ODG SANNICANDRO, MDP CAMERA, SU TUTELA PARCHI NAZIONALI - Agricolae
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ODG SANNICANDRO, MDP CAMERA, SU TUTELA PARCHI NAZIONALI Atto Camer a Ordine del Giorno 9/04741/040 presentato da SANNICANDRO Arcangelo testo di Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 La Camera, premesso che: reca un ampio quadro di misure, incentrate principalmente sulle misure fiscali ma nel contempo esteso anche ad altre linee di intervento, che si sono poi significativamente ampliate a seguito delle modifiche apportate al provvedimento nel corso dell’esame presso il Senato. Quanto ai profili finanziari, esso concorre agli obiettivi della manovra contenuta nel disegno di legge di bilancio, recando una parziale disattivazione delle cosiddette clausole di salvaguardia – vale a dire gli aumenti di Iva ed accise previste dal 2018, la cui totale disattivazione per il 2018 ed
ulteriore riduzione per il 2019 risulta prevista nel disegno di legge di bilancio 2018 – cui destina risorse per poco meno di 1,2 miliardi per il biennio 2018-2019. A fronte di questo ed altri interventi il provvedimento reperisce le necessarie risorse finanziarie, con effetti positivi sui saldi che, pur di ridotto ammontare (circa 90 milioni nel 2018 e 95 nel 2019), incrementano le risorse utilizzate dal disegno di legge di bilancio. Oltre alle misure fiscali, tra le principali quelle sulla cosiddetta rottamazione delle cartelle (definizione agevolata dei carichi), l’estensione dello split payment, l’ammissione degli enti del terzo settore al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari, un importante gruppo di misure interviene in tema di calamità naturali, sia con disposizioni di favore fiscale che con stanziamento di risorse e con norme volte a dare priorità agli investimenti per finalità di ricostruzione e messa in sicurezza. Un altro intervento guarda al settore delle imprese, con l’aumento della dotazione finanziaria di alcuni Fondi dedicati alle piccole e medie imprese nonché con una misura specifica per quelle di grandi dimensioni, ma anche con l’estensione alle imprese del settore della alta tecnologia della cosiddetta «golden power» governativa nelle società considerate strategiche. Di rilievo anche le misure nel settore dei trasporti, ad esempio con la proroga dei termini per le procedure su Alitalia e l’assegnazione di risorse agli investimenti nel settore ferroviario, nonché numerosi altri interventi rivolti a temi specifici, quali l’obbligo di fatturazione su base mensile dei servizi di comunicazione elettronica, il principio dell’equo compenso per i professionisti nei rapporti con clienti diversi dai consumatori, l’introduzione di una specifica disciplina sul riaffidamento di alcune importanti concessioni autostradali scadute, l’estensione delle agevolazioni fiscale per gli studenti fuori sede ed altre ancora; in questo quadro sarebbe utile prevedere strumenti atti a valorizzare e promuovere i parchi nazionali come possibili motori di sviluppo locale, ridando così identità anche a
territori marginali, sottraendoli da processi di marginalizzazione, incoraggiando l’occupazione e lo sviluppo ecosostenibile, in una prospettiva di maggiore coesione sociale; i parchi Nazionali, fin dalla loro istituzione hanno assunto un ruolo di volano economico di tante zone d’Italia. Essi non esauriscono la loro funzione esclusivamente nella tutela del patrimonio naturalistico ma anche in quella di migliorare la qualità di vita del cittadino. La valorizzazione dei Parchi Nazionali porrebbe anche un argine alle coltivazioni a rischio, favorendo coltivazioni e allevamento sia tradizionale che biologico. A riguardo rilevano i Parchi Nazionali dell’Appennino del Mezzogiorno, come il Parco nazionale Monti Sibillini, Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Lega, Parco Nazionale Majella, Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise, Parco Nazionale del Vesuvio, Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri, Parco Nazionale del Pollino, Parco Nazionale della Sila, Parco Nazionale dell’Aspromonte, impegna il Governo: a valutare l’opportunità di stanziare nell’ambito della manovra di finanza pubblica i necessari finanziamenti volti alla tutela dei Parchi Nazionali, riconoscendoli come elementi indispensabili per lo sviluppo economico e mettendo in campo una strategia nazionale per la valorizzazione degli stessi di concerto con le associazioni ambientalistiche e culturali nonché a porre in essere ogni altra iniziativa volta a favorire lo sviluppo delle attività economiche compatibili, al fine di costruire una visione dei Parchi Nazionali del Mezzogiorno come esempio di avanguardia e di sviluppo del sud e dell’intero territorio nazionale; di adottare ogni iniziativa, anche normativa, finalizzata a promuovere l’occupazione e lo sviluppo nelle aree comprese nei Parchi Nazionali lungo l’Appennino del Mezzogiorno istituendo
zone fiscalmente avvantaggiate a sostegno degli investimenti nei servizi, nell’industria, nell’agricoltura e nel turismo, compatibili con l’ambiente, con priorità alle iniziative dirette alla valorizzazioni delle produzioni locali. 9/4741/40. Sannicandro, Speranza, Melilla, Albini, Ricciatti, Capodicasa, Mognato. INTERROGAZIONE LAFORGIA, MDP CAMERA, SU FORME DI SOSTEGNO AL REDDITO Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-12859 presentato da LAFORGIA Francesco testo di Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 LAFORGIA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
dagli organi di stampa si legge che una donna separata, con due figli, uno di dieci e l’altro di cinque anni, quest’ultimo disabile, dipendente dell’azienda Ikea di Corsico di Milano, è stata licenziata per non aver rispettato pedissequamente l’orario di lavoro; la vicenda riguarda appunto, una ragazza di 39 anni, laureata in scienze e tecnologie alimentari che da diciassette anni lavorava nello stabilimento Ikea di Corsico, prima al bistrot- bottega a piano terra e da qualche mese al ristorante del primo piano; la donna, in questi anni, si è resa sempre disponibile a tutti i turni di lavoro e agli orari propinateli, senza avere mai avuto richiami o lettere di contestazione. Qualche mese fa l’azienda le comunicava un cambio di reparto, rispetto al quale la donna non si era opposta, chiedendo soltanto che le venisse riconosciuta una maggiore flessibilità sugli orari di lavoro per poter accudire il suo bimbo disabile, motivo per il quale la stessa usufruisce della legge n. 104 del 1992; l’azienda in un primo momento acconsentiva alla sua richiesta, ma nei fatti la donna lavorava con turni dalle nove del mattino fino a chiusura, e nel nuovo turno stabilito per il nuovo reparto, le si chiedeva di lavorare dalle sette del mattino; la giovane madre chiedeva maggiore flessibilità sugli orari, soprattutto per i giorni in cui era prevista la terapia per il suo figlioletto ma, data la chiusura netta da parte dell’azienda sul punto, su consiglio del proprio sindacato Filcams Cgil, all’occorrenza e nelle occasioni di difficile organizzazione familiare, si recava al lavoro negli orari che faceva nel vecchio reparto; la settimana scorsa, l’azienda Ikea la licenziava in tronco tramite una lettera in cui le si diceva che il rapporto di fiducia era venuto meno poiché in due occasioni la dipendente
si era presentata al lavoro in orari diversi da quelli previsti, una volta due ore in anticipo, l’altra due ore in ritardo; la decisione assunta da Ikea ai danni della giovane madre è apparsa ingiusta, tanto che la stessa ha ricevuto la solidarietà sia della Filcams Cgil di Milano che ha predisposto una raccolta firme, presidi e volantinaggi per denunciare questo episodio, sia dai suoi colleghi che hanno promosso uno sciopero a sostegno della ragazza; questa è una storia che racconta del fatto che quel pezzo di statuto dei lavoratori, che storicamente è stato immaginato «per far entrare la Costituzione nelle fabbriche» e che, nei fatti, è stato smantellato, non «è un ferro vecchio del passato», ma uno strumento della modernità perché libera i lavoratori dal ricatto –: quali iniziative normative, il Governo intenda assumere al fine di ripristinare le tutele che prima erano previste all’articolo 18 dello statuto dei lavoratori e che negli anni hanno rappresentato un pilastro di civiltà del nostro Paese; quali iniziative, il Governo, per quanto di competenza, intenda assumere al fine di prevedere forme di sostegno al reddito per lavoratori e lavoratrici come questa giovane donna, separata, madre di un bambino disabile che si è ritrovata senza alcuna forma di tutela, e si è vista privata del proprio lavoro. (5-12859)
ODG FIORIO, PD CAMERA, SU INNALZAMENTO SOGLIA ESENZIONE PRESENTAZIONE DOCUMENTAZIONE ANTIMAFIA Fiorio Green Economy biologico Atto Camera Ordine del Giorno 9/04741/068 presentato da FIORIO Massimo testo di Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 La Camera, premesso che: l’articolo 19-terdecies del provvedimento in esame limita l’operatività delle nuove disposizioni introdotte nel Codice antimafia dalla legge 17 ottobre 2017, n. 161, in ordine all’acquisizione della documentazione antimafia per i concessionari di terreni agricoli e zootecnici demaniali che usufruiscono di fondi europei; la limitazione introdotta rende la nuova disciplina, che dal
19 novembre 2017 è entrata in vigore, nelle ipotesi di concessione di terreni agricoli demaniali che ricadono nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune, a prescindere dal loro valore complessivo, nonché su tutti i terreni agricoli, a qualunque titolo acquisiti, che usufruiscono di fondi europei, applicabile per i fondi europei di importo superiore a 5.000 euro; l’entrata in vigore di tale norma e la soglia di applicabilità, fissata ad oggi a 5.000 euro, sta creando gravissimi problemi sulla continuità delle erogazioni dei fondi comunitari a migliaia di beneficiari, creando al tempo stesso un gravoso accumulo di richieste di certificati nelle prefetture e negli uffici pubblici di tutte le provincie italiane; la Commissione Agricoltura della Camera, condividendo le finalità poste alla base della modifica del Codice Antimafia volte a garantire la piena legalità dei soggetti destinatari delle risorse di origine europea, ha chiesto nel parere approvato sul provvedimento in esame di inserire le seguenti modifiche: «modificare le disposizioni di cui all’articolo 19- terdecies, innalzando da 5.000 a 25.000 euro la soglia ivi prevista di esenzione dalla presentazione della documentazione e informazione antimafia per tutti i concessionari di terreni agricoli e zootecnici demaniali che usufruiscono di fondi europei, nonché ad introdurre nel medesimo articolo, per le domande relative a contributi oltre i 25.000 euro, una scansione temporale della vigenza dell’obbligo di trasmissione dei certificati in oggetto, in modo da permettere agli uffici competenti di dotarsi delle sufficienti risorse umane, economiche e strumentali necessarie per fronteggiare l’accresciuta mole di lavoro», impegna il Governo a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa, al fine di inserire nel prossimo provvedimento utile norme specifiche con la finalità di
innalzare da 5.000 a 25.000 euro la soglia ivi prevista di esenzione dalla presentazione della documentazione e informazione antimafia per tutti i concessionari di terreni agricoli e zootecnici demaniali che usufruiscono di fondi europei; e di prevedere una scansione temporale della vigenza dell’obbligo di trasmissione dei certificati in oggetto, in modo da permettere agli uffici competenti di dotarsi delle sufficienti risorse umane, economiche e strumentali necessarie per fronteggiare l’accresciuta mole di lavoro. 9/4741/68. Fiorio, Verini, Carra. ODG CARRA, PD CAMERA, SU PRESENTAZIONE DOCUMENTAZIONE ANTIMAFIA Atto Camera Ordine del Giorno 9/04741/098 presentato da CARRA Marco testo di Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 La Camera,
premesso che: il provvedimento in esame all’articolo 19-terdecies interviene a limitare alcune delle nuove disposizioni introdotte nel Codice antimafia dalla legge 17 ottobre 2017, n. 161 in merito all’acquisizione della documentazione antimafia per i concessionari di terreni agricoli e zootecnici demaniali che usufruiscono di fondi europei; la Commissione Agricoltura della Camera, condividendo le finalità poste alla base della modifica del Codice Antimafia volte a garantire la piena legalità dei soggetti destinatari delle risorse di origine europea, ha chiesto però nel parere approvato concernente il provvedimento in esame di inserire alcune modifiche; il dispositivo del parere prevede la richiesta di: «modificare le disposizioni di cui all’articolo 19-terdecies, innalzando da 5.000 a 25.000 euro la soglia ivi prevista di esenzione dalla presentazione della documentazione e informazione antimafia per tutti i concessionari di terreni agricoli e zootecnici demaniali che usufruiscono di fondi europei, nonché ad introdurre nel medesimo articolo, per le domande relative a contributi oltre i 25.000 euro, una scansione temporale della vigenza dell’obbligo di trasmissione dei certificati in oggetto, in modo da permettere agli uffici competenti di dotarsi delle sufficienti risorse umane, economiche e strumentali necessarie per fronteggiare l’accresciuta mole di lavoro»; l’entrata in vigore di tale norma e la soglia di applicabilità, fissata ad oggi a 5.000 euro, sta creando gravissimi problemi sulla continuità delle erogazioni dei fondi comunitari a migliaia di beneficiari, creando al tempo stesso un gravoso accumulo di richieste di certificati nelle prefetture e negli uffici pubblici di tutte le province italiane, impegna il Governo a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni
richiamate in premessa, al fine di adottare ulteriori iniziative normative volte a prevedere in tempi rapidi una modifica all’attuale normativa vigente innalzando la soglia ivi prevista di esenzione dalla presentazione della documentazione e informazione antimafia per tutti i concessionari di terreni agricoli e zootecnici demaniali che usufruiscono di fondi europei nonché di assicurare una diversa modulazione temporale della vigenza dell’obbligo di trasmissione dei certificati in oggetto, al fine di consentire agli uffici competenti di dotarsi delle sufficienti risorse umane, economiche e strumentali indispensabili per fronteggiare gli accresciuti carichi di lavoro derivanti da tale previsione normativa. 9/4741/98. Carra. ODG PARENTELA, M5S CAMERA, SU CONSERVAZIONE ECOSISTEMI E BIODIVERSITÀ FIUME NASARI
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18677 presentato da PARENTELA Paolo testo di Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 PARENTELA. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che: il fiume Crocchio nasce a Croce di Tirivolo, a circa 1.600 sul livello del mare, da una serie di piccole sorgive ed attraversa, per 40 chilometri, i territori dei comuni di Taverna, Zagarise, Sersale, Petronà, Cerva, Belcastro, Andali, Cropani e Botricello, prima di sfociare nel mar Jonio. Numerosi sono i fossi ed i torrenti minori che lo alimentano, ma due, in particolare, sono quelli che gli danno gli apporti maggiori in termini idrici: il fosso Spinalba nella parte alta del corso e il fiume Nasari a poca distanza dalla foce; un servizio andato in onda il 27 novembre 2017 al Tg regionale ha documentato come il fiume Nasari, unico affluente del fiume Crocchio che nasce nella Sila piccola e arriva nel golfo di
Squillace, presenti, ultimamente, acque nere e maleodoranti che avrebbero provocato la morte di alcuni capi di bestiame, in particolare ovini; il territorio attraversato dal fiume Crocchio così come dal Nasari ospita molte specie contemplate nella direttiva 92/43/CEE «Habitat» e nella direttiva 79/409/CEE «Uccelli», tra questi: lepre, capriolo, ghiro, cinghiale, istrice, scoiattolo nero meridionale, mustelidi, volpe, lupo, gatto selvatico, gheppio, astore, nibbio bruno e nibbio reale, gufo reale, assiolo, sparviere, falco di palude, falco lodolaio, falco pellegrino, allocco, corvo imperiale, albanella, poiana, airone cinerino, barbagianni, biancone, tartaruga di fiume, tartaruga terrestre, saettone, cervone, biscia dal collare, biacco, vipera, coronilla austriaca, ramarro, lucertola campestre, luscengola, rospo comune, tritone, rana italica, raganella, salamandrina dagli occhiali, salamandra pezzata. Numerose sono le erbe officinali di particolare interesse scientifico, quali, l’Osmunda regalis, la Pteride di Creta, la Falcetta lanosa, la Woodwardia radicans, mentre tra gli habitat vegetazionali si annoverano la foresta sempreverde di sughera, la foresta sempreverde di leccio, un bosco di platano orientale, un boschetto di alloro ed il pino nero silano –: di quali elementi disponga il Ministro in relazione alla situazione di cui in premessa e se non intenda promuovere, per quanto di competenza, un’immediata verifica da parte del comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente, allo scopo di accertare lo stato dei luoghi così da garantire la conservazione degli ecosistemi e della biodiversità esistenti, scongiurare danni alla salute animale e dell’uomo ed i conseguenti pregiudizi per una fragile economia che vive di agricoltura e allevamento. (4-18677)
ODG PASTORELLI, MISTO CAMERA, SU CONTRIBUTI AZIENDE AGROPASTORALI INTERESSATE DA EVENTI CLIMATICI AVVERSI A t t o C a m e r a Ordine del Giorno 9/04741/079 presentato da PASTORELLI Oreste testo di Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 La Camera, premesso che: con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 27 ottobre 2017 è stato dichiarato il carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nel 2017 nei territori delle province di Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano, Sassari; i danni per i quali è stata riconosciuta l’applicabilità delle
misure del Fondo di solidarietà nazionale, interventi compensativi, riguarda le produzioni foraggere delle aziende agropastorali colpite dalla siccità occorsa dal 20 marzo 2017 al 30 giugno 2017 nei citati territori. Le provvidenze erogate sono quelle previste dall’articolo 5, comma 2, lettere a), b), c), e d) del decreto legislativo n. 102 del 2004; l’articolo 2-ter del decreto-legge in esame prevede che sia erogato un contributo di 10 milioni per il 2017 e 15 milioni per il 2018 a favore della regione Sardegna per concorrere al ristoro delle aziende agropastorali colpite dagli eventi climatici avversi nel corso del 2017; tale contributo è finalizzato al ripristino del potenziale produttivo ed alla valorizzazione e promozione della commercializzazione dei prodotti del settore agropastorale della Regione, impegna il Governo a valutare l’opportunità di prevedere adeguati contributi anche in favore di aziende agropastorali di altre regioni interessate da eventi climatici avversi, per i quali sia stato dichiarato con apposito decreto il carattere di eccezionalità. 9/4741/79. Pastorelli, Palese. INTERROGAZIONE RICCIATTI, MDP CAMERA, SUL DISTURBO ALIMENTARE
A t t o C a m e r a Interrogazione a risposta in commissione 5-12852 presentato da RICCIATTI Lara testo di Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 RICCIATTI, NICCHI, BOSSA, SCOTTO, SANNICANDRO, ROSTAN, PIRAS, QUARANTA, MELILLA, DURANTI, ALBINI, MURER, FOLINO, CARLO GALLI, D’ATTORRE, ROBERTA AGOSTINI, ZARATTI, FRANCO BORDO, FERRARA, KRONBICHLER, SIMONI, EPIFANI e FOSSATI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca. — Per sapere – premesso che: gli organi di informazione e le agenzie di stampa hanno riportato la notizia della denuncia per istigazione al suicidio e lesioni gravissime nei confronti della creatrice di un blog, una diciannovenne residente a Porto Recanati; nel blog giovani donne, anche minori, venivano istigate al disturbo alimentare mediante l’induzione a seguire diete o ad
effettuare terapie che portano all’anoressia da parte della polizia di Ivrea; le indagini sono state avviate a seguito della denuncia presentata dalla madre di una ragazza di quindici anni residente a Ivrea che leggeva assiduamente il blog; la ragazza aveva accusato gravi disturbi alimentari che determinavano una costante perdita di peso, al punto che era stata costretta ad affidarsi alle cure di uno psicologo; gli investigatori del commissariato di Ivrea hanno individuato la blogger attraverso la creazione di un apposito account, appurando che molte adolescenti tra i 14 e 15 anni le chiedevano consigli su come mangiare; la blogger quindi è stata denunciata e la polizia ha chiesto all’autorità giudiziaria anche l’oscuramento del sito mediante il quale i reati venivano commessi –: se il Governo sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa e se intenda promuovere campagne mirate al riguardo, soprattutto nelle scuole; quali iniziative si intendano assumere per debellare simili episodi. (5-12852) INTERROGAZIONE BERNINI, M5S CAMERA, SU PREZZI OLIO
EXTRAVERGINE DI OLIVA Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18688 presentato da BERNINI Massimiliano testo di Venerdì 1 dicembre 2017, seduta n. 895 MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che: l’attuale campagna olearia 2017/2018, rispetto quella del 2016/2017, registra una crescita fino al 75 per cento della produzione di olio d’oliva; tuttavia, la campagna 2016/2017 è stata una delle peggiori di sempre, vista la produzione di sole 182 mila tonnellate di olio, con un calo del 62 per cento rispetto all’annata precedente; nonostante il dato medio positivo trascinato dall’exploit Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata, a seguito di un’annata segnata dalla siccità, si registrano significativi crolli produttivi del 30 per cento nelle Marche e oltre in Umbria, del 40-50 per cento nel Lazio e del 50 per cento in Toscana; secondo l’Ismea, il prezzo dell’olio di oliva in Italia, nella
prima metà di novembre 2017 chiude mostrando un ribasso del prezzo dell’olio extravergine e vergine di oliva prodotto in Italia, ad eccezione dell’olio lampante; nell’annata 2016/2017 la resa media nazionale di produzione dell’olio d’oliva al frantoio, è stata del 13,8 per cento (fonte ISTAT), mentre per il 2017/2018 si attendono rese di olio d’oliva maggiori; si registra, tuttavia, a partire dal 18 per cento del 2006, una continua riduzione del dato annuale; minore è la resa tanto maggiore è l’olio residuo contenuto nella sansa dalla cui successiva lavorazione si ottengono gli «oli vergine di oliva» o «oli d’oliva» succedanei agli «oli extravergine», mentre il residuo di lavorazione viene commercializzato come biocombustibile, fertilizzante e mangime zootecnico; l’olivicoltore è escluso dai ricavi retraibili dagli ulteriori passaggi di lavorazione che subiscono le proprie olive; nonostante a marzo 2016 sia stato approvato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il piano di settore olivicolo oleario nazionale, avente tra gli altri l’obiettivo di incrementare la produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione sulle risorse naturali, appare evidente come una ripresa produttiva che punti a 400-500 mila tonnellate di olio/anno, rimanga lontana sia a causa del cambiamento climatico, sia per l’assenza di interventi concreti volti a far ripartire l’olivicoltura italiana –: se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali misure intenda promuovere nell’ambito del piano di settore olivicolo oleario nazionale, finalizzate all’incremento della resa di olive ad ettaro e della resa al frantoio di olio extravergine d’oliva, salvaguardando le risorse naturali, in modo particolare l’acqua; quali iniziative si stiano attuando per prevenire speculazioni
dei prezzi all’origine dell’olio extravergine di oliva, nella presente campagna olivicola. (4-18688) ODG STUMPO, MDP CAMERA, SU CONTRIBUTO RICOSTRUZIONE UNITÀ IMMOBILIARI AD USO PERTINENZIALE DANNEGGIATE DAL SISMA A t t o C a m e r a Ordine del Giorno 9/04741/021 presentato da STUMPO Nicola testo di
Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 La Camera, premesso che: l’articolo 2-bis del provvedimento in esame, introdotto nel corso dell’esame al Senato, reca una serie di disposizioni volte a modificare la disciplina vigente contenuta nel decreto-legge n. 189 del 2016, concernente la ricostruzione dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 e a disciplinare ulteriori misure in favore delle popolazioni interessate dai predetti eventi; ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo sarebbe auspicabile consentire il riconoscimento del contributo per la ricostruzione nella misura del 100 per cento anche per le unità immobiliari ad uso pertinenziale danneggiate dal sisma e dichiarate inagibili, che sono pertinenze esterne di abitazioni agibili; tale modifica si rende necessaria poiché molto spesso, soprattutto nelle zone rurali, le unità immobiliari adibite a pertinenza sono connesse dal punto di vista funzionale con l’abitazione principale (presenza di caldaie, vani tecnici, locali deposito legna ed altri combustibili per il riscaldamento familiare, dispense di prodotti alimentari, ricoveri di animali di bassa corte); tali locali sono, in alcuni casi, componente essenziale per la piena fruibilità dell’abitazione principale ed inoltre, nelle zone rurali, pur in assenza di un’attività agricola svolta a titolo imprenditoriale, costituiscono strumento necessario per l’allevamento di animali di bassa corte o per lo stoccaggio di prodotti agricoli e alimentari. Soltanto la garanzia del pieno ripristino di tali unità immobiliari può consentire l’effettivo ritorno alla normalità delle popolazioni residenti nei territori colpiti dal sisma; l’attuale esclusione del contributo prevista dall’Ord. 19 del 7 aprile 2017 non trova, peraltro, alcun attuale riscontro normativo nelle disposizioni contenute nell’articolo 6 comma 2 del decreto-legge n. 189 del 2016,
impegna il Governo ad adottare ogni iniziativa normativa finalizzata a consentire il riconoscimento del contributo per la ricostruzione nella misura del 100 per cento anche per le unità immobiliari ad uso pertinenziale danneggiate dal sisma e dichiarate inagibili, che sono pertinenze esterne di abitazioni agibili. 9/4741/21. Stumpo, Melilla, Albini, Capodicasa, Ricciatti, Mog nato. ODG BERNINI, M5S CAMERA, SU CONCORSO PUBBLICO DIRIGENTE MINISTERO POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI Atto Camera Ordine del Giorno 9/04741/085 presentato da BERNINI Massimiliano testo di
Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894 La Camera, premesso che: con decreto ministeriale 21 settembre 2011 è stato indetto il concorso pubblico, per esami, a n. 4 posti di dirigente di seconda fascia nel ruolo centrale agricoltura del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – IV serie speciale – concorsi ed esami – n. 77 del 27 settembre 2011; a conclusione dell’ iter concorsuale che ha visto la pubblicazione del diario delle prove preselettive, dell’esito prove selettive, dei risultati delle prove scritte del 23 e 24 aprile 2012, del provvedimento di sostituzione del presidente della commissione esaminatrice (decreto ministeriale 6 agosto 2012) e della nomina dei componenti aggiunti della commissione esaminatrice, per le prove di lingua straniera ed informatica (decreto ministeriale 19 settembre 2012) con decreto ministeriale 30 ottobre 2012, n. 2144, si è data approvazione degli atti del concorso con l’assegnazione dei 4 posti di dirigenti di seconda fascia e la definizione di una graduatoria di idonei non vincitori; il precedente concorso del 2004 ha visto lo scorrimento completo della graduatoria sia dei vincitori che degli idonei, impegna il Governo qualora nell’ambito sopradescritto si dovesse avere necessità di altre figure dirigenziali, ad attenersi alla graduatoria sopra richiamata, anche attraverso proroghe delle graduatorie esistenti. 9/4741/85. Massimiliano Bernini.
Puoi anche leggere