LOOKOUT 13 RINNOVABILI ELETTRICHE - MAGGIO-GIUGNO 2016
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LookOut 13 Rinnovabili Elettriche Maggio-Giugno 2016
Sommario: Regolazione, legislazione, incentivi www.lmns.it 4. Regolazione, legislazione, incentivi: key findings 28. Il RE – i possibili scenari 5. Regolazione, legislazione, incentivi: main alerts 29. Il RE – la sensitivity 9. Renzi e le rinnovabili: l’inizio di una storia? 30. Il RE biomasse 10. I principali fatti regolatori dell’ultimo trimestre 31. I WACC di settore secondo Deloitte 11. Le forze che governano il contatore: una sensitivity analysis 32. I WACC di settore secondo il mercato 12. Il contatore: metodo DM 6 luglio 33. Applicazione dei WACC di settore – secondario PV e wind 13. Il contatore con la vecchia bozza 34. Applicazione dei WACC di settore – asta eolica 14. Il contatore con la vecchia bozza RE 2016 35. Applicazione puntuale dei WACC di settore – asta eolica 15. Nuovo contatore: la metodologia 36. Le percentuali dello spalma-incentivi 16. Il nuovo contatore 37. Open data: la questione dei pagamenti FV 17. Il nuovo contatore - Optimistic 38. Il Milleproroghe: una rivoluzione in sordina 18. Contatore: sintesi degli scenari base 39. L’attuale struttura della bolletta 19. Contatore: l’alba di un nuovo DM FER? 40. Il Milleproroghe e i possibili scenari di applicazione 20. I tempi del nuovo DM 41. Effetti del Milleproroghe sul consumatore tipo MT 21. La grana idroelettrica 22. Registro idro: una partira pronta a riaprirsi? 23. Registro eolico: una partita chiusa? 24. Registro biomasse: una partita aperta 25. Le prospettive dei grandi, medi e piccoli 26. La convenzione GRIN – problematiche 27. Il RE – tempistiche di pagamento a confronto 2
Sommario: Mercato e Rinnovabili www.lmns.it 6. Mercato e rinnovabili: key findings 62. L’effetto a cascata delle dinamiche Day Ahead su MSD 7. Mercato e rinnovabili: main alerts 63. Abilitazione rinnovabili: scenari e metodi 43. PUN tendenziale: ai minimi storici per depressione gas 64. Germania: l’eolico offre dispacciamento incorporando l’incentivo 44. PUN congiunturale: -12 €/MWh al passaggio d’anno 65. Spagna: agli impianti eolici conviene offrire servizi a salire 45. L’elasticità tra domanda contendibile, PUN e marginalità 66. Europa: prime buone notizie per il Capacity Market italiano 46. La caduta del prezzo gas riduce il gap con import al margine 67. Europa: il progetto Energy Union e le riforme 2016 47. Shift al ribasso dei prezzi orari e compressione dei picchi 48. Le non programmabili accompagnano la discesa dei prezzi 49. FV affonda insieme ai prezzi, l’eolico regge con i volumi 50. Eolico: minori ricavi medi ma cannibalizzazione ai minimi 51. La cannibalizzazione del FV torna a farsi sentire 52. Dopo il 2016, ancora margini risicati per i CCGT 53. Lo scenario: 10 anni di graduale ripresa del prezzo gas? 54. Dispacciamento, nuove consultazioni a breve 55. MSD, il tipo di servizio dipende dalla domanda residua 56. MSD, l’entità della riserva deriva dagli esiti MGP 57. MSD, bilanciamento e errore di previsione 58. MSD, esigenze Macrozona Nord guidate dal fabbisogno 59. MSD, l’influenza delle rinnovabili sulla Macrozona Sud 60. Perchè abilitare l’eolico a MSD: analisi della mancata produzione 61. Più risorse abilitate, minori costi di sistema: una dimostrazione 3
Regolazione, legislazione, incentivi: key findings www.lmns.it ▸ L’ultima bozza di DM contiene quattro novità principali: modifiche al contatore (positiva), accorpamento dei contingenti di incentivazione in un’unica procedura (probabilmente positiva), revisione dell’incentivo per gli impianti a bioenergie (negativa) e nuovi adempimenti per l’idroelettrico (negativa) ▸ La nuova metodologia di calcolo del contatore si basa su un doppio sistema di medie (in riferimento sia ai valori del prezzo energia sia ai futuri valori dello stesso contatore) in esito al quale i valori del contatori saranno più bassi e più stabili rispetto al metodo attale e a quello delle vecchie bozze: il rischio sforamento (con contestuale fine anticipata dell’efficacia del DM approvando) sembra definitivamente scongiurato ▸ L’allontanamento del contatore dal limite di spesa crea uno spazio di almeno 350 milioni per possibili futuri incentivi (già promessi dal Governo): a seconda del tipo di tecnologie che si vorranno incentivare, sarebbe possibile incentivare da 1.250 a 3.000 MW senza intaccare il tetto del contatore ▸ L’accorpamento dei contingenti in un’unica procedura (fine estate – inizio autunno) potrebbe allentare la pressione competitiva in asta – d’altra parte gli elementi psicologici da “ultima spiaggia” saranno presente già nelle prime procedure (specie nei registri) ▸ Il GSE ha pubblicato lo schema di convenzione per il rilascio di incentivi per impianti ex CV: l’impostazione prevede un netto sbilanciamento in favore del GSE, con ampie fattispecie di irregolarità (anche minori) per le quali potrà essere risolta l’incentivazione - permangono peraltro i pagamenti posticipati e le difficoltà nel factoring ▸ Gli impianti ex CV alimentati da bioenergie otterranno la (favorevole) rimodulazione dell’incentivo solo a partire dal H2-2016: l’incentivo per H1-2016 sarà di circa 26 €/Wh inferiore – a ciò si sommano le difficoltà di liquidità dovuta al pagamento posticipato degli incentivi da parte del GSE ▸ Deloitte e Bloomberg hanno recentemente pubblicato i WACC per il settore RES in Italia (indifferenziati per mercato primario e secondario e per fonti): rispetto al 6,6% indicato, il mercato secondario 2015 sembra aver espresso remunerazioni target (IRR unlevered) inferiori, mentre l’obiettivo di redditività per impianti da costruire (ultime aste e registri ) sembra leggermente superiore ▸ Il fenomeno delle revoche degli incentivi per impianti in esercizio appare ormai un tema di centrale rilevanza: nostre elaborazioni sull’open data GSE sembrano indicare una particolare incidenza – superiore al dichiarato - anche sul fotovoltaico 4
Regolazione, legislazione, incentivi: main alerts www.lmns.it ▸ Il DM FER ha terminato il passaggio di verifica europea, ricevendo il formale via libera da parte della Commissione Europea: il nuovo Ministro dello Sviluppo potrebbe a questo punto approvare il DM in qualsiasi momento – tuttavia la data di pubblicazione resta incerta ▸ Il premier Matteo Renzi – anche in occasione del referendum sulle “trivellazioni” e della COP21 – ha indugiato frequentemente sul tema delle rinnovabili (e in particolare sul rinnovamento eolico), indicando peraltro un obiettivo molto sfidante (50% di share RES entro il 2018): si tratta di un buon auspicio per il settore o di mere dichiarazioni di intenti? ▸ Per l’accesso agli incentivi idro è previsto un nuovo adempimento di natura ambientale: sia la natura dell’attestazione (una novità assoluta nel panorama dell’idro) sia i tempi strettissimi (l’attestazione deve essere prodotta dalla PA competente entro la chiusura dei registri) creerà con tutta probabilità difficoltà agli operatori, con possibili ripercussioni sulle dinamiche e sulle graduatorie dei registri ▸ Il nuovo incentivo per ex impianti CV verrà calcolato sulla base del prezzo energia dell’anno precedente, creando un hedging imperfetto tra energia e incentivo (con più ampia variabilità delle total revenues) e – limitatamente al 2016 - una notevole diminuzione degli EBITDA: per tale ragioni alcuni operatori stanno combattendo la misura, proponendo che il prezzo energia di riferimento sia quello dell’anno in corso (si dimezzerebbe la correlazione tra ricavi totali e prezzi energia e migliorerebbe l’EBITDA 2016) ▸ Applicando i valori di WACC indicati da Deloitte per il settore delle rinnovabili (6,6%, da noi aggiustato in 6,23% sulla base dei nuovi tassi free risk), sarebbe possibile ottenere la redditività target con offerte di riduzione incluse tra il 10% e il 30% - offerte al 40% non remunerebbero nemmeno i parchi con 2.500 ore annue di ventosità ▸ Sul fronte grande eolico, il nuovo DM consentirà di smaltire circa un terzo delle autorizzazioni attualmente esistenti, ma non affronta in alcun modo il tema del rinnovamento dell’esistente caro a molti tra i maggiori player del settore: si attendono provvedimenti in tal senso ▸ Sviluppare impianti di media taglia assume oggi significato solo in previsione di futuri meccanismi di incentivazione: la pressione competitiva nelle prossime procedure – dove non ci sarà spazio per nuove iniziative - sarà peraltro elevatissima e potrebbe costringere gli operatori a richiedere la riduzione dell’incentivo – peraltro senza garanzia di successo – per avanzare in graduatoria ▸ La filiera del micro (accesso diretto) potrà accedere agli incentivi solo se gli impianti saranno connessi entro il 31/12/2016 – considerando i tempi che a detta degli operatori intercorrono tra costruzione e connessione gli impianti dovranno essere finiti entro l’estate: in assenza di una prospettiva per il 2017 il comparto rischia uno stop 5
Mercato e rinnovabili: key findings www.lmns.it ▸ I primi mesi dell’anno 2016 hanno confermato l’attesa discontinuità nei prezzi di mercato elettrico rispetto all’anno precedente: la fortissima riduzione del prezzo gas ha prodotto un effetto di riduzione del 25% sul PUN ▸ Il mercato elettrico registra un’elasticità quasi lineare tra volumi contendibili, ruolo dei CCGT e prezzi: al crescere di 1 GWh di domanda oraria residua, i CCGT guadagnano 0.9% di marginalità che si trasferisce sui prezzi con un effetto di +1 €/MWh sul PUN ▸ L’abbassamento dei costi di esercizio dei CCGT avvicina i prezzi della produzione termoelettrica nazionale ai prezzi dell’import: ciò determina non solo un abbassamento generale del livello dei prezzi ma anche una riduzione della volatilità media oraria del PUN nell’arco della giornata ▸ L’effetto delle rinnovabili sulla riduzione dei prezzi risulta in leggero aumento su base tendenziale nonostante un minor apporto della produzione fotovoltaica ▸ I ricavi medi unitari di eolico e fotovoltaico da mercato elettrico tendono ad allinearsi su base nazionale: l’effetto dei differenti profili e della distribuzione zonale di tali fonti risulta indebolito ▸ Gli esiti del mercato MSD dimostrano che il sistema italiano tende ad essere lungo e mostra con evidenza un maggiore ricorso di servizi a scendere: ciò è particolarmente evidente nelle settimane di domanda residua relativamente più bassa ▸ La condizione “lunga” del sistema elettrico italiano deriva principalmente dagli esiti MGP, fase di mercato che spesso non accetta impianti abilitati al dispacciamento per effetto dell’incidenza delle fonti rinnovabili e dell’import: per gestire in sicurezza il sistema in tali circostanze Terna ha la necessità di eseguire strategie di approvvigionamento che movimentano elevati volumi di riserva, mentre le azioni di bilanciamento appaiono più orientate a correggere gli errori di previsione su fabbisogno e rinnovabili non programmabili ▸ A livello macrozonale, il principale driver MSD al Nord è il fabbisogno previsto, mentre al Sud è la previsione di produzione rinnovabile ▸ Capacity market: l’Interim Report di valutazione della Commissione Europea promuove diversi aspetti della proposta italiana di Reliability Option, tuttavia si sottolinea altresì l’importanza di una piena partecipazione della demand-response e della capacità estera 6
Mercato e rinnovabili: main alerts www.lmns.it ▸ Le prospettive sui prossimi trimestri del 2016 confermano i discreti margini sui costi variabili che i CCGT riescono ad ottenere ormai da più di un anno: tale fenomeno ha allontanato il previsto innesco del consolidamento del comparto termoelettrico, che potrebbe avvenire nel corso del 2017 a fronte di una attesa compressione dei Clean Spark Spread dei cicli combinati ▸ Pur abbracciando le visioni più rialziste sulla domanda elettrica, e nell’incertezza del destino del meccanismo ETS, gli attuali scenari sui mercato gas suggeriscono che per tornare a condizoni di prezzo gas simili all’anno 2013 occorrono almeno 10 anni ▸ L’effetto di cannibalizzazione dei ricavi delle rinnovabili torna ad aggravarsi per il fotovoltaico, rendendo ancora più critico un contesto con prezzi di mercato ai minimi storici ▸ Il tema della riforma del dispacciamento sta per tornare al centro: a breve saranno avviate delle consultazioni AEEGSI sulle discipline transitorie di apertura di MSD a rinnovabili e domanda – con le annesse possibilità di aggregazione – e della valorizzazione degli sbilanciamenti, che interesserà soprattutto le unità in prelievo ma potrebbe toccare anche l’energia rinnovabile ▸ Gli esiti MSD dell’anno 2015 e l’analisi dell’incidenza della mancata produzione eolica manifestano chiaramente quanto possa essere rilevante il ruolo delle rinnovabili – e della fonte eolica in particolare – nell’offerta di servizi di dispacciamento: Terna già ricorre con una certa frequenza sulla modulazione eolica quando le necessità di dispacciamento superano le risorse di sistema attualmente disponibili ▸ Spesso vi è molta capacità abilitata a MSD spiazzata su MGP, constringendo Terna a movimentare molte risorse in riserva e bilanciamento – soprattutto in condizioni di scarsa domanda residua e di limite di scambio tra Nord e Sud: l’abilitazione a MSD di anche della sola risorsa eolica può consentire una riduzione dei costi di sistema ▸ Gli scenari di overgeneration restituiscono la dimensione minima del mercato aggredibile dall’eolico su MSD: tra 0.1 e 1.8 TWh al 2020, e tra 1 e 6 TWh al 2025 – dopo diverso tempo, si è di fronte ad una riforma in grado di conciliare pienamente gli interessi dei produttori rinnovabili e del sistema elettrico ▸ Le modalità di valorizzazione delle rinnovabili su MSD sono ancora da definire, ma la struttura dell’incentivazione e l’osservazione dei casi esteri suggeriscono che per l’Italia il modello sarà più simile a quello tedesco (che tende a valorizzare servizi a scendere) rispetto a quello spagnolo (che tende a valorizzare servizi a salire). 7
www.lmns.it Regolazione, Legislazione Mercato e Rinnovabili e Incentivi
Renzi e le rinnovabili: l’inizio di una storia? www.lmns.it - Il premier Renzi si è recentemente soffermato sul ruolo delle rinnovabili – i termini sono stati assai generici, salvo un excursus sull’importanza del miglioramento tecnologico sull’eolico: è un’apertura verso strumenti di supporto al “rinnovamento eolico” (sostegno agli uscenti dagli incentivi)? - Il premier ha tuttavia sottolineato che la crescita delle rinnovabili dovrà avvenire senza incentivi: logica merchant o sostegno fiscale? - Successivamente Renzi ha indicato come obiettivo di share RES sul consumo il 50% entro fine legislatura: tale obiettivo non pare – numeri alla mano - in alcun modo credibile Agli attuali tassi di installato Maggio 2018 GAP FINE LEGISLATURA (300 MW/anno), si potrebbe generare uno step di 0,5% Ove tutti gli aggiudicatari di dello share RES sul consumo incentivi del DM 6 luglio entrassero in esercizio si assisterebbe ad un NUOVO incremento di share dell’1% AUTOCONSUMO DM FER PV Code DM 6 2016 Normalizzazione luglio 0,5% 10,5% Maggio 2016 1,5% OGGI 1% 3,5% Resterebbe comunque un gap di 10,5% (32 TWh) colmabile 50% con: Nell’ipotesi (irrealistica) in cui § Un massiccio piano di tutti gli impianti aggiudicatari incentivi (Super DM FER) Normalizzando i valori di incentivi del nuovo DM FER § Una riduzione massiccia delle varie fonti – in 16 entrassero in esercizio della domanda particolare l’idroelettrico entro il 2018, l’incremento § Un maxi incremento della 33% (bassissima produzione nel 2016) – lo share dello share sarebbe di 1,5% performance raggiungerebbe il 36,5% Nessuna delle tre ipotesi ci sembra realistica 9 eLeMeNS
I principali fatti regolatori dell’ultimo trimestre www.lmns.it § Il nuovo DM FER ha ricevuto l’OK dalla Commissione Europea – tuttavia non è ancora stato approvato dal nuovo Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda § E’ filtrata tuttavia una nuova bozza, contenenti le seguenti novità: Nuovo DM FER § Nuova metodologia di calcolo per il contatore § Accorpamento dei contingenti di incentivazione in un’unica procedura § Nuovi adempimento per accesso incentivi idro § Rimodulazione incentivo per biomasse Legge § La conversione in Legge del DL Milleproroghe impone all’Autorità una revisione della bolletta elettrica per tutti i Milleproroghe clienti non domestici che con ogni probabilità danneggerà auto-consumo ed efficienza Convenzione § Il GSE ha pubblicato una nuovo schema di convenzione per il rilascio di incentivi agli impianti ex CV, GRIN prevedendo un forte sbilanciamento a suo favore Piano di § Terna ha posto in consultazione il Piano di Sviluppo di Rete decennale 2016-2025 sviluppo di rete § L’Autorità ha recepito le modifiche disposte dal Collegato Ambientale 2016 in relazione all’abolizione della Modifiche SEU soglia dei 20 MW e all’estensione dei SEESEU A § L’Agenzia delle Entrata ha pubblicato alcuni chiarimenti relativi al ri-accatastamento degli impianti alimentati da Imbullonati fonti rinnovabili – ai fini del pagamento IMU 10
Le forze che governano il contatore: una sensitivity analysis www.lmns.it - Molti degli input che contribuiscono a formare i valori del contatori sono in una certa misura Revoche del DM 6/7 prevedibili (Phase out, Nuovi Bandi, ecc) Sottosoglia - Alcuni degli input sono invece impossibili da prevedere a priori - Ai fini dei poter prevedere il possibile andamento del contatore è necessario tuttavia tenere conto di questi fattori Crescita produzione - Per una corretta scenarizzazione abbiamo ipotizzato 3 scenari relativi agli input non prevedibili (Revoche, sottosoglia, produzione, prezzi energia, impianti a biomasse) Trend prezzi crescenti - Anche il GSE nei suoi scenari adotta ipotesi simili (non considerando tuttavia l’impatto delle variazioni della produzione Salva-biomasse Revoche DM 6/7 Sottosoglia Produzione Prezzi Energia Salva-biomasse (% su assegnato non (nuove costruzioni, (tutti gli impianti, (variazione su prezzi (MW aderenti alla costruito) costo in ml€/mese) variazione su storico) forward attuali) Legge Stabilità 2016) Storico 1,8 ml€/mese Storico Forward Caso base (dati GSE, varia per (valore storico (dati GSE, variano (38,3 su 2016, 400 MW fonte, media 44%) secondo dati GSE) per categoria) 38,4 su 2017) +10% su fwd Best case 90% 1,3 mil€/mese -2% (42,1 su 2016, 100 MW 42,2 su 2017) -10% su fwd Worst case 30% 2,5 mil€/mese +2% (34,5 su 2016, 650 MW 34,6 su 2017) 11
Il contatore: metodo DM 6 luglio www.lmns.it - Il GSE effettua in via ufficiale una scenarizzazione sull’andamento del contatore adottando la metodologia vigente ai sensi del DM 6 luglio 2012 – che lascia ampi aree non definite e riempite dal GSE - La metodologia prevede di valorizzare ogni produzione al prezzo energia effettivamente applicato a ciascuna categoria (RE anno precedente per CV, Pzonale per TO, ecc) – inoltre gli impianti aventi diritto agli incentivi ma non ancora in esercizio sono conteggiati nel presente - Con questa metodologia, il limite di spesa sarebbe certamente raggiunto anche nello scenario Base al momento della pubblicazione dei bandi del DM FER – che pertanto non avrebbero luogo - Il valore supererebbe ampiamente i 6 miliardi con l’applicazione dei prezzi energia 2016 7.000 6.500 Applicazione nuovo prezzo energia Contatore: worst case Bandi DM FER Contatore: 6.000 Limite di spesa END Milioni di euro base 5.500 Approvazione DM FER Contatore: best case 5.000 eLeMeNS 4.500 f-16 m-16 a-16 m-16 g-16 l-16 a-16 s-16 o-16 n-16 d-16 g-17 f-17 m-17 a-17 m-17 g-17 l-17 a-17 s-17 o-17 n-17 d-17 BEST WORST CONTATORE 12
Il contatore con la vecchia bozza www.lmns.it - La vecchia bozza prevedeva una totale rivisitazione della logica del contatore, che si trasformava da un valore singolo calcolato mensilmente a una serie di valori futuri che formano una curva di costo - Il valore degli impianti non costruiti è attribuito ad una futura data ipotizzata dal GSE (effetto deflattivo) – inoltre per ciascun anno futuro è applicato il relativo prezzo forward - Qualora il picco della curva futura superi il limite di spesa, l’incentivazione è immediatamente sospeso - Nello scenario Base elaborato dal eLeMeNS il picco della curva non supera il limite di spesa – nel worst case il superamento del picco (gen. 2017) si rivela al momento della pubblicazione del nuovo DM – facendolo cessare immediatamente di efficacia - Con l’applicazione del RE2016 il picco di spesa viene immediatamente “ravvisato” anche nello scenario base Contatore: 6.000 END Limite di spesa worst case 5.800 5.600 Approvazione DM FER Contatore (MAX): base Milioni di euro 5.400 Curva di costo mensile 5.200 (non vale ai fini del tetto) Contatore: 5.000 best case 4.800 eLeMeNS 4.600 f-16 m-16 a-16 m-16 g-16 l-16 a-16 s-16 o-16 n-16 d-16 g-17 f-17 m-17 a-17 m-17 g-17 l-17 a-17 s-17 o-17 n-17 d-17 BEST WORST COSTO CONTATORE 13
Il contatore con la vecchia bozza RE 2016 www.lmns.it - Con l’applicazione del RE2016 il picco di spesa viene immediatamente “ravvisato” anche nello scenario base - L’applicazione del RE 2016 in luogo del RE2015 alle produzioni di impianti già incentivati con i CV incide infatti sul valore del contatore ai sensi della metodologia della vecchia bozza, in base alla quale per gli impianti ex CV il prezzo dell’energia di riferimento è il RE applicato alla produzione - La sostituzione del RE2015 con il RE2016 comporterebbe infatti un aumento immediato di circa 300 milioni di euro del contatore - Anche nel caso base, il contatore supererebbe quindi la soglia dei 5,8 miliardi, interrompendo l’acceso ai nuovi incentivi e bloccando la pubblicazione dei bandi per aste e registri - Tale scenario è superato dalla nuova bozza di DM 6.000 Contatore: END Limite di spesa worst case 5.800 5.600 Approvazione DM FER Curva di costo mensile Contatore (MAX): base Milioni di euro (non vale ai fini del tetto) 5.400 5.200 Contatore: 5.000 best case 4.800 eLeMeNS 4.600 f-16 m-16 a-16 m-16 g-16 l-16 a-16 s-16 o-16 n-16 d-16 g-17 f-17 m-17 a-17 m-17 g-17 l-17 a-17 s-17 o-17 n-17 d-17 BEST WORST COSTO CONTATORE 14
Nuovo contatore: la metodologia www.lmns.it STEP 1: CALCOLO DELLA CURVA DI COSTO (NON VALE AI FINI DEL CONTATORE) Viene calcolata su base mensile la curva di costo degli incentivi previsti per le rinnovabili non FV per un periodo futuro di 3 anni dal momento in cui viene effettuato il calcolo (e.g. Calcolo maggio 2016: curva da maggio 2016 ad aprile 2019) POTENZA INCENTIVATA: Impianti attualmente aventi diritto + Stima Accesso Diretto – Phase out CV e CIP6 – Stima revoche. A ottobre aggiunta vincitori aste e registri DM 2016, possibile aggiunta “Salva-Biomasse” (L.S. 2016) PRODUZIONE: Stima della produzione basata sullo storico di ciascun impianto o su stime di produzione di impianti simili INCENTIVO E ENERGIA: Valore puntuale di incentivazione basato su una media dei prezzi energia degli ultimi 24 mesi e dei futuri 12 mesi (per la prima elaborazione di maggio 2016 sarebbero necessari valori fino ad aprile 2020 – i valori forward sono però noti fino al 2017) Media del prezzo storico dei 24 mesi precedent (noto) Maggio 2016 Media forward GME 12 mesi successivi (ignoto) Maggio 2014 Maggio 2017 Prezzo energia applicato al valore di costo di maggio 2017 (primo valore della curva) Media dei foreard dei 24 mesi precedenti (ignoto) Aprile 2019 Media forward GME 12 mesi successivi (ignoto) Aprile 2017 Aprile 2020 Prezzo energia applicato al valore di costo di aprile 2019 (ultimo valore della curva) STEP 2: CALCOLO DELLA MEDIA MOBILE DELLA CURVA DI COSTO (VALE AI FINI DEL CONTATORE) Ogni mese il GSE calcola la media dei 36 valori relativi al trienno successivo calcolata con la metodologia di cui allo step 1. Se il valore mensile eccede i 5,8 miliardi, l’incentivazione è sospesa dopo 30 giorni Media dei valori della curva di costo (step 1) del trienno successivo Maggio 2016 Maggio 2019 Valore del contatore di maggio 2016 15
Il nuovo contatore www.lmns.it - Per effetto della nuova metodologia di calcolo il valore della curva di costo diventa quasi insensibile alle variazioni dei prezzi energia – l’impatto dei nuovi impianti che accedono all’incentivo grazie al DM FER 2016 è spalmato nel tempo e compensato dal phase out - La media mobile dei valori del contatore amplifica l’effetto di stabilità del contatore, che resta stabilmente ben al di sotto del limite - Nel worst case scenario il valore del contatore sfiora i 5,8 miliardi, restandone tuttavia (appena) al di sotto: la nuova curva del contatore è del tutto insensibile all’applicazione di qualsiasi RE – infatti il valore energia di riferimento è un valore teorico (media triennale) che non fa riferimento ai valori effettivamente applicati a ciascun meccanismo di incentivazione - Abbiamo applicato a ciascun mese del contatore la media dei prezzi energia nei 24 mesi precedenti e nei 12 successivi rispetto al mese di competenza (es. maggio 2017: media maggio 2015 - maggio 2018) – necessaria visibilità su forward di 48 mesi 6.000 Limite di spesa Contatore: 5.800 worst case Curva di costo mensile (non vale ai fini del tetto) 5.600 Bandi DM FER Milioni di euro 5.400 Approvazione DM FER Contatore 5.200 (AV): base 5.000 Contatore: 4.800 best case eLeMeNS 4.600 f-16 m-16 a-16 m-16 g-16 l-16 a-16 s-16 o-16 n-16 d-16 g-17 f-17 m-17 a-17 m-17 g-17 l-17 a-17 s-17 o-17 n-17 d-17 BEST WORST COSTO CONTATORE 16
Il nuovo contatore - Optimistic www.lmns.it - Un’interpretazione alternativa relativa all’uso dei prezzi energia comporta un’ulteriore riduzione della curva del contatore di circa 150-200 milioni - Secondo tale interpretazione, il prezzo energia a il valore del contatore di ciascun mese è valorizzato è pari alla media dei 24 mesi passati e dei 12 futuri rispetto al mese in cui avviene il calcolo (e non rispetto al mese a cui è imputato il costo) - A titolo esemplificativo, nel contatore pubblicato a maggio 2016, ogni valore del contatore futuro (incluso maggio 2017, vedi esempio della slide precedente) è valorizzato alla media dei prezzi energia maggio 2014 – maggio 2017 - Tale metodologia appare ad oggi l’unica realmente implementabile, vista l’indisponibilità di prezzi forward pubblicati dal GME con visibilità superiore rispetto ai 18 mesi 6.000 Limite di spesa 5.800 Contatore: 5.600 worst case Curva di costo mensile (non vale ai fini del tetto) Milioni di euro 5.400 Bandi DM FER Approvazione DM FER 5.200 Contatore 5.000 (AV): base Contatore: 4.800 best case eLeMeNS 4.600 f-16 m-16 a-16 m-16 g-16 l-16 a-16 s-16 o-16 n-16 d-16 g-17 f-17 m-17 a-17 m-17 g-17 l-17 a-17 s-17 o-17 n-17 d-17 BEST WORST COSTO CONTATORE 17
Contatore: sintesi degli scenari base www.lmns.it - Il fine tuning del Legislatore sulla metodologia applicabile al contatore ha scongiurato il rischio sforamento del tetto di spesa - Il tetto di spesa sarebbe stato certamente raggiunto con la attuale metodologia (DM 6 luglio) che esponeva il contatore ad ampi sbalzi di volatilità - La metodologia ipotizzata con la prime bozze del DM FER a fine 2015 – non considerando prezzi energia così bassi per l’anno 2016 – lasciavano qualche possibilità di sforamento negli scenari con prezzi energia particolarmente bassi - L’ultima formulazione del contatore lascia un rassicurante margine di sicurezza, garantendo la piena efficacia del DM siano alla fine del 2016 (termine naturale) – l’interpretazione alternativa della metodologia lascia ancora più spazio - Tale spazio potrebbe essere colmato con un nuovo DM di incentivazione che – a seconda delle scelte di policy che effettuerà il Governo – potrebbe contenere da 1.200 MW a 2.000 MW di incentivi per nuovi impianti nel periodo 2017-2020 6.400 6.200 6.000 5.800 Milioni di euro 350 milioni di euro: 5.600 spazio per DM RES 2017? 5.400 Nuovo 5.200 contatore Nuovo 5.000 contatore optimistic eLeMeNS 4.800 f-16 m-16 a-16 m-16 g-16 l-16 a-16 s-16 o-16 n-16 d-16 g-17 f-17 m-17 a-17 m-17 g-17 l-17 a-17 s-17 o-17 n-17 d-17 DM 6 luglio Old draft RE 2016 Old draft RE 2016 New draft New draft opt Tetto 18
Contatore: l’alba di un nuovo DM FER? www.lmns.it - La revisione della metodologia del contatore allontana il costo indicativo di incentivazione dal tetto massima di spesa di 5,8 miliardi, creando uno spazio di almeno 350 milioni (che nel caso dell’interpretazione ottimistica supera i 500 milioni) - Il Governo - con diversi esponenti – ha da tempo annunciato di essere al lavoro per un nuovo DM di incentivazione, con effetti a partire dal 2017 e con un’accresciuta importanza di meccanismi competitivi come le aste - Abbiamo – a puro titolo esemplificativo e senza alcuna finalità predittiva o indicativa – immaginato tre diversi possibili scenari di allocazione di nuovi incentivi, caratterizzati dal comune costo di incentivazione fissato – appunto – in 350 milioni di euro/anno - Il primo scenario (SMALL TECH) prevede uno sbilanciamento a favore delle piccole taglie – con circa 1.420 MW di incentivi rilasciati (raddoppio dei contingenti per piccole taglie rispetto a DM FER 16) - Il secondo scenario (LARGE TECH) prevede uno sbilanciamento a favore delle grandi taglie – con circa 2.900 MW di incentivi rilasciati (triplicazione del contingente per grandi eolico rispetto a DM FER 16) per un costo di 350 milioni. Tale scenario potrebbe coinvolgere anche il rinnovamento dei parchi eolici esistenti e in phase out - Il terzo scenario (NEW TECH) prevede uno sbilanciamento a favore di “nuove fonti” come l’eolico off-shore e il solare termodinamico, caratterizzate tuttavia da costi di incentivazione più alti: per tale ragioni gli incentivi erogati sarebbero circa 1.250 MW SMALL TECH LARGE TECH NEW TECH Large Small Large Small Large Small EOLICO 800 MW 120 MW 2.400 MW 60 MW 480 MW 36 MW IDROELETTRICO 30 MW 160 MW 90 MW 80 MW 18 MW 48 MW BIOMASSE 50 MW 180 MW 100 MW 90 MW 30 MW 54 MW GEOTERMICO 20 MW 60 MW 40 MW 30 MW 12 MW 18 MW SOLARE CSP - - - - 100 MW - EOLICO OFF-SHORE - - - - 450 MW - TOTALE 900 MW 520 MW 2.630 MW 260 MW 1.090 MW 156 MW 19
I tempi del nuovo DM www.lmns.it Passaggio Descrizione Pubblicazione del Decreto FER Il DM sembrerebbe chiuso – al netto di alcune richieste degli Tempistiche incerte, probabilmente entro fine maggio operatori sugli impianti ex CV. Si attende solo la firma del Ministro Pubblicazione procedure del GSE Dettaglieranno gli aspetti operativi per l’accesso all’incentivazione, Entro e non oltre il 20 giugno 2016 riempiendo anche alcune aree grigie di normativa Pubblicazioni Bandi Aste e Registri Indicheranno i contingenti (ridotti nel caso dei registri?) e le Al più tardi entro il 20 luglio 2016 tempistiche di partecipazione alle procedure competitive Apertura aste e registri Sarà possibile iscrivere i propri progetti mediante il portale Entro 10 giorni dalla pubblicazione dei bandi informatico predisposto dal GSE Pubblicazione DTR GSE Disciplineranno le condizioni alle quali saranno consentiti interventi Entro 90 giorni dall’approvazione del DM di manutenzioni e sostituzioni. Vale anche il per il FV Chiusura aste e registri Ultimo giorno utile per poter effettuare l’iscrizione (e dunque per 60 giorni dopo l’apertura poter disporre dei requisiti di partecipazione) Pubblicazione esito aste e registri Si definisce la prima graduatoria dei vincitori delle procedure – a Entro 30 giori dalla chiusura delle aste e dei regitri seguito di eventuali rinunce possono verificarsi scorrimenti Cessazione di efficacia del DM Fatte salve alcune eccezioni (vincitori di aste, impianti idro, impianti 30 giorni dopo il 1 dicembre 2016 – data indicata dal DM DM 6 luglio) non si accettano nuove richieste di incentivazione Nuovo DM 2017 Il Governo ha più volte annunciato di essere al lavoro su un nuovo Nuovo provvedimento di incentivazione? provvedimento di supporto alle FER (aste diffuse? pluriennale?) 20
La grana idroelettrica www.lmns.it - Gli impianti idroelettrici che producono sulla base di una concessione e che richiedono un nuovo incentivo devono presentare un’attestazione rilasciata dall’Autorità competente che accerti o confermi che la concessione in oggetto non Art.4 pregiudichi il mantenimento o il raggiungimento degli obiettivi di qualità definiti dal TUA - Nel caso degli impianti che iscrivono a registro, l’attestazione va presentata contestualmente all’iscrizione – pena nuova bozza l’esclusione dalla graduatoria DM FER - Nel caso di impianti sottosoglia va presentata entro 6 mesi dall’entrata in esercizio – pena la decadenza dell’incentivo. Fino al momento di presentazione dell’attestazione l’incentivo è comunque sospeso - Tale prescrizione sembra da collegare alle osservazioni della Commissione UE ricevute dal MiSE il 1 febbraio 2016 L’attestazione a cui fa riferimento l’art.4 rappresenta di fatto una novità nel panorama dell’idroelettrico. Pur in presenza di un Cosa format predefinito (eventualmente pubblicato da GSE o MiSE) da sottoporre all’Amministrazione, è prevedibile che il rilascio richiedere dell’attestazione da parte dell’Amministrazione competente – non rientrando in una prassi nota – possa rivelarsi complicato L’attestazione va rilasciata – presumibilmente – dal soggetto che ha rilasciato la concessione di derivazione (Province, A chi Regioni, Genio Civile). In alcuni casi (eg. Genio) l’Amministrazione potrebbe in prima istanza dichiararsi incompetente al richiedere rilascio dell’attestazione Posto che nel caso degli impianti a registro l’attestazione andrà presentata al più tardi entro fine settembre 2016 (chiusura Quando procedure), i tempi che intercorrono tra l’approvazione del DM (o di un format predisposto da GSE o MiSE) e il rilascio richiedere dell’attestazione appaiono estremamente ristretti – specie in considerazione della pausa estiva Non è chiaro se l’Amministrazione debba attestare che il mancato pregiudizio alla qualità del corpo idrico si riferisca A quando è temporalmente alla data di richiesta dell’attestazione (estate 2016) o del rilascio della concessione (anche 5-6 anni prima). La riferita questione rilela in quanto gli obiettivi di qualità di un corso d’acqua possono essere cambiati nel corso del tempo Tale nuovo adempimento a carico dei produttori idroelettrici potrebbe rivelarsi esiziale per molti soggetti che non riusciranno ad ottenere nei tempi previsti l’attestazione. E’ plausibile che tale circostanza possa riflettersi sulla graduatoria finale dei registri – comportando l’esclusione di alcuni soggetti e liberando risorse che sembravano già assegnate 21
Il registro idroelettrico: una partita pronta a riaprirsi? www.lmns.it Registro idroelettrico : max 80 MW IDENTIKIT DEL VINCITORE: IMPIANTO AUTORIZZATO ISCRITTO A REGISTRI DM 6/7 CON AU “DATATA” Criterio Categoria Dirimente Commento MIN 120 – MAX 195 MW (stima Impianti iscritti nei registri del DM 6 luglio 2012 e in 1 possesso di AU - Tabella C (non vincitori né esclusi) NO eLeMeNS su scouting AU). Occupazione totale contingente Impianti che richiedono volontariamente una riduzione La teoria suggerisce che tutti dovranno 2 tariffaria del 10% NO chiedere la riduzione del 10% sulla tariffa Impianti che potevano accedere direttamente Dirimente per progetti con criterio 1 + 2. SOLO IN 3 all’incentivo ai sensi del DM 6 luglio (termine per POTENZA Impatto quasi nullo dato il loro numero commissioning 30/04/17) limitato previsto SOLO IN Dirimente per progetti con criterio 1 + 2. 4 Impianti titolari di AU POTENZA Impatto nullo Dirimente per progetti con criterio 1 + 2. SOLO IN 5 Impianti antropizzati ai sensi del DM FER 2016 POTENZA Impatto quasi nullo dato il loro numero limitato previsto Anteriorità autorizzazione – a parità di data vale il titolo 6 concessorio SI Criterio dirimente Dirimente solo per impianti con stessa 7 Minor potenza dell’impianto NO datazione AU e concessione 8 Antecedenza data di iscrizione al registro NO Criterio quasi certamente mai dirimente 22
Il registro idroelettrico: una partita chiusa? www.lmns.it Registro eolico: max 60 MW. IDENTIKIT DEL VINCITORE: IMPIANTO ISCRITTO A REGISTRI DM 6/7 CON AU “DATATA” Criterio Categoria Dirimente Commento MAX 137 MW – progetti delle Impianti iscritti nei registri del DM 6 luglio 2012- 1 Tabella C (non vincitori né esclusi) NO Tabelle C 2012-2013-2014. Occupazione totale contingente La teoria suggerisce che tutti Impianti che richiedono volontariamente una 2 NO dovranno chiedere la riduzione del riduzione tariffaria del 10% 10% sulla tariffa Il criterio 1 e 2 è soddisfatto da 3 Anteriorità autorizzazione SI una potenza > contingente. Avanzano le AU più datate Tra impianti con la stessa data AU, 4 Minor potenza dell’impianto NO avanzano i più piccoli. Criterio non dirimente Tra impianti con la stessa taglia, 5 Antecedenza data di iscrizione al registro NO avanza chi si è iscritto prima. Criterio non dirimente 23
Il registro bioenergie: una partita aperta? www.lmns.it Registro bioenergie: max 90 MW IDENTIKIT DEL VINCITORE: TUTTI I PROGETTI GIA’ ISCRITTI AI REGISTRI + IMPIANTI AGRICOLI < 600 KW + IMPIANTI NUOVI CON RIDUZIONE TARIFFA. POSSIBILE SPAZIO PER IMPIANTI NUOVI SENZA RIDUZIONE IN BASE AD ANZIANITA’ AU Criterio Categoria Dirimente Commento Certamente vincitore chi rispetta il 1 Impianti agricoli di potenza inferiore a 600 kW SI requisito. Limitata occupazione contingente MAX 28 MW – certamente vincitore chi Impianti iscritti nei registri del DM 6 luglio 2012 - Tabella 1 C (non vincitori né esclusi) SI rispetta il requisto. Limitata occupazione contingente La teoria suggerisce che chi è privo di Impianti che richiedono volontariamente una riduzione 2 SI criterio 1 o 2 dovrà chiedere la riduzione tariffaria del 10% del 10% Impianti WTE con attestazione di corretta gestione del Impatto quasi nullo dato il loro numero 3 ciclo dei rifiuti NO limitato previsto IN Criterio dirimente per i nuovi impianti 6 Anteriorità autorizzazione POTENZA (non iscritti DM 6 luglio) 7 Minor potenza dell’impianto NO Non dirimente 8 Antecedenza data di iscrizione al registro NO Criterio quasi certamente mai dirimente 24
Le prospettive dei grandi, medi e piccoli www.lmns.it Cosa attendersi dal Dove siamo oggi Cosa cambia con il DM La strategia da adottare futuro - Oltre 2.500 MW di AU - 1/3 dei progetti con AU - Efficientare costi - Pipeline AU: speranza - Decine di AU in corso può accedere a tariffa - Ottimizzare trading nuovo DM 2017 Il grande - 1.800 MW in phase out ed essere costruito - Strategia asta - Phase out o new: PPA eolico nei prossimi 3 anni - Nessun impatto su - Proseguire sviluppo? con supporto fiscale - Rinnovamento vietato phase out - Guardare secondario - No merchant - Possibilità di accesso - Strategia registro (Reg - Lunga coda di progetti Il medio alla tariffa per pochi vs AD - Riduzione 10%) sconfitti nei registri del impianti già iscritti in - Iscrivere nuovi sviluppi - Speranza nuovo DM eolico e DM 6 luglio 2012 passato in attesa possibile incentivi 2017 - Nuovi progetti in corso idro - Nessuno spazio per nuovo DM incentivi di autorizzazione sviluppi post 2014 2017 - - Limitata / nulla coda di - Contingente ridotto - Speranza nuovo DM progetti sconfitti nei - Ottimizzare costi rispetto a DM 6 luglio, incentivi 2017 La media registri del DM 6 luglio - Sfruttamento termico ma più capiente - Stream biometano biomassa 2012 - Sinergie con altri rispetto ad altre RES - Sinergie con consumo - Nuovi progetti in corso strumenti incentivazioni - Tariffe sfidanti (Alert Milleproroghe) di autorizzazione - Unico mercato aperto - Tariffe identiche a - Ridurre al massimo i - Vivacità in particolare quelle del DM 6 luglio tempi di costruzione - Speranza nuovo DM Il micro su idro, wind e biogas - Connessione alla rete - Se in ritardo, incentivi - Barlumi di una filiera necessaria entro 31 dic scommettere su nuovo nazionale? - Costruzione entro lug? DM? 25
La convenzione GRIN - problematiche www.lmns.it - Il GSE ha pubblicato un nuovo schema di convenzione che regolerà i rapporti tra produttore e GSE stesso sugli impianti aventi già accesso ai CV e ora aventi diritto al Feed-in Premium sino al termine dell’incentivazione - La convenzione – la cui stipula è necessaria per l’accesso all’incentivazione – regola un’ampia gamma di rapporti tra il GRIN GSE GSE e il produttore (non solo i tempi di pagamento come originariamente atteso) - Numerosi aspetti della convenzione hanno sollevato più di una perplessità tra gli operatori – alcune associazioni stanno preparando un ricorso avverso alla misura Viene confermato che il pagamento avverrà su base trimestrale e – nel dettaglio – al termine del secondo trimestre I tempi di successivo alla produzione. Tale schema di pagamento si applicherà sino al termine del periodo di incentivazione – non sono pagamento previsti graduali allineamenti allo schema di pagamento mensile (pagamento al secondo mese successivo alla produzione). Il GSE considera lo schema trimestrale come un proseguimento ideale del sistema dei ritiri CV La convenzione prevede forme di cessione del credito (su base biennale) ad un unico cessionario (escluderebbe– se non con atto privato – la cessione a un pool di banche). Sarà inoltre prevista una consuntivazione mensile dell’incentivo spettante – Il factoring anche allo scopo di poter attivare meccanismi di factoring. E’ tuttavia prevista un’ampia serie di possibili compensazioni (anche a valere su impianti diversi dello stesso gruppo) che renderà assai complesso l’attivazione di factoring che – con ogni probabilità – sarà accessibile solo da soggetti con elevata reputazione creditizia e a costi elevati La convenzione prevede un forte sbilanciamento dei rapporti in favore del GSE – consentendo la revoca dell’incentivazione Le revoche per un’ampissima fattispecie di ragioni e inadempienze, alcune delle quali ritenute minori dagli operatori. Tale aspetto è quello ritenuto maggiormente critico dagli operatori e dalle Associazioni di categoria La convenzione prevede – come del resto previsto dalla lettera dell’art.19 del DM 6 luglio – che la valorizzazione dell’incentivo avvenga sulla base del prezzo dell’energia dell’anno precedente a quello di produzione. Tale aspetto – a differenza di quello di Il RE2015 cui ai tempi di pagamento – segna una cesura metodologica rispetto a quanto accadeva con i CV (prezzo di ritiro calcolato sul valore dello stesso anno in cui avveniva la produzione, anche a mezzo di un sistema di conguagli) La convenzione presenta numerosi aspetti invisi ai produttori: la sua probabile impugnazione rischia di rallentare il processo di erogazione dell’incentivo, bloccando in particolare gli anticipi (pur limitati) da parte delle banche sulla base delle rendicontazioni di credito mensili – circostanza critica in particolar modo per i soggetti che sostengono costi di acquisto del combustibile 26
Il RE – tempistiche di pagamento a confronto www.lmns.it Il nuovo FiP – ai sensi dell’art. 19 DM 6 luglio 2012 – verrà rilasciato sulla base del prezzo medio energia (RE) dell’anno precedente. In termini di competenza economica si tratta di una novità rispetto a quanto previsto fino al 2015 – l’hedging incentivo –energia diventa meno evidente esponendo maggiormente il produttore alla variazione dei prezzi di mercato TOTAL REVENUES APPLICAZIONE RE N-1 (RE2015 PER 2016) 160 ENERGY HIGH 155 - Abbiamo calcolato le total revenues unitarie di un 11,5 150 impianto FiP dal 2015 al 2020 sotto due scenari opposti di prezzi energia (High + 10% yoy; Low: - 145 €/MWh 5% yoy) 140 - La variabilità del prezzo energia si riflette per il TOTAL REVENUES 41% sulle total revenues 135 BILANCIO ENERGY LOW - La riduzione sul fatturato 2016vs2015 è di 10,3 2016! 130 €/MWh (quasi 2 ML€ per 100 MW wind) eLeMeNS 125 2015 2016 2017 2018 2019 2020 APPLICAZIONE RE N (RE2015 PER 2016) 160 TOTAL REVENUES 155 ENERGY HIGH - Abbiamo calcolato le total revenues unitarie di un impianto FiP dal 2015 al 2020 sotto due scenari 150 6 opposti di prezzi energia (High + 10% yoy; Low: - 145 BILANCIO €/MWh 5% yoy) 140 2016 - La variabilità del prezzo energia si riflette per il TOTAL REVENUES 22% sulle total revenues 135 ENERGY LOW - La riduzione sul fatturato 2016vs2015 è di 10,3 130 €/MWh (0,5 ML€ per 100 MW wind) eLeMeNS 125 2015 2016 2017 2018 2019 2020 27
Il RE – gli scenari possibili www.lmns.it - Alcuni operatori caldeggiano una revisione dell’art.19 del DM 6 luglio – a nostro avviso non sono possibili “Interpretazioni autentiche” ma è necessario una modifica normativa a mezzo di una norma di pari rango (almeno un DM) che riallineai la logica dell’hedging del FiP a quella dei Certificati Verdi - L’eventuale adozione del RE anno n (Re 2016 su 2016) richiederebbe necessariamente l’attivazione di un meccanismo di acconti e conguagli, sulla scorta di quanto già visto nel 2014 e nel 2015 con il GSE - In particolare, ipotizzando il mantenimento della struttura di pagamento Q+2, gli acconti verrebbero versati nell’anno N sulla base prezzo energia dell’anno N-1 (es. settembre 2016 – acconto su RE2015), mentre i conguagli nell’anno N+1 una volta noto il prezzo dell’anno N (es. febbraio 2017 – conguaglio sulla base di RE2016) - L’effetto di cassa per il GSE sarebbe nullo nel 2016, mentre ci sarebbe un esborso aggiuntivo di 300 milioni nel 2017 – in caso di prezzi energia crescenti gli esborsi del GSE diminuirebbero rispetto allo scenario RE n-1 anno 2016 Sol1 Sol2 Data Voce Uscite GSE Re n-1 (i.e Re2015) Uscite GSE Re n (i.e Re2016) set-16 Pagamento Q1-16 656 656 (acconto) nov-16 Pagamento Q2-16 656 656 (acconto) Totale FiP 2016 1.312 1.312 Delta Sol1 vs Sol2 0 anno 2017 Sol1 Sol2 Data Voce Uscite GSE Re n-1 (i.e Re2015) Uscite GSE Re n (i.e Re2016) feb-17 Conguaglio Q1 e Q2-16 0 137 (conguaglio) mar-17 Pagamento Q3-16 763 843 giu-17 Pagamento Q4-16 763 843 set-17 Pagamento Q1-17 758 758 (acconto) dic-17 Pagamento Q2-17 758 758 (acconto) Totale FiP 2017 3.043 3.341 Delta Sol1 vs Sol2 298 28
Il RE – la sensitivity www.lmns.it § Oltre a compromettere la “pulizia” dell’hedging, l’applicazione del RE2015 in luogo del RE2016 comporta una perdita secca sull’anno 2016 (sull’intero comparto pari a circa 300 milioni di euro) § Tale perdità secca potrà essere recuperata nel corso del restante periodo di incentivazione se il prezzo medio dell’energia supererà determinati livelli di prezzo § Il valore di indifferenza – in termini di prezzo medio dell’energia per gli anni di incentviazione residua – è compreso tra 51,6 €/MWh (impianto con 1 anno di incentivazione residua) e 53 €/MWh (8 anni residui) – flussi di cassa attualizzati al 6% § Di conseguenza, l’applicazione del RE2015 è quasi certamente dannosa per impianti prossimi al termine dell’incentivi § Per impianti con vita di incentivazione più lunga, in caso di scenari rialzisti il RE2015 potrebbe rivelarsi più conveniente 80 70 51,6 – 53 €/MWh MEDIA SCENARIO PREZZO MEDIO DI GROWTH 8 ANNI INDIFFERENZA TRA REn e REn-1 60 €/MWh 50 40 MEDIA SCENARIO STAGNATION 8 ANNI 30 2017 2018 2019 2020 2021 2022 2023 2024 Growth Stagnation eLeMeNS 29
Il RE biomasse www.lmns.it - L’ultima bozza di DM prevede che per il primo semestre 2016 gli impianti a biomasse o a bioliquidi integrati in RIU/SEU valorizzino il proprio incentivo alle condizioni del DM 6 luglio – si allineano alla regola generale del RE n-1 dal 1 luglio 2016 - La bozza precedente prevedeva un allineamento alla regola generale dal 1 gennaio 2016 BIOMASSE: COMPETENZA BIOMASSE: CASSA IMPIANTI BIOENERGETICI 140 (valori unitari) 5000 (impianto 10 MW) 120 25,7 Migliaia di euro - Il secondo semestre del 2015 è stato valorizzato 4000 con i CV – già cedibili a mercato nello stesso 2015 100 2.726 e allineati al prezzo di ritiro calcolato su RE2015 80 3000 €/MWh - Il primo semestre 2016 vede una riduzione di 26 130,1 130,1 4.554 4.554 60 €/MWh dell’incentivo (che verrà erogato per il 104,4 2000 primo semestre nel Q4-2016) 40 - Dal secondo semestre l’incentivo si riallinea allo 1000 1.828 20 storico 0 0 H2-2015 H1-2016 H2-2016 H2-2015 H1-2016 H2-2016 BIOLIQUIDI RIU: COMPETENZA BIOLIQUIDI RIU: CASSA 135 (valori unitari) 5000 (impianto 10 MW) IMPIANTI A BIOLIQUIDI IN RIU/SEU 130 Migliaia di euro 4000 - Il secondo semestre del 2015 è stato valorizzato 125 2.552 con i CV – già cedibili a mercato nello stesso 2015 3000 15,7 €/MWh e allineati al prezzo di ritiro calcolato su RE2015 120 4.554 4.554 - Il primo semestre 2016 vede una riduzione di 16 130,1 130,1 2000 €/MWh dell’incentivo (che verrà erogato per il 115 primo semestre nel Q4-2016) 1000 2.002 110 114,4 - Dal secondo semestre l’incentivo si riallinea allo storico 105 0 H2-2015 H1-2016 H2-2016 H2-2015 H1-2016 H2-2016 30
I WACC di settore secondo Deloitte www.lmns.it WACC: RES Italy al 30/06/15 (fonte Bloomberg e Deloitte) WACC: RES Italy al 23/05/16 (aggiustamento su Bloomberg e Deloitte) 7% 0,40% 0,40% 7% Blooomberg Blooomberg 0,40% 0,40% 6% 6% 5% Deloitte 5% Deloitte 4,70% 4% 4% 4,70% 6,60% 6,23% 3% BTP 10anni 3% Giugno 2015 BTP 10anni 2% 2% Maggio 2016 1% 1,90% 1% 1,53% 0% 0% Free risk Risk RES Italy WACC RES Free risk Risk RES Italy WACC RES § Deloitte e Bloomberg hanno pubblicato i rendimenti (WACC) che – nella loro visione – sono necessari per investire nel settore RES in Italia § Il valore è calcolato a partire dal rendimento free risk (bond sovrani a 10 Include verifiche anni. 1,9% nel giugno 2016) – cui è aggiunto uno spread legato ai fattori GSE di rischio specifici (costruzione, operations, regulations, commodities) § Il valore riferito al giugno 2015 indicava valori tra il 6,6% e il 7% - da noi Assente su ridotti di 37 punti dato l’attuale rendimento dei BTP decennali (1,53%) secondario Soprattutto § Il valore calcolato da Deloitte e Bloomberg non distingue le varie fonti – per alcune possono presentare un rischi specifici maggiori rispetto ad altre o biomasse – in alcune casi – assenti (e.g. rischio commodity sul combustibile per impianti a biomasse) § Il valore calcolato da Deloitte e Bloomberg non fa inoltre distinizioni tra Risk RES Italy mercato primario o secondario – con possibili rischi specifici (operations, Free risk Risk Risk Risk Risk market WACC in particolare) e livelli di leva differenti construction operation regulation 31
I WACC di settore secondo il mercato www.lmns.it WACC Equity 12% 8% 14% Deal 3 M&A PV 15 11% Registri idro (distressed?) 7,5% 13% 2014 Asta eolica 10% 7% 12% 2014 10% M&A Target su mercato secondario 6,5% 11% Piccolo idro Fascia Deloitte Bloomberg 9% Rendimento 6% 10% minimo Rendimento equity: 8% Deal 2 minimo 8% M&A PV 15 5,5% 9% equity: 7% Target Target Deal 1 Fondo 2 Fondo 2 M&A wind 15 PV PV + Wind 7% Deal 1 Target 5% 8% M&A big hydro 15 Fondo 1 Deal 1 PV 6% M&A PV 15 4,5% 7% eLeMeNS § La maggior parte delle transazioni sul secondario (con esclusione di distressed e small hydro) sembra avere luogo sul limite inferiore individuato da Deloitte: gli stessi IRR target dei principali fondi confermano questa impressione § Sul primario (aste eoliche, registri idro) le aspettative degli investitore sembrano invece assestarsi appena al di sopra della banda indicata da Deloitte e Bloomberg 32
Applicazione dei WACC di settore – secondario PV e wind www.lmns.it NPV €/MW NPV €/MW Impianto FV 1 MW IRR unlevered END SUBSIDY OPTIMISATION 4% 3.818.000 4.262.000 - II CE, in esercizio il 01/01/2011 - Spalma-incentivi opzione C (taglio secco 8%) 5% 3.579.000 4.002.000 - Ore produzione: 1.400 h/y 6% 3.361.000 3.765.000 - OPEX: 24 k€/y (non include land lease) 6,23% 3.314.661 3.714.000 Deloitte - Applicazione DM Tariffe (costi GSE) - Ammortamenti: 4% 6,63% 3.235.000 3.627.000 Bloomberg - Degradation: 0,5 yoy 7% 3.164.000 3.550.048 - IMU ridotta del 60% 8% 2.983.662 3.353.000 - Scenario prezzi energia: stagnation 9% 2.818.000 3.173.000 NPV €/MW NPV €/MW Impianto eolico 30 MW IRR unlevered END SUBSIDY END LIFE 4% 1.395.000 1.688.000 - In esercizio il 01/01/2011 (8 anni incentivi residui) - FiP ex CV, scenario prezzi stagnation 5% 1.339.000 1.600.000 - Ore produzione: 1.900 h/y 6% 1.287.000 1.519.000 - O&M 25.000 k€/MW + assicurazione all risks + costi 6,23% 1.276.000 1.502.000 Deloitte connettività GSM - Applicazione DM Tariffe (costi GSE) 6,63% 1.256.000 1.472.000 Bloomberg - IMU: 3.500 €/MW 7% 1.238.000 1.445.000 - Royalties 3% fatturato - Costi per espropri o land lease 8% 1.192.000 1.377.000 9% 1.148.000 1.314.000 33
Applicazione dei WACC di settore – asta eolica www.lmns.it 14% 12% Fascia Deloitte 10% Bloomberg IRR unlevered 8% 6% 4% 2% 0% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% Sconto offerto in asta Ore equivalenti annue di produzione 1800 1900 2000 2100 2200 2300 2400 2500 § Sulla base di un modello con assunzioni simili a quello della slide precedente, abbiamo verificato la sensibilità dell’IRR unlevered al variare dello sconto presentato in asta e del livello di producibilità dell’impianto § Escludendo siti con valori irrealisticamente elevati di produzione, gli IRR target indicati da Bloomberg e da Deloitte possono essere raggiunti con sconti compresi tra il 10% e il 30% § In caso di sconti superiori al 30%, è necessario disporre di siti con producibilità reali superiori alle 2.400 h/y – nel caso di sconti superiori al 40% è sempre necessario accontentarsi di IRR inferiori al 6% - anche con elevatissima ventosità 34
Applicazione puntuale dei WACC di settore – asta eolica www.lmns.it § Evidenziati in giallo i valori della matrice offerta/producibilità che comportano valori vicini al range di redditività indicato da Deloitte e Bloomberg: nessun valore in giallo al di sopra del 35% di riduzione OFFERTA DI RIDUZIONE PRESENTATA IN ASTA 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 104,5 €/MWh 99 €/MWh 93,5 €/MWh 88 €/MWh 82,5 €/MWh 77 €/MWh 71,5 €/MWh 66 €/MWh 1.800 h/y 7,7% 6,9% 6,1% 5,3% 4,5% 3,7% 2,8% 1,9% ORE EQUIVALENTI DI PRODUZIONE ANNUA 1.900 h/y 8,4% 7,7% 6,9% 6% 5,2% 4,3% 3,4% 2,5% 2.000 h/y 9,2% 8,4% 7,6% 6,7% 5,9% 5% 4% 3,1% 2.100 h/y 9,9% 9,1% 8,3% 7,4% 6,5% 5,6% 4,7% 3,7% 2.200 /y 10,6% 9,8% 8,9% 8,1% 7,1% 6,2% 5,2% 4,2% 2.300 h/y 11,3% 10,5% 9,6% 8,7% 7,8% 6,8% 5,8% 4,8% 2.400 h/y 12% 11,2% 10,2% 9,3% 8,4% 7,4% 6,4% 5,3% 2.500 h/y 12,7% 11,8% 10,9% 9,9% 9% 8% 6,9% 5,8% 35
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