MONTECCHIO MAGGIORE Sabato, 09 marzo 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
MONTECCHIO MAGGIORE Sabato, 09 marzo 2019 Montecchio Maggiore 09/03/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 25 F.P. A Montecchio più peso alla chirurgia senologica 1 09/03/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 39 G.Z. Ad Alte arriva la nuova sede per il comando di polizia locale 2 09/03/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 58 PAOLO ROLLI Tra pregiudizi, camici e pailettes Antonella è più forte del... 3 08/03/2019 ilgiornaledivicenza.it ANTONELLA FADDA Troppi allagamenti Ora i lavori nei fossi aiutano 50 famiglie 5 Dal Nazionale 09/03/2019 L'Arena Pagina 36 STE.NI. Rinnova guardaroba con shopping gratuito Una 44enne in cella 7
9 marzo 2019 Pagina 25 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore A Montecchio più peso alla chirurgia senologica Sempre a Vicenza, non ci sarà più un reparto di chirurgia stereotassica per il cyber knife, che verrà assorbito dalla neurochirurgia, mentre la neuropsichiatria infantile rientrerà all' interno del San Bortolo con 4 posti-letto per l' età evolutiva, e la neuroradiologia farà telerefertazione provinciale di tac e risonanze. Quanto alla provincia, a Noventa si confermano i 2 reparti di medicina internistica e di chirurgia generale, quest' ultima con la caratterizzazione ad ampio spettro di week surgery, e si introducono 20 posti di ospedale di comunità. A Valdagno solo conferme. Ad Arzignano idem, con la sola scontata discontinuità (nella visione di un' Ulss unica) dell' accorpamento con il San Bortolo di pediatria, radiologia e del laboratorio analisi, che mantengono servizi e posti-letto ma diventano unità semplici. A Montecchio s i centralizza, dando ancora più peso alla Breast unit, la chirurgia senologica dell' intera Ulss con 12 letti, e l' oncologia medica assume lo status di unità semplice. A Lonigo (che, con Motta di Livenza, è uno dei due ospedali pubblici veneti per la riabilitazione) nasce il reparto di cardiologia riabilitativa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. F.P. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
9 marzo 2019 Pagina 39 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore MONTECCHIO Ad Alte arriva la nuova sede per il comando di polizia locale Da Largo Boschetti a piazza San Paolo. Manca ormai poco al trasloco del comando della polizia locale ad Alte. Comune di Montecchio e F i n a n z i a r i a immobiliare Costarica hanno sottoscritto il contratto di affitto per lo stabile, che un tempo ha ospitato una banca, in cui troverà posto anche la sede di Informagiovani (che ora è in via Da Vinci). Il canone di affitto annuale è di 60 mila euro e la locazione avrà una durata di 6 anni, rinnovabile. Sono in via di ultimazione i lavori, a carico della finanziaria, per adattare i locali alle nuove esigenze della polizia locale (anche una camera di sicurezza dove trattenere i fermati o gli arrestati e dell' Informagiovani, che ammontano a poco meno di 55 mila euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA. G.Z. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
9 marzo 2019 Pagina 58 Il Giornale Di Vicenza Montecchio Maggiore TEATRO. Al Sant' Antonio di Montecchio la malattia raccontata in tutte le sue sfumature , senza intermediazioni Tra pregiudizi, camici e pailettes Antonella è più forte del destino La Ferrari va dritta al cuore della sua storia con la sclerosi multipla Un male che affronta con il sorriso e due stampelle sgargianti MONTECCHIO MAGGIORE L a m a l a t t i a raccontata in tutte le sue sfumatore quotidiane e senza intermediazioni, visto che chi ne parla è la medesima persona che la vive. Nel caso specifico si tratta di Antonella Ferrari, ballerina mancata e brillante attrice, che fin da giovanissima convive con la sclerosi multipla e che l' altra sera ha portato sul palco del teatro Sant' Antonio il suo "Più forte del destino", ovvero la vita di una ragazza normale, piena di interessi e voglia di vivere, contro una malattia subdola e invalidante. Ed è proprio dall' invalidità che muove le sue mosse lo spettacolo: un' invalidità che c' è ma a volte è appena percepita, e proprio per questo misconosciuta al resto del mondo. Di qui la lotta quotidiana della protagonista, ma anche di ogni malato, per farsi riconoscere i diritti del proprio status, con lo scontro contro burocrazie sorde e farraginose e contro mentalità insensibili quando non meschine. Solo la disabilità evidente è considerata tale, e il disabile deve essere triste, emaciato, silenzioso, non avere cura di sè, incazzato con il mondo. Antonella, invece, ama ridere e ballare: le sue scarpe non solo le anonime ballerine nere, bensì rosse, di vernice, con tacco dodici. La malattia tenta di impedirglielo, ma è lei, alla fine, a vincere, e lo dimostra sul palco, tra giacca di lustrini, cilindro scintillante e stampelle coloratissime. La lotta però è dura, e drammatica è la ricostruzione di anni di scontro con i medici, quei medici che prima di riconoscere il suo male le fanno percorrere un calvario di esami invasivi e dolorosi, cercando di convincerla che il suo problema sta più nella testa che nella gamba. Sorprendente è la scoperta di avere la sclerosi multipla, accolta con un senso di sollievo, quasi come fosse una liberazione: a quel male che la tormenta, infatti, finalmente viene dato un nome, diventa un nemico identificato e quindi affrontabile. Nemmeno l' ingresso nel mondo dello spettacolo è dei più facili, negando inizialmente il suo stato di salute, con la paura di non essere all' altezza dei propri sogni: «Come facevo a farmi accettare dagli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 3
9 marzo 2019 Pagina 58 Il Giornale Di Vicenza
8 marzo 2019 ilgiornaledivicenza.it Montecchio Maggiore Troppi allagamenti Ora i lavori nei fossi aiutano 50 famiglie Niente più allagamenti in zona Carbonara a Montecchio Maggiore, dove si respirava aria di esasperazione tra i residenti, a causa dei disagi. Oltre tre chilometri di fossi e canali rimessi a nuovo e ripuliti in 60 ettari di un territorio in cui abitano 50 famiglie e oltre 200 persone. Tre settimane di lavori che il consorzio di bonifica Alta pianura veneta sta eseguendo nelle campagne a nord di villa Cordellina, a Montecchio. Un intervento messo in campo grazie a un accordo di programma tra Comune e Consorzio. Un accordo che, sulla base dell' apposita legge regionale, è stato stipulato per la risoluzione di alcuni problemi di natura idraulica, come tracimazioni o un non corretto deflusso delle acque in caso di forti precipitazioni, segnalati negli anni scorsi anche dai residenti di quest' area a carattere prevalentemente agricolo e residenziale. Il sindaco Milena Cecchetto, i l presidente del Consorzio, Silvio Parise, alcuni dirigenti comunali e il rappresentante dei residenti Antonio Meggiolaro hanno compiuto un sopralluogo per rendersi conto dell' avanzamento dei lavori. «Il Comune ha messo a disposizione i materiali, come i tubi in cui convogliare l' acqua in tratti particolarmente scoscesi - spiega Parise -, mentre i mezzi e le maestranze del Consorzio si stanno occupando della manutenzione, della pulizia del fondo da piante e ramaglie e della risagomatura di canali e fossi, di reti minori di proprietà privata ma di interesse pubblico, proprio per il fatto che, in caso di ostruzione, possono creare allagamenti in tutta questa zona». L' ultimo intervento risale a sette anni fa e in questi giorni gli operai si stanno occupando di completare la manutenzione della rete idraulica di tutta l' area, che raccoglie l' acqua da oltre 15 sorgenti. L' acqua, poi, confluisce nel rio Mezzaruolo e da lì arriva nel fiume Retrone. «Le spese - continuato il presidente - rientrano nel budget annuale del Consorzio destinato a lavori di manutenzione e ammontano a circa 10 mila euro. Era davvero importante intervenire perché si trattava della sicurezza dei campi, dei fossi e soprattutto dei residenti». Cinque anni fa, a causa di forti precipitazioni, l' area aveva subìto allagamenti con gravi problemi alle famiglie che abitano in Carbonara, Campestrini e Rasta. «Siamo contenti per i lavori - commenta Meggiolaro -. Era da tempo che li aspettavamo e avevamo fatto segnalazioni in municipio. Per noi si trattava davvero di un problema non da poco e ora, nel caso in cui ci fossero temporali, non ci sarà più pericolo di allagamenti anche nelle strade». «Grazie alle segnalazioni dei cittadini e dell' accordo con il Consorzio - aggiunge il primo cittadino - siamo in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 5
8 marzo 2019 ilgiornaledivicenza.it
9 marzo 2019 Pagina 36 L'Arena Dal Nazionale COLOGNA. Al negozio «Sorelle Ramonda» Rinnova guardaroba con shopping gratuito Una 44enne in cella L' operaia tessile aveva trafugato vestiti per un valore di 600 euro Finisce in carcere per lo shopping gratuito tra le corsie delle «Sorelle Ramonda». L' estate di due anni fa, Lidan Fu, un' operaia tessile di 44 anni residente a Cologna, con all' attivo numerosi precedenti per rapina, furto e reati fiscali, aveva pensato di rinnovare il proprio guardaroba al centro commerciale situato ad Alte di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza. Ma, anzichè passare dalle casse per pagare i capi di abbigliamento appena prelevati nei vari stand, per un valore complessivo di 600 euro, si era avviata all' uscita pensando di passare inosservata. I suoi movimenti sospetti avevano attirato però l' attenzione del personale del punto vendita affacciato su viale Trieste, lungo la Regionale 11. Tanto che, prima ancora che la donna varcasse la soglia del negozio, gli addetti alla sicurezza avevano già provveduto ad allertare la centrale operativa del 112. La 44enne è stata quindi bloccata da una pattuglia dei carabinieri della stazione di Tressino, sempre nel Vicentino, che le hanno impedito di dileguarsi con la refurtiva. La donna si era infatti infilata addosso diversi articoli delle migliori marche, dopo aver tranciato i dispositivi anti-taccheggio con un tronchesino. L' operaia, finita nei guai il 28 luglio 2017, venne arrestata con l' accusa di furto aggravato e condannata, il giorno successivo in Tribunale a Vicenza, a quattro mesi di reclusione e 120 euro di multa. Fu poi scarcerata e fece istanza per ottenere la conversione della condanna detentiva in misura alternativa. Una richiesta che, sulla scorta del suo già nutrito «curriculum» giudiziario, è stata rigettata ora dal Tribunale di sorveglianza di Venezia. E così l' Ufficio esecuzioni della Procura berica ha emesso nei confronti di Lidan Fu l' ordine di carcerazione. Un provvedimento che è stato eseguito giovedì pomeriggio dai carabinieri della stazione di Cologna. Gli uomini del luogotenente Fabrizio Di Donato hanno rintracciato la 44enne nella sua abitazione, nel centro cittadino, e l' hanno accompagnata nella casa circondariale di Montorio dove dovrà scontare tre mesi e 29 giorni. STE.NI. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
Puoi anche leggere