Lombardia è Musica Concerto dei vincitori della seconda edizione del concorso Sezione strumenti a pizzico
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Concerto dei vincitori della seconda edizione del concorso Sezione strumenti a pizzico Lombardia è Musica Francesca Marini (Arpa) Michele Galbiati (Chitarra) Kevin Frasson (Arpa) 23 settembre 2022 ore 20.15 Auditorium Gaber Palazzo Pirelli - Piazza Duca d’Aosta
Pubblicazione a cura di: Emanuele Scataglini Coordinamento e testi: Marzia Steffani Progetto grafico: Rossana Perrone Organizzazione evento: Donatella Modica Video riprese: Sabrina Muri L’evento è organizzato dal Servizio Comunicazione, Relazioni istituzionali e Stampa e dall’Ufficio Relazioni esterne, Comunicazione ed Eventi Dirigente: Isabella Molina Stampato presso il Centro stampa del Consiglio regionale
Eccoci ancora una volta a darvi il benvenuto a “Ragazzi che concerto!”, secondo appuntamento di quella che è diventata una manifestazione storica. In questa occasione presentiamo il concerto dei vincitori della Seconda edizione del Concorso "Lombardia è Musica” rivolto ai Conservatori ed Istituti Superiori di Studi Musicali ex Pareggiati della Lombardia. Il concorso rappresenta, nel panorama della musica classica, un caso unico di interesse nazionale che nasce dalla volontà di investire nello studio e nella passione dei nostri giovani talenti. Le prove della terza edizione del concorso sono in procinto di essere attuate e prevedono le categorie degli ensemble di musica da camera e canto. Questo concorso ribadisce l'impegno maturato negli anni da parte del Consiglio di proporre una ricca programmazione culturale di eventi musicali che spesso animano la nostra sede istituzionale, Palazzo Pirelli. Infatti la nostra stagione culturale offre un calendario ricco di eventi musicali tenuti nel suggestivo Belvedere Jannacci o all’Auditorium Giorgio Gaber. Oggi godiamoci le interpretazioni dei vincitori della seconda edizione di "Lombardia è Musica"!
Tra le allieve e gli allievi dei conservatori che hanno partecipato alla seconda edizione di "Lombardia è Musica" sono risultati vincitori della categoria sezione strumenti a pizzico 1 Primo classificato Michele Galbiati - Chitarra del Conservatorio di Musica “Claudio Monteverdi” di Cremona 2Seconda classificata Francesca Marini - Arpa del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano 3 Terzo classificato Kevin Frasson - Arpa del Conservatorio di Musica "Lucio Campiani” di Mantova
PROGRAMMA FRANCESCA MARINI – Arpa Marcel Tournier (1879-1951) Féerie Jean-Philippe Rameau (1683-1764) L’Egyptienne Elias Parish-Alvars (1808-1849) Serenade
MICHELE GALBIATI - Chitarra Federico Moreno Torroba (1981-1982) Pièces Caractéristique I. Preambulo; II. Oliveras; III. Melodia; IV. Los Mayos; V. Albada; VI. Panorama Joaqin Rodrigo (1901 - 1999) Tres piezas españolas I. Fandango; II. Passacaglia; III. Zapateado KEVIN FRASSON – Arpa George Friedrich Handel (1685-1759) Primo tempo del Concerto per arpa e orchestra Op. 4 No. 6 Pietro Domenico Paradisi (1707-1791) Toccata Louis Spohr (1784-1859) Phantasie Op. 35 Gabriel Verdalle (1847-1915 A Capri (Tarantelle) Carlos Salzedo (1885-1961) Variazioni su un Tema in stile antico
Michele Galbiati Michele Galbiati nasce Mesirca, Marco Piperno, Lucia a Cremona nel 2000 e Pizzutel. Ha vinto diversi premi giovanissimo intraprende lo in concorsi chitarristici. studio della chitarra classica Appassionato melomane e con il padre. Successivamente, dotato di una brillante voce all’età di 16 anni, si iscrive al tenorile, ha cominciato lo conservatorio Giuseppe Verdi studio del canto a 13 anni per di Milano per poi approdare poi proseguire sotto la guida al conservatorio Claudio di diversi insegnanti privati. Monteverdi di Cremona nel Nel 2021 si iscrive alla classe di 2018. Qui si laurea con il canto lirico nel conservatorio massimo dei voti, la lode e la cremonese, sotto la guida della menzione speciale. Attualmente Maestra Maria Billeri. Nel 2022 frequenta il biennio di chitarra ha vinto il “Premio Masetti” al con il Maestro Francesco concorso “Voce d’angelo”. Molmenti. Si è perfezionato È vincitore del primo premio grazie a masterclass di alto del concorso “Lombardia è livello con maestri di chiara Musica - Seconda edizione” fama tra cui: Andrea Dieci, nella sezione “strumenti a Pablo Márquez, Alberto pizzico”.
Francesca Marini è entrata al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nella classe della prof.ssa Palombini nel 2012. Ha partecipato a vari concorsi internazionali, fra i quali il concorso internazionale Città di Cagliari dove ha vinto il primo premio e il Ksenya Erdely di San Pietroburgo dove ha vinto il quinto premio e un premio speciale per la musicalità. Nel 2014 riceve una menzione nel concorso internazionale d'arpa di Lily Laskine (Parigi) e nel 2015 il secondo premio a Limoges e a Monaco. Nello stesso anno vince il primo premio nella prima edizione del concorso del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e le viene assegnato anche il premio dell'associazione ASSAMI come giovane interprete femminile. Nel 2016 riceve il terzo premio nella seconda edizione del premio del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, dove attualmente frequenta il secondo anno biennale con la prof.ssa Maria Elena Bovio. Nel 2019 ha vinto il premio nazionale delle arti per la categoria arpistica ed entra a far parte dell'orchestra Sinfonica dei Conservatori Italiani. Nello stesso anno, entra come prima arpa nell'Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano, grazie alla quale ha potuto lavorare con vari direttori internazionali quali Michele Mariotti e Pietro Mianiti. Con il Trio Ravel, nel settembre 2021 vince il Primo Premio nella Categoria musica da camera al Premio del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e il Premio assoluto del Conservatorio nell’ottobre dello stesso anno. Ha collaborato con varie società concertistiche, fra le quali la Società del Quartetto, gli Amici della musica di Padova, la Società dei Concerti di Trieste, la Società Umanitaria di Milano, la società Musica al Tempio di Milano e la Fondazione Toscanini. Nel gennaio 2022 ha collaborato con la società dei concerti di Varese, esibendosi nel concerto per flauto e arpa di Mozart come solista con il maestro Emmanuel Pahud. È vincitrice del secondo premio del concorso “Lombardia è Musica - Seconda edizione” nella sezione “strumenti a pizzico”.
Kevin Frasson Kevin Frasson, nato a Mantova nel 2001, manifesta fin da piccolo la passione per la musica e a 10 anni comincia lo studio dell’arpa sotto la guida di Donata Cadoppi. Dopo solo cinque anni è ammesso al corso Accademico di primo livello. Ha partecipato a Mantova a rassegne e laboratori musicali con la Professoressa Melinda Felletar, Anna-Maria Restani, Donata Mattei, Lorenzo Montenz, Luisa Prandina; e a Lugano e Munchenbuchsee (Berna) con Irina Zingg. È vincitore della borsa di studio Haimoff 2018. Nel 2021 ottiene il Diploma Accademico di primo livello in Arpa al Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova. È vincitore del terzo premio del concorso “Lombardia è Musica - Seconda edizione” nella sezione “strumenti a pizzico”.
Gli strumenti a pizzico Chitarra Basso Arpa Banjo Ukulele Clavicenbalo Gli strumenti a corde sono, come indicato dal termine stesso strumenti, che producono il suono tramite la vibrazione di una corda messa in tensione tra due estremità. Sono di varie forme e dimensioni, in cui il suono è prodotto principalmente dal pizzicarne le corde con un plettro o con le dita dell'esecutore. Anche gli strumenti ad arco possono essere suonati pizzicando le corde, ma naturalmente non è la loro funzione principale. Gli strumenti a pizzico più conosciuti sono la chitarra, il basso, l’arpa, il mandolino, il banjo, l’ukulele e il clavicembalo, ma in realtà sono decine includendo strumenti antichi, poco comuni o appartenenti alla tradizione popolare ed etnica. Inizialmente le corde erano realizzate in budello (ovino o bovino). Successivamente, a partire dal periodo barocco, è iniziata quella che viene definita fasciatura: ovvero il rivestimento con filo metallico. Verso la fine del 1800, furono introdotte le corde in acciaio armonico e infine, verso il 1970 furono introdotte le corde in materiali sintetici come il perlon-nylon.
Grazie alla maggiore o minore lunghezza della corda, alla sua tensione e al suo spessore viene definita l’altezza del suono: una corda corta, sottile e con maggior tensione produrrà un suono più acuto rispetto ad una corda lunga, spessa e meno tesa. In base allo strumento, la produzione del suono avviene mediante tre metodi fondamentali: pizzicando con le dita (polpastrelli o unghie), plettro o eventuali meccanismi (ad esempio il “salterello” di legno provvisto di linguetta nel clavicembalo); percuotendo tramite appositi martelletti (pianoforte e fortepiano) o bacchette; strofinando: con archetto o ruota sfregante (solitamente di legno ricoperta di pece come nella ghironda). Queste tre modalità vogliono rappresentare le principali tecniche esecutive di uno strumento. Ciò non toglie che si possano percuotere le corde di una chitarra con appositi martelletti o, al contrario, pizzicare quelle di un violino o pianoforte. (Marzia Steffani)
La chitarra classica
La chitarra è uno strumento creato nel rinascimento con quattro o cinque corde di seta o di budello, uno strumento nato per la musica da camera come il liuto e altri strumenti a corda che venivano pizzicati. É nel periodo barocco che la chitarra si diffonde maggiormente anche perché, con l'avvento del clavicembalo, sia il liuto che la tiorba perdono la loro importanza nel ruolo di accompagnamento su basso numerato. La chitarra diviene quindi molto importante per gli strumentisti sia per la sua facile trasportabilità sia perché permette all'esecutore di trasferire la propria arte tramite il tocco delle dita. Nei primi anni la chitarra ha quattro corde, generalmente doppie, accordate al do, al fa, al la e al re, anche se ne esistono alcune a cinque corde come quella suonata dal chitarrista madrileno Vicente Espinel. Se confrontiamo la chitarra barocca con quella moderna risulta evidente che la sua cassa armonica è più stretta e le corde fissate con un nodo ad una traversina di legno utilizzata come cordiera. Furono probabilmente le compagnie di teatro a diffondere la conoscenza dello strumento come testimoniano diversi quadri che ritraggono i commedianti nell'atto di accompagnare il canto con questo strumento. E' in questi anni che si hanno le modifiche che avvicinano la chitarra a quella attuale come le sei corde, l'eliminazione delle corde doppie e l'aumento della cassa armonica per accrescere il volume sonoro. (Emanuele Scataglini)
L’arpa L'arpa è uno strumento antichissimo e la sua origine è narrata da molti racconti leggendari. Secondo una di tali leggende, Apollo, sorpreso dal suono che rendeva l'arco di Diana, vi aggiunse altre corde e così ottenne l'arpa; un altro racconto, d'origine giapponese, parla d'uno strumento formato di sei diversi archi legati uno vicino all'altro. La narrazione tradizionale irlandese invece, narra del mitico re Dagda che fu il primo a possedere un’arpa celtica. Quando gli fu rubata gli vennero in aiuto Lugh, dio della luce, ed Oghma, dio dell’arte, che recuperarono l’arpa e gli insegnarono le tre melodie che avevano il potere di indurre il pianto, il riso e il sonno, così da essere in grado di causare tristezza in chi l'ascoltava e di calmare chi era colto dall’ira. Per suonare l’arpa il suonatore la teneva sulle ginocchia con il corpo sonoro appoggiato contro il petto verso la spalla sinistra. Le corde si pizzicavano o con le unghie o con l'estremità del polpastrello. La scala cromatica era data dal numero e dalla tensione delle corde e nei secoli furono fatti svariati tentativi per estenderne le possibilità esecutive. Nel 1720 il bavarese Christian Hochbrucker inventa un meccanismo a pedali, azionanti una serie di leve collegate ai piroli delle corde che permise una maggiore tensione della corda, equivalente al rialzo di un semitono e senza impegnare le mani dell'esecutore. Il meccanismo era rozzo ed elementare, ma dopo di lui molti abili costruttori cercarono di perfezionare il suo sistema, fino ad arrivare nel 1811, col brevetto del francese Sébastien Érard, all'arpa a doppio movimento, che consente l'esecuzione in tutte le tonalità grazie alla possibilità di innalzare la corda di due semitoni, tecnologia tuttora in uso. (Marzia Steffani)
PROSSIMI EVENTI 30 settembre ore 21.00 Auditorium Gaber Concerto della Fanfara dei Bersaglieri Generale Arturo Scattini 2 ottobre dalle ore 15.00 alle 19.00 Auditorium Gaber FESTA DEI NONNI animazione, truccabimbo con “Gabo” e concerto per i più piccoli dei “Cavalieri di Zara” con musiche dei più famosi cartoni animati Per tutti i dettagli e le informazioni seguici sul nostro sito www.consiglio.regione.lombardia.it seguici anche sui social Via Fabio Filzi 22 - 20124 Milano Tel. +39 02 67486358 ragazzicheconcerto@consiglio.regione.lombardia.it
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