ODG SANNICANDRO, MDP CAMERA, SU TUTELA PARCHI NAZIONALI - Agricolae

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ODG SANNICANDRO, MDP CAMERA, SU TUTELA PARCHI NAZIONALI - Agricolae
ODG SANNICANDRO, MDP CAMERA,
SU TUTELA PARCHI NAZIONALI
                                                        Atto
                                                        Camer
                                                        a

Ordine del Giorno 9/04741/040

presentato da

SANNICANDRO Arcangelo
testo di

Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894
La Camera,
premesso che:
reca un ampio quadro di misure, incentrate principalmente
sulle misure fiscali ma nel contempo esteso anche ad altre
linee di intervento, che si sono poi significativamente
ampliate a seguito delle modifiche apportate al provvedimento
nel corso dell’esame presso il Senato. Quanto ai profili
finanziari, esso concorre agli obiettivi della manovra
contenuta nel disegno di legge di bilancio, recando una
parziale disattivazione delle cosiddette clausole di
salvaguardia – vale a dire gli aumenti di Iva ed accise
previste dal 2018, la cui totale disattivazione per il 2018 ed
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ulteriore riduzione per il 2019 risulta prevista nel disegno
di legge di bilancio 2018 – cui destina risorse per poco meno
di 1,2 miliardi per il biennio 2018-2019. A fronte di questo
ed altri interventi il provvedimento reperisce le necessarie
risorse finanziarie, con effetti positivi sui saldi che, pur
di ridotto ammontare (circa 90 milioni nel 2018 e 95 nel
2019), incrementano le risorse utilizzate dal disegno di legge
di bilancio. Oltre alle misure fiscali, tra le principali
quelle sulla cosiddetta rottamazione delle cartelle
(definizione agevolata dei carichi), l’estensione dello split
payment, l’ammissione degli enti del terzo settore al credito
d’imposta per gli investimenti pubblicitari, un importante
gruppo di misure interviene in tema di calamità naturali, sia
con disposizioni di favore fiscale che con stanziamento di
risorse e con norme volte a dare priorità agli investimenti
per finalità di ricostruzione e messa in sicurezza. Un altro
intervento guarda al settore delle imprese, con l’aumento
della dotazione finanziaria di alcuni Fondi dedicati alle
piccole e medie imprese nonché con una misura specifica per
quelle di grandi dimensioni, ma anche con l’estensione alle
imprese del settore della alta tecnologia della cosiddetta
«golden power» governativa nelle società considerate
strategiche. Di rilievo anche le misure nel settore dei
trasporti, ad esempio con la proroga dei termini per le
procedure su Alitalia e l’assegnazione di risorse agli
investimenti nel settore ferroviario, nonché numerosi altri
interventi rivolti a temi specifici, quali l’obbligo di
fatturazione su base mensile dei servizi di comunicazione
elettronica, il principio dell’equo compenso per i
professionisti nei rapporti con clienti diversi dai
consumatori, l’introduzione di una specifica disciplina sul
riaffidamento di alcune importanti concessioni autostradali
scadute, l’estensione delle agevolazioni fiscale per gli
studenti fuori sede ed altre ancora;
in questo quadro sarebbe utile prevedere strumenti atti a
valorizzare e promuovere i parchi nazionali come possibili
motori di sviluppo locale, ridando così identità anche a
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territori marginali, sottraendoli da processi di
marginalizzazione, incoraggiando l’occupazione e lo sviluppo
ecosostenibile, in una prospettiva di maggiore coesione
sociale;
i parchi Nazionali, fin dalla loro istituzione hanno assunto
un ruolo di volano economico di tante zone d’Italia. Essi non
esauriscono la loro funzione esclusivamente nella tutela del
patrimonio naturalistico ma anche in quella di migliorare la
qualità di vita del cittadino. La valorizzazione dei Parchi
Nazionali porrebbe anche un argine alle coltivazioni a
rischio, favorendo coltivazioni e allevamento sia tradizionale
che biologico. A riguardo rilevano i Parchi Nazionali
dell’Appennino del Mezzogiorno, come il Parco nazionale Monti
Sibillini, Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Lega, Parco
Nazionale Majella, Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise,
Parco Nazionale del Vesuvio, Parco Nazionale del Cilento Vallo
di Diano e Alburni, Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Parco
Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri, Parco Nazionale del
Pollino, Parco Nazionale della Sila, Parco Nazionale
dell’Aspromonte,

impegna il Governo:

   a valutare l’opportunità di stanziare nell’ambito della
manovra di finanza pubblica i necessari finanziamenti volti
alla tutela dei Parchi Nazionali, riconoscendoli come elementi
indispensabili per lo sviluppo economico e mettendo in campo
una strategia nazionale per la valorizzazione degli stessi di
concerto con le associazioni ambientalistiche e culturali
nonché a porre in essere ogni altra iniziativa volta a
favorire lo sviluppo delle attività economiche compatibili, al
fine di costruire una visione dei Parchi Nazionali del
Mezzogiorno come esempio di avanguardia e di sviluppo del sud
e dell’intero territorio nazionale;
di adottare ogni iniziativa, anche normativa, finalizzata a
promuovere l’occupazione e lo sviluppo nelle aree comprese nei
Parchi Nazionali lungo l’Appennino del Mezzogiorno istituendo
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zone fiscalmente avvantaggiate a sostegno degli investimenti
nei servizi, nell’industria, nell’agricoltura e nel turismo,
compatibili con l’ambiente, con priorità alle iniziative
dirette alla valorizzazioni delle produzioni locali.
9/4741/40. Sannicandro, Speranza, Melilla, Albini, Ricciatti,
Capodicasa, Mognato.

INTERROGAZIONE LAFORGIA, MDP
CAMERA, SU FORME DI SOSTEGNO
AL REDDITO
Atto Camera

                                              Interrogazione
                                              a risposta in
                                              commissione
                                              5-12859

presentato da

LAFORGIA Francesco
testo di

Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894
LAFORGIA. — Al Ministro del lavoro e       delle   politiche
sociali. — Per sapere – premesso che:
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dagli organi di stampa si legge     che una donna separata, con
due figli, uno di dieci e l’altro   di cinque anni, quest’ultimo
disabile, dipendente dell’azienda   Ikea di Corsico di Milano, è
stata licenziata per non aver       rispettato pedissequamente
l’orario di lavoro;

la vicenda riguarda appunto, una ragazza di 39 anni, laureata
in scienze e tecnologie alimentari che da diciassette anni
lavorava nello stabilimento Ikea di Corsico, prima al bistrot-
bottega a piano terra e da qualche mese al ristorante del
primo piano;

la donna, in questi anni, si è resa sempre disponibile a tutti
i turni di lavoro e agli orari propinateli, senza avere mai
avuto richiami o lettere di contestazione. Qualche mese fa
l’azienda le comunicava un cambio di reparto, rispetto al
quale la donna non si era opposta, chiedendo soltanto che le
venisse riconosciuta una maggiore flessibilità sugli orari di
lavoro per poter accudire il suo bimbo disabile, motivo per il
quale la stessa usufruisce della legge n. 104 del 1992;

l’azienda in un primo momento acconsentiva alla sua richiesta,
ma nei fatti la donna lavorava con turni dalle nove del
mattino fino a chiusura, e nel nuovo turno stabilito per il
nuovo reparto, le si chiedeva di lavorare dalle sette del
mattino;

la giovane madre chiedeva maggiore flessibilità sugli orari,
soprattutto per i giorni in cui era prevista la terapia per il
suo figlioletto ma, data la chiusura netta da parte
dell’azienda sul punto, su consiglio del proprio sindacato
Filcams Cgil, all’occorrenza e nelle occasioni di difficile
organizzazione familiare, si recava al lavoro negli orari che
faceva nel vecchio reparto;

la settimana scorsa, l’azienda Ikea la licenziava in tronco
tramite una lettera in cui le si diceva che il rapporto di
fiducia era venuto meno poiché in due occasioni la dipendente
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si era presentata al lavoro in orari diversi da quelli
previsti, una volta due ore in anticipo, l’altra due ore in
ritardo;

la decisione assunta da Ikea ai danni della giovane madre è
apparsa ingiusta, tanto che la stessa ha ricevuto la
solidarietà sia della Filcams Cgil di Milano che ha
predisposto una raccolta firme, presidi e volantinaggi per
denunciare questo episodio, sia dai suoi colleghi che hanno
promosso uno sciopero a sostegno della ragazza;

questa è una storia che racconta del fatto che quel pezzo di
statuto dei lavoratori, che storicamente è stato immaginato
«per far entrare la Costituzione nelle fabbriche» e che, nei
fatti, è stato smantellato, non «è un ferro vecchio del
passato», ma uno strumento della modernità perché libera i
lavoratori dal ricatto –:

quali iniziative normative, il Governo intenda assumere al
fine di ripristinare le tutele che prima erano previste
all’articolo 18 dello statuto dei lavoratori e che negli anni
hanno rappresentato un pilastro di civiltà del nostro Paese;

quali iniziative, il Governo, per quanto di competenza,
intenda assumere al fine di prevedere forme di sostegno al
reddito per lavoratori e lavoratrici come questa giovane
donna, separata, madre di un bambino disabile che si è
ritrovata senza alcuna forma di tutela, e si è vista privata
del proprio lavoro.
(5-12859)
ODG SANNICANDRO, MDP CAMERA, SU TUTELA PARCHI NAZIONALI - Agricolae
ODG FIORIO, PD CAMERA, SU
INNALZAMENTO SOGLIA ESENZIONE
PRESENTAZIONE DOCUMENTAZIONE
ANTIMAFIA

Fiorio Green     Economy
biologico

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04741/068

presentato da

FIORIO Massimo
testo di

Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894
La Camera,
premesso che:
l’articolo 19-terdecies del provvedimento in esame limita
l’operatività delle nuove disposizioni introdotte nel Codice
antimafia dalla legge 17 ottobre 2017, n. 161, in ordine
all’acquisizione della documentazione antimafia per i
concessionari di terreni agricoli e zootecnici demaniali che
usufruiscono di fondi europei;
la limitazione introdotta rende la nuova disciplina, che dal
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19 novembre 2017 è entrata in vigore, nelle ipotesi di
concessione di terreni agricoli demaniali che ricadono
nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica
agricola comune, a prescindere dal loro valore complessivo,
nonché su tutti i terreni agricoli, a qualunque titolo
acquisiti, che usufruiscono di fondi europei, applicabile per
i fondi europei di importo superiore a 5.000 euro;
l’entrata in vigore di tale norma e la soglia di
applicabilità, fissata ad oggi a 5.000 euro, sta creando
gravissimi problemi sulla continuità delle erogazioni dei
fondi comunitari a migliaia di beneficiari, creando al tempo
stesso un gravoso accumulo di richieste di certificati nelle
prefetture e negli uffici pubblici di tutte le provincie
italiane;
la Commissione Agricoltura della Camera, condividendo le
finalità poste alla base della modifica del Codice Antimafia
volte a garantire la piena legalità dei soggetti destinatari
delle risorse di origine europea, ha chiesto nel parere
approvato sul provvedimento in esame di inserire le seguenti
modifiche: «modificare le disposizioni di cui all’articolo 19-
terdecies, innalzando da 5.000 a 25.000 euro la soglia ivi
prevista di esenzione dalla presentazione della documentazione
e informazione antimafia per tutti i concessionari di terreni
agricoli e zootecnici demaniali che usufruiscono di fondi
europei, nonché ad introdurre nel medesimo articolo, per le
domande relative a contributi oltre i 25.000 euro, una
scansione temporale della vigenza dell’obbligo di trasmissione
dei certificati in oggetto, in modo da permettere agli uffici
competenti di dotarsi delle sufficienti risorse umane,
economiche e strumentali necessarie per fronteggiare
l’accresciuta mole di lavoro»,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni
richiamate in premessa, al fine di inserire nel prossimo
provvedimento utile norme specifiche con la finalità di
innalzare da 5.000 a 25.000 euro la soglia ivi prevista di
esenzione dalla presentazione della documentazione e
informazione antimafia per tutti i concessionari di terreni
agricoli e zootecnici demaniali che usufruiscono di fondi
europei; e di prevedere una scansione temporale della vigenza
dell’obbligo di trasmissione dei certificati in oggetto, in
modo da permettere agli uffici competenti di dotarsi delle
sufficienti risorse umane, economiche e strumentali necessarie
per fronteggiare l’accresciuta mole di lavoro.
9/4741/68. Fiorio, Verini, Carra.

ODG CARRA, PD CAMERA, SU
PRESENTAZIONE DOCUMENTAZIONE
ANTIMAFIA
                           Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04741/098

presentato da

CARRA Marco
testo di

Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894
La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame all’articolo 19-terdecies interviene
a limitare alcune delle nuove disposizioni introdotte nel
Codice antimafia dalla legge 17 ottobre 2017, n. 161 in merito
all’acquisizione della documentazione antimafia per i
concessionari di terreni agricoli e zootecnici demaniali che
usufruiscono di fondi europei;
la Commissione Agricoltura della Camera, condividendo le
finalità poste alla base della modifica del Codice Antimafia
volte a garantire la piena legalità dei soggetti destinatari
delle risorse di origine europea, ha chiesto però nel parere
approvato concernente il provvedimento in esame di inserire
alcune modifiche;
il dispositivo del parere prevede la richiesta di: «modificare
le disposizioni di cui all’articolo 19-terdecies, innalzando
da 5.000 a 25.000 euro la soglia ivi prevista di esenzione
dalla presentazione della documentazione e informazione
antimafia per tutti i concessionari di terreni agricoli e
zootecnici demaniali che usufruiscono di fondi europei, nonché
ad introdurre nel medesimo articolo, per le domande relative a
contributi oltre i 25.000 euro, una scansione temporale della
vigenza dell’obbligo di trasmissione dei certificati in
oggetto, in modo da permettere agli uffici competenti di
dotarsi delle sufficienti risorse umane, economiche e
strumentali necessarie per fronteggiare l’accresciuta mole di
lavoro»;
l’entrata in vigore di tale norma e la soglia di
applicabilità, fissata ad oggi a 5.000 euro, sta creando
gravissimi problemi sulla continuità delle erogazioni dei
fondi comunitari a migliaia di beneficiari, creando al tempo
stesso un gravoso accumulo di richieste di certificati nelle
prefetture e negli uffici pubblici di tutte le province
italiane,

impegna il Governo

a   valutare   gli   effetti   applicativi   delle   disposizioni
richiamate in premessa, al fine di adottare ulteriori
iniziative normative volte a prevedere in tempi rapidi una
modifica all’attuale normativa vigente innalzando la soglia
ivi prevista di esenzione dalla presentazione della
documentazione e informazione antimafia per tutti i
concessionari di terreni agricoli e zootecnici demaniali che
usufruiscono di fondi europei nonché di assicurare una diversa
modulazione temporale della vigenza dell’obbligo di
trasmissione dei certificati in oggetto, al fine di consentire
agli uffici competenti di dotarsi delle sufficienti risorse
umane, economiche e strumentali indispensabili per
fronteggiare gli accresciuti carichi di lavoro derivanti da
tale previsione normativa.
9/4741/98. Carra.

ODG PARENTELA, M5S CAMERA, SU
CONSERVAZIONE ECOSISTEMI E
BIODIVERSITÀ FIUME NASARI
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18677

presentato da

PARENTELA Paolo
testo di

Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894
PARENTELA. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

il fiume Crocchio nasce a Croce di Tirivolo, a circa 1.600 sul
livello del mare, da una serie di piccole sorgive ed
attraversa, per 40 chilometri, i territori dei comuni di
Taverna, Zagarise, Sersale, Petronà, Cerva, Belcastro, Andali,
Cropani e Botricello, prima di sfociare nel mar Jonio.
Numerosi sono i fossi ed i torrenti minori che lo alimentano,
ma due, in particolare, sono quelli che gli danno gli apporti
maggiori in termini idrici: il fosso Spinalba nella parte alta
del corso e il fiume Nasari a poca distanza dalla foce;

un servizio andato in onda il 27 novembre 2017 al Tg regionale
ha documentato come il fiume Nasari, unico affluente del fiume
Crocchio che nasce nella Sila piccola e arriva nel golfo di
Squillace, presenti, ultimamente, acque nere e maleodoranti
che avrebbero provocato la morte di alcuni capi di bestiame,
in particolare ovini;

il territorio attraversato dal fiume Crocchio così come dal
Nasari ospita molte specie contemplate nella direttiva
92/43/CEE «Habitat» e nella direttiva 79/409/CEE «Uccelli»,
tra questi: lepre, capriolo, ghiro, cinghiale, istrice,
scoiattolo nero meridionale, mustelidi, volpe, lupo, gatto
selvatico, gheppio, astore, nibbio bruno e nibbio reale, gufo
reale, assiolo, sparviere, falco di palude, falco lodolaio,
falco pellegrino, allocco, corvo imperiale, albanella, poiana,
airone cinerino, barbagianni, biancone, tartaruga di fiume,
tartaruga terrestre, saettone, cervone, biscia dal collare,
biacco, vipera, coronilla austriaca, ramarro, lucertola
campestre, luscengola, rospo comune, tritone, rana italica,
raganella, salamandrina dagli occhiali, salamandra pezzata.
Numerose sono le erbe officinali di particolare interesse
scientifico, quali, l’Osmunda regalis, la Pteride di Creta, la
Falcetta lanosa, la Woodwardia radicans, mentre tra
gli habitat vegetazionali si annoverano la foresta sempreverde
di sughera, la foresta sempreverde di leccio, un bosco di
platano orientale, un boschetto di alloro ed il pino nero
silano –:

di quali elementi disponga il Ministro in relazione alla
situazione di cui in premessa e se non intenda promuovere, per
quanto di competenza, un’immediata verifica da parte del
comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente, allo
scopo di accertare lo stato dei luoghi così da garantire la
conservazione degli ecosistemi e della biodiversità esistenti,
scongiurare danni alla salute animale e dell’uomo ed i
conseguenti pregiudizi per una fragile economia che vive di
agricoltura e allevamento.
(4-18677)
ODG PASTORELLI, MISTO CAMERA,
SU    CONTRIBUTI      AZIENDE
AGROPASTORALI INTERESSATE DA
EVENTI CLIMATICI AVVERSI
                                                                 A
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Ordine del Giorno 9/04741/079

presentato da

PASTORELLI Oreste
testo di

Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894
La Camera,
premesso che:
con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali del 27 ottobre 2017 è stato dichiarato il carattere
di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nel 2017
nei territori delle province di Cagliari, Carbonia-Iglesias,
Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano,
Sassari;
i danni per i quali è stata riconosciuta l’applicabilità delle
misure del Fondo di solidarietà nazionale, interventi
compensativi, riguarda le produzioni foraggere delle aziende
agropastorali colpite dalla siccità occorsa dal 20 marzo 2017
al 30 giugno 2017 nei citati territori. Le provvidenze erogate
sono quelle previste dall’articolo 5, comma 2, lettere a), b),
c), e d) del decreto legislativo n. 102 del 2004;
l’articolo 2-ter del decreto-legge in esame prevede che sia
erogato un contributo di 10 milioni per il 2017 e 15 milioni
per il 2018 a favore della regione Sardegna per concorrere al
ristoro delle aziende agropastorali colpite dagli eventi
climatici avversi nel corso del 2017;
tale contributo è finalizzato al ripristino del potenziale
produttivo ed alla valorizzazione e promozione della
commercializzazione dei prodotti del settore agropastorale
della Regione,

impegna il Governo

a valutare l’opportunità di prevedere adeguati contributi
anche in favore di aziende agropastorali di altre regioni
interessate da eventi climatici avversi, per i quali sia stato
dichiarato con apposito decreto il carattere di eccezionalità.
9/4741/79. Pastorelli, Palese.

INTERROGAZIONE RICCIATTI, MDP
CAMERA,     SUL     DISTURBO
ALIMENTARE
A
                                                                 t
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Interrogazione a risposta in commissione 5-12852

presentato da

RICCIATTI Lara
testo di

Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894
RICCIATTI, NICCHI, BOSSA, SCOTTO, SANNICANDRO, ROSTAN, PIRAS,
QUARANTA, MELILLA, DURANTI, ALBINI, MURER, FOLINO, CARLO
GALLI, D’ATTORRE, ROBERTA AGOSTINI, ZARATTI, FRANCO
BORDO, FERRARA, KRONBICHLER, SIMONI, EPIFANI e FOSSATI. — Al
Ministro della salute, al Ministro dell’istruzione,
dell’università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

gli organi di informazione e le agenzie di stampa hanno
riportato la notizia della denuncia per istigazione al
suicidio e lesioni gravissime nei confronti della creatrice di
un blog, una diciannovenne residente a Porto Recanati;
nel blog giovani donne, anche minori, venivano istigate al
disturbo alimentare mediante l’induzione a seguire diete o ad
effettuare terapie che portano all’anoressia da parte della
polizia di Ivrea;

le indagini sono state avviate a seguito della denuncia
presentata dalla madre di una ragazza di quindici anni
residente a Ivrea che leggeva assiduamente il blog;

la ragazza aveva accusato gravi disturbi alimentari che
determinavano una costante perdita di peso, al punto che era
stata costretta ad affidarsi alle cure di uno psicologo;

gli investigatori del commissariato di Ivrea hanno individuato
la blogger attraverso la creazione di un apposito account,
appurando che molte adolescenti tra i 14 e 15 anni le
chiedevano consigli su come mangiare;

la blogger quindi è stata denunciata e la polizia ha chiesto
all’autorità giudiziaria anche l’oscuramento del sito mediante
il quale i reati venivano commessi –:

se il Governo sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa
e se intenda promuovere campagne mirate al riguardo,
soprattutto nelle scuole;

quali iniziative si intendano assumere per debellare simili
episodi.
(5-12852)

INTERROGAZIONE BERNINI, M5S
CAMERA,   SU   PREZZI  OLIO
EXTRAVERGINE DI OLIVA
                                        Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18688

presentato da

BERNINI Massimiliano
testo di

Venerdì 1 dicembre 2017, seduta n. 895
MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro delle politiche agricole
alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

l’attuale campagna olearia 2017/2018, rispetto quella del
2016/2017, registra una crescita fino al 75 per cento della
produzione di olio d’oliva; tuttavia, la campagna 2016/2017 è
stata una delle peggiori di sempre, vista la produzione di
sole 182 mila tonnellate di olio, con un calo del 62 per cento
rispetto all’annata precedente;

nonostante     il   dato    medio    positivo     trascinato
dall’exploit Puglia, Calabria, Sicilia e Basilicata, a seguito
di un’annata segnata dalla siccità, si registrano
significativi crolli produttivi del 30 per cento nelle Marche
e oltre in Umbria, del 40-50 per cento nel Lazio e del 50 per
cento in Toscana;

secondo l’Ismea, il prezzo dell’olio di oliva in Italia, nella
prima metà di novembre 2017 chiude mostrando un ribasso del
prezzo dell’olio extravergine e vergine di oliva prodotto in
Italia, ad eccezione dell’olio lampante;

nell’annata 2016/2017 la resa media nazionale di produzione
dell’olio d’oliva al frantoio, è stata del 13,8 per cento
(fonte ISTAT), mentre per il 2017/2018 si attendono rese di
olio d’oliva maggiori; si registra, tuttavia, a partire dal 18
per cento del 2006, una continua riduzione del dato annuale;

minore è la resa tanto maggiore è l’olio residuo contenuto
nella sansa dalla cui successiva lavorazione si ottengono gli
«oli vergine di oliva» o «oli d’oliva» succedanei agli «oli
extravergine», mentre il residuo di lavorazione viene
commercializzato come biocombustibile, fertilizzante e mangime
zootecnico; l’olivicoltore è escluso dai ricavi retraibili
dagli ulteriori passaggi di lavorazione che subiscono le
proprie olive;

nonostante a marzo 2016 sia stato approvato dal Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali il piano di
settore olivicolo oleario nazionale, avente tra gli altri
l’obiettivo di incrementare la produzione nazionale di olive e
di olio extravergine di oliva, senza accrescere la pressione
sulle risorse naturali, appare evidente come una ripresa
produttiva che punti a 400-500 mila tonnellate di olio/anno,
rimanga lontana sia a causa del cambiamento climatico, sia per
l’assenza di interventi concreti volti a far ripartire
l’olivicoltura italiana –:

se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali
misure intenda promuovere nell’ambito del piano di settore
olivicolo oleario nazionale, finalizzate all’incremento della
resa di olive ad ettaro e della resa al frantoio di olio
extravergine d’oliva, salvaguardando le risorse naturali, in
modo particolare l’acqua;

quali iniziative si stiano attuando per prevenire speculazioni
dei prezzi all’origine dell’olio extravergine di oliva, nella
presente campagna olivicola.
(4-18688)

ODG STUMPO, MDP CAMERA, SU
CONTRIBUTO     RICOSTRUZIONE
UNITÀ IMMOBILIARI AD USO
PERTINENZIALE DANNEGGIATE DAL
SISMA
                                                                A
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Ordine del Giorno 9/04741/021

presentato da

STUMPO Nicola
testo di
Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894
La Camera,
premesso che:
l’articolo 2-bis del provvedimento in esame, introdotto nel
corso dell’esame al Senato, reca una serie di disposizioni
volte a modificare la disciplina vigente contenuta nel
decreto-legge n. 189 del 2016, concernente la ricostruzione
dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria
interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal
24 agosto 2016 e a disciplinare ulteriori misure in favore
delle popolazioni interessate dai predetti eventi;
ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo sarebbe
auspicabile consentire il riconoscimento del contributo per la
ricostruzione nella misura del 100 per cento anche per le
unità immobiliari ad uso pertinenziale danneggiate dal sisma e
dichiarate inagibili, che sono pertinenze esterne di
abitazioni agibili;
tale modifica si rende necessaria poiché molto spesso,
soprattutto nelle zone rurali, le unità immobiliari adibite a
pertinenza sono connesse dal punto di vista funzionale con
l’abitazione principale (presenza di caldaie, vani tecnici,
locali deposito legna ed altri combustibili per il
riscaldamento familiare, dispense di prodotti alimentari,
ricoveri di animali di bassa corte);
tali locali sono, in alcuni casi, componente essenziale per la
piena fruibilità dell’abitazione principale ed inoltre, nelle
zone rurali, pur in assenza di un’attività agricola svolta a
titolo imprenditoriale, costituiscono strumento necessario per
l’allevamento di animali di bassa corte o per lo stoccaggio di
prodotti agricoli e alimentari. Soltanto la garanzia del pieno
ripristino di tali unità immobiliari può consentire
l’effettivo ritorno alla normalità delle popolazioni residenti
nei territori colpiti dal sisma;
l’attuale esclusione del contributo prevista dall’Ord. 19 del
7 aprile 2017 non trova, peraltro, alcun attuale riscontro
normativo nelle disposizioni contenute nell’articolo 6 comma 2
del decreto-legge n. 189 del 2016,
impegna il Governo

ad adottare ogni iniziativa normativa finalizzata a consentire
il riconoscimento del contributo per la ricostruzione nella
misura del 100 per cento anche per le unità immobiliari ad uso
pertinenziale danneggiate dal sisma e dichiarate inagibili,
che sono pertinenze esterne di abitazioni agibili.
9/4741/21. Stumpo, Melilla, Albini, Capodicasa, Ricciatti, Mog
nato.

ODG BERNINI, M5S CAMERA, SU
CONCORSO PUBBLICO DIRIGENTE
MINISTERO POLITICHE AGRICOLE
ALIMENTARI E FORESTALI
                                        Atto Camera

Ordine del Giorno 9/04741/085

presentato da

BERNINI Massimiliano
testo di
Giovedì 30 novembre 2017, seduta n. 894
La Camera,
premesso che:
con decreto ministeriale 21 settembre 2011 è stato indetto il
concorso pubblico, per esami, a n. 4 posti di dirigente di
seconda fascia nel ruolo centrale agricoltura del Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali, pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale – IV serie speciale – concorsi ed
esami – n. 77 del 27 settembre 2011;
a conclusione dell’ iter concorsuale che ha visto la
pubblicazione del diario delle prove preselettive, dell’esito
prove selettive, dei risultati delle prove scritte del 23 e 24
aprile 2012, del provvedimento di sostituzione del presidente
della commissione esaminatrice (decreto ministeriale 6 agosto
2012) e della nomina dei componenti aggiunti della commissione
esaminatrice, per le prove di lingua straniera ed informatica
(decreto ministeriale 19 settembre 2012) con decreto
ministeriale 30 ottobre 2012, n. 2144, si è data approvazione
degli atti del concorso con l’assegnazione dei 4 posti di
dirigenti di seconda fascia e la definizione di una
graduatoria di idonei non vincitori;
il precedente concorso del 2004 ha visto lo scorrimento
completo della graduatoria sia dei vincitori che degli idonei,

impegna il Governo

qualora nell’ambito sopradescritto si dovesse avere necessità
di altre figure dirigenziali, ad attenersi alla graduatoria
sopra richiamata, anche attraverso proroghe delle graduatorie
esistenti.
9/4741/85. Massimiliano Bernini.
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