PRINCIPALI AGENTI INFETTIVI PREVENZIONE E SICUREZZA DELL'OPERATORE

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PRINCIPALI AGENTI INFETTIVI PREVENZIONE E SICUREZZA DELL'OPERATORE
TATUAGGIO E PIERCING:
                                  ASPETTI DI IGIENE E SICUREZZA

         PRINCIPALI AGENTI INFETTIVI
          PREVENZIONE E SICUREZZA
              DELL’OPERATORE

Dott.ssa Federica Tamarri
U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica                     16 Febbraio 2023
Cesena                                              Aula Magna AUSL Romagna– Forlì
Dott.ssa Emilia Biguzzi
U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica
Forlì
PRINCIPALI AGENTI INFETTIVI PREVENZIONE E SICUREZZA DELL'OPERATORE
ARGOMENTI TRATTATI
•MODALITÀ DI TRASMISSIONE CON PARTICOLARE
RIGUARDO ALLA TRASMISSIONE PARENTERALE
•EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE DELLE PRINCIPALI
INFEZIONI A TRASMISSIONE PARENTERALE
•PRECAUZIONI STANDARD, IGIENE DELLE MANI E
DPI
•VACCINAZIONI RACCOMANDATE
•AZIONI IN CASO DI INCIDENTE- INFORTUNIO A
RISCHIO BIOLOGICO
PRINCIPALI AGENTI INFETTIVI PREVENZIONE E SICUREZZA DELL'OPERATORE
IRIFERIMENTI NORMATIVI

I problemi di SICUREZZA, connessi alle pratiche di tatuaggio, piercing (e trucco semipermanente),
                              sono legati in maniera prevalente,

                                      alla PREVENZIONE delle INFEZIONI

 Normativa Nazionale
CIRCOLARE del Ministero della Salute del 5/02/1998 n. 2.9/156 e del 16/07/1998 n. 2.8/63

 Delibera della Giunta R.E.R. n. 465 del 11/04/2007: Approvazione delle linee guida concernenti “Indicazioni
  tecniche per l’esercizio delle attività di tatuaggio e piercing”
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ITATUAGGI IN EUROPA
                             InEuropa si stima che siano oltre 60 milioni di persone tatuate
                                            (circa il 12%della popolazione).
                                     Fonte: Joint Research Centre (JRC) del 2016“Safety of tattoos and permanent make-up: Final report”

  Si stima che entro il 2021
   nello Spazio economico
   europeo (See) oltre 81
  milioni di persone avranno
 almeno un tatuaggio e che
 entro il 2040 la popolazione
  di persone con almeno un
tatuaggio possa raddoppiare,
 con un tasso di prevalenza
         pari al 26,1%.
  Fonte:rapporto della European Chemic al Agency
PRINCIPALI AGENTI INFETTIVI PREVENZIONE E SICUREZZA DELL'OPERATORE
ITATUAGGI IN ITALIA

                                                                                                      Nel nostro Paese ci
                                                                                                    sono circa 7 milioni di
                                                                                                       persone tatuate,
                                                                                                     ovvero il 12,8% della
                                                                                                         popolazione,
                                                                                                    percentuale che sale al
                                                                                                         13,2% se si
                                                                                                    considerano anche gli
                                                                                                          ex-tatuati.

                                    Ann IstSuperSanità2018| Vol. 54,No. 2:126-136 DOI:10.4415/ANN_18_02_08
                 The tattooed population in Italy:a nationalsurveyon demography,characteristicsand perception of health risks
Alberto Renzoni,Antonia Pirrera, Francesco Novello, Alessandra Lepri, Paolo Cammarata, Cristiano Tarantino, Fortunato D’Ancona and Alberto Perra
PRINCIPALI AGENTI INFETTIVI PREVENZIONE E SICUREZZA DELL'OPERATORE
QUALCHE DATO…
 I tatuaggi sono più diffusi tra le donne (13,8% delle intervistate) rispetto agli
  uomini (11,7%)
 Il primo tatuaggio viene effettuato mediamente a 25 anni; la fascia più
  rappresentativa è quella tra i 35 e i 44 anni (23,9%)
 il 3,3% dei tatuati dichiara di aver avuto complicanze o reazioni, ma il dato
  appare sottostimato. Tra le più frequenti troviamo: dolore, granulomi,
  ispessimento della pelle, reazioni allergiche, infezioni e pus

NB. In generale, solo il 58,2% degli intervistati è informato sui rischi: la
 percezione sui rischi considerati più frequenti riguarda le reazioni allergiche
 (79,2%), l’epatite (68,8%) e l’herpes (37,4%)
                                             Ann IstSuperSanità2018| Vol. 54,No. 2:126-136 DOI:10.4415/ANN_18_02_08
                          The tattooed population in Italy:a nationalsurveyon demography,characteristicsand perception of health risks
         Alberto Renzoni,Antonia Pirrera, Francesco Novello, Alessandra Lepri, Paolo Cammarata, Cristiano Tarantino, Fortunato D’Ancona and Alberto Perra
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RISCHI INFETTIVI
             NB. TUTTIICLIENTIpossono essere portatori di agenti biologici trasmissibili!
                                TUTTIITATUATORI sono esposti al rischio!

                L’esecuzione del tatuaggio può dar luogo a 3 potenziali origini di infezioni:

•   l’INCHIOSTRO del tatuaggio può essere contaminato già nella fase di produzione o successivamente,
    una volta che la bottiglia è stata aperta e utilizzata senza rispettare le norme standard di asepsi

•   la contaminazione potrebbe verificarsi in caso di CONDIZIONI IGIENICHE INADEGUATE al momento del
    tatuaggio o di utilizzo improprio degli strumenti, come l’uso dello stesso ago o contenitore d’inchiostro
    per clienti successivi senza una corretta sterilizzazione, o in caso di disinfezione inadeguata dell’area
    della pelle da tatuare

•   durante il processo di GUARIGIONE del tessuto cutaneo lesionato dopo il tatuaggio, i soggetti tatuati
    spesso avvertono prurito e bruciore e, grattandosi, rischiano di inoculare i microrganismi, infettando
    la zona tatuata
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INFEZIONI

             LOCALI                                       SISTEMICHE

                                                      Danno luogo a manifestazioni
  Limitate all’area del trattamento.                         generalizzate.
 In genere si risolvono senza lasciare                (Il microrganismo, dopo essere
   alterazioni della cute, ma talvolta               penetrato nella cute e nel derma
possono generare cicatrici deturpanti.                   profondo, entra nel circolo
                                                                sanguigno).
                                                          Es. le infezioni da virus
                                                           dell’epatite B (HBV)
                                                       e epatite C (HCV), virus HIV
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AGENTI INFETTIVI
•   Batteri
•   Virus
•   Miceti
•   Protozoi
•   Parassiti
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Malattie infettive in ambito umano
La malattia infettiva rappresenta una modalità di
interazione tra microrganismo (specie patogena
per l’uomo) e macrorganismo (uomo sano).
Esistono una serie di variabili dipendenti, sia del
microbo che dell’uomo, per cui solo realizzandosi
alcune condizioni si arriva alla malattia.
CONTATTO
      MICRORGANISMO/MACRORGANISMO
      VARIABILI RELATIVE AL MICRORGANISMO:
1. patogenicità: capacità di un microrganismo di determinare malattia (il
microbo contrae un rapporto di vantaggio rispetto all’ospite umano);

2. invasività: capacità di aggredire tessuti e organi e di diffondersi
  (caratteristica intrinseca del microbo a superare le barriere di difesa);

3. tossigenicità: capacità di produrre tossine (le tossine danno la malattia);

4. virulenza: il differente grado di patogenicità che possono presentare
  ceppi differenti della stessa specie di microrganismo;
5. carica infettante: la carica infettante sufficiente a provocare l’infezione
è caratteristica delle singole sp (la quantità di microbi necessaria per dare
  malattia, superando le nostre difese);

6. sensibilità/resistenza: diversa ai disinfettanti ed alla temperatura.
CONTAGIOSITÀ
Capacità di un microrganismo patogeno di trasferirsi da un soggetto,
nel quale alberga, a un altro soggetto

 dipende dal tipo di malattia
ELEVATA: morbillo, varicella
INTERMEDIA: rosolia, parotite
BASSA: TBC, HBV, AIDS
ASSENTE: tetano

 dipende dalle modalità di trasmissione
CONTATTO MICRO-MACRORGANISMO
     VARIABILI RELATIVE AL
       MACRORGANISMO:
 1. Età del paziente;
 2. Lo stato immunitario;
 3. Stato di nutrizione;
 4. Stato di gravidanza;
 5. Fattori genetici;
 6. Affezioni croniche sistemiche
LO STATO IMMUNITARIO
• Immunità innata o aspecifica:

Barriere di superficie: integrità cutanea e mucosa,
 sostanze battericide nei fluidi corporei,
 acidità gastrica e flora batterica residente

Risposta infiammatoria

Sistema complemento (C3,C4, ecc)

• Immunità acquisita: linfociti T e B

Immunità attiva (infezione naturale, vaccinazione)

Immunità passiva (madre-feto, somministrazione di
 immunoglobuline)
CONTATTO
                      MICRORGANISMO/MACRORGANISMO

        CONTAMINAZIONE                                     INFEZIONE

                                                  moltiplicazione e impianto del
contatto occasionale di microrganismi                     microrganismo
(cute o mucose nell’uomo) che non si
 moltiplicano e pertanto non riescono
ad impiantarsi persistentemente nella
           sede contaminata              Colonizzazione: presenza         Malattia
                                        persistente di microrganismi      infettiva
                                           su superfici cutanee o
                                        mucose in assenza di segni
                                           clinici di malattia o di
                                          risposta immunologica
                                                  dell’ospite
RAPPORTI MICRO/MACRORGANISMO
• MICRORGANISMI SIMBIONTI :
stabiliscono con l’ospite un rapporto di reciproco vantaggio (es.flora
endogena intestinale);

• COMMENSALI : si impiantano e si moltiplicano senza apparente beneficio
per l’ospite
(es. Staphylococcus epidemidis a livello cutaneo);

• PARASSITI PATOGENI :stabiliscono un rapporto
a proprio vantaggio, con danno dell’ospite.
Malattie infettive in ambito umano

INDIVIDUO IMMUNE per precedente contatto o per
vaccinazione.
INDIVIDUO RECETTIVO si realizza il passaggio da
infezione a malattia il cui andamento e gravità
dipendono da fattori quali : presenza di malattia
cronica, età, sesso, stato alimentare, condizioni socio-
economiche.
Epidemiologia

Studia le malattie e lo stato di salute della
popolazione, in particolare il verificarsi delle malattie
e degli stati o eventi ad esse connessi.
Non richiede una conoscenza dell’agente causale, ma
fornisce indizi per individuarlo.
Endemia - Epidemia
Endemia
Indica un equilibrio continuo nella frequenza dei casi
di una malattia in un territorio
Epidemia
Comparsa di un elevato numero di casi di malattia,
favorita da determinate situazioni (es. clima,
suscettibilità degli individui)
FONTE D’INFEZIONE
  Organismo (umano o animale) infetto che elimina i microrganismi patogeni
             consentendone la trasmissione all’ospite recettivo.

•AMMALATO (infezione con sintomi)

•PORTATORE (infezione senza sintomi)

     Sano: si infetta ed elimina il germe senza ammalarsi
     Precoce: elimina il germe durante il periodo di incubazione della
      malattia
     Convalescente: continua ad eliminare il germe anche dopo la
      guariogione clinica
     Cronico: elimina il germe per mesi o anni
MALATTIA INFETTIVA
Conseguenza clinica dell’interazione tra un microrganismo ed un’ospite
        suscettibile per particolari caratteristiche del germe

              ( patogenicità, invasività, dose infettante )

     e/o per una condizione di maggiore suscettibilità del paziente.
COME POSSIAMO PREVENIRLA???

   comportamenti corretti
   disinfezione
   utilizzo di idonei locali ed attrezzature
   vaccinazioni
La sicurezza delle pratiche di tatuaggio e piercing è legata
 in modo prevalente alla prevenzione del rischio infettivo
                          OBIETTIVO

         PROTEZIONE DEI                 SICUREZZA DEI
            CLIENTI                      LAVORATORI

                       RISCHIO INFETTIVO
Le attività di piercing e tatuaggi devono essere
condotte in modo da assicurare :
 un adeguato livello di igiene dell'ambiente e
  del personale
 una adeguata preparazione dell'area cutanea
  interessata con uso esclusivo di tecniche
  asettiche
 un adeguato trattamento delle lesioni provocate
 un adeguato trattamento e smaltimento di
  oggetti, materiali biologici e rifiuti
  potenzialmente contaminati
Nel 1985 il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) a causa
dell’epidemia dovuta alla sindrome da immuno-deficienza acquisita (AIDS)
introdusse il concetto di

                          precauzioni standard

Per la prima volta l’attenzione fu posta sull’adozione delle precauzioni
rivolte a tutte le persone, indipendentemente dal loro presunto stato
infettivo.

Le precauzioni standard hanno la finalità di prevenire e ridurre il rischio di
infortuni caratterizzati dall’esposizione (parenterale, mucosa, della cute non
integra) degli operatori al sangue o ad altri liquidi biologici.
Le precauzioni standard si applicano a tutte le persone senza tener conto del sospetto
                                o diagnosi di infezione
                Ogni persona è potenzialmente infetta!

           Il successo ottenuto con le precauzioni standard ha portato a
           riaffermare tale approccio quale fondamento per la prevenzione
           della trasmissione dei microrganismi in tutti gli ambiti
Il razionale su cui si basano le precauzioni standard e le
precauzioni basate sulla trasmissione sono:

   la sorgente dell’agente infettivo;
   l’ospite suscettibile con una porta di entrata recettiva al
    microrganismo;
   un modo di trasmissione dell’agente.
    Individuare e rendere inattive la/le sorgenti dei
     microrganismi;
    Interrompere la catena di trasmissione, modificando i fattori
     ambientali ed i comportamenti che favoriscano la
     persistenza e la diffusione dei microrganismi

                           Agente infettivo

    Ospite suscettibile                            Serbatoio/fonte

                             Catena
                          dell’infezione
     Porta di entrata                              Porta di uscita

                        Modalità di trasmissione
Modalità di
               Serbatoio / fonte    Dinamica della trasmissione
trasmissione
                                   Contatto fisico diretto tra fonte
                                   e utente (contatto persona-
                                   persona) , spesso attraverso la
Contatto
               Utente, Tatuatore   cute delle mani
 diretto                           Es: varicella tramite il contatto
                                   con le lesioni da varicella o
                                   zoster, la scabbia ecc
                                   La trasmissione dell’agente
                                   patogeno dalla sorgente
                                   all’utente avviene
                                   passivamente, attraverso un
                                   oggetto intermedio (di solito
Contatto       Strumentazione,     inanimato);
indiretto      Attrezzatura        Es: trasmissione attraverso i
                                   guanti non cambiati tra un
                                   utente e l’altro, ma anche
                                   tramite attrezzature
                                   contaminate (forbici , aghi ,
                                   pinze, ecc)
Modalità di
               Serbatoio / fonte    Dinamica della trasmissione
trasmissione

                                   Disseminazione per
                                   aerosolizzazione di
                                   microrganismi contenuti in
                                   piccole particelle (< 5 μm di
                                   diametro) che rimangono
  Aerea        Utente, Tatuatore   disperse nelle correnti aeree
                                   per lunghi periodi di tempo e
                                   possono essere trasmesse a
                                   distanza
                                   Es: Varicella, Morbillo, TBC
                                   polmonare e laringea

                                   Trasmissione attraverso
                                   goccioline grandi (> 5 μm di
                                   diametro) espulse a distanze
 Droplet       Utente, Tatuatore   brevi (< 1 metro) che non
                                   rimangono sospese nell’aria
                                   Es: Meningiti batteriche,
                                   Pertosse
Le mani sono il veicolo più frequentemente
implicato nella trasmissione dei patogeni.

Il lavaggio frequente delle mani è riconosciuto
come la più importante misura per ridurre il
rischio di trasmissione di microrganismi da una
persona all’altra.
 Lavare le mani con acqua e detergente quando visibilmente
  sporche, o visibilmente imbrattate con sangue o altri liquidi
  biologici

 Utilizzare preferibilmente la frizione con prodotto a base alcolica
  per l’antisepsi delle mani in tutte le situazioni sotto elencate, se le
  mani non sono visibilmente sporche:

•   Prima e dopo il contatto diretto con l’utente;
•   Dopo la rimozione dei guanti;
•   Prima di manipolare un dispositivo invasivo (indipendentemente
    dall’uso dei guanti);
•   Dopo il contatto con fluidi e secrezioni corporee, mucose, cute
    non integra o medicazioni;
•   In caso di passaggio da un sito corporeo contaminato ad uno
    pulito;
•   Dopo contatto con oggetti inanimati potenzialmente contaminati
Durante l’attività l’operatore non deve indossare anelli, bracciali ed
altri monili…che possono essere veicolo di trasmissione (rimuoverli
all’inizio del turno di lavoro e successivamente provvedere al lavaggio
delle mani e loro igienizzazione)

   Le unghie devono essere tenute corte e prive di smalto
Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)
 I DPI fanno riferimento ad una varietà di
barriere, usati singolarmente o
in combinazione, per proteggere le
membrane mucose, le vie aeree, la cute e
gli abiti dal contatto con agenti infettivi.
 La selezione dei DPI si basa sulla natura
delle interazioni con l’utente ed il probabile
modo di trasmissione (contatto, droplet, via
aerea…)
   Prima di venire a contatto con sangue, fluidi
    corporei, secreti, escreti ed articoli
    contaminati.
   Prima di toccare membrane mucose e cute
    non intatte.
   Rimuovere i guanti prontamente dopo l'uso,
    prima di toccare articoli non contaminati e
    superfici ambientali e lavare le mani
    immediatamente per prevenire il
    trasferimento di microrganismi ad un altro
    utente o all'ambiente.
    Prevenire la contaminazione di indumenti e cute durante la
    rimozione dei DPI

   Collocare nell’area in cui si lavora specifici contenitori per i
    DPI usati, monouso o pluriuso, in modo tale che siano utili
    nel punto di rimozione al fine di contenere la dispersione di
    materiali potenzialmente contaminati.
   Il personale deve indossare guanti di misura e resistenza
    appropriati alla pratica che andrà ad effettuare

   Indossare guanti monouso per la pratica diretta sull’utente

  Indossare guanti monouso o guanti pluriuso
(tipo domestico) per la pulizia ambientale o delle
attrezzature/presidi medici.
 I guanti sono efficaci per prevenire la
  contaminazione delle mani dei tatuatori e
  contribuiscono a ridurre la trasmissione dei
  microrganismi potenzialmente patogeni;

 I guanti non forniscono una protezione totale
  contro la contaminazione delle mani;

 I tatuatori dovrebbero ricordarsi che la mancata
  rimozione     dei   guanti    contribuisce   alla
  trasmissione dei microrganismi;

 Se l’integrità di guanti è compromessa (es.
  puntura), questi devono essere sostituiti
  immediatamente;

 Sostituisci i guanti tra un utente e l’altro. Non
  usare lo stesso paio di guanti con utenti diversi.
GUANTI NO IGIENE DELLE MANI = TRASMISSIONE
  MICROBICA

  GUANTI   SI IGIENE DELLE MANI    = MANI PULITE

L’utilizzo dei guanti non è sostitutivo
dell’igiene    delle   mani,     quando
indicata!
I camici vanno usati per
 proteggere le braccia e le aree esposte del corpo
 per evitare l’imbrattamento degli indumenti personali durante
  le procedure che producono probabili schizzi di sangue.
Vanno indossati prima di entrare a contatto con l’utente.
 al termine del lavoro rimuovere subito il camice sporco e
  riporlo negli appositi contenitori
 lavare le mani per prevenire il trasferimento di microrganismi
  ad altri utenti o all' ambiente.
 non riutilizzare il camice monouso
   In alternativa al camice possono essere utilizzati grembiuli e
    manicotti per la protezione della parte esposta delle braccia.
    Le protezioni degli occhi vanno scelte in base alle
    specifiche situazioni lavorative ed alle necessità di
    visione personali

   È importante che gli operatori ricordino che la
    protezione di occhi, naso e bocca è necessaria
    tutte le volte che si prevedono schizzi, spruzzi di
    materiale biologico, così come previsto nelle
    precauzioni standard

    Prima di rimuoverli è necessario togliere i guanti e
    lavare le mani
Gli occhiali protettivi e le visiere facciali sono riutilizzabili:
dopo l’uso devono essere adeguatamente trattati.

   Occhiali da vista e lenti a contatto sono da considerare protezioni
    oculari non adeguate
Mascherine

   Indossate dall’operatore per la protezione dal
    contatto con agenti infettivi provenienti dagli utenti
    (secrezioni respiratorie, droplet ,schizzi di sangue o
    fluidi corporei) in conformità alle precauzioni
    standard.

   Indossate dall’operatore in procedure che
    richiedono tecniche sterili per proteggere gli utenti
    dall’esposizione di agenti infettivi trasportati dal
    naso e dalla bocca degli operatori
   Fatte indossare all’utente per limitare la disseminazione potenziale di
    patogeni agli altri (es tamite droplet)

   Le maschere possono essere usate in combinazione con gli occhiali.

   In alternativa può essere usato uno schermo facciale per una
    protezione migliore del viso (al posto di occhiali)
   Stabilire disposizioni e procedure per la pulizia routinaria e
    mirata delle superfici ambientali, adeguate per il livello di
    contatti con l’utente ed il grado di contaminazione con
    liquidi biologici;

   Pulire e disinfettare le superfici che sono nelle immediate
    vicinanze e quelle che possono essere facilmente
    contaminate con potenziali patogeni (maniglie delle porte,
    superfici del bagno) con frequenza maggiore rispetto alle
    superfici poco     toccate e quindi a minor rischio (es.
    superfici orizzontali);

   Utilizzare un disinfettante attivo sui patogeni che più
    probabilmente contaminano l’ambiente.
   attenersi ad una rigorosa pulizia dei locali
   devono essere eseguite pulizie regolari e
    programmate dei pavimenti, di tutte le superfici di
    lavoro, sedie e lavabi ecc
   Tutti i prodotti utilizzati per la pulizia e la
    disinfezione devono essere adatti alle superfici che
    andiamo a detergere e disinfettare e impiegati
    secondo le indicazioni dei produttori Qualora
    superfici siano venute in contatto diretto o
    indiretto con fluidi corporei dell’utente, devono
    essere pulite e disinfettate immediatamente con
    prodotti appropriati.
   Tutte le                            che non possono essere
    inserite in autoclave, devono essere protette da appositi
    copricavi, guaine o custodie, da sostituire dopo ogni singolo
    trattamento

               (macchine per tatuare autoclavabili, manipoli/grip,
    puntali/tip, tubi, pinze, forbici chirurgiche, altri utensili, etc.),
    dovranno essere decontaminate, pulite e sterilizzate con
    autoclave.
   Garantire un ricambio d’aria regolare e sufficiente nei locali di
    lavoro favorendo l’aerazione naturale
   Posizionare nel locale raccoglitori chiusi per i rifiuti.
   Non fumare, non consumare cibi e bevande nell’area di lavoro
   No animali
1. Incubazione : periodo di
   tempo variabile in cui
   l’agente infettivo è
   entrato nell’organismo e
   comincia a svolgere la sua
   azione dannosa, senza
   produrre sintomi evidenti,
   ma con eventuale
   possibilità di contagio per
   altri organismi

2. Malattia

3. Convalescenza
VIE DI TRASMISSIONE
1) Malattie trasmesse per via fecale-orale;
2) Malattie trasmesse per via aerea;
3) Malattie trasmesse per contatto cutaneo;
4) Malattie trasmesse per via parenterale
(sangue);
5) Malattie trasmesse per via sessuale;
6) Malattie trasmesse con insetti vettori;
7) Zoonosi
1) MALATTIE TRASMESSE PER VIA
 FECALE-ORALE
SALMONELLOSI, TIFO, EPATITEA, COLERA, POLIOMIELITE, DIARREA

                          UOMO MALATO
                             (feci)
            suolo/acqua                        mani

     ALIMENTI CONTAMINATI           OGGETTI CONTAMINATI
     acqua, uova, carne,               stoviglie, bicchieri
     molluschi, vegetali crudi               alimenti cotti

                           UOMO SANO
                             (bocca)
PREVENZIONE
 Corretto smaltimento dei liquami;

 Potabilizzazione dell’ac qua;

 Pulizia e disinfezione dei servizi igienici;

 Lavaggio frequente delle mani;

 Rispetto norme su preparazione e conservazione degli alimenti ;

 Lavaggio e disinfezione di biancheria e oggetti contaminati;

 Isolamento e cura del malato;

 Vaccini (contro epatite A, tifo, colera)
EPATITEA

 Ilvirus responsabile dell’epatite A (Hav) determina una malattia con un decorso
               generalmente autolimitante (1-2settimane) e benigno.

Il periodo di incubazione che va da 15 a 50
giorni

febbre, malessere, nausea, dolori addominali
e ittero, accompagnati da elevazioni delle
transaminasi e della bilirubina

A volte si possono avere forme più gravi con
decorso protratto e anche forme fulminanti
rapidamente fatali
LA SITUAZIONE IN ITALIA…

 Nel 2020 il numero di casi di Epatite A notificati al SEIEVA si è ridotto rispetto
all’anno precedente, con un’incidenza di 0,2 casi per 100.000 abitanti (97 casi)

         (l’incidenza era stata 0.8 casi per 100.000 abitanti nel 2019).

                              [Bollettino SEIEVA n. 8 Marzo 2021]
FATTORI DI RISCHIO
                                             Il contagio più frequente si
                                                  osserva in seguito al
                                             consumo di molluschi crudi
                                               o poco cotti contaminati
                                                   dal virus (39,8%),
                                             a viaggi in zone endemiche
                                               (17,4%) e a contatti con
                                                  un caso di epatite A
                                              (7,1%), fattore che negli
                                                 anni precedenti aveva
                                              causato cluster di infezioni

           [Bollettino SEIEVA n. 8 Marzo 2021]
PREVENZIONE
 norme igieniche per la prevenzione delle infezioni oro-fecali (igiene personale,
   lavaggio e cottura delle verdure, molluschi ecc.) e il controllo della coltivazione e
   della commercializzazione dei frutti di mare
 Vaccinazione
consigliata ai viaggiatori diretti verso aree geografiche ad alta endemia per epatite A
raccomandata e gratuita in alcune condizioni:
• patologie gravi del fegato (cirrosi epatica, epatopatie croniche del fegato, alcolismo,
   tossicodipendenza, coagulopatie croniche che richiedono terapie)
• comportamenti che aumentano il rischio di infezione (MSM)
• volontari in missione in Paesi endemici per epatite A
• bambini sotto i 6 anni che si recano in aree geografiche endemiche per epatite A
La vaccinazione può essere utilizzata come profilassi post esposizione in persone che
siano state a contatto stretto con malati di epatite A entro 2 settimane
dall’esposizione.
CICLO VACCINALE adulti
2 dosi di vaccino distanziate di almeno 6/12 mesi l’una dall’altra.
2) MALATTIE TRASMESSE PER VIA AEREA
     TUBERCOLOSI, INFLUENZA E SIMILI, MENINGITE, SCARLATTINA,
    MALATTIE ESANTEMATICHE (MORBILLO, ROSOLIA, VARICELLA, ECC),
                            COVID-19

                          GOCCIOLINE                       UOMO
                            droplet                        SANO
                         (tossire, starnutire)

UOMO
MALATO

                          1 METRO
COVID-19

              SARS-CoV-2 è un nuovo ceppo di coronavirus.
   I coronavirus sono virus che circolano tra gli animali e alcuni di essi
                         infettano anche l’uomo.

La sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus (SARS-CoV-2) è il
nome dato al nuovo coronavirus.

COVID-19 è il nome dato alla malattia associata al virus.
TRASMISSIONE

•droplet e aerosol da una persona infetta
quando starnutisce, tossisce, parla o
 respira e si trova in prossimità di altre persone

• le goccioline possono essere inalate o
possono poggiarsi su superfici,
con cui altri vengono a contatto e vengono,
 quindi, infettate toccandosi il naso,
la bocca o gli occhi

NB. Il virus può sopravvivere sulle superfici (per poche ore su rame, cartone; per qualche
  giorno su plastica e acciaio inossidabile). Tuttavia, la quantità di virus vitale diminuisce
  nel tempo e potrebbe non essere sempre presente in quantità sufficiente da causare
  l'infezione.
TRASMISSIONE
  NB. le persone infette possono trasmettere il
  virus sia quando presentano sintomi che
  quando sono asintomatiche

  Una persona infetta può anche trasmettere il
  virus fino a due giorni prima che si
  manifestino i sintomi

Il periodo di incubazione per COVID-19 (cioè il tempo che intercorre tra
l'esposizione al virus e l'insorgenza dei sintomi) è attualmente stimato tra uno e
14 giorni
COSA SUCCEDE IN UN LUOGO CHIUSO??

             QUALCHE ORA
               DOPO…
MANIFESTAZIONI COVID-19
• assenza di sintomi (essere asintomatici)
• febbre, tosse, mal di gola, debolezza,
  affaticamento e dolore muscolare
• perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o
  diminuzione dell'olfatto (iposmia), perdita
  del gusto (ageusia) o alterazione del
  gusto (disgeusia)
• cefalea, brividi, mialgia, astenia, vomito
  e/o diarrea
I     casi più gravi possono presentare
    polmonite,     sindrome      da  distress
    respiratorio acuto e altre complicazioni,
    tutte potenzialmente mortali
PREVENZIONE
PREVENZIONE
 Coprire naso e bocca quando si
  tossisce/starnutisce;
 Eliminare i fazzoletti in modo corretto;
 Lavare spesso le mani;
 Evitare situazioni di sovraffollamento;
 Ricambiare frequentemente l’aria (10 min/ogni 2-
  3 ore);
 Evitare contatti stretti con le persone malate
 Isolamento e cura del malato
 Vaccini (morbillo, rosolia, influenza, meningite,
COVID-19 ecc)
11/02/2020 L’OMS dopo aver valutato i livelli di
  gravità e la diffusione della malattia dichiara
              l’emergenza pandemica

       27/12/2020 data ufficiale di avvio
             alla campagna vaccinale
Nel mondo persone vaccinate con 2 dosi risalgono a
                  5.013.117.402
          (aggiornamento al 21 nov 2022 Fonte OUR WORLD)

La vaccinazione di massa ha contribuito a ridurre la
             diffusione della malattia
La maggior parte delle persone ha ricevuto tre dosi di
vaccino covid. La quarta dose (dose di richiamo) può
essere somministrata a tutte le persone dai 12 anni in
avanti. La quarta dose e ulteriori dosi è raccomandata per
le seguenti categorie purché sia trascorso un intervallo
minimo di almeno 4 mesi (120 gg) dall’ultima dose di
vaccino o dall’infezione (test positivo):
 persone di età pari o sup a 60 anni
 persone di 12 anni e più con elevata fragilità motivata
  da patologie
 operatori e ospiti di presidi residenziali per anziani
 operatori sanitari
 donne in gravidanza
   L’influenza è una malattia respiratoria, rappresenta un serio problema
    di Sanità Pubblica, che può manifestarsi in forme di diversa gravità che
    in alcuni casi, può comportare il ricovero in ospedale. Alcune fasce di
    popolazione possono essere maggiormente a rischio di gravi
    complicanze. Si stima in tutto il mondo circa un miliardo di casi
    all’anno,da tre a cinque milioni di casi gravi e circa da 290.000 a
    650.000 decessi
   Due tipi principali di virus A e B .
   La vaccinazione riduce il rischio di complicanze gravi e di ricovero
    ospedaliero delle persone fragili.
   LA VACCINAZIONE E’ GRATUITA per:
    •   adulti e bambini con patologie croniche
    •   operatori sanitari e socio-sanitari
    •   donne in gravidanza
    •   donne e uomini a partire dai 60 anni
    •   addetti ai servizi essenziali
    •   donatori di sangue
    •   personale degli allevamenti e dei macelli
   La vaccinazione è consigliata nelle persone con patologie che
    aumentano il rischio di forme gravi di infezione da pneumococco:
o   Deficit immunitari congeniti o acquisiti,
o   Forme rare di anemia congenita,
o   Mancanza o cattivo funzionamento della milza,
o   Diabete,
o   Malattie croniche cardiache,
o   Respiratorie, renali e del fegato,
o   Malattie oncologiche,
o   Trapianti di organi solidi o di midollo osseo,
o    terapia immunosoppressiva.
   Dal 2017 è prevista l’offerta della vaccinazione a tutte le persone al
    compimento del 65° anno di età (a partire dai nati del 1952 in poi).

    vaccini antipneumococcici attualmente disponibili :
    antipneumococco coniugato 20 valente (somministrato per prima),
    seguito a distanza di 4/8 settimane per le categorie a rischio e a
    distanza di 12 mesi per coloro che eseguono il vaccino per età , dal
    vaccino polisaccaridico 23 valente
   La vaccinazione è obbligatoria nell’infanzia e fortemente
    raccomandata per gli adulti non immuni a una o più delle
    malattie prevenibili con questo vaccino, in particolare in caso di
    condizioni che aumentano il rischio di esposizione (operatori
    sanitari)
   Per la prevenzione del Morbillo, la vaccinazione, può essere
    utilizzata anche per la profilassi post-esposizione in persone
    suscettibili, preferibilmente entro 72 ore dall’esposizione.
   La pregressa immunità naturale o vaccinale, per una o più di
    queste malattie non costituisce una controindicazione alla
    vaccinazione.
              CALENDARIO STANDARD DI VACCINAZIONE

      2 DOSI distanziate di almeno un mese l’una dall’altra.

                      Vaccinazione gratuita !
La vaccinazione è raccomandata alle persone non immuni da varicella a
 rischio di gravi complicanze derivanti dalla malattia naturale, agli
 operatori sanitari e alle donne in età fertile non immuni per varicella.
 La vaccinazione può essere utilizzata anche per la profilassi post
 esposizione in persone non immuni entrate in contatto con un caso di
 varicella,
Il vaccino è gratuito sia per uomini che per le donne.
Ciclo vaccinale 2 dosi effettuate ad un intervallo di 4-6 settimane l’una
dall’altra.
Tra gli agenti batterici che causano la meningite il più temuto è
   Neisseria meningitidis (meningococco), oltre a Streptococcus
   pneumoniae (pneumococco) e Haemophilus influenzae. Esistono
   12 gruppi di meningococchi, di cui 5 (A, B, C, Y, W135) sono
   responsabili della malattia meningococcica invasiva: per questi
   gruppi sono stati prodotti vaccini specifici. Il più aggressivo è il
   meningococco di sierogruppo C, che insieme al B è il più frequente
   in Italia e in Europa.
In particolare, esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco:
 Vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C
   (MenC)
 Vaccino coniugato tetravalente (sierogruppi A, C, W e Y)

 Vaccino contro il meningococco di sierogruppo B
Il Piano Nazionale e Regionale di Prevenzione Vaccinale prevede l’offerta
    del vaccino Antimeningococcico tipo B ai bambini entro il primo anno
    di vita e alle persone con patologie che aumentano il rischio di malattia
    (es. asplenia anatomica o funzionale,deficit di fattori del complemento,
    immunodeficienze congenite o acquisite, trapianto di midollo osseo,…).

Esistono due tipi di vaccino contro il Meningococco B, uno che viene
   offerto a partire dai 2 mesi di vita ai nuovi nati ed alle persone con
   patologie croniche(BEXSERO).
   Il secondo vaccino può essere utilizzato dai 10 anni età(TRUMENBA).
NOME COMMERCIALE: BEXSERO
 Il vaccino contiene quattro diversi componenti della superficie dei
     batteri Neisseria meningitidis gruppo B.
     CICLO VACCINALE adulti :
Gli adolescenti (dagli 11 anni) e gli adulti devono ricevere 2 iniezioni
del vaccino.
L’intervallo tra ciascuna somministrazione deve essere di almeno 1
mese.

NOME COMMERCIALE : TRUMENBA
Il vaccino contiene due diversi componenti della superficie dei batteri
Neisseria meningitidis gruppo B.
Viene somministrato a pagamento ad eccezione dei viaggiatori
volontari in caso di Epidemia nell’area visitata

  CICLO VACCINALE adulti:
2 dosi a distanza di almeno 6 mesi
I piani vaccinali prevedono l’offerta del vaccino antimeningococcico
    coniugato quadrivalente ai bambini, agli adolescenti e alle persone
    con patologie che aumentano il rischio di malattia ( es.: asplenia
    anatomica funzionale, immunodeficienze congenite o acquisite,
    trapianto di midollo osseo,…)
  Si può somministrare a pagamento a tutte le persone che lo
    richiedono
CICLO VACCINALE adulti:
Per gli adulti sani è prevista una singola dose di vaccino.
In genere non sono previsti richiami.

Per i soggetti che rimangono a rischio di infezione ( es. aplenici, deficit
fattori del complemento) è previsto il richiamo dopo 5 anni per
mantenere elevati nel tempo i livelli di anticorpi circolanti.
3) MALATTIE TRASMESSE PER CONTATTO CUTANEO
     SCABBIA, PEDICULOSI,MICOSI, VERRUCHE, INFEZIONIDA BATTERIE VIRUS

 UOMO                     Contatto cutaneo diretto                    UOMO
 MALATO
                          Uso di biancheria                           SANO
                          comune
                          Uso di spazzole, pettini
                                                     FATTORI FAVORENTI
                                                     Affollamento, elevata
                                                     promiscuità
                                                     Scarsa igiene personale
                                                     Umidità ambientale
PREVENZIONE

 Effettuare una corretta igiene personale;

 Evitare uso comune di asciugamani,
  lenzuola,abbigliamento;

 Evitare di camminare scalzi in ambienti umidi;

 Evitare contatti cutanei stretti con persone che presentano
  lesioni cutanee non diagnosticate;

 Isolamento e cura del malato
SCABBIA

Malattia della pelle provocata da un parassita obbligato della cute dell’uomo
(Sarcoptes Scabiei), un acaro invisibile ad occhio nudo, che scava cunicoli sotto
la cute umana dove depone le sue uova da cui in alcuni giorni si sviluppano i
parassiti adulti.

Si trasmette per contatto con la cute della persona affetta e/o con la biancheria
del letto e gli indumenti contaminati.
Il primo sintomo è il prurito intenso, soprattutto notturno con presenza di lesioni
da grattamento, e successiva comparsa delle lesioni cutanee tipiche (cunicoli) e
distribuzione specifica in alcune sedi del corpo

INCUBAZIONE: variabile da 2 a 6 settimane dal contatto con l’acaro.
Sulla cute compaiono lesioni di vario tipo,
come papule, vescicole e lesioni lineari,
corrispondenti   ai    cunicoli     scavati
dall’acaro.

Possono essere presenti croste o infezioni
della pelle conseguenti al trattamento.
Le zone più frequentemente colpite sono:

gli spazi fra le dita delle mani e dei piedi, i
polsi, i gomiti, le ascelle, le regioni
sottomammarie, l’addome, i
genitali maschili e le natiche.
PEDICULOSI
 Parassitosi cutanea

 Tre Tipi:
 Pediculus humanus var. capitis cuoio capelluto

 Phthirus pubis pube

 Pediculus humanus var. corporis tronco
■   Insetti ematofagi, depongono uova
    (lendini) su peli, capelli e nei tessuti
    vestiari

■   Trasmissione: per contatto diretto

■   Sintomi: prurito, lesioni eritematopapulose alle
    ascelle, dorso e natiche (P.corporis), prurito
    all’inguine, pube e lato interno delle cosce (P.
    pubica), prurito al cuoio capelluto, soprattutto
    zone temporali e occipitali; talvolta lesioni
    eritematose o maculose, lesioni da grattamento (P.
    capo)
MICOSI

Malattie infettive provocata da FUNGHI che colpiscono la pelle,le unghie, i capelli,
          i peli. Si presentano in vario modo a secondo della localizzazione:

Lesione cutanea rotonda, pruriginosa,arrossata,
desquamante, che tende ad allargarsi sbiadendo
al centro;

Lesioni nel cuoio capelluto o nella barba (TIGNA), con
 chiazze di diradamento, con peli/capelli spezzati o deboli
 opachi, secchi;

Lesioni delle unghie (ONICOMICOSI), che appaiono
 friabili, staccate dal letto ungueale, di colore giallo-
 verdastro.
Incubazione: 1 – 3 settimane
VERRUCHE
Malattia cutanea       causata da virus
(papilloma      virus HPV),trasmessa per
contatto diretto o tramite oggetti
contaminati e può presentarsi con diverse
forme:

1. VERRUCA VOLGARE
(papule rugose con insorgenza in ogni parte del
corpo, è la più frequente evidenziata soprattutto
con inchiostro nero)
2. VERRUCA PLANTARE
( con insorgenza nei piedi, spesso molto
dolorose)
3. VERRUCHE PIANE
(rilievi lisci, con dislocazione spesso nel viso)

INCUBAZIONE: 1 – 6 mesi
HERPES SIMPLEX

 Herpes virus umani di tipo 1 e 2

 Sintomi: grappoli di vescicole piccole e dolenti, su base eritematosa che
  interessano cute, bocca, labbra, occhi, e genitali. infezione recidivante.

 Trasmissione: contatto stretto con una persona che elimina attivamente il
  virus. La diffusione virale avviene dalle lesioni, tuttavia può avvenire
  anche se esse non sono evidenti.
 Dopo l'infezione iniziale, il virus dell'herpes simplex rimane quiescente
  nei gangli nervosi a partire dai quali può periodicamente riattivarsi,
  causando manifestazioni cliniche.
MOLLUSCO CONTAGIOSO
 Infezione cutanea benigna dovuta a virus Poxviridae.

 Sintomi: piccolo rilievo solido della pelle, di forma rotondeggiante
  singola o con lesioni multiple, di colorito roseo o del colore della
  pelle sana, di 1-5 mm di diametro, talvolta con una depressione al
  centro. Può comparire su qualsiasi parte del corpo e del viso.

 Trasmissione: interumana o contatto con oggetti contaminati.
 L'auto-inoculazione è motivo di diffusione delle lesioni

 Periodo di incubazione: 4-8 settimane.
10 MINUTI DI PAUSA!!!
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