L'ISTRUZIONE NAUTICA A PROCIDA PRIMA DELL'UNITÀ D'ITALIA - Ponza Racconta
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Anno LXVII n. 1 Gennaio-Marzo 2021 L’ISTRUZIONE NAUTICA A PROCIDA PRIMA DELL’UNITÀ D’ITALIA di Raffaella Salvemini* L a notizia che Pro- cida sia la Capi- tale italiana della l’istruzione della “gente alta e bassa”. nascono così le scuole profes- Cultura 2022 ha de- sionali nautiche a na- stato grande stupore. poli al San giuseppe a Procida ha vinto per Chiaia (1767), a Meta la sua capacità di pro- e Carotto (1770) in gettare un futuro ma penisola sorrentina2 e anche grazie alla rile- nel 1788 a Procida. vanza del suo passato Per l’isola su inizia- e del suo curriculum tiva del sindaco Sal- da cui emergono pri- vatore Schiano, dei mati o rilevanti parte- decurioni e dei mas- cipazioni ai processi simi esponenti della di sviluppo sociale, marineria procidana, economico-marittimo legati a quel Monte nazionali e interna- dei Marinai nato nel zionali. Si tratta di 1617, fu votata una percorsi decisamente delibera per aprire una straordinari in tema di navigazione, cantieri- scuola secondo il “Metodo normale” che al stica e investimento nella formazione della suo interno avesse anche una classe di nautica3. gente di mare a cui io stessa, come altri stu- la proposta inviata ai responsabili dei piani diosi, abbiamo dedicato vari studi1. dell’istruzione pubblica nel regno di napoli Singolare a mio parere è l’impegno dell’isola già conteneva un piano economico e un singo- nel campo dell’istruzione nautica dove si pos- lare modello di governance: per il manteni- sono individuare due precisi momenti che ri- mento della scuola fu stabilito un fondo di 300 salgono rispettivamente al 1788 e al 1833. ducati di competenza per metà dell’Università Partiamo dalla fine del Settecento quando il e per l’altra metà dalla “bussola delle tartane”. progetto d’istruzione pubblica dopo la cacciata Destinatari del progetto, sicuramente «utile a dei gesuiti nel 1767 interessò il Mezzogiorno. quella popolazione commerciante», erano i Da allora lo Stato borbonico, supportati da figli dei marinai e dei poveri cui si garantivano molti illuministi, cominciò a interessarsi al- libri, carta ed ogni altra cosa necessaria al- 34
Anno LXVII n. 1 Gennaio-Marzo 2021 a napoli in quel tri- ste mattino del 4 gennaio del 18005 . Con l’arrivo dei francesi nel regno (1806) ci fu la ri- forma dell’istruzione pubblica e a Procida furono aperte le scuole maschili e femminili, con tre maestre, di «leggere, scrivere e far di conto» oltre la classe di nautica6. Con la restaura- zione si apre un mo- mento buio per l’in- segnamento nautico che dopo la morte nel 1815 del maestro Domenico Parascan- Scuole nautiche negli stati di antico regime (sec.XViii-XiX) dolo fu soppresso. in l’istruzione. generale l’istruzione il progetto fu redatto il 17 aprile 1788 dai padri pubblica, e ancora più quella tecnico-profes- alessandro gentile e ludovico Vuoli, cui an- sionale, non era tra le priorità dello Stato e dava il merito di aver introdotto il “metodo quindi i Comuni facevano fatica a trovare dei normale” d’insegnamento nel regno di napoli. fondi per la scuola. Ciononostante non manca- Per Procida si prevedeva la creazione di tre rono le iniziative. la decisione di chiudere la classi delle “Scuole normali” con una cattedra scuola fu contestata da capitani e padroni di ba- di nautica, cui si sarebbero aggiunte una classe stimenti di Procida che lamentavano l’assenza di “belle lettere” ed una di “lingua latina”4. di equipaggi preparati e competitivi. Dopo la scelta e il pagamento del maestro di nautica l’approvazione (1818) dei regolamenti per dovevano essere di pertinenza della bussola e Meta di Sorrento, nel 1822 i padroni di basti- della Chiesa di Santa Maria della Pietà e del mento dell’isola sostennero nuovamente la ne- Monte dei Marinai. cessità di aprire una scuola nautica. il Comune, Per il ruolo di direttore della scuola fu fatto il nonostante le difficoltà finanziarie, fu chiamato nome di un supporter d’eccezione il sacerdote a fare la sua offerta per la scuola. Ma dove tro- Marcello eusebio Scotti autore nel 1788 del vare i fondi? l’ipotesi fu quella di trarre pro- Catechismo Nautico. Purtroppo a causa dei fitto dal fitto dell’isola di bivaro (Vivara) che conflitti con il clero locale l’allora segretario nel 1818 era diventata di proprietà del comune. di guerra e Marina l’ammiraglio acton, da cui la proposta fu ricusata. le condizioni del- dipendeva la Delegazione delle Scuole nor- l’isola erano disastrose e non si poteva ipotiz- mali e nautiche, non affidò l’incarico di diret- zare alcuna rendita da una terra che era stata tore al sacerdote che rimase per diversi anni per troppo tempo abbandonata. vacante. ritenuto colpevole di aver partecipato Ma il progetto della scuola non fu abbandonato alla repubblica Partenopea, Marcello Scotti e così nel 1830, salito al trono Francesco i di morì per mano del boia in Piazza del Mercato borbone, furono nuovamente i proprietari di 35
Anno LXVII n. 1 Gennaio-Marzo 2021 alcuni bastimenti, con la precisione 78, a sot- flessioni sulla portata di quel divario sulla sto- toscrivere un appello in cui s’impegnavano a ria dell’istruzione tecnico-professionale tra finanziare la scuola versando in proporzione al nord e Sud9. tonnellaggio 425 ducati annuii. Dal finanzia- __________ mento erano escluse le piccole barche da tra- * Primo ricercatore iSMed-Cnr napoli. sporto e traffico e coloro che avevano perso il bastimento. Finalmente il Consiglio provin- 1 g. Di taranto, Procida nei secoli XVII-XIX: economia ciale di napoli nel 1832 accettò la proposta e e popolazione, gèneve 1985; S. Zazzera, Procida mari- nara, napoli 1997. nella primavera del 1833 nacque la scuola nau- M. Sirago, Le città e il mare. Economia politica, poli- tica comunale di Procida7. 2 tica portuale, identità culturale dei centri costieri del nel 1836 il giurista Pasquale liberatore nel ri- mezzogiorno moderno, napoli 2004. cordare le scuole nautiche di Sorrento, trapani 3 Una copia della delibera è conservata nell’archivio e Procida affermava: Comunale di Procida. Uno stralcio è presente nel video del Museo Civico di Procida nel Palazzo della Cultura. 4 r. Salvemini, Introduzione a M. e. Scotti, Catechismo «era ormai chiaro che per il progresso nel campo della navigazione era legato alla formazione e all’istruzione nautico, napoli, 2001. 5 ivi. della gente di mare: Vane riuscirebbero tutte le solleci- 6 P. avallone - r. Salvemini, Gente di mare. Capitale tudini del governo in avvalorare il traffico marittimo se mancassero le nostre filuche di marinai capaci di ben umano e finanziario a Procida nell’Ottocento, in S. Ca- maneggiarle. Soccorrono a questo bisogno le natiche passo - g. Corona - W. Palmieri (a c. di), Il Mediterra- scuole»8. neo come risorsa. Prospettive dall'Italia, bologna 2020, p. 483 ss. la storia dell’istruzione nautica a Procida tra 7 ivi. Settecento e ottocento, come pure in Sicilia, 8 P. liberatore, Della amministrazione pubblica consi- ha evidenziato l’affermarsi di un progetto di derata ne' suoi principii e nella loro applicazione per servire di prolegomeni alle istituzioni della legislazione formazione frutto di una sinergia pubblico-pri- amministrativa pel regno delle Due Sicilie, napoli 1836, vato. la gente di mare (armatori, capitani e pa- p.22. droni di bastimento) sollecitò l’intervento dei 9 r. Salvemini, Le scuole nautiche nell'Italia pre-unita- comuni, impegnandosi anche a finanziare la ria in Sguardi mediterranei tra Italia e Levante (XVII- scuola. nel valutare il successo della marineria XIX secolo), in Commerce, Politics and Ideas (XVII-XIX Centuries), a c. di M. Mafrici & C. Vassallo, Malta 2012, procidana non si può dunque prescindere da p.37 ss. tali pagine che impongono peraltro nuove ri- © Riproduzione riservata I RITI PASQUALI A PROCIDA Il Superiore della Confraternita dei Tur- chini di Procida, com.te Matteo Germi- nario, comunica che, a causa dell’e- mergenza-Covid19, i consueti riti pa- squali non potranno svolgersi neppure quest’anno. In loro luogo, si è svolta una Peregrinatio con esposizione del Cristo morto e Via Crucis nelle chiese di San Leonardo, della SS. Annunziata e di Sant’Antonio di Padova. La statua è ora esposta nell’Abbazia di San Michele Arcangelo, dove si svolgeranno i riti ca- nonici della Settimana santa, dei quali è prevista la trasmissione a cura della rete televisiva Nuvola TV. Tutti i trasferimenti sono stati attuati in notturna e con l’os- servanza delle norme anticontagio. Infine, nella chiesa di San Tommaso d’Aquino, sede della Confraternita, è allestita anche una mostra dei “Misteri fissi” del Venerdì santo (v. foto). 36
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