Presidenza del Consiglio UE a rotazione 1 luglio 2018 - 31 dicembre 2018
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Presidenza del Consiglio UE a rotazione 1 luglio 2018 – 31 dicembre 2018 La presidenza del Consiglio è assunta a turno dagli Stati membri dell'UE ogni sei mesi. Durante ciascun semestre, essa presiede le riunioni a tutti i livelli nell'ambito del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell'UE in seno al Consiglio. La presidenza ha il compito di portare avanti i lavori del Consiglio sulla normativa dell'Unione europea, garantendo la continuità dell'agenda dell'UE, il corretto svolgimento dei processi legislativi e la cooperazione tra gli Stati membri. A tal fine, la presidenza deve agire come un mediatore leale e neutrale. La presidenza rappresenta il Consiglio nelle relazioni con le altre istituzioni dell'UE, in particolare con la Commissione e il Parlamento europeo. Il suo ruolo è adoperarsi per raggiungere un accordo sui fascicoli legislativi attraverso triloghi, riunioni informali di negoziazione e riunioni del comitato di conciliazione. Gli Stati membri che esercitano la presidenza collaborano strettamente a gruppi di tre, chiamati "trio". Questo sistema è stato introdotto dal trattato di Lisbona nel 2009. Il trio fissa obiettivi a lungo termine e prepara un programma comune che stabilisce i temi e le questioni principali che saranno trattati dal Consiglio in un periodo di 18 mesi. Sulla base di tale programma, ciascuno dei tre paesi prepara un proprio programma semestrale più dettagliato. Il trio di presidenza attuale è formato dalle presidenze estone, bulgara e austriaca. Prossime Presidenze: Romania: gennaio – giugno 2019 Finlandia: luglio - dicembre 2019 Croazia: gennaio – giugno 2020 Germania: luglio - dicembre 2020
Austria e la presidenza del Consiglio Dopo le sue presidenze nel 1998 e nel 2006, l'Austria assumerà la sua terza presidenza del Consiglio dell'Unione europea il 1 ° luglio 2018. La presidenza del Consiglio costituisce un compito europeo particolare per l'Austria, sia per quanto riguarda l'organizzazione che il programma politico. Priorità del programma “Un'Europa che protegge” - Priorità della Presidenza austriaca del Consiglio dell'Unione europea La Presidenza austriaca del Consiglio dell'Unione europea si concentrerà sulla sicurezza e la lotta contro l'immigrazione clandestina, garantendo prosperità e competitività attraverso la digitalizzazione e la stabilità nel vicinato europeo. Il motto della Presidenza austriaca è "Un'Europa che protegge". Per raggiungere questo obiettivo, l'approccio dell'Austria sarà basato sul rafforzamento del principio di sussidiarietà. L'Unione europea dovrebbe concentrarsi su grandi questioni che richiedono una soluzione comune e fare un passo indietro quando si tratta di questioni minori in cui gli Stati membri o le regioni si trovano in una posizione migliore per prendere decisioni. Questo approccio mira a prendere sul serio il motto dell'Unione europea, "Uniti nella diversità". A tal fine, la Presidenza austriaca darà priorità al ruolo protettivo dell'Unione europea, in particolare per quanto riguarda tre settori prioritari: Sicurezza e lotta alla migrazione illegale Assicurare prosperità e competitività attraverso la digitalizzazione Stabilità nel vicinato europeo - Prospettiva UE dei Balcani occidentali / Europa sudorientale L'Austria vede il suo ruolo durante la prossima Presidenza del Consiglio come quello di un intermediario neutrale. Data la sua posizione geografica nel cuore dell'UE, il suo obbligo di neutralità e in linea con il suo tradizionale ruolo di costruttore di ponti, l'Austria cercherà di contribuire all'unità all'interno dell'UE durante la sua Presidenza del Consiglio.
INFORMAZIONI SULL’AUSTRIA L'Austria è uno Stato situato nell'Europa centrale sul versante settentrionale della parte orientale dell'arco alpino, in particolare comprende parte delle Alpi Retiche e tutto il gruppo delle Alpi Orientali (Alpi Austriache, Tauri, Alpi Noriche e Carniche). L'Austria confina a nord con la Repubblica Ceca, a nord-ovest con la Germania, a est con la Slovacchia e l'Ungheria, a sud-ovest con l'Italia e a sud-est con la Slovenia, a ovest con la Svizzera e il Liechtenstein. Il territorio austriaco si estende per 573 km in direzione est-ovest e per 294 km in direzione nord-sud. La superficie complessiva del paese è pari a 83 858 km², il paese non ha sbocchi sul mare. Il clima è prevalentemente di tipo alpino, essendo il territorio prevalentemente montuoso, con estati per lo più fresche e ventilate e inverni freddi e rigidi. La vegetazione è molto rigogliosa con boschi di conifere e latifoglie.
L’Austria ha una popolazione di circia 8.7 milioni di abitanti di cui circa il 90% è di ceppo bavarese, il restante 10% proviene principalmente dalle nazioni circostanti: ungheresi (che sono fluiti durante l'Impero austro-ungarico) e slavi. Gli Stati federati di Carinzia e Stiria ospitano una significativa minoranza slovena di circa 18.000 membri, nello Stato di Burgenland c'è una minoranza croata e ungherese. Suddivisioni L'Austria è composta da 9 stati federati (tedesco: Bundesland, plurale: Bundesländer) a loro volta suddivisi in 84 Distretti (Bezirk plurale Bezirke) e 15 Città a Statuto Autonomo (Statutarstadt, plurale Statutarstädte). Gli 84 Distretti sono suddivisi in 2.381 Comuni (Gemeinde, plurale Gemeinden). 1. Burgenland (Capoluogo Eisenstadt) 2. Carinzia (Capoluogo Klagenfurt) 3. Bassa Austria (Capoluogo St. Pölten) 4. Alta Austria (Capoluogo Linz) 5. Salisburghese (Capoluogo Salisburgo) 6. Stiria (Capoluogo Graz) 7. Tirolo (Capoluogo Innsbruck) 8. Vorarlberg (Capoluogo Bregenz) 9. Vienna
Sistema politico L’Austria è una repubblica parlamentare federale con un capo di governo (il cancelliere) e un capo di Stato (il presidente). Il paese è costituito da 9 Stati (Bundesländer). I governi regionali e federali esercitano entrambi il potere esecutivo. Il parlamento federale è costituito da due camere: la camera bassa (Nationalrat), eletta direttamente, e la camera alta (Bundesrat), eletta dai parlamenti regionali. Economia e commercio Nel 2016, i settori più importanti dell’economia austriaca sono stati il commercio all’ingrosso e al dettaglio, i trasporti e i servizi alberghieri e di ristorazione (22,9%), l'industria (21,6%) e la pubblica amministrazione, la difesa, l'istruzione, la sanità e l'assistenza sociale (17,5%). Le esportazioni dell’Austria sono rivolte per il 71% all’interno dell’UE (Germania 30%, Italia 6% e Slovacchia 4%), mentre al di fuori dell’UE sono dirette verso Stati Uniti (6%) e Svizzera (5%). Per quanto riguarda le importazioni, il 78% proviene da Stati membri dell’UE (Germania 43%, Italia 6%, Repubblica ceca 4%), mentre le importazioni dai paesi extra-UE provengono per il 6% dalla Svizzera e per il 3% dalla Cina.
Storia Anticamente abitata dai Celti e dagli Illiri nella parte orientale; l'avanzata dei Celti ridusse sensibilmente la presenza degli Illiri che ripararono principalmente sulle coste adriatiche. Fu conquistata da Romani e per secoli fece parte dell'Impero Romano. Longobardi, Ostrogoti, Bavari e Franchi ne occuparono il territorio che fu germanizzato. L'Austria finì sotto il dominio dei Babenberg dal X al XIII secolo. I Babenberg vennero quindi scalzati dagli Asburgo, la cui linea continuò a governare l'Austria fino al XX secolo. Poco prima dello scioglimento del Sacro Romano Impero nel 1806, venne fondato l'Impero Austriaco (1804), che venne trasformato nel 1867 nella doppia monarchia dell'Austria-Ungheria. L'impero venne diviso in diversi stati indipendenti dopo la sconfitta delle Potenze Centrali nella prima guerra mondiale; altri territori furono ceduti ad altre potenze vincitrici del conflitto, portando così l'Austria ad ottenere la forma odierna. Nel 1918 l'Austria divenne una repubblica, con il nome di Repubblica dell'Austria Tedesca (Republik Deutschösterreich), sebbene le fosse imposto il cambio di nome a Repubblica d'Austria. L'Austria mantenne istituzioni democratico-rappresentative fino al 1934, quando il Cancelliere federale Engelbert Dollfuß dopo un breve governo autoritario (sciogliendo il parlamento nel 1933, seguendo l'esempio fascista) venne ucciso in un attentato nazista per cercare di annettere l'Austria alla Germania hitleriana. L'Austria venne annessa al Terzo Reich nel 1938 (il cosiddetto Anschluss). Alla fine della seconda guerra mondiale, dopo la sconfitta nazista, l'Austria venne occupata dagli Alleati fino al 1955, quando lo Stato divenne nuovamente indipendente, a condizione che rimanesse neutrale. Nonostante ciò, dopo il collasso del comunismo, in Europa Orientale, l'Austria venne sempre più coinvolta nelle questioni europee: nel 1995 entrò a far parte dell'Unione europea e nel 1999 della zona dell'Euro.
L'Austria nell’UE L'Austria ha 18 deputati nel Parlamento europeo. I contributi finanziari degli Stati membri al bilancio dell’UE vengono ripartiti equamente, in base alle rispettive possibilità: più grande l'economia del paese, maggiore il suo contributo, e viceversa. Il bilancio dell’UE non mira a ridistribuire la ricchezza, bensì si concentra sulle esigenze di tutti i cittadini europei in generale. Rapporti finanziari dell'Austria con l'UE nel 2016: spesa totale dell'UE in Austria: 1,940 miliardi di euro spesa totale dell’UE in % del reddito nazionale lordo dell'Austria (RNL): 0,56% contributo complessivo dell'Austria al bilancio dell'UE: 2,763 miliardi di euro contributo dell'Austria al bilancio dell'UE in % del suo RNL: 0,79%
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