PROGETTAZIONE "ISTITUTO FILIPPIN" DI PADERNO DEL GRAPPA - Diocesi di Treviso
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PROGETTAZIONE “ISTITUTO FILIPPIN” DI PADERNO DEL GRAPPA COMPOSIZIONE COLLEGIO DOCENTI E MODALITA’ DI LAVORO Il collegio docenti è composto dalla sottoscritta e dalla mia collega di madrelingua inglese che non ha fatto il corso IRC. L’insegnate che sostituisco quest’anno si è iscritta al primo anno e partecipa solo alla progettazione/sperimentazione biblica, non alla sua ambientazione. L’insegnante che segue i laboratori di acquaticità e motoria presenta la progettazione dei laboratori alla direzione, ma non partecipa ai collegi docenti settimanali. Con la mia collega ci incontriamo, infatti, una volta la settimana per programmare e verificare le attività, mentre il responsabile partecipa ai collegi solo se ci sono particolari questioni educative da condividere. A . ELABORAZIONE DEL PROGETTO 1° PASSO: RICERCA DEL BRANO BIBLICO Come supplente ho dovuto in primis rispettare il lavoro delle colleghe che mi hanno preceduto così pure le tradizioni culturali della scuola, cercando di armonizzare con loro un nuovo tipo di approccio educativo che potesse spianare la strada verso Dio ai bambini. Mi è stato chiesto di terminare un cammino iniziato tre anni fa alla scoperta della natura dei suoi elementi, del mondo animale giungendo quest’anno alla scoperta del mondo vegetale. Consapevole che questo cammino riguardava prettamente un aspetto contenutistico/formativo della programmazione, mi sono comunque orientata verso parabole o racconti biblici vicini al mondo vegetale certa che attraverso l'ultima tappa di questo percorso triennale avremmo cercato di rispondere ai bisogni che i bambini hanno manifestato ovvero : -il bisogno di ritrovare uno spazio fisico e spirituale dove fermarsi, riflettere, riposarsi …essere; -il bisogno di vivere il proprio legame con Dio riscoprendo la necessità di conoscere e alimentarsi alla Sua Parola; - Il bisogno di riconoscere la comunità cui appartenere e sentirsi legati ad essa in una relazione d’amore, gratuità e interdipendenza; - Il bisogno di concepirsi come dono da offrire agli altri ; -Il bisogno di conoscere il mondo vegetale (gli alberi, le piante, i frutti e gli ortaggi) -Il bisogno di scoprire con gioia il piacere di alcuni cibi apprendendo i principi per una sana alimentazione. Individuati i bisogni abbiamo condiviso che con i bambini è necessario lavorare su questi passaggi fondamentali:
- Fermarsi e mettere le radici per crearsi uno spazio di riflessione fuori delle logiche della fretta e della produttività. - Condividere e interiorizzare le regole comunitarie vivendole, non come imposte, ma come necessarie alla convivenza civile e fondamentali per rispettare se stessi e gli altri. - Riconoscere il volto di Gesù in noi e negli altri, dato che Gesù è volto del Padre sulla terra. - Distinguere i ruolo dell’adulto da quello del bambino e sentirsi figli, legati all’Amore e dall’Amore e soprattutto interdipendenti gli uni dagli altri. - Sentirsi parte di un gruppo, legati ad esso, e contribuire alla crescita dello stesso con la propria individualità e con le proprie competenze. - La parola di Dio diventa nutrimento, linfa vitale che ci tiene uniti e ci nutre costantemente. - Rimanendo saldi e legati gli uni gli altri possiamo portare frutto. - Noi tutti siamo dono e abbiamo un dono particolare che possiamo mettere a disposizione degli altri. - Conoscere e valorizzare i componenti della comunità scolastica riconoscendo nel loro operato un servizio/dono e non un diritto scontato per gli utenti; NATALE. Superare la logica dell’abbondanza e dell’individualità per accogliere Gesù che con la sua luce riempie i cuori d’amore e vince le tenebre; - La potatura. Scoprire che la mondatura ha in sé anche qualcosa di doloroso, ma le difficoltà, le sconfitte sono prove che fanno bene perché ci fanno crescere sani. - Oltre che con le prove la potatura avviene anche attraverso l’accoglienza della parola del Padre e di chi si prende cura di noi ecco allora i ”no” che ci fanno bene. PASQUA. Scoprire che la morte è un sacrificio, è un passo dovuto per arrivare alla vita, alla risurrezione alla luce. Come il seme muore per diventare pianta così dopo la morte, grazie al sacrificio di Gesù, c’è vita, c’è frutto da condividere e mettere a disposizione degli altri, c’è festa. - Noi accogliamo la parola per seguire l’esempio di Gesù, morire a noi stessi per dare frutto. - La festa è condividere con altri i propri frutti e coltivare i nostri cuori. Intendiamo fare questi passaggi con l’aiuto della parola di Dio : - “La vite e i tralci “: Giovanni 15, 1-8. (Settembre a Febbraio attraverso le unità didattiche n°1 n°2 n°3) . - “ La parabola del chicco di grano ”: Giovanni 12, 20-26 . ( Marzo a Giugno attraverso le unità didattiche n°4 n°5) In sede di programmazione avevamo scelto “ La parabola del seme e del seminatore”: Matteo 13,1- 23, ma a gennaio, in collegio docenti, abbiamo ampiamente discusso i consigli che Maddalena ci ha inviato con la valutazione del percorso fatto fino a Natale ed abbiamo tutte concordato sul fatto di cambiare il secondo brano evangelico che doveva ispirare le unità didattiche n°4 e n°5. Abbiamo dunque scelto “La parabola del chicco di grano”: Giovanni 12, 20-26. Ci ha stupito il fatto che avevamo già preso in considerazione questo brano all’inizio del nostro cammino e poi lo abbiamo sostituito con la parabola del seminatore. E’ stata l’occasione per renderci conto che molto probabilmente forviate dai contenuti dell’ambientazione sulla “semina”, avevamo perso di vista l’unitarietà del cammino dettato dai bisogni dei bambini e dal passaggio fondamentale che volevamo vivere con la Pasqua. Inoltre, in quella sede, abbiamo deciso di estendere il lavoro fatto a Natele per approfondire la distinzione tra “Doni “e “regali “. 2° PASSO: RICERCA DELLE CHIAVI DI LETTURA Nello studio del primo brano biblico (Giovanni 15, 1-8) il collegio docenti ha coinvolto il Direttore e Diacono che ci hanno aiutato trovare le chiavi di lettura con una lectio divina. E’ stato straordinario come sia in me, che nella mia collega, ciò che è stato appreso con la mente abbia fatto strada nel cuore e, non a caso, abbiamo sentito entrambe la necessità di rileggere insieme il brano, di ridiscutere ciò che la parola aveva ispirato, di pregare insieme ed il risultato è stato che entrambe avevamo pensato le stesse cose senza dircelo. Alla fine entrambe abbiamo condiviso queste chiavi di lettura:
- Gesù ha pronunciato le parole durante la cena pasquale, l'ultima cena in cui il dono dell'Eucaristia è ormai compiuto, un dono totale di sé per i suoi amici e per noi . - La similitudine che utilizza Gesù durante il Suo discorso sulla vigna per designare il popolo di Dio è stata usata altre volte da Lui perciò è un linguaggio conosciuto dai discepoli. - “Io sono la vera Vite...” Gesù non va considerato una persona singola, ma sempre in relazione con i suoi che con Lui formano un’unica realtà vitale. - Gesù è volto del padre sulla terra. E' il Padre che ha cura diretta e personale della Vigna. - I tralci infruttuosi non danneggiano la vite, sarà il Padre ad estirparli perché a Lui appartiene il giudizio. - I tralci fruttuosi vengono curati dal Padre con un opera che ha anche del doloroso: la potatura. Le crisi, le difficoltà, le sconfitte sono momenti preziosi che ci fortificano. - Ma la mondatura del ramo non avviene solo attraverso le prove, perché già la Parola donata da Dio, se accolta e messa in pratica, realizza una purificazione che ci rende capaci di portare frutti . - Gesù è molto chiaro nel suo discorso: per portare frutto dobbiamo vivere l'intima e permanente unione con Lui. . Il verbo essenziale della similitudine “Rimanere “ indica radicamento, e stabilità trova la sua essenza nell'estrema necessità “senza di me non potete far nulla” . Se non rimaniamo in Gesù quel che facciamo non vale nulla , è vuoto, senza senso, destinato al buio e alla morte. - Noi possiamo rimanere in Gesù piantando in noi le Sue Parole.Chi si allontana dalle parole di Gesù, cessa di rimanere in Lui. Gesù è sorgente di vita attraverso la Sua Parola e il Suo Amore , noi ci nutriamo. E possiamo dare frutto - La Linfa vitale che scorre in Gesù , lo Spirito Santo, scorre anche in noi che siamo i tralci, siamo dunque portatori d'Amore, un amore che ci nutre e fortifica così che possiamo portare frutto. - Gesù ci vuole suoi Discepoli , ci vuole tralci fruttuosi, i nostri frutti sono le opere buone per la salvezza materiale e spirituale del mondo intero, il nostro frutto diventa tale quando è dono per gli altri . Anche nello studio del secondo brano biblico (Giovanni 12, 20-26) il collegio docenti ha coinvolto il Direttore e Diacono Sommadossi che ci ha nuovamente aiutato a trovare le chiavi di lettura con una lectio divina. Dopo varie riletture del brano e momenti di preghiera tra colleghe, abbiamo condiviso le seguenti chiavi di lettura, alcune riguardanti il senso globale del brano, altre più legate all’esegesi del brano stesso: - Ancora una volta Gesù utilizza il linguaggio agricolo per rendere comprensibile e dare maggiore incisivitàai suoi insegnamenti dato che il lavoro agricolo accomunava molte persone ai suoi tempi. - Gesù non si ferma naturalmente al piano agricolo e “l’immagine del chicco di grano” gli serve per trasmetterci un sublime insegnamento che getta luce prima di tutto sulla Sua vicenda personale e poi su quella dei Suoi discepoli per cui anche sulla nostra vita. Infatti il chicco è anzitutto Gesù stesso che come un chicco di frumento è caduto in terra nella sua passione e morte, è rispuntato e ha portato frutto con la sua risurrezione. Il ”molto frutto” che Egli ha portato è la Chiesa che è nata dalla Sua morte, il Suo corpo mistico. Potenzialmente “il frutto” è tutta l’umanità, non solo i battezzati, perché Egli è morto per tutti, tutti sono stati redenti da Lui, anche chi ancora non lo sa. - Ma la storia del piccolo chicco di grano aiuta anche a capire noi stessi ed il senso della nostra esistenza. Dopo aver parlato del chicco di grano Gesù aggiunge: “ chi ama la propria vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna.” Cadere in terra e morire, non è dunque solo la via per portare frutto, ma anche per “salvare la propria vita” cioè continuare a vivere. Che succede al chicco di grano che rifiuta di cadere in terra? O viene qualche uccello e lo becca oppure inaridisce e ammuffisce. In ogni caso il chicco come tale non ha seguito. Se invece viene seminato, rispunterà e conoscerà una nuova vita. Sul piano umano e spirituale ciò significa che se l’uomo non passa attraverso la trasformazione che viene dalla fede e dal battesimo, se non accetta la croce, ma rimane attaccato al suo naturale modo di essere e al suo egoismo, tutto finirà con lui, la sua vita va ad esaurimento. Giovinezza, vecchiaia, morte. Se invece crede e accetta la croce in unione con Cristo, allora gli si apre davanti l’orizzonte dell’eternità.
- “ Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c’erano anche alcuni Greci” . I Greci erano pagani e simpatizzanti del giudaismo, erano venuti per adorare l’Unico Dio che gli Ebrei avevano fatto loro conoscere. La presenza dei Greci preannuncia che il messaggio salvifico di Gesù è rivolto a tutti anche ai non battezzati. - I greci presentarono la loro richiesta: “ Vogliamo vedere Gesù”. Nella domanda di questi uomini c’è la domanda dell’intera umanità che, attraverso loro, chiede di vedere Gesù. In altre parole, prima che Gesù giunga al momento della passione vengono convocati davanti a Lui i rappresentanti delle genti, dei pagani per contemplare la Sua morte e goderne i frutti. - “Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù”. In questo “passa parola “emerge una sorta di cammino graduale per arrivare a Gesù, la richiesta non arriva direttamente a Lui quasi a sottolineare che il nostro rapporto con Dio è, in un certo qual modo, mediato da altri. La comunità tutta ha la responsabilità di accogliere e riferire esattamente il messaggio, ma lo può fare solo se animata dall’Amore. - “ E’ giunta l’ora in cui sia glorificato il figlio dell’uomo”. Sulle prime la risposta di Gesù non sembra andare esattamente incontro alla loro richiesta. Gesù nella domanda di quegli uomini vede un segno : “l’ora è giunta”. Adesso di fronte a questo desiderio dell’umanità di incontrarlo, Egli riconosce che è arrivato il momento della morte, che però non viene presentata nella sua tragicità, bensì come “glorificazione del Figlio dell’uomo”. Con la domanda per Gesù è giunto quindi il tempo in cui la Sua vita è chiamata a diventare dono fecondo. 3° PASSO: ATTENZIONI DA AVERE TENEDO CONTO DELL'ANTROPOLOGIA CRISTIANA Nella Routine quotidiana abbiamo introdotto lo spazio dell'angolo della preghiera che dura circa 20 minuti. Ogni mattino, dopo la merenda, ci rechiamo in una stanza dove è stato creato un angolo con l'immagine della vite e dei tralci (l'immagine si arricchisce durante i primi mesi di scuola). I bambini si siedono in cerchio su dei ceppi veri al centro c'è una cassa di bambù con all'interno una candela e la Bibbia. Si fa un rito d'inizio: presi per mano i bambini battono i piedi a terra dicendo “ Mettiamo le radici, leghiamoci agli amici !” e si accende una candela. Si cantano due canzoni che variano nel corso dell’anno “ Le mie mani sono piene di benedizioni” e “Whoah!” all’inizio dell’anno; “Alleluia” e “Did You Know” nel periodo pasquale; “Io con te” e “God loves me and you” a fine anno. Dopo questo rito chi lo desidera può esprimere le proprie intenzioni di preghiera, I propri ringraziamenti a Dio. Alla fine si prega insieme o il “Padre Nostro” o “Ave Maria”o “Angelo Custode”. In entrambe le classi si è costruito l'Angolo del rilassamento. I bambini possono utilizzarlo quando sentono la necessità di ritirarsi in un posto “Isolato” dagli altri per riflettere, riposarsi, fermarsi. I bambini stessi lo hanno definito: “protetissimo”, “sembra come di fare le coccole con la mamma”, “è un posto senza fatica...si sta proprio bene lì”; “ è più morbido del tronco della vite (si riferisce all'angolo preghiera) , mi piace sia quello che questo perché posso starmene in pace”.
La narrazione e la drammatizzazione fatta dagli adulti inizialmente, è seguita dalla drammatizzazione settimanale del brano da parte dei bambini perché ci sia il coinvolgimento attraverso il corpo ed anche per dare la possibilità al singolo bambino di immedesimarsi in tutte le figure presenti nel brano biblico. Dopo la drammatizzazione ogni bambino compila il “Diario della Parola” ovvero cosa ha vissuto interpretando il racconto biblico e la maestra annota il racconto nel diario che inizialmente si pensava di consegnare a casa alla fine delle unità didattiche che hanno avuto come filo conduttore il brano, poi si è deciso di consegnarlo ai colloqui individuali. Questi sono alcuni pensieri dei bambini dopo aver drammatizzato Giovanni 15, 1-8 “La Vite e i Tralci “: VITE “- Mi è piaciuto tantissimo fare la vite perché sentivo nel mio cuore che mi diceva che è bello sentirsi presi per mano tutti uniti.- Mi piace fare la vite perché la vite è Gesù e Gesù è mio amico.- Mi sentivo bene a fare la vite oggi perché la vite è Gesù e la vite è forte!-”; L’AGRICOLTORE “ - L’Agricoltore è Dio è quello che ci accarezza, sì come la mia mamma e il mio papà.- Mi è piaciuto fare l’agricoltore perché potevo tagliare, io so che l’agricoltore è il Padre Nostro ed è quello che ci protegge dai ladri, da tutto insomma, ed è nel nostro cuore non l’ho mai visto, ma lo sento e mi è molto simpatico e mi piace proprio.-”; IL TRALCIO SECCO “- Non mi piace fare il tralcio secco perché la vite poi muore se non portiamo frutto e moriamo anche noi.- Il tralcio secco è quando fai le cose cattive, a me piace di più fare le cose buone.-il tralcio secco siamo noi quando non portiamo frutti e siamo morti.- Il tralcio secco è uno che non segue Gesù.-“; IL TRALCIO CON FRUTTO”- Mi piace fare il tralcio che porta frutto soprattutto racconta alla maestra, quando l’agricoltore mi ha pulito perché a me piace essere pulita.-Mi è piaciuto tanto fare il tralcio con l’uva perché mi sentivo che Gesù mi abbracciava e mi vuole bene.- Secondo me portare frutto vuol dire che vivi e fai cose belle.- ”
Oltre che la narrazione e la drammatizzazione vissuta dai bambini abbiamo introdotto molti giochi di squadra e lavori di gruppo proprio per far vivere con il corpo il verbo che ha fatto da filo conduttore alla progettazione “Rimanere” nelle accezioni di “stare fermi”, “radicarsi”, ma anche “rimanere/essere legati” a Gesù e quindi agli altri ,in una sorta di interdipendenza vitale per attenuare l'abitudine all'autosufficienza ,all'egocentrismo e all'isolamento che spesso caratterizzano gli atteggiamenti di questo gruppo di bambini, poco abituati alla condivisione, alla rinuncia al mettersi a disposizione di qualcun altro. 4° PASSO: METODOLOGIA PER SPIANARE LA STRADA ALL'INCONTRO CON GESU' Il mese di Settembre è stato dedicato alla conoscenza reciproca del nuovo gruppo sezione con l’inserimento di quattro bambini nuovi, alla suddivisione della sezione in sottogruppi di appartenenza (grandi, medi e piccoli), alla conoscenza e riorganizzazione degli spazi, con le loro regole, ma soprattutto alla sperimentazione delle nuove routine e dei nuovi angoli sopra descritti. La narrazione e la drammatizzazione sono state fatte in salone della scuola sia quella degli adulti (il primo lunedì di Ottobre “La vite e i tralci “e il secondo lunedì di Marzo “ La parabola del chicco di grano ”) che quella fatta dai bambini. Ogni Lunedì l’intero gruppo ha assistito alla drammatizzazione dei compagni che divisi in due gruppi (Medi/Piccoli e Grandi) hanno interpretato a turno le quattro parti presenti in “La vite e i tralci”da Ottobre a fine Novembre e la storia “L’abete che aspettava Gesù”da metà Novembre a fine Dicembre e poi le cinque parti presenti in “ La parabola del chicco di grano ” da Marzo a metà Maggio . Alla drammatizzazione è seguita l’attualizzazione, che quasi sempre si è protratta anche nella giornata del martedì, con i giochi motori e di squadra fatti in salone, mentre il circle time e i prodotti (cartelloni, doni…) si sono fatti in sezione e nella stanza dell’angolo preghiera. Alla ambientazione, ai progetti e ai laboratori si sono dedicati gli altri giorni della settimana. Coinvolgimento dei genitori anche in certe attività proposte nell’attualizzazione: compilazione settimanale dei grappoli con le cose buone (i frutti) fatte dai propri bambini a casa ( da metà Novembre a fine Giugno). Grappoli che vengono appesi nel “cartellone itinerante” ogni venerdì e che riproduce l’angolo preghiera nel corridoio d’entrata ; la trascrizione dei propri propositi educativi per sostenere i propri figli (durante l’assemblea di Novembre) nel filo di ferro che sostiene i tralci ed è anch’esso appeso nel cartellone “itinerante”; la descrizione di un dono che caratterizza il/la proprio/a figlio/a ( nel periodo natalizio); la creazione dei costumi per le drammatizzazioni e delle vignette per la storia “L’abete che aspettava Gesù”; l’invito a utilizzare la corona dell’Avvento nella preghiera a casa; nei colloqui individuali; nei preparativi per le feste “La Salle Day” e “Festa della famiglia “. 5° PASSO: INDICAZIONI NAZIONALI Purtroppo essendo supplente e non essendoci stati nei team docenti degli anni passati di questa scuola docenti idonei o abilitati IRC, la proposta di quest’anno non è inserita in un cammino triennale di sviluppo degli OSA. Tuttavia nella conoscenza del mondo vegetale Dio Creatore viene quotidianamente incontrato,
stiamo conoscendo Gesù Salvatore nel vangelo, ma anche nelle feste cristiane e stiamo cercando di vivere il legame d’Amore dello Spirito Santo quantomeno con la comunità scolastica dei Fratelli dato che non abbiamo altre comunità di riferimento. B . DESCRIZIONE DEL PERCORSO TITOLO : “Cresciamo insieme gustando le meraviglie della natura” MAPPA DI LAVORO ANNO SCOLASTICO 2014/15 La programmazione partendo da esperienze concrete attraversa tutti i campi di esperienza per lo sviluppo delle otto competenze chiave europee e si articola in cinque unità di apprendimento. Quest’anno In questo cammino la nostra guida è stato Gustavo, un gufo saggio e sapiente, che ci ha insegnato a conoscere, rispettare, valorizzare ed apprezzare anche a tavola il mondo vegetale. Grazie ai racconti del gufo Gustavo, abbiamo cercato di capire il legame vitale che ognuno di noi strige con gli altri e con la natura, un legame senza il quale non potremmo vivere o dare frutto esattamente come il tralcio senza la vite.
MESE UDA FINALITA’ Settembre UDA n° 1 ACCOGLIENZA. Alla scoperta degli amici che mi circondano : “ Mettiamo le radici legandoci agli il valore dell'amicizia amici” Ottobre UDA n° 2 ALBERI CON FUSTO...ARRIVA Liberiamo le mani dalle cose superflue per Novembre IL NATALE accogliere Gesù Dicembre “ Accogliamo i doni dall'alto” Gennaio UDA n° 3 CARNEVALE La potatura che mi fa bene: i no che mi Febbraio “Gli alberi si svestono e si travestono” fanno crescere Marzo UDA n° 4 LA SEMINA E LA PASQUA Il sacrificio di Gesù che in croce semina la Aprile “Seminiamo i nostri cuori” Vita Maggio UDA n° 5 GLI ORTAGGI (Coltivo il mio terreno per accogliere la Giugno “ Accogliamo i doni dal basso” parola di Gesù) rielaborato in: Accolgo la parola di Gesù per seguire il Suo esempio e fruttificare PROGETTI Durante il corso dell'anno sono stati messi in atto i seguenti progetti: Progetto Feste Il Progetto ha la finalità di guidare i bambini a conoscere e riferire eventi della storia personale e familiare come pure le tradizioni culturali e le feste cristiane. Attraverso attività grafico pittoriche e manipolative, narrazioni, giochi simbolici e rappresentazioni teatrali vengono sottolineate le feste ed i momenti forti dell’anno ovvero: la festa dei nonni, la castagnata, la festa di Natale, la festa del papà, della mamma,la festa del Carnevale , la festa della Pasqua, festa di “La Salle Day” ( inserita nella seconda parte dell’anno) ed infine la festa della famiglia. Progetto “SHOW AND TELL” Il Progetto ha la finalità di dare ad ogni bambino un momento speciale di collegamento scuola/famiglia e famiglia /scuola portando a casa il personaggio guida per un intero fine settimana. Progetto Biblioteca Ogni quindici giorni nella biblioteca della scuola i bambini prendono in prestito un libro dopo aver ascoltato la lettura di una storia. Il progetto ha la finalità di far sperimentare il meccanismo del prestito/restituzione del libro, la cura delle cose pubbliche e di lavorare sui prerequisiti della lettura e dell’espressione verbale. Progetto Lettura animata Il Progetto è svolto in collaborazione con la scuola Primaria a partire dal mese di Novembre fino a fine Maggio. Esso è un importante strumento che promuove l'incontro tra bambino e libro fin dalla prima infanzia. Progetto continuità con la Scuola Primaria La continuità con la scuola Primaria prevede un percorso didattico in cui i bambini agiscono insieme per far conseguire un duplice obiettivo. Per quelli della primaria la consapevolezza del proprio percorso di crescita, per quelli dell'infanzia la conoscenza con il nuovo ambiente scolastico che li accoglierà. I LABORATORI All'interno della programmazione annuale sono previsti per un lavoro su specifiche competenze : LABORATORIO MUSICA E DANZE LABORATORIO DI CUCINA LABORATORIO PRESCRITTURA E PRELETTURA LABORATORIO INTELLIGENZA NUMERICA LABORATORIO DI ATTIVITA’ MOTORIA LABORATORIO ACQUATICITA': presso le piscine dell'Istituto Filippin. Tale attività è sospesa nel mese di Dicembre.
UDA N°1 : “ METTIAMO LE RADICI LEGANDOCI AGLI AMICI” OBIETTIVI GENERALI - Accogliere tutti i bambini sentendoci parte di una famiglia legandoci all'altro: presentarsi al gruppo, stringere amicizia con i componenti e riconoscere i sottogruppi per età. - Conoscere e vivere le routine della giornata come tempi comunitari rassicuranti e ricchi di esperienze che arricchiscono le competenze. -Riconoscere, organizzare insieme gli spazi scolastici e le loro regole per concepirli come luoghi dove fermarsi e mettere le radici. ATTIVITA’ PIU’ SIGNIFICATIVE DEL PERCORSO: - MI PRESENTO E GIOCO INSIEME - TUTOR, PER OGNUNO UN AMICO - CONOSCO LA CHIESA - ANGOLO DELLA PREGHIERA - ANGOLO DEL RILASSAMENTO PERSONE COINVOLTE NEL PERCORSO : Le insegnanti del collegio docenti, i bambini e i genitori nella ridenominazione dell’angolo rilassamento. RACCONTO DEL PERCORSO : - Mi presento e gioco insieme : I bambini nei primi giorni di scuola si sono presentati agli altri con il gioco “il mio nome” nel corridoio della scuola dichiaravano il loro nome attraverso la sagoma di un albero e tutti ripetevano il nome battendo le mani per tre volte. Con le foto del gioco abbiamo fatto il cartellone dei compleanni così ogni bambino ha parlato di sé e dei suoi desideri attaccando la foto al cartellone in sezione. In salone legati in un girotondo hanno imparato la canzone “What’s your name. Alla canzone è seguita la creazione di un festone con le sagome dei bambini legati gli uni gli altri per abbellire la scuola. Ogni bambino ha raccontato le proprie vacanze agli altri e con i disegni della vacanze abbiamo fatto un cartellone dove abbiamo trascritto anche i loro racconti. Attività svolte assieme a quella del tutor sottodescritta da Lunedì 15 settembre a Venerdì 19 settembre (escluso giovedì) per un totale di 6 ore e 30 ‘ - TUTOR, PER OGNUNO UN AMICO : I bambini sono stati divisi in gruppi d’età con delle medaglie colorate e decorate dagli stessi. Ad ogni grande è stato affidato un medio o un piccolo da accompagnare in alcuni compiti della giornata ( la fila, a tavola…) o nei molti giochi di squadra che abbiamo proposto quotidianamente per incrementare le amicizie e i legami . -ANGOLO DEL RILASSAMENTO: Nel corso di questa unità abbiamo presentato e sperimentato l’angolo del rilassamento. (vedi sopra). A settembre durante la prima assemblea quest’angolo era stato denominato come “Angolo della riflessione”, ma abbiamo subito capito che questa denominazione richiamava la funzione dell’angolo della punizione, forse per le risonanze dei vissuti scolastici degli adulti. E’ stato molto costruttivo trovare la nuova denominazione assieme ai genitori dopo che abbiamo presentato loro le finalità di quest’angolo. Per la sua spiegazione e per permettere la prima sperimentazione da parte dei singoli abbiamo diviso i bambini in due gruppi grandi e medi/piccoli. Giovedì 18 settembre tot. 1 ora. - CONOSCO LA CHIESA : Molti bambini della scuola non frequentano la chiesa della propria parrocchia e
nello stesso tempo tutti gli studenti dell’Istituto sono chiamati a partecipare alla santa messa celebrata nella chiesa dell’istituto in diversi momenti dell’anno scolastico. Il collegio allora ha deciso di visitare la chiesa dell’Istituto per conoscere l’ambiente senza confusione, per sperimentare la sacralità del silenzio, la compostezza e per notare alcune cose prima della presentazione dell’angolo della preghiera. Bambini hanno richiesto molte spiegazioni sul tabernacolo, sulle candele, sui dipinti…. Nella Chiesa vuota abbiamo cantato per la prima volta “Le mie mani sono piene di benedizioni” e “Whoah!”. Alla fine della visita prima di fare il disegno dell’esperienza abbiamo chiesto ai bambini le proprie impressioni : “Mi sono sentito benissimo ero come tutto bagnato, ma al sicuro - Mi è piaciuto tanto andare nella casa di Gesù perché prima avevo mal di pancia, poi ho cantato e mi sono sentita bene e non avevo più mal di pancia- Mi piaceva il silenzio e stare insieme vicini nelle panchine di legno ( intende i banchi)- Ho sentito che Gesù mi abbracciava. “ Attività svolta giovedì 25 Settembre tot: 1ora e 30’ mentre la Santa Messa d’ inizio anno si è svolta nella mattina di venerdì 26 Settembre tot: 1ora. - ANGOLO DELLA PREGHIERA Il volto di Gesù e nostri volti: la prima volta che ci siamo riuniti nell’ angolo della preghiera abbiamo osservato il volto di Gesù. Abbiamo riflettuto con i bambini su come fosse il volto di Gesù; cosa ci veniva in mente guardandolo, come era il nostro volto quando incontriamo gli altri . Ogni bambino si è osservato guardandosi allo specchio che abbiamo fatto passare di mano in mano. I bambini hanno commentato liberamente cosa vedevano: “Io nello specchio vedo Gesù, lo so che sono io, ma c’è anche Gesù – Io vedo il mio sorriso, sono bella quando sorrido- io vedo che sono uguale a Mattia (Il suo amico del cuore) …”. Infine abbiamo fatto utilizzando diverse tecniche il cartellone “ Nei nostri volti vediamo Gesù”. Attività svolta lunedì 29 settembre totale 2 ore e 30’. VERIFICA DEI PUNTI CRITICI E DEI PUNTI FORTI: Punti critici: Il primo periodo scolastico è stato denso di appuntamenti (progetto feste con la festa dei nonni, la messa d’inizio anno…) e questo ha forse innescato una sorta di frenesia nelle attività che dovevano essere vissute in un clima e in un tempo più disteso. L’UdA in più momenti ha previsto il racconto del proprio vissuto, i bambini fanno molta difficoltà a rispettare il proprio turno di parola e nelle attività, si doveva introdurre più giochi motori o drammatizzazioni. Punti forti: La figura del tutor ha creato legami forti tra bambini, ha innescato atteggiamenti responsabili e di fiducia, oltre che aver messo in luce dinamiche relazionali individuali che diversamente non sarebbero emerse nel gruppo. Indubbiamente” l’angolo della preghiera” e “l’angolo del rilassamento” stanno creando uno spazio esistenziale ed emotivo molto intenso per ogni bambino. Giochi di squadra nella metodologia sono da incrementare perché favoriscono uno spirito costruttivo, di rispetto e rafforzano i legami. Modifiche: la Santa Messa d’inizio anno, anche se è una tradizione dell’istituto, crea molto nervosismo da parte dei bambini che riescono a seguirla per breve tempo. Poiché la direzione generale della scuola vuole la partecipazione di tutti i gradi scolastici, il collegio ha pensato di anticipare le messe dell’anno con delle brevi visite alla chiesa per educare i bambini quantomeno ad silenzio rispettoso del luogo sacro. Incrementare i giochi motori, le drammatizzazioni nelle prossime UdA e soprattutto distendere i tempi.
2 UdA: ACCOGLIAMO I DONI CHE VENGONO DALL’ALTO OBIETTIVI GENERALI - Sentirsi legati all’Amore e dall’Amore e soprattutto interdipendenti gli uni dagli altri. - Sentirsi parte di un gruppo, legati ad esso, e contribuire alla crescita dello stesso con la propria individualità e con le proprie competenze. - Vivere la parola di Dio come nutrimento, linfa vitale che ci tiene uniti e ci nutre costantemente. - Essere consapevoli di essere dono e avere un dono particolare che possiamo mettere a disposizione degli altri. - Conoscere e valorizzare i componenti della comunità scolastica riconoscendo nel loro operato un servizio/dono e non un diritto scontato per gli utenti. - Prepararsi ad accogliere Gesù conoscendo il significato dell’Avvento e conoscere gli avvenimenti fondamentali della nascita di Gesù. - Superare la logica dell’abbondanza e dell’individualità per accogliere Gesù che con la sua luce riempie i cuori d’amore e vince le tenebre. ATTIVITA’ PIU’ SIGNIFICATIVE DEL PERCORSO: - ARRIVO DEL GUFO GUSTAVO - LA VITE E I TRALCI - CON LE MANI POSSO FARE…. MI NUTRO D’AMORE - LA PAROLA DI DIO MI RIEMPIE IL CUORE - LE PRIME A PRENDERE VITA SONO LE FOGLIE SE RIMANGONO LEGATE - IL FRUTTO NASCE DALLE BUONE AZIONI - L’ABETE CHE ASPETTAVA GESU’ - OGNUNO DI NOI HA UN DONO - AVVENTO - GESU’ E’ LA LUCE DEL MONDO - I DONI INUTILI - UN DONO PER LA NOSTRA COMUNITA’ E PER LA FAMIGLIA - ANNUNCIAZIONE, NASCITA, EPIFANIA. - FESTA DEL NATALE - ASSEMBLEA DEI GENITORI PERSONE COINVOLTE NEL PERCORSO : Le insegnanti del collegio docenti, i genitori nella seconda assemblea, il Direttore, i Volontari Fratel Ruggero e Alfredina, un’insegnate della Primaria, uno Zampognaro. RACCONTO DEL PERCORSO : - ARRIVO DEL GUFO GUSTAVO: il personaggio Guida ha lasciato delle tracce a scuola (piume e lettera). E’ stato trovato sulla vite nel parco dell’Istituto e con sé ha portato la Bibbia ed un segnalibro sul passo Giovanni 15, 1-8. Abbiamo discusso su cosa sia la Bibbia, l’abbiamo consultata e l’abbiamo presentata ai bambini che hanno deciso spontaneamente di conservarla dentro la cassa di bambù dell’angolo della preghiera. Abbiamo letto il brano davanti alla vite. Nel pomeriggio i bambini hanno ritratto la vite dal vero nel parco. Attività svolta Venerdì 3 Ottobre tot. 2 ore e 30 . - LA VITE E I TRALCI : la prima drammatizzazione del brano è stata fatta dagli adulti con il sottofondo della voce narrante. I bambini hanno fatto da spettatori e solo alla fine della drammatizzazione quando si dice “In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.” Si sono uniti agli “Attori” prendendosi per mano in un grande cerchio su invito della maestra che interpretava la vite. La rielaborazione di quanto visto è stata fatta in sezione divisi in due gruppi e poi si è fatto il disegno. Il giorno seguente è iniziata la prima rappresentazione fatta dai bambini ed è stato molto bello come gli spettatori si siano uniti in cerchio spontaneamente in ricordo del giorno precedente. Da quel giorno alla fine di ogni rappresentazione i bambini si sono legati alla vite spontaneamente sempre. I bambini in sezione hanno costruito insieme poi un cartellone della vite con elementi naturali raccolti nel parco. Attività svolta Lunedì 6 Ottobre e Martedì 7 ottobre tot. 3 ore e 30 .
- CON LE MANI POSSO FARE…: abbiamo fatto “leggere” ai bambini un cartellone in cui erano riportate le foto di mani che segnalavano alcuni messaggi. I bambini hanno mimato il significato delle foto. Abbiamo poi chiesto loro di mimare altre cose che si possono fare con le mani e che non erano presenti nel cartellone. Alla fine abbiamo scelto di unirci con le mani esattamente come i tralci alla vite ed abbiamo fatto il gioco “Mi lego e vado piano” in cui i bambini hanno sperimentato la difficoltà di stare legati gli uni gli altri se si corre o se non ci si rispetta gli uni gli altri. In sezione hanno poi costruito un tralcio da legare con la propria foto alla vite dell’angolo preghiera e un tralcio con il disegno del proprio viso da legare al cartellone itinerante della vite posto nel corridoio d’entrata della scuola. Attività svolta Lunedì 13 Ottobre tot. 2 ore e 30 . - MI NUTRO D’AMORE : all’interno della Bibbia nell’angolo della preghiera abbiamo trovato un cartello con la parola AMORE e una vignetta che raffigurava l’amore di Dio e di Gesù verso di noi. Abbiamo chiesto ai bambini di definire l’amore e di leggere ciò che vedevano nella figura. Abbiamo raccolto le loro parole in cartoncini colorati e poi in salone abbiamo fatto il gioco “Mi nutro d’amore” (nota nell’ambientazione avevamo già lavorato sul percorso della linfa nella vite e negli alberi in genere). Con delle cannucce lunghissime contrassegnate da una foglia di vite con la scritta “Mi nutro d’amore” ci siamo collegati per bere alla vite (maestra) che teneva in mano un bicchiere con la parola amore che prima avevamo trovato nella Bibbia. In sezione poi abbiamo costruito il cartellone mi nutro d’amore e lo abbiamo terminato il giorno seguente. Attività svolta Lunedì 20 Ottobre e Martedì 21 ottobre tot. 3 ore e 30. -LA PAROLA DI DIO MI RIEMPIE IL CUORE : all’interno della Bibbia nell’angolo della preghiera abbiamo trovato un palloncino fatto a forma di cuore e un’immagine di Gesù che mette la parola nel cuore . Abbiamo chiesto ai bambini di leggere ciò che vedevano nella figura. In salone abbiamo ripreso in cartoncini colorati delle parole che i bambini stessi avevano usato per definire la parola amore nell’attività precedente ed abbiamo mimato a coppie “Le parole dell’Amore” (ti voglio bene, grazie, scusa, ti perdono) e ogni volta che i bambini mimavano la parola l’insegnate gonfiava il palloncino che avevamo trovato nella Bibbia. In sezione, dopo aver discusso su come ricaricarci anche a casa con la parola di Dio abbiamo costruito il Bicchiere “La parola di Dio mi riempie il cuore “ Attività svolta Lunedì 27 Ottobre tot. 2 ore e 30 - LE PRIME A PRENDERE VITA SONO LE FOGLIE SE RIMANGONO LEGATE: dopo aver osservato bene i tralci nella vite dell’angolo della preghiera, abbiamo discusso con i bambini su quali fossero le prime cose che spuntano dai tralci e che si alimentano perché legati ad essi. I bambini hanno individuato subito le foglie precisando che le foglie della vite sembrano tutte uguali, ma in realtà sono diverse l’una d’altra esattamente come noi, l’importante però che tutte stiano attaccate alla vite altrimenti cadono e muoiono perché non si alimentano più . In salone allora abbiamo fatto il gioco “Le foglie al vento”: i bambini attraverso un filo di lana si sono legati tutti alla vite (un tubo piantato al centro della stanza con il volto di Gesù) e si muovono a tempo di musica.; devono fare molta attenzione ai movimenti perché se spezzano il filo di lana o spezzano quello di
altri bambini si staccano dalla vite e muoiono. In sezione ogni bambino ha costruito con tecniche diverse le foglie per il proprio tralcio della vite nell’angolo preghiera e per quello itinerante nel corridoio della scuola. Attività svolta Lunedì 3 Novembre tot. 2 ore e 30 . - IL FRUTTO NASCE DALLE BUONE AZIONI : Osservando la vite dell’angolo della preghiera i bambini hanno sottolineato che mancavano i frutti : i grappoli. Nella discussione è emerso che anche i grappoli sono legati alla vite, ma addirittura gli acini sono legati gli uni gli altri e dipendono dalla vite. In salone abbiamo fatto il gioco “ legati per fare il grappolo”: divisi in due squadre i bambini dovevano ricostruire un grappolo d’uva di un cartellone raccogliendo gli acini sparsi sul pavimento, ma solo spostandosi legati gli uni agli altri in una fila. Terminato il gioco in sezione abbiamo discusso sulle difficoltà affrontate durante il gioco, sui comportamenti utili e inutili. Alla fine è emerso che fare il frutto è stato faticoso, ma bello, esattamente come le buone azioni che ti fanno sentire bene. Ogni bambino allora ha descritto una cosa che ha fatto e che per lui è una buona azione disegnandola dentro un acino d’uva. Tutti gli acini sono stati assemblati poi in un grande grappolo d’uva in un cartellone dal titolo “Il frutto nasce dalle buone azioni”. Infine i bambini hanno costruito con diverse tecniche i grappoli d’uva per il proprio tralcio della vite nell’angolo preghiera e per quello itinerante nel corridoio della scuola. Attività svolta Lunedì 10 Novembre e Martedì 11 Novembre tot. 3 ore e 30 . - L’ABETE CHE ASPETTAVA GESU’ : l’abete che aspettava Gesù è la storia che ha fatto da sfondo a tutto il periodo Natalizio ed è stata scritta dalla sottoscritta e illustrata da una mamma della scuola. Riassunto della trama: tutti gli alberi che abbiamo conosciuto e di cui abbiamo apprezzato i frutti ( vite, melo, pero e castagno) potevano donarli a Gesù, mentre l’abete non aveva doni da offrire al Bambino. In un primo momento tentò di portare dei giocattoli, ma la cosa si rivelò inutile così sconsolato aprì i rami al cielo che fece cadere su di lui le stelle. L’abete alla fine poté offrire la luce ricevuta dal cielo a Gesù che sorridendo riempì d’amore i cuori dei presenti. La storia è stata narrata con diapositive in sezione e poi drammatizzata in diversi momenti dai bambini in salone. Dopo la prima volta che l’hanno drammatizzata abbiamo discusso sul valore del dono . Subito dopo abbiamo fatto “il gioco del regalo per me”: seduti in cerchio a tempo di musica de “Il canto dei regali” i bambini si passavano una scatola gigante; allo stop della canzone il bambino che aveva in mano scatola riceveva un cuore di polistirolo contenuto in essa. Con il cuore ricevuto in regalo i bambini hanno creato “l’albero dell’amicizia” che a loro volta hanno donato ad un amico facendo “il gioco del regalo per te”: seduti in cerchio a tempo di musica de “Il canto dei regali” i bambini si passavano una scatola con dentro i nomi dei bambini della scuola; allo stop della canzone il bambino che aveva in mano scatola estraeva il biglietto con il nome e donava il suo albero all’amico. Attività svolta Lunedì 17 Novembre e Martedì 18 Novembre tot. 3 ore e 30 . - OGNUNO DI NOI HA UN DONO: Riprendendo la storia dell’abete abbiamo discusso con i bambini che come gli alberi avevano dei doni diversi, tutti noi abbiamo dei talenti diversi da dare agli altri. I genitori hanno descritto un particolare dote del proprio figlio in un cartoncino a forma di pacco dono. I bambini hanno decorato il pacco e all’interno di esso hanno attaccato una foto che ritraesse il dono descritto in sezione . In salone ogni bambino ha presentato il suo pacco dono agli amici ed ha mimato e narrato quanto avevano descritto i genitori . Attività svolta Lunedì 24 Novembre tot . 2 ore e 30. - AVVENTO : Il periodo dell’avvento è stato concretizzato con due attività. Abbiamo realizzato una corona dell’avvento per ogni bambino da utilizzare a casa durante la preghiera e ne abbiamo realizzata una da utilizzare a scuola nell’angolo della preghiera. Inoltre sempre nell’angolo della preghiera abbiamo realizzato il cammino dell’avvento in cui i giorni erano contrassegnati da piccoli abeti su cui appiccicare quotidianamente tante stelline quante era il numero del giorno per arrivare alla grotta luminosa di Gesù. Attività svolta Martedì 25 Novembre e Mercoledì 26 Novembre e Giovedì 27 Novembre tot. 3 ore e 30 . - GESU’ E’ LA LUCE DEL MONDO : Riprendendo la storia dell’abete abbiamo riflettuto sul significato della
luce, su quanto sia triste il buio e per contrario quanto dia gioia la luce . Abbiamo sperimentato con una lampada che per aver la luce dobbiamo essere collegati ad una fonte (la presa) così abbiamo potuto riflettere che la fonte della luce del Natale è Gesù che nascendo cancella il buio della tristezza per portare gioia e festa. Abbiamo fatto in sezione “il gioco Buio /luce : Abbiamo creato una tana buia con delle coperte. A turno e in trio, i bambini hanno sperimentato il buio totale che poteva essere cancellato dalla luce solo quando un cuore luminoso, che era il cuore di Gesù, passato di mano in mano dagli amici arrivava alla tana per far risplendere la luce. Infine abbiamo realizzato “Le lanterne dell’amore”come decoro natalizio per la scuola. Attività svolta Lunedì 1 Dicembre tot . 2 ore e 30. - I DONI INUTILI Riprendendo la storia dell’abete abbiamo riflettuto su quanto sia bello ricevere, ma se esageriamo, i doni possono essere un ostacolo all’amore. In particolare il passaggio della storia in cui l’abete si riempie di doni, ma i suoi rami si stanno spezzando e non riesce più a vedere la strada per arrivare a Gesù, è stato sperimentato da tutti i bambini attraverso il gioco “Libero le mani dalle cose se voglio abbracciare”. I bambini divisi a coppie, uno veniva caricato di giochi a suo piacimento, ma alla fine gli veniva richiesto di abbracciare l’amico che gli stava davanti, ovviamente per farlo doveva lasciare cadere a terra i giochi. In sezione, dopo aver riflettuto su quanto possiamo donare avendo le mani libere, abbiamo realizzato un abete con le sagome delle mani dei bambini ritagliate su cartoncino da regalare al Direttore Generale della scuola. Attività svolta martedì 2 Dicembre tot. 2 ore e 30 - UN DONO PER LA NOSTRA COMUNITA’ E PER LA FAMIGLIA : come collegio docenti volevamo dare un segno di riconoscimento al personale docente e non docente che fa la comunità educante. Abbiamo riflettuto allora con i bambini su chi fa funzionare bene la scuola e, individuate assieme a loro le varie categorie (cuochi, segretarie, giardinieri…) abbiamo colorato 32 piccoli abeti di legno e li abbiamo decorati con stelline luminose ed un biglietto d’augurio per ciascuno di loro. Naturalmente l’ultimo giorno di scuola prima della vacanze natalizie abbiamo consegnato personalmente con i bambini i doni preparati. Per la famiglia è stato realizzato un centro tavola con la natività sotto un abete fatto di cuori e un biglietto decorato con un disegno della famiglia di ogni singolo bambino. Attività svolta Mercoledì 3 Dicembre, Martedì 16 Dicembre, Mercoledì 17 Dicembre e Giovedì 18 Dicembre tot . 8 ore e 30 - ANNUNCIAZIONE, NASCITA , EPIFANIA: gli avvenimenti principali della nascita di Gesù sono stati narrati, naturalmente in giorni diversi, con tecniche diverse ( cd audio, con libro illustrato, con la proiezione di immagini ) e poi sempre drammatizzati dai bambini in salone. Per l’annunciazione abbiamo costruito un quadretto, da appendere nella propria cameretta, raffigurante Maria e l’Angelo e con accanto il testo dell’”Ave Maria”. Per la Nascita e l’Epifania invece abbiamo sempre rielaborato il racconto in sezione attraverso un disegno. In particolare la nascita di Gesù è stata drammatizzata dai bambini anche in diversi momenti durante il laboratorio di lettura animata seguito da un’insegnante della scuola Primaria e anche grazie alla visita molto suggestiva di uno zampognaro a scuola. Attività svolta Martedì 9 Dicembre,
Lunedì 15 Dicembre, Mercoledì 17 Dicembre , Venerdì 19 Dicembre e Lunedì 22 Dicembre tot . 8 ore e 30 - FESTA DEL NATALE : per la festa del Natale sono state drammatizzate il racconto de “La vite e dei tralci” e il racconto de “L’Abete che aspettava Gesù”. Durante le drammatizzazioni sono state cantate le canzoni che i bambini hanno imparato da Settembre a Dicembre nelle varie attività per arrivare alla scena finale in cui i genitori sono stati chiamati sul palco a ricevere dall’abete luminoso un palloncino a forma di cuore come “Simbolo della pace e della serenità che Gesù ci ha donato riempiendo il nostro cuore d’Amore, un Amore che possiamo trasmettere tra noi come la linfa che passando di ramo in ramo dona la vita!” Attività svolta Sabato 20 Dicembre tot. Ore 1 . - ASSEMBLEA DEI GENITORI : la seconda assemblea dell’anno è stata dedicata alla presentazione de “La vite e i Tralci” attraverso la proiezione in sezione del video “Thketch The Vine “ che essendo originariamente in lingua inglese, è stato commentato da me con il sottofondo musicale de “ La vera vite” di M. Frisina. Sono state poi proiettate alcune foto delle drammatizzazioni dei bambini, le immagini della storia “L’abete che aspettava Gesù” e infine è stato fatto un breve riassunto delle finalità educative su cui avevamo lavorato da Settembre e su cui intendevamo lavorare fino a Dicembre. I genitori grazie al video sono stati invitati a identificarsi con i filari che sostengono i tralci e così abbiamo avviato un confronto sul significato di “essere sostegno nell’educazione dei propri figli”. Ogni genitore ha trascritto i propri propositi educativi per sostenere i propri figli nel filo di ferro che sostiene il tralcio che identifica ogni singolo bambino nel cartellone “itinerante” all’’entrata della scuola. Infine ai genitori è stata spiegata la compilazione dei grappoli d’uva da fare a casa fino alla fine dell’anno scolastico. Attività svolta Martedì 18 Novembre dalle ore 18,00 alle 20,00. tot. Ore 2 . VERIFICA DEI PUNTI CRITICI E DEI PUNTI FORTI : Punti critici: L’o.d.g. della 2°assemblea era troppo nutrito dovevamo calcolare più tempo per il confronto tra genitori. Volevamo fare delle attività nei luoghi di lavoro del personale non docente ( per es. aiutare i giardinieri raccoglier le foglie ) per valorizzare maggiormente il loro contributo alla comunità scolastica, ma non c’è stato il tempo e in più ci sono stati ostacoli burocratici ( sicurezza ecc.). Nella compilazione dei grappoli a casa, molto spesso i bambini e genitori entrano nell’ottica di fare a gara a chi ha più grappoli nel proprio tralcio, è molto difficile per loro uscire dall’ottica della prestazione vincente. Puntiforti : I bambini stanno aprendo veramente i loro cuore all’Amore: per alcuni di loro è stato difficile regalare il proprio “albero dell’amicizia” ed accettare di riceverne uno magari “fatto meno bene” del proprio; ci ha sorpreso il fatto che quasi tutti dessero per scontato che Dio Padre abbia donato le stelline all’abete per far luce a Gesù, anche se nella storia non era nominato. La “festa del Natale” in sostituzione della “recita del Natale” ha creato veramente un clima di serenità e sicurezza sia tra i bambini che tra le docenti, è stata molto apprezzata dalle famiglie e ci permesso di accogliere veramente Gesù che nasce. L’aver coinvolto i genitori in attività educative, aver condiviso con loro o avergli preannunciato alcuni passaggi fondamentali di questa uda ha indubbiamente messo in movimento il cuore di alcuni genitori che cercano un confronto educativo e sono meno propensi a cogliere solo la prestazione scolastica o il bel lavoretto. Dopo un primo imbarazzo /stupore (perché non abituati ad aver contatti diretti con i bambini), il personale non docente ha apprezzato tantissimo il dono del Natale, e molti di loro hanno sentito la necessità di venire a salutare i bambini personalmente a fine turno lavoro. Tra colleghe stiamo vivendo la necessità di pregare insieme per affidarci allo Spirito Santo dato che stiamo cogliendo veramente la Sua presenza nel nostro lavoro. Modifiche: Dare più spazio e più tempo al confronto educativo nelle prossime assemblee per riflettere su piccoli atteggiamenti della quotidianità e rendere più concreta l’opera di sostegno del genitore. Utilizzare anche i canale del corpo /movimento con i genitori nella prossima assemblea dato che con i bambini è un canale privilegiato e noi tutti siamo stati bambini.
UDA N° 3 : “GLI ALBERI SI SVESTONO E SI TRAVESTONO” OBIETTIVI GENERALI - Distinguere i regali, ossia le cose che si comprano, dai doni che non si possono comperare, ma ci sono stati donati da Dio. - Osservare, apprezzare e accogliere la natura con le sue trasformazioni, gli altri nelle loro diversità e noi stessi come doni di Dio . - Riconoscere le qualità dell’altro e le proprie, come espressione della perfezione di Dio che non fa errori, ma ci chiede di essere, nella nostra originalità, dono per agli altri. - La potatura : riconoscere le cose che nella nostra vita sono da tagliare e le cose che invece sono da curare - Accompagnare Gesù nel cammino quaresimale con l’impegno di curare un aspetto della propria vita da migliorare. - Riconoscere che l’albero dono di Dio, si trasforma in doni per l’uomo. ATTIVITA’ PIU’ SIGNIFICATIVE DEL PERCORSO : - GUSTAVO RIENTRA DALLE VACANZE - VORREI UN METRO DI CIELO - IL GIOCO DELL’INDOVINO : DONO O REGALO ? - TU SEI SPECIALE - TU SEI SPECIALE PERCHE’…PUOI DONARTI ANCHE A ME - DIVERSAMENTE PERFETTI : DIO CI HA CREATI E LUI NON FA ERRORI - LE COSE DA TAGLIARE E LE COSE DA CURARE - IL CAMMINO QUARESIMALE: ACCOMPAGNAMO GESU’ NEL DESERTO - GLI ALBERI SI SVESTONO SI TRAVESTONO E….. SI TRASFORMANO IN DONI - COLLOQUI INDIVIDUALI PERSONE COINVOLTE NEL PERCORSO : Le insegnanti del collegio docenti, una tirocinante dell’università di Padova dal mese di febbraio, il Direttore Sommadossi, i genitori nei colloqui individuali. RACCONTO DEL PERCORSO : - GUSTAVO RIENTRA DALLE VACANZE Il personaggio guida al ritorno dalle vacanze ha portato due sorprese per i bambini : la cioccolata calda e il gioco “Caccia ai regali ed ai doni” che aveva divertito tanto i suoi amici durante le vacanze . Mentre i bambini gustavano la cioccolata hanno raccontato al gufo i regali che hanno ricevuto a Natale. La conversazione ci ha dato l’opportunità di sondare le conoscenze dei bambini e di fare una prima differenza tra le cose che si comprano e le cose che non si possono comprare. Siamo andati in giardino dove Gustavo aveva detto di aver nascosto delle fotografie da riordinare in due cesti. Il primo cesto riportava la figura dei soldi dove dovevano essere riposte le cose che si comprano, il secondo cesto la figura di due mani che porgevano un cuore e doveva contenere i doni. Dopo aver trovato le foto in giardino, ogni bambino si è allenato a riordinare le immagini nei cesti. Infine in sezione su un foglio diviso in due parti riportanti le figure dei soldi e delle mani con cuore, i grandi hanno disegnato i regali da una parte e i doni dall’altra, mentre i medi e i piccoli hanno colorato delle figure di doni e regali ed hanno fatto la suddivisione delle figure incollandole sotto i simboli di riferimento. Attività svolta Lunedì 12 Gennaio tot. 2 ore e 30. - VORREI UN METRO DI CIELO. Abbiamo letto ai bambini una storia con immagini scritta da me e intitolata “Vorrei un metro di cielo”. In sintesi la storia racconta di Andrea, un bambino annoiato, pieno di giochi, infastidito dalla natura (ronzio degli insetti, dai fiori…) e che crede di poter comperare tutto. Un giorno Andrea però uscendo di casa trova il nulla (la pagina del libro è completamente nera ) disperato corre al supermercato credendo di poter comprare un metro di cielo, un kg. di fiori , il sorriso della mamma e così via. Il commesso al supermercato spiega che non può accontentare le richieste di Andrea semmai può solo vendere giochi, dolci, auto ecc. Andrea è disperato, ma in suo soccorso arriva
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