Osservazione della mobilizzazione di - Magnetic dust mobilization by B T field; - Mo target exposure.
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Osservazione della mobilizzazione di dust in FTU: - Magnetic dust mobilization by BT field; (M. De Angeli, G. Maddaluno, C. Castaldo, G. Grosso, G. Apruzzese, E. Giovannozzi, G. Gervasini, F. Ghezzi, E. Lazzaro, D. Ripamonti, G. Riva, A. Uccello) - Mo target exposure. (C. Castaldo, M. De Angeli, G. Grosso, D. Ripamonti)
Magnetic dust mobilization by BT field Motivazioni • Sono state trovate polveri ferromagnetiche in FTU [1] e in altri tokamak [2,3,4]; • L’evidenza della presenza di polveri mobilizzate nel vessel in assenza di plasma è stata rilevata dagli spettri TS nel 20% delle «scariche di zero» con campo magnetico (trovati 60 spettri TS non ambigui!). Fig. 1 • La presenza di polveri magnetiche, mobilizzate prima dell’inizio della scarica di plasma (Fig. 2), può interferire con la fase di breakdown rendendo difficoltosa l’ignizione della scarica stessa nei tokamak [4] (la presenza di dust può perturbare severamente la densità elettronica). Goal della sperimentazione Prima evidenza sperimentale della presenza di polveri, mobilizzate dal solo campo magnetico (FB μB), in assenza di plasma (fase di rump- up del campo magnetico prima del breakdown) in tokamaks. [1] M. De Angeli, et al., Nuclear Fusion, 55 (2015) 123005. [2] A.N. Novokhatsky, et al, Proc. of the 38th EPS 2011, Vol. 35G, P5.066. [3] D. Ivanova, M. Rubel, V. Philipps, et al., Phys. Scr., T138 (2009) 014025. 2 [4] J. Winter, G. Gebauer, J. Nucl. Mater., 266-269 (1999) 228.
Fig. 1: Esempio di spettro Thomson Scattering (scarica di zero # 38539, BT=5.2T), con evidenza della presenza di dust in camera a 1.7s dall’inizio del plateau di B. 3
Problematiche legate alla presenza di polveri ferromagnetiche Stima del bilancio delle forze FBDd3 , Fg Dd3, Fads Dd : in FTU sono mobilizzabili i dust SS magnetici sferici con diametro >50μm a 5T! Sezione poloidale: Fig. 2: Simulazione, con codice DUSTTRACK, di traiettorie di 11 particelle magnetiche (diametro 60μm) sottoposte a rampa di B da 0 a 5T. Velocità particelle vp 10m/s. 4 [7] J. Winter, G. Gebauer, J. Nucl. Mater., 266-269 (1999) 228.
Strategia sperimentale Diagnostiche utilizzate: TS – rivelazione inequivocabile della presenza di polveri; Analisi post-mortem di collettori di polveri esposte tramite sistema di esposizione campioni (port 8). Acquisizioni di immagini tramite videocamera installata in FTU (port 6); Sperimentazione proposta: 1. In parassitaggio – il TS e la videocamera vicina alla fonte di illuminazione riceveranno il segnale di trigger all’inizio della rampa di campo B; 2. Scariche di «zero» - esposizione di un wafer di Si lappato pulito (collettore polveri) e un supporto di W con deposito di 4 spots, da 1mm, di dust di Fe, diam. 200μm, mappati prima e dopo l’esposizione tramite miscoscopio elettronico. 3. Scariche di «zero» - acquisizione del segnale TS e immagine videocamera dell’inizio rampa di campo B; Richiesta scariche: n. 2 scariche di Zero con B5T con inserzione di collettore di dust dal sistema inserz. Campioni; n. 2 scariche di Zero con B5T con esposizione di dust di Fe pre-depositati (campioni da sostituire dopo ogni scarica); Scariche in parassitaggio con B4T durante sperimentazione con disruzioni. 5
Dettagli tecnici – polveri pre-depositate Es di (W) dust pre-depositati su supporto di W: 0.5mm 0.5mm Esempio di dust magnetici raccolti in FTU: Quantità di dust pre-depositati dell’ordine di qualche μg. Da stima analoga fatta per 4 spot di W dust depositati su supporto di W esposto in DIII-D: 2.3μg W totale. Quantità dust magnetici raccolta in FTU: 15.54g !!!! 6
Dettagli tecnici – illuminazione camera da vuoto Esposizione P collettore/supporto Trigger start videocamera P 8 dust con inizio rampa B 9 P 7 P10 Videocamera 600x700 pixel, 25 f/s P6 con lente grandangolare (dettagli da P11 discutere con gruppo REIS). TS Lampada LED (array P5 18 LED bianchi ad alta intensità da 30mm 1000 lumen tot) in P12 tubo da 36mm con finestra in zaffiro. P Lente 4 P1 divergente ex- sonda EO (?) P P 3 2 Piano alternativo (da discuterne): Trigger lampada LED solo Inserzione lampada LED + bundle per con rampa B durante le videocamera veloce nel tubo installato nel scariche in parassitaggio port 6 (diam 70mm) una volta conclusa la (lampada spenta durante sperimentazione REIS. scarica di plasma). 7
Mo target exposure Motivazioni • Durante la scorsa campagna sperimentale sono stati esposti targets di Mo, SS e Ti; una chiara evidenza di crateri, dovuti ad impatto con dust, è stata trovata solo sul target di Mo; • Morfologia dei crateri simili a quelli trovati sulle tegole del limiter toroidale di FTU (crateri grandi da 50μm e più piccoli da 20μm di diametro); • Pochissimi crateri trovati (10) dovuti all’esposizione a poche scariche (6). Necessità di aumentare la casistica per trarre conclusioni più attendibili. Strategia sperimentale Inserire una lastrina di Mo nell’ombra del limiter poloidale per un numero maggiore di scariche, per ottenere una maggiore rilevanza statistica dei crateri che si formeranno. La lastrina verrà accoppiata alla sonda Cherenkov montata sul port 5 ma arretrata di 1cm rispetto alla punta della Cherenkov! Sperimentazione in8 parassitaggio a quella della Cherenkov!
Crateri trovati su target di Mo: Esempio crateri trovati su tegola P12 n6 sx del limiter toroidale di FTU: 9
Posizionamento target di Mo 30mm 5mm Sp=0.5mm Vista sez. Poloidale: Lamina Mo Port 5 10mm min15mm Sonda Movimentazione Cherenkov ex-sonda EO 10
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