Comune di Cadoneghe sabato, 09 febbraio 2019

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Comune di Cadoneghe sabato, 09 febbraio 2019
Comune di Cadoneghe
sabato, 09 febbraio 2019
Comune di Cadoneghe sabato, 09 febbraio 2019
Comune di Cadoneghe
                                                     sabato, 09 febbraio 2019

Dicono di noi

 09/02/2019   reteveneta.it                                                                                               Teleradio Diffusione Bassano srl
 2019-02-09 - TROPPO TRAFFICO A NORD, TRE SINDACI PER UNA SOLUZIONE                                                                                            3

 09/02/2019   cafetv24.it                                                                                                              Redazione Padova
 PADOVA : Oggi a Palazzo Moroni la firma della lettera d'intenti con i comuni di Vigodarzere e Cadoneghe CafèTV24                                              4

 09/02/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 37                                                                                            ELISA FAIS
 L'influenza uccide altri due anziani le vittime non si erano vaccinate                                                                                        5

 09/02/2019   Il Mattino di Padova Pagina 37
 «Non c' erano letti e mio padre anziano ha passato tre notti al Pronto soccorso»                                                                              7

 09/02/2019   Il Mattino di Padova Pagina 23
 L' autista bestemmiatore è stato individuato «Deve essere licenziato»                                                                                         9

 08/02/2019   Padova Oggi
 Speciali cartoline per gli innamorati a San Valentino negli uffici postali padovani                                                                         10

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Comune di Cadoneghe sabato, 09 febbraio 2019
[ § 1 9 3 8 4 7 0 6 § ]

                          sabato 09 febbraio 2019

                                                                                     reteveneta.it
                                                                                         Dicono di noi

                          2019-02-09 - TROPPO TRAFFICO A NORD, TRE SINDACI PER UNA SOLUZIONE

                                                                                                                                     Teleradio Diffusione Bassano srl
                          TROPPO TRAFFICO A NORD, TRE SINDACI PER UNA SOLUZIONE
                          Dare una risposta ai 30mila veicoli al giorno che escono e entrano a
                          Padova da nord, attraversando i comuni di Cadoneghe e Vigodarzere.
                          Una questione aperta da anni, e che finalmente sarà affrontata dai 3
                          sindaci insieme, superando, almeno così hanno promesso, interessi di
                          parte e campanilismi. I tre comuni, in proporzione ai loro abitanti,
                          finanzieranno uno studio da 50mila euro, che dovrà concludersi con la
                          proposta di tre soluzioni per una strada che deve collegare rapidamente
                          con la tangenziale nord, superare il fiume Brenta con un ponte, servire la
                          zona industriale di Cadoneghe fino alla nuova Regionale del santo, e
                          prevedere un percorso ciclabile. Lo scopo è alleggerire la Castagnara a
                          Cadoneghe e via Roma a Vigodarzere, e migliorare la qualità della vita
                          dei residenti di quella zona, vittime di un notevole inquinamento da
                          traffico. Il primo cittadino di Vigodarzere, deputato, spingerà per ottenere
                          finanziamenti da Roma. Inutile, dice, costruire nuovi ospedali e stadi se
                          non c'è la viabilità adatta. Compito dei sindaci, ora dare risposta a chi
                          ogni mattina si trova in coda tra rabbia e rassegnazione.

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Comune di Cadoneghe sabato, 09 febbraio 2019
[ § 1 9 3 8 4 8 5 6 § ]

                          sabato 09 febbraio 2019

                                                                                       cafetv24.it
                                                                                         Dicono di noi

                          PADOVA : Oggi a Palazzo Moroni la firma della lettera d'intenti con i comuni di
                          Vigodarzere e Cadoneghe CafèTV24

                                                                                                                                                 Redazione Padova
                          PADOVA : Oggi a Palazzo Moroni la firma della lettera d'intenti con i
                          comuni di Vigodarzere e Cadoneghe Oggi a Palazzo Moroni Andrea
                          Micalizzi, assessore alle Infrastrutture del Comune di Padova, Michele
                          Schiavo, sindaco di Cadoneghe, e A d o l f o Z o r z a n , s i n d a c o d i
                          Vigodarzere, hanno firmato la lettera d'intenti tra i comuni di Padova,
                          Vigodarzere e Cadoneghe per la condivisione di una soluzione per la
                          viabilità di ingresso in città da nord.

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Comune di Cadoneghe sabato, 09 febbraio 2019
[ § 1 9 3 6 3 5 5 7 § ]

                          sabato 09 febbraio 2019
                          Pagina 37

                                                                       Il Gazzettino (ed. Padova)
                                                                                          Dicono di noi

                          L'influenza uccide altri due anziani le vittime non si erano vaccinate
                          `La fascia di età più colpita dal virus è quella pediatrica seguita da quella degli over 65enniI CONSIGLI DEI MEDICI:
                          «BISOGNA LAVARSI SPESSO LE MANI E COPRIRE NASO E BOCCA QUANDO SI STARNUTISCE» Morti un
                          uomo di Cadoneghe e uno di Padova ultraottantenni e già affetti da malattie polmonari La fascia di età più colpita dal
                          virus è quella pediatrica seguita da quella degli over 65enni

                                                                                                                                                  ELISA FAIS
                          L' ALLARME PADOVA Sembra non avere fine la lista dei morti per l'
                          influenza, a Padova si contano altre due vittime. Si tratta di due anziani,
                          entrambi ultraottantenni, già debilitati da malattie pregresse.
                          IL PICCO L' influenza stagionale è arrivata al picco anche in Veneto e,
                          secondo gli esperti della Direzione Prevenzione della Regione lo
                          raggiungerà già in questa settimana, o al massimo la prossima.
                          Lo indica il Settimo Rapporto Epidemiologico della Regione Veneto,
                          elaborato sui dati raccolti dai 116 medici di famiglia che costituiscono la
                          rete sentinella sul territorio nella settimana dal 28 gennaio al 3 febbraio, e
                          diffuso ieri dall' assessore alla sanità, Manuela Lanzarin. L' incidenza
                          regionale, ancora in aumento, ha raggiunto 12,60 casi per mille residenti,
                          leggermente inferiore a quella nazionale del 13,76 per mille. Il che
                          significa che in questa settimana si sono messi a letto circa 61.800
                          veneti, numero che sale a 255.500 dall' inizio della sorveglianza (partita a
                          ottobre).
                          LE COMPLICAZIONI Il virus ha provocato finora 41 casi gravi con
                          complicanze e nove decessi in tutto il Veneto. Nello specifico sono state
                          segnalate cinque morti correlate all' influenza dall' Ulss Euganea, altre due
                          dalla Scaligera e una ciascuno da Marca Trevigiana e Serenissima. Le
                          persone colpite sono state per l' 83% maschi, con un' età media di 56,4
                          anni. Tutti sono stati ricoverati nelle Terapie Intensive degli ospedali di
                          riferimento, ma per loro non c' è stato nulla da fare. I due anziani deceduti
                          nelle ultime settimane nel territorio dell' Ulss Euganea erano residenti
                          rispettivamente a Cadoneghe e a Padova. Il virus influenzale ha
                          compromesso gravemente la funzionalità dei loro polmoni, portando alla sindrome da distress respiratorio acuto
                          (Ards, dall' inglese Acute respiratory distress syndrome).
                          Si tratta di una patologia potenzialmente fatale che rende i polmoni incapaci di effettuare lo scambio tra ossigeno e
                          anidride carbonica.
                          I TEST Attraverso un test di laboratorio è stata verificata la presenza del virus dell' influenza nei corpi dei due
                          ultraottantenni. Come ogni anno, la fascia di età più colpita dal male di stagione è quella pediatrica tra 0 e 4 anni
                          (47,41 per mille), seguita da quella tra 5 e 14 anni (19,63 per mille), dalla fascia centrale, tra 15 e 64 anni (11,95 per
                          mille) e, da ultima, quella degli over 65 (3,23 per mille).
                          L' ESPERTO «Secondo i nostri esperti», fa notare l' assessore Lanzarin, «il picco massimo sarà, alla fine, tra i più
                          alti degli ultimi anni, ma la situazione, a parte qualche inevitabile e momentanea situazione di stress in alcuni Pronto
                          Soccorso legato anche alla carenza di medici per l' emergenza urgenza, è stata affrontata, e lo sarà fino al termine
                          delle necessità, con efficacia e una buona organizzazione, sia ospedaliera che territoriale».
                          I due ultraottantenni deceduti a causa dell' influenza non erano vaccinati. La campagna antinfluenzale promossa dall'
                          Ulss 6 Euganea, partita a novembre dello scorso anno, ha registrato un aumento di richieste. Già nel periodo natalizio
                          si è verificato un incremento di 12.000 dosi rispetto al 2017, per un totale di 173.100 dosi distribuite e quasi tutte già
                          somministrate. Oltre alla vaccinazione, il Ministero della Salute dà le quattro regole d' oro per prevenire l' influenza. La
                          prima è lavarsi spesso le mani e in assenza di acqua, usare gel alcolici. La seconda è coprire bocca e naso quando
                          si starnutisce o tossisce, usando preferibilmente fazzoletti di carta da gettare via. La terza è restare in casa già dai
                          primi sintomi di influenza, come raffreddore e febbre. La quarta è usare mascherine, se si hanno sintomi influenzali,

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Comune di Cadoneghe sabato, 09 febbraio 2019
quando ci si trova in ambienti sanitari come ospedali o ambulatori.
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[ § 1 9 3 6 3 5 5 8 § ]

                          sabato 09 febbraio 2019
                          Pagina 37

                                                                              Il Mattino di Padova
                                                                                          Dicono di noi

                          all' ospedale di camposampiero

                          «Non c' erano letti e mio padre anziano ha passato tre notti al Pronto
                          soccorso»
                          Il figlio: «Ce l' hanno rispedito a casa perché non c' era posto» La direzione Usl: «Rispettati tutti i protocolli e le
                          procedure»

                          Giusy AndreoliCAMPOSAMPIERO. «Mio padre ha passato tre notti
                          consecutive al Pronto soccorso di Camposampiero perché non c' erano
                          posti letto liberi». È la denuncia pubblica di Alberto Savio, ex segretario
                          del PD di Cadoneghe: non si capacita come una Usl che era d'
                          eccellenza si sia ridotta ad avere una carenza tale.
                          il maloreL' odissea di Antonio Savio, 71 anni, comincia lunedì sera: viene
                          colpito da malore e trasportato al Pietro Cosma, dov' è già seguito da
                          Cardiologia. «Dopo aver passato la notte al Pronto soccorso, a
                          mezzogiorno di martedì lo dimettono per mancanza di letti nonostante le
                          sue condizioni, a mio giudizio critiche».
                          altro maloreMartedì sera Antonio ha un altro episodio piuttosto grave:
                          inevitabile la corsa al Cosma col 118. «Papà affronta nuovamente tutta la
                          trafila di accertamenti, visita cardiologica ed esami. Viene sistemato una
                          seconda notte in sala di attesa, sempre con la motivazione che i letti
                          sono tutti occupati», continua Alberto Savio.
                          «Per tutta la giornata di mercoledì mio padre rimane parcheggiato al
                          Pronto soccorso.
                          Non solo lui: anche altri pazienti attendono di essere ricoverati». Con il
                          padre sofferente, Savio prova a sollecitare il ricovero ma non c' è niente
                          da fare: Antonio deve rassegnarsi a trascorrere la terza notte in sala d'
                          attesa. «Finalmente, alle 3 di giovedì, si libera un letto e papà viene
                          ricoverato, anche se a Medicina», dice Savio.
                          tre notti in astanteria«Le sale di attesa del Pronto soccorso sono
                          diventate sale di degenza? Non è un ambiente dove un malato, per di più anziano e debilitato che rischia di
                          peggiorare, possa stare giorni. Non ci sono monitoraggi come in reparto, c' è un via vai continuo, i degenti devono
                          adattarsi su una brandina con materasso, con rumori e luci è impossibile riposare bene. Ma l' infermiere è stato
                          chiaro: non ci sono posti letto in Cardiologia, solo uno in Chirurgia, ma papà non poteva andare, rischiava d' infettare
                          gli altri».
                          «terzo mondo»Savio si dice choccato. «Mi è sembrata una sanità da terzo mondo. Alcuni operatori mi dicono però
                          che altrove è addirittura peggio. I tagli di posti letto in nome di una maggiore efficienza, che spacciano come
                          ottimizzazione del servizio, producono questa situazione vergognosa. Parlano di tipologie, approcci, day hospital.
                          Ma sono solo tagli di posti letto. Quello di cui non mi capacito è che ce ne accorgiamo solo quando si tocca con
                          mano. Consultandomi con altra gente ho capito che è all' ordine del giorno, ci sono persone che non vengono
                          ricoverate, ma tenute per molte ore al Pronto soccorso o vengono dimesse in condizioni molto precarie, senza
                          certezze».
                          la direzione sanitaria«Il paziente è arrivato in Pronto soccorso il 4 febbraio alle 21, è stato valutato e sottoposto a
                          esami diagnostici e trattenuto in osservazione breve intensiva, l' area dove si valuta il ricovero o il rinvio al domicilio,
                          fino alle 11.40 del 5 febbraio», replica Patrizia Benini, direttore sani tario dell' Usl 6. «Il medico, valutato il periodo di
                          osservazione e la sintomatologia che presentava, ha fatto una prescrizione terapeutica e deciso per la dimissione.
                          Alle 11.40 il paziente è andato a casa, la sera del 5 alle 18.15 si è ripresentato lamentando la sintomatologia del
                          giorno precedente. Quindi veniva nuovamente trattenuto in Obi per rivalutare la sua situazione e sottoposto a una
                          serie di esami e consulenze e il giorno successivo è stato deciso per il ricovero. Solo che, essendoci un picco
                          influenzale come in tutti i presidi in questo momento e con una numerosità elevata di pazienti ricoverati per l' area
                          medica, è stato trattenuto, sempre in Obi, nei letti normalmente adibiti a questo, non in situazione provvisoria ma
                          strutturata, fino alle 2.40 del 7 febbraio, quando è stato possibile effettuare fisicamente il ricovero in un letto ordinario

                                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :..   Pagina 7
nel reparto di Medicina, dove sta continuando il suo percorso diagnostico».
Savio è quindi rimasto in Obi circa 30 ore: durata, afferma la dirigente, prevista dalle normative. «Comprendiamo il
possibile disagio, però dobbiamo anche pensare che è una situazione di grande afflusso e di grande picco di ricoveri
dovuti alla situazione influenzale. Da precisare che il paziente è stato sempre mantenuto nel reparto previsto
normalmente in tutti i Pronto soccorso e in letto tipico da Obi, non in un a barella».
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                          sabato 09 febbraio 2019
                          Pagina 23

                                                                           Il Mattino di Padova
                                                                                       Dicono di noi

                          il VIDEO VIRALE

                          L' autista bestemmiatore è stato individuato «Deve essere licenziato»

                          I carabinieri hanno individuato l' autista blasfemo e "razzista" che guidava
                          il bus di BusItalia Veneto (55% Fs e 45% Comune) e balzato all' onore
                          delle cronache per via di un video virale finito in rete due settimane.
                          Al momento, in base all' inchiesta disposta d' ufficio dalla Procura della
                          Repubblica, il conducente è accusato di aver violato la legge Mancino.
                          Ossia la legge n. 205 del 25 giugno 1993, promossa dal Ministro dell'
                          Interno di allora Nicola Mancino quand' era presidente del Consiglio Carlo
                          Azeglio Ciampi. Legge che prevede pene pesanti per chiunque sia
                          accusato di discriminazioni per motivi razziali, etnici e religiosi ed è
                          finalizzata alla repressione dei crimini d' odio.
                          Nel video, messo in rete a gennaio (dopo ben 18 mesi), ma registrato nel
                          mese di agosto del 2017 a bordo del 4 sul percorso Cadoneghe
                          capolinea del tram- Pontevigodarzere, l' autista - dopo le proteste di una
                          passeggera straniera per via di una curva e troppo veloce - era esploso
                          con una serie di insulti e frasi razziste. «Stai zitta. Deficiente.
                          Tornate a casa vostra. Non rompete i c... alla gente che lavora». E giù
                          una rilevante sequela di bestemmie. Al punto che c' era stato l' intervento
                          di un' altra donna a bordo del bus.
                          In base alle indagini condotte dai carabinieri l' autista incriminato non è un
                          dipendente diretto di BusItalia, ma un lavoratore di un' azienda che è in
                          sub-appalto con BusItalia Veneto.
                          Non sarebbe dipendente della società Rigato, ma di un' altra azienda
                          privata del territorio, che lavora sempre in sub-appalto con BusItalia
                          Veneto.
                          A questo punto la posizione dell' azienda, guidata da Franco Viola ed Andrea Ragona, è chiara.
                          «Già a metà indagine avevamo invitato l' azienda in sub appalto a licenziare subito il proprio dipendente» osserva
                          Ragona. «Questo è un episodio gravissimo su cui non si può e non si deve soprassedere. In ogni caso abbiamo
                          chiesto che non si occupi più del nostro servizio».
                          -- F. PAD.
                          BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

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[ § 1 9 3 6 3 5 6 4 § ]

                          venerdì 08 febbraio 2019

                                                                                     Padova Oggi
                                                                                         Dicono di noi

                          Speciali cartoline per gli innamorati a San Valentino negli uffici postali
                          padovani
                          Poste Italiane come ogni anno celebra la festa degli innamorati e dedica
                          a San Valentino quattro cartoline filateliche raccolte in un cofanetto
                          personalizzato. Le speciali cartoline, colorate ed animate, seguono lo
                          stile di quelle del 2018 permettendo così ai tanti che le hanno acquistate
                          di dare seguito alla collezione. Un' occasione unica per ogni collezionista
                          o per chi, semplicemente, desidera ricordare e festeggiare in modo
                          originale la giornata di San Valentino. Il kit può essere acquistato negli
                          uffici postali con sportello filatelico di Padova (corso Garibaldi),
                          Cadoneghe, Camposampiero, Limena, Monselice, Montagnana. Padova,
                          Piove di Sacco, e negli "Spazio Filatelia" di Venezia e Verona dove, fino
                          a sabato 16 febbraio, saranno disponibili anche gli annulli speciali.

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