PAI (PIANO ANNUALE INCLUSIVITA (ANNO SCOLASTICO 2018/2019) - Comprensivo Rita Levi Montalcini Campi Bisenzio
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PAI (PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’) ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAMPI BISENZIO RITA LEVI MONTALCINI (ANNO SCOLASTICO 2018/2019)
PREMESSA Negli ultimi anni nelle assemblee o interclassi tecniche dei docente sempre più spesso accade che vengano rilevati nelle classi aspetti di criticità sui comportamenti e sugli apprendimenti di un gruppo di alunni. In detto contesto emergono alcune affinità presenti fra le classi: in molte ci sono uno o più alunni con la Legge 104/1992 e alunni con Dsa Legge 170/2010 e, ormai in quasi tutte, vi sono alunni con disagio dovuto alla lingua diversa oppure a situazioni socio-economiche-relazionali diversificate e, a volte, problematiche. Queste situazioni di disagio si individuano in due gruppi riscontrabili in disturbi e difficoltà. Le anomalie legate ai disturbi sono sostenute da certificazioni redatte da specialisti e corredate da proposte e metodologie ben definite; in questo caso c'è una volontà del genitore nel segnalare le problematiche e quindi vi è la disponibilità a collaborare. Il genitore con la relazione dello specialista informa la scuola e consegna la documentazione al Dirigente Scolastico. Nelle situazioni di difficoltà, che possono essere di tipo transitorio, non sempre la famiglia è del tutto consapevole delle problematiche del figlio, e alla prima accoglienza, neppure la scuola ne è a conoscenza; c’è quindi bisogno di un periodo di osservazione e per confrontarsi con la famiglia, spesso ci vuole tempo perché la scuola e la famiglia si incontrino e inizino un percorso che sia di sostegno al bambino. La scuola, quale agenzia didattico-educativa, è la prima a recepire situazioni non chiare, mascherate magari da segni di vivacità, che solo con l’esigenza di apprendere risultano come aspetti problematici che bloccano o rallentano i processi di crescita cognitiva e intellettiva. Questi alunni segnalati dagli insegnati sono al momento quelli meno protetti e tutelati perché non analizzati da esperti; ecco che nel nostro Istituto, da diversi anni è stato introdotto un modello PDP per i BES a tutela di insegnanti e alunni. Ci siamo accorti che alcuni sono disagi momentanei, ma altri sono veri e propri disturbi e quanto prima li rileviamo, quanto prima possiamo circoscriverli e sostenere gli alunni con strategie adeguate. Tutto ciò necessita di tempo e risorse che attualmente il nostro Istituto ha solo in parte avendo un orario scolastico misto; nella primaria ci sono classi a 40 ore e classi a 28 ore; mentre le classi della SSIG funzionano su 30 ore settimanali e quelle dell’infanzia a 40. Sono le classi a 40 ore ad avere riserve di compresenze maggiori che però servono a coprire attività alternative e di alfabetizzazione; ciò che rimane è veramente troppo poco per attivare laboratoriali, magari in spazi risicati e spesso usati in contemporaneità con attività di tipologia diversa. In questa scuola i nostri utenti crescono e apprendono comunque, anche se con peculiarità diverse, e questo ci deve dare la forza di guardare avanti per migliorare il servizio. La base di partenza l'abbiamo, dobbiamo solo rafforzare il patto educativo fra tutte le agenzie che intervengono sul percorso di crescita degli alunni: insegnanti, genitori, enti territoriali con i loro esperti e insieme pervenire ad azioni finalizzate al perseguimento del progetto educativo.
BES Studenti con Bisogni Educativi Speciali comprendono: 1- DISABILITA’ (DVA) 2- DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI 3- SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO LINGUISTICO CULTURALE Sono gli studenti diversamente abili Si intendono alunni con: Dsa Deficit del linguaggio Si intendono coloro che con continuità o per Deficit abilità non verbali determinati periodi possono manifestare Bisogni Deficit coordinazione motoria Educativi Speciali di natura: fisica, biologica, ADHD (attenzione, iperattività) fisiologica, psicologica, sociale rispetto ai quali è Funzionamento intellettivo limite necessario che le scuole offrano adeguata e Spettro artistico lieve personalizzata risposta. Svantaggi linguistici Svantaggi socio-economici Certificati dall’Asl o Enti Accreditati Svantaggiati culturali Alunni con disagio comportamentale e - Certificati dall’Asl o Enti Accreditati culturale. - Certificati da privati (purché entro gli anni terminali di ciascun ciclo sia presentata la certificazione Asl) Certificati dal Consiglio di classe/team dei docenti, firmato dal Dirigente Scolastico e dalla famiglia. Insegnante di sostegno Questi Bes dovranno essere individuati sulla base di No insegnante di sostegno Situazione a carattere permanente: Situazione a carattere permanente: a scuola si redige PEI a scuola si redige PDP DSA
elementi oggettivi (es. segnalazione dei Servizi Sociali), ovvero in ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche PUNTI DI FORZA AZIONI INTRAPRESE Nomina di una docente FS sul disagio/BES. Costituzione di una commissione sull’inclusività composta da docenti dei tre ordini di scuola. Incontri periodici del GLI. Incontro con la neuropsichiatria della ASL nel mese di settembre per Situazione a carattere permanente: conoscere la situazione generale degli alunni diversamente abili e per a scuola si redige PDP BES rendere gli interventi individualizzati più efficaci. No insegnante di sostegno Sportello Counseling con personale interno qualificato rivolto a tutti i docenti, tutti i genitori ed agli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado. Compilazione scheda di rilevazione diversificata tra scuola dell’infanzia e gli altri due ordini di scuola: primaria e scuola secondaria di I grado. Tabella riassuntiva dati rilevati in tutto l’istituto (entro il mese di gennaio). Azioni di intervento BES: - conferma dei modelli PEI e PDP (DSA e BES);
- conferma modalità incontro monitoraggio con l’equipe: verifica iniziale e finale, intermedia dove richiesta, per alunni diversamente abili; - per i DSA predisposizione del PDP entro novembre (oppure al momento della certificazione); verifica finale con relazione da allegare al registro di classe; - adozione modello PDP per BES; raccolta degli stessi a fine anno allegati al registro di classe da inserire nel fascicolo personale; - colloqui supplementari con le famiglie degli alunni BES; - recupero e potenziamento per alunni BES: il maggior intervento è svolto in classe e in alcuni casi ci sono esperienze di classi aperte. La ricaduta è positiva, anche perché permette di superare quelle dinamiche relazionali complesse che non sono sempre proficue alla crescita degli studenti. - interventi di alfabetizzazione con gruppi di livello per alunni stranieri con personale interno in orario curricolare; - organizzazione e realizzazione di corsi di formazione sull’inclusività; - progetto solidarietà: intervento etico per sensibilizzare gli alunni verso la diversità e l’accoglienza; - PEZ : laboratorio con interventi di vario indirizzo: espressivo, teatrale, motorio…; - Progetto di Orientamento (codificato alla scuola secondaria di I grado); - verifiche dei progetti con gli esperti. MODELLI ADOTTATI 1. Schema di rilevazione BES per la scuola dell’infanzia
2. Schema di rilevazione BES per la scuola primaria e secondaria di primo grado 3. Tabella generale di riepilogo della rilevazione BES 4. Modello PEI 5. Registro di sostegno infanzia 6. Registro elettronico di sostegno primaria 7. Registro elettronico di sostegno scuola secondaria di primo grado 8. Modello PDP DSA 9. Modello PDP BES per l’infanzia 10. Modello PDP BES per scuola primaria e scuola secondaria di I grado 11. Modello PDF (Piano Dinamico Funzionale), in via di adozione 12. Test Screening DSA Tutti i modelli adottati vengono revisionati annualmente in base alle normative vigenti ed alle conoscenze acquisite attraverso i corsi di aggiornamento. N.b. La modalità di presentazione modello Bes: incontro con i genitori, presentazione alunno, lettura e compilazione del modello, firma del genitore per conoscenza e/o accettazione o per presa visione e/o per dissenso. Copia per il genitore e copia depositata in Segreteria al termine dell’anno scolastico (anche se la famiglia rifiuta di firmare il documento).
Situazione disagio al 31 gennaio 2018 2015/2016 2016/2017 2017/2018 2015/ 2016/ 2017/ Differenza 2016 2017 2018 % % % % Alunni iscritti: Alunni iscritti: Alunni iscritti: incremento di 21 unità 1411 1432 1422 Alunni H: 42 Alunni H: 49 Alunni H: 44 2,95 3.47 Alunni Dsa: 46 Alunni Dsa: 52 Alunni Dsa: 66 3,23 3.68 Alunni segnalati: Alunni Alunni 1,54 1.06 22 segnalati: 15 segnalati: 16 Alunni svantaggio Alunni Alunni 11,25 11.69 Linguistico: 160 svantaggio svantaggio Linguistico: 165 Linguistico: 174 Alunni con Alunni con Alunni con 4,92 6.80 svantaggio socio svantaggio svantaggio socio economico socio economico culturale: 70 economico culturale: 91 culturale: 96 Totale Alunni Bes: Totale Alunni 23,90 26,7 340 Bes: 377 Alunni con il 2,86 modello bes 41
RISORSE - insegnanti di sostegno - Sportello Counseling - personale ATA - personale educativo - assistenza di base (Tata in classe) - finanziamenti dedicati COMPONENTI GLI - GRUPPO DI INCLUSIONE Dirigente scolastica: Prof.ssa Paola Mannara Collaboratori Dirigente Scolastica: Cristiano Berti e Antonella Marzocchi Docente Referente per la Scuola dell’Infanzia: Lucia Ciletti FS disagio/Bes: Paola Paoletti
PUNTI DI DEBOLEZZA - Forte presenza di alunni BES (L. 104/92, L. 170/2010). - Classi numerose e spazi non idonei rispetto alle difficoltà presentate dagli alunni BES. - Laboratori e aule per sostegno e recupero non adeguati, non sufficienti per il numero di alunni disabili presenti e in alcuni casi inesistenti. - Gli incontri con l'equipe spesso sono caratterizzati da tempi ristretti e quindi argomenti e conoscenze degli alunni vengono poco approfonditi. - L’alto numero di alunni diversamente abili a livello territoriale rende molto difficile l’organizzazione di incontri PEI adeguati sia per i tempi che per il numero. - L'alto numero di alunni stranieri e di nazionalità diverse per classe rende difficile la sistematicità e l'incisività degli interventi. - Modalità di accoglienza per gli alunni stranieri in via di definizione grazie all’istituzione di una apposita commissione, - Il Progetto alunni BES di Istituto, da realizzare in ogni plesso, viene condizionato dalle diversità orarie, dalle risorse a disposizione, dai tempi scuola e dalle logistiche strutturali. - Difficoltà ad organizzare interventi sistematici con i docenti dell’organico potenziato in quanto spesso utilizzati per le sostituzioni dei colleghi assenti. Azioni da continuare ed intraprendere nell’ a. s. 2018/2019 Revisione griglie di rilevazione.
Compilazione griglia di rilevazione di classe. Compilazione tabella di Rilevazione d’istituto. Rivedere la modalità di incontro nei PEI: ruolo degli esperti, degli insegnanti e della famiglia. Iniziative da intraprendere (laboratori a classi aperte e/o di plesso, organizzazione ore di potenziato, organizzazione ore educativa). Accoglienza alunni stranieri da migliorare. Lavori della Commissione Inclusività. Somministrazione test screening DSA. Affiancare alle prove di verifica quadrimestrali di Istituto, prove di verifica semplificate mantenendo gli stessi contenuti. Funzionamento del GLI (gruppo d’inclusione). Sportello Counseling. Progetti d’Istituto (POFT).
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