Mese della pace - AC Padova

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Mese della pace - AC Padova
mese della pace
Mese della pace - AC Padova
Il progetto di solidarietà, legato all’iniziativa del 2022,
ci porta in Egitto nella città del Cairo, per sostene-
re l’Associazione Bambino Gesù del Cai-
ro Onlus, nella costruzione dell’Oasi della Pietà,
una casa di accoglienza per bambini e ragazzi.
L’orfanotrofio garantirà l’accoglienza ai minori che
versano in condizioni disagiate e si configurerà come
una vera e propria “oasi” di cura e sostegno per tantissimi
bambini soli, che in Egitto purtroppo vivono ancora in sta-
to di difficoltà estrema.
  Per sostenere questo progetto, anche quest’anno c’è la possibilità di acquistare il gadget del
  Mese della Pace, targato Ac: un braccialetto realizzato con la collaborazione di QUID, un’im-
  portante realtà imprenditoriale di sartoria sociale di Verona, che lavora con la rigenerazione
  di stoffe che il mercato della grande distribuzione ritiene difettose e la lavorazione di scarti
  di produzione, ad opera di mani sapienti che danno vita a collezioni uniche nel segno della
  Creatività. Creazioni sostenibili nel segno di un modello di sviluppo aziendale alternativo
  (per saperne di più: www.quidorg.it).
  È possibile ordinare il gadget attraverso il modulo online disponibile a questo link: https://
  eventi.azionecattolica.it/acr/acr-mese-della-pace-2022

È possibile anche scaricare il sussidio (in
formato A4) che presenta nel dettaglio il
progetto e le attività per il Mese della Pace.

Ci aspetta davvero un tempo di riflessio-
ne e impegno straordinari, che vivremo
appieno insieme a tutti i bambini, i ra-
gazzi, i giovani e gli adulti della nostra
Associazione.
Mese della pace - AC Padova
In questo numero

2   saluto iniziale
                           8    strada facendo
                                Seconda tappa (animazione)

3   strada facendo
    Mese della Pace
                           12   strada facendo
                                Terza tappa (servizio)

6   strada facendo
    Prima tappa (studio)
                           15   strada facendo
                                FESTA DELLA PACE
Mese della pace - AC Padova
s aluto iniziale                                                                                                 t
Care educatrici e cari
educatori,
Benvenuti nel periodo d e ll’anno d e d ic a t o a l Me s e d e lla P a c e .

Com e Equi pe A CR vogliamo ringra z ia rv i p e rc h è a n c h e q u e s t ’a n n o a b b ia mo a s s i -
s ti to a una partecipazione n u mero s a a i L a b o ra t o ri A CR,
d i nuovo i n p rese n za dopo due ann i. Ric e v e n d o d iv e rs i ris c o n t ri p o s it iv i s ia m o r i -
m asti m olto so d d isfatti
e contenti dell’o rganizza zio n e e d e lla riu s c it a d e ll’e v e n t o ! ! !

I l M ese del l a P a ce costituisce ques t ’a n n o u n p e rio d o in c u i il ra g a z z o è c h ia m a t o
a soffer m ar si su l confronto co n gli a lt ri s u o i
c om pagni. Un co n fro n to per rip a rt ire , p e r ric u c ire q u e lle re la z io n i in d e b o lit e d a l
d istanziam en to sociale in cu i ci trov ia mo a
v iver e oggi. In d o ssiamo a b iti di p a c e c h e c i a iu t in o a d a s c o lt a re in p ro f o n d it à e a
m etter ci i n discu ssione p e r p o ter su p e ra re
l e bar r i er e de i p regiu d izi e pote r c o s ì ric o n o s c e re l’a lt ro c o me f ra t e llo . P re n d i a m o
i l nostr o abito e sottoponia molo a c o n t in u e
m odifi che per fa r sca turire un p roc e s s o c h e c i p e rme t t a d i t ro v a re s e mp re pi ù i n
t utte le r el azio n i che vivia mo g iorn o p e r
g ior no un m otivo per dare va lore a ll’a lt ro . I d e n t if ic h e re mo c o s ì n e l n o s t ro v i c i n o
u n a dignità che d e ve e sse re rispet t a t a
e che ci per metterà di vive re felici d e n t ro a v e re re la z io n i.

“Non di m entich iamo ma i che il ve ro p o t e re è il s e rv iz io . B is o g n a c u s t o d ire la g e n -
t e, aver cur a di ogni persona, co n a mo re ,
s peci alm ente d e i bamb ini e d e i ve c c h i, d i c o lo ro c h e s o n o p iù f ra g ili e c h e s p es s o
s ono nel l a perife ria del nostro cu o re ” P a p a F ra n c e s c o

I n questo mo d o , noi d e ll’E quip e v o g lia mo s a lu t a rv i rin g ra z ia n d o c ia s c u n o di v o i
p e r il ser vizio che svo lge: ch i n e lla p ro ria
p a r r occhi a, chi all’inte rno d e l vicar ia t o e c h i in d io c e s i. Co me d ic e P a p a F ra n c es c o
c ustodi am o co n amo re i n o stri ra g a z z i! ! !

                                                                   L’E q u ip e A CR

2 | saluto iniziale
s trada facendo

Mese della Pace
(gennaio - febbraio)

Obiettivo del periodo

I ragazzi sono chiamati a guardare alla propria vita          mati a guardare agli altri allo stesso modo in cui Dio
e a quella degli altri per scoprire qual è “l’abito su        ci guarda per conoscerli e amarli davvero.
misura” che dà loro dignità. Scoprono di essere chia-

Idea di fondo

Sulla base delle esperienze vissute nei precedenti pe-        loro stessi e nel farlo a volte tendono a categorizzare
riodi dell’anno associativo e tenendo conto del signi-        chi non è uguale a loro e, quindi, ad applicare delle
ficato di dignità appena analizzato, durante il Mese          etichette che non corrispondono alla vera umanità di
della Pace i ragazzi guardandosi allo specchio non ve-        chi si trovano sul loro cammino di crescita. Verranno
dono soltanto la loro immagine, ma sono chiamati a            quindi accompagnati alla scoperta del fatto che per
confrontarsi con gli altri. È una fase di taglio e cucito     garantire a tutti la felicità e costruire relazioni vere
dei tessuti scelti che prevede di sottoporre il proprio       occorre riconoscere che tutti hanno la stessa dignità
abito a delle modifiche che permettono di mettersi            e che dare dignità significa rispettare e dare valore
in discussione, di ascoltare, di superare i pregiudizi        all’altro, riconoscendo in chi incontra la sua unicità
per riconoscere l’altro come fratello. Molto spesso i         di figlio di Dio.
ragazzi, infatti, si confrontano con gli altri a partire da

Tappa in comune con IC

Siamo giunti al Mese della Pace: per questo periodo             per raggiungere l’obiettivo Conoscere e scoprire
dell’anno associativo l’obiettivo che si può accomu-            Gesù che incontra le persone e anche noi: attra-
nare con gli obiettivi del percorso di Iniziazione Cri-         verso la scoperta delle relazioni di Gesù leggendo
stiana è quello della tappa Servizio. Ecco qui riportati        il Vangelo di Marco, il ragazzo scoprirà che Gesù
gli obiettivi che sono in, separati per fasce d’età:            accoglieva tutti senza che la relazione che instau-
• per i fanciulli della Prima Evangelizzazione, Sco-            rava con le persone fosse contagiata dai pregiu-
    prirsi parte di una famiglia più grande, nella me-          dizi;
    desima sezione, risulta il più affine: una famiglia       • per i ragazzi che stanno camminando insieme vi-
    più grande che mette da parte i pregiudizi e acco-          vendo la seconda tappa si tenga in considerazione
    glie tutti senza operare distinzioni;                       Scoprire un Dio che come un padre e una madre
• venendo al periodo del Primo Discepolato (tutti               ama tutti i suoi figli senza fare differenze, pregan-
    gli obiettivi sono stati individuati nella sezione Da       do come insegna Gesù suo Figlio;
    dopo Natale fino all’inizio della Quaresima): per         • per la terza tappa e i ragazzi che stanno cammi-
    chi sta vivendo la prima tappa vivrà esperienze             nando lungo questo cammino, l’obiettivo da rag-

                                                                                                      strada facendo | 3
t
  giungere è Imparare a fermarsi e ad esaminare               che esprimono la vita cristiana: l’acqua, il pane e
  i propri atteggiamenti e comportamenti per co-              il vino, l’alito dello Spirito, l’olio è l’obiettivo in co-
  struire la propria coscienza;                               mune, con particolare riferimento all’esperienza
• per chi sta vivendo il tempo prima dell’ultima              del vivere gesti di solidarietà nei confronti di alcu-
  Quaresima Riconoscere la profondità dei segni               ne situazioni di povertà della parrocchia.

Made in… DIGNITÀ

Il termine dignità, dal latino dignĭtas, indica una con-   questo sollecita ognuno di noi a prestare attenzione
dizione di nobiltà morale in cui all’uomo viene rico-      ai poveri e ai deboli. A partire dallo Statuto (o Car-
nosciuto il suo valore che dipende dalla sua stessa        ta) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (1945) e
natura di uomo e dalle sue intrinseche qualità e in-       dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo
sieme indica il rispetto che gli è dovuto e che egli       sono molteplici i documenti giuridici in cui si trova un
deve a sé stesso. In base a questi aspetti, dunque, la     richiamo alla dignità umana. La Carta riafferma “la
dignità della persona sta a fondamento di tutta la vita    fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità
sociale e ne determina i principi direttivi.               e nel valore della persona umana” e la Dichiarazione
Infatti, fin dal mondo antico la “dignità umana” ac-       si apre con il “riconoscimento della dignità inerente
quista una rilevanza filosofica che viene impiegata in     a tutti membri della famiglia umana e dei loro diritti
due diverse accezioni. Per un verso la dignità indica      uguali e inalienabili”. Per la dignità umana è avvenu-
la posizione speciale dell’uomo nel cosmo, per l’altro     to nel corso della metà del secolo scorso qualcosa
la posizione da lui ricoperta nella vita pubblica. Nel     di simile a ciò che si è verificato con i diritti umani:
primo senso la dignità viene riconosciuta all’uomo         se inizialmente essi riguardavano l’uomo in astratto,
in quanto si trova al culmine della scala gerarchica       come ente generico, indipendentemente da qualsiasi
della natura, nel secondo senso dipende dalla posi-        determinazione concreta (sesso, colore, lingua, ecc.),
zione che egli ricopre, invece, nella scala gerarchica     riservando a ciascun uomo il diritto ad essere trattato
sociale. Il cristianesimo offrirà un potente incentivo     come qualsiasi altro uomo, in seguito si è passati a
nell’affermazione del valore universale della digni-       considerare l’uomo in concreto nella specificità dei
tà umana: per i Cristiani la persona umana ha una          suoi diversi status, differenziati a seconda del sesso,
dignità inalienabile, proprio perché ogni persona è        dell’età, delle condizioni fisiche e sociali. Tanto il pri-
stata creata “a immagine” di Dio (Genesi 1, 26). La        mo processo insiste sulla necessità dell’uguale trat-
dignità dell’uomo è racchiusa dunque nella creazione       tamento degli esseri umani, quanto il secondo sulla
stessa: gli viene donata da Dio. La dignità della per-     necessità di un diverso trattamento: la donna diver-
sona umana non dipende dunque dai successi o dalle         samente dall’uomo, il bambino dall’adulto, l’adulto
capacità della persona e, di fronte a questo, rifiuta      dall’anziano, il sano dal malato. È questo processo
ogni discriminazione secondo le origini e si schiera       che ha fatto spostare l’accento dall’uomo considera-
a favore del rispetto di ogni singolo uomo, qualsia-       to in astratto uguale a qualsiasi altro uomo, all’uomo
si sia il risultato che riesce a raggiungere. In Cristo    considerato in concreto, con tutte le sue diversità e
tutti gli esseri viventi hanno la medesima dignità e       nella sua unicità.

Tackle settings

Di seguito è proposta una tabella in cui sono elencate       to di incontri ACR e deve condensare le attività in
le tappe del periodo di Quaresima; questo vuole es-          meno incontri);
sere uno strumento in più per:                             • dare una panoramica dei materiali presenti su
• dare una visione d’insieme degli obiettivi delle           www.acpadova.it nella sezione “sussidi”;
    tappe;                                                 • suggerire i materiali e le attività più laboriosi, che
• indicare le fasi fondamentali di ciascuna tappa            è opportuno preparare per tempo.
    (soprattutto per chi dispone di un numero limita-

4 | strada facendo
t
TAPPA                     OBIETTIVO                FASI FONDAMEN- MATERIALE                 COSE DA PREPA-
                                                   TALI           ON LINE                   RARE PER TEMPO
STUDIO                    Dopo aver scoperto il suo Seconda e Terza                         .Per i 6/8
“È l’abito giusto?”       abito analizzando la pro- parte                                   • biglietti con le
                          pria vita, il ragazzo osser-                                        emozioni
                          va gli altri: si chiede se ha
                          dei pregiudizi verso chi
                          incontra e se riesce a co-
                          noscere l’altro andando
                          oltre l’aspetto esteriore,
                          i suoi atteggiamenti e gli
                          aspetti caratteriali.
ANIMAZIONE                Il ragazzo confrontandosi Prima parte e se- Per i 6/8             Per i 6/8
“Essere o apparire?”      con chi lo circonda sco- conda parte        –– storia Il sasso    • storia il sasso
                          pre che i pregiudizi mina-                     inutile              inutile
                          no la felicità altrui e sono                Per i 9/11            • sassi
                          fondati sull’apparenza.                     –– immagini per gli   Per i 9/11
                          Comprende che esiste un                        stand              • immagini per gli
                          abito giusto per ciascuno,                  Per i 12/13             stand
                          l’abito che dona dignità a                  –– elenco soggetti    Per i 12/13
                          ogni persona, per questo                       gioco di ruolo     • elenco soggetti
                          dev’essere accettato e                      –– immagini per gli     gioco di ruolo
                          rispettato, anche se non                       stand              • immagini per gli
                          coincide con quello che                                             stand
                          siamo o esprimiamo.
SERVIZIO                  Avendo conosciuto il si- Seconda parte       Per tutti            Per i 12/13
La dignità è per tutti!   gnificato del concetto di                    –– approfondimento • testimonianza
                          dignità, il ragazzo deside-                     sulla dignità
                          ra mettere da parte i pre-                   –– elenco situazioni
                          giudizi per costruire re-                       dignitose
                          lazioni autentiche e dare
                          dignità a ogni persona
                          che incontra in ogni am-
                          bito della vita attraverso
                          azioni di cura e vicinanza
                          all’altro.
FESTA DELLA PACE          Andando oltre al pregiu- Prima parte e se- Prima parte:           • tessere di indo-
“Ricuciamo la Pace”       dizio, il ragazzo si rende conda parte     –– tessere indovina      vina chi
                          conto di come l’altro da                      chi                 • manichini in
                          sé sia fratello, nel suo                   pregiudizi               cartone
                          volto riconosce il volto                   Seconda parte:
                          di Gesù e per questo gli                   –– manichino
                          dona dignità.

                                                                                                strada facendo | 5
s trada facendo                                                                                                 t
Prima tappa (studio)

È L’ABITO GIUSTO?
Scopo
Dopo aver scoperto il suo abito analizzando la propria vita, il ragazzo osserva gli altri: si chiede se ha dei pre-
giudizi verso chi incontra e se riesce a conoscere l’altro andando oltre l’aspetto esteriore, i suoi atteggiamenti
e gli aspetti caratteriali.

Luogo                                    Preghiera:          10 minuti               emotive
Salone degli incontri ACR                                                         –– Ostacoli
                                         Materiale                                Per 9/11 e 12/13:
Tempi                                    Per i 6/8:                               –– Fogli
Prima parte: 30 minuti                   –– Fogli                                 –– Penne
Seconda parte: 25 minuti                 –– Pennarelli                            –– Post-it
Terza parte:   10 minuti                 –– Cartellini con le caratteristiche

Attività

Pr ima par t e

Per i 6/8                                                      Per i 9/11 e i 12/13
Nella prima parte dell’attività i ragazzi vengono sud-         Nella prima parte dell’attività i ragazzi vengono sud-
divisi prima in gruppi di 4/6 persone e successiva-            divisi inizialmente in gruppi di 4/6 persone. Successi-
mente un educatore suddivide i ragazzi in coppie,              vamente gli educatori senza farsi scoprire dai ragazzi,
dicendo all’orecchio del ragazzo la persona con cui            suddividono ulteriormente il gruppo in coppie.
sarà accoppiata.                                               Ogni persona della coppia deve descrivere, scrivendo
I ragazzi non devono rivelare chi è il loro compagno.          su un foglio, la persona che gli è stata assegnata dal
I ragazzi dovranno disegnare su un foglio, le caratteri-       punto di vista estetico/fisico senza far capire che lo
stiche fisiche che descrivono meglio il loro compagno          stanno descrivendo.
(alto/basso, occhi azzurri/verdi etc.).                        Dopo aver descritto chi è stato loro assegnato, si ri-
Successivamente i ragazzi si riuniscono nel loro grup-         trovano in gruppo e giocano ad un “Indovina il com-
po e mostrano il disegno alla loro squadra, l’obiettivo        pagno”, cercando di far indovinare ai compagni la
per gli altri componenti è di indovinare di chi si tratta.     persona che gli è stata assegnata, i compagni posso-
                                                               no fare domande la cui risposta può essere SI o NO.

S econda pa r t e

Per i 6/8                                                      al compagno che gli era stato assegnato nella prima
Nella seconda parte dell’attività gli educatori prepari-       parte. Si consiglia di fare più manche del gioco in
no dei bigliettini con scritte delle caratteristiche inte-     modo tale da avere la possibilità di collezionare più
riori (es. timido/a, gentile, scontroso/a…) che possa-         caratteristiche.
no descrivere il carattere dei ragazzi.                        Al termine del gioco, gli educatori radunano in cer-
I ragazzi, divisi ancora nei gruppi, tramite un percor-        chio i ragazzi e li aiutano a confrontarsi sulla veridi-
so ad ostacoli (secondo la disponibilità del salone            cità delle caratteristiche che hanno assegnato al loro
ACR), devono andare a conquistare il bigliettino con           compagno.
la caratteristica che secondo loro possono attribuire

6 | strada facendo
t
Per i 9/11 e i 12/13                                          uno dei loro compagni. Al via dell’educatore, i ragaz-
Nella seconda parte dell’attività, i ragazzi sono porta-      zi, uno alla volta, dovranno attaccarlo alla schiena
ti a confrontarsi invece sulle caratteristiche interiori      dei compagni che hanno individuato. Al termine gli
di ognuno.                                                    educatori aiutano i ragazzi a staccare i post-it, e a tur-
Si dispongono i ragazzi in cerchio, vengono conse-            no ogni ragazzo legge le caratteristiche e si confronta
gnati 5 post-it ciascuno, sul post-it i ragazzi devono        con gli altri compagni se le descrizioni che hanno ri-
scrivere una caratteristica emotiva/caratteriale di           cevuto sono veritiere oppure no.

Terz a p ar t e

Per tutti                                                     • È stato facile descrivere fisicamente i propri com-
Al termine dell’attività gli educatori creino un mo-            pagni? È quelle emotive/interiori?
mento di silenzio e facciano riflettere i ragazzi sulle       • Hai indovinato le caratteristiche dei tuoi amici?
differenze tra le caratteristiche fisiche che hanno           • Avevi qualche pregiudizio su qualcuno dei tuoi
descritto nella prima attività e quelle emotive/inte-           compagni? Hai cambiato idea sentendolo parlare
riori che hanno individuato nella seconda parte. Gli            di sé?
educatori cercano di adattare il momento riflessivo           • Nei tuoi amici conta di più l’aspetto esteriore o
in base all’età del gruppo.                                     quello interiore?
Possono aiutarsi nel guidare la riflessione con queste
domande:

Pr eghier a

Per terminare l’incontro, ai ragazzi viene proposto un        condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo
momento di preghiera con la lettura del Vangelo.              amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo quel-
                                                              lo a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai
Lc 7,36-50                                                    giudicato bene». E volgendosi verso la donna, disse
Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò       a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella
nella casa del fariseo e si mise a tavola.  Ed ecco una       tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei
donna, una peccatrice di quella città, saputo che si          invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha
trovava nella casa del fariseo, venne con un vaset-           asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un ba-
to di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò        cio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato
piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di la-        di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di
crime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li   olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i
cospargeva di olio profumato.                                 piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti
A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra      peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui
sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che           si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «Ti sono
specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatri-         perdonati i tuoi peccati». Allora i commensali comin-
ce».  Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da          ciarono a dire tra sé: «Chi è quest’uomo che perdona
dirti». Ed egli: «Maestro, di’ pure». «Un creditore           anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua
aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento de-          fede ti ha salvata; va’ in pace!»
nari, l’altro cinquanta. Non avendo essi da restituire,

                                                                                                        strada facendo | 7
s trada facendo                                                                                               t
Seconda tappa (animazione)

ESSERE O APPARIRE?
Scopo
Il ragazzo confrontandosi con chi lo circonda scopre che i pregiudizi minano la felicità altrui e sono fondati
sull’apparenza. Comprende che esiste un abito giusto per ciascuno, l’abito che dona dignità a ogni persona,
per questo dev’essere accettato e rispettato, anche se non coincide con quello che siamo o esprimiamo.

Luogo                                 Materiale
Stanza dell’incontro ACR o salone     Per i 6/8                                Per i 12/13
                                      –– storia iI sasso inutile               –– elenco soggetti gioco di ruolo
Tempi                                 –– sassi
Prima parte:         20 minuti        –– pennarelli, fogli colorati, stuzzi-   –– penne
Seconda parte:       40 minuti           cadenti, brillantini, colla           –– cartelloni, pennarelli, colla
Terza parte:         10 minuti                                                 –– immagini per gli stand
Preghiera:           10 minuti        Per i 9/11                               –– attrezzi per il percorso a ostacoli
                                      –– cartelloni, pennarelli, colla
                                      –– immagini per gli stand                Per tutti
                                      –– attrezzi per il percorso a ostacoli   –– videoproiettore

Attività
In questa tappa i ragazzi vengono posti di fronte ad un grande quesito: essere o apparire? Tramite il confronto
con i loro compagni scoprono l’importanza della cooperazione per abbattere il muro esterno delle apparenze
e per dare luce al vero abito, cioè l’essere sé stessi.

Pr ima par t e

Per i 6/8 e i 9/11                                        vedere come non riesce ad eseguire il suo compito.
In questa prima parte dell’incontro si invitano i ra-     Dopo qualche minuto l’educatore interviene e spiega
gazzi al confronto con i propri compagni attraverso il    ai ragazzi che chi li guarda dall’esterno non dovrebbe
gioco dello specchio. Questo gioco è un modo estre-       riuscire a capire chi sia l’esecutore e chi lo specchio.
mamente semplificato di focalizzare l’attenzione sul      Ecco che i movimenti diventano lenti e prevedibili.
fatto che, prima di giudicare, dobbiamo vederci “da       Ci deve essere cooperazione e complicità fra l’ese-
fuori”. Oltre a ciò, è richiesto al ragazzo di fare una   cutore e il ragazzo-specchio. Gli educatori possono
cosa: collaborare. L’educatore abbia cura di accop-       eventualmente pensare di aggiungere una variante
piare i ragazzi, magari anche evidenziando le diffe-      a questo gioco, ovvero possono far girare i ragazzi di
renze, quindi mettendo un maschio e una femmina,          spalle e chiedere a uno dei due a turno di modifica-
oppure un bambino più alto e uno un po’ più basso,        re qualcosa del proprio aspetto (ad esempio, se un
ecc. Rimane sempre valido il rispetto della distanza      ragazzo ha la felpa con la zip, potrebbe aprirla, op-
di sicurezza di almeno un metro tra i due ragazzi che     pure, si potrebbe slacciare le scarpe, ecc.). Tornando
compongono la coppia. Il gioco si svolge così: un ra-     frontali, l’altro ragazzo individua qual è la differenza
gazzo compie gesti, mentre l’altro tenta di riprodurli    rispetto a prima.
come se fosse il suo riflesso nello specchio. I ragazzi
esecutori in un primo momento compiono movimen-           Per i 12/13
ti semplici e, poi, man mano realizzano gesti strava-     In questo primo momento si propone ai ragazzi un
ganti e a scatti in modo che il ragazzo-specchio faccia   gioco di ruolo in versione scritta. Questa attività
fatica a riprodurre i movimenti. Lo scopo in questa       permette di riflettere sulla complessità della so-
prima parte è di mettere l’altro in difficoltà per far    cietà a cui apparteniamo, sulle nostre cornici cultu-

8 | strada facendo
t
rali, su come il nostro inconscio, consapevolmente         necessario, inoltre, NON dire assolutamente che si
e inconsapevolmente, influenzi le nostre scelte nel        tratta di un gioco sui pregiudizi.
corso della vita. Un educatore prende la parola e          Al termine dei 5 minuti, quando tutti avranno de-
racconta ai ragazzi questa breve storia: La terra sta      ciso e motivato per iscritto le scelte, ciascun ragaz-
morendo ed esiste un’unica navicella spaziale che          zo riceve una scheda in cui vengono date maggio-
ha a disposizione 6 posti per andare su un altro pia-      ri informazioni sulle persone candidate (materiali
neta. Insieme a te ci sono 9 persone pronte a par-         online). I ragazzi, fino a questo punto, hanno avuto
tire. Di queste persone sai pochissimo, ma dovrai          poche informazioni per fare la loro scelta e sono
decidere tu chi saranno i 5 che partiranno con te          stati obbligati a prendere decisioni solo in base ai
per costituire il primo nucleo di una nuova civiltà.       riferimenti del loro mondo. Questo ha permesso di
Chi saranno i tuoi compagni di viaggio?. Gli edu-          fare supposizioni e di attribuire caratteristiche posi-
catori allora forniscono a ciascun ragazzo un foglio       tive e negative ai candidati. Per ciascuno dei sogget-
con l’elenco dei soggetti (disponibile nei materiali       ti dell’elenco, gli educatori chiedano ai ragazzi, chi
online). I ragazzi hanno 5 minuti di tempo per scri-       hanno scelto di portare con sé e chi no, e quali siano
vere accanto a ciascun soggetto se parte con loro          stati i ragionamenti che li hanno condotti alla scel-
oppure no, sintetizzando in breve le motivazioni.          ta. L’educatore può aiutare i ragazzi con dei sugge-
Prima di dare i 5 minuti di tempo, l’educatore abbia       rimenti in caso di difficoltà, chiedendo, ad esempio,
cura di chiarire che non ci sono risposte giuste o         se hanno fatto riferimento a esperienze personali, a
sbagliate, dal momento che ognuno di loro avrà le          esperienze di amici e/o parenti, a film e a serie tv, a
sue legittime motivazioni. La scelta, naturalmente,        fatti di cronaca, ecc.
dovrà essere fatta in autonomia. In questa fase è

S econda pa r t e

Per i 6/8                                                  da un dettaglio che reputano unico. Non è necessa-
In questa seconda parte si invitano i ragazzi ad ascol-    rio disegnare un volto come nel caso del sasso della
tare la storia Il Sasso Inutile (materiali online). Dopo   storia, si lascia ai ragazzi libero spazio alla fantasia.
la lettura gli educatori possono condurre un breve         Alla fine dell’incontro, ogni ragazzo porta a casa il
momento di riflessione e di discussione sul significa-     proprio sasso.
to trasmesso dalla storia utilizzando le seguenti do-
mande come guida:                                          Per i 9/11 e i 12/13
• il sasso era davvero inutile?                            In questa seconda parte ai ragazzi viene proposto
• il sasso è sempre stato felice? perché dice di vo-       un gioco a stand da svolgere in tre diverse sale a
    ler “sprofondare nel terreno e voler sparire per       seconda della disponibilità. Gli educatori dividono i
    sempre”?                                               ragazzi in tre piccoli gruppi che, a turno, affrontano
• chi salva il sasso? che cosa vede di diverso in lui?     tutti e tre gli stand, ovvero tre mini giochi.. Prima di
• il sasso prima appare come banale e uguale a tutti       cominciare a giocare, ad ogni gruppo viene conse-
    gli altri, alla fine cosa diventa?                     gnato un cartellone, un pennarello e una colla. Nel
• ti è mai capitato di giudicare un oggetto come inu-      cartellone i ragazzi dovranno disegnare la sagoma
    tile e poi di cambiare idea?                           di uno di loro (si possono unire due cartelloni per
In seguito si propone un laboratorio creativo. Gli         fare il contorno reale del ragazzo, oppure i ragazzi
educatori dividono i ragazzi in piccoli gruppi e con-      possono disegnare a mano libera). In questo gioco
segnano a ciascun ragazzo un sasso. Non contano            a stand i ragazzi dovranno affrontare e superare tre
troppo le dimensioni, anzi, l’importante è che i sassi     prove, proposte da tre falsi profeti del nostro tem-
siano sufficientemente diversi tra di loro in modo         po. Questi falsi profeti trasmettono tre messaggi fal-
che ogni ragazzo possa coglierne una particolarità e       si nella nostra società. Al termine di ciascuna prova
trasformarla nella caratteristica più rilevante. Dopo      è chiesto ai ragazzi di scegliere due immagini tra
di che gli educatori forniscono ai ragazzi pennarelli,     quelle proposte da ciascun profeta e che, secondo
fogli di carta colorata, stuzzicadenti, colla e brillan-   loro, servono al “ragazzo di oggi” (tutte le immagini
tini, ecc. Ai ragazzi è chiesto di decorare il sasso e     sono presenti nei materiali online). Dopo di che do-
di trasformarlo in una piccola opera d’arte a partire      vranno attaccarle alla sagoma del proprio gruppo.

                                                                                                    strada facendo | 9
t
Alla fine dei tre stand, dunque, ciascuna sagoma do-        sistenza, delle ripetizioni dell’esercizio oppure a
vrà avere 6 immagini.                                       cronometro. Il falso messaggio lanciato dal profeta
                                                            è “se vuoi essere felice devi prenderti cura del tuo
Primo profeta: Il richiamo dell’apparire a tutti i co-      corpo, devi essere sempre in forma”. Alla fine della
sti.                                                        prova i ragazzi scelgono altre due tra le immagini
In questo stand si invitano i ragazzi a pensare ad una      proposte.
pubblicità, possibilmente del momento, e a metter-
la in scena mimandola. In caso di difficoltà nella          Terzo profeta: Il potere e la fama
scelta, l’educatore prepari una lista di pubblicità tra     Ai ragazzi viene proposto il gioco la pecora debole.
cui scegliere, che coinvolgano, possibilmente, un           Un ragazzo esce dalla sala ed assume il ruolo dell’ag-
buon numero di persone, in modo che tutti i ragazzi         gressore” (il lupo cattivo). Gli altri giocatori, in sua
del gruppo abbiano un ruolo. Il falso messaggio lan-        assenza, scelgono una persona che rappresenta la
ciato dal profeta di questo stand è che se vuoi esse-       pecorella più debole del gregge. Quando il lupo ri-
re felice, devi vestirti in un certo modo, possedere        entra, tutti si muovono in modo da proteggere la pe-
determinati oggetti, insomma, “essere alla moda”.           corella debole senza rivelarlo però al lupo. Quest’ul-
Al termine di questo stand, come anticipato, si chie-       timo deve cercare di individuare ed acchiappare la
de ai ragazzi di scegliere due tra le immagini propo-       pecorella debole. Se tocca la pecora sbagliata non
ste (materiali online) e di incollarle alla sagoma del      succede niente. Quando tocca la pecorella debole,
proprio gruppo.                                             questa esce dalla sala insieme al primo lupo e diven-
                                                            ta lupo a sua volta. Il gruppo, quindi, sceglie un’altra
Secondo profeta:: Il richiamo del corpo                     pecorella da proteggere. Il falso messaggio di questo
In questo stand viene allestito un percorso ad osta-        profeta è che se vuoi essere felice devi essere impor-
coli oppure, in base alla disponibilità, si può allestire   tante, egoista e spregiudicato, devi essere “uno che
una piccola palestra con pesi, tappetini, elastici e si     conta”. Anche alla fine di questo stand i ragazzi sono
può creare un circuito in cui i ragazzi sono invitati       chiamati a scegliere le due immagini e ad incollarle
a fare alcune prove. L’importante è che il percor-          nella sagoma.
so preveda alcune prove fisiche (ad esempio, hula
hoop, salto della corda, flessioni, ecc.). L’educato-       Alla fine dei tre stand i ragazzi si riuniscono e riflet-
re che impersona il profeta esegue il percorso per          tono insieme sul significato dei tre stand, sui falsi
primo e poi sfida i ragazzi del gruppo a fare meglio        messaggi trasmessi dalla nostra società e sulla scelta
di lui. La sfida potrebbe essere sulla base della re-       delle immagini.

Terz a p ar t e

Per tutti                                                   negozio d’antiquariato, non cade per terra rompen-
Al termine delle precedenti attività i ragazzi si riuni-    dosi, ma rivelando al suo interno un bellissimo caril-
scono e l’educatore guida un momento di riflessione         lon dorato e dalla musica celestiale.
finale sulle attività proposte in precedenza. Prima di      Il video ci insegna che dobbiamo imparare ad anda-
procedere con la riflessione, si propone la visione di      re oltre l’aspetto esteriore delle cose, e scoprirne il
questo breve video (https://youtu.be/eR0VE2KBP-             lato nascosto, che spesso ci può riservare piacevoli e
zA). Un uovo decorato, apparentemente buono solo            inaspettate sorprese. Per fare questo non dobbiamo
come soprammobile o come fermaporta, viene re-              basarci sulle apparenze, ma avere anche il coraggio
galato più volte, e ogni volta finisce dimenticato in       di andare più in profondità, per arrivare a vedere il
qualche sgabuzzino. Questo avviene numerose volte           Mondo con altri occhi e dare luce a ciò che si nascon-
fino a quando una notte l’uovo, rinchiuso in un triste      de sotto la superficie.

10 | strada facendo
t
Pr eghier a

Al termine dell’incontro si portano i ragazzi in un cli-    le sue virtù e le sue buone azioni.
ma di silenzio e si recita insieme questa preghiera:
                                                            Donami la capacità di perdonare le persone che mi
Signore mio, voglio inscrivere nella mia vita le leggi      feriscono. Tocca il mio cuore perché sia sempre dispo-
del tuo amore, perché il mio cuore possa muoversi           sto ad amare con libertà, senza pregiudizi, ad essere
solo in una direzione: giustizia, equità, solidarietà,      una persona allegra, felice, che costruisce un futuro
perdono, amore e misericordia.                              migliore in base alle tue leggi di vita.

Sono grato per tutti i talenti che mi hai dato, per es-     Grazie per il tuo amore e per la tua compagnia, che
sere un tuo fedele imitatore, per avere il tuo Spirito,     mi fanno sperimentare la tua potente Verità che ri-
per essere un vero portatore della tua bontà, com-          empie la mia vita e il mio cuore d’amore e della tua
passionevole, che non giudica e non condanna, che           misericordia, che mi libera dai cattivi pensieri nei
perdona sempre e dona a piene mani.                         confronti degli altri, dalle critiche e dai giudizi che do
                                                            alla leggera.
Non permettere che cada nella tentazione di giudi-
care e criticare i miei fratelli. Anch’io sbaglio e cado.   Vieni, Signore, e soffia con la forza del tuo Spirito per
Insegnami a scoprire negli altri il meglio di ciascuno,     riempirmi di umiltà, mansuetudine e carità. Amen.

                                                                                                    strada facendo | 11
s trada facendo                                                                                             t
Terza tappa (servizio)

LA DIGNITÁ È PER TUTTI!
Scopo
Avendo conosciuto il significato del concetto di dignità, il ragazzo desidera mettere da parte i pregiudizi per
costruire relazioni autentiche e dare dignità a ogni persona che incontra in ogni ambito della vita attraverso
azioni di cura e vicinanza all’altro.

Luogo                                  Materiale                                Per i 6/8 e i 9/11
Stanza dell’incontro ACR o salone      Per tutti:                               –– vasetti di plastica
                                       –– cartellone                            –– pennelli
Tempi                                  –– post-it o foglietti di 3 colori di-   –– acrilici
Per i 6/8 e i 9/11                        versi                                 –– terra
Prima parte: 40 minuti                 –– penne                                 –– semini o pianta o bulbo
Seconda parte: 30 minuti               –– elenco situazioni
Preghiera:       10 minuti             –– approfondimento dignità               Per i 12/13
                                       –– post-it per la preghiera              –– materiale legato alla tesitimo-
                                                                                   nianza

Attività
In questa tappa i ragazzi attraverso il confronto con      nutrirle con azioni di cura e di vicinanza per mante-
varie situazioni e realtà potranno sperimentare come       nerle vive.
costruire relazioni autentiche e come sia importante

Pr ima par t e

Per i 6/8 e i 9/11                                         della spiegazione degli educatori o un loro commen-
In questa parte si propone ai ragazzi di ripartire dal     to personale e poi sempre attraverso una staffetta a
concetto di dignità che può sembrare semplice e            squadre lo attaccano nel cartellone.
banale ma in realtà può essere la base per costrui-        L’ultimo passaggio è quello di presentare ai ragazzi
re delle relazioni vere in cui ognuno si prende cura       una serie di situazioni, alcune più dignitose e altre
dell’altro.                                                meno. I ragazzi scriveranno su un post-it di colore
L’attività inizia proprio da qui, dal capire cosa per i    diverso la situazione che per loro è la più dignitosa
ragazzi significhi dignità e suggeriamo di farlo attra-    e con la staffetta potranno attaccarlo sul cartellone.
verso un brainstorming dinamico. Ad ogni ragazzo           Questa prima parte si conclude con l’intervento di un
consegniamo un post-it o un foglietto di un colore         educatore in cui racconta e spiega ai ragazzi cos’è la
(uguale per tutti i ragazzi) per ogni round: al primo      dignità e cosa vuol dire trattare gli altri in modo di-
giro gli educatori chiedono di scrivere la prima cosa      gnitoso per costruire relazioni autentiche per riuscire
che gli viene in mente pensando a cosa significa di-       a prendersi cura l’uno dell’altro.
gnità e poi attraverso una staffetta divisi a squadre
in base al numero di ragazzi, ognuno attacca il suo        Per i 12/13
post-it in un cartellone. Quando tutti hanno termina-      L’attività inizia da ciò che loro pensano sul concetto
to, si prosegue con il secondo giro in cui gli educatori   di dignità e si propone un brainstorming dinamico
danno una prima spiegazione del concetto di dignità        suddiviso in più manche dove ogni volta si consegna
ai ragazzi seguendo la parte di approfondimento che        loro un foglietto di un colore diverso che potranno
si trova nei materiali online. Anche in questo caso ai     attaccare nel cartellone con scritto dignità al centro
ragazzi si dà un post-it di un colore diverso dal prece-   al termine di una staffetta.
dente, dove possono scrivere ciò che più li ha colpiti     Si dà ad ognuno una penna e il foglio del colore pre-

12 | strada facendo
t
stabilito, si dice il tema e si lascia loro tutto il tempo       prossimo in modo dignitoso.
di pensare. Solo una volta che tutti hanno terminato,            Anche in questo caso dopo i ragazzi intervengono
infatti, potrà partire la staffetta; è importante far ca-        gli educatori che propongono delle altre situazio-
pire bene ai ragazzi questo passaggio perchè l’impor-            ni differenti. Degli spunti si possono trovare nei
tante non è attaccare per primi ma prendersi il tem-             materiali online, ma ogni educatore è libero di
po necessario per riflettere su quel tema. Ogni volta            usare la sua fantasia andando anche più vicino
che un ragazzo attacca sul cartellone legge anche ciò            alla realtà dei ragazzi che segue.
che ha scritto così tutti ne sono a conoscenza.              3. Pensa ad una situazione in cui hai visto, sentito,
Ecco l’elenco delle domande e provocazioni da lan-               saputo di persone trattate senza dignità da altri,
ciare ai ragazzi:                                                scrivila sul tuo post-it anche insieme ad una “so-
1. Cos’è per te la dignità? Cosa significa?                      luzione”, un consiglio per migliorare.
    Dopo che tutti hanno scritto e hanno attaccato sul           Dopo i ragazzi anche gli educatori fanno la stessa
    cartellone, gli educatori intervengono attaccando            cosa.
    anche loro dei post-it su cosa sia la dignità; per       Una volta terminato gli educatori possono tirare le
    farlo nei materiali online si trova un approfondi-       fila di ciò che è stato raccontato e presentato in que-
    mento che può aiutare a riflettere sul tema e da         sto brainstorming, aggiungendo se necessario dei
    cui si possono trarre le frasi necessarie per questa     passaggi per rendere il tutto più chiaro e trasmette-
    fase. Così nulla di quello che hanno scritto i ragaz-    re ai ragazzi l’idea che la dignità, trattare gli altri in
    zi viene giudicato, ma vengono aiutati indiretta-        modo dignitoso è la base fondamentale per costruire
    mente a scoprire cos’è la dignità e in che senso la      relazioni autentiche con gli altri: se tratto il mio pros-
    si vuole trattare in questa tappa;                       simo senza dignità è molto difficile che quella perso-
2. Pensa ad una situazione in cui hai trattato il tuo        na poi si rivolga a me in modo genuino e puro.

S econda pa r t e

Per 6/8 e i 9/11                                             ritorio o con cui si riescono a recuperare i contatti
I ragazzi ora possono sperimentare concretamente             attraverso dei familiari, degli educatori, dei ragazzi
cosa significhi prendersi cura dell’altro, di chi ci sta     stessi o di una persona facente parte della comunità
attorno. Proponiamo di far vivere ai ragazzi un mo-          in cui l’ACR è inserita. Degli esempi possono essere
mento laboratoriale.                                         la Caritas, una casa di riposo, una casa famiglia, una
Ad ogni ragazzo si consegna un vasetto di plastica           comunità di disabili o di immigrati, gli anziani del pa-
da decorare con gli acrilici e i materiali vari che si di-   ese ecc.
spongono nel patronato. All’interno poi si potranno          Si può invitare qualcuno per una testimonianza a
inserire dei semi, una piantina o un bulbo in base a         partire dalle domande guida qui proposte, dopo una
quello che si trova. Per farla crescere ci sarà bisogno      presentazione personale sulla realtà che si segue:
di cure: bisogna trovare il luogo giusto con la luce         • Cosa significa per te prendersi cura dell’altro?
sufficiente, bisogna annaffiarla quando è necessario.        • Ti risulta sempre facile?
Non si può mettere in un posto e lasciarla crescere          • Se non è il tuo lavoro perché hai deciso di pren-
da sola e così è anche per le relazioni. Non basta pre-          derti cura del tuo prossimo? E se è il tuo lavoro
sentarsi, conoscere qualcuno per instaurare una rela-            come mai hai deciso di fare proprio questo?
zione con lui e per poi mantenerla viva nel tempo: le        • Come ti senti quando aiuti qualcuno?
relazioni si nutrono di azioni di cura verso gli altri che   A partire da questa testimonianza gli educatori pos-
possono essere gesti anche piccoli ma fondamentali           sono scegliere se provocare i ragazzi a svolgere azioni
come per esempio sentire un nostro amico, chieder-           di cura verso la realtà invitata attraverso la creazione
gli come sta, fare qualcosa insieme.                         di qualcosa di concreto, per esempio dei bigliettini,
                                                             un video. L’altra possibilità che si può proporre ai ra-
Per i 12/13                                                  gazzi è di pensare alla propria vita personale e creare
In questa seconda parte ci si concentra invece sulle         qualcosa o prendersi l’impegno di curare le proprie
azioni di cura e di vicinanza verso l’altro.                 relazioni un po’ più “deboli” così da renderle auten-
Si può proporre ai ragazzi un’esperienza di servizio         tiche; possono essere relazioni con la famiglia o con
collegata a una realtà, associazione presente nel ter-       gli amici

                                                                                                     strada facendo | 13
t
Pr eghier a

Nella preghiera conclusiva si propone ai ragazzi di          croce. Poi un educatore propone loro una piccola ri-
compiere un gesto molto semplice ma che vuole tra-           flessione: quando mi prendo cura degli altri, mi sto
smettere loro l’essenza del prendersi cura degli altri:      prendendo cura di Dio perché lui è in ognuno di noi,
a volte a noi costa fatica portare azioni di cura a chi ci   in ogni persona che incontro. Successivamente i ra-
sta intorno, però basta un piccolo gesto, una parola         gazzi ricevono un post-it in cui possono scrivere una
per riuscire a far capire all’altro che ci sta a cuore.      dedica, un ringraziamento, una richiesta per uno de-
I ragazzi si siedono in cerchio e gli educatori intro-       gli altri ragazzi lì presenti e glielo consegna.
ducono il momento di preghiera facendo il segno di

14 | strada facendo
s trada facendo
FESTA DELLA PACE

“RICUCIAMO LA PACE”
Scopo
Andando oltre al pregiudizio, il ragazzo si rende conto di come l’altro da sé sia fratello, nel suo volto riconosce
il volto di Gesù e per questo gli dona dignità.

Luogo                                    Tempi
Una grande sala adeguatamente            Accoglienza e inizio festa:             Seconda parte: 40 minuti
tematizzata e allestita come una         		              20 minuti               Conclusione: 20 minuti
redazione di un giornale                 Prima parte: 80 minuti (40 mi-
Stanze per gli stand                                     nuti per ciascuno
                                                         dei due stand)

I dea di f on do de lla Fe s t a del l a P ac e 2021

Per garantire una maggiore sicurezza dei ragazzi e           to in cui fosse possibile realizzare questa giornata, di
delle famiglie, consigliamo di vivere la Festa della         organizzarla con particolare attenzione, seguendo le
Pace a livello vicariale o interparrocchiale, in base        misure di sicurezza e in collaborazione con gli adulti
alle disponibilità e alle risorse (spazi, educatori,..) di   della parrocchia.
ogni singola realtà. Ricordiamo, inoltre, nel momen-

A ccog lienza

Materiali: musica, scenografia, abbigliamento e ac-          dell’attività, in sicurezza. Il gruppo educatori allesti-
cessori per richiamare l’ambientazione dell’anno,            sca, con creatività e fantasia, gli spazi della giornata,
materiale per aggancio.                                      con cartelloni, manifesti ed altro materiale utile. Sul-
                                                             le note del nuovo inno ACR “Su misura per te!” (qui si
I ragazzi vengono accolti dagli educatori nel luogo          possono trovare musica, testo e accordi: https://acr.
della festa, trasformato per l’occasione negli spazi di      azionecattolica.it/iniziativa-annuale/su-misura-per-
un laboratorio di moda (atelier) e luogo per una sfi-        te-2021-22) può iniziare la giornata di festa!
lata di moda. Il gruppo educatori curi al meglio l’am-       La Festa prende ufficialmente il via con il saluto
bientazione della giornata: una bella scenografia che        dell’assistente ACR o del Responsabile ACR che invita
richiami lo slogan e il tema dell’anno.                      a raccogliersi per la preghiera del mattino. È un mo-
L’ambientazione della festa è la sfilata di un famosis-      mento molto importante, in cui viene affidato al Si-
simo stilista, che verrà svelato solo alla fine della fe-    gnore questo giorno di Festa. Consigliamo la seguen-
sta, nel suo atelier di moda. Si chiede agli educatori       te preghiera da fare a cori alterni:
di ricreare un tappeto rosso (con un cartellone, un
pezzo di tessuto) che può essere messo a terra nel           Vieni, o Spirito Santo,
momento dell’accoglienza e poi appeso ad una pare-           Tu che ci conosci
te (servirà nella seconda parte).                            e che sai tutto di noi,
Gli educatori, vestiti per l’occasione come i perso-         infondi il tuo amore
naggi dell’aggancio o come stilisti di alta moda, ac-        e modella i nostri cuori.
colgono i ragazzi. Si individui un’area adeguata per
il ritrovo iniziale, come un grande salone o la piazza       Spirito Santo,
del paese, che possa raccogliere i ragazzi per l’avvio       soffio di Vita,

                                                                                                     strada facendo | 15
t
illuminaci con i tuoi sette doni,                            rendici perseveranti nella fede,
rendici capaci di essere testimoni                           gioiosi nella speranza
della tua compassione                                        e apri i nostri cuori al grande mistero
e di compiere opere buone al servizio della Chiesa.          del Padre e del Figlio che si uniscono con Te
Spirito Santo,                                                in un unico e grande Amore. Amen
portatore di pace,
allontanaci dall’odio, dalla violenza, dalla paura;          Terminato questo momento, gli educatori mettono
nostra guida tra le tempeste della vita,                     in scena l’aggancio. Può essere utile fare un ripasso
preservaci dal male,                                         dei personaggi e di quanto accaduto fino ad ora. La
e rendici costruttori di fraternità.                         storia è disponibile, in un nuovo formato, in libreria o
                                                             si può acquistare direttamente nel sito internet della
Spirito Santo,                                               casa editrice AVE, a questo link: https://editriceave.
Luce senza tramonto,                                         it/libri/su-misura-te-la-storia.

Attività
I ragazzi sono coinvolti nella prima parte della giorna-     mentre il secondo un abito dal look sportivo). Nel-
ta in due attività a stand, che li aiuteranno a scoprire i   la seconda parte presentano ciò che hanno appreso
capi di punta dello stilista misterioso, che rappresen-      durante la mattina con la creazione dei loro abiti di
tano la fraternità e il superare i pregiudizi (il primo      fraternità e scopriranno che Dio si rivede in tutti loro.
sarà un abito creato con materiali solidali e riciclati,

Pr ima Par t e

I ragazzi vengono divisi in due gruppi e accompagnati        ristica presente nei personaggi delle tessere (es.
da un educatore di riferimento in un luogo preceden-         ha la barba, ha gli occhi azzurri, etc.). I due scelti
temente individuato, per realizzare le prime attività        devono correre tra i membri della squadra avver-
della giornata. Guidati dagli educatori nei due stand,       saria e catturare tutti i ragazzi con la tessera che
i ragazzi diventeranno stilisti e sperimenteranno l’u-       possiede quelle caratteristiche (possono essere più
guaglianza, andare oltre il pregiudizio, che divide le       di una) nel minor tempo possibile. I giocatori con
persone, e a riconoscere nell’altro il fratello, vesten-     le tessere devono essere sempre in movimento e
dosi dello stile della fraternità.                           cercare di non farsi prendere dal compagno cerca-
                                                             tore avversario. Il ragazzo cercatore per catturare
Primo stand - “IndovinaCI”                                   i ragazzi con le tessere corrispondenti alla caratte-
Materiale: tessere di indovina chi (materiali online),       ristica indicata dall’educatore deve toccare il com-
scotch, nastro segnaletico                                   pagno, questo si deve fermare e sedere per terra.
Il primo stand si rifà ad un “indovina chi” umano, in        Vince il turno chi dei due ragazzi cercatori riesce
movimento. I ragazzi vengono divisi in due squadre           a catturare per primo tutti i ragazzi con le tessere
e gli educatori con il nastro creano due campi da            raffiguranti la caratteristica data dall’educatore. Si
gioco rettangolari, dividendo il salone della festa.         possono fare più turni a discrezione degli educato-
Ad ogni ragazzo della squadra viene data una tes-            ri. Possono essere giocate più manche e possono
sera dell’indovina chi (materiali online) e attaccata        essere cambiati i ragazzi cercatori.
sulla schiena con dello scotch. Si consiglia di stam-        Terminato il gioco, ai ragazzi viene proposta una pic-
pare le tessere in A4 per renderle più facilmente            cola riflessione per comprendere lo scopo del gioco.
visibili, inoltre possono essere stampate più tes-           In più di un’occasione, i ragazzi cercatori hanno do-
sere uguali in base al numero dei ragazzi presenti           vuto catturare ragazzi che avevano tessere diverse
in ogni squadra. Le tessere vengono consegnate               ma con alcune caratteristiche uguali. Questo ci fa ca-
a tutti i componenti delle squadre tranne a due,             pire che siamo tutti fratelli nelle nostre uguaglianze.
precedentemente scelti dai compagni, che avran-              Possiamo sembrare diversi, ma in profondità ognuno
no il compito di catturare i giocatori. Gli educatori,       di noi condivide con l’altro un aspetto di somiglian-
infatti, dicono ad ogni turno di gioco una caratte-          za. Viene quindi mostrato il video https://youtu.be/

16 | strada facendo
t
mvRUW4WtFx4 in cui Tarzan si sente diverso dalle              do di conquistare i cerchi si devono fermare. Se sono
altre scimmie perché non ha le stesse fattezze, ma            riusciti a raggiungere i cerchi saranno salvi, altrimenti
sua madre lo rassicura mostrandogli come abbiano              dovranno ritornare in fila ed aspettare nuovamente
comunque le medesime caratteristiche.                         il turno di lancio. Lo scopo del gioco è riuscire, per
Al termine dello stand gli educatori attaccano al tap-        la squadra che lancia, a raggiungere il maggior nu-
peto rosso l’immagine di un abito creato con mate-            mero di volti la base finale nel tempo indicato dagli
riali solidali o riciclati, a simboleggiare la fraternità     educatori, mentre per la squadra che riceve la palla
nei confronti degli altri e dell’ambiente. Questo viene       impedire che gli altri conquistino i cerchi ricevendo
presentato come uno dei capi della collezione che lo          la palla più velocemente possibile. Valgono tutte le
stilista misterioso presenterà alla sfilata alla fine della   regole classiche della palla base. Terminato il tempo
giornata.                                                     le due squadre si scambiano i ruoli. Vince chi avrà
                                                              superato per il maggior numero di volte i cerchi dei
Secondo stand - “Oltre il pregiudizio”                        pregiudizi e sarà arrivato alla base finale.
Materiale: cerchi, nastro segnaletico, palla                  Alla fine dello stand, ci si riunisce per ascoltare l’edu-
Nel secondo stand, i ragazzi sono chiamati a supera-          catore che spiega il significato del gioco. Tutti noi sia-
re simbolicamente i pregiudizi che comunemente si             mo sempre bombardati da molti pregiudizi, alcuni li
hanno. Viene proposto il gioco della palla base. In un        impariamo fin da piccoli. Ma tutto questo è sbagliato
campo vengono segnati l’inizio e la fine con il nastro        perché siamo, ognuno di noi, figli di Dio. Bisogna an-
e a semicerchio vengono posti 5 cerchi, più un cer-           dare oltre tali pregiudizi e vedere il vero nelle perso-
chio al centro del campo che sarà la base per la squa-        ne, non bisogna giudicarle dalla prima impressione.
dra avversaria. Ogni cerchio simboleggia un pregiudi-         Solo conoscendole ed instaurando relazioni si può
zio che permea la società (materiali online). La base         comprenderne la vera natura. Vengono anche espo-
finale del gioco invece rappresenta il superamento di         sti i vari pregiudizi presenti nei cerchi e gli educatori
questi pregiudizi che i ragazzi conquistano e oltrepas-       chiedono ai ragazzi se loro sentono di provare questi
sano man mano. I ragazzi dunque vengono divisi in             pregiudizi e come, eventualmente, potrebbero cer-
due squadre. Una resta esterna al campo, dietro la            care di oltrepassarli.
linea di inizio, e deve lanciare la palla in modo da riu-     Al termine dello stand gli educatori attaccano al tap-
scire a conquistare i cerchi ed infine la base finale, la     peto rosso l’immagine di un abito sportivo, a simbo-
seconda resta all’interno del campo e cerca di recu-          leggiare il superamento dell’ostacolo che il pregiudi-
perare la palla il più in fretta possibile per mandarla       zio comporta. Questo viene presentato come uno dei
al giocatore che si trova nel cerchio-base al centro          capi della collezione che lo stilista misterioso presen-
del campo. Quando questo riceve la palla urla stop e i        terà alla sfilata alla fine della giornata.
giocatori della squadra avversaria, che stanno cercan-

S econda P a r t e

Materiale: manichini in cartone (materiali online),           chiamati a portare la loro creazione: se stessi. Viene
stoffe varie, forbici, colla vinavil o colla a caldo, spa-    dato loro un manichino di cartone (materiali online).
ghi, fili di cotone o lana, pennarelli.                       I manichini sono tutti simili e spogli. Tutti uguali. Ma
I ragazzi in questa seconda parte sono riuniti tutti          sta ai ragazzi renderli unici e a immagine di Dio, ovve-
insieme. Si ripercorre quanto fatto negli stand pre-          ro se stessi. Con le stoffe, fili e colla i ragazzi decorano
cedenti per comprendere a fondo il significato di             il manichino creando gli abiti, i capelli, il viso. Deve
uguaglianza e pregiudizio. Ora si compie un passo ul-         essere a loro immagine e somiglianza. Terminata la
teriore, si svela chi è lo stilista misterioso: è Dio che     creazione di se stessi, i ragazzi insieme agli educatori
ci ha creati a sua immagine e somiglianza, unici ma           attaccano i manichini sul tappeto rosso. La sfilata è
diversi. Unici nella nostra uguaglianza. Siamo figli e        completata!
fratelli dello stesso stilista. Che ci ha dato l’unicità ma
anche la forza di contare gli uni sugli altri perché sia-
mo fratelli senza pregiudizi. Inoltre deve farsi la sfi-
lata, ma i ragazzi hanno raccolto solo due abiti e alla
sfilata ne servono molti di più. Ecco che i ragazzi sono

                                                                                                        strada facendo | 17
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I n iziat iv a di Solida r ie tà

È possibile pensare ad un momento dedicato alla           delle offerte raccolte durante la celebrazione per il
spiegazione a tutti i presenti dell’Iniziativa di Soli-   progetto di quest’anno.
darietà che l’ACR quest’anno promuove e sostiene.         Le indicazioni si possono trovare nel sito nazionale
Sia cura del Responsabile ACR marcare l’attenzione        dell’ACR al link: https://azionecattolica.it/ricucia-
su tematiche e contenuti, nonché sulla destinazione       mo-la-pace-liniziativa-del-mese-della-pace-2022/ .

I n dicazioni pe r la c e le br a zio n e e u c ar i s ti c a

Nella Celebrazione conclusiva della Festa della Pace i    il materiale per seguire la Celebrazione, come fogli
ragazzi possono essere parte attiva della preparazio-     con i canti e le letture della Messa. Gli educatori pre-
ne della Chiesa curandone l’allestimento, la prepara-     parino preghiere dei fedeli, che richiamino il “feature
zione dei banchi con qualche addobbo di pace e con        on..” del mese.

G adget de lla f e s t a

Al termine della giornata ogni ragazzo riceve il gadget   dedicata all’Iniziativa di Solidarietà, dove sono ripor-
del Mese della Pace che l’ACR nazionale ha pensato        tate le informazioni organizzative e pratiche per rice-
per quest’anno. Per le modalità di ordinazione si ve-     vere i gadget.
dano la sezione del sito internet dell’ACR nazionale

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