Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - Anno 2009 - Comune di Suzzara

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Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - Anno 2009 - Comune di Suzzara
Comune di Suzzara

Monitoraggio e controllo
  delle zanzare nel
 Comune di Suzzara

       Anno 2009
                Dott. Agr. Gabriele Panena
                Dott. Agr. Andrea Scandolara
Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - Anno 2009 - Comune di Suzzara
Indice

Capitolo                      pagina

Oggetto dell’incarico         2

Le zanzare                    2

Il progetto                   4

L’articolazione dei rilievi   5

L’area di monitoraggio        10

I risultati                   14

Le prospettive future         29

Bibliografia                  37
Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - Anno 2009 - Comune di Suzzara
Oggetto dell’incarico

  Il Consorzio Forestale Padano è stato incaricato dal Comune di Suzzara di
  effettuare sul territorio comunale il monitoraggio della presenza di zanzare. Il
  sottoscritto Gabriele Panena, Dottore Agronomo iscritto all’Ordine degli
  Agronomi e Forestali della Provincia di Cremona al n. 174, ha svolto
  l’indagine suddetta in collaborazione con Andrea Scandolara, Dottore
  Agronomo iscritto al n. 261 dello stesso Ordine.

  Le zanzare

  Nel corso degli anni si è registrata una presenza in aumento di questi insetti
  e gli interventi messi in atto sia a livello privato che pubblico non hanno
  sortito sempre risultati positivi. Il problema si è aggravato con l’arrivo e
  l’insediamento di una nuova specie esotica, la zanzara tigre, che ha
  abbassato notevolmente la soglia di sopportazione dei cittadini a causa
  delle sue abitudini, completamente diverse dalle “cugine” autoctone.
  Aedes albopictus, questo il suo nome scientifico, è originaria dell’Asia
  tropicale, è giunta in Italia attraverso i commerci di copertoni usati. È una
  zanzara diurna che colpisce durante le ore di luce. Come la zanzara
  nostrana è la femmina che punge, il “pasto di sangue” è necessario par la
  maturazione delle uova e il completamento della sua attività riproduttiva. A
  differenza di Culex, agisce di giorno e quindi il suo pasto può essere fatto di
  “diversi piccoli pasti”, che per l’uomo si traducono in una serie di punture,
  non in un unico ponfo come normalmente si verifica ad opera della zanzara
  comune.

  Queste caratteristiche abbassano notevolmente la soglia di tolleranza da
  parte dell’uomo nei confronti di zanzara tigre che, quando raggiunge livelli
  di popolazione importanti, rende quasi inaccessibili alcuni luoghi.

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Dal punto di vista sanitario, Aedes albopictus,              può essere vettore di
  pericolose malattie che colpiscono l’uomo (febbre gialla e malattia di
  Dengue), ma mai segnalate in Italia, dove si sono registrati solo casi di
  trasmissione di una malattia virale chiamata Chicungunya (Chikungunya –
  cfr. Corriere della Sera - 2 settembre 2007 – pag. 21), causata da un virus
  originario dell’Africa centrale. Naturalmente il virus può essere arrivato in
  Italia attraverso turisti o immigrati che l’hanno contratto in loco. Le zanzare
  hanno poi operato la diffusione sul territorio (nel caso specifico alcuni
  Comuni della provincia di Ravenna). Questo virus causa sintomi ascrivibili ad
  una banale influenza su una persona adulta in buona salute, mentre su una
  persona già debilitata per svariati motivi può anche determinare
  complicanze risolvibili, ma in tempi piuttosto lunghi. Inoltre è stata segnalata
  come vettore di alcune filariasi dei cani e di una patologia dei cavalli.
  Proprio    questa    malattia,    denominata       West    Nile   Disease,    è   stata
  recentemente riscontrata in alcuni equini e diversi uccelli (in particolare
  corvidi) in Italia, la cui infezione è stata confermata da test immunologici. La
  trasmissione è avvenuta ad opera di Culex pipiens, la zanzara nostrana.
  Nelle provincie di Ferrara, Ravenna, Bologna, Modena, Rovigo, Venezia e
  Padova l’infezione è stata accertata su animali e segnalata anche a carico
  di persone, in alcuni casi l’infezione virale è evoluta in meningoencefalite
  con conseguenze serie su pazienti emiliani e veneti. Il contagio di esseri
  umani è raro, ma possibile, pertanto vanno messe in atto tutte le strategie
  possibili per controllare la diffusione del virus, a partire dal controllo delle
  popolazioni culicidiche (Rossini et al. 2008). Qualora in futuro venga
  introdotto in Italia qualche altro virus di origine tropicale, potremmo anche
  assistere all’ampliamento delle capacità di trasmissione dei culicidi. Per
  questo dal 1990 l’Istituto Superiore di Sanità è allertato e ha allertato le
  Aziende sanitarie locali al fine di seguire con grande attenzione la diffusione
  sul territorio delle zanzare, monitorando tutta la popolazione di culicidi al

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fine di evidenziare l’eventuale arrivo di altre specie ancora più efficienti dal
  punto di vista della trasmissione di virus e agenti patogeni (Aedes aegypti,
  una su tutte, praticamente uguale alla zanzara tigre, ma più efficiente nella
  trasmissione e quindi decisamente più pericolosa).

  Il progetto

  Il progetto per l’annata 2008 aveva la finalità di monitorare il territorio ed
  individuare quali specie di zanzare fossero presenti, con quale intensità e
  quali opportunità di intervento fossero possibili per gli anni a venire, per
  sviluppare una modalità di lotta che, attraverso il trattamento dei potenziali
  focolai di infezione sul territorio comunale con prodotti larvicidi nei momenti
  e nei luoghi suggeriti dalle catture del monitoraggio, fornisse informazioni ed
  assistenza anche ai privati che volessero contribuire alla lotta alle zanzare
  nelle aree private.

  Il monitoraggio è un elemento fondamentale di un programma di lotta che
  voglia raggiungere l’obiettivo di contenere le popolazioni culicidiche e dare
  sollievo alla popolazione in particolare nelle aree che risultano infestate
  dalla zanzara tigre (Aedes albopictus).

  Con la cartografia fornita dall’Amministrazione abbiamo individuato, in
  collaborazione con l’Ufficio Tecnico comunale, le aree a maggior
  frequentazione o che necessitavano di maggior tutela: parchi, scuole,
  centri sportivi ecc., luoghi in cui successivamente abbiamo posizionato le
  ovitrappole. Inoltre durante la fase di raccolta di informazioni per la
  conoscenza del territorio abbiamo raccolto dai tecnici comunali notizie
  circa la presenza di possibili focolai già noti e delle attività commerciali
  presenti all’interno del comune che avrebbero potuto rappresentare un

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luogo di riproduzione ideale per le zanzare (gommisti, vivai, cantieri edili
  ecc…).

  Nel corso del 2009 i rilevamenti sono proseguiti, con le stesse modalità ma
  riconsiderando parzialmente la distribuzione delle trappole sul territorio
  comunale in funzione di una maggiore omogeneità del rilievo. È stata
  inserita anche una diciannovesima trappola, in via Democrito, rispondendo
  alla segnalazione dei cittadini che in quell’area lamentavano pesanti
  infestazioni e grande disagio.

  Ad inizio anno si è tenuto anche un incontro con la cittadinanza in cui si è
  presentato il lavoro fatto nel 2008 e si sono fornite le informazioni generali
  necessarie ad affrontare una stagione di “lotta” intensa, allo scopo di
  coinvolgere non solo l’Amministrazione, ma anche il resto della cittadinanza
  in un’impresa che è difficile, ma che affrontata insieme può diventare
  sicuramente più abbordabile.

  L’articolazione dei rilievi

  Le modalità dei rilievi sono diverse in funzione delle specie bersaglio.
  Conoscere l’esatta composizione della popolazione culicidica infestante il
  territorio è importante al fine di impostare anche un adeguato programma
  di lotta. Per questo si utilizzano diversi strumenti e modalità, in quanto ogni
  specie ha comportamenti tipici che rendono necessari strumenti diversi di
  monitoraggio.

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Le    trappole         a    CO2 si      basano
                                                 sull’attrazione            che       l’anidride
                                                 carbonica esercita sulle femmine
                                                 adulte. Esse hanno la necessità del
                                                 “pasto      di    sangue”         per     poter
                                                 attivare la deposizione delle uova.
                                                 La CO2 prodotta dal ghiaccio
                                                 secco introdotto nel contenitore
                                                 simula la presenza di una persona
                                                 che respira e pertanto attira le
                                                 femmine che hanno bisogno del
                                                 sangue. Così gli adulti possono
                                                 essere       catturati,          contati      e
                                                 riconosciuti      dal       punto    di    vista
   Figura 1 - Trappola a CO2
                                                 tassonomico. Le ovitrappole sono
  lo strumento per il controllo della popolazione di zanzara tigre, che viene
  catturata in quantità irrilevante dalle trappole a CO2. In figura 5 e tabella 1
  sono riportati i luoghi in cui le trappole sono state posizionate. Nel corso
  dell’anno la distribuzione può aver subito cambiamenti in funzione
  dell’andamento delle catture e delle segnalazioni dei cittadini riguardo al
  disturbo esercitato dalle zanzare pervenute all’Amministrazione.

  Le trappole a CO2 (figura 1) sono state posizionate in luoghi riparati (giardini
  privati o comunque luoghi protetti) per evitare atti di vandalismo, han
  funzionato una notte (12-14 ore) e la mattina successiva il sacchetto
  contenente le zanzare veniva recuperato, le zanzare congelate e
  successivamente       contate     e   classificate   con        uno       stereomicroscopio
  secondo le chiavi tassonomiche elaborate da Sinergie et al. (1979). Queste
  trappole erano collocate ogni due settimane, ad esclusione di quelle in cui

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il posizionamento è stato sospeso per le avverse condizioni meteorologiche,
  in particolare le piogge intense hanno un effetto abbattente sulla
  popolazione, limitando le possibilità di volo per gli adulti.

  Sono state collocate in luoghi diversi nell’arco della stagione, ma sempre
  all’interno dell’area individuata dagli Uffici comunali per il monitoraggio.

  La CO2 che attira le zanzare è prodotta dal ghiaccio secco (anidride
  carbonica allo stato solido) che ha il punto di sublimazione a -80° C,
  pertanto a temperatura ambiente produce una quantità di gas sufficiente
  ad attirare le zanzare che si avvicinano e vengono spinte da una ventola
  all’interno di un sacchetto dove si ritroveranno, vive, la mattina successiva
  quando il sacchetto verrà ritirato e immediatamente congelato.

  Le ovitrappole (figura n. 2) sono state posate in 19 siti, ogni 7 giorni si
  sostituiva la barretta, si cambiava l’acqua
                                                        Figura 2 - Ovitrappola per zanzara
  aggiungendo qualche goccia di Bacillus                tigre
  thuringensis     var.    israeliensis,   larvicida
  biologico selettivo utilizzato per evitare che
  qualche uovo potesse schiudere nel corso
  della   settimana       dando    alla    larva   la
  possibilità di completare il suo ciclo vitale.
  Sono costituite da un bicchiere di plastica
  nero riempito per due terzi di acqua, in
  esso si posa una barretta di masonite
  numerata,      l’ambiente     umido      e   scuro
  richiama le femmine di zanzara tigre
  feconde che depongono le uova. La
  barretta, ritirata ogni sette giorni permette
  di procedere alla conta delle uova e valutare l’andamento della
  popolazione (grafico 1). I luoghi in cui sono state posizionate le trappole

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sono stati scelti in base al ciclo vitale dell’insetto che ha bisogno di ambienti
  con caratteristiche ben definite per svilupparsi: acqua stagnante, oscurità e
  un supporto duro e asciutto su cui depositare l’uovo. La conoscenza del
  ciclo biologico dell’insetto e le numerose esperienze presenti in bibliografia
  hanno fornito indicazioni relative alla scelta dei luoghi e alle attività
  economiche a maggior rischio presso cui porre le ovitrappole: vivai,
  gommisti, il cimitero e alcuni parchi pubblici. A questi sono stati affiancati
  alcuni giardini privati e altri luoghi che potessero fornire dati sulla
  distribuzione dell’insetto in città. In tabella 1 sono indicati i siti di rilevamento.

  Tabella 1 – Luogo di posizionamento e corrispondente numero di codice delle ovitrappole
  per la cattura di A. albopictus nel 2009.
  trappola      luogo                        trappola      luogo

      1         Parco San Biagio                 11        via Solferino - cabina ENEL
                                                           viale Cesare Battisti - area
      2         Cimitero                         12
                                                           dismessa
      3         Vivaio Sabbadini                 13        via Gramsci ang. via Toti
                                                           via Marie Curie -
      4         Parco Cadorna                    14
                                                           parcheggio
                Parco Picasso (Lenin-
      5                                          15        P.zza della Repubblica
                Pasine)
                Parco delle Scienze e
      6                                          16        P.zza Unità d'Italia
                delle Arti
     7          Parco Gina Bianchi               17        Parco PEEP 4
     8          Comprensivo 1                    18        via Curtatone
     9          Comprensivo 2                    19        Via Democrito
     10         Scuola Rodari

  Nel corso dei mesi successivi (da giugno ad ottobre) oltre alla sostituzione
  periodica delle barrette di masonite nelle ovitrappole e al posizionamento
  delle trappole a CO2 sono stati effettuati sopralluoghi di controllo e verifica
  dell’andamento delle popolazioni larvali. Innanzitutto per verificare le
  segnalazioni dei cittadini e per ricavare indicazioni sulla necessità di
  intervenire. Questi controlli venivano eseguiti settimanalmente, a campione,

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estraendo acqua dalle caditoie e dai tombini stradali per stimare la
  presenza quantitativa e qualitativa delle larve presenti. Nel periodo in cui si
  sono eseguiti i controlli, successivamente al primo trattamento, le caditoie
  comunali spesso risultavano asciutte e, tra quelle in cui ristagnava l’acqua,
  solo alcune apparivano infestate da larve di zanzara, in una quantità
  abbastanza contenuta, quasi sempre inferiore alle 3-4 larve/litro. Se il livello
  di infestazione era superiore, si procedeva imediatamente al trattamento
  con una pastiglia di larvicida (Flubex Compresse, prodotto utilizzato anche
  per i trattamenti su scala Comunale e Reg. Min. Sal. n° 17520) e
  contemporaneamente si andava ad indagare la possibile origine del
  focolaio attraverso il contatto con i privati residenti.

  Le segnalazioni dei cittadini sono state importanti per individuare le aree
  infestate, ma non sufficienti ad individuare tutti i focolai che andavano
  ricercati non soltanto nelle aree pubbliche, ma anche in quelle private.
  Dopo aver verificato la situazione nelle strade, si chiedeva agli abitanti di
  poter eseguire un controllo anche all’interno delle proprietà private,
  spiegandone le ragioni e cercando di sensibilizzarli alla collaborazione.
  Spesso succedeva che nelle abitazioni si trovasse un ristagno di acqua con
  presenza di larve, a quel punto dopo averlo mostrate ai cittadini, si
  spiegava loro il ciclo di sviluppo della zanzara e la necessità assoluta di
  evitare quelle situazioni, suggerendo eventualmente anche di intervenire
  con un prodotto larvicida dove l’acqua avesse ristagnato senza possibilità
  di essere eliminata.

  Il coinvolgimento della popolazione è un tassello fondamentale per un
  programma di controllo, la collaborazione è irrinunciabile, serve per
  individuare ed eliminare i microfocolai domestici che spesso alimentano la
  popolazione culicidica. La lotta alla zanzara tigre, insetto che si muove
  poco e tende a rimanere nei dintorni del luogo in cui è nato (si sposta al

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massimo di qualche centinaio metri), ha peggiorato notevolmente la
  situazione, il controllo dei ristagni d’acqua domestici diventa uno strumento
  indispensabile per il contenimento della popolazione infestante e limitare il
  disagio per i cittadini. Data l’enorme varietà dei luoghi in cui questa zanzara
  può riprodursi è assolutamente necessario che il cittadino venga
  attivamente      coinvolto    e   collabori   con    l’Amministrazione,     non    solo
  segnalando, ma anche sforzandosi di eliminare i ristagni sulla sua proprietà
  e diffondendo informazioni corrette così da arrivare a tutti i cittadini in un
  tempo più breve attraverso il passa parola.

  Il colloquio con i cittadini ha permesso anche, in alcuni casi, di illustrare la
  differenza tra zanzare ed altri insetti, simili, ma innocui, quali i Chironomidi,
  famiglia di Ditteri, che tuttavia non hanno le stesse abitudini alimentari e non
  creano fastidi alla popolazione, se non per la molestia generata dal loro
  volo che viene normalmente confuso con quello delle zanzare.

  L’area di monitoraggio

  Dai colloqui preliminari per la pianificazione del lavoro è emersa la volontà
  da parte dell’Amministrazione Comunale di effettuare un rilevamento che
  coprisse un’area più ampia della città, lo stesso territorio che poi sarebbe
  stato trattato con larvicidi nei tombini. L’area come si può vedere in figura 4
  è quella compresa tra la ex SS della Cisa, ad Ovest, la ferrovia, ad Est, il
  parco Picasso e l’area residenziale circostante a Nord e il confine comunale
  a Sud. In tabella 2 sono riportate le strade su cui è stato effettuato il
  trattamento sistematico, la fig. 4 le rappresenta graficamente. L’area è
  stata ampliata rispetto all’anno scorso anche in funzione delle segnalazioni
  fatte a fine lavoro (zona Lenin-Pasine). In questo modo l’area trattata è
  abbastanza circoscritta, è anche abbastanza delimitata da barriere fisiche

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importanti per le zanzare, che tuttavia anno mille occasioni per poter
  entrare.

  Tabella 2 – Strade interessate dai trattamenti a tombini e caditoie.

  Via/Viale               Via/Viale               Via/Viale              Via/Viale
  BACCHELLI               DIAZ                    LAMBRAKIS              PIAVE
                                                  LENIN da via
  BIANCHI G.              DON BOSCO               Opi a SS cisa          PIAZZALUNGA
                          DONELLA tratto
                          da via Nuvolari
  BIOLCHERIA              a via Montaldi          LIBERTA'               PICASSO
  BUOZZI                  EISTEIN                 LOMBARDI               PITAGORA
  CADORNA                 EUROPA                  LUPPI MENOTTI          RAVERA
                                                  M. TERESA DI
  F.LLI CAIROLI           F.LLI BANDIERA          CALCUTTA               RISMONDO
                                                                         RONCOBONOLDO
                                                                         da passaggio a
                                                                         livello fino a via
  CALEFFI                 F.LLI CERVI             MALCOM X               Marx
  CALLAS                  FERMI                   MANTOVA                SAN BIAGIO
  CANTELMA                FERRARIS                MANZONI                SANZIO
  CANTONI                 GALILEI                 MARCONI                SAURO
                          GENERAL
  CARDUCCI                CANTORE                 MAZZALI                SOLFERINO
  CAVOUR                  GIOBERTI                MAZZINI                SPINELLI
  CERVI                   GIOVANNI XXIII          MITTERAND              TOGLIATTI
  CROCE                   GRAMSCI                 MONTALDI               TOTI
  CURIEL                  GRANDI                  MONTECCHI              TURATI
  CURTATONE E
  MONTANARA               GRIMAU                  MORO                   UCCELLI
                          GUIDO DA
  DA VINCI                SUZZARA                 NIEVO                  VIRGILIO
  DE FILIPPO              IOTTI                   NUVOLARI               VOLTA
                                                  PASINE da
                                                  viale Virgilio a
  DEMOCRITO               !V NOVEMBRE             via Nuvolari           XXIII APRILE
  DE SANTIS               KENNEDY                 PERTINI                ZARA
  DI VITTORIO                                                            ZONTA

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   11
Come già rilevato al termine del lavoro dello scorso anno rammentiamo la
  difficoltà incontrata nel
  trattare le aree in cui i
  tombini       sono      quelli
  rappresentati in figura 3,
  con doppio fondo per un
  filtraggio dei detriti. Da
  questo punto di vista sono
  utili, ma per la lotta alle
  zanzare sono un ostacolo
  notevole in quanto nella
  parte                  bassa,
  irrangiungibile                           Figura 3 – Tombino con doppio fondo

  dall’esterno possono deporre e crescere indisturbate generazioni intere di
  zanzare. Per introdurre la pastiglia in questi tombini, si deve aprire lo stesso,
  come mostrato nella fig. 3, cosa abbastanza difficoltosa. Dato che questa
  tipologia di tombino è abbastanza diffusa a Suzzara, suggeriamo di evitare
  ulteriori pose, ma di ripiegare sul tombino tradizionale che presenta il
  vantaggio      di    essere   accessibile    immediatamente         all’operaio    che
  distribuisce le pastiglie.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   12
Figura 4: - Vie interessate dai trattamenti larvicidi alle tombinature stradali

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009       13
I risultati

  Il monitoraggio è stato condotto a partire dal mese di maggio fino a metà
  del mese di ottobre, quando, improvvisamente, le temperature si sono
  abbassate con minime notturne intorno ai 2-3°C (grafico 1) sul territorio del
  Comune di Suzzara. Di seguito descirviamo i risultati prodotti. Le zanzare
  sono presenti in misura notevole, soprattutto se ci si riferisce ad Aedes
  albopictus (zanzara tigre) che presenta una soglia di sopportazione da
  parte dell’uomo molto più bassa rispetto a Culex pipiens (zanzara comune).

  In tabella 3 possiamo vedere i dati raccolti dal monitoraggio effettuato con
  le trappole a CO2 (cattura di adulti di Culex e altre specie). Il dato è riferito
  ad un periodo di circa 10-14 ore, dal tardo pomeriggio fino alla mattina
  successiva. L’intervallo mensile dei controlli, è stato determinato da alcuni
  eventi piovosi che nel mese di luglio e anche ad agosto avrebbero
  vanificato l’esito del rilievo. Rimane comunque il dato quantitativo, che è
  importante, in particolare se raffrontato a quello del 2008. I picchi di adulti
  di Culex catturati arrivano a poco meno di 400 individui, mentre nell’anno
  passato si superavano i 1000 in una notte. La differenza è importante, ed è
  giustificabile a partire dalla sistematicità dei trattamenti eseguiti che a
  partire dal mese di maggio hanno tenuto la popolazione iniziale sotto
  controllo evitando pullulazioni eccessive. Anche le altre specie vengono
  catturate in quantità inferiore e mantengono una presenza che ha valore
  dal punto di vista biologico generale e informativo. Già in area golenale si
  potrebbe avere una presenza diversa, alcune Aedes, potrebbero essere in
  quantità decisamente superiore, Aedes caspius ed Aedes vexans sono,
  infatti, specie più adattate alle aree naturaliformi.
  Come affermato nella parte introduttiva queste informazioni non sono
  curiosità scientifiche, servono a capire come è formata la popolazione

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   14
culicidica e come si distribuisce e, soprattutto, se in essa entrano a far parte
  nuove specie alloctone che potrebbero anche avere interesse dal punto di
  vista sanitario (Aedes aegypti su tutte).
  Tabella 3 – Numero di adulti di C. pipiens, Aedes spp. e A.albopictus catturati con
  trappole a CO2 nel 2009.
                   luogo                    10-lug                7-ago              5-set
                                       cx   ae    ae ab     cx    ae ae ab      cx    ae ae ab
Cimitero                              223   1       1
Parco Cadorna                                              388 8            8
Parco Picasso                                                                   109 11       11
Parco via G. Bianchi                                       121 2            2
P.zza Unità d'Italia                                       324 3            3
Parco tra via Lombardi via Santi
                                                                                23    2      2
via Curtatone 57                      105    2       2
via Democrito                         216    1       1

Culex                                 164                  278                  66
Aedes                                        2                     4                  7
A. albopictus                                        1,5                    4                7

  Tabella 4 – Numero di adulti di C.pipiens, Aedes spp. e A.albopictus catturati con
  trappole a CO2 nel 2008
                   luogo                    04-lug                 18-lug                    8-ago
                                      cx    ae   ae ab     cx          ae   ae ab    cx      ae   ae ab
 Parco San Biagio                                          1073        7    7
 Parco Cadorna                                             838         5    5

 Parco delle Scienze e delle Arti
                                                                                     202     29   29

 Parco PEEP 4
                                                                                     13      5    5
 via Curtatone                        944   2    2
 medie
 Culex                                944                  956                       108
 Aedes                                      2                          6                     17
 A.albopictus                                    2                          6                     17

  La quasi totalità delle zanzare catturate apparteneva alla specie Culex
  pipiens, la zanzara comune da sempre diffusa nei nostri areali. Mai sono
  state catturate altre specie di interesse sanitario come Anopheles o
  Culiseta, mentre qualche individuo di Aedes autoctono è stato trovato ad

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009                    15
ogni rilievo. Il dato quantitativo rilevato con le ovitrappole e riferito alla
  popolazione di zanzara tigre è sintetizzato in tabella 5, dove si può verificare
  l’andamento della popolazione, la sua distribuzione e la sua frequenza sul
  territorio comunale.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   16
Tabella 5 – Numero di uova di A. albopictus per trappola a settimana.
                              26-   05-   12-   18-   25-   02-   10-   16-   23-   30-   07-   13-   20-   27-    02-   10-   17-   25-   02-   09-   16-       med    max
N°            luogo
                              mag   giu   giu   giu   giu   lug   lug   lug   lug   lug   ago   ago   ago   ago    set   set   set   set   ott   ott   ott
 1      Parco via Virgilio    58    26     0     0    213   111   230   81    136   247   89    143   160   36     85    34     0    12     8     9     0        80     247

 2          Cimitero          ch    ch    ch     0    sp     6    164   227   0     sp    0     sp    sp    sp     8     ch    ch     ch   ch    ch    ch        58     227

 3      Vivaio Sabbadini            32    128   30     2     sp   210   137   34     sp    0    76    69    64     18    10     0    83                0         56     210

 4       Parco Cadorna        64    46     0    102   99    13     5    sp    31     sp    1    sp    336   227    123   86    10    45    95    21     1        73     336

 5       Parco Picasso        34     0     2    sp    110   28     0     0    24r   267   20    sp    sp    154    178   51    11     0     1    114   23        58     267
          Parco delle
 6                             0    sp    50    16    26    38    180   139   43    47    253   171   85    130    66    73    153   17    136   47    168       92     253
      Scienze e delle Arti
          Parco via G.
 7                            68    20    30    43    47    239   334   102   195   331   139   161   104   275    68    59    38    226   205   sp     8        135    334
            Bianchi
 8       Comprensivo 1               0     9    ch    ch    200   11    75    82    221   240   127   138   205    55    79     0    17    30     0    68        87     240

 9       Comprensivo 2        11     2    55    64     2    137   195    1    82    66    ch    83    144    0      3    sp    164   86    sp    208   sp        77     208

10       Scuola Rodari        sp    sp    sp    sp    sp     sp   112   0     ch    ch    ch    ch    ch     ch    sp    sp    sp    104   sp    sp    sp        72     112
         via Solferino -
11                            58    sp    sp    sp    67     sp   sp    62    0     57    44    0     9      0     35    23    0     130   0     63    74        39     130
           cabina enel
          viale Cesare
12       Battisti - area       0    0      0    52    168   94    124   35    sp     sp   sp    0r    134   65     166   49    76    161   116    1    3         73     168
            dismessa
        via Gramsci ang
13                            63    0     24    180   0     202   105   62    120   317   90    57    65    48     65    5     37    25    64    129   0         79     317
             via Toti
        via Marie Curie -
14                            76    66     8    39    18    23    197   40    19     sp   75    110   231   263    197   sp    147   95    210   189   66        109    263
           parcheggio
           P.zza della
15                            11    0     24     0    19    237   158   95    sp    56    27    142   73    68     152   17     0    165    3     2    12        63     237
           Repubblica
16     P.zza Unità d'Italia    4     0     0     2    21    12     8    60    30    83    210   85    34    54     16     0    42    121   35    52     0        41     210

17        Parco PEEP 4        145   74    40    46    166    sp   sp    sp    12    289   177   0r     1    138r   142   210   64    280   sp    77    sp        123    289

18       via Curtatone         0     0     0    18    31     ch   51     8    76    39    59    ch    ch    510    48    31     0     1    168   55    44        63     510

19       via Democrito        np    np    np    80    37    251   434   ch    195   356   238   153   485   289    139   73    31     ch   93    90    21        185    485

             somma            592   266   370   592   989   1340 2084 1124    860   2020 1424 1155 1583 2099 1425        727   742   1568 1071   967   467       1160

             media            42    19    25    42    66    103   130   70    61    168   95    105   113   140    84    52    46    92    82    69    33        81

              max             145   74    128   180   213   239   334   227   195   331   253   171   336   510    197   210   164   280   210   208   168       231

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009                                                                      17
Dopo aver valutato l’entità della popolazione abbiamo cercato di
  correlare l’andamento di essa con quei parametri climatici che ne
  influenzano lo sviluppo. In particolare temperatura e piovosità. Utilizzando i
  dati forniti riferiti ad una stazione di rilevamento sita in Cavallara di Viadana,
  sulla sponda Nord del fiume Po, a pochi chilometri di distanza in linea d’aria
  da Suzzara.

  Il grafico 1 raffigura l’andamento medio delle uova presenti sulle 19
  ovitrappole disposte nel tutto il Comune durante il 2009 reffrontato con i dati
  meteorologici. L’annata 2009 è stata caratterizzata da un andamento
  meteo molto diverso dalla precedente. Da aprile a metà luglio si sono
  verificati periodici eventi piovosi, talvolta anche abbondanti che hanno
  reso la prima parte dell’estate decisamente più mite con temperature
  inferiori alle medie stagionali. Da metà luglio in poi le temperature sono
  aumentate e le precipitazioni sono cessate per quasi 60 giorni, dal 9 luglio
  fino al 27 agosto. Questo ha facilitato la riproduzione delle zanzare nelle
  settimane terminali di luglio in cui all’abbondanza di acqua si accoppiava
  anche la temperatura elevata con un rapido susseguirsi di generazioni che
  è proseguito grazie ai ristagni di acqua, non più meteorica, ma di irrigazione
  e di scarico ecc…che hanno creato il luogo in cui completare il ciclo.

  Il primo trattamento, è stato effettuato l’8 maggio, in corrispondenza di un
  evento piovoso seguito da alcune giornate con temperature decisamente
  primaverili. Lo scopo di questo anticipo è quello di contrastare sul nascere la
  popolazione culicidica, cercando di contenere gli insetti neonati dai quali si
  svilupperà tutta la progenie che infesterà la città.

  Nei grafici 1 e 2, sono indicati anche i successivi trattamenti (rombo rosso),
  la cadenza è stata decisa dai sottoscritti in funzione dell’andamento
  meteorologico e delle letture delle ovitrappole, così da ottimizzare

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   18
l’efficacia degli stessi, tenendo conto della persistenza del prodotto
  utilizzato.

  L’effetto degli interventi è stato buono e ha permesso di registrare catture
  inferiori rispetto all’anno passato, a conferma che l’ampliamento e
  l’omogeneizzazione dell’area trattata ha avuto un impatto positivo, per
  l’uomo, sulla popolazione culicidica. Abbiamo già commentato i dati
  relativi alle catture di adulti, ma osservando le ovideposizioni di zanzara tigre
  si può apprezzare il calo, spesso notevole, rilevato. Solo 7 le postazioni in cui
  si registra un aumento delle uova deposte, quantitativamente di qualche
  decina, mentre i cali sono generalmente dell’ordine delle centinaia (Figura
  5a e 5b). Non ha riscontro sul 2008, la trappola di via Democrito, che è stata
  posizionata da quest’anno. Il dato rilevato ha confermato che le lamentele
  dei cittadini avevano una giustificazione autentica, tuttavia nei vari e
  ripetuti sopralluoghi eseguiti nel corso dell’anno abbiamo anche tentato di
  individuare l’origine di queste popolazioni, ma non siamo riusciti a trovare i
  focolai, ad esclusione di un tombino con doppio fondo.

  L’evoluzione       meteorologica        stagionale       ha     creato      condizioni
  particolarmente favorevoli allo sviluppo e alla crescita delle zanzare da
  maggio a metà luglio, quando le temperature altalenanti e le piogge
  agevolavano la riproduzione degli insetti. Osservando il grafico 1 si nota
  bene questa evoluzione e la si può raffrontare con i trattamenti eseguiti che
  sono sempre riusciti ad intercettare e a contenere la popolazione,
  mantenendola ad un livello più basso. In particolare questo controllo,
  anche se non totale, ha consentito di evitare le pullulazioni feroci riscontrate
  in alcuni momenti nel 2008, in cui sulle barrette delle ovitrappole si
  contavano le uova a centinaia, quest’anno le centinaia erano al massimo 2
  o 3, non 5 o 6, con un calo di quasi il 50%. È un segnale che va interpretato
  positivamente, perché l’azione è stata condotta quasi esclusivamente sul

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   19
suolo pubblico, i privati coinvolti sono stati uno sparuto manipolo di
  volenterosi e per di più dislocati, che certamente dovranno aumentare se si
  vorrà proseguire migliorando ancora l’attività di controllo.

  Il momento più critico è stato certamente tra fine luglio e i primi di agosto
  quando la popolazione aumentava, anche se con tassi di crescita inferiori
  al 2008, in assenza completa di precipitazioni. Ciò significa che erano attivi
  e a massimo regime i sistemi di irrigazione privati e pubblici dei prati, le
  bagnature dei vasi di fiori ecc…, tutte attività che creano, ristagni che le
  zanzare utilizzano per riprodursi completando una generazione nell’arco di
  pochi giorni.

  I due trattamenti effettuati nel mese di agosto sono riusciti a riportare le
  uova/barretta al di sotto di 100, mentre nel 2008 erano mediamente al
  doppio.

  Nel grafico 4b sono rappresentati i dati massimi registrati per ogni trappola,
  da questa elaborazione si possono fare alcune osservazioni: il 27 agosto ha
  visto quasi 600 uova in via Curtatone e Montanara, mentre nel resto della
  stagione il dato era relativamente basso, in quel momento ci fu
  un’esplosione di cui non siamo riusciti a trovare la spiegazione, che ha
  alzato la media per quella trappola, altrimenti decisamente più in bassa
  (grafico 4°). Nonostante il dato medio inferiore al 2008 il fastidio avvertito è
  rimasto quasi immutato, a sentire i residenti, di conseguenza ciò va
  interpretato come un incentivo a proseguire il lavoro intensificando la lotta.
  Infatti la popolazione di Aedes albopictus, se non contrastata da opportuni
  interventi nei focolai,    è destinata a crescere secondo una progressione
  geometrica. È una specie di recente introduzione che si è perfettamente
  adattata all’ambiente urbano, ma non ancora in equilibrio con esso. Va
  considerato anche che l’ambiente urbano è caratterizzato da un’elevata
  semplificazione biologica, tale che i predatori naturali della zanzara sono

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   20
molto rarefatti e difficilmente potranno diffondersi, in particolare negli
  ambienti che essa ha scelto per svilupparsi (ambienti di per sé degradati:
  tombini, caditoie e ristagni occasionali…). Il valore mediato del grafico 1 è
  utile per capire come varia nel tempo il numero di individui presenti
  nell’ambiente e quanto la presenza di zanzare sia fortemente influenzata
  della temperatura, un parametro molto importante che accelera le fasi del
  ciclo di sviluppo larvale e l’attività trofica degli adulti. Conseguenza di ciò è
  la necessità di essere tempestivi nel trattamento dei focolai. L’effetto delle
  pastiglie distribuite nei tombini è stato sensibile, con forti riduzioni delle uova
  contate nelle settimane successive al trattamento, sintomo che la lotta
  effettuata nelle strade e negli spazi pubblici ha avuto una buona efficacia.
  Il controllo settimanale delle caditoie, ha permesso anche di verificare
  direttamente l’efficacia del trattamento eseguito, ispezionandole si è
  potuto constatare che il numero di larve presenti era praticamente
  azzerato. Un trattamento corretto e tempestivo risolve però solo una quota
  parte del problema.

                     30         Uova           Piogge          T°       Trattamento           400

                     25
                                                                                              300
                     20
         °C - mm/2

                                                                                                    n° - %

                     15                                                                       200

                     10
                                                                                              100
                      5

                      0                                                                       0
                          26/4 16/5   5/6   18/6   2/7   16/7 30/7 13/8 27/8 10/9 25/9 8/10

  Grafico 1 – Numero medio di catture di uova/settimana di A. albopictus, andamento
  meteo e date dei trattamenti alle caditoie stradali nel 2009.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009                       21
La popolazione si mantiene in un gran numero di focolai privati difficili da
  individuare e raggiungere, e questo le dà modo di riaffermarsi nelle
  settimane successive. Così si spiegano le fluttuazioni del grafico che sale e
  scende a conferma dell’efficacia di questo lavoro, fondato sulla costanza
  del controllo e degli interventi, e sul coinvolgimento di tutti.

  Si conferma la necessità di un’azione sinergica tra l’Ente pubblico che
  interviene sulle caditoie, e il privato cittadino che deve mettere in atto tutte
  la strategie possibili per contenere le formazioni di acqua stagnante e
  prevenire lo sviluppo di larve di zanzara sulla sua proprietà. Spesso abbiamo
  suggerito ai privati di trattare i propri focolai, consegnando a titolo gratuito
  qualche confezione di un larvicida a base di Bacillus thuringensis var.
  israeliensis, prodotto biologico, non tossico per l’uomo e per gli animali che
  può essere utilizzato senza nessun rischio anche in ambito domestico.
  L’efficacia della lotta migliora all’aumentare della percentuale dei focolai
  larvali individuati e eliminati oppure trattati.

  Nel grafico 2a vengono rappresentate due situazioni: due parchi cittadini in
  cui l’andamento delle ovideposizioni è stato notevole a conferma di una
  popolazione stanziale considerevole, che il trattamento larvicida ha
  controllato almeno dal punto di vista delle pullulazioni, tenendo i picchi a
  valori contenuti. Lo stesso si può osservare in due aree residenziali (grafico
  2b) dove la popolazione culicidica rimane contenuta quasi sempre al di
  sotto delle 200 uova/settimana. L’analsi fatta a conclusione del lavoro del
  2008 portava a differenziare le tipologie abitative, identificando quella con
  condomini e poco verde come quelle in cui i numeri rimanevano più
  controllati a differenza delle zone con villette e giardini in cui la possibilità di
  ristagno dell’acqua è decisamente maggiore e di conseguenza un numero
  più elevato di uova deposte.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   22
Quest’anno mi pare che la lettura dei dati non porti ad una conclusione di
  questo genere, ma piuttosto ci sia stato un appiattimento, verso il basso
  delle ovideposizioni che però non sono ancora sufficienti a garantire la
  soddisfazione dei cittadini che continuano ad avvertire il fastidio della
  presenza di zanzare nel corso della giornata.

                            Parco Scienze e Arti                                              via G.Bianchi - Parco

     600                                                                 600
     500                                                                 500
     400                                                                 400
     300                                                                 300
     200                                                                 200
     100                                                                 100
       0                                                                   0
           26/5   18/6    10/7    30/7    20/8     10/9     1/10                26/5   18/6   10/7      30/7     20/8     10/9     1/10

  Grafico 2a – Andamento delle catture di uova di A. albopictus in due parchi cittadini.

                                                                                                 Gram sci/Toti
                            via Marie Curie

                                                                   600
     600
                                                                   500
     500

     400                                                           400

     300                                                           300

     200                                                           200

     100                                                           100

       0                                                             0

           26/5   18/6   10/7    30/7    20/8    10/9     1/10           26/5      18/6   10/7       30/7      20/8     10/9     1/10

  Grafico 2b – Andamento delle catture di uova di A. albopictus in due zone residenziali.

  Nel grafico 4a vengono rappresentate le medie delle catture di tutte le
  ovitrappole posizionate sul territorio comunale, è un dato mediato che non
  fornisce informazioni precise, non dà un’idea dell’evoluzione nella stagione
  e dell’entità della popolazione, ma può servire come sintesi del lavoro

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009                                                    23
svolto, a confermare quali siano state le aree del comune di Suzzara più
  disturbate dall’insetto ematofago e quanto, di conseguenza, sia urgente
  intervenire con un programma integrato di difesa per i prossimi anni. Le
  ovitrappole con il maggior numero di catture sono state quelle collocate
  nel parco Gina Bianchi, in via Marie Curie, nel parcheggio degli impianti
  sportivi, nel PEEP4 – parco tra via Santi e via Lombardi - e in via Democrito.
  Questo dato ci invita ad indagare ulteriormente le cause degli elevati livelli
  di popolazione che, pur non avendo raggiunto i picchi del 2008, si
  collocano comunque con dati medi stagionali oltre le 100 uova/settimana
  e, nel caso di via Democrito, quasi a 200.

  Il grafico 4b invece dà, in valore assoluto, il picco di presenza di uova. Qui
  via Democrito si conferma “leader incontrastato”, ma si registra anche una
  performance, isolata, ma straordinaria di via Curtatone e Montanara.
  Addirittura supera le 500 uova in una settimana (581 la settimana
  precedente il 27 agosto). Per via Democrito è semplicemente la conferma
  di una condizione critica che andrà approfondita, ma per via Curtatone,
  dove per tutta la stagione non si erano mai superate le 100 uova/settimana,
  questo dato richiede un’ipotesi di spiegazione. Forse la settimana del
  Ferragosto ha visto molti andarsene ed essendo questa una zona
  residenziale con villette e giardini, gli irrigatori hanno funzionato e i sottovasi
  sono stati riempiti provocando un aumento deciso delle ovideposizioni che,
  al rientro degli abitanti, si sono riportati ai valori precedenti.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   24
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                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009
                                                                                                                                                                                                                                                                                           o
                                                                                                                                                                                                                                                                                        rit
                                                                                                                                                                                                                                                                                   oc
                                                                               o                                                                                                                                                                                              em
                                                                           r it                                                                                                                                                                                            D
                                                                        oc                                                                                                                                                                                              a

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Grafico 4b – Numero massimo di uova di A. albopictus contate sulle ovitrappole.
                                                                                                                                                                                                                                                                      vi                ne
                                                                     m                                                                                                                                                                                                              to
                                                                 D e ne                                                                                                                                                                                                       ur
                                                                                                                                                                                                                                                                                 ta
                                                                                                                                              Grafico 4a – Numero medio di uova di A. albopictus contate sulle ovitrappole.

                                                            v ia at o                                                                                                                                                                                                 vi
                                                                                                                                                                                                                                                                        a
                                                                                                                                                                                                                                                                           C
                                                                                                                                                                                                                                                                                        P
                                                                                                                                                                                                                                                                                            4
                                                                     rt                                                                                                                                                                                                              E
                                                                 Cu         P
                                                                                4                                                                                                                                                                                            o
                                                                                                                                                                                                                                                                                PE               li a
                                                            v ia E E                                                                                                                                                                                                      rc
                                                                                                                                                                                                                                                                                          d'
                                                                                                                                                                                                                                                                                             Ita
                                                                     P                 li a                                                                                                                                                                           Pa
                                                                                                                                                                                                                                                                                     tà                    ca
                                                                rc
                                                                   o          d ' I ta             a                                                                                                                                                                           U
                                                                                                                                                                                                                                                                                  ni
                                                                                                                                                                                                                                                                                                    bb
                                                                                                                                                                                                                                                                                                        l i
                                                                                               i c
                                                            P a nità                                                                                                                                                                                                                                                 io
                                                                                             l                                                                                                                                                                              a                    u
                                                                                         bb                                                                                                                                                                              zz                 ep                  gg
                                                                     U               pu                 gio                                                                                                                                                           P.                 R                  he
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                                                            Pa                     ll e                                                                                                                                                                                         de
                                                                             de
                                                                                                                                                                                                                                                                             o
                                                                                                                                                                                                                                                                          rc                o
                                                                        o                     o                                                                                                                                                                       Pa               ss
                                                                   rc                  ss                                                                                                                                                                                          ca
                                                            Pa                    ca                                                                                                                                                                                           Pi
                                                                             Pi                                                                                                                                                                                           rc
                                                                                                                                                                                                                                                                             o
                                                                                                                                                                                                                                                                                          rn
                                                                                                                                                                                                                                                                                              a
                                                                        o                          a                                                                                                                                                                  Pa
                                                                   rc                     rn                                                                                                                                                                                       ad
                                                                                                                                                                                                                                                                                        o
                                                            Pa                      do                                                                                                                                                                                          C
                                                                             Ca                    in i                                                                                                                                                                 rc
                                                                                                                                                                                                                                                                             o                 in
                                                                                                                                                                                                                                                                                                  i
                                                                        o                                                                                                                                                                                             Pa                  ad
                                                                   rc                     ad                                                                                                                                                                                         bb
                                                            Pa                      bb                                                                                                                                                                                          Sa
                                                                             Sa                                                                                                                                                                                          va
                                                                                                                                                                                                                                                                           io
                                                                      io                                                                                                                                                                                              Vi
                                                                 va
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                                                                            ro                                                                                                                                                                                                 ite                 ili o
                                                                     ite                           ili o                                                                                                                                                                  im                  rg
                                                                                       rg                                                                                                                                                                             C                    Vi
                                                            Ci
                                                                 m                   Vi                                                                                                                                                                                             vi
                                                                                                                                                                                                                                                                                       a
                                                                             vi a                                                                                                                                                                                       rc
                                                                                                                                                                                                                                                                                o
                                                                        o                                                                                                                                                                                             Pa
                                                                   rc
                                                            Pa

                                                                                                                                                                                                                              600

                                                                                                                                                                                                                                    500

                                                                                                                                                                                                                                          400

                                                                                                                                                                                                                                                300

                                                                                                                                                                                                                                                      200

                                                                                                                                                                                                                                                            100

                                                                                                                                                                                                                                                                  0
200

      180

            160

                  140

                        120

                              100

                                    80

                                         60

                                              40

                                                   20

                                                        0
La figura 5 cerca di fornire un’immagine della città correlata alla
  distribuzione della popolazione di zanzara tigre, raffrontando la condizione
  del 2008 (figura 5b) rispetto al 2009 (figura 5a). Il diametro dei cerchi è
  proporzionale al numero medio di uova di zanzara tigre rilevate nel corso
  dell’anno. È molto chiara la dimensione dei cerchi, come abbiamo visto
  dall’analisi dei numeri nelle tabelle precedenti, quantitativamente la
  popolazione è stata controllata. In via Democrito non c’è raffronto, è una
  situazione che andrà indagata a fondo per cercare di capire dove
  sviluppano tutte queste zanzare. Sarà interessante anche coltivare la
  disponibilità manifestata da alcuni residenti per accompagnare la
  campagna comunale con una campagna di trattamento sistematico
  anche da parte dei privati.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   26
5

                                                          14                          9

                                                                          7
                               10                              13
                                         1
                                                                              6

                                                                    12
                                                                                  8
                                                                                               11
                                             2                                            18

                                                          15
                                                                          4
                                                     16

                                                                     17

                                                                                          19

  Figura 5a – Distribuzione delle catture di uova di A.albopictus nel Comune di Suzzara. Il numero indica la zona di
  posizionamento, la dimensione del cerchio giallo è proporzionale al quantitativo medio di uova nel 2009.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009                            27
Figura 5b – Distribuzione delle catture di uova di A.albopictus nel Comune di Suzzara. Il numero indica la zona di
  posizionamento, la dimensione del cerchio giallo è proporzionale al quantitativo medio di uova nel 2008.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009                            28
350
                                   SUZZ09         SUZZ08
                          300

                          250
         N° uov a/s ett

                          200

                          150

                          100

                          50

                           0
                            10/5   23/5     8/6    21/6    5/7   19/7   2/8   16/8   30/8   15/9   27/9   11/10   25/10

                          Figura 6 - raffronto tra 2008 e 2009 delle uova presenti nelle ovitrappole

  Le prospettive future

     1. L’analisi dei risultati conferma in modo chiaro che il livello di
         infestazione del territorio suzzarese è calato, ma non ancora al di sotto
         della soglia di sopportabilità dei cittadini che spesso vengono ancora
         privati della possibilità di frequentare alcune aree a causa della
         presenza dell’insetto molesto.

     2. Si conferma anche la disponibilità dei cittadini, almeno per i contatti
         che abbiamo avuto personalmente, a prendere provvedimenti
         all’interno degli spazi verdi privati, pur nella consapevolezza che

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009                                    29
anche l’intervento privato non è garanzia di successo se non è
         coordinato da una regia che verifichi le situazioni, fornisca indicazioni
         e controlli l’operato di chi esegue i trattamenti.

     3. Questo       ruolo   è   quello     che,    naturalmente,      deve     svolgere
         l’Amministrazione comunale, in esso va compresa l’attività di
         informazione e divulgazione nei confronti dei cittadini, una precisa e
         puntuale attività di comunicazione che li sensibilizzi alla problematica
         prospettando comportamenti virtuosi, che non stravolgano abitudini
         consolidate e che possano avere un impatto positivo sulla città, sui
         suoi abitanti e sulla vivibilità di alcune aree.

     4. Il monitoraggio dovrà continuare. È la base per raccogliere
         informazioni e “mirare” i trattamenti in modo da renderli efficaci.
         Questa è stata la ragione del miglioramento complessivo della
         situazione nel corso del 2009, rispetto all’anno precedente. Accanto a
         questo, però, si dovrà intensificare la comunicazione con i cittadini per
         diffondere informazioni utili e buone pratiche da adottarsi a casa
         propria. Sarebbe efficace creare una particolare sezione dedicata
         alle zanzare nel sito del Comune dove fonrinre informazioni utili di
         conoscenza e affronto del problema, in cui dare comunicazione dei
         trattamenti eseguiti, informando la cittadinanza del momento
         migliore,   individuato    alla   luce    del   rilevamento    condotto,        per
         intervenire nelle loro proprietà.

     5. Accanto a questo spazio sul sito web dell’Amministrazione comunale,
         si dovrà intensificare la campagna informativa per riuscire a
         coinvolgere anche le scuole (i bambini sono i migliori ambasciatori di
         queste buone pratiche), i circoli e le associazioni dei cittadini: tutti
         devono conoscere e comprendere la problematica, quali sono al
         momento le sue implicazioni e quali le azioni da mettere in campo per

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009    30
mantenere la popolazione delle zanzare al di sotto del livello di
         fastidio percepito attuando i comportamenti virtuosi raccolti in tabella
         6.

     6. L’esigenza di intensificare l’azione di contrasto alle zanzare nasce
         anche     dalla    consapevolezza       della   problematica      che     si    sta
         sviluppando dal punto di vista sanitario. Nella parte introduttiva ho
         indicato quali siano le malattie di cui i culicidi sono vettori che stanno
         creando qualche problema alla popolazione, e quali potrebbero
         essere altre patologie diffusibili. Nella breve rassegna stampa allegata
         alla relazione abbiamo raccolto alcuni articoli comparsi negli ultimi
         due anni riguardanti le malattie trasmesse dalle zanzare. Alcune
         autorità sanitarie hanno avviato programmi di monitoraggio e
         controllo molto seri e organizzati, altri si stanno muovendo in questi
         mesi. Le Amministrazioni comunali saranno sempre più chiamate a
         dare risposte a questi problemi e, tanto più ne saranno a conoscenza,
         tanto migliori potranno essere le risposte sia a livello istituzionale che
         per i cittadini.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009    31
Tabella 6 - Nove consigli per contenere lo sviluppo delle zanzare.

       Evitare la formazione di raccolte di acqua, anche in luoghi poco
       accessibili o nascosti
       Pulire periodicamente le grondaie per favorire il deflusso dell’acqua
       Eliminare l’acqua dai sottovasi dopo 2 o 3 giorni, sono i luoghi più amati
       dalla zanzara tigre
       Oltre ai sottovasi le larve di zanzara tigre si trovano in barattoli, lattine,
       bacinelle, depositi e contenitori per l'irrigazione degli orti e dei fiori,
       annaffiatoi, fogli di nylon abbandonati in cui l’acqua piovana può
       accumularsi, buste di plastica, ecc.
       Pulire periodicamente i tombini ostruiti dai detriti e controllare il corretto
       funzionamento della sifonatura
       Fare attenzione a non lasciare l’acqua per più di 3 giorni nei depositi
       degli orti, o in alternativa coprire accuratamente tali contenitori con teli
       o con una zanzariera
       Mettere nelle fontane e nelle vasche con acqua sempre presente dei
       comuni pesci rossi, che si nutrono delle larve di zanzara
       Non lasciare all’aperto i copertoni che possono riempirsi di acqua e
       diventare il luogo ottimale per la riproduzione della zanzara tigre
       Eseguire nei tombini o dove l’acqua ristagna per più di 4-5 giorni e non
       può essere eliminata trattamenti larvicidi con insetticidi di tipo
       biologico, efficaci unicamente sulle larve di zanzara, (prodotti a base di
       Bacillus Thuringiensis var. israeliensis) ed innocui per l’uomo e gli animali
       domestici

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   32
7. Il cimitero è in ogni comune un
         luogo particolarmente a rischio
         per     la   proliferazione        delle
         zanzare in quanto in esso si
         possono      trovare      condizioni
         abbastanza favorevoli al loro
         sviluppo.    I   sopralluoghi      che
         abbiamo effettuato in questi
         anni ci dicono che a Suzzara, i
         cittadini                   tengono
         comportamenti          virtuosi,    nel
         senso    che     è   molto     diffuso
         l’utilizzo del fiore finto, quello di
         riempire i vasi con carta di
         giornale o sabbia, in modo da evitare che abbondanti piogge creino
         il focolaio. Tuttavia da due anni l’ovitrappola posizionata non riesce se
         non sporadicamente ad essere letta, non riusciamo ad avere dati
         perchè la settimana successiva la barretta è accanto al bicchiere in
         terra, quindi all’asciutto e così la zanzara non depone. Probabimente
         questo gesto è opera di uccelli (gazze?), che utilizzano il bicchiere per
         abbeverarsi. Dal grafico allegato si vede che anche nel 2009                    la
         popolazione è risultata scarsa, ma è un dato certamente falsato che
         non rispecchia la realtà.

     8. La campagna informativa nei confronti dei cittadini dovrà anche
         essere mirata in particolare a quelle attività produttive che più
         risultano a rischio per quanto riguarda la probabilità di avere ristagni
         idrici (gommisti, cantieri edili, vivai). Il loro coinvolgimento diretto

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   33
potrebbe essere utilissimo, prima di arrivare ad un ordinanza sindacale
         che li obblighi a determinati comportamenti virtuosi.

     9. All’interno dei cicli biologici e nelle catene alimentari la zanzara
         occupa un posto come tutti gli essere viventi, è preda di alcuni uccelli
         insettivori, le rondini in particolare, e di diverse specie di Chirotteri, i
         pipistrelli,   mammiferi     che    spesso     suscitano    repulsione     nella
         cittadinanza, ma che invece svolgono un ruolo fondamentale negli
         equilibri biologici. La campagna informativa può servire anche per
         questo far conoscere chi sono effettivamente i pipistrelli, quanto siano
         infondate tutte le dicerie su di essi e quanto invece essi siano
         fondamentali alleati in una campagna di controllo biologico integrato
         delle zanzare sul territorio. Esistono anche altre specie di predatori di
         adulti e larve, in particolare tra gli insetti troviamo larve e adulti di
         Odonati (libellule), Ditiscidi e Notonectidi che pure vivono nell’acqua
         e si cibano di larve presenti in essa. In fine i pesci, in particolare i pesci
         rossi che possono essere un valido aiuto per chi mantiene la fontanella
         o il laghetto in giardino.

     Al termine di questa relazione vorremmo ringraziare i cittadini di Suzzara
     che hanno contribuito al monitoraggio con la disponibilità ad aprire i
     cancelli per entrare nelle loro proprietà a collocare le trappole o a
     verificare eventuali microfocolai di sviluppo larvale, loro sono i primi
     testimoni di quanto facile sia creare condizioni favorevoli alla crescita
     delle zanzare e quanto difficile intervenire per debellare infestazioni già
     presenti se non si riesce ad individuarne l’origine. Ognuno può intervenire
     sulla sua proprietà, ma è necessario che i vicini facciano lo stesso e
     l’Amministrazione, sulle strade e negli spazi pubblici, segua la stessa linea
     di intervento, pena vanificare gli sforzi di tutti.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   34
Concludendo la relazione illustrativa del lavoro svolto nel 2008 affermavamo
  che quella della lotta alle zanzare era una scommessa impegnativa, ed è
  vero, ma i dati 2009 dimostrano che l’impegno sistematico dà risultati,
  anche se non ancora sufficienti. Manca il tassello del reale e non sporadico
  coinvolgimento dei cittadini. È quanto si dovrà fare a partire dalla stagione
  2010, che inizia nel periodo invernale, quando si potranno impostare
  momenti di divulgazione con i cittadini, ma ancora più fruttuosi con i
  bambini delle scuole, che potranno diventari fondamentali alleati nella lotta
  alle zanzare all’interno delle loro famiglie e delle comunità in cui vivono.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   35
Cremona, 28 ottobre 2009

                                                     Dott. Agr. Gabriele Panena

                                                      Dott. Agr. Andrea Scandolara

  Allegato: grafico delle conte di uova nelle varie località;
              rassegna stampa aggiornata al settembre 2009 su Chicungunya e
              West Nile Disease.

Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009   36
Bibliografia

  Rossini G, Cavrini F, Pierro A, Macini P, Finarelli AC, Po C, et al. First human
  case of West Nile virus neuroinvasive infection in Italy, September 2008 –
  case     report.    Euro    Surveill.     2008;13(41):pii=19002.     Available    from:
  http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=19002

  Roberto Romi - Aedes albopictus in Italia: un problema sanitario
  sottovalutato – Annali Istituto Superiore di Sanità, vol. 37, n. 2 (2001);

  Marco Di Luca, Luciano Toma, Francesco Severini, Fortunato D’Ancona,
  Roberto Romi - Aedes albopictus a Roma: monitoraggio nel triennio 1998-
  2000 – Annali Istituto Superiore di Sanità, vol. 37, n. 2 (2001);

  Claudio Venturelli – La zanzara tigre (Aedes albopictus): un problema
  emergente anche in Abruzzo. Quali strategie per il controllo di questa e di
  altre specie? - Giornate di studio: “Agenti infestanti e sanità pubblica: dal
  disagio al rischio sanitario per l’uomo e gli animali” – 2004;

  Claudio     Venturelli,    Simona       Macchini   –   Etobiologia    dei   Culicidi   e
  pianificazione degli interventi di lotta – Igiene Alimenti – Disinfestazione &
  Igiene Ambientale – 2001;

  Marciano Huancahuari - Studio delle dinamiche popolazionali degli
  Odonati e dei Ditteri Culicidi in risaia coltivata con tecniche biologiche;

  G. Sinergie, J. A. Rioux, J. Salgado – Fascicule de determination des
  principales especes de moustiques du littoral méditerranéen français –
  Monpellier, avril 1979;

  Claudio Venturelli, Federico Maggioli – Caratteristiche degli ambienti e
  presenza di zanzara tigre: indagine sui diversi ambiti insediativi nel territorio

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urbano. Atti del Convegno “Verso una strategia di lotta integrata alla
  zanzara tigre”. Cesena, 23 febbraio 2006.

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