Progetti della Ricerca Raccolta dei poster scientifici - Centro competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS) - Supsi
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Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento formazione e apprendimento Progetti della Ricerca Raccolta dei poster scientifici Centro competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS) Marzo 2020
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Unità di riferimento Dipartimento formazione e apprendimento SUPSI - DFA, Centro competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS) Ente finanziatore Sezione della Pedagogia Speciale (DECS) Partner di progetto Sezione delle Scuole comunali, Ispettorato Locarnese e Valli, direzione Scuole comunali Locarno/Saleggi Stato di avanzamento del progetto 9/12 mesi Co-teaching in classi parallele Un ponte tra classe inclusiva e istituto inclusivo Elisa Geronimi, BESS; Michele Mainardi, BESS. Introduzione no osservare gli effetti di questa transizione in termini con quelli dell’anno scolastico 2019/20. A causa dell’ur- La classe inclusiva è la risultante della fusione fra una clas- di sperimentazione e riflessione sulla co-docenza (pra- genza sanitaria lo studio sul terreno è al momento so- se di scuola speciale (cantonale) e una classe di scuo- tiche didattiche aperte all’eterogeneità spinta) e sui loro speso. la elementare (comunale) con un effettivo ridotto. Le effetti sull’inclusione e sul profitto scolastico. risorse attive sulla classe così costituita coincidono di Discussione e conclusioni regola con quelle riconosciute separatamente alle due Descrizione I riscontri avuti allo stadio attuale dello studio confer- entità. Questo studio monitora il passaggio da una clas- L’esperienza è accompagnata da un appoggio formati- mano l’importanza di spazi di concertazione e pianifi- se inclusiva a una didattica inclusiva di sede, ovvero una vo specifico alla comunità di pratica con l’intento di so- cazione dedicati e di formazioni specifiche (“didattica sperimentazione di forme di collaborazione fra classi e stenere l’attivazione, l’implementazione e la discussione aperta” e conoscenza delle diverse forme di codocenza, fra operatori scolastici – con specializzazioni e ruoli di- di forme di collaborazione trasversali che consentano in particolare di quelle che più si addicono all’approccio versi – per accogliere e valorizzare l’eterogeneità spinta di cogliere e strutturare le potenziali sinergie offerte da interclasse e all’eterogeneità spinta degli allievi) qua- a scuola. Più precisamente, l’indagine accompagna l’e- forme di compartecipazione relative alla pianificazio- li condizioni minime della possibilità di collaborazione sperienza di concertazione pedagogica e didattica e di ne nelle classi delle attività, di co-docenza o team-tea- mirata fra le docenti. collaborazione fra le docenti attive su tre classi di terza ching fra le figure docenti e/o altre figure attive all’in- elementare (di cui una inclusiva) della sede scolastica terno della scuola e di norma riconosciuti a singoli allievi dei Saleggi di Locarno. e alle singole classi menzionate (Mainardi, in stampa). La sperimentazione di modelli di scolarità inclusiva Il monitoraggio qualitativo riferito alla percezione delle spinta sollecita l’innovazione didattica e pedagogica e parti dell’esperienza prevede interviste semi-strutturate la mobilizzazione di importanti spazi di coordinamento e un questionario sull’autopercezione relativa alla quali- e di programmazione condivisa. L’attivazione e il man- tà delle pratiche didattiche e dell’andamento scolastico tenimento di questo ciclo inclusivo virtuoso interessa della singola classe. in modo esplicito una serie di variabili che con Boyle e Oltre a questo, lo studio comprende laddove possibile, Topping (2012, p.168) sono dette «robuste». Queste sono: sulla base dei dati pregressi, un confronto tra gli anni 1. la condivisione della responsabilità dei risultati scolastici 2018/19 e 2019/20 riguardo: dell’attività scolastica; 1. la qualità dell’inclusione scolastica e sociale (misu- 2. il livello di formazione continua e di base; rata tramite i sociogrammi e un questionario), 3. il successo pedagogico degli ambienti inclusivi; 2. i risultati scolastici (valutati tramite le prove circon- 4. l’accesso a risorse in appoggio alla pratica insegnan- dariali). te individuale; L’iniziativa si avvale: della collaborazione interna alla Panoramica dei temi chiave nell’ambito dell’integrazione sociale 5. il sostegno all’attività da parte dell’amministrazio- sede fra docenti dichiaratisi disponibili a nuove forme e dei relativi concetti di inclusione sociale e partecipazione sociale ne della scuola. di lavoro condiviso; di proposte di formazione puntuali L’esperienza è in linea di continuità con: l’introduzio- a supporto dell’esperienza (proposte di formazione in ne di classi inclusive nelle sedi delle scuole comunali in «didattica aperta» e su forme ed esperienze di «co-tea- tutto il Cantone; l’accompagnamento delle classi/se- ching»); di una consulenza e supervisione didattica per il zioni inclusive del VI° circondario delle scuole comunali team. In tal senso l’esperienza va definita una «ricerca- svolto lo scorso anno scolastico (Giovannini & Mainardi, formazione». 2019) e con l’attenzione rivolta alla messa in atto di pra- tiche di differenziazione e di collaborazione pedagogica Risultati e didattica che possano arricchire ulteriormente l’espe- L’approccio interclasse ha portato a definire innanzitut- rienza scolastica di gruppi di allievi e allieve sempre più to delle precise condizioni strutturali: eterogenei. 1. Organizzazione del piano orario settimanale tale per cui sia possibile coordinare in primo luogo le Obiettivi della ricerca ore speciali (educazione fisica, arti plastiche, edu- L’obiettivo prioritario di questo studio è quello di capi- cazione musicale, religione, …) rendendo possibili talizzare l’esperienza di lavoro della comunità di pratica dei momenti di lavoro in team dedicati al coordi- venutasi a creare con la decisione maturata lo scorso namento interclasse e all’informazione reciproca anno (2018/19) di passare da un approccio intraclasse sistematica. dell’organizzazione di situazioni e ambienti scolastici e 2. Contenimento quantitativo della numerosità delle collaborazioni funzionali all’ideale inclusivo a quello di figure professionali coinvolte a vantaggio della pre- sede (rappresentato nella fattispecie fattispecie dall’a- senza sulle tre classi del minor numero di persone zione concertata delle tre classi di III° SE della scuola di (una docente di sostegno, una OPI, …). Locarno). 3. Collocazione delle terapie di preferenza al pome- L’obiettivo principale dell’indagine interessa il monito- riggio. raggio delle forme e delle questioni didattiche evocate I dati del questionario alle docenti e i sociogrammi sono dal passaggio da tre classi distinte a tre classi aperte alla in fase di analisi. Sono stati raccolti i dati delle prove cir- codocenza e al team-teaching. In particolare si voglio- condariali delle tre classi in attesa di poterli confrontare Bibliografia Contatti Boyle, C., & Topping, K. (Eds.) (2012). What works in inclusion? Maidenhead: Open University Press. Elisa Geronimi Giovannini, V., & Mainardi, M. (2019). Docenti di classi/sezioni inclusive: condividere e confrontarsi per evidenziare e capitalizzare l’innovazione. Sezione delle elisa.geronimi@supsi.ch scuole comunali/Ispettorato VI Circ. Scuole comunali e Sezione della Pedagogia speciale. Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (giu- gno 2019). Rapporto di ricerca del Centro competenze Bisogni Educativi, Scuola e Società CCBESS/DFA/SUPSI-CH, 17 p. Mainardi, M. (in stampa). L’accessibilité pédagogique: un catalyseur de pratiques novatrices. In: S. Ebersold (Ed.). L’accessibilité ou la réinvention de l’école. Michele Mainardi ISTE/Wiley éditions. michele.mainardi@supsi.ch marzo 2020
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Unità di riferimento Dipartimento formazione e apprendimento SUPSI - DFA, Centro competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS) Enti finanziatori Finanziamenti interni (SUPSI e FFHS) e finanziamenti di terzi (v. immagine 3) Partner di progetto Centro competenze management e imprenditorialità (DEASS-CMI), Institut für Management und Innovation (FFHS), & Institut Beratung, Coaching und Sozialmanagement (FHNW) ERFIBEL Stato di avanzamento del progetto 18/32 mesi Rilevamento e finanziamento delle prestazioni negli istituti per invalidi Domenico Ferrari, CMI; Elisa Geronimi, BESS; Michele Mainardi, BESS. Introduzione Descrizione Nell’ambito della riorganizzazione del sistema di pere- ◆ Inventario svizzero: analisi documentale relativa ai quazione finanziaria, nel 2008 la sovranità finanziaria modelli cantonali esistenti (regolamenti, leggi, or- sugli istituti per persone con disabilità è passata dalla dinanze, direttive, manuali) e questionario ai fun- Confederazione ai Cantoni. Molti Cantoni hanno colto zionari dirigenti cantonali (n=26). questa opportunità per passare da un modello di finan- ◆ Analisi dei sistemi di rilevamento delle prestazioni e del ziamento retrospettivo, basato sulla copertura del de- loro stato di implementazione: analisi documentale ficit, a un modello di finanziamento prospettico, basa- relativa ai sistemi utilizzati in Svizzera e questiona- to sul riconoscimento di un contributo globale. Presso rio alle istituzioni (n=581). i singoli cantoni sono utilizzati o in fase di introduzione ◆ Studi di caso approfonditi (n=100) con gli enti fi- diversi modelli per il riconoscimento e il finanziamen- nanziatori cantonali, le istituzioni, le organizzazioni Il nostro modello di riferimento per la qualità to delle prestazioni in ambito socio-sanitario e socio- specializzate nei servizi socio-sanitari, gli utenti e educativo. Il progetto nazionale ERFIBEL (Erfassung und altri attori. Finanzierung von Betreuungs-leistungen in Einrichtungen für erwachsene Menschen mit Behinderung in der Schweiz) pro- Risultati parziali pone uno studio scientifico indipendente sui modelli di L’indagine alle istituzioni (tasso di partecipazione = finanziamento delle prestazioni erogate da strutture di 38%) mostra un livello di soddisfazione nei confronti dei servizio alle persone adulte con disabilità in Svizzera. diversi sistemi di finanziamento che lascia spazio all’ot- Studi precedenti svolti dai membri del gruppo di pro- timismo. Tuttavia, alcune criticità sono emerse, in parti- getto, in forma congiunta o distinta, hanno evidenziato colare in merito al rischio di un’eccessiva burocratizza- come l’introduzione di nuovi modelli di finanziamento e zione spesso dovuta alla complessità di classificazione di gestione dei servizi nel settore meriti particolare at- degli utenti e all’ampiezza dell’attività di reporting nei tenzione per le eventuali e possibili conseguenze sugli confronti dell’ente finanziatore. Il nuovo sistema di fi- indicatori e sulla qualità delle prestazioni erogate, in un nanziamento ha favorito la diffusione del pensiero im- Partenariato contesto in cui l’eterogeneità è la regola e l’attenzione prenditoriale e la maggiore consapevolezza sui costi. alla qualità di vita di ognuno una imprescindibile finalità. L’indagine alle autorità cantonali competenti (tasso di partecipazione = 100%) mostra che esse sono consape- Obiettivi della ricerca voli che la ricerca di equilibrio tra l’entità dell’impegno L’obiettivo del progetto è, in primo luogo, quello di al- finanziario e la qualità delle prestazioni resta una sfida lestire un inventario nazionale dei modelli e degli stru- non indifferente. I Cantoni sono altresì consci della ne- menti per il rilevamento e il finanziamento delle pre- cessità di modelli differenziati che tengano conto delle stazioni nell’ambito della presa in carico di utenti adulti differenze tra istituti senza stigmatizzare questi ultimi. con disabilità in strutture abitative, lavorative e/o occu- I casi di studio forniranno ulteriori dettagli. Per ora, è pazionali. certa la necessità per la politica e l’amministrazione di A tale obiettivo si accompagna la necessità di un’analisi vigilare sulla qualità di vita dell’utenza e di tenere conto critica in termini di aderenza di tali modelli e della stru- delle complesse esigenze degli istituti che la accolgono. mentazione ad essi associata alla missione e agli intenti Finanziatori esterni nei quali le istituzioni si riconoscono. Più precisamen- Dati di progetto te, tale aderenza sarà valutata in relazione alle finalità Il progetto ha una durata di due anni, a cui potranno socio-educative e sanitarie delle strutture in questione, aggiungersi delle ulteriori fasi a dipendenza dei fondi in osservanza della convenzione ONU sui diritti dell’uo- reperiti. Esso è diretto da Daniela Mühlenberg-Schmitz mo e dei dettami dell’OMS, cui fanno riferimento i più (FFHS-IMI) e, oltre ai membri SUPSI, ne fanno parte recenti sviluppi nello studio della Qualità di vita delle Enrico Cavedon, Bernadette Wüthrich (FHNW-IBCS) e persone con disabilità. Daniel Zöbeli (FFHS-IMI). Saranno quindi proposte delle raccomandazioni e delle implicazioni per l’attuazione e la revisione dei sistemi di rilevamento delle prestazioni. Principali output di ricerca Contatti Cavedon, E., Ferrari, D., & Geronimi, E. (2020, 18 febbraio). Finanziare gli istituti per adulti disabili. Corriere del Ticino, p. 5. Domenico Ferrari Mühlenberg-Schmitz, D., Ferrari, D., & Mainardi, M. (2020). Saisie et financement des prestations de prise en charge dans les institutions pour person- domenico.ferrari@supsi.ch nes adultes en situation de handicap en Suisse (ERFIBEL) : aperçu et premiers résultats. Présentation à la Journée d’étude INSOS “Le financement des institutions - une comparaison entre cantons”, Genève, 4 février. Mühlenberg-Schmitz, D. & Zöbeli, D. (2020, 14. Januar). Behinderteneinrichtungen: Suche nach einfacheren Finanzierungsmodellen. Neue Zürcher Zeitung Elisa Geronimi (NZZ), S. 10. elisa.geronimi@supsi.ch Michele Mainardi michele.mainardi@supsi.ch marzo 2020
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Unità di riferimento Dipartimento formazione e apprendimento SUPSI - DFA, Centro competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS) Ente finanziatore SUPSI Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) Partner di progetto Centro Ergoterapia Pediatrica – CEP, Libera Università di Bolzano-Bozen, Scuole comunali Valle di Blenio Stato di avanzamento del progetto 36/36 mesi MOFIS Applicabilità di un kit di stimolazione della motricità fine alla SI Nicola Rudelli, BESS; Michele Mainardi, BESS; in collaborazione con Lietta Santinelli, Centro Ergoterapia Pediatri- ca CEP; Livia Taverna, Libera Università di Bolzano-Bozen; Adriano Belli, Scuole comunali Valle di Blenio. Introduzione mente perseguiti, ad esempio la grafomotricità e il di- Le difficoltà nella scrittura alla scuola primaria non sono segno, che per altre competenze più trasversali, quali rare e interessano dal 12 al 44% degli allievi (Graham e il lavoro autonomo (favorito dall’apprendimento senza Weintraub, 1996). È noto anche che alcuni fattori legati errori), l’attenzione focalizzata, l’autoregolazione e le ai prerequisiti e alle modalità di insegnamento hanno abilità di organizzazione (competenze in stretto legame un impatto significativo sulle abilità di scrittura (San- con le funzioni esecutive). tangelo e Graham, 2016; Morin, Bara e Alamargot, 2017). Il kit è ritenuto un valido strumento per l’osservazione Il progetto MOFIS sperimenta un percorso e un kit di globale dei bambini e l’individuazione di eventuali diffi- attività finalizzati alla stimolazione della motricità fine coltà. alla scuola dell’infanzia (SI) che prevede una collabo- Il progetto è stato preceduto da una breve introduzione razione tra docenti, genitori ed ergoterapisti. Si parte formativa relativa ai principi su cui si basano la scelta dall’ipotesi che l’appropriazione di capacità di osserva- e la realizzazione delle attività. Grazie a ciò, le docenti zione, accompagnamento e supporto in questo ambi- segnalano di aver potuto creare nuove attività adatte a to può ridurre l’impatto delle difficoltà di motricità fine stimolare le medesime abilità sottostanti ed effettua- sull’evoluzione della scrittura. re degli adattamenti in funzione della loro creatività. Diversi materiali sono stati creati, sia dalle docenti che Obiettivi della ricerca dai bambini, ed utilizzati per accrescere la motivazione, 1. Testare l’efficacia del percorso e del kit con bambi- strutturare in maniera più efficace le attività e favorire ni della scuola dell’infanzia. la collaborazione tra pari (vedi Immagini 2 e 3). 2. Verificarne l’applicabilità in contesti scolastici ordi- Tra gli aspetti critici segnalati emerge soprattutto il nari (sezioni di scuola dell’infanzia). grande impegno richiesto (in parte dettato dal proto- collo di ricerca) e lo sforzo necessario per inserire le at- Descrizione tività di formazione in alcuni momenti particolari, quali In momenti successivi, pre e post intervento, sono state ad esempio l’inizio dell’anno scolastico. valutate le abilità grafo-motorie e di motricità fine nei Gli incontri regolari effettuati (tra docenti e ergote- gruppi sperimentale e controllo (N=174). Un’ulteriore va- rapiste) sono percepiti come utili e stimolanti. È sta- lutazione è stata effettuata a un anno di distanza, per ta apprezzata la possibilità di condividere esperienze, raccogliere dati sulle traiettorie evolutive e gli effetti prospettive professionali inizialmente anche divergen- a medio termine. Un riscontro da parte delle docenti ti, materiali ed idee. Sono qualificate di importante la (N=9) è stato raccolto attraverso delle interviste semi- partecipazione del direttore agli incontri a valorizzare e strutturate nel mese seguente la fine dell’intervento. Nei legittimare l’iniziativa e le visite in classe da parte delle Immagine 1 e 2. Materiali per trasformare il Kit in un gioco da tavola. risultati vengono presentati i dati tratti dalle interviste ergoterapiste per discutere sulla base della messa in co- (vedi tabella 1). mune di competenze differenti e complementari. Discussione e conclusioni Il progetto è in linea con le attese di una scuola inclusiva ponendo come assunto il principio secondo cui delle at- tenzioni educative e terapeutiche speciali non debbano necessariamente comportare a “luoghi speciali” (i.e. lo studio di ergoterapia), ma quanto più possibile devo- no portare a rendere gli ambienti pedagogici sensibili e preparati ad accogliere bisogni educativi particolari e questo nei contesti “usuali” per tutti gli allievi. L’espe- Risultati rienza effettuata suggerisce la possibile integrazione Le docenti sono generalmente concordi nel valutare in del percorso e del kit da parte delle docenti nel contesto Immagine 3. Diario di bordo delle attività maniera positiva il progetto che è ritenuto utile, efficace della pratica educativa e formativa regolare per la SI e e appropriato al contesto della SI. mette in luce l’interesse di un’approccio complementa- Tra gli aspetti positivi del progetto maggiormente messi re mirato all’inclusione delle competenze delle docenti in evidenza emerge l’utilità delle attività in preparazione e di altre figure professionali quali, nella fattispecie, delle alla scuola elementare, sia per gli aspetti specificata- ergoterapiste pediatriche (Kennedy e Stewart, 2011). Bibliografia Contatti Graham, S., & Weintraub, N. (1996). A review of handwriting research: Progress and prospects from 1980 to 1994. Educational psychology review, 8(1), 7-87. Nicola Rudelli Kennedy, S., & Stewart, H. (2011). Collaboration between occupational therapists and teachers: Definitions, implementation and efficacy. Australian nicola.rudelli@supsi.ch occupational therapy journal, 58(3), 209-214. dfa.bess@supsi.ch Morin, M.-F., Bara, F., & Alamargot, D. (2017). Apprentissage de la graphomotricité à l’école: Quelles acquisitions? Quelles pratiques? Quels outils? Scientia Paedagogica Experimentalis, 54 (1-2), 47-84. Santangelo, T., & Graham, S. (2016). A comprehensive meta-analysis of handwriting instruction. Educational Psychology Review, 28(2), 225-265. Principali output di ricerca Santinelli, L., & Rudelli, N. (2019). Sviluppare la motricità fine e la grafomotricità alla scuola dell’infanzia: il progetto MoFis (Motricità Fine alla Scuola dell’Infanzia). Comunicazione orale presentata al 5° Congresso svizzero dell’ergoterapia, Locarno, 6-7 settembre 2019. Taverna, L., Rudelli, N., Santinelli, L., & Mainardi, M. (2019). Implementing pre-writing skills in kindergarten children with a training program (MOFIS). Comuni- cazione orale presentata al 19th European Conference on Developmental Psychology, Atene, Grecia, 29 agosto – 1 settembre 2019. Rudelli, N., & Santinelli, L. (2019). Prévention des difficultés de motricité fine à travers une collaboration interdisciplinaire à l’école enfantine. Comunicazione orale presentata all’ 11° Congrès suisse de pédagogie spécialisée, Berna, 27-28 agosto 2019. marzo 2020
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Unità di riferimento Dipartimento formazione e apprendimento SUPSI - DFA, Centro competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS) Enti finanziatori Finanziamenti interni ed esterni (da parte di Swisscom) Partner di progetto Interkantonale Hochschule für Heilpädagogik (HfH) & Haute Ecole Pédagogique du Canton de Vaud (HEP-VD) Stato di avanzamento del progetto 19/19 mesi MUSE Uso dei media da parte degli allievi delle scuole speciali Laura Zanchin, BESS; Elisa Geronimi, BESS; Michele Mainardi, BESS. Introduzione Risultati Discussioni e conclusioni L’indagine MUSE – acronimo di Media Use on Youth A livello generale e nazionale, l’uso dei media da parte dei Navigare, così come la ricerca di contatti e scambi so- in Special School Education – ha esteso e completato, ragazzi e degli adolescenti presenti nelle classi speciali è ciali nel web, consente esperienze valide e meno vali- con i dati degli allievi che seguono una scolarità spe- paragonabile, sia nella fruizione che nelle preferenze, a de anche agli allievi delle classi speciali. Esso può quindi ciale per l’anno scolastico 2018/2019, lo studio JAMES quello dei loro coetanei. Quasi tutti infatti usano dispo- sfociare come per tutti nell’incontro di materiale de- (Jugend, Aktivitäten, Medien – Erhebung Schweiz). Dal 2010, sitivi mediatici, in primis il cellulare (96%), e accedono cisamente inadeguato, in atti molesti subiti o agiti in ogni due anni, gli studi JAMES forniscono informazioni ad internet, in particolare ai social. Anche i ragazzi delle modo più o meno cosciente o nello sviluppo di forme sull’uso che i giovani tra i 12 e i 19 anni fanno dei me- scuole speciali possono quindi beneficiare delle oppor- di dipendenza accresciuta da media sociali o dall’uso di dia in Svizzera. Il progetto JAMES in questo primo de- tunità offerte dai media in termini di informazione e di strumenti digitali. cennio d’esistenza non ha mai coinvolto allievi o allieve contatti sociali. Lo studio MUSE rivela che i giovani delle scuole speciali delle scuole speciali, non disponiamo quindi di dati per Tuttavia, la frequenza della problematicità dell’uso dei hanno bisogno di un sostegno particolare nell’uso dei questa fascia della popolazione scolastica. In termini più media – ossia di una fruizione associata a fenomeni di media, affinché possano beneficiare di una piena e sana generali, nella letteratura nazionale ma non solo, vi è un cyberbullismo, di cybergrooming (adescamento in rete) e partecipazione digitale e sociale. deficit generale di studi espliciti riferiti all’uso dei media di dipendenza da Internet – è tendenzialmente molto da parte di adolescenti con disabilità. Il progetto MUSE più elevata all’interno del campione degli allievi di scuo- Dati del progetto ha voluto colmare questa mancanza di dati rivolgendo la speciale che presso altri ragazzi e giovani in età sco- Lo studio è stato diretto da Achim Hättich (HfH) ed il progetto JAMES a un campione di classi dell’insegna- lastica. è stato realizzato in collaborazione con il Laboratoire mento specializzato in tutto il paese. Per la Svizzera ita- Il grafico sottostante riassume alcuni dati relativi a que- Accrochage Scolaire et Alliances Educatives dell’Alta Scuola liana il DFA è stato partner scientifico e di terreno. sti fenomeni per il campione ticinese. Il confronto con le Pedagogica del Canton Vaud (HEP-VD) - che si è occu- altre regioni linguistiche è presente nel rapporto com- pato della Svizzera romanda - e con il Centro compe- Obiettivi di ricerca pleto, tuttavia esso non è sempre pertinente in ragione tenze BESS, che si è dedicato alla Svizzera italiana (can- È un dato di fatto oggi che i media intervengono nel della diversa composizione delle classi speciali nei diver- tone Ticino). modo più assoluto nella vita e nelle relazioni della stra- si cantoni. grande maggioranza delle persone. Il principale obiet- tivo dello studio MUSE è di prestare attenzione, per la prima volta, all’uso che i giovani con disabilità ne fanno al fine di poter sviluppare delle considerazioni mirate e Dipendenza da internet dei confronti con gli usi e i comportamenti di ragazze e 37.8% ragazzi senza disabilità. Invio di immagini/testi offensivi 10.6% Descrizione I dati sono stati raccolti utilizzando una versione del Avvicinamento online con intenzioni sessuali 10.6% indesiderate questionario originale dello studio JAMES adattata nel linguaggio alla popolazione coinvolta. Hanno potuto Esposizione su internet 10.6% partecipare solo gli allievi capaci di svolgere il compito assegnato in modo autonomo o, se del caso, con l’ac- Foto/video inviati senza consenso 9.1% compagnamento previsto. Lo studio ha interessato 48 classi speciali di 17 cantoni della Svizzera per un totale di 351 allievi: 147 della Svizze- Falsità/insulti 6.1% ra germanofona, 138 della Romandia e 66 della Svizzera 0% 10% 20% 30% 40% italiana (tutti in Ticino). Percentuale di giovani del campione ticinese dipendenti da internet e vittime di alcune forme di cyberbullismo e di cybergrooming Bibliografia Contatti Suter, L., Waller, G., Bernath, J., Külling, C., Willemse, I., & Süss, D. (2018). JAMES - Jugend, Aktivitäten, Medien - Erhebung Schweiz. Ergebnisbericht zur JAMES- Elisa Geronimi Studie 2018. Zürich: Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften. elisa.geronimi@supsi.ch Mainardi, M., & Zgraggen, L. (2012). Minori in internet (II) Studio longitudinale dell’evoluzione dei comportamenti dei minori in internet e al computer. SUPSI/ DFA-DEASS, Manno/Locarno, 102 p. Michele Mainardi michele.mainardi@supsi.ch Principali output di ricerca Hättich, A. (2019). MUSE: Mediennutzung bei Kindern und Jugendlichen in Sonderschulen Eine landesteilspezifische Analyse. Zürich: Interkantonale Hochschule für Heilpädagogik, 38 p. Hättich, A., Zanchin, L., Geronimi, E., Mainardi, M. (2020) MUSE: uso dei media da parte degli allievi delle scuola speciali: la situazione in Svizzera e nel cantone Ticino, 24 p. marzo 2020
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Unità di riferimento Dipartimento formazione e apprendimento SUPSI - DFA, Centro competenze bisogni educativi, scuola e società (BESS) Enti finanziatori Fondo Nazionale Svizzero (FNSNF) e SUPSI Partner di progetto Alta scuola Pedagogica del Vallese e Università di Ginevra / Faculté de psychologie et des sciences de l’education (FPSE) Stato di avanzamento del progetto 33/36 mesi Esplorare il tragitto casa-scuola Uno spazio di partecipazione e inclusione per tutti i bambini? Nicola Rudelli, BESS; Michele Mainardi, BESS; in collaborazione con Sara Camponovo, Dottoranda FNS presso HEP-VS; l’Università di Ginevra, UNIGE. Introduzione Risultati Il tragitto casa-scuola è una tematica di ricerca nuova Si osserva una differenza nelle esperienze degli allievi in ed innovativa nel campo accademico e pratico. Essa fo- relazione con le forme di percorrenza del tragitto utiliz- calizza lo sguardo sull’interdipendenza delle due sfere zabili. di vita principali per il bambino, la casa e la scuola, e Gli allievi che si muovono con mezzi di trasporto uffi- sull’influenza che queste esercitano su quanto avviene ciali (taxi, furgone) hanno prodotto dei disegni con po- nel percorso che gli allievi effettuano in maniera auto- chi elementi esterni legati al tragitto, ma in cui appaio- noma (senza gli adulti) per recarsi e tornare da scuola. no sistematicamente la casa, il veicolo e la scuola (vedi In questa ricerca questo tragitto è definito come ter- disegno 1). zo-spazio (Oldenburg, 1999): uno spazio interstiziale tra Gli allievi che effettuano il percorso a piedi, per con- le sfere principali di vita degli individui (l’abitazione e il tro, inseriscono nei disegni diversi elementi ambienta- luogo di lavoro). li (i.e. alberi, negozi, passaggi pedonali, panchine) (vedi Oltre che partner di terreno per il progetto in generale, disegno 2). Questo dato è in linea con gli studi di Hüt- il DFA, con il BESS, è promotore e capofila nella con- tenmoser (2004) e Wright (2007) che mostrano come duzione della parte d’indagine che interessa la raccolta i bambini che vivono esperienze quotidiane in modo dati e l’analisi delle esperienze di bambini e ragazzi che passivo assimilano più difficilmente ricordi e emozio- frequentano la Scuola Speciale (N=7), con un’attenzione ni da riportare nei propri disegni. Anche dalle interviste particolare agli aspetti di inclusione rilevabili in questo mobili emergono differenze di vissuto tra i bambini. terzo spazio. Chi va in auto tende a descrivere il tragitto come no- Esempio di attività Diamond Ranking completata ioso, troppo lungo e privo di elementi attrattivi. Viene Obiettivi della ricerca segnalato il desiderio di poterlo fare con gli amici e non 1. Costruire un modello teorico e interdisciplinare di con i compagni di classe (o da soli). comprensione delle esperienze dei bambini relative I bambini che vanno a piedi raccontano di incontri in- agli spostamenti casa-scuola; formali con altre persone (allievi di altre classi, adulti, 2. coinvolgere attivamente ed eticamente i bambini operai) e di dettagli interessanti del loro percorso, come nel processo di ricerca e nella produzione dei dati; ad esempio la presenza dei “pattugliatori” e di anima- 3. fornire una serie di raccomandazioni finalizzate a li domestici nei giardini. Questi bambini valorizzano il concepire tragitti casa-scuola a misura di bambino. fatto di svolgere il percorso autonomamente, senza i genitori. Descrizione Infine si nota nell’attività Diamond Ranking come en- Il dispositivo metodologico prevede diverse tappe. trambi i gruppi delle scuole speciali abbiano messo al La prima prevede la raccolta e l’analisi dei regolamenti primo posto dei luoghi in cui vi è la possibilità di incon- e delle disposizioni scolastiche sui trasporti e la creazio- trare delle persone (a differenza degli allievi delle classi ne di due questionari, uno indirizzato ai direttori delle regolari che hanno scelto luoghi nella natura). scuole aderenti al progetto e l’altro ai genitori dei par- tecipanti. Discussione e conclusioni Le successive tappe prevedono la raffigurazione da par- I dati mostrano che a seconda dell’organizzazione del te dei bambini, attraverso un disegno e una spiegazio- percorso scolastico, e più specificamente della modalità ne verbale degli elementi raffigurati, del percorso che di viaggio, ha un impatto sulla qualità della partecipa- effettuano per recarsi e tornare da scuola e un’inter- zione dei bambini nella loro comunità. Per chi si reca a vista-mobile effettuata al bambino durante il tragitto. scuola a piedi, il percorso scolastico offre momenti di Infine, viene chiesto ai bambini, in gruppo, di scegliere, incontro, di condivisione e di scoperta che permetto- partendo da un insieme di 16 immagini, nove fotografie no al bambino di svolgere il ruolo di attore sociale. Le ritraenti dei luoghi (attività Diamond Ranking) e di ordi- interazioni con l’entourage e l’ambiente contribuiscono narle da quelle che rappresentano meglio un possibile al suo sviluppo: una maggiore autonomia, l’assunzione tragitto casa-scuola a quelle più lontane da questa raf- di responsabilità e numerose competenze (spaziali, fisi- Disegno 1 e Disegno 2 – Esempi di produzioni grafiche raccolte du- figurazione. che, ecc.) vengono acquisite in modo informale. I bam- rante l’attività di disegno bini che vengono accompagnati a scuola in auto, per contro, hanno per lo più un ruolo di spettatori passivi: le opportunità di libera scelta, di decisione e di sperimen- Sostenuto da: (n°CR11I1_166050) tazione dell’autonomia sono limitate, e di conseguenza anche la loro partecipazione sociale. Bibliografia Contatti Hüttenmoser, M. (2004). Scendi e vivi. L’importanza del percorso casa-scuola. Un’analisi basata sui disegni dei bambini. Nicola Rudelli http://www.kindundumwelt.ch/_files/TessinScendiVivi.pdf nicola.rudelli@supsi.ch Oldenburg, R. (1999). The great good place: Cafés, coffee shops, community centers, beauty parlors, general stores, bars, hangouts, and how they get you through dfa.bess@supsi.ch the day (2nd Ed.). New York: Paragon House. Wright, S. (2007). Young children’s meaning-making through drawing and «telling»: Analogies to filmic textual features. Australasian Journal of Early Childhood, 32(4), 37-48. Principali output di ricerca Camponovo, S, & Rudelli, N. (2020). Le chemin de l’école : un espace de participation citoyenne pour tous enfants ? Revue suisse de pédagogie spécialisée (accettato per pubblicazione). Camponovo, S., & Rudelli, N. (2019). Sur le chemin de l’école inclusive: perspectives des enfants sur un trajet quotidien au cœur de l’hétérogénéité. Poster pre- sentato al SSRE Congresso 2019, Basilea, 26-28 giugno 2019. marzo 2020
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento formazione e apprendimento Progetti della Ricerca Raccolta dei poster scientifici Centro competenze innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE) Marzo 2020
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Unità di riferimento Dipartimento formazione e apprendimento SUPSI - DFA, Centro competenze innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE) Ente finanziatore Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) Stato di avanzamento del progetto 2/24 mesi Lo studio dell’ambiente nella scuola ticinese AmbienTI Lorena Rocca, Area didattica della geografia; Marina Pettignano, CIRSE. Introduzione Descrizione L’inserimento della disciplina di studio dell’ambiente nel Utilizzando come punto di riferimento le linee guida e curriculum della scuola dell’obbligo ticinese nei primi i contenuti teorici presenti nei documenti a disposizio- anni ’80 ha costituito indubbiamente un’innovazione ne dei docenti, saranno costruiti degli strumenti di in- didattica per il periodo. L’impostazione pre-disciplina- dagine (questionari) per verificare quali siano le pras- re e l’approccio globale dello studio dell’ambiente ap- si attuate dai docenti per l’insegnamento dello Studio paiono come dei punti essenziali di questa disciplina, dell’ambiente. che rimane tutt’oggi una delle discipline fondamentali Inoltre, considerando che, dal punto di vista teorico, nel primo e secondo ciclo di studi (scuola dell’infanzia molte delle pratiche e delle concezioni degli insegnan- e scuola elementare). L’ambiente è infatti un contesto ti hanno un impatto sul modo di insegnare e, di con- da analizzare e scoprire globalmente, costituendo per seguenza, sull’atteggiamento degli allievi e delle allieve il bambino lo spazio fisico e temporale che lo circonda verso la materia, saranno investigate altre variabili le- (DECS, 2015). gate all’insegnamento. Queste saranno esplorate gra- zie alla somministrazione della batteria MESI a un cam- Obiettivi di ricerca pione di docenti titolari. Il presente studio si propone di ricostruire la storia del- La batteria MESI (Motivazioni, Emozioni, Strategie, la disciplina, a livello internazionale, nazionale e locale. Insegnamento) (Moè, Pazzaglia, & Friso, 2010) in- In particolare, ci si concentrerà sulle pratiche didattiche clude la misura di diverse di queste variabili, tra cui relative alla disciplina in Ticino, sia da un punto di vista possiamo identificare la motivazione, il sentimen- teorico (analizzando linee guida e Piano di studio) che to di autoefficacia, le emozioni nell’insegnamento e le pratico (attraverso un’indagine sulle pratiche dei do- prassi educative. Al fine di ottimizzare la batteria per il centi e delle docenti ticinesi). contesto ticinese, questa verrà adattata. Nel processo di Oltre alle metodologie didattiche utilizzate per lo Stu- adattamento verranno coinvolti alcuni attori seleziona- dio dell’ambiente verranno prese in considerazione an- ti, attivi a più livelli nello studio dell’ambiente in Ticino, che altre variabili legate all’insegnamento. al fine di focalizzare il monitoraggio su pratiche correnti nella disciplina. Figura 1. Lo studio dell’ambiente nel piano di studio della Scuola dell’obbligo ticinese Bibliografia Contatti Dipartimento dell’Educazione, della Cultura e dello Sport (2015). Piano di studio della Scuola dell’obbligo Ticinese. Marina Pettignano Moè, A., Pazzaglia, F., & Friso, G. (2010). MESI. Motivazioni, emozioni, strategie e insegnamento. Questionari metacognitivi per insegnanti. Edizioni Erickson. marina.pettignano@supsi.ch 058 666 68 77 Principali output di ricerca Al termine del progetto sarà disponibile un quaderno di ricerca. marzo 2020
Unità di riferimento (CIRSE) EntiUnità finanziatori (SUPSI/DFA) Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana di riferimento Unità di riferimento (CIRSE) Partner Unità di-di progetto Centro(DECS/DSS) riferimento (CIRSE) Dipartimento formazione e apprendimento Enti SUPSI finanziatori DFA, (SUPSI/DFA) competenze innovazione e ricerca sui sistemi Unità di riferimento (CIRSE) educativi Stato (CIRSE)(SUPSI/DFA) di avanzamento Enti di progettodel finanziatori Partner progetto (Il progetto è terminato) (DECS/DSS) Enti finanziatori (SUPSI/DFA) Partner giugno Stato Ente didiprogetto 2020 (DECS/DSS) avanzamento finanziatore del progetto (Il progetto è terminato) Partner di progetto (DECS/DSS) SUPSI Stato diDipartimento giugnoavanzamento 2020 formazione e apprendimento del progetto (DFA) (Il progetto è terminato) Stato di avanzamento del progetto (Il progetto è terminato) giugno 2020 Partner di progetto giugno 2020 Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) Scuola e Centri educativi per minorenni Stato di avanzamento del progetto Scuola e Centri educativi per minorenni 24/24 mesi Scuola Scuolaee Scuola eCentri Centrieducativi Centri per educativiper educativi minorenni perminorenni minorenni Pratiche Pratiche di supporto di supporto scolastico scolastico e etraiettorie traiettorie formative formative Pratiche Pratiche di di supporto supporto scolastico scolastico e traiettorie e formative traiettorie formative Spartaco Calvo, CIRSE; Marina Bernasconi, DFA; Giovanna Zanolla, CIRSE formative Pratiche di supporto scolastico e traiettorie Spartaco SpartacoCalvo, Calvo, CIRSE; Marina Bernasconi, CIRSE; Marina Bernasconi,IAV; DFA; Giovanna Giovanna Zanolla, Zanolla, CIRSE CIRSE. Spartaco SpartacoCalvo, Calvo,CIRSE; CIRSE;Marina MarinaBernasconi, Bernasconi,DFA; DFA;Giovanna GiovannaZanolla, Zanolla,CIRSE CIRSE Introduzione Risultati Discussioni e conclusioni Un numero importante di giovani, più di 400, in età for- Di seguito sono presentati gli elementi emersi in quat- Le poche analisi qui presentate mostrano solo somma- Introduzione mativa è, a vario titolo, ospitato nei Centri educativi per Risultati tro analisi quantitative che, pur non fornendo un quadro Il grafico G4 mostra la comparazione degli esiti del riamente quanto il percorso formativo dei giovani se- del Introduzione Risultati primo Il grafico tirocinio. G4Inmostraesso silanota comparazione come la percentuale degli esiti di minorenni (CEM). Il presente progetto affronta due di- esaustivo, portano alcuni elementi di sicuro interesse. Risultati guiti abbandoni dai CEM primo Il Ilgrafico dei sia tirocinio. più ragazziIn problematico esso che sihanno nota come rispetto frequentatola apercentuale quello un dei CEM di UnIntroduzione numero importante di giovani, più di 400, in età Di seguito Risultati sono presentati gli elementi emersi in grafico G4 mostra la comparazione degli esitidel G4 mostra la comparazione degli esiti del Introduzione mensioni –importante una sociologica ed unapiù pedagogico-didat- La figura G1 sono mostra, comparando i risultati emersi comples- loro primo abbandoni coetanei. il tirocinio. dei InIn ragazzi esso sisiche nota hanno come frequentato lalapercentuale un CEM formativaUn numero è, a vario titolo, ospitato di giovani, nei Centri dieducativi 400, in età quattroDi analisi seguito quantitative presentatiche, pur gli non elementifornendo un in sfiori primo 60%, contro tirocinio. ilesso 30% deinota loro comecoetanei. percentualedidi sfiori abbandoni il 60%, dei controelementare, ragazzi il 30% dei loro coetanei. giàCEM perUn tica – di importante formativa numero minorenni questa è, a realtà. vario titolo, di Un numero importante di giovani, più di 400,due (CEM). Il presente La prima ospitato giovani, si progettopiùpropone nei di Centri 400, affronta di in descrivere educativi etàetà in quadro sivi Di Diquattrocumulati seguito analisi esaustivo, seguito sono di quantitative sono diverse presentati portano presentati coorti alcuni che, gli di purallievi, glielementi elementi elementi nonche di i bambini fornendo emersi sicuro emersi un in in Già durante abbandoni ladei ragazziche scuola chehannohanno efrequentato frequentatoun addirittura un du- CEM i risultati scolastici e iIlospitato percorsi formativi di questadue po- che quadro quattro frequentano analisiesaustivo, un portano quantitative CEM che, hanno alcuni risultati purpur nonelementi peggiori. Nel- di sicuro sfiori rante il 60%, sfioriil ilprimo contro il 30% anno, ottengono dei loro coetanei. risultati sensibilmente per formativa dimensioni minorenni –è, a una vario (CEM).titolo, sociologica presente formativa è, a vario titolo, ospitato nei Centri educativi ed nei una progetto Centri pedagogico- affronta educativi interesse. quattro analisi quantitative che, nonfornendofornendo un un 60%, contro il 30% dei loro coetanei. polazione;(CEM). –la(CEM). seconda aspira aprogetto mettere inpedagogico- lucedue le stra- le discipline interesse. con maggiorealcuni dotazione orariadi(Italiano e peggiori. Queste differenze si mantengono – e addirit- perper didatticadimensioni minorenni - di questa minorenni una Ilsociologica realtà. presenteLa prima Il presente ed siuna progetto affronta propone affronta di due Laquadro figura quadro esaustivo, G1 mostra, portano esaustivo, comparando portano alcuni elementi i risultati elementi complessividisicuro sicuro Discussione e conclusioni tegie di –-supporto didattica di questa scolastico realtà. messe La ed prima in pedagogico- atto per favorire sipedagogico- propone matematica) La figura interesse. e in condotta G1 mostra, coorticomparando e applicazionei risultati le differen- complessivi turaDiscussione si aggravano, see siconclusioni considerano le segmentazioni dimensioni descrivere dimensioni i risultati una – sociologica scolastici una sociologica ed e i percorsi unauna formativi di di cumulati interesse. di diverse di allievi, che i bambini che la riuscita descrivere didattica questa - di- idi popolazione; didattica scolastica. risultati questa la seconda questa Ricordiamo, scolastici realtà. realtà. Laaspira La in e iprima prima proposito, percorsi asi mettere propone si formativi propone chedique- in didi LaLa cumulati figura ze frequentano sonoG1 figura dimostra, un G1 diverse CEM comparando consistenti: mostra, coorti mediamente hanno comparando dirisultati allievi, i risultati imezzo che complessivi peggiori. risultati i complessivi bambini punto su una Nelle che Discussione curricolari Le pochedurante Discussione e econclusioni analisila scuola conclusioni media. qui presentate mostrano solo questa popolazione; la scolastico seconda aspira ache, frequentano cumulati di 3di 6. un coorti diverse CEM hanno di allievi, risultati che peggiori. i bambini bambiniche Nelle Se, Le però,poche analisi quiildell’obbligo presentate mostrano solo inmettere attodi diin sta popolazione descrivere descrivere i risultati i dirisultati si trova scolastici scolastici nella e iefascia percorsi i percorsi d’età formativi formativi secondo scala cumulati discipline dacon a maggiore diverse coorti di dotazione allievi, che oraria i (Italiano che e sommariamente durante la scuola quanto percorso questi formativo giovani dei luce le strategie supporto messe Ildiscipline con maggiore dotazione oraria (Italiano sommariamente quanto ilsistema percorso formativo adei perquesta luce le popolazione; strategiedella popolazione; le aspettative questa favorire di supporto la riuscitala Confederazioneseconda la seconda scolastica. scolastico aspira aspira e adella Ricordiamo, messe mettere a mettere in atto inin in Conferenza frequentano grafico eG2 frequentano matematica) un un CEM inparagonaCEMhanno condotta ihanno evoti risultati risultatipeggiori. ottenuti applicazione in prima peggiori. le Nellee Nelle elemen- differenze LeLe riescono giovani pochepoche analisi a restare seguiti qui dai ancorati analisi CEM quisiapresentate al più problematico presentate mostrano formativo, mostrano solo que- rispetto solo giovani sommariamente seguiti dai nelCEM quanto ilsia più problematico rispetto a luce per favorire le strategie svizzera luce proposito, le la supporto di dei direttori chestrategie questa diriuscita cantonali supporto popolazione scolastica. scolastico sidella trovapubblica scolastico Ricordiamo, messe nellamesse ineducazio- fascia atto in attoin sono matematica) discipline tare disciplinedaicon consistenti:bambini e maggiore in che conmaggiore condotta mediamente e applicazione dotazione frequentano mezzooraria dotazione un CEM, oraria punto le(Italiano (Italianodifferenze con su una ee quelli quello sto nondei sommariamente loro avviene coetanei. più quanto settore il percorso percorso formativo postobbligatorio. formativo Quasidei dei quello giovani dei loro seguiti coetanei. perperproposito, d'età che, favorire ne (CDPE), favorire secondo che laquesta la dovrebbe riuscita riuscita le aspettative popolazione scolastica. conseguire scolastica. siRicordiamo, trova (almeno della Confederazione Ricordiamo, nella nel 95% fascia in indei scala sono medesima matematica) della consistenti: e in condotta da 3 a 6. e in coorte matematica) mediamente condotta e applicazione suddivisi e applicazionemezzo per categoria lepunto differenze le su una sociale. differenze Già durante giovani nessuno loroladai diseguiti dai CEM scuola frequenta CEMsia siapiù una piùproblematico elementare, scuola problematico media rispetto e addirittura rispetto superiore e,a a già sono scala da 3 a 6. consistenti: mediamente mezzo punto susuuna quello duranteGiàdei durante loro ildei primo la scuola coetanei. anno, ottengono elementare,risultati esensibilmente addirittura già d'età proposito, che,chechesecondo questa le aspettative popolazione sidella trova Confederazione nella fascia Innanzitutto, si constata quello loro coetanei. e della casi) proposito, un Conferenza diploma questa svizzera di livello popolazione Secondario dei direttori sicantonali trova II, nella che dellaèfascia consi- sono Il grafico consistenti: G2 paragona mediamente icomevoti vimezzo sia una ottenuti differenza punto in prima unatra privati Già durantedi durante molte il maglie primo la anno, scuola della rete ottengono elementare, di sostegno, risultati e tendono sensibilmente addirittura già d'età e derato della che, Conferenza secondo svizzera le aspettative deidella direttori cantonali una vita della Confederazione scalaIl categorie scala grafico da da3 a3 6. G2 6. paragona i voti ottenuti in prima peggiori. Già durante Queste la differenze scuola elementare, si mantengono e addirittura - giàe d'età che, il secondo prerequisito le indispensabile aspettative della per Confederazione adul- le elementare daia bambini sociali e siche nota come frequentano coloro unche CEM, hanno confre- con molta peggiori. maggiore frequenza ad abbandonare i per- pubblica educazione (CDPE), dovrebbe conseguire elementare Il Ilquentato grafico G2 dai bambini paragona che i voti frequentano un CEM, con durante addirittura durante il primosiQueste il primo anno, differenze risultati anno,ottengono aggravano, ottengono si mantengono se risultati si sensibilmente considerano sensibilmente - e le epubblica e della ta Conferenza della attiva educazione nelConferenzanel nostro svizzera dei svizzera paese(CDPE), dei(CDPE, dovrebbe direttori undeidiploma direttori cantonali 2006). cantonali conseguire della livellodella diIndipendente- quelli graficomedesima della unG2 CEM paragonacoorte isuddivisi ottengono votiottenuti risultati ottenuti peggiori. in in per categoria prima prima corsi peggiori.formativi addirittura intrapresi. si aggravano, se si considerano le (almeno (almeno pubblica 95% nel dimensioni 95% (CDPE), casi) dei(CDPE), casi) un diploma di livellola quelli della elementare medesima daidaibambini che coorte frequentano suddivisi unun per CEM, categoria con peggiori. Queste segmentazioni Queste differenze curricolari differenze durante sisi la mantengono mantengono scuola media.- - e e Secondario menteeducazione pubblica educazione II,dalle che è considerato dovrebbe quantitativedovrebbe del conseguire il prerequisito conseguire fenomeno, elementare La figura sociale. G3 Innanzitutto, bambini riporta, che siin maniera constata frequentano analoga come alla vi G1, CEM, sia con i risultati una segmentazioni addirittura L’indagine Se, addirittura però, durantesuggerisce curricolari si si aggravano, come molto aggravano, la scuola durante sese si dell’obbligo silaconsiderano ancora scuola media. occorra considerano questi fare giovani lele Secondario (almeno nel 95% II,95% che deideicasi)è di considerato un undiploma il di prerequisito dilivello sociale. quelli della Innanzitutto, medesima coorte si constata suddivisicome per vicategoria percategoria sia una Se, però, una durante (almeno parità nel nell’opportunità indispensabile per una vita adulta attiva nel nostro casi)accesso diploma ai percorsi livello formativi quelli complessivi differenza della tra le medesima nel quadriennio categorie coorte sociali diesuddivisi scuola si notamedia. come Anche in coloro segmentazioni per garantire segmentazioni riescono a restare realela curricolari curricolari scuola durante equità ancorati nelle durante dell’obbligo allapossibilità lascuola sistema questi scuolamedia.educative media. giovani formativo, indispensabile Secondario II, II,che per èuna vita èconsiderato adulta ilattiva nel nostro ilprerequisito differenza sociale. tra le categorie Innanzitutto, sociali e si siconstata come si nota vi vicome siasiauna coloro Se, riescono però, a restare durante lalascuola ancorati al sistema formativo, paeseSecondario da parte di2006). (CDPE, chi èche dovuto considerato ricorrere al supporto Indipendentemente prerequisito dalledei CEM che sociale. questo hannocaso Innanzitutto, si nota come, frequentato un constata in particolare CEM come ottengono in matematica risultati una per Se, questo però, questa non durante categoria avviene di scuolaneldell’obbligo persone. più dell’obbligo questi questigiovani settore postobbligatorio. giovani paese (CDPE, indispensabile indispensabile per una 2006). vita adulta Indipendentemente attiva nelnel nostro dalle che hanno differenza differenza tratrale frequentato categorie le categorie un CEM sociali sociali e si e nota si ottengono nota comecome risultati coloro coloro questo riescono non a arestare avviene più ancorati nel settore alal sistema postobbligatorio. formativo, dimensioni non può non per quantitative una costituire del vita un adulta elemento fenomeno, attiva dilariflessione parità nostro per peggiori. e nelle lingue, i ragazzi che frequentano un CEM otten- riescono Quasi nessuno restare di loro ancorati frequenta sistema una scuola formativo, media paese dimensioni (CDPE, quantitative 2006). del fenomeno, la dalle Indipendentemente parità che peggiori. che hanno hanno frequentato frequentato ununCEM CEM ottengono ottengono risultati risultati questoQuasi questo non non nessuno avviene di piùloro avvienedipiùmolte nel frequenta settore nel settore una scuola postobbligatorio. media paese chi opera nell’opportunità (CDPE, in un di 2006). sistemaaieducativo accesso Indipendentemente percorsi come formativi quelloda dalle ticinese La figura G3 riporta, gano risultati in maniera sensibilmente peggiori. analoga alla G1, i superiore e, privati magliepostobbligatorio. della rete di nell’opportunità dimensioni quantitative di accesso ai fenomeno, deldelfenomeno, percorsi la formativi da La peggiori. figura G3 riporta, in maniera analoga alla G1, i Quasi superiore nessuno e, diprivati loro difrequenta molte una frequenta maglie unascuola dellamedia rete di dimensioni quantitative laparità parità peggiori. risultati complessivi Il grafico G4 mostra nel laquadriennio comparazione di scuola degli esiti media. del pri- Quasi sostegno, nessuno tendonodicon loromolta maggiore scuola frequenza mediaad parte diche chiha nell’equità è dovuto e nell’inclusione ricorrere al supporto due deiprincipi CEM non costituti- risultati sostegno, superiore e, tendono privati dicon molta molte maggiore maglie della rete didiad maglie della frequenza rete parte di chi è di nell’opportunità nell’opportunità dovutodiaccesso ricorrere accesso ai ai al supporto percorsi percorsiformativi dei formativi CEM danon da LaLa figura G3 riporta, in maniera analoga alla media. figura complessivi G3 riporta, innel quadriennio maniera analoga di scuola alla G1, G1,i i superiore e,i percorsi abbandonare privati formativi di molte intrapresi. può non vi costituire fondamentali un elemento (si veda, ad di riflessione esempio: Dozio, per 2015;chi DECS, Anche mo in questo tirocinio. Incasoesso sisi nota nota come, come inpercentuale ladi particolare diinab- abbandonare sostegno, sostegno, tendono tendono i percorsi concon formativi molta molta maggiore intrapresi. maggiore frequenza frequenza adad parte puòdi non parte chi di chi ècostituire dovuto è dovuto un ricorrere elemento ricorrere al supporto di riflessione al supporto deidei CEM CEM per non chi non risultati complessivi nel quadriennio di scuola media.in Anche risultati in questo complessivi caso nel si nota quadriennio come, in scuola particolare media. L’indagine suggerisce L’indagine isuggerisce come molto come molto ancora occorra ancora occorra fare fare opera in uncostituire matematica edeinelle lingue, i hanno ragazzi che frequentano abbandonare percorsi formativi intrapresi. puòpuò 2015). opera nonnon insistema un sistema costituire educativo un un educativo elemento elemento come di dicomequelloquello riflessione riflessione ticinese perperticinese chichi bandoni Anchematematica in questo ragazzi e nelle caso siche lingue, nota Anche in questo caso si nota come, in particolare icome, frequentato ragazzi in che particolare un CEM frequentano in in perabbandonare garantire i una percorsi realeformativiequità intrapresi. nelle possibilità cheopera ha innell’equità e educativo nell’inclusione due principi unmatematica CEM sfiori ottengano il 60%, risultati controlingue, sensibilmente il 30% idei loro coetanei. peggiori. per L’indagine L’indagine garantire suggerisce suggerisce una come reale come molto equità molto ancora ancora nelle occorra occorrapossibilità fare fare che opera haun un in nell’equità sistemasistema e nell’inclusione educativo comecome quello due quello ticineseprincipi ticinese un CEM matematica ottengano e e nellenelle risultati sensibilmente lingue, ragazzii ragazziche peggiori. chefrequentano frequentano educative per questa categoria di persone. costitutivi perpereducative garantire garantire peruna questa una reale categoria reale equità equitàdi persone. nelle nelle possibilità possibilità cheche hafondamentali Obiettivi costitutivi di ricerca fondamentali hanell’equità nell’equità (si e eveda, (si ad esempio: veda, nell’inclusione nell’inclusione ad esempio: due Dozio, dueprincipi Dozio, principi unun CEM CEM ottengano ottengano risultati risultati sensibilmente sensibilmente peggiori. peggiori. educative per questa 2015; DECS, La ricerca 2015) si pone educative per questacategoria categoriadidipersone. persone. 2015; costitutivi costitutivi DECS, fondamentali 2015)due fondamentali (siobiettivi. veda, (si veda, Il primo ad adesempio: di natura esempio: Dozio, socio- Dozio, 2015; logica, DECS, il secondo 2015) di tipo pedagogico, ovvero: Obiettivi 2015; della Obiettivi DECS, ricerca 2015) dellaquantitativamente ricerca ◆ Descrivere e cercare di compren- Obiettivi Obiettivi dere della della i ricerca percorsi ricerca La ricerca La ricerca si pone si pone due formativi obiettivi. due obiettivi. eIlleprimo sfide ad Il primo di essinatura associati di natura sociologica, deiil giovani che secondo di vivono tipo o hanno vissuto pedagogico, ovvero: l’esperienza La La sociologica, ricerca si il pone secondo due ricerca si pone due obiettivi. Il primo di di tipo obiettivi. pedagogico, Il primo ovvero: di natura natura • sociologica, Descrivere dei CEM. quantitativamente e cercare di di • Descrivere sociologica, il secondo il secondo quantitativamente di tipo di tipo pedagogico, pedagogico, e ovvero: cercare ovvero: ◆ comprendere Descrivere ed analizzare le epratiche pedagogiche di •comprendere Descrivere • Descrivere i percorsi i percorsi quantitativamenteformativi quantitativamente formativi lee sfide ee le ad essi sfide cercare cercare ad diessidi Spazio immagine Spazio immagine 1 1 Spazio immagine Spazio immagine 2 2 associatiassociati comprendere dei giovani supporto i scolastico dei percorsi che formativi igiovani vivono eventualmente che oe hanno vivono e ole le messe sfidehanno vissuto adin atto vissuto essi nei (sovrapporre Spazio l’immagine) immagine 11 (sovrapporre Spazio l’immagine) comprendere percorsi formativi sfide ad essi Spazio immagine (sovrapporre l’immagine) Spazioimmagine immagine (sovrapporre 22 l’immagine) l’esperienza l’esperienza associati CEMdei associati dei CEM. dei dei o organizzate giovani CEM. giovani che congiuntamente che vivonovivono o hanno o hanno convissuto lavissuto scuola. • Descrivere ed analizzare (sovrapporre (sovrapporrel’immagine) l’immagine) (sovrapporre (sovrapporrel’immagine) l’immagine) • l’esperienza Descrivere l’esperienza deied CEM. dei CEM.le pratiche analizzare le pratichepedagogiche pedagogiche di di •supporto Descrivere scolastico supporto • Descrizione Descrivere edscolastico eventualmente analizzare ed analizzare eventualmente le pratiche messe le pratiche messe in atto pedagogiche pedagogiche in nei atto di nei di CEM o CEM supporto organizzate oscolastico organizzate congiuntamente congiuntamente eventualmente conmesse lacon scuola. inlaatto inscuola. supporto Per ragioni scolastico di sintesi, ci limiteremomesse eventualmente a presentare neinei atto una sle- CEM o organizzate o organizzate congiuntamente congiuntamente con la scuola. Descrizione CEM di Descrizione zione risultati generati dall’analisi con la scuola.delle quantitativa Descrizione Descrizione banche dati a nostra disposizione inerenti: G1. Valutazioni mediemedie G1. Valutazioni nell’arco del quinquennio nell’arco SE: Allievi del quinquennio CEM/non SE: Allievi CEM/non G3.Valutazioni medie G3.Valutazioni nell’quadriennio medie SM:SM: nell’quadriennio Allievi CEM/non Allievi CEM CEM/non CEM Per ragioni Per◆ ragioni ledicaratteristiche sintesi, socio ci limiteremo di sintesi, demografiche ci limiteremo a presentare della a presentare unapopola- una CEMG1.CEM G1.G1.Valutazioni Valutazioni medie medie Valutazioni nell’arco medienell’arcodeldel nell’arcoquinquennio del SE: Allievi quinquennio SE:SE: quinquennio CEM/non Allievi CEM CEM/non Allievi CEM/non G3.Valutazioni G3.Valutazionimedie G3.Valutazioni nell’quadriennio medie medie SM: Allievi nell’quadriennio SM: nell’quadriennio SM: CEM/non Allievi CEM CEM/non Allievi CEM CEM/non CEM selezioneselezione PerPer ragionidi risultati zione; ragioni didisintesi,generati di risultati sintesi, dall’analisi ci generati limiteremo ci limiteremo a quantitativa dall’analisi a presentare quantitativa presentare una una CEMCEM delle delle banche selezione selezione ◆ le banche datidi di adati nostra risultati anelle risultati differenze nostra generati disposizione disposizione generati inerenti: dall’analisi valutazioni dall’analisi inerenti: ottenute quantitativa quantitativa alle scuole _ delle _ banche ledelle leelementari banchecaratteristiche caratteristiche datidati a dagli socio nostra a nostra socio disposizione utentidisposizione dei CEMdemografiche demografiche inerenti: ininerenti: rapporto della dellaall’intra _ _popolazione; popolazione; le lecoorte, caratteristiche caratteristiche socio socio demografiche demografiche della in particolare per ciò che concerne le con- della _ le _ le differenze differenze popolazione; popolazione; nelle nelle valutazioni valutazioni ottenute ottenute alle scuole alle scuole dotta, l’applicazione, la matematica e l’italiano; _ le_elementari elementari le dagli dagli differenze differenze utenti nelle utenti dei nelle dei CEM CEM valutazioni valutazioni inottenutein rapporto rapporto ottenute allealle all’intra all’intra scuole scuole Spazio immagine ◆in particolare i diversi percorsi degli utenti del CEM Spazio immagine 3 3 Spazio Spazio immagine immagine 4 4 coorte, coorte, elementari elementari indagli particolare dagli per utenti per utenti ciò dei ciò dei cheCEM cheinconcerne CEM concerne in rapporto le rapporto lerispetto condotta, condotta, alla all’intra all’intra Spazio Spazio (sovrapporre immagine immagine (sovrapporre l’immagine) 33 l’immagine) Spazioimmagine Spazio immagine (sovrapporre (sovrapporre 44 l’immagine) l’immagine) l’applicazione, coorte, l’applicazione, coorte, coorte in in la la matematica negli particolare matematica particolare ambiticiòedella perper ciò escuola che l’italiano; l’italiano; che media concerne concerne leincondotta, cui è pre- le condotta, _ i diversi l’applicazione, _ il’applicazione, diversi percorsi vista percorsi una la degli utentiutenti matematica la matematica degli segmentazione edel del CEM e curricolare, l’italiano; l’italiano; CEM rispetto rispetto alla alla (sovrapporre (sovrapporre l’immagine) l’immagine) (sovrapporrel’immagine) (sovrapporre l’immagine) _ i _coorte coorte i diversi diversi negli ◆ negli ambiti percorsi percorsi ambiti alcuni della elementi della degli degli scuola scuola utenti utenti media concernenti delmedia del CEM CEM inrispetto è cui in traiettorie le cui è nella prevista rispetto prevista allaalla for- unacoorteuna negli coorte segmentazione segmentazione negli ambiti ambiti dellacurricolare, della scuola scuola curricolare, media media in cui in cui è prevista è prevista mazione posobbligatoria. _ una _segmentazione una alcuni alcuni elementielementi segmentazione concernenti curricolare, curricolare, concernenti le le traiettorie traiettorie nella nella I dati quantitativi saranno sinteticamente messi in rela- _ _formazione alcuni formazione alcuni posobbligatoria. elementi elementi posobbligatoria. concernentile letraiettorie concernenti traiettorienella nella I dati I zione dati con formazione formazione quantitativi quanto emerso quantitativi saranno posobbligatoria. posobbligatoria. saranno dalle sinteticamente interviste svolte sinteticamente messimessi con gli in in operatori. Irelazione con quanto emerso dalle interviste svolte G4. delEsiti deltirocinio: primo tirocinio: Allievi CEM/non CEM conincon I dati dati quantitativi quantitativi saranno saranno sinteticamente sinteticamente messi messi in G2. G2. G2. Valutazioni Valutazioni medie medie in prima ininprima prima elementare elementare per per categoria percategoria sociale sociale G4. G4. Esiti Esiti del primoprimo tirocinio: AllieviAllievi CEM/non CEM/non CEM CEM relazione con quanto emerso dalle interviste svolte Valutazioni medie elementare categoria sociale gli operatori, relazione G4. Esiti deldel primo tirocinio: Allievi CEM/non CEM gli relazione operatori, concon quanto quanto emerso emerso dalledalle interviste interviste svolte svolte concon G2.G2. Valutazioni Valutazioni medie medie in prima in prima elementare elementare perper categoria categoria sociale sociale G4. Esiti primo tirocinio: Allievi CEM/non CEM gli operatori, gli operatori, Bibliografia Contatti Armstrong D., Armstrong, A.C. and Spandagou, I.(2011). ‘Inclusion: by choice or by chance?’ International Journal of Inclusive Education, 15 (1), 29–39 Spartaco Calvo Bibliografia Bibliografia Huefner, J.C. & Ringle, J.L. (2012). Examination of Negative Peer Contagion in a Residential Care Setting. Journal of Child and Family Studies, 21 (5), .807-815 Contatti Contatti Bibliografia spartaco.calvo@supsi.ch Contatti Bibliografia Armstrong ArmstrongMainardi D., Armstrong, A.C. and Spandagou, I.(2011). ‘Inclusion: by choice or by chance?’ International Journal of Inclusive Education, 15 (1), 29–39 D., Armstrong, Crohas,A.C. and Spandagou, G. Crescentini, I.(2011). A., Donati, ‘Inclusion: M. (2008). Giovanibyin choice Ticino: or by chance?’ International approfondimento di situazioni eJournal percorsiof Inclusive Education, potenzialmente 15 (1), problematici. 29–39 ASP. Locarno: Contatti Spartaco Spartaco Calvo Calvo Huefner, Armstrong Armstrong J.C. D., & Ringle,A.C. Armstrong, J.L. (2012). A.C. and Examination Spandagou, of Negative I.(2011). Peer ‘Inclusion: Contagion by choice in or achance?’ byResidential chance?’ Care Setting. International Journal Journal ofofInclusive ChildEducation, and Family15 Studies, Education, 15 21 (5), (1), 29–39 058Spartaco 666 68 42Calvo Spartaco Calvo spartaco.calvo@supsi.ch Huefner, J.C. &D.,Ringle, Armstrong, Marcionetti, J., J.L. Calvo, S., &and (2012). Spandagou, Examination Donati, of I.(2011). M. (2014). Sguardi ‘Inclusion: Negative Peerscelte sulle by Contagionchoice in aor e i percorsi by Residential degli International allievi delCare Journal ofofChild Setting.d’orientamento. Pretirocinio Journal Inclusive and Family Locarno: (1), Studies, CIRSE-DFA 2129–39 SUPSI.(5), .807-815 Huefner, Huefner, J.C.J.C. & Ringle, & Ringle, J.L.J.L. (2012). (2012). Examination Examination of Negative of Negative Peer Peer Contagion Contagion in ainResidential a Residential CareCare Setting. Setting. Journal of Childandand Family 21 21 Studies, (5),(5), spartaco.calvo@supsi.ch .807-815 Journal of Child Family Studies, spartaco.calvo@supsi.ch 058 666 68 42 spartaco.calvo@supsi.ch Mainardi Crohas, G. Crescentini, A., Donati, M. (2008). Giovani in Ticino: approfondimento di situazioni e percorsi potenzialmente problematici. Locarno: .807-815 .807-815 058 666 68 42 Mainardi Crohas, G. Crescentini, A., Donati, M. (2008). Giovani in Ticino: approfondimento di situazioni e percorsi potenzialmente problematici. Locarno: 058 058 666 666 6868 4242 ASP ASPPrincipali Mainardi Mainardi Crohas, Crohas, G.output di ricerca G. Crescentini, Crescentini, A., Donati, A., Donati, M. (2008). M. (2008). Giovani Giovani in Ticino: in Ticino: approfondimento approfondimento di situazioni di situazioni e percorsi e percorsi potenzialmente potenzialmente problematici. problematici. Locarno: Locarno: Marcionetti, ASPASP Al termine J., Calvo, delS., S., &sarà progetto Donati, M. (2014). M.disponibile Sguardi sulle un quaderno scelte e i percorsi degli allievi del Pretirocinio d’orientamento. Locarno: CIRSE-DFA SUPSI. di ricerca. QR code Marcionetti, J., Calvo, & Donati, (2014). Sguardi sulle scelte e i percorsi degli allievi del Pretirocinio d’orientamento. Locarno: CIRSE-DFA SUPSI. QR code Principali Partecipazioneoutput Marcionetti, Marcionetti, J., J., Calvo, al workshopdi Calvo,S., S., & & Donati, Donati, ricerca «Unintended Consequences», M. M. (2014). (2014). Sguardi Sguardi internazionale sulle sulle scelte scelte e i percorsi e i percorsi degli degli allievi allievi Università didel del Pretirocinio Pretirocinio Varsavia d’orientamento. d’orientamento. (15 maggio 2020). Locarno: Locarno: CIRSE-DFA CIRSE-DFA SUPSI. SUPSI. QRQR code code Principali Principalioutput di ricerca output di ricerca Principali Quaderno di Quaderno di ricerca output ricerca di ricerca Partecipazione Quaderno Quaderno al workshop internazionale «Unintended Consequences», Università di Varsavia (15 maggio 2020) di ricerca di ricerca Partecipazione al workshop internazionale «Unintended Consequences», Università di Varsavia (15 maggio 2020) marzo 2020 Partecipazione Partecipazione al workshop al workshop internazionale internazionale «Unintended «Unintended Consequences», Consequences», Università Università di Varsavia di Varsavia (15(15 maggio maggio 2020) 2020) Marzo 2020 Marzo Marzo2020 2020
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