ORIENTARSI NELLA RETE DEI SERVIZI - GUIDA PER I CAREGIVER FAMILIARI - Ausl Parma
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INDICE INTRODUZIONE pag. 5 1. QUANDO SI DICE "CAREGIVER" pag. 7 2. LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI pag. 11 3. LA RETE DEI SERVIZI SANITARI pag. 21 4. I DIRITTI E LE TUTELE pag. 31 5. LA RETE DELLE ASSOCIAZIONI pag. 41 Realizzato con la collaborazione dell’Ufficio Stampa Comunicazione e Rapporti con l’Utenza dell'AUSL di Parma Perchè la farfalla come simbolo e immagine ricorrente all'interno della guida? Può apparire anomalo, quasi paradossale, se confrontato con gli stereotipi cui è associata da sempre la figura di chi deve prendersi cura di un altro essere umano in difficoltà, ma in realtà è una immagine-emblema dell'individuo libero che non si identifica con il peso che deve portare. La farfalla ci mostra la sua bellezza, conquistata attraverso il faticoso percorso iniziato da bruco. Esprime leggerezza, di chi sta compiendo un volo consapevole e mirato (e non come piu- ma in balia del vento, citando Calvino e Paul Valery). È colorata, come lo è la vita da riscoprire oltre il grigio della fatica quotidiana. È un'immagine universale, che non crea etichette ma che ci riconduce al concetto di re- silienza e riguarda quindi tutti i caregiver familiari senza distinzione riguardo alla persona oggetto di cura. Le farfalle rappresentano il cambiamento e la rinascita, indipendentemente dal loro colore. Le farfalle blu rappresentano l’amore. Cristina Franceschi Foto di copertina e pag. 40: Larisa Koshkina - Pixabay Farfalla pagine interne: Gustavo Rezende - Pixabay
INTRODUZIONE Q uesta guida è il frutto del lavoro di un gruppo di profes- sionisti dei servizi sociali e sanitari e dei rappresentanti delle Associazioni del terzo settore presenti sul territorio “C’è una crepa in ogni cosa. della provincia di Parma. L’obiettivo del gruppo era quello di condi- È da lì che entra la luce” videre una riflessione più approfondita sulle caratteristiche del Ca- Leonard Cohen regiver familiare e di individuare azioni per riconoscerne, sostenere e valorizzarne il ruolo. Il mondo dei Caregiver familiari è ancora poco conosciuto e silenzio- so, costituito da uomini e soprattutto da donne, che vivono in soli- tudine la propria condizione del prendersi cura di una persona con più fragilità, spesso sacrificando la propria vita familiare, lavorativa e sociale. Sono persone a cui difficilmente si chiede come stanno, quali emozioni provano, quali difficoltà incontrano e in che modo si possono sostenere. Il Caregiver familiare si occupa di accudire a domicilio i propri figli, genitori, coniugi e compagni anziani, malati e non autosufficienti. Il prendersi cura delle persone implica una disponibilità totale: dai compiti assistenziali, al disbrigo di pratiche burocratiche, dall’orga- nizzazione dei tempi di cura, alla fatica di tenere i contatti con tutti i diversi professionisti, dalla ricerca di aiuto per le attività quotidiane, alle difficoltà economiche. Diventa quindi difficile per il Caregiver trovare il tempo per prendersi cura della propria stanchezza fisica e mentale, o ritagliarsi spazi per “riprendere il fiato”. Spesso viene anche a mancare una relazione normale e spontanea con il proprio familiare perché la cura, la responsabilità e l’organizzazione prendo- no il sopravvento sulla precedente quotidianità. Attraverso questa guida informativa, costruita per e con i Caregiver INTRODUZIONE 5
familiari, si vogliono offrire informazioni specifiche ed essenziali che CAPITOLO 1. QUANDO SI DICE possano consentire alle persone di orientarsi più agilmente all’inter- no della complessa rete dei servizi territoriali. Una rete che offre servizi sanitari e sociali orientati al domicilio, alla semiresidenzialità e alla residenzialità, organizzati tramite risorse, “CAREGIVER” prestazioni, attività garantite da Istituzioni ed Enti Pubblici quali le Aziende Sanitarie, gli Ospedali, i Comuni e gli Enti del terzo settore. 1.1 IL CAREGIVER FAMILIARE1 Un sentito ringraziamento al gruppo di lavoro e in particolare ai Ca- Io sono un Caregiver familiare: "mi prendo cura" del mio caro ... an- regiver familiari delle associazioni AIMA, ASBI, AISLA, ANffAS, GSAF, che a me sono riconosciuti diritti e benefici. LIFC, NOI PER LORO, NUPA, PRADER-WILLI, SNUPI che con la loro Sono un Caregiver familiare perché "presto le cure” al mio caro, me presenza costante e il loro sguardo ci hanno avvicinato maggior- ne prendo cura. Sono il membro della famiglia che si occupa più mente a questo mondo di persone ancora troppo invisibili. attivamente di offrire assistenza al mio familiare malato, invalido o disabile. Sono il punto di riferimento principale sia per il mio caro sia per l’équipe medica di cura. Anahi Alzapiedi Sono un Caregiver familiare quando assisto e mi prendo cura del Direttrice Attività Socio Sanitarie AUSL Parma mio caro che a causa di una malattia, un'infermità o di una disabili- tà - anche cronica o degenerativa - non è autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé. Sono un Caregiver familiare se mi prendo cura e assisto: ● il mio coniuge ● il mio compagno unito civilmente ● il mio convivente di fatto ● un mio familiare o affine entro il secondo grado (genitore, figlio, fratello, suocero, cognato) ● un mio familiare entro il terzo grado (anche zii e nipoti) a cui è riconosciuta un'invalidità grave (ai sensi della Legge 104/1992 art.33 comma 3). Sono un Caregiver familiare perché con la mia scelta di amore e la grande assunzione di responsabilità di cura dei miei familiari, sono una figura determinante per la loro vita e per la loro assistenza. 1 a cura dei rappresentanti delle Associazioni dei Caregiver fa- miliari del gruppo di lavoro provinciale 6 GUIDA PER I CAREGIVER QUANDO SI DICE CAREGIVER 7
1.2 IL RICONOSCIMENTO DEL CAREGIVER te cura ed assistenza)» definisce il Caregiver familiare come “la persona che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si FAMILIARE E LA LEGGE ITALIANA prende cura nell'ambito del piano assistenziale individualizzato (di seguito denominato PAI) di una persona cara consenziente, In Italia il profilo del Caregiver familiare è stato riconosciuto uf- in condizioni di non autosufficienza o comunque di necessità di ficialmente con la Legge di Bilancio 2018 (Legge 207/18) che ha ausilio di lunga durata, non in grado di prendersi cura di sé”. Se- istituito un fondo per la copertura finanziaria di interventi finaliz- condo questa definizione, il Caregiver familiare deve essere espli- zati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività citamente individuato, quando esiste, coinvolto in modo attivo nel di cura non professionale svolta dal Caregiver familiare. Tale legge percorso di definizione, realizzazione e valutazione del progetto di identifica il Caregiver familiare come la persona che assiste e si vita e di cura della persona assistita e condividerne il piano indivi- prende cura di un familiare che, a causa di malattia, infermità o di- dualizzato (PAI). Il Caregiver familiare è considerato componente sabilità, non è autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé. fondamentale e risorsa della rete di assistenza alla persona. I presupposti che devono configurarsi, quindi, perché una persona possa dirsi “Caregiver” risiedono nel rapporto che la lega alla perso- A seguito di questa legge, la Regione Emilia-Romagna ha effet- na assistita (coniuge, unione civile, convivenza di fatto, parentela o tuato alcuni interventi normativi in cui ha individuato risorse, pro- affinità) e alle condizioni di salute che devono averne determinato grammi e strumenti a disposizione dei servizi sociali e sanitari allo il riconoscimento della “disabilità grave” (ai sensi dell’art. 3, comma scopo di riconoscere e sostenere il ruolo di cura e assistenza del 3, L. 104/92) o dell’indennità di accompagnamento. Caregiver familiare in tutto il territorio regionale. L’attività del Caregiver familiare è estremamente usurante, ri- chiede impegno, responsabilità e costringe le persone a scelte Per maggiori informazioni si può visitare il sito di informazione e che influiscono sulla propria vita professionale, privata e sociale. supporto al Caregiver familiare all’indirizzo: Molto spesso i Caregiver ignorano i propri diritti: stare accanto ad https://caregiver.regione.emilia-romagna.it una persona malata è un compito che può assorbire tutta l’atten- zione fino a far perdere di vista la propria salute e il proprio benes- sere. Pur riconoscendone il valore sociale, la legislazione vigente non 1.4 I GIOVANI CAREGIVER garantisce del tutto quelle tutele giuridiche, previdenziali ed eco- Quando parliamo di Caregiver familiari ci immaginiamo persone nomiche di cui i Caregiver familiari avrebbero bisogno per poter adulte che si prendono cura di genitori anziani o di figli con im- svolgere con serenità il loro lavoro di cura. portanti problematiche di salute e/o con disabilità. Ma ci sono an- che Caregiver giovani, ovvero ragazzi che per scelta o necessità si trovano a farsi carico e a prendersi cura di parenti o membri 1.3 IL RICONOSCIMENTO DEL CAREGIVER fragili della propria famiglia. Nonostante l’età, hanno gli stessi diritti e necessitano delle stesse tutele dei caregiver più adulti. FAMILIARE IN EMILIA-ROMAGNA Sono generalmente “figli di” e “fratelli di” persone con problema- La Regione Emilia-Romagna è stata la prima a istituire una legge tiche psichiatriche, malattie fisiche croniche o invalidanti, persone a favore del Caregiver familiare con l’intento di riconoscere, valo- con problemi di tossicodipendenza o alcool dipendenza. Questi rizzare e promuovere tale figura in sintonia con le esigenze della giovani hanno spesso responsabilità maggiori di quelle dei loro persona cara accudita. coetanei. Invece di giocare, studiare o uscire con gli amici devono occuparsi abitualmente di somministrare e gestire i farmaci, fare La Legge Regionale del 2014 «Norme per il riconoscimento e il so- medicazioni, accompagnare a visite mediche, svolgere mansioni stegno del Caregiver familiare (persona che presta volontariamen- domestiche, essere supporto emotivo per il loro familiare. Questa 8 GUIDA PER I CAREGIVER QUANDO SI DICE CAREGIVER 9
precoce e continuativa attività di cura può portare il giovane Ca- CAPITOLO 2. LA RETE regiver familiare a sviluppare problematiche psicologiche, come ansia, depressione o più in generale, difficoltà nel riconoscere i propri bisogni e le proprie emozioni. E come accade per gli adulti, anche questi ragazzi sono “invisibili”. Difficilmente emergono dallo loro solitudine per farsi riconoscere, per chiedere aiuto e supporto nelle loro funzioni di cura. DEI SERVIZI SOCIALI 2.1 LO SPORTELLO SOCIALE LA SCHEDA DI RICONOSCIMENTO In ogni Comune è istituito lo Sportello Sociale che svolge attività DEL CAREGIVER FAMILIARE di accoglienza, ascolto, orientamento e prima consulenza ai cit- tadini in merito ai servizi e alle opportunità presenti sul territorio. Ti prendi cura di una persona cara che necessita di un Lo Sportello offre informazioni anche sulle modalità e le procedu- supporto a lunga durata nelle funzioni di vita quotidia- re per la presentazione delle domande e della documentazione na? Indipendentemente dalla tua età anagrafica, allora prevista per accedervi (consegna della modulistica, supporto nella sei un Caregiver familiare e la Regione Emilia-Romagna compilazione). ti chiede di formalizzare il tuo ruolo attraverso la com- Se necessario, allo Sportello viene fissato un appuntamento con pilazione della “Scheda di riconoscimento del caregiver l’assistente sociale. familiare”. Si tratta di un modello di autocertificazione L’assistente sociale, riferimento per l’accesso alla rete dei servizi so- che contiene una prima parte di dati informativi relativi cio-assistenziali e socio-sanitari, si prende carico della persona e dei al Caregiver familiare e una seconda parte che ne richia- bisogni espressi, valuta le risorse a disposizione per corrispondervi ma i diritti e gli impegni. Una volta compilata, la scheda adeguatamente ed avviare un percorso di aiuto condiviso e perso- va consegnata allo Sportello Sociale del quartiere/Co- nalizzato. mune di residenza. Qui il Caregiver familiare può parlare Per favorire il riconoscimento e la valorizzazione del proprio ruolo, il con operatori in grado di fornire informazioni sulla rete familiare può chiedere di compilare la “Scheda di riconoscimento dei servizi e può richiedere interventi di supporto e sol- del caregiver”. lievo nell’assistenza. In questo caso, il Caregiver familiare viene coinvolto nel percorso di definizione e gestione di DESTINATARI un progetto personalizzato assistenziale, in un’ottica di Lo Sportello Sociale è rivolto ai cittadini adulti, anziani, disabili, nu- collaborazione tra servizi e famiglia. La Scheda di ricono- clei familiari, singoli, Caregiver. scimento del Caregiver familiare può essere scaricata dal sito https://caregiver.regione.emilia-romagna.it o ritirata COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO agli Sportelli Sociali. Occorre rivolgersi direttamente allo Sportello Sociale del Comune. QUANTO COSTA Il servizio è gratuito. PER INFORMAZIONI Telefonare al centralino e/o visitare il sito del proprio Comune di re- sidenza. 10 GUIDA PER I CAREGIVER LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI 11
2.2 IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE natura. Il servizio è organizzato dal Comune. L’obiettivo principale del Servizio di Assistenza Domiciliare è DESTINATARI quello di sostenere la permanenza nel proprio contesto familiare Il servizio è rivolto generalmente alle persone anziane o con disabi- e sociale delle persone con disabilità e/o non autosufficienti di ogni lità, non autonome negli spostamenti e/o senza familiari che pos- fascia di età e garantire un supporto al carico assistenziale dei fami- sano effettuare l’accompagnamento. liari/Caregiver. Prevede interventi assistenziali eseguiti a casa, fi- nalizzati a superare situazioni di difficoltà contingente, a migliorare COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO stati di disagio prolungato e/o cronico e ad evitare ricoveri impropri. Le modalità di attivazione del servizio sono diversificate in base ai Il servizio può essere attivato anche solo per pochi interventi con regolamenti comunali. finalità di addestramento al Caregiver o badante. Il servizio assicu- ra: interventi di igiene e cura della persona, consegna del pasto, QUANTO COSTA accompagnamento a visite mediche, disbrigo di pratiche burocra- Il servizio può essere soggetto ad una compartecipazione della tiche, servizio di telesoccorso/telecontrollo. Possono essere definite spesa, sulla base dei singoli regolamenti comunali. anche altre tipologie di interventi sulla base del progetto assisten- ziale individualizzato. PER INFORMAZIONI Il servizio viene garantito dai Comuni, che possono avvalersi di Rivolgersi allo Sportello Sociale del Comune/quartiere di residenza. Aziende pubbliche o Cooperative sociali. DESTINATARI 2.4 IL TRASPORTO SCOLASTICO Il servizio è rivolto a tutte le persone che, in particolari condizioni legate all’età, allo stato di salute o alla situazione di disagio sociale, PER STUDENTI CON DISABILITÀ si trovano in condizioni di fragilità e/o di non autosufficienza e non È il servizio di trasporto rivolto agli studenti con disabilità per sono in grado, anche temporaneamente, di far fronte in modo au- garantire loro di accedere alla scuola e alle attività scolastiche. Il ser- tonomo alle proprie necessità. vizio è organizzato dal Comune COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO DESTINATARI Occorre rivolgersi all’assistente sociale del Comune. Il servizio si rivolge a studenti delle scuole dell'infanzia, dell'obbligo e di grado superiore, con difficoltà motorie e/o cognitive gravi. QUANTO COSTA Il servizio è soggetto ad una compartecipazione della spesa sulla COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO base dei singoli regolamenti comunali. Le modalità di attivazione del servizio sono diversificate in base ai singoli regolamenti comunali. PER INFORMAZIONI Rivolgersi allo Sportello Sociale del Comune/quartiere di residenza. QUANTO COSTA Il servizio è gratuito. 2.3 IL TAXI SOCIALE PER INFORMAZIONI Rivolgersi allo Sportello Sociale del Comune/quartiere di residenza. Il Taxi Sociale offre il trasporto non sanitario di persone anziane o con disabilità, per consentire loro di effettuare uscite di varia 12 GUIDA PER I CAREGIVER LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI 13
L’inserimento nel centro viene concordato ed organizzato con la 2.5 IL CENTRO DIURNO ANZIANI - persona, i suoi familiari/Caregiver/tutore legale e con tutti gli ope- CENTRO SOCIO RIABILITATIVO DIURNO ratori coinvolti. Il Centro Diurno e il Centro Socio Riabilitativo Diurno sono servizi DESTINATARI aperti al mattino e al pomeriggio per le persone anziane e adulte Il servizio è rivolto a persone adulte con disabilità (L.104/92 art.3 con disabilità, con diverso grado di non autosufficienza. Forniscono comma 3) che abbiano concluso il percorso scolastico e che non interventi di tipo assistenziale, quali la cura della persona, recupero possono (o non sono ancora pronte) a sostenere un impegno la- e/o mantenimento dell’autonomia personale ed offrono attività di vorativo. socializzazione, animazione e riattivazione motoria. Costituiscono un servizio di “sollievo” in quanto offrono un sostegno al carico COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO assistenziale dei Caregiver. Occorre rivolgersi all’assistente sociale del Comune. DESTINATARI QUANTO COSTA Il servizio è rivolto alle persone anziane e adulte con disabilità in Il servizio è soggetto ad una compartecipazione della spesa sulla particolari condizioni di salute che ne compromettono la funziona- base dei singoli regolamenti comunali. lità e la vita autonoma, che vivono sole e/o a rischio di isolamento sociale o che vivono con i propri familiari/Caregiver. PER INFORMAZIONI Rivolgersi allo Sportello Sociale del Comune/quartiere di residenza. COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO Occorre rivolgersi all’assistente sociale del Comune. QUANTO COSTA 2.7 L’ASSEGNO DI CURA Il servizio è soggetto ad una compartecipazione della spesa sulla L’Assegno di Cura è un contributo economico a favore delle fami- base dei singoli regolamenti comunali. glie/Caregiver che assistono persone non autosufficienti a casa loro. La finalità dell’assegno è quella di sostenere la domiciliarità, ovvero PER INFORMAZIONI la scelta di mantenere la persona da assistere a casa propria. L’im- Rivolgersi allo Sportello Sociale del Comune/quartiere di residenza. porto giornaliero viene stabilito a seconda della gravità della con- dizione di disabilità e non autosufficienza e dell'intensità del carico assistenziale. È previsto un contributo economico aggiuntivo per le 2.6 IL CENTRO SOCIO OCCUPAZIONALE situazioni in cui vi è la presenza di un regolare contratto con un assi- PER PERSONE CON DISABILITÀ stente familiare (badante) per un impegno assistenziale di almeno 20 ore settimanali. L'accesso al contributo tiene conto anche della Il Centro Socio Occupazionale è un servizio diurno che offre labo- situazione economica e patrimoniale (modello ISEE per prestazioni ratori e percorsi educativi e formativi con la finalità di: sociali agevolate in ambito sociale e sociosanitario) del nucleo fami- ● offrire un addestramento occupazionale preparatorio o sostituti- liare. I criteri di ammissione, gli importi e le soglie ISEE per accedere vo all’inserimento lavorativo al contributo sono definite dalla Regione Emilia- Romagna. ● favorire il mantenimento ed il potenziamento delle abilità rela- zionali ed operative DESTINATARI ● garantire momenti di socializzazione attraverso attività ricreative Possono usufruire dell'assegno di cura: e culturali. ● le famiglie/Caregiver che mantengono a casa l'anziano non au- 14 GUIDA PER I CAREGIVER LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI 15
tosufficiente o la persona adulta con grave disabilità (anche disabilità la cui famiglia si trova temporaneamente in difficoltà nel acquisita a causa di patologie o traumi) garantendo loro, diret- compito di cura o desidera avere un periodo di riposo dall’assisten- tamente o avvalendosi dell'intervento di persone non apparte- za continuativa. nenti al nucleo familiare, prestazioni assistenziali ● altri soggetti non legati da vincoli familiari, che intrattengono COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO consolidati e verificabili rapporti di cura con la persona anziana Occorre rivolgersi all’assistente sociale del Comune. e/o con disabilità ● genitori/Caregiver di minori con gravissima disabilità che si tro- QUANTO COSTA vano in situazione di totale dipendenza, che necessitano di assi- Il servizio è soggetto ad una compartecipazione della spesa. stenza continua nell’arco delle 24 ore e che non possono seguire i normali percorsi di integrazione scolastica. PER INFORMAZIONI Può beneficiarne anche l’eventuale amministratore di sostegno o Rivolgersi allo Sportello Sociale del Comune/quartiere di residenza. lo stessa persona maggiorenne quando ancora in grado di auto- determinarsi. 2.9 L’ACCOGLIENZA RESIDENZIALE COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO Occorre rivolgersi all’assistente sociale del Comune. Le persone anziane e adulte con disabilità che a causa di proble- mi legati alla rete familiare e sociale o all’aggravamento dei bisogni QUANTO COSTA assistenziali non sono in grado di restare a casa propria, posso- Il contributo varia ed è determinato in base all’ISEE. no essere accolte in strutture che offrono servizi per la cura della persona (come l’aiuto per l’igiene personale, per il movimento, per PER INFORMAZIONI l’alimentazione), l’assistenza medica ed infermieristica e attività di Rivolgersi allo Sportello Sociale del Comune/quartiere di residenza. socializzazione. In base all’intensità delle prestazioni assistenziali e di cura, si differenziano in: ● Casa Residenza Anziani (CRA): struttura di grande dimensio- 2.8 IL RICOVERO DI SOLLIEVO ne, ospita anziani e adulti non autosufficienti di grado elevato o medio che non hanno necessità di specifiche prestazioni ospe- Il Ricovero di Sollievo consiste nell’accoglienza di una persona daliere, ma necessitano di un’assistenza continua, tutelare, me- non autosufficiente in una struttura residenziale per un periodo dica ed infermieristica per il mantenimento ed il miglioramento di tempo definito e concordato insieme al Caregiver familiare. Il dello stato di salute e di benessere. ricovero di sollievo intende: ● Casa di riposo: struttura di grande/media dimensione, ospita an- ● offrire spazi e tempi liberi al Caregiver per recuperare energie ziani e adulti parzialmente autosufficienti che non necessitano mentali e fisiche di un’assistenza continuativa, ma di un aiuto nello svolgimento ● assicurare un supporto nelle situazioni di temporanea impossi- bilità del Caregiver familiare o assistente familiare ad assistere, delle attività quotidiane. Offre occasioni di socializzazione e vie- per malattia o altri eventi imprevisti ne garantita l’assistenza tutelare e medica di base. ● sostenere la riorganizzazione delle attività di cura del Caregiver a ● Comunità alloggio e Case famiglia: strutture di piccole dimen- seguito di improvvisi cambiamenti delle condizioni assistenziali sioni, ospitano un piccolo gruppo di anziani e/o adulti con una del proprio familiare. bassa intensità assistenziale, a cui viene garantita l’assistenza nelle 24 ore e il supporto nello svolgimento degli atti della vita DESTINATARI quotidiana. Offrono occasioni di socializzazione. L’assistenza Il Ricovero di Sollievo è rivolto a persone anziane e adulte con gravi medica è garantita dal proprio medico di medicina generale. 16 GUIDA PER I CAREGIVER LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI 17
● Centri socio riabilitativi residenziali: ospitano persone con disa- COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO bilità grave (comma 3, art. 3 Legge 104/1992) di età non inferiore Su appuntamento. ai 14 anni. I centri operano per la promozione della qualità della vita con l’obiettivo di sostenere il benessere fisico e soggettivo, lo QUANTO COSTA sviluppo personale, l'autodeterminazione, l'integrazione sociale Il servizio è gratuito. e relazionale degli ospiti. PER INFORMAZIONI DESTINATARI Rivolgersi allo Sportello Sociale del Comune/quartiere di residenza L’Accoglienza Residenziale a lunga permanenza è rivolta alle per- o direttamente allo Sportello assistenti familiari del proprio territo- sone anziane, giovani e adulte con disabilità alle quali non è pos- rio (vedi anche https://caregiver.regione.emilia-romagna.it/map- sibile garantire a casa propria l’assistenza di cui hanno bisogno a pe/sportelli-assistenti-familiari-badanti). causa di problematiche legate al peggioramento delle condizioni di salute e dell’autonomia o perché si trovano in condizione di so- litudine o sono prive di un contesto familiare e sociale adeguato. 2.11 CENTRO PROVINCIALE PER COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO L’ADATTAMENTO DOMESTICO (CAAD) Occorre rivolgersi all’assistente sociale del Comune. Il Centro provinciale per l’Adattamento Domestico ha sede a Parma in Largo Torello de Strada, 11/A. Fornisce un servizio di in- QUANTO COSTA formazione, consulenza e sostegno per individuare soluzioni utili a Il servizio è soggetto ad una compartecipazione della spesa. superare gli ostacoli e le barriere architettoniche presenti nell’a- bitazione e favorire l’autonomia delle persone con disabilità. Sug- PER INFORMAZIONI gerisce la riorganizzazione degli spazi interni per facilitare le attività Rivolgersi allo Sportello Sociale del Comune/quartiere di residenza. e le azioni della vita quotidiana, anche attraverso l’utilizzo di stru- mentazioni ed ausili a supporto dell’indipendenza. Offre informa- zioni sulle opportunità legislative in merito ai contributi previsti 2.10 GLI SPORTELLI ASSISTENTI FAMILIARI per l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento (BADANTI) dell’ambiente domestico e sulle agevolazioni fiscali. Nel centro opera un’équipe multidisciplinare, appositamente formata per as- In stretto collegamento con i servizi sociali dei Comuni gli Sportelli sicurare informazioni, consulenze e valutazioni domiciliari. Assistenti Familiari forniscono: ● assistenza alle famiglie nella ricerca e nella scelta di un’idonea DESTINATARI assistente familiare È rivolto a persone con disabilità ed anziane che vivono in ambien- ● aiuto nella costruzione di relazioni positive tra famiglia, assistito ti che possono costituire limitazioni nello svolgimento delle attivi- ed assistente familiare tà della vita quotidiana, alle loro famiglie, agli operatori dei servizi ● orientamento e consulenza di natura tecnico-amministrativa re- sociali e sanitari e per consulenze ai tecnici progettisti del settore lativa alla normativa di riferimento e alle pratiche di assunzione pubblico e privato. ● formazione ed aggiornamento per assistenti familiari e Caregiver. COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO DESTINATARI Occorre prenotare un appuntamento al numero di telefono Gli Sportelli Assistenti Familiari (badanti) sono rivolti alle famiglie e 0521.031999 oppure scrivere all’indirizzo e-mail alle assistenti familiari in cerca di impiego. centro.adattambiente@comune.parma.it. 18 GUIDA PER I CAREGIVER LA RETE DEI SERVIZI SOCIALI 19
QUANTO COSTA CAPITOLO 3. LA RETE DEI La consulenza è gratuita. PER INFORMAZIONI Sito web www.centro.adattambiente.parma.it oppure rivolgersi allo Sportello Sociale del Comune/quartiere di residenza. SERVIZI SANITARI 3.1 LA MEDICINA DI BASE E L’ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA (ADI) I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta sono il primo riferimento per la salute dei cittadini: per ogni assistito, va- lutano le cure e gli approfondimenti necessari, prescrivono esami, visite specialistiche, ricoveri e trattamenti farmacologici e non. Visi- tano in ambulatorio, in orari predefiniti, e anche a casa dei propri assistiti, qualora non trasportabili. Se lavorano in associazione, cioè se sono parte di una “medicina di gruppo”, è possibile rivolgersi agli altri medici associati solo per prestazioni non rimandabili al giorno successivo e nel rispetto degli orari e delle loro modalità organizza- tive. Di notte dalle 20 alle 8, nei giorni prefestivi, dalle 10 alle 20 (al sabato dalle 8 alle 20) e nei giorni festivi, dalle 8 alle 20 l’assistenza è garantita dal medico di guardia medica (servizio di continuità assistenziale). Per i propri assistiti che si trovano in particolari situazioni di non autosufficienza, anche temporanea, e/o di complessità sanitaria, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta possono attivare l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Si tratta di un servizio gratuito, che assicura a casa del paziente prestazioni sani- tarie, visite ed esami, normalmente assicurati in ambulatorio. Per usufruire del servizio di ADI è necessario avere un valido supporto familiare e/o una rete di aiuto informale, che permetta al paziente di ricevere un sostegno continuativo nelle cure e nello svolgimento delle attività di vita quotidiana. Il servizio di ADI è garantito anche alle persone malate di tumore. DESTINATARI I cittadini iscritti al Servizio Sanitario Nazionale. COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO Occorre scegliere un medico di medicina generale o un pediatra 20 GUIDA PER I CAREGIVER LA RETE DEI SERVIZI SANITARI 21
di libera scelta, rivolgendosi agli Sportelli Unici-CUP dell’AUSL con del reparto nel momento di dimissione ospedaliera. documento di identità e tesserino sanitario. La scelta può essere La richiesta di attivazione del servizio va consegnata allo Sportello fatta anche on line, come indicato nel sito www.ausl.pr.it. Infermieristico nella Casa della Salute/della Comunità di riferimen- to dell'assistito. QUANTO COSTA Il servizio è gratuito. QUANTO COSTA Il servizio è gratuito. PER INFORMAZIONI Visitare il sito www.ausl.pr.it, rivolgersi agli Sportelli unici-CUP o PER INFORMAZIONI agli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP) dell’Ausl (elenco nel sito Rivolgersi al medico di medicina generale/pediatra di libera scelta www.ausl.pr.it). o agli Sportelli per le Cure Domiciliari presenti nelle Case della Sa- lute/della Comunità (elenco nel sito www.ausl.pr.it). 3.2 IL SERVIZIO INFERMIERISTICO DOMICILIARE (SID) 3.3 L’AMBULATORIO INFERMIERISTICO TERRITORIALE Il Servizio Infermieristico Domiciliare presta assistenza infermie- ristica a casa delle persone non autosufficienti o impossibilitate L'Ambulatorio Infermieristico Territoriale presente nelle Case della per gravi motivi di salute a recarsi nelle strutture sanitarie. Il servizio Salute/della Comunità, fornisce prestazioni infermieristiche qua- è assicurato in raccordo con il medico di medicina generale o il pe- li ad esempio, medicazioni, gestione di cateteri venosi e vescicali, diatra di libera scelta, con i reparti ospedalieri, i medici specialisti e educazione sanitaria, specifiche terapie iniettabili, ecc. le assistenti sociali. Gli infermieri del servizio supportano i Caregiver trasmettendo, ove DESTINATARI possibile, le competenze minime necessarie ad acquisire autono- Chiunque necessiti di prestazioni infermieristiche e che sia in gra- mia negli interventi sanitari. do di raggiungere autonomamente e in sicurezza l'ambulatorio. Per usufruire del SID occorre avere un valido supporto familiare e/o un aiuto informale, che permetta al paziente di ricevere un soste- COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO gno continuativo nelle cure e nello svolgimento delle attività di vita Con l'impegnativa (ricetta) del medico di medicina generale e del quotidiana. Gli interventi assicurati al domicilio dal SID sono pro- pediatra di libera scelta da presentare allo Sportello Infermieristico grammati, in base ai piani di assistenza personalizzati. della Casa della Salute/della Comunità. DESTINATARI QUANTO COSTA Il Servizio si rivolge a tutte le persone non autosufficienti o fragili di Il servizio è gratuito. ogni età affette da patologie varie, generalmente cronico-degene- rative o con evento acuto temporaneamente invalidante, persone PER INFORMAZIONI con gravi disabilità, assistite al domicilio da un Caregiver familiare o Rivolgersi al medico di medicina generale/pediatra di libera scelta da un’assistente familiare. o agli Sportelli per le Cure Domiciliari presenti nelle Case della Sa- lute/della Comunità (elenco nel sito www.ausl.pr.it). COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO Il Servizio è richiesto dal medico di medicina generale o dal pedia- tra di libera scelta, anche su segnalazione del medico responsabile 22 GUIDA PER I CAREGIVER LA RETE DEI SERVIZI SANITARI 23
3.4 IL CENTRO PER I DISTURBI COGNITIVI 3.5 LE DIMISSIONI OSPEDALIERE E E DEMENZE (CDCD) IL PUNTO UNICO DI DIMISSIONE (PUD) Il Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze è un servizio spe- La dimissione dall’ospedale per ritornare a casa o in strutture so- cialistico, presente in ognuno dei 4 distretti sanitari, rivolto a per- cio-assistenziali è un passaggio critico nel percorso di cura, perché sone con sospetto deficit cognitivo e/o affetti da demenza e implica molti cambiamenti che possono destabilizzare e creare alle loro famiglie con l’obiettivo di garantire una diagnosi adegua- difficoltà. ta e tempestiva e offrire specifiche cure di tipo farmacologico e Per questo motivo, negli ospedali di Parma e provincia (ospeda- non, mirate a migliorare la qualità di vita delle persone malate e le Maggiore, ospedale di Vaio, ospedale di Borgotaro) sono attivi dei loro Caregiver. All’interno del Centro è presente un’équipe mul- specifici percorsi con personale dedicato, affinché la dimissione ti professionale che formula una diagnosi e definisce il percorso venga definita in base ai bisogni assistenziali e sanitari della per- di cura personalizzato. Particolare attenzione viene data alla pre- sona, alle sue risorse familiari, socio-ambientali ed economiche. Si venzione e gestione dei disturbi del comportamento proponendo tratta di veri e propri percorsi di accompagnamento del paziente e interventi di supporto psicologico e psico-educazionali sia per i dei suoi familiari/Caregiver. malati che per i Caregiver familiari. Quando necessario, i professio- Al momento della dimissione, la persona che necessita di ausili e nisti del Centro, si coordinano con gli altri servizi presenti sul terri- presidi (per la mobilità, l’incontinenza) ne può chiedere la prescri- torio, per attivare interventi integrati, quali ad esempio, l’assistenza zione al Referente sanitario del reparto ospedaliero. domiciliare, il Centro diurno, l’inserimento in una Casa residenza per anziani. Inoltre, il Centro collabora con le associazione del terzo DESTINATARI settore per indirizzare i Caregiver familiari a specifici gruppi/centri Il percorso è rivolto ad anziani ed adulti, con bisogni sanitari, so- di ascolto, dove attivi. La necessità di rivolgersi ad un Centro per i cio-sanitari o sociali complessi che necessitano di continuità di Disturbi Cognitivi e Demenze è valutata dal medico di medicina cura ed assistenza a casa o in struttura; a persone con malattie cro- generale o dal medico specialista. È pertanto fondamentale per niche; a persone dimesse dall’ospedale che corrono rischi elevati poter effettuare una diagnosi precoce, segnalare quanto prima al di una nuova ospedalizzazione impropria se non adeguatamente medico la comparsa di sintomi che possano riferirsi alla malattia. assistiti; a persone sole o con familiari non in grado di farsi comple- tamente carico della situazione assistenziale. DESTINATARI Il Servizio è rivolto alle persone con sospetto deficit cognitivo o de- COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO menza di Alzheimer e altre forme di demenza e ai loro familiari/ Occorre rivolgersi al Referente sanitario del reparto di degenza op- Caregiver. pure chiedere un colloquio agli assistenti sociali ospedalieri. COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO QUANTO COSTA Per la prima visita, occorre la prescrizione (ricetta) del medico di Il servizio è gratuito. medicina generale e la prenotazione da fare agli Sportelli uni- ci-CUP. PER INFORMAZIONI Rivolgersi al Referente sanitario del reparto. In particolare, per l’O- QUANTO COSTA spedale Maggiore di Parma, rivolgersi al Punto Unico di Dimissio- Il Servizio è a carico del SSN, con pagamento del ticket, se dovuto. ne. PER INFORMAZIONI Rivolgersi al medico di medicina generale. 24 GUIDA PER I CAREGIVER LA RETE DEI SERVIZI SANITARI 25
3.6 LA RETE DELLE CURE PALLIATIVE soriali, al potenziamento di attività residue, alla promozione dell’au- tonomia e della partecipazione alla vita sociale. I dispositivi vengo- Quando la malattia non risponde più alle terapie per la guari- no prescritti, generalmente, da medici specialisti o dal medico del gione, le cure palliative servono ad alleviare i sintomi, a controllare reparto di degenza, per favorire un adeguato rientro al domicilio. il dolore, ad offrire supporto psicologico, a supportare i famigliari/ Caregiver nei momenti più difficili o di crisi. Scopo delle cure pallia- DESTINATARI tive è garantire la migliore qualità della vita possibile al paziente Le persone con invalidità civile superiore al 75%, di guerra e per ser- e a chi lo assiste. L’insieme degli interventi e prestazioni è offer- vizio, ciechi e sordomuti, minori con determinate patologie, perso- to da un’équipe di professionisti (medici specialistici e infermieri, ne che hanno subito interventi di amputazione di parti del corpo, psicologi, fisioterapisti, operatori socio sanitari, assistenti sociali) in di asportazione di organi interni, persone con stomie, persone non base alle necessità dell’assistito. Di questa équipe fa parte anche il autosufficienti che hanno presentato domanda di invalidità ai fini medico di medicina generale. dell’accompagnamento. Le cure palliative possono essere erogate a casa, in ambulatorio, in ospedale ed in Hospice (struttura dedicata alla cure palliative di COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO ricovero anche temporaneo). I presidi assistenziali (cuscino e materasso antidecubito, letto or- topedico e sponde, carrozzina comoda) o le riparazioni in caso di DESTINATARI rotture degli ausili, possono essere prescritti dal medico di medi- Le Cure Palliative sono rivolte a persone di qualunque età, con ma- cina generale/pediatra di libera scelta. Per la valutazione di altri lattia ad andamento cronico, caratterizzata da inarrestabile evolu- ausili o presidi, occorre la richiesta di una visita fisiatrica che può zione o prognosi sfavorevole, che non rispondono più ai trattamen- essere ambulatoriale se il paziente deambula (con prescrizione del ti finalizzati alla guarigione. medico e prenotazione CUP) o domiciliare se il paziente non può accedere alla struttura. La prescrizione degli ausili va presentata COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO all’Ufficio Protesica ed Integrativa dell'Ausl. Per gli adulti occorre la prescrizione (ricetta) del medico di medici- Per quanto riguarda l’incontinenza, se il paziente è in possesso del na generale. Per i bambini occorre rivolgersi all’Ospedale del bam- verbale di invalidità in cui è già stata accertata, gli ausili possono bino di Parma o al pediatra di libera scelta. essere prescritti dal medico di medicina generale/pediatra di libera scelta. Diversamente, occorre la certificazione di un medico spe- QUANTO COSTA cialista (urologo, ginecologo, geriatra) di struttura pubblica (Ausl o Le Cure Palliative sono un diritto del malato e sono gratuite.. Azienda Ospedaliero-Universitaria). Le prescrizioni vanno presentate all'Ufficio Ausili per Incontinenza PER INFORMAZIONI dell'Ausl (disponibile anche per consulenze infermieristiche sulla Rivolgersi al medico di medicina generale/pediatra di libera scelta scelta del prodotto). QUANTO COSTA 3.7 L’ASSISTENZA PROTESICA Se le prestazioni di assistenza protesica rientrano tra quelle previ- ste dallo specifico elenco ministeriale, non è prevista alcuna com- ED INTEGRATIVA partecipazione alla spesa. Tutti gli ausili forniti vengono erogati in L’Assistenza Protesica ed Integrativa assicura la fornitura di pro- comodato d’uso e sono di proprietà dell’Ausl che ne garantisce il tesi e ausili, tra cui quelli per l’incontinenza (cateteri, pannoloni e servizio di consegna a domicilio, manutenzione, sanificazione e ri- traverse), finalizzati alla prevenzione, alla correzione o alla compen- tiro. Nel caso di un mancato o cessato utilizzo degli ausili occorre sazione di disabilità invalidanti siano esse fisiche, psichiche o sen- darne comunicazione all’Ufficio Protesica ed Integrativa dell’Ausl. 26 GUIDA PER I CAREGIVER LA RETE DEI SERVIZI SANITARI 27
PER INFORMAZIONI della Comunità o agli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP). Sedi e Rivolgersi al medico di medicina generale/pediatra di libera scel- contatti nel sito www.ausl.pr.it. ta o all’Ufficio Protesica ed Integrativa dell’Ausl (sedi e contatti nel sito www.ausl.pr.it). 3.9 IL DIPARTIMENTO ASSISTENZIALE 3.8 L’ESENZIONE DEL TICKET SANITARIO INTEGRATO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE (DAI-SMDP) Il diritto all’esenzione del ticket sanitario è riconosciuto dall’Au- sl di residenza a fronte di una certificazione rilasciata da medico Il Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale e Dipen- di struttura pubblica (Ausl o Azienda Ospedaliero-Universitaria) di denze Patologiche (DAI-SMDP) si occupa della tutela della salute una patologia o malattia rara oppure per una condizione di inva- mentale e del contrasto alle dipendenze patologiche. La sua at- lidità. tività è articolata in 3 aree: Esiste anche l’esenzione per età e reddito. Le esenzioni hanno du- ● Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza: si occupa dei rata variabile. disturbi neurologici, psicologici e psichiatrici dell’infanzia e adole- scenza. Svolge attività di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilita- DESTINATARI zione per i bambini e gli adolescenti fino a 17 anni con proble- Possono usufruire dell'esenzione i cittadini italiani, comunitari mi legati, per esempio, ai disturbi dello sviluppo, del linguaggio, e stranieri iscritti al Servizio Sanitario Nazionale e in possesso del dell'apprendimento, disturbi cognitivi e affettivo-relazionali. Il Ser- tesserino sanitario. La certificazione di invalidità rilasciata all’estero vizio, organizzato in équipe multi professionali, si integra con l’atti- deve essere valutata per il suo riconoscimento/equiparazione, da vità svolta dai pediatri di libera scelta, dai servizi specialistici ospe- un medico dell’Ausl. dalieri e collabora con i servizi sociali dei Comuni e con le scuole. ● Salute Mentale Adulti : si occupa della diagnosi, cura e riabilitazio- COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO ne dei disturbi mentali della popolazione a partire dai 18 anni. Per il rilascio della tessera di esenzione del ticket bisogna rivolgersi L’area è articolata in Centri di Salute Mentale presenti in ogni agli Sportelli Unici-CUP del proprio distretto di residenza. L’esen- Distretto. In caso di malessere psichico persistente, occorre rivol- zione per patologia (ovvero per malattie/condizioni croniche ed gersi prima al medico di medicina generale che dopo una prima invalidanti) si ottiene tramite una certificazione rilasciata da un valutazione, può consultare un medico psichiatra del Centro per medico specialista di struttura pubblica. In caso di malattia rara la definire il più appropriato percorso diagnostico e terapeutico ed certificazione viene rilasciata sulla base della diagnosi di medico eventualmente programmare la visita specialistica. specialista dei Centri autorizzati dal SSN ed inserita in uno specifico ● Dipendenze Patologiche: si occupa della tutela e della promo- sistema informativo regionale. L’esenzione per invalidità si ottiene zione della salute, della cura, del recupero e della prevenzione per presentando agli Sportelli unici-CUP dell’Ausl il verbale di ricono- quanto concerne la condizione di dipendenza patologica, sia scimento dello stato e del grado di invalidità da parte della compe- essa indotta da sostanze (alcool,tabacco, droghe) sia essa di tipo tente Commissione medica dell’Ausl. comportamentale ( gioco d’azzardo patologico). Questa area si articola in Servizi per le Dipendenze Patologiche (SerDP) presenti QUANTO COSTA in ogni distretto. Il servizio è gratuito. DESTINATARI PER INFORMAZIONI Il Servizio è rivolto a tutte le persone con problematiche relative alla Rivolgersi agli Sportelli Unici-CUP presenti nelle Case della Salute/ salute mentale e alle dipendenze. 28 GUIDA PER I CAREGIVER LA RETE DEI SERVIZI SANITARI 29
COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO CAPITOLO 4. I DIRITTI E LE TUTELE Occorre la prescrizione del medico di medicina generale/pediatra di libera scelta, mentre i servizi per le dipendenze patologiche sono a libero accesso. QUANTO COSTA Il servizio può essere soggetto al pagamento di un ticket, se dovuto. 4.1 L’INVALIDITÀ CIVILE: domanda e benefici Le persone con gravi difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni del- PER INFORMAZIONI la vita a causa, per esempio, di una menomazione o di un deficit fi- Rivolgersi al medico di medicina generale/pediatra di libera scelta sico, psichico o intellettivo, della vista o dell’udito possono ottenere o contattare telefonicamente le articolazioni dei Servizi presenti a il riconoscimento dell’invalidità civile. Parma e provincia (sedi e contatti nel sito www.ausl.pr.it). L’invalidità civile non riguarda gli invalidi per cause di lavoro, di guerra e di servizio, che invece godono di benefici diversi. Il suo ri- conoscimento, espresso in termini di percentuale, non è legato a requisiti contributivi specifici. L’accertamento dell’invalidità civile viene effettuata dalla “Com- missione Medica per l’Accertamento degli Stati di invalidità civile, cecità civile e sordità” dell’Ausl, composta da un medico specialista in medicina legale e due medici convenzionati Ausl, da un medico INPS e un medico di categoria nominato da ANMIC, ENS, UICI o ANFFAS in base alla categoria di appartenenza della domanda (es. Invalidità Civile, medico Anmic). I benefici riconosciuti dall’invalidi- tà civile si differenziano in base alla percentuale accertata dall’INPS e alla fascia di età. DESTINATARI Il riconoscimento dell'invalidità civile può essere richiesto da qualsi- asi persona affetta da malattie e disabilità permanenti e croniche, sia di natura fisica che psichica e intellettiva, o da chi lo rappresenta (genitore in caso di figli minorenni, tutore, procuratore, amministra- tore di sostegno). COME SI RICHIEDE Prima di inviare la domanda di invalidità civile, occorre essere in possesso del certificato compilato dal medico di medicina gene- rale o pediatra di libera scelta, che lo inoltra all’INPS. Il certificato è a pagamento e ha una validità di 90 giorni dalla data di rilascio, entro i quali è necessario presentare la domanda. A seguito dell’in- vio, l’INPS rilascia una ricevuta al medico/pediatra, che dovrà stampare e consegnare al richiedente. La ricevuta contiene anche il numero di certificato che dovrà essere riportato nella domanda. 30 GUIDA PER I CAREGIVER I DIRITTI E LE TUTELE 31
Una volta in possesso del certificato e relativa ricevuta, si può pre- ** Gli importi dei benefici economici e i limiti di reddito sono rivalutati annualmente dall’INPS. sentare la domanda di invalidità civile all’INPS, esclusivamente per via telematica (con internet), collegandosi al sito www.inps.it . PERCENTUALE DI INVALIDITÀ BENEFICI NON ECONOMICI RICONOSCIUTA Può essere presentata direttamente dalla persona se dispone delle credenziali di identità digitale (SPID, CIE,CNS) oppure rivolgendosi Dal 34% Fornitura di ausili e protesi ai soggetti abilitati (Enti di Patronato, Associazioni di categoria, AN- (in base a quanto indicato nel verbale di invalidità) MIC), fornendo la ricevuta del certificato medico. Dal 46% Iscrizione alle liste del collocamento mirato L’interessato riceve indicazioni per sottoporsi alla visita d’accerta- Dal 51% Congedo straordinario per cure (per i lavoratori dipendenti) mento. A conclusione dell’accertamento, l’INPS spedisce il verbale all’interessato in duplice copia: una versione integrale con tutti i dati Dal 67% Esenzione ticket per visite ed esami specialistici sensibili e una contenente solo il giudizio finale per un eventuale Dal 75% Due mesi di contributi figurativi ogni anno lavorato uso amministrativo da parte del cittadino (es. in ambito lavorativo). (per i lavoratori dipendenti) dal riconoscimento dell’invalidità IMPORTANTE. La normativa prevede anche la possibilità si presen- tare un’unica domanda per ottenere contestualmente: QUANTO COSTA ● il riconoscimento dello stato di invalidità, cecità, sordità; A pagamento solo il certificato rilasciato dal medico di medicina ● attestazione della disabilità di cui alla Legge 104/92; generale/pediatra di libera scelta. ● diagnosi funzionale per le persone motivate al lavoro di cui alla Legge 68/99. PER INFORMAZIONI Pertanto, è necessario indicare il tipo di accertamento che si richiede. Rivolgersi ad ANMIC Parma, agli Enti di Patronato/Associazioni ca- tegoriali. BENEFICI Il riconoscimento dell’invalidità può dare diritto alle seguenti pre- stazioni economiche e benefici 4.2 LA LEGGE 104/1992 e la disabilità grave PRESTAZIONE ECONOMICA ETÀ CONDIZIONI LIMITE La Legge n. 104/1992 “Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione REDDITO** sociale e i diritti delle persone con handicap” prevede una serie di Assegno di invalidità civile Dai 18 anni all’età Invalidità pari o Si diritti e agevolazioni per le persone con disabilità accertata e pensionabile superiore al 74% per coloro che se ne prendono cura. Il riconoscimento dell’han- Pensione di inabilità civile Dai 18 anni all’età Invalidità pari al 100% Si dicap grave (o disabilità grave) indica la condizione di svantaggio pensionabile sociale causato dalla difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa della persona con disabilità (fisica, psichica Indennità di accompagnamento* Qualsiasi età Impossibilità a camminare Nessun o sensoriale). senza un accompagnatore limite o a compiere in modo Se la patologia comporta importanti limitazioni nella vita di relazio- autonomo gli atti di ne e inserimento sociale, la persona può ottenere il riconoscimento vita quotidiana della grave disabilità anche se non ha raggiunto la percentuale di invalidità totale e usufruire di agevolazioni e tutele. L’accertamen- Indennità di frequenza (per il Da 0 a 18 anni Difficoltà persistenti a svolgere Si sostegno dell’inserimento i compiti e le funzioni proprie to della disabilità grave viene effettuata dalla Commissione Medi- scolastico e sociale) dell’età ca per l’Accertamento degli Stati di invalidità civile, cecità civile e sordità dell’Ausl (vedi paragrafo 4.1). È riconosciuta se nel verbale *L'erogazione dell’indennità di accompagnamento viene sospesa a chi è ricoverato gratuitamente in un compare la dicitura “Portatore di handicap in situazione di gravità Istituto (per esempio in Ospedale), per un periodo superiore ai 29 giorni. ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge 104/92”. 32 GUIDA PER I CAREGIVER I DIRITTI E LE TUTELE 33
In collaborazione con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile, è rila- ● 2 ore al giorno (se ha un orario di lavoro uguale o superiore a 6 ore sciata la certificazione per l’integrazione scolastica degli alunni giornaliere) con disabilità grave. ● 1 ora al giorno (se ha un orario di lavoro inferiore a 6 ore giornaliere) DESTINATARI PERMESSI Il riconoscimento della disabilità grave può essere richiesto dalla Il genitore lavoratore dipendente può usufruire di 3 giorni al mese persona che presenta un deficit fisico, psichico o sensoriale, stabi- di permesso retribuito al 100% alternativi sia ai riposi orari, sia al lizzato o progressivo, causa di difficoltà di apprendimento, di rela- prolungamento del congedo parentale. I giorni non fruiti in un zione o di integrazione lavorativa e sociale, o da chi lo rappresenta mese non possono essere utilizzati nei mesi successivi. (genitore in caso di figli minorenni, tutore, procuratore, ammini- CONGEDI stratore di sostegno). Il genitore lavoratore dipendente di bambini con disabilità grave COME SI RICHIEDE IL SERVIZIO ha diritto al prolungamento del congedo parentale (astensione Il percorso di presentazione della domanda è il medesimo di quel- facoltativa) per un massimo di 3 anni complessivi entro il compi- lo per il riconoscimento dell’invalidità civile. mento dei 12 anni dei figli, con una retribuzione al 30%. Questa mi- sura è alternativa ai permessi e ai riposi. BENEFICI Il genitore lavoratore dipendente può usufruire del congedo bien- Il riconoscimento della disabilità grave (ai sensi dell’art.3 comma nale retribuito (congedo straordinario) anche in modo frazionato. 3 Legge 104/1992) garantisce al Caregiver familiare lavoratore dipendente una serie di diritti e tutele se la persona da assiste- Riposi, permessi e congedi spettano al genitore lavoratore anche re non è ricoverata a tempo pieno in una struttura sanitaria o so- quando l’altro genitore non ne ha diritto. cio-sanitaria (salvo nei casi previsti dalla legge). Il Caregiver Familiare ha anche diritto a: CAREGIVER DI ADULTI CON GRAVE DISABILITÀ ● scegliere di non svolgere lavoro notturno ● scegliere con priorità la sede di lavoro, se disponibile CONGEDO BIENNALE RETRIBUITO (art 42 D.lgs 151/2001) ● scegliere di non essere trasferito senza consenso. Agevolazione che consente ai Caregiver familiari lavoratori dipen- denti che hanno la stessa residenza della persona da assistere la QUANTO COSTA possibilità di fruire di un periodo di congedo straordinario di due A pagamento solo il certificato rilasciato dal medico di medicina anni al massimo, nell’arco dell’intera vita lavorativa. generale/pediatra di libera scelta. PERMESSI (art 33 Legge 104/1992) PER INFORMAZIONI Agevolazione che consente ai Caregiver familiari lavoratori dipen- Rivolgersi ad ANMIC Parma, agli Enti di Patronato/Associazioni ca- denti di usufruire, ogni mese, di 3 giorni di permesso (anche fra- tegoriali. zionabili in ore all’interno del mese) retribuiti al 100% per ogni per- sona assistita. I giorni che non vengono fruiti durante il mese, non possono essere utilizzati nei mesi successivi. 4.3 LA LEGGE 68/99 e l’inserimento CAREGIVER DI MINORI CON GRAVE DISABILITÀ lavorativo delle persone con disabilità RIPOSI ORARI Il genitore lavoratore dipendente del figlio minore di anni 3 può Il riconoscimento dell’invalidità civile e della condizione di svantag- usufruire dei seguenti riposi lavorativi orari: gio sociale in cui una persona si trova a causa di una patologia o di 34 GUIDA PER I CAREGIVER I DIRITTI E LE TUTELE 35
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