Mese della pace - AC Padova
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Il progetto di solidarietà, legato all’iniziativa del 2022, ci porta in Egitto nella città del Cairo, per sostene- re l’Associazione Bambino Gesù del Cai- ro Onlus, nella costruzione dell’Oasi della Pietà, una casa di accoglienza per bambini e ragazzi. L’orfanotrofio garantirà l’accoglienza ai minori che versano in condizioni disagiate e si configurerà come una vera e propria “oasi” di cura e sostegno per tantissimi bambini soli, che in Egitto purtroppo vivono ancora in sta- to di difficoltà estrema. Per sostenere questo progetto, anche quest’anno c’è la possibilità di acquistare il gadget del Mese della Pace, targato Ac: un braccialetto realizzato con la collaborazione di QUID, un’im- portante realtà imprenditoriale di sartoria sociale di Verona, che lavora con la rigenerazione di stoffe che il mercato della grande distribuzione ritiene difettose e la lavorazione di scarti di produzione, ad opera di mani sapienti che danno vita a collezioni uniche nel segno della Creatività. Creazioni sostenibili nel segno di un modello di sviluppo aziendale alternativo (per saperne di più: www.quidorg.it). È possibile ordinare il gadget attraverso il modulo online disponibile a questo link: https:// eventi.azionecattolica.it/acr/acr-mese-della-pace-2022 È possibile anche scaricare il sussidio (in formato A4) che presenta nel dettaglio il progetto e le attività per il Mese della Pace. Ci aspetta davvero un tempo di riflessio- ne e impegno straordinari, che vivremo appieno insieme a tutti i bambini, i ra- gazzi, i giovani e gli adulti della nostra Associazione.
In questo numero 2 saluto iniziale 8 strada facendo Seconda tappa (animazione) 3 strada facendo Mese della Pace 12 strada facendo Terza tappa (servizio) 6 strada facendo Prima tappa (studio) 15 strada facendo FESTA DELLA PACE
s aluto iniziale t Care educatrici e cari educatori, Benvenuti nel periodo d e ll’anno d e d ic a t o a l Me s e d e lla P a c e . Com e Equi pe A CR vogliamo ringra z ia rv i p e rc h è a n c h e q u e s t ’a n n o a b b ia mo a s s i - s ti to a una partecipazione n u mero s a a i L a b o ra t o ri A CR, d i nuovo i n p rese n za dopo due ann i. Ric e v e n d o d iv e rs i ris c o n t ri p o s it iv i s ia m o r i - m asti m olto so d d isfatti e contenti dell’o rganizza zio n e e d e lla riu s c it a d e ll’e v e n t o ! ! ! I l M ese del l a P a ce costituisce ques t ’a n n o u n p e rio d o in c u i il ra g a z z o è c h ia m a t o a soffer m ar si su l confronto co n gli a lt ri s u o i c om pagni. Un co n fro n to per rip a rt ire , p e r ric u c ire q u e lle re la z io n i in d e b o lit e d a l d istanziam en to sociale in cu i ci trov ia mo a v iver e oggi. In d o ssiamo a b iti di p a c e c h e c i a iu t in o a d a s c o lt a re in p ro f o n d it à e a m etter ci i n discu ssione p e r p o ter su p e ra re l e bar r i er e de i p regiu d izi e pote r c o s ì ric o n o s c e re l’a lt ro c o me f ra t e llo . P re n d i a m o i l nostr o abito e sottoponia molo a c o n t in u e m odifi che per fa r sca turire un p roc e s s o c h e c i p e rme t t a d i t ro v a re s e mp re pi ù i n t utte le r el azio n i che vivia mo g iorn o p e r g ior no un m otivo per dare va lore a ll’a lt ro . I d e n t if ic h e re mo c o s ì n e l n o s t ro v i c i n o u n a dignità che d e ve e sse re rispet t a t a e che ci per metterà di vive re felici d e n t ro a v e re re la z io n i. “Non di m entich iamo ma i che il ve ro p o t e re è il s e rv iz io . B is o g n a c u s t o d ire la g e n - t e, aver cur a di ogni persona, co n a mo re , s peci alm ente d e i bamb ini e d e i ve c c h i, d i c o lo ro c h e s o n o p iù f ra g ili e c h e s p es s o s ono nel l a perife ria del nostro cu o re ” P a p a F ra n c e s c o I n questo mo d o , noi d e ll’E quip e v o g lia mo s a lu t a rv i rin g ra z ia n d o c ia s c u n o di v o i p e r il ser vizio che svo lge: ch i n e lla p ro ria p a r r occhi a, chi all’inte rno d e l vicar ia t o e c h i in d io c e s i. Co me d ic e P a p a F ra n c es c o c ustodi am o co n amo re i n o stri ra g a z z i! ! ! L’E q u ip e A CR 2 | saluto iniziale
s trada facendo Mese della Pace (gennaio - febbraio) Obiettivo del periodo I ragazzi sono chiamati a guardare alla propria vita mati a guardare agli altri allo stesso modo in cui Dio e a quella degli altri per scoprire qual è “l’abito su ci guarda per conoscerli e amarli davvero. misura” che dà loro dignità. Scoprono di essere chia- Idea di fondo Sulla base delle esperienze vissute nei precedenti pe- loro stessi e nel farlo a volte tendono a categorizzare riodi dell’anno associativo e tenendo conto del signi- chi non è uguale a loro e, quindi, ad applicare delle ficato di dignità appena analizzato, durante il Mese etichette che non corrispondono alla vera umanità di della Pace i ragazzi guardandosi allo specchio non ve- chi si trovano sul loro cammino di crescita. Verranno dono soltanto la loro immagine, ma sono chiamati a quindi accompagnati alla scoperta del fatto che per confrontarsi con gli altri. È una fase di taglio e cucito garantire a tutti la felicità e costruire relazioni vere dei tessuti scelti che prevede di sottoporre il proprio occorre riconoscere che tutti hanno la stessa dignità abito a delle modifiche che permettono di mettersi e che dare dignità significa rispettare e dare valore in discussione, di ascoltare, di superare i pregiudizi all’altro, riconoscendo in chi incontra la sua unicità per riconoscere l’altro come fratello. Molto spesso i di figlio di Dio. ragazzi, infatti, si confrontano con gli altri a partire da Tappa in comune con IC Siamo giunti al Mese della Pace: per questo periodo per raggiungere l’obiettivo Conoscere e scoprire dell’anno associativo l’obiettivo che si può accomu- Gesù che incontra le persone e anche noi: attra- nare con gli obiettivi del percorso di Iniziazione Cri- verso la scoperta delle relazioni di Gesù leggendo stiana è quello della tappa Servizio. Ecco qui riportati il Vangelo di Marco, il ragazzo scoprirà che Gesù gli obiettivi che sono in, separati per fasce d’età: accoglieva tutti senza che la relazione che instau- • per i fanciulli della Prima Evangelizzazione, Sco- rava con le persone fosse contagiata dai pregiu- prirsi parte di una famiglia più grande, nella me- dizi; desima sezione, risulta il più affine: una famiglia • per i ragazzi che stanno camminando insieme vi- più grande che mette da parte i pregiudizi e acco- vendo la seconda tappa si tenga in considerazione glie tutti senza operare distinzioni; Scoprire un Dio che come un padre e una madre • venendo al periodo del Primo Discepolato (tutti ama tutti i suoi figli senza fare differenze, pregan- gli obiettivi sono stati individuati nella sezione Da do come insegna Gesù suo Figlio; dopo Natale fino all’inizio della Quaresima): per • per la terza tappa e i ragazzi che stanno cammi- chi sta vivendo la prima tappa vivrà esperienze nando lungo questo cammino, l’obiettivo da rag- strada facendo | 3
t giungere è Imparare a fermarsi e ad esaminare che esprimono la vita cristiana: l’acqua, il pane e i propri atteggiamenti e comportamenti per co- il vino, l’alito dello Spirito, l’olio è l’obiettivo in co- struire la propria coscienza; mune, con particolare riferimento all’esperienza • per chi sta vivendo il tempo prima dell’ultima del vivere gesti di solidarietà nei confronti di alcu- Quaresima Riconoscere la profondità dei segni ne situazioni di povertà della parrocchia. Made in… DIGNITÀ Il termine dignità, dal latino dignĭtas, indica una con- questo sollecita ognuno di noi a prestare attenzione dizione di nobiltà morale in cui all’uomo viene rico- ai poveri e ai deboli. A partire dallo Statuto (o Car- nosciuto il suo valore che dipende dalla sua stessa ta) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (1945) e natura di uomo e dalle sue intrinseche qualità e in- dalla Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo sieme indica il rispetto che gli è dovuto e che egli sono molteplici i documenti giuridici in cui si trova un deve a sé stesso. In base a questi aspetti, dunque, la richiamo alla dignità umana. La Carta riafferma “la dignità della persona sta a fondamento di tutta la vita fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità sociale e ne determina i principi direttivi. e nel valore della persona umana” e la Dichiarazione Infatti, fin dal mondo antico la “dignità umana” ac- si apre con il “riconoscimento della dignità inerente quista una rilevanza filosofica che viene impiegata in a tutti membri della famiglia umana e dei loro diritti due diverse accezioni. Per un verso la dignità indica uguali e inalienabili”. Per la dignità umana è avvenu- la posizione speciale dell’uomo nel cosmo, per l’altro to nel corso della metà del secolo scorso qualcosa la posizione da lui ricoperta nella vita pubblica. Nel di simile a ciò che si è verificato con i diritti umani: primo senso la dignità viene riconosciuta all’uomo se inizialmente essi riguardavano l’uomo in astratto, in quanto si trova al culmine della scala gerarchica come ente generico, indipendentemente da qualsiasi della natura, nel secondo senso dipende dalla posi- determinazione concreta (sesso, colore, lingua, ecc.), zione che egli ricopre, invece, nella scala gerarchica riservando a ciascun uomo il diritto ad essere trattato sociale. Il cristianesimo offrirà un potente incentivo come qualsiasi altro uomo, in seguito si è passati a nell’affermazione del valore universale della digni- considerare l’uomo in concreto nella specificità dei tà umana: per i Cristiani la persona umana ha una suoi diversi status, differenziati a seconda del sesso, dignità inalienabile, proprio perché ogni persona è dell’età, delle condizioni fisiche e sociali. Tanto il pri- stata creata “a immagine” di Dio (Genesi 1, 26). La mo processo insiste sulla necessità dell’uguale trat- dignità dell’uomo è racchiusa dunque nella creazione tamento degli esseri umani, quanto il secondo sulla stessa: gli viene donata da Dio. La dignità della per- necessità di un diverso trattamento: la donna diver- sona umana non dipende dunque dai successi o dalle samente dall’uomo, il bambino dall’adulto, l’adulto capacità della persona e, di fronte a questo, rifiuta dall’anziano, il sano dal malato. È questo processo ogni discriminazione secondo le origini e si schiera che ha fatto spostare l’accento dall’uomo considera- a favore del rispetto di ogni singolo uomo, qualsia- to in astratto uguale a qualsiasi altro uomo, all’uomo si sia il risultato che riesce a raggiungere. In Cristo considerato in concreto, con tutte le sue diversità e tutti gli esseri viventi hanno la medesima dignità e nella sua unicità. Tackle settings Di seguito è proposta una tabella in cui sono elencate to di incontri ACR e deve condensare le attività in le tappe del periodo di Quaresima; questo vuole es- meno incontri); sere uno strumento in più per: • dare una panoramica dei materiali presenti su • dare una visione d’insieme degli obiettivi delle www.acpadova.it nella sezione “sussidi”; tappe; • suggerire i materiali e le attività più laboriosi, che • indicare le fasi fondamentali di ciascuna tappa è opportuno preparare per tempo. (soprattutto per chi dispone di un numero limita- 4 | strada facendo
t TAPPA OBIETTIVO FASI FONDAMEN- MATERIALE COSE DA PREPA- TALI ON LINE RARE PER TEMPO STUDIO Dopo aver scoperto il suo Seconda e Terza .Per i 6/8 “È l’abito giusto?” abito analizzando la pro- parte • biglietti con le pria vita, il ragazzo osser- emozioni va gli altri: si chiede se ha dei pregiudizi verso chi incontra e se riesce a co- noscere l’altro andando oltre l’aspetto esteriore, i suoi atteggiamenti e gli aspetti caratteriali. ANIMAZIONE Il ragazzo confrontandosi Prima parte e se- Per i 6/8 Per i 6/8 “Essere o apparire?” con chi lo circonda sco- conda parte –– storia Il sasso • storia il sasso pre che i pregiudizi mina- inutile inutile no la felicità altrui e sono Per i 9/11 • sassi fondati sull’apparenza. –– immagini per gli Per i 9/11 Comprende che esiste un stand • immagini per gli abito giusto per ciascuno, Per i 12/13 stand l’abito che dona dignità a –– elenco soggetti Per i 12/13 ogni persona, per questo gioco di ruolo • elenco soggetti dev’essere accettato e –– immagini per gli gioco di ruolo rispettato, anche se non stand • immagini per gli coincide con quello che stand siamo o esprimiamo. SERVIZIO Avendo conosciuto il si- Seconda parte Per tutti Per i 12/13 La dignità è per tutti! gnificato del concetto di –– approfondimento • testimonianza dignità, il ragazzo deside- sulla dignità ra mettere da parte i pre- –– elenco situazioni giudizi per costruire re- dignitose lazioni autentiche e dare dignità a ogni persona che incontra in ogni am- bito della vita attraverso azioni di cura e vicinanza all’altro. FESTA DELLA PACE Andando oltre al pregiu- Prima parte e se- Prima parte: • tessere di indo- “Ricuciamo la Pace” dizio, il ragazzo si rende conda parte –– tessere indovina vina chi conto di come l’altro da chi • manichini in sé sia fratello, nel suo pregiudizi cartone volto riconosce il volto Seconda parte: di Gesù e per questo gli –– manichino dona dignità. strada facendo | 5
s trada facendo t Prima tappa (studio) È L’ABITO GIUSTO? Scopo Dopo aver scoperto il suo abito analizzando la propria vita, il ragazzo osserva gli altri: si chiede se ha dei pre- giudizi verso chi incontra e se riesce a conoscere l’altro andando oltre l’aspetto esteriore, i suoi atteggiamenti e gli aspetti caratteriali. Luogo Preghiera: 10 minuti emotive Salone degli incontri ACR –– Ostacoli Materiale Per 9/11 e 12/13: Tempi Per i 6/8: –– Fogli Prima parte: 30 minuti –– Fogli –– Penne Seconda parte: 25 minuti –– Pennarelli –– Post-it Terza parte: 10 minuti –– Cartellini con le caratteristiche Attività Pr ima par t e Per i 6/8 Per i 9/11 e i 12/13 Nella prima parte dell’attività i ragazzi vengono sud- Nella prima parte dell’attività i ragazzi vengono sud- divisi prima in gruppi di 4/6 persone e successiva- divisi inizialmente in gruppi di 4/6 persone. Successi- mente un educatore suddivide i ragazzi in coppie, vamente gli educatori senza farsi scoprire dai ragazzi, dicendo all’orecchio del ragazzo la persona con cui suddividono ulteriormente il gruppo in coppie. sarà accoppiata. Ogni persona della coppia deve descrivere, scrivendo I ragazzi non devono rivelare chi è il loro compagno. su un foglio, la persona che gli è stata assegnata dal I ragazzi dovranno disegnare su un foglio, le caratteri- punto di vista estetico/fisico senza far capire che lo stiche fisiche che descrivono meglio il loro compagno stanno descrivendo. (alto/basso, occhi azzurri/verdi etc.). Dopo aver descritto chi è stato loro assegnato, si ri- Successivamente i ragazzi si riuniscono nel loro grup- trovano in gruppo e giocano ad un “Indovina il com- po e mostrano il disegno alla loro squadra, l’obiettivo pagno”, cercando di far indovinare ai compagni la per gli altri componenti è di indovinare di chi si tratta. persona che gli è stata assegnata, i compagni posso- no fare domande la cui risposta può essere SI o NO. S econda pa r t e Per i 6/8 al compagno che gli era stato assegnato nella prima Nella seconda parte dell’attività gli educatori prepari- parte. Si consiglia di fare più manche del gioco in no dei bigliettini con scritte delle caratteristiche inte- modo tale da avere la possibilità di collezionare più riori (es. timido/a, gentile, scontroso/a…) che possa- caratteristiche. no descrivere il carattere dei ragazzi. Al termine del gioco, gli educatori radunano in cer- I ragazzi, divisi ancora nei gruppi, tramite un percor- chio i ragazzi e li aiutano a confrontarsi sulla veridi- so ad ostacoli (secondo la disponibilità del salone cità delle caratteristiche che hanno assegnato al loro ACR), devono andare a conquistare il bigliettino con compagno. la caratteristica che secondo loro possono attribuire 6 | strada facendo
t Per i 9/11 e i 12/13 uno dei loro compagni. Al via dell’educatore, i ragaz- Nella seconda parte dell’attività, i ragazzi sono porta- zi, uno alla volta, dovranno attaccarlo alla schiena ti a confrontarsi invece sulle caratteristiche interiori dei compagni che hanno individuato. Al termine gli di ognuno. educatori aiutano i ragazzi a staccare i post-it, e a tur- Si dispongono i ragazzi in cerchio, vengono conse- no ogni ragazzo legge le caratteristiche e si confronta gnati 5 post-it ciascuno, sul post-it i ragazzi devono con gli altri compagni se le descrizioni che hanno ri- scrivere una caratteristica emotiva/caratteriale di cevuto sono veritiere oppure no. Terz a p ar t e Per tutti • È stato facile descrivere fisicamente i propri com- Al termine dell’attività gli educatori creino un mo- pagni? È quelle emotive/interiori? mento di silenzio e facciano riflettere i ragazzi sulle • Hai indovinato le caratteristiche dei tuoi amici? differenze tra le caratteristiche fisiche che hanno • Avevi qualche pregiudizio su qualcuno dei tuoi descritto nella prima attività e quelle emotive/inte- compagni? Hai cambiato idea sentendolo parlare riori che hanno individuato nella seconda parte. Gli di sé? educatori cercano di adattare il momento riflessivo • Nei tuoi amici conta di più l’aspetto esteriore o in base all’età del gruppo. quello interiore? Possono aiutarsi nel guidare la riflessione con queste domande: Pr eghier a Per terminare l’incontro, ai ragazzi viene proposto un condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo momento di preghiera con la lettura del Vangelo. amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo quel- lo a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai Lc 7,36-50 giudicato bene». E volgendosi verso la donna, disse Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei donna, una peccatrice di quella città, saputo che si invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha trovava nella casa del fariseo, venne con un vaset- asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un ba- to di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò cio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di la- di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di crime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i cospargeva di olio profumato. piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «Ti sono specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatri- perdonati i tuoi peccati». Allora i commensali comin- ce». Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da ciarono a dire tra sé: «Chi è quest’uomo che perdona dirti». Ed egli: «Maestro, di’ pure». «Un creditore anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento de- fede ti ha salvata; va’ in pace!» nari, l’altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, strada facendo | 7
s trada facendo t Seconda tappa (animazione) ESSERE O APPARIRE? Scopo Il ragazzo confrontandosi con chi lo circonda scopre che i pregiudizi minano la felicità altrui e sono fondati sull’apparenza. Comprende che esiste un abito giusto per ciascuno, l’abito che dona dignità a ogni persona, per questo dev’essere accettato e rispettato, anche se non coincide con quello che siamo o esprimiamo. Luogo Materiale Stanza dell’incontro ACR o salone Per i 6/8 Per i 12/13 –– storia iI sasso inutile –– elenco soggetti gioco di ruolo Tempi –– sassi Prima parte: 20 minuti –– pennarelli, fogli colorati, stuzzi- –– penne Seconda parte: 40 minuti cadenti, brillantini, colla –– cartelloni, pennarelli, colla Terza parte: 10 minuti –– immagini per gli stand Preghiera: 10 minuti Per i 9/11 –– attrezzi per il percorso a ostacoli –– cartelloni, pennarelli, colla –– immagini per gli stand Per tutti –– attrezzi per il percorso a ostacoli –– videoproiettore Attività In questa tappa i ragazzi vengono posti di fronte ad un grande quesito: essere o apparire? Tramite il confronto con i loro compagni scoprono l’importanza della cooperazione per abbattere il muro esterno delle apparenze e per dare luce al vero abito, cioè l’essere sé stessi. Pr ima par t e Per i 6/8 e i 9/11 vedere come non riesce ad eseguire il suo compito. In questa prima parte dell’incontro si invitano i ra- Dopo qualche minuto l’educatore interviene e spiega gazzi al confronto con i propri compagni attraverso il ai ragazzi che chi li guarda dall’esterno non dovrebbe gioco dello specchio. Questo gioco è un modo estre- riuscire a capire chi sia l’esecutore e chi lo specchio. mamente semplificato di focalizzare l’attenzione sul Ecco che i movimenti diventano lenti e prevedibili. fatto che, prima di giudicare, dobbiamo vederci “da Ci deve essere cooperazione e complicità fra l’ese- fuori”. Oltre a ciò, è richiesto al ragazzo di fare una cutore e il ragazzo-specchio. Gli educatori possono cosa: collaborare. L’educatore abbia cura di accop- eventualmente pensare di aggiungere una variante piare i ragazzi, magari anche evidenziando le diffe- a questo gioco, ovvero possono far girare i ragazzi di renze, quindi mettendo un maschio e una femmina, spalle e chiedere a uno dei due a turno di modifica- oppure un bambino più alto e uno un po’ più basso, re qualcosa del proprio aspetto (ad esempio, se un ecc. Rimane sempre valido il rispetto della distanza ragazzo ha la felpa con la zip, potrebbe aprirla, op- di sicurezza di almeno un metro tra i due ragazzi che pure, si potrebbe slacciare le scarpe, ecc.). Tornando compongono la coppia. Il gioco si svolge così: un ra- frontali, l’altro ragazzo individua qual è la differenza gazzo compie gesti, mentre l’altro tenta di riprodurli rispetto a prima. come se fosse il suo riflesso nello specchio. I ragazzi esecutori in un primo momento compiono movimen- Per i 12/13 ti semplici e, poi, man mano realizzano gesti strava- In questo primo momento si propone ai ragazzi un ganti e a scatti in modo che il ragazzo-specchio faccia gioco di ruolo in versione scritta. Questa attività fatica a riprodurre i movimenti. Lo scopo in questa permette di riflettere sulla complessità della so- prima parte è di mettere l’altro in difficoltà per far cietà a cui apparteniamo, sulle nostre cornici cultu- 8 | strada facendo
t rali, su come il nostro inconscio, consapevolmente necessario, inoltre, NON dire assolutamente che si e inconsapevolmente, influenzi le nostre scelte nel tratta di un gioco sui pregiudizi. corso della vita. Un educatore prende la parola e Al termine dei 5 minuti, quando tutti avranno de- racconta ai ragazzi questa breve storia: La terra sta ciso e motivato per iscritto le scelte, ciascun ragaz- morendo ed esiste un’unica navicella spaziale che zo riceve una scheda in cui vengono date maggio- ha a disposizione 6 posti per andare su un altro pia- ri informazioni sulle persone candidate (materiali neta. Insieme a te ci sono 9 persone pronte a par- online). I ragazzi, fino a questo punto, hanno avuto tire. Di queste persone sai pochissimo, ma dovrai poche informazioni per fare la loro scelta e sono decidere tu chi saranno i 5 che partiranno con te stati obbligati a prendere decisioni solo in base ai per costituire il primo nucleo di una nuova civiltà. riferimenti del loro mondo. Questo ha permesso di Chi saranno i tuoi compagni di viaggio?. Gli edu- fare supposizioni e di attribuire caratteristiche posi- catori allora forniscono a ciascun ragazzo un foglio tive e negative ai candidati. Per ciascuno dei sogget- con l’elenco dei soggetti (disponibile nei materiali ti dell’elenco, gli educatori chiedano ai ragazzi, chi online). I ragazzi hanno 5 minuti di tempo per scri- hanno scelto di portare con sé e chi no, e quali siano vere accanto a ciascun soggetto se parte con loro stati i ragionamenti che li hanno condotti alla scel- oppure no, sintetizzando in breve le motivazioni. ta. L’educatore può aiutare i ragazzi con dei sugge- Prima di dare i 5 minuti di tempo, l’educatore abbia rimenti in caso di difficoltà, chiedendo, ad esempio, cura di chiarire che non ci sono risposte giuste o se hanno fatto riferimento a esperienze personali, a sbagliate, dal momento che ognuno di loro avrà le esperienze di amici e/o parenti, a film e a serie tv, a sue legittime motivazioni. La scelta, naturalmente, fatti di cronaca, ecc. dovrà essere fatta in autonomia. In questa fase è S econda pa r t e Per i 6/8 da un dettaglio che reputano unico. Non è necessa- In questa seconda parte si invitano i ragazzi ad ascol- rio disegnare un volto come nel caso del sasso della tare la storia Il Sasso Inutile (materiali online). Dopo storia, si lascia ai ragazzi libero spazio alla fantasia. la lettura gli educatori possono condurre un breve Alla fine dell’incontro, ogni ragazzo porta a casa il momento di riflessione e di discussione sul significa- proprio sasso. to trasmesso dalla storia utilizzando le seguenti do- mande come guida: Per i 9/11 e i 12/13 • il sasso era davvero inutile? In questa seconda parte ai ragazzi viene proposto • il sasso è sempre stato felice? perché dice di vo- un gioco a stand da svolgere in tre diverse sale a ler “sprofondare nel terreno e voler sparire per seconda della disponibilità. Gli educatori dividono i sempre”? ragazzi in tre piccoli gruppi che, a turno, affrontano • chi salva il sasso? che cosa vede di diverso in lui? tutti e tre gli stand, ovvero tre mini giochi.. Prima di • il sasso prima appare come banale e uguale a tutti cominciare a giocare, ad ogni gruppo viene conse- gli altri, alla fine cosa diventa? gnato un cartellone, un pennarello e una colla. Nel • ti è mai capitato di giudicare un oggetto come inu- cartellone i ragazzi dovranno disegnare la sagoma tile e poi di cambiare idea? di uno di loro (si possono unire due cartelloni per In seguito si propone un laboratorio creativo. Gli fare il contorno reale del ragazzo, oppure i ragazzi educatori dividono i ragazzi in piccoli gruppi e con- possono disegnare a mano libera). In questo gioco segnano a ciascun ragazzo un sasso. Non contano a stand i ragazzi dovranno affrontare e superare tre troppo le dimensioni, anzi, l’importante è che i sassi prove, proposte da tre falsi profeti del nostro tem- siano sufficientemente diversi tra di loro in modo po. Questi falsi profeti trasmettono tre messaggi fal- che ogni ragazzo possa coglierne una particolarità e si nella nostra società. Al termine di ciascuna prova trasformarla nella caratteristica più rilevante. Dopo è chiesto ai ragazzi di scegliere due immagini tra di che gli educatori forniscono ai ragazzi pennarelli, quelle proposte da ciascun profeta e che, secondo fogli di carta colorata, stuzzicadenti, colla e brillan- loro, servono al “ragazzo di oggi” (tutte le immagini tini, ecc. Ai ragazzi è chiesto di decorare il sasso e sono presenti nei materiali online). Dopo di che do- di trasformarlo in una piccola opera d’arte a partire vranno attaccarle alla sagoma del proprio gruppo. strada facendo | 9
t Alla fine dei tre stand, dunque, ciascuna sagoma do- sistenza, delle ripetizioni dell’esercizio oppure a vrà avere 6 immagini. cronometro. Il falso messaggio lanciato dal profeta è “se vuoi essere felice devi prenderti cura del tuo Primo profeta: Il richiamo dell’apparire a tutti i co- corpo, devi essere sempre in forma”. Alla fine della sti. prova i ragazzi scelgono altre due tra le immagini In questo stand si invitano i ragazzi a pensare ad una proposte. pubblicità, possibilmente del momento, e a metter- la in scena mimandola. In caso di difficoltà nella Terzo profeta: Il potere e la fama scelta, l’educatore prepari una lista di pubblicità tra Ai ragazzi viene proposto il gioco la pecora debole. cui scegliere, che coinvolgano, possibilmente, un Un ragazzo esce dalla sala ed assume il ruolo dell’ag- buon numero di persone, in modo che tutti i ragazzi gressore” (il lupo cattivo). Gli altri giocatori, in sua del gruppo abbiano un ruolo. Il falso messaggio lan- assenza, scelgono una persona che rappresenta la ciato dal profeta di questo stand è che se vuoi esse- pecorella più debole del gregge. Quando il lupo ri- re felice, devi vestirti in un certo modo, possedere entra, tutti si muovono in modo da proteggere la pe- determinati oggetti, insomma, “essere alla moda”. corella debole senza rivelarlo però al lupo. Quest’ul- Al termine di questo stand, come anticipato, si chie- timo deve cercare di individuare ed acchiappare la de ai ragazzi di scegliere due tra le immagini propo- pecorella debole. Se tocca la pecora sbagliata non ste (materiali online) e di incollarle alla sagoma del succede niente. Quando tocca la pecorella debole, proprio gruppo. questa esce dalla sala insieme al primo lupo e diven- ta lupo a sua volta. Il gruppo, quindi, sceglie un’altra Secondo profeta:: Il richiamo del corpo pecorella da proteggere. Il falso messaggio di questo In questo stand viene allestito un percorso ad osta- profeta è che se vuoi essere felice devi essere impor- coli oppure, in base alla disponibilità, si può allestire tante, egoista e spregiudicato, devi essere “uno che una piccola palestra con pesi, tappetini, elastici e si conta”. Anche alla fine di questo stand i ragazzi sono può creare un circuito in cui i ragazzi sono invitati chiamati a scegliere le due immagini e ad incollarle a fare alcune prove. L’importante è che il percor- nella sagoma. so preveda alcune prove fisiche (ad esempio, hula hoop, salto della corda, flessioni, ecc.). L’educato- Alla fine dei tre stand i ragazzi si riuniscono e riflet- re che impersona il profeta esegue il percorso per tono insieme sul significato dei tre stand, sui falsi primo e poi sfida i ragazzi del gruppo a fare meglio messaggi trasmessi dalla nostra società e sulla scelta di lui. La sfida potrebbe essere sulla base della re- delle immagini. Terz a p ar t e Per tutti negozio d’antiquariato, non cade per terra rompen- Al termine delle precedenti attività i ragazzi si riuni- dosi, ma rivelando al suo interno un bellissimo caril- scono e l’educatore guida un momento di riflessione lon dorato e dalla musica celestiale. finale sulle attività proposte in precedenza. Prima di Il video ci insegna che dobbiamo imparare ad anda- procedere con la riflessione, si propone la visione di re oltre l’aspetto esteriore delle cose, e scoprirne il questo breve video (https://youtu.be/eR0VE2KBP- lato nascosto, che spesso ci può riservare piacevoli e zA). Un uovo decorato, apparentemente buono solo inaspettate sorprese. Per fare questo non dobbiamo come soprammobile o come fermaporta, viene re- basarci sulle apparenze, ma avere anche il coraggio galato più volte, e ogni volta finisce dimenticato in di andare più in profondità, per arrivare a vedere il qualche sgabuzzino. Questo avviene numerose volte Mondo con altri occhi e dare luce a ciò che si nascon- fino a quando una notte l’uovo, rinchiuso in un triste de sotto la superficie. 10 | strada facendo
t Pr eghier a Al termine dell’incontro si portano i ragazzi in un cli- le sue virtù e le sue buone azioni. ma di silenzio e si recita insieme questa preghiera: Donami la capacità di perdonare le persone che mi Signore mio, voglio inscrivere nella mia vita le leggi feriscono. Tocca il mio cuore perché sia sempre dispo- del tuo amore, perché il mio cuore possa muoversi sto ad amare con libertà, senza pregiudizi, ad essere solo in una direzione: giustizia, equità, solidarietà, una persona allegra, felice, che costruisce un futuro perdono, amore e misericordia. migliore in base alle tue leggi di vita. Sono grato per tutti i talenti che mi hai dato, per es- Grazie per il tuo amore e per la tua compagnia, che sere un tuo fedele imitatore, per avere il tuo Spirito, mi fanno sperimentare la tua potente Verità che ri- per essere un vero portatore della tua bontà, com- empie la mia vita e il mio cuore d’amore e della tua passionevole, che non giudica e non condanna, che misericordia, che mi libera dai cattivi pensieri nei perdona sempre e dona a piene mani. confronti degli altri, dalle critiche e dai giudizi che do alla leggera. Non permettere che cada nella tentazione di giudi- care e criticare i miei fratelli. Anch’io sbaglio e cado. Vieni, Signore, e soffia con la forza del tuo Spirito per Insegnami a scoprire negli altri il meglio di ciascuno, riempirmi di umiltà, mansuetudine e carità. Amen. strada facendo | 11
s trada facendo t Terza tappa (servizio) LA DIGNITÁ È PER TUTTI! Scopo Avendo conosciuto il significato del concetto di dignità, il ragazzo desidera mettere da parte i pregiudizi per costruire relazioni autentiche e dare dignità a ogni persona che incontra in ogni ambito della vita attraverso azioni di cura e vicinanza all’altro. Luogo Materiale Per i 6/8 e i 9/11 Stanza dell’incontro ACR o salone Per tutti: –– vasetti di plastica –– cartellone –– pennelli Tempi –– post-it o foglietti di 3 colori di- –– acrilici Per i 6/8 e i 9/11 versi –– terra Prima parte: 40 minuti –– penne –– semini o pianta o bulbo Seconda parte: 30 minuti –– elenco situazioni Preghiera: 10 minuti –– approfondimento dignità Per i 12/13 –– post-it per la preghiera –– materiale legato alla tesitimo- nianza Attività In questa tappa i ragazzi attraverso il confronto con nutrirle con azioni di cura e di vicinanza per mante- varie situazioni e realtà potranno sperimentare come nerle vive. costruire relazioni autentiche e come sia importante Pr ima par t e Per i 6/8 e i 9/11 della spiegazione degli educatori o un loro commen- In questa parte si propone ai ragazzi di ripartire dal to personale e poi sempre attraverso una staffetta a concetto di dignità che può sembrare semplice e squadre lo attaccano nel cartellone. banale ma in realtà può essere la base per costrui- L’ultimo passaggio è quello di presentare ai ragazzi re delle relazioni vere in cui ognuno si prende cura una serie di situazioni, alcune più dignitose e altre dell’altro. meno. I ragazzi scriveranno su un post-it di colore L’attività inizia proprio da qui, dal capire cosa per i diverso la situazione che per loro è la più dignitosa ragazzi significhi dignità e suggeriamo di farlo attra- e con la staffetta potranno attaccarlo sul cartellone. verso un brainstorming dinamico. Ad ogni ragazzo Questa prima parte si conclude con l’intervento di un consegniamo un post-it o un foglietto di un colore educatore in cui racconta e spiega ai ragazzi cos’è la (uguale per tutti i ragazzi) per ogni round: al primo dignità e cosa vuol dire trattare gli altri in modo di- giro gli educatori chiedono di scrivere la prima cosa gnitoso per costruire relazioni autentiche per riuscire che gli viene in mente pensando a cosa significa di- a prendersi cura l’uno dell’altro. gnità e poi attraverso una staffetta divisi a squadre in base al numero di ragazzi, ognuno attacca il suo Per i 12/13 post-it in un cartellone. Quando tutti hanno termina- L’attività inizia da ciò che loro pensano sul concetto to, si prosegue con il secondo giro in cui gli educatori di dignità e si propone un brainstorming dinamico danno una prima spiegazione del concetto di dignità suddiviso in più manche dove ogni volta si consegna ai ragazzi seguendo la parte di approfondimento che loro un foglietto di un colore diverso che potranno si trova nei materiali online. Anche in questo caso ai attaccare nel cartellone con scritto dignità al centro ragazzi si dà un post-it di un colore diverso dal prece- al termine di una staffetta. dente, dove possono scrivere ciò che più li ha colpiti Si dà ad ognuno una penna e il foglio del colore pre- 12 | strada facendo
t stabilito, si dice il tema e si lascia loro tutto il tempo prossimo in modo dignitoso. di pensare. Solo una volta che tutti hanno terminato, Anche in questo caso dopo i ragazzi intervengono infatti, potrà partire la staffetta; è importante far ca- gli educatori che propongono delle altre situazio- pire bene ai ragazzi questo passaggio perchè l’impor- ni differenti. Degli spunti si possono trovare nei tante non è attaccare per primi ma prendersi il tem- materiali online, ma ogni educatore è libero di po necessario per riflettere su quel tema. Ogni volta usare la sua fantasia andando anche più vicino che un ragazzo attacca sul cartellone legge anche ciò alla realtà dei ragazzi che segue. che ha scritto così tutti ne sono a conoscenza. 3. Pensa ad una situazione in cui hai visto, sentito, Ecco l’elenco delle domande e provocazioni da lan- saputo di persone trattate senza dignità da altri, ciare ai ragazzi: scrivila sul tuo post-it anche insieme ad una “so- 1. Cos’è per te la dignità? Cosa significa? luzione”, un consiglio per migliorare. Dopo che tutti hanno scritto e hanno attaccato sul Dopo i ragazzi anche gli educatori fanno la stessa cartellone, gli educatori intervengono attaccando cosa. anche loro dei post-it su cosa sia la dignità; per Una volta terminato gli educatori possono tirare le farlo nei materiali online si trova un approfondi- fila di ciò che è stato raccontato e presentato in que- mento che può aiutare a riflettere sul tema e da sto brainstorming, aggiungendo se necessario dei cui si possono trarre le frasi necessarie per questa passaggi per rendere il tutto più chiaro e trasmette- fase. Così nulla di quello che hanno scritto i ragaz- re ai ragazzi l’idea che la dignità, trattare gli altri in zi viene giudicato, ma vengono aiutati indiretta- modo dignitoso è la base fondamentale per costruire mente a scoprire cos’è la dignità e in che senso la relazioni autentiche con gli altri: se tratto il mio pros- si vuole trattare in questa tappa; simo senza dignità è molto difficile che quella perso- 2. Pensa ad una situazione in cui hai trattato il tuo na poi si rivolga a me in modo genuino e puro. S econda pa r t e Per 6/8 e i 9/11 ritorio o con cui si riescono a recuperare i contatti I ragazzi ora possono sperimentare concretamente attraverso dei familiari, degli educatori, dei ragazzi cosa significhi prendersi cura dell’altro, di chi ci sta stessi o di una persona facente parte della comunità attorno. Proponiamo di far vivere ai ragazzi un mo- in cui l’ACR è inserita. Degli esempi possono essere mento laboratoriale. la Caritas, una casa di riposo, una casa famiglia, una Ad ogni ragazzo si consegna un vasetto di plastica comunità di disabili o di immigrati, gli anziani del pa- da decorare con gli acrilici e i materiali vari che si di- ese ecc. spongono nel patronato. All’interno poi si potranno Si può invitare qualcuno per una testimonianza a inserire dei semi, una piantina o un bulbo in base a partire dalle domande guida qui proposte, dopo una quello che si trova. Per farla crescere ci sarà bisogno presentazione personale sulla realtà che si segue: di cure: bisogna trovare il luogo giusto con la luce • Cosa significa per te prendersi cura dell’altro? sufficiente, bisogna annaffiarla quando è necessario. • Ti risulta sempre facile? Non si può mettere in un posto e lasciarla crescere • Se non è il tuo lavoro perché hai deciso di pren- da sola e così è anche per le relazioni. Non basta pre- derti cura del tuo prossimo? E se è il tuo lavoro sentarsi, conoscere qualcuno per instaurare una rela- come mai hai deciso di fare proprio questo? zione con lui e per poi mantenerla viva nel tempo: le • Come ti senti quando aiuti qualcuno? relazioni si nutrono di azioni di cura verso gli altri che A partire da questa testimonianza gli educatori pos- possono essere gesti anche piccoli ma fondamentali sono scegliere se provocare i ragazzi a svolgere azioni come per esempio sentire un nostro amico, chieder- di cura verso la realtà invitata attraverso la creazione gli come sta, fare qualcosa insieme. di qualcosa di concreto, per esempio dei bigliettini, un video. L’altra possibilità che si può proporre ai ra- Per i 12/13 gazzi è di pensare alla propria vita personale e creare In questa seconda parte ci si concentra invece sulle qualcosa o prendersi l’impegno di curare le proprie azioni di cura e di vicinanza verso l’altro. relazioni un po’ più “deboli” così da renderle auten- Si può proporre ai ragazzi un’esperienza di servizio tiche; possono essere relazioni con la famiglia o con collegata a una realtà, associazione presente nel ter- gli amici strada facendo | 13
t Pr eghier a Nella preghiera conclusiva si propone ai ragazzi di croce. Poi un educatore propone loro una piccola ri- compiere un gesto molto semplice ma che vuole tra- flessione: quando mi prendo cura degli altri, mi sto smettere loro l’essenza del prendersi cura degli altri: prendendo cura di Dio perché lui è in ognuno di noi, a volte a noi costa fatica portare azioni di cura a chi ci in ogni persona che incontro. Successivamente i ra- sta intorno, però basta un piccolo gesto, una parola gazzi ricevono un post-it in cui possono scrivere una per riuscire a far capire all’altro che ci sta a cuore. dedica, un ringraziamento, una richiesta per uno de- I ragazzi si siedono in cerchio e gli educatori intro- gli altri ragazzi lì presenti e glielo consegna. ducono il momento di preghiera facendo il segno di 14 | strada facendo
s trada facendo FESTA DELLA PACE “RICUCIAMO LA PACE” Scopo Andando oltre al pregiudizio, il ragazzo si rende conto di come l’altro da sé sia fratello, nel suo volto riconosce il volto di Gesù e per questo gli dona dignità. Luogo Tempi Una grande sala adeguatamente Accoglienza e inizio festa: Seconda parte: 40 minuti tematizzata e allestita come una 20 minuti Conclusione: 20 minuti redazione di un giornale Prima parte: 80 minuti (40 mi- Stanze per gli stand nuti per ciascuno dei due stand) I dea di f on do de lla Fe s t a del l a P ac e 2021 Per garantire una maggiore sicurezza dei ragazzi e to in cui fosse possibile realizzare questa giornata, di delle famiglie, consigliamo di vivere la Festa della organizzarla con particolare attenzione, seguendo le Pace a livello vicariale o interparrocchiale, in base misure di sicurezza e in collaborazione con gli adulti alle disponibilità e alle risorse (spazi, educatori,..) di della parrocchia. ogni singola realtà. Ricordiamo, inoltre, nel momen- A ccog lienza Materiali: musica, scenografia, abbigliamento e ac- dell’attività, in sicurezza. Il gruppo educatori allesti- cessori per richiamare l’ambientazione dell’anno, sca, con creatività e fantasia, gli spazi della giornata, materiale per aggancio. con cartelloni, manifesti ed altro materiale utile. Sul- le note del nuovo inno ACR “Su misura per te!” (qui si I ragazzi vengono accolti dagli educatori nel luogo possono trovare musica, testo e accordi: https://acr. della festa, trasformato per l’occasione negli spazi di azionecattolica.it/iniziativa-annuale/su-misura-per- un laboratorio di moda (atelier) e luogo per una sfi- te-2021-22) può iniziare la giornata di festa! lata di moda. Il gruppo educatori curi al meglio l’am- La Festa prende ufficialmente il via con il saluto bientazione della giornata: una bella scenografia che dell’assistente ACR o del Responsabile ACR che invita richiami lo slogan e il tema dell’anno. a raccogliersi per la preghiera del mattino. È un mo- L’ambientazione della festa è la sfilata di un famosis- mento molto importante, in cui viene affidato al Si- simo stilista, che verrà svelato solo alla fine della fe- gnore questo giorno di Festa. Consigliamo la seguen- sta, nel suo atelier di moda. Si chiede agli educatori te preghiera da fare a cori alterni: di ricreare un tappeto rosso (con un cartellone, un pezzo di tessuto) che può essere messo a terra nel Vieni, o Spirito Santo, momento dell’accoglienza e poi appeso ad una pare- Tu che ci conosci te (servirà nella seconda parte). e che sai tutto di noi, Gli educatori, vestiti per l’occasione come i perso- infondi il tuo amore naggi dell’aggancio o come stilisti di alta moda, ac- e modella i nostri cuori. colgono i ragazzi. Si individui un’area adeguata per il ritrovo iniziale, come un grande salone o la piazza Spirito Santo, del paese, che possa raccogliere i ragazzi per l’avvio soffio di Vita, strada facendo | 15
t illuminaci con i tuoi sette doni, rendici perseveranti nella fede, rendici capaci di essere testimoni gioiosi nella speranza della tua compassione e apri i nostri cuori al grande mistero e di compiere opere buone al servizio della Chiesa. del Padre e del Figlio che si uniscono con Te Spirito Santo, in un unico e grande Amore. Amen portatore di pace, allontanaci dall’odio, dalla violenza, dalla paura; Terminato questo momento, gli educatori mettono nostra guida tra le tempeste della vita, in scena l’aggancio. Può essere utile fare un ripasso preservaci dal male, dei personaggi e di quanto accaduto fino ad ora. La e rendici costruttori di fraternità. storia è disponibile, in un nuovo formato, in libreria o si può acquistare direttamente nel sito internet della Spirito Santo, casa editrice AVE, a questo link: https://editriceave. Luce senza tramonto, it/libri/su-misura-te-la-storia. Attività I ragazzi sono coinvolti nella prima parte della giorna- mentre il secondo un abito dal look sportivo). Nel- ta in due attività a stand, che li aiuteranno a scoprire i la seconda parte presentano ciò che hanno appreso capi di punta dello stilista misterioso, che rappresen- durante la mattina con la creazione dei loro abiti di tano la fraternità e il superare i pregiudizi (il primo fraternità e scopriranno che Dio si rivede in tutti loro. sarà un abito creato con materiali solidali e riciclati, Pr ima Par t e I ragazzi vengono divisi in due gruppi e accompagnati ristica presente nei personaggi delle tessere (es. da un educatore di riferimento in un luogo preceden- ha la barba, ha gli occhi azzurri, etc.). I due scelti temente individuato, per realizzare le prime attività devono correre tra i membri della squadra avver- della giornata. Guidati dagli educatori nei due stand, saria e catturare tutti i ragazzi con la tessera che i ragazzi diventeranno stilisti e sperimenteranno l’u- possiede quelle caratteristiche (possono essere più guaglianza, andare oltre il pregiudizio, che divide le di una) nel minor tempo possibile. I giocatori con persone, e a riconoscere nell’altro il fratello, vesten- le tessere devono essere sempre in movimento e dosi dello stile della fraternità. cercare di non farsi prendere dal compagno cerca- tore avversario. Il ragazzo cercatore per catturare Primo stand - “IndovinaCI” i ragazzi con le tessere corrispondenti alla caratte- Materiale: tessere di indovina chi (materiali online), ristica indicata dall’educatore deve toccare il com- scotch, nastro segnaletico pagno, questo si deve fermare e sedere per terra. Il primo stand si rifà ad un “indovina chi” umano, in Vince il turno chi dei due ragazzi cercatori riesce movimento. I ragazzi vengono divisi in due squadre a catturare per primo tutti i ragazzi con le tessere e gli educatori con il nastro creano due campi da raffiguranti la caratteristica data dall’educatore. Si gioco rettangolari, dividendo il salone della festa. possono fare più turni a discrezione degli educato- Ad ogni ragazzo della squadra viene data una tes- ri. Possono essere giocate più manche e possono sera dell’indovina chi (materiali online) e attaccata essere cambiati i ragazzi cercatori. sulla schiena con dello scotch. Si consiglia di stam- Terminato il gioco, ai ragazzi viene proposta una pic- pare le tessere in A4 per renderle più facilmente cola riflessione per comprendere lo scopo del gioco. visibili, inoltre possono essere stampate più tes- In più di un’occasione, i ragazzi cercatori hanno do- sere uguali in base al numero dei ragazzi presenti vuto catturare ragazzi che avevano tessere diverse in ogni squadra. Le tessere vengono consegnate ma con alcune caratteristiche uguali. Questo ci fa ca- a tutti i componenti delle squadre tranne a due, pire che siamo tutti fratelli nelle nostre uguaglianze. precedentemente scelti dai compagni, che avran- Possiamo sembrare diversi, ma in profondità ognuno no il compito di catturare i giocatori. Gli educatori, di noi condivide con l’altro un aspetto di somiglian- infatti, dicono ad ogni turno di gioco una caratte- za. Viene quindi mostrato il video https://youtu.be/ 16 | strada facendo
t mvRUW4WtFx4 in cui Tarzan si sente diverso dalle do di conquistare i cerchi si devono fermare. Se sono altre scimmie perché non ha le stesse fattezze, ma riusciti a raggiungere i cerchi saranno salvi, altrimenti sua madre lo rassicura mostrandogli come abbiano dovranno ritornare in fila ed aspettare nuovamente comunque le medesime caratteristiche. il turno di lancio. Lo scopo del gioco è riuscire, per Al termine dello stand gli educatori attaccano al tap- la squadra che lancia, a raggiungere il maggior nu- peto rosso l’immagine di un abito creato con mate- mero di volti la base finale nel tempo indicato dagli riali solidali o riciclati, a simboleggiare la fraternità educatori, mentre per la squadra che riceve la palla nei confronti degli altri e dell’ambiente. Questo viene impedire che gli altri conquistino i cerchi ricevendo presentato come uno dei capi della collezione che lo la palla più velocemente possibile. Valgono tutte le stilista misterioso presenterà alla sfilata alla fine della regole classiche della palla base. Terminato il tempo giornata. le due squadre si scambiano i ruoli. Vince chi avrà superato per il maggior numero di volte i cerchi dei Secondo stand - “Oltre il pregiudizio” pregiudizi e sarà arrivato alla base finale. Materiale: cerchi, nastro segnaletico, palla Alla fine dello stand, ci si riunisce per ascoltare l’edu- Nel secondo stand, i ragazzi sono chiamati a supera- catore che spiega il significato del gioco. Tutti noi sia- re simbolicamente i pregiudizi che comunemente si mo sempre bombardati da molti pregiudizi, alcuni li hanno. Viene proposto il gioco della palla base. In un impariamo fin da piccoli. Ma tutto questo è sbagliato campo vengono segnati l’inizio e la fine con il nastro perché siamo, ognuno di noi, figli di Dio. Bisogna an- e a semicerchio vengono posti 5 cerchi, più un cer- dare oltre tali pregiudizi e vedere il vero nelle perso- chio al centro del campo che sarà la base per la squa- ne, non bisogna giudicarle dalla prima impressione. dra avversaria. Ogni cerchio simboleggia un pregiudi- Solo conoscendole ed instaurando relazioni si può zio che permea la società (materiali online). La base comprenderne la vera natura. Vengono anche espo- finale del gioco invece rappresenta il superamento di sti i vari pregiudizi presenti nei cerchi e gli educatori questi pregiudizi che i ragazzi conquistano e oltrepas- chiedono ai ragazzi se loro sentono di provare questi sano man mano. I ragazzi dunque vengono divisi in pregiudizi e come, eventualmente, potrebbero cer- due squadre. Una resta esterna al campo, dietro la care di oltrepassarli. linea di inizio, e deve lanciare la palla in modo da riu- Al termine dello stand gli educatori attaccano al tap- scire a conquistare i cerchi ed infine la base finale, la peto rosso l’immagine di un abito sportivo, a simbo- seconda resta all’interno del campo e cerca di recu- leggiare il superamento dell’ostacolo che il pregiudi- perare la palla il più in fretta possibile per mandarla zio comporta. Questo viene presentato come uno dei al giocatore che si trova nel cerchio-base al centro capi della collezione che lo stilista misterioso presen- del campo. Quando questo riceve la palla urla stop e i terà alla sfilata alla fine della giornata. giocatori della squadra avversaria, che stanno cercan- S econda P a r t e Materiale: manichini in cartone (materiali online), chiamati a portare la loro creazione: se stessi. Viene stoffe varie, forbici, colla vinavil o colla a caldo, spa- dato loro un manichino di cartone (materiali online). ghi, fili di cotone o lana, pennarelli. I manichini sono tutti simili e spogli. Tutti uguali. Ma I ragazzi in questa seconda parte sono riuniti tutti sta ai ragazzi renderli unici e a immagine di Dio, ovve- insieme. Si ripercorre quanto fatto negli stand pre- ro se stessi. Con le stoffe, fili e colla i ragazzi decorano cedenti per comprendere a fondo il significato di il manichino creando gli abiti, i capelli, il viso. Deve uguaglianza e pregiudizio. Ora si compie un passo ul- essere a loro immagine e somiglianza. Terminata la teriore, si svela chi è lo stilista misterioso: è Dio che creazione di se stessi, i ragazzi insieme agli educatori ci ha creati a sua immagine e somiglianza, unici ma attaccano i manichini sul tappeto rosso. La sfilata è diversi. Unici nella nostra uguaglianza. Siamo figli e completata! fratelli dello stesso stilista. Che ci ha dato l’unicità ma anche la forza di contare gli uni sugli altri perché sia- mo fratelli senza pregiudizi. Inoltre deve farsi la sfi- lata, ma i ragazzi hanno raccolto solo due abiti e alla sfilata ne servono molti di più. Ecco che i ragazzi sono strada facendo | 17
t I n iziat iv a di Solida r ie tà È possibile pensare ad un momento dedicato alla delle offerte raccolte durante la celebrazione per il spiegazione a tutti i presenti dell’Iniziativa di Soli- progetto di quest’anno. darietà che l’ACR quest’anno promuove e sostiene. Le indicazioni si possono trovare nel sito nazionale Sia cura del Responsabile ACR marcare l’attenzione dell’ACR al link: https://azionecattolica.it/ricucia- su tematiche e contenuti, nonché sulla destinazione mo-la-pace-liniziativa-del-mese-della-pace-2022/ . I n dicazioni pe r la c e le br a zio n e e u c ar i s ti c a Nella Celebrazione conclusiva della Festa della Pace i il materiale per seguire la Celebrazione, come fogli ragazzi possono essere parte attiva della preparazio- con i canti e le letture della Messa. Gli educatori pre- ne della Chiesa curandone l’allestimento, la prepara- parino preghiere dei fedeli, che richiamino il “feature zione dei banchi con qualche addobbo di pace e con on..” del mese. G adget de lla f e s t a Al termine della giornata ogni ragazzo riceve il gadget dedicata all’Iniziativa di Solidarietà, dove sono ripor- del Mese della Pace che l’ACR nazionale ha pensato tate le informazioni organizzative e pratiche per rice- per quest’anno. Per le modalità di ordinazione si ve- vere i gadget. dano la sezione del sito internet dell’ACR nazionale 18 | strada facendo
Puoi anche leggere