Lombardia è Musica Concerto dei vincitori della seconda edizione del concorso Sezione fiati
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Concerto dei vincitori della seconda edizione del concorso Sezione fiati Lombardia è Musica Caterina Madini (Fagotto) Giorgio Bani (Flauto) Filipe Dos Santos Esteves (Clarinetto) 30 aprile 2022 ore 15.30 Auditorium Gaber Palazzo Pirelli - Piazza Duca d’Aosta
Pubblicazione a cura di: Emanuele Scataglini Coordinamento e testi: Marzia Steffani Progetto grafico libretto: Rossana Perrone Organizzazione evento: Donatella Modica Video riprese: Sabrina Muri L’evento è organizzato dal Servizio Comunicazione, Relazioni istituzionali e Stampa e dall’Ufficio Relazioni esterne, Comunicazione ed Eventi Dirigente: Isabella Molina Stampato presso il Centro stampa del Consiglio regionale
Eccoci ancora una volta a darvi il benvenuto a “Ragazzi che concerto!”. Siamo alla nona edizione e possiamo dire che è ormai una manifestazione storica che permette agli alunni di tutte le scuole di musica, della Lombardia, di primo e secondo grado, statali o locali, di potersi esibire su un vero palco, in un vero concerto, con un vero pubblico. Quest’anno abbiamo voluto inaugurare la manifestazione con il concerto dei vincitori della Seconda edizione del Concorso "Lombardia è Musica” rivolto ai Conservatori ed Istituti Superiori di Studi Musicali ex Pareggiati della Lombardia. Il concorso, che ad oggi rappresenta nel panorama della musica classica un caso unico di interesse nazionale, nasce dalla volontà di investire nello studio e nella passione dei nostri giovani talenti e ci auguriamo possa essere significativo per il successo della carriera dei musicisti premiati. Con le selezioni del 2022, già avviate, vi diamo quindi appuntamento per la terza edizione del concorso con le categorie degli ensemble di musica da camera e canto. Questo concorso ribadisce l'impegno, maturato negli anni da parte del Consiglio di proporre una ricca programmazione culturale di eventi musicali, che spesso animano la nostra sede istituzionale, Palazzo Pirelli. Infatti la nostra stagione culturale offre un calendario ricco di eventi musicali tenuti nel suggestivo Belvedere Jannacci o all’Auditorium Giorgio Gaber, tra cui oltre a "Ragazzi che concerto!”, ci fa piacere ricordare "La festa della musica" e le collaborazioni con JazzMI e PianoCity. Intanto oggi godiamoci le interpretazioni dei vincitori della seconda edizione di "Lombardia è Musica"!
Tra le allieve e gli allievi dei conservatori che hanno partecipato alla seconda edizione di "Lombardia è Musica" sono risultati vincitori della categoria fiati, sezione legni 1Primo classificato Filipe Dos Santos Esteves - Clarinetto del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano 2 Secondo classificato Giorgio Bani - Flauto dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Gaetano Donizetti" di Bergamo 3 Terza classificata Caterina Madini - Fagotto del Conservatorio di Musica "Lucio Campiani” di Mantova
PROGR CATERINA MADINI - Fagotto Johann Sebastian Bach Suite per violoncello n. 2 - arrangiamento per fagotto solo Preludio, Allemanda, Corrente Francisco Mignone da 16 Valsas para Fagote Solo Aquela Modinha que o Villa não Escreveu Mistério Valsa-Choro A Boa Páscoa para Você, Devos! Astor Piazzolla Tango Studio n.3 per sassofono - arrangiamento per fagotto solo
RAMMA GIORGIO BANI – Flauto Carl Philipp Emanuel Bach Sonata in la minore per flauto solo, Wq 132 Poco Adagio, Allegro, Allegro Philippe Gaubert Fantaisie per flauto e pianoforte Paul Taffanel Fantasia su “Der Freischütz” Pianista: Stefano Gatti FILIPE DOS SANTOS ESTEVES – Clarinetto Francis Poulenc Sonata for clarinet and piano Antonin Dvorák Songs My Mother Taught Me Joseph Horovitz Sonatina for clarinet and piano (2 mov) Astor Piazzolla Oblivion Pianista: Diego Petrella
Filipe Dos Santos Esteves Nato a São Paulo, città in cui ha suonato nei più prestigiosi ha avuto modo di studiare teatri in Europa e negli Stati e approfondire il clarinetto Uniti. con i più grandi clarinettisti Ha vinto inoltre tre edizioni del brasiliani, concorso Giovani Solisti (2012- ha studiato anche con il 2014), quattro edizioni del Maestro François Benda presso concorso “Ernani de Almeida il Conservatorio della Svizzera Machado” 2012, 2014, 2015 italiana, a Lugano. (Primo premio) e 2016. Nel 2021 si è laureato al Nel 2021 ha conquistato il Conservatorio Giuseppe Verdi Primo premio nel “Premio di Milano, sotto la guida del del Conservatorio di Milano” maestro Alberto Serrapiglio. (categoria Fiati). Dal 2018 fa Nell’ambito orchestrale è parte della Orchestra Sinfonica stato membro della Orchestra del Conservatorio di Milano Giovanile di São Paulo come come Primo clarinetto. primo clarinetto dal 2012 al È il vincitore del Primo premio 2017. Con questa orchestra ha del concorso "Lombardia è partecipato a vari tour, in cui musica".
Studia attualmente al Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo sotto la guida della professoressa Paola Bonora. Ha studiato e si è diplomato al Liceo Musicale Paolina Secco Suardo di Bergamo con la professoressa Ombretta Maffeis. Ha vinto concorsi nazionali, tra i quali il Primo premio al "Concorso musicale Lodovico Agostini" a Ferrara, occasione in cui riceve una borsa di studio per la miglior interpretazione. Ha vinto concorsi internazionali, tra cui il Primo premio "Città di Cremona" e il Primo premio al "Diapason d'oro". Vince una borsa di studio alla 33esima edizione della borsa di studio Lino Barbisotti e un'altra borsa di studio nel febbraio 2022 nella competizione "Conrad Klemm" a Lugano. Ha partecipato a masterclass con Jihoon Shin, Christina Fassbender, Carlos Bruneel, Enzo Caroli, Salvatore Vella, Matteo Evangelisti, Shimitzu Kazutaka e Paolo Taballione. Frequenta il corso di alto perfezionamento con il primo flauto del Teatro alla Scala, Andrea Manco. È il vincitore del Secondo premio del concorso "Lombardia è musica".
Caterina Madini Nata a Manerbio nel 2002, si è avvicinata allo studio della chitarra classica all’età di 11 anni e, l’anno seguente, a quello del fagotto. Nel 2016 entra al liceo musicale “Stradivari” di Cremona e dal 2018 è allieva del Maestro Stefano Canuti al Conservatorio Lucio Campiani di Mantova. Si è esibita in qualità di solista con l’orchestra del Conservatorio Lucio Campiani e ha collaborato con diverse orchestre tra cui la “Corelli”, “Un pizzico di corda” e la Young Musicians European Orchestra (YMEO). Si è particolarmente distinta per i primi premi assoluti nel concorso “Scuole in musica” di Verona nel 2019 e nel concorso “Giovani musicisti” di Treviso nel 2020. Dal 2021 è membro de l’”Orchestra Giovanile Italiana” e ha seguito delle masterclass con importanti maestri come Matthias Rácz, Carlo Colombo e Sergio Azzolini. È la vincitrice del Terzo premio del concorso "Lombardia è musica".
Gli strumenti a fiato Flauto Flauto traverso Oboe Fagotto Controfagotto Clarinetto Ottavino Sassofono (di Marzia Steffani) Probabilmente tra gli strumenti musicali più antichi del mondo, gli strumenti a fiato racchiudono un vero universo di tipologie e di modelli con infinite possibilità espressive. Suonare strumenti a fiato, dopo l’utilizzo della voce nel canto e gli strumenti a percussione, è quanto di più antico e musicale possa esserci. Basta un oggetto cilindrico da avvicinare alla bocca e il gioco è fatto o quasi. Basti dire che uno degli strumenti preistorici più antichi mai ritrovati è un flauto di osso datato oltre 30.000 anni fa e realizzato con l’osso cavo di un uccello. Dal medioevo al 1800 l’evoluzione degli strumenti a fiato fu piuttosto lenta, ma nel XIX secolo lo sviluppo accelerò notevolmente, grazie alle possibilità offerte dalla metallurgia, alle richieste dei compositori e al fermento creativo di quegli anni. Per strumenti a fiato si intendono tutti gli strumenti in cui il musicista agisce tramite il proprio fiato sullo strumento; fanno parte della categoria degli aerofoni poiché producono il suono mettendo in vibrazione l’aria stessa, nella maggior parte dei casi la colonna d’aria contenuta nella cavità dello strumento.
I fiati sono a loro volta divisi in legni e ottoni. Sono detti legni alcuni strumenti musicali in cui il suono viene prodotto attraverso un’imboccatura ad ancia o attraverso un foro d’imboccatura e si chiamano così perché originariamente erano realizzati in legno o anche in osso o avorio; oggi in questa famiglia rientrano però anche strumenti in metallo o materiali plastici, infatti molti legni sono prodotti in oro, argento e ottone. Si tratta quindi di strumenti molto diversi tra loro, ciò che li accomuna è il metodo di produzione del suono. Nei "tipici" legni (come ad esempio flauti, clarinetti, oboi, fagotti, sassofoni), l'esecutore soffia direttamente nello strumento; in senso più lato, appartengono ai legni anche alcuni strumenti che possono produrre solo pochi suoni e quindi non hanno fori né chiavi (come il flauto di Pan, i fischietti, i richiami da caccia) o strumenti in cui non si soffia direttamente (come le canne ad anima dell'organo). L’aria diventa suono nei legni attraverso diversi sistemi: in alcuni legni, come ad esempio il flauto traverso, l’aria immessa dell’esecutore attraverso la vibrazione delle labbra, produce il suono, che attraversa il tubo di metallo. Per l’oboe e il fagotto il suono viene prodotto attraverso la vibrazione dell’ancia doppia durante l’immissione dell’aria da parte dell’interprete. Il clarinetto e il sassofono producono il suono attraverso l’immissione dell’aria da parte del musicista che poggia le sue labbra sul bocchino e sull’ancia semplice. Il sassofono potrebbe essere a prima vista considerato un ottone, ma in realtà è un legno, in quanto è un’ancia a generare il suono.
Clarinetto È tra i più giovani rappresentanti della famiglia dei legni anche se ha radici antiche. Un tempo il clarinetto era costituito da uno o più tubi di canna tagliati in diversi modi. Questo serviva a dare vita ad una varietà di timbri differenti. I primi antenati del clarinetto sono stati ritrovati in Egitto. In Italia l’esempio più antico di clarinetto è rappresentato dalle launeddas sarde, usate sin dal 900 a.C. e tuttora appartenenti alla tradizione popolare. Le prime prove che testimoniano la nascita del clarinetto sono contenute nell’Historische Nachricht von den Nürnbergischen Mathematics und Kunslern (1730). L’autore, nell’elencare tutte le personalità di spicco di Norimberga, aggiunge la biografia di Johann Christoph Denner a cui attribuisce l’invenzione di un nuovo strumento a forma di tubo che iniziò a chiamarsi clarinetto. Il suo suono generalmente è caldo ed espressivo. Prokofiev, nella sua fiaba musicale “Pierino e il lupo” lo utilizza per dar voce ad un gatto.
Fagotto Il nome deriva dal fatto che nell’antichità veniva impiegato un mantice per generare il soffio d’aria. Il fagotto se fosse dritto, supererebbe i 2 metri e mezzo di lunghezza diventando ingestibile per una sola persona. Cosa si fa dunque quando il corpo di uno strumento è troppo lungo? Lo si ripiega su sé stesso! Ripiegato a forma di U, l’esecutore può gestirne lo strumento. In questo modo quando il musicista soffia nella doppia ancia, l’aria viaggia nel tubo, segue la U del corpo dello strumento ed esce generando un suono denso e grave, che ricorda un “vecchio brontolone” e infatti Prokofiev, nella fiaba musicale “Pierino e il lupo” lo ha scelto per rappresentare il nonno di Pierino. Flauto Nella famiglia dei flauti si hanno molti modelli diversi: il flauto traverso e il flauto dolce, ma anche l’ocarina, il flauto di Pan e tanti strumenti poco conosciuti o poco considerati come il fischietto. I flauti vengono a loro volta suddivisi in dritti, traversi e con imboccatura a un’estremità. Il termine traverso indica un particolare tipo di flauto, ovvero quello più comune in Do. Gli ottavini, per esempio, fanno parte della famiglia dei flauti traversi, sono simili ai flauti traversi, ma sono tutt’altro strumento. Il flauto ha un suono delicato e brillante, ideale per eseguire melodie agili e acute e nella fiaba musicale “Pierino e il lupo” di Prokofiev rappresenta un uccellino.
Prossimi eventi Per tutti i dettagli e le informazioni seguici sul nostro sito www.consiglio.regione.lombardia.it seguici anche sui social Via Fabio Filzi 22 - 20124 Milano Tel. +39 02 67486358 ragazzicheconcerto@consiglio.regione.lombardia.it
Puoi anche leggere