Luce naturale Climate Based Daylight Modeling (CBDM) - Lezioni di illuminotecnica Fabio Peron - Iuav

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Luce naturale Climate Based Daylight Modeling (CBDM) - Lezioni di illuminotecnica Fabio Peron - Iuav
24/04/2018

            Lezioni di illuminotecnica
                        .
             Luce naturale
Climate‐Based Daylight Modeling (CBDM)

                                    Fabio Peron
                        Università IUAV - Venezia

                                                    18

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Luce naturale Climate Based Daylight Modeling (CBDM) - Lezioni di illuminotecnica Fabio Peron - Iuav
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                                          CONOSCENZE E STRUMENTI
  ILLUMINAMENTO

                                       APPROCCIO STATICO                                                           APPROCCIO DINAMICO

                   METRICHE:                                                                    METRICHE:
                   Daylight Factor (DF)                                                         Daylight Autonomy a 300 o 500 lux (DA300lux e DA500lux)
                                                                                                Useful Daylight Illuminance 100-2000 lux (UDI 100-2000 lux)
                                                                                                Spatial Daylight Autonomy (sDA 300 50% e sDA 500 50%)

                   MODELLO DI CIELO:                                                            MODELLO DI CIELO:
                   per l’approccio statico si utilizza il cielo coperto Overcast CIE sky        Nell’approccio dinamico si utilizza un cielo basato sul clima. Viene
                   che prevede un rapporto della luminanza allo zenit e all’orizzonte           collegato, infatti, un file climatico in formato .epw dal quale vengo-
                   pari a 3:1.                                                                  no estratti i dati relativi alle condizioni di cielo reali per tutto l’arco
                                                                                                dell’anno. Nel caso delle città italiane, i dati metereologici provengo-
                                                                                                no dall’archivio “Gianni de Giorgio”.

                   VANTAGGI:                                                                    VANTAGGI:
                   Il vantaggio del Daylight Factor è la sua semplicità di calcolo che          Le metriche ricavate con l’approccio dinamico descrivono in modo
                   permette di ricavare questa metrica, sia manualmente che attraverso          più realistico le condizioni dell’edificio o dell’ambiente studiato.
                   l’utilizzo di software, in tempi molto brevi.

                   SVANTAGGI:                                                                   SVANTAGGI:
                   La semplicità è allo stesso tempo uno svantaggio perchè questo ap-           L’applicazione del metodo dinamico obbliga il progettista a utilizzare
                   proccio non consente di avere una conoscenza delle reali condizioni          strumenti appositi e aumenta notevolmente i tempi di calcolo.
                   dell’edificio. Non tiene infatti conto della posizione geografica, dell’o-
                   rientamento, delle condizioni climatiche della zona e dell’apporto di-
                   retto del sole. Non dà quindi nessuna indicazione sulla presenza di
                   abbagliamento.

Illuminazione diffusa orizzontale giornaliera ‐ klux, e frequenza di cielo soleggiato durante tutto l'anno.
                                                                                                                                                                      20

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                              CONOSCENZE E STRUMENTI
ILLUMINAMENTO

                                                                     METRICHE DINAMICHE
                         Climate based Sky
                                                                         Daylight Autonomy DA
                                                          Il Daylight Autonomy fornisce la misura della frequenza
                . epw                                     con cui un livello minimo prestabilito, solitamente 300
                                                          lux o 500 lux di illuminamento, può essere mantenuto
                                                          sul piano di lavoro grazie al solo ausilio di luce naturale.

                        Posizione geografica

                                                                   Useful Daylight Illuminance UDI
                                                          Si basa sulla misura della frequenza con cui, in un
                                               METODO     anno, si ottengono valori che si attestano all’interno di
                                               DINAMICO   un determinato intervallo considerato utile ovvero tra
                           Orientamento
                                                          i 100 e 2000 lux. Al di sotto dei 100 lux la luce naturale
                                                          non consente una visione sufficiente mentre al di sopra
                                                          dei 2000 lux, la luce naturale puà provocare discomfort
                                                          visivo.

                            Dati annuali
                                                                    spatial Daylight Autonomy sDA
                                                          Descrive la percentuale di spazio all’interno di un am-
                                                          biente o di un edificio che è illuminato in modo adegua-
                                                          to. Indica che una certa soglia di illuminamento (300
                                                          o 500 lux) deve essere raggiunta per almeno il 50% del-
                                                          le ore occupate per poter considerare adeguatamente
                                                          illuminato dal sole uno spazio.

                                                                                                                22

                                                                                                                                 3
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                                    CONOSCENZE E STRUMENTI
ILLUMINAMENTO
                                                                         DAYLIGHT AUTONOMY
                                                                             METRICHE DINAMICHE

                Il Daylight Autonomy (DA) è stata originariamente                                 500 lux
                proposta dall’Association Suisse des Electriciens nel
                1989 ed è stata migliorata da Christoph Reinhart tra il
                                                                                                  300 lux
                2001 e il 2004.

                Il Daylight Autonomy fornisce la misura della frequen-
                za con cui un livello minimo prestabilito, solita-
                mente 300 lux o 500 lux di illuminamento, può essere
                mantenuto sul piano di lavoro grazie al solo ausilio
                di luce naturale. Questo valore si indica come per-
                centuale sull’arco dell’intero anno. Il Daylight Au-
                tonomy, è una metrica dinamica e quindi considera
                tutte le condizioni del cielo durante tutto l’anno.                                      Daylight
                                                                                                        Autonomy
                Il Daylight Autonomy dipende dai requisiti illumi-
                notecnici, dal programma di occupazione e dalle
                caratteristiche degli oscuramenti durante l’arco
                dell’anno. Questa metrica non è invece influenzata
                dalla potenza dell’impianto elettrico installato o dal
                tipo di controllo di accensione delle luci artificiali. Di
                conseguenza, un buon valore di DA è un requisito
                necessario per la progettazione della luce naturale
                ma non dà nessuna indicazione sulle possibilità di
                risparmio energetico.

                                                                                                                            4
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                                  CONOSCENZE E STRUMENTI
ILLUMINAMENTO
                                                             USEFUL DAYLIGHT ILLUMINANCE
                                                                            METRICHE DINAMICHE

                Lo Useful Daylight Illuminance (UDI) è una metrica
                che deriva dal Daylight Autonomy.                                                                 100 lux    Insufficiente

                Questa metrica nasce per sopperire ad alcune caren-
                ze del Daylight Autonomy:

                                                                                 ILLUMINAMENTO UTILE
                - il DA non riesce a dare importanza a quei valori che
                sono al di sotto della soglia di 300 o 500 lux, ma che                                 100 lux    500 lux    Buono
                sono comunque noti per essere apprezzati dagli oc-
                cupanti e hanno anche il potenziale per sostituitìre in
                tutto o in parte l’utilizzo dell’illuminazione elettrica;
                - il Daylight Autonomy non tiene conto del modo in cui
                i valori superano la soglia prefissata e ciò è significa-
                tivo perché è noto che livelli elevati di illuminazione                                500 lux    2000 lux   Ottimo
                sono associati al discomfort degli occupanti.

                A differenza del Daylight Autonomy che si basa sul
                raggiungimento di un obiettivo, lo Useful Daylight Illu-
                minance si basa quindi sulla misura della frequenza                                    2000 lux              Eccessivo
                con cui, in un anno, si ottengono valori che si attesta-
                no all’interno di un determinato intervallo.

                                                                                                                                                     5
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                                      CONOSCENZE E STRUMENTI
ILLUMINAMENTO
                                                                    SPATIAL DAYLIGHT AUTONOMY
                                                                             METRICHE DINAMICHE

                                                                                                                              spatial
                                                                                                                             Daylight                         500 lux
                                                                                                                            Autonomy

                   Lo Spatial Daylight Autonomy (sDA) è una metrica
                   che descrive la percentuale di spazio all’interno di
                   un ambiente o di un edificio che è illuminato in modo
                                                                                                                             300 lux
                   adeguato. Esamina quindi se uno spazio riceve ab-
                   bastanza luce naturale durante le ore di occupazio-
                   ne, su base annuale, utilizzando griglie di analisi sul
                   piano di lavoro orizzontale.

                   Questa metrica indica che una certa soglia di illumi-
                   namento deve essere raggiunta per almeno il 50%
                                                                                                       75%                                        55%
                   delle ore occupate per poter considerare adeguata-
                   mente illuminato dal sole uno spazio. In un modello
                   vengono quindi considerate le aree del pavimento o
                   i punti della griglia di analisi, che raggiungono i 300
                   lux o i 500 lux per almeno la metà delle ore in cui
                   l’ambiente è occupato dagli utenti.

                   Un valore di sDA 300 lux 50% del 75% indica uno spazio
                   in cui la luce naturale è prevalente: gli occupanti
                   sarebbero in grado di lavorare comodamente in que-
                   sto ambiente senza dover ricorrere all’uso di alcuna
                   luce elettrica. Un valore di sDA compreso tra il 55% e
                   il 74% indica invece uno spazio in cui la luce diurna è
                   nominalmente accettata dagli occupanti.

                                                                                                      3 punti                                    2 punti
                                                                                                      LEED                                        LEED

                                      CONOSCENZE E STRUMENTI
ABBAGLIAMENTO

                  Il fenomeno dell’abbagliamento è una riduzione della capacità visiva
                  dell’individuo che può essere dovuta alla presenza di valori eccessivi
                  di luminanza nel campo visivo o di contrasti di luminanza troppo ele-
                  vati.

                  Ci sono due tipi principali di abbagliamento:

                  1. Abbagliamento indiretto: riflessione speculare di uno o più ogget-
                                                                                              Per la valutazione dell’abbagliamento verrà utilizzato l’indice DGP, o
                     ti che ricevono luce da sorgenti esterne o interne al campo visivo
                                                                                              Daylight Glare Probability, calcolato attraverso studi di laboratorio su
                                                                                              spazi illuminati da luce naturale.
                  2. Abbagliamento diretto: causato da livelli di illuminamento oriz-
                     zontale e verticale, luminanza delle sorgenti e loro angolo solido,
                                                                                              L’abbagliamento può essere calcolato in un mo-
                     dimensioni del locale, coefficienti di riflessione deglie elementi che
                                                                                              mento preciso dell’anno (glare point in time) e
                     compongono l’ambiente ovvero pareti, pavimento, soffitto e arredo
                                                                                              in questo caso verrà rappresentato attraverso
                                                                                              delle viste fisheye che consentono di ricreare la
                                                                                              condizione dell’utente.
                  La scala di valutazione del discomfort visivo distingue:
     DGP > 0,45   Disability glare (abbagliamento debilitante): consiste in un peggiora-
                                                                                              Si può valutare il comfort annuale creando un
                  mento istantaneo delle funzioni visive. È di tipo fisiologico.
                                                                                              diagramma a tappeto che rappresenta la situazione di comfort o di-
                                                                                              scomfort ora per ora, per tutto l’anno.
  0,40
Luce naturale Climate Based Daylight Modeling (CBDM) - Lezioni di illuminotecnica Fabio Peron - Iuav
24/04/2018

                                                      CONOSCENZE E STRUMENTI
ABBAGLIAMENTO
                                                                                     DAYLIGHT GLARE PROBABILITY

                                                                                                                                                                        Cielo sereno,
                                                                                                                                                                    utilizzo luce diurna

                                    Il Daylight Glare Probability (DGP) è un indice di abba-
                                    gliamento debilitante proposto di recente, che è stato
                                    calcolato attraverso studi di laboratorio in spazi illumi-
                                    nati da luce naturale, usando 72 prove in Danimarca               Copenhagen                                     Freiburg
                                    (Copenhagen) e in Germania (Freiburg).

                                    Le prove sono state svolte in due stanze identiche,
                                    create con le stesse misure e gli stessi materiali. Una
                                    facciata era completamente vetrata e provvista di di-
                                    spositivi per oscurare a diversi livelli. Sono state svol-
                                    te una serie di prove ponendo al loro interno delle
                                    persone per 45 minuti. Le condizioni di oscuramento                                                    Test della durata
                                    venivano cambiate ad intervalli di tempi regolari e le                                                   di 45 minuti
                                    persone dovevano descrivere il loro livello di comfort e
                                    la loro necessità o meno di avere a disposizione della
                                    luce artificiale.
                                                                                                                                             Variazione dei
                                    Infatti, mentre gli altri indici di calcolo dell’abbaglia-                                             sistemi oscuranti
                                    mento sono stati calcolati sperimentalmente utilizzan-
                                    do luce artificiale, qui si fa uso di quella naturale.

                                    Non sono state considerate diverse condizioni di cie-
                                    lo (coperto, intermedio e cielo soleggiato) perché non                                                    Descrizione
                                    era parte dello scopo delle prove. Tutti i test sono sta-                                              livello di comfort
                                    ti svolti con un cielo soleggiato stabile in modo da
                                    prevenire cambiamenti significativi delle condizioni di
                                    illuminazione.

                                                                                                                             DGP

                                                                                 ANALISI
           FASE 1
            F1-I   CASO BASE_ INPUT

Generalità                                                Griglia di analisi                                                         Programma di occupazione
Località: Venezia                                                              numero nodi      =170 (10X17)                         La stanza è adibita ad ufficio. Presenta infatti
Clima: temperato                                                               altezza da terra =0.8 m                               una collocazione standard degli arredi con
                                                                               surrounding area=0.5 m                                due scrivanie affiancate alla parete finestrata
Orientamento: nord-sud
                                                                                                                                     e una vicino all’ingresso. Sono previsti quindi
Geometria                                                                                                                            3 utenti in 18.9 m2 (densità di 6,3 m2/perso-
Dimensioni:                                                                                                                          na). L’ufficio è utilizzato dal lunedì al vener-
- stanza:                                                                                                                            dì, dalle 9.00 alle 17.00 con un’ora di pausa
      Larghezza = 3.5 m                                                                                                              pranzo.
      Altezza    = 3.6 m
      Profondità = 5.4 m
- aperture:                                                                                                                          Impianti
      Larghezza = 1.4 m                                                                                                              La stanza è fornita di sistemi di riscaldamen-
      Altezza    = 1.9 m                                                                                                             to, raffrescamento e ventilazione oltre che
      Davanzale = 0.8 m                                                                                                              di un impianto di illuminazione artificiale. Gli
                                                                                                                                     impianti di riscaldamento e raffrescamento
Materiali                                                                                                                            hanno un COP pari a 3. I ricambi d’aria sono
I materiali presenti all’interno della stan-                                                                                         fissati a 0.55 ACH. Sono, infine, presenti 3
za hanno i seguenti coefficienti di rifles-                                                                                          lampade disposte in modo uniforme all’inter-
sione:                                                                                                                               no della stanza con le seguenti caratteristi-
      Pavimento = 0.35                                                                                                               che: lampada Philips, 3400 lumen, alimentata
      Muro        = 0.65                                                                                                             da 34 W.
      Soffitto    = 0.85
      Arredo      = 0.5
      Vetro       = 0.8                                                                                                              Stratigrafia parete sud
                                                                                                                                     Conducibilità     Resistenza       Massa       Calore
Viste                                                                                                                     Spessore
                                                                                                                                        termica         termica        specifica   specifico
                                                                                                                           d [m]        [W/mK]        R [m2K/W]      m [kg/m3]   Cp[J/kgK]
                                                                                                               Finitura
                       1
                                                                                                                           0.010         1.000           0.010           2500        720
                                                                                                               esterna
                                                                                                               Lana di
                                                                                                                           0.120         0.040           3.000            50         1030
                                                                                                                roccia
                                                                                                               Blocchi     0.210        2.500            0.084           2000        870
                                                                                                               Finitura
   3                                                                                                                       0.015         0.250           0.060           900         1050
                        2                                                                                      interna
                                                                                                                Totale     0.355                         3.154

                                                                                                                                                                                                       7
Luce naturale Climate Based Daylight Modeling (CBDM) - Lezioni di illuminotecnica Fabio Peron - Iuav
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          FASE 1
           F1-A CASO   BASE_ ANALISI

     1. Analisi illuminazione naturale               2. Analisi comfort visivo                            3. Analisi energetica                   4. Analisi del comfort ambientale

Nel caso base, vengono svolte le se-          Per quanto riguarda il comfort visivo,            L’analisi energetica necessita di una           Per il calcolo del comfort ambientale
guente analisi riguardanti l’illuminazione    viene preso in considerazione l’abba-             geometria meno dettagliata rispetto a           possono essere utilizzati due modelli:
naturale:                                     gliamento nelle 3 postazioni di lavoro            quella illuminotecnica. Allo stesso tem-        1. il metodo Fanger: il comfort viene
• Calcolo del Daylight Factor attra-          sia in momenti precisi dell’anno che              po, le pareti devono avere una strati-          espresso attraverso due indici: PMV e
    verso l’apposita componente del tool      durante tutta la sua durata. In entrambi          grafia più dettagliata che ne consenta          PPD.
    Honeybee. Per svolgere questa ana-        i casi è necessario avere una griglia di          di ricavare le capacità termiche.               Per ottenere questi indici sono necessari
    lisi è sufficiente avere a disposizione   analisi, le posizioni delle camere (che           Sono poi necessarie conoscenze sul              alcuni dati:
   la geometria, i materiali e la griglia     coincidono con quelle degli utenti) e il          tipo di zona, sui tipi di impianti, sull’oc-    • la temperatura;
   di analisi. Non è necessario cono-         collegamento a un file climatico.                 cupazione della stanza, sulle sche-             • umidità relativa;
   scere la posizione e l’analisi utilizza                                                      dule di utilizzo dei vari sistemi, sui          • temperatura media radiante;
   un cielo coperto.                                                                            setpoint e setback degli impianti e le          • isolamento termico del vestiario;
                                                                                                caratteristiche degli apparecchi.               • attività metabolica.
                                                                                                L’analisi energetica tiene in conside-
                                                                                                razione l’apporto della luce naturale           2. Il metodo adattivo: in questo caso ol-
                                                                                                dimerando quella artificiale in base alle       tre ad indicare la termperatura interna,
                                                                                                necessità.                                      l’umidità e la temperatura esterna, in-
• Calcolo delle metriche annuali. In                                                                                                            dico quale norma applicare e in questo
  questo caso è invece necessario                                                                                                               caso è la UNI EN 15251.
  conoscere la posizione dell’edifi-
  cio attraverso il collegamento a un
  file climatico. Oltre a questo, è utile
  avere un profilo di occupazione
  dell’ambiente.

                                                                                ANALISI
          FASE 1
           F1-O CASO     BASE_ OUTPUT
                1_Analisi illuminazione naturale

                 METODO STATICO                                                                                METODO DINAMICO
                                                                                                                             Daylight                                  Daylight
         Daylight Factor                                                                                                     Autonomy 300 lux                          Autonomy 500 lux
                                                                                 UDI 100-2000 lux
 %                                DFm=        4.10%                     %
 5.00
 4.44
                                  DFmin=      1.18%                     100.00

 3.89                             DFmax=      13.41%                    88.89
                                                                        77.78
 3.33
                                                                        66.67
 2.78
                                                                        55.56
 2.22
                                                                        44.44
 1.67
                                                                        33.33
 1.11
                                                                        22.22
 0.56
                                                                        11.11
 0.00
                                                                        0.00

                                                                                 UDI 100-2000 luxm= 75.22%                    DA 300= 74,88%                           DA 500= 60,94%
                                                                                 UDI 100-2000 luxmin= 49%                     DA 300min= 55%                           DA 500min=30%
                                                                                 UDI 100-2000 luxmax= 86%                     DA 300max= 89%                           DA 500max=82%

                                                                                  spatial Daylight                             spatial Daylight
                                                                                 Autonomy 300 lux 50%                         Autonomy 500 lux 50%
                                                                       %

                                                                       >50%
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