NON SI PARLA D'ALTR - 12 aprile 2022 Prof. Andrea GHERSI Referente regionale per l'inclusione USR Piemonte
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NON SI PARLA D’ALTR 12 aprile 2022 Prof. Andrea GHERSI Referente regionale per l’inclusione USR Piemonte
L’ALTRO CI È PREZIOSO NELLA MISURA IN CUI CI È DIVERSO Esistono diversità più evidenti - come l’etnia, il genere, l’età e le abilità/ disabilità siche - e altre che richiedono conoscenza e incontro per essere riconosciute come valori - ad esempio l’orientamento sessuale, la religione, il livello di studio o l’anzianità di servizio. SAPER VALORIZZARE E GESTIRE LA DIVERSITÀ FA LA DIFFERENZA! Se negata, squali cata o gestita male la diversità produce con itto, demotivazione, stress e malessere. Se riconosciuta e valorizzata invece, produce motivazione, miglioramento della performance, benessere individuale e di gruppo. 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte fi fi fl
‘500 ‘700 ‘800 ‘900 ESCLUSIONE SEGREGAZIONE INCAPACE DI PARTECIPARE AL PROGRESSO MALATO MODELLO • NEMICO SOCIALE • MALATO MEDICO • ZAVORRA CHE OSTACOLA IL • OGGETTO DI STUDIO • OGGETTO DI STUDIO E CURA BENESSERE • INTENZIONI CORRETTIVE PRIMI ASILI INSERIMENTO • PRIMI ISTITUTI MEDICI MODELLO • DIVERSITÀ = DEVIANZA • PRIME FORME DI ASSISTENZA • AVVIAMENTO AL LAVORO SOCIALE • ASILI = CARCERI • PRIME SCUOLE SPECIALI 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte
MODELLO MEDICO MODELLO SOCIALE Lo svantaggio deriva La disabilità è lo svantaggio Sposta l'attenzione La disabilità – intesa o la restrizione di attività dalla diminuzione o dalle limitazioni causati da una dalla perdita delle come problema organizzazione sociale funzionali delle persone capacità di conformarsi individuale – va quindi contemporanea che tiene in disabili ai problemi alle aspettative o alle corretta e curata ed conto poco o per nulla le causati dagli ambienti persone che hanno norme proprie attiene esclusivamente disabilitanti, da barriere impedimenti sici e perciò le dell’universo che al campo medico. esclude dalla partecipazione e da culture che circonda l’individuo. alle normali attività sociali. rendono disabili. INTEGRAZIONE INCLUSIONE 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte fi
L. 170/10 DM 27/12 L. 517/77 CM 6/13 RIFORMA L. 270/82 DLGS 66/17 GENTILE L. 104/92 DLGS 96/19 DIM 182/20 DIDATTICA INSERIMENTO INDIVIDUALIZZATA E CO-EDUCAZIONE PERSONALIZZATA L. 118/71 L. 53/03 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI si riferiscono a SVANTAGGIO DISABILITÀ certi cata DISTURBI ex lege 104/92 EVOLUTIVI SPECIFICI è possibile Socio Economico è necessario PDP è necessario Dipendenze, MOTORIE DOP DSA patologie… sono sono sono Disturbo PEI che de nisce Oppositivo Provocatorio Linguistico PSICOFISICHE insegnante ADHD Culturale di sostegno adeguate è possibile DSL forme di Disturbo valutazione Speci co del Disagio comportamentale SENSORIALI DISPRASSIA Linguaggio e/o relazionale strategia di erenziata strategia personalizzata SPETTRO Disturbo ALTRO ALTRO AUTISTICO Non verbale con diagnosi Individuato Sanitaria formalmente dal CdC 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte ff fi fi fi
DM 27/12/12 ▸ INTEGRAZIONE = CONSENTIRE E FACILITARE AL “DIVERSO” LA MAGGIOR PARTECIPAZIONE POSSIBILE ALLA VITA SCOLASTICA DEGLI “ALTRI” ▸ INCLUSIONE = STRUTTURARE I CONTESTI EDUCATIVI IN MODO CHE SIANO ADEGUATI ALLA PARTECIPAZIONE DI TUTTI, CIASCUNO CON LE PROPRIE MODALITÀ ▸ La DM del 27/12/12 e la CM 8 del 6/3/13 indicano la via dell’inclusione a più livelli: CONSIGLI ORGANIZZAZIONE COLLEGIO DI CLASSE INTERNA DEI DOCENTI 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte
Autonomi nel decidere, anche in assenza di certi cazione, dove è opportuna e necessaria Possono attivare percorsi didattici personalizzati l’adozione della personalizzazione della per il tempo necessario al superamento del didattica ed eventualmente di misure bisogno. compensative o dispensative. CONSIGLI DI CLASSE Il PDP è obbligatorio Ruolo attivo dei in caso di DSA DIPARTIMENTI Monitorano l’e cacia degli interventi. Il percorso ipotizzato va esplicitato in un PDP, Necessaria progettazione didattico-educativa che è deliberato dal CdC e sottoscritto da DS, per es. calibrata sui obiettivi minimi attesi per le docenti e famiglia. competenze in uscita. 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte fi ffi
ORGANIZZAZIONE DIRIGENTE SCOLASTICO INTERNA DI SOSTEGNO - PRESIEDE DOCENTI IL GLI FORMATO DA CURRICOLARI CON LA GLI CONSULENZA DI COLLABORA CON GENITORI STUDENTI SUPPORTA SPECIALISTI COLLEGIO CONSIGLI DI ENTI DEI DOCENTI DI CLASSE PRIVATI PUBBLICI ASL CONVENZIONATI PER DEFINIRE PER ATTUARE E RALIZZARE IL PAI PEI 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte
IL PAI COLLEGIO DEI DOCENTI RICOGNIZIONE DEI BISOGNI CONTESTO E DELLE RISORSE SUPERAMENTO BARRIERE INDIVIDUAZIONE DEI FACILITATORI PTOF PROGETTAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELL’INCLUSIONE 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte
SCUOLA FAMIGLIA SERVIZI INTERVENTI DI COLLABORAZIONE IDENTIFICAZIONE SCUOLA/FAMIGLIA ITER DIAGNOSTICO (PRECOCE) DI CASI RICHIESTA DI ATTIVITÀ DI SI VALUTAZIONE DIAGNOSI RECUPERO MIRATO DIAGNOSTICA BES IL SSN PUÒ EVENTUALE CONTRIBUIRE ALLA LE DIFFICOLTÀ DEFINIZIONE SI CERTIFICAZIONE PERSISTONO? DEL BES? 170 NO 104 NO PDP PEI PDF 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte
PDP …la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà contenere almeno le seguenti voci, articolato per discipline coinvolte dal disturbo: • dati anagra ci dell’alunno; • tipologia del disturbo; • attività didattiche individualizzate; • attività didattiche personalizzate; • strumenti compensativi utilizzati; • misure dispensative adottate; • forme di veri ca e valutazione personalizzate. 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte fi fi
Un PDP solo sulla carta assolve a un obbligo formale, ma non serve a nulla. Necessario passare attraverso collaborazioni e caci tra l’ambito clinico, che ha una visione individuale e analitica, e team dei docenti che deve avere una visione collettiva e globale. L’e cacia di questo documento è connessa alla sua capacità di modi care e ettivamente i comportamenti e i procedimenti attivati a casa e a scuola da parte degli insegnanti e, per quanto di loro competenza, dei genitori. Il piano deve quindi contenere indicazioni: • signi cative: le cose importanti; • realistiche: rispetto alla famiglia - evitare di fare promesse che non si possono mantenere; rispetto all’alunno – NON prevedere/ richiedere prestazioni che mai sarà in grado di compiere; • coerenti: evitare contraddizioni interne così come palesi e ingiusti cate di ormità tra le varie discipline o attività; • concrete e veri cabili: a ermazioni vaghe e generiche, interpretabili a piacere, non producono nessun risultato. 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte ffi fi fi fi ff ff fi ff ffi
PEI Il PEI viene redatto di anno in anno e contiene l’indicazione dettagliata degli interventi educativi e degli interventi didattici, degli obiettivi pre ssati per l’alunno e, in ne, i criteri di valutazione del percorso didattico. Il PEI fa parte del PTOF, il Piano Triennale dell’O erta Formativa che ogni scuola usa per illustrare e presentare al pubblico la sua organizzazione e le scelte didattiche e pedagogiche: il PTOF deve contenere anche le indicazioni riferite alla visione e alle azioni che la scuola intraprende per accogliere gli alunni con disabilità e rispondere alle loro esigenze educative; in linea di principio, tutto il PTOF si deve ispirare a una didattica inclusiva per evitare di escludere uno o più allievi dalle attività e iniziative previste. 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte fi fi ff
PROGRAMMAZIONE PER OBIETTIVI MINIMI E DIFFERENZIATA Quando il percorso didattico di un alunno con disabilità lo rende necessario, il PEI può contenere l’indicazione degli obiettivi minimi raggiungibili dall’allievo e comunque conformi alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, che permettono in ogni caso di arrivare al titolo di studio previsto. Diverso è il caso della programmazione di erenziata che invece ssa obiettivi non aderenti alle Indicazioni Nazionali: in questo caso, il PEI contiene l’indicazione per un piano didattico di erenziato che permetterà di proseguire gli studi ma non il conseguimento del titolo di studio; l’allievo consegue quindi un attestato e non un diploma. Due punti fondamentali per la programmazione di erenziata: • La scuola è tenuta a informare la famiglia che può dare il suo consenso o negare il consenso; • La programmazione di erenziata può essere rivista nel tempo: se gli obiettivi raggiunti dall’allievo rientrano negli ≠ obiettivi minimi, la programmazione viene modi cata di conseguenza, e viceversa OBIETTIVO VOTO MINIMO MINIMO 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte ff ff fi ff ff fi
Per garantire il diritto all’istruzione ad alunne e degli alunni a etti da patologie o in condizioni di salute che impediscono la frequenza della scuola per un periodo di almeno trenta giorni, ID anche se non continuativi, durante l’anno scolastico FAMIGLIA SANITÀ MODULO A MODULO B DS: informa il Consiglio di Classe dell’alunno dell’obbligo di attivazione del progetto di ID CDC: • individua un referente del progetto di ID; • elabora il progetto di ID – modello C - con l'indicazione della durata, del numero dei SCUOLA docenti coinvolti e disponibili, delle ore di lezione previste, degli obiettivi didattici e delle modalità di veri ca e valutazione personalizzati USR MODULO C SCUOLA POLO 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte fi ff
REFERENTI INCLUSIONE Angelo IADEROSA UAT Antonella DI SESSA Liliana LOBASCIO usp.vb@istruzione.it usp.vc@istruzione.it Laura ZANOTTI Agostino GIAMPIETRO Gabriella COLLA usp.bi@istruzione.it usp.no@istruzione.it Francesco CHIARO Franca GIOANETTI Alberto BAROLO usp.to@istruzione.it usp.al@istruzione.it Antonio MOSCHELLA Francesca BOSIA Giavanna REVELLI usp.at@istruzione.it usp.cn@istruzione.it Referente regionale inclusione presso USR: Andrea GHERSI drpi.u cio4@istruzione.it 12/4/22 - Non si parla d’altro - FORAGS Piemonte andrea.ghersi1@posta.istruzione.it Prof. Andrea GHERSI - USR Piemonte ffi
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