Piano Antismog CITTÀ DI TREVISO - comune.treviso.it

Pagina creata da Antonio Pagani
 
CONTINUA A LEGGERE
Piano Antismog CITTÀ DI TREVISO - comune.treviso.it
CITTÀ DI TREVISO

                       Piano Antismog

Treviso, lì 20 dicembre 2013

Il funzionario del Settore Ambiente                                   Il dirigente del Settore Ambiente
(ing. Roberto Granziol)                                               (ing. Paolo Pierobon)

                                                Il Vicesidaco
                                           Assessore all’Ambiente
                                         (Prof. Roberto Grigoletto)
Piano Antismog CITTÀ DI TREVISO - comune.treviso.it
A. Premesse ambientali - Sintesi non tecnica.

1. Le motivazioni del piano e le tipologie di interventi.

Con l'espressione “qualità dell'aria”, si fa riferimento al livello di concentrazione nell'aria che
respiriamo di sostanze inquinanti per le quali esistono limiti di concentrazione massima nella
normativa europea ed italiana (polveri, ossidi di azoto, monossido di carbonio ossidi di zolfo,
idrocarburi policiclici aromatici, metalli).
Se si parla di “inquinamento atmosferico”, invece, ci si riferisce ad un fenomeno più ampio a cui
contribuiscono anche altri inquinanti: anidride carbonica, metano, protossido di azoto (cosiddetti
gas climalteranti perché incidono sull’effetto serra.
Si tratta delle sostanze che non sono prese in considerazione a livello normativo per quanto riguarda
la qualità dell’aria ma alle quali viene attribuita la responsabilità dei cambiamenti climatici.
Poiché i due aspetti coesistono riteniamo che entrambi vadano presi in considerazione e, quindi, il
Comune di Treviso ha deciso di pianificare in tema di politiche di contenimento e riduzione
dell’inquinamento atmosferico nel suo complesso e non esclusivamente delle sostanze per le quali
esiste una normativa di riferimento.
Il piano ha l’obiettivo del contenimento e della riduzione delle emissioni degli inquinanti in
atmosfera, in particolare di polveri sottili, ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici e si
articola in azioni strutturali di medio-lungo periodo con cui si vogliono creare. le condizioni per una
ancor più consistente e costante riduzione dei fattori di inquinamento ed in azioni dirette di breve
periodo con cui si intende ottenere concreti risultati immediati nell’azione di contenimento
dell’inquinamento atmosferico.

                                                                                                     2
Piano Antismog CITTÀ DI TREVISO - comune.treviso.it
Le azioni strutturali riguarderanno:

- interventi incentivabili con le vigenti agevolazioni fiscali e/o contributi locali;

- interventi per favorire l’utilizzo di caldaie a minori emissioni inquinanti;

- interventi per favorire la sostituzione dell’utilizzo di energie da fonti fossili con quelle da
  fonti rinnovabili ed il risparmio energetico;

- interventi per la sostituzione di stufe, caminetti, ecc, a legna con camere di combustione ad
  elevata efficienza;

- interventi per favorire la riduzione dell’utilizzo degli autoveicoli privati e per la
  diminuzione delle loro emissioni inquinanti;

- interventi per favorire l’installazione di impianti GPL su auto a benzina;

- interventi per la diffusione degli automezzi elettrici;

- modifica del regolamento edilizio con introduzione dell’obbligo per le nuove costruzioni o
  le ristrutturazioni del raggiungimento della classe energetica B, con possibilità di riduzione
  degli oneri di concessione nel caso di obiettivo classe A o A+;

- campagne e progetti in ambito scolastico e non scolastico di informazione ed educazione a
  modelli di mobilità a basso impatto ambientale, al risparmio energetico ed all’utilizzo di
  energie alternative;

- incremento del patrimonio arboreo per l’abbattimento della CO2;

- riduzione delle emissioni di edifici, automezzi ed impianti del Comune e di altri enti
  pubblici;

- contenimento e riduzione della “sprawl” urbano e tutela ambientale.

Le azioni dirette riguarderanno degli interventi stagionali per la riduzione delle emissioni
inquinanti determinate dagli autoveicoli e dal riscaldamento domestico nel periodo ottobre-aprile:

- divieto di circolazione di determinate categorie di veicoli;

- domeniche a piedi;

- limitazioni all’uso dei soffiatori;

- contenimento della temperatura interna negli immobili;

- divieto di combustioni all’aperto;

- adesione alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile.
                                                                                                3
Il piano verrà aggiornato annualmente sia per quanto riguarda la valutazione sullo stato della qualità
dell’aria sia per quanto riguarda le decisioni dell’amministrazione in merito alla conferma o alla
modifica delle misure adottate o alla implementazione di nuovi interventi.
Se corrisponde al vero che l’inquinamento atmosferico è un fenomeno difficilmente controllabile a
livello locale e determinato anche da una serie di variabili su cui non è possibile incidere nel breve
periodo (a cominciare da quella climatica) è altrettanto vero che l’amministrazione cittadina può e
deve avviare sul proprio territorio le iniziative possibili che, se sommate a quelle degli altri comuni,
potranno portare a positivi effetti su un’area vasta.
A tal proposito si deve far presente che il contributo maggiore all’inquinamento atmosferico per
determinati inquinanti, tra cui polveri sottili e ozono, non deriva tanto direttamente dalla emissione
delle sostanze da parte delle fonti inquinanti (sostanzialmente processi di combustione) ma da una
loro successiva trasformazione (inquinanti secondari) che dipende principalmente da fattori di tipo
fisico-climatico. Per questo ad interventi di riduzione delle emissioni di inquinanti non corrisponde
in modo diretto e proporzionale una riduzione della loro concentrazione nell’aria nel breve periodo,
anche se con tali interventi si sono certamente ridotti i precursori potenziali delle sostanze misurate.
Proprio per potenziare l’approccio di area vasta, l’amministrazione intende concordare ulteriori
interventi in accordo, oltre che con i comuni limitrofi e della provincia di Treviso, con le città di
Padova e Venezia per aumentare il grado di efficacia degli interventi stessi grazie ad una
applicazione maggiormente diffusa sul territorio regionale.

                                                                                                      4
2. Interventi strutturali di medio-lungo periodo.

2.1 Interventi per favorire l’utilizzo di caldaie a minori emissioni inquinanti.

- Controlli sugli impianti termici degli edifici pubblici e privati per verificarne il rendimento
  energetico.
- Censimento del tipo di alimentazione delle caldaie per riscaldamento domestico ed
  incentivazione al passaggio a combustibili meno inquinanti.
- Interventi per favorire l’utilizzo del metano nelle zone del territorio comunale in cui esiste la rete
  di erogazione al fine di limitare al massimo l’utilizzo di combustibili più inquinanti per il
  riscaldamento domestico.
- Interventi per la sostituzione di stufe, caminetti, ecc, a legna con camere di combustione ad
  elevata efficienza.

2.2 Interventi per favorire la sostituzione dell’utilizzo di energie da fonti fossili con quelle da
     fonti rinnovabili ed il risparmio energetico.

- Divieto di uso degli apparecchi peggiori e insostenibili da un punto di vista ambientale (quali ad
  es. i camini aperti.
- Concessione di contributi per incentivare la rottamazione delle stufe tradizionali con impianti ad
  alta efficienza energetica ai fini della riduzione delle emissioni di particolato.
- Introduzione dell’obbligo, analogamente agli impianti a gas naturale, della manutenzione
  periodica dell’impianto, comprendente la pulizia e controllo della canna fumaria.
- Rafforzare il divieto di combustione incontrollata di sfalci, potature ed altri residui agricoli
  compatibilmente con le esigenze e pratiche agricole più importanti.
- Incentivazione della gestione dei residui colturali attraverso la trinciatura ed interramento, il
  compostaggio o la raccolta per la valorizzazione energetica (caldaie e centrali a biomasse,
  biogas, syngas).
- Divieto di combustione all'aperto di biomasse e/o rifiuti: rafforzamento dei controlli.
- Implementazione negli strumenti di regolazione edilizia e di pianificazione territoriale e
  urbanistica e degli obblighi incentivi in materia di edilizia sostenibile riguardanti in particolare:
           ‐ l’efficienza energetica ed il riconoscimento delle certificazioni di efficienza
              energetica;
           ‐ l’utilizzo del solare termico e dell’energia da biomassa;
           ‐ l’installazione di pannelli fotovoltaici, con preferenza all’utilizzo di superfici già
              edificate;
- Assicurare l’attuazione (entro i limiti stabilita dalla norma) delle disposizioni contenute nella
  Direttiva 2010/31/UE, Artt. 14, 15, 16 relativamente alle ispezioni degli impianti di
  riscaldamento e condizionamento d’aria o, in alternativa, adozione di misure atte ad assicurare
  che sia fornita agli utenti una consulenza in merito alla sostituzione delle caldaie, ad altre
  modifiche dell’impianto di riscaldamento o a soluzioni alternative al fine di valutare l’efficienza
  e il corretto dimensionamento della caldaia.
- Adesione al sistema regionale di certificazione ambientale-energetica degli edifici pubblici e
  privati in fase di istituzione, in attuazione della DGR n. 2447/2011, coerente con le disposizioni
                                                                                                          5
del D. Lgs. 192/2005 e del DM 26 giugno 2009 “Linee guida nazionali per la certificazione
   energetica degli edifici”.
- Assicurare l’attuazione (entro i limiti stabilita dalla norma) l’attuazione delle disposizioni
  contenute nella Direttiva 2010/31/UE, Art. 13 relative all’affissione dell’attestato di
  certificazione energetica in edifici in cui una metratura utile totale di oltre 500 m2 è occupata da
  enti pubblici e abitualmente frequentata dal pubblico, con riduzione della soglia a 250 m 2 dal 9
  luglio 2015.
- Assicurare l’attuazione (entro i limiti stabilita dalla norma) l’attuazione delle disposizioni
  contenute nella Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, Art. 8 relativamente
  all’elaborazione di programmi intesi ad incoraggiare le PMI a sottoporsi ad audit energetici
  (secondo una nuova direttiva in elaborazione) con cadenza periodica, obbligatori per le grandi
  imprese ogni 4 anni.
- Incentivazioni comunali per l’acquisto e l’installazione di pannelli solare-termici e fotovoltaici
  ed allo sviluppo del sistema di cogenerazione.
- Interventi per favorire l’installazione di impianti GPL su auto a benzina: ad es. il Comune
  aderisce all’iniziativa carburanti a basso impatto con cui viene offerto ai cittadini un contributo,
  concesso da Ministero dell’Ambiente, per l’installazione nella propria autovettura di un impianto
  a GPL o a metano.
- Incentivare la diffusione di veicoli elettrici per i quali possono essere previste agevolazioni per
  l’acquisto dei veicoli e/o concessioni di sconti nelle tariffe dei consumi energetici (ad es. del
  10%) a favore di privati cittadini residenti. Previsione di particolari autorizzazioni per la
  circolazione dei veicoli elettrici nelle città, ad es. accesso alle ZTL, parcheggi riservati, ecc..
  Diffusione delle infrastrutture di ricarica sia pubblica che in ambiti privati.
- Promuovere la diffusione dei veicoli a basso impatto ambientale (Euro 6, a gas, ibridi).

2.3 Interventi per favorire la riduzione dell’utilizzo degli autoveicoli privati.

- Impegnare la Regione a programmare e realizzare sistemi integrati di trasporto ferroviario
  regionale e trasporto locale, al fine di ridurre l’uso del veicolo privato negli spostamenti
  pendolari all’interno delle grandi città ed aree metropolitane, limitando così le congestioni del
  traffico e riducendo significativamente i consumi di carburante e le emissioni.
- Potenziare le attività di Mobility Management ove esistenti o attivarle ove non previste, con la
  finalità di migliorare gli spostamenti sistematici casa-studio e casa lavoro verso mezzi a minore
  impatto ambientale ed in un’ottica di programmazione unitaria coordinata dal Mobility Manager
  d’Area (almeno a livello provinciale).
- Prevedere parcheggi di interscambio nei pressi dei principali caselli autostradali e delle principali
  arterie di accesso, soprattutto in corrispondenza di terminal del trasporto pubblico locale su
  gomma e ferro. Per le realizzazioni di tali parcheggi possono essere previste forme di
  cofinanziamento o incentivi pubblici.
- Approvazione del Piano urbano della Mobilità (PUM) tra i cui obiettivi strategici vi sarà lo
  sviluppo di una mobilità ecocompatibile attraverso:
        un sistema organico di piste ciclabili ed interventi per favorire la mobilità ciclabile;
        la trasformazione dei grandi assi viabilistici della città in “strade urbane” nelle quali non
           prevalga la logica della circolazione automobilistica ma quella del servizio ai residenti e
           del rispetto della centralità dei quartieri, in particolare mettendo in sicurezza i punti di

                                                                                                     6
attraversamento pedonale e governando le conflittualità tra utenti della strada attraverso
          l’attuazione del traffic calming;
         un sistema di trasporto pubblico con una struttura reticolare che abbandoni lo
          schema radio centrico incrementando i collegamenti tra i diversi quartieri della
          periferia;
         introduzione di servizi di trasporto collettivo innovativo: bus a chiamata e taxi
          collettivi;
- In estrema sintesi il Piano Urbano della Mobilità dovrà perseguire i seguenti obiettivi primari in
  materia di sostenibilità ambientale:
         Realizzazione di nuove corsie riservate dedicate al trasporto pubblico locale peri
           aumentarne l’efficienza e ridurne i tempi di percorrenza, con la conseguente riduzione
           dei costi di gestione e delle emissioni e l’incentivo all’utilizzo da parte dei cittadini.
         Incentivazione dell’uso del sistema di trasporto pubblico in città in combinazione con
           l’uso dei parcheggi scambiatori.
         Incremento della disponibilità di sosta di breve periodo negli stalli centro storico in
           particolare lungo alcune vie con rilevante richiesta di rotazione al fine di ridurre la
           “ricerca” del posto auto e le conseguenti emissioni.
        Incremento delle aree pedonali o ad accesso limitato agli autoveicoli.
- Istituzione di un servizio pubblico di car-sharing attraverso cui il cittadino può prelevare l'auto in
  uno dei parcheggi dedicati, situati in punti strategici della citta, senza doversi preoccupare di
  spese di gestione e manutenzione che sono a carico del gestore del servizio. Chi vuole usufruire
  del servizio paga un abbonamento annuale (graduato su diverse tipologie di tariffa ) ed ha il
  vantaggio di poter accedere alle ZTL, di non subire limitazioni durante i periodi di blocco della
  circolazione e di parcheggiare gratis anche negli stalli a pagamento.
- Adesione del Comune alla piattaforma web lincar.org un servizio di car-pooling che consente a
  più persone che devono raggiungere la stessa di viaggiare insieme con un unico automezzo: a
  parità di viaggiatori si riducono il numero di veicoli circolanti, i consumi energetici,le emissioni
  inquinanti ed il congestionamento delle strade.
- Mantenimento della gratuità del bike-sharing.
- Riproposizione del progetto “city logistics”, abbandonato dalla precedente amministrazione per
  la realizzazione all’esterno del centro storico di una piattaforma in cui le merci dirette nel
  territorio cittadino, in partito colare nel centro storico, vengono smistate dagli autocarri a veicoli
  più leggeri e quindi a minori emissioni che le portano a destinazione.

2.4 Campagne e progetti in ambito scolastico e non scolastico di informazione ed educazione a
    modelli di mobilità a basso impatto ambientale, al risparmio energetico ed all’utilizzo di
    energie alternative.

- Elaborare una metodologia di sensibilizzazione ed informazione per consigliare i cittadini ad
  investire in efficienza energetica grazie alla consapevolezza del rientro dell'investimento in
  termini di benefici economici, ambientali e di qualità della vita negli ambienti domestici. Le
  varie azioni prevedono il coinvolgimento dei diversi portatori di interesse e beneficiari
  dell'iniziativa:   proprietari    e    inquilini   degli    immobili,      amministratori     di
  condominio,organizzazioni dei costruttori, professionisti e tecnici del settore, associazioni
  ambientaliste. Possono essere coinvolte nel progetto le E.S.Co. che possono ottenere
  finanziamenti per gli interventi sugli immobili di cui successivamente gestiranno i consumi
  energetici termici e elettrici e Banca Etica ed Innesco che, con la collaborazione di partners
  tecnici, potrebbe mettere a punto un piano di investimenti per la riqualificazione energetica di

                                                                                                      7
una quota del parco residenziale urbano a partire dalla realizzazione di una linea di investimento
   dedicata a cui possano attingere le E.S.Co..
- Coinvolgere le scuole primarie e secondarie in progetti di approfondimento del tema
  dell’energia con l’obiettivo di:
    far percepire ai ragazzi il legame tra comportamenti individuali quotidiani nel consumo
       energetico e il problema globale dei mutamenti climatici;
    creare la fiducia di un ruolo attivo nella risoluzione di problemi che sembrano troppo
       distanti e molto più grandi di loro
    fornire ai ragazzi conoscenze specifiche nel campo dell’energia rinnovabile.
    incentivare i genitori ad accordarsi per adottare il car-pooling accompagnando a scuola a
       turno più bambini nella stessa auto.
- Potenziare il Pedibus (attivandolo dove non previsto) in tutto il periodo scolastico per i bambini
  della scuola primaria (elementari) evidenziandone le finalità educative (sviluppo senso di
  responsabilità civico ed ambientale.
- Adesione del Comune alla campagna “M’illumino di meno”.

2.5 Incremento del patrimonio arboreo per la depurazione verde dell’aria.

- Elaborare un piano di incremento del verde pubblico e privato che preveda anche nuove
  piantumazioni di alberi in particolare nhelle zone della città in cui il patrimonio arboreo fha
  subito negli scorsi anni le maggiori riduzioni.
- Campagna “Ogni occasione è buona per piantare un albero, anzi due. Uno lo pianti tu, uno lo
  pianta il Comune”. In occasione di momenti importante della (il matrimonio, la nascita di un
  figlio, l’inizio di una convivenza, una laurea…) si può decidere di versare al Comune la quota
  corrispondente alla spesa per piantare un albero in città: per ogni albero piantato con il contributo
  dei cittadini l’amministrazione comunale ne pianterà un altro.
- Realizzazione di nuove aree verdi (in particolare nelle aree a maggior traffico) ed in modo da
  ottenere una distribuzione diffusa di questo tipo di aree su tutto il territorio comunale.

2.6 Riduzione delle emissioni di edifici, automezzi ed impianti del Comune e di altri enti
    pubblici.

- Assicurare l’attuazione (entro i limiti stabilita dalla norma) delle disposizioni contenute nella
  Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, con applicazione dell’obiettivo nazionale a
  livello regionale: per edifici esistenti, in caso di ristrutturazione degli edifici o di applicazione
  agli elementi edilizi, dal 1° gennaio 2014 il 3% della superficie coperta utile totale degli edifici
  riscaldati e/o raffreddati di proprietà dell’amministrazione comunale e da essa occupati sia
  ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti
  ai sensi della Dir. 2010/31/UE, per quanto tecnicamente, funzionalmente ed economicamente
  fattibile.
- Assicurare l’attuazione (entro i limiti stabilita dalla norma) delle disposizioni contenute nella
  Direttiva 2010/31/UE: a partire dal 31 dicembre 2018 gli edifici di nuova costruzione occupati
  da enti pubblici e di proprietà di questi ultimi siano -edifici a energia quasi zero.
- Promuovere l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzione e negli
  edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, secondo valori superiori a quelli definiti dal
  D. Lgs. 28/2011, All. 3, punto 1.

                                                                                                         8
- L’amministrazione comunale interverrà in sede di Mobilità di Marca per favorire un rinnovo
  completo ed il più rapido possibile del parco circolante della società a mezzi alimentati a GPL e
  metano. Verrà richiesta anche l’introduzione di minibus elettrici per i percorsi nel centro storico
  cittadino.
- Nell’ambito dell’illuminazione pubblica sostituzione di punti luce ai vapori di mercurio con
  punti luce a led.
- Installazione di semafori a led.
- Nell’ambito del parco veicoli comunali (e delle società controllate dal Comune) progressiva
   sostituzione dei veicoli più inquinanti con veicoli più efficienti possibilmente, ibridi o ad
   emissione zero (elettrici).
- Utilizzo degli strumenti di finanziamento predisposti dalla Banca Centrale Europea per iniziative
  su larga scala di risparmio energetico ed efficienza energetica:
    il fondo “Elena” finanzia a fondo perduto il 90% delle spese di assistenza tecnica necessarie
       alla realizzazione di un progetto di efficienza energetica o di risparmio energetico.
       L’investimento previsto deve essere di circa 50 milioni di euro e il progetto deve essere
       concretamente realizzato entro tre anni dall’ottenimento dei fondi;
    il Fondo “EEEF” finanzia invece, con meccanismi di mercato, gli investimenti necessari a
       realizzare i progetti l’adozione di misure per l’efficienza energetica, le energie rinnovabili e
       i sistemi puliti di trasporto urbano: il livello di investimento previsto per l’accesso al fondo è
       di circa 25 milioni di euro;
    attraverso iniziative comuni con altre importanti città del territorio veneto, a cominciare da
       Padova e Venezia potrà essere raggiunta la soglia di investimento prevista per l’accesso ai
       due fondi.

2.7 Modifica degli strumenti urbanistici (P.A.T.) per il contenimento e riduzione dei consumi
    energetici, dello “sprawl” urbano e per la tutela ambientale.

 La realizzazione di abitazioni in zone sempre più lontane dal centro storico, dagli uffici, dalla
stazione ferroviaria costringe chi abita nelle nuove lottizzazioni ad utilizzare l’auto per tutti gli
spostamenti quotidiani. Così aumentano l’intasamento delle strade e l’inquinamento atmosferico,
come dimostrano gli alti livelli di polveri sottili PM10 e di ozono presenti nell’aria che respiriamo.
Nell’ambito urbanistico è quindi necessario intervenire con le seguenti misure.
- Adozione di strumenti urbanistici che favoriscano la densificazione delle aree urbanizzate
   evitando un ulteriore incremento dello “sprawl” urbano.
- Modifica del regolamento edilizio con introduzione dell’obbligo per le nuove costruzioni o le
  ristrutturazioni del raggiungimento della classe energetica B, con possibilità di riduzione degli
  oneri di concessione nel caso di obiettivo classe A o A+;
- Modifica degli strumenti di pianificazione urbanistica che dovranno perseguire l’obiettivo di
  preservare le qualità ambientali del territorio e migliorarne la capacità rigenerativa in particolare
  attraverso lo sviluppo di attività economiche compatibile con l’ambiente e la conservazione
  della natura (agricoltura biologica, agriturismo ecc.), al fine di garantire sia la tutela delle
  valenze ambientali che la redditività delle aree agricole e naturali per sottrarle all’uso edilizio.

                                                                                                       9
3. Le azioni dirette.

Come è noto le più recenti indagini sull’inquinamento atmosferico in città con le dimensioni e le
caratteristiche di Treviso (presenza molto limitata di complessi industriali) indicano come principali
responsabili delle emissioni inquinanti gli autoveicoli e le caldaie per il riscaldamento domestico.
Gli interventi ad “efficacia immediata” devono quindi, necessariamente, essere indirizzati al
contenimento delle emissioni provenienti da queste fonti.
Per quanto riguarda gli autoveicoli, i dati ACI sulla consistenza del parco delle autovetture
suddiviso per tipo di alimentazione (benzina o diesel) e per tipologia di emissioni in relazione alla
normativa europea (da Euro 0 a Euro 6) associati ai dati dell’Inventario Emissioni Aria
(IN.EM.AR.) permettono di stimare la quantità di emissioni di PM10 attribuibile alle autovetture
per ogni “classe Euro”.
E’ ovviamente impossibile circoscrivere gli autoveicoli circolanti in città perché oltre a quelli di
proprietà dei residenti sono molto numerosi quelli provenienti dai comuni limitrofi e anche da un
territorio molto più vasto.
I dati relativi al “parco auto” della città di Treviso e della provincia di Treviso aggiornati al 2012
possono costituire un utile punto di riferimento perché dovrebbero includere larghissima parte delle
autovetture che circolano quotidianamente sulle strade cittadine.
I dati del potenziale inquinante che emergono dalle tabelle alle pagine successive dimostrano che il
blocco delle autovetture benzina e diesel da Euro 0 a Euro 2 è quello che ha il miglior rapporto tra
percentuale dei mezzi che non possono circolare e riduzione delle emissioni inquinanti,
rispettivamente il 28% del parco autovetture ed il 49% delle emissioni per le autovetture
immatricolate in città ed 31% dei mezzi ed il 36% delle emissioni per le autovetture dell’intera
provincia.
Eliminando il blocco per i mezzi Euro 2, invece si diminuirebbe del 17% la riduzione delle
emissioni per le auto dei residenti in città e la si dimezzerebbe (dal 36% al 18%) per il “parco
macchine” dell’intera provincia.
Con il blocco delle autovetture Euro 3 si ridurrebbero le emissioni di un ulteriore 25% per la
provincia e del 17% per la città ma si bloccherebbe la circolazione rispettivamente del 22% e del
19% degli automezzi, con un rapporto tra effetti del blocco e numero dei mezzi interessati
nettamente peggiore di quello garantito dalle caratteristiche dell’ordinanza attualmente in vigore.

Fattori di emissione medi PM10 autovetture = microgrammi (km x veicolo)

            EURO 0 EURO 1 EURO 2 EURO 3 EURO 4 EURO 5
benzina           51     28     28     26     26     26
gasolio         265    104      84     66     45     45

Fattori di emissione tratti dall'Inventario Emissioni Aria disponibile all'indirizzo:
http://www.inemar.eu/xwiki/bin/view/InemarDatiWeb/Il+sistema+INEMAR

                                                                                                   10
Fattori di emissione x n. autovetture (in grammi/km) Comune di Treviso

           EURO 0   EURO 1   EURO 2   EURO 3   EURO 4   EURO 5   TOTALE
benzina         101       26      114      125      250       96      712
gasolio         430       78      280      261      355      137    1.541
totale          531      104      394      386      605      233    2.253

                                                                            11
3.1 Misure per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento atmosferico 2013/2014
(ordinanza in vigore):

a)    Per il traffico veicolare/motori endotermici (“fonti mobili”)

 a.1) Blocco del traffico infrasettimanale:

         a.1.1) Ambito di applicazione:
tutto il territorio comunale esclusa la tangenziale sud (tratto di S.R. n.53 ricadente entro i confini
comunali);

       a.1.2) Periodo di applicazione:
                       28 ottobre 2013 ÷ 20 dicembre 2013;
                       07 gennaio 2014 ÷ 30 aprile 2014;

       a.1.3) Giorni e orari di applicazione:
                       lunedì ÷ venerdì;
                       7.30 ÷ 19.30;

       a.1.4) Veicoli soggetti al fermo:
                      autoveicoli detti “Euro 0” – “Euro 1” – “Euro 2”, ad accensione comandata
                       (benzina) e ad accensione spontanea (diesel);
                      motoveicoli e ciclomotori a 2 tempi detti “Euro 0”;

       a.1.5) Esclusioni dal fermo:
                      giorni festivi infrasettimanali;
                      giorni feriali: 12.00 ÷ 15.00;
                      veicoli circolanti a gas o con motore elettrico;
                      trasporti per ragioni di pronto soccorso sanitario/veterinario e per ragioni di
                      cure continuative e assistenza ricoverati;
                      turnisti certificati dal datore di lavoro per i quali non è possibile, in alcun
                      modo, usufruire del trasporto pubblico (secondo il parere del servizio
                      Mobilità);
                      trasporti con almeno tre persone (car-pooling);
                      il giorno della revisione obbligatoria;
                      il giorno della donazione del sanguE;
                      negli orari di sciopero del trasporto pubblico;
                      veicoli partecipanti a matrimoni o funerali;
                      veicoli con particolari caratteristiche costruttive o di utilizzo, a servizio di
                      finalità di tipo pubblico o sociale:
                      scuolabus e mezzi di trasporto pubblico locale; Forze Armate; Polizia di
                      Stato, Vigili del Fuoco; Polizia Penitenziaria; Guardia di Finanza; Polizia
                      locale e provinciale; Protezione Civile e del Corpo Forestale; Enti locali;
                      servizi postali e trasporto valori; aziende di servizi pubblici; ULSS/ASL;
                      croce Rossa Italiana; pronto soccorso sanitario e veterinario; portatori di
                      handicap; scuole guida.

                                                                                                   12
a.2) Domeniche a piedi:

      a.2.1) Ambito di applicazione:
                    il blocco totale del traffico veicolare sarà esteso a tutto il territorio comunale,
                    ad esclusione della tangenziale sud (tratto di S.R. n.53 ricadente entro i
                    confini comunali);

      a.2.2) Giorni di applicazione:
                     domenica 24 novembre 2013;
                     ulteriori 4 domeniche, con cadenza mensile, in data da destinarsi

      a.2.3) Orari di applicazione:
                      7.30 ÷ 19.30;

      a.2.4) Veicoli soggetti al fermo:
                     tutti;

      a.2.5) Esclusioni dal fermo:
                     trasporti per ragioni di pronto soccorso sanitario/veterinario e per ragioni di
                     cure continuative e assistenza ricoverati;
                     veicoli con particolari caratteristiche costruttive o di utilizzo, a servizio di
                     finalità di tipo pubblico o sociale:
                     trasporto pubblico locale e taxi; Forze Armate; Polizia di Stato, Vigili del
                     Fuoco; Polizia Penitenziaria; Guardia di Finanza; Polizia locale e provinciale;
                     Protezione Civile e del Corpo Forestale; Enti locali; aziende di servizi
                     pubblici; ULSS7ASL; Croce Rossa Italiana.

a.3) Spegnimento motori:
      per tutte le soste, le fermate e gli arresti maggiori di 1 minuto, con esclusione dei veicoli
      frigoriferi (della cosiddetta catena del freddo, adibiti al trasporto di merci deperibili).

a.4) Limitazioni all’uso dei soffiatori:
      l’utilizzo di “soffiatori” deve essere limitato alle operazioni di pulizia delle superfici erbose
      allo scopo di ridurre il fenomeno di risollevamento delle polveri.

a.5) Raccomandazioni:
          ridurre l’uso degli autoveicoli privati privilegiando l’impiego dei mezzi pubblici;
          utilizzare in modo condiviso l’automobile, per diminuire i chilometri totali percorsi e
          quindi le relative emissioni;
          non riscaldare i motori da fermo e partire subito con guida non aggressiva;
          cercare di mantenere una velocità costante, con guida non aggressiva, evitando le
          brusche accelerazioni e frenate, mantenendosi sotto i 40 km/h in città e i 90 km/h in
          ambito extraurbano;
          evitare l’uso dell’auto per gli spostamenti brevi in quanto il consumo di carburante (e
          quindi l’inquinamento) nei primi chilometri è elevatissimo e si normalizza,
          generalmente, dopo circa 4 chilometri.

                                                                                                    13
a.6) Controlli:
           vengono effettuati, ai sensi dell'art. 12 D.Lgs. n. 285/1992 "Nuovo codice della strada"
           dagli organi di polizia stradale ivi indicati.
           sui volumi di traffico e “matrici origine-destinazione” ante, durante e post periodo di
           applicazione della presente ordinanza, vengono effettuati dal servizio Mobilità.

 a.7) Sanzioni:
       chiunque viola le disposizioni di cui alla lett. a) della presente ordinanza è soggetto alle
       sanzioni amministrative pecuniarie previste dall'art. 7, del D.Lgs. n. 285/1992 (violazione
       della sospensione della circolazione nelle cd. “domeniche a piedi”: da Euro 84,00 ad Euro
       335,00; per le restanti violazioni: da Euro 163,00 ad Euro 658,00 ).

b)   Per gli edifici (“fonti fisse”):

 b.1) Ambito di applicazione:
        l’intero territorio comunale;

 b.2) Periodo di applicazione:
          28 ottobre 2013 ÷ 30 aprile 2014

 b.3) Giorni e orari di applicazione:
       lunedì ÷ domenica;
       00.00 ÷ 24.00;

 b.4) Tipologia di edifici e limitazioni:
        negli edifici classificati, in base al D.P.R. n.412/93, con le sigle E.1 (edifici adibiti a
         residenza e assimilabili), E.2 (edifici adibiti a uffici e assimilabili), E.4 (edifici adibiti ad
         attività ricreative o di culto e assimilabili), E.5 (edifici adibiti ad attività commerciali e
         assimilabili), E.6 (edifici adibiti ad attività sportive), la temperatura non dovrà essere
         superiore a 19°C, con la tolleranza di +2°C;
         negli edifici classificati, in base al D.P.R. n.412/93, con la sigla E.8 (edifici adibiti ad
         attività industriali ed artigianali e assimilabili), la temperatura non deve essere superiore a
         17°C, con la tolleranza di +2°C.

        prescrizioni per tutti gli edifici:
           è vietata la climatizzazione dei seguenti spazi dell’abitazione o ambienti ad essa
           complementari: box, garage, cantine, ripostigli, scale primarie e secondarie che
           collegano spazi di abitazione con cantine, box e garage;
           è vietato l’utilizzo di apparecchi riscaldanti funzionanti a biomassa legnosa, come
           definita nella norma UNI CEN/TS 14588, appartenenti alle seguenti categorie:
                 - camini aperti;
                 - camini chiusi, stufe e qualunque altro apparecchio domestico, alimentati a
                    biomassa legnosa che non garantiscano un rendimento energetico ≥ 63% ed
                    emissioni di monossido di carbonio (CO) ≤ 0,5%.

                                                                                                       14
è concesso l’utilizzo di apparecchi riscaldanti che non assicurino tale rendimento
            minimo solo nel caso di edifici isolati, temporaneamente sprovvisti di impianto di
            riscaldamento regolare.

 b.5) Combustioni all’aperto:
        sono vietate tutte le combustioni all’aperto in ambito agricolo e di cantiere, in tutto il
        territorio comunale.

L’amministrazione comunale, inoltre, aderisce alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile
che prevede la programmazione di incontri ed eventi legati al tema della mobilità sostenibile, in
particolare nell’ambito delle domeniche a piedi.

3.2 Aspetti che potrebbero essere interessati da modifiche per future ordinanze.

a) Riguardo alle deroghe:

• turnisti certificati dal datore di lavoro per i quali non è possibile, in alcun modo, usufruire del
  trasporto pubblico purché viaggino più d’uno nella stessa auto – car-pooling (secondo il
  parere del servizio Mobilità);

• il giorno della revisione obbligatoria;

• il giorno della donazione del sangue;
• veicoli con particolari caratteristiche costruttive o di utilizzo, a servizio di finalità di tipo
  pubblico o sociale: scuolabus e mezzi di trasporto pubblico locale; Forze Armate; Polizia di
  Stato, Vigili del Fuoco; Polizia Penitenziaria; Guardia di Finanza; Polizia locale e provinciale;
  Protezione Civile e del Corpo Forestale; Enti locali; servizi postali e trasporto valori; aziende di
  servizi pubblici; ULSS/ASL; Croce Rossa Italiana; pronto soccorso sanitario e veterinario;
  portatori di handicap; scuole guida;

b) Introdurre limitazione degli orari di riscaldamento per impianti termici civili e produttivi
funzionanti a combustibili non gassosi.

c) Introdurre l’obbligo di chiusura delle porte esterne negli esercizi commerciali.

d) Limitazione dell’accensione di caminetti e stufe.

e) Aggiungere anche il sabato tra i giorni di chiusura del traffico in quanto è una delle
giornate in cui il traffico in centro è maggiormente congestionato.

f) Deve essere valutato da quanti anni si è fermi al divieto Euro 2 sia per diesel che per
benzina. Se il divieto per Euro 2 è stato introdotto 3-4 anni fa allora sarebbe forse giunto il
momento di estendere il divieto ad Euro 3, almeno per le auto diesel che sono di gran lunga
più emissive di quelle a benzina. In alternativa, se la scelta del’amministrazione è di allentare i
divieti, modificare l’attuale limite vietando la circolazione solo per Euro 0 e Euro 1 benzina e
confermando il divieto alle Euro 2 diesel.

                                                                                                   15
B. Piano di Azione

B.1 Obiettivi

Il Piano antismog è un piano di azione che ha come scopo la riduzione dei rifiuti gassosi prodotti dalle fonti
fisse (edifici e processi industriali) e da quelle mobili (traffico, trasporti e motori endotermici in genere).

Piano è sinonimo di programma e un programma è costituito – come noto – da un insieme di azioni che in
questo caso, di norma, saranno azioni “smart” cioè: specifiche, misurabili, attuabili, realistiche e
temporizzate.

Per i rifiuti gassosi (che inquinano l’aria e sono generalmente prodotti dalla combustione di energia fossile e
biomassa: benzina, gasolio, kerosene, 3/5, metano, GPL, carbone, legna, ecc.) non è possibile organizzare un
servizio di raccolta e smaltimento e pertanto le azioni da mettere in campo saranno azioni di risparmio e di
efficientamento energetico - delle fonti fisse e delle fonti mobili - di contenimento emergenziale della
produzione di smog in alcuni periodi dell’anno (autunno – inverno), e di formazione-informazione della
cittadinanza.

B.2 Azioni

Dal punto di vista operativo e organizzativo le azioni saranno classificate in azioni che producono effetti nel
breve periodo ed azioni che producono effetti nel medio-lungo termine.

Alcune sono già state definite in altri piani (principalmente nel PAES) e saranno attuate nella logica del
miglioramento continuo, in base ai risultati delle esperienze già fatte. Devono essere finanziabili e finanziate.
Ci si riferisce quindi alle tre proposte per il Documento Unico di Programmazione 2013-2018, di seguito
riportate (che devono essere suddivise per annualità):

                                                                                                              16
Legenda ambiti operativi:                            Legenda finanziamenti:
B 2.1 - SOSTENERE E REALIZZARE L’EFFICIENZA ENERGETICA E L’USO DI
       ENERGIA RINNOVABILE NELLE INFRASTRUTTURE ED EDIFICI
       PUBBLICI E PRIVATI

AZIONI DEL   PAES:

    - EFF-01 RISPARMIO NEI CONDOMINI
    - EFF-02 PIANO EFFICIENZA NEGLI EDIFICI COMUNALI
    - EFF-03 PROGETTO ENERGYCITY
    - EFF-04 EROGATORI A BASSO FLUSSO
    - EFF-05 OTTIMIZZAZIONE ILLUMINAZIONE PUBBLICA
    - EFF-06 EFFICIENZA ENERGETICA ATTIVITA' PRODUTTIVE
    - EFF-07 RICONVERSIONE IMPIANTI OLIO COMBUSTIBILE
    - EFF-08 RISPARMIO NEL SETTORE TURISTICO
    - EFF-09 VALVOLE TERMOSTATICHE E CRONOTERMOSTATI
    - RINN-01 ACQUISTO DI ENERGIA ELETTRICA RINNOVABILE
    - RINN-02 RIQUALIFICAZIONE EX DISCARICA DI VIA ORSENIGO
    - RINN-03 FOTOVOLTAICO SU EDIFICI PRIVATI
    - RINN-04 GRUPPI D'ACQUISTO: PROMOZIONE FOTOVOLTAICO PRIVATO
    - RINN-05 IDROELETTRICO DI PICCOLA TAGLIA

     -ADESIONE AL BANDO PUBBLICO PROVINCIALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTO PER
     INTERVENTI FINALIZZATI AL RISPARMIO ENERGETICO NEGLI IMPIANTI CIVILI

     Mobilità, trasporti, logistica e comunicazione        Privati
     Energia ed edilizia intelligente                      Pubblici
     Turismo e cultura
     Ambiente e risorse naturali
     Sicurezza pubblica urbana
     Sanità intelligente, assistenza e sociale
     E-education
     Spazi pubblici, aggregazione sociale e sport
     E-government

                                                                                    17
B 2.2 - PROMUOVERE STRATEGIE E REALIZZARE AZIONI PER BASSE
       EMISSIONI DI CARBONIO PER IL TERRITORIO E L’AGGLOMERATO
       URBANO (>250.000 abitanti)

AZIONI DEL PAES:

      - INF-01 CORSI PER AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO
      - INF-02 FORMAZIONE A SCUOLA
      - INF-03 SPORTELLO ENERGIA
      - PIAN-01 ACQUISTI VERDI
      - PIAN-02 REGOLAMENTO EDILIZIO
      - VER-01 BOSCO DEL RESPIRO

       -PIANO DI INCREMENTO VERDE PUBBLICO E PRIVATO (cfr. anche progetto “CARBOMARK”: promozione di
un mercato locale dei crediti di carbonio, su base volontaria, per rafforzare le politiche dell'Unione europea riguardanti la lotta al
cambiamento climatico)

     -MIGLIORAMENTO RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI (> 70% al 2015) E RECUPERO ENERGIA E
BIOGAS DALLA FORSU, PRESSO CENTRO TRATTAMENTO RIFIUTI ORGANICI COMUNALE DI VIA PAVESE

  Legenda ambiti operativi:                                                  Legenda finanziamenti:

        Mobilità, trasporti, logistica e comunicazione                             Privati
        Energia ed edilizia intelligente                                           Pubblici
        Turismo e cultura
        Ambiente e risorse naturali
        Sicurezza pubblica urbana
        Sanità intelligente, assistenza e sociale
        E-education
        Spazi pubblici, aggregazione sociale e sport
        E-government

                                                                                                                                         18
B 2.3 - FAVORIRE I SISTEMI DI TRASPORTO ECOLOGICI E A BASSA
       EMISSIONE DI CARBONIO E DI RUMORE E LA MOBILITA’ URBANA
       SOSTENIBILE
AZIONI DEL PAES:

       - TRA-01 EFFICIENZA AEROPORTO
       - TRA-02 TRANSPORT LEARNING
       - TRA-03 ETICHETTA AUTO HIT PARADE
       - TRA-04 RINNOVO DEL TRASPORTO PRIVATO
       - TRA-05 STRUTTURA MOBILITY MANAGER
       - TRA-06 BICIPLAN
       - TRA-07 BIKESHARING
       - TRA-08 AMPLIAMENTO ZTL

        -CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE E DEGLI SPAZI PUBBLICI

        -AGGIORNAMENTO DEL PIANO URBANO DEL TRAFFICO (PUT) (rif. D.Lgs. 30.4.1992 n.295 – CdS
         –art. 36)

        -AGGIORNAMENTO DEL PIANO URBANO DEI PARCHEGGI (PUP) (rif. L. 24.03.1989. n. 122 – Legge
Tognoli : art. 3 co.1 - le regioni, entro 150 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, individuano i comuni, con
esclusione di quelli di cui al Titolo II, i quali, sulla base di una preventiva valutazione del fabbisogno e tenendo conto del piano
urbano del traffico, nonché del decreto di cui al comma 3 dell'articolo 2, sono tenuti alla realizzazione del programma urbano
dei parcheggi. Tale programma deve tra l'altro indicare le localizzazioni ed i dimensionamenti, le priorità di intervento ed i tempi
di attuazione, privilegiando le realizzazioni volte a favorire il decongestionamento dei centri urbani mediante la creazione di
parcheggi finalizzati all'interscambio con sistemi di trasporto collettivo e dotati anche di aree attrezzate per veicoli a due ruote,
nonché le disposizioni necessarie per la regolamentazione della circolazione e dello stazionamento dei veicoli nelle aree
urbane

       -PREDISPOSIZIONE DEL PIANO URBANO DELLA MOBILITA’ (PUM) ( strumento volontario per definire
adeguati progetti relativamente al sistema territorio-trasporti. Si pone generalmente su un periodo di riferimento di 10 anni, e
contempla le ipotesi di investimenti in infrastrutture ed innovazioni gestionali da attuarsi nel medio periodo, sia su scala urbana
che su scala metropolitana e sovra-comunale.

La predisposizione del "piano urbano di mobilità" è stata codificata all'art. 22 della L. 24.11. 2000, n. 340)

         -PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DEGLI ORARI (rif. L. 53/2000 – art.24: il Sindaco ha il compito di coordinare
e riorganizzare gli orari dei servizi sul territorio, sulla base degli indirizzi espressi dal Consiglio Comunale e nell’ambito dei
criteri indicati dalle leggi. “Il Piano Territoriale degli Orari ….. è strumento unitario per finalità e indirizzi, articolato in progetti,
anche sperimentali, relativi al funzionamento dei diversi sistemi orari dei servizi urbani e alla graduale armonizzazione e
coordinamento”…Ogni Comune con più di 30.000 abitanti deve dotarsi di un Piano Territoriale degli Orari)

       -COMPLETAMENTO RETE 4G-LTE E ALLACCIAMENTI FIBRA OTTICA
( banda larga e ultralarga mobile e fissa)

      -COMPLETAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLA RETE DEI PANNELLI A MESSAGGIO VARIABILE
(ai fini comunicativi comunicativi e anche ambientali)

Legenda ambiti operativi:                                                        Legenda finanziamenti:
         Mobilità, trasporti, logistica e comunicazione                                 Privati
         Energia ed edilizia intelligente                                               Pubblici
         Turismo e cultura
         Ambiente e risorse naturali
         Sicurezza pubblica urbana
         Sanità intelligente, assistenza e sociale
         E-education
         Spazi pubblici, aggregazione sociale e sport
         E-government

                                                                                                                                              19
B.3 - Provvedimenti emergenziali per il contenimento dello smog:

  B.3.1-Ordinanze di limitazione del traffico (da definire entità e graduazione dei
  possibili interventi tra quelli sotto riportati):

  1. Targhe alterne (giorni e orari da definire).

  2. Limitazione circolazione infrasettimanale per i veicoli Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 (giorni ed orari da
     definire; eventualmente estendere la limitazione agli Euro 3, in caso di grave e persistente
     inquinamento atmosferico).

  3. Blocco totale (giorni, date e orari da definire).

  4. Eventuale somma dei provvedimenti precedenti;

  5. Ambito di applicazione:
                    tutto il territorio comunale esclusa la tangenziale sud (tratto di S.R. n.53 ricadente
                    entro i confini comunali).

  6. Periodo di applicazione:
                      28 ottobre 2013 ÷ 20 dicembre 2013;
                      07 gennaio 2014 ÷ 30 aprile 2014.

  7. Esclusioni dal fermo (da definire a seconda del tipo, ambito, periodo e orari di limitazione).

  8. Spegnimento motori:
     per tutte le soste, le fermate e gli arresti maggiori di 1 minuto, con esclusione dei veicoli frigoriferi
     (della cosiddetta catena del freddo, adibiti al trasporto di merci deperibili).

  9. Controlli:
         effettuati, ai sensi dell'art. 12 D.Lgs. n. 285/1992 "Nuovo codice della strada" dagli organi di
         polizia stradale ivi indicati.
         sui volumi di traffico e “matrici origine-destinazione” ante, durante e post periodo di
         applicazione della presente ordinanza, vengono effettuati dal servizio Mobilità.

  10. Sanzioni:
      sanzioni amministrative previste dall'art. 7, commi 13 e 13 bis del Codice della Strada.

                                                                                                           20
B 3.2 - Raccomandazioni per le fonti mobili e le fonti fisse:

Veicoli:

       evitare l’uso dell’auto per gli spostamenti brevi in quanto il consumo di carburante (e quindi
       l’inquinamento) nei primi chilometri è elevatissimo e si normalizza, generalmente, dopo circa 4
       chilometri;
       non riscaldare i motori da fermo e partire subito con guida non aggressiva, evitando le brusche
       accelerazioni e frenate;

Edifici:

       negli edifici adibiti a residenza, uffici, attività ricreative, di culto, attività commerciali e attività
       sportive, tenere la temperatura non superiore ai 19°C;
       negli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali o assimilabili, tenere la temperatura non
       superiore ai 17°C;
       evitare la climatizzazione di box, garage, cantine, ripostigli, scale primarie e secondarie che
       collegano spazi di abitazione con cantine, box e garage;
       utilizzare solamente caldaie, caminetti, stufe, apparecchi scaldanti, condizionatori/pompe di calore
       ed elettrodomestici in genere che garantiscano un elevatissimo rendimento energetico;
       rispettare rigorosamente le disposizioni di legge relative ai controlli periodici e di manutenzione
       degli impianti termici;
       assicurare un ricambio d’aria, di tutti gli edifici abitati, almeno 2-3 volte al giorno, durante le ore più
       calde;
       utilizzare aspiratori per le pulizie domestiche con filtri ad alta efficienza filtrante (filtri HEPA);
       sostituire / pulire i filtri dei sistemi di riscaldamento ad aria (es. condizionatori, mobiletti fan coil,
       ecc.), almeno due volte nel periodo di funzionamento dell’impianto;

Soffiatori:

       l’utilizzo di “soffiatori” deve essere limitato alle operazioni di pulizia delle superfici erbose allo
       scopo di ridurre il fenomeno di risollevamento delle polveri;

Combustioni di biomasse:

       bruciare legna secca stagionata (con tenore di umidità uguale o inferiore a 40%). Il legno secco si
       accende e brucia facilmente mentre all’aumentare del tenore di umidità aumenta la difficoltà di
       accensione;
       non utilizzare il legno impregnato, verniciato o trattato, anche se solo frammisto con altra legna da
       ardere. La combustione di questo legno può liberare sostanze tossiche ed il suo utilizzo è consentito
       solo in impianti di combustione attrezzati per controllare gli inquinanti che si generano;
       non bruciare carta plastificata, sostanze artificiali di qualsiasi tipo, confezioni o contenitori
       (tetrapak). Chi brucia questi materiali produce gas nocivi e polveri e, allo stesso tempo, danneggia
       l’impianto;
       acquistare la legna durante il periodo estivo (giugno-luglio) poiché, essendo il taglio dei boschi
       eseguito prevalentemente in autunno, si può essere sicuri che questa sia stagionata da circa un anno;
       accatastare la legna acquistata in un luogo protetto in modo tale che possa continuare il processo di
       stagionatura;
       la fiamma blu o rosso chiaro indica una buona combustione (fiamme rosse o rosso scuro significano
       cattiva combustione) ed il fumo deve essere quasi invisibile (la fuoriuscita di fumo denso dal camino
       di colore dal giallo al grigio scuro, determina maggiore inquinamento);

                                                                                                               21
la cenere deve essere grigio chiaro o bianca (cenere scura e pesante e testa del camino sporca di nero
       indicano una cattiva combustione);
       devono prodursi poca fuliggine nei camini e basso consumo di combustibile (la presenza di molta
       fuliggine indica che c’è anche un elevato consumo di combustibile);
       lasciare sempre il controllo dell’aria completamente aperto finché nella camera di combustione c’è
       fiamma viva o se la camera stessa è ancora ben riscaldata. Non spegnere il controllo dell’aria per
       tutto il tempo in cui il fuoco langue. La legna dovrebbe bruciare con fiamma gialla finché non è
       ridotta a carbonella. Se il fuoco langue, spaccare il legno in pezzi più piccoli e usare più di un pezzo
       per ciascun carico;
       la qualità del pellet e del cippato di legno (legno ridotto in scaglie) per gli impianti ed i singoli
       apparecchi termici alimentati con tali tipologie di combustibili deve essere comprovata tramite
       certificazione della conformità alle classi A1 e A2 (residui legnosi non trattati chimicamente), delle
       rispettive norme UNI EN 14961-2 e UNI EN 14961-4;

Combustioni all’aperto:

       evitare nel modo più assoluto tutte le combustioni all’aperto in tutto il territorio comunale, in special
       modo in ambito agricolo e di cantiere, in quanto bruciare rifiuti solidi e liquidi comporta la loro
       trasformazione in rifiuti gassosi che ammorbano e inquinano l’aria della Valle Padana rendendo
       impossibile la loro raccolta e smaltimento;

Falò e panevin:

       vanno coordinati e autorizzati (cfr. nota della Questura di Treviso prot. n. 246 del 30.1.2013
       “Art.57 TULPS-Autorizzazioni per accensioni pericolose). Poiché a seguito dei panevin
       vengono registrati nei giorni successivi elevati valori di concentrazione di PM10 nell’aria,
       l’Amministrazione tenterà di definire delle regole per contemperare gli interessi della salute
       e quelli delle tradizioni (es. limitazione del numero e della dimensione dei falò) - cfr. GdG
       n.775 del 10.12.2013 e successiva ordinanza;

Energia:

       prendere coscienza dei propri consumi di energia (elettrica, per riscaldamento e per i motori
       endotermici) e quindi elaborare delle soluzioni per ridurli;
       approvvigionarsi di energia elettrica certificata prodotta con fonti rinnovabili, in quanto ciò consente
       di risparmiare circa mezzo chilogrammo di anidride carbonica (CO2=gas climalterante) per ogni
       chilovattora (kWh) consumato;
       al fine di limitare lo spreco energetico e le conseguenti emissioni di inquinanti e gas climalteranti si
       raccomanda vivamente agli titolari degli esercizi commerciali di tenere le porte dei negozi chiuse
       quando sono in funzione gli impianti di climatizzazione/riscaldamento;

Formazione e informazione:

       la presa di coscienza in materia di risparmio energetico ha bisogno di sostegno e in primo luogo
       possono essere di aiuto la trasparenza e l’informazione.
       A tal fine si informa che:
                 è stato approvato il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) costituito da 29
                 azioni, in corso di esecuzione, che consentiranno di risparmiare ca. 60.000 tonnellate di
                 CO2 al 2020 (consultabile sul sito internet comunale);
                  è attivo un servizio di “termografia gratuita” che consente di identificare gli interventi utili
                 alla riduzione dei consumi energetici del proprio edificio. La richiesta può essere inoltrata
                                                                                                              22
utilizzando l’apposita modulistica disponibile presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico o
          scaricabile dal sito internet comunale;
          saranno promosse 5 giornate di sensibilizzazione per la lotta allo smog, con la chiusura
          completa del traffico (“Domeniche a piedi”);
          verrà organizzato un convegno di formazione/informazione rivolto, in particolare, agli
          Amministratori di condominio ed agli Agenti immobiliari sul tema dell’efficientamento
          energetico degli edifici, istituito uno “sportello energia itinerante” avente la finalità di
          promuovere e diffondere iniziative e progetti inerenti il risparmio energetico conseguibile
          nelle fonti fisse e in quelle mobili;
          verranno attuate alcune iniziative di formazione/informazione rivolte alle scuole aderenti
          all’iniziativa;
          poiché le piante trasformano la CO2 in materie carboniche zuccherine (amido), con
          sviluppo di ossigeno (in altri termini invertono l’ordinario processo di combustione)
          l’Amministrazione provvederà alla piantumazione di un considerevole numero di nuove
          piante in suolo pubblico e tenterà di elaborare un piano di incremento del verde pubblico e
          privato;

è opportuno che gli individui o i gruppi sensibili come gli anziani, i bambini o i soggetti in precarie
condizioni di salute limitino la loro attività all’aperto ed evitino di sostare a lungo in aree con intenso
traffico; in linea generale esiste una serie di comportamenti, di seguito indicati, che, se attuati o
evitati, permettono di ridurre i rischi per la salute connessi alle alte concentrazioni di inquinanti
atmosferici (cfr. sul punto anche indicazioni fornite da ARPAV):
           evitare di tenere i bambini ad un’altezza di 30-50 centimetri dal suolo (livello a cui si
           propaga la maggior parte delle emissioni dei veicoli a motore), utilizzando invece per il
           loro trasporto carrozzine, passeggini e zaini di altezza adeguata; evitare inoltre esposizioni
           all’aria aperta nelle giornate ad alto inquinamento;
           in auto azionare gli impianti di ricircolo dell’aria durante il transito in particolari condizioni
           quali, ad esempio, nelle code e in ambito urbano soggetto ad intenso traffico;
           ricordare che la sussistenza di malattie respiratorie e cardiache (anche lievi come
           l’influenza e la bronchite) amplifica gli effetti sulla salute di tutti gli inquinanti; in queste
           situazioni le raccomandazioni sopra elencate dovranno essere osservate con maggiore
           attenzione.

                                                                                                          23
B.4 - Principali riferimenti normativi:
   -   D.C.R.V. n.54 dell’11.11.2004, “Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (P.R.T.R.A.)”,
       pubblicato sul BUR n.130 del 21.12.2004.

   -   D.G.R.V. n. 2130 del 23.10.2012, “Progetto di riesame della zonizzazione in adeguamento alle disposizioni
       del D.Lgs. 13.8.2010, n.155”;

       IT0509 Agglomerato di Treviso = 402 Km² - 260.417 abitanti (al 2010)
       (Treviso, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Mogliano V.to, Paese, Ponzano V.to, Preganziol, Quinto di
       Treviso, Roncade, Silea, Villorba, Zero Branco).

   -   D.G.R.V. n.2872, del 28.12.2012, “Aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento
       dell’Atmosfera. Adozione del Documento di Piano, del Rapporto ambientale, del Rapporto ambientale-sintesi
       non tecnica. D.Lgs.152/2006 s.m.i., D.Lgs. 155/2010”, pubblicata sul B.U.R. n. 9 del 22.1.2013;

   -   D.Lgs. 13.8.2010, n.155, “Attuazione della Direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per
       un’aria più pulita in Europa”;

   -   D.G.R.V. n.1820, del 15.10.2013, “Adozione del Piano Energetico Regionale. Fonti Rinnovabili, Risparmio
       Energetico, Efficienza Energetica”, pubblicato sul B.U.R. n. 90 del 25.10.2013;

   -   D.C.C. n.37, del 25.7.2012, “Approvazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)”;

   -   D.C.C. n.58 del 28.10.2013, “Linee programmatiche di mandato 2013-2018”;

   -   D.Lgs. 18.8.2000, n.267, “Testo Unico degli Enti Locali”, s.m.i.;

   -   D.Lgs. 30.4.1992, n.295, “Codice della Strada”, s.m.i.;

                                                                                                                  24
C - Archivio Azioni già intraprese.

Piano Urbano del Traffico (P.U.T.) - Piano Urbano dei Parcheggi (P.U.P.) e principali atti adottati

   Piano Urbano del Traffico (e sua attuazione) e miglioramento del sistema di trasporto pubblico locale;
   Piano Comunale dei Parcheggi e sue varianti;
   Piano preliminare della mobilità: individuazione priorità di intervento sulla rete stradale del territorio
   comunale: prolungamento della tangenziale e collegamento alla s.s. Feltrina; identificazione di un
   possibile nuovo anello tangenziale chiuso a est con un eventuale diverso utilizzo dell’autostrada
   (pagamento di un canone forfetario annuale per l’utilizzo dell’asse autostradale con l’eliminazione dei
   caselli e realizzazione di nuovi svincoli). Proposta di elaborazione del Piano degli orari per la mitigazione
   dell’inquinamento generato dalla congestione del traffico nelle ore di punta;

D.G.C. n.36350 del 31.10.1989 :         Approvazione del 1° P.U.P. - Programma Triennale per la
                                        realizzazione di parcheggi nell’area urbana.

D.G.C. n.77 del 6.10.1994,
                                        Approvazione Piano preliminare per viabilità e parcheggi del
D.G.C. n.97 del 2.12.1994 :             centro storico.

D.G.C. n.1884 del 31.12.1996 :          Conferimento di incarico per la progettazione esecutiva dei lavori
                                        necessari per dare attuazione allo studio preliminare per la viabilità
                                        ed i parcheggi del Centro storico di Treviso (P.U.T. C.S.).

D.G.C. n.552 del 21.5.1997 :            Approvazione del progetto definitivo per le opere di primo stralcio.

D.G.C. n.1173 del 7.9.1997 :            Approvazione del progetto definitivo per le opere di secondo
                                        stralcio.

D.G.C. n.1446 del 14.11.1997 :          Approvazione del progetto esecutivo per le opere di secondo stralcio.

D.G.C. n.1447 del 14.11.1997 :          Approvazione del progetto definitivo per le opere di terzo stralcio.

D.G.C. n.36 del 28.1.1998 :             Affidamento lavori opere di secondo stralcio.

D.G.C. n.378 dell’8.4.1998 :            Incarico per variante al P.U.T..

D.G.C. n.83 del 24.9.1999 :             Approvazione del P.U.T. in attuazione della DGC n.77/94.

D.D. n.3225 del 30.11.1999 :             Affidamento incarico Direzione Lavori secondo stralcio.
(Il Piano Urbano del Traffico e’ entrato in vigore il 9 luglio 2000).

D.G.C. n.420 del 5.10.2011 :            Regolamentazione della sosta nell'ambito della Città delle Istituzioni
                                        in ex Area Appiani.

D.C.C. n.69 del 21.12.2011 :            Aggiornamento del sistema tariffario del servizio di gestione della
                                        sosta con parcheggio regolamentato a tariffa.

D.C.C. n.15 del 30.04.2012 :            Servizio di gestione della sosta con parcheggio regolamentato a
                                        tariffa - Nuove politiche tariffarie.

                                                                                                               25
Puoi anche leggere