Palazzo Tomasi di Lampedusa a Palermo - MaterialiCasa
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Cantiere del mese
Palazzo Tomasi di
Courtesy of Realtà Mapei n. 147 Lampedusa a Palermo
A Palermo - Capitale Italiana della Cultura 2018 -
l’intervento conservativo di un antico palazzo nobiliare ha
visto l’applicazione di finiture e impermeabilizzanti Mapei.
L’attuale cortile Lampedusa venne realizzato nel 1538.
Subito dopo furono edificati due fra i più importanti palazzi
dell’aristocrazia palermitana del periodo: il palazzo dei
conti di Raccuia, ora Palazzo Branciforte, e quello di
Cesare e Ottavio d’Aragona, che passò alla famiglia
Tomasi di Lampedusa alla metà del Settecento.
L’attuale cortile Lampedusa, a Palermo, Nell’aprile del 1943 i bombardamenti vedeva un centro polifunzionale con bi-
venne realizzato nel 1538. Subito dopo, causarono la distruzione totale della ter- blioteca di quartiere, asilo nido e pale-
uno di fronte all’altro, furono edificati due razza porticata e della parte centrale che stra, che tuttavia non vennero mai realiz-
fra i più importanti palazzi dell’aristocra- univa le due ali del Palazzo Lampedusa, zati.
zia palermitana del periodo: il palazzo dei anch’esse parzialmente distrutte. Nel 2010 lo studio PL5 di Palermo formu-
conti di Raccuia, ora Palazzo Branciforte, Nel dopoguerra all’interno dei resti del lò un’ipotesi progettuale di restauro e ri-
e quello di Cesare e Ottavio d’Aragona, palazzo fu aperta una fabbrica di mattoni pristino e, grazie a una cordata di 35
che passò alla famiglia Tomasi di Lampe- e piastrelle. committenti che hanno rilevato l’intero
dusa alla metà del Settecento. Nel 1981 fu redatto un progetto che pre- immobile, i lavori sono iniziati. Oggi il pa-
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Veduta del cortile interno e terrazza porticata
lazzo in cui visse il principe Giuseppe To-
masi di Lampedusa, autore de “Il Gatto-
pardo”, è rinato uguale nelle forme ester-
ne e ovviamente diverso negli interni, an-
dati distrutti durante la guerra. I progetti-
sti hanno discusso a lungo come affron-
tare l’intervento: se recuperare le rovine
con un ripristino tipologico o proporre un
edificio dalle linee moderne. Alla fine è
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stata scelta la prima idea, che optava per
L’impermeabilizzazione delle terrazze è stato effettuato con MAPELASTIC
un restauro conservativo mantenendo
intonaci e colori originari.
L’intervento di restauro, che ha restituito
al palazzo la propria configurazione di di-
mora nobiliare settecentesca, ha inte-
ressato l’ala meridionale, dove viveva lo
scrittore con i genitori e di cui si era sal-
vato dalle devastazioni circa il 70%, e l’a-
la settentrionale, invece quasi intera-
mente distrutta, dove vivevano i nonni.
Per la riconfigurazione, i progettisti si so-
no basati sul libro “Ricordi d’infanzia” nel
quale Tomasi di Lampedusa descrive mi-
nuziosamente il palazzo stanza per stan-
za, schizzando anche l’impianto plani-
metrico del piano terra.
La scelta del tipo di intervento
Palazzo Lampedusa (che ha una superfi-
cie coperta di circa 6.000 mq) è stato ri-
disegnato sulla base delle nuove esigen-
ze abitative e ora ospita una quarantina
di appartamenti. Il progetto di ripristino
delle parti mancanti a causa dei bombar-
damenti è nato da uno studio attento di
quella che doveva essere la tipologia
dell’edificio ante guerra.
Una volta definita l’articolazione architet-
tonica del palazzo si è passati a formula-
re le ipotesi progettuali del restauro, che
nel corso di tre anni sono più volte cam-
biate passando dall’idea di un ripristino
completamente in stile, con i prospetti
L’impermeabilizzazione delle terrazze è stato effettuato con MAPELASTIC
PALAZZO TOMASI DI LAMPEDUSA,
PALERMO
Periodo di costruzione: fine ‘500, rimaneggiato
nel ‘700 e nel 1848
Periodo di intervento: 2012-2016
Intervento Mapei: fornitura di prodotti per il
rifacimento delle facciate, l’impermeabilizza-
zione, la posa e la stuccatura delle piastrelle
Progettista: Studio PL5 Architettura (arch.
Alice Franzitta, arch. Rita Franzitta, arch.
Giovanni Franzitta)
Direzione lavori: arch. Giovanni Franzitta
Direzione tecnica: ing. Vito Salamone, geom.
Mariano Di Leonardo
Impresa esecutrice: Codim srl
Coordinamento Mapei: Achille Carcagnì, Ezio
Vallone, Rocco Briglia, Ric.co. snc, Salvatore
Costa (Mapei SpA)
Prodotti MAPEI
Rasatura superfici esterne: Mapetherm AR1,
Planitop 510
Protezione e rivestimento superfici esterne:
Antipluviol W, Quarzolite Base Coat, Quarzolite
Tonachino 1,2 e 0,7
Impermeabilizzazione: Mapelastic
Posa e stuccatura piastrelle: Kerabond T,
Ultracolor Plus
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intonacati di bianco e la cornici delle aper-
ture color tufo come descritto da Tomasi
di Lampedusa, alla proposta di realizzare
tutta la parte in ripristino con un linguag-
gio moderno e con prospetti interni con
brise soleil in acciaio corten. Alla fine i
progettisti hanno optato per un restauro
critico, intimamente legato alla natura del
manufatto architettonico, e hanno consi-
derato i resti di palazzo Lampedusa im-
portanti soprattutto per il legame che
hanno con la vita dello scrittore. L’edificio
infatti non era di particolare rilievo archi-
tettonico: era sicuramente affascinante
per la sua articolazione e per le preesi-
stenze cinquecentesche e aragonesi, ma
non aveva uno scalone monumentale
particolarmente ricco o elementi decora-
tivi di spicco. Anzi, il palazzo risultava in
molte parti incompleto: i lavori di amplia-
mento dell’ultimo piano non furono mai
ultimati e fu lasciato incompleto anche il
rifacimento del prospetto interno sul giar-
dino.
I turisti che da tutto il mondo vengono a
visitare Palazzo Lampedusa non lo fanno
tanto per la sua pregevolezza architetto-
nica, quanto perché era la dimora dello
scrittore e cercano le tracce della società
siciliana dell’epoca, che ha ispirato uno
dei più famosi romanzi della letteratura
italiana. Per questa ragione è stato prefe-
rito un restauro conservativo che ne ha
mantenuto la sagoma ma anche le gros-
se lacune, i traversati originali dei pro-
spetti, le cornici in parte esistenti e in par-
Veduta del cortile interno e terrazza porticata te perdute. Si è cercato si restaurarlo
procedendo alla sola ri-funzionalizzazio-
ne delle aperture, riaprendo balconi, fine-
stre e ingressi che erano stati chiusi.
I balconi del piano nobile sono stati nuo-
vamente realizzati, ma senza riproporre i
“mensoloni” in pietra ed utilizzando, inve-
ce, delle mensole in ferro che nella forma
e collocazione vanno a ricordarne quelli
originali in pietra.
Per quanto riguarda il ripristino di parte
dei prospetti su strada e di tutti i prospet-
ti interni, ad eccezione di quello sul giardi-
no, gli architetti sono giunti a una conclu-
sione: palazzo Lampedusa si caratterizza
per un grande pregio, quello della distri-
buzione spaziale, l’articolazione delle par-
ti comuni, la sequenza dei cortili, gli am-
bienti porticati, i corpi bassi, i percorsi co-
muni coperti e il giardino. Si è quindi giun-
ti alla conclusione che la scelta più corret-
ta fosse quella di restituire all’edificio l’a-
spetto originale di dimora nobiliare stori-
ca, operando però una semplificazione
degli elementi decorativi. Questo ha per-
messo di rendere evidente la contempo-
raneità dell’opera e di stilizzare altri ele-
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Un fianco di Palazzo Lampedusa prima e dopo i lavori: l’idrofobizzazione delle murature esistenti è stata effettuata con ANTIPLUVIOL W.
Ancora uno scatto prima e dopo i lavori: per incollare le modanature, i contorni delle finestre e i cornicioni è stato utilizzato MAPETHERM AR1.
menti come le colonne, che sono questo intervento. Per incollare le non solo delle stilature ma di tutte le
semplici, senza basamento né capi- modanature, i contorni delle fine- altre superfici oggetto del restauro
tello, con una sezione ovale alla ba- stre e i cornicioni è stata utilizzata la è stato consigliato l’utilizzo dell’im-
se e circolare sulla sommità. Lo malta cementizia monocomponen- pregnate idrorepellente a base di
stesso espediente che abbiamo vi- te MAPETHERM AR1, mentre per la silani e silossani in emulsione ac-
sto utilizzato per quelle che doveva- lisciatura è stato utilizzato PLANI- quosa ANTIPLUVIOL W.
no essere le balaustre in pietra delle TOP 510, rasatura calce-cemento L’intervento di impermeabilizzazio-
terrazze, invece realizzate in metal- consigliata per la rasatura a civile fi- ne sulla terrazza è stato effettuato
lo. Il risultato complessivo è un pa- ne di intonaci prima della decorazio- con la malta cementizia bicompo-
lazzo in cui si leggono chiaramente ne. Inizialmente la superficie è stata nente MAPELASTIC, che si applica
gli stili originari e la storia preceden- primerizzata con il fondo pigmenta- sulle superfici pulite e che forma un
te e dove risulta chiaro l’intervento to uniformante QUARZOLITE BASE rivestimento impermeabile, protet-
di ripristino tipologico, con la ripro- COAT, seguito dal rivestimento mu- tivo e di elevata flessibilità. Per la
posizione degli elementi settecen- rale QUARZOLITE TONACHINO 1,2 posa delle piastrelle sono stati utiliz-
teschi stilizzati. con un’elevata resistenza a tutte le zati l’adesivo cementizio KERA-
condizioni climatiche. Per tutte le al- BOND T e per la stuccatura delle fu-
Intervenire con i prodotti tre finiture esterne è stato applicato ghe la malta ad alte prestazioni UL-
Mapei QUARZOLITE TONACHINO 0,7. TRACOLOR PLUS.
Per il ripristino delle stilature è stata Oggi il palazzo è tornato ad essere
L’Assistenza Tecnica Mapei ha col- utilizzata una malta a base di gras- l’edificio amato e raccontato da
laborato con progettisti e impresa sello di calce e ossidi, mentre per il Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
per proporre i prodotti più idonei a successivo trattamento idrofobo
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112 - Tile Italia 4/2018Area 45
Stand 35
24-28 September 2018
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