MOVIMENTO 5 STELLE PROGRAMMA ELETTORALE MACERATA 2015-2020 IN COMUNE PERSONE COMUNI PER UNA MACERATA A CINQUE STELLE

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MOVIMENTO 5 STELLE PROGRAMMA ELETTORALE MACERATA 2015-2020 IN COMUNE PERSONE COMUNI PER UNA MACERATA A CINQUE STELLE
MOVIMENTO 5 STELLE
         PROGRAMMA ELETTORALE
            MACERATA 2015-2020

      IN COMUNE PERSONE COMUNI
PER UNA MACERATA A CINQUE STELLE
Indice

PREMESSA.............................................................................................. 5
         Come nascono le nostre proposte..................................................................................5

LA PRIMA STELLA: TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE...............................7
         Spunti iniziali.................................................................................................................. 7
         Democrazia Diretta........................................................................................................ 8
         Connettività.................................................................................................................... 9
         Bilancio e Partecipate................................................................................................... 10

SECONDA STELLA: Ambiente, agricoltura ed energia.............................15
         Spunti Iniziali................................................................................................................ 15
         Ambiente e Rifiuti......................................................................................................... 18
         Acqua pubblica............................................................................................................. 20
         Agricoltura.................................................................................................................... 21
         Energia......................................................................................................................... 24

TERZA STELLA: URBANISTICA SOSTENIBILE...........................................29
         Spunti iniziali................................................................................................................ 29
         Urbanistica................................................................................................................... 32
         Gestione del territorio..................................................................................................36
         Mobilità......................................................................................................................... 37

QUARTA STELLA: POLITICHE SOCIALI.....................................................49
         Spunti iniziali................................................................................................................ 49
         Educazione civica e rapporti fra i diversi gruppi sociali................................................53
         Costruzione del patto per il welfare..............................................................................55
         Politiche giovanili.......................................................................................................... 57
         Politiche per la terza età............................................................................................... 58
         Disabilità...................................................................................................................... 60
         Immigrazione............................................................................................................... 62
         Scuola.......................................................................................................................... 63
         Salute........................................................................................................................... 67
         Sport............................................................................................................................ 68
         Cultura......................................................................................................................... 69
         Sicurezza...................................................................................................................... 73
         Animali......................................................................................................................... 75

QUINTA STELLA: Lavoro ed economia.................................................... 77
Spunti iniziali................................................................................................................ 77
        Tasse e bilancio familiare..............................................................................................81
        Imprese, Artigianato e Commercio...............................................................................82
        Turismo......................................................................................................................... 85

Approfondimenti................................................................................... 87
        Realizzazione edifici accessori per incentivare l'agricoltura amatoriale........................87
        Che cosè jungo............................................................................................................. 90
        Centri Commerciali Naturali.........................................................................................91
PREMESSA

Come nascono le nostre proposte

Il Movimento 5 Stelle di Macerata è composto da persone di estrazione sociale, cul-
turale e politica eterogenea che, condividendo i principi e i valori della partecipazio-
ne attiva, della legalità, della trasparenza e della sostenibilità, hanno deciso di dare
vita ad un gruppo informale ma stabile, attivo già da alcuni anni.

Siamo convinti che lo sviluppo debba tenere conto della qualità della vita delle per-
sone, in termini di vivibilità dei quartieri e di tutela dell’ambiente e della salute. Per-
seguiamo quindi politiche di tutela dell'ambiente che potranno, in più, avere ritorni
economici positivi, come il risparmio energetico, la prevenzione sanitaria primaria,
una gestione dei rifiuti che miri alla qualità dei materiali a monte, etc, etc...

Purtroppo, nell’ambito dell’amministrazione pubblica attuale, spesso non vi è cono-
scenza adeguata di quegli argomenti, e le decisioni sono prese in modo condiziona-
to da interessi economici, prevalenti troppe volte anche sul bene della cittadinanza.

In reazione a tutto ciò, il nostro gruppo nasce organizzando banchetti di raccolta fir-
me o di divulgazione delle nostre idee, ma anche promuovendo eventi e attività di
vario genere capaci di trasmettere i valori che sono alla base anche di questo pro-
gramma.

Nella fase pre–elettorale son stati organizzati diversi incontri con i cittadini.

Tutti i suggerimenti risultati compatibili con i principi del nostro gruppo, le
proposte e le richieste che ci sono pervenute sono state inserite nel presente
programma, un programma scritto dai cittadini per i cittadini.

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1. LA PRIMA STELLA: TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE.

      Scelta da parte del Comune di Macerata degli amministratori delle varie socie-
      tà partecipate e dei dirigenti dei vari Uffici del Comune attraverso processi
      aperti e trasparenti, aventi alla base il confronto dei curricula presentati dai
      singoli candidati.

      Realizzazione del bilancio partecipato: si prevederà una quota iniziale da de-
      stinare al bilancio partecipato pari almeno al 5%, per farla poi crescere nel
      tempo.

1.1. Spunti iniziali.

La partecipazione è una fase importante della vita democratica. Maggiore è il suo
sviluppo, maggiore sarà il grado di democrazia presente.

La condizione iniziale di partenza è la trasparenza, cioè la chiarezza e la condivisio-
ne piena delle informazioni a disposizione tra tutti coloro che “partecipano” alla di-
scussione.

La partecipazione è per noi un principio elementare della democrazia idoneo ad in-
trodurre equità e giustizia sociale.

La partecipazione non filtrata dal potere consente di concorrere concretamente ad
una gestione della cosa pubblica che, attraverso percorsi formativi di educazione ci-
vica, aumentano il senso di consapevolezza dei cittadini.

La connettività rappresenta il mezzo per far viaggiare la partecipazione: mentre i
media tradizionali uniformano le menti e le rendono servili nei riguardi di chi possie-
de le leve dell’informazione, il web da voce a tutti ed è quindi meno influenzabile
dalle manipolazioni dei pochi a danno dei molti.

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TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

Le aziende partecipate del Comune di Macerata sono state spesso usate come stru-
mento per aggirare il patto di stabilità e by-passare le gare di appalto favorendo
aziende “vicine” all’amministrazione. Tutti gli interventi che si attueranno saranno
finalizzati ad interrompere questi processi di raggiro del patto di stabilità, per offrire
servizi migliori ai cittadini e maggiori opportunità di lavoro per le varie aziende pri-
vate locali, che oggi si trovano invece a subire una concorrenza sleale fatta da quel-
le aziende teoricamente private ma di fatto pubbliche.

1.2. Democrazia Diretta

È nostra intenzione avviare tutti quei processi finalizzati alla costruzione di una vera
e propria democrazia diretta, una democrazia in cui i singoli cittadini si fanno diret-
tamente carico delle proprie istanze di fronte alla collettività.

Modifica dello Statuto comunale e strumenti d’iniziativa popolare : il referen-
dum deliberativo propositivo senza quorum e il bilancio partecipativo deliberativo.
Entrambi gli strumenti non saranno consultivi, ma vincolanti per il Consiglio Comu-
nale.

Per l’iniziativa referendaria, analogamente alle altre iniziative, sarà necessaria la
raccolta firme, ma non il quorum di validità: il quorum scoraggia la democrazia e
contraddice il principio democratico per il quale “chi partecipa decide”.

Durante un periodo dell’anno i cittadini proporranno e discuteranno, mentre in un
altro sceglieranno col voto le proposte emerse (priorità).

Una volta raccolte le idee più votate una delegazione popolare, insieme ad un Uffi-
cio del Gabinetto del Sindaco, valuterà l’introduzione delle priorità emerse dal basso
e le introdurrà nel piano dei lavori pubblici e dei servizi. La delegazione popolare
avrà il compito di controllare il processo, avrà accesso a tutti gli atti e riferirà l’anda-
mento dei lavori nelle assemblee popolari.

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TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

Accessibilità agli atti amministrativi: l’attività amministrativa dovrà essere per-
meabile alla conoscenza e alla partecipazione dei cittadini, in linea con quanto ga-
rantito dal trattato di Haurus sull’informazione ambientale.

Trasmettere su internet la diretta streaming non solo del Consiglio Comunale, ma di
tutti gli incontri delle commissioni.

Realizzare un notiziario/newsletter (sia cartaceo che su supporto informatico) che
permetta ai cittadini interessati di essere avvisati per tempo delle attività comunali
(ad es. cantieri) e delle discussioni in corso.

Dotare di accesso a internet tutte le scuole comunali con l’utilizzo di reti fisse in li -
nea con i criteri di salvaguardia della salute.

Agevolare l'accesso agli atti comunali tramite l'utilizzo di supporti digitali per limita-
re fotocopie e sprechi connessi.

1.3. Connettività

Creazione di un piano della connettività comunale: diffusione di punti Wi-Fi per
una massima copertura di tutto il territorio, in particolare nelle aree periferiche at-
tualmente scoperte, per consentire la navigazione e garantire attraverso l’utilizzo di
applicazioni dedicate servizi al cittadino, quali orari del trasporto pubblico, percorsi
multimediali turistici, orari delle farmacie di turno.

Saranno promossi corsi di informatizzazione e Internet con l’istituzione di un centro
di formazione e aiuto.

Per un principio di precauzione, visto che non ci sono studi consolidati sugli effetti
dell'inquinamento elettromagnetico, le scuole comunali saranno dotate di reti esclu-
sivamente via cavo per l’accesso a Internet (pc, stampanti, ecc.) da parte di studen-
ti e insegnanti. Le reti wireless attualmente presenti nelle scuole saranno rimosse.

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TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

Digitalizzazione del Comune: si svilupperà l’informatizzazione dei servizi comunali
per renderli disponibili tramite il portale/web.

Si adotteranno tutti quegli strumenti on-line che permettano ai cittadini di segnalare
problemi di non emergenza e di seguirne lo stato risolutivo via internet. Ciò consen-
tirebbe ai cittadini, ai gruppi, alle associazioni, ai media, agli enti locali ed alle auto-
rità pubbliche di prendersi cura della propria città.

Migrazione del software della P.A. verso l’Open Source: tale intervento consenti-
rà, oltre al risparmio economico indubbio a medio termine, di avviare un processo di
condivisione tra P.A. di software di alto livello autoprodotto o prodotto localmente,
che interessi altre realtà nazionali. L’open source non obbliga il cittadino, nell’ottica
di una digitalizzazione dei documenti della P.A., all’acquisto di onerosi software pro-
prietari. Il primo software interessato sarà necessariamente quello che permette la
creazione dei documenti, cercando di effettuare la migrazione come è stato fatto in
Umbria con Libreoffice.

Introducendo software open source (gratuito) nella pubblica amministrazione, sem-
plicemente sostituendo i sistemi operativi proprietari, si andrebbero a risparmiare ri-
sorse da investire in posti di lavoro e non in licenze d’uso.

1.4. Bilancio e Partecipate

Condizione necessaria ed imprescindibile per poter dare concreta attuazione alle
nuove politiche che il programma di governo del Movimento 5 stelle prevede di svi-
luppare (per welfare, cultura, sviluppo economico, riqualificazione urbana, mobilità
sostenibile, gestione del territorio, acqua, energia e rifiuti) è recuperare le risorse
economico-finanziarie necessarie nel quadro di una situazione che si presenta quan-
tomeno complessa.

In questa prospettiva si procederà ad una revisione del bilancio comunale per rimo-
dulare la spesa corrente a vantaggio del miglioramento quantitativo e qualitativo
dei servizi offerti ai cittadini facendo leva, soprattutto, sulla ristrutturazione, inter-

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TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

nalizzazione o dismissione di società, enti controllati e partecipazioni e sulla riorga-
nizzazione, razionalizzazione ed efficientamento della macchina amministrativa.

Saranno, inoltre, effettuati il censimento e l’inventariazione di tutte le proprietà co-
munali e del relativo stato occupazionale di diritto e di fatto, attivando procedure di
rimodulazione o revoca per tutti i rapporti che risultassero al di fuori dei parametri
di mercato o gravati da inadempienze contrattuali.

Adottando il principio della trasparenza e della condivisione partecipata delle inizia-
tive, ogni atto amministrativo sarà reso consultabile in rete garantendo la possibilità
di controllare con facilità ogni procedimento avviato e i risultati di gestione, mentre
il programma triennale dei lavori sarà concepito anche come strumento per racco-
gliere proposte, avanzate direttamente dai cittadini, per opere di interesse generale
per la cui realizzazione riservare quote delle risorse disponibili o ricorrere a “tasse di
scopo” o “eco – tax”.

Bilancio Partecipato Comunale: si destinerà una parte importante del bilancio a
scelte partecipate, per la credibilità della classe politica, la quale deve necessaria-
mente fare un passo indietro per consentire alla cittadinanza attiva di poterne fare
due in avanti.

Quali dovrebbero essere gli attori di questo processo? I soggetti legati al territorio:
dalle associazioni di categoria, alle realtà del terzo settore, ma anche tutte quelle
forme di libere associazioni, come i comitati di cittadini.

Il bilancio del Comune deve diventare comprensibile a tutti i cittadini.

Riorganizzazione della macchina comunale attraverso un nuova politica di ge-
stione dei processi e del personale.

Si avvierà un’analisi organizzativa approfondita, con lo snellimento delle procedure
e della rigidità dell'attuale organizzazione: pensiamo che la macchina comunale
deve essere al servizio del cittadino, e non il contrario.

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TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

Tutti i passaggi burocratici dovranno essere tracciabili tramite la loro messa on-line
da parte del responsabile del procedimento.

All’interno della macchina comunale verranno attivati progetti ideati grazie all’ascol-
to dei dipendenti comunali, diretti alla riduzione degli sprechi e al miglioramento
della qualità dei servizi erogati ai cittadini, puntando esclusivamente alla valorizza-
zione delle risorse umane attraverso investimenti sulla formazione del personale.

Partecipate. Le società e le associazioni partecipate dal Comune di Macerata sono:

      Acquedotto del Nera;

      APM Azienda Pluriservizi Macerata;

      Ce.Ma.Co;

      Centro Agrialimentare;

      Centro di Ecologia e Climatologia;

      COSMARI Consorzio Smaltimento Rifiuti;

      SMEA, Società Maceratese Ecologia Ambiente;

      Meridiana, Cooperativa Sociale;

      Nuova Via Trento;

      S.I. Marche;

      T.A.S.K. srl;

      Associazione Sferisterio

      Associazione Macerata Cultura

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TRASPARENZA E PARTECIPAZIONE

Tutti gli amministratori e i membri di consigli di amministrazione che il Comune do-
vrà nominare verranno scelti in elenchi aperti, a cui potranno accedere tutti i sog-
getti in possesso dei requisiti richiesti. La scelta avverrà tramite il confronto dei cur-
ricula, seguendo una procedura pubblica e trasparente. Si prevede inoltre che pos-
sano essere nominati anche funzionari del Comune aventi incarichi nelle specifiche
materie gestite dalle partecipate.

Il compenso di ogni amministratore dovrà essere reso pubblico in un apposito sito
comunale, entro 30 gg dalla sua nomina.

Chi vorrà ricoprire il ruolo di amministratore dovrà inviare il proprio cv che sarà pub-
blicato on-line.

Si ridurranno e si raggrupperanno le partecipate e le associazioni attualmente esi-
stenti, valutando l’effettivo risparmio per l’utente e per l’Amministrazione (troppo
spesso, prima dell’esternalizzazione, il servizio viene svolto con personale interno,
poi, al subentrare dell’esternalizzazione, il medesimo personale rimane in servizio).

I piani dei conti di tutte le partecipate dovranno essere uniformati, o stabiliti in
modo rigido le loro riclassificazioni. Questo permetterà di realizzare in brevissimo
tempo un Bilancio unico consolidato tra le Società Partecipate ed il Bilancio Comu-
nale.

A garanzia della finalità pubblica dell'azione del Comune all'interno dei consigli di
amministrazione delle varie società partecipate, si costituirà la figura del “cittadino
controllore”.

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2. SECONDA STELLA: Ambiente, agricoltura ed energia

      Tassa sui rifiuti: ognuno paghi per i rifiuti che produce! Verrà introdotta la tarif-
      fazione puntuale, con controllo della produzione per famiglia e conseguente
      determinazione dell'importo della tassa.

      Realizzazione di una Rete Intelligente (Smart Grid) con la quale connettere
      tutti i piccoli impianti condominiali di produzione di energia da fonti rinnovabi-
      li, mettendone in condivisione le porzioni non direttamente utilizzate.

2.1. Spunti Iniziali

Iniziamo con il trattare specificatamente del rapporto tra ambiente e rifiuti.

Molta parte dell’inquinamento ambientale è causata dallo smaltimento dei rifiuti,
considerato che in Italia ancora si adottano principalmente due modalità di gestione
altamente inquinanti : discariche e inceneritori.

Il progetto che segue è composto da diverse azioni virtuose che portano in tempi
brevi all’obiettivo che ci siamo preposti: Riciclo Totale (Rifiuti Zero).

I rifiuti devono essere al centro di una visione complessiva che individui il percorso
migliore per la loro riduzione, per il loro riuso, riciclo e recupero.

Una strategia sui rifiuti che miri a raggiungere dei risultati visibili non può prescin-
dere da una maggiore consapevolezza nella cittadinanza, coinvolgendola attraverso
processi partecipativi a studiare la migliore applicazione possibile.

Anche l'acqua viene trattata nel presente capitolo: il programma sull’acqua pubblica
è stato scritto per il Movimento 5 stelle dai 27 milioni di italiani che il 12 e il 13 giu -

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AMBIENTE, AGRICOLTURA ED ENERGIA

gno 2011 hanno sancito il primato del concetto di bene comune sulle logiche del
mercato.

Un impegno forte sul tema dell'acqua pubblica è secondo noi di importanza centra-
le, un'importanza che va ben oltre la pubblicizzazione del servizio idrico, perché co-
stituisce il primo passo concreto e simbolico verso la tutela dei beni comuni attual-
mente oggetto di mercimonio, quale che sia la giunta al governo.

Il nostro programma in ambito agricolo punta a favorire la preservazione del territo-
rio attraverso pratiche sostenibili sia in campo rurale che sociale.

Mentre la burocrazia e gli interessi globali stanno bandendo dal mercato migliaia di
piccoli produttori, il consumatore, spesso inconsapevolmente, continua a subire mo-
delli di produzione del tutto inadeguati a garantire genuinità ed affidabilità dei cibi.

Decine di coltivatori, allevatori, pastori e artigiani devono essere protetti dall’attac-
co delle logiche economiche e dalle regole di un mercato globalizzato cucite
sull’agroindustria, al fine di difendere e sviluppare la libera lavorazione dei prodotti,
l’agricoltura contadina, l’immenso patrimonio dei saperi e dei sapori della nostra
meravigliosa terra, dalle potenzialità e qualità uniche al mondo.

Questo è un problema che riguarda tutto il territorio italiano, perciò anche la nostra
città e la nostra provincia.

Per tali motivi quindi, l’Amministrazione locale dovrà garantire ai suoi cittadini un
completo accesso alla Terra, tutelandola come “Bene Comune” al pari dell’acqua, e
a una Agricoltura “genuina”, più libera e a km zero, attuata secondo metodologie
naturali come il “biologico”, la “biodinamica” e la “permacultura”. L'Amministrazio-
ne a 5 Stelle promuoverà questi temi divulgandone i vrelativi contenuti affinché si
possa realizzare una vera democrazia del cibo ed un sostenibile sviluppo economico
e salvaguardia dell’ambiente.

Quanti giovani hanno il desiderio di iniziare un’attività agricola, ma ne sono tagliati
fuori, a causa dell’impossibilità di accedere ad un adeguato contributo economico

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AMBIENTE, AGRICOLTURA ED ENERGIA

che permetta di acquisire terreni, casolari, moltissimi spesso abbandonati, da poter
recuperare e far rinascere.

Con questo concetto di Agricoltura il nostro Movimento intende stimolare e contri-
buire per una saggia rilocalizzazione e rivitalizzazione della nostra Comunità, met-
tendo al centro il Lavoro dei Campi, l’Economia locale, e soprattutto la Socializzazio-
ne, promuovendo il ritorno ad uno stile di vita più sano e solidale.

Questa nostra proposta pertanto, da considerarsi certo una nuova rivoluzione cultu-
rale, forte e necessaria, potrà creare centinaia di posti di lavoro ed una nuova spinta
ad un consumo locale più consapevole e genuino, scongiurando l’invadenza delle
multinazionali agroalimentari.

L'energia che utilizziamo nella nostra città è prodotta per lo più da fonti fossili ed è
quindi evidente che i crescenti costi dell’energia sono dovuti alla sempre più scarsa
quantità disponibile delle suddette fonti.

Il raggiungimento del picco del petrolio non è una fantasia, e tutti noi ci rendiamo
conto di quanto questo influisca sui nostri consumi.

Sappiamo anche che la quasi totalità degli edifici disperde, a causa delle cattive tec-
niche costruttive, quasi il 70% dell’energia utilizzata. Praticamente paghiamo le no-
stre bollette per scaldare all’esterno delle nostre case.

Tutto ciò ci fa riflettere su quanto l’efficientamento energetico può essere importan-
te per i nostri portafogli e soprattutto per le nostre vite.

L’Europa ci impone, con la direttiva di luglio 2011, di riqualificare energeticamente il
3% all’anno di edifici pubblici.

Con l’adozione di un adeguato SEAP o PAES (Piano d’azione per l’energia sostenibi-
le) e un aggiornato PEC (piano energetico comunale, quello di Macerata è del 2007,
una bella scatola vuota in cui si compie una seria descrizione della situazione, si illu-
strano le possibili strategie di intervento, ma che di fatto non contiene nessuna scel-

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AMBIENTE, AGRICOLTURA ED ENERGIA

ta effettiva) è possibile intervenire per ristrutturare la maggioranza dei volumi co-
struiti con il fine di cancellare gli sprechi dovuti alle dispersioni energetiche, e pro-
gettare una “smart grid” intelligente che consenta al cittadino di diventare produt-
tore e consumatore di energia (prosumer), eliminando, dopo 20 anni, il costo della
bolletta energetica.

Gli obiettivi energetici per il comune di Macerata devono essere di medio e lungo
termine.

Gli obiettivi di medio termine possono essere quelli stabiliti dal Protocollo di Kyoto,
ossia al 2020 raggiungere il 20-20-20. 20% di riduzione dei gas serra, 20% di ridu-
zione dei consumi, 20% in più di produzione da fonti rinnovabili e, aggiungiamo noi,
“pulite”.

L’obiettivo di lungo termine (50 anni) è quello della totale autosufficienza energeti-
ca.

2.2. Ambiente e Rifiuti

Sarà avviata una serie di attività finalizzate ad una reale riduzione dell'impronta
ecologica dell'intera comunità cittadina, attraverso progetti che cambino i compor-
tamenti quotidiani dei cittadini.

Si confermerà, sviluppandolo, il porta a porta spinto in tutti i quartieri della città,
con applicazione della tariffa puntuale.

Si avvierà una raccolta differenziata specifica per le attività commerciali (negozi,
centri commerciali, industrie, palestre, teatri, cinema, botteghe e laboratori) con ta-
riffa puntuale anche per loro. Per i rifiuti delle attività commerciali va attuato un ap-
proccio dedicato in funzione del tipo di attività. Non si può trattare un ortolano allo
stesso modo di uno studio di progettazione.

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AMBIENTE, AGRICOLTURA ED ENERGIA

Saranno istituiti i Centri del Riuso, dei luoghi specifici dove vestiario, mobili, elet-
trodomestici e quant'altro possano avere una “seconda vita” trovando nuovi padro-
ni; in questo senso saranno potenziati i laboratori di trashware, dove i computer di-
smessi possano trovare nuova vita con l'installazione di sistemi operativi e software
open source. Con il termine trashware (che deriva dalla contrazione dei termini tra-
sh, spazzatura e hardware, la parte fisica di un computer), infatti, si indica la pratica
di recuperare vecchi hardware mettendo insieme pezzi di computer diversi, renden-
doli di nuovo funzionanti e utili.

Si proporrà alla media e grande distribuzione di adottare macchinari per la raccolta
di contenitori in plastica e alluminio ed un servizio per il ritiro dei contenitori in vetro
con “vuoto a rendere” e per la distribuzione di prodotti (pasta, sapone, latte, acqua,
eccetera) alla spina.

Gli alimenti scartati dalla grande e piccola distribuzione saranno raccolti per fini so-
ciali.

Patrocini e contributi verranno assegnati esclusivamente ad iniziative a basso im-
patto ambientale. Per le manifestazioni pubbliche, la concessione del contributo do-
vrà essere legata ad un'effettiva raccolta differenziata: in caso di sagre e per tutto
quello che preveda somministrazione di cibi e bevande dovrà essere reso obbligato-
rio l’uso di stoviglie, bicchieri e posate di ceramica e metallo oppure in materiale
compostabile.

Si incentiverà (evidenziando le notevoli riduzioni tariffarie che se ne conseguirebbe-
ro) l’utilizzo di un compostore per chi ha un orto/giardino e, ove possibile, si pro-
muoverà la realizzazione di compost collettivo, nelle aree sprovviste di verde.

Compostaggio domestico significa eliminare la frazione organica dei rifiuti di casa
facendo ciò che la natura fa da sempre, cioè riciclare la sostanza organica non più
utile e restituirla in forma di humus. Con il compostaggio dei rifiuti organici si può:
gestire meglio i rifiuti di casa, producendone meno, contribuire ad una conseguente

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AMBIENTE, AGRICOLTURA ED ENERGIA

riduzione dell’inquinamento, fare del bene al proprio orto e ai propri fiori ed, infine,
ridurre le spese di smaltimento dei rifiuti.

Per finire, il cittadino deve avere la possibilità di conoscere il percorso dei rifiuti e
come verranno spesi i soldi della tariffa, come pure i contributi per lo smaltimento
già compresi nel prezzo di acquisto dei prodotti (contributi RAEE, CONAI, ecc).

Va resa possibile la tracciabilità via internet per dare informazioni su come e da chi
sono riciclati o smaltiti i rifiuti.

Il Comune di Macerata ed il CONSMARI. Il Comune dovrà farsi di carico di pro-
muovere presso il CONSMARI (di cui è socio) una gestione dei rifiuti più efficiente,
attuando strategie per raggiungere livelli di differenziazione dei rifiuti che permette-
rebbero maggiori introiti dalle vendite. Ci riferiamo principalmente ai prodotti in pla-
stica, che attualmente rimangono indivisi ma che venduti separatamente in base
alla loro composizione avrebbero prezzi nettamente superiori.

Nei mesi scorsi, il CONSMARI si è trasformato: da un Consorzio di Comuni che fanno
insieme la raccolta rifiuti si è trasformata in una s.r.l. dalle finalità quantomeno am-
biegue di cui i Comuni sono i soci. Tale trasformazione, apparentemente di poca rile-
vanza, crea un nuovo luogo “protetto”, libero dal potenziale controllo dei cittadini
che non potranno accedere al Consiglio di Amministrazione. Con un'Amministrazio-
ne a 5 Stelle il Comune di Macerata farà tutto quanto compete ad un socio di CON-
SMARI affinché la cittadinanza tutta sia nelle condizioni di poter controllare l'operato
di quella società.

2.3. Acqua pubblica

Lo Statuto Comunale di Macerata dovrà riconoscere il Diritto Fondamentale
all’Acqua, confermando il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio
idrico integrato che dovrà essere sempre priva di rilevanza economica.

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AMBIENTE, AGRICOLTURA ED ENERGIA

Verrà promosso l’uso di acqua potabile comunale attraverso l’installazione, in diver-
si punti della città, di fontane pubbliche, che distribuiscano acqua depurata liscia e
pure gassata.

Potrà essere progettata una rete di raccolta delle acque piovane in vasche di decan-
tazione e fitodepurazione per uso irriguo, lavaggio strade, processi di recupero rifiuti
e riciclaggio e processi industriali.

2.4. Agricoltura

Si promuoverà una Cooperativa agricola di garanzia che si faccia in parte garante
dei prestiti concessi dalle banche agli agricoltori, abbassando notevolmente l’inte-
resse sul prestito. Nello specifico si metterà a disposizione delle aziende agricole si-
tuate nel territorio comunale, un fondo per abbattere i tassi di interesse per investi-
menti specifici nel settore agricolo.

Verrà avanzata, appena insediati, una mozione che vieti la coltivazione di colture
geneticamente modificate (Ogm) all’interno del territorio comunale. Attualmente in
Italia ne è vietata la coltivazione, ma nei prossimi anni le lobbies del settore spinge-
ranno per introdurle.

Si Incentiveranno i metodi di produzione biologica, dando la priorità alle aziende
condotte da giovani e da donne, il cui reddito totale derivi principalmente dalla atti-
vità agricola.

Si promuoverà un nuovo tipo di economia basata su buoni sconto negli scambi com-
merciali tra azienda e azienda (quindi tra aziende agricole ma non solo) e tra azien-
de e cittadini, in modo da favorire la filiera locale e trattenere la ricchezza sul terri-
torio. Il progetto è già esistente e applicato in molte realtà italiane. L’associazione
organizzatrice       si      chiama       Arcipelago      SCEC        (     per           info
http://www.scecservice.org/wp/ ). Nello specifico, vi è un progetto molto interessan-
te, chiamato “Empori e Botteghe”, che ha lo scopo di creare una struttura condivisa

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AMBIENTE, AGRICOLTURA ED ENERGIA

per la vendita, il trasporto e la lavorazione dei prodotti agricoli. Il comune potrebbe
mettere a disposizione o favorire l’acquisizione, delle strutture necessarie.

Si incentiverà l'agricoltura amatoriale 1, intesa come insieme di produzioni agricole
e zootecniche destinate esclusivamente o prevalentemente ad uso personale o ri-
creativo, da attuare in terreni comunali o in terreni privati messi a disposizione tra-
mite bandi pubblici.

Gli operatori dell'agricoltura amatoriale e/o del tempo libero sono privati cittadini
e/o soggetti che svolgono attività agricole a livello amatoriale e/o per autoconsumo.

Si incentiverà la creazione dei G.A.T., Gruppo di Acquisto Terreni, gruppi che hanno
come obiettivo quello di riunire cittadini risparmiatori per l’acquisto condiviso di una
tenuta agricola e la sua conduzione con metodi moderni e sostenibili.

Verranno individuati terreni vocati all’orticoltura per poterli poi destinare a orti so-
ciali col vincolo di coltivare con metodi sostenibili. Fondamentale sarà la figura del
custode-organizzatore.

Si cercherà di dimostrare, attraverso parametri misurabili, che l’agricoltura naturale
e sostenibile produce cibo di miglior qualità a minor costo. Il progetto verrà condotto
attraverso la collaborazione con aziende campione e/o orti sociali.

Si cercherà di favorire la nascita di un consorzio di preservazione e divulgazione di
specie autoctone. Il consorzio avrà l’obbligo di mantenere la purezza delle specie e
fungere da rete di scambio.

Si promuoveranno corsi di formazione gratuiti, aperti a persone di ogni età, per fare
educazione alimentare alla cittadinanza trattando, ad esempio, il tema dei prodotti
di stagione e autoctoni, oppure il riconoscimento di prodotti naturali.

1   Si veda a tal proposito l'approfondimento in appendice al presente programma, in cui si illustrano
    le modalità per la realizzazione di piccole strutture accessorie a servizio dell'attività di agricoltura
    amatoriale.

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AMBIENTE, AGRICOLTURA ED ENERGIA

Si informerà la cittadinanza su cosa consistono il DES (distretto di economia solida-
le), i GAS (gruppi di acquisto solidale) e la rete intergas.

Si proporranno mercati di soli produttori in ogni quartiere (i cosiddetti farmer mar-
ket) e in zone strategiche della città, destinando loro, ove presenti, anche strutture
coperte.

Si incentiverà il rapporto tra produttore e consumatore approntando veri e propri
programmi pre-semina che diano al produttore la sicurezza di una pianificazione a
medio-lungo termine sul piano colturale (quindi un prezzo fissato in partenza), e al
consumatore la sicurezza per quanto riguarda approvvigionamento e controllo sui
prodotti, ponendo particolare attenzione ai metodi produttivi. Questo creerebbe
inoltre un vantaggio economico ad entrambe le parti grazie alla filiera corta.

Verranno promosse le cosiddette “feste del raccolto” dei prodotti tipici del macera-
tese che coinvolgano in prima persona i cittadini, dalla coltivazione (o allevamento)
fino al consumo del prodotto finito, con esempi di lavorazione del prodotto, come
avviene già in alcune feste di paese.

Legata alle feste del raccolto, è nostra intenzione perseguire strategie finalizzate a
saldare il legame dei singolo cittadino con il quartiere che abita, spingendo ad attivi-
tà sociali di vario genere tipo come la cura degli spazi aperti e dei giardini. Si potrà
ad esempio indire un concorso che premia lo spazio verde di quartiere più curato.

2.5. Energia

Si farà in modo che i quartieri esistenti della città tornino ad essere luoghi di produ -
zione, di creazione di valore e di identità delle persone, veri eco-quartieri che mi-
gliorano la qualità della vita dei residenti attraverso:

   •   risparmio energetico degli edifici e materiali ecocompatibili;

   •   riduzione dei rifiuti e del consumo di acqua;

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AMBIENTE, AGRICOLTURA ED ENERGIA

   •   mobilità sostenibile;

   •   integrazione tra abitazioni, attività commerciali, spazi sociali, sviluppo del ter-
       ritorio.

Un eco-quartiere è un luogo che facilita la sostenibilità, dove si vive meglio e che
produce lavoro, reddito e sviluppo, ideale per le esigenze dei cittadini (salute, rela-
zioni, facilità di accesso ai servizi...)

Gli elevati standard energetici tipici degli eco quartieri sono normati ed incentivati
da specifiche normative comunitarie (direttiva 2010/31/CE entrata in vigore dal 1°
febbraio 2012).

Il tutto si tramuterà nelle seguenti azioni:

       1. aggiornamento con scelte chiare ed obiettivi coerenti del Piano Energetico
          Comunale esistente (del 2007) rendendolo finalmente operativo tramite
          l'individuazione dei soggetti attuatori e delle relative possibilità operative e
          responsabilità;

       2. avviamento di un censimento degli edifici pubblici per valutarne la presta-
          zione energetica;

       3. individuazione degli interventi di miglioramento energetico e quantificazio-
          ne dei benefici economici derivanti;

       4. il tutto, facendo ricorso, dove possibile, a fonti di energia rinnovabile;

       5. quantificazione delle spese di intervento e definizione di un piano di rien-
          tro, tenendo presenti i contributi comunitari;

       6. istituzione di una Energy Service Company pubblica (di cui si parlerà più
          diffusamente al termine del presente elenco);

       7. promozione della cultura dell’uso razionale dell’energia;

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AMBIENTE, AGRICOLTURA ED ENERGIA

      8. introduzione sistematica di tecnologie finalizzate al risparmio energetico
          come le lampade a LED nell’illuminazione pubblica e negli edifici pubblici;

      9. promozione della bioedilizia, anche tramite la sua applicazione nella realiz-
          zazione degli eco-quartieri, precedentemente descritti;

      10.    promozione dell’autocostruzione;

      11.    sperimentazione, nelle zone pedonali, di “tappeti” per la produzione di
          energia che sfruttano il camminamento pedonale (PAVEGEN);

      12.    sperimentazione di una pavimentazione stradale che produce energia
          sfruttando il passaggio veicolare (quando è prevista la ripavimentazione di
          una strada ad alto scorrimento);

      13.    sostituizione progressiva degli attuali autobus con bus che prevedano
          anche il recupero energetico in frenata;

      14.    introduzione di sgravi fiscali per incentivare la sostituzione delle vecchie
          caldaie centralizzate con impianti di co-generazione (o tri-generazione)
          sempre centralizzati, o per l’installazione di impianti geotermici;

      15.    controlli sulle nuove costruzioni private, per il rispetto delle normative;

      16.    verifica (audit) energetica obbligatoria degli edifici pubblici e su edifici
          privati in costruzione per risparmiare almeno il 30 % di energia elettrica e
          di illuminazione;

      17.    introduzione di sistemi di tele-gestione per ottimizzare il rapporto tra
          produzione e consumo energetico degli edifici comunali, garantendo l’effi-
          cienza degli impianti e conoscendo in tempo reale il dettaglio dei guasti;

      18.    copertura con impianti fotovoltaici di tutti i parcheggi pubblici (dopo una
          ovvia verifica della loro esposizione). Questo intervento, oltre ad avere il

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AMBIENTE, AGRICOLTURA ED ENERGIA

          vantaggio di offire riparo per le auto, porterebbe nelle casse del Comune
          ulteriori entrate, oltre a quelle degli eventuali pedaggi;

      19.    progetto per fare in modo che, nel giro di 5 anni, ci siano a Macerata al-
          meno 30 colonnine elettriche per la ricarica delle auto, favorendone
          l’installazione privata con la semplificazione delle procedure per l’otteni-
          mento dei permessi.

La Energy Service Company (anche detta E.S.Co), citata al punto 6 del precedente
elenco, è una società che effettua interventi finalizzati a migliorare l'efficienza ener-
getica, assumendo su di sè il rischio dell'iniziativa e liberando il cliente finale da
ogni onere organizzativo e di investimento.

I risparmi economici ottenuti vengono condivisi fra la E.S.Co ed il Cliente finale con
diverse tipologie di accordo commerciale.

La Smart Grid è una rete di informazione che affianca la rete di distribuzione elet-
trica e la gestisce in maniera "intelligente", ovvero un sistema fortemente ottimizza-
to per il trasporto dell'energia evitando sprechi energetici: gli eventuali surplus di
energia di alcune zone vengono infatti redistribuiti, in modo dinamico ed in tempo
reale, in altre aree.

Per poter attuare pienamente la strategia della Smart Grid bisognerà valutare come
riappropriarsi della rete energetica del comune, come è stato fatto a Schoneau, at-
traverso una società con azionariato diffuso.

Il raggiungimento degli obiettivi di cui sopra, comporterà notevoli risparmi economi-
ci da reimpiegare in interventi di sviluppo e di sostegno sociale.

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3. TERZA STELLA: URBANISTICA SOSTENIBILE

      La popolazione di Macerata non cresce da cinquant'anni: riqualifichiamo il pa-
      trimonio edilizio esistente e riduciamo le volumetrie edificabili previste!

      Cerchiamo di utilizzare al meglio la rete stradale attuale, rendendola anche
      più sicura, tramite la riduzione del traffico veicolare, creando in tal modo i pre-
      supposti per ridurre sostanzialmente le spese familiari. Il Trasporto pubblico
      Urbano è lo strumento giusto per raggiungere quell'obiettivo.

3.1. Spunti iniziali

La sostenibilità di un insediamento urbanistico, quale è la città, si verifica col
mantenimento dell’integrità dell’ambiente naturale, con il corretto funzionamento
delle reti tecnologiche e con la qualità delle soluzioni spaziali. La gestione
urbanistica della città si deve confrontare con quelle tre principali problematiche.

Per raggiungere quella sostenibilità si dovranno perseguire nuove forme di
organizzazione dello spazio urbano, fondate sull’esigenza di contenere il consumo di
suolo, promuovendo forme di riuso del patrimonio edilizio esistente e garantendo la
massima permeabilità del terreno.

Questo diverso sistema insediativo deve perseguire l’obiettivo dell’autosufficienza
energetica del sistema residenziale, con accorgimenti bioclimatici e ponendo nel
progetto stesso le premesse per una utilizzazione massima delle fonti energetiche
rinnovabili. All’interno del perimetro urbano bisogna garantire il raggiungimento
degli obiettivi globali sul ricambio di CO2 (è stato calcolato, ad esempio, che per
garantire il rispetto degli obiettivi del Protocollo di Kyoto dovrebbero essere
piantumati a verde almeno cinquanta metri quadri per abitante insediato).

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URBANISTICA SOSTENIBILE

A Macerata siamo ben lontani dal vivere in una città sostenibile.

Probabilmente molti di noi se lo ricordano, ma tutta la politica locale sembra non
esserne a conoscenza, visto che non se ne parla: con le ultime tre amministrazioni,
in una città la cui popolazione è sostanzialmente stabile da oltre quarant'anni
intorno alle 43mila unità, sono state previste nuove volumetrie edificabili per quasi
ventimila abitanti insediabili.

Tutte le scelte in materia urbanistica compiute in questi ultimi decenni son state
capaci di prevedere esclusivamente nuove costruzioni, come se lo sviluppo di una
comunità fosse possibile solo attraverso la realizzazione di nuovi edifici. L'industria
edilizia si è sicuramente sviluppata, ma tutti gli altri ambiti della vita produttiva
hanno dovuto arrangiarsi per proprio conto: artigianato, commercio, turismo,
attività culturali sono ambiti che un buon P.R.G. dovrebbe studiare per agevolarne lo
sviluppo e la relativa integrazione, ma sono stati completamente abbandonati a loro
stessi, e sopravvivono delle briciole che cadono dal tavolo (una volta) imbandito
dell'edilizia.

Rilevato questo, emerge chiaramente che una politica che pensa solamente a
cementificare non riesce a compiere una valutazione seria e credibile della città
esistente, capace di rilevarne le problematiche, e di coglierne al contempo le
potenzialità di crescita: la crisi del centro storico è, seppur artificiosamente, nel
dibattito politico e ci colpisce tutti perché riguarda la nostra identità cittadina, ma
dei problemi di traffico e polveri sottili nel quartiere di Santa Lucia, o della
pericolosità per chi cammina in via Santa Maria della Pace, e così via, chi se ne
accorge? Chi interviene? La politica che ci ha governato finora no di sicuro, e la città
che oggi viviamo ne è la testimonianza.

Mancanza di una strategia complessiva di sviluppo futuro per il lavoro di tutti e
incapacità di rilevare le reali problematiche della città esistente (e delle persone che
vivono    al     suo   interno)   sono    due   conseguenze   della   politica   attuale    del
cementificare.

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URBANISTICA SOSTENIBILE

Ce n'è anche una terza, ed è una reale spada di Damocle che pende sulle nostre
teste: un Bilancio Comunale drogato. Lungi da noi qualsiasi intento polemico, ma
non possiamo non osservare che, a seguito di tutte quelle previsioni edificatorie di
cui si accennava all'inizio, nel Bilancio Comunale sono state inserite tutta una serie
di entrate potenziali che difficilmente si realizzeranno in tempi brevi, cioè quelle
legate agli oneri e ai pagamenti relativi alle ipotetiche nuove costruzioni. Sulla base
di quelle entrate son stati pianificati interventi di vario genere, che vanno dal
sociale, ai lavori pubblici, fino alla scuola e alla cultura. Quando un giorno ci si
accorgerà che la previsione era stata fortemente sopravvalutata, allora, quelle che
venivano considerate spese coperte diventeranno debiti effettivi, e la città si troverà
a dover fare i conti con tagli di spesa e nuove imposte per far fronte alla nuova
situazione debitoria. E un Comune non è una banca che può emettere titoli tossici
che qualche “credulone” acquisterà....

Appare evidente, alla luce di quanto detto, che invertire la direzione alla gestione
del territorio finora attuata significa quindi intervenire per migliorare direttamente la
vita quotidiana di tutti noi. Per renderla maggiormente equa, offrendo a tutti i
cittadini le stesse possibilità di realizzazione.

Parlando di mobilità possibile per Macerata non possiamo non partire dal seguente
assunto: la strada non è una infrastruttura che serve per andare da un luogo A
ad un luogo B.

Un'autostrada che va da Milano a Napoli è un'infrastruttura di quel tipo. Oppure una
strada di campagna che va dalla casa rurale al mercato. Ma una strada cittadina è
un meccanismo diverso, probabilmente più complicato in cui si svolgono più funzio-
ni: è vero, ci si transita per raggiungere qualche destinazione, ma ci si ferma pure;
si percorre in auto, ma anche a piedi, o con il bus, o con la bicicletta; lungo il suo
tracciato si trovano vari elementi di servizio come, ad esempio, un cartellone pubbli-
citario o un cassonetto per i rifiuti, tutti che necessitano di essere avvicinati con un
automezzo per essere ripuliti e mantenuti funzionanti; magari su quella strada ci
sono dei negozi e, anche in questo caso, c'è bisogno di spazi per lo scarico delle

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URBANISTICA SOSTENIBILE

merci o per la sosta dei clienti; infine, magari, per qualche fortunato, è anche uno
spazio di incontro e di socializzazione.

Costruire un sistema della mobilità per una città moderna significa innanzitutto ini-
ziare a pianificare le modalità di spostamento all'interno della città stessa, in manie-
ra che i vari flussi possano aver luogo nel miglior modo possibile, senza interruzioni
e senza preclusioni particolari nei confronti di nessun luogo.

Affinché ciò diventi possibile, è necessario che gli spostamenti non avvengano più
esclusivamente tramite automobili e su mezzi privati. Per questo saranno aumenta-
te le possibilità di spostamento alternative, anche (e soprattutto) con i mezzi pubbli-
ci.

Infine, il tema della mobilità non può essere disgiunto dal tema della salvaguardia
della salute dei cittadini e dell’ambiente: necessità irrinunciabili e prioritarie per una
Comunità.

3.2. Urbanistica

Il Piano Regolatore vigente prevede la realizzazione di 1.100.000 mc (un milione e
centomila metri cubi!) di nuove abitazioni, che corrispondono a nuove case per qua-
si 20.000 (ventimila!) nuovi abitanti. La popolazione di Macerata è ferma a quota
43.000 circa da quasi cinquant'anni: basta fermarsi a questo dato per poter definire
la politica urbanistica di Macerata degli ultimi 10 anni quantomeno irresponsabile.

È chiaro che bisogna invertire tale tendenza, lavorando su di una variante al Piano
vigente che crei le condizioni per una effettiva riqualificazione del patrimonio edili-
zio esistente.

La finalità di ridurre il consumo del territorio sarà perseguita utilizzando tutti gli
strumenti per diminuire le dissennate previsioni edificatorie ad oggi previste, in pri-

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mis avviando una trattativa con i vari proprietari di terreni edificabili che non hanno
più interesse a pagare tasse altissime su quei terreni oramai improduttivi.

La riqualificazione della città costruita potrà partire dall'intervento in quelle sue par-
ti attualmente inutilizzate (completamente o magari solo in parte) o rimaste senza
funzioni a seguito della loro dismissione. Tali interventi dovranno essere caratteriz-
zati da una chiara valenza pubblica e andranno ad aumentare le dotazioni infra-
strutturali dei quartieri in cui andranno a ricadere.

Un sommario elenco delle parti di città o di singoli edifici più o meno abbandonati,
su cui sviluppare progetti specifici di recupero urbano a forte valenza pubblica può
essere il seguente:

    1. i grandi contenitori vuoti nel centro storico: ci si riferisce a tutte quelle struttu-
      re attualmente inutilizzate, più specificatamente a

       a) casa del Fascio in Piazza Mazzini: attualmente sede dell'Agenzia del Territo-
          rio (Catasto), ma rimarrà, a breve, vuoto a seguito dell'imminente trasferi-
          mento degli uffici in Viale Trieste;

       b) edificio dell'ex cinema Corso: abbandonato da anni;

       c) galleria del commercio (il palazzo dell'ex upim): l'utilizzo temporaneo e
          frammentario degli ultimi anni non permette interventi di manutenzione
          capaci di arrestarne il degrado;

       d) l'attuale caserma dei Carabinieri, in via di abbandono da parte dell'arma, di
          proprietà comunale;

       e) l'edificio che ospita la scuola media Mestica, in fase di dismissione, rarà li-
          bera tra qualche anno. È di proprietà comunale.

    2. Il palazzo ex INAM in viale don Bosco. Abbandonato anch'esso da anni, da
      quando l'Università ne lasciò i locali che aveva in affitto;

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    3. la sala dell'ex cinema Tiffany, in via dei Velini. Inutilizzata ed in stato di abban-
      dono;

    4. l'area delle ex casermette, sottoutilizzate e in stato di degrado avanzato;

    5. gli edifici dell'ex mattatoio in via Due Fonti, di proprietà comunale ma attual-
      mente sottoutilizzati e a rischio di un nuovo degrado.

L'elenco non vuole essere esaustivo, ma intende semplicemente evidenziare i gran-
di vuoti funzionali presenti nel tessuto cittadino che rischiano di portare, se non
adeguatamente affrontati, ad un degrado complessivo dell'intera città o, almeno,
della porzione di città in cui insiste.

L'area artigianale di Valleverde. Del precedente elenco fa parte anche un'altra
parte di città attualmente degradata, anche se non è stata oggetto di un fenomeno
di abbandono. Ci si riferisce allo scempio di Valleverde, un'area agricola, fertile, di
oltre settanta ettari, lottizzata pesantemente sulla supposta spinta di innumerevoli
aziende ipoteticamente interessate ad insediarci la propria sede, ma, ad oggi, quasi
completamente inutilizzata, con strade a quattro corsie percorse da saltuari passan-
ti e campi lasciati incolti.

Per questa area è necessario uno studio che non può trovar luogo in un programma
elettorale, data la complessità della situazione, sia dal punto di vista del regime pro-
prietario che da quello prettamente tecnico ed urbanistico. Fatto sta che una città
che ambisca ad essere tale non può permettersi uno spreco di quelle dimensioni e
dovrà cercare tra le sue risorse (intellettuali essenzialmente) una terapia adeguata
a quella grande ferita.

Qualsiasi proposta non potrà comunque discostarsi dall'intento di diminuire il consu-
mo del territorio, a maggior ragione in questa parte di città in cui il consumo non è
ancora completamente avvenuto.

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