Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento - Ordine dei ...

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SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - REGIONE SICILIANA
                                                        Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento
                                                                         Viale Della Vittoria, 321 - 92100 AGRIGENTO

                                                                        Direzione Sanitaria Aziendale
                                                                               Codice Fiscale e Partita IVA 02570930848

Prot. 74378 del 18.05.2020

                                                                                           Alle Direzioni Sanitarie dei Presidi Ospedalieri
                                                                                            Agrigento, Canicattì, Licata, Ribera e Sciacca
                                                                      Alle Direzioni Sanitarie dei Distretti Sanitari di Base
                                                       Agrigento, Bivona, Canicattì, Casteltermini, Licata, Ribera, Sciacca
                                                                                           Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione
                                                                                           Al Responsabile del Servizio di Epidemiologia
                                                                                        Al Direttore del Dipartimento di Salute Mentale
                                                                                            Al Direttore del Dipartimento di Emergenza
                                                                                              Al Direttore del Dipartimento del Farmaco
                                                                                        Al Direttore del Dipartimento Materno-Infantile
                                                                                          Al Direttore del Dipartimento Amministrativo
                                                                          Al Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
                                                                                                                                     Al Medico Competente
                                                                                                            Al Responsabile della C.O. SUES 118
                                                                                     Al Responsabile della UO Gestione Rischio Clinico
                                                         Al Responsabile della Cabina Unica di Regia per i Tempi di Attesa
                                                               Al Direttore Sanitario della Casa di Cura Sant’Anna Agrigento
                                                                                            segreteria@siacasadicurasantanna.it
                             Al Direttore Sanitario della Casa di Salute Ignazio Attardi S. Stefano di Quisquina
                                                                                          clinicaattardi@tiscali.it
                                                                                        Al Presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici

OGGETTO: ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA n.
21 del 17.05.2020

         Si trasmette in allegato l’Ordinanza Contingibile ed Urgente del Presidente della Regione Siciliana n. 21 del 17 maggio
2020.

      Le SS.LL., ognuno per le proprie competenze, dovranno attenersi a quanto indicato e a darne ampia diffusione a tutto il
personale interessato e alle strutture subordinate.

                                                                                                         IL DIRETTORE SANITARIO AZIENDALE
                                                                                                                Dott. Gaetano Mancuso

Azienda Sanitaria Provinciale - 92100 AGRIGENTO Viale Della Vittoria, 321 - Direzione Sanitaria – tel. 0922.407.108 – 403 - fax 0922.407218   e-mail: direttore.sanitario@aspag.it
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Regione Siciliana
                        IL PRESIDENTE

                    Ordinanza contingibile e urgente
                       n. 21 del 17 maggio 2020

Visto   l’art. 32 della Costituzione;
Visto   lo Statuto della Regione Siciliana;
Vista   la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante “Istituzione del servizio
        sanitario nazionale” e, in particolare, l’art. 32 che dispone “il Ministro
        della sanità può emettere ordinanze di carattere contingibile e urgente, in
        materia di igiene e sanità pubblica e di polizia veterinaria, con efficacia
        estesa all’intero territorio nazionale o a parte di esso comprendente più
        regioni”, nonché “nelle medesime materie sono emesse dal presidente
        della giunta regionale e dal sindaco ordinanze di carattere contingibile
        ed urgente, con efficacia estesa rispettivamente alla regione o a parte del
        suo territorio comprendente più comuni e al territorio comunale”;
Visto   l’art. 117 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Vista   la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 con la quale
        dichiara, per sei mesi, lo stato di emergenza sul territorio nazionale
        relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti
        da agenti virali trasmissibili;
Visto   l'articolo 3, comma 6-bis e l'articolo 4 del decreto legge 23 febbraio
        2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione
        dell'emergenza epidemiologica da COVID-19», convertito, con
        modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13;
Visti   i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 febbraio 2020,
        del 25 febbraio 2020, dell’1 marzo 2020, del 4 marzo 2020, dell'8 marzo
        2020, del 9 marzo 2020, dell'11 marzo 2020, del 22 marzo 2020, dell’1
        aprile 2020, del 10 aprile 2020 e del 26 aprile 2020;
Visto   il decreto legge 16 maggio 2020, n. 33;
Visto   il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020 e,
                                                                                  1
in particolare, le linee guida allegate per la riapertura delle attività
           economiche e produttive del 16 maggio 2020, condivise dalla Conferenza
           delle Regioni e delle Provincie autonome e recepite dallo Stato per tutto
           il territorio nazionale;
Viste      le Ordinanze contingibili e urgenti n. 1 del 25 febbraio 2020, n. 2 del 26
           febbraio 2020, nn. 3 e 4 dell’8 marzo 2020, n. 5 del 13 marzo 2020, n. 6
           del 19 marzo 2020, n. 7 del 20 marzo 2020, nn. 8, 9 e 10 del 23 marzo
           2020, n. 11 del 25 marzo 2020, n. 12 del 29 marzo 2020, n. 13 dell’1
           aprile 2020, n. 14 del 3 aprile 2020, n. 15 dell’8 aprile 2020, n. 16 dell’11
           aprile 2020, n. 17 del 18 aprile 2020, n. 18 del 30 aprile 2020 e nn. 19 e
           20 dell’1 maggio 2020, adottate dal Presidente della Regione Siciliana ai
           sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in
           materia di igiene e sanità pubblica, recanti misure per la prevenzione e
           gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19;
Viste      le Circolari del Soggetto attuatore ex OCDPC n. 630/2020 e le Circolari
           dell'Assessorato della Salute della Regione Siciliana;
Visto      il parere del 18 aprile 2020 del Comitato tecnico-scientifico in relazione
           allo stato di avanzamento dell'emergenza in Sicilia e programmazione
           della fase di post-lockdown (fase 2), nonché la tabella sinottica
           denominata “classe di rischio dei lavoratori in relazione
           all'aggregazione sociale con modello in fase di studio con indicazioni
           sull'uso di DPI e del distanziamento”;
Visto      il decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, con il quale sono
           stati adottati i criteri relativi alle attività di monitoraggio del rischio
           sanitario di cui all’allegato 10 del decreto del Presidente del Consiglio
           dei Ministri del 26 aprile 2020;
Viste      in particolare, le richiamate “linee guida per la riapertura delle Attività
           Economiche, Produttive e Ricreative” del 16 maggio 2020 con le quali
           sono rappresentate le schede tecniche con gli indirizzi operativi specifici
           per la prevenzione ed il contenimento del contagio nel settore della
           ristorazione, delle attività turistiche (balneazione), delle strutture
           ricettive, dei servizi alla persona (parrucchieri ed estetisti), del
           commercio al dettaglio, del commercio al dettaglio su aree pubbliche
           (mercati, fiere e mercati degli hobbisti), degli uffici aperti al pubblico,
           delle piscine, delle palestre, della manutenzione del verde e dei musei,
           archivi e biblioteche, nonché, in analogia, per tutte le attività economiche
           e produttive autorizzate;
Visto      il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con
           il Ministro della Salute, n. 194 del 5 maggio 2020 e ss.mm.ii.;
Vista      la nota prot. n. 18862 del 15 maggio 2020, con la quale il Dipartimento
           Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico ha rilevato che alla data
           di applicazione della presente ordinanza - in base ai tre set di indicatori
           relativi alla “capacità di monitoraggio”, alla “capacità di accertamento
           diagnostico, indagine e di gestione dei contatti” e alla “stabilità di
           trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari” - la Regione Siciliana
           annovera una matrice di “rischio basso”;
Ritenuto   che permane il divieto di trasferimento e di spostamento, con mezzi di
           trasporto pubblico e privato, in una regione diversa rispetto a quella in
                                                                                      2
cui attualmente ci si trovi, salvo che per comprovate esigenze lavorative,
               di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute, nonché per il rientro
               presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
Considerato che il decreto legge 16 maggio 2020, n. 33, ha consentito, a far data dal
            18 maggio 2020, la riapertura di tutto il commercio al dettaglio, dei
            servizi alla persona e delle attività di ristorazione, a condizione che siano
            rispettati i protocolli e le linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio
            di contagio, nonché ha rimesso alle Regioni la facoltà di avviare, alle
            medesime condizioni ulteriori, attività economiche e produttive;
Visto          il decreto monocratico del Presidente del T.A.R. Palermo del 10 aprile
               2020 secondo cui sono prevalenti “gli aspetti di massima prudenza
               sanitaria e prevenzione epidemiologica” sottesi alle Ordinanze
               contingibili e urgenti del Presidente della Regione Siciliana, tenuto anche
               conto della “ormai conclamata e progressiva situazione di emergenza
               epidemiologica”, nonché della “insularità del territorio regionale” e,
               quindi, della “praticabilità di un effettivo e capillare controllo del
               movimento da e per la Sicilia”;
Tenuto conto che l’andamento epidemiologico nel territorio siciliano, come già
             accertato dai competenti Organi di controllo nazionali e della Regione, è
             di livello “basso” e che lo Stato, nel proprio decreto del Presidente del
             Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020, ha individuato quali linee
             guida applicabili per prevenire o ridurre il rischio di contagio nelle
             diverse attività economiche e produttive autorizzate le regole indicate
             nelle c.d. “linee guida” del 16 maggio 2020 approvate dalla Conferenza
             delle Regioni e delle Province autonome;

                                      ORDINA

                                        TITOLO I
                                DISPOSIZIONI GENERALI

                                         Art. 1
           (recepimento delle disposizioni nazionali e ambito di applicazione
                               della presente Ordinanza)
Nel territorio della Regione Siciliana, dalla data del 18 maggio 2020, hanno efficacia le
misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica di cui al decreto legge 16
maggio 2020, n. 33, nonché le ulteriori disposizioni di cui al decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020 e le misure specifiche di cui alla presente
Ordinanza.
Sono, pertanto, abrogate dal 18 maggio 2020 tutte le precedenti Ordinanze del
Presidente della Regione, rimanendo in vigore esclusivamente le disposizioni
esplicitamente richiamate nella presente.

                                                                                          3
TITOLO II
                         ATTIVITÀ ECONOMICHE E PRODUTTIVE

                                           Art. 2
                                     (principi generali)
Sono consentite tutte le attività economiche e produttive contemplate dal decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020.
Sono adottate come documento di riferimento regionale per la prevenzione del rischio
di contagio le “linee guida per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e
Ricreative” approvate in data 16 maggio 2020 dalla Conferenza delle Regioni e delle
Provincie autonome ed anche individuate quali linee guida per tutto il territorio
nazionale, che costituiscono parte integrante della presente ordinanza (ALLEGATO N. 1,
d’ora innanzi richiamate anche soltanto come “Linee guida”). Dette misure si
riferiscono ai seguenti settori: ristorazione; attività turistiche; strutture ricettive; servizi
alla persona (parrucchieri ed estetisti); commercio al dettaglio; commercio al dettaglio
su aree pubbliche (mercati, fiere e mercatini degli hobbisti); uffici aperti al pubblico;
piscine; palestre; manutenzione del verde; musei, parchi archeologici, archivi storici e
biblioteche. Esse si applicano, in analogia, anche alle attività economiche, produttive e
sociali autorizzate. In ogni caso, devono essere applicate tutte le disposizioni di
prevenzione indicate specificatamente nel decreto legge 16 maggio 2020, n. 33, nonché
nel successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020 e
sue successive modifiche e/o integrazioni.
Per il contenimento del contagio per lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive
industriali e commerciali, inoltre, devono applicarsi nel territorio della Regione
Siciliana i protocolli specificatamente indicati nell’articolo 2 del decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020.
Ulteriori ed eventuali indicazioni di ordine generale per lo svolgimento delle attività
economiche e produttive non previste nelle Linee guida e da esse non richiamabili per
analogia, ovvero non disciplinate da protocolli di settore nazionali, sono regolate con
autonomo provvedimento della Regione Siciliana, previo parere del Comitato Tecnico
Scientifico da essa istituito.
Il mancato rispetto delle Linee guida, ovvero degli ulteriori protocolli sopra indicati,
determina la sospensione dell’attività fino al ripristino di tutte le condizioni di sicurezza
e di adeguati livelli di protezione, nonché l’applicazione delle sanzioni previste per
legge.

                                             Art. 3
                                  (attività di ristorazione)
Nel rispetto delle Linee guida, sono autorizzate le attività di somministrazione di
alimenti e bevande quali, a titolo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo,
ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, self-service, bar, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e
similari.
Le attività di catering - fermo il monitoraggio del contesto epidemiologico attuale -
sono autorizzate a partire dall’8 giugno 2020, rimanendo subordinata per ciascun evento
la individuazione di locali pubblici o privati adeguati a garantire il rispetto delle Linee
guida e le specifiche disposizioni individuate nel decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri. Fino al 7 giugno si possono, comunque, svolgere tutte le attività
                                                                                          4
propedeutiche all’apertura, compreso l’incontro con la clientela, purché nel rispetto dei
principi di distanziamento interpersonale e di prevenzione del contagio.

                                           Art. 4
                             (stabilimenti balneari e spiagge)
Sono autorizzate tutte le attività propedeutiche all’apertura degli stabilimenti balneari,
ivi compresa l’attività di incontro con la clientela e, in generale, la utilizzazione degli
spazi finalizzata alla promozione e vendita dei propri servizi.
Si applicano le Linee guida per tutte le attività propedeutiche richiamate nonché, per le
attività sportive esterne da svolgere nell’ambito degli stabilimenti balneari (quali, solo a
titolo esemplificativo: tamburello, bocce e ogni altra attività motoria di spiaggia), tutte
le disposizioni indicate nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17
maggio 2020 per le attività sportive, oltre alle direttive e circolari regionali e nazionali
in materia di sport.
È consentita, inoltre, la possibilità di locare per periodi stagionali le cabine a più
persone anche non appartenenti allo stesso nucleo familiare, purché sia garantito il
rispetto delle norme di igiene necessarie alla sanificazione dei locali chiusi e con
l’ingresso di non più di una persona alla volta, ad eccezione di minori e persone non
autosufficienti.
Ulteriori disposizioni in materia possono essere affidate ad uno specifico “protocollo”
con i rappresentanti della categoria, con i quali verrà altresì concordato il giorno di
avvio della stagione balneare.

                                            Art. 5
                                     (strutture ricettive)
Sono consentite le attività turistiche, le attività alberghiere ed extralberghiere, compresi
gli alloggi in agriturismo, bed&breakfast, villaggi turistici, campeggi, case vacanza e
similari, nel rispetto delle Linee guida, nonché di quanto specificamente disposto dal
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020.
Sono autorizzate, altresì, le attività di bar e ristorazione interne alle strutture ricettive,
nonché i servizi di cura alla persona secondo quanto disposto dalla presente Ordinanza.

                                            Art. 6
                                   (servizi alla persona)
Sono autorizzati, anche al domicilio, i servizi di cura alla persona quali acconciatori,
barbieri ed estetisti. Per le attività e i corretti dispositivi di protezione individuale si fa
riferimento alle Linee guida approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province
autonome.
Sono sospese le attività dei centri benessere - compreso l’uso di saune e bagni turchi in
altri luoghi pubblici o aperti al pubblico - e dei centri termali, ad eccezione per la
erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza.

                                          Art. 7
                            (attività commerciali e artigianali)
Sono autorizzate tutte le attività di commercio al dettaglio (comprese quelle espletate
                                                                                             5
nei c.d. centri commerciali e outlet), di vendita di beni e servizi (quali ad esempio le
autoscuole, le agenzie di viaggio e similari), nonché tutte le attività artigianali.
In modo specifico, per quanto attiene alla attività di autoscuola e similari, sono
autorizzate le esercitazioni c.d. pratiche ove i mezzi utilizzati consentano il rispetto
delle misure di prevenzione del contagio, rimanendo disciplinate dal decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020, nonché dalla normativa
nazionale, tutte le regole per l’espletamento degli esami per il rilascio dei relativi titoli
e/o patenti.
Sono, altresì, autorizzati i mercati, le fiere e i mercatini hobbistici, con l’obbligo di
adottare ogni adeguata misura di distanziamento e contenimento del contagio. Il sindaco
del Comune interessato all’attività mercatale dispone in conseguenza con propria
Ordinanza, limitandone anche giorni e orari di accesso e vietando, ove lo ritenga
necessario, l’autorizzazione all’apertura dei c.d. mercati rionali.
Per le attività di cui ai commi che precedono, anche con specifico riferimento ai
dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, ecc…) ed alle distanze
interpersonali, si applicano le Linee guida.

                                       Art. 8
               (musei, parchi archeologici, archivi storici e biblioteche)
I musei, gli archivi storici e le biblioteche sono aperti al pubblico a partire dal 25
maggio 2020. I parchi archeologici e i luoghi di cultura all’aperto sono aperti dalla data
di entrata in vigore della presente Ordinanza, nel rispetto dei protocolli di cui alle
allegate Linee guida.
Dalla data di entrata in vigore della presente Ordinanza è, inoltre, consentito l’accesso al
personale incaricato di realizzare le attività di manutenzione, ristrutturazione,
montaggio, pulizia e sanificazione, nonché agli operatori economici ai quali sono
commissionate tali attività, da svolgersi nel rispetto delle Linee guida.

                                         Art. 9
                           (manifestazioni, eventi e spettacoli)
In attuazione del decreto legge 16 maggio 2020, n. 33, sono vietati gli assembramenti di
persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli, con la presenza di pubblico - ivi compresi
quelli di carattere culturale, ludico e fieristico -, nonché ogni attività convegnistica o
congressuale, in luogo pubblico o aperto al pubblico, sono autorizzate a partire dall'8
giugno 2020, fermo il monitoraggio delle attuali condizioni epidemiologiche dell’Isola.
Sono, invece, autorizzate dalla data di entrata in vigore della presente Ordinanza le
manifestazioni che possano svolgersi con il pubblico distanziato e “in forma statica”,
così come espressamente disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
del 17 maggio 2020.
In ogni caso, l’autorità di Pubblica sicurezza, ove necessaria la relativa autorizzazione,
deve indicare il numero dei partecipanti autorizzati a intervenire alla pubblica
manifestazione, in rapporto proporzionale con gli spazi dedicati, tenuto conto della
distanza interpersonale non inferiore ad un metro tra ogni soggetto e dell’obbligo di
utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Nella stessa data dell’8 giugno 2020 è, altresì, autorizzata l’apertura delle c.d.

                                                                                           6
discoteche, dei teatri e dei cinema all’aperto, per le quali attività dovranno essere
emanate apposite linee guida regionali e, in ogni caso, esse dovranno svolgersi nel
rispetto delle disposizioni di cui al decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del
17 maggio 2020.
Dalla data di entrata in vigore della presente Ordinanza è consentito l’accesso al
personale incaricato di realizzare le attività di manutenzione, ristrutturazione,
montaggio, pulizia e sanificazione, nonché agli operatori economici ai quali sono
commissionate tali attività, da svolgersi in conformità ai principi di distanziamento e nel
rispetto delle Linee guida.

                                         Art. 10
                        (chiusura nei giorni domenicali e festivi)
È disposta la chiusura al pubblico nei giorni domenicali e festivi di tutti gli esercizi
commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie, le edicole, i bar, la
ristorazione ed i fiorai.
È autorizzato nelle superiori giornate anche il servizio di consegna a domicilio di generi
alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia
nell’ambito della media e grande distribuzione, nonché dei combustibili per uso
domestico e per riscaldamento.
Rimangono chiusi nei giorni domenicali e festivi i centri commerciali e i c.d. outlet,
fatta eccezione per l’esercizio delle attività commerciali di cui al superiore comma ed
unicamente per lo svolgimento del servizio a domicilio.

                                       Art. 11
       (prolungamento dell’orario di apertura e rinuncia al giorno di chiusura)
Per il termine di efficacia della presente ordinanza, dal 18 maggio al 7 giugno 2020, al
fine di avviare le proprie attività e di garantire i relativi servizi al pubblico - tenuto
conto delle possibili evenienze determinate dal ridotto numero di soggetti autorizzati ad
entrare nei locali pubblici (ad esempio, nei servizi per la cura della persona) derivanti
dal rispetto compiuto delle Linee guida vigenti - i titolari di esercizi sono autorizzati a
prolungare l’orario di apertura della propria attività (comunque non oltre le ore 23:30),
ovvero rinunciare al giorno di chiusura settimanale (fatte salve le previsioni di cui
all’articolo che precede).
Detta disposizione non si applica per i servizi (a titolo meramente esemplificativo bar,
pub e ristoranti) i cui orari di chiusura sono successivi a quello sopra indicato e,
comunque, nel rispetto degli obblighi di cui all’art. 10 della presente Ordinanza.

                                        Art. 12
                        (stage professionali e tirocini formativi)
Sono autorizzati gli stage professionali ed i tirocini formativi che si svolgono presso le
attività produttive (commerciali, artigiani e industriali), finalizzati alla c.d. formazione
al lavoro, nel rispetto delle vigenti Linee guida e con gli adeguati mezzi di protezione
individuale.

                                                                                          7
TITOLO III
           ULTERIORI DISPOSIZIONI DI RECEPIMENTO DEI DPCM VIGENTI

                                          Art. 13
                                (mobilità infraregionale)
Gli spostamenti all'interno del territorio regionale non sono soggetti ad alcuna
limitazione, rimanendo l’obbligo di osservanza delle misure di contenimento del
contagio.
Resta esclusa la mobilità extraregionale, salvo che per le ipotesi indicate dal vigente
Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della
Salute, e ss.mm.ii.

                                         Art. 14
                   (trasporto pubblico locale su gomma e marittimo)
Gli esercenti di servizio di trasporto pubblico locale di linea extraurbano su gomma
assicurano i servizi garantendo gradualmente fino al 50% e non meno del 30% degli
assetti previsti dagli attuali contratti stipulati con la Regione Siciliana.
Gli esercenti di servizio di trasporto pubblico locale di linea urbano su gomma
assicurano i servizi garantendo nella fascia oraria 6-21 almeno il 50% degli assetti
previsti dagli attuali contratti stipulati con le amministrazioni comunali.
Il Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della mobilità e dei trasporti può
rimodulare i suddetti assetti in relazione a nuove sopravvenute esigenze di mobilità.
Fermo restando le disposizioni nazionali vigenti per i servizi di trasporto pubblico
urbano, è consentito l'accesso ai passeggeri nella misura massima del 40% dei posti
omologati e comunque garantendo il rispetto della distanza minima di un metro tra gli
stessi. Lo spazio riservato al conducente del mezzo deve essere opportunamente
delimitato.
Gli esercenti di servizi di trasporto pubblico locale di linea che effettuano i collegamenti
a mezzo navi - traghetto con le Isole minori della Regione devono attenersi allo
svolgimento dei servizi come articolati nell’ALLEGATO N. 2 alla presente ordinanza; gli
esercenti di servizi di trasporto pubblico locale di linea che effettuano i collegamenti a
mezzo unità veloci con le Isole minori della Regione, invece, devono attenersi allo
svolgimento dei servizi secondo l’articolazione indicata nell’ALLEGATO N. 3 alla
presente ordinanza.

                                           Art. 15
                                     (attività sportive)
Sono consentite tutte le attività sportive individuali, ovvero con un accompagnatore per
i minori e le persone non autosufficienti, purché nel rispetto della distanza di sicurezza
interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio.
I circoli, le società, le associazioni sportive e le palestre sono autorizzati
all’espletamento delle proprie attività, anche in luoghi al chiuso, nel rispetto del
distanziamento interpersonale, senza alcun assembramento ed a condizione che siano
rispettate le Linee guida per le palestre. Nelle medesime strutture è autorizzata
l’apertura di bar e ristoranti, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 3 della presente
Ordinanza.
                                                                                         8
Le piscine sono aperte a partire dal 25 maggio 2020, nel rispetto delle specifiche Linee
guida allegate.
Per quanto attiene alle specifiche disposizioni sulla attività sportiva - anche di squadra -
ed alle manifestazioni, agli eventi ed alle competizioni sportive si rinvia integralmente
alle dettagliate disposizioni di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
del 17 maggio 2020 ed al rispetto delle linee guida e dei protocolli ivi indicati.

                                       Art. 16
             (chiusura temporanea di aree pubbliche o aperte al pubblico)
I sindaci hanno la facoltà di disporre la chiusura temporanea di specifiche aree
pubbliche o aperte al pubblico ove ritengano che non sia possibile garantire il rispetto
della distanza di sicurezza interpersonale e delle disposizioni di prevenzione indicate.

                                        TITOLO IV
                   MISURE IN MATERIA DI PREVENZIONE SANITARIA

                                          Art. 17
         (disposizioni per i soggetti positivi in stato di isolamento domiciliare)
I soggetti dei quali sia stata accertata la positività al contagio da Covid-19 hanno
l’obbligo di:
a) comunicare le proprie condizioni di salute al Medico di Medicina Generale o al
Pediatra di Libera Scelta e al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria
Provinciale territorialmente competente, secondo le cadenze temporali fissate dai
vigenti protocolli di sorveglianza sanitaria;
b) permanere in isolamento rispetto agli altri componenti del proprio nucleo familiare,
adottando una condotta improntata al distanziamento dai propri congiunti e/o coabitanti,
curando di aerare più volte al giorno i locali dell’abitazione;
c) comunicare i nominativi dei propri conviventi, che le Aziende Sanitarie Provinciali
provvedono a trasmettere in un apposito “elenco unico giornaliero” alle Prefetture
competenti per territorio. L’inadempimento di tale disposizione integra l’ipotesi di grave
violazione ex articolo 20, commi 6 e 7, della legge regionale 14 aprile 2009, n. 5.
Alle disposizioni di cui alle lettere a) e b) del comma 1 sono tenuti i soggetti coabitanti
per la durata di giorni quattordici, decorrenti dalla data di accertamento di positività del
contagio. Essi sono sottoposti al tampone rinofaringeo a conclusione del suddetto
periodo.
Sono esclusi dagli obblighi di cui al precedente comma i soli soggetti conviventi
appartenenti alle Forze dell’ordine, alle Forze armate, al servizio sanitario (ivi compreso
il personale amministrativo) per i quali non sia stato concesso il lavoro agile (c.d. smart
working).
Per il monitoraggio delle condizioni di salute i soggetti di cui al presente articolo
possono utilizzare l’applicazione “SiciliaSiCura”, scaricandola dalle piattaforme
AppleStore e Android.

                                                                                          9
Art. 18
         (disposizioni per i soggetti che rientrano nel territorio della Regione)
Chiunque faccia ingresso in Sicilia, alla luce dei dati sul monitoraggio epidemiologico
di talune Regioni, ha l’obbligo di:
a) registrarsi sul sito internet www.siciliacoronavirus.it, compilando integralmente il
modulo informatico previsto; rendere immediata dichiarazione attestante la presenza
nell’Isola (comunicandone compiutamente l’indirizzo) al proprio Medico di Medicina
Generale o al Pediatra di Libera Scelta, al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda
Sanitaria Provinciale competente per territorio nonché al proprio Comune di residenza o
domicilio;
b) permanere in isolamento obbligatorio presso la propria residenza o domicilio,
adottando una condotta improntata al distanziamento dai propri congiunti e/o coabitanti,
curando di aerare più volte al giorno i locali dell’abitazione.
I soggetti in isolamento non possono ricevere visite. E’ ammesso soltanto l’accesso di
badanti e personale sanitario, a condizione che vengano adottate tutte le precauzioni e le
cautele utili ad evitare il contagio.
I soggetti in isolamento sono sottoposti a tampone rinofaringeo alla conclusione del
termine di quarantena.
Il Dipartimento delle Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato
della Salute della Regione Siciliana adotta le direttive del caso secondo le modalità
ritenute più idonee, che possono richiedere anche il coinvolgimento del Comitato
Tecnico Scientifico per l’emergenza coronavirus di cui alla disposizione n. 2 del 13
marzo 2020 del Presidente della Regione, quale Soggetto Attuatore ex OCDPC n.
630/2020, anche al fine di adeguare la disposizione di cui al comma che precede ad
eventuali diverse modalità di esame autorizzate dall’ISS.

                                           Art. 19
   (regime di sorveglianza per lavoratori esenti ex lege dall’isolamento domiciliare)
Sono esonerati dall’osservanza degli obblighi di cui all’articolo che precede gli
appartenenti alle seguenti categorie:
a) operatori sanitari pubblici e privati e quelli dei servizi di pubblica utilità e dei servizi
essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n. 146, nonché i dipendenti pubblici di cui
all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001 coinvolti nella gestione
dell’emergenza;
b) appartenenti alle Forze dell’ordine, alle Forze armate, al Corpo dei Vigili del fuoco, il
personale dei ruoli della Magistratura, i titolari di cariche parlamentari e di governo;
c) autotrasportatori e personale delle imprese che assicurano la continuità della filiera
agro-alimentare e sanitaria;
d) lavoratori pendolari e gli equipaggi dei mezzi di trasporto;
e) cittadini siciliani che per brevi periodi debbano fare ingresso o rientro nel territorio
regionale per documentate esigenze cliniche e - per l’ipotesi di non autosufficienza o di
terapie salvavita - un proprio accompagnatore; nei confronti dei soggetti che fanno
ingresso nel territorio regionale per le suddette esigenze, la struttura ospedaliera
accipiente provvede immediatamente ad effettuare il tampone rinofaringeo;
f) genitori che debbano fare ingresso o rientro nel territorio regionale per motivi di
                                                                                            10
ricongiungimento, anche temporaneo in caso di separazione e/o divorzio, al figlio
minore.
I lavoratori di cui all’allegato 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del
26 aprile 2020 e ss.mm.ii. sono sottoposti, in luogo della quarantena obbligatoria, al
regime di sorveglianza sanitaria. Detta disposizione si applica, altresì, a coloro che per
esigenze di lavoro si rechino, occasionalmente o periodicamente, per periodi brevi, in
altre Regioni del territorio nazionale.
Nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo per Covid-19, i soggetti sopra
indicati sospendono l’attività e provvedono ad informare il Medico di medicina generale
ovvero il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale
territorialmente competente, ponendosi immediatamente in isolamento presso la propria
residenza/domicilio.

                                          Art. 20
         (attuazione del Decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020)
Al fine di dare attuazione alle misure di monitoraggio della evoluzione del contagio
epidemico previste dal Decreto del Ministro della Salute del 30 aprile 2020, i Direttori
Generali delle Aziende del Sistema sanitario regionale sono tenuti ad inserire, entro 24
ore dalla diagnosi, tutti i nuovi casi positivi nella piattaforma di sorveglianza nazionale
dell’Istituto Superiore di Sanità di cui all’OCDPC del 27 febbraio 2020. Essi sono,
altresì, tenuti ad aggiornare tempestivamente i dati sullo stato clinico dei pazienti ai fini
del calcolo degli indicatori di cui al Decreto.
L’inadempimento delle disposizioni che precedono integra l’ipotesi di grave violazione
ai sensi dell’art. 20, co. 6 e 7, della legge regionale 14 aprile 2009, n. 5.

                                          Art. 21
           (disposizioni inerenti l’attraversamento dello Stretto di Messina)
Gli spostamenti dei passeggeri via mare da Messina per Villa San Giovanni e Reggio
Calabria e viceversa sono disciplinati dai provvedimenti adottati dal Ministro delle
Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della Salute, tenuto conto
dell’andamento epidemiologico nell’Isola.
I lavoratori pendolari che attraversano lo Stretto di Messina devono compilare il
modello allegato alla presente ordinanza (ALLEGATO N. 4) e trasmetterlo al Dipartimento
di Protezione Civile della Presidenza della Regione Siciliana, a mezzo mail al seguente
indirizzo: lavoratoripendolari@protezionecivilesicilia.it. Entro le 24 ore successive
all’invio della dichiarazione, il modello viene restituito alla mail di provenienza con il
“visto” di autorizzazione. Esso deve essere esibito all’atto dell’imbarco al personale
addetto al controllo. Copia di ciascuna dichiarazione è inoltrata alla Prefettura di
Messina ed al Comune di residenza del richiedente.
Il Coordinatore dell’Unità di Crisi Sanitaria Metropolitana di Messina, di concerto con
l’ASP territorialmente competente, prosegue con le attività di controllo sanitario agli
approdi della Rada San Francesco, della Stazione Marittima e di Tremestieri nel
medesimo Comune, anche avvalendosi di personale volontario non medico.
Rimangono in vigore le convenzioni stipulate con le strutture alberghiere ai sensi
dell'ordinanza n. 10 del 23 marzo 2020. Ai soggetti previsti dalla predetta Ordinanza si
aggiungono i soggetti che non abbiano la possibilità obiettiva di condurre l’isolamento
                                                                                          11
obbligatorio nel rispetto delle prescrizioni di cui agli articoli che precedono. Le
convenzione potranno in ogni caso essere modificate, risolte e/o recedute con
provvedimento del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza della Regione
Siciliana.

                                         Art. 22
               (disposizioni per le Isole minori della Regione Siciliana)
In vista dell’avvio della stagione turistica e ai fini del rispetto delle misure di
prevenzione e contenimento del contagio, i sindaci dei Comuni di Favignana,
Lampedusa, Leni, Lipari, Malfa, Pantelleria, Santa Marina Salina e Ustica sono
autorizzati, anche mediante intese da raggiungere con i Comuni sui cui territori
insistono i porti di partenza, alla adozione di misure adeguate per l’accesso alle Isole
minori, previa adozione di protocolli sanitari da sottoporre all’approvazione
dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana.

                                         Art. 23
                          (uso obbligatorio della mascherina)
Ferme le specifiche disposizioni sull’uso di dispositivi di protezione individuale e del
distanziamento, è obbligatorio nei luoghi pubblici e aperti al pubblico l’utilizzo di
mascherina o altro strumento di copertura di naso e bocca. Il dispositivo protettivo deve,
comunque, essere sempre nella disponibilità del cittadino nella eventualità in cui ne sia
necessario l’utilizzo.
Non sono soggetti all’obbligo di utilizzo di mascherina o altro strumento di copertura di
naso e bocca i bambini al di sotto dei sei anni e i soggetti con forme di disabilità che ne
rendano incompatibile l’uso.
Per coloro che svolgono attività motoria non è obbligatorio l’uso di mascherina o
copertura durante l’attività fisica stessa, mantenendo il distanziamento di metri due,
salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività medesima.

                                        TITOLO V
                                  DISPOSIZIONI FINALI

                                         Art. 24
                      (coordinamento per le attività emergenziali)
Continua ad operare, presso la Presidenza della Regione Siciliana, il Coordinamento per
le attività necessarie al contenimento della diffusione del Covid-19, istituito con
Ordinanza n. 2 del 26 febbraio 2020.

                                         Art. 25
                       (disposizioni sulla efficacia delle misure)
La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza comporta le
conseguenze sanzionatorie previste dalla legge vigente.
                                                                                        12
La presente ordinanza, con validità dal 18 maggio 2020 fino al 7 giugno 2020
compreso, è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, anche con
valore di notifica individuale, e sul sito internet istituzionale. Essa, per gli adempimenti
di legge, viene trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della
Salute, ai Prefetti, ai Comuni e alle ASP.
Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale
Amministrativo Regionale nel termine di giorni sessanta dalla comunicazione, ovvero
ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.

                                       Il Presidente
                                      MUSUMECI
                                           (f.to)

                                                                                         13
ALLEGATO 1
20/81/CR01/COV19

                   Nuovo coronavirus SARS-CoV-2

Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e
                        Produttive

Roma, 16 maggio 2020

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SCOPO E PRINCIPI GENERALI

Le presenti schede tecniche contengono indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori di attività, finalizzati a
fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere
generale, per sostenere un modello di ripresa delle attività economiche e produttive compatibile con la tutela della
salute di utenti e lavoratori.

In particolare, in ogni scheda sono integrate le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello
scientifico per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali: norme comportamentali, distanziamento sociale e
contact tracing.

Le indicazioni in esse contenute si pongono inoltre in continuità con le indicazioni di livello nazionale, in particolare
con il protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26
aprile 2020, nonché con i criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di
Sanità con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività in tutti i settori
produttivi ed economici.

In tale contesto, il sistema aziendale della prevenzione consolidatosi nel tempo secondo l’architettura prevista dal
decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 costituisce la cornice naturale per supportare la gestione integrata del rischio
connesso all’attuale pandemia. In ogni caso, solo la partecipazione consapevole e attiva di ogni singolo utente e
lavoratore, con pieno senso di responsabilità, potrà risultare determinante, non solo per l o specifico contesto
aziendale, ma anche per la collettività.

Infine, è opportuno che le indicazioni operative di cui al presente documento, eventualmente integrate con soluzioni
di efficacia superiore, siano adattate ad ogni singola organizzazione, individuando le misure più efficaci in relazione ad
ogni singolo contesto locale e le procedure/istruzioni operative per mettere in atto dette misure. Tali
procedure/istruzioni operative possono coincidere con procedure/istruzioni operative già adottate, purché
opportunamente integrate, così come possono costituire un addendum connesso al contesto emergenziale del
documento di valutazione dei rischi redatto ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

Resta inteso che in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico le misure indicate potranno essere rimodulate,
anche in senso più restrittivo.

Le schede attualmente redatte saranno eventualmente integrate con le schede relative a ulteriori settori di attività.

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SCHEDE TECNICHE

Si riportano nelle sezioni successive le schede tematiche relative ai principali settori di attività, redatte tenendo in
considerazione le priorità condivise.

    •    RISTORAZIONE

    •    ATTIVITÀ TURISTICHE (balneazione)

    •    STRUTTURE RICETTIVE

    •    SERVIZI ALLA PERSONA (parrucchieri ed estetisti)

    •    COMMERCIO AL DETTAGLIO

    •    COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PUBBLICHE (mercati, fiere e mercatini degli hobbisti)

    •    UFFICI APERTI AL PUBBLICO

    •    PISCINE

    •    PALESTRE

    •    MANUTENZIONE DEL VERDE

    •    MUSEI, ARCHIVI E BIBLIOTECHE

Tutte le indicazioni riportate nelle singole schede tematiche devono intendersi come integrazioni alle raccomandazioni
di distanziamento sociale e igienico-comportamentali finalizzate a contrastare la diffusione di SARS-CoV-2 in tutti i
contesti di vita sociale. Per tutte le procedure di pulizia, disinfezione e sanificazione, di aerazione degli ambienti e di
gestione dei rifiuti si rimanda alle indicazioni contenute rispettivamente: nel Rapporto ISS COVID-19 n. 19/2020
“Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale emergenza COVID-19: presidi medico chirurgici e biocidi”,
nel Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020 “Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in
relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2”, e nel Rapporto ISS COVID-19 n. 3/2020 “Indicazione ad
interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2”, e nel
Rapporto ISS COVID-19 n. 21/2020 “Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di
strutture turistico-ricettive e altri edifici ad uso civile e industriale non utilizzato durante la pandemia COVID-19”.

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RISTORAZIONE*

Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti,
trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell’ambito delle attività
ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l’attività di catering (in tal caso, se la
somministrazione di alimenti avviene all’interno di una organizzazione aziendale terza, sarà necessario inoltre
rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione).

▪   Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra
    nazionalità.

▪   Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

▪   È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in
    particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.

▪   Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei
    soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno
    del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.

▪   Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per
    volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di
    separazione tra le sedute.

▪   Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del
    distanziamento di almeno 1 metro.

▪   I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1
    metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano
    soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale
    distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio
    tramite droplet.

▪   La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro
    tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento
    interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

▪   La consumazione a buffet non è consentita.

▪   Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente
    igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo.

▪   Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la
    funzione di ricircolo dell’aria.

▪   La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale
    deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di
    pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.

▪   I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo.

▪   Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici,
    evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù
    favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi
    disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.

*La Regione Campania ritiene che la distanza di un metro vada calcolata dal tavolo.

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ATTIVITÀ TURISTICHE (STABILIMENTI BALNEARI E SPIAGGE)

Le presenti indicazioni si applicano agli stabilimenti balneari, alle spiagge attrezzate e alle spiagge libere.

▪   Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra
    nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello
    stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da
    rispettare.

▪   È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto

▪   Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di
    14 gg.

▪   Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

▪   La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale
    deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di
    pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.

▪   Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti
    di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle
    persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo
    aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per
    l’uscita.

▪   Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie
    di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file
    orizzontali o a rombo).

▪   Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere
    garantita una distanza di almeno 1,5 m.

▪   Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc.,
    comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto.

▪   Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o
    nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

▪   Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione
    individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine
    di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e
    disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il
    posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate.

▪   È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.

▪   Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf,
    kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale.
    Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni
    delle istituzioni competenti.

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STRUTTURE RICETTIVE

Le presenti indicazioni si applicano alle strutture ricettive alberghiere, complementari e alloggi in agriturismo.

▪   Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra
    nazionalità.

▪   Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

▪   Garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la
    differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Si
    suggerisce, a tal proposito, di affiggere dei cartelli informativi e/o di delimitare gli spazi (ad esempio, con adesivi
    da attaccare sul pavimento, palline, nastri segnapercorso, ecc.).

▪   La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso,
    favorire modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di
    check-in e check-out ove possibile.

▪   L’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di
    lavoro e delle attrezzature utilizzate.

▪   Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, mentre il personale dipendente è tenuto all’utilizzo della
    mascherina sempre quando in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile
    garantire la distanza interpersonale di almeno un metro.

▪   Garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche in
    varie postazioni all’interno della struttura, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e del personale
    dipendente.

▪   Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all’ospite, dovrà essere disinfettato prima e dopo di ogni utilizzo.

▪   L’utilizzo degli ascensori dev’essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la
    mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare/gruppo di
    viaggiatori.

▪   Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione alle aree
    comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli
    ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).

▪   Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli
    impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità
    dell’aria indoor. Per un idoneo microclima è necessario:

    ▪    garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture
         verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule
         di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio
         naturale dell’aria;
    ▪    aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso
         (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
    ▪    in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali
         da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i
         punti di aspirazione;
    ▪    attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del
         pubblico;

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▪   nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di
        ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di
        lavoro;
    ▪   per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di
        transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta
        particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure
        organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve dura ta;
    ▪   negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione
        meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
    ▪   Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o
        termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi
        gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell ’aria di ricircolo
        per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
    ▪   le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e
        sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
    ▪   evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per
        non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.

▪   Per le attività di ristorazione, si applica quanto previsto nella specifica scheda.

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SERVIZI ALLA PERSONA (ACCONCIATORI ED ESTETISTI)

Le presenti indicazioni si applicano al settore della cura della persona: servizi degli acconciatori, barbieri ed estetisti.

▪   Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.

▪   Consentire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14
    gg.

▪   Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

▪   La permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita limitatamente al tempo indispensabile all’erogazione
    del servizio o trattamento. Consentire la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla
    capienza del locale (vd. punto successivo).

▪   Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il
    mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti.

▪   L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio
    tramite droplet.

▪   Nelle aree del locale, mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli
    operatori, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani. Eliminare la disponibilità di
    riviste e materiale informativo di uso promiscuo.

▪   L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono mantenere una
    distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a
    protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale ad hoc come
    la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso, etc., associati a rischi specifici propri
    della mansione).

▪   In particolare per i servizi di estetica, nell’erogazione della prestazione che richiede una distanza ravvicinata,
    l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola.

▪   L’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni
    servizio reso al cliente) e utilizzare camici/grembiuli possibilmente monouso per gli estetisti. I guanti devono
    essere diversificati fra quelli utilizzati nel trattamento da quelli usualmente utilizzati nel contesto ambientale.

▪   Assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una
    adeguata disinfezione delle attrezzature e accessori. Igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni cliente.
    Assicurare regolare pulizia e disinfezione dei servizi igienici.

▪   Favorire il regolare e frequente ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di
    condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.

▪   Sono inibiti, dove presenti, l’uso della sauna, il bagno turco e le vasche idromassaggio.

▪   La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale
    deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di
    pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.

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