Monitor Infrastrutture e Costruzioni - InfoAfrica
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Monitor Infrastrutture e Costruzioni Ottobre 2015 INFOAFRICA InfoAfrica è uno strumento informativo pensato per Aziende, Enti, Istituzioni e Organizzazioni non governative (Ong) che guardano all’Africa per il loro futuro. InfoAfrica fornisce ai propri utenti un quadro informativo completo per aiutare chi ha investito o intende investire in Africa ad avere un flusso informativo costante, aggiornato e preciso, attraverso il quale conoscere l’Africa, comprendere cosa accade, cogliere opportunità e valutare azioni. Sia che si tratti di investimenti industriali, commerciali o di programmi di cooperazione e aiuto allo sviluppo, i prodotti di InfoAfrica offrono ai propri abbonati uno strumento informativo unico. L’assenza del continente africano dal normale flusso informativo italiano e la scarsa conoscenza delle dinamiche politiche, sociali ed economiche del continente tra gli operatori dell’informazione, rafforzano ancor di più il peso di InfoAfrica. Tutti i prodotti di InfoAfrica prevedono diversi livelli di personalizzazione e diverse fasce di costo, rendendo disponibile anche per piccole e medie imprese un servizio di qualità internazionale. 1 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Table Of Contents Presto un centro finanziario a Luanda .............................................. 4 Nuova capitale, a gennaio il via ai lavori ............................................. 5 Italia-Africa, settori e opportunità (3): infrastrutture .................................... 6 Italia-Africa, settori e opportunità (4): costruzioni ...................................... 7 Governo punta su infrastrutture e annuncia 25 miliardi di investimenti ....................... 8 Stanziamento per la Mass Rapid Transit System di Nairobi ............................... 9 Rinnovo aeroporto Sharm el-Sheikh: nuove intese con AfDB per completare finanziamento ........ 10 Nuovo cementificio sarà operativo entro fine mese ..................................... 11 Ministro annuncia avvio produzione energia per GIBE III ............................... 12 I turchi della Limak investono nel cemento .......................................... 13 Presentato il Piano Regolatore per Luanda .......................................... 14 Siccità, spente tutte le centrali idroelettriche del paese .................................. 15 Trattativa con Tanzania per secondo ponte sul Rovuma ................................. 16 Governo intenzionato a promuovere edilizia residenziale ................................ 17 Armatore tedesco lancia linea diretta con il Portogallo .................................. 18 Bando per fornitura macchinari per le costruzioni, chiusura 27 ottobre ...................... 19 Conclusi lavori di ammodernamento sulla rete cellulare ................................. 21 Iniziati i lavori di espansione del porto di Abidjan ..................................... 22 Un nuovo terminal refrigerato per il porto di Tema .................................... 23 In crescita il numero di investimenti in Ghana ........................................ 24 Tecnici brasiliani nel paese per progetto sull’irrigazione ................................ 25 Alberghi, gruppo Starwood punta all'aeroporto internazionale Jomo Kenyatta ................. 26 Costruzioni: grandi possibilità per le aziende italiane in Africa, nonostante i rischi .............. 27 Ferrovie (2), il futuro passa per le grandi città ........................................ 29 Ferrovie, il futuro passa per le grandi città .......................................... 30 ONEE, investimenti per 10 milioni di euro in infrastrutture .............................. 31 Annunciata costruzione seconda linea ad alta velocità .................................. 32 Banca di sviluppo africana finanzia progetti sulla rete idrica .............................. 33 Conferenza imprenditoriale Italia-Sudafrica a Città del Capo ............................. 34 Dopo 40 anni Hilton torna nel paese e sceglie Awassa ................................... 35 Formalizzata creazione nuova Agenzia per gli investimenti ............................... 36 Lavori pubblici a Yaoundé, contratto alla francese Razel ................................ 37 Delegazione imprenditori italiani visiterà il paese ...................................... 38 In attesa della ferrovia, un finanziamento per sistema di Bus a Dar es Salaam .................. 39 Infrastrutture: prestito da 120 milioni per lavori nei principali aeroporti del paese .............. 40 Passi in avanti per costruire nuovo oleodotto ......................................... 41 Ferrovia merci Mozambico-Zimbabwe-Zambia pronta all'inaugurazione ..................... 42 In discussione progetto per una diga sul fiume Oti ..................................... 43 Infrastrutture e trasporti: le priorità della Costa d'Avorio ............................... 44 Settore alberghiero, creata associazione nazionale di categoria ............................ 45 Small-hydro, UNIDO annuncia investimenti miliardari ................................. 46 Verso creazione impresa per gestire oleodotto tra Kenya e Uganda ......................... 47 Ad ottobre l'Esposizione internazionale sul settore edilizio ............................... 48 Il Niger esporterà il suo petrolio attraverso l'oleodotto Ciad-Camerun ....................... 49 Inaugurata ieri la diga idroelettrica di Kaleta ........................................ 50 La portoghese Mota-Engil si aggiudica il contratto per il porto a secco di Liwonde .............. 51 2 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Centro per gli investimenti (1), spazi per le PMI italiani in edilizia ed energia .................. 52 Centro per gli investimenti (3), opportunità di investimenti a Nacala e Pemba .................. 53 Ministro mozambicano scettico su progetto navigabilità Zambesi .......................... 54 Ministro Pacheco a Expo: "Sicurezza alimentare priorità del governo" ...................... 55 A compagnia portoghese contratto per interporto Liwonde ............................... 56 Banca di sviluppo africana punta su infrastrutture e imprese private ........................ 57 Ad ottobre un forum sugli investimenti ............................................. 58 Energie e infrastrutture, un forum per investitori a novembre ............................. 59 A novembre l'ottava edizione del forum internazionale del Mediterraneo ..................... 60 Ferrovie, passi in avanti per la Trans-Kalahariana ..................................... 61 Governo pianifica costruzione nuova raffineria ....................................... 62 Intesa per realizzare fabbrica di macchine edili ....................................... 63 Turismo, investimenti per un nuovo hotel 5 stelle ad Abidjan ............................. 64 "Imprese italiane sono le benvenute in Senegal" ...................................... 65 Apre ad Addis la prima linea metropolitana dell'Africa sub-sahariana ....................... 66 Banca Barclays, finanziamenti miliardari per lo sviluppo ................................ 67 Compagnie da Cina e GB insieme per realizzare centrale ................................ 68 Con la stagnazione economica, rallenta il mercato immobiliare ............................ 69 Piano Senegal Emergente, una strategia di crescita inclusiva .............................. 70 Sviluppo della rete stradale nella regione mineraria, contratto ai cinesi ...................... 71 Definito accordo per oleodotto, i lavori finiranno nel 2018 ................................ 72 Allo studio nuovi pedaggi stradali ................................................ 73 Aumentare le relazioni con imprese italiane, l'agenzia per gli investimenti incontra Assafrica ....... 74 “EU–Sub-Saharan Africa Days” (2): cambiare visione, economie africane pronte a crescita e diversificazione ............................................................. 75 “EU–Sub-Saharan Africa Days”: le PMI italiane guardano al continente ..................... 76 Creato fondo di sostegno al programma di costruzione abitazioni .......................... 77 Ferrovie, allo studio costruzione di un'accademia ..................................... 78 Oleodotto: Kampala valuta percorso attraverso la Tanzania, anziché il Kenya ................. 79 Pesanti perdite per mancata costruzione impianto idroelettrico ............................ 80 Continua la riabilitazione delle strade del cacao ....................................... 81 A gennaio i lavori per il nuovo oleodotto ............................................ 82 Nuova collaborazione sulle risorse idriche tra Dakar e Rabat ............................. 83 A Kampala la prima conferenza sullo sviluppo urbano e infrastrutturale ..................... 84 Gruppo belga investe nella manutenzione dei porti .................................... 85 Investitori cinesi interessati a progetto di porto in acque profonde .......................... 86 Pechino offre la ristrutturazione del Palazzo dei Congressi ............................... 87 Trasporti, compagnia statale pianifica espansione internazionale ........................... 88 3 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Presto un centro finanziario a Luanda 14 settembre 2015 ANGOLA - Il primo edificio del futuro centro finanziario di Luanda sarà inaugurato entro la fine di settembre. A renderlo noto è stato il presidente della società immobiliare Baía de Luanda, Miguel Carneiro, che si è occupato dello sviluppo del progetto nella capitale angolana. Situato nei pressi del porto di Luanda, il nuovo centro finanziario sarà composto da una ventina di edifici ciascuno alto almeno 28 piani su un'estensione di almeno tre chilometri quadrati destinati a ospitare abitazioni, uffici, alberghi e aree commerciali. In base a quel che ha dichiarato Carneiro, sui 20 lotti disponibili all'edificazione cinque sono già in fase avanzata dei lavori mentre per altri 12 sono in corso i negoziati con i potenziali investitori. Il progetto di ri-sviluppo urbanistico di Luanda è cominciato nel 2004 e prevede la realizzazione, oltre che del nuovo distretto finanziario, anche di nuovi quartieri residenziali, commerciali, aree per il parcheggio e zone per l'organizzazione di eventi come concerti. [MV]< 4 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Nuova capitale, a gennaio il via ai lavori 14 ottobre 2015 EGITTO - Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha reso noto che la prima fase dei lavori per la costruzione della nuova capitale amministrativa, che dovrà sorgerà a est del Cairo, cominceranno a gennaio del prossimo anno. L'annuncio di al-Sisi è giunto nel corso di un incontro con i ministri del suo governo, specificando che i lavori dureranno due anni. In base a quel che viene reso noto, il progetto per la pianificazione urbanistica della nuova capitale amministrativa egiziana è stato affidato alla State Construction Engineering Corporation, con la quale il mese scorso era stato siglato un memorandum d'intesa in tal senso. Il progetto prevede la realizzazione di edifici per le istituzioni del governo - un palazzo presidenziale, i ministeri, il Parlamento - un distretto commerciale, un aeroporto internazionale, abitazioni per almeno un milione di appartamenti, alberghi per almeno 40.000 stanze, 1250 edifici religiosi e 2000 scuole. In base alle stime, il progetto ha un costo complessivo pari a circa 45 miliardi di dollari. [MV] 5 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Italia-Africa, settori e opportunità (3): infrastrutture 14 ottobre 2015 Rispondere alle necessità di una popolazione in continua crescita e di paesi in continua espansione significa costruire più strade, edifici, sistemi energetici e idrici. Il deficit infrastrutturale africano resta molto elevato ed è considerato (sia nella mobilità che nell’energia) il vero nodo da sciogliere per ottenere lo sviluppo del continente. Secondo le stime più recenti, per coprire il suo gap infrastrutturale l’Africa avrebbe bisogno di 93 miliardi di dollari l’anno in investimenti. Al momento ne mancano all’appello circa 30 ogni anno. Tuttavia negli ultimi anni si è moltiplicata l’attenzione verso questo settore. Nelle infrastrutture dei trasporti l’Africa conta oggi solo il 3% delle ferrovie e dei collegamenti aerei globali, pur ospitando il 18% della popolazione della Terra. Solo un quinto delle strade africane sono asfaltate. Il continente è e sarà sempre di più un cantiere di strade, autostrade, porti, ferrovie, aeroporti e corridoi intermodali. Sempre nel settore infrastrutturale l’altra grande opportunità è rappresentata dall’energia. La domanda di energia in Africa è esplosa e aumenterà parallelamente allo sviluppo industriale, commerciale e umano del continente. Secondo dati del 2012, in Africa subsahariana la generazione di energia è garantita da legna e carbone (45%), dall’idroelettrico (22%), dagli idrocarburi, dal gas, dal nucleare e, per meno dell’1%, da eolico, solare e geotermico. Miglioramenti sono stati registrati nella produzione energetica, tuttavia, secondo i dati diffusi dalla Banca africana di sviluppo, quest’anno circa il 70% della popolazione vive senza accesso all’elettricità. Benché vi sia una storica presenza italiana, attraverso alcune grandi aziende, in importanti progetti infrastrutturali (a cominciare dalle dighe idroelettriche), anche in questo settore, sostiene un rapporto dell’Ocse, la presenza italiana potrebbe e dovrebbe essere molto maggiore. L’apertura di governi africani e agenzie multilaterali a partnership pubblico-private per finanziare massicci progetti infrastrutturali o energetici dovrebbe spingere molte più aziende del Belpaese a intervenire nel mercato africano. I sempre più numerosi accordi con istituzioni finanziarie globali dovrebbero poi consentire di avere accesso a fondi addizionali e di mitigare i rischi. Secondo il documento Ocse, “l’Italia potrebbe e dovrebbe giocare un ruolo maggiore nella ricerca e nella produzione di altri tipi di energie rinnovabili in Africa. Il paese è all’avanguardia in Europa per la produzione di energia eolica, solare e geotermica e per la ricerca su tecnologie rinnovabili innovative (dalle biomasse al solare concentrato fino ai biocarburanti di seconda generazione)”. Nelle infrastrutture dei trasporti, l’impegno italiano è al momento molto al di sotto del suo potenziale, con le aziende che soffrono sempre di più la dura competizione con attori emergenti, cinesi in primis. 6 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Italia-Africa, settori e opportunità (4): costruzioni 14 ottobre 2015 La rapida urbanizzazione in corso in Africa e la ricerca di nuovi modelli di sviluppo urbano possono costituire un altro polo interessante per i settori italiani collegati a questa area della costruzioni. L’Africa già oggi ha un tasso di urbanizzazione (40%) superiore a quello dell’India (30%) e molto vicino a quello della Cina (45%). Le previsioni ritengono che questo tasso schizzerà al 50% entro il 2030 e le 18 principali città del continente avranno un prodotto interno lordo combinato di 1700 miliardi di dollari (McKinsey, 2014). Le nuove città africane rappresentano un mercato di consumatori in continua crescita e ancora poco sfruttato. Non a caso le città (e tutto ciò che vi ruota attorno) stanno diventando una delle priorità degli investitori. Le entrate a disposizione della popolazione dei maggiori centri africani sono previste in aumento con una media del 5,6% annuo fino al 2030. In Africa subsahariana le mete più attraenti per gli investitori risultano Johannesburg, Città del Capo, Nairobi e Lagos. Queste città hanno bisogno di nuove abitazioni, di nuove infrastrutture, di nuovi alberghi per turisti e imprenditori, di nuovi centri commerciali e così via. Il boom delle città sta attirando non solo investitori interessati al mercato dei consumi, ma anche studi di architettura e società specializzate nel real estate. Tutti soggetti sempre più coinvolti nel disegnare nuove città o nuovi quartieri, modellati sulle aree residenziali europee o sui nascenti centri urbani asiatici. Appaiono quindi evidenti gli innumerevoli spazi che si possono aprire per aziende italiane, dall’architettura al design, dalla fornitura di servizi di ingegneria a quelli sanitari, dalla gestione dei rifiuti alle comunicazioni, dagli arredamenti all’energia e all’efficientamento energetico. Secondo il rapporto poi “è sempre più rilevante nell’agenda dei governi africani la nececessità di riqualificare borgate o baraccopoli alle periferie dei centri urbani o modernizzare quartieri di epoca coloniale”. Interventi che necessitano di capacità di riqualificazione urbana e di restauro di edifici storici in cui le competenze delle aziende italiane sono riconosciute a livello planetario. 7 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Governo punta su infrastrutture e annuncia 25 miliardi di investimenti 13 ottobre 2015 COSTA D’AVORIO – Il governo della Costa d’Avorio intende investire 25 miliardi di dollari dal 2016 al 2020 per la realizzazione di 94 progetti infrastrutturali individuati come prioritari. A sostenerlo sono alcuni media ivoriani che in questi giorni hanno rilanciato le dichiarazioni rilasciate dal ministro delegato alla Finanza, Niale Kaba, effettuate durante una conferenza tenuta a margine degli incontri annuali di Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale (FMI) a Lima, in Perù. Circa la metà di questi progetti, ha precisato Kaba, saranno realizzati attraverso partenariati pubblico-privato. Gli investimenti includono autostrade, ponti, dighe idroelettriche e parchi industriali, ha aggiunto ancora il ministro. Il governo della Costa d'Avorio punta a una crescita del proprio Prodotto Interno Lordo (PIL) del 10% per quest'anno. Alla fine di ottobre il paese si recherà alle urne per il voto presidenziale, previsto per il 25 ottobre, e il presidente Alassane Ouattara sta cercando la rielezione, anche grazie alla robusta crescita economica ottenuta negli ultimi anni. 8 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Stanziamento per la Mass Rapid Transit System di Nairobi 13 ottobre 2015 KENYA - Lo stanziamento di 4 milioni di dollari per la costruzione di nuovi assi stradali e ferroviari è stato approvato dal governo e prevede la realizzazione di 167 chilometri di nuove opere. Il progetto – sotto la denominazione di Mass Rapid Transit System – è pensato per migliorare le vie di comunicazione sia all'interno di Nairobo che tra la capitale e altre città del paese. L'ultima luce verde è arrivata dal Tesoro, ora si aprirà la fase per implementare il progetto. Quest'ultimo rientra nel più ampio piano lanciato lo scorso anno che prevede la realizzione di una linea ferroviaria lungo l'Outer Ring, le vie Jogoo, Mombasa, Limuru, Land'ata, Ngong e i corridoi di Waiyaki Way. Come altre metropoli africane, Nairobi sta vedendo crescere la presenza di veicoli e sta crescendo in numero di abitanti. Due fatti che richiedono interventi per alleggerire la pressione sulla città e accompagnarne al tempo stesso la crescita. 9 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Rinnovo aeroporto Sharm el-Sheikh: nuove intese con AfDB per completare finanziamento 13 ottobre 2015 EGITTO - La Banca africana di sviluppo (AfDB) e il governo egiziano hanno sottoscritto un accordo che consente al governo del Cairo di ottenere un prestito di 50 milioni dollari da parte dell'Africa Growing Together Fund (AGTF) e due miliardi dollari da parte di un fondo speciale messo a disposizione dalla Cina. Questo accordo completa precendenti intese che avevano consentito all'Egitto di ottenere un prestito di 90 milioni di dollari e una somma di 1,8 miliardi di dollari da parte del Middle Income Countries (MIC) Technical Assistance. Tutte queste operazioni serviranno a implementare il progetto di sviluppo dell'aeroporto di Sharm el-Sheikh. Firmando l'accordo, il nuovo presidente dell'AfDB, Akinwumi Adesina, ha sottolineato come il progetto di Sharm el-Sheikh rappresenti il primo di una serie di progetti che saranno finanziati con fondi dell'AGTF: “Il prestito – ha aggiunto – costituisce poi l'inizio di sforzi che la Banca farà a sostegno dello sviluppo delle infrastrutture di trasporto dell'Egitto”. L’espansione dell’aeroporto di Sharm al-Sheikh ha una durata prevista di quattro anni e prevede la realizzazione di un nuovo terminal passeggeri (terminal 3) in modo da aumentare la capacità d’accoglienza dei passeggeri dagli attuali 10 a 18 milioni all’anno, un nuovo parcheggio e nuovi ponti di jetway per l’imbarco dei passeggeri presso il terminal passeggeri e il carico e scarico delle merci presso il terminal merci. Lo scalo di Sharm è il secondo aeroporto per grandezza dopo quello del Cairo: alla fine dei lavori la capacità di gestione passerà da 10 a 18 milioni di passeggeri. 10 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Nuovo cementificio sarà operativo entro fine mese 13 ottobre 2015 MOZAMBICO - Comincerà ad operare alla fine del mese la Cimentos da Beira, il cementificio di più recente realizzazione in Mozambico, e parte della sua produzione sarà destinata alle esportazioni in Malawi e Zimbabwe. A dirlo al quotidiano Noticias è Wouter Trollip, direttore operativo della compagnia, secondo cui nei magazzini 40.000 tonnellate di ‘clinker’ (il componente base per la produzione di cemento) sono già pronte nei magazzini in attesa dell’allaccio della fabbrica all’elettricità. Il cementificio, il terzo nella provincia di Sofala, è stato realizzato grazie ad investimenti britannici e sudafricani per circa 45 milioni di dollari e impiegherà 70 persone, per produrre fino a 800.000 tonnellate di cemento l’anno. [DM] 11 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Ministro annuncia avvio produzione energia per GIBE III 13 ottobre 2015 ETIOPIA – La centrale idroelettrica Gibe III avrebbe iniziato nel fine settimana scorso a produrre energia. A sostenerlo sono alcuni media etiopi che hanno rilanciato le dichiarazioni dell’ex-ministro dell’Acqua, Irrigazione ed energia, Alemayehu Tegenu, attuale ministro degli Affari di governo. Effettivamente Tegenu ha affidato la stessa notizia anche a un messaggio sui social media, in particolare Twitter, e ancora oggi sul suo profilo è possibile leggere un tweet di sabato 10 ottobre che recita: “Cari tutti, buone notizie. Gibe III ha cominciato a produrre energia da questa sera”. I media etiopi evidenziano che l’impianto consentirà a regime di accrescere del 234% la capacità di erogazione di energia del paese africano. La centrale, realizzata dal gruppo italiano Salini-Impregilo lungo il corso del fiume Omo e contestata soprattutto dal Kenya, è composta da dieci turbine per una capacità installata complessiva di 1870 MW. “La diga – ha sostenuto il governo – darà un contributo importante allo sviluppo economico-sociale sia alimentando la rete elettrica nazionale che favorendo le esportazioni di energia”. A renderlo noto ai media locali è stato il ministro etiope dell’Acqua, l’irrigazione e l’energia, Alemayehu Secondo il calendario diffuso dalle autorità etiopi, dopo le prove di produzione di quest’estate, l’avvio dell’impianto comincerà con una produzione di 500 MW di energia per la rete nazionale, mentre le altre turbine entreranno progressivamente in funzione entro dicembre. Alta 243 metri e lunga 610, la diga è costata oltre 1,8 miliardi di dollari ed è stata realizzata dall’italiana Salini Costruttori. Il progetto, in passato, è stato fortemente contestato da diverse organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani e dell’ambiente. Secondo le ong, la diga rischia di devastare gli ecosistemi locali e privare di riferimenti e mezzi di sostentamento circa mezzo milione di persone: non solo nella bassa valle del fiume Omo, nel sud dell’Etiopia, ma anche nella regione semi-arida del Lago Turkana, nel Kenya nord-occidentale. 12 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it I turchi della Limak investono nel cemento 13 ottobre 2015 MOZAMBICO – Sono iniziate le operazioni di realizzazione di un nuovo cementificio del valore di 40 milioni di dollari nella zona di Maputo da parte del gruppo turco Limak Holding Group. A riferirlo è una nota della stessa azienda turca, nella quale si precisa che il nuovo impianto avrà una capacità installata di 2 milioni di tonnellate di cemento all'anno. La società ha poi precisato che l’impianto avvierà la produzione nel primo trimestre del 2016. Il Direttore delle operazioni di Limak, Serdar Bacaksiz, ha detto che il gruppo ha seguito con attenzione il mercato africano e che gli investimenti in Mozambico potrebbero aumentare a 150 milioni di dollari per aumentare la produzione e soddisfare la domanda. Oltre al Mozambico, nel mese di novembre il gruppo inizierà la costruzione di un altro impianto di cemento in Costa d'Avorio, in cui si prevede investirà 55 milioni di dollari. Limak Holding è un gruppo conglomerato turco che lavora in edilizia, energia, cemento e turismo, e le sue controllate sono Limak Cemento, Limak Energia e Limak Tourism Group 13 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Presentato il Piano Regolatore per Luanda 12 ottobre 2015 ANGOLA – E’ stato presentato nei giorni scorsi il nuovo Piano Regolatore per la città di Luanda e la provincia connessa. A riferirlo sono i media locali, precisando che il piano – denominato Plano Director Geral Metropolitano de Luanda – è stato realizzato dalla Urbinveste Promoção e Projectos Imobiliários, S.A, dopo un lungo e approfondito studio. “Dopo un lungo periodo di studio e di discussione sulle soluzioni migliori per modernizzare e sviluppare la capitaleLuanda, ci è stata finalmente presentata una proposta di piano regolatore che ha messo tutti i presenti d’accordo” ha detto il presidente della Repubblica d’Angola, José Eduardo Dos Santos, presente al lancio pubblico del documento, avvenuto in concomitanza con la diffusione, da parte del Ministero dell’Urbanizzazione e della Casa, dei piani regolatori di tre distretti Cazenga, Sambizanga e Rangel. Il piano per Luanda è stato salutato con soddisfazione anche dal governatore provinciale di Luanda, Graciano Domingos, che ha chiesto la fine dell'occupazione illegale delle terre, denunciando come “l’occupazione anarchica del territorio” ha impedito lo sviluppo urbano armonioso della provincia. Graciano Domingos ha spiegato che il Piano prevede una visione integrata dell’occupazione del territorio in cui le vocazioni professionali non siano in conflitto tra di loro, con aree per l'agricoltura, industria, commercio, alloggio, tempo libero e costruzione di infrastrutture, in modo da arrivare a raggiungere l’obiettivo posto in termini di sviluppo provinciale entro il 2030. Il piano regolatore dovrà ora essere approvato in maniera definitiva e solo allora verrà creato l'ente che si occuperà della sua attuazione e dei dettagli della realizzazione, in conformità con le linee guida. Il Consiglio di Coordinamento Strategico di Luanda ha approvato il nuovo Piano Regolatore,definito “uno strumento essenziale per la pianificazione territoriale e urbanistica integrata”. Il Piano mira anche a soddisfare le esigenze di crescita della popolazione della provincia Luanda, prevede la riabilitazione di aree verdi, al fine di ridurre i rischi di inondazioni e le epidemie, la definizione e la valutazione dei terreni agricoli, ottimizzando l'uso del territorio urbano, la creazione di una rete di trasporto pubblico integrato e un sistema viario funzionale ed efficiente. Il documento stabilisce il principio preservare l'ambiente naturale e il patrimonio culturale della provincia, così come il suo carattere urbano e l’identità. La realizzazione del piano è durata 18 mesi ed è stata accompagnato da incontri con la società civile. Urbinveste, l’azienda che lo ha realizzato, ha evidenziato che Luanda è ormai una grande città con 520.000 ettari, di cui solo il 17 per cento sono urbani. In termini di popolazione, ha 6,5 milioni di abitanti, di cui la maggior parte risiede in quartieri non strutturati, o che hanno bisogno di ricevere tutti i principali servizi urbani come strade, elettricità, acqua o fognature. 14 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Siccità, spente tutte le centrali idroelettriche del paese 12 ottobre 2015 TANZANIA - Tutte le centrali idroelettriche in Tanzania verranno spente perché la mancanza di pioggia ha portato i livelli d'acqua nelle dighe del paese a dei minimi storici. Lo riferiscono media locali e internazionali, precisando che la generazione idroelettrica nel paese è scesa al 20% della capacità, rendendo difficile per le dighe poter operare. E 'la prima volta che la nazione dell'Africa orientale ha chiuso tutti i suoi impianti idroelettrici, che generano il 35% della sua elettricità. Dal ministero dell’Energia hanno fatto sapere che la crisi energetica nazionale è aggravata anche da problemi che si stanno registrando ad alcuni dei nuovi impianti a gas naturale e che la chiusura delle dighe idroelettriche è fuori dal controllo del governo. In dichiarazioni rilasciate all’emittente inglese Bbc, Badra Masoud, responsabile della Comunicazione al ministero dell’Energia, ha spiegato che la creazione di piantagioni e di coltivazioni a monte delle dighe non sta aiutando la situazione e funzionari pubblici sono in giro cercando "di convincere i tanzaniani a non coltivare a monte delle dighe". Secondo il quotidiano privato tanzaniano Citizen, la società elettrica statale, Tanesco, ha già chiuso il suo principale impianto idroelettrico a Mtera, che può generare 80 MW. Il paese consuma 870 MW ma attualmente è in grado di generarne solo 105 MW, evidenzia ancora il Citizen. Solo il 24% della popolazione della Tanzania continentale è collegata a servizi di energia elettrica. La Tanesco importa anche energia da Kenya, Uganda e Zambia. Il governo vuole aumentare il numero di persone collegate alla rete del 50% nei prossimi 10 anni. Il mese scorso, tre nuove centrali a gas sono state inaugurate a Dar es Salaam, usando il gas convogliato dal sud del paese. Ma sono proprio queste centrali a non funzionare a pieno regime a causa di problemi tecnici. La prossima stagione delle piogge, quella più lunga, non dovrebbe cominciare prima di Dicembre. 15 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Trattativa con Tanzania per secondo ponte sul Rovuma 12 ottobre 2015 MOZAMBICO - Il governo mozambicano e quello tanzaniano hanno riaffermato - scrive l’agenzia AIM - la volontà di costruire un secondo ponte sul fiume Rovuma, che segna la frontiera tra i due paesi. Il progetto è stato discusso durante la visita di stato del presidente uscente tanzaniano, Jakaya Kikwete, al suo omologo mozambicano Filipe Nyussi. Secondo il ministro degli Esteri di Maputo, Oldemiro Baloi, un nuovo ponte favorirebbe il commercio - attualmente a livelli minimi nonostante gli ottimi rapporti diplomatici tra i due paesi - e l’integrazione regionale. Da notare, tuttavia, che la maggior parte degli scambi tra i due lati della frontiera avvengono in maniera informale e non se ne può stimare l’entità. Il primo ponte costruito tra i due paesi, nel 2010, quello cosiddetto “dell’Unità” è inoltre ancora sottoutilizzato anche a causa dell’inadeguatezza delle strade circostanti.[DM] 16 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Governo intenzionato a promuovere edilizia residenziale 09 ottobre 2015 KENYA - Il ministero delle Abitazioni keniano ha reso nota l'intenzione di voler avviare entro il mese prossimo una piattaforma di dialogo con i governatori delle Contee per definire un quadro normativo atto a risolvere la questione della penuria di abitazioni nel paese. A segnalarlo sono i media locali che citano il ministro delle Abitazioni, Fred Mating'i, secondo il quale la soluzione più adatta è quella di approvare procedimenti più snelli per la concessione delle autorizzazioni edilizie e altre facilitazioni. In particolare, l'accordo con i governatori dovrebbe portare all'uniformazione in tutto il paese delle imposte previste nell'industria delle costruzioni. Inoltre, Matiang'i ha evidenziato la necessità di promuovere progetti per la realizzazione di abitazioni popolari e a basso costo. Al momento in Kenya la penuria di abitazioni è stimata essere pari a circa 300.000 appartamenti ogni anno, in considerazione delle costanti migrazioni dalle zone rurali a quelle urbane. Per risolvere tale situazione, il governo sta negoziando diversi accordi di partenariato pubblico-privato per costruire nuovi appartamenti entro il 2017. [MV] 17 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Armatore tedesco lancia linea diretta con il Portogallo 08 ottobre 2015 CAPO VERDE - La compagnia di trasporti marittimi tedesca MTL (Maritime Transport Logistik of Duisburg), di proprietà del gruppo Hartmann, ha lanciato una nuova linea diretta tra i porti portoghesi di Leixões a Porto e Lisbona e le isole dell'arcipelago di Capo Verde. Lo si apprende dall'agenzia di stampa capo-verdiana Inforpress, specificando che il nuovo servizio è frutto di un accordo di MTL con l'agente marittimo portoghese Alphasea. "Capo Verde è un mercato che conosciamo molto bene - ha detto João Trabulo, agente generale e responsabile dell'area commerciale di Alphasea - L'obiettivo è offrire un servizio che possa soddisfare le necessità del mercato capo-verdiano in forma esclusiva, consistente e regolare". In base a quel che viene reso noto, il servizio viene svolto a cadenza bisettimanale dai porti di Leixões a Porto e Lisbona verso le isole di São Vicente e Santiago, a Mindelo e Praia. "L'impresa pretende di colmare una lacuna e garantire che dal Portogallo le merci arrivino a Capo Verde e viceversa entro sette giorni", continua Trabulo aggiungendo che Alphasea è interessata a siglare altri accordi come quello con MTL per offire collegamenti marittimi verso Capo Verde.[MV] 18 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Bando per fornitura macchinari per le costruzioni, chiusura 27 ottobre 08 ottobre 2015 ETIOPIA - Il gruppo edile etiope Defense Construction Enterprise, di proprietà statale e dipendente dal ministero della Difesa nazionale di Addis Abeba, ha pubblicato un bando di gara per l'acquisto di nuovi macchinari per il settore delle costruzioni. A segnalarlo è stato l'Ambasciata d'Italia ad Addis Abeba tramite la piattaforma online ExTender, realizzata dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, dall'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE), da Assocamerestero, Unioncamere e Confindustria per offrire un servizio mirato di selezione e invio delle informazioni sulle opportunità di business all'estero. In base a quel che viene reso noto dai media locali che riportano la notizia, il bando di gara riguarda l'acquisto di 2 impianti di frantumazione con gruppo elettrogeno, 2 escavatori cingolati alimentati a motori con martello idraulico, 4 escavatori cingolati alimentati a motori senza martello idraulico, 4 rulli compressori semoventi monotamburo, 4 pale caricaritrici gommate senza accoppiatore, 2 pale caricaritrici gommate con accoppiatore, 15 autobotti e un'officina mobile montata su camion. Le aziende interessate dovranno inviare le proprie offerte entro e non oltre le ore 10.00 del 27 ottobre 2015. Di seguito i dettagli della gara (in inglese) e le informazioni necessarie per presentare l'offerta. ----------- Invitation for Bid Supply of Machineries Tender No. DCE/Mach/131/2015 Defense Construction Enterprise hereby invites all interested bidders to submit their bid for the supply of machineries. Therefore:- No. Item Descriptions Unit Quantity Remark 1 Crushing plant with Generator set Pcs 2 2 Engine Powered crawler excavator with hydraulic Pcs 2 With Breaker (with Jack Hammer) breaker (with Jack Hammer) 3 Engine Powered crawler excavator with out Pcs 4 With out Breaker (with out Jack hydraulic breaker (with out Jack Hammer) Hammer) 4 Self propelled front single drum roller Pcs 4 5 Wheel Loader with out coupler Pcs 4 6 Wheel Loader with coupler Pcs 2 Working as forklift & loader 7 Water Trucks Pcs 15 8 Truck Mounted mobile work shop Pcs 1 1. All bidders must attach renewed commercial License, VAT certificate and other relevant legal documents with their bid document. 2. All bidders shall submit a bid bond guarantee amounting to Bin 100,000 /one hundred thousand/ or equivalent amount of USD in the form of CPO or Unconditional Bank Guarantee. 3. A complete set of bidding documents and machines specification can be obtained from procurement team 19 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it office No. 05, found around Ethio-China Friendship-Avenue/ against Non-Refundable Bin 200.00(TWO Hundred) in cash. 4. All bids must be submitted in sealed envelope on/or before October 27, 2015 5. Bid will be closed on October 27, 2015 at 10:00 am (Morning) and Bids will be opened on October 27, 2015 at 10:15 am (Morning) in the presence of the bidders or their representatives, who choose to attend the opening ceremony that will be held at DCE Conference Hall. 6. DCE reserves the right to accept or reject all or part of the bids or waives formalities with out assigning any reasons there of. NB: - Our Bank account number is 10000009218088 Addis Ababa, Commercial bank of Ethiopia, Gotera branch. Address:- Defense Construction Enterprise, P.O.-Box 3414, Tel: 011440-34-33134/0114-42-22- 70/71/72 Fax: 0114-40-04-71/0114-40 29-96, Ethio-China Road Friendship Avenue, Addis Ababa, Ethiopia ----------------------------- 20 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Conclusi lavori di ammodernamento sulla rete cellulare 08 ottobre 2015 MALAWI - È stato completato, dopo tre anni, il lavoro di miglioramento delle infrastrutture della principale rete di telefonia mobile in Malawi. Lo ha annunciato - secondo quanto riporta il Nyasa Times - il principale operatore nazionale del settore, TNM. Le nuove infrastrutture installate, ha specificato Vishwajeet Deshmukh , il dirigente della compagnia che sovrintendeva all’operazione, permetteranno ad un numero maggiore di clienti di utilizzare la rete contemporaneamente, eliminando i rischi di blocchi dovuti al troppo traffico. “La possibilità di connettersi - ha chiarito il dirigente - sarà sempre garantita”. Migliorate anche l’efficienza energetica e l’impatto ambientale delle infrastrutture, che consumeranno meno elettricità per funzionare ma soprattutto, essendo pensate per un utilizzo esterno, non richiederanno più, come in precedenza l’uso di sistemi di condizionamento per essere raffreddate. Le emissioni inquinanti, dunque, saranno notevolmente ridotte. [DM] 21 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Iniziati i lavori di espansione del porto di Abidjan 08 ottobre 2015 COSTA D’AVORIO – Sono stati inaugurati ufficialmente i lavori di estensione del porto autonomo di Abidjan, il secondo porto dell’Africa sub-sahariana dopo Durban, in Sudafrica, e il primo in Africa Occidentale. Il progetto di costruzione di un secondo terminal, del valore di 854 milioni di euro, è finanziato all’85% dalla Cina (Eximbank). I lavori sono realizzati dalla compagnia cinese China Harbour Engineering Company e consistono nell’allargamento del canale di Vidri, profondo 15 metri, in grado di far attraccare navi di grandi dimensioni, e nella creazione di un secondo terminal container. L’obiettivo, secondo le autorità, è di far diventare il porto d’ Abidjan il numero uno in Africa sub-sahariana. Attualmente il primo terminal container realizza circa 25.000 tonnellate all’anno ed è gestito dal gruppo francese Bolloré Africa Logistics. La stessa compagnia, insieme alla Bouygues, al gruppo APM Terminals e alla Maerks danese, sarà responsabile della gestione del secondo terminal. [CC] 22 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Un nuovo terminal refrigerato per il porto di Tema 08 ottobre 2015 GHANA – Le Autorità portuali ghanesi (Gpha) hanno annunciato l'inizio dei lavori per la costruzione di un nuovo terminal refrigerato per il porto di Tema, dedicato in particolare all'importazione di cibi congelati e medicine. La costruzione del terminal, lungo quasi cinque chilometri e con una capacità di 800 container standard, si inserisce nel quadro dei lavori per l'agenda di sviluppo relativa al 2020, che prevede l'automatizzazione e la velocizzazione dei processi portuali a Tema e Takoradi, con un investimento complessivo da parte della Gpha di 2,5 milioni di dollari. La struttura sostituirà quella già esistente che risulta essere inadeguata negli spazi e nella capacità di refrigerazione. La nuova costruzione sarà costruita subito all'esterno del porto di Tema al fine di decongestionare le attività all'interno dell'infrastruttura portuale e smaltire più velocemente la grande quantità lavoro. Il direttore generale della Gpha, Richard Anamoo, ha detto inoltre che le autorità portuali di Tema hanno firmato un memorandum d'intesa con le Autorità autostradali del Ghana (Gha), per assicurare migliori collegamenti stradali al porto e per ampliare la carreggiate dell'autostrada Tema-Accra fino a sei corsie.[LP] 23 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it In crescita il numero di investimenti in Ghana 07 ottobre 2015 GHANA - Il numero di progetti di investimento interni al Paese è aumentato negli ultimi anni, portando un cospicuo contributo alla crescita economica di tutta la regione occidentale. Secondo le statistiche del Centro ghanese per la promozione degli investimenti (Gipc), sono 38 i nuovi progetti registrati nel primo quadrimestre del 2015 in tutto il Paese, per un valore totale di 1 miliardo e 150 milioni di dollari. Di questi, 32 progetti sono stati finanziati nella regione di Accra mentre solo 3 progetti fanno parte della regione di Ashanti. I principali settori di investimento sono l'agricoltura e i processi agricoli, la manifattura, le tecnologie della comunicazione e dell'informazione (Ict), il turismo, le infrastrutture e l'energia. Rispetto ai dati forniti dalla Gipc nel 2014, i progetti che riguardano gli investimenti internazionali in Ghana sono raddoppiati, passando da 7 a 14 e portando un valore aggiunto di un miliardo di dollari. Secondo il responsabile della Gipc per la regione di Ashanti e quella di Brong Ahafo, George Asafo-Agyei, le due regioni hanno ancora del potenziale inesplorato che ha bisogno di essere valorizzato soprattutto nei settori di agricoltura e turismo. Il responsabile del piano economico regionale di Brong Ahafo, Acheampong Duodu, ha invitato le aziende ghanesi ad investire nella regione approfittando delle disposizioni della legge locale. Quest'ultima prevede infatti per gli investitori stranieri la cessione del 10% delle azioni in favore delle imprese locali.[LP] 24 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Tecnici brasiliani nel paese per progetto sull’irrigazione 07 ottobre 2015 ZIMBABWE - Una squadra di ingegneri dal Brasile è in Zimbabwe per supervisionare l’installazione di macchinari per l’irrigazione, nell’ambito del programma More Food Brazil - Zimbabwe: lo scrive il quotidiano ufficiale Herald. Il ministro dell’Agricoltura Joseph made ha specificato inoltre che tra i compiti dei tecnici arrivati dal Sudamerica c’è quello di addestrare le maestranze locali all’uso dei nuovi macchinari, che sono stati già distribuiti sul territorio. Nell’ambito del programma, destinato alle piccole e medie imprese agricole locali, infine, la compagnia brasiliana produttrice dei macchinari, Irrigabras, ha stretto accordi con altre imprese locali perché assistano gli agricoltori sul terreno. [DM] 25 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Alberghi, gruppo Starwood punta all'aeroporto internazionale Jomo Kenyatta 06 ottobre 2015 KENYA – La catena alberghiera Starwood Hotel and Resorts worldwide punta al mercato kenyano, annunciando l'intenzione di costruire un nuovo Sheraton Hotel nell'aeroporto internazionale Jomo Kenyatta (Jkia) di Nairobi. La struttura fa parte di un piano per sei nuovi alberghi che la catena ha deciso di costruire per ampliare le sue attività in Kenya reso noto nel corso dell'Africa hotel investment forum svoltosi la settimana scorsa a Nairobi. Il presidente del gruppo Starwood per Europa, Africa e Medio Oriente, Michael Wale, ha dichiarato in un'intervista alla stampa locale che lo scopo delle prossime costruzioni sarà quello di soddisfare le esigenze sia dei normali turisti che dei viaggiatori per affari. I sei nuovi alberghi serviranno infatti varie fasce di prezzo, dal mercato medio a quello di lusso, a seconda delle necessità dei clienti. Secondo Whale, il Kenya rappresenta il Paese africano ideale dove edificare nuovi hotel grazie alla sua stabile crescita economica. Il gruppo Starwood si sta però espandendo anche in altri Stati africani, tra cui Mali, Egitto, Nigeria, Senegal e Tanzania. [LP] 26 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Costruzioni: grandi possibilità per le aziende italiane in Africa, nonostante i rischi 05 ottobre 2015 AFRICA - “L’Africa in generale rappresenta circa un quarto del totale del business delle imprese di costruzioni italiane nel mondo. La domanda di infrastrutture si caratterizza in modo prioritario e straordinario in Africa ed è ovvio che per le aziende italiane c’è spazio e ci sono grandi possibilità”. A rilevare l’importanza dell’Africa è stato stamani il ministro degli Esteri e della Cooperazione Paolo Gentiloni, a conclusione della presentazione del rapporto 2015 dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) sulla presenza delle imprese di costruzione italiane nel mondo. “L’Africa ha bisogno di decine e decine di miliardi di euro di investimenti in infrastrutture” ha ricordato Gentiloni, sottolineando le grandi occasioni che si delineano dai grandi cambiamenti in atto nel continente, come la crescita demografica, la crescita della classe media, l’empowerment delle donne. “Grandi occasioni che comportano anche rischi elevati, e anche molto chiari alle imprese, ad esempio in termini di stabilità - ha aggiunto il ministro - o di competizione, come quella della Cina, da molto tempo un grande partner dell’Africa”. Della dominazione della Cina nel mercato delle costruzioni in Africa sub-sahariana ha parlato a Infoafrica, a margine della conferenza, il vicepresidente di Ance, Giandomenico Ghella. “Nella top 10 delle acquisizioni del 2014 c’è una presenza africana, ed è anche vero che l’Africa è in piena espansione, ma la presenza cinese è talmente forte che è davvero difficile competere. Purtroppo non possiamo competere con chi porta miliardi di euro o di dollari quasi a tasso zero, né noi italiani, nemmeno i nostri competitor europei. Anzi – ha aggiunto Ghella – tra i competitor europei forse siamo quelli che meglio reggono la concorrenza dei cinesi in Africa”. Nonostante alcuni fattori negativi come il calo dei prezzi delle materie prime e il calo dei prezzi del petrolio, il fatturato delle imprese italiane all’estero continua a crescere, per il decimo anno consecutivo. Nel 2014, secondo il rapporto, sono stati realizzati oltre 10 miliardi di euro di fatturato e 187 nuovi contratti con cantieri in 85 paesi. Lo studio dell’Ance è basato su un campione di 38 imprese operanti sui mercati esteri, oltre al mercato italiano, e rappresenta la quasi totalità delle attività internazionali dell’industria delle costruzioni civili italiane. L’Unione Europea è la regione dove sono concentrati i lavori di importo maggiore, con una quota del 26,4% del valore totale. Nel portafoglio delle nuove commesse, il Nord Africa, sebbene ridimensionato, rappresenta il quarto mercato per le aziende italiane (l’8,6% delle nuove commesse acquisite nel 2014 è in quest’area, nel 2013 era il 17,3%), mentre l’Africa sub-sahariana rappresenta il 7% delle nuove acquisizioni. Nell’area sub-sahariana è localizzato il 10,7% delle commesse totali, mentre la quota del Nord-Africa è pari al 10% circa, con 113 cantieri aperti. A fare la parte del eone nel 2014 nella classifica dei principali paesi per acquisizioni e commesse è stata l’Algeria, con ben 822 milioni di euro, davanti alla Francia e alla Russia. L’Algeria e l’Etiopia si collocano invece al 3° e 4° posto nel totale generale delle commesse in corso. Le aziende Trevi, Salini Impregilo e Cmc sono di gran lunga quelle più presenti in Africa Subsahariana, seguite da Renco, Sicim, Pilosio, Seas, Gilardi e Pac. [CC] 27 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it 28 / 89
Monitor Infrastrutture e Costruzioni - 10-14-2015 ©Internationalia Srl - Vietata la riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta – info@internationalia.org- http://www.infoafrica.it Ferrovie (2), il futuro passa per le grandi città 05 ottobre 2015 I dati del settore sembrano confermare il recente interesse verso sistemi di trasporto ferroviario: per gli investimenti nel trasporto ferroviario urbano, la regione del Medio Oriente e Africa (Mea) si sta dimostrando una delle più dinamiche al mondo. Il livello degli ordini, si apprende in un recente articolo comparso su ?La Tribune’ del Marocco che riporta dati forniti dal gruppo Alstom, è passato dai 287 milioni di euro nel 2012-2013 ai 1711 milioni di euro del 2013-2014, raggiungendo 5520 milioni di euro nel 2014-2015. Secondo le stime, gli ordini in questo mercato dovrebbero raggiungere i 9 miliardi di euro all’anno per il periodo 2017-2019. Tra i più grandi mercati della regione figurano il Sudafrica (55%), l’Arabia Saudita (18%), l’Algeria (12%), il Qatar (8%). Secondo Gian Luca Erbacci, vicepresidente senior per Alstom Transport Medio Oriente e Africa, diversi sono i fattori che spiegano questa situazione: l’urbanizzazione rapida, la risposta dei governi ai problemi di trasporto urbano, le dinamiche di crescita economica in molti paesi emergenti in via di sviluppo e la diversificazione delle fonti di finanziamento, tra cui il sistema Ppp, ovvero la Partnership pubblico-privata. I governi africani si stanno anche rendendo conto che la realizzazione di opere infrastrutturali dedicate al trasporto ferroviario urbano e suburbano porta con sé un altro vantaggio, ovvero la possibilità di offrire lavoro e assorbire manodopera qualificata e non. Il limite principale al decollo del settore, al momento, sta proprio nella componente di finanziamento. Tornando ai dati economici del settore, infatti, appare evidente una differenza tra i paesi del Medio Oriente e quelli africani: se nel primo caso i progetti vengono realizzati da finanziamento pubblico attraverso l’investimento dei proventi del petrolio, nel secondo si cercano partenariati tra pubblico e privato. 29 / 89
Puoi anche leggere