Patrimonio Netto A.A. 2013-2014 - Dott.ssa Alessandra Stefanoni - Didattica

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Patrimonio Netto

      A.A. 2013-2014

Dott.ssa Alessandra Stefanoni
IL PASSIVO DELLO STATO
        PATRIMONIALE

Il lato delle Passività dello Stato Patrimoniale riporta le
 fonti finanziarie che hanno reso possibile gli impieghi
                       nelle attività.
PASSIVO
     Struttura del Passivo
        (art. 2424 c.c.)

A. Patrimonio netto

B. Fondi per rischi ed oneri

C. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

D. Debiti

E. Ratei e risconti
Patrimonio Netto

Il patrimonio netto o capitale netto esprime la
  consistenza del patrimonio           di proprietà
  dell„azienda.
Esso rappresenta, infatti, le così dette fonti
  di finanziamento interne ossia quelle fonti
  provenienti direttamente o indirettamente dal
  soggetto o dai soggetti che costituiscono e
  promuovono l‟azienda.
In sintesi, il patrimonio netto rappresenta la misura
  dei mezzi propri investiti dall'imprenditore o dai
  soci nell‟azienda.
Patrimonio Netto

In concreto, il patrimonio netto si scompone in più
  voci, dette parti ideali di patrimonio netto, per
  distinguere la parte derivante dall'apporto dei soci
  dalla parte derivante dall'autofinanziamento
  proprio.
Le parti ideali del PN
  A) Patrimonio netto
   I. Capitale                            Capitale
                                          sociale

   II. Riserva da sovrapprezzo
   III. Riserve di rivalutazione
   IV. Riserva legale
   V. Riserve statutarie                  Riserve
   VI. Riserve per azioni proprie
       in portafoglio
   VII. Altre riserve

   VIII.Utili (perdite) portati a nuovo    Risultati
   IX. Utile (perdita) dell'esercizio     d'esercizio
Patrimonio Netto

In particolare, nelle imprese con veste di società è costituito
dalle seguenti voci:
 Capitale sociale;
 Riserve
 Utile o perdite d‟esercizio.
Patrimonio Netto

Il patrimonio netto è pertanto l'insieme dei mezzi
   propri determinato dalla somma del capitale
   conferito dal proprietario o dai soci (capitale di
   rischio) in sede di costituzione dell‟azienda o
   durante la vita della stessa con apporti successivi e
   dall'autofinanziamento.
Capitale sociale capitale
                      sociale
• Rappresenta il capitale conferito dai soci al momento
  della costituzione dell'impresa. Accoglie il capitale
  sociale sottoscritto anche se non interamente versato.
• Il capitale sociale è frazionato in quote, ognuna
  rappresentativa di una parte di esso. Le quote vengono
  assegnate in proporzione al capitale versato. Nel corso
  della vita dell'azienda, il capitale sociale può
  aumentare (quando si rendono necessari nuovi
  finanziamenti e non si vuole o non si può ricorrere a
  finanziamenti esterni) o diminuire (ad esempio in caso
  di perdite consistenti).
Riserve

In       prima approssimazione vengono costituite
     trattenendo nell'impresa risorse o utili conseguiti che
     non vengono distribuiti ai soci, e che quindi
     rappresentano una forma di autofinanziamento
     adottata dall'impresa stessa.
Riserva legale

• La costituzione di tale riserva è resa obbligatoria
  dalla legge (art. 2430 c.c.), la quale stabilisce che
  deve essere accantonata almeno la ventesima parte
  degli utili netti annuali, sino a quando l‟importo della
  stessa riserva non abbia raggiunto il quinto del c.s.
Riserve statutarie

•   Sono riserve obbligatorie previste dallo statuto della
    società (art. 2328 c.c.). Le condizioni, i vincoli e le
    modalità di formazione e movimentazione delle
    riserve in esame sono disciplinate dallo statuto.
Utile (perdita) dell'esercizio

•   La voce in esame accoglie il risultato netto del
    periodo, così come risulta dall‟ultima voce del
    Conto Economico.
•   Dunque siamo di fronte ad una posta di “raccordo”
    fra i due documenti di bilancio.
UTILE

Se si verifica un UTILE si potrà:
Accantonarlo

Utilizzarlo per coprire le perdite

Portarlo ad aumento del capitale

Rinviarlo ad esercizi futuri

Distribuirlo ai soci

   N.B. “Gli utili possono essere distribuiti solo se
   un‟eventuale perdita del capitale sociale sia stata
             ripianata” (art. 2433 c.c.).
PERDITA

Se si verifica una PERDITA si potrà:
    Rinviarla a nuovo ossia sospendere la perdita
     d'esercizio, in attesa di risultati positivi futuri.
   Coprirla tramite versamento in conto capitale dei
    soci, utilizzo di riserve ed eventuale riduzione del
    capitale, parziale copertura della perdita e rinvio ad
    esercizi futuri per il residuo.
I fondi per rischi ed oneri

•   Si tratta di ricchezza trattenuta all'interno
    dell'impresa al fine di fronteggiare oneri di
    futura manifestazione finanziaria.
•   La determinazione dei valori è largamente
    basata su stime     valori soggettivi.
•   Ad esempio: Fondo garanzia prodotti, Fondo
    manutenzione      ciclica,    Fondo    recupero
    ambientale, Fondo oscillazione cambi, Fondo
    contenziosi e cause legali in corso.
Trattamento di fine rapporto di
          lavoro subordinato

•   L'art. 2120 C.C. prevede che al termine del
    rapporto di lavoro, i dipendenti abbiano diritto a
    una somma a titolo di TFR, comunemente definita
    “liquidazione” proporzionata alla retribuzione
    percepita e alla durata del rapporto di impiego.
Debiti

I debiti     sono obbligazioni giuridiche che
  prevedono da parte dell‟azienda (soggetto
  debitore) l‟esecuzione di una prestazione
  (monetaria) a favore di un altro soggetto
  determinato (detto creditore) ad una data
  stabilita.
Ratei e risconti
Ratei e risconti rappresentano tipici valori che
  nascono durante il processo di assestamento dei
  conti.
Rappresentano    una tipica
                 da redigersi al termine del
  periodo amministrativo, allo scopo di ripartire,
  secondo competenza, quote di oneri e proventi
  comuni fra l‟esercizio in chiusura e/o quelli
  successivi

N. B. Ratei e risconti attivi       ATTIVO
      Ratei e risconti passivi       PASSIVO
RATEI ATTIVI (D)

Quote di ricavo di competenza dell‟esercizio
       esigibili in esercizi successivi
RISCONTI ATTIVI (D)

 Quote di costi sostenuti entro la chiusura
dell‟esercizio ma di competenza di esercizi
                 successivi
RATEI E RISCONTI PASSIVI (E)

   I ratei passivi rappresentano quote di costo di
    competenza dell‟esercizio che avranno la loro
       manifestazione finanziaria nell‟esercizio
                      successivo.

I risconti passivi rappresentano componenti positivi
    di reddito la cui manifestazione finanziaria è già
     avvenuta nell‟esercizio, ma che devono essere
    rinviati al futuro perché non sono di competenza
                    dell‟esercizio stesso.
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