Prof. Monia Renzi (BIO/07) - A.A. 2020-2021 Università degli Studi di Trieste - Moodle@Units
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Università degli Studi di Trieste Aula A1 – A.A. 2020-2021 Edificio A M-TEAMS Corso di Studio in Corso di Studio in Scienze e Tecnologie Biologiche III anno – I Semestre ECOLOGIA (*) Il materiale didattico fornito dal Prof. Monia Renzi (BIO/07) docente può contenere parti o immagini soggette a copyright, la diffusione e/o mrenzi@units.it riproduzione non è autorizzata.
Sviluppo ed evoluzione degli ecosistemi v Successione ecologica v Allogena v Autogena v Sere e stati serali v Successione primaria v Successione secondaria v Climax v Meccanismi di successione
Successione ecologica La presenza e/o abbondanza di una specie all’interno di una comunità può variare nel tempo e nello spazio. ü La specie deve essere in grado di raggiungere l’area attraverso i meccanismi di dispersione ü Le condizioni ambientali devono essere idonee alla T0 T1 T2 T3 sopravvivenza Le successioni ecologiche sono cambiamenti delle Competizione, predazione e popolazioni nel tempo, sequenziali, non stagionali, variazioni ambientali possono direzionali in cui si succedono colonizzazioni ed estinzioni. causare scomparsa o presenza con popolazioni più o meno ampie. Primaria Autogena Sviluppo di comunità in periodi Secondaria brevi (
Successione Allogena Nella successione allogena la sostituzione di specie è causata da cambiamenti fisico-chimici dell’ambiente indipendenti dalle specie. Esempio di successione dopo l'eruzione del vulcano Mount Saint Helens negli Stati Uniti nord occidentali. Questa foto è stata scattata 9 anni più tardi e mostra che varie specie di erbe hanno colonizzato quasi tutta l'area, e sono iniziati a crescere anche cespugli e piccoli alberi, fertilizzati dalle ceneri vulcaniche ricche in nutrienti.
La sequenza di comunità che si succedono è detta sere. le comunità di transizione sono dette stadi pionieri o stadi serali. http://www.geositidisicilia.it/09_capo_tindari.html
Successione Autogena Nella successione autogena una porzione di spazio si libera per la colonizzazione da parte degli organismi. Ad esempio l’incremento dei tassi di sedimentazione del particellato sottile determina l’accumulo del silt sulla prateria di Posidonia oceanica causandone la regressione Se lo spazio è di nuova creazione si parla di successione primaria Se lo spazio era prima occupato da una diversa specie si parla di successione secondaria. https://www.esa.int/ESA_Multimedia/Images/2019/02/Sediment_plume_at_sea
Successione Primaria Comunità climax Abete del balsamo Evoluzione a partire da condizioni e Abete bianco Pino del sterili non adatte inizialmente alla vita Nord America (es. morena, deserto, Abete nero Pioppo colata lavica) Vegetazione molto densa e bassa Erba e cespugli Muschi e licheni Rocce T EM PO L’elemento fondamentale è la formazione del suolo Olson, 1958 stimò in 1000 anni il tempo necessario per l’equilibrio senza interferenze esterne
Nella successione secondaria Successione Secondaria predomina la competizione fra piante per la conquista di luce, acqua e nutrienti. La successione secondaria è quella serie di cambiamenti che si verificano in una comunità che è stata disturbata da eventi come un incendio, l'agricoltura o uno Foresta matura smottamento, senza però che siano di quercia Hickory Giovane foresta stati completamente distrutti il suolo di pini e la vegetazione preesistente. Cespugli Erbe perenni Il tempo necessario e cespugli Erbe per l’equilibrio annuali (centinaia di anni), è minore di quello necessario per la successione primaria proprio perché in questo caso esiste il TEMPO suolo.
Meccanismi di successione Successione Cambiamenti progressivi che rendono l'ambiente meno favorevole alle specie presenti e più Autotrofa Eterotrofa Più comune, inizia Meno comune, ambienti favorevole per essere colonizzato da altre specie in ambiente a ricchi di sostanza Cambiamenti prevalenza organica, dominati inorganica ed è inizialmente da dominata da piante eterotrofi finché non si verdi nello stadio innestano gli autotrofi Fisici Mediati da iniziale energia elevata all’inizio Riempimento di limo in un lago, organismi tende a diminuire degradazione Tanta energia è impegnata Tanta energia è impegnata per la produzione di nuova per la respirazione delle rocce biomassa Input autogeni Prateria Foresta di alberi a Climax Boscaglia Foresta di pini legno duro 1-10 10-25 25-100 100+ Aumentano sia la Nelle fasi più evolute i produttività che la nutrienti non sono biomassa per stabilizzarsi disponibili in quanto sono nelle fasi successive fissati negli organismi Input allogeni
Andamenti previsti Energetica nel corso della ü Aumento della biomassa (B) e del detrito organico successione autogena ü Aumento della produzione primaria lorda (P); piccole autotrofa variazioni nella secondaria ü Diminuzione della produzione netta • Variazione della composizione ü Aumento della respirazione (R) in specie (ricambio faunistico ü Rapporto P/R che si avvicina all'unità (equilibrio) e floristico) ü Aumento del rapporto B/P (P/B diminuisce) • Aumento della diversità • Aumento della grandezza degli Cicli biogeochimici organismi e/o propaguli (semi, • Chiusura progressiva dei cicli degli elementi prole e così via). • Aumento del tempo di turnover e dell'accumulo degli elementi essenziali • Aumento del rapporto di ciclizzazione Stabilità (riciclizzazione/materiale di lavorazione) v Aumento della resistenza • Aumento della ritenzione e conservazione dei nutrienti v Aumento della resilienza Selezione naturale e Strategie generali regolazione Aumento dell'efficienza di q Forme di accrescimento delle popolazioni da r-selezione utilizzazione di energia e (crescita rapida) a K-selezione (crescita controllata) nutrienti* q Aumenta la specializzazione, cicli vitali lunghi e complessi *Tendenza basata su q Aumentano le interazioni positive tra le popolazioni considerazioni teoriche, non q Diminuisce l’entropia, aumenta l’informazione, aumenta ancora verificate in natura. l’utilizzazione dei nutrienti
Meccanismi di successione Stadi successionali La sostituzione di una specie occupati da una specie non determina cambiamenti delle condizioni ambientali e incrementi di B tot. Il paesaggio è dominato dal tipo Velocità di Risposta ai di vegetazione più grande che l'area invasione cambiamenti può sostenere. La biomassa e la nuovo habitat ambientali struttura finale della comunità è determinata dal clima, non dagli Le piante pioniere o fuggitive, quali molte eventi della successione. specie di erbe infestanti, dominano i primi stadi. Interazioni positive A crescita veloce, producono molti piccoli semi che vengono dominanti nelle comunità trasportati anche a lunghe distanze pioniere o con stress. dal vento e dagli animali La r-selezione controbilancia l'elevata mortalità. Durante gli stadi serali, le interazioni (-)
Facilitazione Le specie degli stadi serali precoci modificano l’ambiente facilitando l’insediamento delle specie degli stadi successivi Le specie degli stadi serali tardi sono forti Licheni e Arbusti, Ontani Pini e muschi salici pioppi abeti competitori ed escludono selettivamente le specie pioniere (interferenza o migliore efficienza nello Formazione di terreno, sfruttamento delle risorse) arricchimento in azoto Acidificazione Tolleranza Inibizione Le specie degli stadi serali precoci hanno Le specie degli stadi serali precoci scarsa o nulla influenza su quelle degli stadi impediscono l’insediamento e/o il successivi. Nei campi abbandonati le erbacee reclutamento di quelle degli stadi pioniere colonizzano lo spazio libero. Le specie successivi. tardive germinano e si accrescono essendo tollerandi Predazione, malattia o morte aprono all’ombreggiamento; al contrario le pioniere non lo lo spazio alla colonizzazione di altre sono e vendono quindi escluse. specie tardive
Termine della successione: lo stato di climax Dopo che un comunità è stata distrutta, per azione umana Lo stadio di climax è o naturale, l'area ritorna lentamente verso il suo stato metabolicamente in equilibrio originario attraverso una serie di stadi evolutivi successivi ossia la produzione primaria si che costituiscono una successione ecologica che, se non è avvicina alla respirazione influenzato da stress, segue un determinato schema Ogni stadio della successione presenta Climax Maturità organismi con adattamenti particolari Stadio stabile che modificano l'ambiente rendendolo Stadi pionieri Fasi giovanili più favorevole per alcune specie e Stadio di crescita meno per altre La successione termina con la Foresta di alberi a comunità climax, stabile ed Prateria Boscaglia Foresta di pini legno duro autosufficiente, sviluppata in armonia 1-10 10-25 25-100 100+ con il clima, il suolo, la topografia, le Successione ecologica delle aree geografiche con condizioni idriche della regione climax a foresta (Johnston e Odum, 1956) ü La stabilità dipende dalla scala temporale di Lo stato di Climax è osservazione; raggiunto quando le ü Le comunità hanno variabilità intrinseca per interazioni sono talmente fluttuazioni ambientali, eventi episodici; complesse da risultare Limiti del concetto ü Possono esistere più stati di equilibrio per lo stesso definitive sistema
Il superamento del concetto di Climax Cambiamenti su gradiente di successione stagionale in colonna Ambienti acquatici ed Ecosistemi di d’acqua costiera Sub-climax Margalef (1968) Aumentano In ambienti marini il Climax se raggiunto ha durata breve in Dimensioni quanto gli organismi riescono a medie cellule modificare solo in piccola parte l’ambiente fisico. Forme mobili Sistemi sub Climax ü Diminuisce la produttività ü Modificazione chimica del fitoplancton Le perturbazioni regolari possono avere un con shift dei pigmenti da verde a giallo- effetto stabilizzante se gli impulsi hanno verde. andamento regolare nel tempo. ü Modificazione dello zooplancton da È il caso degli ecosistemi di transizione in filtratori passivi a cacciatori più attivi e cui, essendo lo stato di maturità lontano, la selettivi in risposta al cambiamento del produttività netta è elevata. fitoplancton (da molte cellule piccole a L’elevata produttività del sistema emigra poche grandi e stratificate nell’ambiente). in ecosistemi limitrofi favorendone il ü Trasferimento dell’energia totale minore sostentamento. ma aumento dell’efficienza di trasferimento.
Aula A – Edificio A DOMANDE?? 27/27
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