ORCHIDEA REPORT ANALISI - EQUILIBRIUM
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Analisi e Studi Agro-Ecologici Fertilità del suolo, biodiversità e produzione in un equilibrio naturale. REPORT ANALISI ORCHIDEA N°Ordine Tipo Cultura Nome Azienda Indirizzo E.mail Intermediario Data Richiesta www.agriequilibrium.it info@agriequilibrium.it Analisi e Studi Agro-Ecologici
REPORT ANALISI ORCHIDEA INDICE DESCRIZIONE Numero complessivo di famiglie BIODIVERSITÀ e generi presenti Stato della copertura della COPERTURA vegetazione spontanea Presenza di specie INQUINAMENTO FLORISTICO aliene (non autoctone) In base alle principali specie presenti STATO ECOLOGICO valutare le caratteristiche ecologiche dell’appezzamento EQUILIBRIUM 2020 Valutazione BIODIVERSITÀ (n. famiglie) 21 • COPERTURA (% - stato) 80,0% - omogenea • INQUINAMENTO FLORISTICO (specie e presenza) Saeppola canadese (media) • • Suolo ben drenato STATO ECOLOGICO a basso contenuto di sostanza organica. www.agriequilibrium.it info@agriequilibrium.it 2 Analisi e Studi Agro-Ecologici
REPORT ANALISI ORCHIDEA Euphorbiaceae 7% Cruciferae 7% Polygonaceae 4% Umbelliferae 7% Papaveraceae 4% Geraniaceae 2% Convolvulaceae 2% Fabaceae 11% Labiatae 2% Scrophulariaceae 2% Caryophyllaceae 2% Rubiaceae 2% Boraginaceae 2% Chenopodiaceae 2% Graminaceae 11% Malvaceae 2% Portulacaceae 2% Amaranthaceae 2% Solanaceae 2% Resedaceae 2% Asteraceae 22% Commento all’analisi L’appezzamento viene completamente lavorato ogni anno ciò comporta una forte selezione sul numero e tipo di specie presenti. Si tratta per lo più di specie a ciclo annuale adattate a vivere in ambienti aridi con elevata presenza di scheletro. La copertura in primavera arriva al’80% ma, vista l’elevata presenza di specie annuali, al primo sfalcio avrà un forte ribasso. L’impronta climatica mediterranea è data dalla presenza di specie come l’ombrellino pugliese (Tordylium apulum) e il verbasco sinuoso (Verbascum sinuatum). La biodiversità non è molto elevata vista l’elevata specificità dell’habitat rilevato. L’inquinamento floristico è rappresentato soprattutto dalla presenza della saeppola canadese (Conyza candensis) presente con diversi individui nell’appezzamento. Questa specie comincia ad essere presente dalla tarda primavera ma le sue fioriture continuano durante tutta la stagione vegetativa fino a fine settembre. Tra le specie più presenti si segnalano la calendula dei campi (Calendula arvensis), l’ombrellino pugliese (Tordylium apulum) e il forasacco rosso (Anisantha sterilis). www.agriequilibrium.it info@agriequilibrium.it 3 Analisi e Studi Agro-Ecologici
REPORT ANALISI ORCHIDEA Specie Principali Calendula dei campi (Calendula arvensis L.) Composita a ciclo biennale che si distribuisce attorno al Mediterraneo e verso nord Europa seguendo l’areale della vite. Predilige terreni calcarei e si spinge fino ai 600 m di quota. Il nome del genere deriva dal latino “calendae” in allusione al tempo che scorre come la fioritura che si protrae per parecchi mesi. Riscoperta dalla medicina moderna per la presenza di flavonoidi, saponine, resine, oli essenziali, tracce di acido salicilico, beta carotene, licopene, luteina e xantine, queste ultime danno il caratteristico colore aranciato al fiore. Viene utilizzata come antinfiammatorio, antisettico, antispasmodico, cicatrizzante, callifugo, sudoripara, e regolatrice del flusso mestruale. Utilizzata anche per tingere i capelli, per ammorbidire la pelle e in infuso per sfiammare gli occhi arrossati. Le foglie vengono utilizzate in misticanza con altre erbe e i fiori servono anche per guarnire antipasti. I petali essiccati servono per aromatizzare il vino, che dopo essere stato esposto al sole per 10 giorni, diventa un ottimo aceto. Ombrellino pugliese (Tordilium apulum L.) Ombrellifera annuale presente esclusivamente lungo le coste del Mediterraneo. Nome di derivazione greca che significa “girare attorno” che si rifà alla forma tondeggiante del frutto. Si trova nei prati secchi e molto spesso nei vigneti e uliveti lavorati. Le sue giovani foglie basali possono essere utilizzate in misticanza con altre erbe. Forasacco rosso (Anisantha setrilis (L.) Nevski) Pianta annuale che originariamente deriva dalle zone desertiche del bacino del mediterraneo e della Asia centrale dalle quali si è spostata sui coltivi e zone rimaneggiate in genere. Il nome ha derivazione greca e significa: spighette diverse infeconde (dall’apparente sterilità dei suoi corpi fruttiferi). Non presenta alcun tipo di utilizzo. CONSIGLI OPERATIVI Per contenere le avventizie presenti si consiglia di falciare più volte durante la primavera-estate: fine maggio, inizio luglio e inizio settembre. Inoltre è opportuno temporizzare le lavorazioni del terreno che siano il più lontano possibile dal periodo primaverile proprio per evitare l’ingresso delle specie aliene. Siamo comunque a disposizione per valutare soluzioni personalizzate per favorire gli equilibri agroecologici all’interno del Suo campo/appezzamento e contribuire a migliorare la qualità delle produzioni. www.agriequilibrium.it info@agriequilibrium.it 4 Analisi e Studi Agro-Ecologici
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