Principio base pedagogico per la formazione professionale e metodologia
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Bernd-Joachim Ertelt e Andreas Frey Principio base pedagogico per la formazione professionale e metodologia Stand: August 2012 Mit Unterstützung des Programms für Lebenslanges Lernen der Europäischen Union DE/10/LLP-‐LdV/TOI/147301/2010-‐1-‐DE2-‐LEO05-‐05358
Berufspädagogisches Rahmenkonzept und Methodeninventar Principio base pedagogico per la formazione professionale Il principio base pedagogico per la formazione professionale, concepito per il programma PraeLAB, è stato realizzato tenendo in considerazione le condizioni specifiche nei paesi partner ed è stato ac-‐ colto da tutti come il fondamento per il successivo lavoro di progetto. Presupposto di partenza è che occorre focalizzare maggiormente l'attenzione sul riconoscimento precoce e la prevenzione dell'interruzione della formazione. A tale scopo andrebbero sviluppati e sperimentati principi attuabili, da concretizzare attraverso la qualifica dei soggetti coinvolti nella formazione professionale. Nell'ambito del principio base assume un significato particolare l'integra-‐ zione attiva degli apprendisti che, con l'ausilio del tool online, vengono stimolati alla diagnosi perso-‐ nale e alla discussione delle rispettive tendenze all'abbandono, latenti e manifeste. Ciò rappresenta un sostanziale passo avanti rispetto alla maggioranza dei metodi finora utilizzati, che fondamental-‐ mente facevano riferimento alla valutazione espressa da estranei. Il principio base pedagogico per la formazione professionale dovrebbe però escludere che il tool on-‐ line diventi l'unica chiave per prevenire le interruzioni della formazione, perché una serie di indagini precedenti ne ha mostrato chiaramente la causa multifattoriale. Occorre tenere in considerazione che i motivi addotti dai diversi attori dipendono fortemente dal modello di attribuzione individuale e che perciò una parte delle misure finora adottate non poteva portare al successo auspicato. Il principio base pedagogico per la formazione professionale attualmente valido collega i quattro am-‐ biti seguenti: 1. Portata (a) Misure di orientamento professionale nella scuola di istruzione generale volte alla preparazione e all'assistenza qualificata nel passaggio alla formazione professionale (1a transizione). (b) Consulenza qualificata, informazione e sostegno durante la formazione professionale, nonché consulenza per i giovani che abbandonano completamente la propria carriera formativa. (c) Preparazione e assistenza nel passaggio all'attività professionale (2a transizione). 2. Metodica Il progetto mette in connessione il tool online smk72+ con approcci di consulenza specificamente orientati alla prevenzione dell'abbandono. In questo approccio innovativo risultano fondamentali l'interpretazione delle informazioni acquisite con lo strumento smk72+ dal punto di vista di teorie di sviluppo professionale selezionate e la loro conversione in un'adeguata procedura di consulenza ba-‐ sata sulle teorie operative. Nella fase di sperimentazione attualmente avviata si rende necessario un intenso scambio di esperienze tra i partner di progetto, relativamente alla combinazione di metodi e alla sequenza di azioni che ne derivano. La documentazione sistematica di queste esperienze "in Mit Unterstützung des Programms für Lebenslanges Lernen Seite 2 der Europäischen Union DE/10/LLP-LdV/TOI/147301/2010-1-DE2-LEO05-05358
Berufspädagogisches Rahmenkonzept und Methodeninventar loco" crea la base per una rappresentazione completa di un approccio innovativo alla combinazione di metodi nella prevenzione dell'abbandono, come finora non esisteva in letteratura. 3. Principio educativo L'addestramento pilota per i responsabili della formazione professionale (misura di addestramento triplice) gioca il ruolo centrale nella concretizzazione del principio base pedagogico per la formazione professionale. Il programma di insegnamento include la fornitura di informazioni dettagliate sull'in-‐ terruzione della formazione, l'impiego del tool online smk72+ e l'interpretazione dei dati, feedback di classe con modelli didattici orientati sulla base delle richieste, una metodica del colloquio professio-‐ nale sulla base dei risultati forniti dal tool e le conclusioni per la prevenzione degli abbandoni. 4. Principio di addestramento duraturo Sulla base della valutazione sistematica e del trattamento dell'addestramento pilota, viene svi-‐ luppato un principio di addestramento definitivo per la qualifica del personale addetto alla formazio-‐ ne e alla consulenza professionale. La sua durata è suffragata dall'analisi scientifica del grosso volume di dati ottenuti applicando smk72+ in circa 2.500 apprendisti complessivi. In particolare, viene dibattuta la questione sulle cause di interruzione della formazione che possono essere individuate ricorrendo alla stima delle competenze e sulle opportunità esistenti di instaurare mediante smk72+ un rapporto di consulenza con soggetti a rischio di abbandono. Sono previsti l'accreditamento o la certificazione del principio di addestramento nei paesi partner, a sostegno della sua durata. Mit Unterstützung des Programms für Lebenslanges Lernen Seite 3 der Europäischen Union DE/10/LLP-LdV/TOI/147301/2010-1-DE2-LEO05-05358
Berufspädagogisches Rahmenkonzept und Methodeninventar Descrizione del modulo dell’attuale programma di tirocinio “Individuazione e prevenzione degli abbandoni delle qualificazioni nei giovani” per responsabili della formazione professionale ed es-‐ perti di consulenza della Provincia di Bolzano-‐Alto Adige Qualifica/ Docenti, formatori, consulenti professionali Corso di studi Denominazione mo- Individuazione e analisi delle competenze intersettoriali e dei rischi di abbandono, dulo con pianificazione, esecuzione e valutazione delle sequenze consultive Obiettivi e compe- I partecipanti dovranno: tenze > saper descrivere il peso della diagnosi precoce/della promozione/della prevenzio- ne nelle interruzioni degli studi fra i giovani > saper valutare l’importanza delle competenze intersettoriali per la formazione pro- fessionale di base > saper descrivere, utilizzare e impiegare per i giovani lo strumento di diagnosi smK72+ > saper valutare e interpretare profili di competenza relativi a competenze intersetto- riali e tabelle sui rischi e i motivi degli abbandoni > saper pianificare, eseguire e valutare le sequenze consultive con l’ausilio di dati reali sui giovani tenendo conto delle informazioni professionali > saper eseguire analisi differenziate e descrizioni della domanda di informazioni dei giovani > saper raccogliere e predisporre in base al target informazioni aggiornate specifiche delle singole professioni e dei singoli campi professionali > saper confrontare a livello regionale le offerte di formazione, qualificazione e ag- giornamento > saper analizzare e riflettere professioni e possibilità occupazionali sotto l’aspetto dell’ottimizzazione dei vantaggi individuali > saper applicare procedure specifiche di ricerca e valutazione sociale qualitativa Contenuti del mo- Approfondimenti nel campo della scienza della professione e della consulenza: dulo didattico > Nozioni di competenza, modelli di competenza, quote di abbandono, motivi dell’abbandono, promozione e prevenzione > Analisi dei dati > Esercizi di approfondimento in materia di consulenza e gestione delle informazio-‐ ni > Strategie di comunicazione e soluzione dei conflitti > Biografie, carriere e percorsi professionali tipici dei singoli campi di attività Mit Unterstützung des Programms für Lebenslanges Lernen Seite 4 der Europäischen Union DE/10/LLP-LdV/TOI/147301/2010-1-DE2-LEO05-05358
Berufspädagogisches Rahmenkonzept und Methodeninventar > Attività progettuale Numero dei crediti 5 (125) ECTS assegnati 16 ore di presenza nelle tre giornate di corso (Carico di lavoro) 84 ore di fasi di apprendimento, sviluppo, applicazione e valutazione 25 ore di metodi di qualificazione mediante relazione (facoltative) Letteratura con- > Fadda, Sebastiano (2000) Sviluppo locale, occupazione e implicazioni formative -‐ sigliata una guida, Angeli Milano > Hettlage, R., Steinlin, M. (2006). The Critical Incident Technique in Knowledge Management-‐Related Contexts. Zürich: helvetas (www.i-‐ pk.ch/files/CriticalincidentTechnique_in_KM.pdf (ultimo accesso: 29.10.2011) > ISFOL (2012) I percorsi di istruzione e formazione professionale a.f. 2009-‐10 e 2010-‐11 Rapporto di monitoraggio delle azioni formative realizzate nell’ambito del diritto-‐dovere all’istruzione e alla formazione, http://sbnlo2.cilea.it/bw5ne2/opac.aspx?WEB=ISFL&IDS=18510 (ultimo accesso: 24.04.2012) > ISFOL (2011) Monitoraggio sull’apprendistato, XII rapporto, Annualità 2009 e 2010, http://sbnlo2.cilea.it/bw5ne2/opac.aspx?WEB=ISFL&IDS=18283, (ultimo accesso: 24.04.2012) > OECD (2011), Education at a Glance 2011: OECD Indicators, OECD Publishing. http://dx.doi.org/10.1787/eag-‐2011-‐en (ultimo accesso: 24.04.2012) > OECD (2010), Education at a Glance 2010: OECD Indicators, OECD Publishing. http://www.oecd-‐ilibrary.org/education/education-‐at-‐a-‐glance-‐2010_eag-‐2010-‐ en (ultimo accesso: 24.04.2012) > Pianificare il futuro: i giovani e l' orientamento professionale Bibliogr. p. 173 -‐ 175OCSE Roma : Armando, 1998 > Provincia Autonoma di Bolzano -‐ Alto Adige, Istituto provinciale di statistica (2012), Istruzione in cifre 2010-‐2011, http://www.provinz.bz.it/astat/it/istruzione-‐ cultur-‐ a/662.asp?WeiterbildungPubl_action=4&WeiterbildungPubl_article_id=193528 (ultimo accesso: 24.04.2012) > Provincia Autonoma di Bolzano -‐ Alto Adige, Ripartizione Formazione professiona-‐ le tedesca e ladina (2011), Berufsbildung in Zahlen, L’apprendistato in Alto Adige, http://www.provinz.bz.it/berufsbildung/download/Berufsbildung_Nr_06.pdf (ul-‐ timo accesso: 24.04.2012) > Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige, Ripartizione Lavoro (2011) Rapporto sul mercato del lavoro in Provincia di Bolzano 2010, http://www.provincia.bz.it/lavoro/mercato-‐del-‐lavoro/929.asp (ultimo accesso: 24.04.2012) Mit Unterstützung des Programms für Lebenslanges Lernen Seite 5 der Europäischen Union DE/10/LLP-LdV/TOI/147301/2010-1-DE2-LEO05-05358
Berufspädagogisches Rahmenkonzept und Methodeninventar > Metodi di insegna- Lezioni, esercitazioni pratiche, attività progettuale, lavori di gruppo, apprendimento mento e approfon- autoguidato dimento Metodo didattico Le giornate di corso sono pensate per promuovere e stimolare il confronto critico con tematiche scientifiche e pratiche (competenze, abbandoni, rilevamento dati, in-‐ terpretazione e valutazione, consulenza, promozione, prevenzione). L’alternarsi di fasi di presenza a fasi di esercitazione pratica mira a favorire il passaggio dalla teoria alla pratica e dalla pratica alla teoria. Metodo di qualifi- Relazione (25 ore) cazione Metodologia La metodologia sviluppata nel corso del progetto e da aggiornare di volta in volta abbraccia quattro diversi ambiti: 1. Approcci di consulenza specifica per la prevenzione degli abbandoni sulla base del modello euristi-‐ co. 2. Modelli didattici appositamente concepiti per preparare ed eseguire lo screening di classe con smk72+ e la rappresentazione e interpretazione dei risultati, e per selezionare i soggetti invitati a partecipare ai consulti. 3. Metodi innovativi di orientamento e informazione professionale per contenere l'interruzione della formazione. 4. Innovativi metodi di assistenza alla formazione e successiva consulenza in processi di transizione individuali. Per tutti e quattro gli ambiti esistono principi comprovati a livello pratico e supportati a livello scienti-‐ fico, messi in atto in occasione del rilevamento attualmente avviato da tutti i partner e dell'attuazio-‐ ne della consulenza. A tale riguardo si può fare riferimento anche alle esperienze maturate in Svizze-‐ ra dalla primavera del 2011. Mit Unterstützung des Programms für Lebenslanges Lernen Seite 6 der Europäischen Union DE/10/LLP-LdV/TOI/147301/2010-1-DE2-LEO05-05358
Berufspädagogisches Rahmenkonzept und Methodeninventar Riguardo al punto 1: riguardo alla consulenza individuale sulla prevenzione degli abbandoni, è possi-‐ bile applicare solo quei metodi che soddisfano cause normalmente multifattoriali. Al contempo, nella scelta del metodo si doveva fare in modo che la prevenzione degli abbandoni non venisse accostata ai modelli clinici, ma venisse percepita come un ambito speciale della consulenza professionale. In PraeLAB sono stati perciò integrati nel settore delle teorie operative il modello di gestione del problema di G. Egan, l'approccio tendente alla risoluzione del problema e la metodica delle strutture di informazione. A tutto ciò va ad aggiungersi la particolare attenzione rivolta agli aspetti multicultur-‐ ali, perché gli apprendisti con un passato migratorio rappresentano un gruppo particolarmente a rischio. Una caratteristica specifica della consulenza nell'ambito di PraeLAB concerne la presa di contatto, l'invito e la definizione delle richieste. Dopo lo screening di classe con smk+72, l'iniziativa di consu-‐ lenza potrebbe prendere le mosse più dal consulente o docente che dal "soggetto in cerca di con-‐ sigli", senza che possa essere messa in dubbio la volontarietà e la trasparenza dei risultati. Sono perciò da ritenersi indispensabili per l'interpretazione a livello di consulenza delle cause di ab-‐ bandono le teorie della scelta professionale e dello sviluppo professionale (teorie oggettive). Consen-‐ tono di definire chiaramente la situazione del problema e il fabbisogno di aiuto del cliente. La meto-‐ dologia applicabile nello specifico in PraeLAB si basa sui materiali seguenti: Ertelt, B.J., Schulz, W.E. (2011). Handbuch Beratungskompetenz (Manuale delle competenze profes-‐ sionali). Leonberg: Rosenberger, 3a edizione Ertelt, B.J., Frey, A. (2011). Theorien der beruflichen Entwicklung und Beratung in ihrer Bedeutung für die Abbruchsprävention (Teorie dello sviluppo e della consulenza professionali nel loro significato per la prevenzione degli abbandoni). In: Baumeler, C., Ertelt, B.J., Frey, A. (a cura di -‐.). Diagnostik und Prävention von Abbrüchen in der Berufsbildung (Diagnostica e prevenzione degli abbandoni nella formazione professionale). Landau: Verlag Empirische Pädagogik (in stampa). Rübner, M. (2011). Beratung von Auszubildenden mit erhöhtem Abbruchsrisiko – Konzeptionelle Überlegungen zur Ausgestaltung des Beratungsprozesses (Consulenza per apprendisti a elevato rischio di abbandono -‐ Riflessioni concettuali per la strutturazione del processo di consulenza). In: Baumeler, C., Ertelt, B.J., Frey, A. (a cura di -‐.), loc. cit. Ertelt, B.J. (2011). Power-‐Point-‐Präsentation zu Berufswahl-‐ und -‐entwicklungstheorien (Presentazio-‐ ne Power-‐Point delle teorie sulla scelta professionale e sullo sviluppo professionale) (teorie oggetti-‐ ve). Ertelt, B.J. (2011). Power-‐Point-‐Präsentation zu ausgewählten Beratungsansätzen (Presentazione Power-‐Point di approcci di consulenza selezionati) (teorie operative). Mit Unterstützung des Programms für Lebenslanges Lernen Seite 7 der Europäischen Union DE/10/LLP-LdV/TOI/147301/2010-1-DE2-LEO05-05358
Berufspädagogisches Rahmenkonzept und Methodeninventar Riguardo al punto 2: per la preparazione, esecuzione e valutazione dello screening di classe occorro-‐ no speciali modelli didattici. Presupposti base per attuare con successo l'intero programma PraeLAB sono la volontarietà della partecipazione e il coinvolgimento degli apprendisti o degli studenti delle scuole professionali. Deve perciò essere valorizzato il ruolo del consulente rispetto a quello dell'in-‐ segnante. Attraverso un'attenta valutazione degli approcci in classe (programma strutturale e pro-‐ gramma di svolgimento) e la realizzazione con l'ausilio della "critical incidents technique" (schema di valutazione già disponibile), è possibile determinare modelli didattici ideali dell'esecuzione dello screening di classe nei partner di progetto. Riguardo al punto 3: nell'ambito del programma PraeLAB sono stati ulteriormente sviluppati, tenen-‐ do in considerazione le specifiche condizioni nei paesi partner, metodi innovativi di orientamento professionale e informazione professionale sulla base delle raccomandazioni finora fatte. Il principio si compone delle seguenti misure: (1) Approfondimento della fase di orientamento professionale (possibilmente a partire dalla classe 7a nelle scuole di istruzione generale): − divulgazione sistematica di "Career Management Skills" (CMS) − definizione delle competenze e autovalutazione − informazione completa ed esauriente sugli ambiti professionali − esperienze pratiche in azienda − cooperazione con luoghi di apprendimento esterni − consulenza e supporto socio-‐pedagogici. A questo proposito, nell'ambito di PraeLAB vengono analizzati e valutati con grande attenzione i pro-‐ getti "jobstarter" in Germania (www.jobstarter.de). (2) Raccomandazioni per l'ulteriore sviluppo dei principi professionali nell'ambito di PraeLAB − Ai sistemi di informazione professionale orientati sulle richieste deve essere dato maggiore risalto rispetto ai sistemi orientati sulle offerte. − Gli strumenti di conoscenza delle professioni devono contemplare, più di quanto finora fatto, anche criteri di stato e ambiti conflittuali nella formazione aziendale. − Orientamento e consulenza professionale dovrebbero diventare più critici nei confronti della teoria "trait & factor" -‐ Approcci che partono dal presupposto della possibilità di un adattamento ottimale di uomo e lavoro ai sensi di un'armonia prestabilita. Mit Unterstützung des Programms für Lebenslanges Lernen Seite 8 der Europäischen Union DE/10/LLP-LdV/TOI/147301/2010-1-DE2-LEO05-05358
Berufspädagogisches Rahmenkonzept und Methodeninventar − L'orientamento professionale deve abbandonare l'idea che chi sceglie la professione dovrebbe de-‐ cidere razionalmente. Modelli normativi di questo tipo generano un "information-‐overload" e la per-‐ dita di competenza individuale nella risoluzione dei problemi. − Nella determinazione dell'idoneità professionale dovrebbe essere considerata più attentamente la differenza tra "idoneità alla domanda d'assunzione", "idoneità alla formazione", "idoneità per l'azi-‐ enda di formazione" e "idoneità all'attività lavorativa remunerata". Finora nell'orientamento profes-‐ sionale ha predominato una definizione di professione relativamente astratta e generica. − Rafforzamento del marketing specifico per soggetti a rischio di abbandono ai sensi di una politica di comunicazione efficace e della messa a disposizione di offerte di consulenza e supporto a bassa sog-‐ lia. − Un'attenzione particolare deve essere prestata alla diagnosi precoce di svantaggi sociali e di pecu-‐ liarità culturali rilevanti ai fini del lavoro dei soggetti che scelgono la professione. Fonti: Ertelt, B.J. (2003). Prävention von Ausbildungsabbrüchen durch Berufsberatung (Prevenzione di in-‐ terruzioni di formazione attraverso la consulenza professionale). In: Informationen für die Beratungs-‐ und Vermittlungsdienste der Bundesagentur für Arbeit (ibv) (Informazioni per i servizi di consulenza e intermediazione dell'agenzia federale per l'impiego), 25/2003, pagg. 63 – 67. Frey, A. (2011). Lehrabbruch: Gründe, Dynamik, Folgen und Prävention (Interruzione dell'appren-‐ distato: ragioni, dinamica, conseguenze e prevenzione). Relazione e presentazione Power-‐Point, Bolzano, 28 settembre 2011. Hochschule der Bundesagentur für Arbeit HdBA (2010) (Università degli Studi Applicati sul Lavoro dell'Agenzia Federale per l'Impiego) -‐ Modulo parziale I a: Informationsgewinnung und Informati-‐ onsmanagement. Brain Drain – Brain Gain. Qualifizierungsmodule für Beratungskräfte (Acquisizione delle informazioni e loro gestione. Brain drain -‐ Brain gain. Moduli di qualifica per gli esperti in consu-‐ lenza) (LdV-‐Projekt. Innovationstransfer). Mannheim: relazione HdBA 1/2010, pag. 11 e segg. Riguardo al punto 4: i metodi finora applicati per l'assistenza alla formazione e la successiva consu-‐ lenza agli apprendisti devono essere urgentemente integrati. Nell'ambito di PraeLAB vengono perciò tra l'altro costantemente analizzati e valutati i servizi di consulenza alla formazione degli uffici com-‐ petenti, i sostegni paralleli alla formazione professionale, le iniziative del Ministero per l'Istruzione e la Ricerca, come "catene formative" e altre iniziative o progetti spesso regionali o settoriali in Ger-‐ mania, nonché iniziative corrispondenti dei paesi partner. È questo il presupposto per il perfeziona-‐ mento in PraeLAB del case management nell'assistenza alla formazione. La metodologia del programma PraeLAB di assistenza alla formazione e successiva consulenza (follow up) presenta le seguenti caratteristiche: Mit Unterstützung des Programms für Lebenslanges Lernen Seite 9 der Europäischen Union DE/10/LLP-LdV/TOI/147301/2010-1-DE2-LEO05-05358
Berufspädagogisches Rahmenkonzept und Methodeninventar − stretta cooperazione tra servizio di consulenza professionale, formatori e docenti della scuola pro-‐ fessionale; − potenziamento delle offerte a bassa soglia per la consulenza e il supporto di apprendisti, correlate con un marketing qualificato; − maggiore attenzione alla fase post-‐decisionale nelle offerte di consulenza professionale e di repe-‐ rimento di posti di formazione; − intensificazione della collaborazione tra la rete locale e consulenti professionali, camere, enti socia-‐ li, sostegni paralleli alla formazione, iniziative di consulenza alla formazione con particolare riguardo alle problematiche dell'immigrazione; − sussidi economici e consulenza finanziaria, in particolare quando gli apprendisti non vivono più presso i genitori; − per incentivare la motivazione alla formazione, ai giovani bisognerebbe illustrare la strumentalità della loro formazione professionale nell'ottica di una successiva carriera professionale. Rientrano in questo ambito i potenziali di sostituzione attivi e passivi, le possibilità di formazione continua e di avanzamento di carriera. Fonti: • Ertelt, B.J. (2003). Prävention von Ausbildungsabbrüchen durch Berufsberatung (Prevenzione di interruzioni di formazione attraverso la consulenza professionale). In: Informationen für die Be-‐ ratungs-‐ und Vermittlungsdienste der Bundesagentur für Arbeit (ibv) (Informazioni per i servizi di consulenza e intermediazione dell'agenzia federale per l'impiego), 25/2003, pagg. 63 – 67. • Frey, A. (2011). Lehrabbruch: Gründe, Dynamik, Folgen und Prävention (Interruzione dell'app-‐ rendistato: ragioni, dinamica, conseguenze e prevenzione). Relazione e presentazione Power-‐ Point, Bolzano, 28 settembre 2011. • Gruppo di autori BIBB -‐(Bundesinstitut für Berufsbildung/Istituto Federale per la Formazione Pro-‐ fessionale) Fondazione Bertelsmann (2011). Reform des Übergangs von der Schule in die Berufs-‐ ausbildung (Riforma del passaggio dalla scuola alla formazione professionale). Bonn/Gütersloh: www.expertenmonitor.de • Deuer, E. (2011). Work-‐Life-‐Balance von Auszubildenden und Ausbildungsabbruch „Ein hochsigni-‐ fikanter Zusammenhang“ (Work-‐life-‐balance di apprendisti e interruzione della formazione. "Una relazione molto significativa". In: Personalführung (Gestione del personale, 10/2010, pagg. 60 – 61. Mit Unterstützung des Programms für Lebenslanges Lernen Seite 10 der Europäischen Union DE/10/LLP-LdV/TOI/147301/2010-1-DE2-LEO05-05358
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