PIANO PROVINCIALE D'EMERGENZA - AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA - RISCHIO INCENDI BOSCHIVI - Provincia di Piacenza
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AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
SETTORE ENERGIA, GESTIONE ATTIVITA’ ESTRATTIVA,
TUTELA AMBIENTALE E FAUNISTICA, PROTEZIONE CIVILE E
POLIZIA PROVINCIALE
Ufficio Protezione Civile
PIANO PROVINCIALE D’EMERGENZA
RISCHIO INCENDI BOSCHIVIPRESENTAZIONE A poco più di 2 anni dalla firma del “Protocollo d’Intesa - Modello d’intervento Antincendio Boschivo” da parte degli Enti e delle strutture operative coinvolte, questa Amministrazione si è dotata, adeguandosi alla normativa e alle direttive vigenti, del Piano d’Emergenza Provinciale Anti Incendi Boschivi. L’adozione da parte della Provincia di questo documento si inserisce fra gli obiettivi dell’Assessorato che rappresento da conseguire durante il mandato: aumentare il livello di sicurezza sul territorio provinciale senza voler essere protagonisti esclusivi ma privilegiando la partecipazione e la corresponsabilità, aspetti determinanti per una più efficace salvaguardia della vita dei cittadini e dei beni. Questo importante documento è stato completamente realizzato dall’Ufficio di Protezione Civile della Provincia ed è frutto dell’esperienza maturata negli anni in varie attività che potremmo riassumere in 4 parole: previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza. Ci sono voluti anni di notevole impegno per raggiungere questo obiettivo ma ne è valsa la pena, pur non avendo la presunzione di credere di aver realizzato il miglior piano in assoluto siamo consapevoli di aver elaborato la miglior sintesi possibile con i dati e le risorse a tuttoggi disponibili. In questi anni l’impegno necessario per raggiungere l’obiettivo è stato notevole: il piano è un elaborato complesso ed articolato composto da una relazione tecnica corredata da una corposa parte cartografica (comprendente ben 67 tavole alle diverse scale) che è tanto importante quanto indispensabile per dare al Sistema di protezione civile provinciale un ulteriore strumento per rispondere alle emergenze del territorio. Grazie all’intesa e alla stretta collaborazione di questi anni con la Prefettura, il Comando della Forestale e dei Vigili del Fuoco di Piacenza e il Coordinamento Provinciale di Protezione Civile si è potuto disporre di un bagaglio di esperienze e di una grande quantità dei dati raccolti che ha reso necessario un imponente lavoro di validazione e di sintesi per renderli utilizzabili da parte dei destinatari che è terminato con la presentazione del Piano stesso che, per i suoi contenuti, è suddivisibile nelle 3 parti riassunte qui di seguito: - nella prima parte, dopo le necessarie premesse e il quadro normativo di riferimento, vi è l’analisi territoriale sotto i diversi aspetti correlabili con la distribuzione degli incendi e un’analisi storica- statistica del fenomeno stesso con un accenno anche al caso degli incendi di interfaccia; -nella seconda parte vengono trattate le strutture operative suddividendole nei diversi livelli: statale, regionale, provinciale e comunale con i relativi ruoli e competenze. Sempre in questa parte vi è la cartografia del modello di intervento che è composta da 1 tavola a scala provinciale (1:100.000), 11 tavole a livello sovracomunale (1:50.000) e 55 tavole a livello comunale (1:10.000). Tutta la cartografia per ragioni di praticità è ovviamente contenuta nel supporto digitale (DVD) allegato al piano stesso. - nella terza parte viene trattato il protocollo operativo di intervento che delinea procedure e analizza i rapporti in emergenza fra i diversi attori competenti alla lotta al fenomeno degli incendi boschivi, tale modello di intervento è stato condiviso attraverso un protocollo d’intesa, ciò rappresenta il valore aggiunto del documento in quanto assicura una vera efficacia ed applicabilità sul territorio. I piani d’emergenza per loro natura sono strumenti in cui sono frequenti gli aggiornamenti in particolar modo quelli riguardanti riferimenti, composizione delle sale operative e numeri telefonici. E’ questo il motivo per cui tutti questi dati sono stati apposti in schede come allegati al fine di agevolare un’eventuale sostituzione – aggiornamento.
Infine il “Piano d’Emergenza Provinciale – Rischio Incendi boschivi” è stato pensato anche per i
Comuni che rappresentano gli interlocutori principali del cittadino anche in tema di protezione
civile e che devono svolgere una primaria funzione di “avamposto” a difesa del nostro territorio e
dei nostri boschi. Infatti il documento presenta la caratteristica peculiare di essere uno strumento
approfondito nelle analisi e valutazioni svolte, dettagliato nella cartografia, senza perdere le
qualità di sinteticità e chiarezza, in modo da poter essere il punto di partenza per tutte quelle
amministrazioni locali che devono realizzare od adeguare i piani comunali d’emergenza alle
recenti direttive.
L’Assessore alla Protezione Civile
Massimiliano DosiAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
INDICE
1. PREMESSA....................................................................................................................................3
2. IL PIANO DI EMERGENZA.......................................................................................................4
3. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO..........................................................................5
4. ANALISI DEL TERRITORIO.....................................................................................................7
4.1 Inquadramento territoriale..........................................................................................................7
4.2 Acclività .....................................................................................................................................7
4.3 Esposizione ................................................................................................................................8
4.4 Viabilità......................................................................................................................................8
4.5 Situazione demografica..............................................................................................................9
4.6 Aspetti vegetazionali................................................................................................................28
4.6.1 Aspetti vegetazionali della Provincia di Piacenza in relazione al fenomeno degli incendi
boschivi ......................................................................................................................................28
4.6.2 Ambito di montagna..........................................................................................................29
4.6.3 Ambito di collina ..............................................................................................................29
4.6.4 Ambito di pianura .............................................................................................................29
4.7 Il sistema delle aree protette.....................................................................................................30
4.8 Situazione climatica .................................................................................................................31
4.8.1 Il bilancio termico .............................................................................................................31
4.8.2 Le precipitazioni ...............................................................................................................32
4.8.3 Il bilancio idrico ................................................................................................................33
5. GLI INCENDI BOSCHIVI .........................................................................................................35
5.1 La situazione piacentina...........................................................................................................35
5.1.1 Dati statistici sugli incendi, valutazioni sulla loro frequenza e distribuzione...................35
5.1.2 Distribuzione territoriale ...................................................................................................35
5.1.3 Distribuzione mensile .......................................................................................................35
5.1.4 Confronto tra la distribuzione degli incendi e quella delle precipitazioni ........................35
5.1.5 Incendi nel periodo 1991-2009 .........................................................................................36
5.1.6 Periodo 1991-2009: distribuzione mensile media degli incendi.......................................38
5.1.7 Periodo 1991-2009: statistiche incendi .............................................................................40
6. GLI INCENDI DI INTERFACCIA ...........................................................................................42
6.1 Le strutture a maggior rischio nel territorio provinciale ..........................................................42
6.2 I campeggi................................................................................................................................43
6.3 Valutazione del rischio di incendi di interfaccia......................................................................45
7. CARTOGRAFIA DI SINTESI ...................................................................................................48
8. LE STRUTTURE OPERATIVE ................................................................................................60
8.1 Strutture regionali ....................................................................................................................60
8.1.1 COR (Centro Operativo regionale di Protezione Civile) ..................................................60
8.1.2 La Sala Operativa Unificata Permanente (S.O.U.P. – C.O.R.).........................................61
8.2 Strutture provinciali .................................................................................................................61
8.2.1 Il servizio di vigilanza e avvistamento incendi boschivi ..................................................61
8.2.2 Centro di Coordinamento dei Soccorsi (C.C.S.)...............................................................62
8.2.3 La centrale operativa con funzioni provinciali (C.O.P.) ...................................................62
8.2.4 I Centri Operativi Misti (C.O.M.) .....................................................................................62
8.2.5 Le organizzazioni di volontariato .....................................................................................63
8.2.6 Servizio 118 ......................................................................................................................64
8.3 Strutture comunali....................................................................................................................64
8.3.1 I Centri operativi Comunali (C.O.C.) ...............................................................................64
8.4 Strutture statali .........................................................................................................................65
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 1AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
8.4.1 Il Corpo Forestale dello Stato ...........................................................................................65
8.4.2 Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco...........................................................................65
8.4.3 Le altre forze di polizia .....................................................................................................65
8.4.4 I mezzi aerei ......................................................................................................................65
9. CARTA DEL MODELLO DI INTERVENTO .........................................................................66
9.1 Informazioni presenti ...............................................................................................................66
9.2 Livelli informativi ....................................................................................................................67
9.3 Scale di rappresentazione - formato stampa - elenco delle carte .............................................69
10. PROTOCOLLO OPERATIVO DI INTERVENTO ..............................................................72
10.1 Soggetti contraenti il protocollo d’intesa ...............................................................................72
10.2 Altri soggetti interessati .........................................................................................................72
10.3 Fasi dell’intervento ................................................................................................................72
10.4 Competenze delle strutture operative.....................................................................................73
10.5 Ruoli compiti ed attività degli organismi di protezione civile...............................................74
10.5.1 Prefettura.........................................................................................................................74
10.6 Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ...................................................................................75
10.6.1 Periodo ordinario e fase di attenzione.............................................................................75
10.6.2 Periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi (fase di preallarme).75
10.6.3 Fase di emergenza (allarme, contenimento, spegnimento e bonifica) ............................75
10.7 Corpo Forestale dello Stato...................................................................................................77
10.7.1 Periodo ordinario e fase di attenzione.............................................................................77
10.7.2 Periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi (fase preallarme)........................77
10.7.3 Fase di emergenza (allarme, contenimento, spegnimento e bonifica) ............................77
10.8 Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile .......................................79
10.8.1 Periodo ordinario e fase di attenzione.............................................................................79
10.8.2 Periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi (fase preallarme)........................79
10.8.3 In fase di emergenza (allarme, contenimento, spegnimento e bonifica).........................80
10.9 Comitato Provinciale della Croce Rossa Italiana...................................................................81
10.9.1 Periodo ordinario e fase di attenzione.............................................................................81
10.9.2 Periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi (fase preallarme)........................81
10.9.3 In fase di emergenza (allarme, contenimento, spegnimento e bonifica).........................82
10.10 Provincia di Piacenza ...........................................................................................................83
10.10.1 Periodo ordinario e fase attenzione...............................................................................83
10.10.2 Periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi (fase preallarme).....................83
10.10.3 In fase di emergenza (allarme, contenimento spegnimento e bonifica).......................84
10.11 Comuni.................................................................................................................................84
10.11.1 Periodo ordinario, fase attenzione e preallarme............................................................84
10.11.2 In fase di emergenza (allarme, contenimento spegnimento e bonifica)........................84
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 2AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
1. PREMESSA
Con il termine Protezione Civile si intende l’insieme delle attività delle Amministrazioni e degli
Enti pubblici e privati, volte allo scopo di “tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e
l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri
eventi calamitosi”.
Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione e prevenzione delle varie ipotesi di
rischio, al soccorso delle popolazioni sinistrate ed ogni altra attività necessaria ed indifferibile
diretta a superare l'emergenza.
La previsione consiste nelle attività dirette allo studio e alla determinazione delle cause dei
fenomeni calamitosi, all’identificazione dei rischi ed all’individuazione delle zone del territorio
soggette ai rischi stessi.
La prevenzione consiste nelle attività volte a evitare o ridurre al minimo la possibilità che si
verifichino danni conseguenti agli eventi calamitosi, anche sulla base delle conoscenze acquisite per
effetto delle attività di previsione.
Il soccorso consiste nell'attuazione degli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite
dagli eventi calamitosi ogni forma di prima assistenza.
Il superamento dell'emergenza consiste unicamente nell'attuazione, coordinata con gli organi
istituzionali competenti, delle iniziative necessarie e indilazionabili volte a rimuovere gli ostacoli
alla ripresa delle normali condizioni di vita.
Responsabili e destinatari primari dei progetti di protezione civile sono le pubbliche
amministrazioni che, istituzionalmente, sono tenute a predisporre e redigere i piani d’emergenza e i
programmi di previsione e prevenzione dei rischi, a tutela della sicurezza pubblica.
È proprio in questa ottica che Province e Comuni hanno assunto sempre maggiori competenze e
responsabilità in materia di Protezione Civile, individuando nell’attività di pianificazione un proprio
momento di analisi della condizione del territorio, in situazione di normalità, e un’occasione unica
per il coordinamento e la gestione in rete delle risorse tecniche e umane a disposizione, in
situazione di emergenza. In particolare, l’articolo 108 del D. Lgs. 112/1998 conferisce alle Province
la “predisposizione dei piani provinciali di emergenza sulla base degli indirizzi regionali”, in
precedenza in capo alle Prefetture.
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 3AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
2. IL PIANO DI EMERGENZA
Il Piano d’Emergenza di Protezione Civile è il principale strumento di pianificazione provinciale in
materia di protezione civile; può essere definito come il progetto di attività coordinate e delle
procedure di protezione civile per fronteggiare un qualsiasi elemento calamitoso atteso in un
determinato territorio. (Documento del Metodo Augustus).
Esso deve essere composto da tre parti fondamentali:
− la prima parte generale nella quale si raccolgono tutte le informazioni inerenti la conoscenza del
territorio e le reti di monitoraggio acquisite mediante gli strumenti della pianificazione territoriale e
il Programma provinciale di Previsione e Prevenzione, in particolare relative ai processi fisici che
causano le condizioni di rischio;
− la seconda parte costituita dagli scenari d’evento con i quali si descrivono sinteticamente la
dinamica dell’evento atteso, la perimetrazione anche approssimativa dell’area che potrebbe essere
interessata dall’evento e la valutazione preventiva del probabile danno a persone o cose che si
avrebbe al verificarsi dell’evento, grazie al censimento degli elementi esposti al rischio e alle risorse
da impiegare in fase di emergenza;
− la terza ed ultima parte relativa al modello d’intervento, rappresenta la definizione dei protocolli
operativi da attivare in situazione di emergenza per evento imminente o già iniziato, al fine del
soccorso e del superamento della situazione di crisi. In questa fase vengono assegnate le
responsabilità ad amministrazioni, strutture tecniche ed individui per la realizzazione di azioni volte
alla salvaguardia dei cittadini e del territorio, in caso di incombente pericolo o di emergenza che
superi determinate soglie e si definiscono la catena di comando e le modalità di coordinamento in
caso di interventi urgenti, si individuano inoltre materiali, mezzi e risorse umane necessari per
fronteggiare situazioni di emergenza.
Nello specifico il Piano è corredato da rappresentazioni cartografiche contenenti le indicazioni utili
alla caratterizzazione dei possibili scenari di rischio per l’attuazione delle strategie di intervento per
il soccorso e il superamento dell’emergenza, razionalizzando l’impiego di uomini e mezzi.
Ciascun piano, quindi, deve necessariamente essere corredato da una carta del modello d’intervento,
costituita da:
• principali tematismi riguardanti il territorio, quali limiti amministrativi, infrastrutture, elementi
sensibili, ecc.;
• centri di coordinamento dell’emergenza di Protezione Civile statali, regionali, provinciali e
comunali (Direzione di Comando e Controllo - DI.COMA.C., Centro Operativo Regionale -
C.O.R., Centro Operativo Misto - C.O.M., Centro Operativo Comunale - C.O.C.);
• le aree di accoglienza, di ammassamento, ecc.;
• le strutture operative (Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, ecc.);
• gli scenari d’evento (già sopra definiti).
Nell’ottobre 2004 è stato siglato un protocollo (approvato con D.G.R. 1166/2004) tra tutti gli Enti
aventi competenza a livello regionale in materia di Protezione Civile, per l’approvazione di linee
guida regionali che dettano i criteri per la stesura dei piani di emergenza provinciali e comunali.
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 4AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
3. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
• Legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione dei Servizio Nazionale della protezione civile”;
• Legge 29 ottobre 1993 n. 428 “Disposizioni urgenti per fronteggiare gli incendi boschivi sul
territorio nazionale”.
• Prescrizioni di massima e Polizia Forestale redatte dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi
dell’art. 13 della L.R. 30/81, di cui alla Delibera di Consiglio Regionale n. 2354 del 01/03/1995;
• Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112 “Conferimenti di funzioni e compiti amministrativi
dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali” in attuazione del capo I della Legge 15 marzo 1997,
n. 59;
• Legge Regionale 21 aprile 1999 n. 3 “Riforme del sistema regionale e locale”;
• Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 “Riforma dell’organizzazione del governo, a norma
dell’art. 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59”;
• O.P.C.M. n. 3073 del 22 luglio 2000 “Interventi urgenti nei territori gravemente danneggiati dagli
incendi verificatisi dal 19 giugno al 10 luglio 2000 e interventi preventivi nelle aree a maggior
rischio di incendi”;
• Decreto Legge 4 agosto 2000, n. 220 “Disposizioni urgenti per la repressione degli incendi
boschivi”;
• Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti
locali”;
• Legge 6 ottobre 2000, n. 275 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 agosto
2000, n. 220, recante disposizioni urgenti per la repressione degli incendi boschivi”;
• Legge 21 novembre 2000 n. 353 “Legge quadro in materia di incendi boschivi”;
• D.P.R. 8 febbraio 2001 n. 194 “Regolamento recante nuova disciplina della partecipazione delle
organizzazioni di volontariato alle attività di protezione civile”;
• D.M. 20 dicembre 2001 “Linee guida relative ai Piani regionali per la programmazione delle
attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi”;
• D.G.R. 1354/2003 “Schema di convenzione quadro quinquennale tra la Regione Emilia-Romagna
ed il Ministero dell’Interno - Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della
difesa
civile - Direzione Regionale per l’Emilia-Romagna, per la reciproca collaborazione nelle attività
di
protezione civile” per la reciproca collaborazione nelle attività di Protezione Civile”;
• Legge n. 36 del 6 febbraio 2004 “Nuovo ordinamento del Corpo Forestale dello Stato”;
• D.G.R. 21 giugno 2004 n. 1166 “Approvazione del Protocollo d’intesa e delle linee guida
regionali per la pianificazione di emergenza in materia di protezione civile”;
• L.R. 1 del 7 febbraio 2005 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione
dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile”;
• Decreto del Ministro dell’Interno del 28.04.2006 “Riassetto dei comparti di specialità delle forze
di polizia”;
• D.G.R. 1934/2006 “Convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e il Ministero delle Politiche
Agricole Forestali per l’impiego del Corpo Forestale dello Stato. Proroga fino al 31/12/2007”;
• Atto dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 114 del 02/05/07
“Approvazione del Piano Regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi
boschivi ex legge 21 novembre 200 n. 353. Periodo 2007-2011”.
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 5AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
Con il D.Lgs. 112/98 art. 108, viene trasferita alle Province la funzione di predisposizione dei Piani
Provinciali di Emergenza sulla base di indirizzi regionali che hanno come principale obiettivo
quello di fornire alle Province un quadro di riferimento metodologico omogeneo per la elaborazione
di tali Piani.
Tali disposizioni si integrano con la legge n. 225/1992 e con la legge n. 401/2001 nel delineare un
assetto di ruoli e competenze complesso ed articolato.
Nel 2007 la Regione Emilia Romagna ha aggiornato il suo strumento di programmazione in materia
approvando il Piano Regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi
ex L.353/00 - Periodo 2007-2011, tutt’ora vigente. Questo Piano inquadra la lotta attiva diretta allo
spegnimento degli incendi boschivi nell’ambito della pianificazione di emergenza di protezione
civile di cui alla L. 225/92.
Con l’Art. 177 della L.R. 3/99 “Funzioni conferite agli Enti Locali”, la Regione Emilia Romagna ha
delegato alle Province le funzioni amministrative relative allo spegnimento degli incendi boschivi
avvalendosi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato sulla base
delle convenzioni stipulate con detti corpi dalla Regione Emilia Romagna.
Con la successiva entrata in vigore della Legge 21 novembre 2000 n. 353 “Legge quadro sugli
incendi boschivi”, la materia è stata normata in modo specifico e sono state definite puntualmente
tutte le attività che si devono sviluppare per affrontare organicamente il problema degli incendi
boschivi. In particolare la legge ha confermato il ruolo centrale delle Regioni nelle attività di
previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi avvalendosi del Corpo Forestale dello Stato, del
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Organizzazioni di Volontariato.
Per una prima efficace rappresentazione dell’ambito di riferimento legislativo appare necessario
analizzare le relazioni che intercorrono tra la legislazione di protezione civile con particolare
riferimento alla Legge Quadro n. 225/1992 ”Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione
Civile” e la legislazione relativa agli incendi boschivi data dalla L. 353/2000, soffermandosi
puntualmente sugli strumenti di attuazione previsti dai due atti normativi.
La legge 225/92 individua due fasi propedeutiche tra loro da attuarsi mediante strumenti distinti:
una attività di programmazione costituita da previsione dell’evento, intesa come conoscenza dei
rischi che insistono sul territorio, e una di prevenzione, intesa come attività destinata alla
mitigazione dei rischi stessi, che deve seguire un’attività di pianificazione preventiva che consiste
nell’insieme delle procedure operative di intervento da attuarsi nel caso in cui si verifichi l’evento
atteso contemplato in un apposito scenario. Gli strumenti per queste fasi sono il “Programma
Provinciale e Regionale di Previsione e Prevenzione di Protezione Civile”, il “Piano Provinciale di
Emergenza” e il “Piano Comunale di Protezione Civile”, strumenti questi da predisporsi anche per i
diversi rischi che insistono sul territorio.
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 6AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
4. ANALISI DEL TERRITORIO
4.1 Inquadramento territoriale
La Provincia di Piacenza ha una superficie di 2.589 km quadrati ed è collocata nell’area nord
occidentale della regione Emilia Romagna. Il territorio provinciale è delimitato a nord dal fiume Po,
che segna il confine con le Provincie di Pavia, Lodi e Cremona, ad est dalla Provincia di Parma, a
sud da quella di Genova e ad ovest dalle Province di Alessandria e Pavia.
Dal punto di vista fisico il territorio è caratterizzato dalla presenza di tre fasce altimetriche: pianura,
collina e montagna, con passaggio graduale tra di esse spostandosi da nord a sud.
La struttura amministrativa locale è costituita dalla Provincia di Piacenza, da 48 Comuni e da due
Comunità Montane.
4.2 Acclività
L’acclività misura il gradiente dell’elevazione nella direzione in cui il pendio si abbassa più
rapidamente; più la superficie è ripida e più è elevata la pendenza.
Per misurare la pendenza (o acclività) si calcola la tangente alla superficie dividendo la variazione
in elevazione per la distanza orizzontale; può essere espressa come dz/dx, cioè come l’incremento
in altezza (dz) rispetto alla distanza orizzontale (dx). La pendenza può essere espressa sia in gradi
che come percentuale.
L’intensità dell’incendio e la velocità di propagazione sono direttamente proporzionali al grado di
acclività dei versanti che favorisce l’azione essiccante delle fiamme ed aumenta lo scambio di
calore, considerato che il preriscaldamento del combustibile è più veloce.
La pendenza favorisce l’avanzamento del fuoco verso le zone di vegetazione più in quota (a monte)
per effetto del preriscaldamento che esse subiscono grazie al calore che sale verso l’alto per
convezione. Una forte acclività ed una buona continuità verticale della formazione boscosa sono
elementi che rendono elevato il rischio di diffusione dell’incendio e la velocità di propagazione.
Inoltre la pendenza del versante montano determina il formarsi di un angolo tra questo ed i raggi
incidenti del sole. Tanto più questo sarà prossimo ai 90°, tanto maggiore sarà il potere calorifico dei
raggi solari sul suolo. Tale angolo varierà ovviamente con la latitudine, la stagione e l'ora del
giorno.
Normalmente è accettata la proporzionalità diretta tra l’acclività dei versanti e l’intensità e la
velocità di avanzamento del fronte di fiamma; l’incendio, rispetto ad una superficie in piano, si
propaga con velocità doppia in un versante inclinato di 10° e quadrupla se inclinato di 20°. Si tratta
comunque di una modellazione estremamente semplificata ed in ogni caso l’avanzamento del fronte
di fiamma è influenzato anche dalla velocità e dalla direzione del vento. Inoltre, l’innesco di
fenomeni di erosione idrica del suolo cui conduce la frequenza degli incendi, è parimenti correlato
all’inclinazione della pendice.
Il territorio oggetto di analisi deve essere suddiviso in zone a diversa acclività. I valori in
percentuale della pendenza, ricavati automaticamente dal modello digitale del terreno, sono stati
successivamente riclassificati in quattro classi:
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 7AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
< 10 %
10-25 %
25-50 %
> 50 %
Oltre la metà del territorio piacentino (55,8%) ricade nella classe di minore acclività, il 24,8% ha
una pendenza tra il 10 e il 25%, il 15,1 % tra il 25 e il 50% mentre solo il 4,3% del territorio supera
il 50% di pendenza.
La pendenza media della provincia è di 7°, mentre il picco massimo raggiunge i 70°.
Da segnalare i comuni di Ottone e di Zerba che hanno più della metà del loro territorio
(rispettivamente il 53 e il 59%) con pendenze superiori ai 20°.
4.3 Esposizione
Per esposizione si intende l’orientazione verso la quale scende la linea di massima pendenza.
L’esposizione dei versanti è ricavata, considerando una griglia, in base alla posizione altimetrica di
ogni cella rispetto a quelle circostanti, ottenendo un valore angolare espresso in gradi rispetto alla
direzione nord. Viene identificata la direzione, secondo la massima pendenza, del massimo
gradiente altimetrico di ogni cella rispetto a quelle vicine: ciò equivale a dire che l’esposizione
esprime la direzione della pendenza. Il valore risultante è una direzione angolare, espressa in gradi
(da 0 a 360 in senso orario) con valori continui. Per un utilizzo più facile generalmente i valori
vengono suddivisi in classi relative ai punti cardinali.
L’esposizione influenza la quantità di calore che una data superficie riceve per irraggiamento solare
e quindi l’umidità e la temperatura dell’aria e del suolo. Nello specifico, i versanti esposti alle
correnti dominanti intercettano le maggiori quantità di pioggia e le aree esposte a sud ricevono la
maggior quantità di radiazione solare e perciò sono a più alto grado di rischio.
4.4 Viabilità
La rete stradale principale della provincia ha una estensione di circa 1300 Km di cui 858 Km sono
classificati provinciali e 88 Km autostradali. Con circa 200.000 veicoli immatricolati presenta valori
di veicoli/Km abbastanza elevati rispetto alle medie nazionali.
Per quel che riguarda le condizioni di criticità si possono individuare 5 punti principali:
- Nodo di Piacenza: vede la concentrazione delle correnti veicolari che percorrono gli
assi convergenti sul capoluogo, in particolare la S.P. n.10R “Padana Inf.” (3226 veicoli/ora), la
S.S. n. 9 (2057 veicoli/ora a Pontenure e 2855 v./ora a Guardamiglio), S.P. 6 di Carpaneto (1330
v./ora) la S.P. n. 654 della Val Nure (1331 v./ora) oltre alla tangenziale che tra i diversi tronchi
assorbe un traffico di 1000 veicoli/ora. I luoghi di maggiore criticità in Comune di Piacenza
sono il ponte sul F. Trebbia lungo la ex S.P. n.10R “Padana Inf.” a ovest della città e il ponte sul
F. Po lungo la S.S. n.9 “Via Emilia”.
- Nodo di Fiorenzuola d’Arda: è interessato dall’attraversamento della S.S. n. 9 “Via
Emilia” che nelle ore di punta registra un traffico superiore a 2100 veicoli/ora e dalla S.P. di
Bardi che è percorsa da circa 650 veicoli/ora.
- Nodo di Castel S.Giovanni: è interessato dall’intersezione di 2 importanti vie di
comunicazione, la S.P. n. 10R con oltre 1400 v./ora, la S.P. n. 412 con 1000 v./ora. In questo
contesto si inserisce anche la S.P. n. 11 di Mottaziana (900 v./ora)che è una direttrice verso
Piacenza alternativa alla S.P. n.10R.
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 8AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
- Nodo della Bassa Val Nure: la situazione di urbanizzazione lungo la S.P. n. 654
della Val Nure a valle di Ponte dell’Olio sembra indurre una parte del traffico a servirsi di
percorsi alternativi, principalmente della S.P. n. 36 di Godi e la S.P. n. 35 “Colonese”.
- Nodo periferico a sud di Piacenza: anche se diminuito dopo la realizzazione della
tangenziale vi è il travaso di traffico fra le strade radiali a di Piacenza (S.P. n. 28, S.S. n. 45,
S.P. della Val Nure, S.P. n. 6, S.S. n. 9) attraverso circuiti provinciali e comunali che le
collegano con prestazioni modeste.
Vi possono inoltre essere in occasione dei periodi turistici stagionali situazioni di criticità in
prossimità dei maggiori centri abitati situati sulla S.S. n. 45, sulla S.P. della Val Nure e sulla S.P. di
Bardi.
Alla rete sopraccitata va aggiunta la rete autostradale che trova a Piacenza un nodo sicuramente
importante in quanto qui si interseca la A1 MI-BO-Roma con la A21 TO-PC-BS. I caselli
autostradali in territorio piacentino sono Piacenza Est (Sud) sulla A1 e A21, Piacenza Ovest sulla
A21, Castel S. Giovanni sulla A21, Fiorenzuola sulla A1, Caorso e Castelvetro sulla A21.
4.5 Situazione demografica
La popolazione piacentina al 31 dicembre 2009 è risultata pari a 287.608 abitanti distribuita nei 48
comuni della provincia come da tabella 1. Nell’area montana, pari al 36% della superficie
provinciale, vive ormai solo il 5% della popolazione con densità di 16 abitanti per Kmq; nei comuni
collinari la cui estensione è il 37% risiede il 29% dei piacentini con densità media 88 abitanti per
Kmq, mentre nei comuni di pianura si concentra il 66% della popolazione sul 27% del territorio con
densità media di 266 residenti per Kmq.
L’età media della popolazione provinciale rimane attestata sui 45 anni, 1/3 dei residenti ha età
compresa fra i 40 e i 64 anni. La popolazione attiva è il 63.5% del totale, la popolazione anziana il
24.5% e i giovani sotto i 15 anni il 12%. Qui di seguito in tabella 1 si riportano i residenti per ogni
comune e in tabella 2 per ogni C.O.M. al 31/12/2009 e infine in tabella 3 si riporta la distribuzione
demografica delle varie frazioni dei comuni piacentini.
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 9AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
TABELLA 1 – Residenti divisi per Comune
COMUNE Residenti COMUNE Residenti
Agazzano 2082 Gropparello 2403
Alseno 4860 Lugagnano 4314
Besenzone 986 Monticelli 5457
Bettola 3035 Morfasso 1157
Bobbio 3764 Nibbiano 2343
Borgonovo 7593 Ottone 603
Cadeo 6164 Pecorara 647
Calendasco 2479 Piacenza 102515
Caminata 287 Pianello 2297
Caorso 4887 Piozzano 642
Carpaneto 7642 Podenzano 8969
Castell’Arquato 4734 Ponte dell’Olio 5065
Castel San Giovanni 13837 Pontenure 6217
Castelvetro 5506 Rivergaro 6758
Cerignale 167 Rottofreno 11325
Coli 972 San Giorgio 5861
Cortebrugnatella 709 San Pietro in Cerro 951
Cortemaggiore 4518 Sarmato 2852
Farini 1525 Travo 2037
Ferriere 1604 Vernasca 2334
Fiorenzuola 14976 Vigolzone 4252
Gazzola 2021 Villanova 1956
Gossolengo 5179 Zerba 98
Gragnano 4330 Ziano 2698
TABELLA 2 – Residenti per COM
COM Residenti
COM 1 – Sarmato 38305
COM 2 – Piacenza 111211
COM 3 – Monticelli 18757
COM 4 – Fiorenzuola 39146
COM 5 – Lugagnano 12539
COM 6 – Bettola 8567
COM 7 – Ottone 868
COM 8 – Bobbio 7482
COM 9 – Pianello 5574
COM 10 – Rivergaro 21012
COM 11 – San Giorgio 24147
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 10AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
TABELLA 3 – Residenti per Frazione
COMUNE FRAZIONE Abitanti
AGAZZANO AGAZZANO 1536
AGAZZANO Cantone 37
AGAZZANO Saturano 71
AGAZZANO Altre case sparse 438
ALSENO ALSENO 2116
ALSENO Castelnuovo F. 1095
ALSENO Chiaravalle 520
ALSENO Cortina 419
ALSENO Lusurasco 710
BESENZONE BESENZONE 485
BESENZONE Bersano 283
BESENZONE Mercore 218
BETTOLA BETTOLA 1528
BETTOLA Bramiano 159
BETTOLA Calenzano 47
BETTOLA Ebbio 41
BETTOLA Groppoducale 94
BETTOLA Leggio 61
BETTOLA Missano 81
BETTOLA Olmo 93
BETTOLA Padri 124
BETTOLA Pradello di Sopra - Chiesa 109
BETTOLA Recesio 139
BETTOLA Rigolo 11
BETTOLA Roncovero 136
BETTOLA Soreggio 17
BETTOLA Spettine 19
BETTOLA Vigolo 57
BETTOLA Villanova 63
BOBBIO BOBBIO 2272
BOBBIO Frazioni 1492
BORGONOVO BORGONOVO 5771
BORGONOVO Bilegno 108
BORGONOVO Castelnovo 389
BORGONOVO Corano 113
BORGONOVO Fabbiano 200
BORGONOVO Mottaziana 450
BORGONOVO Case Sparse 589
CADEO Cadeo 441
CADEO Fontana fredda 1059
CADEO Roveleto 4007
CADEO Saliceto 657
CALENDASCO Arena 31
CALENDASCO Bell’Aria 2
CALENDASCO Bonina 71
CALENDASCO Bonina Nuova 143
CALENDASCO Boschetto 3
CALENDASCO Bosco 1
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 11AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
CALENDASCO Boscone Cusani 178
CALENDASCO Calendaco 796
CALENDASCO Bossina 35
CALENDASCO Brè 3
CALENDASCO Cà Bassina 7
CALENDASCO Cà Valeri 5
CALENDASCO Campadone 21
CALENDASCO Campogrande sopra 1
CALENDASCO Campogrande sotto 15
CALENDASCO Casa Bassa 1
CALENDASCO Casa Nova 5
CALENDASCO Casa Nuova 6
CALENDASCO Casa Rossa 22
CALENDASCO Casa Rossa 2 28
CALENDASCO Casa Volpe 5
CALENDASCO Casa Ponte Trebbia 47
CALENDASCO Castellazzo Casa Rossa 11
CALENDASCO Castellazzo Sopra 8
CALENDASCO Castellazzo Sotto 21
CALENDASCO Castellazzo via Falconi 45
CALENDASCO Colombaia 17
CALENDASCO Colombarola di Cotrebbia 3
CALENDASCO Colombarola di Santimento 9
CALENDASCO Cotrebbia Nuova 97
CALENDASCO Cotrebbia Nuova via Molinaroli 54
CALENDASCO Cotrebbia Vecchia 6
CALENDASCO Emanuella 1
CALENDASCO Fornace 5
CALENDASCO Fornace di Santimento 8
CALENDASCO Galeottino 4
CALENDASCO Galeotto 3
CALENDASCO Gazza 17
CALENDASCO Incrociata 53
CALENDASCO Incrociata via Rossa 17
CALENDASCO Malpaga 125
CALENDASCO Marocca 33
CALENDASCO Marsiglia 2
CALENDASCO Masero 3
CALENDASCO Mastruzzino 3
CALENDASCO Mastruzzo 2
CALENDASCO Mezzano Traversi 2
CALENDASCO Mezzano Vigoleno 6
CALENDASCO Mirandola 3
CALENDASCO Molinazzo 12
CALENDASCO Molino Frati 119
CALENDASCO Montagnola 2
CALENDASCO Pernice 8
CALENDASCO Pila 17
CALENDASCO Poggetto 7
CALENDASCO Pontegaloso 4
CALENDASCO Possenta 17
CALENDASCO Predonico 7
CALENDASCO Puglia 38
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 12AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
CALENDASCO Raganella 3
CALENDASCO Rastello 5
CALENDASCO Ronchi 2
CALENDASCO Santimento 72
CALENDASCO Sito Nuovo 10
CALENDASCO Soprarivo 21
CALENDASCO Stradone 30
CALENDASCO Torre Rossi 17
CALENDASCO Torri 9
CALENDASCO Turlone 1
CALENDASCO Vaghinarda 10
CALENDASCO Villaggio dei Pini 51
CALENDASCO Zerbione 33
CAMINATA Caminata 197
CAMINATA Canova 20
CAMINATA Cavalone 10
CAMINATA Costiola 28
CAMINATA Matellina 3
CAMINATA Molato 2
CAMINATA Molino dei Fondi 4
CAMINATA Molino Montà 5
CAMINATA Moncasacco 15
CAMINATA Mostarina 1
CAMINATA Rossarola 2
CAORSO Caorso 3676
CAORSO Fossadello 302
CAORSO Muradolo 314
CAORSO Roncarolo 263
CAORSO Zerbio 332
CARPANETO PIACENTINO CARPANETO 5612
CARPANETO PIACENTINO Badagnano 114
CARPANETO PIACENTINO Celleri 191
CARPANETO PIACENTINO Chero 362
CARPANETO PIACENTINO Cimafava 116
CARPANETO PIACENTINO Ciriano 310
CARPANETO PIACENTINO Rezzano 169
CARPANETO PIACENTINO Travazzano 301
CARPANETO PIACENTINO Zena 217
CASTEL S.GIOVANNI Castel San Giovanni 12267
CASTEL S.GIOVANNI Creta 292
CASTEL S.GIOVANNI Fontana Pradosa 637
CASTEL S.GIOVANNI Ganaghello 311
CASTEL S.GIOVANNI Pievetta e Bosco Tosca 330
CASTELL'ARQUATO CASTELL’ARQUATO 3020
CASTELL'ARQUATO Bacedasco 242
CASTELL'ARQUATO San Lorenza 430
CASTELL'ARQUATO Vigolo Marchese 1040
CASTELVETRO CASTELVETRO 4474
CASTELVETRO San Pedretto 238
CASTELVETRO San Giuliano 807
CERIGNALE CERIGNALE 70
CERIGNALE Carisasca 9
CERIGNALE Cariseto 7
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 13AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA CERIGNALE Casa Madonna 2 CERIGNALE Casale di Brugneto 6 CERIGNALE Castello 11 CERIGNALE Le Piane 2 CERIGNALE Lisore 12 CERIGNALE Oneto 10 CERIGNALE Ponteorganasco 19 CERIGNALE Rovereto 6 CERIGNALE Selva 7 CERIGNALE Serra 3 CERIGNALE Zermogliana 3 COLI Arelli 2 COLI Averaldi 21 COLI Baratti 8 COLI Barberino 1 COLI Barche 4 COLI Bellaria 26 COLI Belvedere 18 COLI Boioli Coli 3 COLI Boioli Perino 17 COLI Bruni 9 COLI Camminata Boselli 37 COLI Casa Barche 1 COLI Casa Bernò 2 COLI Casa Contardo 10 COLI Casa Martino 4 COLI Casa Mazzocchi Ghini 1 COLI Casa Nuova di Celeste 4 COLI Casazza 2 COLI Cascine Aglio 7 COLI Coli 61 COLI Chiesa Aglio 14 COLI Cimarini 1 COLI Codrato 1 COLI Cognazzo 5 COLI Colombaia 7 COLI Cornaro 13 COLI Corte 5 COLI Costa Scabiazza 17 COLI Costa Vezzera 2 COLI Costiere 3 COLI Covati 7 COLI Faraneto 1 COLI Ferrari 11 COLI Filippazzi 11 COLI Fontana 26 COLI Fornosopra 2 COLI Fornosotto 11 COLI Fossoli 3 COLI Gavi 2 COLI Ghini Aglio 4 COLI La Sperta 3 COLI Lago 7 PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 14
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
COLI Larceri 4
COLI Macerato 2
COLI Magrini 2
COLI Marubbi 2
COLI Mazzucchi 9
COLI Mulino Coli 8
COLI Mulino Pellegri 9
COLI Oltremonte 3
COLI Orsera 8
COLI Pellegri 5
COLI Perino 239
COLI Pesara Aglio 2
COLI Piscina 12
COLI Peveri 6
COLI Poggio Aglio 13
COLI Poggio Colombaia 1
COLI Poggiolo 11
COLI Ponte Sopra 20
COLI Ponte Sotto 39
COLI Possai 2
COLI Pradaglione 16
COLI Pradarello Aglio 1
COLI Pradella 28
COLI Quattrocchio 1
COLI Rampa 29
COLI Rivei 1
COLI Roncaiolo 6
COLI Rosso 4
COLI Rovere 6
COLI Santa Cecilia 21
COLI Scabiazza 6
COLI Scagli 4
COLI Tavernaglio 11
COLI Trebbia 9
COLI Valle 6
COLI Vezzera 32
CORTE BRUGNATELLA MARSAGLIA 369
CORTE BRUGNATELLA Bernazzani 3
CORTE BRUGNATELLA Ballerini 7
CORTE BRUGNATELLA Bazzini 9
CORTE BRUGNATELLA Bedo 5
CORTE BRUGNATELLA Botteri 12
CORTE BRUGNATELLA Brugnello 9
CORTE BRUGNATELLA Cà di Lago 7
CORTE BRUGNATELLA Carana 3
CORTE BRUGNATELLA Casaldrino 9
CORTE BRUGNATELLA Castelvetto 4
CORTE BRUGNATELLA Colla 14
CORTE BRUGNATELLA Collegio 15
CORTE BRUGNATELLA Confiente 12
CORTE BRUGNATELLA Cornareto 2
CORTE BRUGNATELLA Croso 1
CORTE BRUGNATELLA Fossoli 8
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 15AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
CORTE BRUGNATELLA Lago 15
CORTE BRUGNATELLA Lenzino 3
CORTE BRUGNATELLA Lupi 17
CORTE BRUGNATELLA Moggialunga 1
CORTE BRUGNATELLA Moglia 7
CORTE BRUGNATELLA Montarsi 1
CORTE BRUGNATELLA Montarsolo 9
CORTE BRUGNATELLA Pieve 10
CORTE BRUGNATELLA Podrizzi 4
CORTE BRUGNATELLA Poggio Rondino 20
CORTE BRUGNATELLA Poggio Villeri 3
CORTE BRUGNATELLA Pontelenzino 7
CORTE BRUGNATELLA Pozzone 2
CORTE BRUGNATELLA Praggia 4
CORTE BRUGNATELLA Robecco 16
CORTE BRUGNATELLA Roncoli sotto 1
CORTE BRUGNATELLA Rossarola 22
CORTE BRUGNATELLA Rovaiola 18
CORTE BRUGNATELLA Sanguineto 25
CORTE BRUGNATELLA Selva 4
CORTE BRUGNATELLA Torre 4
CORTE BRUGNATELLA Tortaro 19
CORTE BRUGNATELLA Viani 4
CORTE BRUGNATELLA Villeri 4
CORTEMAGGIORE Cortemaggiore 3888
CORTEMAGGIORE S. Martino in Olza 269
CORTEMAGGIORE Chiavenna Landi 361
FARINI D'OLMO Farini 365
FARINI D'OLMO Boccolo della Noce 103
FARINI D'OLMO Cogno San Bassano 67
FARINI D'OLMO Groppallo 379
FARINI D'OLMO Mareto 128
FARINI D'OLMO Montereggio 142
FARINI D'OLMO Pradovera 185
FARINI D'OLMO San. Savino 156
FERRIERE Barche 26
FERRIERE Bocciarelli 4
FERRIERE Boeri 14
FERRIERE Bolgheri 8
FERRIERE Boschi 10
FERRIERE Bosconure 10
FERRIERE Brugneto 40
FERRIERE Ca dei ratti 7
FERRIERE Ca Nova 5
FERRIERE Canadello 30
FERRIERE Carloni 14
FERRIERE Casa Bonvicini 2
FERRIERE Casalcò 12
FERRIERE Casaldonato 35
FERRIERE Casale di Brugneto 7
FERRIERE Casella 8
FERRIERE Caserarso 5
FERRIERE Cassano 8
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 16AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA FERRIERE Cassimorenga 12 FERRIERE Cassimoreno 16 FERRIERE Castagnola 41 FERRIERE Castelcanafurone 6 FERRIERE Castello 12 FERRIERE Castelsottano 4 FERRIERE Castignoli 1 FERRIERE Cattaragna 53 FERRIERE Ca Zuccone 6 FERRIERE Cerreto 16 FERRIERE Cerreto Rossi 17 FERRIERE Cerri 3 FERRIERE Chiappeto 17 FERRIERE Ciregna 22 FERRIERE Colla di Brugneto 23 FERRIERE Colla di Gambaro 4 FERRIERE Costa 7 FERRIERE Costa Pecorella 11 FERRIERE Costigliolo 5 FERRIERE Crocelobbia 10 FERRIERE Curletti 20 FERRIERE Edifizi 4 FERRIERE Farinotti 6 FERRIERE Ferriere 289 FERRIERE Fogaroni 1 FERRIERE Folli 24 FERRIERE Gambaro 28 FERRIERE Gipponi 10 FERRIERE Grondone di Sopra 23 FERRIERE Grondone di Sotto 34 FERRIERE Guerra 17 FERRIERE La Parrocchia 2 FERRIERE Lardana 3 FERRIERE Lovetti 11 FERRIERE Marchi 3 FERRIERE Moglia 5 FERRIERE Molinello 20 FERRIERE Montardiano 4 FERRIERE Noce 16 FERRIERE Ortigà 2 FERRIERE Pasovè 5 FERRIERE Perotti 16 FERRIERE Pertuso 36 FERRIERE Pomarolo 15 FERRIERE Prelo 13 FERRIERE Pronzali 18 FERRIERE Provelasso 9 FERRIERE Retorto 10 FERRIERE Rivazzole 4 FERRIERE Rocca 19 FERRIERE Rocconi 15 FERRIERE Roffi 11 FERRIERE Rompeggio 30 PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 17
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
FERRIERE Ruffinati 1
FERRIERE S. Gregorio 6
FERRIERE Salsominore 65
FERRIERE Sangarino 7
FERRIERE Sarmadasco 14
FERRIERE Selva 69
FERRIERE Solaro 29
FERRIERE Taravelli 8
FERRIERE Teruzzi 1
FERRIERE Toazzo 5
FERRIERE Tomè 2
FERRIERE Toni 14
FERRIERE Tornarezza 35
FERRIERE Torrio casetta 26
FERRIERE Torrio sopra 6
FERRIERE Torrio sotto 1
FERRIERE Tranata 11
FERRIERE Vaio 11
FERRIERE Valle 5
FERRIERE Villa 9
FERRIERE Volpi 7
FIORENZUOLA FIORENZUOLA 13272
FIORENZUOLA Baselica 542
FIORENZUOLA Caselle 148
FIORENZUOLA Paullo 263
FIORENZUOLA San Protaso 651
GAZZOLA Boriacchina 39
GAZZOLA Canneto Sopra 102
GAZZOLA Canneto Sotto 29
GAZZOLA Case Sparse 600
GAZZOLA Castelletto 30
GAZZOLA Corte del Villa 25
GAZZOLA Croara Nuova 14
GAZZOLA Croara Vecchia 11
GAZZOLA Croara Vigna 6
GAZZOLA Gazzola 390
GAZZOLA Lisignano 20
GAZZOLA Momeliano 90
GAZZOLA Monteraschio 20
GAZZOLA Monticello 3
GAZZOLA Pizzigherra 33
GAZZOLA Polara 17
GAZZOLA Pretta 110
GAZZOLA Rezzanello 87
GAZZOLA Rivalta 89
GAZZOLA Tuna 306
GOSSOLENGO GOSSOLENGO 3781
GOSSOLENGO Caratta 162
GOSSOLENGO Quarto 854
GOSSOLENGO Settima 382
GRAGNANO TREBBIENSE GRAGNANO 2508
GRAGNANO TREBBIENSE Campremoldo di Sopra 415
GRAGNANO TREBBIENSE Campremoldo di Sotto 293
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 18AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
GRAGNANO TREBBIENSE Casaliggio 636
GRAGNANO TREBBIENSE Gragnanino 478
GROPPARELLO GROPPARELLO 1021
GROPPARELLO Castellana 141
GROPPARELLO Frazioni totali
GROPPARELLO Groppovisdomo 142
GROPPARELLO Gusano 142
GROPPARELLO La valle 94
GROPPARELLO Montechino 98
GROPPARELLO Obolo 92
GROPPARELLO Sariano 552
GROPPARELLO Tavasca 27
GROPPARELLO Veggiola 94
LUGAGNANO VAL D'ARDA Antognano 122
LUGAGNANO VAL D'ARDA Chiavenna Rocchetta 170
LUGAGNANO VAL D'ARDA Diolo 90
LUGAGNANO VAL D'ARDA Lugagnano 3231
LUGAGNANO VAL D'ARDA Montezago 107
LUGAGNANO VAL D'ARDA Prato 73
LUGAGNANO VAL D'ARDA Rustigazzo 296
LUGAGNANO VAL D'ARDA Veleia 165
LUGAGNANO VAL D'ARDA Vicanino 60
MONTICELLI D'ONGINA Monticelli 3745
MONTICELLI D'ONGINA Borgonovo 237
MONTICELLI D'ONGINA Fogarole 205
MONTICELLI D'ONGINA Olza 213
MONTICELLI D'ONGINA S. Pietro in Corte 212
MONTICELLI D'ONGINA San Nazzaro 845
MORFASSO Casali 75
MORFASSO Monastero 141
MORFASSO Morfasso 377
MORFASSO Pedina 164
MORFASSO San Michele 204
MORFASSO Sperongia 117
MORFASSO Teruzzi 79
NIBBIANO Casa Mossi 35
NIBBIANO Casa Roveda 31
NIBBIANO Case sparse Nibbiano 243
NIBBIANO Case sparse Trevozzo 203
NIBBIANO Genepreto 48
NIBBIANO Seguzzone 30
NIBBIANO Strà 172
NIBBIANO Nibbiano 413
NIBBIANO Sala Mandelli 13
NIBBIANO Stadera 26
NIBBIANO Tassara 36
NIBBIANO Trebecco 74
NIBBIANO Trevozzo 997
NIBBIANO Verago 22
OTTONE OTTONE 216
OTTONE Campomolino 5
OTTONE Fabbrica 2
OTTONE Frassi 7
PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 19AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA OTTONE Gramizzola 41 OTTONE Losso 14 OTTONE Moglia 13 OTTONE Monfagiano 1 OTTONE Orezzoli là 28 OTTONE Orezzoli qua 46 OTTONE Ottone Soprano 30 OTTONE Rettagliata 5 OTTONE Semensi 21 OTTONE S. Maria 4 OTTONE Suzzi 5 OTTONE Tartago 5 OTTONE Toveraia 12 OTTONE Traschio 10 OTTONE Truzzi 5 OTTONE Valsigiara 19 OTTONE Altre frazioni 114 PECORARA PECORARA 123 PECORARA Alsuzzo 1 PECORARA Bazzarri 30 PECORARA Bivio Roncaglie 11 PECORARA Busseto 29 PECORARA Corneto 17 PECORARA Caprile 11 PECORARA Casa Baldini 3 PECORARA Casa Follini 9 PECORARA Casa Fracchioni 19 PECORARA Casa Lazzarello 11 PECORARA Casa Marconi 3 PECORARA Casa Moini 2 PECORARA Casa Del Vapore 10 PECORARA Casella 8 PECORARA Costalta 42 PECORARA Chiosi Sotto 6 PECORARA Cicogni 58 PECORARA Cognoli 2 PECORARA Cogoleto 1 PECORARA Colombara 9 PECORARA Marzonago 23 PECORARA Filgnoni 10 PECORARA Genepino 11 PECORARA Lubizzate Sotto 5 PECORARA Moiaccio 6 PECORARA Molino Cognoli 1 PECORARA Montemartino 12 PECORARA Monte 4 PECORARA Monteverde 2 PECORARA Morasco 26 PECORARA Casa Morasco 9 PECORARA Peschiera 20 PECORARA Pozzo 3 PECORARA Poggio Moresco 12 PECORARA Praticchia 16 PIANO DI EMERGENZA PROVINCIALE ANTI INCENDI BOSCHIVI 20
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI PIACENZA
PECORARA Prelevara 4
PECORARA Roncaglie 25
PECORARA Salenzio 3
PECORARA Serenda 1
PECORARA Sevizzano 32
PECORARA Vallerenzo 12
PECORARA Ca' dell'Ora 5
PIACENZA PIACENZA 97556
PIACENZA Borghetto 190
PIACENZA Gerbido 414
PIACENZA I Dossi 170
PIACENZA I Vaccari 648
PIACENZA Mortizza 582
PIACENZA Mucinasso 471
PIACENZA Pittolo 733
PIACENZA Quarto 427
PIACENZA Roncaglia 534
PIACENZA San Bonico 405
PIACENZA Vallera 385
PIANELLO VAL TIDONE PIANELLO 1840
PIANELLO VAL TIDONE Casanova 14
PIANELLO VAL TIDONE Gabbiano Poggiolo 67
PIANELLO VAL TIDONE Roccapulzana 36
PIANELLO VAL TIDONE Altre frazioni 340
PIOZZANO PIOZZANO 298
PIOZZANO Montecanino 63
PIOZZANO San Gabriele 54
PIOZZANO Groppo Arcelli 98
PIOZZANO San Nazzaro 55
PIOZZANO Vidiano 19
PIOZZANO Monteventano 35
PIOZZANO Pomaro 20
PODENZANO PODENZANO 5871
PODENZANO Albone 64
PODENZANO Altoè 241
PODENZANO Gariga 748
PODENZANO Majano 202
PODENZANO San Polo 1489
PODENZANO San Rocco 55
PODENZANO Turro 216
PODENZANO Verano 83
PONTE DELL'OLIO PONTE DELL'OLIO 3849
PONTE DELL'OLIO Castione 150
PONTE DELL'OLIO Folignano 206
PONTE DELL'OLIO Monte Santo 76
PONTE DELL'OLIO Torrano 150
PONTE DELL'OLIO Zaffignano 76
PONTE DELL'OLIO Veggiola 30
PONTE DELL'OLIO Sarmata 30
PONTE DELL'OLIO Biana 98
PONTE DELL'OLIO Altre frazioni 400
PONTENURE PONTENURE 909
PONTENURE Valconasso 494
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