Monitoraggio agrometeorologico - Analisi termica e pluviometrica maggio - giugno e tendenze per luglio - Anacer
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Riunione filiera cerali Mipaaf, 2 luglio 2020 Monitoraggio agrometeorologico Analisi termica e pluviometrica maggio - giugno e tendenze per luglio Stanislao Esposito stanislao.esposito@crea.gov.it CREA - Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA)
Analisi delle temperature primaverili e dicembre/maggio Anomalia della temperatura media da marzo Anomalia della temperatura media da dicembre a maggio rispetto al periodo 1981-2010 2019 a maggio 2020 rispetto al periodo 1981-2010 Fonte: ISAC-CNR Le anomalie della temperatura media primaverile (marzo-maggio) sono risultate positive e mediamente comprese tra 0,5 e 1,5 °C in gran parte del territorio nazionale. Considerando il periodo da dicembre 2019 a maggio 2020 (quasi l’intero ciclo colturale del frumento), le anomalie positive sono state di 1,5-2,5 °C principalmente nelle regioni del nord, nel settore settentrionale della Sardegna e regioni centrali tirreniche. Nelle restanti regioni si sono avuti comunque valori anomali positivi anche se meno marcati (0,5-1,5 °C). 2
Analisi delle temperature – maggio 2020 Anomalia della temperatura media rispetto Temperatura media (°C) ai valori normali del periodo 1981-2010 Le temperature medie mensili di maggio sono risultate mediamente comprese tra 15 e 20 °C e più in gran parte del territorio nazionale. Anomalie positive dell’ordine di 1 – 2 °C si sono verificate principalmente nel settore occidentale, meno marcate al meridione. Nelle regioni del versante adriatico si sono avuti valori prossimi alla norma o leggermente inferiori. 3
Le precipitazioni in Europa – marzo/maggio 2020 Anomalia delle Precipitazioni totali (%) Precipitazioni totali (mm) rispetto ai valori climatici 1998-2017 mm % Fonte: www.cpc.ncep.noaa.gov/ Nel periodo primaverile su gran parte dell’Europa centrale e orientale si sono avuti deficit di pioggia mediamente compresi tra il 25 e il 50%, con punte localmente ancora più rilevanti, fino a oltre il 75%, in Italia (Pianura Padana orientale), Benelux, Germania, Inghilterra, Svezia. Precipitazioni più abbondanti rispetto ai riferimenti climatici si sono avute nella Penisola Iberica (oltre 200-300%), in Francia meridionale, in Norvegia, in Finlandia, Grecia orientale e localmente anche in Italia (principalmente Umbria, Nord della Sardegna, Sicilia occidentale e meridionale). 4
Le precipitazioni in Italia – anno idrologico e anno solare Precipitazioni totali cumulate (mm) – Precipitazioni totali cumulate (mm) - anno idrologico anno solare Fonte: ISAC-CNR Considerando l’anno idrologico (ottobre 2019-settembre 2020), a livello nazionale si nota che nei mesi di novembre e dicembre si sono avuti forti surplus di pioggia, mentre quantitativi leggermente inferiori ai valori normali si sono verificati nei mesi successivi, con un deficit pluviometrico a maggio dell’ordine del 5-6%. Se invece si considera l’anno solare (gennaio-dicembre 2020) risulta evidente già a partire da gennaio è presente un deficit piovoso che è andato accentuandosi nel corso dei mesi successivi, fino a registrare una anomalia negativa dell’ordine del 15-18% . 5
Analisi delle precipitazioni – maggio 2020 Anomalia delle Precipitazioni totali (%) rispetto Precipitazioni totali (mm) ai valori normali del periodo 1981-2010 Le precipitazioni totali sono risultate dell’ordine di 150-200 mm e oltre nelle zone alpine e prealpine del Piemonte, della Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, mentre apporti mediamente compresi tra 100 e 150 mm si sono avuti nell’Appennino settentrionale. Sul resto del territorio nazionale le piogge hanno avuto oscillazioni intorno a 40-50 mm con scarsissimi quantitativi ( 10 mm) in Sicilia, nel medio versante tirrenico e nella Pianura padano-veneta. In queste zone la carenza di pioggia è stata dell’ordine del 70-80%. Come conseguenza, si sono avute anomalie positive comprese tra 150 e 200% specialmente in diverse aree del Piemonte, Liguria di Ponente, Marche, Basilicata e Puglia e anomalie negative, inferiori al 50%, nella pianura padano-veneta, regioni centrali tirreniche e Sicilia. 6
Analisi delle precipitazioni – I decade di giugno 2020 Anomalia delle Precipitazioni totali (%) Precipitazioni totali (mm) rispetto ai valori normali del periodo 1989-2015 Fonte: www.fao.org - GIEWS - Global Information and Early Warning System Nella decade si nota una piovosità abbondante, dell’ordine di 150-200 mm, nelle zone alpine, prealpine centro- orientali e Levante ligure; in Friuli Venezia Giulia punte oltre 200 mm. Apporti mediamente di 40-70 mm si sono avuti in soprattutto nelle regioni peninsulari del versante tirrenico, in Piemonte e nelle zone della Pianura Padana a sinistra del Po, mentre a destra sono risultati più scari, in media 20-40 mm. Analoghi quantitativi di pioggia si sono avuti lungo le regioni adriatiche e ioniche, in Sardegna e Sicilia settentrionale. Anomalie positive si evidenziano in gran parte del territorio nazionale, con punte del 60%, 80% rispetto ai valori attesi nella decade, ad eccezione delle regioni centrali adriatiche dove si segnalano deficit del 20 %. 7
Analisi delle precipitazioni – II decade di giugno 2020 Anomalia delle Precipitazioni totali (%) Precipitazioni totali (mm) rispetto ai valori normali del periodo 1989-2015 Fonte: www.fao.org - GIEWS - Global Information and Early Warning System Nella seconda decade si sono avuti piogge mediamente di 40-60 mm e più principalmente in Piemonte, Liguria di Levante, Veneto e Friuli Venezia Giulia, mentre nelle restanti aree delle regioni settentrionale e in quelle centrali i valori sono stati compresi tra 20 e 40 mm, con punte più abbondanti sulle zone appenniniche. Altrove i quantitativi sono risultati mediamente compresi tra 10 e 20 mm. In Calabria e Sicilia le piogge sono state scarse o del tutto assenti. Esaminando le anomalie si confermano valori positivi in gran parte del territorio nazionale, con surplus oscillanti tra +40% e +60% rispetto ai valori attesi, ad esclusione del Trentino Alto Adige, della Calabria ionica e Sicilia, dove il deficit pluviometrico si è attestato intorno al 60% e oltre. 8
Le piogge in Puglia da gennaio fino alla II decade di giugno Fonte: www.fao.org - GIEWS - Global Information and Early Warning System In Puglia l’andamento delle ultime quattro decadi evidenzia apporti piovosi superiori a 20 mm. Nella prima e seconda decade di giugno si sono avuti apporti piovosi rispettivamente di circa 30 e 20 mm, con valori cumulati che dall’inizio dell’anno risultano prossimi alla media regionale di riferimento (circa 280 mm). In particolare, da gennaio al 25 giugno in alcune stazioni della rete del Centro Funzionale Protezione Civile relative alla provincia di Foggia sono caduti da 200 a 250 mm. In questa provincia, su alcuni organi di stampa per il grano duro si sono evidenziate eterogeneità produttive a macchia di leopardo con cali delle rese del 20-30% e punte anche più consistenti in alcune zone. 9
Le piogge in Sicilia da gennaio fino alla II decade di giugno Fonte: www.fao.org - GIEWS - Global Information and Early Warning System In Sicilia nella prima decade di giugno, in media a livello regionale, sono caduti poco più di 15 mm, mentre nella seconda decade gli apporti sono stati praticamente assenti. Considerando le 90 stazioni del Servizio agrometeo siciliano (SIAS) si conferma che a livello regionale, nelle due decadi di giugno, sono caduti in media poco più di 16 mm, con valori di minore entità nelle aree centrali e punte di anche oltre 30 mm in provincia di Messina. Dal grafico dei cumulati emerge che i valori annuali fino alla seconda decade di giugno sono deficitari dell’ordine di 10-20 mm rispetto a circa 250 mm attesi. Sembrerebbe che quest’anno il raccolto di grano duro è promettente, nonostante la siccità invernale e primaverile, infatti alcune piogge arrivate al momento opportuno pare abbiano portato benefici alla produzione finale. 10
Le piogge in Basilicata da gennaio fino alla II decade di giugno Fonte: www.fao.org - GIEWS - Global Information and Early Warning System In Basilicata nella prima decade di giugno a livello regionale si sono stimati quantitativi di pioggia oltre 40 mm. Nella decade successiva le precipitazioni sono risultate praticamente assenti. Per questa regione i quantitativi cumulati di pioggia da inizio anno risultano pressoché in linea con i riferimenti climatici, corrispondenti a poco più di 300 mm alla seconda decade di giugno. 11
Le piogge nelle Marche da gennaio fino alla II decade di giugno Fonte: www.fao.org - GIEWS - Global Information and Early Warning System Nelle Marche, la prima decade è risultata abbastanza piovosa con apporti medi regionali di poco superiori a 20 mm, mentre nella seconda decade le precipitazioni sono risultate di minore entità. Per quanto riguarda i cumulati la situazione resta deficitaria con poco più di 300 mm rispetto a circa 400 mm dei valori climaticamente attesi. A fine giugno il Servizio agrometeo (ASSAM) segnalava che il frumento si trovava generalmente tra la fase di completamento della maturazione cerosa a quella di maturazione piena a seconda delle aree. Sono iniziate le trebbiature e le prime stime indicano una qualità per il grano duro che oscilla tra il buono e l’ottimo. 12
Le piogge in Pianura Padana fino alla II decade di giugno Per il prosieguo della campagna maidicola, uno sguardo alla situazione al nord. Nelle regioni settentrionali, dopo la siccità dei mesi invernali si è avuto un recupero delle precipitazioni a fine maggio e primi di giugno. In Piemonte, Lombardia e Veneto i cumulati medi regionali dall’inizio anno sono prossimi o leggermente inferiori ai riferimenti climatici. In Emilia Romagna, invece, da inizio anno si sono registrate precipitazioni inferiori alla norma in tutti i mesi. Nelle prime due decadi di giugno si sono avute apporti piovosi disomogenei a livello regionale: nelle aree occidentali sono stati superiori alla norma, mentre nella pianura orientale si stima un deficit di pioggia generalmente compreso tra 100 e 150 mm. Fonte: www.fao.org - GIEWS - Global Information and Early Warning System 13
Previsioni delle rese dei cereali autunno-vernini in Italia Resa media Previsioni resa Previsioni resa Differenza resa Differenza Resa Tipo di ultimi MARS MARS 2020 su media resa 2020 2019 Coltura 5 anni Maggio 2020 Giugno 2020 5 anni sul 2019 (t/ha) (t/ha) (t/ha) (t/ha) % % Totale 3,94 3,75 3,87 3,73 -5,5 -0,7 frumento Frumento 5,41 5,14 5,28 5,11 -5,6 -0,6 tenero Frumento 3,34 3,15 3,26 3,12 -6,6 -0,9 duro Orzo 4,0 4,05 3,94 = 3,94 -1,4 -2,7 Le previsioni produttive dei cereali invernali mostrano una situazione eterogenee a livello nazionale, a seguito dell’anomalo andamento meteo verificatosi durante tutto il ciclo colturale (eccessi di pioggia in autunno, gelate e siccità prolungata invernale e primaverile). Con l’aggiornamento del Bollettino MARS (Monitoring Agricultural ResourceS) del Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione Europea del 15 giugno le rese per il grano duro sono riviste al ribasso e rimangono al di sotto della media quinquennale (-6,6%). Anche per il grano tenero e l'orzo le rese sono rimaste inferiori alla media, rispettivamente -5,6% e -1,4%. 14
Previsioni delle rese dei cereali autunno-vernini in Italia A livello italiano il Bollettino Mars riporta per le diverse aree le seguenti informazioni: ➢ Regioni nord-occidentali: le precipitazioni favorevoli nei primi 15 giorni di maggio e all'inizio di giugno hanno favorito il riempimento delle cariossidi. ➢ Regioni nord-orientali: le maggiori precipitazioni avute a fine maggio-inizio giugno sembrerebbe che non hanno apportato grossi benefici poiché la fioritura si è avuta mediamente intorno al 15 maggio, e quindi la fase di accumulo è iniziata in condizioni poco favorevoli. ➢ Italia centrale: le precipitazioni di maggio hanno ripristinato i livelli di umidità del suolo favorendo il riempimento delle spighe. ➢ Regioni meridionali: la pioggia a fine maggio e inizio giugno in diverse zone è arrivata troppo tardi per cambiare le aspettative di resa, poiché il frumento e l'orzo erano nelle fasi finali di riempimento delle cariossidi. La tempistica della raccolta dovrebbe essere in linea con la media, ma prima rispetto agli ultimi anni. In Sicilia, la raccolta è in corso con buone aspettative di rendimento, 15
Prime indicazioni sulla produzione dei cereali autunno-vernini Per opportuna informazione si riportano le prime stime emerse da alcune fonti giornalistiche: 26 giugno: «Al via la trebbiatura del grano in Italia con cali della produzione fino al 20%. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento all’inizio della raccolta del frumento su quasi 1,8 milioni di ettari da sud a nord della Penisola». 29 giugno: «In linea con i dati nazionali, anche in provincia di Alessandria registra un calo della produzione fino al 20%. Da una prima valutazione si configura una qualità del prodotto soddisfacente». 29 giugno: «Buone rese qualitative per il grano tenero e duro nel Ravennate dopo l’avvio della trebbiatura. E’ quanto emerge da una prima analisi della Coldiretti in riferimento all’inizio della raccolta del frumento sull’intero territorio provinciale». «In provincia di Modena il primo bilancio è sostanzialmente positivo sia per le rese, inferiori al 2019 ma meglio di quanto atteso alla fine di aprile dopo 4 mesi di mancanza di piogge». 29 giugno: «La produzione di quest'anno sembra presentarsi in linea con la media delle stagioni passate grazie alle piogge di maggio/giugno. Situazione rilevante per il Triveneto in controtendenza con i cali previsti su territorio nazionale fino al 20% dovuti al periodo siccitoso». 23 giugno: «Le prime stime nelle Marche indicano una qualità per il grano duro che oscilla tra il buono e l’ottimo. Merito delle piogge». 15 giugno: «In Puglia si ipotizza un calo della produzione di grano duro del 20-30%, ma anche diminuzioni fino al 60% in alcune aree della provincia di Foggia». 29 maggio: «In Sicilia, sembrerebbe che ci sono buone aspettative di rendimento con incremento produttivo sullo scorso anno che potrebbe attestarsi intorno ad un 15%». 16
Tendenze meteo attese per le prossime settimane di luglio Fonte: www.meteoam.it Settimana 29/6 – 5/7 La prima settimana si apre all’insegna di un debole regime ciclonico al nord cui fa seguito un corrispondente regime anticiclonico al centro-sud. Ne conseguiranno andamenti precipitativi ancora in linea con la media del periodo al nord, in special modo arco alpino e prealpino, e decisamente al di sotto invece al centro-sud. Ai su menzionati regimi pluviometrici si affiancheranno invece i valori di temperatura che, su tutto il paese, saranno decisamente al di sopra delle medie climatiche. Settimana 6 – 12 Nella seconda settimana pare ridelinearsi un debole regime ciclonico al sud mentre sul resto del paese permane in generale una situazione anticiclonica. Ne conseguiranno valori di precipitazione al di sotto della media del periodo al nord, in linea sulle regioni centrali ed al di sopra al sud. Per quanto invece attiene ai regimi termici si rileva che gli stessi saranno in linea con la media del periodo al centro-nord ed al di sotto al sud. Settimana 13 – 19 Nella terza settimana si rafforza il regime ciclonico iniziato a delinearsi nella settimana precedente. Di conseguenza i regini pluviometrici sono attesi in linea con la media del periodo su tutto il paese. Per quanto invece attiene i valori termici si rileva che gli stessi saranno al di sopra al centro-nord ed in linea al sud. Settimana 20 – 26 Nessuna particolare variazione si rileva nell’ultima settimana, rispetto alla precedente. 17
Tendenze attese per le prossime quattro settimane di luglio Fonte: Centro europeo previsioni meteorologiche a medio termine estratte dal sito https://www.met.hu Anomalia della temperatura Anomalia delle precipitazioni Anomalia della temperatura Anomalia delle precipitazioni Settimana 29 giugno al 5 luglio Settimana dal 6 al 12 luglio Anomalia della temperatura Anomalia delle precipitazioni Anomalia della temperatura Anomalia delle precipitazioni Settimana dal 13 al 19 luglio Settimana dal 20 al 26 luglio 18
Scenari mensili termici e pluviometrici i prossimi mesi TEMPERATURE PRECIPITAZIONI Fonte: LaMMA - Laboratorio per il Monitoraggio e la Modellistica Ambientale Dal punto di vista termico i modelli dei principali centri internazionali propendono per un trimestre luglio-settembre superiore alla norma, mentre gli scenari indicano nella norma per quanto riguarda le precipitazioni. 19
Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA) Grazie per l’attenzione stanislao.esposito@crea.gov.it 20
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