Nelle piccole Chiese d'Oriente: pace e dialogo - Il Regno
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
F rancesco | asia Nelle piccole Chiese d’Oriente: pace e dialogo Viaggio apostolico in Thailandia Il flagello e Giappone (19-26 novembre 2019) dello sfruttamento Con autorità e società civile Il cuore del 32° viaggio internazionale e 4° in Asia di papa Francesco, che visita la Thai- in Thailandia landia e il Giappone dal 19 al 26 novembre, è costituito dal dialogo interreligioso, come Signor primo ministro, membri del governo e del cor- affermato da Francesco stesso prima della po diplomatico, distinti responsabili politici, civili e partenza. religiosi, signore e signori! Tuttavia una particolare forza ha assun- to, in Giappone, il tema della pace e della Sono grato per l’opportunità di essere tra voi e necessità di superare la teoria della deter- di poter visitare questa terra, ricca di tante mera- renza nucleare, nel momento in cui suscita viglie naturali, che custodisce splendidamente tra- preoccupazione il recente ritiro degli Stati dizioni spirituali e culturali ancestrali come quella Uniti dal Trattato sulle forze nucleari a me- dell’ospitalità, che oggi sperimento in prima perso- dio raggio, firmato nel 1987 da Ronald Re- na e della quale desidererei farmi carico per propa- agan e Mikhail Gorbaciov – l’unico accordo gare e accrescere legami di più grande amicizia tra vincolante rimasto tra Russia e Stati Uniti i popoli. a garantire un equilibrio tra i due maggiori Molte grazie, signor primo ministro, della sua arsenali nucleari –. In questo momento a te- accoglienza e per le sue parole di benvenuto che nere fermo l’obiettivo del disarmo rimane mi ha rivolto e del suo gesto di umiltà responsabile. solo il nuovo Start, nel campo della deter- Grazie, perché questo pomeriggio avrò la possibilità renza strategica, che scadrà tra due anni. di compiere una visita di cortesia a sua maestà il re «Con convinzione desidero ribadire che l’u- Rama X e alla famiglia reale. Rinnovo il mio ringra- so dell’energia atomica per fini di guerra è, ziamento a sua maestà per il suo gentile invito a visi- oggi più che mai, un crimine, non solo con- tare la Thailandia, come pure i miei migliori auspici tro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni per il suo regno accompagnandoli con un sincero possibilità di futuro nella nostra casa co- omaggio alla memoria del suo defunto padre. mune. L’uso dell’energia atomica per fini di Sono lieto di avere l’opportunità di salutare e guerra è immorale, come allo stesso modo è d’incontrarmi con voi, autorità governative, religio- immorale il possesso delle armi atomiche, se e della società civile, nelle cui persone rivolgo il come ho già detto due anni fa. Saremo giudi- mio saluto specialmente a tutto il popolo thailan- cati per questo». dese. I miei ossequi anche al corpo diplomatico. In Stampa (26.11.2019) da sito web www.vatican.va. questa occasione non posso mancare di manifestare Titolazione redazionale. i miei migliori auguri dopo le recenti elezioni, che hanno rappresentato un ritorno al normale proces- so democratico. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato per la realizzazione di questa visita. Il Regno - documenti 21/2019 641
F rancesco Il Regno - documenti 21/2019 642
F rancesco Sappiamo che oggi i problemi che il nostro mon- siamo capaci di sentirci corresponsabili gli uni degli do affronta sono, di fatto, problemi globali; coinvol- altri e di superare qualsiasi forma di disuguaglian- gono tutta la famiglia umana ed esigono di svilup- za. Occorre dunque lavorare perché le persone e le pare un deciso sforzo per la giustizia internazionale comunità possano avere accesso all’educazione, al e la solidarietà tra i popoli. Ritengo rilevante sottoli- lavoro degno, all’assistenza sanitaria, e in tal modo neare che, in questi giorni, la Thailandia concluderà raggiungere i livelli minimi indispensabili di soste- il suo periodo di presidenza dell’Associazione delle nibilità che rendano possibile uno sviluppo umano nazioni del Sudest asiatico (ASEAN), espressione integrale. del suo impegno storico sui problemi più ampi che A tale proposito voglio soffermarmi brevemen- riguardano i popoli di tutta l’area del Sudest asiatico te sui movimenti migratori, che costituiscono uno e anche del suo costante interessamento per favorire dei segni caratteristici del nostro tempo. Non tanto la cooperazione politica, economica e culturale nel- per la mobilità in sé, quanto per le condizioni in cui la regione. questa si svolge, fenomeno che rappresenta uno dei principali problemi morali da affrontare per la no- stra generazione. La crisi migratoria mondiale non Armonia tra le religioni può essere ignorata. La stessa Thailandia, nota per l’accoglienza che ha concesso ai migranti e ai rifu- Come nazione multiculturale e caratterizza- giati, si è trovata di fronte a questa crisi dovuta alla ta dalla diversità, la Thailandia riconosce, già da tragica fuga di rifugiati dai paesi vicini. tempo, l’importanza di costruire l’armonia e la co- Auspico, ancora una volta, che la comunità in- esistenza pacifica tra i suoi numerosi gruppi etnici, ternazionale agisca con responsabilità e lungimiran- mostrando rispetto e apprezzamento per le diver- za, possa risolvere i problemi che portano a questo se culture, i gruppi religiosi, le filosofie e le idee. tragico esodo e promuova una migrazione sicura, L’epoca attuale è segnata dalla globalizzazione, ordinata e regolata. Possa ogni nazione approntare considerata troppo spesso in termini strettamente dispositivi efficaci allo scopo di proteggere la dignità economico-finanziari e incline a cancellare le note e i diritti dei migranti e dei rifugiati, i quali affron- essenziali che configurano e generano la bellezza e tano pericoli, incertezze e sfruttamento nella ricerca l’anima dei nostri popoli; invece l’esperienza con- della libertà e di una vita degna per le proprie fami- creta di un’unità che rispetti e ospiti le differenze glie. Non si tratta solo di migranti, si tratta anche del serve d’ispirazione e di stimolo a tutti coloro che volto che vogliamo dare alle nostre società. hanno a cuore il mondo così come desideriamo la- E, in questo senso, penso a quelle donne e a quei sciarlo alle generazioni future. bambini del nostro tempo che sono particolarmente Mi congratulo per l’iniziativa di creare una feriti, violentati ed esposti a ogni forma di sfrutta- «Commissione etico-sociale», nella quale avete invi- mento, schiavitù, violenza e abuso. Esprimo la mia tato a partecipare le religioni tradizionali del paese, riconoscenza al governo thailandese per i suoi sforzi al fine di accogliere i loro contributi e di mantene- volti a estirpare questo flagello, come pure a tutte re viva la memoria spirituale del vostro popolo. In le persone e le organizzazioni che lavorano instan- questo senso avrò l’opportunità di incontrarmi con cabilmente per sradicare questo male e offrire un il supremo patriarca buddhista, come segno dell’im- percorso di dignità. Quest’anno, in cui si celebra il portanza e dell’urgenza di promuovere l’amicizia 30° anniversario della Convenzione sui diritti dell’in- e il dialogo interreligioso e inoltre come servizio fanzia e dell’adolescenza, siamo invitati a riflettere e all’armonia sociale e alla costruzione di società giu- a operare con decisione, costanza e celerità sulla ne- ste, sensibili e inclusive. cessità di proteggere il benessere dei nostri bambini, Desidero assicurare personalmente tutti gli sfor- sul loro sviluppo sociale e intellettuale, sull’accesso zi della piccola ma vivace comunità cattolica, per all’educazione, così come sulla loro crescita fisica, mantenere e promuovere le caratteristiche tanto pe- psicologica e spirituale.1 Il futuro dei nostri popoli è culiari dei Thai, evocate nel vostro inno nazionale: legato in larga misura al modo in cui garantiremo ai pacifici e affettuosi, ma non codardi; e col fermo nostri figli un futuro nella dignità. proposito di affrontare tutto ciò che ignori il gri- Signore e signori, oggi più che mai le nostre so- do di tanti nostri fratelli e sorelle, i quali anelano cietà hanno bisogno di «artigiani dell’ospitalità», a essere liberati dal giogo della povertà, della vio- lenza e dell’ingiustizia. Questa terra ha per nome 1 Cf. Francesco, Discorso al corpo diplomatico, diplomatico, 7.1.2019; «libertà». Sappiamo che questa è possibile solo se Regno-doc. 3,2019,81. Il Regno - documenti 21/2019 643
F rancesco uomini e donne che si prendano cura dello svilup- sionario sulle orme di grandi testimoni della fede. Si po integrale di tutti i popoli, in seno a una famiglia compiono 470 anni dall’arrivo di san Francesco Sa- umana che s’impegni a vivere nella giustizia, nella verio in Giappone, che segnò l’inizio della diffusione solidarietà e nell’armonia fraterna. Voi, ognuno dal- del cristianesimo in questa terra. In sua memoria la propria posizione, dedicate la vita per contribuire voglio unirmi a voi per ringraziare il Signore per a che il servizio al bene comune possa raggiungere tutti coloro che, nel corso dei secoli, si sono dedicati tutti gli angoli di questa nazione: questo è uno dei a seminare il Vangelo e a servire il popolo giappo- compiti più nobili di una persona. Con tali senti- nese con grande unzione e amore; questa loro dedi- menti, e augurandovi che possiate portare avanti la zione ha dato un volto molto particolare alla Chiesa missione affidatavi, invoco l’abbondanza delle bene- giapponese. Penso ai martiri san Paolo Miki e ai suoi dizioni divine su questa nazione, sulle sue autorità e compagni e al beato Justo Takayama Ukon, che in i suoi abitanti. E chiedo al Signore che guidi ognuno mezzo a tante prove ha dato testimonianza fino alla di voi e le vostre famiglie sui sentieri della sapienza, morte. Questa offerta di sé per mantenere viva la della giustizia e della pace. Grazie! fede attraverso la persecuzione ha aiutato la piccola comunità cristiana a crescere, a consolidarsi e a por- Bangkok, Governmental House, 21 novembre 2019. tare frutto. Pensiamo anche ai «cristiani nascosti» della regione di Nagasaki, che hanno conservato la fede per generazioni grazie al battesimo, alla pre- ghiera e alla catechesi. Autentiche Chiese domesti- che che risplendevano in questa terra, forse senza Inculturazione saperlo, come specchi della Famiglia di Nazaret. La via del Signore ci mostra come la vostra e dialogo presenza si gioca nella vita quotidiana del popolo fedele, che cerca il modo di continuare a rendere Incontro con i vescovi in Giappone presente la memoria di lui; una presenza silenziosa, una memoria viva che ricorda che dove due o più Cari fratelli! sono riuniti nel suo nome, lui sarà lì, con la forza e la tenerezza del suo Spirito (cf. Mt 18,20). Il DNA del- Prima di tutto voglio scusarmi e chiedere perdo- le vostre comunità è segnato da questa testimonian- no perché sono entrato senza salutare nessuno: che za, antidoto contro ogni disperazione, che ci indica maleducati che siamo, noi argentini! Scusatemi per la strada alla quale orientarsi. Voi siete una Chie- questo. sa viva, che si è conservata pronunciando il Nome Sono molto contento di essere tra di voi. I giap- del Signore e contemplando come lui vi guidava in ponesi hanno fama di essere metodici e lavoratori mezzo alla persecuzione. e la prova è questa: il papa scende dall’aereo e lo La semina fiduciosa, la testimonianza dei mar- fanno lavorare subito! Grazie tante. tiri e l’attesa paziente dei frutti che il Signore dona Sono contento per il dono di visitare il Giappone a suo tempo hanno caratterizzato la modalità apo- e per l’accoglienza che mi avete riservato. Ringrazio stolica con cui avete saputo accompagnare la cultu- in particolare l’arcivescovo Takami per le sue pa- ra giapponese. Di conseguenza avete plasmato nel role a nome dell’intera comunità cattolica in que- corso degli anni un volto ecclesiale generalmente sto paese. Trovandomi qui con voi, in questo primo molto apprezzato dalla società giapponese, grazie ai incontro ufficiale, voglio salutare tutte e ciascuna vostri molteplici contributi al bene comune. Que- delle vostre comunità, laici, catechisti, sacerdoti, sto importante capitolo della storia del paese e del- religiosi, persone consacrate, seminaristi. E deside- la Chiesa universale è stato ora riconosciuto con la ro anche estendere l’abbraccio e le mie preghiere designazione delle chiese e dei villaggi di Nagasaki a tutti i giapponesi in questo periodo caratterizzato e Amakusa come luoghi del patrimonio cultura- dall’intronizzazione del nuovo imperatore e dall’ini- le mondiale; ma, soprattutto, come memoria viva zio dell’era Reiwa. dell’anima delle vostre comunità, speranza feconda Non so se lo sapete, ma fin da giovane ho provato di ogni evangelizzazione. simpatia e affetto per queste terre. Sono passati mol- Questo viaggio apostolico è contrassegnato dal ti anni da quell’impulso missionario, la cui realizza- motto «Proteggere ogni vita», che può ben simbo- zione si è fatta attendere. Oggi il Signore mi offre leggiare il nostro ministero episcopale. Il vescovo è l’opportunità di essere tra voi come pellegrino mis- colui che il Signore ha chiamato in mez-zo al suo Il Regno - documenti 21/2019 644
F rancesco popolo, per restituirlo come pastore capace di pro- le vittime del catastrofico bombardamento di queste teggere ogni vita, e questo determina in una certa due città e mi farò eco dei vostri appelli profetici al misura lo scenario a cui dobbiamo puntare. disarmo nucleare. Desidero incontrare coloro che ancora patiscono le ferite di quel tragico episodio della storia umana; come pure le vittime del «tri- Proteggere ogni vita plice disastro». La loro prolungata sofferenza è un eloquente avvertimento al nostro dovere umano e e annunciare il Vangelo cristiano di aiutare quanti soffrono nel corpo e nello spirito e di offrire a tutti il messaggio evangelico di La missione in queste terre è stata caratteriz- speranza, guarigione e riconciliazione. zata da una forte ricerca di inculturazione e dia- Ricordiamo che il male non fa preferenze di per- logo, che ha permesso il formarsi di nuove moda- sone e non s’informa sulle appartenenze; semplice- lità indipendenti da quelle sviluppate in Europa. mente irrompe con la sua forza distruttiva, com’è Sappiamo che, fin dall’inizio, sono stati utilizza- accaduto anche di recente con il devastante tifone ti scritti, teatro, musica e ogni genere di strumen- che ha causato tante vittime e danni materiali. Affi- ti, per la gran parte in lingua giapponese. Questo diamo alla misericordia del Signore coloro che sono fatto dimostra l’amore che i primi missionari senti- morti, i loro familiari e tutti coloro che hanno perso vano per queste terre. Proteggere ogni vita signi- la casa e i beni materiali. Non abbiamo paura di fica, in primo luogo, avere uno sguardo contempla- portare avanti sempre, qui e in tutto il mondo, una tivo capace di amare la vita di tutto il popolo a voi missione capace di alzare la voce e difendere ogni affidato, per riconoscere in esso prima di tutto un vita come dono prezioso del Signore. dono del Signore. «Perché solo quello che si ama Vi incoraggio, dunque, nei vostri sforzi per ga- può essere salvato. Solo quello che si abbraccia può rantire che la comunità cattolica in Giappone offra essere trasformato» (Discorso nella Veglia con i gio- una testimonianza chiara del Vangelo in mezzo a vani, Panama, 26 gennaio 2019). Principio d’in- tutta la società. L’apprezzato apostolato educativo carnazione, che può aiutarci a porci davanti a ogni della Chiesa rappresenta una grande risorsa per vita come a un dono gratuito, al di sopra di altre l’evangelizzazione e dimostra l’impegno con le più considerazioni, valide ma secondarie. Proteggere ampie correnti intellettuali e culturali; la qualità del ogni vita e annunciare il Vangelo non sono due cose suo contributo dipenderà naturalmente dalla pro- separate né contrapposte: si richiamano e si esigo- mozione della sua identità e della sua missione. no a vicenda. Entrambe significano stare attenti e Siamo consapevoli del fatto che vi sono diversi vigilanti rispetto a tutto ciò che oggi può impedire, flagelli che minacciano la vita di alcune persone del- in queste terre, lo sviluppo integrale delle persone le vostre comunità, che sono segnate, per vari mo- affidate alla luce del Vangelo di Gesù. tivi, dalla solitudine, dalla disperazione e dall’isola- Sappiamo che in Giappone la Chiesa è picco- mento. L’aumento del numero di suicidi nelle vostre la e i cattolici sono una minoranza, ma questo città, così come il bullismo (ijime) e varie forme di non deve sminuire il vostro impegno per un’evan- esigenza verso sé stessi, stanno creando nuovi tipi gelizzazione che, nella vostra situazione partico- di alienazione e disorientamento spirituale. Quan- lare, la parola più forte e più chiara che possa of- to tutto ciò colpisce soprattutto i giovani! Vi invi- frire è quella di una testimonianza umile, quoti- to a prestare particolare attenzione a loro e ai loro diana e di dialogo con le altre tradizioni religiose. bisogni, a cercare di creare spazi in cui la cultura L’ospitalità e la cura che dimostrate ai numerosi dell’efficienza, della prestazione e del successo possa lavoratori stranieri, che rappresentano più del- aprirsi alla cultura di un amore gratuito e altruista, la metà dei cattolici del Giappone, non solo servono capace di offrire a tutti, e non solo a quelli «arri- come testimonianza del Vangelo in seno alla società vati», possibilità di una vita felice e riuscita. Con il giapponese, ma attestano anche l’universalità della loro entusiasmo, le loro idee e le loro energie, oltre Chiesa, dimostrando che la nostra unione con Cri- che con una buona formazione e un buon accompa- sto è più forte di qualsiasi altro legame o identità ed gnamento, i vostri giovani possono essere una fonte è in grado di raggiungere tutte le realtà. importante di speranza per i loro coetanei e dare Una Chiesa martiriale può parlare con maggiore una testimonianza viva di carità cristiana. Una ri- libertà, specialmente nell’affrontare questioni ur- cerca creativa, inculturata e ingegnosa del kerygma genti di pace e giustizia nel nostro mondo. Domani può avere un forte riflesso in tante vite assetate di visiterò Nagasaki e Hiroshima, dove pregherò per compassione. Il Regno - documenti 21/2019 645
F rancesco So che la messe è molta e gli operai sono po- Ho sentito il dovere di venire in questo luogo chi. Vi incoraggio a cercare, sviluppare e far cresce- come pellegrino di pace, per rimanere in preghiera, re una missione capace di coinvolgere le famiglie e ricordando le vittime innocenti di tanta violenza, promuovere una formazione in grado di raggiun- portando nel cuore anche le suppliche e le aspira- gere le persone là dove si trovano, tenendo sempre zioni degli uomini e delle donne del nostro tempo, conto della realtà: il punto di partenza per ogni specialmente dei giovani, che desiderano la pace, la- apostolato nasce dal luogo in cui le persone si tro- vorano per la pace, si sacrificano per la pace. Sono vano, con le loro abitudini e occupazioni, non nei venuto in questo luogo pieno di memoria e di futuro luoghi artificiali. Lì, dobbiamo raggiungere l’anima portando con me il grido dei poveri, che sono sem- delle città, dei luoghi di lavoro, delle università per pre le vittime più indifese dell’odio e dei conflitti. accompagnare con il Vangelo della compassione e Desidererei umilmente essere la voce di coloro della misericordia i fedeli che ci sono stati affidati. la cui voce non viene ascoltata e che guardano con Grazie ancora per l’opportunità che mi offrite di inquietudine e con angoscia le crescenti tensioni visitare le vostre Chiese particolari e di celebrare in- che attraversano il nostro tempo, le inaccettabili di- sieme con esse. Pietro vuole confermarvi nella fede, suguaglianze e ingiustizie che minacciano la convi- ma Pietro viene anche a toccare con mano e a la- venza umana, la grave incapacità di aver cura della sciarsi rinnovare sulle orme di tanti martiri testimo- nostra casa comune, il ricorso continuo e spasmodi- ni della fede; pregate perché il Signore mi conceda co alle armi, come se queste potessero garantire un questa grazia. futuro di pace. Con convinzione desidero ribadire che l’uso Tokyo, nunziatura apostolica, 23 novembre 2019. dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per Mai più! fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche, come ho Incontro per la pace a Hiroshima già detto due anni fa. Saremo giudicati per questo. Le nuove generazioni si alzeranno come giudici del- «Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: “Su te sia la nostra disfatta se abbiamo parlato di pace ma non pace!”» (Sal 122,8). l’abbiamo realizzata con le nostre azioni tra i popoli Dio di misericordia e Signore della storia, a te della terra. Come possiamo parlare di pace men- leviamo i nostri occhi da questo luogo, crocevia di tre costruiamo nuove e formidabili armi di guerra? morte e vita, di sconfitta e rinascita, di sofferenza e Come possiamo parlare di pace mentre giustifichia- pietà. mo determinate azioni illegittime con discorsi di di- Qui, di tanti uomini e donne, dei loro sogni e scriminazione e di odio? speranze, in mezzo a un bagliore di folgore e fuoco, Sono convinto che la pace non è più di un «suono non è rimasto altro che ombra e silenzio. Appena di parole» se non si fonda sulla verità, se non si costru- un istante, tutto venne divorato da un buco nero isce secondo la giustizia, se non è vivificata e comple- di distruzione e morte. Da quell’abisso di silenzio, tata dalla carità e se non si realizza nella libertà (cf. ancora oggi si continua ad ascoltare il forte grido Giovanni XXIII, lett. enc. Pacem in terris, n. 18). di coloro che non sono più. Provenivano da luoghi La costruzione della pace nella verità e nella giu- diversi, avevano nomi diversi, alcuni di loro parla- stizia significa riconoscere che «molto spesso sussi- vano diverse lingue. Sono rimasti tutti uniti da uno stono differenze, anche spiccate, nel sapere, nella stesso destino, in un’ora tremenda che segnò per virtù, nelle capacità inventive, nel possesso di beni sempre non solo la storia di questo paese, ma il vol- materiali» (ivi, n. 49), però ciò non potrà mai giusti- to dell’umanità. ficare l’intento d’imporre agli altri i propri interessi Faccio memoria qui di tutte le vittime e mi in- particolari. Al contrario, tutto questo può costitui- chino davanti alla forza e alla dignità di coloro che, re un motivo di maggiore responsabilità e rispetto. essendo sopravvissuti a quei primi momenti, hanno Parimenti le comunità politiche, che legittimamente sopportato nei propri corpi per molti anni le sof- possono differire tra loro nel grado di cultura o di ferenze più acute e, nelle loro menti, i germi della sviluppo economico, sono chiamate a impegnarsi a morte che hanno continuato a consumare la loro lavorare «per la comune ascesa», per il bene di tutti energia vitale. (cf. ivi, nn. 49-50). Il Regno - documenti 21/2019 646
F rancesco Di fatto, se realmente vogliamo costruire una so- Proprio per questo siamo chiamati a camminare cietà più giusta e sicura, dobbiamo lasciare che le uniti, con uno sguardo di comprensione e di perdo- armi cadano dalle nostre mani: «Non si può amare no, aprendo l’orizzonte alla speranza e portando un con armi offensive in pugno» (Paolo VI, Discorso raggio di luce in mezzo alle numerose nubi che oggi alle Nazioni Unite, 4 ottobre 1965, n. 5). Quando ci oscurano il cielo. Apriamoci alla speranza, diven- consegniamo alla logica delle armi e ci allontaniamo tando strumenti di riconciliazione e di pace. Questo dall’esercizio del dialogo, ci dimentichiamo tragica- sarà sempre possibile se saremo capaci di protegger- mente che le armi, ancor prima di causare vittime ci e riconoscerci come fratelli in un destino comu- e distruzione, hanno la capacità di generare cattivi ne. Il nostro mondo, interconnesso non solo a causa sogni, «esigono enormi spese, arrestano progetti di della globalizzazione ma, da sempre, a motivo della solidarietà e di utile lavoro, falsano la psicologia dei terra comune, reclama più che in altre epoche che popoli» (ivi, n. 5). Come possiamo proporre la pace siano posposti gli interessi esclusivi di determinati se usiamo continuamente l’intimidazione bellica gruppi o settori, per raggiungere la grandezza di co- nucleare come ricorso legittimo per la risoluzione loro che lottano corresponsabilmente per garantire dei conflitti? Che questo abisso di dolore richiami un futuro comune. i limiti che non si dovrebbero mai oltrepassare. La In un’unica supplica, aperta a Dio e a tutti gli uo- vera pace può essere solo una pace disarmata. Inol- mini e donne di buona volontà, a nome di tutte le vit- tre, «la pace non è la semplice assenza di guerra time dei bombardamenti, degli esperimenti atomici (…); ma è un edificio da costruirsi continuamente» e di tutti i conflitti, dal cuore eleviamo insieme un (Gaudium et spes, n. 78). È frutto della giustizia, del- grido: Mai più la guerra, ma più il boato delle armi, lo sviluppo, della solidarietà, dell’attenzione per la mai più tanta sofferenza! Venga la pace nei nostri nostra casa comune e della promozione del bene giorni, in questo nostro mondo. O Dio, tu ce l’hai comune, imparando dagli insegnamenti della storia. promesso: «Amore e verità s’incontreranno. Giusti- Ricordare, camminare insieme, proteggere. Que- zia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla ter- sti sono tre imperativi morali che, proprio qui a ra e giustizia si affaccerà dal cielo» (Sal 84,11-12). Hiroshima, acquistano un significato ancora più Vieni, Signore, che si fa sera, e dove abbondò la forte e universale e hanno la capacità di aprire un distruzione possa oggi sovrabbondare la speranza cammino di pace. Di conseguenza non possiamo che è possibile scrivere e realizzare una storia diver- permettere che le attuali e le nuove generazioni sa. Vieni Signore, Principe della pace, rendici stru- perdano la memoria di quanto accaduto, quella menti e riflessi della tua pace! memoria che è garanzia e stimolo per costruire un «Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: “Su te sia futuro più giusto e fraterno; un ricordo che si dif- pace!”» (Sal 122,8). fonde, per risvegliare le coscienze di tutti gli uomini e le donne, specialmente di coloro che oggi svolgo- Hiroshima, Memoriale della pace, 24 novembre no un ruolo speciale per il destino delle nazioni; 2019. una memoria viva che aiuti a dire di generazione in generazione: mai più! Francesco Il Regno - documenti 21/2019 647
Puoi anche leggere