Museo Storico della Guardia di Finanza

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Museo Storico della Guardia di Finanza
Museo Storico della Guardia di Finanza
            Piazza M. Armellini, n. 20 - 00162 Roma – Tel.06/44238841 Fax 06/4404205

OGGETTO: Relazione ex art. 9 della Convenzione in data 2 maggio 2001, tra il
               Comandante Generale della Guardia di Finanza ed il Presidente del
               Museo Storico. Anno 2020.

AL SIGNOR COMANDANTE GENERALE DELLA GUARDIA DI FINANZA                                 = SEDE =

1. PREMESSA.

  Il 2 maggio 2001 il Museo Storico ha stipulato un protocollo d'intesa con la Guardia di
  Finanza, nella considerazione che tale strumento fosse il più idoneo a favorire la
  conoscenza della storia del Corpo e della testimonianza del suo passato, che
  costituiscono il vero patrimonio di valori da salvaguardare e diffondere a beneficio
  della collettività.
  Con il documento in parola, il Corpo ha assunto l'onere di provvedere al restauro ed
  alla manutenzione dei cimeli, fornendo, nel contempo, al personale addetto le
  attrezzature ed i locali idonei alla tutela, all'esposizione ed alla custodia di essi.
  Di contro il Museo Storico si è impegnato, in conformità delle norme statutarie, di
  concerto con le strutture ed il personale preposto dal Corpo, a promuovere gli studi e
  le ricerche ed ogni attività che abbia carattere divulgativo, partecipando, altresì, ad
  iniziative culturali, mostre, esposizioni e fornendo, nel contempo, assistenza e
  consulenza in materia storica, al Comando Generale.
  Il Presidente dell'Ente Morale, per effetto dell'articolo 9 del protocollo d'intesa, deve
  presentare al Comandante Generale del Corpo una relazione annuale dell'attività
  svolta, con l'illustrazione delle attività che, in collaborazione con l'Istituzione, intende
  svolgere nell'anno successivo anticipandone le relative proposte.
  A ciò si provvede con il presente resoconto.
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Museo Storico della Guardia di Finanza
2. ATTIVITÀ ISTITUZIONALE.

  a. Convegni, presentazione libri e cerimonie:
     Anche nel 2020, nonostante la pandemia causata dal virus COVID 19, il Museo
     Storico ha partecipato a diversi eventi, nel pieno rispetto delle normative vigenti
     per il contenimento del diffondersi del virus. Si segnalano in particolare:

     (1) Il 27 gennaio, in occasione del “Giorno della Memoria”, anche il Museo
         Storico del Corpo ha voluto ricordare l’evento, pubblicando il libro dal titolo
         “Le leggi razziali e la Guardia di Finanza. Il caso del Finanziere di mare
         Ettore Marco Cesana (1912 – 1994)”, di cui è autore il Direttore dell’Ente,
         Maggiore Gerardo Severino. Il libro, che traccia la biografia di un militare del
         Corpo espulso proprio in applicazione delle leggi anti ebraiche volute dal
         regime fascista, è stato presentato ufficialmente dal Comandante Generale
         del Corpo, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, il quale ne ha voluto fare omaggio
         ai rappresentanti dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, intervenute
         alla cerimonia di deposizione della corona d’alloro presso il Sacrario dei
         Caduti del Corpo.
         Successivamente, lo stesso Direttore Severino, a nome del Presidente
         dell’Ente Morale, Gen. C.A. Flavio Zanini, assente per altri impegni
         istituzionali, ha deposto, unitamente al Maresciallo Aiutante Luigi Marinanza,
         anch’egli membro del “Nucleo di Ricerca” al quale si deve la scoperta di non
         pochi casi di eroismo in favore dei profughi ebrei, un omaggio floreale presso
         il Cippo che ricorda le Fiamme Gialle che orgogliosamente sono state
         insignite della prestigiosa Onorificenza israeliana di “Giusto tra le Nazioni”,
         quale doverosa ricompensa per chi ha rischiato, e spesso è morto, per aver
         tratto in salvo non pochi Figli di Davide.

     (2) Il 22 giugno si è svolta, presso il Salone d’Onore della Caserma “Sante
         Laria” di Roma, la cerimonia militare per il 246° Anniversario di fondazione
         della Guardia di Finanza. Nel corso dell’evento, il Ministro delle Finanze ha
         appuntato sulla gloriosa Bandiera di Guerra del Corpo la Medaglia d’Oro al
         Merito Civile, recentemente concessa dal Capo dello Stato in occasione dei
         cento anni di vita della Scuola Alpina del Corpo, sorta a Predazzo nel 1920.
         La proposta, formulata dal Presidente del Museo Storico del Corpo, sulla

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base di un’articolata relazione storica, a firma del Direttore dell’Ente, con la
    quale sono stati messi in luce i tanti meriti conseguiti dalla medesima,
    rappresenta un ulteriore contributo di affetto e riconoscenza che il Museo ha
    voluto offrire al celebre Istituto di formazione delle Fiamme Gialle, presso la
    cui sede di Predazzo – lo ricordiamo – opera una propria Sezione distaccata,
    annualmente visitata da migliaia di cittadini.
    Questa è la lusinghiera Motivazione della prestigiosa ricompensa:
    “La Scuola Alpina della Guardia di Finanza, nel corso di un secolo di storia,
    ispirandosi alle gloriose tradizioni militari maturate nei reparti del Corpo
    operanti in alta montagna, ha assicurato, sia in tempo di pace che di guerra,
    l'addestramento di intere generazioni di Fiamme Gialle, impegnate lungo i
    confini alpestri del Paese e nelle Stazioni del Soccorso Alpino, intervenendo
    altresì in contesti ambientali caratterizzati da elevati rischi e prodigandosi,
    con encomiabile senso del dovere e generosa abnegazione, nel salvare
    migliaia di vite umane, spingendosi fino all'estremo sacrificio.
    La Scuola Alpina conquistando eccezionali meriti negli sport invernali, con
    atleti di fama internazionale, ha contribuito altresì agli studi in campo
    scientifico e medico, sempre ispirata alla tutela della salute e alla
    salvaguardia del patrimonio ambientale.
    La mirabile tradizione e la funzione sociale acquisita sul territorio -
    testimoniata anche dal Museo Storico - l'eccezionale impegno e la
    straordinaria professionalità hanno suscitato la profonda riconoscenza e
    l'ammirazione delle Istituzioni nazionali ed europee e del popolo italiano.
    1920/2020 - Predazzo (TN) ”

(3) Il 24 giugno è uscito a Roma, per i tipi della Delta3 edizioni, il romanzo “P di
    Partigiano” del dottor Pasquale Donnarumma.
    Avellinese, medico specialista in neurochirurgia e chirurgia vertebrale,
    Pasquale Donnarumma è al debutto come romanziere e si cimenta in un
    racconto solo in parte di fantasia. Omonimo del nonno, finanziere partigiano,
    Donnarumma      ne    racconta   le   drammatiche    e   straordinarie   vicende
    all’indomani dell’Armistizio dell’8 settembre 1943. Quando i finanzieri di
    stanza nei Balcani, come tutti gli altri militari italiani abbandonati al proprio
    destino senza ordini e disposizioni da parte del sovrano e degli alti Comandi
    delle Forze Armate, si trovarono di fronte ad una scelta che sarà esiziale per
    molti.

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Museo Storico della Guardia di Finanza
La giovane Fiamma Gialla irpina, indicata come P nel romanzo, nel caos
   della disfatta e della sanguinosa lotta interetnica del “tutti contro tutti” che sta
   infiammando i Balcani, fa la sua scelta etica e morale. Passata la breve
   illusione della “Guerra è finita” che l’annuncio registrato su un disco
   dell’Armistizio con gli Angloamericani aveva suscitato, si troverà “pronto a
   combattere per difendere la Patria in una lotta impari, eroica e spietata”. Un
   romanzo che mediante l’agile ed avvincente narrazione diventa un libro di
   storia soprattutto per i più giovani che si troveranno proiettati all’interno di
   avvenimenti terribili e complessi di oltre 70 anni fa, di cui, nella stragrande
   maggioranza, sanno poco o nulla.
   Non sembri pleonastico definirlo libro di Storia. Infatti, uno dei punti di forza
   del romanzo “P di Partigiano” è proprio il prezioso ed accurato lavoro di
   documentazione, che si basa sui più solidi principi della ricerca storiografica,
   in merito agli avvenimenti che coinvolsero i finanzieri nei Balcani. Ricerca
   che, come ha voluto sottolineare l’autore stesso, ha potuto concretizzarsi
   grazie all’impegno del personale del Nucleo di ricerche storiche del Museo
   Storico della Guardia di Finanza. Rammentando in questo modo al lettore,
   un altro dei fondamentali compiti istituzionali del Museo stesso e dei militari
   del Corpo ivi impegnati.
   P DI PARTIGIANO di Pasquale Donnarumma
   Delta3 edizioni – Grottaminarda (AV) 2020
   224 pagine

(4) Il Museo Storico del Corpo si è pregiato di segnalare nel mese di giugno la
   pubblicazione dell'e-book "Evoluzione del Corpo: dalla Legione Truppe
   Leggere alla Guardia di Finanza, Polizia Economico Finanziaria", realizzato a
   cura del Centro di Addestramento del Comando Regionale Guardia di
   Finanza Valle d'Aosta. Scopo dell'opera è quello di promuovere la
   conoscenza della Storia della Guardia di Finanza e delle sue tradizioni
   militari sia tra lo stesso personale del Corpo che tra un pubblico più vasto.
   Particolare attenzione è stata rivolta alle vicende storiche della Guardia di
   Finanza nel territorio della Valle d'Aosta.
   Il libro è disponibile sul sito del Comando Regionale Guardia di Finanza Valle
   d'Aosta.

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Museo Storico della Guardia di Finanza
(5) Dal   18   agosto     è    possibile   scaricare    gratuitamente,    dal    sito
   http://museostorico.gdf.it, il nuovo libro del Direttore del Museo Storico della
   Guardia di Finanza Magg. Gerardo Severino dal titolo “Generositá senza
   frontiere. Atti eroici dei finanzieri italiani e austriaci e riconoscenza premiale
   italo-austriaca (1860 – 1915)”.
   “Uno degli aspetti più controversi della storia italiana, sul quale si sono
   cimentati il fior fiore degli storici e degli intellettuali di ogni epoca, è stato
   quello riguardante i rapporti fra il nostro Paese e la vicina Austria, intendendo
   ovviamente per tali quelli relativi principalmente agli aspetti diplomatici,
   ovvero a quelli politico-militari che hanno diviso per molti anni i due Stati
   europei” scrive l’autore Magg. Gerardo Severino “Ciò nonostante, quasi mai
   è stato analizzato il tema dei quotidiani rapporti fra i due Popoli, i quali –
   spesso a loro insaputa e magari contro il loro stesso volere – hanno pagato
   in prima persona gli effetti di guerre, di attriti istituzionali e di scontri
   irredentisti, pur rispettando le ideologie di ognuno e gli interessi primari di
   ambedue le Nazioni della nostra vecchia Europa”.
   In pratica, è passato alla storia il concetto che fossero gli stessi Popoli a
   “odiarsi a vicenda”, tanto da combattersi aspramente nelle diverse guerre
   che hanno insanguinato i due paesi e l’Europa intera negli ultimi due secoli.
   Ma in realtà tutto ciò non corrisponde alla Verità storica, sebbene sia stato
   tramandato ai posteri tanto da essere ormai acquisito pure dai manuali
   scolastici. E ce ne rendiamo conto anche grazie a questo agile lavoro del
   Direttore del Museo Storico del Corpo, da cui emergono non soltanto eroiche
   e altruistiche imprese degli appartenenti alle due amministrazioni che in
   teoria sarebbero dovute essere concorrenti (per non dire acerrime
   avversarie) ma pure i piccoli gesti quotidiani di feconda collaborazione
   sempre nel solco della grande dedizione che ognuno dei Finanzieri mostrò
   nei confronti del Corpo di appartenenza e dei compiti istituzionali ai quali era
   preposto.
   “Generositá senza frontiere. Atti eroici dei finanzieri italiani e austriaci e
   riconoscenza premiale italo-austriaca (1860 – 1915)” è, quindi, un libro che
   getta nuova e vivida luce su una Storia e su storie dimenticate, che meritano
   di essere riscoperte soprattutto dalle e per le giovani generazioni, in un’ottica
   di vera e sincera collaborazione e integrazione europea.

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Museo Storico della Guardia di Finanza
(6) Dal   25    agosto     è   possibile   scaricare   gratuitamente,     dal   sito
   http://museostorico.gdf.it, il nuovo libro del Direttore del Museo Storico della
   Guardia di Finanza Magg. Gerardo Severino e del V.Brig. Giancarlo Pavat
   dal titolo "L'Umanità al primo posto. La generosità dei Finanzieri italiani in
   favore di altre nazioni e dei loro cittadini nel primo secolo di Unità nazionale
   (1861 – 1961)".
   Che la Guardia di Finanza, nel corso della sua ultra bicentenaria storia, abbia
   reso grandi servizi al Paese, anche sul fronte della tutela della sanità e della
   sicurezza dei cittadini, è un fatto più che noto, peraltro spesso ricordato
   anche su importanti testi di storia. Ma pochi sono a conoscenza dello
   straordinario impegno profuso dai Finanzieri nel soccorrere, spesso a rischio
   della propria vita, cittadini di altre nazioni, che per varie vicende si sono
   trovati in difficoltà. Sia sull’arco alpino che lungo le coste e in mezzo ai vari
   mari che bagnano la nostra Penisola.
   Con questo lavoro, frutto di una minuziosa ricerca condotta negli Archivi del
   Museo Storico, così come sui Bollettini Ufficiali e nelle raccolte dei Fogli
   d’Ordini della Guardia di Finanza, e di giornali e riviste d’epoca, gli autori
   presentano ai lettori tutta una serie di vicende, episodi, fatti, compresi nel
   primo secolo di Unità nazionale, sempre caratterizzati dall’eroismo e
   abnegazione delle Fiamme Gialle, dai quali emerge la grande umanità e
   altruismo, spesso spintosi fino all’estremo sacrificio e, soventemente,
   scivolati nell’oblio.
   La pubblicazione in parole, nel ricordare i tanti eroi con le Fiamme Gialle, noti
   o meno che siano, si prefigge di contribuire e, quindi, di aggiungere alla
   conoscenza, un nuovo tassello, a quello che è lo straordinario mosaico
   rappresentato dalla Storia della Guardia di Finanza.

(7) Vista la ricorrenza dell’Armistizio dell’8 settembre 1943, il 9 settembre
   l’intervista realizzata dal giornalista di TV2000 Vincenzo Grienti al Magg.
   Severino, Direttore del Museo Storico della Guardia di Finanza, è stata
   incentrata sulla eroica figura del Maresciallo maggiore Luigi Cortile e sul
   Gruppo O.S.C.A.R. (acronimo di Opera Scautistica Cattolica Aiuto Ricercati,
   ovvero un'organizzazione umanitaria che aiutava le famiglie ebree, i
   dissidenti e oppositori dei nazifascisti, soprattutto aiutandoli a valicare la
   frontiera con la Svizzera), guidato nel paese di Clivio (VA) dal parroco locale,
   don Gilberto Pozzi.

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Il Maresciallo Cortile, al momento dell’Armistizio, si trovava in servizio a
      Clivio e, dopo l’occupazione tedesca della provincia di Varese, aderì alla
      Resistenza, collaborando con la rete del Gruppo O.S.C.A.R e con, appunto,
      don Gilberto Pozzi. Catturato dai tedeschi, l'11 agosto 1944, l’eroico
      sottufficiale della Guardia di Finanza, morirà il 9 gennaio 1945 a Melk,
      sottocampo di Mauthausen in Austria.
      Il 16 giugno 2006, l'allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
      ha concesso alla memoria di Luigi Cortile la Medaglia d'oro al Merito civile.
      Per poter vedere la versione integrale dell'intervista trasmessa da TV2000,
      cliccare sul link seguente: https://youtu.be78OYEqV3-yhQ

 (8) Il 24 settembre, presso la caserma “Tommaso Mocenigo”, sede della
      Stazione Navale di Venezia, è stata celebrata la cerimonia di consegna al
      Corpo della prima, innovativa motovedetta a propulsione ibrida, la “V.A.I.
      310”.
      In tale circostanza, il Comandante Generale, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana,
      accompagnato dal Comandante Interregionale dell'Italia Nord-Orientale,
      Gen. C.A. Bruno Buratti, dal Comandante Regionale del Veneto, Gen. D.
      Giovanni Mainolfi, dal Presidente del Museo Storico del Corpo, Gen. C.A.
      (ris) Flavio Zanini e dal Direttore della locale Sezione Museale, M.A. Luca
      D’Apollonio, ha visitato gli ambienti di particolare pregio storico ed artistico
      della neo istituita Sezione Distaccata del Museo Storico denominata “Palazzo
      Corner-Mocenigo di San Polo in Venezia”, sede del Comando Regionale
      Veneto.
      Grazie all’interessamento ed alla collaborazione della Delegazione FAI di
      Venezia, la suddetta Sezione distaccata “Palazzo Corner-Mocenigo di
      Venezia in San Polo” è stata inserita tra i siti che sono stati aperti al pubblico
      in occasione delle “Giornate FAI di Autunno 2020”, in programma per i fine
      settimana del 17/18 e 24/25 ottobre 2020.

(9)   Nella mattinata del 30 settembre si è tenuta, presso l'aula magna della
      Legione Allievi di Bari, la tradizionale conferenza ai neo Finanzieri prossimi
      all'assegnazione ai reparti, dedicata al Museo Storico del Corpo.
      Alla presenza del Comandante della Legione Allievi, Gen.B. Gianfranco
      Carrozza e del Comandante della Scuola, Col. Sergio Aloia, il Presidente e il

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Museo Storico della Guardia di Finanza
Direttore del Museo, Gen.C.A. (ris) Flavio Zanini e Magg. Gerardo Severino
     hanno illustrato le finalità istituzionali e le varie attività demandate al Museo.
     Ciò dopo aver condiviso con i neo Finanzieri l'emozionante filmato di Rai
     Storia dedicato alla ultra bicentenaria vita delle Fiamme Gialle, filmato
     racchiuso in un DVD che è stato regalato ad ognuno dei militari prossimi a
     lasciare la Scuola di Bari.
     Con tale attività prosegue l'impegno dell'Ente morale onde far conoscere
     all'esterno sia le proprie origini che il suo silenzioso e quotidiano impegno a
     salvaguardia della memoria e dello stesso retaggio storico del Corpo.

(10) Nella mattinata del 2 ottobre, presso l'aula magna della Scuola Alpina di
     Predazzo (TN), si è tenuta una conferenza ai neo Finanzieri prossimi
     all'assegnazione ai reparti, dedicata al Museo Storico del Corpo.
     Alla presenza del Comandante della Scuola Alpina, Col. Sergio Lancerin, il
     Presidente e il Direttore del Museo, Gen. C.A. (ris) Flavio Zanini e Magg.
     Gerardo Severino, hanno illustrato le finalità istituzionali e le varie attività
     demandate al Museo.
     Ciò, dopo aver condiviso con i neo Finanzieri l'emozionante filmato di Rai
     Storia dedicato alla plurisecolare vita delle Fiamme Gialle. Tale docufilm,
     racchiuso in un DVD, è stato regalato ad ognuno dei militari corsisti.
     Con questa attività prosegue l'impegno dell'Ente morale di far conoscere,
     non solo all'esterno, ma anche all'interno della Guardia di Finanza, sia le
     proprie origini che il suo silenzioso e quotidiano impegno a salvaguardia
     della memoria e dello stesso retaggio storico del Corpo.

(11) L’Associazione Giardino dei Giusti (GARIWO) di Milano il 7 ottobre ha
     dedicato, presso la “Foresta dei Giusti”, sul Monte Stella, una targa a ricordo
     del Maresciallo Maggiore delle Fiamme Gialle Luigi Cortile e della Signora
     Nella Molinari, i quali, durante l’occupazione nazifascista del Varesotto,
     salvarono centinaia di ebrei, aiutandoli ad espatriare nella vicina Svizzera.
     Ricordiamo che il Maresciallo Cortile, morto presso il campo di sterminio di
     Mauthausen-Melk, è stato decorato di Medaglia d’Oro al Merito Civile “Alla
     Memoria” su proposta del Museo Storico del Corpo.
     Durante la cerimonia di scoprimento della targa, particolarmente toccante è
     stata la testimonianza rilasciata al Tg3 Lombardia dalla Signora Elena
     Colonna, appartenente ad una delle tante famiglie ebraiche salvate proprio

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Museo Storico della Guardia di Finanza
dal Maresciallo Cortile e dalla Signora Molinari, entrambi membri della
       “Cellula O.S.C.A.R” di Clivio creata da Don Gilberto Pozzi, meglio noto come
       lo “Schindler di Clivio”.
       L'intento dell’Associazione GARIWO è quello di accrescere e approfondire la
       conoscenza e l'interesse verso le figure e le storie dei Giusti, donne e uomini
       che si sono battuti e si battono in difesa della dignità. Opera dal 1999 ma
       nasce ufficialmente nel 2001 come “Comitato foresta dei Giusti-Gariwo” e nel
       2009 diventa Onlus. Nel 2020, l’Associazione si trasforma in Fondazione.
       Essa è attualmente presieduta da Gabriele Nissim.
       Nel 2003 è nato il “Giardino dei Giusti di tutto il mondo” al Monte Stella di
       Milano, che dal 2008 è gestito dall'Associazione per il Giardino dei Giusti, di
       cui GARIWO fa parte, unitamente al Comune di Milano e all'UCEI (Unione
       delle Comunità Ebraiche Italiane).
       Nel 2012, accogliendo l'appello di GARIWO, il Parlamento Europeo ha
       istituito la data del 6 marzo quale Giornata Europea dei Giusti.
       Nel 2017 l'Italia ha istituito la “Giornata dei Giusti dell'Umanità”, divenendo,
       pertanto, il primo Paese a considerare tale ricorrenza quale solennità civile.
       Per poter vedere la versione integrale del servizio del Tg3 con l’intervista alla
       signora Elena Colonna, occorre cliccare sul link seguente:
       https://www.facebook.com/1666334515/posts/10221288333272297/?sfnsn=s
       cwspwa;

b. Richieste notizie storiche:

    Il Museo Storico si è confermato, anche nell’anno 2020, Centro culturale dove
    Uffici del Comando Generale, Reparti territoriali del Corpo e utenti privati,
    avanzano quotidianamente innumerevoli richieste di informazioni (nr.153 in
    totale) e consulenze di carattere storico e militare, da soddisfare in tempi sempre
    più brevi. Ciò ha impegnato il personale dell’Ente in attività sempre più
    complesse e prolungate.

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Museo Storico della Guardia di Finanza
c. Accesso all’archivio storico:

   Durante l’anno 2020, a causa della pandemia per il COVID 19 e le conseguenti
   misure di restrizione, di contenimento dei contagi e di limitazione degli
   spostamenti, sono solo 3 ricercatori esterni al Corpo hanno potuto consultare in
   sede i documenti dell’Archivio Storico, i volumi della Biblioteca e la Fototeca
   digitale.

d. Visite:

   Nel corso del 2020, il Museo Storico è stato visitato da circa 130 persone. Come
   per i ricercatori, anche per i visitatori l’acceso alle sale museali è stato purtroppo
   gravemente penalizzato dalla pandemia per il COVID 19 e le conseguenti misure
   di restrizione, di contenimento dei contagi e di limitazione degli spostamenti.
   Tuttavia, sono da segnalare, in particolare, le seguenti visite:

   (1) Personalità:
       La mattina del 10 luglio il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale
       del Lazio, Dott. Antonino Savo Amodio, accompagnato dal Capo di Stato
       Maggiore Gen.D. Umberto Sirico, ha visitato il Museo Storico del Corpo. Ad
       accoglierlo il Presidente del Museo Storico Gen C.A. (ris) Flavio Zanini e il
       Direttore Magg. Gerardo Severino. L'illustre ospite ha avuto modo di
       conoscere da vicino la secolare storia delle Fiamme Gialle grazie al percorso
       espositivo museale illustrato dal Magg. Severino. Al termine della visita, il
       Presidente ha donato al Dott. Antonino Savo Amodio il crest del Museo
       Storico della Guardia di Finanza e il DVD sulla storia del Corpo realizzato da
       "RAI Storia".

   (2) Delegazioni estere:
       Nel pomeriggio del 27 gennaio una delegazione della Scuola di Polizia del
       Land Brandeburgo, nell'ambito di una visita in Italia al fine di effettuare un
       tirocinio presso il Corpo, si è recata presso il Museo Storico. I partecipanti,
       accompagnati dal Maresciallo Manuela Iacopelli, interprete del Comando
       Generale del Corpo – Ufficio Relazioni Internazionali - sono stati ricevuti dal
       Direttore, Magg. Gerardo Severino, il quale ha illustrato loro il percorso
       espositivo museale, rievocando gli episodi salienti della storia delle Fiamme
       Gialle.
                                                                                       10
(3) Delegazioni italiane:
       Nel primo pomeriggio dell’11 febbraio, i frequentatori del XXXV° Corso di
       Alta Formazione presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia,
       nell’ambito di uno stage presso la Guardia di Finanza, si sono recati in visita
       presso il Museo Storico del Corpo. I partecipanti, dopo essere stati ricevuti
       dal Presidente, Gen.C.A. (ris) Flavio Zanini, sono stati guidati nelle sale
       espositive dal Direttore dell’Ente, Magg. Gerardo Severino.
       Al termine dell’evento, il Presidente del Museo ha voluto omaggiare gli
       ufficiali frequentatori della Scuola con copia del DVD istituzionale dedicato
       alla Storia del Corpo, mentre al Capo Corso è stato consegnato il crest del
       Museo Storico.

       Nella mattinata del 13 febbraio, la classe V D dell’Istituto Comprensivo
       “Piazza Winckelmann” – Scuola Primaria – di Roma, si è recata in visita
       presso il Museo Storico del Corpo. Gli alunni, accompagnati dai loro
       insegnanti, hanno visitato le varie sale espositive accompagnati dal M.A.
       Luigi Marinanza, mostrando vivo interesse e sentita partecipazione per le
       vicende storiche della Guardia di Finanza.

       Nella mattinata dell’11 settembre il Museo Storico è stato visitato dai
       frequentatori del 117° corso R.N.C.O. "Ala IV" e del 16° corso R.N.C.A.
       "Dragone" dell’Accademia del Corpo.
       La visita guidata alle sale espositive è stata effettuata dal Magg. Marco
       Biondi, membro del "Comitato di Studi Storici" del predetto Ente morale, il
       quale ha illustrato ai giovani ufficiali la gloriosa e pluricentenaria storia della
       Guardia di Finanza.

e. Mostre:

   Il 2020, a causa della pandemia causata dal virus COVID 19, ha visto purtroppo
   una limitata partecipazione dell’Ente a mostre e manifestazioni tenutesi su tutto il
   territorio. Si segnalano comunque i seguenti eventi:

   (1) Il 24 febbraio, in occasione del 100° anniversario dalla fondazione della
       Scuola Alpina, presso la Sala Rosa del Comune di Predazzo (TN), alle ore
       11 del 24 febbraio, è stata inaugurata una mostra dal titolo "La Caserma
       Macchi" - Una Caserma nel cuore dei Finanzieri. Inoltre, sempre in
                                                                                        11
occasione del centenario, alcune opere sono pervenute, a titolo di
   donazione, alla Sezione Museale della Scuola Alpina. Si tratta dell'opera su
   tela, dal titolo "Carnia, 1914: la speranza per andare avanti (finanziere alpino
   porta viveri e munizioni)", realizzata dall'Architetto Luigi Salvatori e delle due
   opere, rispettivamente dal titolo "Cent'anni di Storia" e "Caserma Giovanni
   Macchi - Battesimo di sangue", riprodotte su acquerello dal Maresciallo
   Maggiore A.C.S. in congedo Cav. Salvatore Nota. Le stesse hanno trovato
   momentanea      collocazione    ornamentale      all'interno   della   sala   eventi
   temporanei del Museo della Scuola Alpina, presso la quale, dal 18 maggio
   c.a., è stato possibile visitare la mostra sulla caserma "Macchi",
   precedentemente allestita presso la Sala Rosa del Comune di Predazzo.

(2) Nella mattinata del 27 febbraio, presso la Caserma “Giovanni Macchi” di
   Predazzo (Trento), sede della Scuola Alpina del Corpo, alla presenza del
   Presidente del Museo Storico, Gen. C.A. (ris) Flavio Zanini, ha avuto luogo la
   cerimonia di intitolazione della Sezione Distaccata del Museo della Scuola
   Alpina di Predazzo al Gen. C.A. Luciano Luciani, già Presidente del Museo
   Storico dal 2002 al 2017. Hanno partecipato all'evento la Signora Luisa
   Luciani, il figlio Emanuele e la nipotina Zoe.

(3) A Forte Marghera, dal 22 novembre 2019 al 26 aprile 2020, si è tenuta la
   mostra a cura dell’Archivio di Stato di Venezia: “Francesco Morosini 1619-
   1649. Una vita veneziana.”
   Francesco Morosini (1619-1694) fu uno degli ultimi grandi “capi da mar”
   espressi dalla Repubblica di Venezia. Tra altre imprese, dopo le alterne
   vicissitudini della guerra di Candia (1645-1669) riuscì, a partire dal 1684, a
   conquistare al Sultano il Peloponneso (la “Morea”), tanto da ricevere alti
   riconoscimenti mentre era ancora in vita e l’appellativo di Peloponnesiaco.
   Eletto doge nel 1688, morì dopo qualche anno a Nauplia in Grecia, mentre
   era al comando delle forze veneziane.
   Dal 29 giugno al 15 settembre 2019 la sede dell’Archivio di Stato di Venezia
   in Campo dei Frari, ha ospitato la mostra documentaria “Francesco Morosini
   1619-1694. Una vita veneziana.”, curata da Andrea Pelizza e frutto della
   ricerca originale del curatore e dei funzionari archivisti Giovanni Caniato,
   Michela Dal Borgo, Alessandra Schiavon ed Eurigio Tonetti.

                                                                                     12
Tramite la ricchissima documentazione conservata in Archivio di Stato è
stato possibile ricostruire e illustrare le varie fasi della vita pubblica e privata
del Peloponnesiaco nel contesto veneziano e internazionale del suo tempo,
affiancandovi, ad accompagnare il percorso, una serie di mappe e disegni
tratti dal corpus cartografico esistente nell'Istituto.
A una proposta di documenti originali relativi a Francesco Morosini,
presentata nell'Aula di paleografia, è stato abbinato nel chiostro della SS.ma
Trinità un itinerario visivo volto a illustrare le vicende belliche e diplomatiche
che coinvolsero la Repubblica Serenissima nella seconda metà del XVII
secolo.
Tale ultimo apparato espositivo costituisce il fulcro di una seconda mostra,
allestita all'interno di una delle due polveriere di Forte Marghera, che è stata
aperta al pubblico dal 22 novembre 2019 al 26 aprile 2020.
Le mostre dell’Archivio di Stato:
- si inseriscono nel contesto delle celebrazioni che ricordano il quarto
 centenario della nascita di Francesco Morosini, coordinate dall'apposito
 Comitato, al quale hanno aderito le principali istituzioni culturali veneziane,
 sotto la presidenza del generale CdA della Guardia di Finanza B. Buratti;
- si avvalgono dell’importante sostegno della Camera di commercio di
 Venezia e Rovigo, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico
 Settentrionale e della Fondazione di Venezia. Hanno altresì fornito il loro
 fondamentale contributo per il restauro dei dispacci spediti da Francesco
 Morosini a Venezia mentre esercitava la carica di capitano generale da mar
 il Comitato austriaco Venedig lebt, la Fondazione Svizzera Pro Venezia e
 The Venice in Peril Fund, nell’ambito dell’Associazione dei Comitati Privati
 Internazionali per la Salvaguardia di Venezia.
Mostra a cura del Comando Regionale Veneto Guardia di Finanza: “Fortezze
e città a Creta e nel Peloponneso al tempo di Francesco Morosini”.
Dal 12 luglio al 5 novembre 2019 Palazzo Corner Mocenigo (San Polo –
Venezia), sede del Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza ha
ospitato la mostra dal titolo “Francesco Morosini in guerra a Candia e in
Morea”. Nell’occasione, per la prima volta sono state esposte insieme 23
delle 48 tele che, originariamente collocate nel palazzo di famiglia, celebrano
le imprese militari compiute da Francesco Morosini nel corso dei due conflitti
capitali della seconda metà del XVII secolo.

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Conflitti che al di là degli esiti segnarono profondamente la storia della
Repubblica e della società veneziana.
La mostra, allestita con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Venezia, del
Museo Correr e dell’Università Cà Foscari, attraverso i dipinti associati a
documenti, materiali cartografici e testimonianze materiali ha condotto il
visitatore attraverso i luoghi del Mediterraneo che furono teatro degli scontri e
presentando gli strumenti intellettuali e materiali impiegati dall'apparato
militare del tempo nelle operazioni di assedio, negli assalti alle fortezze e
nella guerra navale.
Lo Stato da mar, i territori veneziani del Levante, situati lungo le coste
dell’Adriatico e nel Mediterraneo, sono luoghi in cui la presenza di Venezia
risale al Medioevo. È uno Stato dalle caratteristiche particolari poiché non
possiede una coesione territoriale ma è composto da città, porti e fortezze fra
loro isolati e collegati principalmente dalle rotte marittime che passano
attraverso la sponda orientale dell’Adriatico e raggiungono l’Egeo e il
Mediterraneo orientale attraversando le isole Ionie, la Grecia continentale, la
Morea (il Peloponneso) e l’isola di Candia (Creta).
Nel corso dei secoli, la geografia dello Stato da Mar cambia continuamente e
in particolare tra Quattrocento e Cinquecento, in seguito alle guerre con gli
Ottomani, nuovi territori passano sotto il governo di Venezia e altri sono
invece definitivamente perduti. Le città costiere della Morea cadono quasi
tutte entro lo scoccare del 1500 mentre l’isola di Candia rimane veneziana
con continuità per più di quattrocento anni, fino al 1669. I cambiamenti di
governo in questi territori lasciano tracce evidenti anche nella storia delle
città: nel loro aspetto, nel loro impianto urbano e nelle loro opere di difesa.
L’età di Morosini è quindi un momento che ben rappresenta le differenti
vicende delle città e delle fortezze che si trovano in questi due territori: il
continuo dominio veneziano su Candia, e la sua importanza politica ed
economica per la Repubblica, fecero sì che i sistemi di difesa dell’isola
fossero continuamente aggiornati, seguendo le nuove concezioni impostate
e diffuse nel XVI secolo così come i successivi aggiornamenti; in Morea,
invece, la maggior parte delle città e delle fortezze nel XVII secolo
conservano difese più antiche, in parte realizzate dagli stessi veneziani e
solo in parte modificate e aggiornate durante il periodo del dominio
ottomano.

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La mostra che è stata visitabile in una delle due polveriere di Forte Marghera,
   dal 22 novembre 2019 al 26 aprile 2020, intende restituire l’aspetto di
   alcune città e fortezze di Creta e del Peloponneso nell’età di Morosini
   attraverso immagini e documenti del suo tempo (anche se solo in
   riproduzione, per motivi di ordine conservativo). Tra i principali testimoni vi
   sono le 48 grandi tele realizzate tra la fine del Seicento e i primi anni del
   secolo seguente per celebrare le imprese militari di Morosini in Levante,
   dipinti in gran parte finora poco noti e poco studiati. Ai dipinti si affiancano
   varie altre immagini che appartengono ad altri contesti e che hanno origini e
   finalità diverse: i documenti ufficiali, redatti dall'apparato amministrativo e
   militare, e le opere a stampa che furono diffuse in tutta Europa anche per
   soddisfare la curiosità del pubblico rispetto alla storia e all'aspetto dei luoghi
   in cui si stavano svolgendo le campagne militari veneziane e della Sacra
   Lega.
   Dopo una sintetica introduzione ai luoghi, alla figura di Francesco Morosini e
   alla storia delle tele Morosini, la mostra è articolata in tre principali sezioni,
   una dedicata a Creta e due al Peloponneso.
   Nella prima sezione si esibiscono la potenza delle difese di Candia - città che
   resistette a un assedio lungo più di vent'anni - e le fortezze del Golfo della
   Suda, territorio di notevole rilevanza strategica situato nei pressi dell’altra
   principale città del Regno, Canea (Chanià).
   Le due sezioni dedicate alla Morea guardano invece separatamente alle
   fortezze del territorio, avamposti più specializzati in senso militare, e alle più
   importanti città portuali delle coste del Peloponneso tra cui, nell’età di
   Morosini, un posto rilevante ebbero Modone, Corone e Navarino Vecchio e
   Nuovo.
(4) Nell’ambito delle manifestazioni celebrative dei 400 anni dalla nascita di
   Francesco Morosini, doge e condottiero della Serenissima, l’8 settembre è
   stata inaugurata, presso la Torre Civica di Mestre (Venezia), la mostra dal
   titolo “Francesco Morosini - La difesa di Venezia tra mare e terra a Creta e
   nel Peloponneso”.
   Erano presenti all'evento il Comandante Interregionale dell'Italia Nord-
   Orientale, Gen. C.A. Bruno Buratti, il Comandante Regionale del Veneto,
   Gen. D. Giovanni Mainolfi, il Presidente del Museo Storico del Corpo,
   Gen.C.A. (ris) Flavio Zanini, le massime autorità cittadine e i rappresentanti
   delle istituzioni culturali di Venezia e della stampa.

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(5) Il 10 settembre, presso la sede del Comando Regionale Veneto, si è svolta
   la cerimonia d'inaugurazione della nuova sede distaccata del Museo Storico
   della Guardia di Finanza alla presenza del Sottosegretario di Stato al
   Ministero dell'Economia e delle Finanze, On. Pier Paolo Baretta, del
   Presidente del Museo Storico del Corpo, Gen.C.A. (ris) Flavio Zanini, del
   Comandante dell'Italia Nord-Orientale, Gen. C.A. Bruno Buratti, del
   Comandante Regionale del Veneto, Gen. D. Giovanni Mainolfi, e di
   numerose autorità regionali e locali.

(6) La tappa italiana del Mondiale "World Rally Championship" - 8 / 11 ottobre -
   ha visto la Città di Alghero protagonista in un evento di portata
   internazionale, attraverso tre intense e avvincenti giornate di gara su sterrato
   e 238 chilometri cronometrati.
   Nonostante le porte chiuse del percorso al grande pubblico, il Rally di
   Sardegna ha goduto di un'ampia copertura mediatica
   Per l'occasione, la Guardia di Finanza, nell'ambito delle iniziative collegate
   all’evento, è stato presente con uno stand allestito dal Comando Regionale
   Sardegna, nell'area espositiva del Villaggio Rally, dove i militari della
   Compagnia di Alghero hanno accolto i visitatori e hanno loro illustrato i
   compiti istituzionali del Corpo.
   Quest’anno, grazie alla collaborazione del Museo Storico, si è potuta
   ammirare la Fiat Balilla 508 del 1936 della Regia Guardia di Finanza.

(7) Partecipazione alla "1000 Miglia 2020". In occasione della competizione
   “1000 Miglia 2020”, in programma dal 22 al 25 ottobre, le auto d’epoca, Alfa
   Romeo 1900 Super e Fiat 1100, appartenenti alla raccolta di veicoli storici
   conservati dal Museo Storico della Guardia di Finanza, hanno partecipato
   inserite nel gruppo di testa del convoglio di auto storiche in gara, subito dopo
   la numero “00”.
   Successivamente alla partenza da Brescia, avvenuta nella mattinata di
   giovedì 22 ottobre, i veicoli in gara hanno seguito un percorso a tappe, tra cui
   Cervia-Milano Marittima, Roma (con arrivo in via Veneto, alle ore 20.30 di
   venerdì 23 ottobre) e Parma. Il rientro, nuovamente a Brescia, è avvenuto nel
   pomeriggio di domenica 25 ottobre.
   Questa manifestazione ha rappresentato un’occasione unica per conferire il

                                                                                 16
più ampio risalto comunicativo all’opera di restauro e conservazione dei
    mezzi più rappresentativi che hanno fatto la storia della Guardia di Finanza.
    Inoltre, è stato possibile seguire le avventure delle autovetture storiche della
    Guardia di Finanza grazie ai canali social del Corpo.

(8) Partecipazione alla 37^ Edizione del Salone internazionale "Auto e Moto
    d'epoca 2020". Dal 22 al 25 ottobre, nell’ambito della 37ª edizione del
    Salone Internazionale “Auto e moto d’Epoca 2020”, i visitatori hanno potuto
    ammirare, negli spazi espositivi dedicati al Corpo, un veicolo Mitsubishi
    Pajero “anticontrabbando”, una Fiat 600 e due motocicli marca Gilera.
    Durante il primo giorno della manifestazione, la predetta area, allestita per
    l’occasione, è stata visitata dal Comandante Interregionale dell’Italia Nord-
    Orientale, Gen. C.A. Bruno Buratti.
    La partecipazione del Museo Storico a questo evento, di notevole rilevanza
    mediatica, ribadisce l’intensa e costante attività di conservazione e di
    divulgazione delle tradizioni del Corpo, anche attraverso l’esposizione dei
    propri veicoli storici, accuratamente restaurati.
    Inoltre, è stato possibile seguire le avventure delle autovetture storiche della
    Guardia di Finanza grazie ai canali social del Corpo.

(9) Il Forte Aurelia tra “I Luoghi del Cuore” del FAI. 4 novembre.
    “I Luoghi del Cuore” è una campagna nazionale per la conoscenza e la tutela
    degli spazi italiani di interesse culturale, storico, artistico e naturalistico,
    promossa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) in collaborazione con Intesa
    Sanpaolo.
    Nato nel 2003, è il più importante progetto nazionale di sensibilizzazione sul
    valore del patrimonio italiano, che permette ai cittadini di segnalare al FAI,
    attraverso una rilevazione biennale, i luoghi da non dimenticare, meritevoli di
    essere recuperati e valorizzati.
    In tale ottica, è stato inserito il Forte Aurelia, ubicato all’interno della Caserma
    “Cefalonia Corfù”, sede del Reparto Tecnico Logistico Amministrativo Lazio,
    censito tra i menzionati luoghi del FAI, per il quale è stato possibile esprimere
    un voto di gradimento fino al 15 dicembre 2020.
    Il Forte Aurelia, la cui progettazione e costruzione sono state avviate nel
    1877, è uno tra i 15 forti e le 4 batterie, che costituiscono la cosiddetta cinta
    del “Campo Trincerato di Roma”, anello che si sviluppa per circa 37 km,

                                                                                      17
posto ad una distanza di 4-5 km dalla cinta delle antiche Mura Aureliane,
       realizzato per dotare la nuova Capitale d’Italia di un più adeguato sistema
       difensivo.
       Il manufatto, appartenente alla tipologia dei forti c.d. di tipo “prussiano”, è
       una vera e propria testimonianza di architettura militare, di significativa
       importanza sia sul piano culturale, sia in un’ottica di interrelazione con la
       zona urbana circostante.
       Dal 1958, la Guardia di Finanza ha ottenuto in consegna il Forte e, da
       qualche anno, si sta procedendo al suo restauro, con conseguente
       riqualificazione per una prossima fruizione al pubblico. Al termine dei lavori, i
       cittadini potranno ammirare spazi di svago e di cultura, arricchiti da cimeli,
       storia ed esperienze visuali ed emozionali non comuni. Inoltre, è previsto
       l’allestimento anche di un’area espositiva del Museo Storico del Corpo.
       Tornando all’iniziativa promossa dal FAI, la stessa consente di portare a
       conoscenza della cittadinanza un’infrastruttura di rilevanza storica, sulla
       quale è in atto, per l’appunto, un articolato progetto di recupero e
       valorizzazione da parte del Corpo.
       Dunque, portiamo all’attenzione delle Fiamme Gialle una delle più belle e
       suggestive caserme di cui disponiamo.
       La votazione per l’inserimento del Forte Aurelia tra “I Luoghi del Cuore” è
       avvenuta       accedendo       e     registrandosi     gratuitamente       al    link
       https://www.fondoambiente.it/luoghi/forte-aurelia?ldc.

f. Valorizzazione del patrimonio museale:

  Nell’ottica della valorizzazione e conservazione del patrimonio dell’Ente, è
  proseguita la procedura di catalogazione e riordino dei cimeli non esposti nelle
  sale del Museo Storico, con il relativo inventario informatizzato, intervenendo, ove
  necessario, per il restauro conservativo degli stessi. Il sito web di 2° livello, visibile
  in internet all’indirizzo http://museostorico.gdf.it/, permette la visualizzazione di
  tutto il materiale fotografico e video, tanto della Fototeca del Museo Storico,
  quanto di tutto il materiale del M.A.V. già digitalizzato. Prosegue, nel frattempo, la
  complessa opera di acquisizione/digitalizzazione, catalogazione e trasferimento su
  supporto digitale, del rimanente materiale della Sezione Mezzi Audiovisivi, su
  videocassette (U-Matic, Vhs e Svhs).

                                                                                          18
g. Sezioni Distaccate:

     Per quanto concerne le attività istituzionali svolte dalle Sezioni distaccate di
     questo Museo si rimanda all’Allegato 2 per il Museo Storico del Servizio Aereo di
     Pratica di Mare Roma, all’Allegato 3 per il Museo Storico della Scuola Alpina di
     Predazzo e all’Allegato 4 per il Museo Storico della Scuola Nautica di Gaeta,
     all’Allegato 5 per il Museo Storico della Legione Allievi di Bari, all’Allegato 6 per il
     Museo Storico del “Palazzo Corner Mocenigo” di Venezia.

3. ACQUISIZIONI.

  Nell’anno 2020 sono state effettuate le acquisizioni di cui all’Allegato 1.

4. ATTIVITÀ DI STUDIO E RICERCA STORICA.

  Nel corso dell’anno 2020, il Museo Storico, ha proseguito una proficua attività di
  studio e ricerca storica in particolar modo inerente l’aggiornamento del Libro d’Oro
  della Guardia di Finanza e ricerche relative alle caserme storiche del Corpo.

5. GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELL'ENTE.

  II Museo Storico, quale Ente Morale, gestisce un patrimonio finanziario derivante da
  oblazioni volontarie del personale in servizio e da donazioni provenienti da fondazioni.
  Come negli anni passati, anche nel 2020, tutti i proventi annuali sono stati utilizzati
  per l'attività istituzionale, per far fronte ai rilevanti impegni per l'attività pubblicistica e
  per lo svolgimento di convegni storici.
  A tale gestione collabora fattivamente il personale addetto al Museo, al quale sono
  state attribuite numerose incombenze, tese allo snellimento di tutte le procedure
  amministrative, oltre al lodevole lavoro di tenuta di tutte le scritture contabili, degli
  adempimenti fiscali e tributarie e di rendicontazione delle risorse finanziarie del Museo
  stesso.

                                                                                                19
6. PROGRAMMI PER L'ANNO 2021.

  a. Integrazione, revisione e pubblicazione del Libro d’oro della Guardia di Finanza.
     La pubblicazione è prevista in formato cartaceo e on-line, sul sito istituzionale del
     Museo Storico. Tale opera rappresenta l’albo che riporta i tipi di decorazioni e le
     relative motivazioni concesse alla Bandiera di Guerra della Guardia di Finanza; i
     nominativi dei militari del Corpo decorati, con l’indicazione delle tipologie di
     decorazione, delle motivazioni e dei dati anagrafici; i militari del Corpo deceduti in
     guerra e in servizio, con l’indicazione dei dati anagrafici e dei luoghi di morte. I
     dati trascritti si riferiscono all’ampio periodo della storia del Corpo che va dal 1862
     ai nostri giorni.

  b. Censimento degli immobili e delle caserme di interesse storico-culturale di
     proprietà o a disposizione del Corpo, finalizzato alla pubblicazione di un volume. Il
     volume rappresenta una raccolta dettagliata di schede relative ai singoli immobili,
     descritti dal punto di vista storico, architettonico e artistico.

  c. Rendicontazione dei beni storico-culturali e dei cimeli della Guardia di Finanza.
     Realizzazione di un inventario dettagliato che contiene la catalogazione e la
     descrizione dei beni, di ogni natura, di interesse storico-culturale presenti presso i
     Reparti del Corpo dislocati su tutto il territorio nazionale.

  d. Censimento nazionale del materiale video-fotografico relativo a cerimonie, eventi
     o a qualsiasi attività di servizio del Corpo, che costituisce documentazione storica.
     Il materiale elencato nell’inventario proviene da un censimento effettuato presso
     tutti i Reparti del Corpo dislocati sul territorio nazionale.

  e. Ricostruzione di significative pagine della storia del Corpo attraverso le
     testimonianze dei suoi appartenenti in congedo. Tramite le locali sezioni A.N.F.I., i
     militari in congedo sono stati interpellati relativamente a esperienze vissute negli
     anni del servizio prestato nelle fila del Corpo. Dalle testimonianze è possibile
     ricostruire le vicende più significative e drammatiche della storia nazionale del
     secolo scorso, quali ad esempio il secondo conflitto mondiale, gli anni del
     terrorismo, la lotta alla mafia e al contrabbando.

                                                                                          20
f.   Il Museo si propone di mettere a disposizione, per ciascun militare prossimo alla
       pensione, un DVD sulla storia del Corpo, da consegnare in occasione del
       commiato dal servizio. La finalità del progetto è quella di rinsaldare lo spirito di
       appartenenza, le tradizioni, i ricordi e i valori che accomunano i finanzieri in
       servizio e in congedo, nonché rivolgere un’attestazione di vicinanza al militare e
       ripercorrere l’esperienza del servizio prestato.

  g. Restauro e fruizione del Forte Aurelia (l’Ufficiale responsabile del progetto è il
       Gen. C.A. Bruno BURATTI). La storia del forte, con la sua struttura architettonica,
       i suoi sistemi ingegneristici, la sua collocazione topografica e la sua qualità
       spaziale, si inserisce all’interno del più vasto sistema del campo trincerato di
       Roma. Al termine del restauro, il Forte Aurelia sarà l’unico dei forti presenti nella
       città di Roma fruibile al vasto pubblico. Il Museo Storico curerà l’allestimento di
       una mostra per celebrare i 150 anni di Roma Capitale presso la prima ala
       restaurata del forte.

7. CONCLUSIONI

  Il Consiglio di Amministrazione del Museo Storico della Guardia di Finanza nella
  riunione del 30 marzo 2021, ha approvato la presente relazione ed ha espresso un
  vivo apprezzamento al Centro Studi Storici e Beni Museali per l'appassionata e
  fattiva opera svolta a favore dell'Ente per il progresso degli studi storici concernenti il
  Corpo e per la divulgazione della conoscenza dell'Istituzione presso l'opinione
  pubblica e gli appassionati di storia e museologia.

                                                                 IL PRESIDENTE
                                                          Generale C.A. (ris) Flavio ZANINI

                                                                                           21
ALLEGATO 1

• Pistola a rotazione "Rast & Gassen" avente matr. 132425

• Rivoltella "Toschi Castelli" cal. 10,4 del 1914 avente matr. 4749

• Uniforme da gala mod. 1934 in uso alla Regia G. di F.

• Uniforme estiva in uso alla Regia G. di F. durante la I GM

• Uniforme invernale gv mod. 1940 in uso alla Regia G. di F. completa di bustina

• Uniforme gv invernale mod. 1934 con gradi da capitano

• Uniforme bianca da cerimonia in uso alla G. di F. di mare

• Uniforme mod. 1849 da finanziere dello Stato Pontificio

• Uniforme mod. 1849 da guardia mobilitata del Regno Lombardo-Veneto

• Uniforme napoleonica

• Uniforme mod. 1774 da granatiere della Legione Truppe Leggere

• Uniforme mod. 1815 da granatiere (Grenoble) della Legione Truppe Leggere

• Uniforme mod. 1815 da preposto doganale del ramo mare

• Uniforme gv invernale con gradi ricamati da tenente in uso negli anni '60

• Giacca estiva da gala per cerimonia per Comandante in Seconda della G. di F.

• Giacca sahariana da altipiani completa di bustina in uso alla Regia G. di F. negli anni '30

• Giacca sahariana da bassipiani in uso alla Regia G. di F. negli anni '30

• Giacca invernale da gala per cerimonia con gradi da generale di divisione della G. di F.

• Giacca coloniale gv in uso alla Regia G. di F. negli anni '30

• Giacca gv in uso alla G. di F. nel 1953

• Giacca da gala estiva e invernale con gradi ricamati in uso negli anni '60

• N. 2 cappotti gv in uso negli anni '60
• N. 2 impermeabili in uso negli anni '70

• Elmetto mod. 1933 completo di retina

• Cappello rigido di colore bianco mod. 1938 da capitano della Regia G. di F.

• Cappello alpino con gradi da sottotenente ricamato in uso negli anni ‘30

• Berretto gv in uso alla Regia G. di F. di mare

• Nastro per cappello della Regia G. di F. di mare

• Scatola contenente equipaggiamenti vari in dotazione al S.A.G.F.

• Spalline a frangia in uso alla Regia G. di F. con gradi da tenente

•   Cartolina postale affrancata raffigurante il Principe Umberto di Savoia alle manovre
    militari di Bassano del Grappa - giugno 1942

• Rara fotografia scattata a Derna (Libia) il 17/09/1921 e raffigurante alcuni appartenenti a
    quella brigata tra cui uno col "cappello alla boero"

• Cartolina postale affrancata raffigurante la caserma della Regia G. di F. sul monte Bisbino
    - aprile 1932

• Quadro raffigurante la consegna della bandiera di guerra al corpo della G. di F. realizzato
    da L. Salvatori

• Stampa raffigurante immagine e dedica delle donne degli ufficiali della Legione di Trento
    degli anni '20

• “La Domenica del Corriere” n. 2 del 16/01/1910 con in copertina: drammatico salvataggio
    sul Lago di Lugano durante una fiera burrasca: fra una torpediniera ed una barca sperduta

•    "La Tribuna Illustrata" n. 26 del 27/06/1926 raffigurante in copertina: l'eroico capitano
    Aurelio Padovani, pioniere dei fasci di combattimento, morto a Napoli pel crollo di una
    balaustrata

• Fotografia raffigurante finanzieri dal fronte della I GM

• Fotografia raffigurante finanzieri durante la disinfestazione dei bagagli – 1884

• Fotografia raffigurane l'aquila romana dei battaglioni della Regia G. di F.

• Ciondolo con fotografia raffigurante un ufficiale della Regia G. di F. dei primi del '900

• Medaglia commemorativa del mak p 100 del 46° corso allievi ufficiali di Bergamo
• Autovettura Fiat Campagnola del 1980 targata dn293zk
ALLEGATO 2

All’inizio dell’anno 2020 le attività di visita al Museo di Pratica di Mare sono
proseguite con la stessa grande affluenza che aveva caratterizzato l’anno
precedente, culminante nella giornata del 6 gennaio, quando sulla base è stato
organizzato l’evento della “Befana” con la possibilità di accesso per le famiglie. Oltre
ad eventi gastronomici ed attività di volo, è stato possibile visitare il Museo che è
rimasto aperto ininterrottamente dalle 7 alle 18.30 registrando un enorme afflusso di
pubblico. Le visite sono andate avanti ininterrottamente fino alla data del primo
DPCM del Governo in ottemperanza del quale il Museo è rimasto chiuso. Le attività
però non si sono fermate, anzi si è registrato un incremento di quelle volte al restauro
del velivolo C45, che ha beneficiato della ridottissima attività di volo degli elicotteri e
della scarsa presenza del personale. I militari deputati al Museo/restauro C45 non
sono mai mancati, e quei pochi giorni in cui lo hanno fatto, si sono organizzati per
l’avvicendamento in modo che i lavori potessero proseguire senza interruzioni.
Per il Museo invece, si è comunque garantita la periodica attività di pulizia e
manutenzione dei locali e dei mezzi esposti.
All’atto della riapertura del Museo, è stato possibile ricevere nuovamente i visitatori
che in buon numero hanno ripreso a visitare sia il Museo che l’area di restauro del
C45 riportando entusiastici commenti. Va detto che tale velivolo è uno dei 7
esemplari che sopravvivono oggi in Italia, nessuno dei quali si trova esposto in un
Museo e per questo cattura la curiosità di appassionati e storici.
Il restauro del C45 precede come da Piano del Restauro e si stima il suo
completamento per il mese di luglio 2021.
Dopo l’estate, con il sopraggiungere di una nuova ondata della Pandemia Covid19, il
Museo ha rispettato le nuove misure disposte dal Governo chiudendo al pubblico in
corrispondenza dei nuovi DPCM.
Al 31 dicembre, il Museo è stato visitato da 592 visitatori divisi in 24 accessi, a fronte
dei 2246 visitatori dello scorso anno.

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ALLEGATO 3

1. PREMESSA

 Nel corso del 2020, la sezione distaccata del Museo Storico presso la Scuola Alpina di
 Predazzo, nonostante il nutrito programma pianificato per le celebrazioni del Centenario
 dell’istituzione della Scuola Alpina (1920/2020), ha visto notevolmente ridotta la propria
 attività a causa dei lavori di ripristino degli impianti tecnologici e quelli di relativi alle opere
 di ristrutturazione dell’intero Padiglione “E. Nicolaucich”, tuttora in corso di esecuzione.
 La pandemia da Covid 19, che stenta ancora oggi a rallentare, ha amplificato la
 problematica creata dai lavori sopra descritti. Per i motivi prima enunciati, la sede del
 Museo è rimasta chiusa per la maggior parte dell’anno con una inevitabile riduzione del
 numero dei visitatori. Tutta questa situazione però non ha impedito ai responsabili del
 Museo di mettere in atto poche ma significative iniziative a favore della stessa Scuola
 Alpina impegnata nell’anno 2020 a organizzare e realizzare diverse manifestazioni volte
 a commemorare i cento anni dalla sua istituzione.
 Il Museo comunque anche quest’anno non ha mancato di fornire il proprio supporto ad
 altri eventi culturali organizzati da vari enti locali e nazionali. Gli interventi di cui trattasi
 hanno comportato essenzialmente, come ormai accade da tempo, la fornitura della
 propria consulenza storica arricchita in alcuni casi con il prestito temporaneo dei vari
 cimeli presenti nelle collezioni custodite nei magazzini.
 Le aziende di promozione turistica del Trentino Alto Adige, i quotidiani e le reti TV locali
 continuano a dimostrare un grande interesse verso questa sezione museale facendone
 crescere l’importanza nell’ambito locale, nazionale ed internazionale.
 Il museo di Predazzo è attualmente uno strumento idoneo sia per gli scopi divulgativi
 dell’attività di servizio che per la cura dell’immagine del Corpo della Guardia di Finanza.
 Coloro che maggiormente beneficiano di questa esposizione continuano ad essere gli ex
 frequentatori dei corsi tenutisi nei vari anni presso questo istituto di formazione, siano
 essi in servizio che in congedo.
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