Numero 6 giugno 2021 - Fondazione Nigrizia
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ANNO 95 - N. 1095 - € 3,00 POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE DECRETO LEGGE 353/2003, (CONVERTITO IN LEGGE IL 27/02/2004 N. 46) ARTICOLO 1, COMMA 1, DCB VERONA numero 6 giugno 2021
scritto da padre ELIO BOSCAINI parola di direttore canza ! tutta va A I n Parola di direttore, lo scorso settem- Ogni mese il nostro giornalino ci propo- bre scrivevo che «si riparte: tutti e tutte ne con A tutta pagina (la rubrica che a scuola. (…) La didattica a distanza troviamo alle pagine 52-53) un meravi- (la famosa dad) è stata di aiuto, forse glioso orizzonte di ben otto libri pubbli- utilissima, ma l’abbiamo sperimenta- cati proprio per noi! Non siamo forse ta, non è vero?, insufficiente e inadeguata. tutte e tutti appassionati di lettura? Ora che si torna, siamo tutti più coscien- Scegliamone allora due o tre, con l’aiuto ti che l’educazione richiede presenza: la di mamma e papà, e così il nostro cervel- nostra intelligenza si forma nel rapporto lo rimarrà “in allenamento”. Al termi- vivo e autentico con gli altri, compagne ne delle vacanze potremmo addirittura e compagni, maestre e maestri». condividerne la recensione con gli amici Beh, le cose non sono andate proprio e con il PM! come sognavamo. Pazienza. E ora ecco- Il grande Umberto Eco, che di libri se ci alla vigilia delle vacanze. Ce le meri- ne intendeva, una volta ebbe a dire che tiamo certamente. Se non altro per «si può essere colti avendo letto dieci lasciarci alle spalle il brutto periodo libri, ma anche dieci volte lo stesso passato e riposarci di un anno così stres- libro. Dovrebbero preoccuparsi solo sante. Magari leggendo un bel libro che color che di libri non ne leggono mai». potrebbe essere, perché no?, il compito delle nostre vacanze! Buona…lettura e Buone vacanze!!! GIUGNO 2021 3
scritto dalla REDAZIONE tra chi è riuscito a imparare e a stare al passo con i programmi e chi no. Chi aveva una cameretta e riusciva a collegarsi e a sentire bene le maestre, IL FATTO È... faceva meno fatica di chi si ritrovava in cucina con i fratelli o sorelle tutti colle- gati. Pensate che ci sono storie che ...CHE IL MONDIARIO raccontano di bambini che pur di avere un posto tutto loro dove ascoltare la È PROPRIO BELLO! lezione tranquilli stavano in bagno. Sì, avete capito bene! Quest’anno poi l’abbiamo voluto dedi- Per questo c’è venuto in mente don care a don Milani. Ed è stata davvero Lorenzo e quella scuola in cui nessuno un’idea azzeccata! Perché c’è una cosa rimane indietro, perché sortirne (uscire, che collega il tempo di don Lorenzo a arrivare) insieme è l’obiettivo. Aiutarsi oggi: le diseguaglianze che si creano l’uno con l’altro. Insegnare a chi è rima- nella scuola. Proprio in quel luogo dove sto indietro, mettersi accanto durante i tutte e tutti devono imparare e arrivare compiti o spiegare qualcosa mentre si fa insieme alla mèta. ricreazione… Perché in un tempo balordo come Siamo sicuri che il Mondiario piace- questo, a causa della pandemia, tante rà anche a voi, così come la scuola di e tanti bambini e bambine sono rima- don Milani, che vorremmo ancora oggi sti indietro. Non avere il tablet o il wi-fi, Scuola! non avere un genitore a casa che ti aiuta durante la Dad, ha segnato la differenza MARCO FRA NCESCATO GIUGNO 2021 7
Il racconto scritto da padre TERESINO SERRA m bi ar e Non c a re ! a mb ia per c I l monaco Atenagora viveva da anni suo maestro a proposito del non accet- isolato nel suo eremo, lontano dai tarsi e di cercare sempre di cambiare: rumori, dalle confusioni e da un «Dio aveva creato il cielo, la terra, i fiumi, mondo che né conosceva né imma- i laghi e i mari; il sole, la luna e le stel- ginava. Un giorno, dovette accom- le. Aveva creato le piante, i fiori e tutti gli pagnare in città, dal dottore, un anziano animali della terra, del mare e del cielo. confratello. Non poteva immaginare che Era contento, finché non si rese conto che il mondo si fosse così tanto rovinato. molti animali stavano brontolando, perché Si fermò davanti a una vetrina, tappezzata si trovavano imperfetti. “State tranquil- da scritte per lui strane: “Vuoi diventare li – predicava il leone –. È la prima volta bello, beautiful, vuoi cambiare aspetto? che Dio crea gli animali e quindi qualche Siamo qui per te!”. Gli spiegarono che, sbaglio glielo possiamo anche concedere. ormai, è possibile comprare capigliatura, A me, ad esempio, ha dato una folta capi- naso, palpebre, labbra, seni e ventre di gliatura, e alla leonessa niente”. cui si ha bisogno, per correggere natura La giraffa l’aveva creata con le gambe e fermare il tempo. lunghe lunghe, e un collo piccolissimo. «Tutti pensano al corpo – mugugnava tra E, scollata, senza collo, si sentiva, brut- sé il monaco – ma nessuno allo spirito». ta, goffa e scomoda. Un giorno la giraf- Ricordò così una storiella raccontata dal fa vide Dio che passeggiava. Non perse 24 GIUGNO 2021
MARCO PACI hai ragione!”. Prese due barattoli di verni- ce, bianca e nera, un grande pennello e pitturò a strisce la zebra, che finalmente si sentì felice, bella, diversa e snella. Così Dio aiutò tutti gli animali che gli chiesero un perfezionamento. Ma non poté cambiare il bufalo che incontrò mentre passeggiava. Lo osservò e vide che era troppo negativo, furioso, con la spuma in bocca e il fumo dalle narici. Così disse: “Voglio cambiarti look. Con quello sguardo spaventi tutti. Voglio farti un attimo più sorridente”. Ma il bufalo non accettò la proposta, e scuotendo la testa si allontanò. “È impos- sibile – pensò Dio – mutare un essere che si crede perfetto e pensa che il suo io sia più grande di me”. Neanche il maialino volle essere cambiato: preferiva conti- nuare a nuotare in un mare di fango, contento della sua sporcizia». Atenagora si allontanò dalla vetrina meditando: «Perché tanta attenzione al corpo, e niente al cuore e allo spirito? Dio ci migliora sempre, quando chiedia- mo qualcosa che vale, se desideriamo ringiovanire cuore e anima; ma credo che stirare pelli aggrinzite, come la mia, l’occasione e gli corse incontro: “Signo- proprio no!». re, per favore, cambiami. Mi hai creato L’anziano monaco aveva ragione: ogni male. Le gambe troppo lunghe, il collo ruga è segno del tempo che Dio ci dona. troppo corto. Sai cosa significa andare a Se si continua a stirare la pelle vecchia, bere nel fiume? Essere derisa per questo nel giro di pochi anni e diverse operazio- collo così corto che nemmeno si vede?”. ni, tutti si assomigliano: gli uomini, tutti “Hai ragione”, rispose Dio. La prese uguali, con faccia spaventosa da Dracula; per la testa e le allungò il collo. E la le donne, pure tutte uguali, con la stessa giraffa divenne più bella. E soprattut- faccia da bamboline di plastica colorata. to più felice. Da lontano, una zebra che Volti senza espressione. aveva osservato la scena, pensò: “Se ha Tutti vogliono ringiovanire, e spendono cambiato lei, deve cambiare anche me”. capitali per riuscirvi. «Solo i poveri, che La zebra, infatti, non era stata creata a non hanno soldi, sono condannati a esse- strisce bianche e nere. Era senza strisce e re brutti e vecchi?», si chiedeva il mona- tutti la confondevano con l’asino. co Atenagora. Ricordò che san Paolo Corse da Dio e gli gridò: “Hai cambiato aveva scritto: «Per grazia di Dio sono ciò la giraffa? Beh, cambia anche me. Fammi che sono. Sono felice di essere chi sono diversa dall’asino o dal mulo. Tutti si e come sono, perché è Dio che mi ha confondono”. “Oddio – disse Dio –, forse creato». GIUGNO 2021 25
scritto da MARTA ZUCCHER uardia ! In g gi ni d e l l a s ch erm a… Dove e quando Al le ori ità Le or igi ni di un ’at tiv all a sch er- mo lto sim ile lI ma sono antiche. Già ne a.C . , in Eg itt o, si secolo sch ia- sfi da va no a du ell o di vi co n lun gh i ba sto ni ec i, suc ce ssi va - legno. I gr , im pie ga ron o arm i mente dif esa , più elaborate, per la come le “spade ga llic he ”. Come en- Dopo queste prime inv an tic he , i ro ma ni zio ni fus ion e provvidero alla dif pr ie sp ad e. di ve re e pro i: Si distinguevano due tip il “g lad io” , sp ad a co rta Le regole: me che diede origine al no • Fioretto, spada e sciab la “s pa th a” ola sono le tre diverse “g lad iat ori ”; discipline della scherma mo a un a lam a più derna; ch e av ev • Una gara è composta da at- lunga e diede origine all’ ciascuno con un intervallo tre segmenti, di tre minuti tuale termine “spada”. l’altro; di un minuto tra l’uno e • I duellanti (di tutte e tre Chi generalmente chiamati “sc le discipline) sono nte hermidori”; Da se mp re l’u om o se • Ogni volta che uno dei tà di dif en de rsi, due colpisce l’altro con l’ar la necessi si verifica una “stoccata” ma l XV se co lo Jo ha n- e si guadagna un punto; ma ne • Il primo dei due che arr dò la nes Liechtenauer fon oppure, chi è in vantaggio iva a quindici stoccate vin ce, di sch er ma prima scuola • I duellanti iniziano la fas allo scadere del tempo; in Germania. posizione “in guardia”; e di attacco e difesa con la • Nella scherma moderna Curiosità giudici, controllare è molto più semplice, per i ha La na zio na le ita lia na il punteggio grazie da gli e co lle zio na to 40 me ai segnalatori nd iali sin o ai campionati mo elettrici; è al se co nd o a og gi, ed • Nel 1953, in de lla cla ssi fica , do po posto Italia, nasce anche quella ungherese. la scherma in carrozzina. Oggi 46 è una disciplina GIUGNO 2021 paralimpica.
Beatrice Vio B Una eatrice Vio, conosciuta con il sop “Bebe”, è nata a Venezia nel 199 rannome 7. infanzia serena: la passione per la scuola, lo scoutismo e, ovviamente, la sch erma. Alla gio van e età di 11 ann i, l’im pro vvis a diagnosi di meningite le portò via braccia e gambe, lottando per molti anni tra la vita e la morte. Dopo un lungo periodo di ospeda le, riabilita- zione e fisioterapia, riprese l’attività scolastica e quella di schermitrice grazie a una particola- re protesi progettata appositame nte. Viene riconosciuta come la prim a atleta AL MONDO a concorrere in gara con quattro protesi agli arti. Nel 2012, alle Paralimpiadi di Lon dra, viene scelta per portare la in rappresentanza degli atleti del fiaccola olimpica futuro. Dal 2014 la sua carriera sportiva spicca in modo impressionante, un tro: oro nel fioretto individuale e successo dopo l’al- a squadre, oro ai mondiali di Var nei mondiali di Eger, titolo europe savia under 17, oro o, oro ai giochi paralimpici di Rio del mondo per tre anni di fila. de Janeiro, coppa Un’atleta incredibile, una donna con un carattere tenace e forte, che sua incredibile storia, d’insegnam ha creato da sé la ento per tutti e tutte. Dunque… come la scherma ci insegna “N ella sch erm a com e in tanti altri campi della vita, il fattore tempo è decisivo”. Ascoltare il ritmo, conoscere il momento giusto per agire, reagire o quello per aspet- tare, questo è quello che ci insegna la scherma e che noi possiamo imparare. GIUGNO 2021 47
Infatti quest’anno la Pixar torna in Italia a tutto SCHERMO (dopo una rapida incursione durante il tour mondiale raccontato in Cars 2 nel 2011) con una storia di proverbiale amici- zia estiva, ma con il consueto tocco di scritto da FRANCESCO FERRONE T magia dei creatori di “Toy Story”. Il film è la storia di due ragazzi partico- orna l’estate e nulla sembra lari, Luca Paguro e Alberto Scorfano, e gridarlo con maggiore forza della loro vacanza nel borgo di Porto- delle immagini abbaglianti del rosso, dove passano il tempo correndo in nuovo film Pixar Luca, grazie scooter, mangiando gelati, divertendosi anche ai magni- come matti e facendo conoscenza con la fici scenari della rivie- gente del posto. In particolare stringono ra ligure che le incor- amicizia con la vivace Giulia, che li accom- niciano. pagnerà a conoscere i segreti di Portoros- so. Ma Luca e Alberto hanno un segre- to tutto loro: sono due mostri marini! Possono cambiare aspetto quando emergono dal mare ma a contatto con l’acqua tornano a mostrare la loro vera natura. La cosa potreb- be rivelarsi problematica per i due ragazzi, perché a Portorosso dei mostri marini ne fanno trofei! Luca è il primo lungome- traggio diretto dal dise- P ix a r t al in I a ! ia con Lu c 48 GIUGNO 2021
gnatore italo-americano Enrico Casa- Federico Fellini, alla musica di Ennio rosa, originario di Genova. Sempre Morricone (che nelle intenzioni del regi- ispirandosi alla sua terra natale Casarosa sta avrebbe dovuto comporre la colonna aveva già realizzato per gli studi Pixar il sonora del film, e a cui Luca è dedicato) e cortometraggio La Luna (per cui fu nomi- al capolavoro animato di Hayao Miya- nato ai premi Oscar nel 2012): la leggen- zaki Porco Rosso, anch’esso ambienta- da di un bambino che raccoglie in eredità to in Italia. Casarosa è un tale ammirato- dal padre e dal nonno l’attività di “ripuli- re di Fellini e Miyazaki da aver dato alla re” la luna dalle stelle cadenti. sua prima figlia il nome di Fio Giulietta: Per Casarosa quella di Luca è una storia Fio come la meccanica co-protagonista molto personale: come lo era anche lui a di Porco Rosso; Giulietta come l’attrice 11 anni, il protagonista Luca è un bambino Giulietta Masina, compagna di Fellini e timido che riesce a fare le sue prime espe- protagonista dei suoi capolavori. rienze entusiasmanti solo quando final- Nel cast delle voci originali troviamo i mente conosce un compagno più spiglia- giovani Jacob Tremblay, Jack Dylan to e coraggioso (Alberto, nel film), che ha Grazer e Emma Berman, i comici ameri- però alle spalle una vita problematica. cani Maya Rudolph e Jim Gaffigan, e il Il film è l’occasione per rendere omag- comico italiano Saverio Raimondo (che gio non solo all’infanzia dell’autore ma a presta la sua voce all’antagonista Ercole certi pilastri della cultura italiana, in parti- sia nella versione inglese sia nella versio- colare al cinema del regista riminese ne italiana). Luca, in attesa della riapertura dei cinema, uscirà in tutto il mondo il 18 giugno 2021 sulla piattaforma di strea- ming video Disney+. Trailer: GIUGNO 2021 49
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