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FIUME SANTO S.p.A.
Porto Torres, Italia
Centrale Termoelettrica di Fiume Santo

Relazione in Risposta alla Prescrizione No.56 del
Decreto di Riesame AIA No. 85 del 22 Aprile 2020

Doc. No. P0024128-1-H1 Rev. 0 - Aprile 2021

Rev.     Descrizione                   Preparato da                    Controllato da                   Approvato da                      Data
 0     Emissione per Enti                 V. Caia                   A. Giovanetti, L. Volpi             M. Compagnino                  Aprile 2021

                Tutti i diritti, traduzione inclusa, sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere divulgata a terzi,
                                  per scopi diversi da quelli originali, senza il permesso scritto di RINA Consulting S.p.A.
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Centrale Termoelettrica di Fiume Santo
 Relazione in Risposta alla Prescrizione No.56 del Decreto di Riesame AIA No.
 85 del 22 Aprile 2020

                                              INDICE
                                                                                       Pag.
LISTA DELLE TABELLE                                                                       2
LISTA DELLE FIGURE                                                                        2
ABBREVIAZIONI E ACRONIMI                                                                  3
1   INTRODUZIONE                                                                          4
2   DESCRIZIONE GENERALE DELLA CENTRALE E DELLA GESTIONE DELLE CENERI                     5
    2.1    DESCRIZIONE DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI FIUME SANTO                       5
    2.2    DESCRIZIONE DELLA GESTIONE DELLE CENERI PRODOTTO NELLA CENTRALE
           TERMOELETTRICA                                                                 6
           2.2.1     Ceneri Leggere                                                       6
           2.2.2     Ceneri Pesanti                                                       6
3   DATI STORICI DI PRODUZIONE DELLE CENERI PESANTI                                       9
4   GESTIONE DELLE CENERI PESANTI                                                        11
    4.1    ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA GESTIONE DELLE CENERI PESANTI                   11
           4.1.1     La Definizione di Sottoprodotto                                     11
           4.1.2     Attribuzione della Qualifica di Rifiuto                             11
    4.2    CARATTERISTICHE DELLE CENERI                                                  11
           4.2.1     Caratteristiche Generali delle Ceneri pesanti                       12
           4.2.2     Composizione                                                        12
           4.2.3     Settori di utilizzo                                                 13
           4.2.4     Presenza di Sostanze Pericolose                                     13
    4.3    SUSSISTENZA DELLE CONDIZIONI PER LA RIIMMISSIONE DELLE CENERI PESANTI IN
           CALDAIA COME SOTTOPRODOTTO                                                    14
           4.3.1     Processo di Origine delle Ceneri Pesanti                            14
           4.3.2     Certezza del Riutilizzo delle Ceneri Pesanti                        14
           4.3.3     Assenza di ulteriori Trattamenti                                    15
           4.3.4     Conformità del Sottoprodotto                                        15
           4.3.5     Assenza di Impatti negativi su Ambiente e Salute umana              20
           4.3.6     Attestazione delle Caratteristiche e della Conformità               21
    4.4    GESTIONE DELLE CENERI PESANTI COME RIFIUTO                                    21
           4.4.1     Caratterizzazione del rifiuto                                       21
           4.4.2     Modalità di Gestione                                                23
5   CONCLUSIONI                                                                          25
REFERENZE                                                                                27

 APPENDICE A:      CARATTERISTICHE DEL CARBONE E DELLE CENERI PESANTI

 APPENDICE B:      DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO SULLE CENERI PESANTI

 APPENDICE C:      RISULTANZE DELLE ANALISI DI MICROINQUINANTI NEI FUMI DI SCARICO

 APPENDICE D:      SCHEDA TECNICA E ATTESTATO DI CONFORMITÀ DM264/2016

 APPENDICE E:      SISTEMI DI MOVIMENTAZIONE DELLE CENERI PESANTI IN CENTRALE

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 85 del 22 Aprile 2020

                                         LISTA DELLE TABELLE
Tabella 3.1:   Quantità di Ceneri Pesanti ricircolate in Caldaia e Avviate a Smaltimento (Periodo 2015-2020) 9
Tabella 3.2:   Energia Termica Prodotta dalla Ricombustione delle Ceneri Pesanti (Periodo 2015-2020)              10
Tabella 4.1:   Materie Prime che Costituiscono le Ceneri Pesanti                                                  12
Tabella 4.2:   Sussistenza delle Condizioni di cui all’Art. 184-bis lettera a) - Processo di Origine              14
Tabella 4.3:   Sussistenza delle Condizioni di cui all’Art. 184-bis lettera b) – Certezza del Riutilizzo          14
Tabella 4.4:   Sussistenza delle Condizioni di cui all’Art. 184-bis lettera c) – Assenza di ulteriori Trattamenti 15
Tabella 4.5:   Caratteristiche Chimico-Fisiche delle Ceneri Pesanti reimmesse in Caldaia presso la Centrale
               Termoelettrica (2021)                                                                              16
Tabella 4.6:   Sussistenza delle Condizioni di cui all’Art. 184-bis lettera d) – Conformità del Sottoprodotto 19
Tabella 4.7:   Sussistenza delle Condizioni di cui all’Art. 184-bis lettera d) – Assenza di Impatti Ambientali
               Negativi                                                                                           20
Tabella 4.8:   Analisi di Laboratorio per la Caratterizzazione delle Ceneri Pesanti                               22
Tabella 4.9:   Risultati Rapporto Prova 000213307 sulle Ceneri Pesanti                                            22

                                          LISTA DELLE FIGURE
Figura 2.1:    Schema Funzionale di Massima della Centrale                                                 5
Figura 2.2:    Sezioni delle Tramogge                                                                      7
Figura 4.1:    Campione di Ceneri Pesanti prelevato presso la Centrale Termoelettrica (2021)              16
Figura 4.2:    Aree di Stoccaggio Materie Prime e Rifiuti (Allegato B.22 alla Documentazione di Riesame AIA)
                     24

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                                  ABBREVIAZIONI E ACRONIMI
 AIA               Autorizzazione Integrata Ambientale
 CER               Codice Europeo del Rifiuto
 D.Lgs.            Decreto Legislativo
 IPPC              Integrated Pollution Prevention and Control
 MATTM             Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
 MITE              Ministero della Transizione Ecologica
 PIC               Parere Istruttorio Conclusivo
 REACh             Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals
 UE                Unione Europea

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 85 del 22 Aprile 2020

1          INTRODUZIONE
La Centrale termoelettrica di Fiume Santo si estende su un'area di circa 153 ettari sul Golfo dell'Asinara, presso la
località “Cabu Aspru”, in Provincia di Sassari. Con una potenza netta installata di circa 600 MW, rappresenta una
delle più importanti realtà produttive della Sardegna Nord-Occidentale.
In seguito all’avvio del procedimento di riesame complessivo delle AIA per le installazioni la cui attività principale è
oggetto della decisione di esecuzione della Commissione Europea UE 2017/1442 del 31 Luglio 2017 sui grandi
impianti di combustione, la Società Fiume Santo S.p.A. ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare (MATTM, ora MITE) in data 30 Gennaio 2019 l’Istanza di richiesta di riesame con relativa
documentazione allegata.
Al termine dell’iter procedurale, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha autorizzato con
Decreto AIA No.85 del 22 Aprile 2020 l’esercizio della Centrale Termoelettrica di Fiume Santo alle condizioni
presenti nel Parere Istruttorio Conclusivo (PIC), reso con Nota del 10 Ottobre 2019 (Prot. No. CIPPC/1722 della
competente Commissione Istruttoria AIA-IPPC).
In particolare, al Paragrafo 6.7 del PIC, la Prescrizione No.56 riporta quanto segue: “il Gestore, entro 6 mesi dalla
data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’avviso di emanazione del decreto AIA, dovrà trasmettere
all’Autorità competente, per la successiva valutazione, una relazione tecnica sull’attuale riimmissione delle ceneri
pesanti in caldaia quale sottoprodotto. Tale relazione dovrà anche contenere i dati storici degli ultimi 5 anni di
esercizio, riportando tra l’altro le percentuali e i quantitativi effettivamente utilizzati, nonché la caratterizzazione
delle ceneri pesanti. Il Gestore dichiara che solo in caso di problemi tecnici le ceneri sono gestite come rifiuti, nel
caso di tale eventuale smaltimento dovranno essere fornite informazioni sulla destinazione finale delle ceneri
pesanti.”
In risposta alla Prescrizione No.56 sopra citata, EP FIUME SANTO S.p.A./GESTORE ha trasmesso il documento
“Relazione in Risposta alla Prescrizione No.56 del Decreto di Riesame AIA No. 85 del 22 Aprile 2020” (Doc. No.
P0003659-H13, Rev. 0 Novembre 2020).
Nel corso della Riunione del Gruppo Istruttore AIA-IPPC del 3 Febbraio 2021, sono state richieste “specifiche
delucidazioni al Gestore sulle condizioni e sugli effetti ambientali della procedura di riimmissione in caldaia”,
integrando la suddetta relazione con “le informazioni aggiuntive richieste dalla normativa e prassi sui sottoprodotti
di cui all’art. 183 lettera qq) del D.Lgs. 152/06”.
Il presente documento costituisce l’aggiornamento della Relazione in Risposta alla Prescrizione No.56 sopra citata,
redatto in recepimento delle richieste formulate dal Gruppo Istruttore ed è strutturato come segue:
   descrizione generale della Centrale e della modalità di gestione delle ceneri (Capitolo 2);
   dati storici di produzione delle ceneri pesanti degli ultimi 5 anni (Capitolo 3);
   descrizione delle condizioni e modalità di gestione delle ceneri pesanti (Capitolo 4);
   conclusioni (Capitolo 5).
Il documento è corredato inoltre dalle seguenti Appendici:
   Appendice A: Caratteristiche del Carbone e delle Ceneri Pesanti;
   Appendice B: Documentazione di riferimento sulle Ceneri Pesanti;
   Appendice C: Risultanze delle Analisi di Microinquinanti nei Fumi di Scarico;
   Appendice D: Scheda Tecnica e Attestato di Conformità DM264/2016;
   Appendice E: Modalità operative di gestione delle Ceneri Pesanti.

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2          DESCRIZIONE GENERALE DELLA CENTRALE E DELLA
           GESTIONE DELLE CENERI
Nel seguente Capitolo si riporta una sintesi della descrizione della Centrale termoelettrica (Paragrafo 2.1) e la
descrizione di come vengono gestite le ceneri prodotte dalla combustione del carbone, con particolare riferimento
alle ceneri pesanti oggetto della Prescrizione No.56 (Paragrafo 2.2).

2.1        DESCRIZIONE DELLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI FIUME SANTO
La Centrale di Fiume Santo è attualmente composta da No.2 unità produttive identiche (Gruppo 3 e Gruppo 4) da
320 MW elettrici ciascuna, composte in sequenza da un generatore di vapore con surriscaldatore e
risurriscaldatore, una turbina a vapore e un generatore elettrico. Il rendimento termodinamico del ciclo è prossimo
al 34%.

                            Figura 2.1:    Schema Funzionale di Massima della Centrale

Le due sezioni sono alimentate a carbone e biomassa (cippato di legna) mentre nella fase di accensione viene
utilizzato gasolio e l’olio combustibile denso (OCD) fino alla stabilizzazione della combustione a carbone.
I Gruppi 3 e 4 dispongono di impianti per l’abbattimento degli ossidi di zolfo (DeSOx) e degli ossidi di azoto (DeNOx),
e di sistemi di abbattimento delle polveri (PE).
La Centrale è composta da due identiche unità produttive da 320 MW elettrici ciascuna, composte in sequenza da
un generatore di vapore con surriscaldatore e risurriscaldatore, una turbina a vapore e un generatore elettrico. Il
rendimento termodinamico del ciclo è prossimo al 34%.
L’approvvigionamento del carbone è effettuato via mare. La Centrale dispone di una banchina in concessione
demaniale, situata nel porto industriale di Porto Torres, a circa 7 km dal sito produttivo, a cui è collegata da un
sistema di nastri trasporto carbone che confluiscono nel deposito carbone di capacità pari a circa 300,000 t.

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L’olio combustibile, del tipo a Basso Tenore di Zolfo (BTZ), arriva in Centrale tramite autobotti scaricate in
un’apposita rampa di scarico.
Si evidenzia che EP, su richiesta delle Autorità nell’ambito dell’AIA ha predisposto uno Studio di fattibilità per
sostituire il OCD con gasolio. La relativa documentazione è stata trasmessa agli Enti con nota Prot N.0000041-
2021-87-9 del 12/02/2021 ed il Ministero della Transizione Ecologica ha avviato il procedimento il 02/03/2021. Nel
mese di Marzo 2021 è stata, inoltre, aperta la pratica autorizzativa presso il SUAP competente ai fini della
realizzazione delle necessarie modifiche impiantistiche.
L’approvvigionamento del gasolio per l’accensione dei bruciatori avviene mediante autobotti scaricate in
un’apposita rampa di scarico.
Infine, la biomassa, utilizzata in co-combustione con il carbone, in limite inferiore al 5% quale apporto calorifico, è
approvvigionata tramite nave (se arriva dall’Italia o dall’estero) o tramite camion (se locale). In entrambi i casi viene
depositata all’interno del parco carbone, in un’area dedicata.
I prodotti generati dal processo di combustione che avviene nelle caldaie Ansaldo di tipo policombustibile a
circolazione assistita, con camera di combustione in depressione e bruciatori tangenziali, sono:
     ceneri leggere;
     ceneri pesanti.
Nel seguente Paragrafo si riporta la descrizione dettagliata della gestione delle ceneri prodotte in Centrale, con
particolare riferimento alle ceneri pesanti oggetto della richiesta di chiarimento della Prescrizione No.56 del PIC.

2.2         DESCRIZIONE DELLA GESTIONE DELLE CENERI PRODOTTO NELLA
            CENTRALE TERMOELETTRICA

2.2.1       Ceneri Leggere
Per quanto riguarda la formazione di ceneri leggere a seguito della combustione del carbone, queste vengono
trascinate con il flusso dei fumi di combustione e captate dal precipitare elettrostatico, raccolte in apposite tramogge
per poi essere da qui trasportate pneumaticamente verso un sistema di stoccaggio costituito da sili da cui, sono
caricate su camion tramite proboscidi telescopiche, ed inviate a recupero come rifiuto, per essere utilizzate
direttamente nella produzione dei calcestruzzi o dei cementi.
Le ceneri leggere infatti sono un prodotto di qualità e come tali sono certificate secondo le norme UNI EN 450, UNI
EN 12620 e UNI EN13043.
Le ceneri leggere costituiscono la maggior quantità tra quelle prodotte in Centrale, stimate in circa 210,240 t /anno
alla massima capacità produttiva, come riportato nella Scheda B.11.2 della documentazione di riesame AIA.

2.2.2       Ceneri Pesanti
L’altra tipologia di ceneri prodotte dalla combustione in Centrale è costituita dalle ceneri pesanti, una frazione
pesante di maggiore granulometria rispetto alle ceneri leggere, contenenti ancora una frazione incombusta che può
essere quindi utilizzata in caldaia, e che, proprio in virtù della loro massa, non vengono trasportate con il flusso dei
fumi di combustione e pertanto ricadono all’interno della tramoggia di fondo della caldaia.
Nel dettaglio, i Gruppi 3-4 della Centrale di Fiume Santo sono dotate di un sistema di raccolta e ricircolo delle ceneri
pesanti prodotte dalla combustione a carbone.
I componenti del sistema di raccolta e ricircolo, attraverso i quali avviene la gestione operativa delle ceneri pesanti
riimmesse in caldaia all’interno della Centrale Termoelettrica, sono illustrati nella documentazione riportata in
Appendice E al presente documento. Si evidenzia in particolare che l’intero sistema di trasporto avviene all’interno
di apparecchiature che permettono di minimizzare il rilascio delle frazioni pulverulente in atmosfera.
Nelle normali condizioni operative dell’impianto, le ceneri pesanti ricadono verso la tramoggia di fondo incontrano
una serie di serrande a comando idraulico, che permettono di interrompere o parzializzare l’apporto di ceneri sul
nastro di trasporto metallico.

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                                        Figura 2.2:   Sezioni delle Tramogge

Dal nastro di trasporto metallico, le ceneri pesanti sono convogliate ad un frantumatore primario; dal quale sono
scaricate su un secondo nastro metallico di raffreddamento che a sua volta alimenta un mulino a martelli
polverizzatore. La cenere polverizzata, con granulometria di circa 10 μm, alimenta un sistema di rilancio pneumatico
in sovrapressione.
Il sistema di ricircolo delle ceneri pesanti in camera di combustione è composto dai seguenti elementi fondamentali:
   una linea di trasporto, in derivazione dal pressure vessel che alimenta i serbatoi installati a quota 18 metri
    mediante una valvola deviatrice;
   No. 2 “reception bin” o serbatoi di accumulo temporaneo, atti a ricevere la cenere ricircolata, dimensionati per
    sovrapressioni fino a 0.5 barg. L’ingresso della cenere avviene dall’alto in posizione centrale mediante
    un’apposita valvola terminale. Il venting viene immesso in camera di combustione a quota 35 metri circa
    utilizzando un unico ingresso sul fronte caldaia attraverso una portina di osservazione;
   No. 4 vibro-alimentatori elettromagnetici per dosare la cenere nei mulini del carbone. La regolazione della
    portata è effettuata in modo automatico mediante un sistema di comando collegato al numero di giri del singolo
    alimentatore del carbone. Lo scarico dei vibro-alimentatori si collega lateralmente alla base degli alimentatori
    del carbone;
   No. 4 valvole pneumatiche a lama a doppio effetto poste allo scarico dei vibro-alimentatori, aventi la funzione
    di intercettare automaticamente la corrispondente linea di scarico ceneri in caso di emergenza o arresto
    dell’impianto;
   No. 2 valvole pneumatiche a sfera, a singolo effetto normalmente chiuse, poste sulle linee di venting in uscita
    dai serbatoi di accumulo temporaneo. Ogni valvola ha la funzione di intercettare la corrispondente linea di
    venting quando il serbatoio non è interessato dalla fase di caricamento delle ceneri ricircolate.
L’impianto di ricircolo ceneri è dotato di una tubazione in uscita dal pressure vessel, collegata ai serbatoi posti a
quota 18 m. Tale linea, interamente basaltata, è provvista di una valvola deviatrice in grado di commutare in
automatico da un serbatoio all’altro. I serbatoi non possono comunque essere caricati contemporaneamente in
quanto la valvola deviatrice non può risultare aperta su entrambe le linee in diramazione da quella principale.
Nella fase di avviamento del sistema di ricircolo ceneri, la gestione dell’impianto è in “manuale” per consentire la
creazione del minimo battente di cenere. Questo aspetto risulta di fondamentale importanza per assicurare la
separazione degli ambienti posti a valle. Il livello della cenere nei serbatoi non scende mai al disotto di un limite
fissato dalle corrispondenti sonde in modo da isolare l’ambiente in pressione costituito dal gruppo alimentatori -
mulini del carbone. Inoltre, si evita di porre in comunicazione la caldaia in depressione con i mulini del carbone in
pressione.

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Il caricamento di ogni serbatoio è comandato dalle sonde di alto livello.
Nel caso in cui durante la fase di trasporto della cenere si presenti l’alto livello da una delle due sonde, il trasporto
viene comunque ultimato secondo la normale sequenza e si avviano immediatamente i vibro-alimentatori posti in
corrispondenza delle uscite del serbatoio.
L’aria di trasporto, mista alle particelle di cenere non captate, è immessa in caldaia attraverso un unico ingresso a
quota 35 metri sul fronte caldaia.
La tubazione di venting è stata rinforzata nelle curve e nei tratti immediatamente successivi al fine di aumentare la
vita utile delle parti in esame.
Ogni serbatoio è provvisto di No. 2 uscite in corrispondenza delle quali sono installati dei vibroalimentatori
elettromagnetici atti a dosare la cenere nei corrispondenti mulini carbone.
La portata di cenere al singolo mulino carbone risulta variabile in funzione del numero di giri del corrispondente
alimentatore del carbone.
In particolare, ogni mulino del carbone ha una portata nominale di 40 t/h e una portata massima settata a 30 t/h, a
cui corrispondono 2350 giri/min all’albero del motore collegato all’alimentatore in corrente alternata.
La portata di cenere così ripartita è dosata in ogni mulino mediante dei vibro-alimentatori elettromagnetici aventi
fondo-scala 4 t/h. Questa operazione è condotta in modo completamente automatico mediante un’apparecchiatura
di comando e regolazione, completa di stabilizzatore e predisposizione per ricevere un segnale di pilotaggio 4 ÷ 20
mA.
Ogni vibro-alimentatore è in grado di dosare le ceneri pesanti in un solo mulino attraverso il canale che collega lo
stesso all’alimentatore del carbone. La portata delle ceneri è regolata da un sistema di controllo basato sulla portata
di carbone in ingresso alla camera di combustione. La miscela di carbone e ceneri, dopo essere stata polverizzata
dal mulino, è trasportata dall’aria primaria al bruciatore e in seguito alla camera di combustione.
Solo in caso di anomalia dell’impianto teste descritto, si provvede con una estrazione detta “a umido” e quindi alla
successiva rimozione ed allontanamento delle ceneri in uscita dalle tramogge di fondo caldaia con carrelli gommati.
In questo caso le ceneri pesanti non sono destinate al ricircolo in caldaia e sono gestite come rifiuti in linea con la
vigente normativa.
Si ricorda inoltre che la stima delle ceneri pesanti prodotte in centrale alla massima capacità produttiva (si veda
Scheda B.11.2 della documentazione di riesame AIA) è di circa 44,000 t/anno, ovvero circa il 10% della quantità di
ceneri prodotte in centrale, mentre la maggior parte è costituita da ceneri leggere (circa 90%).

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3           DATI STORICI DI PRODUZIONE DELLE CENERI PESANTI
Nel presente Paragrafo si riportano i dati storici degli ultimi anni di esercizio (dal 2015 al 2020) relativamente a
quantitativi e percentuali di utilizzo delle ceneri pesanti prodotte in Centrale.
Con riferimento al periodo 2015-2020, la seguente Tabella riporta le quantità di:
     carbone utilizzato;
     ceneri totali prodotte dalla Centrale Termoelettrica;
     ceneri pesanti e leggere generate dalla combustione in caldaia;
     ceneri pesanti conferite come rifiuto;
     ceneri pesanti ricircolate.

               Tabella 3.1: Quantità di Ceneri Pesanti ricircolate in Caldaia e Avviate a Smaltimento
                                             (Periodo 2015-2020)

                                    2015             2016             2017             2018             2019             2020

    Carbone utilizzato (t)       1,013,000        1,075,000        1,487,000        1,362,000        1,434,000        1,312,744

      Ceneri TOTALI (t)
                                    78,990          89,337          113,377          108,184          120,790           93,966
             (1)

     Ceneri PESANTI (t)
                                    7,899            8,934           11,338           10,818           12,079            9,312
             (2)

     Ceneri leggere (t)
     gestite come rifiuti           71,091          80,403          102,039           97,366          108,711           84,654
             (3)
     Ceneri Pesanti (t)
     gestite come rifiuti           3,099            2,308            2,227             819              947             1,350
             (3)

    Ceneri a Ricircolo (t)
                                    4,800            6,625            9,111           10,000           11,132            7,962
             (1)

      Ceneri Pesanti a
      ricircolo/Ceneri                61               74               80               92               92                  86
        PESANTI (%)
      Ceneri Pesanti a
     ricircolo/Carbone               0.47             0.62             0.61             0.73             0.78             0.61
        utilizzato (%)
Note:
(1) Valore stimato.
(2) I valori sono stimati ipotizzando che le ceneri leggere siano il 90% delle ceneri prodotte (dato medio da letteratura).
(3) Valore da MUD rifiuti.
Come si evince dalla precedente Tabella la quota parte di ceneri pesanti ricircolate in caldaia è risultata crescente
negli anni, con valori variabili dal 61% nel 2015 fino a 92% nel periodo 2018-2019 e 86% nel 2020 e di conseguenza
la percentuale di ceneri pesanti inviate a discarica è decresciuta (dal 39% nel 2015 fino a 8% nel periodo 2018-
2019 e 14% nel 2020.
La riimmissione in caldaia rappresenta, pertanto, la modalità largamente prevalente di gestione delle ceneri pesanti
prodotte in caldaia, che permette di sfruttarne il potere calorifico residuo, minimizzandone i quantitativi da inviare a

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smaltimento, in caso di malfunzionamenti del processo (quali, ad esempio, problemi impiantistici ai sistemi di
ricircolo descritti nel precedente Paragrafo 2.2.2).
In ogni caso, rispetto ai quantitativi di carbone impiegato, le ceneri pesanti ricircolate in caldaia rappresentano un
quantitativo estremamente limitato, con un rapporto in peso nell’intero periodo 2015-2020 sempre inferiore al 1%
(variabile tra 0.47% nell’anno 2015 a 0.78% nell’anno 2018 e pari a 0.61 nel 2020).
Considerando che il potere calorifico delle ceneri pesanti è compreso tra 100 e 200 kcal/kg (dry) la quantità stimata
di energia prodotta dalla combustione delle ceneri pesanti è riportata nel seguito.

     Tabella 3.2: Energia Termica Prodotta dalla Ricombustione delle Ceneri Pesanti (Periodo 2015-2020)

                                           2015            2016            2017            2018             2019            2020

 Energia    Termica          Totale
                                            837            1,156           1,589           1,744           1,942           1,389
 Prodotta (MWh)

Nota: I valori sono stimati ipotizzando un valore del potere calorifico inferiore (PCI) per le ceneri pesanti pari a 150 kcal/kg.

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4           GESTIONE DELLE CENERI PESANTI
Nel presente Capitolo vengono forniti gli elementi di maggior rilievo ed ulteriormente richiamate le modalità di
gestione delle ceneri pesanti nei due casi, mutualmente escludenti, in cui queste siano ricircolate in caldaia, in
qualità di sottoprodotto, o gestite come rifiuti, ai sensi della vigente normativa.

4.1         ASPETTI NORMATIVI INERENTI LA GESTIONE DELLE CENERI PESANTI

4.1.1       La Definizione di Sottoprodotto
L’Art 183, comma 1, lettera qq) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. definisce come sottoprodotto come qualsiasi sostanza
od oggetto che soddisfi tutte le seguenti condizioni, stabilite dall’Art. 184-bis, comma 1 del medesimo decreto:
     la sostanza è originata da un processo di produzione il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza;
     è certo l’impiego della sostanza nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione;
     la sostanza può essere utilizzata direttamente senza alcun trattamento diverso dalla normale pratica
      industriale;
     l’ulteriore utilizzo è legale, ovvero la sostanza soddisfa, per l’utilizzo specifico, i requisiti pertinenti riguardanti i
      prodotti e la protezione della salute e dell’ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente
      o la salute umana.
La sostanza o oggetto che soddisfa le suddette condizioni è pertanto un sottoprodotto e non un rifiuto.
Nel seguito del presente capitolo si forniscono le informazioni sulle principali caratteristiche delle ceneri pesanti
(Paragrafo 4.2) si e si illustra come le ceneri pesanti ricircolate in caldaia nella Centrale Termoelettrica soddisfino
pienamente le suddette condizioni, configurandosi pertanto l’attribuzione a tale materiale della qualifica di
sottoprodotto(Paragrafo 4.3).
Si evidenzia, a tal riguardo, che il DM 246/2016, in attuazione del comma 2 del citato Art.184-bis ha
successivamente individuato i criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la
qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti, definendo in particolare, in Allegato 2, le
informazioni da riportare per consentire la verifica delle caratteristiche del materiale e la conformità dello stesso
rispetto al processo di destinazione e all’impiego previsto.
In Appendice D al presente documento è riportata la Scheda Tecnica e Dichiarazione di Conformità per le ceneri
pesanti ricircolate in caldaia, predisposta in linea con l’Allegato 2 del DM 264/2016, che sarà conservata presso la
Centrale per essere resa disponibile in caso di richiesta da parte degli Enti di controllo.

4.1.2       Attribuzione della Qualifica di Rifiuto
L’Art 183, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. definisce come rifiuto qualsiasi sostanza di cui il
produttore si disfi o abbia l’intenzione (o l’obbligo) di disfarsi.
A tal riguardo si evidenzia che solo qualora, le ceneri pesante non possano essere ricircolate in caldaia, come ad
esempio nel caso eccezionale di problemi impiantistici ai sistemi di riimmissione descritti nel precedente Paragrafo
2.2.2), esse vengono estratte dalle tramogge di fondo caldaia ed allontanate per essere gestite come rifiuti in linea
con la vigente normativa. Per maggiori dettagli si rimanda alla descrizione riportata nel successivo Paragrafo 4.4).

4.2         CARATTERISTICHE DELLE CENERI
La frazione di sostanze non combustibili presenti nel carbone, a seguito del processo di combustione, si aggrega
sottoforma di materiale vetroso/amorfo, ossidi, solfati, alluminosilicati e sostanze minerali, di cui costituisce il
residuo (c.d. “ceneri”).
La maggiore parte di tali materiali, di granulometria più sottile, viene trascinata con i fumi di combustione verso la
sezione di trattamento (c.d. “ceneri leggere”), mentre la frazione con maggiore granulometria tende a depositarsi al
fondo della caldaia (c.d. “ceneri pesanti”).
Tali sostanze, direttamente originate dal processo di combustione, si differenziano dalle ulteriori sostanze originate
dal funzionamento dell’impianto e delle apparecchiature di trattamento (quali ad esempio i residui prodotti dal
trattamento di desolforizzazione o la frazione minerale separata nella frantumazione del carbone).

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4.2.1      Caratteristiche Generali delle Ceneri pesanti
Le ceneri pesanti si presentano come un materiale incoerente, con granulometria varia, composto da particelle di
forma irregolare.
La seguente tabella illustra le caratteristiche generali delle ceneri pesanti.

                            Tabella 4.1: Materie Prime che Costituiscono le Ceneri Pesanti

                                           Componente                  Percentuale indicativa

                           Polveri umide                                         6%

                           Acqua                                                 4%

                           Ceneri della Combustione del Carbone                  90%

4.2.2      Composizione
I costituenti delle ceneri sono legati alle sostanze minerali (es metalli) presenti nel carbone, con composizione
variabile in relazione al tipo ed origine del combustibile impiegato.
In generale, da un punto di vista chimico, tra i possibili costituenti delle ceneri pesanti possono includersi (si veda
la documentazione riportata in Appendice B al presente documento) [5]:
   materiale vetroso amorfo;
   akermite (Ca2MgSi2O7);
   anidrite (CaSO4);
   anortite (CaAl2Si2O8);
   carbonato di calcio (CaCO3);
   cristobalite (SiO2);
   ematite (Fe2SO3);
   ghelenite (Ca2Al(Si,Al)2O7);
   magnetite (Fe3O4);
   mullite (Al6O13Si2);
   ossido d’alluminio (Al2O3);
   ossido di calcio (CaO);
   ossido di fosforo (P2O5);
   ossido di magnesio (MgO);
   ossidi di potassio (HK2O+, Na2O);
   ossido di titanio (TiO2);
   ortofosfato (Ca5HO13P3);
   quarzo (SiO2);
   rutilo (TiO2);
   tridimite (SiO2);
   triossido di ferro (Fe2O3);
   triossido di zolfo (SO3).
Una piccola parte delle ceneri pesanti è inoltre costituita di una frazione di combustibile (carbone) non interamente
bruciato nel corso del processo di combustione.

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4.2.3         Settori di utilizzo
Nella normale pratica, le ceneri sono comunemente reimpiegate, in virtù delle proprie caratteristiche, nel medesimo
processo di combustione o in ulteriori processi produttivi (es come materiale da costruzione, nella costruzione di
strade, in sostituzione della sabbia nella preparazione di calcestruzzo, o nei cementifici, etc.) in sostituzione di
materie prime minerali da attività estrattive, permettendo un minor consumo di risorse naturali e dei conseguenti
consumi di energia ed emissioni.
La riimmissione di ceneri in caldaia per sfruttarne il potenziale calorifico residuo è considerato Best Available
Technology al fine di ridurre la quantità da smaltire dei rifiuti risultanti dalla combustione: “È possibile recuperare
l'energia residua delle ceneri e dei fanghi ricchi di carbonio risultanti dalla combustione di carbone, lignite, olio
combustibile pesante, torba o biomassa miscelandoli con il combustibile” (BAT 16).
Si evidenzia, inoltre, che il ricircolo in caldaia delle ceneri pesanti, tramite movimentazione a secco è considerato
Best Available Technology al fine di aumentare l'efficienza energetica della combustione del carbone: “le ceneri
pesanti secche sono fatte cadere dal forno su un nastro trasportatore meccanico e, dopo essere state riconvogliate
nel forno per una nuova combustione, sono raffreddate all'aria ambiente. Si recupera energia utile sia dalla
ricombustione delle ceneri sia dal loro raffreddamento” (BAT 19). In maggior dettaglio [4]:
      l’estrazione a secco delle ceneri pesanti ottenute come sottoprodotto della combustione e la ricombustione in
       caldaia permettono di ottimizzare la qualità delle ceneri stesse, che contengono generalmente particelle di
       combustibile incombusto;
      tale tecnica permette infatti di evitare l’impiego di acqua e la necessità di un eventuale trattamento degli effluenti
       liquidi ed aumentare la qualità delle ceneri diminuendone il contenuto in carbonio. Contemporaneamente la
       ricombustione permette di abbassare il contenuto in umidità delle ceneri;
      l’immissione in caldaia dell’aria di raffreddamento delle ceneri pesanti permette inoltre un ulteriore recupero di
       energia ed aumenta l’efficienza complessiva della caldaia;
      l’incremento complessivo nell’efficienza alla caldaia per un sistema di estrazione a secco e ricombustione delle
       ceneri pesanti rispetto ad un sistema con estrazione ad umido, è quantificabile nello 0.1-0.5% a seconda della
       tipologia di carbone impiegato come combustibile;
      i benefici ambientali che si ottengono dalla ricombustione in caldaia delle ceneri sono quindi rappresentati da
       una riduzione delle emissioni in corpo idrico ed una minore produzione di rifiuti nonché all’aumento
       dell’efficienza energetica, a fronte di un incremento trascurabile di emission gassose, connesso con la
       ricombustione delle ceneri pesanti.

4.2.4         Presenza di Sostanze Pericolose
Per le ceneri pesanti originate dalla combustione di carbone (“Ashes (residues), coal”, Numero EC: 931-322-8) non
vengono indicate dall’European Chemicals Agency informazioni tossicologiche ed ecotossicologiche né sui rischi
chimico-fisici ed ambientali.
Dalle informazioni nelle registrazioni della sostanza non risulta alcuna classificazione di rischio per le ceneri pesanti.
Alla sostanza non risultano infine applicabili i criteri per le sostanze Persistenti, Bioaccumulabili e Tossiche o molto
Persistenti e molto Bioaccumulabili (PBT/vPvB) in quanto miscela di ossidi inorganici.
Le uniche informazioni note riguardano le precauzioni d’uso, correlate alla generica presenza di frazioni
pulverulente minerali, che potrebbero causare irritazione agli occhi, per cui occorre evitarne la dispersione in aria,
assicurare una corretta rimozione delle polveri o ventilazione per la movimentazione in sistemi chiusi o semi-chiusi.
Per maggiori dettagli si rimanda alla documentazione riportata in Appendice B al presente documento. Occorre
tuttavia evidenziare che le procedure di registrazione previste dal REACH non risultano applicabili alle ceneri
pesanti impiegate esclusivamente all’interno della Centrale Termoelettrica, reimmesse in caldaia in qualità di
sottoprodotto 1.
Si sottolinea inoltre che, per quanto non applicabile alla riimmissione delle ceneri pesanti in caldaia in qualità di
sottoprodotto, le determinazioni analitiche effettuate su campioni di ceneri pesanti ai fini della classificazione come
*******
1     Il regolamento REACH stabilisce le modalità per la registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche che
      le Aziende producono ed immettono sul mercato. Spetta alle Aziende identificare e mitigare i possibili rischi e comunicare le
      informazioni ai possibili consumatori. L’Allegato 5 al Regolamento, tuttavia, esclude dichiaratamente (punto 5) i “Sottoprodotti,
      tranne se sono essi stessi importati o immessi sul mercato.

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 85 del 22 Aprile 2020

rifiuto (si rimanda al riguardo al successivo Paragrafo 4.4.1) evidenziano come tale tipologia di sostanza presenti
caratteristiche di non pericolosità.

4.3         SUSSISTENZA DELLE CONDIZIONI PER LA RIIMMISSIONE DELLE
            CENERI PESANTI IN CALDAIA COME SOTTOPRODOTTO
Nel presente paragrafo sono descritti gli aspetti inerenti la sussistenza delle seguenti condizioni stabilite dall’Art.
184-bis, comma 1 del D.Lgs. 15272006 e s.m.i., per la riimmissione delle ceneri pesanti in caldaia in qualità di
sottoprodotto:
     le ceneri pesanti sono originate da un processo di produzione il cui scopo primario non è la produzione di tale
      sostanza;
     è certo l’impiego delle ceneri pesanti nel corso dello stesso processo di produzione;
     le ceneri pesanti possono essere utilizzate direttamente senza alcun trattamento diverso dalla normale pratica
      industriale;
     l’utilizzo è legale, ovvero le ceneri pesanti soddisfano, per la riimmissione in caldaia, i requisiti di protezione
      della salute e dell’ambiente e tale utilizzo non comporta impatti complessivi negativi sull’ambiente o la salute
      umana.

4.3.1       Processo di Origine delle Ceneri Pesanti
Come descritto nel precedente Paragrafo 2.2 (cui si rimanda per maggiori dettagli), il processo di combustione che
ha luogo all’interno delle caldaie è finalizzato alla produzione di energia termica necessaria per la produzione di
vapore.
Le ceneri pesanti si originano quindi come residuo del processo di combustione.

         Tabella 4.2: Sussistenza delle Condizioni di cui all’Art. 184-bis lettera a) - Processo di Origine

    Condizione stabilita dall’Art. 184-bis
                                                                                  Note
          D.lgs.152/2006 e s.m.i.

 a) la sostanza o l'oggetto è originato da un        Il processo di combustione che ha luogo all’interno delle caldaie
    processo di produzione, di cui                   è finalizzato alla produzione di energia termica necessaria per
    costituisce parte integrante, e il cui           la produzione di vapore.
    scopo primario non è la produzione di            Le ceneri pesanti si originano quindi come residuo del processo
    tale sostanza od oggetto                         di combustione.

4.3.2       Certezza del Riutilizzo delle Ceneri Pesanti
Come descritto nel precedente Paragrafo 2.2.2 ed illustrato in tabella al Capitolo 3 (cui si rimanda per maggiori
dettagli), per le ceneri pesanti prodotte nella Centrale Termoelettrica, in condizioni di normale operatività, è previsto
l’utilizzo integrale all’interno della stessa Centrale, nell’ambito del medesimo processo di combustione.
Come anticipato al precedente , Paragrafo 4.1.2, qualora le ceneri pesanti non possano essere ricircolate in caldaia
come sottoprodotto, come ad esempio nel caso eccezionale di problemi impiantistici ai sistemi di riimmissione, esse
vengono estratte dalle tramogge di fondo caldaia ed allontanate per essere gestite come rifiuti in linea con la vigente
normativa.

        Tabella 4.3: Sussistenza delle Condizioni di cui all’Art. 184-bis lettera b) – Certezza del Riutilizzo

    Condizione stabilita dall’Art. 184-bis
                                                                                  Note
          D.lgs.152/2006 e s.m.i.

 b) è certo che la sostanza o l'oggetto sarà
                                                     Le ceneri pesanti prodotte nella Centrale Termoelettrica, in
    utilizzato, nel corso dello stesso o di un
                                                     condizioni di normale operatività, è previsto l’utilizzo integrale
    successivo processo di produzione o di

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     utilizzazione, da parte del produttore o       all’interno della Centrale stessa, nell’ambito del medesimo
     di terzi.                                      processo di combustione.
                                                    Qualora le ceneri pesanti non possano essere ricircolate in
                                                    caldaia come sottoprodotto, come ad esempio nel caso
                                                    eccezionale di problemi impiantistici ai sistemi di riimmissione,
                                                    esse vengono estratte dalle tramogge di fondo caldaia ed
                                                    allontanate per essere gestite come rifiuti in linea con la vigente
                                                    normativa.

4.3.3      Assenza di ulteriori Trattamenti
Come descritto nel precedente Paragrafo 2.2.2 (cui si rimanda per maggiori dettagli), le ceneri pesanti ricadono
verso la tramoggia di fondo, vengono estratte tramite serrande a comando idraulico e trasportate tramite un nastro
di trasporto metallico ad un frantumatore primario e da qui, tramite un secondo nastro metallico di raffreddamento
ad un mulino a martelli. La cenere polverizzata viene quindi reimmessa in camera di combustione tramite un
sistema di rilancio pneumatico.
Le ceneri pesanti non subiscono né necessitano alcuna operazione di trattamento diversa da quelle di trasporto e
frantumazione, analogamente al carbone immesso in caldaia.

        Tabella 4.4: Sussistenza delle Condizioni di cui all’Art. 184-bis lettera c) – Assenza di ulteriori
                                               Trattamenti

     Condizione stabilita dall’Art. 184-bis
                                                                                 Note
          D.lgs.152/2006 e s.m.i.

                                                    Le ceneri pesanti ricadono verso la tramoggia di fondo,
                                                    vengono estratte tramite serrande a comando idraulico e
                                                    trasportate tramite un nastro di trasporto metallico ad un
 c) la sostanza o l'oggetto può essere              frantumatore primario e da qui, tramite un secondo nastro
    utilizzato direttamente senza alcun             metallico di raffreddamento ad un mulino a martelli. La cenere
    ulteriore trattamento diverso dalla             polverizzata viene quindi reimmessa in camera di combustione
    normale pratica industriale.                    tramite un sistema di rilancio pneumatico.
                                                    Le ceneri pesanti non subiscono né necessitano alcuna
                                                    operazione di trattamento diversa da quelle di trasporto e
                                                    frantumazione, analogamente al carbone immesso in caldaia.

4.3.4      Conformità del Sottoprodotto
Come anticipato nel precedente Paragrafo 4.2.3 (cui si rimanda per maggiori dettagli), nella normale pratica, le
ceneri pesanti possono essere reimpiegate, in virtù delle proprie caratteristiche, nel medesimo processo di
combustione.
La riimmissione di ceneri in caldaia come sottoprodotto per sfruttarne il potenziale calorifico residuo è considerato
Best Available Technology al fine di ridurre la quantità da smaltire dei rifiuti risultanti dalla combustione (BAT 16).
Si evidenzia, inoltre, che il ricircolo in caldaia delle ceneri, tramite movimentazione a secco è considerato Best
Available Technology al fine di aumentare l'efficienza energetica della combustione del carbone (BAT 19).
Dal punto di vista tecnologico, la riimmissione delle ceneri pesanti in caldaia non presenta alcun aspetto di criticità
legato alle caratteristiche specifiche della sostanza:
   negli anni non si sono rilevati problemi connessi con la formazione di composti corrosivi per effetto della
    ricombustione delle ceneri pesanti in caldaia;

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        la sostanza non rallenta od ostacola il processo di combustione del carbone 2, permettendo l’utilizzo del potere
         calorifico residuo correlato alla temperatura delle ceneri stesse ed al contenuto della frazione combustibile.
La seguente Tabella 4.5 illustra le caratteristiche chimico-fisiche determinate su campioni di ceneri pesanti
recentemente prelevati presso la Centrale Termoelettrica.

              Figura 4.1:    Campione di Ceneri Pesanti prelevato presso la Centrale Termoelettrica (2021)

          Tabella 4.5: Caratteristiche Chimico-Fisiche delle Ceneri Pesanti reimmesse in Caldaia presso la
                                          Centrale Termoelettrica (2021)

                         Parametro                                    Valore                              UdM
    pH                                                                11.06                             unità pH
    Arsenico                                                             6                                mg/kg
    Cadmio                                                             0.12                               mg/kg
    Cromo                                                                8                                mg/kg
    Cromo VI
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                   Parametro                         Valore                     UdM
 Mercurio                                             < 0.1                     mg/kg
 Selenio                                               3.9                      mg/kg
 Antimonio                                            < 0.1                     mg/kg
 Cobalto                                                4                       mg/kg
 Berillio
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Come si evince dall’esame della documentazione riportata in Appendice A al presente documento, il confronto con
le caratteristiche chimico-fisiche determinate su campioni di carbone utilizzati in Centrale (2020), permette di
evidenziare, in generale, un contenuto nei metalli pesanti analizzati contenuto e del tutto analogo. Per quanto
riguarda il contenuto in IPA e diossine nelle ceneri pesanti, i valori per i parametri analizzati risultano tutti inferiori
ai limiti di rilevabilità (nell’ordine di 0.01-0.05 ppm per gli IPA e 2 ppt per la sommatoria PCDD/PCDF diossine –
tossicità equivalente).
Per quanto riguarda gli aspetti inerenti alla protezione della salute umana e dell’ambiente, si evidenzia quanto
segue:
      i metalli pesanti potenzialmente nocivi presenti naturalmente nel carbone, con un contenuto generalmente
       maggiore rispetto ad altri combustibili liquidi, risultano legati chimicamente in composti quali ossidi, solfati e
       alluminosilicati e minerali, quali anidriti e gesso. Il possibile rilascio di tali elementi dipende dalla natura e
       dimensione dei composti. Durante la combustione del carbone hanno luogo cambiamenti complessi che
       portano alla vaporizzazione degli elementi volatili, con percentuali che dipendono dalle caratteristiche del
       combustibile (es: concentrazione nel carbone, presenza di sostanze inorganiche quali il calcio, etc) ed alle
       caratteristiche della tecnologia adottata. Come conseguenza, vari metalli possono trovarsi in proporzione
       variabile nelle ceneri leggere e pesanti. Ferro e Manganese possono concentrarsi nelle ceneri, con basse
       emissioni al camino. Diversamente, fino al 80% del Cadmio, Stagno, Zinco, Piombo, Antimonio e Rame è
       trattenuto nelle ceneri leggere e solo il 5-10% nelle ceneri pesanti. Di contro, solo il 15% del selenio ed il 2%
       dell’Arsenico si ritrovano nelle particelle solide, di cui meno del 5% nelle ceneri pesanti. Una frazione altrettanto
       elevata del Mercurio, che può essere presente in tracce nel carbone, viene trasportata con i fumi, con una
       proporzione fino al 85% tra fase gassosa e ceneri leggere ed un contenuto trascurabile è trattenuto nelle ceneri
       pesanti [4];
      per gli impianti che bruciano anche legno da recupero (es: rifiuti del legno, compensato) l’eventuale presenza
       di composti clorurati (es PVC) potrebbe essere considerata una possibile sorgente di composti quali
       PCDD/PCDF. Occorre tuttavia considerare che tali composti tendono a formarsi in condizioni di media
       temperatura, principalmente sulle ceneri volanti [4]. Occorre tuttavia evidenziare che le biomasse vegetali
       impiegate nella Centrale Termoelettrica sono utilizzate in proporzione estremamente inferiore rispetto al
       carbone e sono sostanzialmente costituite da cippato di legna;
      l’intero sistema di trasporto delle ceneri pesanti avviene all’interno di apparecchiature che permettono di
       minimizzare il rilascio delle frazioni pulverulente in atmosfera;
      come evidenziato nel precedente Paragrafo 2.2, per quanto riguarda il possibile impiego di combustibili liquidi
       tipo gasolio e olio combustibile denso (comunque del tipo a basso tenore di Zolfo), occorre evidenziare come
       l’utilizzo di combustibili liquidi risulti esclusivamente limitato alla fase di accensione delle caldaie e fino alla
       stabilizzazione della combustione a carbone 3;
      sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche delle ceneri pesanti reimmesse in caldaia (si veda la precedente
       Tabella 4.5) non si rilevano, in ogni caso, aspetti di criticità per la salute umana e per l’ambiente;
      come illustrato nel precedente Paragrafo 4.2.3, l’adozione di un sistema di estrazione a secco e la riimmissione
       delle ceneri pesanti in caldaia, rispetto ad un sistema di estrazione ad umido, permettono di evitare la necessità
       di un eventuale trattamento degli effluenti liquidi ed una minore produzione di rifiuti nonché un aumento
       dell’efficienza energetica, a fronte di un incremento trascurabile di emissioni gassose, connesso con la
       ricombustione delle ceneri stesse;
      il confronto tra le emissioni di microinquinanti misurate al camino nel periodo 2015-2020 (riportati nella tabella
       in Appendice C al presente documento, cui si rimanda per maggiori dettagli) sia in condizioni di normale
       operatività della Centrale Termoelettrica (ovvero con i sistemi di riimmissione in caldaia delle ceneri pesanti in
       esercizio) sia in caso di malfunzionamenti (ovvero con i sistemi di riimmissione in caldaia delle ceneri pesanti
       non in esercizio) mostrano valori emissivi per tutti i parametri analizzati (acido cloridrico, acido fluoridrico,
       ammoniaca, sostanze organiche volatili, metalli pesanti Be, Hg, Cd, Tl, Cr VI, Se, Te, Ni, As, Co, Sb, Cr III, Mn,
       Pb, Cu, V ed Idrocarburi policiclici aromatici) del tutto analoghi e sempre inferiori ai limiti stabiliti dalla
       autorizzazione per tutti i parametri considerati.

*******
3     La frazione di ceneri prodotte dalla combustione di gasolio e olio combustibile denso risulta assolutamente trascurabile. La
      composizione delle ceneri pesanti, oggetto della presente relazione raccolte dal fondo caldaia, deriva pertanto dalle
      caratteristiche del carbone utilizzato.

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         Tabella 4.6: Sussistenza delle Condizioni di cui all’Art. 184-bis lettera d) – Conformità del
                                            Sottoprodotto

   Condizione stabilita dall’Art. 184-bis
                                                                              Note
         D.lgs.152/2006 e s.m.i.

                                              Nella normale pratica, le ceneri pesanti possono essere
                                              reimpiegate, in virtù delle proprie caratteristiche, nel medesimo
                                              processo di combustione.
                                              La riimmissione di ceneri in caldaia per sfruttarne il potenziale
                                              calorifico residuo è considerata Best Available Technology al
                                              fine di ridurre la quantità da smaltire dei rifiuti risultanti dalla
                                              combustione; la riimmissione in caldaia delle ceneri pesanti,
                                              tramite movimentazione a secco è considerato Best Available
                                              Technology al fine di aumentare l'efficienza energetica della
                                              combustione del carbone.
                                              La riimmissione delle ceneri pesanti in caldaia non presenta
                                              alcun aspetto di criticità dal punto di vista tecnologico legato alle
                                              caratteristiche specifiche della sostanza.
                                              Il confronto con le caratteristiche chimico-fisiche determinate su
                                              campioni di carbone utilizzati in Centrale (2020), permette di
                                              evidenziare, in generale, un contenuto nei metalli pesanti
                                              analizzati contenuto e del tutto analogo. Per quanto riguarda il
                                              contenuto in IPA e diossine nelle ceneri pesanti, i valori per i
                                              parametri analizzati risultano tutti inferiori ai limiti di rilevabilità.
                                              I metalli pesante potenzialmente nocivi, naturalmente presenti
 d) l'ulteriore utilizzo è legale, ossia la   in tracce nel carbone, per effetto del processo di combustione
    sostanza o l'oggetto soddisfa, per        tendono a essere trasportati negli effluenti gassosi e a rinvenirsi
    l'utilizzo specifico, tutti i requisiti   maggiormente nelle ceneri leggere piuttosto che nella frazione
    pertinenti riguardanti i prodotti e la    delle ceneri pesanti.
    protezione della salute e dell'ambiente
                                              L’intero sistema di trasporto delle ceneri pesanti avviene
                                              all’interno di apparecchiature che permettono di minimizzare il
                                              rilascio delle frazioni pulverulente in atmosfera
                                              Sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche delle ceneri
                                              pesanti non si rilevano aspetti di criticità per la salute umana e
                                              per l’ambiente.
                                              L’adozione di un sistema di estrazione a secco e la riimmissione
                                              delle ceneri pesanti in caldaia, rispetto ad un sistema di
                                              estrazione ad umido, permettono di evitare la necessità di un
                                              eventuale trattamento degli effluenti liquidi ed una minore
                                              produzione di rifiuti nonché un aumento dell’efficienza
                                              energetica, a fronte di un incremento trascurabile di emissioni
                                              gassose, connesso proprio con la ricombustione delle ceneri.
                                              Il confronto tra le emissioni di microinquinanti misurate al
                                              camino in condizioni di normale operatività della Centrale
                                              Termoelettrica (ovvero con i sistemi di riimmissione in caldaia
                                              delle ceneri pesanti in esercizio) sia in caso di
                                              malfunzionamenti (ovvero con i sistemi di riimmissione in
                                              caldaia delle ceneri pesanti non in esercizio) mostrano valori
                                              emissivi per tutti i parametri analizzati del tutto analoghi e
                                              sempre inferiori ai limiti stabiliti dalla autorizzazione.

Doc. No. P0024128-1-H1 Rev. 0 - Aprile 2021                                                                    Pag. 19
Centrale Termoelettrica di Fiume Santo
 Relazione in Risposta alla Prescrizione No.56 del Decreto di Riesame AIA No.
 85 del 22 Aprile 2020

4.3.5      Assenza di Impatti negativi su Ambiente e Salute umana
A conclusione delle considerazioni illustrate nel presente documento, si ritiene che la riimmissione delle ceneri
pesanti in caldaia nell’ambito della Centrale Termoelettrica in qualità di sottoprodotto non comporti impatti negativi
complessivi sull’ambiente o sulla salute umana, atteso che:
   la ricombustione in caldaia delle ceneri pesante permette di migliorare l’efficienza complessiva della caldaia, a
    fronte di un incremento trascurabile delle emissioni gassose, connesso con la ricombustione delle ceneri
    pesanti. L’intero sistema di trasporto avviene all’interno di apparecchiature che permettono di minimizzare il
    rilascio delle frazioni pulverulente in atmosfera;
   il confronto tra le emissioni di microinquinanti misurate al camino sia in condizioni di normale operatività della
    Centrale Termoelettrica (ovvero con i sistemi di riimmissione in caldaia delle ceneri pesanti in esercizio) sia in
    caso di malfunzionamenti (ovvero con i sistemi di riimmissione in caldaia delle ceneri pesanti non in esercizio)
    mostrano valori emissivi per tutti i parametri analizzati del tutto analoghi e sempre inferiori ai limiti stabiliti dalla
    vigente autorizzazione (si rimanda al riguardo alla documentazione riportata in Appendice C);
   il confronto con le caratteristiche chimico-fisiche determinate su campioni di carbone utilizzati in Centrale,
    permette di evidenziare, in generale, un contenuto nei metalli pesanti analizzati contenuto e del tutto analogo;
    per quanto riguarda il contenuto in IPA e diossine nelle ceneri pesanti, i valori per i parametri analizzati risultano
    tutti inferiori ai limiti di rilevabilità. Sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche delle ceneri pesanti non si
    rilevano aspetti di criticità per la salute umana e per l’ambiente;
   l’estrazione a secco delle ceneri pesanti permette di evitare l’impiego di acqua e la necessità di un eventuale
    trattamento degli effluenti liquidi;
   lo sfruttamento del potere calorifico residuo delle ceneri pesanti ed il miglioramento dell’efficienza energetica
    complessiva permettono un limitato ma positivo risparmio di risorse naturali; la riduzione dei residui del
    processo di combustione permettono di ridurre la necessità di ricorrere allo smaltimento dei rifiuti minimizzando
    il relativo consumo di spazi in discarica;
   nella normale pratica, le ceneri sono comunemente reimpiegate, in virtù delle proprie caratteristiche (in
    particolare del basso contenuto in metalli pesanti), nel medesimo processo di combustione o in ulteriori
    processi produttivi (es come materiale da costruzione, nella costruzione di strade, in sostituzione della sabbia
    nella preparazione di calcestruzzo, o nei cementifici, etc.) in sostituzione di materie prime minerali da attività
    estrattive, permettendo un minor consumo di risorse naturali e dei conseguenti consumi di energia ed
    emissioni;
   il ricircolo in caldaia delle ceneri pesanti, tramite movimentazione a secco al fine di aumentare l'efficienza
    energetica della combustione del carbone nonché la riimmissione di ceneri in caldaia per sfruttarne il potenziale
    calorifico residuo al fine di ridurre la quantità da smaltire dei rifiuti risultanti dalla combustione sono considerati
    Best Available Technology.

        Tabella 4.7: Sussistenza delle Condizioni di cui all’Art. 184-bis lettera d) – Assenza di Impatti
                                          Ambientali Negativi

    Condizione stabilita dall’Art. 184-bis
                                                                                    Note
          D.lgs.152/2006 e s.m.i.

                                                      La ricombustione in caldaia delle ceneri pesante permette di
                                                      migliorare l’efficienza complessiva della caldaia, a fronte di un
                                                      incremento trascurabile delle emissioni gassose.
                                                      L’intero sistema di trasporto avviene all’interno di
                                                      apparecchiature che permettono di minimizzare il rilascio delle
 e) l'ulteriore utilizzo […] non porterà a            frazioni pulverulente in atmosfera.
    impatti         complessivi    negativi
    sull'ambiente o la salute umana.                  Le emissioni di microinquinanti misurate al camino sia in
                                                      condizioni di normale operatività della Centrale Termoelettrica
                                                      (ovvero con i sistemi di riimmissione in caldaia delle ceneri
                                                      pesanti in esercizio) sia in caso di malfunzionamenti (ovvero
                                                      con i sistemi di riimmissione in caldaia delle ceneri pesanti non
                                                      in esercizio) mostrano valori emissivi per tutti i parametri
                                                      analizzati del tutto analoghi e sempre inferiori ai limiti.

Doc. No. P0024128-1-H1 Rev. 0 - Aprile 2021                                                                         Pag. 20
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