PORTALE SEMOVENTE RESTAURO GALLERIA VITTORIO EMANUELE II
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PONTEGGI IN GALLERIA E’ importante analizzare, le varie cantierizzazioni messe in atto nel corso della storia prima per la costruzione e poi per vari in- terventi di restauro e manutenzione. Alcuni ponteggi occupava- no in maniera molto invasiva e per lunghi periodi le intere navate a discapito della fruibilità fisica e visiva dell’utenza. Interessante ai fini di questa analisi risulta un primo tentativo di ponteggio mobile, nei lavori sulla cupola dell’ottagono, dove con un sistema di ruote su semplici guide in legno. Non ultimo, si può notare come l’aspetto della sicurezza e della separazione del cantiere dall’utenza abbia riscontrato gravi lacune e disagi, era dunque necessaria una riflessione in questi termini per il restauro delle facciate in corso. PONTEGGIO NELLA STORIA
PONTEGGI MOBILI La storia dei ponteggi mobili passa sopratutto da un utilizzo relativo alla movimentazione di manufatti e materiali pesanti. Bisogna sicuramente ricordare l’esperienza del Maestro Nicola Zabaglia di Roma e al suo trattato “Castelli e Ponti” dove ap- profondisce le tecniche ingegnose per la creazione di ponteggi mobili per l’architettura, per la movimentazione di grossi ma- nufatti quali gli obelischi e per molte lavorazioni nella basilica di San Pietro. Non si può inoltre non fare riferimento alla cantierizzazione in- dustriale e navale, e le sue tecniche costruttive, dove sistemi di portali semoventi consento un elevata risparmio di tempo per la movimentazione di materiali per lo stockaggio e la costruzione navale. Qui in galleria questi principi “industriali” sono stati ap- plicati all’architettura costituendo un importante esperimento di cantierizzazione fino ad ora mai adoperato. PONTEGGIO NELLA STORIA
PONTEGGI nell’ARCHITETTURA Il design del Portale Semovente, pensato per il restauro della Galleria Vittorio Emanuele II, prende spunto da riferimenti nella storia dell’architettura, in particolar modo si è fatto riferimen- to alla risostruzione di Giovan Battista Nelli dei ponteggi interni della cupola di Brunelleschi a Firenze, seconda metà del XVII secolo. Sono state riprese anche da qui le linee e le tecniche costruttive per lo scarico dei pesi a terra tramite saette che sor- reggono la struttura reticolare. PONTEGGIO NELLA STORIA
SALVAGUARDIA UTENZA Uno dei principali obbiettivi è stata la salvaguardia dell’utenza durante il corso dei lavori, grazie al portale semovente con otto appoggi è stato possibile garantire una completa permeabilità di passaggio al di sotto di esso per l’accesso ai negozi ga- rantendo anche la completa visibilità delle vetrine in essere. Gli spostamenti sono stati previsti in periodo notturno di modo da non causare alcun disagio ai visitatori. Mantenimento Dehor attuale ponteggio
SALVAGUARDIA ATTIVITA’ Altro obbiettivo è la salvaguardia delle attività degli showroom e sopratutto di ristorazione, ogni tipo di ponteggio tradizionale non avrebbe consentito il mantenimento dei Dehor, il portale semovente invece corre su binari ad un filo più interno consen- tendo il completo proseguimento delle attività e la permanenza di persone in sicurezza. Mantenimento Dehor attuale ponteggio
TEMPISTICHE Come è facile immaginare, uno dei principali obbiettivi del por- tale semovente è l’ottimizzazione delle tempistiche. E’ facile im- maginare il divario con il tradizionale ponteggio su facciata che ogni volta va montato e smontato in funzione della porzione di facciata da restaurare. Il portale si monta inizialmente e grazie ad un sistema di ruote su binari e martinetti può coprire tutta la navata spostandosi a moduli di tre campate. attuale ponteggio
SALVAGUARDIA pavimentazione storica La salvaguardia delle pavimentazioni storiche è stata garantita dapprima con attente analisi materiche e di portata di carico. I binari corrono inoltre lungo la porzione di pavimentazione più solida evitando i rosono in vetro. Salvaguardia cui è stato posto attenzione anche in fase di montaggio proteggendo la pavimen- tazione tramite pannelli temporanei e tessuti. attuale ponteggio
montaggio portale semovente Il montaggio del portale è avvenuto in orario notturno con oc- cupazioni di suolo temporanee, dapprima è stata installata la struttura in carpenteria metallica su ruote finita in colore bian- co. Poi sempre in orario notturno sono stati montati i ponteggi soprastanti a coprire i due fronti delle facciate da restaurare. Questi ponteggi assecondano i movimenti della facciata acco- standosi il più possibile e sono collegati tra loro da un grande pianale di lavoro e da travi americane per bloccarne i movimen- ti. Infine sono stati installati i teli su misura a sigillare i ponteggi su tutti i lati. attuale ponteggio
sicurezza Come si può notare a portale completato, la fruibilità dell’uten- za è garantita in completa sicurezza. I ponteggi sono comple- tamente sigillati da eleganti teli su misura che consentono di eseguire le lavorazioni all’interno in completa sicurezza evitando ogni possibile caduta di oggetti e la dispersione di polveri. L’attacco a terra è stato rivestito verticalmente da pannelli rigidi, con la dovuta segnaletica,di modo da sigillare le grandi ruote. Mentre la pavimentazione è stata finita con pedane di raccordo in legno lievemente inclinate per consentire il camminamento in completa sicurezza. attuale ponteggio
DIMENSIONI tempi • 14.000 mq la superficie restaurata • 13 mesi la durata dei lavori • 2006 ml le cornici restaurate • 21 giorni e 15 metri l’intervallo di avanzamento • 600 m le ringhiere restaurate • 15.000 ore per il montaggio e lo spostamento • 15 m la larghezza del portale “semovente” • 4.293 ore per la progettazione e la ricerca • 26 m l’altezza del portale “semovente” • 35.000 ore per il restauro complessivo PESO bulloneria • 26.500 kg il peso della struttura in carpenteria • 2.868 il numero di rondelle impiegate per la costruzione • 18.946 kg il peso dei ponteggi • 1.370 il numero di dadi utilizzati per l’assemblaggio • 46.446 kg il peso totale del portale “semovente” • 1458 il numero di viti adoperati per il fissaggio ALCUNI DATI
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