Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - Anno 2009 - Comune di Suzzara
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Comune di Suzzara Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara Anno 2009 Dott. Agr. Gabriele Panena Dott. Agr. Andrea Scandolara
Indice Capitolo pagina Oggetto dell’incarico 2 Le zanzare 2 Il progetto 4 L’articolazione dei rilievi 5 L’area di monitoraggio 10 I risultati 14 Le prospettive future 29 Bibliografia 37
Oggetto dell’incarico Il Consorzio Forestale Padano è stato incaricato dal Comune di Suzzara di effettuare sul territorio comunale il monitoraggio della presenza di zanzare. Il sottoscritto Gabriele Panena, Dottore Agronomo iscritto all’Ordine degli Agronomi e Forestali della Provincia di Cremona al n. 174, ha svolto l’indagine suddetta in collaborazione con Andrea Scandolara, Dottore Agronomo iscritto al n. 261 dello stesso Ordine. Le zanzare Nel corso degli anni si è registrata una presenza in aumento di questi insetti e gli interventi messi in atto sia a livello privato che pubblico non hanno sortito sempre risultati positivi. Il problema si è aggravato con l’arrivo e l’insediamento di una nuova specie esotica, la zanzara tigre, che ha abbassato notevolmente la soglia di sopportazione dei cittadini a causa delle sue abitudini, completamente diverse dalle “cugine” autoctone. Aedes albopictus, questo il suo nome scientifico, è originaria dell’Asia tropicale, è giunta in Italia attraverso i commerci di copertoni usati. È una zanzara diurna che colpisce durante le ore di luce. Come la zanzara nostrana è la femmina che punge, il “pasto di sangue” è necessario par la maturazione delle uova e il completamento della sua attività riproduttiva. A differenza di Culex, agisce di giorno e quindi il suo pasto può essere fatto di “diversi piccoli pasti”, che per l’uomo si traducono in una serie di punture, non in un unico ponfo come normalmente si verifica ad opera della zanzara comune. Queste caratteristiche abbassano notevolmente la soglia di tolleranza da parte dell’uomo nei confronti di zanzara tigre che, quando raggiunge livelli di popolazione importanti, rende quasi inaccessibili alcuni luoghi. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 2
Dal punto di vista sanitario, Aedes albopictus, può essere vettore di pericolose malattie che colpiscono l’uomo (febbre gialla e malattia di Dengue), ma mai segnalate in Italia, dove si sono registrati solo casi di trasmissione di una malattia virale chiamata Chicungunya (Chikungunya – cfr. Corriere della Sera - 2 settembre 2007 – pag. 21), causata da un virus originario dell’Africa centrale. Naturalmente il virus può essere arrivato in Italia attraverso turisti o immigrati che l’hanno contratto in loco. Le zanzare hanno poi operato la diffusione sul territorio (nel caso specifico alcuni Comuni della provincia di Ravenna). Questo virus causa sintomi ascrivibili ad una banale influenza su una persona adulta in buona salute, mentre su una persona già debilitata per svariati motivi può anche determinare complicanze risolvibili, ma in tempi piuttosto lunghi. Inoltre è stata segnalata come vettore di alcune filariasi dei cani e di una patologia dei cavalli. Proprio questa malattia, denominata West Nile Disease, è stata recentemente riscontrata in alcuni equini e diversi uccelli (in particolare corvidi) in Italia, la cui infezione è stata confermata da test immunologici. La trasmissione è avvenuta ad opera di Culex pipiens, la zanzara nostrana. Nelle provincie di Ferrara, Ravenna, Bologna, Modena, Rovigo, Venezia e Padova l’infezione è stata accertata su animali e segnalata anche a carico di persone, in alcuni casi l’infezione virale è evoluta in meningoencefalite con conseguenze serie su pazienti emiliani e veneti. Il contagio di esseri umani è raro, ma possibile, pertanto vanno messe in atto tutte le strategie possibili per controllare la diffusione del virus, a partire dal controllo delle popolazioni culicidiche (Rossini et al. 2008). Qualora in futuro venga introdotto in Italia qualche altro virus di origine tropicale, potremmo anche assistere all’ampliamento delle capacità di trasmissione dei culicidi. Per questo dal 1990 l’Istituto Superiore di Sanità è allertato e ha allertato le Aziende sanitarie locali al fine di seguire con grande attenzione la diffusione sul territorio delle zanzare, monitorando tutta la popolazione di culicidi al Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 3
fine di evidenziare l’eventuale arrivo di altre specie ancora più efficienti dal punto di vista della trasmissione di virus e agenti patogeni (Aedes aegypti, una su tutte, praticamente uguale alla zanzara tigre, ma più efficiente nella trasmissione e quindi decisamente più pericolosa). Il progetto Il progetto per l’annata 2008 aveva la finalità di monitorare il territorio ed individuare quali specie di zanzare fossero presenti, con quale intensità e quali opportunità di intervento fossero possibili per gli anni a venire, per sviluppare una modalità di lotta che, attraverso il trattamento dei potenziali focolai di infezione sul territorio comunale con prodotti larvicidi nei momenti e nei luoghi suggeriti dalle catture del monitoraggio, fornisse informazioni ed assistenza anche ai privati che volessero contribuire alla lotta alle zanzare nelle aree private. Il monitoraggio è un elemento fondamentale di un programma di lotta che voglia raggiungere l’obiettivo di contenere le popolazioni culicidiche e dare sollievo alla popolazione in particolare nelle aree che risultano infestate dalla zanzara tigre (Aedes albopictus). Con la cartografia fornita dall’Amministrazione abbiamo individuato, in collaborazione con l’Ufficio Tecnico comunale, le aree a maggior frequentazione o che necessitavano di maggior tutela: parchi, scuole, centri sportivi ecc., luoghi in cui successivamente abbiamo posizionato le ovitrappole. Inoltre durante la fase di raccolta di informazioni per la conoscenza del territorio abbiamo raccolto dai tecnici comunali notizie circa la presenza di possibili focolai già noti e delle attività commerciali presenti all’interno del comune che avrebbero potuto rappresentare un Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 4
luogo di riproduzione ideale per le zanzare (gommisti, vivai, cantieri edili ecc…). Nel corso del 2009 i rilevamenti sono proseguiti, con le stesse modalità ma riconsiderando parzialmente la distribuzione delle trappole sul territorio comunale in funzione di una maggiore omogeneità del rilievo. È stata inserita anche una diciannovesima trappola, in via Democrito, rispondendo alla segnalazione dei cittadini che in quell’area lamentavano pesanti infestazioni e grande disagio. Ad inizio anno si è tenuto anche un incontro con la cittadinanza in cui si è presentato il lavoro fatto nel 2008 e si sono fornite le informazioni generali necessarie ad affrontare una stagione di “lotta” intensa, allo scopo di coinvolgere non solo l’Amministrazione, ma anche il resto della cittadinanza in un’impresa che è difficile, ma che affrontata insieme può diventare sicuramente più abbordabile. L’articolazione dei rilievi Le modalità dei rilievi sono diverse in funzione delle specie bersaglio. Conoscere l’esatta composizione della popolazione culicidica infestante il territorio è importante al fine di impostare anche un adeguato programma di lotta. Per questo si utilizzano diversi strumenti e modalità, in quanto ogni specie ha comportamenti tipici che rendono necessari strumenti diversi di monitoraggio. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 5
Le trappole a CO2 si basano sull’attrazione che l’anidride carbonica esercita sulle femmine adulte. Esse hanno la necessità del “pasto di sangue” per poter attivare la deposizione delle uova. La CO2 prodotta dal ghiaccio secco introdotto nel contenitore simula la presenza di una persona che respira e pertanto attira le femmine che hanno bisogno del sangue. Così gli adulti possono essere catturati, contati e riconosciuti dal punto di vista Figura 1 - Trappola a CO2 tassonomico. Le ovitrappole sono lo strumento per il controllo della popolazione di zanzara tigre, che viene catturata in quantità irrilevante dalle trappole a CO2. In figura 5 e tabella 1 sono riportati i luoghi in cui le trappole sono state posizionate. Nel corso dell’anno la distribuzione può aver subito cambiamenti in funzione dell’andamento delle catture e delle segnalazioni dei cittadini riguardo al disturbo esercitato dalle zanzare pervenute all’Amministrazione. Le trappole a CO2 (figura 1) sono state posizionate in luoghi riparati (giardini privati o comunque luoghi protetti) per evitare atti di vandalismo, han funzionato una notte (12-14 ore) e la mattina successiva il sacchetto contenente le zanzare veniva recuperato, le zanzare congelate e successivamente contate e classificate con uno stereomicroscopio secondo le chiavi tassonomiche elaborate da Sinergie et al. (1979). Queste trappole erano collocate ogni due settimane, ad esclusione di quelle in cui Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 6
il posizionamento è stato sospeso per le avverse condizioni meteorologiche, in particolare le piogge intense hanno un effetto abbattente sulla popolazione, limitando le possibilità di volo per gli adulti. Sono state collocate in luoghi diversi nell’arco della stagione, ma sempre all’interno dell’area individuata dagli Uffici comunali per il monitoraggio. La CO2 che attira le zanzare è prodotta dal ghiaccio secco (anidride carbonica allo stato solido) che ha il punto di sublimazione a -80° C, pertanto a temperatura ambiente produce una quantità di gas sufficiente ad attirare le zanzare che si avvicinano e vengono spinte da una ventola all’interno di un sacchetto dove si ritroveranno, vive, la mattina successiva quando il sacchetto verrà ritirato e immediatamente congelato. Le ovitrappole (figura n. 2) sono state posate in 19 siti, ogni 7 giorni si sostituiva la barretta, si cambiava l’acqua Figura 2 - Ovitrappola per zanzara aggiungendo qualche goccia di Bacillus tigre thuringensis var. israeliensis, larvicida biologico selettivo utilizzato per evitare che qualche uovo potesse schiudere nel corso della settimana dando alla larva la possibilità di completare il suo ciclo vitale. Sono costituite da un bicchiere di plastica nero riempito per due terzi di acqua, in esso si posa una barretta di masonite numerata, l’ambiente umido e scuro richiama le femmine di zanzara tigre feconde che depongono le uova. La barretta, ritirata ogni sette giorni permette di procedere alla conta delle uova e valutare l’andamento della popolazione (grafico 1). I luoghi in cui sono state posizionate le trappole Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 7
sono stati scelti in base al ciclo vitale dell’insetto che ha bisogno di ambienti con caratteristiche ben definite per svilupparsi: acqua stagnante, oscurità e un supporto duro e asciutto su cui depositare l’uovo. La conoscenza del ciclo biologico dell’insetto e le numerose esperienze presenti in bibliografia hanno fornito indicazioni relative alla scelta dei luoghi e alle attività economiche a maggior rischio presso cui porre le ovitrappole: vivai, gommisti, il cimitero e alcuni parchi pubblici. A questi sono stati affiancati alcuni giardini privati e altri luoghi che potessero fornire dati sulla distribuzione dell’insetto in città. In tabella 1 sono indicati i siti di rilevamento. Tabella 1 – Luogo di posizionamento e corrispondente numero di codice delle ovitrappole per la cattura di A. albopictus nel 2009. trappola luogo trappola luogo 1 Parco San Biagio 11 via Solferino - cabina ENEL viale Cesare Battisti - area 2 Cimitero 12 dismessa 3 Vivaio Sabbadini 13 via Gramsci ang. via Toti via Marie Curie - 4 Parco Cadorna 14 parcheggio Parco Picasso (Lenin- 5 15 P.zza della Repubblica Pasine) Parco delle Scienze e 6 16 P.zza Unità d'Italia delle Arti 7 Parco Gina Bianchi 17 Parco PEEP 4 8 Comprensivo 1 18 via Curtatone 9 Comprensivo 2 19 Via Democrito 10 Scuola Rodari Nel corso dei mesi successivi (da giugno ad ottobre) oltre alla sostituzione periodica delle barrette di masonite nelle ovitrappole e al posizionamento delle trappole a CO2 sono stati effettuati sopralluoghi di controllo e verifica dell’andamento delle popolazioni larvali. Innanzitutto per verificare le segnalazioni dei cittadini e per ricavare indicazioni sulla necessità di intervenire. Questi controlli venivano eseguiti settimanalmente, a campione, Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 8
estraendo acqua dalle caditoie e dai tombini stradali per stimare la presenza quantitativa e qualitativa delle larve presenti. Nel periodo in cui si sono eseguiti i controlli, successivamente al primo trattamento, le caditoie comunali spesso risultavano asciutte e, tra quelle in cui ristagnava l’acqua, solo alcune apparivano infestate da larve di zanzara, in una quantità abbastanza contenuta, quasi sempre inferiore alle 3-4 larve/litro. Se il livello di infestazione era superiore, si procedeva imediatamente al trattamento con una pastiglia di larvicida (Flubex Compresse, prodotto utilizzato anche per i trattamenti su scala Comunale e Reg. Min. Sal. n° 17520) e contemporaneamente si andava ad indagare la possibile origine del focolaio attraverso il contatto con i privati residenti. Le segnalazioni dei cittadini sono state importanti per individuare le aree infestate, ma non sufficienti ad individuare tutti i focolai che andavano ricercati non soltanto nelle aree pubbliche, ma anche in quelle private. Dopo aver verificato la situazione nelle strade, si chiedeva agli abitanti di poter eseguire un controllo anche all’interno delle proprietà private, spiegandone le ragioni e cercando di sensibilizzarli alla collaborazione. Spesso succedeva che nelle abitazioni si trovasse un ristagno di acqua con presenza di larve, a quel punto dopo averlo mostrate ai cittadini, si spiegava loro il ciclo di sviluppo della zanzara e la necessità assoluta di evitare quelle situazioni, suggerendo eventualmente anche di intervenire con un prodotto larvicida dove l’acqua avesse ristagnato senza possibilità di essere eliminata. Il coinvolgimento della popolazione è un tassello fondamentale per un programma di controllo, la collaborazione è irrinunciabile, serve per individuare ed eliminare i microfocolai domestici che spesso alimentano la popolazione culicidica. La lotta alla zanzara tigre, insetto che si muove poco e tende a rimanere nei dintorni del luogo in cui è nato (si sposta al Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 9
massimo di qualche centinaio metri), ha peggiorato notevolmente la situazione, il controllo dei ristagni d’acqua domestici diventa uno strumento indispensabile per il contenimento della popolazione infestante e limitare il disagio per i cittadini. Data l’enorme varietà dei luoghi in cui questa zanzara può riprodursi è assolutamente necessario che il cittadino venga attivamente coinvolto e collabori con l’Amministrazione, non solo segnalando, ma anche sforzandosi di eliminare i ristagni sulla sua proprietà e diffondendo informazioni corrette così da arrivare a tutti i cittadini in un tempo più breve attraverso il passa parola. Il colloquio con i cittadini ha permesso anche, in alcuni casi, di illustrare la differenza tra zanzare ed altri insetti, simili, ma innocui, quali i Chironomidi, famiglia di Ditteri, che tuttavia non hanno le stesse abitudini alimentari e non creano fastidi alla popolazione, se non per la molestia generata dal loro volo che viene normalmente confuso con quello delle zanzare. L’area di monitoraggio Dai colloqui preliminari per la pianificazione del lavoro è emersa la volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di effettuare un rilevamento che coprisse un’area più ampia della città, lo stesso territorio che poi sarebbe stato trattato con larvicidi nei tombini. L’area come si può vedere in figura 4 è quella compresa tra la ex SS della Cisa, ad Ovest, la ferrovia, ad Est, il parco Picasso e l’area residenziale circostante a Nord e il confine comunale a Sud. In tabella 2 sono riportate le strade su cui è stato effettuato il trattamento sistematico, la fig. 4 le rappresenta graficamente. L’area è stata ampliata rispetto all’anno scorso anche in funzione delle segnalazioni fatte a fine lavoro (zona Lenin-Pasine). In questo modo l’area trattata è abbastanza circoscritta, è anche abbastanza delimitata da barriere fisiche Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 10
importanti per le zanzare, che tuttavia anno mille occasioni per poter entrare. Tabella 2 – Strade interessate dai trattamenti a tombini e caditoie. Via/Viale Via/Viale Via/Viale Via/Viale BACCHELLI DIAZ LAMBRAKIS PIAVE LENIN da via BIANCHI G. DON BOSCO Opi a SS cisa PIAZZALUNGA DONELLA tratto da via Nuvolari BIOLCHERIA a via Montaldi LIBERTA' PICASSO BUOZZI EISTEIN LOMBARDI PITAGORA CADORNA EUROPA LUPPI MENOTTI RAVERA M. TERESA DI F.LLI CAIROLI F.LLI BANDIERA CALCUTTA RISMONDO RONCOBONOLDO da passaggio a livello fino a via CALEFFI F.LLI CERVI MALCOM X Marx CALLAS FERMI MANTOVA SAN BIAGIO CANTELMA FERRARIS MANZONI SANZIO CANTONI GALILEI MARCONI SAURO GENERAL CARDUCCI CANTORE MAZZALI SOLFERINO CAVOUR GIOBERTI MAZZINI SPINELLI CERVI GIOVANNI XXIII MITTERAND TOGLIATTI CROCE GRAMSCI MONTALDI TOTI CURIEL GRANDI MONTECCHI TURATI CURTATONE E MONTANARA GRIMAU MORO UCCELLI GUIDO DA DA VINCI SUZZARA NIEVO VIRGILIO DE FILIPPO IOTTI NUVOLARI VOLTA PASINE da viale Virgilio a DEMOCRITO !V NOVEMBRE via Nuvolari XXIII APRILE DE SANTIS KENNEDY PERTINI ZARA DI VITTORIO ZONTA Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 11
Come già rilevato al termine del lavoro dello scorso anno rammentiamo la difficoltà incontrata nel trattare le aree in cui i tombini sono quelli rappresentati in figura 3, con doppio fondo per un filtraggio dei detriti. Da questo punto di vista sono utili, ma per la lotta alle zanzare sono un ostacolo notevole in quanto nella parte bassa, irrangiungibile Figura 3 – Tombino con doppio fondo dall’esterno possono deporre e crescere indisturbate generazioni intere di zanzare. Per introdurre la pastiglia in questi tombini, si deve aprire lo stesso, come mostrato nella fig. 3, cosa abbastanza difficoltosa. Dato che questa tipologia di tombino è abbastanza diffusa a Suzzara, suggeriamo di evitare ulteriori pose, ma di ripiegare sul tombino tradizionale che presenta il vantaggio di essere accessibile immediatamente all’operaio che distribuisce le pastiglie. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 12
Figura 4: - Vie interessate dai trattamenti larvicidi alle tombinature stradali Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 13
I risultati Il monitoraggio è stato condotto a partire dal mese di maggio fino a metà del mese di ottobre, quando, improvvisamente, le temperature si sono abbassate con minime notturne intorno ai 2-3°C (grafico 1) sul territorio del Comune di Suzzara. Di seguito descirviamo i risultati prodotti. Le zanzare sono presenti in misura notevole, soprattutto se ci si riferisce ad Aedes albopictus (zanzara tigre) che presenta una soglia di sopportazione da parte dell’uomo molto più bassa rispetto a Culex pipiens (zanzara comune). In tabella 3 possiamo vedere i dati raccolti dal monitoraggio effettuato con le trappole a CO2 (cattura di adulti di Culex e altre specie). Il dato è riferito ad un periodo di circa 10-14 ore, dal tardo pomeriggio fino alla mattina successiva. L’intervallo mensile dei controlli, è stato determinato da alcuni eventi piovosi che nel mese di luglio e anche ad agosto avrebbero vanificato l’esito del rilievo. Rimane comunque il dato quantitativo, che è importante, in particolare se raffrontato a quello del 2008. I picchi di adulti di Culex catturati arrivano a poco meno di 400 individui, mentre nell’anno passato si superavano i 1000 in una notte. La differenza è importante, ed è giustificabile a partire dalla sistematicità dei trattamenti eseguiti che a partire dal mese di maggio hanno tenuto la popolazione iniziale sotto controllo evitando pullulazioni eccessive. Anche le altre specie vengono catturate in quantità inferiore e mantengono una presenza che ha valore dal punto di vista biologico generale e informativo. Già in area golenale si potrebbe avere una presenza diversa, alcune Aedes, potrebbero essere in quantità decisamente superiore, Aedes caspius ed Aedes vexans sono, infatti, specie più adattate alle aree naturaliformi. Come affermato nella parte introduttiva queste informazioni non sono curiosità scientifiche, servono a capire come è formata la popolazione Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 14
culicidica e come si distribuisce e, soprattutto, se in essa entrano a far parte nuove specie alloctone che potrebbero anche avere interesse dal punto di vista sanitario (Aedes aegypti su tutte). Tabella 3 – Numero di adulti di C. pipiens, Aedes spp. e A.albopictus catturati con trappole a CO2 nel 2009. luogo 10-lug 7-ago 5-set cx ae ae ab cx ae ae ab cx ae ae ab Cimitero 223 1 1 Parco Cadorna 388 8 8 Parco Picasso 109 11 11 Parco via G. Bianchi 121 2 2 P.zza Unità d'Italia 324 3 3 Parco tra via Lombardi via Santi 23 2 2 via Curtatone 57 105 2 2 via Democrito 216 1 1 Culex 164 278 66 Aedes 2 4 7 A. albopictus 1,5 4 7 Tabella 4 – Numero di adulti di C.pipiens, Aedes spp. e A.albopictus catturati con trappole a CO2 nel 2008 luogo 04-lug 18-lug 8-ago cx ae ae ab cx ae ae ab cx ae ae ab Parco San Biagio 1073 7 7 Parco Cadorna 838 5 5 Parco delle Scienze e delle Arti 202 29 29 Parco PEEP 4 13 5 5 via Curtatone 944 2 2 medie Culex 944 956 108 Aedes 2 6 17 A.albopictus 2 6 17 La quasi totalità delle zanzare catturate apparteneva alla specie Culex pipiens, la zanzara comune da sempre diffusa nei nostri areali. Mai sono state catturate altre specie di interesse sanitario come Anopheles o Culiseta, mentre qualche individuo di Aedes autoctono è stato trovato ad Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 15
ogni rilievo. Il dato quantitativo rilevato con le ovitrappole e riferito alla popolazione di zanzara tigre è sintetizzato in tabella 5, dove si può verificare l’andamento della popolazione, la sua distribuzione e la sua frequenza sul territorio comunale. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 16
Tabella 5 – Numero di uova di A. albopictus per trappola a settimana. 26- 05- 12- 18- 25- 02- 10- 16- 23- 30- 07- 13- 20- 27- 02- 10- 17- 25- 02- 09- 16- med max N° luogo mag giu giu giu giu lug lug lug lug lug ago ago ago ago set set set set ott ott ott 1 Parco via Virgilio 58 26 0 0 213 111 230 81 136 247 89 143 160 36 85 34 0 12 8 9 0 80 247 2 Cimitero ch ch ch 0 sp 6 164 227 0 sp 0 sp sp sp 8 ch ch ch ch ch ch 58 227 3 Vivaio Sabbadini 32 128 30 2 sp 210 137 34 sp 0 76 69 64 18 10 0 83 0 56 210 4 Parco Cadorna 64 46 0 102 99 13 5 sp 31 sp 1 sp 336 227 123 86 10 45 95 21 1 73 336 5 Parco Picasso 34 0 2 sp 110 28 0 0 24r 267 20 sp sp 154 178 51 11 0 1 114 23 58 267 Parco delle 6 0 sp 50 16 26 38 180 139 43 47 253 171 85 130 66 73 153 17 136 47 168 92 253 Scienze e delle Arti Parco via G. 7 68 20 30 43 47 239 334 102 195 331 139 161 104 275 68 59 38 226 205 sp 8 135 334 Bianchi 8 Comprensivo 1 0 9 ch ch 200 11 75 82 221 240 127 138 205 55 79 0 17 30 0 68 87 240 9 Comprensivo 2 11 2 55 64 2 137 195 1 82 66 ch 83 144 0 3 sp 164 86 sp 208 sp 77 208 10 Scuola Rodari sp sp sp sp sp sp 112 0 ch ch ch ch ch ch sp sp sp 104 sp sp sp 72 112 via Solferino - 11 58 sp sp sp 67 sp sp 62 0 57 44 0 9 0 35 23 0 130 0 63 74 39 130 cabina enel viale Cesare 12 Battisti - area 0 0 0 52 168 94 124 35 sp sp sp 0r 134 65 166 49 76 161 116 1 3 73 168 dismessa via Gramsci ang 13 63 0 24 180 0 202 105 62 120 317 90 57 65 48 65 5 37 25 64 129 0 79 317 via Toti via Marie Curie - 14 76 66 8 39 18 23 197 40 19 sp 75 110 231 263 197 sp 147 95 210 189 66 109 263 parcheggio P.zza della 15 11 0 24 0 19 237 158 95 sp 56 27 142 73 68 152 17 0 165 3 2 12 63 237 Repubblica 16 P.zza Unità d'Italia 4 0 0 2 21 12 8 60 30 83 210 85 34 54 16 0 42 121 35 52 0 41 210 17 Parco PEEP 4 145 74 40 46 166 sp sp sp 12 289 177 0r 1 138r 142 210 64 280 sp 77 sp 123 289 18 via Curtatone 0 0 0 18 31 ch 51 8 76 39 59 ch ch 510 48 31 0 1 168 55 44 63 510 19 via Democrito np np np 80 37 251 434 ch 195 356 238 153 485 289 139 73 31 ch 93 90 21 185 485 somma 592 266 370 592 989 1340 2084 1124 860 2020 1424 1155 1583 2099 1425 727 742 1568 1071 967 467 1160 media 42 19 25 42 66 103 130 70 61 168 95 105 113 140 84 52 46 92 82 69 33 81 max 145 74 128 180 213 239 334 227 195 331 253 171 336 510 197 210 164 280 210 208 168 231 Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 17
Dopo aver valutato l’entità della popolazione abbiamo cercato di correlare l’andamento di essa con quei parametri climatici che ne influenzano lo sviluppo. In particolare temperatura e piovosità. Utilizzando i dati forniti riferiti ad una stazione di rilevamento sita in Cavallara di Viadana, sulla sponda Nord del fiume Po, a pochi chilometri di distanza in linea d’aria da Suzzara. Il grafico 1 raffigura l’andamento medio delle uova presenti sulle 19 ovitrappole disposte nel tutto il Comune durante il 2009 reffrontato con i dati meteorologici. L’annata 2009 è stata caratterizzata da un andamento meteo molto diverso dalla precedente. Da aprile a metà luglio si sono verificati periodici eventi piovosi, talvolta anche abbondanti che hanno reso la prima parte dell’estate decisamente più mite con temperature inferiori alle medie stagionali. Da metà luglio in poi le temperature sono aumentate e le precipitazioni sono cessate per quasi 60 giorni, dal 9 luglio fino al 27 agosto. Questo ha facilitato la riproduzione delle zanzare nelle settimane terminali di luglio in cui all’abbondanza di acqua si accoppiava anche la temperatura elevata con un rapido susseguirsi di generazioni che è proseguito grazie ai ristagni di acqua, non più meteorica, ma di irrigazione e di scarico ecc…che hanno creato il luogo in cui completare il ciclo. Il primo trattamento, è stato effettuato l’8 maggio, in corrispondenza di un evento piovoso seguito da alcune giornate con temperature decisamente primaverili. Lo scopo di questo anticipo è quello di contrastare sul nascere la popolazione culicidica, cercando di contenere gli insetti neonati dai quali si svilupperà tutta la progenie che infesterà la città. Nei grafici 1 e 2, sono indicati anche i successivi trattamenti (rombo rosso), la cadenza è stata decisa dai sottoscritti in funzione dell’andamento meteorologico e delle letture delle ovitrappole, così da ottimizzare Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 18
l’efficacia degli stessi, tenendo conto della persistenza del prodotto utilizzato. L’effetto degli interventi è stato buono e ha permesso di registrare catture inferiori rispetto all’anno passato, a conferma che l’ampliamento e l’omogeneizzazione dell’area trattata ha avuto un impatto positivo, per l’uomo, sulla popolazione culicidica. Abbiamo già commentato i dati relativi alle catture di adulti, ma osservando le ovideposizioni di zanzara tigre si può apprezzare il calo, spesso notevole, rilevato. Solo 7 le postazioni in cui si registra un aumento delle uova deposte, quantitativamente di qualche decina, mentre i cali sono generalmente dell’ordine delle centinaia (Figura 5a e 5b). Non ha riscontro sul 2008, la trappola di via Democrito, che è stata posizionata da quest’anno. Il dato rilevato ha confermato che le lamentele dei cittadini avevano una giustificazione autentica, tuttavia nei vari e ripetuti sopralluoghi eseguiti nel corso dell’anno abbiamo anche tentato di individuare l’origine di queste popolazioni, ma non siamo riusciti a trovare i focolai, ad esclusione di un tombino con doppio fondo. L’evoluzione meteorologica stagionale ha creato condizioni particolarmente favorevoli allo sviluppo e alla crescita delle zanzare da maggio a metà luglio, quando le temperature altalenanti e le piogge agevolavano la riproduzione degli insetti. Osservando il grafico 1 si nota bene questa evoluzione e la si può raffrontare con i trattamenti eseguiti che sono sempre riusciti ad intercettare e a contenere la popolazione, mantenendola ad un livello più basso. In particolare questo controllo, anche se non totale, ha consentito di evitare le pullulazioni feroci riscontrate in alcuni momenti nel 2008, in cui sulle barrette delle ovitrappole si contavano le uova a centinaia, quest’anno le centinaia erano al massimo 2 o 3, non 5 o 6, con un calo di quasi il 50%. È un segnale che va interpretato positivamente, perché l’azione è stata condotta quasi esclusivamente sul Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 19
suolo pubblico, i privati coinvolti sono stati uno sparuto manipolo di volenterosi e per di più dislocati, che certamente dovranno aumentare se si vorrà proseguire migliorando ancora l’attività di controllo. Il momento più critico è stato certamente tra fine luglio e i primi di agosto quando la popolazione aumentava, anche se con tassi di crescita inferiori al 2008, in assenza completa di precipitazioni. Ciò significa che erano attivi e a massimo regime i sistemi di irrigazione privati e pubblici dei prati, le bagnature dei vasi di fiori ecc…, tutte attività che creano, ristagni che le zanzare utilizzano per riprodursi completando una generazione nell’arco di pochi giorni. I due trattamenti effettuati nel mese di agosto sono riusciti a riportare le uova/barretta al di sotto di 100, mentre nel 2008 erano mediamente al doppio. Nel grafico 4b sono rappresentati i dati massimi registrati per ogni trappola, da questa elaborazione si possono fare alcune osservazioni: il 27 agosto ha visto quasi 600 uova in via Curtatone e Montanara, mentre nel resto della stagione il dato era relativamente basso, in quel momento ci fu un’esplosione di cui non siamo riusciti a trovare la spiegazione, che ha alzato la media per quella trappola, altrimenti decisamente più in bassa (grafico 4°). Nonostante il dato medio inferiore al 2008 il fastidio avvertito è rimasto quasi immutato, a sentire i residenti, di conseguenza ciò va interpretato come un incentivo a proseguire il lavoro intensificando la lotta. Infatti la popolazione di Aedes albopictus, se non contrastata da opportuni interventi nei focolai, è destinata a crescere secondo una progressione geometrica. È una specie di recente introduzione che si è perfettamente adattata all’ambiente urbano, ma non ancora in equilibrio con esso. Va considerato anche che l’ambiente urbano è caratterizzato da un’elevata semplificazione biologica, tale che i predatori naturali della zanzara sono Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 20
molto rarefatti e difficilmente potranno diffondersi, in particolare negli ambienti che essa ha scelto per svilupparsi (ambienti di per sé degradati: tombini, caditoie e ristagni occasionali…). Il valore mediato del grafico 1 è utile per capire come varia nel tempo il numero di individui presenti nell’ambiente e quanto la presenza di zanzare sia fortemente influenzata della temperatura, un parametro molto importante che accelera le fasi del ciclo di sviluppo larvale e l’attività trofica degli adulti. Conseguenza di ciò è la necessità di essere tempestivi nel trattamento dei focolai. L’effetto delle pastiglie distribuite nei tombini è stato sensibile, con forti riduzioni delle uova contate nelle settimane successive al trattamento, sintomo che la lotta effettuata nelle strade e negli spazi pubblici ha avuto una buona efficacia. Il controllo settimanale delle caditoie, ha permesso anche di verificare direttamente l’efficacia del trattamento eseguito, ispezionandole si è potuto constatare che il numero di larve presenti era praticamente azzerato. Un trattamento corretto e tempestivo risolve però solo una quota parte del problema. 30 Uova Piogge T° Trattamento 400 25 300 20 °C - mm/2 n° - % 15 200 10 100 5 0 0 26/4 16/5 5/6 18/6 2/7 16/7 30/7 13/8 27/8 10/9 25/9 8/10 Grafico 1 – Numero medio di catture di uova/settimana di A. albopictus, andamento meteo e date dei trattamenti alle caditoie stradali nel 2009. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 21
La popolazione si mantiene in un gran numero di focolai privati difficili da individuare e raggiungere, e questo le dà modo di riaffermarsi nelle settimane successive. Così si spiegano le fluttuazioni del grafico che sale e scende a conferma dell’efficacia di questo lavoro, fondato sulla costanza del controllo e degli interventi, e sul coinvolgimento di tutti. Si conferma la necessità di un’azione sinergica tra l’Ente pubblico che interviene sulle caditoie, e il privato cittadino che deve mettere in atto tutte la strategie possibili per contenere le formazioni di acqua stagnante e prevenire lo sviluppo di larve di zanzara sulla sua proprietà. Spesso abbiamo suggerito ai privati di trattare i propri focolai, consegnando a titolo gratuito qualche confezione di un larvicida a base di Bacillus thuringensis var. israeliensis, prodotto biologico, non tossico per l’uomo e per gli animali che può essere utilizzato senza nessun rischio anche in ambito domestico. L’efficacia della lotta migliora all’aumentare della percentuale dei focolai larvali individuati e eliminati oppure trattati. Nel grafico 2a vengono rappresentate due situazioni: due parchi cittadini in cui l’andamento delle ovideposizioni è stato notevole a conferma di una popolazione stanziale considerevole, che il trattamento larvicida ha controllato almeno dal punto di vista delle pullulazioni, tenendo i picchi a valori contenuti. Lo stesso si può osservare in due aree residenziali (grafico 2b) dove la popolazione culicidica rimane contenuta quasi sempre al di sotto delle 200 uova/settimana. L’analsi fatta a conclusione del lavoro del 2008 portava a differenziare le tipologie abitative, identificando quella con condomini e poco verde come quelle in cui i numeri rimanevano più controllati a differenza delle zone con villette e giardini in cui la possibilità di ristagno dell’acqua è decisamente maggiore e di conseguenza un numero più elevato di uova deposte. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 22
Quest’anno mi pare che la lettura dei dati non porti ad una conclusione di questo genere, ma piuttosto ci sia stato un appiattimento, verso il basso delle ovideposizioni che però non sono ancora sufficienti a garantire la soddisfazione dei cittadini che continuano ad avvertire il fastidio della presenza di zanzare nel corso della giornata. Parco Scienze e Arti via G.Bianchi - Parco 600 600 500 500 400 400 300 300 200 200 100 100 0 0 26/5 18/6 10/7 30/7 20/8 10/9 1/10 26/5 18/6 10/7 30/7 20/8 10/9 1/10 Grafico 2a – Andamento delle catture di uova di A. albopictus in due parchi cittadini. Gram sci/Toti via Marie Curie 600 600 500 500 400 400 300 300 200 200 100 100 0 0 26/5 18/6 10/7 30/7 20/8 10/9 1/10 26/5 18/6 10/7 30/7 20/8 10/9 1/10 Grafico 2b – Andamento delle catture di uova di A. albopictus in due zone residenziali. Nel grafico 4a vengono rappresentate le medie delle catture di tutte le ovitrappole posizionate sul territorio comunale, è un dato mediato che non fornisce informazioni precise, non dà un’idea dell’evoluzione nella stagione e dell’entità della popolazione, ma può servire come sintesi del lavoro Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 23
svolto, a confermare quali siano state le aree del comune di Suzzara più disturbate dall’insetto ematofago e quanto, di conseguenza, sia urgente intervenire con un programma integrato di difesa per i prossimi anni. Le ovitrappole con il maggior numero di catture sono state quelle collocate nel parco Gina Bianchi, in via Marie Curie, nel parcheggio degli impianti sportivi, nel PEEP4 – parco tra via Santi e via Lombardi - e in via Democrito. Questo dato ci invita ad indagare ulteriormente le cause degli elevati livelli di popolazione che, pur non avendo raggiunto i picchi del 2008, si collocano comunque con dati medi stagionali oltre le 100 uova/settimana e, nel caso di via Democrito, quasi a 200. Il grafico 4b invece dà, in valore assoluto, il picco di presenza di uova. Qui via Democrito si conferma “leader incontrastato”, ma si registra anche una performance, isolata, ma straordinaria di via Curtatone e Montanara. Addirittura supera le 500 uova in una settimana (581 la settimana precedente il 27 agosto). Per via Democrito è semplicemente la conferma di una condizione critica che andrà approfondita, ma per via Curtatone, dove per tutta la stagione non si erano mai superate le 100 uova/settimana, questo dato richiede un’ipotesi di spiegazione. Forse la settimana del Ferragosto ha visto molti andarsene ed essendo questa una zona residenziale con villette e giardini, gli irrigatori hanno funzionato e i sottovasi sono stati riempiti provocando un aumento deciso delle ovideposizioni che, al rientro degli abitanti, si sono riportati ai valori precedenti. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 24
25 Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 o rit oc o em r it D oc a Grafico 4b – Numero massimo di uova di A. albopictus contate sulle ovitrappole. vi ne m to D e ne ur ta Grafico 4a – Numero medio di uova di A. albopictus contate sulle ovitrappole. v ia at o vi a C P 4 rt E Cu P 4 o PE li a v ia E E rc d' Ita P li a Pa tà ca rc o d ' I ta a U ni bb l i i c P a nità io l a u bb zz ep gg U pu gio P. R he a eg ll a rc zz R e rc h de -p a P. lla pa zz a ie sa de e - sa P. ur ot i es a i ti es C T zz ur T o is m ar ie via di sm P . ie C vi a a d M ng re a vi a ia ar ng ar e sc ti -a M ia m v ia sc ti - G ra at tis el am t tis el vi a e B en Gr Ba en es ar in a v ia re in a C ab sa ab al e -c Ce -c vi rin o le o lfe v ia ri n So i lf e vi a ar So ri od v ia da la R Ro Sc uo 2 la 2 vo si uo i vo en Sc ns pr 1 re om vo mp 1 C ti si hi Co i vo i Ar en nc Ar ti ns ch l le pr ia ll e re an de om .B de mp Bi C G e Co G. ze e vi a nz e vi a o ie o ie n Pa rc Sc rc Sc l le Pa ll e de de o rc o o o Pa ss rc ss ca Pa ca Pi Pi rc o rn a o a Pa rc rn ad o Pa do C Ca in i rc o in i o Pa ad rc ad bb Pa bb Sa Sa va io io Vi va Vi ro ro ite ili o ite ili o im rg rg C Vi Ci m Vi vi a vi a rc o o Pa rc Pa 600 500 400 300 200 100 0 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0
La figura 5 cerca di fornire un’immagine della città correlata alla distribuzione della popolazione di zanzara tigre, raffrontando la condizione del 2008 (figura 5b) rispetto al 2009 (figura 5a). Il diametro dei cerchi è proporzionale al numero medio di uova di zanzara tigre rilevate nel corso dell’anno. È molto chiara la dimensione dei cerchi, come abbiamo visto dall’analisi dei numeri nelle tabelle precedenti, quantitativamente la popolazione è stata controllata. In via Democrito non c’è raffronto, è una situazione che andrà indagata a fondo per cercare di capire dove sviluppano tutte queste zanzare. Sarà interessante anche coltivare la disponibilità manifestata da alcuni residenti per accompagnare la campagna comunale con una campagna di trattamento sistematico anche da parte dei privati. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 26
5 14 9 7 10 13 1 6 12 8 11 2 18 15 4 16 17 19 Figura 5a – Distribuzione delle catture di uova di A.albopictus nel Comune di Suzzara. Il numero indica la zona di posizionamento, la dimensione del cerchio giallo è proporzionale al quantitativo medio di uova nel 2009. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 27
Figura 5b – Distribuzione delle catture di uova di A.albopictus nel Comune di Suzzara. Il numero indica la zona di posizionamento, la dimensione del cerchio giallo è proporzionale al quantitativo medio di uova nel 2008. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 28
350 SUZZ09 SUZZ08 300 250 N° uov a/s ett 200 150 100 50 0 10/5 23/5 8/6 21/6 5/7 19/7 2/8 16/8 30/8 15/9 27/9 11/10 25/10 Figura 6 - raffronto tra 2008 e 2009 delle uova presenti nelle ovitrappole Le prospettive future 1. L’analisi dei risultati conferma in modo chiaro che il livello di infestazione del territorio suzzarese è calato, ma non ancora al di sotto della soglia di sopportabilità dei cittadini che spesso vengono ancora privati della possibilità di frequentare alcune aree a causa della presenza dell’insetto molesto. 2. Si conferma anche la disponibilità dei cittadini, almeno per i contatti che abbiamo avuto personalmente, a prendere provvedimenti all’interno degli spazi verdi privati, pur nella consapevolezza che Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 29
anche l’intervento privato non è garanzia di successo se non è coordinato da una regia che verifichi le situazioni, fornisca indicazioni e controlli l’operato di chi esegue i trattamenti. 3. Questo ruolo è quello che, naturalmente, deve svolgere l’Amministrazione comunale, in esso va compresa l’attività di informazione e divulgazione nei confronti dei cittadini, una precisa e puntuale attività di comunicazione che li sensibilizzi alla problematica prospettando comportamenti virtuosi, che non stravolgano abitudini consolidate e che possano avere un impatto positivo sulla città, sui suoi abitanti e sulla vivibilità di alcune aree. 4. Il monitoraggio dovrà continuare. È la base per raccogliere informazioni e “mirare” i trattamenti in modo da renderli efficaci. Questa è stata la ragione del miglioramento complessivo della situazione nel corso del 2009, rispetto all’anno precedente. Accanto a questo, però, si dovrà intensificare la comunicazione con i cittadini per diffondere informazioni utili e buone pratiche da adottarsi a casa propria. Sarebbe efficace creare una particolare sezione dedicata alle zanzare nel sito del Comune dove fonrinre informazioni utili di conoscenza e affronto del problema, in cui dare comunicazione dei trattamenti eseguiti, informando la cittadinanza del momento migliore, individuato alla luce del rilevamento condotto, per intervenire nelle loro proprietà. 5. Accanto a questo spazio sul sito web dell’Amministrazione comunale, si dovrà intensificare la campagna informativa per riuscire a coinvolgere anche le scuole (i bambini sono i migliori ambasciatori di queste buone pratiche), i circoli e le associazioni dei cittadini: tutti devono conoscere e comprendere la problematica, quali sono al momento le sue implicazioni e quali le azioni da mettere in campo per Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 30
mantenere la popolazione delle zanzare al di sotto del livello di fastidio percepito attuando i comportamenti virtuosi raccolti in tabella 6. 6. L’esigenza di intensificare l’azione di contrasto alle zanzare nasce anche dalla consapevolezza della problematica che si sta sviluppando dal punto di vista sanitario. Nella parte introduttiva ho indicato quali siano le malattie di cui i culicidi sono vettori che stanno creando qualche problema alla popolazione, e quali potrebbero essere altre patologie diffusibili. Nella breve rassegna stampa allegata alla relazione abbiamo raccolto alcuni articoli comparsi negli ultimi due anni riguardanti le malattie trasmesse dalle zanzare. Alcune autorità sanitarie hanno avviato programmi di monitoraggio e controllo molto seri e organizzati, altri si stanno muovendo in questi mesi. Le Amministrazioni comunali saranno sempre più chiamate a dare risposte a questi problemi e, tanto più ne saranno a conoscenza, tanto migliori potranno essere le risposte sia a livello istituzionale che per i cittadini. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 31
Tabella 6 - Nove consigli per contenere lo sviluppo delle zanzare. Evitare la formazione di raccolte di acqua, anche in luoghi poco accessibili o nascosti Pulire periodicamente le grondaie per favorire il deflusso dell’acqua Eliminare l’acqua dai sottovasi dopo 2 o 3 giorni, sono i luoghi più amati dalla zanzara tigre Oltre ai sottovasi le larve di zanzara tigre si trovano in barattoli, lattine, bacinelle, depositi e contenitori per l'irrigazione degli orti e dei fiori, annaffiatoi, fogli di nylon abbandonati in cui l’acqua piovana può accumularsi, buste di plastica, ecc. Pulire periodicamente i tombini ostruiti dai detriti e controllare il corretto funzionamento della sifonatura Fare attenzione a non lasciare l’acqua per più di 3 giorni nei depositi degli orti, o in alternativa coprire accuratamente tali contenitori con teli o con una zanzariera Mettere nelle fontane e nelle vasche con acqua sempre presente dei comuni pesci rossi, che si nutrono delle larve di zanzara Non lasciare all’aperto i copertoni che possono riempirsi di acqua e diventare il luogo ottimale per la riproduzione della zanzara tigre Eseguire nei tombini o dove l’acqua ristagna per più di 4-5 giorni e non può essere eliminata trattamenti larvicidi con insetticidi di tipo biologico, efficaci unicamente sulle larve di zanzara, (prodotti a base di Bacillus Thuringiensis var. israeliensis) ed innocui per l’uomo e gli animali domestici Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 32
7. Il cimitero è in ogni comune un luogo particolarmente a rischio per la proliferazione delle zanzare in quanto in esso si possono trovare condizioni abbastanza favorevoli al loro sviluppo. I sopralluoghi che abbiamo effettuato in questi anni ci dicono che a Suzzara, i cittadini tengono comportamenti virtuosi, nel senso che è molto diffuso l’utilizzo del fiore finto, quello di riempire i vasi con carta di giornale o sabbia, in modo da evitare che abbondanti piogge creino il focolaio. Tuttavia da due anni l’ovitrappola posizionata non riesce se non sporadicamente ad essere letta, non riusciamo ad avere dati perchè la settimana successiva la barretta è accanto al bicchiere in terra, quindi all’asciutto e così la zanzara non depone. Probabimente questo gesto è opera di uccelli (gazze?), che utilizzano il bicchiere per abbeverarsi. Dal grafico allegato si vede che anche nel 2009 la popolazione è risultata scarsa, ma è un dato certamente falsato che non rispecchia la realtà. 8. La campagna informativa nei confronti dei cittadini dovrà anche essere mirata in particolare a quelle attività produttive che più risultano a rischio per quanto riguarda la probabilità di avere ristagni idrici (gommisti, cantieri edili, vivai). Il loro coinvolgimento diretto Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 33
potrebbe essere utilissimo, prima di arrivare ad un ordinanza sindacale che li obblighi a determinati comportamenti virtuosi. 9. All’interno dei cicli biologici e nelle catene alimentari la zanzara occupa un posto come tutti gli essere viventi, è preda di alcuni uccelli insettivori, le rondini in particolare, e di diverse specie di Chirotteri, i pipistrelli, mammiferi che spesso suscitano repulsione nella cittadinanza, ma che invece svolgono un ruolo fondamentale negli equilibri biologici. La campagna informativa può servire anche per questo far conoscere chi sono effettivamente i pipistrelli, quanto siano infondate tutte le dicerie su di essi e quanto invece essi siano fondamentali alleati in una campagna di controllo biologico integrato delle zanzare sul territorio. Esistono anche altre specie di predatori di adulti e larve, in particolare tra gli insetti troviamo larve e adulti di Odonati (libellule), Ditiscidi e Notonectidi che pure vivono nell’acqua e si cibano di larve presenti in essa. In fine i pesci, in particolare i pesci rossi che possono essere un valido aiuto per chi mantiene la fontanella o il laghetto in giardino. Al termine di questa relazione vorremmo ringraziare i cittadini di Suzzara che hanno contribuito al monitoraggio con la disponibilità ad aprire i cancelli per entrare nelle loro proprietà a collocare le trappole o a verificare eventuali microfocolai di sviluppo larvale, loro sono i primi testimoni di quanto facile sia creare condizioni favorevoli alla crescita delle zanzare e quanto difficile intervenire per debellare infestazioni già presenti se non si riesce ad individuarne l’origine. Ognuno può intervenire sulla sua proprietà, ma è necessario che i vicini facciano lo stesso e l’Amministrazione, sulle strade e negli spazi pubblici, segua la stessa linea di intervento, pena vanificare gli sforzi di tutti. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 34
Concludendo la relazione illustrativa del lavoro svolto nel 2008 affermavamo che quella della lotta alle zanzare era una scommessa impegnativa, ed è vero, ma i dati 2009 dimostrano che l’impegno sistematico dà risultati, anche se non ancora sufficienti. Manca il tassello del reale e non sporadico coinvolgimento dei cittadini. È quanto si dovrà fare a partire dalla stagione 2010, che inizia nel periodo invernale, quando si potranno impostare momenti di divulgazione con i cittadini, ma ancora più fruttuosi con i bambini delle scuole, che potranno diventari fondamentali alleati nella lotta alle zanzare all’interno delle loro famiglie e delle comunità in cui vivono. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 35
Cremona, 28 ottobre 2009 Dott. Agr. Gabriele Panena Dott. Agr. Andrea Scandolara Allegato: grafico delle conte di uova nelle varie località; rassegna stampa aggiornata al settembre 2009 su Chicungunya e West Nile Disease. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 36
Bibliografia Rossini G, Cavrini F, Pierro A, Macini P, Finarelli AC, Po C, et al. First human case of West Nile virus neuroinvasive infection in Italy, September 2008 – case report. Euro Surveill. 2008;13(41):pii=19002. Available from: http://www.eurosurveillance.org/ViewArticle.aspx?ArticleId=19002 Roberto Romi - Aedes albopictus in Italia: un problema sanitario sottovalutato – Annali Istituto Superiore di Sanità, vol. 37, n. 2 (2001); Marco Di Luca, Luciano Toma, Francesco Severini, Fortunato D’Ancona, Roberto Romi - Aedes albopictus a Roma: monitoraggio nel triennio 1998- 2000 – Annali Istituto Superiore di Sanità, vol. 37, n. 2 (2001); Claudio Venturelli – La zanzara tigre (Aedes albopictus): un problema emergente anche in Abruzzo. Quali strategie per il controllo di questa e di altre specie? - Giornate di studio: “Agenti infestanti e sanità pubblica: dal disagio al rischio sanitario per l’uomo e gli animali” – 2004; Claudio Venturelli, Simona Macchini – Etobiologia dei Culicidi e pianificazione degli interventi di lotta – Igiene Alimenti – Disinfestazione & Igiene Ambientale – 2001; Marciano Huancahuari - Studio delle dinamiche popolazionali degli Odonati e dei Ditteri Culicidi in risaia coltivata con tecniche biologiche; G. Sinergie, J. A. Rioux, J. Salgado – Fascicule de determination des principales especes de moustiques du littoral méditerranéen français – Monpellier, avril 1979; Claudio Venturelli, Federico Maggioli – Caratteristiche degli ambienti e presenza di zanzara tigre: indagine sui diversi ambiti insediativi nel territorio Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 37
urbano. Atti del Convegno “Verso una strategia di lotta integrata alla zanzara tigre”. Cesena, 23 febbraio 2006. Relazione tecnica: Monitoraggio e controllo delle zanzare nel Comune di Suzzara - 2009 38
Puoi anche leggere