PIANO STRATEGICO triennio 2018-2020 - ABBIAMO IL PALLINO PER IL FUNDRAISING - Assif
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3 OBIETTIVI STRATEGICI NEL TRIENNIO 2 MISSION VISION VALORI 1 6 IL SENSO AREA DEL PIANO STABILITÀ STRATEGICO 5 DELEGHE 4 9 AREA AREE DI NETWORK INTERVENTO 8 AREA CONTENUTI 7 AREA GESTIONE 10 AREA COMUNICAZIONE FEBBRAIO 2018
1. IL SENSO DEL PIANO STRATEGICO Con il piano strategico 2018-2020 intendiamo rispondere alle rinnovate esigenze dei nostri soci, offrendo loro contenuti di qualità e servizi specifici, un compito di rappresentanza e occasioni di scambio che permettano di rafforzare il loro ruolo professionale e la loro capacità di interazione con le organizzazioni per le quali lavorano. Ma contemporaneamente vogliamo che il fundraising e i fundraiser giochino un ruolo sempre più importante e riconosciuto circa lo sviluppo del nostro Paese. Il fundraising non è una questione solo del non profit o dei professionisti che lo praticano, ma è un tema prioritario che attiene la sostenibilità del nostro sistema sociale e, per farne uno strumento di sviluppo, abbiamo bisogno di leggi, regole, conoscenze, professionalità, investimenti strategici e una cultura diffusa della donazione che lo possano far crescere in quantità e qualità. Sarà questo l’oggetto del nostro lavoro futuro, creando attorno a questa sfida una larga aggregazione tra tutti coloro, tanti, che ogni giorno si impegnano per reperire le risorse necessarie a realizzare fondamentali cause e progetti sociali. Tutto ciò coinvolgendo i soci, gli stakeholder pubblici, privati e non profit in questo impegno. Perché il fundraising è una questione che riguarda tutti e non solo i fundraiser.
2. MISSION, VISION, VALORI 3. OBIETTIVI STRATEGICI NEL TRIENNIO 1. Maggiore strutturazione e stabilità dell’associazione per garantirle sostenibilità a lungo termine 2. Più servizi ai soci per far crescere la loro professionalità e il loro ruolo nelle organizzazioni Saremo il punto di riferimento del fundraising in Italia 3. Incremento delle Partnership con gli stakeholder Cosa VISIO mo pubblici e sociali per dare al paese una politica di fundraising NE voglia re ta diven condivisa Trasparenza 4. Produzione di contenuti nella Ricerca e nella Formazione Integrità Professionalità per avere maggiori conoscenze necessarie a rispondere Condivisione ai cambiamenti in atto VALO i a mo Inclusività RI c o sa c r e d 5. Promozione dell’associazione con messaggi mirati ai I n Diffondiamo cultura e pubblici interni ed esterni per aumentarne la conoscibilità. conoscenza della nobile arte di raccogliere fondi, MISS n t r o ibut tà promuovendo la figura IONE le co Qua o alla s ocie professionale del fundraiser iam come strumento per port stimolare comportamenti solidaristici e cultura del dono
4. AREE DI INTERVENTO 5 AREE DI POTENZIAMENTO STRATEGICO COMUNICARE: comunicare meglio le attività svolte, essere interlocutori di riferimento sulle tematiche del dono e prendere tempestiva posizione nei dibattiti sulla raccolta fondi. FARE RETE: attivare un piano di 05 COMUNICAZIONE sviluppo relazioni nazionali e internazionali con i nostri stakeholder interni ed esterni (gruppi territoriali, EFA, 04 NETWORK Istituzioni, Scuole, Fornitori, ETS…). PRODURRE: 03 CONTENUTI sviluppare l’attività di ricerca, la produzione di contenuti, e l’offerta di servizi ai soci. STRUTTURARSI: 02 GESTIONE potenziare la gestione dell’ Associazione attivando procedure di semplificazione, processi automatici, servizi a 01 STABILITA’ pagamento, deleghe ai gruppi territoriali… SOSTENERSI: dobbiamo poter contare su una condizione economica che ci permetta di realizzare con professionalità e alta qualità gli obiettivi che ci siamo posti.
5. DELEGHE SERVIZI RICERCA MEMBERSHIP LOBBY e ADVOCACY . SSI I O RO EDUCAZIONE e M A R n° ____ _ Tessera FORMAZIONE GRUPPI TERRITORIALI EUROPA e INTERNAZIONALE SEGRETERIA NEWS COMUNICAZIONE E TESORERIA SPONSORSHIP e EVENTI UFFICIO STAMPA FUNDRAISING
SUPPORTO ALLE DELEGHE In un’ottica di apertura dell’Associazione e coinvolgimento diretto dei soci nello sviluppo di precise aree di lavoro, verranno attivati gruppi di supporto alle deleghe con riconoscimento del ruolo e specifici obiettivi all'interno dell'organigramma ASSIF. Questa modalità permetterà un coinvolgimento più attivo dei soci che ne faranno richiesta facilitando il networking, la condivisione di informazioni e il comune senso di appartenenza. Gruppo di lavoro Fundraising Gruppo di lavoro Bandi STABILITA’ Gruppo di lavoro Membership Comitato Approvazione Soci + Responsabilità ai gruppi territoriali GESTIONE CONTENUTI Comitato Scientifico Tavolo Scuole Osservatorio sulla Ricerca NETWORK Gruppo di lavoro Gruppi Territoriali Gruppo di lavoro per Comitato Etico Gruppo di lavoro Ufficio Stampa Gruppo di lavoro Web COMUNICAZIONE Gruppo di lavoro Eventi Comitato Editoriale
6. AREA STABILITÀ MEMBERSHIP I soci rappresentano il cuore pulsante dell’associazione. Non dei semplici beneficiari di scontistiche e servizi, ma il vero motore del cambiamento proiettato verso una diffusione capillare e profonda della professione su tutto il territorio nazionale. Per questo motivo è fondamentale consolidare e allargare la base associativa per far sentire sempre più forte la nostra voce. JARA VERNARECCI DELEGA MEMBERSHIP OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI A1. Realizzare una campagna di mantenimento soci A. Fidelizzazione A2. Elaborare un piano di gestione soci B1. Riattivare gli ex soci B2. Sollecitare i contatti in database B. Acquisizione B3. Individuare nuovi mercati/target, ampliare convenzioni B4. Riconsiderare le modalità di adesione
SPONSORSHIP E FUNDRAISING 7. AREA GESTIONE Walt Disney diceva “Se puoi sognarlo, puoi farlo”, ma affinché un sogno si trasformi in qualcosa di concreto e in grado di stimolare e attivare il cambiamento auspicato è necessario poter contare su risorse adeguate, non solo economiche ma anche di tempo, competenze e relazioni. L’obiettivo è di implementare un sistema di finanziamento in grado di garantire sostenibilità nel medio-lungo periodo. DAVIDE MORO DELEGA FUNDRAISING OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI A1. Coinvolgere un fundraiser e individuare un gruppo di lavoro sul A. Dotare fundraising l’associazione di una A2. Dotarsi di uno spazio stabile per gestire le attività e facilitare gli incontri funzione stabile di fun- con potenziali partner draising A3. Dotarsi di un piano di fundraising triennale A4. Costituire un comitato del fundraising B1. Diversificare le fonti di finanziamento B2.Trovare un punto di incontro tra le B. Raggiungere nel aspettative dei potenziali partner e le triennio una attività e i progetti dell’Associazione B3. Individuare fabbisogni e priorità nel raccolta annuale di triennio per le singole attività e per i 70.000 euro progetti B4. Sviluppare modalità di coinvolgimento nel fundraising dei Gruppi Territoriali
SEGRETERIA E TESORERIA L’attività di segreteria non ha solo il compito di fare in modo che tutti i vari 8. AREA CONTENUTI tasselli funzionino correttamente, ma rappresenta il luogo, virtuale o fisico, attraverso cui tutti gli stakeholder (soci, fundraiser, associazioni, istituzioni ecc.) entrano in contatto e interagiscono con l’Associazione. È quindi fondamentale che anche le attività di Segreteria e Tesoreria crescano per far fronte ai nuovi bisogni dell’Associazione. DAVIDE MORO SERGIO CONTE INCARICO SEGRETERIA DELEGA TESORERIA OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI A1. Digitalizzazione di alcune procedure ancora cartacee e/o legate all’intervento A. Maggiore della segreteria efficienza ed efficacia A2. Integrazione delle piattaforme di gestione degli associati e della dei processi di comunicazione segreteria A3. Dotarsi di strumenti digitali per facilitare le attività di project management a distanza B. Riorganizzazione B1. Incrementare la sinergia con i coordinatori dei GT e delega delle B2. Costituzione di un gruppo di lavoro attività operative
EDUCAZIONE E FORMAZIONE RICERCA Circa 400.00 organizzazioni nel prossimo Per potersi sviluppare il mercato del futuro dovranno porre in essere azioni di fundraising necessita di ricerche puntuali sugli fundraising. Una missione impossibile se aspetti sociali, psicologici, politici, economici e il Paese non si dota di un programma e di tecnologici che lo caratterizzano. una strategia di formazione di qualità in grado di raggiungere le organizzazioni, Ricerche che nel nostro Paese sono ancora e di un piano educativo alla donazione frammentarie e non sempre basate su e al suo valore sociale e civile, partendo criteri scientifici. Il nostro impegno è quello dalle scuole. È questo il ruolo che ASSIF di promuovere un programma comune di intende assumersi nei prossimi anni ricerca sul fundraising e sulla professione insieme alle agenzie formative del settore. del fundraiser favorendo anche un maggiore raccordo tra agenzie di ricerca e fruitori della MASSIMO COEN CAGLI NICOLA BEDOGNI stessa. DELEGA RICERCA DELEGA FORMAZIONE OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI A1. Istituire un gruppo di lavoro che riunisca enti A1. Dare vita a un programma nazionale di formazione ed esperti di ricerca sul fundraising per rendere A. Sistema nazionale di A2. Elaborare una carta della formazione al A. Promuovere la comparabili le diverse indagini A2. Definire i bisogni di conoscenza e gli formazione al fundraising sottoscritta dagli enti di formazione ricerca di qualità sul approcci teorico-metodologici che devono fundraising A3. Istituire e rendere pubblico un sistema di fundraising essere alla base delle ricerche attivando i certificazione di qualità della offerta formativa con relativo marchio, monitorando le diverse offerte gruppi locali A3. Proporre all’ISTAT di lavorare da subito B1. Fare una ricerca sui bisogni formativi sulle informazioni relative al fundraising da B. Definire i bisogni coinvolgendo fundraiser, organizzazioni ed enti inserire nel prossimo censimento formativi dei fundraiser di formazione funzionale a definire il profilo professionale dei fundraiser B1.Predisporre un programma di ricerca B. Riproporre un (definire il concetto operativo di fundraiser e i C1. Preparare un modulo formativo di fundraising censimento dei criteri per la valutazione del valore C. Promuovere base da rivolgere a un largo pubblico fundraiser in Italia economico del loro lavoro) attività di C2. Istituire un gruppo di maestri di strada del B2. Attivare i gruppi locali in un censimento di fundraising disponibili a tenere corsi tipo “snow ball” formazione di base C3. Rendere operativo un catalogo di corsi in B3. Effettuare il censimento e renderlo diverse località italiane pubblico D1. Elaborare moduli informativi e didattici C1. Gruppo di lavoro che monitori i principali D. Diffondere cultura sul fundraising da rivolgere alle scuole medie C. Osservatorio sulla centri di ricerca italiani ed esteri nelle giovani inferiori e superiori e alle università ricerca nel C2. Rinnovare la sezione del sito in cui rendere disponibili i dati delle ricerche generazioni, D2. Proporre al MIUR di varare programmi fundraising C3. Stabilire forme di interazione e didattici sul fundraising e la cultura del dono attraverso le scuole nelle scuole (educazione civica) collaborazione con i centri di ricerca
SERVIZI AI SOCI 8. AREA NETWORK Attraverso i servizi, ASSIF affianca ogni socio nel suo percorso di sviluppo come professionista del fundraising nel frammentato e variegato panorama italiano. I servizi ai soci sono l’espressione più pratica e diretta della mission di ASSIF nei confronti dei suoi primari portatori di interesse. Il focus di questi servizi non sono le tecniche o il giorno per giorno della raccolta fondi, bensì la crescita del profilo professionale di ogni socio. RICCARDO FRIEDE DELEGA SERVIZI OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI A. ASSIF va A1. Precisa analisi dei prodotti che la focalizzata per concorrenza propone sul nostro segmento di mercato vocazione e posizionata A2. Individuazione di una rosa di servizi/prodotti per differenza da dedicare alla crescita professionale dei soci B1. Elaborazione di proposte a partire da B. Ascolto attivo e un archivio informativo non organizzato e continuo dei bisogni conoscenza personale e desideri dei soci e B2. Selezione da parte del direttivo, dopo “crash test”, sulla fattibilità e sostenibilità delle proposte dei professionisti del B3. Chiudere selezione interrogando i soci su fundraising loro grado di interesse e di preferenza per le proposte individuate C1. Definire come i servizi vanno organizzati ed erogati, con struttura economica uscite/entrate C. Continuità dell’offerta C2. Programmazione dei servizi con divisione a sportello/a calendario C3. Comunicazione esterna annuale ciclica e regolare a partire dal 1° trimestre di ogni anno
LOBBY E ADVOCACY EUROPA E INTERNAZIONALE Con l’advocacy ASSIF cerca di ASSIF ha un forte profilo internazionale influenzare la popolazione al fine di che le viene fornito in particolare dalla sua promuovere azioni politiche puntuali a adesione ad EFA, la European Fundraising favore dei propri ideali e degli interessi Association. EFA rappresenta oltre 10.000 dei fundraiser e dello sviluppo del fundraiser e più di 1.800 organizzazioni. fundraising in Italia. Con la lobbying La presenza di ASSIF all’interno di EFA ASSIF si confronta direttamente con i permette ai soci di avere uno sguardo decisori (di norma pubblici). sul fundraising negli altri Paesi godendo di forti sconti per la partecipazione agli eventi nazionali degli altri soci EFA. Inoltre saranno sempre di più le norme comunitarie NICOLA BEDOGNI ANDREA CARACCIOLO che influenzeranno il fundraising a livello DELEGA LOBBY E ADVOCACY DELEGA INTERNAZIONALE nazionale, e proprio EFA è il soggetto attraverso cui inserirsi in tale processo legislativo. OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI A1. Rinnovamento della campagna sul divieto A1. Produrre un documento di sintesi delle del lavoro a % aree e tematiche su cui EFA è attiva e A2. Organizzazione di incontri con A. Essere in grado di promuoverlo presso le grandi ONP e le A. Valorizzazione rappresentanti politici al fine di definire svolgere attività di organizzazioni di secondo livello linee guida per le attività di raccolta fondi e e promozione dei connesse lobbying in maniera A2. Organizzare incontri formali e informali aperti alle grandi ONP per promuovere le fundraiser e del A3. Costruzione e mantenimento di una rete più efficace e attività di lobbying di EFA/ASSIF e raccogliere fundraising di relazioni con i principali stakeholder del posizionare ASSIF istanze di queste ONP settore, enti di secondo livello, organi politici A3. Comunicare in maniera più efficace le e ammnistrativi al fine di garantire gli interessi attività di EFA e la survey sul fundraising in dei fundraiser Europa B1. Contribuire alla diffusione e interpretazione B. Offrire opportunità B1. Promuovere le opportunità di networking che offre EFA ai soci membri delle delle analisi economiche sui vari ambiti del di networking e associazioni nazionali Terzo Settore scambio esperienze ai B2. Veicolare Fundraising Europe presso B2. Assumere una posizione “politica” rispetto B. Valorizzazione e la valorizzazione del ruolo delle ONG, ad soci ASSIF comunità dei fundraiser e attivare anche i soci e GT rispetto alla produzione di contenuti promozione del non esempio in ambito di gestione delle crisi dei migranti, e di tutti gli ETS nel suo complesso C1. Invitare soggetti della formazione al profit/terzo settore B3. Assumere una posizione netta e mettere in atto una serie di attività per fare luce e chiarire C. Migliorare l’offerta Symposium EFA sulla formazione C2. Promuovere la certificazione presso il problema delle truffe connesse alle “false formativa in Italia Enti di Formazione e presso la comunità dei onlus” fundraiser e i relativi criteri
GRUPPI TERRITORIALI 10. AREA COMUNICAZIONE I gruppi territoriali rappresentano un asset fondamentale, il valore aggiunto di ASSIF rispetto a qualunque altro soggetto non profit. Dal 2012 costituiscono il miglior presidio possibile sul territorio e un ottimo strumento di networking di prossimità. I gruppi territoriali hanno un ruolo decisivo per il raggiungimento degli obiettivi strategici di ASSIF. È fondamentale pertanto valorizzarli e potenziarli, rendendoli più efficaci ed efficienti, consolidarli GIULIA BARBIERI e attivarli nei territori dove non sono DELEGA GRUPPI TERRITORIALI ancora presenti. OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI A1. Ridefinire organizzazione e A. Rendere più comunicazione interna efficaci ed efficienti i A2. Ridefinire processi di comunicazione gruppi territoriali esterna A3. Consolidare il rapporto gruppi territoriali – consiglio direttivo B1. Dare sostenibilità economica ai gruppi territoriali B. Consolidare i B2. Coinvolgere maggiormente i soci attivi nei gruppi territoriali e ampliare la gruppi territoriali base associativa B3. Ridefinire i processi di verifica dell’andamento dei gruppi territoriali C1. Avviare quattro gruppi territoriali nel C. Attivare gruppi triennio 2017-2020 territoriali laddove C2. Attivare i soci presenti nei territori in non sono presenti cui ancora non sono stati costituiti dei GT
EVENTI COMUNICAZIONE E UFFICIO STAMPA Gli eventi rappresentano, oggi più che mai, La comunicazione off e on line, che uno strumento fondamentale di marketing comprende le attività di promozione, e comunicazione per creare senso di marketing e ufficio stampa, è la “cassa appartenenza. Sono la vetrina con cui ASSIF di risonanza” di tutta l’associazione e si si presenta ai propri stakeholder sul territorio configura come area centrale e trasversale a in modalità “diretta”, senza intermediazioni. tutte le altre, al fine da un lato di aumentare L’istituzionalizzazione dei due eventi relativi e migliorare il posizionamento di ASSIF sui a IFA e ASSIF DAY nella pianificazione temi di rilevanza quali il dono, il fundraising, annuale omogenea, che comprende anche i il terzo settore e dall’altro di accrescerne la numerosi eventi dei gruppi territoriali, offre base associativa. Per questo è necessario l’opportunità imperdibile di far incontrare, strutturare l’area sia attraverso un’adeguata CRISTINA DELICATO ELENA QUAGLIARDI attraverso il confronto, la formazione, pianificazione e un puntuale coordinamento DELEGA EVENTI DELEGA COMUNICAZIONE l’informazione e il networking, i diversi con le diverse deleghe, sia mediante la interlocutori (fornitori, istituzioni, soci, ETS e creazione di un solido e competente gruppo pubblico generico) che gravitano intorno al di lavoro. fundraising. OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI OBIETTIVI STRATEGICI OBIETTIVI OPERATIVI A1. Costituire un gruppo di lavoro sugli A1. Definizione stile e posizionamento A. Trasformare eventi istituzionali (ASSIF DAY, IFA...) comunicativo di ASSIF gli eventi in uno A2. Stilare un Piano Eventi annuale che li A. aumento notorietà e A2. Maggior visibilità all’operato ASSIF strumento di raggruppi tutti «peso» di ASSIF A3. Aggiornamento della brand identity A3. Consolidare dei format riproducibili in A4. Profilazione e targetizzazione delle promozione e tutti i gruppi territoriali comunicazioni marketing A4. Stilare un vademecum di Event Management per i referenti GT B. accreditamento ASSIF B1. Definizione dei contenuti come interlocutore di B2. Presenza costante nei luoghi di riferimento sui temi del discussione di riferimento B3. Ampliamento del gruppo operativo di dono, del fundraising, del comunicazione e marketing off e on line B. Dotare B1. Realizzare annualmente l’ASSIF Day terzo settore, ecc. (social) identificando format e location adeguate l’associazione di a un maggiore coinvolgimento dei soci un evento annuale B2. Rafforzare il legame col territorio C. creazione e nazionale, dedicato facendo diventare l’evento anche una consolidamento C1. acquisizione nuovi contatti “vetrina” di preselezione IFA prevalentemente ai B3. Attivare una rete di partner, sponsor relazione con i C2. coltivazione relazione con contatti in DB soci tecnici, patrocini e media partner giornalisti
sede legale: via Panizza 7, 20144 Milano (MI) www.assif.it ASSIF.Associazione.Italiana.Fundraiser @assif_ita ASSIFitalia
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