LE ST AGIO NI - BEAMISH & MOZART CONSERVATORIO TEATRO VITTORIA +SPAZIOQUATTRO - Orchestra Filarmonica Torino

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LE ST AGIO NI - BEAMISH & MOZART CONSERVATORIO TEATRO VITTORIA +SPAZIOQUATTRO - Orchestra Filarmonica Torino
LE ST
AGIO
NI      2015 • 2016

CONSERVATORIO
TEATRO VITTORIA
+SPAZIOQUATTRO

BEAMISH
& MOZART
LE ST AGIO NI - BEAMISH & MOZART CONSERVATORIO TEATRO VITTORIA +SPAZIOQUATTRO - Orchestra Filarmonica Torino
SABATO    +SpazioQuattro
  16       ORE 10-13
 APRILE    PROVE APERTE

DOMENICA   Teatro Vittoria
  17       ORE 17
 APRILE    PROVA GENERALE

MARTEDÌ    Conservatorio G. Verdi
  19       ORE 21
 APRILE

           BEAMISH
           & MOZART
           Orchestra Filarmonica
           di Torino
           Micha Hamel
           direttore

           Ronald Brautigam
           pianoforte

           Quattro orchestre europee,
           una compositrice di genio,
           un solista fuoriclasse,
           un direttore poeta.

           Il concerto di martedì 19 aprile
           è preceduto, alle ore 18, da una
           “conversazione a quattro” tra
           Sally Beamish, Nicola Campogrande,
           Andrea Malvano e Alberto Rizzuti.
LE ST AGIO NI - BEAMISH & MOZART CONSERVATORIO TEATRO VITTORIA +SPAZIOQUATTRO - Orchestra Filarmonica Torino
Franz Joseph Haydn (1732 - 1809)                                                 Mostrando la sua capacità di valorizzare l’apporto dei singoli, Haydn
Sinfonia n. 6 in re maggiore Hob. I:6 “Le Matin”                                 era riuscito così a consolidare il suo rapporto con l’orchestra di corte,
                                                                                 oltre che a stimolare l’interesse del committente dando vita a un ciclo
          Adagio - Allegro                                                       di tre sinfonie i cui titoli vennero probabilmente concordati con il
          Adagio - Andante - Adagio                                              principe. Accanto a Le Matin, infatti, Le Midi e Le Soir compongono
          Minuetto e Trio                                                        un trittico dedicato alle ore del giorno che segna l’avvio di quel lavoro
          Allegro                                                                nel campo della sinfonia a cui Haydn seppe dare il carattere della
                                                                                 fondazione.
Nella primavera del 1761 Haydn aveva ventinove anni e aveva appena                                                                         Stefano Catucci
compiuto il passo più importante della sua vita, essendo stato assunto
da una delle famiglie aristocratiche più in vista dell’Europa centrale.
Era stato il principe Paul Anton Esterházy a volerlo come assistente             Sally Beamish (1956)
dell’anziano maestro di cappella, Gregor Joseph Werner, e a proporgli            Concerto n. 1 per pianoforte e archi “Hill Stanzas”
un contratto di tre anni, dopo averlo tenuto in prova alcuni mesi. Fino a        commissione Orchestra Filarmonica di Torino, Amsterdam
poco tempo prima Haydn aveva vissuto con una serie di attività disparate         Sinfonietta, Orchestre de Picardie, Norrlandsoperan Symphony
e di fortuna, insegnando ed esibendosi anche come musicista di strada.           Orchestra - prima esecuzione italiana
Per tre anni, poi, aveva servito la famiglia boema dei conti Morzin, dando
prova di una capacità gestionale almeno pari alle brillanti doti musicali                    Water
che già lo avevano segnalato, nell’ambiente viennese, come il giovane                        Sleep
più promettente della nuova generazione. Nel ruolo di consulenza
esterna che il principe Esterházy gli aveva affidato inizialmente, Haydn                     Glamourie (enchantment)
ebbe il compito di riorganizzare l’orchestra e intervenne sostituendo                        The Tailors’ Stone
l’intera sezione dei fiati: sette musicisti licenziati e altrettanti assunti,
probabilmente basandosi sulla conoscenza dei virtuosi boemi che                  Quando Ronald Brautigam mi chiese di scrivere per lui un Concerto
frequentavano la corte dei Morzin. Al momento di essere assunto lui              per pianoforte, ne fui deliziata. Ci incontrammo ad Amsterdam e
stesso in pianta stabile presso gli Esterházy con l’incarico di occuparsi        mi suggerì che l’opera avrebbe potuto avere qualche legame con
della musica strumentale (mentre a Werner sarebbe rimasto il controllo           le Highlands scozzesi, dove spesso soggiornava con sua moglie,
sulla musica da chiesa), Haydn provò allora a valorizzare la qualità             originaria di quelle terre. Le ricerche che seguirono mi portarono a
dell’organico strumentale, sapendo anche che per i nuovi arrivati era            scoprire la meravigliosa scrittura dell’autrice Nan Sheperd, nel suo
fondamentale potersi segnalare in modo autonomo, con una parte                   libro “The Living Mountain”. Inoltre, fui molto fortunata perché mi
virtuosistica scritta appositamente per loro.                                    fu offerto di lavorare alla stesura del brano a Glenshee, all’interno
Le prime sinfonie scritte da Haydn per la famiglia Esterházy nacquero in         del Parco Nazionale dei Cairngorm, dove ho potuto sperimentare
queste circostanze e proprio il rilievo concertante, solistico, assegnato        di persona la sensazione di immensità che quei territori regalano.
a singoli strumenti le rende vicine, sotto il profilo del trattamento            Mentre componevo il Concerto, spesso mi sono ritrovata a registrare
sonoro, alla tradizione barocca del Concerto Grosso. L’inizio della prima        il suono dell’acqua dei ruscelli, il canto degli uccelli o i versi dei galli
in assoluto, Le Matin, è un motto degli archi all’unisono, leggermente           cedroni nascosti tra le piante di erica. Il tutto con in sottofondo il
esitante, a cui si aggiunge nella ripetizione una seconda voce, prima            suono costante del vento scozzese.
che intervengano anche i fiati a rafforzare e a rischiarare un disegno           Contemporaneamente ascoltavo le incisioni di Brautigam, sia al
associato al sorgere del sole. È un’introduzione minimale, un Adagio             pianoforte che al fortepiano: la sua sensibilità e il suo virtuosismo
che dura meno di un minuto, ma è sufficiente sia a definire un carattere         hanno costituito il punto di partenza per la stesura della parte solistica,
sonoro, sia a presentare l’intero organico strumentale. L’Allegro in cui         pensata per essere eseguita su entrambi gli strumenti.
sfocia questa breve introduzione permette a Haydn di far emergere le             I titoli dei primi due movimenti (Water – acqua – e Sleep – sonno) sono
individualità: il flauto, una coppia di oboi, più avanti il fagotto e i corni.   tratti da due capitoli del libro di Sheperd. Il capitolo Sleep, ad esempio,
Nel movimento successivo è invece protagonista anzitutto il violino              descrive il sonno della protagonista su un altopiano montuoso e le
di spalla, che nell’orchestra a disposizione di Haydn corrispondeva al           diverse esperienze dei suoi risvegli.
nome di un musicista italiano di rango, Luigi Tomasini. Con il violino           Glamourie è invece un termine gaelico che indica l’inspiegabile,
dialoga il violoncello, altro strumento importante dell’orchestra degli          il soprannaturale. I Cairngorms sono ricchi di leggende e tradizioni:
Esterházy, per il quale di lì a poco Haydn avrebbe scritto un concerto           una, che mi ha ispirato, narra di un violino di Balmoral il cui suono si
solistico. Nel Minuetto, nella parte del Trio in particolare, è ancora           potrebbe ancora udire, di notte, tra le colline.
in vista il violoncello, stavolta insieme al contrabbasso (nell’organico         Un’altra leggenda circonda invece il monte The Tailors’ Stone,
dell’epoca era il violone) e al fagotto, mentre nel finale l’alternanza fra      così chiamato dopo che in quel luogo persero la vita tre marinai.
l’insieme e gli interventi dei singoli è ancora più serrata e integrata.         Si racconta che essi scommisero che sarebbero riusciti a danzare
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per ventiquattro ore ma, giunti quasi alla fine della loro impresa,       Micha Hamel si è diplomato al Conservatorio Reale di Amsterdam,
crollarono esausti proprio in quel luogo. Il movimento è ispirato alla    specializzandosi in composizione e direzione d’orchestra.
danza tradizionale “The De’il amang the Tailors”, intervallato qui e      Successivamente ha studiato composizione presso il Tanglewood
là da una musica più cupa.                                                Music Center (USA) con Mario Davidovsky e Louis Andriessen.
                                                                          Ha diretto numerose prime assolute, collaborando con particolare
                                                        Sally Beamish     continuità con compositori di spicco come Eliott Carter, György Ligeti,
                                                                          Gija Kanstjeli, Johnathan Harvey e Louis Andriessen per esecuzioni
                                                                          delle loro opere. Dal 1993 lavora regolarmente con il Nieuw Ensemble,
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 - 1791)                                     lo Schoenberg Ensemble e Slagwerkgroep Den Haag.
Concerto n. 17 in sol maggiore per pianoforte e orchestra K. 453          Per due stagioni è stato direttore assistente di Edo de Waart presso la
         Allegro                                                          Radio Filharmonisch Orkest in Olanda, esperienza che gli ha dato modo
         Andante                                                          di lavorare anche al fianco di direttori come Peter Eötvös, Esa-Pekka
                                                                          Salonen e Claus Peter Flor.
         Allegretto                                                       Ha ricevuto diversi riconoscimenti sia come compositore sia come
         Presto                                                           direttore d’orchestra. Nel 2001 ha debuttato in Italia con l’Orchestra
                                                                          Sinfonica del Friuli Venezia Giulia e successivamente con l’Orchestra
Anche il Concerto per pianoforte K. 453 di Mozart prevede un ruolo        Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra “Gaetano Donizetti”,
per gli strumenti a fiato decisamente insolito per questo genere          l’Orchestra Regionale della Toscana, l’Orchestra della Città di Ferrara
di composizioni. Vent’anni precisi dopo l’assunzione di Haydn da          e l’Orchestra Filarmonica di Torino con cui, nel 2014, ha diretto uno
parte degli Esterházy, nel 1781, Mozart aveva abbandonato la corte        speciale concerto presso le Officine Pirelli nell’ambito di MITO-
arcivescovile di Salisburgo e si era trasferito a Vienna per lavorare     settembre musica.
in modo indipendente. Esibendosi come interprete della sua stessa         Per le edizioni del 2008 e del 2009 Micha Hamel è stato il direttore
musica, aveva scritto per sé una serie di Concerti di grande impegno      artistico del “Festival per la Musica Olandese” al Muziekgebouw di
virtuosistico. D’altra parte, non trascurando l’appoggio del pubblico     Amsterdam.
aristocratico, Mozart aveva continuato a scrivere anche pagine meno
spettacolari, come appunto questo Concerto in sol maggiore, le cui        Nato ad Amsterdam, Ronald Brautigam ha studiato con Jan Wijn al
caratteristiche fondamentali sono l’eleganza e la leggerezza.             Conservatorio Sweelinck della sua città, con John Bingham a Londra e
Proprio questi erano gli aspetti fondamentali delle Serenate per          Rudolf Serkin negli USA.
strumenti a fiato che Mozart aveva scritto negli anni precedenti,         Nel 1984 ha ottenuto la più alta distinzione olandese, il «Muziekprijs».
prendendo come punto di riferimento i complessi di origine boema          Da allora ha suonato con moltissime orchestre europee sotto la
chiamati Harmonie. Il suono di questi piccoli gruppi strumentali          direzione di Bernard Haitink, Riccardo Chailly, Charles Dutoit, Edo
ricompare nel Concerto K. 453 quando i legni dialogano in forma           de Waart, Ivan Fischer, Christopher Hogwood, Bruno Weil, Andrew
concertante con il pianoforte, se non ne prendono addirittura             Parrott e Philippe Herreweghe. Nel 1992 ha suonato con l’orchestra
il posto confrontandosi direttamente con l’orchestra, come                del Concertgebouw al Festival di Salisburgo.
avviene per esempio nell’Andante. Nel finale, un Rondò concluso           Ha effettuato molte registrazioni discografiche con la violinista
da una stretta particolarmente efficace, la scrittura pianistica          Isabelle van Keulen (Mozart, Šostakovič, Poulenc, Fauré, Grieg,
si confronta direttamente con l’insieme del suono orchestrale,            Sibelius e Elgar) ed è ospite dei più prestigiosi festival di musica da
eppure gli interventi dei fiati, i quali a tratti forano la compattezza   camera del mondo. Grazie alle sue collaborazioni con Ton Koopman
dell’orchestra, regalano momenti di sorpresa e di bellezza che            e Frans Brüggen, Brautigam ha suonato con l’Orchestra des Champs-
permettono anche al pianoforte di far emergere la maggiore agilità        Elysées, the 18-Century Orchestra, Freiburger Barockorchester.
ed energia conquistata in questa chiusura.                                Per la casa discografica BIS ha registrato l’integrale delle sonate
Scritto nella primavera del 1784, il Concerto K. 453 è dedicato alla      di Haydn, Beethoven e Mozart ed è stato premiato con due Edison
nipote di Gottfried Ignaz von Ployer, rappresentante dell’Arcivescovo     Award, tre Diapason D’Or e otto Choc du Mois.
di Salisburgo alla corte di Vienna. Barbara von Ployer, che era
anche allieva di Mozart, sedette alla tastiera il giorno della prima      Londinese, Sally Beamish ha iniziato la sua carriera come violista per
esecuzione avvenuta nella residenza di campagna della famiglia,           dedicarsi poi, a partire dal 1990, alla composizione. La sua musica si
a Döbling. In seguito venne eseguito più volte anche a Vienna, e          ispira a numerosi generi, tra cui spiccano il jazz e la musica tradizionale
anche dallo stesso Mozart, divenendo uno dei suoi pochi Concerti          scozzese. La forma concerto è per lei una continua fonte di ispirazione:
pubblicati in vita, apparso per le edizioni Bossler nel 1789.             ha infatti scritto per i più grandi solisti della scena internazionale.
                                                                          Le sue composizioni sono eseguite e trasmesse da emittenti di tutto
                                                      Stefano Catucci     il mondo, e dal 1999 molti dei suoi lavori sono registrati per la casa
                                                                          discografica BIS. Commissioni recenti sono stati il Concerto n. 2 per
                                                                          percussioni eseguito dalla Bergen Symphony Orchestra, dalla Scottish
and Swedish Chamber Orchestras e da Stanford Lively Arts. Il suo
quartetto per archi “Reed Stanzas”, eseguito in prima assoluta per i
Proms 2011 della BBC, ha vinto il Royal Philharmonic Society Award.
Nel 2012 e nel 2015 è stata “Composer of the Week” per BBC Radio 3.
Il 2013, anniversario di Britten, è stato un anno particolarmente
prolifico, con numerosi lavori ispirati al compositore britannico. Le sue
“Variazioni su un tema di Britten” sono state eseguite dall’Academy of
Saint Martin in the Fields. “Flodden”, scritto per la Scottish Chamber
Orchestra è stato selezionato sia dalla Royal Philharmonic Society che
dal British Composer Award. “Equal voices” è stato eseguito dalla
London Symphony Orchestra e dalla Royal Scottish National Orchestra
e diretto, tra gli altri, da Gianandrea Noseda. Prossimi impegni
comprendono la scrittura di un balletto per il Birmingham Royal Ballet
e Houston Ballet.
Sally Beamish è stata insignita di un dottorato ad honorem presso
l’Univeristà di Glasgow, del Creative Scotland Award e del Paul
Hamlyn Award. Con il compositore Alisdair Nicolson, è co-direttrice
del St. Magnus Composer Course.

                                                                                    Devolvi il 5xMille dell’Irpef
                                                                               all’Orchestra Filarmonica di Torino:
                                                                                              ora puoi!
                                                                            La Legge finanziaria 296/06 ha previsto la possibilità per il
                                                                            contribuente di devolvere il 5xMille dell’IRPEF anche a beneficio
                                                                            dei teatri e delle istituzioni culturali come l’Associazione
                                                                            Orchestra Filarmonica di Torino.
                                                                            L’Oft è infatti adesso un’Associazione riconosciuta senza
                                                                            scopo di lucro iscritta in data 19.03.14 al n. 1152 del Registro
                                                                            Regionale centralizzato provvisorio delle Persone Giuridiche, di
                                                                            cui alla DGR n. 39-2648 del 02.04.2001.
                                                                                                  È semplice!
                                                                             Basta riportare la propria firma nell’apposito riquadro
                                                                               dei modelli di dichiarazione dei redditi indicando
                                                                                         CODICE FISCALE 97591360017

                                                                            La destinazione del 5xMille non è alternativa a quella
                                                                            dell’8xMille e non ha alcun costo per il contribuente.
PROSSIMO CONCERTO

martedì 17 maggio 2016
Torino, Conservatorio “G. Verdi”
ore 21

Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino
Sergio Lamberto maestro concertatore e violino solista
Andrea Rebaudengo pianoforte

Musiche di Turina, Falla, Chausson

VARIAZIONE PROGRAMMA CONCERTO GIUGNO 2016

Il programma del concerto di stagione di giugno 2016
è variato come segue:

Orchestra Filarmonica di Torino
Filippo Maria Bressan direttore

Franz Joseph Haydn
Sinfonia n. 100 in sol maggiore Hob. I:100 “Militare”
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 “Eroica”
(in sostituzione della Messa in Angustiis di Haydn inizialmente
prevista insieme all’Accademia Corale Stefano Tempia)

Per ulteriori informazioni è possibile consultare
il sito www.oft.it
mood-design.it
             Stampa: Agit Mariogros Industrie Grafiche S.r.l.

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L’INIZIATIVA
SI SVOLGE IN SEDI
PRIVE DI BARRIERE
ARCHITETTONICHE
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