Masti-Stop: un nuovo approccio integrato - Un servizio di Arap Piemonte
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DOSSIER CONTRO LE MASTITI Un servizio di Arap Piemonte Masti-Stop: un nuovo approccio integrato di Mauro Casalone1, Marco Coraglia1, Fabio Bosio1, Nicola Rota2, Paolo Moroni3, Franca Cavarero4, Daniele Giaccone4 1) Veterinario libero professionista. 2) Agribovis srl. 3) Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Medicina Veterinaria – Cornell University, Ithaca. 4) Associazione Regionale Allevatori del Piemonte, Arap. L’idea dell’Associazione regionale allevatori: affrontare la problematica cellule somatiche, mastiti e utilizzo del farmaco in modo integrato. Un innovativo approccio di filiera rivolto alla consulenza aziendale specializzata per supportare l’allevatore nell’analisi globale delle problematiche, nella scelta delle linee di intervento e nel monitoraggio sistematico dei risultati in allevamento N Figura 1 - Il laboratorio di analisi dell’A- egli ultimi anni la problema- gestione aziendale globale non più pun- rap. tica connessa alla gestione tuale. delle cellule somatiche e del- Partendo dall’esperienza del Laboratorio le mastiti in allevamento ha di Analisi, da anni già operativo nel con- pevolezza di non poter più affrontare la assunto via via un’importanza sempre testo della qualità e batteriologia latte, qualità latte in maniera “spot” e cioè solo crescente per il moderno allevatore da l’Associazione Regionale Allevatori del quando si manifesta il problema in ma- latte, sia in termini gestionali sia in termini Piemonte (Arap), in collaborazione con un niera acuta (es. i mesi estivi) oppure solo economici. Partendo dagli avvenimenti gruppo qualificato di medici veterinari e attraverso l’analisi di uno o pochi aspetti più recenti, l’emanazione delle “Linee Gui- specialisti qualità del latte e avvalendosi gestionali (es. solo attraverso l’analisi dei da per l’utilizzo prudente degli antibiotici della collaborazione dell’Università degli campioni di latte). in medicina veterinaria (2015/C 299/04), Studi di Milano nella figura del professor La nuova consapevolezza tecnica e ge- ha sicuramente determinato un’accelera- Paolo Moroni, ha maturato una nuova stionale, peraltro confermata anche dai zione nei confronti di un nuovo approccio proposta di consulenza aziendale per riferimenti scientifici presenti in letteratu- al problema, ma soprattutto nei confron- tutti gli allevatori da latte del Piemonte. ra, conferma come la problematica delle ti di una nuova consapevolezza per una Una nuova proposta basata sulla consa- cellule somatiche e delle mastiti (ma so- 2 INFORMATORE ZOOTECNICO n. 11-2020 19 giugno
DOSSIER / CONTRO LE MASTITI Figura 2 - Andamento dell’indice citologico negli ultimi 12 mesi. - Supporto tecnico e gestionale all’alleva- tore per un’analisi globale della situazione di stalla; - Individuazione delle eventuali criticità di cui l’allevatore ha percezione e degli obiettivi che si pone nel breve-medio pe- riodo; - Individuazione di un pool di interventi tecnici su vari livelli per affrontare e risol- vere le problematiche; - Monitoraggio mensile dei dati aziendali e di qualità del latte per la verifica dei ri- sultati ottenuti. La partecipazione dell’allevatore e del veterinario aziendale Il servizio si è posto fin da subito l’obietti- vo di fornire un supporto tecnico non solo all’allevatore, ma anche e soprattutto ai Figura 3 - Andamento del numero delle vacche croniche in stalla veterinari aziendali che da anni seguono negli ultimi 12 mesi. le aziende e che in maniera diversa hanno sviluppato una sensibilità e una compe- tenza specifiche in materia. Proprio per non scavalcare la figura del ve- terinario aziendale il servizio di consulenza è stato ideato in due step successivi. Nella prima fase ci si è posti l’obiettivo di fornire a tutti i soci allevatori di bovini latte del Piemonte la possibilità di di- sporre ogni mese di 6 report tecnici ri- salenti agli ultimi 12 mesi in grado di foto- grafare in maniera costante e progressiva la situazione in azienda in merito ad alcuni dati tecnici di prim’ordine. Accedendo quindi al portale del Labo- ratorio Analisi (http://laboratorio.arapie- monte.it) ogni allevatore socio Arap può consultare e scaricare ogni mese i report riepilogativi relativi a: - andamento cellule somatiche mensili medie di stalla ultimi 12 mesi (Figura 2); prattutto le cause predisponenti alla loro determinato la necessità di valutare in ma- andamento bovine con nuove infezioni incidenza) siano di norma presenti in stalla niera globale la problematica. (Figura 3); in maniera costante e la loro mancata ge- - andamento bovine croniche (Figura 4); stione in maniera sistematica sia causa Masti-Stop: l’approccio andamento bovine con indice citologico dell’insorgenza del problema in maniera in allevamento alte al parto (Figura 5); acuta e cronica, con le conseguenti pro- Partendo dalle considerazioni indicate in - stato sanitario generale della mandria blematiche gestionali ed economiche precedenza è stato quindi discusso un (Figura 6); correlate. nuovo approccio di consulenza tecni- - elenco bovine con maggior incidenza In ultimo anche la necessità di definire del- ca a favore degli allevatori coordinato e per indice citologico sul tank e con mag- le linee guida per la corretta esecuzione promosso dall’Arap, vale a dire il servizio gior frequenza dei problemi (Figura 7). dell’asciutta selettiva – argomento attuale Masti-Stop. Gli obiettivi principali posso- La possibilità di consultare questi report molto discusso in ambito allevatoriale – ha no esser così riassunti: mensilmente e successivamente al Con- n. 11-2020 19 giugno INFORMATORE ZOOTECNICO 3
DOSSIER / CONTRO LE MASTITI trollo funzionale permette ad ogni alle- Figura 4 - Andamento delle nuove infezioni in stalla negli ultimi 12 vatore e ad ogni veterinario aziendale di mesi. poter valutare con certezza l’andamento della situazione in azienda senza basarsi “su sensazioni” o su “quello che si crede di aver visto”. Su richiesta dell’allevatore si avvia poi la fase tecnica del servizio: l’approccio del team in allevamento inizia con una prima visita durante la quale si adotta una visio- ne globale di stalla al fine di esaminare in maniera sistematica e“scientifica” tutti gli aspetti che potrebbero contribuire alla problematica. Nello specifico il team si attiva per le se- guenti verifiche: 1. Analisi gestionale delle strutture: l’analisi della gestione dell’ambiente e delle strutture è uno degli aspetti cru- ciali di partenza su cui si basa Masti- Stop; viene verificata la gestione delle singole aree della stalla (zone di riposo, Figura 5 - Andamento dell’indice citologico delle vacche al parto negli ultimi 12 mesi. cuccette, corridoi, box parto, inferme- rie, area vacche asciutte e rimonta) al fine di evidenziare e fotografare even- tuali criticità legate alla gestione delle lettiere, degli spazi, dei sovraffollamenti e delle movimentazioni degli animali. 2. Locali e gestione della mungitura: i tecnici assistono alle operazioni di mungitura rilevando tutti gli aspetti rou- tinari quali tempi di attacco e stacco, operazioni di pre e post dipping, livello di igiene nelle varie operazioni, stato sanitario dei capezzoli, ecc. 3. Controllo impianto di mungitura: i tecnici deputati al servizio Scm ese- guono il controllo statico e dinamico dell’impianto con la successiva elabo- razione dei report relativi ai dati tecnici rilevati. 4. Modalità di messa in asciutta: i tec- nici rilevano le operazioni che di nor- ma l’allevatore segue per la messa in asciutta delle bovine (asciutta selettiva, utilizzo di sigillanti, ecc.). 6. Valutazione condivisa con l’alleva- un piano di azione che riporta le linee ope- 5. Elaborazione dei dati del Controllo tore in merito all’utilizzo del farmaco rative e le azioni correttive che l’allevatore Funzionale: i tecnici tramite un sof- e supporti alle scelte. dovrà seguire nelle settimane a seguire, tware specifico elaborano i dati dei 7. Analisi economica delle perdite (latte con i consigli e gli interventi da attuare. controlli funzionali entrando più nel scartato, farmaci, ecc.) e risparmi. Gli interventi vengono suddivisi in tre pe- dettaglio rispetto al primo livello e evi- Dopo aver analizzato i dati e le problemati- riodi a breve, medio e lungo termine. Gli denziando quindi le criticità suddivise che all’interno dell’azienda, ed aver condi- interventi consigliati devono avere una per singoli gruppi produttivi o momenti viso con l’allevatore gli obiettivi, si discute caratteristica ben precisa, ovverossia es- differenti della lattazione. e si elabora un protocollo operativo con sere concreti, applicabili e semplici, sen- 4 INFORMATORE ZOOTECNICO n. 11-2020 19 giugno
DOSSIER / CONTRO LE MASTITI Figura 6 - Riepilogo sanitario della mandria negli ultimi 12 mesi. nali allevatori (Ara) e con il coordinamento dell’Associazione italiana allevatori (Aia) rappresentano un punto di partenza im- prescindibile. Oltre alle analisi mensili mese per mese sulla qualità del latte (cellule somatiche, grasso, proteina, lattosio, ecc.) i tecnici di campagna del Sistema allevatori rile- vano molteplici eventi e dati gestionali di stalla utili per definire tutte le elaborazioni connesse alla gestione e al management di stalla (consistenza allevamento, parti, soggetti venduti o deceduti, produzioni individuali, curve di lattazione, ecc.) (Fi- gura 8). L’attenzione particolare rivolta all’Scm, servizio controllo dell’impianto di mungitura Fondamentale nell’approccio di Masti- Stop la valutazione della funzionalità Figura 7 - Incidenza delle singole vacche sul tank per quanto riguarda dell’impianto di mungitura, sia dal pun- l’indice citologico. ti di vista “statico”, con l’esecuzione di diverse prove per verificare l’efficienza dell’impianto stesso sia dal punto di vi- sta “dinamico” attraverso l’impiego dei Lactocorder, al fine di poter valutare l’an- damento dei i flussi produttivi di latte per singola bovina e per singola postazione di mungitura. I principali valori che permettono di va- lutare le prestazioni del mungitore e de- gli animali presenti in azienda sono i se- guenti: massima quantità di flusso, durata della fase ascendente, durata fase di pla- teau, durata della fase di discesa, tempo di sovra mungitura e percentuale di bimo- dalità calcolata sugli animali in mungitura. Unitamente a questi parametri vengono anche registrate le diverse tempistiche, come ad esempio, il tempo di permanen- za del pre-dipping sul capezzolo, il tempo che intercorre tra la prima stimolazione meccanica operata dal mungitore ed il za stravolgere completamente il lavoro dati aziendali, nella forma più accurata e momento di attacco del gruppo di mun- giornaliero degli operatori. precisa possibile, al fine poter procedere gitura, ecc. con la valutazione e le considerazioni tec- In ultimo viene monitorata la routine del I dati dei Controlli funzionali: niche in maniera puntuale, nonché verifi- personale addetto alla mungitura al fine un punto di partenza care puntualmente l’efficacia delle azioni di evidenziare eventuali modalità operati- imprescindibile intraprese. ve consolidate ma non corrette. Oggigiorno è sempre più consolidata la A tal proposito i dati rilevati e prodotti at- A fine controllo i tecnici Scm elaborano percezione relativa all’importanza fonda- traverso l’effettuazione dei controlli fun- un report molto dettagliato (Figura 9) mentale di poter avere a disposizione i zionali da parte delle Associazioni regio- per l’allevatore e per i consulenti al fine n. 11-2020 19 giugno INFORMATORE ZOOTECNICO 5
DOSSIER / CONTRO LE MASTITI Figura 8 - Esempio di tabulato del controllo funzionale bovini latte. di analizzare nel dettaglio gli andamenti mastiti subcliniche, non presentando al- Grande attenzione è posta all’attività e apporre, nel caso, le opportune azioni terazioni macroscopiche del latte, spes- di analisi batteriologica svolta presso il correttive. so non vengono considerate, nonostan- Laboratorio di Analisi Arap: le analisi te la presenza di agenti mastidogeni e di batteriologiche vengono eseguite sia Gestione delle mastiti cellule somatiche elevate. su singolo quarto che su pool, prestando e analisi batteriologiche L’approccio adottato con Masti-Stop la massima attenzione ai tempi di rispo- Una parte importante del lavoro di pre- permette di identificare precocemente gli sta: in 24 ore viene inviato all’allevatore e venzione e verifica di Masti-Stop è quella animali “problema”: in primo luogo vengo- al veterinario la prima indicazione relativa connessa al monitoraggio delle mastiti no analizzati i dati del singolo animale al alla presenza di batteri Gram positivi o cliniche e subcliniche in allevamento, in fine di evidenziare eventuali criticità, an- Gram negativi e nelle successive 24 ore primis per poter fornire all’allevatore un ri- che non direttamente correlate alla sanità viene completata l’identificazione di ge- scontro veloce per indentificare con pre- della mammella; in secondo luogo ven- nere e specie con l’esecuzione del rela- cisione gli agenti mastidogeni e in secon- gono effettuati dei campionamenti speci- tivo antibiogramma per verificare l’even- do luogo per poter orientare, nel caso, la fici di modo da identificare la causa di un tuale sensibilità\resistenza del batterio ai terapia in maniera mirata e precisa. innalzamento della conta cellulare (sia di principio attivi presenti sul mercato. Come accennato poco sopra, con i dati stalla che del singolo animale). L’analisi di L’antibiogramma è importante al fine di del Controllo funzionale è possibile ela- laboratorio, imprescindibile in certe con- rilevare la sensibilità o meno del batterio borare e monitorare l’andamento delle dizioni, viene effettuata a corollario della ai principi attivi utilizzati, soprattutto alla mastiti subcliniche in allevamento. Le situazione epidemiologica aziendale. luce della “storia” del singolo animale e 6 INFORMATORE ZOOTECNICO n. 11-2020 19 giugno
DOSSIER / CONTRO LE MASTITI delle eventuali forme di antibiotico resi- Figura 9 - Esempio di un report elaborato a fronte del Controllo stenza a cui potrebbe essere soggetto. impianto di mungitura Al fine di approfondire maggiormente le informazioni il laboratorio ha anche at- tivato l’analisi attraverso metodica Pcr, vale a dire attraverso il riconoscimento del materiale genetico dei singoli batteri. In questo caso si utilizza un pannello che determina la prevalenza di 16 agen- ti mastidogeni contemporaneamente. Questa analisi viene proposta dal labo- ratorio non in sostituzione della micro- biologia classica bensì come screening mensile ad esempio del latte di massa del tank per verificare con continuità l’e- ventuale presenza e prevalenze di agenti infettivi piuttosto che agenti ambientali. In Figura 10 viene riportata la prevalen- za degli agenti mastidogeni riscontrati su circa 20mila campioni analizzati negli ultimi 12 mesi. I risultati in campo Il processo di consulenza seguito fino ad ora dal servizio di consulenza Masti-Stop si è confermato vincente dal punto di vi- sta dell’approccio integrato di stalla. In linea generale in tutte le 40 aziende seguite si è assistito ad un trend positivo connesso alla diminuzione dell’indice citologico già a partire dal terzo- quarto mese di consulenza Estremamente significativo il dato con- nesso alla diminuzione dell’utilizzo del far- maco, connesso all’attività di prevenzio- ne dell’insorgenza di mastite, unitamente ad un’attività analitica rapida e puntuale in promuovere un utilizzo razionale dell’an- generazione, fluorchinoloni e colistina. grado di fornire indicazioni precise in me- tibiotico e per contrastare l’antibiotico 3. Utilizzo, secondo le attuali evidenze rito all’esigenza e alla specificità dei trat- resistenza (Amr). L’antibiotico resistenza scientifiche, degli antimicrobici rispet- tamenti. In Figura 12 è possibile verifica- ha un interesse globale e coinvolge sia la tando le indicazioni delle RCP (riassun- re la riduzione dell’incidenza di mastiti salute umana che animale e i vari settori to delle caratteristiche del prodotto) di cliniche negli allevamenti seguiti con la dell’agricoltura. autorizzazione alla immissione al com- conseguente riduzione dell’utilizzo del Il ministero della Salute il 2 novembre mercio (AIC) di ogni specialità medici- farmaco. 2017 ha approvato con l’intesa delle nale contenente antimicrobici, relativa- La riduzione del farmaco riportata in Figu- Regioni il Piano nazionale di contrasto mente alla posologia, per evitare sotto ra 12 e registrata nel 2019 corrisponde dell’antibiotico resistenza (Pncar e Prcar) dosaggi o abusi. all’avvio dell’attività di consulenza tecnica 2017-2020. 4. Evitare tassativamente i trattamenti Masti-Stop avvenuta nelle varie aziende L’obiettivo del Piano Nazionale è il rag- profilattici con antimicrobici non con- tra il 2017 e il 2018. giungimento dei seguenti obiettivo: sentiti dall’attuale regolamentazione 1. Riduzione del 30% del consumo di an- sul farmaco veterinario (Regolamento Utilizzo dell’antibiotico timicrobici. Ue n°6 2016). e asciutta selettiva 2. Riduzione del 10% di CIAs (antimicrobi- 5. Limitare la metafilassi con antimicrobici. I dati sul consumo degli antibiotici negli ci critici perchè fondamentali nelle te- 6. Ridurre al minimo i trattamenti di massa allevamenti sono necessari per cercare di rapie in umana): cefalosporine di 3a-4a con antimicrobici e preferire le terapie n. 11-2020 19 giugno INFORMATORE ZOOTECNICO 7
DOSSIER / CONTRO LE MASTITI individuali. Figura 10 - Prevalenza degli agenti mastidogeni riscontrati su circa Quindi i principi generali sull’uso prudente 20mila campioni di latte analizzati negli ultimi 12 mesi. degli antibiotici devono essere applicati sistematicamente nelle aziende zootec- niche. L’uso prudente degli antibiotici deve fa- vorire un impiego più razionale e mirato, 13% ottimizzando in tal modo l’effetto tera- 4% Staphylococcus spp peutico e riducendo al minimo lo sviluppo 34% della resistenza antimicrobica. Il risultato 4% Streptococcus uberis finale dell’uso prudente deve essere una Escherichia coli riduzione globale degli antibiotici, limi- 5% Staphylococcus aureus tandolo solo alle situazioni in cui siano necessari. In tali situazioni, gli antibiotici Streptococcus dysgalactiae 7% devono essere usati come trattamento Streptococcus spp mirato sulla base di diagnosi cliniche e, patogeni minori ove possibile, anche con dei risultati di test microbiologici di sensibilità. Nelle linee guida sull’uso prudente degli antibiotici (2015/C 299/04) si dice che “i 33% trattamenti collettivi o di gruppo dei bo- vini sono rari e che i trattamenti praticati alle vacche in asciutta assumono parti- colare importanza e occorre adottare le seguenti misure: primipare; Evitare il trattamento sistematico delle - Inghilterra: ha scelto la soglia della conta bovine in asciutta e valutare e attuare mi- cellulare individuale variabile in funzione sure alternative caso per caso. del valore delle cellule di massa del tank; Stabilire accurate misure di igiene, buone A livello nazionale non sono state, al mo- prassi zootecniche e strategie di gestio- mento, presentate delle linee guida uffi- ne per ridurre al minimo lo sviluppo e la ciali. diffusione di mastiti nelle bovine da latte. Quindi, per affrontare un protocollo azien- La check-list dale sull’asciutta selettiva, bisognerebbe E’ già stato ricordato come uno degli disporre di criteri chiari, precisi e uguali obiettivi di Masti-stop è quello di offrire per tutte le aziende. linee guida sulla prevenzione cercando Alcuni Paesi europei hanno dato dei cri- di migliorare l’efficienza delle strutture, teri basati sulla valutazione delle cellule dell’impianto di mungitura assicuran- somatiche oppure sull’analisi microbiolo- do misure di biosicurezza adeguate allo gica ad esempio: scopo di ridurre l’uso degli antibiotici: in - Olanda: ha indicato che è sufficiente l’ul- quest’ottica si è dunque posta l’attenzio- timo controllo funzionale per le pluripare ne alla definizione di processi mirati ad con CCS>50.00 e per le primipare CCS un ottimale trattamento dell’asciutta, >150.000 per poter trattare gli animali in quale parte fondamentale di una buona asciutta; gestione aziendale. - Danimarca: ha stabilito i criteri mediante A tal proposito nell’ambito del servizio analisi con la PCR o con batteriologico; di consulenza si è voluto implementare - Irlanda: ha stabilito il limite con alme- un piano per l’elaborazione delle “buone no una conta cellulare maggiore alle pratiche” sul trattamento in asciutta per 200.000 degli ultimi 3 controlli funzionali aiutare l’allevatore e il veterinario azien- in lattazione; dale, il tutto attraverso la compilazione e Figura 11 – Il logo del servizio di con- - Nuova Zelanda: come l’Olanda ha suddi- valutazione di un’apposita check-list. sulenza Masti-Stop, quello dell’Arap e viso i gruppi di lattazione, CCS>150.000 La checklist dovrebbe essere considera- quello del laboratorio. per le pluripare e CCS>120.000 per le ta uno strumento utile per implementare 8 INFORMATORE ZOOTECNICO n. 11-2020 19 giugno
DOSSIER / CONTRO LE MASTITI IL LABORATORIO DI ANALISI ARAP: ANALISI, RICERCA E INNOVAZIONE Il Laboratorio di analisi dell’Arap, accreditato Uni Cei innovate grazie ad una continua collaborazione con molte En Iso\Iec 17025:2018, rappresenta un polo innovativo Università nell’ambito dello sviluppo di progetti di ricerca per le analisi in ambito zootecnico e agro-alimentare. regionali, nazionali e internazionali. Con oltre un milione di campioni analizzati all’anno, il In quest’ambito le principali innovazioni 2020 del Laboratorio offre un servizio analitico a 360° per latte Laboratorio sono rivolte allo sviluppo di nuove tecniche e derivati, foraggi e alimenti zootecnici, alimenti umani analitiche per la valutazione della resa di caseificazione per le analisi microbiologiche, diagnostica veterinaria e potenziale del latte, la quantificazione delle frazioni della batteriologia latte. K caseina cosi come un nuovo approfondimento sulla Il Laboratorio lavora con differenti metodiche: norme di determinazione della qualità dei foraggi tramite nuovi riferimento, Mir, Nirs, Pcr Hplc e elettroforesi. Obiettivo profili Nirs Plus e la determinazione tramite un nuovo è quello di fornire un’elevata qualità del dato nel minor strumento Dumas delle componenti azotate su varie tempo possibile. Il Laboratorio ha puntato molto matrici e la determinazione delle frazione elementari, sull’innovazione digitale dei processi (accettazione organiche e inorganiche del carbonio sui suoli, parametri on-line, refertazione con specifiche aree riservate per fondamentali per la valutazione della fertilità e delle i clienti, ecc.) cosi come sui servizi logistici di ritiro e presenza di sostanza organica. trasporto campioni su tutto il territorio nazionale. (Tutte le informazioni sono disponibili sul sito http:// Le attività analitiche sono costantemente aggiornate e arapiemonte.it/laboratoridianalisi). Figura 12 – Diminuzione dell’impiego del farmaco a fronte della una protezione fisica. consulenza di Masti-Stop. e) Il personale è ben formato? Conoscere e applicare correttamente le procedure per la messa in asciutta è fondamenta- le per il rispetto delle corrette pratiche igieniche da adottare. f) Le vacche in asciutta come vengono gestite? Corretta alimentazione, con- dizioni di benessere, regolare gestione della lettiera, controllo della densità. g) L’allevamento è costantemente sotto le 200.000 cellule? Se l’allevamento ha una fluttuazione ogni due mesi sopra le 200.000 non ha le condizioni ideali per attuare l’asciutta selettiva. Bisogna scegliere le vacche che hanno bas- so rischio di infezione intramammaria, media degli ultimi 3 Controlli Funzionali inferiori alle 200.000 e dovrebbe aver avuto o una o nessuna mastite clinica nel corso della lattazione. h) L’allevamento sta usando dei Vaccini le corrette procedure operative, in quanto nella scelta delle vacche da trattare. per il controllo delle Mastiti? affronta alcune questioni strategiche per c) L’allevamento registra i dati in modo Altro aspetto importante nell’ eseguire un l’allevamento, tra cui: completo? L’asciutta selettiva richiede piano di buona gestione dell’asciutta è a) L’allevamento è esente dalla presenza un’analisi dei dati e uno storico dei dati. conoscere quale sia il tasso di infezione al di contagiosi? d) L’allevamento utilizza un sigillante? Più momento dell’asciutta e al parto e più pre- b) L’allevamento dispone di Controlli Fun- del 25% delle bovine non forma il tap- cisamente, come riportato in Tabella 1. zionali? I dati possono essere di aiuto po di cheratina, per cui è necessaria I primi dati da verificare sono il tasso delle n. 11-2020 19 giugno INFORMATORE ZOOTECNICO 9
DOSSIER / CONTRO LE MASTITI Tabella 1 - Tassi di infezione Tabella 2 - Tassi di infezione medi calcolati in base ai dati dei target da raggiungere come Controlli Funzionali della Regione Piemonte rispetto ai valori obiettivo aziendale target Tasso di infezione Obiettivo Tasso di infezione Percentuale regionale Obiettivo Nuove infezioni
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