VERSO LE ELEZIONI EUROPEE - Guida pratica alle elezioni del Parlamento Europeo 2014

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VERSO LE ELEZIONI EUROPEE - Guida pratica alle elezioni del Parlamento Europeo 2014
VERSO LE
ELEZIONI EUROPEE
  Guida pratica alle elezioni del
   Parlamento Europeo 2014

 Pubblicazione a cura del Centro informativo
           Europe Direct TRAPANI
VERSO LE ELEZIONI EUROPEE - Guida pratica alle elezioni del Parlamento Europeo 2014
IL PARLAMENTO EUROPEO

Il Parlamento Europeo è l'assemblea legislativa dell'Unione europea. Essa
svolge una funzione di controllo ed è l'unica istituzione europea a essere eletta
direttamente dai suoi cittadini. Insieme al Consiglio dell'Unione europea,
costituisce una delle due camere che esercitano il potere legislativo nell'Unione.

Il Parlamento    europeo   dispone   di   tre   sedi:   Bruxelles,   Strasburgo   e
Lussemburgo.

Bruxelles è il cuore dell'Unione europea. Ospita il Consiglio, la Commissione, la
seconda sede del Parlamento e molti altri organismi UE. Vi si svolgono sempre le
riunioni delle commissioni .

Strasburgo è la sede ufficiale del Parlamento europeo. Quattro giorni al mese i
deputati vi si riuniscono per votare e discutere in una serie di riunioni chiamate
"sessioni plenarie".

Lussemburgo è invece la sede degli uffici amministrativi, ovvero del Segretariato
generale del Parlamento europeo.
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Ogni cinque anni a partire dal 1979, si tengono le elezioni contemporaneamente
in tutti gli stati membri per eleggere gli eurodeputati, che rappresentano circa
500 milioni di abitanti. I nuovi stati membri che entrano a far parte dell'Unione
Europea nel corso della legislatura, eleggono i loro deputati, il cui mandato
termina alla fine della stessa, o tramite nomina parlamentare oppure tramite
apposite elezioni popolari. Nasce in origine come Assemblea comune della CECA il
18 aprile 1951 con sede a Strasburgo. Il 19 marzo 1958, a seguito dei trattati di
Roma dell'anno prima, nasce l'Assemblea parlamentare europea, sempre con sede
a Strasburgo. Il 30 marzo 1962 l'Assemblea muta nome in Parlamento europeo.

I poteri del Parlamento europeo, per quanto non tutti esercitati in via autonoma,
ma anzi prevalentemente condivisi con il Consiglio dell'Unione europea, sono il
potere legislativo, il potere di bilancio e il potere di controllo democratico.Il potere
legislativo conferisce lo stesso peso al Parlamento europeo e al Consiglio
dell'Unione in numerosi ambiti (ad es. governance economica, immigrazione,
energia, trasporti, ambiente, protezione dei consumatori, ecc.). La stragrande
maggioranza delle leggi comunitarie è adottata congiuntamente dal Parlamento
europeo e dal Consiglio.

I principali tipi di potere legislativo sono i seguenti:

Procedura legislativa ordinaria: conosciuta anche come "codecisione", è la
principale procedura legislativa dell'UE, utilizzata per elaborare e adottare quasi
tutte le leggi europee (in circa 70-80 aree). Essa conferisce al Parlamento il potere
di accettare, respingere o modificare progetti legislativi riguardanti il mercato
unico, l'ambiente, la protezione dei consumatori, le libertà civili, l'agricoltura, i
trasporti, la ricerca e altri settori. Tale procedura, introdotta dal trattato di
Maastricht sull'Unione europea (1992), è stata ampliata e adeguata dal trattato di
Amsterdam (1999) per rafforzarne l'efficacia. Con l'entrata in vigore del trattato di
Lisbona il 1° dicembre 2009, tale procedura, ribattezzata procedura legislativa
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ordinaria, è diventata la principale procedura legislativa del sistema decisionale
dell'UE.

Consultazione: per alcuni tipi di legislazione (ad esempio in materia di fisco,
concorrenza e nuovi membri dell'area dell'euro), il Parlamento si limita a
esprimere un parere consultivo. Tuttavia, il numero di settori disciplinati da
questa procedura si è ridotto notevolmente e la maggior parte della legislazione
rientra attualmente nella procedura di codecisione.

Approvazione: quando l'UE intende accogliere nuovi Stati membri o concludere
accordi con paesi terzi, è necessario un sigillo di approvazione del Parlamento,
anche se quest'ultimo non può modificare i singoli dettagli di tali accordi. Nella
legislatura in corso, i deputati hanno respinto l'accordo commerciale
anticontraffazione (ACTA) e hanno rifiutato di acconsentire al trasferimento di
dati bancari verso gli Stati Uniti attraverso la rete SWIFT.

Diritto d’iniziativa: il Parlamento può chiedere alla Commissione di proporre
una nuova legislazione e spesso si avvale di questa prerogativa dopo aver
esaminato il programma di lavoro annuale della Commissione.

Nell’ esercizio del suo potere di bilancio, il Parlamento europeo ogni anno, a
Dicembre, stabilisce il bilancio dell'anno successivo. Politiche europee come
l'agricoltura, lo sviluppo regionale, l'energia, i trasporti, l'ambiente, l'aiuto allo
sviluppo e la ricerca scientifica beneficiano tutte di finanziamenti dell'UE. Per
questa ragione le previsioni di spesa a lungo termine da iscrivere nel bilancio
dell'Unione europea devono essere approvate dai governi nazionali e dai deputati
europei. Ogni anno, le due parti definiscono insieme come sarà speso il bilancio
annuale. Il progetto di bilancio, presentato dalla Commissione, viene esaminato
congiuntamente dal Parlamento e dal Consiglio ma il Parlamento ha anche la
facoltà di respingere, per importanti motivi, il progetto. In questo caso, la
procedura di bilancio deve ricominciare da capo. Il Parlamento europeo esercita
inoltre un potere di controllo democratico sull'attività comunitaria, soprattutto
tramite l'istituzione di temporanee commissioni d'inchiesta. Il Parlamento
europeo svolge questo compito in una serie di modi diversi.

Poteri di nomina: il Parlamento svolge audizioni del presidente e dei membri del
comitato esecutivo della Banca centrale europea e dei candidati alla Corte dei
conti.

Controllo parlamentare della BCE: per garantire la responsabilità della politica
monetaria europea, il presidente della Banca centrale europea riferisce alla
commissione per gli affari economici e monetari ogni tre mesi e presenta inoltre al
Parlamento la relazione annuale della Banca.
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LA BANCA CENTRALE EUROPEA

Nella sua nuova veste di autorità di vigilanza bancaria dell'UE, la Banca Centrale
Europea sarà soggetta a un rigoroso controllo parlamentare da parte dei
deputati, ai quali sarà inoltre conferito il potere di approvare i vertici
dell'organismo di vigilanza.

Inchieste parlamentari: il Parlamento ha il potere di istituire commissioni
temporanee, ad esempio per indagare un tema d’interesse pubblico (recentemente
vi è stato il caso della commissione speciale sulla criminalità organizzata, la
corruzione e il riciclaggio di denaro) o per esaminare presunte violazioni o casi di
cattiva amministrazione del diritto comunitario.

Interrogazioni parlamentari : per far sì che le altre istituzioni dell'UE
rispondano del proprio operato, i deputati possono presentare interrogazioni orali
e scritte. In tal modo, la Commissione e il Consiglio sono regolarmente costretti a
rispondere a domande, fornire informazioni dettagliate o partecipare a dibattiti in
Parlamento su questioni politiche specifiche.

Il Parlamento ha inoltre il compito di votare la fiducia alla Commissione nel suo
insieme, dopo aver ascoltato le audizioni dei singoli commissari designati, e può
quindi esercitare la sua censura verso la Commissione, che viene ridisegnata a
sottoposta a nuova votazione. Qualunque nuova adesione di uno Stato all'Unione
europea, nonché la maggior parte degli accordi internazionali, deve ricevere
l’approvazione del Parlamento.

Il lavoro dei parlamentari europei è quotidiano. Si articola in riunioni di
commissioni e di gruppi parlamentari propedeutiche alla preparazione dei testi da
sottoporre al voto parlamentare. Gli eurodeputati che compongono le
Commissioni parlamentari, infatti, preparano e concordano i testi da portare al
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voto finale dell’aula. I temi da dibattere vengono discussi anche dai gruppi
politici.

I parlamentari si suddividono fra 22 commissioni permanenti e 3 commissioni
speciali:

• Affari esteri
•   Diritti dell’uomo
•   Sicurezza e difesa
•   Sviluppo
•   Commercio internazionale
•   Bilanci
•   Controllo dei bilanci
•   Problemi economici e monetari
•   Occupazione e affari sociali
•   Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare
•   Industria, ricerca ed energia
•   Mercato interno e protezione dei consumatori
•   Trasporti e turismo
•   Sviluppo regionale
•   Agricoltura e sviluppo rurale
•   Pesca
•   Cultura e istruzione
•   Giuridica
•   Libertà civili, giustizia e affari interni
•   Affari costituzionali
•   Diritti della donna e uguaglianza di genere
•   Petizioni
•   Commissione sulle sfide politiche
•   Crisi finanziaria, economica e sociale
•   Criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio di denaro.

Nelle sessioni plenarie, a cui partecipano tutti i deputati, il Parlamento esamina i
testi di legge portati dalle varie commissioni e vota gli emendamenti prima di
giungere a una decisione sul testo complessivo.
Tra gli altri punti all’ordine del giorno possono esservi comunicazioni del
Consiglio o della Commissione o interrogazioni su quanto sta accadendo nell’Ue o
nel resto del mondo.
Le sessioni plenarie si svolgono ogni mese (tranne agosto).
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IL MEDIATORE EUROPEO

Ogni cittadino europeo ha il diritto di presentare una petizione ai deputati su
problemi ambientali, controversie con le autorità doganali, trasferimenti di diritti
pensionistici e altre questioni, purché rientrino nelle competenze dell'Unione
europea. Il pubblico può presentare una denuncia al Mediatore europeo, una
figura indipendente nominata dal Parlamento, che ha il potere di indagare su
accuse di cattiva amministrazione o abusi di potere da parte di un'istituzione
dell'UE. Lo stesso diritto è attribuito alle imprese, alle associazioni ed altri
organismi con sede ufficiale nell'Unione.

A seguito della denuncia, il Mediatore europeo può semplicemente contattare
l'istituzione competente affinché questa risolva il problema. Nel caso in cui il caso
non sia risolto in maniera soddisfacente durante il corso delle indagini, il
Mediatore europeo cerca, nei limiti del possibile, di giungere ad una soluzione
amichevole che risolva il problema causato dalla cattiva amministrazione e
soddisfi la richiesta del denunciante. In caso di fallimento della soluzione
amichevole, il Mediatore europeo può fare delle raccomandazioni per la
risoluzione del caso. Infine, se l'istituzione non accetta le proprie
raccomandazioni, il Mediatore ha la possibilità di presentare una relazione
speciale al Parlamento europeo.

Il Mediatore europeo si occupa delle denunce contro le istituzioni e gli organi
dell'Unione europea. Lei può presentare una denuncia al Mediatore europeo per i
casi di cattiva amministrazione da parte di tali istituzioni od organi.

Il Mediatore non può trattare casi riguardanti le amministrazioni nazionali,
regionali o locali degli Stati membri, anche quando i casi riguardano questioni
concernenti l'Unione europea. Molte di queste denunce possono essere trattate
dai difensori civici regionali e locali, oppure dalle commissioni per le petizioni dei
parlamenti nazionali o regionali. Informazioni sugli indirizzi dei difensori civici
nazionali e regionali e delle commissioni per le petizioni nell'Unione europea sono
disponibili sul sito del Mediatore europeo: http://www.ombudsman.europa.eu
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LE ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO 2014

Le elezioni europee del 2014 si terranno in tutti i 28 stati membri dell'Unione
europea tra il 22 e il 25 maggio, come deciso unanimemente dal Consiglio
europeo. Saranno le ottave elezioni per il Parlamento europeo e le prime a cui
partecipa la Croazia insieme agli altri stati membri.

L'articolo 14 del Trattato di Lisbona stabilisce che "Il Parlamento europeo è
composto da rappresentanti dei cittadini dell'Unione. Essi non devono superare la
quota di settecentocinquanta, più il Presidente. La rappresentanza dei cittadini
deve essere regressivamente proporzionale, con una soglia minima di sei membri
per ogni Stato membro. A nessuno stato membro dovranno essere assegnati più di
novantasei seggi."

Era stato dichiarato il desiderio da parte dei governi degli stati membri di
ratificare il Trattato di Lisbona prima delle elezioni del 2009, in modo che i suoi
articoli che governano il Parlamento europeo potessero entrare in vigore già per
quella elezione. Il processo fu tuttavia bloccato dal rifiuto dell'Irlanda al trattato,
tramite referendum. Pertanto, nel giugno 2009 il Parlamento europeo fu eletto
con le regole del Trattato di Nizza, che prevedeva 736 seggi in luogo dei 751
previsti dal Trattato di Lisbona.

Il Trattato di Lisbona fu poi ratificato, e le misure provvisorie furono ratificate nel
dicembre 2011 per assegnare seggi addizionali alle nazioni "cresciute" già prima
del 2014, senza sottrarre i tre seggi extra della Germania. Questi 18 eurodeputati
in più portarono il numero dei membri del Parlamento a 754 per il periodo
transitorio fino al 2014. Questi 18 eurodeputati "fantasma" avrebbero dapprima
avuto una posizione da osservatori, prima di divenire membri a tutti gli effetti se
un protocollo aggiuntivo fosse stato ratificato entro il 2014.

Di conseguenza, le elezioni del 2014 saranno le prime ad applicare la ripartizione
dei seggi prevista dall'applicazione del Trattato di Lisbona.
L'adesione della Croazia all'Unione europea avvenuta il 1º luglio 2013 ha
obbligato la UE a rivedere la distribuzione dei seggi all'interno del Parlamento
europeo, ed il numero dei seggi è salito a 766 con l'accesso del nuovo stato,
sfondando quindi la soglia di 751 seggi stabilita dal Trattato sull'Unione europea.

Alle elezioni europee del 2014 dodici Stati membri dell'UE perderanno un seggio e
a nessuno Stato saranno assegnati più seggi. Queste riduzioni sono necessarie
per rispettare il limite di 751 seggi sancito dal trattato di Lisbona e poter
accogliere i deputati della Croazia.

Il Parlamento europeo ha messo a disposizione dei cittadini europei un sito web
http://www.elections2014.eu/it per le elezioni europee che si svolgeranno in
tutta l'Unione dal 22 al 25 maggio del prossimo anno. Il sito comprende una
sezione dedicata alle notizie riguardanti il Parlamento europeo, informazioni sugli
Stati membri e i partiti politici europei e informazioni specificamente pensate per
gli operatori dei media.

Saranno anche accessibili tutti gli elementi informativi riguardanti la campagna
elettorale.    Sarà possibile consultare l'elenco dei partiti politici europei in
competizione per le elezioni e capire le loro differenze programmatiche. Si
potranno anche consultare in maniera interattiva i dati dei vari Stati membri
riguardanti l'economia e le tecnologie, il lavoro e l'istruzione, l'ambiente e
l'energia, e la società.
I PARTITI POLITICI EUROPEI

Un partito politico a livello europeo è un’organizzazione che segue un programma
politico, costituita da partiti nazionali e singole persone, e rappresentata in più
Stati membri. Come affermato nel trattato, “i partiti politici a livello europeo sono
un importante fattore per l'integrazione in seno all'Unione e contribuiscono a
formare una coscienza europea e ad esprimere la volontà politica dei cittadini
dell'Unione”.

I partiti politici europei ricevono fondi dal Parlamento europeo per coprire le spese
direttamente connesse agli obiettivi dei loro programmi. Dal luglio 2004, i partiti
politici europei possono ricevere un finanziamento annuale dal Parlamento
europeo. Il finanziamento prende la forma di una sovvenzione di funzionamento.
Può coprire fino all'85% delle spese ammissibili di un partito, mentre il resto deve
essere coperto da risorse proprie quali le quote di adesione e le donazioni. La base
giuridica del finanziamento è costituita dall'articolo 10, paragrafo 4, del trattato
sull'Unione europea e dall'articolo 224 del trattato sul funzionamento dell'Unione
europea. Le norme relative al finanziamento sono stabilite da un regolamento
adottato dal Consiglio e dal Parlamento. Tale regolamento è stato soggetto a
revisione per migliorare le condizioni per il finanziamento. Le norme di attuazione
sono approvate dall’Ufficio di presidenza del Parlamento.

Per le prossime elezioni,i partiti politici europei dovrebbero nominare i rispettivi
candidati alla presidenza della Commissione "con sufficiente anticipo rispetto alle
elezioni" per consentire loro di organizzare una campagna elettorale su scala
europea che si concentri su questioni europee, basate sul programma del partito
e su quello del candidato alla presidenza della Commissione.

Ci si aspetta, che il candidato alla presidenza della Commissione europea
presentato dal partito politico europeo che avrà conseguito il maggior numero
di seggi al Parlamento, sia il primo a essere preso in considerazione al fine di
verificare la sua capacità di ottenere l'appoggio della maggioranza assoluta del
Parlamento europeo. I partiti politici devono assicurarsi che i nomi dei candidati
scelti per presentarsi alle elezioni del Parlamento europeo siano resi pubblici
almeno sei settimane prima dell'inizio delle operazioni di voto. Le parti dovranno
inoltre schierare candidati di sesso femminile e, per quanto possibile,
incoraggiare l'elaborazione di liste che garantiscano una rappresentanza
paritaria.

Il Parlamento europeo esorta anche gli Stati membri e i partiti politici a
provvedere a che i nomi e se possibile i simboli dei partiti politici europei
appaiano sulla scheda elettorale. Un'assoluta novità, dato che nessuno Stato
membro l'ha mai fatto.

                        PARTITO POPOLARE EUROPEO

Il PPE è la famiglia politica europea di centro-destra che raccoglie le forze
generalmente classificabili come moderate, democristiane e conservatrici, fondato
nel 1976. Aspira a un'Europa dei valori vicina ai cittadini e basata sulla
democrazia, la trasparenza, la responsabilità e la prosperità attraverso la
promozione di un'economia sociale di mercato.

                    PARTITO DEL SOCIALISMO EUROPEO

Il Partito del socialismo europeo (PSE) è un partito politico europeo di
orientamento socialista, socialdemocratico e laburista fondato nel 1992.
Precursore del partito è stata la Confederazione dei Partiti Socialisti della
Comunità Europea, fondata nel 1973. Il PSE si prefissa di rilanciare l'economia e
prevenire nuove crisi finanziarie,dare alle persone un patto per l'equità,
trasformare l'Europa nella forza leader nel mondo contro i cambiamenti climatici,
promuovere l'uguaglianza dei generi in Europa, sviluppare un'efficace politica
europea sull'immigrazione e accrescere il ruolo dell'Europa come partner per la
pace, la sicurezza e lo sviluppo.

       ALLEANZA DEI DEMOCRATICI E DEI LIBERALI PER L'EUROPA

Il Partito dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (ALDE) è un
partito politico europeo che riunisce 61 partiti di stati europei, dell'Unione
Europea e non, che, pur avendo diverse collocazioni politiche (centro, centro-
destra o centro-sinistra), sono accomunati da ideali liberali e liberaldemocratici.
Il Partito aderisce all'Internazionale Liberale e forma al Parlamento europeo, il
Gruppo dell'Alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa, nel quale è
rappresentato da 74 europarlamentari provenienti da diversi partiti politici degli
Stati Membri dell'Unione Europea.

Queste delegazioni nazionali mantengono i propri valori e il loro modo di fare
politica e cooperano insieme al Parlamento Europeo come l'Alleanza dei
Democratici e dei Liberali per l'Europa. Condividono valori comuni e una comune
visione dell'Europa. Preceduto da gruppi liberali e democratici già all'epoca della
Comunità Europea, è nato prima come Confederazione di partiti politici nazionali
nel marzo del 1976 (ELD-LDE), Il 10 novembre 2012 il Partito ha adottato
l'attuale denominazione.

                                     VERDI

Il Partito Verde Europeo o Verdi Europei - Partiti verdi uniti per l'Europa, è un
partito politico europeo ecologista. Fu fondato al quarto congresso della
Federazione dei Partiti Verdi Europei tenuto dal 20 al 22 febbraio 2004 a Roma.
Il programma dei Verdi Europei punta sulle cosiddette "politiche verdi" come le
fonti di energia rinnovabili, la salvaguardia dell'ambiente e dei consumatori, e la
tutela delle donne.
ALLEANZA DEI CONSERVATORI E RIFORMISTI EUROPEI

L'Alleanza dei Conservatori e Riformisti europei (AECR) è un partito politico
europeo di centro-destra, moderatamente euroscettico e conservatore, fondato il
1º ottobre 2009], dopo la creazione del Gruppo dei Conservatori e Riformisti
L'Alleanza propone una riforma radicale della Unione europea e condivide principi
che si basano su libertà personale, democrazia parlamentare, sovranità
nazionale, famiglie forti, tasse basse, moneta solida, libero commercio e Stato di
diritto.

                      PARTITO DELLA SINISTRA EUROPEA

Il Partito della Sinistra Europea (SE) è un partito politico europeo e
un'associazione di partiti politici socialisti e comunisti dell'Europa intera. È stato
costituito nel gennaio del 2004 con l'obiettivo di presentarsi alle successive
elezioni europee. Il Partito della Sinistra europea crede nell’ assolutizzazione del
mercato all'Europa dei diritti e dello stato sociale, della pace e della cooperazione.

   MOVIMENTO PER UN'EUROPA DELLA LIBERTÀ E DELLA DEMOCRAZIA

Il Movimento per un'Europa della Libertà e della Democrazia, abbreviato MELD, è
un partito politico europeo di destra ed euroscettico, nato nel 2011. Nel
Parlamento europeo i suoi aderenti siedono nel Gruppo Europa della Libertà e
della Democrazia
PARTITO DEMOCRATICO EUROPEO

Il Partito Democratico Europeo (abbreviato PDE) è un partito politico europeo di
natura centrista che riunisce esponenti politici provenienti dall'area del
cristianesimo sociale e del liberalismo sociale. Il partito si richiama fortemente
agli ideali europeisti. Nell'aprile 2004 vengono gettate le basi per costruire
insieme un nuovo partito europeo, europeista, né conservatore né socialista, in
aperta dissidenza con il PPE.

                          ALLEANZA LIBERA EUROPEA

L'Alleanza libera europea (EFA), noto anche come Partito Democratico dei Popoli
Europei è un partito politico europeo che raggruppa diversi movimenti che
sostengono la politica dell'indipendentismo o simili forme di federalismo o di
autogoverno per la propria regione o per le cosiddette nazioni senza Stato. Fin
dalle prima elezioni dirette del Parlamento europeo nel 1979 i regionalisti e i
separatisti sono stati rappresentanti.

                     ALLEANZA EUROPEA PER LA LIBERTÀ

Alleanza Europea per la Libertà (EAF) è un partito politico europeo euroscettico di
destra. È stato fondato alla fine del 2010 ed è stato riconosciuto dal Parlamento
europeo nel 2011[1]. A differenza degli altri partiti europei, i membri dell'Alleanza
non sono partiti ma individui.
ALLEANZA EUROPEA DEI MOVIMENTI NAZIONALI

Il partito politico europeo "Alleanza Europea dei movimenti nazionalisti" si è
costituito a Budapest, in Ungheria, il 24 ottobre 2009 da alcunii partiti
nazionalisti e di estrema destra europei. L'Alleanza è per la difesa delle diverse
culture nazionali, delle radici cristiane dell'Europa, del diritto naturale, della pace
e della libertà; per la creazione di un'Europa di stati liberi, indipendenti ed uguali,
una confederazione di stati sovrani.

                 MOVIMENTO POLITICO CRISTIANO EUROPEO

Il Movimento politico cristiano europeo (ECPM) è un partito politico europeo che
unisce partiti nazionali e associazioni presenti in Europa a vari livelli, di
centrodestra e a ispirazione cristiano-democratica. Si posiziona più a destra
rispetto al Partito Popolare Europeo, in quanto i partiti aderenti sono
tendenzialmente più conservatori in campo sociale e più euroscettici.

                             DEMOCRATICI DELL'UE

L'EUD è un'alleanza di partiti, movimenti e politici riconosciuta e finanziata
dall'Unione europea che comprende soggetti sia di centro-destra che di centro-
sinistra di solito euroscettici i quali vogliono riformare l'attuale forma dell'Unione
Europea creando un sistema democraticamente legittimato.
I GRUPPI POLITICI EUROPEI

EPP-ED: Gruppo del       Partito   popolare   europeo   (Democratico-cristiano)   e
Democratici europei

S&D: Gruppo dell'Alleanza progressista dei Socialisti e dei Democratici al
Parlamento europeo

ALDE: Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa

GREENS/EFA: Gruppo Verde/Alleanza libera europea

ECR: Conservatori e Riformisti europei

GUE/NGL: Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea /Sinistra verde
nordica

EFD: Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia

NI: Non iscritti
I partiti politici nel Parlamento europeo sono organizzati in gruppi parlamentari,
tra loro distinti per orientamento politico, cui aderiscono i deputati eletti nei
singoli Paesi dell'Unione europea.

Il dibattito, le controversie e i conflitti sono la linfa vitale di qualsiasi organismo
democraticamente eletto. Il Parlamento europeo, formato da politici che hanno
punti di vista talvolta radicalmente diversi, non fa eccezione.

Per convogliare questa vasta gamma di opinioni e nazionalità in un sistema
funzionale, i deputati hanno sempre lavorato in gruppi politici transnazionali,
ciascuno composto da membri provenienti da paesi diversi, ma con convinzioni
politiche simili. Cooperare strettamente con colleghi di altri paesi che, in linea di
massima, condividono le opinioni politiche è il modo più efficace per i deputati
europei per raggiungere i loro obiettivi a livello europeo.

In base alle regole del Parlamento, i membri di un gruppo devono condividere una
"affinità politica" e il gruppo deve comprendere un minimo di 25 membri
provenienti da almeno un quarto degli Stati membri.

Una conseguente novità delle elezioni di maggio è che per la prima volta i gruppi
politici dovranno presentare dei candidati per la carica di presidente della
Commissione. Il partito di centrosinistra dei socialisti europei (PSE) ha già
ufficialmente candidato il tedesco Martin Schulz, attuale presidente del
Parlamento europeo. I centristi dell'Alleanza dei liberali e democratici per l'Europa
(ALDE) sceglieranno il prossimo mese fra l'attuale commissario finlandese Olli
Rehn e l'ex premier belga Guy Verhofstadt.

Intanto alcuni candidati, tra cui 4 attuali ed ex primi ministri, sono in attesa di
essere indicati dal Partito popolare europeo (PPE) di centrodestra. I Verdi avranno
un proprio candidato, scelto fra 4 nominativi con il sistema delle primarie online.

Attualmente esistono sette gruppi politici:

Il gruppo del Partito Popolare Europeo (Gruppo PPE) è il gruppo parlamentare
europeo di centro-destra ed europeista. Oltre ad essere il più vecchio gruppo
politico europeo, è dal 1999 il più importante gruppo parlamentare del
Parlamento Europeo poiché dispone della maggioranza relativa avendo il maggior
numero di eurodeputati.
Il gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento
Europeo (S&D) si è costituito il 23 giugno 2009 con l'obiettivo di riunire i partiti
membri del Partito del Socialismo Europeo e altri soggetti non affiliati a nessun
partito ma comunque di ispirazione progressista, ossia l'italiano Partito
Democratico, il cipriota Partito Democratico ed il lettone Partito dell'Armonia
Nazionale.

L'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa ( ADLE) è il terzo gruppo per
numero di iscritti, è un gruppo costituito da due partiti europei:

1) il Partito Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (ALDE);

2) il Partito Democratico Europeo (PDE).

Il gruppo parlamentare dei Verdi - Alleanza Libera Europea al Parlamento
europeo (Verdi/ALE) è un gruppo ambientalista e regionalista nato nel 1999.
Aderiscono a questo gruppo la Federazione Europea dei Partiti Verdi, poi
diventata Partito Verde Europeo, e l'Alleanza Libera Europea. Il gruppo raccoglie
deputati da due distinti partiti politici europei: il Partito Verde Europeo (l'ex
Federazione Europea dei Partiti Verdi), di matrice ambientalista ed ecologista, e
l'Alleanza Libera Europea, che riunisce i movimenti autonomisti, indipendentisti e
regionalisti di centro-sinistra delle nazioni europee senza Stato.
Il gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei (ECR) è un gruppo formatosi
nel Parlamento europeo il 22 giugno 2009 attorno ai partiti conservatori che si
dichiarano euroscettici e antifederalisti provenienti dal PPE e dall'UEN. Il gruppo
nasce sulla scia dell'associazione Movimento per la Riforma Europea e dal
malcontento dei Conservatori britannici a risiedere nello stesso gruppo dei
Popolari. Si dichiara difensore della sovranità dei singoli stati, contro il
federalismo europeo e per il rispetto del principio di sussidiarietà e a favore del
libero mercato, grazie ad una minore tassazione e a meno ostacoli burocratici.

Il gruppo Confederale della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica
(GUE/NGL) è un gruppo che raccoglie i deputati che fanno riferimento a valori
della sinistra socialista, comunista ed ecologista. Il gruppo è composto da due
sotto-gruppi: la Sinistra Unitaria Europea, l'insieme dei partiti che fa riferimento
al Partito della Sinistra Europea o come membri o come osservatori; la Sinistra
Verde Nordica, riferente all'associazione dei partiti ecosocialisti del nord Europa,
l'Alleanza della Sinistra Verde Nordica. Il gruppo fa riferimento a quei partiti
comunisti e socialisti democratici che si oppongo all'attuale struttura dell'Unione
Europea, considerata burocrate e lontana dai cittadini.

Il gruppo Europa della Libertà e della Democrazia (EFD) è un gruppo nato il 1º
luglio 2009, formato da partiti con un programma politico contrario al
centralismo burocratico dell'Unione Europea. Questo gruppo promuove una
visione dell'Europa fondata sulla cooperazione trasparente e democratica tra gli
Stati membri, contro il centralismo burocratico, e per il rispetto delle diverse
tradizioni storiche e culturali europee.
I 28 deputati che non hanno scelto o che sono stati rifiutati da un gruppo
politico, fa parte di quelli che sono definiti i non-iscritti. Nessuna linea politica
comune per costoro, anche se la maggior parte di loro rappresenta l’estrema
destra. Visti i regolamenti del PE, questi deputati non esercitano praticamente
alcuna influenza in seno all’assemblea.

I gruppi politici, o gruppi parlamentari, determinano il lavoro politico del
Parlamento europeo, ne sono gli attori principali e rappresentano il vero centro
della sua attività. I gruppi parlamentari non sono pero schierati a favore di un
governo o all’opposizione. Nelle votazioni le maggioranze si formano perciò in base
al tema in discussione.

Generalmente viene a crearsi una collaborazione fra più gruppi, attraverso cui il
Parlamento riesce a raggiungere compromessi accettabili che possono divenire la
base della legislazione europea.

Quelle che saranno celebrate dal 22 al 25 maggio prossimo non saranno elezioni
europee come tutte le altre. Saranno, infatti, le elezioni dell’Europa a 28, ma
saranno soprattutto le prime consultazioni davvero “politiche” nella storia
dell’integrazione europea.

Infatti, i nuovi poteri trasferiti al Parlamento europeo nel 2009 segnano una
svolta decisiva per la partecipazione al voto dopo le prime elezioni dirette
dell'Assemblea di Strasburgo nel 1979. Il riequilibrio dei poteri all'interno dell'UE
a favore del Parlamento europeo consentirà infatti ai nuovi eurodeputati di
eleggere il prossimo presidente della Commissione europea. Il nuovo sistema,
stabilito dal trattato di Lisbona, impone ai capi di Stato e di governo dei paesi
dell'UE di nominare un candidato sulla base dell'esito delle elezioni. Il Parlamento
avrà così anche una maggiore influenza sulla selezione dei commissari europei.

Per la prima volta, il Presidente della Commissione, che succederà a José Manuel
Barroso nell'autunno 2014, non sarà scelto a porte chiuse dai capi di Stato e di
governo dei paesi membri ma deciso dai 500 milioni di cittadini attesi alle urne
per rinnovare i deputati del parlamento europeo.

Non si tratta ancora di un'elezione diretta, ma l'esito delle urne determinerà per la
prima volta il capo dell'esecutivo dell'Unione, diventando così una delle poche
armi nelle mani dei cittadini per far cambiare rotta al Continente. Il nuovo
sistema, stabilito dal trattato di Lisbona, impone ai capi di Stato e di governo dei
paesi dell'UE di nominare un candidato sulla base dell'esito delle elezioni. Il
Parlamento avrà così anche una maggiore influenza sulla selezione dei
commissari europei.

La nuova maggioranza politica che emergerà dalle elezioni contribuirà a formulare
la legislazione europea per i prossimi cinque anni in settori che spaziano dal
mercato unico alle libertà civili.

Il Parlamento, unica istituzione europea eletta a suffragio diretto, è oggi uno dei
cardini del sistema decisionale europeo e contribuisce all'elaborazione di quasi
tutte le leggi dell'UE in parità con i governi nazionali.

Nell’Unione europea si contano 506,8 milioni di cittadini, di cui circa 400
milioni aventi diritto al voto. Tra questi, sono 37,4 milioni quelli aventi diritto
al voto per la prima volta alle elezioni 2014. Le novità dovrebbero generare un
maggiore interesse per le elezioni ed invertire la tendenza ad una scarsa
partecipazione, che nel 2009 era calata al 43%. Con il nuovo sistema gli elettori
europei avranno per la prima volta un'influenza diretta sulla nomina del prossimo
leader della Commissione, a tutto vantaggio della legittimità democratica dell'UE.

Rafforzare il ruolo dell’Europa nel mondo è un punto comune ai diversi
schieramenti politici : un’Unione che parla con una sola voce, leader sulla scena
mondiale.
La pubblicazione “VERSO LE ELEZIONI EUROPEE - Guida pratica alle elezioni
del Parlamento Europeo 2014 è stata realizzata dallo staff del Centro
informativo Europe Direct TRAPANI in collaborazione con la Commissione
europea- Rappresentanza Italiana ed il Consorzio Universitario della Provincia di
Trapani.

Il Centro Europe Direct Trapani è uno dei 48 nuovi centri d'informazione
Europe Direct in Italia, selezionati e cofinanziati dall'Unione europea. Il Centro
offre al pubblico consulenza, assistenza, orientamento e risposte a quesiti su
politiche, programmi e finanziamenti dell’Unione Europea. Il Centro Europe
Direct Trapani fornisce informazioni complete e consigli pratici "a portata di
mano" sui diritti sanciti dalla legislazione europea nonché sulle opportunità che
derivano dalla partecipazione all'Unione europea. Il Centro Europe Direct
Trapani si rivolge a: società civile, imprese, istituzioni, giovani, studenti,
amministratori, operatori locali,università.

Presso lo sportello del Centro Europe Direct Trapani è possibile:

• ricevere informazioni sulle politiche comunitarie, i diritti e i doveri dei cittadini
europei;

• informarsi sui finanziamenti europei;

• consultare i siti dell’Unione Europea su postazioni internet a disposizione del
pubblico;

• consultare le pubblicazioni ufficiali dell’Unione Europea;

• partecipare ad eventi e inziative sulle tematiche legate all’UE e sulle opportunità
di finanziamento nell’UE.

Per essere costantemente informati sulle iniziative promosse dal Centro di
Informazione Europe Direct Trapani visita il sito web www.europadirect.it

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91016 Casa Santa Erice (TP) Tel.+39092325104 Fax +390923568300

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