Progetti ed opportunità di affari - Anima
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Mancano circa 1400 giorni all’apertura ufficiale dell’esposizione universale di Dubai Expo 2020, prevista per il 20 ottobre 2020. Fra il 20 ottobre 2020 e il 10 aprile 2021, Dubai ospiterà l’iniziativa che riunirà 180 paesi e sarà destinata ad attirare 25 milioni di visitatori da tutto il mondo di cui, per la prima volta, il 70 per cento proverrà dall’estero. Si tratta della prima esposizione realizzata nella regione del Medio Oriente, Africa e Asia meridionale (MEASA) e la prima ospitata da un paese arabo. Dislocato lungo un sito di 438 ettari, con una connessione diretta a tre aeroporti internazionali e ad un articolato sistema di trasporti, Expo2020 si propone di offrire ai suoi visitatori l’opportunità di osservare architetture spettacolari, di sperimentare l’interazione fra culture di tutto il mondo, di assistere a spettacoli suggestivi e di assaporare la cucina di ogni parte della terra. Ma soprattutto, sarà l’occasione di essere testimoni delle ultime novità in termini di tecnologia ed innovazione che scaturiscono dalla collaborazione e dal partenariato fra persone e idee. Perché Dubai? Negli ultimi anni, Dubai ha adottato una strategia di diversificazione economica mirante a concentrarsi sul commercio e sul turismo quali pilastri su cui fondare le proprie opzioni di crescita economica di lungo periodo, grazie anche al suo ruolo di perno strategico che collega le economie sviluppate dell’occidente e dell’oriente con i mercati emergenti dell’Asia Centrale e Meridionale e dell’Africa. 4 ore di volo 8 ore di volo 1
I fattori di successo di Dubai Accesso ai mercati mondiali Grazie alla sua posizione strategica, Dubai si e’ affermata quale perno logistico mondiale di collegamento fra i principali mercati Facilita’ negli affari Investimenti nel turismo ed in un ecosistema Dubai ha introdotto favorevole al commercio politiche per creare un Dubai e’ impegnata a ambiente per la condotta creare un ambiente per gli affari attraente e sicuro degli affari sicuro, stabile e per la crescita degli ben regolamentato investimenti e del Un centro turismo globale per la comunita’ internazionale Notevole mole Infrastrutture di attrazioni eccellenti Con le sue Dubai offre ai suoi infrastrutture di visitatori proposte di eccellenza, Dubai intrattenimento versatili offre ai visitatori e dinamiche esperienze di viaggio memorabili Grazie alla sua posizione strategica, Dubai si e’ affermata quale perno logistico Vision 2021, programma varato dal governo emiratino nel 2010, grazie all’impulso inferto dal suo mondiale di leader, lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, contiene lecollegamento linee strategiche fra i di lungo periodo della politica economica del paese, finalizzate a renderegli EAU unoprincipali mercati dei migliori esempi di sviluppo al mondo ed a costruire una società prospera e coesa a beneficio delle generazioni Dubai e’ impegnata a attuali e future, creare un ambiente per gli rafforzando l’identità nazionale, profondamente ancorata ai valori islamici progressivi affari attraente e sicuro e moderati, per la crescita nell’ambito di un ambiente sano, sicuro, stimolante, accogliente e sostenibile. degli investimenti e del turismo L’obiettivo dichiarato consiste nell’ottenimento di un equilibrato ed articolato processo di diversificazione economica del paese, mantenendo le basi per una crescita solida e sostenuta, preservando, anche per il futuro, gli elevati standard di vita che sono stati conseguiti grazie agli investimenti associati alle entrate petrolifere. 2
A corollario dei principi sanciti nella Vision 2021, il governo degli Emirati ha lanciato la National Agenda che comprende un insieme di indicatori di performance da raggiungere nell’ambito dei settori dell’istruzione, della sanità, dell’economia, nella sicurezza nazionale, nell’edilizia abitativa, nelle infrastrutture e nei servizi governativi. Questi indicatori hanno un orizzonte di lungo periodo, misurano i risultati della performance nazionale in ciascuna delle priorità fissate dalla Vision 2021 e devono essere utilizzati per confrontare gli Emirati Arabi rispetto ai parametri internazionali di benchmark. Tali indicatori vengono monitorati periodicamente al fine di assicurare che gli obiettivi vengano raggiunti per il 2021. Quale diretta emanazione della Vision 2021 e della National Agenda, il Governo degli Emirati Arabi Uniti, alla fine del 2014, ha varato la Strategia per l’Innovazione quale priorità nazionale per assicurare al paese continuo progresso nel proprio sviluppo economico e per procedere speditamente nel processo di diversificazione economica. L’obiettivo dichiarato è quello di diventare uno dei principali paesi innovatori al mondo. La National Innovation Strategy è focalizzata sulla promozione di sette settori prioritari: energie rinnovabili, trasporti, istruzione, sanità, tecnologia, acqua ed aerospazio. L’impatto potenziale sull’economia Le stime sull’impatto dell’Expo sulla crescita dell’economia di Dubai sono molto variabili. Peraltro una delle più autorevoli, quella del Fondo Monetario, formulata nel luglio del 2014, è stata poi smentita dal rallentamento economico associato al crollo delle quotazioni petrolifere avvenuto nel 2015, in quanto ascriveva una crescita media del 5,5% annuale nel periodo 2014-19 ed un tasso dell’8% nel 2020, anno dell’evento. Senza l’Expo, la crescita si sarebbe mantenuta in media al 5% per il periodo 2014-20. Di conseguenza il differenziale di crescita viene stimato intorno allo 0,5 per cento medio annuale negli anni precedenti la manifestazione, seguiti da un incremento differenziale del 2-3% nel 2020-21. In ogni caso, l’Expo è destinato a sostenere una accelerazione economica, a favorire la crescita occupazionale e a sospingere i livelli di credito bancario. Sicuramente l’impatto sul breve e sul lungo periodo è quello di rafforzare la fiducia nell’economia e l’immagine internazionale del paese. La vicinanza del sito dell’esposizione ad Abu Dhabi è destinata a riverberare gli effetti positivi anche sull’adiacente emirato durante il periodo di svolgimento e, più indirettamente, anche sugli altri emirati. I settori del turismo, del commercio, dei trasporti, dei viaggi, delle costruzioni e della finanza saranno i principali driver della crescita. Inoltre, la crescita delle infrastrutture apporterà benefici in 3
termini di più elevata produttività. L’Expo inoltre risulterà in un rafforzamento delle capacità del capitale umano dovuto alla preziosa esperienza guadagnata nella gestione di un evento di tale portata. Secondo il Rapporto di Oxford Economics, commissionato dal Comitato organizzatore, il numero dei posti di lavoro creati nell’economia ospite si aggira tra i 270.000 e i 300.000. Di tale numero il 40% verrà creato nell’ambito del settore turistico (hotel, ristoranti, ecc.), il 30% nei trasporti e nella logistica e il resto nelle costruzioni. Secondo le autorità locali, la spesa complessiva per l’organizzazione dell’evento si aggira sugli 8 miliardi di dollari, mentre il guadagno complessivo, in caso di successo, viene stimato all’incirca in 17 miliardi di dollari. Si stima un flusso di investimenti esteri tra i 100 e i 150 miliardi di dollari nelle costruzioni, nei servizi finanziari, nelle infrastrutture e nei servizi IT. Nei sei mesi dell’evento le entrate dell’emirato vengono stimate nell’ordine dei 38 miliardi di dollari. Dall’altro lato, esiste la possibilità che l’Expo possa apportare distorsioni alla stabilità macroeconomica, determinate da costi più elevati rispetto a quanto preventivato, oltre a rischi di eccesso di offerta nel settore immobiliare e pressioni nella catena di distribuzione che possono ingenerare aumenti nei costi delle materie prime. 270.000- 17 miliardi di 100-150 300.000 dollari di miliardi di nuovi posti di guadagno dollari di lavoro stimato investimenti esteri Il tema di Expo2020 La tematica prescelta per l’evento “Connecting Minds, Creating the Future” rappresenta il potenziale di cosa si può ottenere nel forgiare partnership e collaborazioni significative. Tale tema riconosce che le sfide odierne sono troppo complesse per venire affrontate in isolamento e che la creazione di soluzioni sostenibili ai problemi globali richiede prontezza ad aampliare il raggio di azione tra geografie, confini istituzionali, distretti industriali, culture e discipline. I sottotemi della Opportunità, Mobilità e Sostenibilità riflettono i pilastri del progresso che continua ad ispirare persone, organizzazioni e paesi nel loro anelito a creare un futuro migliore. Il tema e i sottotemi permeeranno ogni aspetto dell’Expo2020 dalle esibizioni agli eventi, dalla operatività del sito alla pianificazione e all’architettura, dal sito fisico al mondo intangibile delle idee. Nello spirito della tematica prescelta, Expo2020 si candida a costituire una piattaforma che accoglie un vastissimo spettro di partecipanti al fine di creare uno spazio dove essi possano creare nuovi legami, esplorare nuovi modi di collaborare ed ispirare la prossima generazione. I partecipanti sono vivamente incoraggiati a declinare il tema in un autentico portafoglio di storie e prospettive che sottolineino l’interconnessione fra i sottotemi per impegnare i visitatori di ogni età e provenienza. 4
Sottotemi: OPPORTUNITA’ Dischiudere nuove potenzialità per le persone e le comunità affinché possano contribuire con successo al futuro della nostra società. MOBILITA’ Creare connessioni fisiche e virtuali più intelligenti e produttive per la libera circolazione di persone, beni e idee. SOSTENIBILITA’ Perseguire le nostre speranze di progresso senza compromettere i bisogni delle generazioni future, rispettando l’eco-sistema ambientale. 5
Il sito dell’esposizione La sede di Expo2020 è collocata nel Distretto meridionale di Dubai e diverrà un punto di transito internazionale, con collegamento diretto all’aeroporto internazionale Al Maktoum ed equidistante tra l’aeroporto internazionale di Abu Dhabi e l’aeroporto internazionale di Dubai. Inoltre, si colloca a breve distanza dal porto di Jebel Ali. L’ubicazione è stata accuratamente selezionata al fine di fornire efficienza logistica ed operativa per i partecipanti e facilità di accesso per i visitatori. L’intero sito occuperà uno spazio di 4,4 chilometri quadrati, fra i più grandi della storia dell’esposizione. L’area recintata sarà di due chilometri quadrati, mentre i restanti 2,4 km2 ospiteranno strutture di supporto e di servizio, tra cui l’Expo2020 Village per l’alloggio dei partecipanti e dello staff, logistica e magazzini, snodi di trasporto, hotel, centri commerciali e parchi. Il sito che è stato disegnato per ospitare la manifestazione si propone di creare esperienze memorabili che divertiranno, istruiranno ed ispireranno i visitatori di ogni età. Secondo stime recenti, il budget complessivo si aggira tra gli 8,1 e gli 8,7 miliardi di dollari (30 e 32 miliardi di AED). Lo spazio fisico intende simboleggiare il potere della collaborazione e delle connessioni nell’affrontare le principali sfide del XXI secolo. Il Master Plan è stato concepito per favorire nuove forme di partenariato ed incoraggiare la collaborazione, assicurando dinamiche interazioni fra tutti i partecipanti e i visitatori. L’intero complesso è stato quindi progettato quale luogo di riunione e di incontro per i partecipanti, leader, innovatori e policymaker di tutto il mondo per collegarsi e condividere idee e migliori pratiche impegnandosi in un dialogo creativo con la prossima generazione di innovatori. La connettività, il partenariato e la collaborazione sono impersonificati da uno spazio 7
fisico centrale, Al Wasl Plaza, dalla quale si staglieranno tre distinti rami a forma di petali dedicati ciascuni ai singoli sottotemi. Nell’ambito del Master Plan di Dubai Expo 2020 sono quindi previste tre distinte zone, ciascuna dedicata ai sotto-temi della opportunità, mobilità e sostenibilità che convergeranno verso la piazza centrale Al Wasl Plaza, il cuore figurativo di Dubai Expo 2020 che è l’antico nome di Dubai che, in arabo, significa appunto “il collegamento”. Il padiglione degli EAU avrà enfasi preminente, oltre al Padiglione di Benvenuto e al Padiglione dell’Innovazione, adiacenti all’entrata Nord intorno alla piazza centrale; tre Souk – ognuno al centro di ciascuna zona tematica – conterranno padiglioni di minore dimensione circondati da padiglioni paese più grandi sul perimetro esterno per assicurare massima visibilità a tutti i partecipanti. Il Master Plan prevede la creazione di diverse categorie di padiglioni all’interno del sito. Le principali categorie sono, da un lato, i padiglioni auto-costruiti e, dall’altro lato, i padiglioni dei Distretti Tematici. I primi, di dimensioni variabili, sono distribuiti all’interno di tutta l’area e vengono resi accessibili dai principali corridoi e aree di circolazione. I padiglioni all’interno dei distretti tematici sono invece suddivisi all’interno dei tre petali che si stagliano da Al Wasl Plaza e collegati direttamente alle tre entrate principali. Si tratterà di padiglioni costruiti direttamente dal’Expo e si distingueranno in tre categorie (Assisted, Rented e Service Pavillions). L’altra infrastruttura prevista dal Master Plan è l’Expo Village che consiste in una comunità residenziale che fornirà strutture di alloggio a tempo pieno per lo staff dei paesi partecipanti a Dubai Expo 2020. Sono previsti 3,000 appartamenti, 1,500 stanze di hotel (due hotel Rove) e appartamenti con servizio, oltre a 11 aree con parcheggi (8000 spazi). Si prevede il completamento dell’Expo Village per il 2018 cui seguirà la costruzione dei padiglioni. Alla fine di ottobre 2016, si è conclusa la gara per la prima fase della costruzione dei primi due lotti del complesso residenziale (denominato Project Star, joint venture fra la società di costruzioni emiratina Emaar e il Dubai World Trade Center) che comprende l’edificazione del centro commerciale e di uno dei due hotel Rove, unitamente al parcheggio. La gara è stata assegnata alla società inglese Laing O’Rourke. In corso di assegnazione è invece la gara per la costruzione delle altre infrastrutture dell’Expo Village. 8
Planimetria del sito Legenda: Padiglioni auto-costruiti Padiglioni tematici Padiglioni costruiti dagli organizzatori Padiglioni autonomi Perimetro recintato Al suo apice, il sito dell’esibizione Dubai Expo 2020 è stato progettato per contenere fino a 300.000 visitatori, con una presenza attesa media giornaliera di 153.000 persone. Il completamento è previsto per ottobre 2019, al fine di consentire un anno di fine tuning prima dell’apertura ufficiale il 20 ottobre 2020. Alla fine del 2016, si è proceduto al completamento dello sbancamento di 4,7 milioni di metri cubi di terreno per la posa delle fondamenta. Il primo pacchetto per le infrastrutture, sui quattro previsti per un valore totale di 1,3 AED, è in fase di inizio lavori. Il consulente di questo pacchetto è 9
l’americana Parsons. Il secondo pacchetto infrastrutturale sta per andare a gara nelle prossime settimane. ExpoVillage Padiglioni tematici Si tratta delle tre zone principali dedicate alla Opportunità, Mobilità e Sostenibilità che si stagliano a forma di petali dalla piazza centrale Al Wasl. Ognuna di esse conduce i visitatori ad uno dei tre padiglioni, ciascuno dedicato ai tre temi. Ogni padiglione consisterà in un edificio-icona che simboleggia il proprio sotto-tema e che offre al visitatore una esperienza di immersione che unisce dimensioni istruttivo-educative, di vetrina e di rivelazione. Obiettivo di ciascun padiglione è di consentire ai visitatori di esplorare ciascuna delle sotto-tematiche in profondità e di comprendere le interdipendenze con gli altri sotto-temi. 10
Nel luglio 2015 tredici tra i maggiori studi internazionali di architettura hanno preso parte ad una competizione per progettare i tre padiglioni tematici di Expo2020. Qui di seguito i progetti che sono risultati vincitori. Padiglione delle Opportunità Il progetto è stato aggiudicato allo studio BIG (Bjarke Ingels Group), gruppo di architetti, progettisti e pensatori con sede a Copenhagen e New York. La loro filosofia riflette la convinzione che la vita urbana contemporanea è il risultato di scambi culturali, trend economici internazionali e tecnologie di telecomunicazione. La struttura concepita è sormontata da un tetto piano con elementi di progettazione paesaggistica e con un’oasi collocata al centro del padiglione in perfetta simbiosi tra spazi interni ed esterni. Padiglione della Mobilità 11
Aggiudicato allo studio londinese Fosters and Partners, il progetto consiste in un trittico di strutture spaziali che si ispessiscono all’aumentare dell’altezza, creando zone d’ombra. Il tetto è costituito da una piattaforma di osservazione avvolgente che offre una vista a 360 gradi del sito dell’Expo circostante. Padiglione della sostenibilità Progetto vinto da Grimshaw Architects, trae ispirazione da processi naturali complessi come la fotosintesi, al fine di creare una struttura dinamica capace di catturare l’energia dal sole e acqua corrente dall’umidità dell’aria. La forma particolare e i sistemi innovativi dimostreranno la capacità dell’architettura di diventare auto-sostenibile anche in condizioni climatiche estreme. Il padiglione degli Emirati Arabi Uniti 12
Il progetto per il padiglione nazionale degli Emirati Arabi è stato assegnato all’architetto spagnolo Santiago Calatrava, selezionato in un concorso tra otto studi di architettura internazionali, e raffigura un falco in volo, simbolo della tradizione identitaria del paese. Costruito su uno spazio di 15.000 metri quadrati, di fronte Al Wasl Plaza, sarà dotato di aree espositive, spazi di ristorazione e speciali lounge per i visitatori e sarà costruito con tecniche di sostenibilità ambientale. Enterprise Command and Control Centre Dal valore di 335 milioni di AED, costruito dalla Road and Transport Authority (RTA), è il centro che fornirà servizi integrati di gestione dei sistemi della mobilità e dei trasporti pubblici. L’edificio si collocherà su un’area di circa 7.000 metri quadrati, e consisterà in un piano terra e cinque piani superiori per un totale di 10.900 metri quadrati. Il centro servirà da piattaforma unica di collegamento tra vari centri di controllo delle agenzie operative della RTA, quali Dubai Metro, Dubai Tram, Public Transport, Taxi, ed i Traffic Systems Control Centers, dotato di una unità centrale di controllo integrato. Legacy Tutta la progettazione del sito espositivo è basata sul principio secondo il quale occorrerà massimizzare l’impatto futuro delle infrastrutture per il paese ospite le quali dovranno massimamente venire riutilizzate per scopi educativi, scientifici, sociali e culturali anche successivamente alla realizzazione della manifestazione. In particolare, il sito dovrà fungere da incubatore per nuove tecnologie e per lo sviluppo di piccole e medie imprese, mentre le infrastrutture più importanti costituiranno importanti attrazioni culturali e di intrattenimento della nuova conurbazione di Dubai South che sorgerà proprio in adiacenza al sito di Expo2020. 13
Altri progetti infrastrutturali per Expo2020 Dubai South rappresenta uno dei progetti più ambiziosi degli Emirati Arabi. Si estenderà su una superficie di 145 chilometri quadrati e si svilupperà intorno all’Aeroporto Internazionale Al Maktoum (cd.“aerotropoli”). L’obiettivo dichiarato è quello di realizzare «la città della felicità», ecosistema urbano che dovrebbe realizzare una simbiosi ottimale tra ambienti abitativi, luoghi di lavoro, strutture di benessere e di intrattenimento. Offrirà un ampio spettro di soluzioni abitative e lavorative integrate, centri benessere e aree ricreative, una rete interconnessa di parchi, centri commerciali e logistici e sarà alimentata da una centrale di generazione elettrica solare a fini di auto-sostenibilità ambientale. All’interno di Dubai South saranno collocati l’Exhibition District (EXPO 2020), il Residential District, l’Aviation District, il Golf District, l’Humanitarian District, il Commercial District, il Logistics District e il Logistics Corridor che collegherà l’area di Dubai South al nuovo porto commerciale di Jebel Ali. Dubai South finora ha aggiudicato contratti per il valore di 272 milioni di dollari (un miliardo di AED) per lo sviluppo di progetti nel Residential District, adiacente al sito di Expo 2020 Dubai, il Logistics District e per la costruzione di un villaggio per lo staff. I contratti per la progettazione sono stati aggiudicati a Parsons Corporation, Atkins Global, Studio International Architects, Al Nasr, Tristar Engineering & Construction e la statunitense RNL Design. 14
Nuovo aeroporto internazionale Al Maktoum Destinato a diventare il più grande aeroporto al mondo, con un traffico di 160 milioni di passeggeri all’anno e 12 milioni di tonnellate di merci, rappresenterà il centro della «aerotropoli», situata a 37 chilometri a sud-ovest di Dubai su un’area di 14.000 ettari, connessa al porto di Jebel Ali attraverso un corridoio logistico. Al suo completamento, inizialmente previsto per il 2017, ancorché successivamente rinviato a causa della crisi finanziaria internazionale e del crollo dei prezzi petroliferi, sarà dotato di 5 piste da 4,5 km, ognuna certificate CAT III (compatibili per gli A380), 64 piazzole di parcheggio (di cui 10 Codice F), vigili del fuoco, depositi carburanti, linee di manutenzione e tre terminal passeggeri di 66.000 metri quadrati, oltre a centri commerciali e hotel. L’aeroporto conterrà snodi logistici e servizi a valore aggiunto, tra cui stabilimenti di produzione ed assemblaggio, inseriti all’interno di una zona economica speciale. Inaugurato il 27 giugno 2010, attualmente opera in misura limitata (con una sola pista, solo alcuni voli di linea passeggeri, con una capacità di 5-7 milioni di passeggeri all’anno, oltre ai voli per trasporto merci) rispetto alla capacità finale prevista. La prossima fase di espansione richiederà un investimento di 33 miliardi di dollari. Nell’ottobre 2015, la SACE ha firmato un accordo per la concessione di garanzie per un valore di un miliardo di euro a favore di imprese italiane eventualmente impegnate nei lavori di costruzione. Il 6 dicembre 2016 la Lane Construction Corporation, società statunitense controllata da Salini Impregilo, si è aggiudicata un contratto per l’espansione dell’aeroporto internazionale Al Maktoum. La società, che collaborerà con la National Contracting Transportation Corporation di Sharjah degli Emirati Arabi Uniti, sarà responsabile del 60% dei lavori, del valore totale di 125 milioni di dollari, per un importo di 75 milioni di dollari. Il progetto prevede nuovi servizi per il terminal, l’ampliamento e la costruzione di piste, strade e tunnel. In preparazione dell’espansione dell’hub, Lane realizzerà, a partire dal gennaio 2017 e con termine dei lavori entro i successivi 31 mesi, le recinzioni provvisorie e i relativi cancelli, le reti di servizi, gli uffici e il controllo degli accessi alle zone di lavoro. 15
Estensione della Linea Metropolitana di Dubai Una delle principali infrastrutture associate ad Expo2020 è l’estensione della linea della metropolitana di Dubai. Il progetto, denominato Route2020, per un valore complessivo di 2,9 miliardi di dollari, comporterà la costruzione di 15 chilometri di linea ferroviaria metropolitana – di cui 11,8 chilometri in sopraelevata e 3,2 chilometri nel sottosuolo – per sette stazioni (di cui due sottosuolo), compresa una stazione di scambio alla fermata Nakheel Harbour e la stazione di arrivo ad Expo2020. La stazione di Expo2020 Il complesso progetto comprenderà la costruzione di un tunnel di 3,2 chilometri, 1,2 chilometri in piano e 11,8 chilometri di viadotto sopraelevato. La gara per la costruzione dell’opera è stata aggiudicata al consorzio Expolink, composto da Alstom (Francia), impresa capofila, Acciona (Spagna) e Gulermark (Turchia). Il contratto prevede la fornitura di 50 treni Metropolis (ciascuno lungo 88 metri e composto di 5 vagoni con capacità di 700 passeggeri) completamente automatici, posa dei binari, fornitura di energia elettrica, linee di telecomunicazione, sistemi di segnalazione, controllo automatico dei biglietti e degli accessi. Il termine dei lavori è previsto per la fine del 2019 e l’inizio dell’operatività della tratta per il mese di maggio 2020, cinque mesi prima dell’apertura ufficiale di Expo2020. 16
Le procedure di procurement per Expo2020 Il portale di eSourcing, sviluppato con tecnologia italiana di BravoSolution, rappresenta il principale veicolo di gestione totalmente dematerializzata e trasparente delle attività di procurement associate ad Expo2020: https://esource.expo2020dubai.ae/esop/uae-e20-host/public/web/login.jst Tre sono i principali obiettivi a cui si ispira il processo di procurement di Expo2020: 1) semplicità, 2) inclusività e 3) trasparenza. Al portale si accede anche attraverso il sito web di Expo2020 (https://expo2020dubai.ae/default.aspx) alla sezione “Procurement”. E’ presente una dettagliata Guida all’utente e le coordinate dell’Help Desk on line. Tutte le opportunità che vengono pubblicizzate sul mercato vengono annunciate tramite il portale così come sullo stesso i paesi partecipanti possono indire gare di appalto per le proprie necessità di approvvigionamento di beni e servizi. Inoltre, il portale rappresenta il veicolo attraverso il quale vengono inviate tutte le informazioni relative agli eventi più importanti in preparazione dell’Expo. Al fine di poter usufruire dei servizi del portale, occorre aver completato il processo di registrazione: 17
Qui di seguito il link alla guida per effettuare la registrazione al sito come fornitore di Expo2020: https://esource.expo2020dubai.ae/esop/uae-e20-host/public/attach/EXPO2020-Registering-as-a- Supplier.pdf L’informazione acquisita, richiesta una sola volta all’atto dell’iscrizione, viene salvata nello User profile e non deve venire reiterata ogni qual volta si partecipa ad una gara: L’organizzazione si è posta l’obiettivo di incoraggiare la partecipazione al processo di procurement da parte delle piccole e medie imprese. Finora oltre il 30% delle gare indette sono state aggiudicate ad esse. Esistono infatti vaste e differenziate opportunità di affari rivolte alle piccole e medie imprese che vanno ben oltre quelle associate alla realizzazione delle infrastrutture fisiche del sito dell’Expo o alla mera durata dei sei mesi della manifestazione e che vanno, ad esempio, dalle esigenze del gruppo di 30.000 volontari ai servizi richiesti dai paesi che procederanno a costruire i propri padiglioni alle necessità di trasferimenti di conoscenza nella fase successiva all’evento (cd “legacy phase”). Sin dall’inizio gli organizzatori hanno ingaggiato un intenso e fruttuoso dibattito con le PMI, attraverso una serie di seminari, workshop, webinars e sessioni di e-lerning e networking, che ha consentito di apportare numerose modifiche alla catena del valore in modo tale da migliorare la loro integrazione nei processi. Per ogni esigenza di assistenza nella fase di iscrizione o nella partecipazione alle gare esiste una funzione di Help Desk, accessibile anche dalla homepage: 18
Una delle aree del sito maggiormente interessanti è la sezione “Opportunities”, da cui si accede anche dalla pagina principale e che contiene il link ad un documento .pdf https://esource.expo2020dubai.ae/esop/uae-e20-host/public/attach/opportunities.pdf Il documento contiene la lista delle gare aggiudicate, quelle in corso di aggiudicazione nonché le gare di prossima pubblicazione, distinte per categoria (lavori, consulenze, forniture di beni). La gestione degli avvisi di gara e la partecipazione ai processi di procurement si svolge attraverso i sei link principali della Supplier Area: In particolare: Sezione in cui vengono pubblicizzate le notizie di opportunità per le quali si richiede la sottomissione di proposte da parte delle aziende interessate, unitamente all’elenco delle gare precedentemente pubblicate. 19
RFIs (Requests for Information) che consiste in una notificazione inviata ad determinati potenziali fornitori al fine di ottenere informazioni sull’offerta di determinati prodotti/servizi e di registrare il loro potenziale interesse a partecipare a successive fasi di procurement. Si perfeziona con la firma di un Confidentiality Agreement fra Expo e il fornitore. Si tratta di RFI aperte a tutti i potenziali fornitori di un determinato prodotto/servizio. RFQs (Requests for Quotation) rappresenta la gara vera e propria ossia una richiesta inviata a determinati potenziali fornitori, contenente i parametri dell’acquisto di un prodotto/servizio, di fornire una quotazione. La gara viene aggiudicata previa valutazione tecnica ed economica. Si tratta di RFQ inviate a tutti potenziali fornitori di un determinato prodotto/servizio. Note anche come “reverse auctions”, sono procedure di gara aperte, spesso finalizzate alla ricerca di nuovi fornitori di un determinato prodotto/servizio, in cui tutti i fornitori competono per la fornitura e sottopongono la loro migliore offerta in termini di qualità/prezzo mentre l’acquirente decide quale sia l’offerta economicamente più vantaggiosa. Il processo di procurement prevede le seguenti fasi: 1) Pubblicazione del programma delle opportunità 2) Pubblicazione della RFI 3) Risposta alla RFI 4) Revisione delle proposte ricevute da parte di Expo2020 5) Pubblicazione della RFQ (tender) (tecnica + economica) 6) Sottomissione della proposta (Expo non richiede un bid bond ma soltanto una garanzia scritta che il proponente si sottragga alla gara). La validità delle offerte prevista da Expo è di 60 giorni contro 120 giorni che è lo standard normalmente in vigore per le gare internazionali. 7) Valutazione delle proposte da parte di Expo2020 in forma separata (due diverse commissioni) rispettivamente per la proposta tecnica e la proposta economica. La ponderazione dipende dalla complessità della gara. 8) Determinazionedi un shortlist delle offerte e loro presentazioni da parte dei concorrenti. 9) Completamento del processo di valutazione 10) Ottenimento della firma di chiusura 20
11) Expo emette l’ordine di Acquisto/Contratto 12) Aggiudicazione 13) Consegna e pagamento Allo scopo di agevolare le PMI, Expo offre un pagamento anticipato del 50% per i beni e i materiali e del 25% sui servizi. Non viene richiesta una garanzia per il pagamento anticipato, considerata eccessivamente onerosa, ma viene invece accettato un assegno dell’azienda. Expo si impegna ad effettuare tutti i pagamenti entro 30gg dalla ricezione della fattura approvata. Le gare sono esenti dal pagamento di tasse. Al fine di consentire la partecipazione al processo di procurement alle imprese internazionali, normalmente per la fonitura di beni e di alcuni servizi di consulenza non è richiesta una licenza commerciale, altrimenti necessaria per poter operare a Dubai, mentre viene richiesta per le imprese di servizi che devono lavorare fisicamente presso il sito di Expo2020. Attualmente sono circa 6.000 i fornitori registrati sul portale e circa 200 sono le gare pubblicate. Finora si è assistito ad una fase caratterizzata da un numero limitato di gare (circa 30 al mese) ma con elevato valore unitario. Nei prossimi mesi è prevista l’inversione di tali variabili, con un aumento del numero delle gare a circa 150 al mese ed una parallela riduzione del loro valore unitario. 21
Expo2020: opportunità di affari Ospitare un grande evento quale l’esposizione universale rappresenta un’opportunità straordinaria per gli Emirati e Dubai, in particolare, di mostrare al mondo infrastrutture moderne e un’economia basata sulla conoscenza, in modo da poter offrire ai visitatori un’esperienza unica e memorabile. Il flusso di visitatori atteso per l’evento è pari a 25 milioni di persone, il valore storicamente più elevato mai registrato. Le stime indicano una spesa di circa 8 miliardi di dollari per l’organizzazione dell’evento da parte di Dubai, una delle cifre più elevate investite da una città ospite. La tematica prescelta “Connecting Mind, Creating the Future” è foriera di attrarre talenti e idee che, a loro volta, stimoleranno investimenti e promuoveranno una rapida accelerazione della crescita economica e delle opportunità di affari. I progetti di sviluppo associati all’Expo sono intimamente connessi alla visione strategica degli EAU di procedere ad una diversificazione economica per affrancare il paese dalla tradizionale dipendenza dalla produzione di idrocarburi, fornendo allo stesso tempo servizi avanzati per assicurare una sempre migliore qualità della vita per i residenti nel paese, attraverso un crescente ricorso all’utilizzo di energie rinnovabili ed alla progettazione e costruzione di infrastrutture progressivamente più efficienti e moderne. Proprio le infrastrutture rappresentano il principale driver della domanda di Dubai in vista di Expo2020. In particolare, il settore delle costruzioni annovera il maggior numero di progetti di sviluppo, articolati nell’ambito dei principali tre segmenti del turismo, delle infrastrutture e del commercio. Secondo una recente ricerca della società BNC, specializzata nelle analisi del settore delle costruzioni, negli ultimi anni sono stati annunciati circa 400 progetti dal valore di 64 miliardi di dollari, di cui 160 progetti con valori superiori a 100 milioni di dollari ed un valore aggregato di 45,7 miliardi di dollari, di cui il 64% nel segmento turistico/ospitalità, il 27% in quello delle infrastrutture e il 9% in quello delle costruzioni ad uso commerciale. Secondo i dati del World Travel and Tourism Council, il contributo totale (diretto, indiretto ed indotto) del settore turistico all’economia degli Emirati Arabi Uniti si aggira intorno all’8,4% del PIL ed è atteso aumentare considerevolmente nei prossimi anni in vista di Expo2020. Come menzionato, si stima che l’evento sarà destinato ad attrarre 25 milioni di visitatori di cui il 70% proveniente dall’estero. Al fine di consentire ai 17,5 milioni di ospiti di trovare alloggio fra il mese di ottobre 2020 e il mese di aprile 2021, Dubai aumenterà di oltre 60.000 unità il numero di stanze in hotel e in apartment-hotel dalle 128.093 della fine del 2015 alle 191.260 del 2020. 22
UAE: previsioni del mercato dell’ospitalità Fonte: Alpen Capital Previsioni di capacità turistica nei paesi GCC al 2020 Fonte: Alpen Capital Di conseguenza, esiste un vasto spettro di opportunità dirette ed indirette associate ai massicci investimenti che gli Emirati Arabi Uniti, ma anche gli altri paesi del Gulf Cooperation Council, stanno realizzando nel settore. Tali opportunità riguardano quindi tutta la catena del valore, dalla fornitura di materiali e servizi nel settore delle costruzioni tout court alle importanti ricadute per i segmenti del contract e del management turistico più in generale. Per quanto concerne le opportunità offerte dallo sviluppo infrastrutturale previsto in vista di Expo2020, oltre ai progetti direttamente collegati alla preparazione del sito per l’evento, occorrerà considerare l’espansione della rete viaria necessaria per l’ottimizzazione dei collegamenti logistici tra il sito dell’Expo e gli altri snodi strategici della città. In generale il valore complessivo dei progetti infrastrutturali – stradali, marittimi e aeroportuali – viene stimato all’incirca in 13,9 miliardi di dollari, il cui status di realizzazione va dalla fase di ideazione alla fase di progettazione, dalla fase di gara alla fase di costruzione, mentre alcuni progetti, per un valore complessivo di 6,2 miliardi di dollari risultano al momento sospesi a causa del rallentamento economico sperimentato dal paese a seguito della sensibile contrazione delle quotazioni petrolifere. 23
Progetti infrastrutturali per rispettiva fase di realizzazione Fonte: BNC Research A corollario degli investimenti infrastrutturali, occorre citare le opportunità che gli Emirati offrono nel settore idrico e della produzione di energia elettrica, indotte dalla necessità di espandere la capacità del paese in questi settori che è destinata ad aumentare del 40%, al fine di poter soddisfare la crescente domanda. Gli UAE presentano uno dei più elevati livelli di consumo pro capite di elettricità al mondo, a causa delle estreme condizioni climatiche. Si stima che il consumo di elettricità sarà destinato ad aumentare dai 103 terawatt/ora del 2014 a 141 terawatt/ora nel 2020. Analogamente il consumo idrico pro capite è di 740 metri cubi all’anno, circa il 50% più elevato della media mondiale di 500 metri cubi. La produzione idrica è un processo molto costoso in quanto viene realizzato attraverso impianti di desalinizzazione che sono ad elevato assorbimento di energia, oltre che a forte erosione ambientale. Il governo ha in programma massicci investimenti in diversi progetti di generazione di elettricità, soprattutto nel campo delle energie rinnovabili, nonché di sviluppo della rete idrica, in cui anche il settore privato viene fortemente incoraggiato a partecipare attraverso l’apporto di capitali, tecnologia e know how. La DEWA (Dubai Water and Electricity Authority) ha allocato mezzi finanziari per oltre 2,6 miliardi di AED per lo sviluppo delle infrastrutture idriche ed elettriche nell’Emirato in preparazione di Expo2020, al fine di ottenere un più efficiente sistema di generazione, trasmissione e distribuzione di energia e di acqua. Gli Emirati Arabi Uniti presentano uno dei più elevati tassi pro capite di offerta di centri commerciali al mondo e continuano a mostrare una rapida crescita. Alla fine del 2016, il mercato al dettaglio ha un valore complessivo di 53,7 miliardi di dollari registrando una crescita del 7 per cento rispetto all’anno precedente. Nonostante il rallentamento economico internazionale ed il rafforzamento del dollaro e del dirham nei confronti delle altre valute, le previsioni si mantengono positive, ancorché inferiori rispetto alle attese. Con l’incremento demografico e dei flussi turistici previsti per il 2020, il mercato al dettaglio viene stimato con una crescita annuale composta (CAGR) del 5% tra il 2016 e il 2020. Nel 2020 i centri commerciali esistenti, unitamente ai nuovi progetti già pianificati, raggiungeranno 10 milioni di metri quadrati di spazi al dettaglio. Secondo la società di analisi BNC, Dubai conta un totale di 16 principali progetti di costruzione di centri commerciali tra il 2016 e il 2020 dal valore complessivo di 4 miliardi di dollari. Nel 2016, Dubai ha aumentato di addizionali 500.000 metri quadrati gli spazi di commercio al dettaglio agli esistenti 2,9 milioni di metri quadri disponibili. Occorre tuttavia sottolineare che la 24
crescita del settore sta avvenendo nonostante il principale progetto di sviluppo, il Mall of the World, destinato a soppiantare il Dubai Mall come il più grande centro commerciale al mondo, abbia subito un ridimensionamento. Altri progetti sono infatti destinati ad essere completati nei prossimi mesi, quale il Nakheel Mall, lungo il tronco della Palm Jumeira, e The Pointe, alla estremità della palma stessa. Tra gli altri progetti in corso di realizzazione per il 2020, si citano il Meydan One Mall, che prevederà, tra l’altro, una pista da sci di 1,2 chilometri, la più lunga al mondo al coperto, il Gate Towers Mall ma anche centri commerciali più piccoli come Al Khail Avenue Mall nel Jumeirah Village Triangle, Circle Mall in Jumeirah Village Circle ed Emaar’s Souk nelle aree residenziali di The Meadows e The Springs. Parallelamente sono in corso lavori di espansione per il Dubai Mall e per l’Emirates Mall, attualmente i principali e più conosciuti centri commerciali di Dubai, mentre è previsto un importante sviluppo commerciale lungo il recentemente inaugurato Dubai Canal. Il mercato dell’assistenza sanitaria è previsto raggiungere un valore di 19,5 miliardi di dollari nel 2020 (71,6 miliardi di AED), sperimentando una crescita annuale del 12,7%. Il paese assisterà ad un incremento della domanda di posti letto ospedalieri del 3% all’anno per raggiungere più di 13.800 letti nel 2020, secondo la società di ricerche Alpen Capital. Il governo sta intensamente espandendo e migliorando i sistemi di assistenza sanitaria allo scopo di raggiungere ed auspicabilmente superare gli standard internazionali sviluppando infrastrutture, know how e servizi di elevata qualità. Gli EAU rappresentano il 28% della spesa sanitaria dei paesi GCC con un valore pro capite di circa 1.600 dollari, il secondo più elevato nell’area. Attualmente a Dubai vi sono 26 ospedali, di cui 22 accreditati a livello internazionale e 4 in fase di accreditamento, 1.560 cliniche ambulatoriali, 78 centri diagnostici, mentre 7 nuovi ospedali sono attualmente in costruzione e 3 degli esistenti sono in fase di espansione. Uno dei pilastri del Master Plan di Expo 2020 è la sostenibilità per assicurare la quale sono state configurate strategie e fissati precisi obiettivi operativi per la progettazione dei padiglioni e delle relative infrastrutture, focalizzati sul riutilizzo e riciclo di rifiuti e materiali. In particolare, oltre agli obiettivi di produrre da fonti rinnovabili almeno il 50% del consumo di elettricità durante l’esposizione e di ridurre del 25% il consumo di acqua, verrà implementata una Resource and Waste Management Strategy (RWMS) al fine di realizzare una efficiente e responsabile gestione del ciclo dei rifiuti di Expo2020 durante la costruzione, nella transizione e nella fase di operatività vera e propria. Tali azioni si inscrivono all’interno di un più generale processo di riforma del ciclo di gestione dei rifiuti in atto negli EAU ed in tutti i paesi del GCC che, nel 2020, si stima raggiungeranno un volume di 120 milioni di tonnellate. In particolare a Dubai, che produce annualmente circa 8,4 milioni di rifiuti, è in vigore un programma di riciclaggio pari al 25%, percentuale che è destinata ad aumentare al 75% per il 2021, oltre a programmi di riduzione delle emissioni di gas metano dalle discariche. E’ inoltre in corso il progetto per la costruzione del più grande impianto del Medio oriente per la conversione dei rifiuti solidi in energia, per un investimento complessivo di 2 miliardi di AED. La prima fase di questo progetto utilizzerà 2.000 tonnellate di rifiuti solidi al giorno per produrre 60MW di elettricità. 25
Insieme ai settori che avranno un impatto diretto dall’organizzazione di Expo2020, c’è da annoverare una lunga serie di servizi che si renderanno necessari per la buona riuscita dell’evento e che non necessariamente richiedono grandi strutture organizzative. Al contrario, per alcune tipologie di servizio l’agilità e la flessibilità dinamica delle PMI possono mostrarsi maggiormente adatte alle esigenze della domanda. Si tratta di servizi di ospitalità e di gestione eventi (cd. MICE: Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions), formazione, servizi di analisi finanziaria, servizi tecnico- professionali (ingegneria, architettura, pianificazione urbana, project management, facility management), servizi di informatica e telecomunicazioni, servizi di logistica, servizi sanitari, servizi di sicurezza, servizi di marketing e pubbliche relazioni, Customer Service, social media e web 2.0, ecc. Anche i settori più tradizionali, come quello agro-alimentare o l’industria della moda o dei prodotti di lusso, come la gioielleria, saranno destinati a beneficiare dell’atteso afflusso di 25 milioni di visitatori per Expo2020. In particolare, Dubai conta più di 5.000 ristoranti che offrono le più diversificate esperienze culinarie per ogni tipologia di budget e di gusto. Di conseguenza, Expo sortirà sicuramente un impatto positivo sulla catena del valore dell’industria agro-alimentare sia in termini di volumi che di qualità dei prodotti che verranno offerti nell’ambito della miriade di punti di ristoro della città, con immaginabili conseguenze per le potenzialità di offerta eno-gastronomica italiana. Analogamente ampie occasioni di espansione si dischiuderanno per l’industria dell’abbigliamento e degli accessori e, in generale, per tutti i settori destinati a soddisfare la forte crescita prevista nella domanda di beni di consumo in tutte le fasce di qualità-prezzo. Infine, una panoramica delle opportunità di affari in vista di Expo2020 non può trascurare di evidenziare quelle più strettamente associate alle tematiche prescelte per la manifestazione. 26
Il tema generale “Connecting Minds, Creating the Future” intende offrire una piattaforma progettuale per consentire di mostrare le migliori innovazioni al mondo, al fine di elaborare un approccio inclusivo che fornisca soluzioni per la risoluzione di problematiche in cui si avviluppano i cd. “Global Commons”, i beni pubblici globali. Esiste quindi un incoraggiamento a declinare il tema in un portafoglio di prospettive e di risposte a tali problematiche che utilizzino le capacità e le soluzioni tecnologiche più avanzate, gli approcci maggiormente innovativi e le più efficienti tecniche manageriali. Viene quindi lasciato spazio alla ricerca di soluzioni, processi, prodotti, modelli di business nell’ambito della tecnologia, del design, dell’industria che possano modificare positivamente la qualità della vita delle persone (innovazione), assicurando che i benefici dell’innovazione, della crescita e dello sviluppo siano resi disponibili al più ampio numero possibile di persone e di comunità (inclusione), creando allo stesso tempo consapevolezza delle sfide e delle relative soluzioni e promuovendo cambiamenti di comportamento e l’adozione di soluzioni (comprensione). In tale contesto, Expo2020 offre la possibilità ai veri innovatori di proporre e condividere nuove idee per ispirare e modellare il futuro della nostra società. Le sotto-tematiche consentiranno di declinare le soluzioni innovative nell’ambito delle tre distine sfere di applicazione. Una delle principali sfide del nostro tempo è quella di creare opportunità per la crescente popolazione del nostro paese, sempre più posta di fronte a problematiche di accesso all’istruzione ed ad uno sviluppo economico equo ed inclusivo. In tale contesto, le possibili soluzioni possono riguardare le seguenti cinque tematiche: OBIETTIVI INNOVATIVI SOLUZIONI ISTRUZIONE Miglioramento dell’accesso e della qualità dell’istruzione e della formazione professionale Mentoring e reti di supporto Nuovi strumenti di istruzione e sistemi educativi on line Scuole e curricula per il futuro OCCUPAZIONE Accesso all’occupazione Riqualificazione per i nuovi lavori emergenti Ambienti di lavoro per il futuro (fisici e virtuali) Automazione del lavoro (intelligenza artificiale e robotica) NUOVE INDUSTRIE Incoraggiare l’imprenditorialità Stimolare le PMI Settori, industrie e modelli di business innovativi e pionieristici Futuro della manifattura e dei servizi CAPITALE FINANZIARIO Accesso ai finanziamenti e ai servizi finanziari 27
Accesso ai mercati globali Futuro dei servizi bancari e finanziari e dei metodi di pagamento Imprese sociali, investimenti di impatto e nuova filantropia GOVERNANCE Sistemi per migliorare la trasparenza, l’inventiva e la competitività Eco-sistemi di innovazione Comunità creative Governo intelligente (smart) La mobilità afferisce a sistemi che consentano maggiore efficienza e produttività per il movimento di cose, persone e idee. OBIETTIVI INNOVATIVI SOLUZIONI TRASPORTI Soluzioni e mezzi di trasporto Soluzioni a bassa emissione di carbonio Hub logistici (porti, aeroporti e stazioni spaziali) Veicoli autonomi (droni, automobili automatiche) Infrastrutture intelligenti VIAGGI ED ESPLORAZIONI Esplorazione di nuove frontiere per collegare persone, luoghi e opportunità Viaggi e turismo sperimentali e di imersione per aumentare la conoscenza Nesso migrazione-opportunità Nuove tecnologie e modelli di business MOBILITÀ PERSONALE Ripristino della mobilità personale Protesi accessibili Robotica di ausilio Accessibilità universale (fisica e digitale) LOGISTICA Logistica umanitaria e vitale (cibo, medicine, acqua, energia, ecc.) Catene del valore del futuro Futuro del packaging e dell’immagazzinamento Rilevamento e sicurezza delle cose Corridoi logistici e connettività intermodale CONNETTIVITÀ DIGITALE Accesso a servizi virtuali e remoti (internet, salute, istruzione) Big data, Internet of Things and Smart cities Cibersecurity Esperienze virtuali ed aumentate Navigazione e applicazioni satellitari 28
La sostenibilità è e continuerà a costituire un’area critica nel dibattito globale. La crescita della popolazione sta sempre di più creando pressioni sulle risorse vitali e sul nostro pianeta e si moltiplica la ricerca di soluzioni alternative ai problemi dell’inquinamento, della produzione energetica, della disponibilità di acqua potabile, dell’irrigazione sostenibile, della preservazione della biodiversità, della transizione ad un’economia a bassa emissione di carbone, stimolando lo sviluppo del capitale umano nelle scienze, nella tecnologia, nell’ingegneria e nelle discipline ad esse correlate. OBIETTIVI INNOVATIVI SOLUZIONI ECOSISTEMI NATURALI E BIODIVERSITÀ Rivelare la conoscenza tradizionale e indigena Gestione della biodiversità, comprensione e conservazione Futuro delle eco-regioni e dei biomi Sistemi a circuito chiuso e biomimetica RISORSE Accesso a risorse inesplorate Nesso energia-acqua-cibo Efficienza delle risorse, gestione, conservazione e distribuzione Produzione alimentare sostenibile CITTÀ SOSTENIBILI E HABITAT COSTRUITI Stili di vita sostenibili (progettazione e produzione) Materiali sostenibili Standard versi e migliori pratiche Preservazione dell’autenticità culturale CAMBIAMENTI CLIMATICI Adattamento agli impatti sociali dei cambiamenti climatici Misurazione e gestione delle emisioni Nuove tecnologie per mitigare i cambiamenti climatici Educazione e advocacy CRESCITA VERDE Innovazione e investimenti in capitale umano ed infrastrutture per una crescita verde Comportamenti di consumo verdi Nuovi modellli economici ed economie circolari Tecnologie per una transizione verde 29
Emirati Arabi Uniti: accesso al mercato Negli EAU l’esercizio di un’attività economica, seppur sostanzialmente libera, è soggetta ad alcune restrizioni volte a proteggere gli interessi dei cittadini emiratini. Infatti, per poter stabilire una società negli Emirati Arabi Uniti è necessaria, in linea generale, la partecipazione al 51% di un cittadino locale. Solitamente il partner locale non viene coinvolto nell’attività aziendale vera e propria e il suo intervento è limitato ad attività squisitamente amministrative. Il compenso dello sponsor viene stabilito contestualmente alla costituzione della società e consiste in somme prefissate o in percentuale sui profitti, ovvero computate sul giro d’affari sociale. Un’importante eccezione a questa regola è rappresentata dalle cd. free zone, dove la proprietà delle società può essere al 100% straniera. Altra eccezione è la costituzione di una filiale o di un ufficio di rappresentanza. Per tali entità è contemplata la possibilità di mantenere il 100% di proprietà straniera. Tuttavia, oltre a dover svolgere la propria attività limitatamente a quella specificamente indicata nella licenza. hanno l’obbligo di nominare un agente nazionale che deve essere un cittadino emiratino o una società di proprietà al 100% di cittadini emiratini. Tra le altre barriere all’entrata si annoverano quelle previste dalla legge sui contratti di agenzia (Commercial Agency Law) che prevede che le imprese straniere debbano distribuire i propri prodotti negli EAU solo attraverso agenti commerciali esclusivi che devono essere cittadini emiratini o imprese a proprietà interamente di cittadini emiratini. La legge non effettua distinzioni tra agenti e distributori. Essi possono avere competenza su tutti gli Emirati o soltanto in un Emirato o gruppo di Emirati. Gli accordi, per essere validi, devono essere registrati in un apposito registro. In tal caso, gli agenti hanno diritto ad una commissione per le transazioni concluse, anche per quelle non direttamente correlate ad attività dell’agente stesso e quindi anche per eventuali vendite concluse dal dante causa stesso o da altri intermediari senza l’assistenza dell’agente. Il dante causa non può nominare più agenti che insistono sullo stesso territorio. Qualora ciò dovesse accadere, l’agente, nominato nel registro, dovrà ricevere le commissioni previste per le transazioni che avvengono nel proprio territorio anche se siano state effettuate con il contributo di un altro agente. I contratti di agenzia sono estremamente rigidi e possono essere risolti solo con l’accordo di entrambe le parti. Il dante causa potrebbe in linea teorica risolvere il contratto con il proprio agente in caso di legittime “cause materiali”. Tuttavia, le “cause materiali” ammesse sono molto restrittive e di conseguenza il diritto di risoluzione è ammesso in casi molto limitati. In pratica, la quasi totalità dei casi con controversie giudiziali viene risolta a favore dell’agente in assenza di una facoltà da parte del principale di risolvere il contratto unilateralmente. In pratica, i contratti di agenzia tendono a rinnovarsi automaticamente ad libitum. L’effetto pratico di queste disposizioni è quello di rendere la risoluzione di un contratto di agenzia un procedimento estremamente difficile e costoso. A tale scopo, le imprese straniere tentano di concludere contratti non esclusivi e non sottoposti a registrazione allo scopo di porsi al di fuori delle norme della Agency Law. La Federal Industry Law prevede che tutti i progetti di natura industriale debbano avere una proprietà al 51% emiratina. Inoltre tali progetti devono essere gestiti da un cittadino emiratino o debbano prevedere un consiglio di amministrazione a maggioranza emiratina. Alcune eccezioni riguardano l’estrazione e la raffinazione di petrolio, gas naturale e altre materie prime. 30
Puoi anche leggere