MONTECCHIO MAGGIORE Sabato, 12 gennaio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine

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MONTECCHIO MAGGIORE Sabato, 12 gennaio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
MONTECCHIO MAGGIORE
   Sabato, 12 gennaio 2019
MONTECCHIO MAGGIORE Sabato, 12 gennaio 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
MONTECCHIO MAGGIORE
                                               Sabato, 12 gennaio 2019

Montecchio Maggiore
 12/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 35
 L' INGLESE SI IMPARA ALL' INFORMAGIOVANI                                                  1
 12/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 35
 LA BEFANA VIEN DI NOTTE AL CINEMA PARROCCHIALE                                            2
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 Marijuana nei mobili Condannato a 4 anni                                                  3
 12/01/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 35
 PORTE APERTE A SCUOLA AL VIA LE ISCRIZIONI                                                4
 11/01/2019 ilgiornaledivicenza.it                                       IVANO TOLETTINI
 Tre trasformatori "ostaggi" del ponte Morandi                                             5
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  MONTECCHIO/2

  L' INGLESE SI IMPARA ALL' INFORMAGIOVANI
  Proseguono al Centro giovani in via Da Vinci
  ad Alte gli incontri con "Afternoon chat":
  appuntamento oggi, dalle 16 alle 18.30,
  quando si riunirà il gruppo di conversazione in
  inglese con attività aperta a giovani e ragazzi
  che vogliono esercitarsi liberamente in
  conversazione, lettura e ascolto. A.F.

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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  MONTECCHIO/3

  LA BEFANA VIEN DI NOTTE AL CINEMA
  PARROCCHIALE
  Questa sera con inizio alle 21 e domani alle
  15.30 è in programma, al cinema parrocchiale
  San Pietro, la proiezione della divertente
  commedia per tutta la famiglia con
  protagonista Paola Cortellesi dal titolo "La
  befana vien di notte" e diretto da Michele
  Soavi.
  Ingresso 5 euro, ridotto 3 euro. A.F.

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  MONTECCHIO. L' imputato era stato arrestato assieme al coinquilino

  Marijuana nei mobili Condannato a 4 anni
  La droga, oltre un chilo, nascosta anche in giardino

  Assieme al suo coinquilino, un giovane
  pakistano di 26 anni, la cui posizione
  processuale è stata stralciata, Massimo
  Cornale, 49 anni, di Montecchio Maggiore,
  aveva trasformato la propria abitazione
  (compreso il giardino) in un bazar della droga.
  I due, trovati dai carabinieri con oltre un chilo
  di marijuana nascosto un po' ovunque, erano
  stati arrestati nell' agosto del 2017. L' altro
  giorno Cornale è stato condannato dal giudice
  Cuzzi a quattro anni di reclusione. L' imputato
  (a cui dopo gli arresti domiciliari era stato
  applicato l' obbligo di presentazione alla
  polizia giudiziaria) dovrà inoltre pagare 18
  mila euro di multa.
  Una volta arrivati nell' appartamento del
  49enne, i carabinieri si erano presto accorti di
  trovarsi in una sorta di supermarket della
  droga.
  Nascosti in varie parti dell' abitazione: nei
  mobili, in alcuni spazi esterni, nonché sepolti
  in giardino, erano stati infatti recuperati
  numerosi involucri di differenti dimensioni.
  Tutti contenevano la stessa sostanza
  stupefacente: marijuana.
  Complessivamente i carabinieri rinvennero un
  chilo e 49 grammi lordi di "erba".
  Non solo perché nell' appartamento furono trovati pure 5 mila euro in contanti suddivisi in banconote da
  10, 20, 50 e 500 euro. Denaro ritenuto provento dell' attività di spaccio.
  A quel punto per Massimo Cornale e per il suo coinquilino, Abbas Sanaullah Gulam, cittadino di origini
  pakistane, di 26 anni, scattarono le manette. I due vennero accompagnati in caserma e accusati di
  detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Dopodiché il 26enne venne condotto nel carcere
  di San Pio X, a Vicenza, mentre il padrone dell' appartamento finì ai domiciliari. Il caso passò quindi in
  procura e i due vennero rinviati a giudizio.
  La posizione di Gulam, nel frattempo è stata stralciata; Cornale ha invece scelto la strada del
  dibattimento. Che si è aperto davanti al giudice Cuzzi. L' altro giorno, al termine delle udienze previste,
  è arrivata la sentenza. Che ha, appunto, condannato il 49enne alla pena di quattro anni di reclusione e
  al versamento della somma di 18 mila euro di multa. Ora l' imputato potrà decidere se presentare
  ricorso in appello. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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  MONTECCHIO/1

  PORTE APERTE A SCUOLA AL VIA LE ISCRIZIONI
  Oggi dalle 8 alle 17 nella scuola media "Leone
  XIII" dei padri Giuseppini, in via Murialdo, sarà
  proposto il "porte aperte" per le visite e per
  conoscere il programma educativo. Iniziativa
  per famiglie, dalle 10 alle 12, anche alla scuola
  d' infanzia "Dolcetta" e al nido integrato in via
  Lorenzoni. A.F.

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                                    ilgiornaledivicenza.it
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  Tre trasformatori "ostaggi" del ponte Morandi
  La tragedia del Ponte Morandi dopo sei mesi
  centrifuga pesanti conseguenze non solo per
  la città di Genova, ma anche per una parte del
  tessuto produttivo del Paese che dipende dai
  trasporti eccezionali. Avvenuta alla vigilia di
  Ferragosto, con il suo insopportabile bilancio
  di 43 vittime e 500 sfollati, di fatto blocca le
  consegne su ruota tramite la rete autostradale.
  La dimostrazione empirica è che la Sea di
  Tezze di Arzignano non riesce a consegnare
  alla Acea di Roma tre giganteschi
  trasformatori del peso di 90 tonnellate
  ciascuno, e che la Capitale sta aspettando
  come la manna. La ragione? Perché dal 14
  agosto sono decaduti i permessi per i trasporti
  di queste dimensioni. Così l' azienda della
  famiglia Ermilani-Sartori è costretta a tenere in
  magazzino tre macchine del valore ciascuna di
  oltre 700 mila euro, frutto della ricerca
  avanzata di ingegneri e periti di Sea,
  nonostante siano state collaudate ancora a
  luglio. E per l' azienda questo ha costi notevoli.
  «È obiettivamente una situazione difficile che
  speriamo si sblocchi al più presto», spiegano
  Lucilla e Nicola Sartori, gli amministratori
  delegati della società di via Leonardo da Vinci,
  che ha uno stabilimento anche a Montecchio
  Maggiore, e che è uno dei fiori all' occhiello
  dell' industria vicentina per il contenuto tecnologico di queste macchine. «Speriamo che possiamo
  superare l' emergenza per la consegna dei trasformatori grazie al lavoro svolto in sinergia tra l'
  Associazione industriali e il ministero delle infrastrutture e dei trasporti», aggiungono nel quartiere
  generale della Sea, dove Angelo Sartori e la moglie Giovanna Armilani assicurano ancora il loro apporto
  di esperienza. Per non parlare della figura inossidabile di Maria Ermilani, 93 anni, la fondatrice e
  presidente di Sea, che grazie poi al ruolo del genero Angelo è diventata con quasi 60 milioni di fatturato
  una delle principali aziende italiane del settore. Da mesi si vive con palpabile disagio a Tezze di
  Arzignano, nella stanza dei bottoni di Sea, l' impossibilità di consegnare i tre trasformatori, venduti ma
  non ancora fatturati, di cui Roma ha bisogno. «Se il dramma nazionale del crollo del ponte Morandi -
  sottolineano i fratelli Sartori - ha avuto ripercussioni immediate e terribili per i congiunti delle vittime e
  poi per Genova che convive con l' emergenza, non c' è dubbio che ne abbia risentito anche la
  produttività di parte del sistema Italia per la gravità del problema». Il collasso del ponte ha spinto per
  ragioni di sicurezza collettiva il ministro Danilo Toninelli a far decadere tutti i permessi per i trasporti
  eccezionali sulla rete autostradale al di sopra delle 90 tonnellate, mettendo in difficoltà il settore. Ci sono
  problemi di autorizzazioni e di verifiche strutturali dei ponti. Insomma, un quadro pesante che penalizza
  aziende del livello di Sea e, in questo caso, anche il cliente, la città di Roma. «Comprendiamo le cautele
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11 gennaio 2019
                                    ilgiornaledivicenza.it
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