è di 740 metri cubi all’anno, circa il 50% più elevato della media mondiale
di 500 metri cubi. La produzione idrica è un processo molto costoso in quanto viene realizzato
attraverso impianti di desalinizzazione che sono ad elevato assorbimento di energia, oltre che a forte
erosione ambientale. Il governo ha in programma massicci investimenti in diversi progetti di
generazione di elettricità, soprattutto nel campo delle energie rinnovabili, nonché di sviluppo della
rete idrica, in cui anche il settore privato viene fortemente incoraggiato a partecipare attraverso
l’apporto di capitali, tecnologia e know how. La DEWA (Dubai Water and Electricity Authority) ha
allocato mezzi finanziari per oltre 2,6 miliardi di AED per lo sviluppo delle infrastrutture idriche ed
elettriche nell’Emirato in preparazione di Expo2020, al fine di ottenere un più efficiente sistema di
generazione, trasmissione e distribuzione di energia e di acqua.

                   Gli Emirati Arabi Uniti presentano uno dei più elevati tassi pro capite di offerta di
                   centri commerciali al mondo e continuano a mostrare una rapida crescita. Alla fine
                   del 2016, il mercato al dettaglio ha un valore complessivo di 53,7 miliardi di dollari
                   registrando una crescita del 7 per cento rispetto all’anno precedente. Nonostante il
                   rallentamento economico internazionale ed il rafforzamento del dollaro e del dirham
nei confronti delle altre valute, le previsioni si mantengono positive, ancorché inferiori rispetto alle
attese. Con l’incremento demografico e dei flussi turistici previsti per il 2020, il mercato al dettaglio
viene stimato con una crescita annuale composta (CAGR) del 5% tra il 2016 e il 2020. Nel 2020 i centri
commerciali esistenti, unitamente ai nuovi progetti già pianificati, raggiungeranno 10 milioni di metri
quadrati di spazi al dettaglio. Secondo la società di analisi BNC, Dubai conta un totale di 16 principali
progetti di costruzione di centri commerciali tra il 2016 e il 2020 dal valore complessivo di 4 miliardi
di dollari. Nel 2016, Dubai ha aumentato di addizionali 500.000 metri quadrati gli spazi di commercio
al dettaglio agli esistenti 2,9 milioni di metri quadri disponibili. Occorre tuttavia sottolineare che la

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crescita del settore sta avvenendo nonostante il principale progetto di sviluppo, il Mall of the World,
destinato a soppiantare il Dubai Mall come il più grande centro commerciale al mondo, abbia subito
un ridimensionamento. Altri progetti sono infatti destinati ad essere completati nei prossimi mesi,
quale il Nakheel Mall, lungo il tronco della Palm Jumeira, e The Pointe, alla estremità della palma
stessa. Tra gli altri progetti in corso di realizzazione per il 2020, si citano il Meydan One Mall, che
prevederà, tra l’altro, una pista da sci di 1,2 chilometri, la più lunga al mondo al coperto, il Gate Towers
Mall ma anche centri commerciali più piccoli come Al Khail Avenue Mall nel Jumeirah Village Triangle,
Circle Mall in Jumeirah Village Circle ed Emaar’s Souk nelle aree residenziali di The Meadows e The
Springs. Parallelamente sono in corso lavori di espansione per il Dubai Mall e per l’Emirates Mall,
attualmente i principali e più conosciuti centri commerciali di Dubai, mentre è previsto un importante
sviluppo commerciale lungo il recentemente inaugurato Dubai Canal.

                   Il mercato dell’assistenza sanitaria è previsto raggiungere un valore di 19,5 miliardi
                   di dollari nel 2020 (71,6 miliardi di AED), sperimentando una crescita annuale del
                   12,7%. Il paese assisterà ad un incremento della domanda di posti letto ospedalieri
                   del 3% all’anno per raggiungere più di 13.800 letti nel 2020, secondo la società di
                   ricerche Alpen Capital. Il governo sta intensamente espandendo e migliorando i
sistemi di assistenza sanitaria allo scopo di raggiungere ed auspicabilmente superare gli standard
internazionali sviluppando infrastrutture, know how e servizi di elevata qualità. Gli EAU rappresentano
il 28% della spesa sanitaria dei paesi GCC con un valore pro capite di circa 1.600 dollari, il secondo più
elevato nell’area. Attualmente a Dubai vi sono 26 ospedali, di cui 22 accreditati a livello internazionale
e 4 in fase di accreditamento, 1.560 cliniche ambulatoriali, 78 centri diagnostici, mentre 7 nuovi
ospedali sono attualmente in costruzione e 3 degli esistenti sono in fase di espansione.

                         Uno dei pilastri del Master Plan di Expo 2020 è la sostenibilità per assicurare la
                         quale sono state configurate strategie e fissati precisi obiettivi operativi per la
                         progettazione dei padiglioni e delle relative infrastrutture, focalizzati sul riutilizzo
                         e riciclo di rifiuti e materiali. In particolare, oltre agli obiettivi di produrre da fonti
                         rinnovabili almeno il 50% del consumo di elettricità durante l’esposizione e di
                         ridurre del 25% il consumo di acqua, verrà implementata una Resource and
Waste Management Strategy (RWMS) al fine di realizzare una efficiente e responsabile gestione del
ciclo dei rifiuti di Expo2020 durante la costruzione, nella transizione e nella fase di operatività vera e
propria. Tali azioni si inscrivono all’interno di un più generale processo di riforma del ciclo di gestione
dei rifiuti in atto negli EAU ed in tutti i paesi del GCC che, nel 2020, si stima raggiungeranno un volume
di 120 milioni di tonnellate. In particolare a Dubai, che produce annualmente circa 8,4 milioni di rifiuti,
è in vigore un programma di riciclaggio pari al 25%, percentuale che è destinata ad aumentare al 75%
per il 2021, oltre a programmi di riduzione delle emissioni di gas metano dalle discariche. E’ inoltre in
corso il progetto per la costruzione del più grande impianto del Medio oriente per la conversione dei
rifiuti solidi in energia, per un investimento complessivo di 2 miliardi di AED. La prima fase di questo
progetto utilizzerà 2.000 tonnellate di rifiuti solidi al giorno per produrre 60MW di elettricità.

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Insieme ai settori che avranno un impatto diretto dall’organizzazione di Expo2020, c’è da annoverare
una lunga serie di servizi che si renderanno necessari per la buona riuscita dell’evento e che non
necessariamente richiedono grandi strutture organizzative. Al contrario, per alcune tipologie di
servizio l’agilità e la flessibilità dinamica delle PMI possono mostrarsi maggiormente adatte alle
esigenze della domanda. Si tratta di servizi di ospitalità e di gestione eventi (cd. MICE: Meetings,
Incentives, Conferences and Exhibitions), formazione, servizi di analisi finanziaria, servizi tecnico-
professionali (ingegneria, architettura, pianificazione urbana, project management, facility
management), servizi di informatica e telecomunicazioni, servizi di logistica, servizi sanitari, servizi di
sicurezza, servizi di marketing e pubbliche relazioni, Customer Service, social media e web 2.0, ecc.

Anche i settori più tradizionali, come quello agro-alimentare o l’industria della moda o dei prodotti di
lusso, come la gioielleria, saranno destinati a beneficiare dell’atteso afflusso di 25 milioni di visitatori
per Expo2020. In particolare, Dubai conta più di 5.000 ristoranti che offrono le più diversificate
esperienze culinarie per ogni tipologia di budget e di gusto. Di conseguenza, Expo sortirà sicuramente
un impatto positivo sulla catena del valore dell’industria agro-alimentare sia in termini di volumi che
di qualità dei prodotti che verranno offerti nell’ambito della miriade di punti di ristoro della città, con
immaginabili conseguenze per le potenzialità di offerta eno-gastronomica italiana. Analogamente
ampie occasioni di espansione si dischiuderanno per l’industria dell’abbigliamento e degli accessori e,
in generale, per tutti i settori destinati a soddisfare la forte crescita prevista nella domanda di beni di
consumo in tutte le fasce di qualità-prezzo.

Infine, una panoramica delle opportunità di affari in vista di Expo2020 non può trascurare di
evidenziare quelle più strettamente associate alle tematiche prescelte per la manifestazione.

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Il tema generale “Connecting Minds, Creating the Future” intende offrire una piattaforma progettuale
per consentire di mostrare le migliori innovazioni al mondo, al fine di elaborare un approccio inclusivo
che fornisca soluzioni per la risoluzione di problematiche in cui si avviluppano i cd. “Global Commons”,
i beni pubblici globali. Esiste quindi un incoraggiamento a declinare il tema in un portafoglio di
prospettive e di risposte a tali problematiche che utilizzino le capacità e le soluzioni tecnologiche più
avanzate, gli approcci maggiormente innovativi e le più efficienti tecniche manageriali. Viene quindi
lasciato spazio alla ricerca di soluzioni, processi, prodotti, modelli di business nell’ambito della
tecnologia, del design, dell’industria che possano modificare positivamente la qualità della vita delle
persone (innovazione), assicurando che i benefici dell’innovazione, della crescita e dello sviluppo siano
resi disponibili al più ampio numero possibile di persone e di comunità (inclusione), creando allo stesso
tempo consapevolezza delle sfide e delle relative soluzioni e promuovendo cambiamenti di
comportamento e l’adozione di soluzioni (comprensione).

In tale contesto, Expo2020 offre la possibilità ai veri innovatori di proporre e condividere nuove idee
per ispirare e modellare il futuro della nostra società.

Le sotto-tematiche consentiranno di declinare le soluzioni innovative nell’ambito delle tre distine sfere
di applicazione.

Una delle principali sfide del nostro tempo è quella di creare opportunità per la crescente popolazione
del nostro paese, sempre più posta di fronte a problematiche di accesso all’istruzione ed ad uno
sviluppo economico equo ed inclusivo. In tale contesto, le possibili soluzioni possono riguardare le
seguenti cinque tematiche:

 OBIETTIVI INNOVATIVI                                SOLUZIONI
 ISTRUZIONE                                              Miglioramento dell’accesso e della
                                                           qualità      dell’istruzione   e   della
                                                           formazione professionale
                                                         Mentoring e reti di supporto
                                                         Nuovi strumenti di istruzione e sistemi
                                                           educativi on line
                                                         Scuole e curricula per il futuro
 OCCUPAZIONE                                             Accesso all’occupazione
                                                         Riqualificazione per i nuovi lavori
                                                           emergenti
                                                         Ambienti di lavoro per il futuro (fisici e
                                                           virtuali)
                                                         Automazione del lavoro (intelligenza
                                                           artificiale e robotica)
 NUOVE INDUSTRIE                                         Incoraggiare l’imprenditorialità
                                                         Stimolare le PMI
                                                         Settori, industrie e modelli di business
                                                           innovativi e pionieristici
                                                         Futuro della manifattura e dei servizi
 CAPITALE FINANZIARIO                                    Accesso ai finanziamenti e ai servizi
                                                           finanziari

                                                                                                      27
   Accesso ai mercati globali
                                                          Futuro dei servizi bancari e finanziari e
                                                           dei metodi di pagamento
                                                          Imprese sociali, investimenti di impatto
                                                           e nuova filantropia
 GOVERNANCE                                               Sistemi per migliorare la trasparenza,
                                                           l’inventiva e la competitività
                                                          Eco-sistemi di innovazione
                                                          Comunità creative
                                                          Governo intelligente (smart)

La mobilità afferisce a sistemi che consentano maggiore efficienza e produttività per il movimento di
cose, persone e idee.

 OBIETTIVI INNOVATIVI                              SOLUZIONI
 TRASPORTI                                             Soluzioni e mezzi di trasporto
                                                       Soluzioni a bassa emissione di carbonio
                                                       Hub logistici (porti, aeroporti e stazioni
                                                         spaziali)
                                                       Veicoli autonomi (droni, automobili
                                                         automatiche)
                                                       Infrastrutture intelligenti
 VIAGGI ED ESPLORAZIONI                                Esplorazione di nuove frontiere per
                                                         collegare persone, luoghi e opportunità
                                                       Viaggi e turismo sperimentali e di
                                                         imersione per aumentare la conoscenza
                                                       Nesso migrazione-opportunità
                                                       Nuove tecnologie e modelli di business
 MOBILITÀ PERSONALE                                    Ripristino della mobilità personale
                                                       Protesi accessibili
                                                       Robotica di ausilio
                                                       Accessibilità universale (fisica e digitale)
 LOGISTICA                                             Logistica umanitaria e vitale (cibo,
                                                         medicine, acqua, energia, ecc.)
                                                       Catene del valore del futuro
                                                       Futuro         del        packaging        e
                                                         dell’immagazzinamento
                                                       Rilevamento e sicurezza delle cose
                                                       Corridoi logistici e connettività
                                                         intermodale
 CONNETTIVITÀ DIGITALE                                 Accesso a servizi virtuali e remoti
                                                         (internet, salute, istruzione)
                                                       Big data, Internet of Things and Smart
                                                         cities Cibersecurity
                                                       Esperienze virtuali ed aumentate
                                                       Navigazione e applicazioni satellitari

                                                                                                  28
La sostenibilità è e continuerà a costituire un’area critica nel dibattito globale. La crescita della
popolazione sta sempre di più creando pressioni sulle risorse vitali e sul nostro pianeta e si moltiplica
la ricerca di soluzioni alternative ai problemi dell’inquinamento, della produzione energetica, della
disponibilità di acqua potabile, dell’irrigazione sostenibile, della preservazione della biodiversità, della
transizione ad un’economia a bassa emissione di carbone, stimolando lo sviluppo del capitale umano
nelle scienze, nella tecnologia, nell’ingegneria e nelle discipline ad esse correlate.

 OBIETTIVI INNOVATIVI                                  SOLUZIONI
 ECOSISTEMI NATURALI E BIODIVERSITÀ                        Rivelare la conoscenza tradizionale e
                                                             indigena
                                                           Gestione          della       biodiversità,
                                                             comprensione e conservazione
                                                           Futuro delle eco-regioni e dei biomi
                                                           Sistemi a circuito chiuso e biomimetica
 RISORSE                                                   Accesso a risorse inesplorate
                                                           Nesso energia-acqua-cibo
                                                           Efficienza delle risorse, gestione,
                                                             conservazione e distribuzione
                                                           Produzione alimentare sostenibile
 CITTÀ SOSTENIBILI E HABITAT COSTRUITI                     Stili di vita sostenibili (progettazione e
                                                             produzione)
                                                           Materiali sostenibili
                                                           Standard versi e migliori pratiche
                                                           Preservazione dell’autenticità culturale
 CAMBIAMENTI CLIMATICI                                     Adattamento agli impatti sociali dei
                                                             cambiamenti climatici
                                                           Misurazione e gestione delle emisioni
                                                           Nuove tecnologie per mitigare i
                                                             cambiamenti climatici
                                                           Educazione e advocacy
 CRESCITA VERDE                                            Innovazione e investimenti in capitale
                                                             umano ed infrastrutture per una
                                                             crescita verde
                                                           Comportamenti di consumo verdi
                                                           Nuovi modellli economici ed economie
                                                             circolari
                                                           Tecnologie per una transizione verde

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Emirati Arabi Uniti: accesso al mercato

Negli EAU l’esercizio di un’attività economica, seppur sostanzialmente libera, è soggetta ad alcune
restrizioni volte a proteggere gli interessi dei cittadini emiratini. Infatti, per poter stabilire una società
negli Emirati Arabi Uniti è necessaria, in linea generale, la partecipazione al 51% di un cittadino locale.
Solitamente il partner locale non viene coinvolto nell’attività aziendale vera e propria e il suo
intervento è limitato ad attività squisitamente amministrative. Il compenso dello sponsor viene
stabilito contestualmente alla costituzione della società e consiste in somme prefissate o in
percentuale sui profitti, ovvero computate sul giro d’affari sociale.

Un’importante eccezione a questa regola è rappresentata dalle cd. free zone, dove la proprietà delle
società può essere al 100% straniera. Altra eccezione è la costituzione di una filiale o di un ufficio di
rappresentanza. Per tali entità è contemplata la possibilità di mantenere il 100% di proprietà straniera.
Tuttavia, oltre a dover svolgere la propria attività limitatamente a quella specificamente indicata nella
licenza. hanno l’obbligo di nominare un agente nazionale che deve essere un cittadino emiratino o
una società di proprietà al 100% di cittadini emiratini.

Tra le altre barriere all’entrata si annoverano quelle previste dalla legge sui contratti di agenzia
(Commercial Agency Law) che prevede che le imprese straniere debbano distribuire i propri prodotti
negli EAU solo attraverso agenti commerciali esclusivi che devono essere cittadini emiratini o imprese
a proprietà interamente di cittadini emiratini. La legge non effettua distinzioni tra agenti e distributori.
Essi possono avere competenza su tutti gli Emirati o soltanto in un Emirato o gruppo di Emirati. Gli
accordi, per essere validi, devono essere registrati in un apposito registro. In tal caso, gli agenti hanno
diritto ad una commissione per le transazioni concluse, anche per quelle non direttamente correlate
ad attività dell’agente stesso e quindi anche per eventuali vendite concluse dal dante causa stesso o
da altri intermediari senza l’assistenza dell’agente. Il dante causa non può nominare più agenti che
insistono sullo stesso territorio. Qualora ciò dovesse accadere, l’agente, nominato nel registro, dovrà
ricevere le commissioni previste per le transazioni che avvengono nel proprio territorio anche se siano
state effettuate con il contributo di un altro agente.

I contratti di agenzia sono estremamente rigidi e possono essere risolti solo con l’accordo di entrambe
le parti. Il dante causa potrebbe in linea teorica risolvere il contratto con il proprio agente in caso di
legittime “cause materiali”. Tuttavia, le “cause materiali” ammesse sono molto restrittive e di
conseguenza il diritto di risoluzione è ammesso in casi molto limitati. In pratica, la quasi totalità dei
casi con controversie giudiziali viene risolta a favore dell’agente in assenza di una facoltà da parte del
principale di risolvere il contratto unilateralmente. In pratica, i contratti di agenzia tendono a
rinnovarsi automaticamente ad libitum.

L’effetto pratico di queste disposizioni è quello di rendere la risoluzione di un contratto di agenzia un
procedimento estremamente difficile e costoso. A tale scopo, le imprese straniere tentano di
concludere contratti non esclusivi e non sottoposti a registrazione allo scopo di porsi al di fuori delle
norme della Agency Law.

La Federal Industry Law prevede che tutti i progetti di natura industriale debbano avere una proprietà
al 51% emiratina. Inoltre tali progetti devono essere gestiti da un cittadino emiratino o debbano
prevedere un consiglio di amministrazione a maggioranza emiratina. Alcune eccezioni riguardano
l’estrazione e la raffinazione di petrolio, gas naturale e altre materie prime.

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