Architettura degli Elaboratori - Barbara Masucci a.a. 2017/2018 Classe 2: matricole congrue ad 1 - Unisa
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Docente Barbara Masucci Ø http://www.di.unisa.it/professori/masucci Ø bmasucci@unisa.it Ø studio 43, quarto piano, stecca 7 Ø Dipartimento di Informatica Orario ricevimento (a partire da Ottobre) Ø Martedì: 14:00 – 16:00 Ø Giovedì: 14:00 – 15:00
Informazioni sul corso ØDurata: 72 ore (9 CFU) Ø 56 ore di lezione (7 CFU) Ø 16 ore di esercitazione (2 CFU) ØOrario lezioni: Ø Lunedì: 11:00 – 13:00, aula P4 Ø Martedì: 11:00 – 13:00, aula P4 Ø Giovedì: 11:00 – 13:00, aula P4 ØHome-page del corso: Ø http://www.di.unisa.it/professori/masucci/Architettura1718
Testi di riferimento
D. A. Patterson , J. L. Hennessy
Struttura e progetto dei calcolatori, IV ed.
Zanichelli Ed., 2014
F. Preparata
Introduzione alla organizzazione e progettazione
di un elaboratore elettronico
Franco Angeli Ed., 2012Esami L'esame prevede una prova scritta e una prova orale Sono previsti sei appelli (+ due straordinari), di cui: Ø Tre appelli nel periodo 8 Gennaio – 23 Febbraio 2018 Ø Preappello: 10 Gennaio 2018, ore 9:00, aule P3, P4 Ø Primo appello: 24 Gennaio 2018, ore 9:00, aule P3, P4 Ø Secondo appello: 14 Febbraio 2018, ore 9:00, aule P3, P4 Ø Due appelli nel periodo 11 Giugno - 31 Luglio 2018 Ø Un appello nel periodo 3-14 Settembre 2018 Ø Due appelli straordinari ad Aprile e Novembre 2018
Esami
Ø Per chi segue con profitto il corso
Ø Prima prova intercorso: 25 Ottobre 2017,
ore 13:00, aule P3, P4
Ø Seconda prova intercorso: 19 Dicembre 2017,
ore 15:00, aule P3, P4
Ø Il superamento di tali prove consente di
accedere alla prova orale
Ø Per chi non ha seguito con profitto il
corso
Ø Gli appelli previsti nel corso dell’anno
accademicoCome studiare
Ø Prerequisiti: Allo studente non è richiesta nessuna
particolare conoscenza informatica
Ø La frequenza alle lezione e alle esercitazioni è
fortemente consigliata
Ø Gli studenti devono essere preparati a trascorrere
una congrua quantità di tempo nello studio al di fuori
delle lezioni
Ø 1CFU = 25 ore di lavoro = 8 ore di lezione frontale + 17ore di
studio individuale
Ø Studiare in maniera attivaUn po’ di regole
Ad ogni lezione faremo una pausa di 5/10 minuti
durante la quale potete:
sgranchirvi, bere, mangiare, telefonare, controllare
le vostre chat, parlare coi vostri «colleghi» o con
me, etc etc….
QUINDI
Durante la lezione NON farete
niente di tutto ciòProgramma del corso
Ø Architettura dei calcolatori
Ø Tipi di calcolatori
Ø Componenti di un calcolatore
Ø Esecuzione di un programma
Ø Rappresentazione dell’informazione
Ø Algoritmi di conversione per interi
Ø Rappresentazione e aritmetica in complemento a due e in virgola
mobile
Ø Codifica ASCII
Ø Logica digitale
Ø Algebra Booleana, funzioni ed espressioni Booleane
Ø Reti combinatorie: analisi, sintesi e minimizzazione
Ø Moduli combinatori ed elementi di memorizzazioneProgramma del corso
Ø Linguaggio assembler di una macchina RISC add
sub
Ø Operazioni aritmetiche e logiche lw
Ø Istruzioni per prendere decisioni, Chiamata di procedure sw
Ø Decodifica delle istruzioni macchina
Ø Il processore
Ø L’Unità Aritmetico Logica (ALU)
Ø Unità di elaborazione a ciclo singolo e unità di controllo
Ø Unità di elaborazione con pipeline e unità di controllo
Ø Misura delle prestazioni e gerarchie di memoria
Ø Memoria RAM e ROM
Ø Memoria cache
Ø Memoria secondaria
Ø Misura delle prestazioni di
un calcolatoreSistemi di elaborazione:
la preistoria
Ø Fin dai tempi antichi si è sentita la necessità
di costruire macchine per semplificare i
calcoli ed evitare errori
Ø Alcuni esempi
Ø Abaco o pallottoliereI primi elaboratori
Macchine non programmabili, dotate di un
numero prestabilito di operazioni
Ø Blaise Pascal (1623-1662)
Prima macchina a ruote dentate in
grado di eseguire somme e sottrazioni
Ø Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716)
Prima macchina in grado di eseguire tutte e
quattro le operazioni aritmeticheI primi elaboratori
Ø Inizio '800 Babbage
Ø Macchina alle differenze
Ø Utilizzo di tavole di calcolo
Ø Fine '800 Hollerith
Ø Censimento U.S.A. 1890
Ø Utilizzo di schede perforate
Ø 1927 Bush
Ø Macchina per il calcolo degli
integraliI primi elaboratori
Zuse (Germania) 1938
Ø Costruzione dello Z1
(interamente meccanico)
Ø Operazioni binarie in virgola
mobile
Ø Nastro contenente le
operazioni da eseguire
Ø Passaggio ai relais
(elettromeccanico) nella
costruzione dello Z2 e
successivamente dello Z3
(1941)I primi elaboratori
Aiken (U.S.A.) 1943
Ø Costruzione del Mark I
nei laboratori I.B.M.
Ø Elettromeccanico
Prestazioni:
Ø Somma in 0.3 sec
Ø Moltiplicazione in 4 sec
Ø Divisione in 10 secPrima Generazione:
ENIAC
Ø Electronic Numerical Integrator And Computer
Ø E’ la prima macchina completamente elettronica
Ø non programmabile
Ø Costruita nell’immediato dopoguerra, presso
l’Università della Pennsylvania
Ø Commissionata dal Ministero della Difesa degli USA
per calcolare le traiettorie di bombe e proiettili
Ø Caratteristiche:
Ø 18.000 valvole termoioniche
Ø 30 tonnellate
Ø alta 2,5 m, occupava 160 mq
Ø aveva bisogno di 150 kw di energia elettrica, producendo una
quantità di calore con cui si poteva riscaldare un intero palazzoENIAC
Prima Generazione:
UNIVAC
Ø Primo calcolatore elettronico secondo il
modello di Von Neumann
Ø In grado di conservare il programma all'interno
della memoriaSeconda Generazione
(1955-1965)
Tecnologia a transistor
Ø TXO e TX2 macchine sperimentali costruite
al MIT
Ø Uno dei progettisti del TX2 fonda una propria
società la Digital Equipment Corporation (DEC)
Ø La DEC produce il PDP-1 (1961):
Ø Memoria: 4k parole di 18 bit
Ø Tempo di ciclo di 4µsec
Ø Prestazioni simili all’IBM 7090, prezzo molto inferiore
Ø Schermo grafico 512 × 512 pixel (primi videogiochi)
Ø Inizia la produzione di massaSeconda Generazione:
Minicomputer
DEC PDP-8 (1965)
Ø Successore diretto del PDP-1
Ø Interconnessione a bus, molto flessibile
Ø Architettura incentrata sull’I/O
Ø Possibilità di connettere qualsiasi periferica
Ø Prodotto in oltre 50.000 esemplariSeconda Generazione:
Supercomputer
Ø Macchine molto potenti dedicate al number crunching
Ø 10 volte più veloci dell’IBM 7090
Ø Architettura molto sofisticata
Ø Parallelismo all’interno della CPU
Ø Nicchia di mercato molto specifica
Ø CDC 6600 (1964)
Ø Progettista: Seymour Cray,
poi fondatore della CRAYTerza Generazione
(1965-1980)
Tecnologia LSI e VLSI
Evoluzione dell’architettura HW
Ø Microprogrammazione
Ø Unità veloci floating-point
Ø Processori ausiliari dedicati alla gestione dell’I/O
Evoluzione dei Sistemi Operativi
Ø Virtualizzazione delle risorse
Ø Esecuzione concorrente di più programmi
Ø Memoria Virtuale: rimuove le limitazioni dovute
alle dimensioni della memoria fisicaTerza Generazione
Ø IBM: Serie IBM System/360
Ø Famiglia di elaboratori con lo stesso linguaggio
Ø Completa compatibilità
Ø Portabilità totale delle applicazioni
Ø OS comune: OS/360
Ø Digital PDP 11
Ø Architettura a bus (Unibus)
Ø Prodotto in milioni di esemplari
Ø Sistema operativo UNIX, indipendente
dalla piattaformaI primi microprocessori Ø Primo computer microprogrammabile su un unico chip: la CPU Intel 4004 (1971) Ø Caratteristiche: Ø addizionatore parallelo a 4 bit Ø 16 registri a 4 bit Ø un accumulatore e uno stack Ø frequenza massima di clock: 740KHz Ø Con l’aggiunta di memorie di tipo RAM e ROM, la CPU 4004 costituiva il sistema MCS-4 Ø Con la stessa tecnologia, nel 1972 uscì la CPU Intel 8008 Ø la prima in grado di operare a 8 bit Ø frequenza massima di clock: 800KHz
Nascita del
Personal Computer
Ø Fine anni 70: Apple I, progettato in un garage
e venduto in scatola di montaggio
Ø 1981: PC IBM con Intel 8088 e MS DOS
(Disk Operating System) della minuscola
Microsoft
Ø 1981: PC M-20, della Olivetti
Ø processore Z8001 a 16 bit, OS proprietario, PCOS
Ø 1983: PC M-24, della Olivetti
Ø processore 8086, MS DOSUn moderno elaboratore Sistema elettronico digitale programmabile Sistema: Costituito da componenti (input, output, memoria, scheda madre, processore,…) che interagiscono in modo organico fra loro Elettronico digitale: Sfrutta componenti elettronici digitali Programmabile: Il comportamento del sistema è flessibile e specificato mediante un programma, ossia un insieme di ordini
Modelli di Riferimento Due diversi modelli di riferimento per l’architettura di un elaboratore: Ø Modello di Von Neumann: Dati e istruzioni nella stessa memoria Ø Modello Harward: Dati e istruzioni in memorie separate
Processore Ø È il cuore di un elaboratore elettronico Ø Realizzato con milioni di piccoli componenti elementari (transistor) Ø È impossibile da studiare e da capire partendo dal singolo transistor Ø Abbiamo necessità di astrazione Ø Tralasciare dettagli non necessari
Processore MIPS
Ø Studieremo una versione semplificata
del processore MIPS
Ø Microprocessor without Interlocked
Pipeline Stages
Ø Architettura RISC (Reduced Instruction Set
Computer), proposta nel 1981 da MIPS Computer
Systems Inc.
Ø Perché questa scelta?
Ø Si tratta di un processore realmente utilizzato
Ø Nintendo64, Sony PS, Sony PS2, Sony PSP
Ø La sua architettura e il suo set di istruzioni sono
molto sempliciProcessore MIPS
Versione semplificata
Elementi principali dello schema:
Unità di Controllo, Unità Aritmetico Logica, MemoriaPuoi anche leggere