P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia

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P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia
PERIODICO DI COLLEGAMENTO
                   DELL’UFFICIO MISSIONARIO
                   ROGAZIONISTA
                   ANNO XXIX – N. 1 GENNAIO-APRILE 2016
                   POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE
                   D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - Aut. GIPA/C/Roma
CONTIENE I.R.

     P. Giuseppe Marrazzo
     Apostolo della Misericordia
P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia
PERIODICO DI COLLEGAMENTO
        DELL’UFFICIO
MISSIONARIO ROGAZIONISTA

Direttore UMC
EROS BORILE
Direttore editoriale
JESSIE MARTIRIZAR
Vicedirettore
CARMELO CAPIZZI
Direttore responsabile
NICOLA BOLLINO

     Sommario
◆ Giubileo della Misericordia
  con Padre Marrazzo          3
                                  Preghiera per ottenere grazie
◆ P. Giuseppe Marrazzo
  e l’arte della misericordia 4     Ti lodiamo o Signore
◆ Cuango: la nuova missione         perché hai donato alla Chiesa
  dei Rogazionisti
  in Angola                8
                                    p. Giuseppe Marrazzo.

◆ Manda o Signore
                                    Ad imitazione di Gesù buon pastore
  I buoni operai del Vangelo        annunziò il Vangelo a tutti,
  in Indonesia,
  Iraq e Vietnam           12       ai malati il conforto,
                                    ai peccatori il perdono.
◆ Microrealizzazioni
  di Missioni Rog           14      Donò la vita per impetrare sacerdoti
                                    secondo il tuo cuore
                                    e mamme conformi a Maria,
                                    madre di Gesù sacerdote.
                                    Per sua intercessione
                                    concedimi la grazia…
                                    che imploro con fede. Amen
                                  Chiunque riceva grazie per i meriti di P. Giuseppe Marrazzo
                                  è pregato di comunicarlo a:
                                  Postulazione dei Rogazionisti, Via Tuscolana 167
                                  00182 Roma RM
P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia
Giubileo della Misericordia
            con Padre Marrazzo
La Postulazione Generale dei Rogazionisti
ha pubblicato un sussidio di riflessione e di
preghiera “per approfondire il significato del-
la misericordia e viverla quotidianamente nel
corso dell’Anno Santo della Misericordia in-
detto da Papa Francesco”.
Il libretto che offriamo in omaggio ai lettori e
agli amici della nostra rivista Missioni Rog
porta il titolo “L’arte del perdono. Aforismi
del Servo di Dio Padre Giuseppe Marrazzo”.
Sono 400 aforismi frutto dell’esperienza, na-
ti dal cuore del servo di Dio padre Giuseppe
Marrazzo, apostolo della misericordia, che
ha impegnato l’esistenza curando le piaghe
fisiche e morali dei fratelli e delle sorelle che
il Signore gli faceva incontrare.
È per noi l’occasione per presentare la figu-
ra di questo sacerdote insigne, del quale è
in corso la causa di canonizzazione. Per ol-
tre 40 anni Padre Giuseppe Marrazzo è sta-
to il confessore della città di Messina. Egli
ha appreso l’arte del perdono incontrando e
imitando Gesù, venuto non per condannare,
ma per perdonare. Nel 1988 P. Giuseppe an-
notava nel suo diario: “Gesù, mi hai conces-
so quarant’anni di vita sacerdotale vissuti
con amore: anni sofferti! Mi sono sentito at-
tratto per il ministero delle confessioni: Si-      accordasti; alla donna adultera dicesti:
gnore, hai voluto chiamarmi particolarmente         “Nessuno ti ha condannato, neppure io ti
per questo carisma e per tutto ciò che ti ri-       condannerò; va e non peccare più”; la para-
guarda: apostolato in mezzo ai ragazzi, an-         bola della pecorella smarrita, del figliol pro-
ziani, infermi ecc. Grazie con tutto il cuore di    digo e tutte le parabole del vangelo, mi par-
tanta fiducia avuta per me nell’affidarmi tan-      lano della tua infinita misericordia”.
te anime”.
                                                    Nell’anno del Giubileo Straordinario della Mi-
In altra occasione scriveva: “Io confido, o         sericordia lasciamoci attrarre e ispirare dalla
Gesù, nella tua infinita misericordia. Le tue       figura esemplare del P. Giuseppe Marrazzo,
stesse parole mi invitano a confidare: “Non         per scoprire sempre più – come egli ha la-
veni vocare iustos, sed peccatores”; il buon        sciato scritto – “il mare senza sponde della
ladrone si pentì, ti chiese perdono e tu glielo     misericordia di Dio”.

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P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia
P. Giuseppe Marrazzo
          e l’arte della misericordia
Giuseppe Marrazzo nacque a San Vito dei
Normanni (Brindisi) il 5 maggio 1917, sesto
di nove figli, in una famiglia di modeste con-
dizioni. Il padre Luigi era contadino e la ma-
dre Maria Concetta Parisi casalinga. Il giorno
dopo la nascita, egli fu battezzato nella par-
rocchia di San Domenico.
Dopo la scuola elementare, Giuseppe comin-
ciò a maturare la propria vocazione religiosa.
I genitori ne parlarono con don Francesco
Passante, cugino della madre e arciprete del
villaggio, che li indirizzò verso il seminario
dei Rogazionisti ad Oria.
Il 20 ottobre 1930, all’età di tredici anni, Giu-
seppe Marrazzo entrò nel seminario di Oria
dove iniziò gli studi ginnasiali (scuola me-
dia). Completati i primi tre anni, passò nel
seminario di Trani per frequentare il ginnasio
superiore.
Fece il noviziato a Trani ed emise la prima
professione il 29 marzo 1936, nelle mani del
P. Francesco Vitale, primo successore del
Fondatore alla guida della Congregazione.
                                                    Dopo un anno di esperienza apostolica con i
                                                    bambini orfani a Messina, nella stessa città
                                                    iniziò gli studi di teologia. Non mancarono in
                                                    quegli anni tristi e cupi le difficoltà e gli in-
                                                    convenienti legati alle vicende della seconda
                                                    guerra mondiale, che tuttavia non turbarono
                                                    il curriculum formativo del giovane religioso.
                                                    Il 24 settembre 1940 Giuseppe Marrazzo si
                                                    consacrò definitivamente al Signore con i vo-
                                                    ti perpetui e il 9 maggio 1943 venne ordina-
                                                    to sacerdote dal vescovo di Messina mons.
                                                    Angelo Paino nella basilica di S. Sebastiano
                                                    di Barcellona Pozzo di Gotto, dove si era tra-
                                                    sferito temporaneamente il seminario mag-
                                                    giore a causa della guerra.
                                                    Dopo l’ordinazione trascorre quasi per intero
                                                    la sua vita nella Casa Madre dei Rogazioni-
                                                    sti a Messina, dedicandosi totalmente al
                                                    servizio pastorale del Santuario di Sant’An-

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tonio, impegnandosi soprattutto nel ministe-    In una lettera scrive: “Gesù dice: ‘Si fa più
ro della Confessione e della direzione spiri-   festa in cielo per un peccatore che si con-
tuale.                                          verte che per novantanove giusti che non
Come San Leopoldo a Padova e San Pio da         hanno bisogno di penitenza’. Dinanzi ad ani-
Pietrelcina a San Giovanni Rotondo, per più     me traviate, ma pentite, mi sono immedesi-
di quarant’anni P. Giuseppe Marrazzo diven-     mato nella gioia che Gesù stesso ha dovuto
ne a Messina l’apostolo della Confessione.      provare e quella stessa gioia è trasmessa
Egli amava ripetere: “Il mestiere di Dio è      da Gesù al suo sacerdote. È una gioia divi-
quello di perdonare i peccati”. Confessare      na: quanto più misera è l’anima e quanto più
era la sua vita, confessare era la sua gioia.   grande il suo pentimento, tanto più grande è

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P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia
L’autorità diocesana gli concesse la facoltà
                                                 di potere celebrare la Messa in casa degli in-
                                                 fermi, quando si prevedeva una lunga malat-
                                                 tia.
                                                 Particolarmente devoto della Madonna di
                                                 Lourdes, vi si recò in pellegrinaggio per la pri-
                                                 ma volta a metà degli anni cinquanta e vi
                                                 tornò tutte le volte che gli fu possibile. Parti-
                                                 va con il treno dell’Unitalsi attrezzato per il
                                                 trasporto dei malati; lungo il percorso cele-
                                                 brava la Messa, confessava, portava la co-
                                                 munione ai malati sistemati nelle carrozze, e
                                                 rendeva a tutti meno faticoso il viaggio gra-
la gioia del sacerdote. Sono le gioie che in-    zie al suono della sua chitarra.
contro nel mio ministero”.
                                                 La sua devozione alla Madonna si manife-
Con parole di gratitudine, l’arcivescovo di
                                                 stava, tra l’altro, in un sincero e continuo af-
Messina, Mons. Fasola ebbe a dire che il
                                                 fetto verso tutte le mamme, specialmente
santuario era diventato “la clinica spirituale
                                                 verso le mamme dei sacerdoti, in quanto era
di Messina, della quale il P. Marrazzo era il
                                                 convinto che in ogni vocazione al sacerdozio
medico di guardia”. Il settimanale della dio-
                                                 affiorasse l’irradiazione della fede di una
cesi “La Scintilla”, celebrando nel 1968 il
                                                 madre.
25° di sacerdozio di P. Marrazzo, affermava
                                                 In ricordo della madre scomparsa, scriveva:
che “alla sua attività di apostolo indefesso
                                                 “O Maria, Santissima mamma di Dio, regina
e intelligente si deve in gran parte l’impor-
                                                 di tutto il Paradiso, o tutta mamma e tutta
tanza di questo santuario nella città di Mes-
sina”.
P. Giuseppe Marrazzo era solito svegliarsi
molto presto. Alle 5 di mattina già era in
chiesa raccolto in preghiera. Alle 6:30 si
apriva la chiesa e iniziava subito a confessa-
re e poi continuava per diverse ore. Si dedi-
cava all’animazione della liturgia domenica-
le, dei tridui e delle novene guidando l’as-
semblea nei canti e nelle preghiere. Nel cor-
so degli anni, egli fu il confessore anche di
numerosi sacerdoti, regolari e secolari, della
città e dei paesi della provincia.
Quando poteva allontanarsi dal confessiona-
le, andava a visitare gli ammalati e i poveri:
recava loro il conforto della preghiera e dei
sacramenti e talvolta anche un aiuto econo-
mico. Nel malato sapeva vedere e ricono-
scere Gesù: “Vedo e sento presente Gesù in
una persona sofferente più che non lo senta
nel santo Tabernacolo”. E davanti all’Eucari-
stia pregava: “O Gesù, eccomi qui! Inizio la
giornata pregando, continuo visitando gli am-
malati, preparando ogni tanto qualche canto
da farti sentire quando vengo a visitarti pre-
sente in loro”.

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P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia
santa, modello di tutte le mamme dei sacer-
doti, vieni a vivere visibilmente accanto ad
ogni sacerdote nella sua mamma terrena. O
Maria, mamma delle mamme dei sacerdoti,
prega per noi”.
Morì la notte tra il 29 e il 30 novembre
1992 per arresto cardiocircolatorio. Con
queste parole i Padri Rogazionisti comuni-
carono alla città la mesta notizia: “È dece-
duto nella sua stanzetta accanto al Santua-
rio, avendovi esercitato il ministero sacerdo-
tale per quasi cinquant’anni. Spirito sempli-
ce, riempì d’amore verso Dio e il prossimo e
di una filiale devozione alla SS. Vergine, tut-
ta la sua vita”.
I funerali ebbero luogo alle 16:00 del 1° di-
cembre nel Santuario di S. Antonio. La Chie-
sa era gremita e molta gente rimase all’e-
sterno, nella strada e sui marciapiedi, perché
assolutamente impossibilitata ad entrare.
L’arcivescovo di Messina, mons. Ignazio Can-
navò, presiedette la liturgia, e nell’omelia,
sinceramente meravigliato dalla grandissima
affluenza di persone che “di solito si vede so-
lo in occasione della festa di S. Antonio”,
tratteggiò la sua figura sacerdotale, in parti-
colare, ricordandone la devozione alla Ma-
donna, la speciale dedizione al sacramento
della confessione e le doti di umiltà, bontà,
pazienza, disponibilità. “Quanto bene comu-
nicava col suo perenne sorriso, quanta sem-
plicità nel dare una caramella per avviare un
discorso, un discorso costruttivo, sul piano
della vita cristiana, della vita spirituale! Mi-
tezza, umiltà semplicità erano in funzione del
servizio che egli rendeva a Dio e al prossimo.
La sua virtù si esprimeva in tanti modi, avvi-
cinando i poveri, confortandoli, soccorrendoli
così come poteva, anche sul piano materiale.
Ma era già un grande gesto di carità, un’e-
spressione di carità, la comunicazione di
quel sorriso e di quella gioia che lo accom-
pagnava sempre nel volto e nella parola. […]
Fratelli, dobbiamo riconoscere che Padre
Marrazzo è stato davvero un grande uomo;
ma quest’uomo, con la sua umile vita, lascia
a tutti un messaggio; quest’uomo diventa un
modello che vogliamo provare a seguire”.

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P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia
CUANGO
                    La nuova missione
                dei Rogazionisti in Angola
La presenza rogazionista in Africa ha rag-
giunto un’altro Paese, l’Angola, un paese
bellissimo con persone meravigliose. L’An-
gola è situato nella parte meridionale del-
l’Africa e come grandezza è il settimo pae-
se del continente africano. La popolazione
è per lo più cristiana e a la maggioranza
cattolica. L’Angola si muove lentamente
con le proprie forze, dopo una lunga colo-
nizzazione dei portoghesi e circa trent’anni
di guerra civile durata fino al 2002.
La presenza missionaria dei Rogazionisti         ANGOLA
è iniziata nella parte settentrionale del
paese, nella provincia di Lunda Norte. Ci        L’Angola è uno Stato dell’Africa centrale. Confi-
                                                 na a nord con la Repubblica Democratica del
troviamo nella diocesi di Dundo nella par-       Congo, a est con lo Zambia, a sud con la Nami-
rocchia di S. Francisco Xavier, a Cuango,        bia e a ovest si affaccia sull’oceano Atlantico.
vicino al confine con la RDC (Repubblica         Nome ufficiale: República de Angola
Democratica del Congo). Il vescovo della         Capitale: Luanda
diocesi di Dundo è Monsignor Dom Esta-           Superficie: 1.246.700 km2
nislao. Egli ha chiesto aiuto ai Rogazioni-      Popolazione: 21,47 milioni (2013)
sti per evangelizzare questo vasto territo-      Densità: 14 ab./km2
rio.                                             Tasso di crescita: 2,8 % (2012)
Poiché in Angola si parla il portoghese, la
                                                 Lingua ufficiale: Portoghese
nuova missione è sostenuta e guidata dal-
                                                 Forma di governo: Repubblica presidenziale
la provincia rogazionista di S. Luca (Ameri-
                                                 Presidente: José Eduardo dos Santos
ca Latina), dove ci sono i confratelli brasi-
                                                 Indipendenza dal Portogallo nel 1975
liani che conoscono la lingua portoghese.
                                                 Ingresso nell’ONU: 1º dicembre 1976
Ora nella missione di Cuango lavorano due
                                                 PIL (nominale): 115 209 milioni di $ (2012)
sacerdoti rogazionisti: il padre Jose Alceu,     (61º)
come parroco e responsabile della Comu-          PIL pro capite (nominale): 5 700 $ (2012)
nità religiosa e il P. Roy Mothedath, come       (93º)
vice parroco.                                    PIL (PPA): 123 140 milioni di $ (2012) (66º)
                                                 PIL pro capite (PPA) 6 247 $ (2013) (113º)
La prima evangelizzazione dell’Angola è
stata iniziata dai missionari portoghesi         ISU (2011) 0,486 (basso) (148º)
525 anni fa ed ha interessato soprattutto        Fecondità: 5,3 (2011)
le regioni costiere dell’oceano Atlantico; in-   Consumo energetico: 0,02 kWh/ab. Anno
vece nella parte settentrionale l’evangeliz-     Fuso orario: UTC +1

     8    MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016
P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia
zazione è iniziata solo 150 anni fa. Dove ci     fedeli sono molto generosi nel dare ciò che
troviamo noi c’è ancora molto da fare, pos-      hanno. Nella nostra parrocchia abbiamo
siamo dire che qui l’evangelizzazione muo-       diversi gruppi e associazioni giovanili. E
ve i primi passi. L’iniziazione cristiana e la   numerosi sono anche i seminaristi e gli
formazione alla fede sono il nostro primo        aspiranti delle congregazioni religiose ma-
impegno e la più grande preoccupazione.          schili e femminili. Le vocazioni al sacerdo-
                                                 zio e alla vita religiosa sono la prova mi-
Le persone sono molto aperte e disponibi-        gliore della forte fede cristiana del popolo
li nell’accogliere la buona Novella. I fedeli    di questa zona.
passano molto tempo in preghiera e le ce-
lebrazioni liturgiche, soprattutto la Santa      Il territorio della nostra parrocchia è molto
                                                                          2
Eucaristia, rivestono una grandissima im-        vasto: misura 120 km e comprende 4 sta-
portanza. La gente è molto semplice e non        zioni missionarie, 36 comunità cristiane
si pone il problema del tempo durante le         con un totale di 177.000 abitanti. Nella
celebrazioni: danze e canti durano a lungo       nostra parrocchia ci sono due comunità re-
e rendono la liturgia viva e partecipata. I      ligiose femminili.

                                                                    Una cappella della missione

                                            MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016     9
P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia
P. Roy Moothedat, missionario a Cuango

Una della difficoltà principali è quella di riu-   La maggior parte della gente parla il porto-
scire a raggiungere tutti i battezzati là dove     ghese che è la lingua ufficiale del paese
si trovano. Spesso le strade sono imprati-         ma nelle comunità cristiane sperdute in un
cabili, soprattutto quando piove. E qui pio-       territorio così vasto esistono diverse lin-
ve per nove mesi all’anno.                         gue locali come il Chokwe, l’Umbundu, il
Di certo i primi missionari hanno fatto mol-       Kimbundu ecc. Alcuni parlano francese da-
ti più sacrifici di noi, perché coprivano un       to che la nostra missione è vicina al confi-
territorio ancora più grande e non avevano         ne con il Congo, da dove provengono molti
le macchine per spostarsi.                         immigrati.

La domenica celebriamo la Messa nelle              Il clima è tropicale con tante piogge ed una
stazioni principali e durante i giorni della       breve stagione secca. La casa dei padri si
settimana visitiamo le comunità cristiane          trova a Cafunfo, una località ricca di risor-
disperse qua e là e vi celebriamo l’Eucari-        se minerarie.
stia e gli altri sacramenti, come il battesi-      Molti dei nostri parrocchiani lavorano nelle
mo e il sacramento della riconciliazione, e        miniere, altri sono agricoltori, altri commer-
visitiamo gli ammalati. Anche se è impe-           cianti. La situazione economica della mag-
                                                   gior parte di essi non è per niente buona e
gnativo raggiungere tutte queste comunità
                                                   si è aggravata ulteriormente a causa della
cristiane, il volto felice delle persone che
                                                   crisi economica del Paese.
sono in attesa e ci accolgono con gioia, no-
nostante il ritardo, è una delle cose più          Nel mezzo di un popolo così numeroso e
belle e gratificanti che viviamo. Davvero in       accogliente, che vive la fede cristiana con
queste circostanze sperimentiamo la gioia          zelo ed entusiasmo, si avverte forte l’ur-
della missione.                                    genza dell’annuncio del nostro carisma, il

      10   MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016
Rogate, da cui scaturisce la pre-
ghiera per i buoni operai. Incontri
gente che ha fame e sete della
parola di Dio. È stato davvero in-
credibile sapere che molti anda-
vano in Chiesa per pregare la li-
turgia delle ore, facevano le cele-
brazioni della liturgia della parola
e che pregavano ogni giorno nelle
loro cappelle, anche in assenza
dei sacerdoti e dei religiosi. E
                                                                    La casa dei padri missionari
questo per vari anni. Non si può
ignorare il contributo essenziale
                                       chiara visione di inculturare e diffondere il carisma
che i leader laici delle comunità      del Rogate in questa terra fertile. Ci sono molte sfi-
cristiane, che qui vengono chia-       de davanti a noi, e tante difficoltà da affrontare. Pen-
mati catechisti, hanno dato per la     so però che le cose positive e belle siano molte di
formazione alla fede di questa         più. Le persone hanno bisogno di noi e il Signore del
Chiesa locale.                         Rogate continua a guidare la nostra missione sem-
La comunità rogazionista in Ango-      pre con la sua assistenza paterna e con l’interces-
la sta entrando lentamente in          sione di S. Annibale, nostro Fondatore.
questa realtà parrocchiale, con la                                             P. Roy Moothedat

                                            MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016     11
Manda o Signore
      I buoni operai del Vangelo in Indonesia, Iraq e Vietnam
Domenica 17 aprile 2016 abbiamo celebra-
to in tutta la Chiesa la Giornata Mondiale di
Preghiera per le Vocazioni, la preghiera di cui
è stato profeta e maestro Sant’Annibale Ma-
ria Di Francia. Pregare per le vocazioni è un
atto di speranza e di fiducia nell’azione prov-
vidente di Dio, che non ci lascia soli ma ci
dona i buoni e santi “operai del Vangelo”. Li
avremo solo se pregheremo, ci ricorda
Sant’Annibale, perché così il Signore ha vo-
luto: “Pregate il Signore della messe, perché
mandi operai nella sua messe!” (Mt 9, 38).
Riconosciamo con profonda gratitudine che
la Congregazione dei Rogazionisti in questi
giorni è stata particolarmente benedetta dal
Signore con il dono delle vocazioni religiose
e sacerdotali.
Tra gli altri, vogliamo segnalare ai nostri let-
tori tre eventi di speciale importanza per la
vita della nostra famiglia religiosa.

P. Henrikus Gualbertus, primo sacerdote rogazionista indonesiano
Sabato 16 aprile 2016, alla vigilia della Gior-
nata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni,
nella missione di Maumere nell’isola di Flo-
res in Indonesia è stato ordinato sacerdote P.
Henrikus Gualbertus, il primo sacerdote ro-
gazionista indonesiano. La cerimonia, lieta e
suggestiva, è stata presieduta dal vescovo
del luogo Mons. Gerulfus Kherubim Pereira e
vi ha partecipato anche P. Angelo Ademir Mez-
zari, Superiore Generale della Congregazione
dei Rogazionisti.

      12   MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016
Ordinazione sacerdotale
di P. Gabriele Firas A. Kidher,
sacerdote rogazionista iracheno
Domenica 17 aprile, Giornata Mondiale di Preghie-
ra per le Vocazioni, P. Gabriele Firas A. Kidher veni-
va ordinato sacerdote nella Basilica di San Pietro a
Roma da Papa Francesco. P. Gabriele è originario
della martoriata terra dell’Iraq. Nato a Baghdad nel
1977, P. Firas è cresciuto in una famiglia dalla
profonda fede cattolica. Ancora bambino ha vissuto il dramma di un grave incidente strada-
le con diversi interventi chirurgici. Poi è stato colpito da una grave malattia al midollo osseo.
E tutto questo è accaduto dentro lo scenario delle diverse guerre che si sono succedute in
Iraq; della persecuzione contro i cristiani ad opera del fondamentalismo islamico, sia esso
di matrice sunnita o sciita; della fuga in massa dei cristiani dal paese. P. Firas vuole essere
come Cristo un buon pastore per la sua gente, per dare speranza a quelli che soffrono. “La
fragilità umana, le ferite nel corpo e nell’anima non devono farci perdere la speranza, perché
Gesù è con noi. Questo vale anche per il popolo iracheno, per i cristiani di quella terra”.

Ordinazione diaconale
di Joseph Hoang Xuan Huong,
primo diacono rogazionista del Vietnam
Il prossimo 4 giugno sarà ordinato diacono il giovane re-
ligioso rogazionista Joseph Hoang Xuan Huong. La Con-
gregazione è ormai da qualche anno presente in Viet-
nam. Il nostro confratello Joseph potrebbe diventare sa-
cerdote nei primi mesi del 2017.

 Indonesia, Iraq e Vietnam
 Tre contesti geografici diversi, con storie e problemati-
 che specifiche, ma legate dal sottile filo rosso di una
 storia intrisa di violenza, guerra e dolore umano. Ora
 un raggio di sole illumina questa umanità sofferente: è
 il dono del sacerdozio.
 Sant’Annibale scriveva: “Immaginiamo per poco che il
 sacerdozio, come un sole che tramonta, si spegnesse.
 Tutto il mondo non resterebbe nelle tenebre? Dove sa-
 rebbero più il culto di Dio, i sacramenti, la S. Eucaristia,
 la parola di Dio, la fede, la carità? Tutto perirebbe!”.
 Noi vogliamo accogliere il dono del sacerdozio con la
 stessa fede, lo stesso amore, la stessa gioia. Il mon-
 do ha un bisogno urgente di santi sacerdoti, di buoni
 evangelici operai. Chiediamoli al Signore nella nostra preghiera e, per quanto ci è pos-
 sibile, cerchiamo di sostenere i seminaristi poveri durante gli studi e il ciclo formativo
 del seminario, affinché con l’aiuto di Dio possano diventare santi sacerdoti rogazioni-
 sti, come Sant’Annibale.

                                               MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016   13
microrealizzazioni di missioni rog

   ATTIVA N.            140
 Suppellettili e arredo
 per il seminario rogazionista
 di Kabgayi (Rwanda)
 Nel mese di settembre 2015 è stata
 aperta la nuova sede del Seminario
 Rogazionista di Filosofia di Kabgayi.
 Attualmente i giovani che abitano la
 sede formativa rogazionista e frequen-
 tano gli studi di filosofia presso il Se-
 minario interdiocesano di Kabgayi so-
 no tredici. Tutti provengono da famiglie
 povere e non hanno le possibilità eco-
 nomiche di sostenere le spese del se-
 minario e della scuola.
 I padri rogazionisti responsabili della
 comunità formativa, P. Isidore Kara-
 muka e P. Gabriel Kom Noumbissie,
 hanno chiesto alla nostra rivista Mis-
 sioni Rog un aiuto per arredare la ca-
 sa. In questi mesi da parte dei nostri
 lettori e benefattori ci sono giunti con-
 tributi per un totale di 3.700 euro, che
 sono circa la metà della somma di cui
 c’è bisogno. Con questi soldi si è ac-
 quistata una parte del mobilio e at-
 trezzature di base (letti, armadi, tavoli,
 sedie, cucina a legna, cucina a gas e
 frigorifero). Ora abbiamo bisogno dei
 mobili per la sala da studio, la biblio-
 teca e – nei limiti del possibile – vo-
 gliamo comprare qualche computer.
 Ringraziamo quanti ci hanno aiutato
 e rinnoviamo l’appello a quanti
 possono offrire un contributo,
 anche se piccolo. Grazie!

  Finanziamento richiesto        €   7.500,00
  totale offerto                 €   3.657,54

    14   MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016
microrealizzazioni di missioni rog

   ATTIVA N.           141
                         Attrezzature e materiale didattico
per il Kindergarten (Scuola dell’Infanzia) di Aluva (India)
La Quasi Provincia rogazionista dell’India ha promosso l’iniziativa di avviare una
“Scuola dell’Infanzia” nella sede di Aluva. Destinatari sono i bambini di un’età com-
presa tra i 2 e i 4 anni. L’intento è quello di offrire ai piccoli un sistema educativo in-
tegrato, fondato sulla pedagogia rogazionista di Sant’Annibale Maria Di Francia.
Il Kindergarten fu ideato dal pedagogista tedesco Friedrich Fröbel (1782-1852). “Con i Giardini
di Infanzia inizia un nuovo modo di concepire, vedere ed educare la natura infantile. Il bambi-
no, infatti, avverte il bisogno irrefrenabile di esprimere il proprio mondo interiore, e lo fa non at-
traverso il linguaggio ma attraverso il gioco. Per Fröbel il giardino di infanzia rappresentava una
palestra dove si allenavano educatori, genitori e bambini in un luogo di partecipazione comuni-
taria”.
                                                (Fonte/i: http://it.wikipedia.org/wiki/Friedrich Fröbel)

Le tre classi del Kindergarten di Aluva verranno ricavate negli ambienti utilizzati fino
ad oggi dal seminario. Per avviare le attività didattiche della Scuola dell’Infanzia nel
prossimo anno scolastico 2016, i Padri della Casa di Aluva chiedono la collabora-
zione di Missioni Rog per fornire la scuola delle attrezzature e del materiale didatti-
co necessario: 1) preparazione dell’ambiente esterno con attrezzature per i giochi;
2) banchi e sedie per le classi; 3) acquisto del materiale didattico.
                                                     Finanziamento richiesto            € 5.000,00
                                                     totale offerto                     € 2.530,48

                 Sostieni le nostre microrealizzazioni
                    Con poco si può fare tanto!
                                               MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016          15
UFFICIO MISSIONARIO CENTRALE DEI ROGAZIONISTI

               MISSIONI ROG ONLUS
                                              Missioni Rog Onlus opera nelle missioni

  “Anche tu
                                              dei Padri Rogazionisti ed affianca i missionari
                                              nella realizzazione di progetti di sviluppo come:

   puoi dare                                  abitazioni per poveri, aule scolastiche e sale
                                              polivalenti, borse di studio e sostegno
la mano a chi                                 scolastico, mense e sostegno alimentare,
                                              ambulatori, attrezzature e materiale
  ha bisogno                                  medico-sanitario, programmi di alfabetizzazione,
                                              laboratori per la formazione professionale,
    d’aiuto”                                  pozzi per l’acqua, programmi di agricoltura
                                              e sviluppo rurale.

                                              Modalità di intervento:
                                              ✔ adozioni a distanza
                                              ✔ adozioni scolastiche
                                              ✔ adozioni missionarie
                                                  (adozione di un seminarista)
                                              ✔ adozioni collettive
                                                  (adozione di un seminario, scuola, orfanotrofio)
                                              ✔ borse di studio
                                              ✔ microrealizzazioni
                                              ✔ progetti di sviluppo

                                                                                       MISSIONI ROG
                                                                                       DIREZIONE
                                                                                       E AMMINISTRAZIONE
                                                                                       UFFICIO MISSIONARIO
                                                                                       CENTRALE
                                                                                       DEI ROGAZIONISTI
                                                                                       Via Tuscolana, 167
Missioni Rog ONLUS                                                                     00182 ROMA
Padri Rogazionisti - Via Tuscolana, 167 - 00182 Roma
                                                                                       Tel. 06 70 20 751
Codice fiscale: 972 286 70 580
                                                                                       Abbonamento
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