P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia
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PERIODICO DI COLLEGAMENTO DELL’UFFICIO MISSIONARIO ROGAZIONISTA ANNO XXIX – N. 1 GENNAIO-APRILE 2016 POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE ABBONAMENTO POSTALE D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - Aut. GIPA/C/Roma CONTIENE I.R. P. Giuseppe Marrazzo Apostolo della Misericordia
PERIODICO DI COLLEGAMENTO DELL’UFFICIO MISSIONARIO ROGAZIONISTA Direttore UMC EROS BORILE Direttore editoriale JESSIE MARTIRIZAR Vicedirettore CARMELO CAPIZZI Direttore responsabile NICOLA BOLLINO Sommario ◆ Giubileo della Misericordia con Padre Marrazzo 3 Preghiera per ottenere grazie ◆ P. Giuseppe Marrazzo e l’arte della misericordia 4 Ti lodiamo o Signore ◆ Cuango: la nuova missione perché hai donato alla Chiesa dei Rogazionisti in Angola 8 p. Giuseppe Marrazzo. ◆ Manda o Signore Ad imitazione di Gesù buon pastore I buoni operai del Vangelo annunziò il Vangelo a tutti, in Indonesia, Iraq e Vietnam 12 ai malati il conforto, ai peccatori il perdono. ◆ Microrealizzazioni di Missioni Rog 14 Donò la vita per impetrare sacerdoti secondo il tuo cuore e mamme conformi a Maria, madre di Gesù sacerdote. Per sua intercessione concedimi la grazia… che imploro con fede. Amen Chiunque riceva grazie per i meriti di P. Giuseppe Marrazzo è pregato di comunicarlo a: Postulazione dei Rogazionisti, Via Tuscolana 167 00182 Roma RM
Giubileo della Misericordia con Padre Marrazzo La Postulazione Generale dei Rogazionisti ha pubblicato un sussidio di riflessione e di preghiera “per approfondire il significato del- la misericordia e viverla quotidianamente nel corso dell’Anno Santo della Misericordia in- detto da Papa Francesco”. Il libretto che offriamo in omaggio ai lettori e agli amici della nostra rivista Missioni Rog porta il titolo “L’arte del perdono. Aforismi del Servo di Dio Padre Giuseppe Marrazzo”. Sono 400 aforismi frutto dell’esperienza, na- ti dal cuore del servo di Dio padre Giuseppe Marrazzo, apostolo della misericordia, che ha impegnato l’esistenza curando le piaghe fisiche e morali dei fratelli e delle sorelle che il Signore gli faceva incontrare. È per noi l’occasione per presentare la figu- ra di questo sacerdote insigne, del quale è in corso la causa di canonizzazione. Per ol- tre 40 anni Padre Giuseppe Marrazzo è sta- to il confessore della città di Messina. Egli ha appreso l’arte del perdono incontrando e imitando Gesù, venuto non per condannare, ma per perdonare. Nel 1988 P. Giuseppe an- notava nel suo diario: “Gesù, mi hai conces- so quarant’anni di vita sacerdotale vissuti con amore: anni sofferti! Mi sono sentito at- tratto per il ministero delle confessioni: Si- accordasti; alla donna adultera dicesti: gnore, hai voluto chiamarmi particolarmente “Nessuno ti ha condannato, neppure io ti per questo carisma e per tutto ciò che ti ri- condannerò; va e non peccare più”; la para- guarda: apostolato in mezzo ai ragazzi, an- bola della pecorella smarrita, del figliol pro- ziani, infermi ecc. Grazie con tutto il cuore di digo e tutte le parabole del vangelo, mi par- tanta fiducia avuta per me nell’affidarmi tan- lano della tua infinita misericordia”. te anime”. Nell’anno del Giubileo Straordinario della Mi- In altra occasione scriveva: “Io confido, o sericordia lasciamoci attrarre e ispirare dalla Gesù, nella tua infinita misericordia. Le tue figura esemplare del P. Giuseppe Marrazzo, stesse parole mi invitano a confidare: “Non per scoprire sempre più – come egli ha la- veni vocare iustos, sed peccatores”; il buon sciato scritto – “il mare senza sponde della ladrone si pentì, ti chiese perdono e tu glielo misericordia di Dio”. MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016 3
P. Giuseppe Marrazzo e l’arte della misericordia Giuseppe Marrazzo nacque a San Vito dei Normanni (Brindisi) il 5 maggio 1917, sesto di nove figli, in una famiglia di modeste con- dizioni. Il padre Luigi era contadino e la ma- dre Maria Concetta Parisi casalinga. Il giorno dopo la nascita, egli fu battezzato nella par- rocchia di San Domenico. Dopo la scuola elementare, Giuseppe comin- ciò a maturare la propria vocazione religiosa. I genitori ne parlarono con don Francesco Passante, cugino della madre e arciprete del villaggio, che li indirizzò verso il seminario dei Rogazionisti ad Oria. Il 20 ottobre 1930, all’età di tredici anni, Giu- seppe Marrazzo entrò nel seminario di Oria dove iniziò gli studi ginnasiali (scuola me- dia). Completati i primi tre anni, passò nel seminario di Trani per frequentare il ginnasio superiore. Fece il noviziato a Trani ed emise la prima professione il 29 marzo 1936, nelle mani del P. Francesco Vitale, primo successore del Fondatore alla guida della Congregazione. Dopo un anno di esperienza apostolica con i bambini orfani a Messina, nella stessa città iniziò gli studi di teologia. Non mancarono in quegli anni tristi e cupi le difficoltà e gli in- convenienti legati alle vicende della seconda guerra mondiale, che tuttavia non turbarono il curriculum formativo del giovane religioso. Il 24 settembre 1940 Giuseppe Marrazzo si consacrò definitivamente al Signore con i vo- ti perpetui e il 9 maggio 1943 venne ordina- to sacerdote dal vescovo di Messina mons. Angelo Paino nella basilica di S. Sebastiano di Barcellona Pozzo di Gotto, dove si era tra- sferito temporaneamente il seminario mag- giore a causa della guerra. Dopo l’ordinazione trascorre quasi per intero la sua vita nella Casa Madre dei Rogazioni- sti a Messina, dedicandosi totalmente al servizio pastorale del Santuario di Sant’An- 4 MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016
tonio, impegnandosi soprattutto nel ministe- In una lettera scrive: “Gesù dice: ‘Si fa più ro della Confessione e della direzione spiri- festa in cielo per un peccatore che si con- tuale. verte che per novantanove giusti che non Come San Leopoldo a Padova e San Pio da hanno bisogno di penitenza’. Dinanzi ad ani- Pietrelcina a San Giovanni Rotondo, per più me traviate, ma pentite, mi sono immedesi- di quarant’anni P. Giuseppe Marrazzo diven- mato nella gioia che Gesù stesso ha dovuto ne a Messina l’apostolo della Confessione. provare e quella stessa gioia è trasmessa Egli amava ripetere: “Il mestiere di Dio è da Gesù al suo sacerdote. È una gioia divi- quello di perdonare i peccati”. Confessare na: quanto più misera è l’anima e quanto più era la sua vita, confessare era la sua gioia. grande il suo pentimento, tanto più grande è MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016 5
L’autorità diocesana gli concesse la facoltà di potere celebrare la Messa in casa degli in- fermi, quando si prevedeva una lunga malat- tia. Particolarmente devoto della Madonna di Lourdes, vi si recò in pellegrinaggio per la pri- ma volta a metà degli anni cinquanta e vi tornò tutte le volte che gli fu possibile. Parti- va con il treno dell’Unitalsi attrezzato per il trasporto dei malati; lungo il percorso cele- brava la Messa, confessava, portava la co- munione ai malati sistemati nelle carrozze, e rendeva a tutti meno faticoso il viaggio gra- la gioia del sacerdote. Sono le gioie che in- zie al suono della sua chitarra. contro nel mio ministero”. La sua devozione alla Madonna si manife- Con parole di gratitudine, l’arcivescovo di stava, tra l’altro, in un sincero e continuo af- Messina, Mons. Fasola ebbe a dire che il fetto verso tutte le mamme, specialmente santuario era diventato “la clinica spirituale verso le mamme dei sacerdoti, in quanto era di Messina, della quale il P. Marrazzo era il convinto che in ogni vocazione al sacerdozio medico di guardia”. Il settimanale della dio- affiorasse l’irradiazione della fede di una cesi “La Scintilla”, celebrando nel 1968 il madre. 25° di sacerdozio di P. Marrazzo, affermava In ricordo della madre scomparsa, scriveva: che “alla sua attività di apostolo indefesso “O Maria, Santissima mamma di Dio, regina e intelligente si deve in gran parte l’impor- di tutto il Paradiso, o tutta mamma e tutta tanza di questo santuario nella città di Mes- sina”. P. Giuseppe Marrazzo era solito svegliarsi molto presto. Alle 5 di mattina già era in chiesa raccolto in preghiera. Alle 6:30 si apriva la chiesa e iniziava subito a confessa- re e poi continuava per diverse ore. Si dedi- cava all’animazione della liturgia domenica- le, dei tridui e delle novene guidando l’as- semblea nei canti e nelle preghiere. Nel cor- so degli anni, egli fu il confessore anche di numerosi sacerdoti, regolari e secolari, della città e dei paesi della provincia. Quando poteva allontanarsi dal confessiona- le, andava a visitare gli ammalati e i poveri: recava loro il conforto della preghiera e dei sacramenti e talvolta anche un aiuto econo- mico. Nel malato sapeva vedere e ricono- scere Gesù: “Vedo e sento presente Gesù in una persona sofferente più che non lo senta nel santo Tabernacolo”. E davanti all’Eucari- stia pregava: “O Gesù, eccomi qui! Inizio la giornata pregando, continuo visitando gli am- malati, preparando ogni tanto qualche canto da farti sentire quando vengo a visitarti pre- sente in loro”. 6 MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016
santa, modello di tutte le mamme dei sacer- doti, vieni a vivere visibilmente accanto ad ogni sacerdote nella sua mamma terrena. O Maria, mamma delle mamme dei sacerdoti, prega per noi”. Morì la notte tra il 29 e il 30 novembre 1992 per arresto cardiocircolatorio. Con queste parole i Padri Rogazionisti comuni- carono alla città la mesta notizia: “È dece- duto nella sua stanzetta accanto al Santua- rio, avendovi esercitato il ministero sacerdo- tale per quasi cinquant’anni. Spirito sempli- ce, riempì d’amore verso Dio e il prossimo e di una filiale devozione alla SS. Vergine, tut- ta la sua vita”. I funerali ebbero luogo alle 16:00 del 1° di- cembre nel Santuario di S. Antonio. La Chie- sa era gremita e molta gente rimase all’e- sterno, nella strada e sui marciapiedi, perché assolutamente impossibilitata ad entrare. L’arcivescovo di Messina, mons. Ignazio Can- navò, presiedette la liturgia, e nell’omelia, sinceramente meravigliato dalla grandissima affluenza di persone che “di solito si vede so- lo in occasione della festa di S. Antonio”, tratteggiò la sua figura sacerdotale, in parti- colare, ricordandone la devozione alla Ma- donna, la speciale dedizione al sacramento della confessione e le doti di umiltà, bontà, pazienza, disponibilità. “Quanto bene comu- nicava col suo perenne sorriso, quanta sem- plicità nel dare una caramella per avviare un discorso, un discorso costruttivo, sul piano della vita cristiana, della vita spirituale! Mi- tezza, umiltà semplicità erano in funzione del servizio che egli rendeva a Dio e al prossimo. La sua virtù si esprimeva in tanti modi, avvi- cinando i poveri, confortandoli, soccorrendoli così come poteva, anche sul piano materiale. Ma era già un grande gesto di carità, un’e- spressione di carità, la comunicazione di quel sorriso e di quella gioia che lo accom- pagnava sempre nel volto e nella parola. […] Fratelli, dobbiamo riconoscere che Padre Marrazzo è stato davvero un grande uomo; ma quest’uomo, con la sua umile vita, lascia a tutti un messaggio; quest’uomo diventa un modello che vogliamo provare a seguire”. MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016 7
CUANGO La nuova missione dei Rogazionisti in Angola La presenza rogazionista in Africa ha rag- giunto un’altro Paese, l’Angola, un paese bellissimo con persone meravigliose. L’An- gola è situato nella parte meridionale del- l’Africa e come grandezza è il settimo pae- se del continente africano. La popolazione è per lo più cristiana e a la maggioranza cattolica. L’Angola si muove lentamente con le proprie forze, dopo una lunga colo- nizzazione dei portoghesi e circa trent’anni di guerra civile durata fino al 2002. La presenza missionaria dei Rogazionisti ANGOLA è iniziata nella parte settentrionale del paese, nella provincia di Lunda Norte. Ci L’Angola è uno Stato dell’Africa centrale. Confi- na a nord con la Repubblica Democratica del troviamo nella diocesi di Dundo nella par- Congo, a est con lo Zambia, a sud con la Nami- rocchia di S. Francisco Xavier, a Cuango, bia e a ovest si affaccia sull’oceano Atlantico. vicino al confine con la RDC (Repubblica Nome ufficiale: República de Angola Democratica del Congo). Il vescovo della Capitale: Luanda diocesi di Dundo è Monsignor Dom Esta- Superficie: 1.246.700 km2 nislao. Egli ha chiesto aiuto ai Rogazioni- Popolazione: 21,47 milioni (2013) sti per evangelizzare questo vasto territo- Densità: 14 ab./km2 rio. Tasso di crescita: 2,8 % (2012) Poiché in Angola si parla il portoghese, la Lingua ufficiale: Portoghese nuova missione è sostenuta e guidata dal- Forma di governo: Repubblica presidenziale la provincia rogazionista di S. Luca (Ameri- Presidente: José Eduardo dos Santos ca Latina), dove ci sono i confratelli brasi- Indipendenza dal Portogallo nel 1975 liani che conoscono la lingua portoghese. Ingresso nell’ONU: 1º dicembre 1976 Ora nella missione di Cuango lavorano due PIL (nominale): 115 209 milioni di $ (2012) sacerdoti rogazionisti: il padre Jose Alceu, (61º) come parroco e responsabile della Comu- PIL pro capite (nominale): 5 700 $ (2012) nità religiosa e il P. Roy Mothedath, come (93º) vice parroco. PIL (PPA): 123 140 milioni di $ (2012) (66º) PIL pro capite (PPA) 6 247 $ (2013) (113º) La prima evangelizzazione dell’Angola è stata iniziata dai missionari portoghesi ISU (2011) 0,486 (basso) (148º) 525 anni fa ed ha interessato soprattutto Fecondità: 5,3 (2011) le regioni costiere dell’oceano Atlantico; in- Consumo energetico: 0,02 kWh/ab. Anno vece nella parte settentrionale l’evangeliz- Fuso orario: UTC +1 8 MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016
zazione è iniziata solo 150 anni fa. Dove ci fedeli sono molto generosi nel dare ciò che troviamo noi c’è ancora molto da fare, pos- hanno. Nella nostra parrocchia abbiamo siamo dire che qui l’evangelizzazione muo- diversi gruppi e associazioni giovanili. E ve i primi passi. L’iniziazione cristiana e la numerosi sono anche i seminaristi e gli formazione alla fede sono il nostro primo aspiranti delle congregazioni religiose ma- impegno e la più grande preoccupazione. schili e femminili. Le vocazioni al sacerdo- zio e alla vita religiosa sono la prova mi- Le persone sono molto aperte e disponibi- gliore della forte fede cristiana del popolo li nell’accogliere la buona Novella. I fedeli di questa zona. passano molto tempo in preghiera e le ce- lebrazioni liturgiche, soprattutto la Santa Il territorio della nostra parrocchia è molto 2 Eucaristia, rivestono una grandissima im- vasto: misura 120 km e comprende 4 sta- portanza. La gente è molto semplice e non zioni missionarie, 36 comunità cristiane si pone il problema del tempo durante le con un totale di 177.000 abitanti. Nella celebrazioni: danze e canti durano a lungo nostra parrocchia ci sono due comunità re- e rendono la liturgia viva e partecipata. I ligiose femminili. Una cappella della missione MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016 9
P. Roy Moothedat, missionario a Cuango Una della difficoltà principali è quella di riu- La maggior parte della gente parla il porto- scire a raggiungere tutti i battezzati là dove ghese che è la lingua ufficiale del paese si trovano. Spesso le strade sono imprati- ma nelle comunità cristiane sperdute in un cabili, soprattutto quando piove. E qui pio- territorio così vasto esistono diverse lin- ve per nove mesi all’anno. gue locali come il Chokwe, l’Umbundu, il Di certo i primi missionari hanno fatto mol- Kimbundu ecc. Alcuni parlano francese da- ti più sacrifici di noi, perché coprivano un to che la nostra missione è vicina al confi- territorio ancora più grande e non avevano ne con il Congo, da dove provengono molti le macchine per spostarsi. immigrati. La domenica celebriamo la Messa nelle Il clima è tropicale con tante piogge ed una stazioni principali e durante i giorni della breve stagione secca. La casa dei padri si settimana visitiamo le comunità cristiane trova a Cafunfo, una località ricca di risor- disperse qua e là e vi celebriamo l’Eucari- se minerarie. stia e gli altri sacramenti, come il battesi- Molti dei nostri parrocchiani lavorano nelle mo e il sacramento della riconciliazione, e miniere, altri sono agricoltori, altri commer- visitiamo gli ammalati. Anche se è impe- cianti. La situazione economica della mag- gior parte di essi non è per niente buona e gnativo raggiungere tutte queste comunità si è aggravata ulteriormente a causa della cristiane, il volto felice delle persone che crisi economica del Paese. sono in attesa e ci accolgono con gioia, no- nostante il ritardo, è una delle cose più Nel mezzo di un popolo così numeroso e belle e gratificanti che viviamo. Davvero in accogliente, che vive la fede cristiana con queste circostanze sperimentiamo la gioia zelo ed entusiasmo, si avverte forte l’ur- della missione. genza dell’annuncio del nostro carisma, il 10 MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016
Rogate, da cui scaturisce la pre- ghiera per i buoni operai. Incontri gente che ha fame e sete della parola di Dio. È stato davvero in- credibile sapere che molti anda- vano in Chiesa per pregare la li- turgia delle ore, facevano le cele- brazioni della liturgia della parola e che pregavano ogni giorno nelle loro cappelle, anche in assenza dei sacerdoti e dei religiosi. E La casa dei padri missionari questo per vari anni. Non si può ignorare il contributo essenziale chiara visione di inculturare e diffondere il carisma che i leader laici delle comunità del Rogate in questa terra fertile. Ci sono molte sfi- cristiane, che qui vengono chia- de davanti a noi, e tante difficoltà da affrontare. Pen- mati catechisti, hanno dato per la so però che le cose positive e belle siano molte di formazione alla fede di questa più. Le persone hanno bisogno di noi e il Signore del Chiesa locale. Rogate continua a guidare la nostra missione sem- La comunità rogazionista in Ango- pre con la sua assistenza paterna e con l’interces- la sta entrando lentamente in sione di S. Annibale, nostro Fondatore. questa realtà parrocchiale, con la P. Roy Moothedat MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016 11
Manda o Signore I buoni operai del Vangelo in Indonesia, Iraq e Vietnam Domenica 17 aprile 2016 abbiamo celebra- to in tutta la Chiesa la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, la preghiera di cui è stato profeta e maestro Sant’Annibale Ma- ria Di Francia. Pregare per le vocazioni è un atto di speranza e di fiducia nell’azione prov- vidente di Dio, che non ci lascia soli ma ci dona i buoni e santi “operai del Vangelo”. Li avremo solo se pregheremo, ci ricorda Sant’Annibale, perché così il Signore ha vo- luto: “Pregate il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!” (Mt 9, 38). Riconosciamo con profonda gratitudine che la Congregazione dei Rogazionisti in questi giorni è stata particolarmente benedetta dal Signore con il dono delle vocazioni religiose e sacerdotali. Tra gli altri, vogliamo segnalare ai nostri let- tori tre eventi di speciale importanza per la vita della nostra famiglia religiosa. P. Henrikus Gualbertus, primo sacerdote rogazionista indonesiano Sabato 16 aprile 2016, alla vigilia della Gior- nata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, nella missione di Maumere nell’isola di Flo- res in Indonesia è stato ordinato sacerdote P. Henrikus Gualbertus, il primo sacerdote ro- gazionista indonesiano. La cerimonia, lieta e suggestiva, è stata presieduta dal vescovo del luogo Mons. Gerulfus Kherubim Pereira e vi ha partecipato anche P. Angelo Ademir Mez- zari, Superiore Generale della Congregazione dei Rogazionisti. 12 MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016
Ordinazione sacerdotale di P. Gabriele Firas A. Kidher, sacerdote rogazionista iracheno Domenica 17 aprile, Giornata Mondiale di Preghie- ra per le Vocazioni, P. Gabriele Firas A. Kidher veni- va ordinato sacerdote nella Basilica di San Pietro a Roma da Papa Francesco. P. Gabriele è originario della martoriata terra dell’Iraq. Nato a Baghdad nel 1977, P. Firas è cresciuto in una famiglia dalla profonda fede cattolica. Ancora bambino ha vissuto il dramma di un grave incidente strada- le con diversi interventi chirurgici. Poi è stato colpito da una grave malattia al midollo osseo. E tutto questo è accaduto dentro lo scenario delle diverse guerre che si sono succedute in Iraq; della persecuzione contro i cristiani ad opera del fondamentalismo islamico, sia esso di matrice sunnita o sciita; della fuga in massa dei cristiani dal paese. P. Firas vuole essere come Cristo un buon pastore per la sua gente, per dare speranza a quelli che soffrono. “La fragilità umana, le ferite nel corpo e nell’anima non devono farci perdere la speranza, perché Gesù è con noi. Questo vale anche per il popolo iracheno, per i cristiani di quella terra”. Ordinazione diaconale di Joseph Hoang Xuan Huong, primo diacono rogazionista del Vietnam Il prossimo 4 giugno sarà ordinato diacono il giovane re- ligioso rogazionista Joseph Hoang Xuan Huong. La Con- gregazione è ormai da qualche anno presente in Viet- nam. Il nostro confratello Joseph potrebbe diventare sa- cerdote nei primi mesi del 2017. Indonesia, Iraq e Vietnam Tre contesti geografici diversi, con storie e problemati- che specifiche, ma legate dal sottile filo rosso di una storia intrisa di violenza, guerra e dolore umano. Ora un raggio di sole illumina questa umanità sofferente: è il dono del sacerdozio. Sant’Annibale scriveva: “Immaginiamo per poco che il sacerdozio, come un sole che tramonta, si spegnesse. Tutto il mondo non resterebbe nelle tenebre? Dove sa- rebbero più il culto di Dio, i sacramenti, la S. Eucaristia, la parola di Dio, la fede, la carità? Tutto perirebbe!”. Noi vogliamo accogliere il dono del sacerdozio con la stessa fede, lo stesso amore, la stessa gioia. Il mon- do ha un bisogno urgente di santi sacerdoti, di buoni evangelici operai. Chiediamoli al Signore nella nostra preghiera e, per quanto ci è pos- sibile, cerchiamo di sostenere i seminaristi poveri durante gli studi e il ciclo formativo del seminario, affinché con l’aiuto di Dio possano diventare santi sacerdoti rogazioni- sti, come Sant’Annibale. MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016 13
microrealizzazioni di missioni rog ATTIVA N. 140 Suppellettili e arredo per il seminario rogazionista di Kabgayi (Rwanda) Nel mese di settembre 2015 è stata aperta la nuova sede del Seminario Rogazionista di Filosofia di Kabgayi. Attualmente i giovani che abitano la sede formativa rogazionista e frequen- tano gli studi di filosofia presso il Se- minario interdiocesano di Kabgayi so- no tredici. Tutti provengono da famiglie povere e non hanno le possibilità eco- nomiche di sostenere le spese del se- minario e della scuola. I padri rogazionisti responsabili della comunità formativa, P. Isidore Kara- muka e P. Gabriel Kom Noumbissie, hanno chiesto alla nostra rivista Mis- sioni Rog un aiuto per arredare la ca- sa. In questi mesi da parte dei nostri lettori e benefattori ci sono giunti con- tributi per un totale di 3.700 euro, che sono circa la metà della somma di cui c’è bisogno. Con questi soldi si è ac- quistata una parte del mobilio e at- trezzature di base (letti, armadi, tavoli, sedie, cucina a legna, cucina a gas e frigorifero). Ora abbiamo bisogno dei mobili per la sala da studio, la biblio- teca e – nei limiti del possibile – vo- gliamo comprare qualche computer. Ringraziamo quanti ci hanno aiutato e rinnoviamo l’appello a quanti possono offrire un contributo, anche se piccolo. Grazie! Finanziamento richiesto € 7.500,00 totale offerto € 3.657,54 14 MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016
microrealizzazioni di missioni rog ATTIVA N. 141 Attrezzature e materiale didattico per il Kindergarten (Scuola dell’Infanzia) di Aluva (India) La Quasi Provincia rogazionista dell’India ha promosso l’iniziativa di avviare una “Scuola dell’Infanzia” nella sede di Aluva. Destinatari sono i bambini di un’età com- presa tra i 2 e i 4 anni. L’intento è quello di offrire ai piccoli un sistema educativo in- tegrato, fondato sulla pedagogia rogazionista di Sant’Annibale Maria Di Francia. Il Kindergarten fu ideato dal pedagogista tedesco Friedrich Fröbel (1782-1852). “Con i Giardini di Infanzia inizia un nuovo modo di concepire, vedere ed educare la natura infantile. Il bambi- no, infatti, avverte il bisogno irrefrenabile di esprimere il proprio mondo interiore, e lo fa non at- traverso il linguaggio ma attraverso il gioco. Per Fröbel il giardino di infanzia rappresentava una palestra dove si allenavano educatori, genitori e bambini in un luogo di partecipazione comuni- taria”. (Fonte/i: http://it.wikipedia.org/wiki/Friedrich Fröbel) Le tre classi del Kindergarten di Aluva verranno ricavate negli ambienti utilizzati fino ad oggi dal seminario. Per avviare le attività didattiche della Scuola dell’Infanzia nel prossimo anno scolastico 2016, i Padri della Casa di Aluva chiedono la collabora- zione di Missioni Rog per fornire la scuola delle attrezzature e del materiale didatti- co necessario: 1) preparazione dell’ambiente esterno con attrezzature per i giochi; 2) banchi e sedie per le classi; 3) acquisto del materiale didattico. Finanziamento richiesto € 5.000,00 totale offerto € 2.530,48 Sostieni le nostre microrealizzazioni Con poco si può fare tanto! MISSIONI ROG • n. 1 Gennaio/Aprile 2016 15
UFFICIO MISSIONARIO CENTRALE DEI ROGAZIONISTI MISSIONI ROG ONLUS Missioni Rog Onlus opera nelle missioni “Anche tu dei Padri Rogazionisti ed affianca i missionari nella realizzazione di progetti di sviluppo come: puoi dare abitazioni per poveri, aule scolastiche e sale polivalenti, borse di studio e sostegno la mano a chi scolastico, mense e sostegno alimentare, ambulatori, attrezzature e materiale ha bisogno medico-sanitario, programmi di alfabetizzazione, laboratori per la formazione professionale, d’aiuto” pozzi per l’acqua, programmi di agricoltura e sviluppo rurale. Modalità di intervento: ✔ adozioni a distanza ✔ adozioni scolastiche ✔ adozioni missionarie (adozione di un seminarista) ✔ adozioni collettive (adozione di un seminario, scuola, orfanotrofio) ✔ borse di studio ✔ microrealizzazioni ✔ progetti di sviluppo MISSIONI ROG DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE UFFICIO MISSIONARIO CENTRALE DEI ROGAZIONISTI Via Tuscolana, 167 Missioni Rog ONLUS 00182 ROMA Padri Rogazionisti - Via Tuscolana, 167 - 00182 Roma Tel. 06 70 20 751 Codice fiscale: 972 286 70 580 Abbonamento Conto corrente postale n. 81835019 IBAN: IT69V0760103200000081835019 – BIC: BPPIITRRXXX annuo € 7,75 Conto corrente bancario presso Banca Prossima SpA - Filiale di Milano AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N.290/88 IBAN: I T 4 1 A 0 3 3 5 9 0 1 6 0 0 1 0 0 0 0 0 1 4 0 7 5 7 – BIC: BCITITMX DEL 17 MAGGIO 1988 Impaginazione e stampa: Il tuo contributo è detraibile ai fini fiscali ANTONIANA GRAFICHE srl 00067 MORLUPO (Roma) Tel. 06/9071440
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