Memorie ed eventi del Cinema in Basilicata: Oppido e Maratea
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Memorie ed eventi del Cinema in Basilicata: Oppido e Maratea Sabato 27 febbraio – videoincontro ore 18,00 Basilicata terra di cinema è il titolo usato ricorrentemente per segnalare la sua vocazione ad ispirare e/o a fare da scenario alla realizzazione di film e di documentari per i suoi paesaggi unici, le storie e le atmosfere dei suoi borghi e città. Ma è anche molto altro, per questo l’Associazione dei Lucani a Roma segue da tempo l’evoluzione del cinema in Basilicata, da set cinematografico a territorio con eventi, competenze, imprenditoria, iniziative culturali, sistemi istituzionali di promozione ed incentivazione settoriale, raccolta e custodia delle memorie. In questo incontro s’è parlato di due specificità di grandissimo interesse: CINETECA LUCANA e MARATEALE, il festival cinematografico che si svolge a luglio a Maratea. OPPIDO LUCANO (PZ) Il paese di 3700 abitanti, 670 m. s.l.m., come altri borghi lucani è
caratterizzato da: vicoli, scale, palazzi gentilizi e da un patrimonio culturale di pregio soprattutto nelle chiese che meriterebbe d’essere conosciuto. Tra le opere d’arte più note il ciclo di affreschi di Giovanni Todisco del 1558 nella chiesa-convento di Sant’Antonio, raffiguranti episodi del VT e del NT e un polittico e un trittico di Antonio Stabile di Potenza del 1570. Ma ad Oppido ci sono alcune opere della contemporaneità del tutto inusuali nei borghi delle aree interne: il velodromo comunale un polo sportivo di rilievo per l’Italia Meridionale, inaugurato nel 2002 ed ha ospitato gare ciclistiche nazionali ed internazionali e la cineteca lucana tra le più vaste collezioni cinematografiche europee fondata e diretta dal dott. Gaetano Martino. CINETECA LUCANA Associazione culturale senza fini di lucro presieduta da Gaetano Martino è stata costituita a Potenza il 3 novembre 1997 con lo scopo di salvaguardare, tutelare e valorizzare il patrimonio cinematografico ed audiovisivo nazionale ed estero mediante la conservazione, la fruizione di fondi, pellicole e documenti, la collaborazione con cineteche ed istituti culturali e la partecipazione a mostre e rassegne cinematografiche. Da allora, la Cineteca è diventata il luogo di gestione di un’incredibile quantità e varietà di materiale sul cinema che ne fanno la maggiore istituzione europea del suo genere. Ne abbiamo parlato col fondatore e Direttore Gaetano Martino che, impossibilitato a collegarsi ha comunque fornito risposte ad alcune domante di approfondimento che gli avevamo formulato. ARCHIVI La Cineteca Lucana è il centro di conservazione di materiale proprio (Fondo De Rosa-Martino) e quello proveniente da una trentina di archivi di istituzioni (Fondo A.N.I.C.A., Fondo Cineteca Scolastica Italiana (ex achivio Bottai, con migliaia di film e documenti, ecc ) e di archivi privati: il Fondo Gian Luigi Rondi notissimo critico e storico del cinema, saggista ed operatore culturale, Il Fondo Cecchi Gori (produttore cinematorgrafico), il Fondo Carmelo Catania, un tesoro straordinario di fotografie e documenti rarissimi, tutto condensato in 7 milioni di immagini riportate su bobine di microfilm con una speciale tecnica messa a punto da lui stesso, ecc. I fondi sono formati da documenti cartacei, da pellicole e apparecchiature da ripresa e proiezione di cui si forniscono qui di seguito dati sintetici: Manifesti: 450.000 tra manifesti, locandine e annunci pubblicitari: dal periodo muto in poi; Biblioteca e fototeca: circa 8.000 libri provenienti da archivi e collezioni diverse;
Documenti cartacei: migliaia di fotografie, lettere, copie di nulla osta ed altri atti; Pellicole: oltre 15.000 lungometraggi e oltre 15.000 cortometraggi; circa 10.000 trailer. Visori: la Cineteca custodisce diverse centinaia di proiettori, macchine da presa, macchine per il suono e macchine fotografiche, a partire dal XVIII secolo ai giorni nostri, in perfetto stato e funzionanti; di queste si conservano i manuali originali con allegati gli schemi tecnici che permettono un’attribuzione certa della data, del luogo di fabbricazione e le istruzioni per l’uso. Particolarmente importante è la raccolta di visori ottici, stampe, materiale cartaceo del Settecento e Ottocento, editti, proclami, suppliche e di tutti gli strumenti legati alle forme d’arte che hanno preceduto l’invenzione del cinema e reso possibile il suo rapido sviluppo: dagli studi sulla camera oscura di Leonardo Da Vinci alle prime proiezioni dei Lumière. Protagonisti di questa epopea erano i lanternisti che, con il loro strumento ottico, coinvolgevano il pubblico delle piazze e delle regge di tutta Europa, svelando conoscenze accessibili a tutti. Alcuni dati: pre-cinema: visori ottici stereoscopici e a colonna; lanterne magiche provenienti da diversi Paesi europei; circa 9.000 vetrini dipinti a mano del ‘700 e dell’800 utilizzati negli spettacoli di lanterne magiche, episcopi e proiettori dell’inizio ‘800; macchine da proiezione: 600 pezzi di produzione; macchine da presa funzionanti e corredate da obiettivi originali, mascherini, bobine, riflettori con suggestive lampade a filamento (120 pezzi, alcuni rarissimi, di produzione utilizzate dalla fine dell’800 agli anni ’60); circa 200 macchine fotografiche assieme a macchine dell’800, complete di cavalletto in legno, obiettivi e lastre; macchine del suono (decine di apparecchiature per la riproduzione ed amplificazione del sonoro, altoparlanti e microfoni a partire dagli anni ’20). Alcuni di questi materiali sono fondamentali sia per la storiografia che per la ricerca scientifica e sono infatti oggetto di attenzione da parte degli studiosi che stanno ricostruendo la storia del cinema, dagli spettacoli degli anonimi proiezionisti del ‘700 (i lanternisti) a quelli sofisticati e grandiosi del XX secolo. Da ricordare in questo ambito la mostra curata dal Prof. G. Brunetta allestita negli spazi di Cinecittà, a cento anni dalla scoperta del cinema. LUOGHI DI CONSERVAZIONE Il patrimonio è custodito a Oppido Lucano (PZ) in vari depositi fra cui quello in contrada Serra, sviluppato su due livelli per circa 1000 mq. Nel centro abitato di Oppido Lucano, alcuni locali dell’ex cinema gestito dal padre di Gaetano Martino, sono occupati dalla biblioteca specialistica per il
cinema e teatro. Altri depositi temporanei sono a Roma e portano la scaffalatura complessiva di circa 30.000 metri lineari. Eventi. La Cineteca partecipa a numerose mostre sulle origini del materiale archivistico, bibliografico, fotografico. Oltre alla già citata mostra del prof Brunetta a Cinecittà, si ricorda la mostra fatta nel museo Nazionale Etrusco a Villa Giulia, a Roma e molte altre, tra le quali quella evocata da questa locandina dedicata al Cinema Paradiso. La vicenda del ragazzo nel celebre film di Giuseppe Tornatore ricorda quella di Gaetano Martino, cresciuto frequentando la sala di proiezione del Cinema di Oppido Lucano, di proprietà del padre. CONSERVAZIONE E RIORDINO All’inizio, la Cineteca Lucana si è posta come obiettivo prioritario quello del recupero sistematico del patrimonio più a rischio. Superata questa prima fase (per altro non conclusa del tutto) la Cineteca è impegnata adesso nella realizzazione di un grande progetto che permetterà la catalogazione, digitalizzazione e fruizione del patrimonio grazie a contributi nazionali ed europei. In particolare del Ministero per i Beni e le attività Culturali. Con i precedenti progetti sono stati già digitalizzati alcuni documentari della collezione “Le Cento Città d’Italia”, fondo composto da 100 documentari realizzati fra gli anni Sessanta e Settanta, testimonianza preziosa per la storia dell’Italia del secondo dopoguerra e della ripresa economica. Fra i registri dei documentari figurano anche lavori di Ermanno Olmi e Carlo Lizzani. La strategia di medio termine della Cineteca Lucana è quella di fare al meglio un complesso lavoro di riordino del materiale spesso assai disomogeneo dei fondi (insieme a documenti sul cinema gli archivi hanno documenti di famiglia di contenuto diverso) e poi di accelerare al massimo il lavoro di digitalizzazione, mettendo subito a disposizione degli studiosi i dati archiviati elettronicamente mentre in parallelo continua il lavoro sul resto della documentazione. Tra i vari e possibili sviluppi (centro di studio e ricerca sul cinema, promotore di eventi culturali, museo, ecc.) la Cineteca Lucana vuole essere il centro di studio e ricerca migliore sulla storia del cinema e rendere Oppido una destinazione per studiosi della materia,
visitatori che arrivano in ogni periodo dell’anno, con evidenti benefici. Un impegno veramente enorme che meriterebbe di ricevere molta più attenzione sia a livello regionale che nazionale e anche il conferimento di un premio della determinazione e testardaggine al dr. Gaetano Martino. MARATEALE è il nuovo nome di un festival che porta le grandi star del cinema ed i nuovi talenti a Maratea. Il festival cresciuto negli anni, con la dodicesima edizione la kermesse del Tirreno ha cambiato il titolo che fino al 2020 s’è chiamato Le giornate del Cinema Lucano-Premio Internazionale Basilicata. Come ha spiegato il suo Direttore Artistico Nicola Timpone, gli incontri con altri responsabili di festival hanno fatto riflettere su tanti aspetti incluso il nome della manifestazione per agevolarne la immediata riconoscibilità e caratterizzazione nel panorama internazionale. La scelta di Marateale, che richiama in modo non casuale la Berlinale, (un festival di crescente reputazione internazionale), è stata fatta non solo per motivi di brevità e di connessione a Maratea, perla del tirreno, ma anche per sottolineare un nuovo spirito: perdere la connotazione regionale (Giornate del Cinema Lucano), ospitare il racconto di grandi storie con un’attenzione particolare alla sostenibilità (un tema rilevante nella Berlinale). https://www.marateale.com/wp-content/uploads/2020/05/maratea.mp4 Il festival vuol essere uno degli avvenimenti più prestigiosi a livello regionale e nazionale fatto di anteprime e film, presenze di star del cinema, riconoscimenti e premi, master class tenute da grandi personalità per giovani filmaker che in queste occasioni apprendimento hanno la possibilità di vedere e dialogare con grandi protagonisti della scena internazionale. La XIII edizione di Marateale si terrà dal 27 al 31 Luglio 2021 nel Teatro sul mare presso l’Hotel Santa Venere a Maratea, con una serie di attività e di soluzioni che renderanno l’appuntamento un evento straordinario. Il Direttore Nicola Timpone, nel corso della sua interazione con la coordinatrice dell’incontro Eleonora Locuratolo e nelle risposte alle domande formulate da altri partecipanti ha anticipato le novità della prossima edizione: un maxischermo collocato sulla spiaggia di Fiumicello che proietterà film visibili anche ai festivalieri in spiaggia o sulle barche; nella settimana precedente e in quella successiva alle giornate del cinema ci saranno cicli di proiezioni di film; rassegna di cortometraggi di giovani filmaker lucani; una serie di grandi nomi del cinema internazionale che hanno
già accettato l’invito. Tra le importanti conferme: la presenza di grandi network come partner del Festival: RAI, RADIODIMENSIONE SUONO, SKY, ecc. che contribuiranno sicuramente sia a far conoscere il festival che la Basilicata. Nella piacevolissima conversazione con Nicola Timpone, sono emerse anche tante notizie, impressioni, confidenze di emozioni, aneddoti. Tra le notizie, alcune anticipazioni di film la cui produzione è in fase d’avvio in Basilicata a segnalare un’attività che ha sofferto per la pandemia ma che non si è interrotta grazie alla determinazione, alla saggezza ed alle cautele sanitarie osservate anche durante le riprese. Tra gli aneddoti, quello legato all’incontro con Sofia Loren, una personalità grandissima per professionalità e genuinità nel modo di porsi. Nel corso dell’incontro, è stato trasmesso dal Presidente Filippo Martino il saluto ai partecipanti da parte del neo Direttore della Lucana Film Commission ROBERTO STABILE. PASSIONI DEGLI ASSOCIATI. Le maschere del Carnevale di Caterina Gambioli. Da 4 anni, l’avv. Caterina (Katia) Gambioli allestisce per l’associazione una maschera lucana tra quelle protagoniste degli otto Carnevali lucani.
Le tre maschere già completate ed in esposizione permanente nella nostra sede in via Nizza, appartengono rispettivamente al carnevale di Aliano, di Tricarico e di Satriano di Lucania. Quest’anno è venuto il turno di una delle maschere del Carnevale di Teana uno degli otto principali carnevali di Basilicata che rappresenta un’intricata vicenda con vari personaggi mascherati ed alcune figure chiave intono ai quali ruota la storia narrata da Katia Gambioli: Quaremma, l’Urs e U’ Carnuluvar. Di questi personaggi Caterina ha scelto l’ORSO- Urs: Nel corso del video incontro è stato presentato l’allestimento:
TEANA (Pz) è un comune italiano di 592 abitanti situato all’interno del Parco Nazionale del Pollino, a 806 m s.l.m., che fa parte della Comunità montana Alto Sinni, non distante dalla Diga di Monte Cotugno. Per la sua posizione è una ottima destinazione per escursioni nella natura. Per il patrimonio artistico, come in altri casi, si tratta di un piccolo borgo con una grande storia testimoniata da edifici civili e religiosi: il castello longobardo, la chiesa madre, Cappelle di san Cristoforo e S. Maria delle Grazie. Ma il suo patrimonio culturale è costituito anche da un parco di monumentali sculture moderne realizzate e donate alla cittadinanza da Marino di Teana (Teana 1920 – Périgny 2012), riconosciuto dalla critica internazionale come uno dei maggiori scultori di metallo del XX secolo. Le opere di rara bellezza sono allestite in un museo “a cielo aperto”, in diversi punti del borgo. Altri lavori di Marino sono esposti in Francia, Germania, Stati Uniti, Canada, Italia. Oltre che nel Carnevale, la TRADIZIONE di Teana, ha si manifesta anche nella gastronomia Tra i piatti tipici, i “rasckatiell di miskiglio”, pasta fatta in casa preparata con un mix di farina di grano fave e ceci, condita con pomodori e basilico; ottimi sono anche i “maccaruni cà millica”, altra prelibata tipologia di pasta casereccia condita con la mollica di pane (piatto simile a quello presentato da Celeste Pansardi il 30 gennaio). A completare il paniere delle bontà: vino, salumi, miele e formaggi. Ha partecipato all’incontro anche il Presidente della Pro Loco di Teana Vincenzo Salvo che ha ringraziato per l’attenzione della n/s Associazione, la completezza delle informazioni su Teana (comprese quelle sulle opere d’arte contemporanea) ed espresso l’ammirazione per il modo come è stato realizzato l’URS.
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